Opuscolo tecnico
Ruolo della fisioterapia nella
prevenzione delle cadute
Perché prevenire le cadute negli anziani?
La prevenzione delle cadute negli anziani con conseguenze gravi ha due vantaggi: 1) è possibile
evitare dolori e sofferenze per la persona infortunata e i suoi cari, 2) è possibile evitare o rinviare, nel
tempo, la necessità di cure con vantaggi non solo a livello della società ma anche a livello di economia sanitaria.
Individuare il rischio di caduta
Ruolo della fisioterapia
Affinché la prevenzione delle cadute porti frutti, bisogna
Il ruolo della fisioterapia nella prevenzione delle cadute sta
individuare per tempo i fattori rilevanti per le cadute e
nella prevenzione primaria e in quella secondaria. La pre-
integrare la prevenzione nelle terapie individuali e di
venzione primaria mira a prevenire la caduta, spiegando ai
gruppo. Per questo motivo è fondamentale sensibilizzare i
pazienti i possibili fattori di rischio, i comportamenti e gli
fisioterapisti su questo importante argomento (come pos-
allenamenti specifici. Questa consulenza comprende l’ana-
so capire in tempo se una persona rischia di cadere?) e
lisi della situazione abitativa, l’influsso delle medicine, gli
promuovere un lavoro interprofessionale. Dalla prescrizio-
occhiali e le protesi auricolari, l’alimentazione e l’attività
ne fisioterapica fino allo scambio di informazioni, p. es.
fisica individuale. La prevenzione secondaria entra in gioco
relative a farmaci o terapie concluse, tutte le persone coin-
dopo che si è verificata una caduta e persegue l’obiettivo
volte devono perseguire il medesimo obiettivo.
di evitarne un’altra. La prevenzione delle cadute può esse-
Nel quadro del programma principale «prevenzione delle
re offerta in terapie individuali e / o di gruppo.
cadute» e del progetto «Via – Best Practice per la promo-
In qualità di specialisti per il movimento, i fisioterapisti
zione della salute in età avanzata» di Promozione Salute
sono predestinati a individuare i bisogni degli anziani e a
Svizzera, l’upi ha realizzato – in collaborazione con
indicare loro le consulenze o le attività più opportune.
physioswiss – il presente opuscolo tecnico per fornire a
Oltre a ciò, per quanto riguarda i rischi di caduta rilevati, le
tutti i terapisti un manuale comprendente delle nozioni
indicazioni fornite ai medici e alle istituzioni di cure a
approfondite sulla prevenzione delle cadute. Questo opu-
domicilio rappresentano una componente essenziale al
scolo tecnico riassume lo stato delle attuali conoscenze
successo del lavoro interprofessionale. In questo modo i
specifiche alla fisioterapia senza però voler sostituire le
fisioterapisti contribuiscono notevolmente alla condivi­
apposite formazioni continue.
sione del sapere e alla riuscita dei processi di prevenzione.
2
Gli anziani e le cadute
Definizione delle cadute
Fattori di rischio per le cadute
Secondo l’OMS, una caduta è un «evento improvviso in
Nella maggior parte dei casi è la combinazione di diversi
conseguenza del quale una persona si ritrova involontaria-
fattori di rischio a comportare una caduta. La debolezza
mente distesa su un pavimento o su un piano più basso».
muscolare (con un rischio di caduta 4,4 volte superiore)
[1]
nonché i disturbi dell’andatura e dell’equilibrio (con un
Incidentalità
rischio di caduta 3 volte superiore) rientrano tra i maggiori
In Svizzera, ogni anno cadono ca. 270 000 persone, ben
fattori di rischio.[7] Esistono fattori di rischio estrinseci (rife-
80 000 di queste hanno più di 65 anni. Delle 1300 persone
riti all’ambiente fisico) e intrinseci (riferiti all’individuo). Per
che muoiono a causa di una caduta, oltre il 90 % ha più di
prevenire le cadute bisogna dunque intervenire su questi
65 anni.
Negli over 65enni cade il 25 % delle persone
tre punti. Gli interventi che sembrano essere i più efficaci
che vive a casa propria e il 39 % di chi vive in una casa di
sono quelli che mirano a migliorare i fattori di rischio
riposo o di cura. I costi legati alle cadute degli over 65en-
intrinseci.[8]
[2]
[3]
ni ammontavano mediamente (2003 – 2008) a circa
1,4 mld di franchi l’anno.[4] Con l’evoluzione demografica
Fattori di rischio estrinseci [9, 10]
in Svizzera, in particolare l’invecchiamento demografico, le
••
Pericoli legati all’ambiente fisico: condizioni di luce / sfide tenderanno ad aumentare: tra il 2010 e il 2060, il
illuminazione carenti, pavimenti lisci / scivolosi, tappeti
numero degli over 80enni sarà quasi triplo.[5]
non fissati, presenza di animali domestici, scale ripide,
dispositivi di sicurezza mancanti in bagno e tromba
delle scale (p. es. scorrimano, ringhiere)
Frequenza delle cadute nell'arco di 1 anno, 2007 e 2008 / 09
Percentuale della popolazione a partire da 65 anni
In economie domestiche
5%
In case di cura e di riposo
••
scarpe e vestiti non adeguati
••
deambulatori mal regolati
••
ausili visivi insufficienti
13%
5%
Fattori di rischio intrinseci [9, 10]
15%
8%
••
Debolezza muscolare
La debolezza muscolare negli anziani quale fattore di
rischio principale emerge specialmente anche nel conte-
18%
75%
sto della perdita della massa muscolare legata all’età
(sarcopenia). In questo caso esiste una coesistenza
61%
Caduto 3 volte o di più
Caduto 2 volte
stretta con la «frailty», una sindrome multidimensionale
Caduto 1 volta
Non caduto
con progressiva perdita di diverse funzioni e successivo
Quellen: ©UST[6]
rischio di morbilità e mortalità. Il rischio di cadere è particolarmente elevato nei malati di demenza con funzioni
Prevalenza di cadute negli anziani
esecutive limitate (pianificazione di attività motorie).
La combinazione tra età e caduta è difficile: i processi di
••
Disturbi dell’andatura e dell’equilibrio
invecchiamento biologici che comportano la riduzione
••
Sindrome post-caduta
della forza muscolare e la perdita della capacità visiva e
••
Disturbi alla vista e all’udito
auditiva vanno di pari passo con un’elevata prevalenza di
••
Vertigini
cadute. Le cadute influenzano spesso lo stato di salute
••
Disturbi psichici e cognitivi
generale delle persone anziane e possono rendere neces-
••
Breve perdita di coscienza (sincope)
sario il ricovero in un ospedale o in una casa di cura e di
••
Incontinenza, minzione frequente
riposo.
••
Malnutrizione
••
Multimedicazione (conseguenze di quantità e inte­
razione dei farmaci prescritti e acquistati su iniziativa
propria)
••
Dolori
3
Anamnesi
Relazione fisioterapica in caso di rischio di
caduta
•
Dolori
– La persona accusa dei dolori?
I capitoli successivi sono dedicati ai punti principali di anam-
Se sì, bisogna procedere a un esame approfondito per
nesi ed esami medici specifici per la prevenzione delle
individuare il dolore.
cadute.
•
Anamnesi
Stato di allenamento
– In quale stato di allenamento si presenta la persona
(tipo e frequenza delle attività fisiche)?
Se una persona è a rischio caduta o lo si presuppone, sarà
– Quale distanza riesce a percorrere attualmente a piedi
utile partire dai fattori di rischio per chiarire dei quesiti
e qual è il fattore limitante?
specifici. Prima bisogna intervistare il paziente per farsi
un’idea del problema principale e degli effetti sulla vita
quotidiana.
•
Alimentari
Può essere utile porre delle domande sulle abitudini
Anamnesi senza caduta precedente
alimentari (quanto mangia la persona e cosa). Negli
anziani la malnutrizione è spesso un problema che può
•
Diagnosi
indebolire il corpo e di conseguenza comportare una
– Quali diagnosi e diagnosi secondarie sono state for-
caduta.
mulate per la persona? I fattori rilevanti per il rischio
di caduta sono per esempio la riduzione dell’acuità
•
Vita quotidiana
visiva, la polineuropatia, l’incontinenza, la riduzione
Domande relative alla vita quotidiana
delle capacità cognitive, le malattie neurologiche e
– in che modo vive la persona,
cardiovascolari.
– professione,
– Quali lesioni e interventi chirurgici ha subito finora la
persona?
– passatempi,
– mobilità (p. es. uso dei mezzi pubblici),
– ambiente sociale (risorsa o ulteriore problema?).
•
Medicazione
– Quale medicazione è stata stabilita per la persona?
•
Vertigini
– La persona soffre di vertigini?
Se sì, l’esame del paziente inizia con un’anamnesi
precisa.
•
Ausili
– La persona usa degli ausili?
Se sì, quali, con quale frequenza, da quando e
perché?
– Tali ausili sono stati consegnati e regolati su misura del
paziente da parte di uno specialista?
– La persona è stata istruita nel loro uso?
4
Anamnesi relativa alla caduta dopo che si è
verificata una caduta
••
Cadute precedenti
– Nell’anno trascorso e nell’ultimo mese, quante volte si
sono verificate delle cadute o delle quasi-cadute?
La specifica anamnesi relativa alla caduta costituisce una
base importante per rilevare i fattori di rischio di una
– La persona ha riportato delle lesioni?
caduta. Fornisce informazioni sulle possibili cause e sui
– La persona ha sviluppato delle strategie proprie per
prevenire le cadute? Quali?
meccanismi delle cadute, costituendo la base per l’esame
fisico. Nelle persone con limitazioni cognitive o disturbi del
In questo modo si può risalire sia alla frequenza sia
linguaggio si consiglia di far effettuare l’anamnesi da terzi.
all’eventuale progressione. È anche utile chiedere
informazioni sulla prima caduta e le possibili cause.
Va tenuto conto dei seguenti punti.
••
••
Ricostruzione della caduta
– Dove, come, in quali circostanze e svolgendo quali
Misure adottate
– In base alle cadute (cadute attuali o precedenti) sono
state già adottate delle misure come p. es. analisi o
attività è caduta la persona (inciampata, caduta all’in-
adeguamento della situazione abitativa oppure
dietro stando in piedi, facendo una torsione, alzando-
organizzare una rete di assistenza composta da
si, caduta improvvisamente in avanti, caduta dal letto,
parenti o organizzazioni sanitarie (Spitex, assistenza e
scivolata sul ghiaccio…)?
cura a domicilio, Pro Senectute, sistema di chiamata di
– C’erano segni concomitanti o premonitori quali
vertigini o perdita di coscienza?
– Momento della caduta? La persona cade sempre di
soccorso)?
– Sono stati effettuati degli esami medici?
– Questi hanno comportato delle modifiche come
notte, è possibile che, ad. es., i sonniferi siano una
p. es. nella somministrazione di medicine o l’adegua-
delle cause?
mento di calze elastiche?
– La persona vittima di cadute ha potuto fare
••
Sindrome post-caduta
Per accertare una sindrome post-caduta bisogna porre
tre domande:
fisioterapia?
– Se sì, quali interventi sono stati particolarmente
efficaci?
1) il paziente teme di cadere di nuovo?
2) a persona era in grado di rialzarsi autonomamente
dopo la caduta?
3) Se no, quanto tempo è rimasta per terra?
Gli ultimi due punti sono considerati fattori di rischio per
l’insorgere di una sindrome post-caduta. La Falls Efficacy
Scale (vedi p. 7) permette di individuare quanto una persona teme di cadere.
5
Esame fisico
Oltre alla verifica della statica, dell’agilità e della funzione
••
Equilibrio reattivo
sensoriale, dell’osservazione della mobilità generale, dei
Ci sono due reazioni possibili:
sintomi di dolore, dello stato nutrizionale e dell’andatura
– le reazioni correttive sono reazioni che intervengono
(analisi dell’andatura) nonché per la valutazione di ausili e
se si rischia di perdere l’equilibrio, senza modificare la
scarpe bisogna tener conto anche dei seguenti punti.
superficie di supporto.
– le reazioni protettive sono reazioni con modifica della
Dimostrazione funzionale
superficie di supporto, p. es. passi di protezione con
Dopo che si è verificata una caduta, i pazienti vanno invi-
l’estremità inferiore o reazione di supporto con quella
tati a mostrare, se possibile, l’attività durante la quale è
superiore.
occorsa la caduta o che l’ ha preceduta.
••
Sistemi d’equilibrio periferici
Equilibrio
I sistemi dell’equilibrio periferici (informazioni visive,
Il controllo differenziato dell’equilibrio permette di
vestibolari, somatosensoriali) possono essere differen-
piani­ficare un allenamento specifico e individuale. La Berg
ziati mediante il Clinical Test for Sensory Interaction in
Balance Scale (vedi p. 7) è un test clinico per valutare
Balance (vedi p. 7).
l’equilibrio.
Forza / Coordinazione / Motricità
Va tenuto conto dei seguenti punti.
Le paresi e i deficit di forza possono incrementare notevolmente il rischio di caduta. A seconda della problematica
••
Controllo anticipatorio (proactive balance)
per l’oggettivazione si può ricorrere a test manuali per
Si intende l’adeguamento automatico e preparativo
misurare la forza muscolare, a cellule di misurazione della
della postura prima di un movimento pianificato. Con la
forza oppure a test funzionali come il Five Chair Rise Test
perdita del controllo anticipatorio, l’inizio di un movi-
(vedi p. 7).
mento mette già in pericolo l’equilibrio. Il limite di stabilità è la massima distanza o inclinazione (spostamento del
Resistenza fisica
peso) che una persona è in grado di raggiungere in ogni
Qualora sussistesse un elevato pericolo di caduta dovuto a
direzione, senza modificare la superficie di supporto.
un fisico che sopporta solo una sollecitazione bassissima,
Nelle persone con una sindrome post-caduta acuta
può essere utile ricorrere a semplici stress-test oppure al
(vedi p. 12) già stando in piedi si osserva una rigidità
test di deambulazione di 3 o 6 minuti.
forte o co-contrazione che non permettono più questi
movimenti controllati.
Assessment [10, 11]
L’analisi dei singoli item di un assessment sostiene la for-
••
6
Equilibrio statico
mazione di ipotesi fisioterapiche e fa parte del processo
Si valuta l’equilibrio in diverse posizioni: stazione eretta
del clinical reasoning. Fondamentalmente vale il principio
senza apoggio, stazione eretta a piedi uniti, stazione
che un assessment in sé non è sufficiente per valutare il
eretta con i piedi in semi-tandem, stazione eretta con i
rischio di caduta di una persona. Per questo motivo i
piedi in tandem e stazione eretta su di un piede (conte-
test / assessment andrebbero sempre accompagnati da
nuto in Berg Balance Scale).
rilevazioni dei diversi fattori di rischio.
Assessment
Contenuto
Applicazione
Berg Balance Scale (BBS)
Test dell’equilibrio
· Consigliato per referto, pianificazione del trattamento, decorso
· Parzialmente consigliato per prognosi relativa a equilibrio e
rischio di caduta
· Standard oro per la valutazione dell’equilibrio
> con sintomi di riduzione della forza ricorrere anche p. es. a
Five Chair Rise Test
Clinical Test for Sensory Interaction
in Balance (CTSIB)
Differenziare disturbi dell’equilibrio
· Consigliato per referto
Dynamic Gait Index (DGI)
Test per valutare l’adeguamento dinamico
dell’andatura a diverse esigenze
· Consigliato per referto, pianificazione del trattamento
· Parzialmente consigliato per decorso e prognosi
> ottimo test per valutare l’andatura nelle persone con vertigini,
per differenziare i sistemi di equilibrio e delle possibili cause
delle vertigini
Falls Efficacy Scale (FES-I)
Rilevazione dell’efficacia associata alle cadute
mediante la valutazione soggettiva della competenza che permette di gestire le situazioni nella
vita quotidiana legate a un rischio di caduta
· Consigliato per referto in caso di sospetto di sindrome postcaduta e per la misurazione del decorso per presentare un
cambiamento del comportamento nella vita quotidiana
Five Chair Rise Test
Test per misurare la forza nelle gambe
· Consigliato come test di screening per la forza nelle gambe
· Parzialmente consigliato per misurare il decorso
Timed Up and Go (TUG)
Test per valutare l’andatura
· Consigliato per referto, pianificazione del trattamento e
misurazione del decorso
· Buon test di screening in caso di popolazione «pre-frail»
Modified Timed Up and Go
Test per valutare l’andatura con dual-task
· Consigliato come test di screening per le capacità cognitive
dual-task durante l’andatura. I tempi del TUG e del TUG
modificato vengono paragonati
Tinetti-Test / Performance Oriented
Mobility Assessment POMA
Test per valutare l’andatura e l’equilibrio
· Consigliato come test di screening
· Non consigliato per fare una prognosi del rischio di caduta
> per differenziazione più precisa, a seconda del punteggio nel
test Tinetti, in seguito effettuare BBS oppure DGI
7
Analisi e pianificazione del trattamento
Analisi
••
••
La persona stima in modo realistico i propri limiti?
In base all’analisi e agli obiettivi vengono scelti individual-
Le capacità cognitive e la capacità di cambiare sono
mente i metodi e le tecniche che sono in relazione alle
buone?
risorse a disposizione, ai fattori dell’ambiente circostante
Quanto è alto il pericolo di cadere e di ferirsi? Quanto è
nonché alle idee e ai desideri della persona. Gli interventi
fragile (frail) la persona?
vengono adeguati continuamente allo stato attuale.
••
Risorse, limiti e potenziale della persona?
••
Sono necessarie delle misure protettive?
••
Pianificare come devono susseguirsi i punti principali del
trattamento
Stabilire gli obiettivi
Insieme al paziente vengono stabiliti gli obiettivi realistici,
rilevanti nella vita quotidiana, specifici, misurabili e terminabili. Nella maggior parte dei casi questi vengono formulati a livello delle attività e della partecipazione. Si analizza
quali cambiamenti a livello della struttura del fisico e della
funzionalità del fisico nonché quali attività parziali siano
necessari per raggiungere questi obiettivi.
8
Pianificazione del trattamento
Contenuti del trattamento
Accertamento degli spazi abitativi
Un accertamento degli spazi abitativi e la seguente elimi-
•
Fisioterapia
nazione delle fonti di pericolo in casa sono rilevanti per le
– Terapia individuale
persone che precedentemente sono cadute. Dopo una
– Intervento fisioterapico specifico in base all’analisi e
degenza ospedaliera preceduta da una caduta, un tale
alla pianificazione del trattamento
– Eventualmente anche intervento in gruppi
accertamento dovrebbe essere parte integrante del procedimento terapeutico.[9]
A seconda della situazione si consiglia di coinvolgere
Misure supplementari
••
l’ergoterapia, Spitex o i parenti.
Promuovere le attività proprie
(allenamento a casa)
Ulteriori informazioni:
– Consegnare le informazioni per iscritto
Accertamento sulla prevenzione delle cadute
– Nelle persone con limitazioni cognitive se possibile
nelle economie domestiche private, opuscolo
documentazione fotografica di queste mentre fanno
tecnico dell’upi 2.250
gli esercizi
– Integrare nella vita quotidiana, trovare uno stimolo
•
Supporti
– Consigliare, consegnare, adeguare e istruire come
usare i supporti (p. es. rollator, bastone, salva-anche)
– Controllo dello stato e verifica di supporti già
disponibili (p. es. piedini per stampelle, scarpe speciali,
stecche)
•
Consulenze per prevenire le cadute nella vita
quotidiana
– Consigliare quali attività dovrebbero essere evitate in
base al pericolo di ferirsi
– Ma trovare assolutamente anche attività utili che il
paziente può svolgere senza paura e in modo sicuro.
Evitare l’inattività!
– Trovare equilibrio tra sicurezza e autonomia
•
Coinvolgere parenti / conoscenti e specialisti
– Coinvolgere i parenti o le persone di riferimento,
contatto con altri specialisti coinvolti come medico di
famiglia, Spitex, ergoterapia
– Se necessario sopralluogo per valutare spazi abitativi e
consigli per adeguamenti
•
Avviare misure a lungo termine e attività al termine della terapia individuale
9
Allenamento
Allenamenti principali [10]
Forza
Vanno allenati principalmente l’equilibrio e la forza. In
Nella prevenzione delle cadute, l’allenamento della forza
linea di massima il rapporto tra l’allenamento dell’equili-
persegue l’obiettivo di aumentare la forza massima (iper-
brio statico e dinamico e l’allenamento della forza dovreb-
trofia, aumento della massa muscolare) e della forza esplo-
be essere di 2⁄3 contro 1⁄3. La forza e l’equilibrio vengono
siva (power) affinché le attività quotidiane possano
allenati secondo i principi d’allenamento generali e com-
nouovamente essere svolte autonomamente. La forza
pletati dal dual- / multitasking nonché da esercizi per alzar-
esplosiva è particolarmente importante per poter preve­
si da terra.
nire le cadute in una situazione critica. L’allenamento della
forza permette di contrastare la sarcopenia e la perdita
Equilibrio
della capacità funzionale quotidiana specifica per l’età.
I normali processi degenerativi dell’età dovuti all’insuffi-
Questo comporta a conservare l’autonomia. Il solo allena-
ciente allenamento dell’equilibrio comportano maggiori
mento della forza invece non riduce le cadute. 1⁄3 dell’alle-
oscillazioni e irregolarità nell’andatura che sono legati a un
namento per prevenire le cadute deve essere dedicato
maggiore rischio di caduta. Gli anziani possono però alle-
all’allenamento della forza.[10]
nare facilmente l’equilibrio: le persone che iniziano solo
Tener conto dei seguenti punti durante l’allenamento.
quando sono anziani ottengono risultati simili a chi si è
••
[9]
L’allenamento si focalizza sulle estremità inferiori e la
allenato durante tutta la vita.[12] L’allenamento dell’equili-
muscolatura del tronco (stabilità prossimale per mobilità
brio deve prendere ⁄ del tempo per l’allenamento dedica-
distale).
23
to alla prevenzione delle cadute.
Durante l’allenamento tenere particolarmente conto dei
••
Programma d’allenamento progressivo: solo un continuo incremento individuale degli stimoli porta frutti!
seguenti punti:
••
ricorrere a una vasta variazione di esercizi
••
programma di allenamento progressivo, sicuro,
individuale, focalizzato e basati sugli obiettivi da
raggiungere
••
combinazione di esercizi dell’equilibrio statici / dinamici
a cui si aggiungono attività motorie, cognitive e
motorio-cognitive (attività multiple)
Normative del carico per l’allenamento dell’«equilibrio statico»
Normative del carico
Equlibrio (statico)
Intensità
Definito da livello di difficoltà
Svolgimento
Svolgere i movimenti in modo corretto ovvero con un’elevata qualità tecnica
Quantità esercizi
Almeno 1 esercizio per l’equilibrio statico
Serie
4 serie di 20 secondi
Frequenza allenamento
2 volte / settimana nel gruppo + 1 volta / settimana individualmente a casa
(alternando ovvero completando equilibrio / forza)
Pause
2 minuti tra gli esercizi
Normative del carico per l’allenamento dell’«equilibrio statico»
Normative del carico
Equlibrio (dinamico)
Intensità
Definito da livello di difficoltà e da velocità del movimento
Svolgimento
Svolgere i movimenti in modo corretto ovvero con un’elevata qualità tecnica
Quantità esercizi
Almeno 1 esercizio per l’equilibrio dinamico
Serie
4 serie di almeno 20 secondi fino a massimo 60 secondi
Frequenza allenamento
2 volte / settimana nel gruppo + 1 volta / settimana individualmente a casa
(alternando ovvero completando equilibrio / forza)
Pause
2 minuti tra gli esercizi
10
Attività multipla (dual- e multitasking)
Esempio per compiti multipli nell’allenamento: dire deter-
La capacità di svolgere attività multiple è il presupposto
minate sequenze numeriche, attribuire delle lettere nell’al-
per poter gestire situazioni di stress che potrebbero com-
fabeto, reagire o non reagire a stimoli acustici o visiuali,
portare una caduta. Le riserve per restare attenti dovreb-
trovare la rima a una parola ecc.
bero dunque essere sufficienti per poter, ad esempio,
camminare e rispondere contemporaneamente a una
Alzarsi da terra
domanda. Se una persona anziana non ne fosse in grado,
Il 47 % delle persone cadute, ma rimaste illese, non sono
potrebbe trattarsi di un problema cognitivo o di un proble-
in grado di alzarsi da sole dopo essere cadute.[14] Per que-
ma motorio-funzionale che lascia presupporre un maggio-
sto motivo è importante che nella fisioterapia si faccia con
re rischio di caduta. È stata la fisioterapista Lillemore Lundin-
ogni singolo paziente anziano – a prescindere dalla patolo-
Olsson a descrivere per prima questo fenomeno nel 1997.
gia – l’esercizio di mettersi per terra e di rialzarsi.
Mentre accompagnava i pazienti dalla sala d’attesa fino
allo studio, poneva loro una domanda. Ne risultò che chi si
fermava per dare la risposta nei successivi sei mesi presentava un tasso di caduta elevatissimo.[13]
Ulteriori informazioni:
La capacità cerebrale può essere migliorata se all’allena-
Prévention des chutes, documentazione tecnica
mento della forza e dell’equilibrio si aggiungono compiti
dell’upi 2.104 (in francese e tedesco) [10]
motorici, cognitivi o motorio-cognitivi. Si esercitano situa-
Sturzprävention, Teilprojekt im Rahmen des
zioni nelle quali si devono svolgere diversi compiti contem-
Projekts «Best Practice Gesundheitsförderung
poraneamente. È particolarmente importante integrare nel
im Alter» [9]
compito come si è giunti alla decisione.
11
Aspetti particolari della terapia
Terapia in caso di vertigine (dell’anziano)
Ulteriori informazioni:
La forma più diffusa di vertigini negli anziani è il capogiro
Vertigo-Leitsymptom Schwindel
cronico non sistematico (vertigine dell’anziano) che può
(in tedesco e inglese) [16]
sorgere per la somma dei cambiamenti fisiologici dovuti
all’età nelle strutture che elaborano le informazioni nel corpo, alla polipatia e agli effetti collaterali dei farmaci. La vertigine dell’anziano è una sindrome geriatrica con cause
multiple. In supplemento all’anamnesi delle vertigini può
essere molto utile il Dizziness Handicap Inventory (DHI).[11]
La vertigine dell’anziano va differenziata dalle vertigini nella
terza età,[15] un sintomo di vertigine con eziologia rilevabile
e definibile (vestibolare, cocleo-vestibolare, centrale, altre
cause). La vertigine dell’anziano deve essere sottoposta a
una visita medica minuziosa.
Spesso per paura delle vertigini si evitano alcuni movimenti
e attività. Ne consegue una carenza di allenamento che
comporta un aumento del timore di avere delle vertigini e
una maggiore limitazione dell’autonomia. La fisioterapia
può individuare mediante un’anamnesi complessiva e test
specifici del sistema vestibolare, oculare e sensoriale una
possibile causa delle vertigini o una disfunzione dei sistemi
dell’equilibrio. Questo permette di trattare in modo speci­
fico i disturbi delle vertigini.
La terapia multimodale persegue l’obiettivo di ridurre i sintomi delle vertigini e migliorare le funzioni dell’equilibrio e
di conseguenza l’autonomia nella vita quotidiana mediante l’allenamento di tutti i sistemi che sostengono l’equili-
Terapia in caso di sindrome post-caduta
«Il grande timore di cadere di nuovo» – Dopo una caduta
si osservano non solo conseguenze fisiche gravi, ma anche
psicosociali che non sono da meno. Mentre una frattura
guarisce, è spesso più difficile riacquistare la fiducia in sé
andata persa. Dal 1982 la paura di cadere è sempre ritornata ad essere oggetto di studio e le definizioni contengono punti differenti: «…una paura costante di cadere che
finisce per limitare le attività quotidiane; profonda autoefficacia legata alla prevenzione delle cadute e conseguente
paura di cadere; paura di cadere e perdita della fiducia
nelle capacità di equilibrio».[12]
La caduta comporta una paura di cadere di nuovo. La
sindrome post-caduta innesca una spirale negativa con
conseguente riduzione delle attività, allenamento insufficiente, perdita dell’equilibrio e ritiro dalla vita sociale.
Caratteristiche della sindrome post-caduta:
••
insicurezza e panico
••
ripresa lenta e a singhiozzi dopo una caduta
••
camminare aggrappandosi e irrigidendo i muscoli
••
disturbi dell’umore depressivi, depressioni
••
agressività, rifiuto
••
perdita dell’autonomia e della mobilità
brio e mediante abituazione (abituarsi alle vertigini
mediante esposizione ripetuta):
••
allenamento specifico dell’equilibrio, allenamento del
sistema somatosensoriale (vedi capitolo allenamento
dell’equilibrio)
••
allenamento del sistema vestibolare con torsioni,
cambiamenti di direzione, variazione della velocità
••
allenamento del sistema optocinetico con esercizi di
fissazione dello sguardo, allenamento saccadico, test di
Halmagyi-Curthoys e allenamento del riflesso
vestibolo-oculare
••
Ritiro dalla
vita sociale
Caduta
Allenamento
insufficiente
Perdita delle forze
Perdita
dell’equilibrio
Paura die
cadere
Ridurre le
attività
integrato da: misure di prevenzione delle cadute, allenamento della funzionalità nella vita quotidiana nonché
rilassamento ed ergonomia
12
Spirale negativa innescata dalla sindrome post-caduta
Dopo che una persona è caduta e non riesce più ad alzarsi
L’uso di deambulatori va a pari passo con un rischio di
da sola – indifferentemente dal fatto che si sia ferita o
caduta 2,6 volte più alto. Un deambulatore non sostituisce
meno – è spesso inevitabile che sorgano conseguenze
l’allenamento.[10] Raccomandazioni:
psichiche negative. Il pericolo di una sindrome post-caduta
••
sale proporzionalmente al tempo che la persona resta per
la prescrizione e la valutazione dei deambulatori va
effettuata da uno specialista;
terra. Se una persona resta per terra per oltre un’ora, si
••
il paziente va istruito nell’uso del deambulatore;
manifesta persino un tasso di mortalità superiore nei
••
controllare ad intervalli regolari se il deambulatore
6 mesi che seguono.
presenta segni di usura;
[17]
••
Informazioni relative alla terapia
••
controllare ad intervalli regolari le impostazioni
personali e adeguarle al decorso della malattia.
Promuovere la fiducia nel movimento facendo fare
esperienze di movimento
••
Imparare i passi di protezione in caso di perdita
dell’equilibrio, prevenire le co-contrazioni
••
Allenamento della funzionalità nella vita quotidiana
Ulteriori informazioni:
••
Comportamento dopo una caduta, cambio della
Prévention des chutes, documentazione tecnica
posizione e muoversi per terra
dell’upi 2.104 (in francese e tedesco)
••
Tecniche per rialzarsi da terra, aiuto, istruire i parenti
Accertamento sulla prevenzione delle cadute
••
Parlare dei diversi supporti e esercitare come si usano
nelle economie domestiche private, opuscolo
(deambulatori, sistemi di chiamata d’emergenza)
tecnico dell’upi 2.250
Il ruolo della fisioterapia nella prevenzione
Un’altra buona possibilità nella terapia è di parlare delle
delle cadute
attività che fanno paura e di trasformarle in un esercizio.
www.physioswiss.ch > Cos’è la fisioterapia? >
L’esercizio serve ad allenare le capacità coordinative e
Trattamento > Settore d’attività
i muscoli necessari per il movimento. In questo modo si
realizzano nuovamente i presupposti per le relative
attività. [18]
13
Rete inter- e intradisciplinare
La prevenzione delle cadute effettiva si svolge nel contesto interprofessionale e a livello comu­
nale. Il momento più adatto per sensibilizzare le persone potenzialmente a rischio caduta nei
confronti della tematica è il contatto diretto (p. es. fisioterapia individuale, appuntamento col
medico di famiglia, la Spitex che viene in casa, in farmacia). Queste figure professionali devono
essere informate bene e messe in comunicazione tra loro. Inoltre, a livello interprofessionale lo
scambio del sapere e delle informazioni va sostenuto, promosso e le procedure semplificate.
A livello della rete locale questo avviene nel modo più semplice.
Segue un elenco delle possibilità per unirsi a una rete di
••
fisioterapisti con nozioni in un determinato campo.
••
nere un’elevata qualità e motivano a mettere in pratica
Sul sito dell’Associazione Svizzera di Fisioterapia
le tecniche più nuove. Il sito www.physioswiss.ch
physioswiss www.physioswiss.ch gli anziani, i medici
fornisce una lista dei Circoli-Q. Inoltre informano sulle
di famiglia, i parenti e gli specialisti nel settore della
possibilità di formazione continua nell’ambito della
prevenzione delle cadute.
sanità possono trovare un terapista specializzato
(Informazioni per terze persone / pazienti > Ricerca di
••
altri enti organizzano corsi destinati ai fisioterapisti
I membri di physioswiss possono farsi inserire nella lista.
nell’ambito della prevenzione delle cadute.
••
www.reumatismo.ch dispone di una rete di oltre
La commissione Geriatria, integrata nell’ambito Forma-
150 fisioterapisti con esperienza nelle visite domiciliari
zione di physioswiss, ha accompagnato lo sviluppo dello
per prevenire le cadute. La Lega svizzera contro il
aspetti tecnici della fisioterapia nella geriatria.
reumatismo offre dei corsi per prevenire le cadute.
••
Su www.prevenzionecadute.upi.ch l’upi mette a
Il gruppo professionale Fisioterapia in geriatria (GFG),
disposizione numerose documentazioni e informazioni
integrato nella Società Svizzera di Gerontologia
per gli specialisti.
www.sgg-ssg.ch, promuove il valore della geriatria
nella fisioterapia, rappresenta la fisioterapia nella collaborazione interprofessionale e organizza formazioni
continue che aiutano a realizzare una rete in cui scambiarsi informazioni teoriche e pratiche tra specialisti.
14
La Lega svizzera contro il reumatismo
informazioni su terapie e offerte.
Specialista clinico in Geriatria ed è responsabile degli
••
Le associazioni cantonali e regionali di physioswiss e
fisioterapisti > Geriatria e / o Promozione della salute).
Anche su www.sitodeipazienti.ch i pazienti trovano
••
Dei circoli di qualità permettono ai terapisti di mante­
Fonti
[1]Organisation mondiale de la Santé OMS, Aide-mémoire N°344, ottobre 2012.
http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs344/fr/, consultazione del 19 dicembre 2014
[2]upi – Ufficio prevenzione infortuni, STATUS 2014: Statistica degli infortuni non professionali e del livello di sicurezza
in Svizzera. Berna: upi; 2014.
[3]Ufficio federale di statistica UST, Santé des personnes âgées – Données, indicateurs; Locomotion et chutes.
(in tedesco e francese), http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/themen/14/02/01/key/07/05.html.
consultazione del 19 dicembre 2014
[4]upi – Ufficio prevenzione infortuni, dossier sicurezza dell’upi n. 09: Casa e tempo libero. Berna: upi 2012.
[5]Ufficio federale di statistica UST, Movimento della popolazione – Dati, indicatori; Speranza di vita.
http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/06/blank/key/04/04.html, consultazione del 18 dicembre 2014.
[6]Ufficio federale di statistica UST, Gesundheit von Betagten in Alters- und Pflegeheimen, Erhebung zum
Gesundheits­zustand von betagten Personen in Institutionen (2008/09), Neuchâtel 2012.
[7]American Geriatrics Society, British Geriatrics Society and American Academy of Orthopaedic Surgeons Panel on
Falls Prevention. Guideline for the prevention of falls in older persons. J Am Geriatr Soc, 2001; 49(5):664-672.
[8] Heinimann NB, Kressig RW. Stürze im Alter, Mini Review. Praxis 2014, 103(13):767-773.
[9]Gschwind YI, Wolf I, Bridenbaugh SA, Kressig RW. Best Practice Gesundheitsförderung im Alter (BPGFA):
Teilbereich Sturzprävention. Basilea: Ospedale universitario Basilea; 2011.
[10]upi – Ufficio prevenzione infortuni, documentation technique 2.104: Prévention des chutes –
exercices d’entraînement. Berna: upi 2013.
[11] Schädler S et al. Assessments in der Rehabilitation. Band 1: Neurologie. 3. Auflage. Berna: Huber; 2012.
[12]Lord SR, Sherrington C, Menz B, Close JCT. Falls in older people: Risk factors and strategies for prevention.
Cambridge: Cambridge University Press; 2008.
[13]Lundin-Olsson L, Nyberg L, Gustafson Y. «Stops walking when talking» as predictor of falls in elderly people.
Lancet. 1997; 349:617.
[14]Tinetti M, Liu WL, Claus EB. Predictors and prognosis of inability to get up after falls among elderly persons. JAMA.
1993; 269:65-70.
[15] Meyer F. Altersschwindel und Schwindel im Alter. Der Allgemeinarzt. 2011; 33(20):32-34.
[16] Brandt Th, Dietrich M, Strupp M. Vertigo-Leitsymptom Schwindel. Berlino, Heidelberg 2013.
[17] Wild et al. How dangerous are falls in old people at home? British Medical Journal. 1981; 282:266-268.
[18] Jansenberger H. Sturzprävention in Therapie und Training. Stoccarda: Thieme; 2011: 297-311.
15
2.249.03 – 10.2015
Per la tua sicurezza. Il tuo upi.
L’upi è il centro svizzero di competenza per la prevenzione
Ulteriori informazioni
degli infortuni al servizio della popolazione. Svolge ricer-
L’upi consiglia anche le seguenti pubblicazioni:
che negli ambiti della circolazione stradale, dello sport,
della casa e del tempo libero e ne divulga i risultati attra-
2.103 Misure architettoniche per la prevenzione delle
verso consulenze, formazioni e campagne destinate tanto
cadute negli istituti di assistenza e di cura agli
agli ambienti specializzati quanto al vasto pubblico. Il sito
anziani (documentazione)
www.upi.ch offre maggiori informazioni.
2.104Prévention des chutes: exercices d’entraînement
(documentazione, solo in tedesco e francese)
2.120 Prevenzione delle cadute negli istituti di assistenza
e di cura agli anziani (documentazione)
2.248Effets d’un programme d’entraînement sur la
prévention des chutes (basi dell’upi, solo in
tedesco e francese)
2.250Accertamento sulla prevenzione delle cadute nelle
economie domestiche private (opuscolo tecnico)
3.143 Gambe forti per camminare sicuri (opuscolo)
3.159 Indipendenti fino a età avanzata (opuscolo)
Le pubblicazioni dell’upi possono essere richieste
gratuitamente o scaricate in formato PDF:
www.upi.ch.
Partner
Colophon
Gestione progetto: Barbara Pfenninger (upi)
Team progetto: Pia Fankhauser (Vicepresidente physioswiss), Carmen Fürer Cernades (fisioterapista SUP, Clinica geriatrica di San Gallo),
Silvia Knuchel-Schnyder (fisioterapista SUP, Ospedale pubblico di Soletta), Barbara Zindel (fisioterapista SUP, Lega svizzera contro il reumatismo),
Therese Budliger (fisioterapista SUP), Marina Bruderer-Hofstetter (fisioterapista MSc, ZHAW)
© upi 2015, riproduzione gradita con indicazione della fonte; stampato su carta FSC certificata
upi – Ufficio prevenzione infortuni, casella postale, CH-3001 Berna
Tel. +41 31 390 22 22, fax +41 31 390 22 30, [email protected], www.upi.ch
Scarica

Ruolo della fisioterapie nella prevenzione delle cadute