Opuscolo tecnico Ruolo della fisioterapia nella prevenzione delle cadute Perché prevenire le cadute negli anziani? La prevenzione delle cadute negli anziani con conseguenze gravi ha due vantaggi: 1) è possibile evitare dolori e sofferenze per la persona infortunata e i suoi cari, 2) è possibile evitare o rinviare, nel tempo, la necessità di cure con vantaggi non solo a livello della società ma anche a livello di economia sanitaria. Individuare il rischio di caduta Ruolo della fisioterapia Affinché la prevenzione delle cadute porti frutti, bisogna Il ruolo della fisioterapia nella prevenzione delle cadute sta individuare per tempo i fattori rilevanti per le cadute e nella prevenzione primaria e in quella secondaria. La pre- integrare la prevenzione nelle terapie individuali e di venzione primaria mira a prevenire la caduta, spiegando ai gruppo. Per questo motivo è fondamentale sensibilizzare i pazienti i possibili fattori di rischio, i comportamenti e gli fisioterapisti su questo importante argomento (come pos- allenamenti specifici. Questa consulenza comprende l’ana- so capire in tempo se una persona rischia di cadere?) e lisi della situazione abitativa, l’influsso delle medicine, gli promuovere un lavoro interprofessionale. Dalla prescrizio- occhiali e le protesi auricolari, l’alimentazione e l’attività ne fisioterapica fino allo scambio di informazioni, p. es. fisica individuale. La prevenzione secondaria entra in gioco relative a farmaci o terapie concluse, tutte le persone coin- dopo che si è verificata una caduta e persegue l’obiettivo volte devono perseguire il medesimo obiettivo. di evitarne un’altra. La prevenzione delle cadute può esse- Nel quadro del programma principale «prevenzione delle re offerta in terapie individuali e / o di gruppo. cadute» e del progetto «Via – Best Practice per la promo- In qualità di specialisti per il movimento, i fisioterapisti zione della salute in età avanzata» di Promozione Salute sono predestinati a individuare i bisogni degli anziani e a Svizzera, l’upi ha realizzato – in collaborazione con indicare loro le consulenze o le attività più opportune. physioswiss – il presente opuscolo tecnico per fornire a Oltre a ciò, per quanto riguarda i rischi di caduta rilevati, le tutti i terapisti un manuale comprendente delle nozioni indicazioni fornite ai medici e alle istituzioni di cure a approfondite sulla prevenzione delle cadute. Questo opu- domicilio rappresentano una componente essenziale al scolo tecnico riassume lo stato delle attuali conoscenze successo del lavoro interprofessionale. In questo modo i specifiche alla fisioterapia senza però voler sostituire le fisioterapisti contribuiscono notevolmente alla condivi apposite formazioni continue. sione del sapere e alla riuscita dei processi di prevenzione. 2 Gli anziani e le cadute Definizione delle cadute Fattori di rischio per le cadute Secondo l’OMS, una caduta è un «evento improvviso in Nella maggior parte dei casi è la combinazione di diversi conseguenza del quale una persona si ritrova involontaria- fattori di rischio a comportare una caduta. La debolezza mente distesa su un pavimento o su un piano più basso». muscolare (con un rischio di caduta 4,4 volte superiore) [1] nonché i disturbi dell’andatura e dell’equilibrio (con un Incidentalità rischio di caduta 3 volte superiore) rientrano tra i maggiori In Svizzera, ogni anno cadono ca. 270 000 persone, ben fattori di rischio.[7] Esistono fattori di rischio estrinseci (rife- 80 000 di queste hanno più di 65 anni. Delle 1300 persone riti all’ambiente fisico) e intrinseci (riferiti all’individuo). Per che muoiono a causa di una caduta, oltre il 90 % ha più di prevenire le cadute bisogna dunque intervenire su questi 65 anni. Negli over 65enni cade il 25 % delle persone tre punti. Gli interventi che sembrano essere i più efficaci che vive a casa propria e il 39 % di chi vive in una casa di sono quelli che mirano a migliorare i fattori di rischio riposo o di cura. I costi legati alle cadute degli over 65en- intrinseci.[8] [2] [3] ni ammontavano mediamente (2003 – 2008) a circa 1,4 mld di franchi l’anno.[4] Con l’evoluzione demografica Fattori di rischio estrinseci [9, 10] in Svizzera, in particolare l’invecchiamento demografico, le •• Pericoli legati all’ambiente fisico: condizioni di luce / sfide tenderanno ad aumentare: tra il 2010 e il 2060, il illuminazione carenti, pavimenti lisci / scivolosi, tappeti numero degli over 80enni sarà quasi triplo.[5] non fissati, presenza di animali domestici, scale ripide, dispositivi di sicurezza mancanti in bagno e tromba delle scale (p. es. scorrimano, ringhiere) Frequenza delle cadute nell'arco di 1 anno, 2007 e 2008 / 09 Percentuale della popolazione a partire da 65 anni In economie domestiche 5% In case di cura e di riposo •• scarpe e vestiti non adeguati •• deambulatori mal regolati •• ausili visivi insufficienti 13% 5% Fattori di rischio intrinseci [9, 10] 15% 8% •• Debolezza muscolare La debolezza muscolare negli anziani quale fattore di rischio principale emerge specialmente anche nel conte- 18% 75% sto della perdita della massa muscolare legata all’età (sarcopenia). In questo caso esiste una coesistenza 61% Caduto 3 volte o di più Caduto 2 volte stretta con la «frailty», una sindrome multidimensionale Caduto 1 volta Non caduto con progressiva perdita di diverse funzioni e successivo Quellen: ©UST[6] rischio di morbilità e mortalità. Il rischio di cadere è particolarmente elevato nei malati di demenza con funzioni Prevalenza di cadute negli anziani esecutive limitate (pianificazione di attività motorie). La combinazione tra età e caduta è difficile: i processi di •• Disturbi dell’andatura e dell’equilibrio invecchiamento biologici che comportano la riduzione •• Sindrome post-caduta della forza muscolare e la perdita della capacità visiva e •• Disturbi alla vista e all’udito auditiva vanno di pari passo con un’elevata prevalenza di •• Vertigini cadute. Le cadute influenzano spesso lo stato di salute •• Disturbi psichici e cognitivi generale delle persone anziane e possono rendere neces- •• Breve perdita di coscienza (sincope) sario il ricovero in un ospedale o in una casa di cura e di •• Incontinenza, minzione frequente riposo. •• Malnutrizione •• Multimedicazione (conseguenze di quantità e inte razione dei farmaci prescritti e acquistati su iniziativa propria) •• Dolori 3 Anamnesi Relazione fisioterapica in caso di rischio di caduta • Dolori – La persona accusa dei dolori? I capitoli successivi sono dedicati ai punti principali di anam- Se sì, bisogna procedere a un esame approfondito per nesi ed esami medici specifici per la prevenzione delle individuare il dolore. cadute. • Anamnesi Stato di allenamento – In quale stato di allenamento si presenta la persona (tipo e frequenza delle attività fisiche)? Se una persona è a rischio caduta o lo si presuppone, sarà – Quale distanza riesce a percorrere attualmente a piedi utile partire dai fattori di rischio per chiarire dei quesiti e qual è il fattore limitante? specifici. Prima bisogna intervistare il paziente per farsi un’idea del problema principale e degli effetti sulla vita quotidiana. • Alimentari Può essere utile porre delle domande sulle abitudini Anamnesi senza caduta precedente alimentari (quanto mangia la persona e cosa). Negli anziani la malnutrizione è spesso un problema che può • Diagnosi indebolire il corpo e di conseguenza comportare una – Quali diagnosi e diagnosi secondarie sono state for- caduta. mulate per la persona? I fattori rilevanti per il rischio di caduta sono per esempio la riduzione dell’acuità • Vita quotidiana visiva, la polineuropatia, l’incontinenza, la riduzione Domande relative alla vita quotidiana delle capacità cognitive, le malattie neurologiche e – in che modo vive la persona, cardiovascolari. – professione, – Quali lesioni e interventi chirurgici ha subito finora la persona? – passatempi, – mobilità (p. es. uso dei mezzi pubblici), – ambiente sociale (risorsa o ulteriore problema?). • Medicazione – Quale medicazione è stata stabilita per la persona? • Vertigini – La persona soffre di vertigini? Se sì, l’esame del paziente inizia con un’anamnesi precisa. • Ausili – La persona usa degli ausili? Se sì, quali, con quale frequenza, da quando e perché? – Tali ausili sono stati consegnati e regolati su misura del paziente da parte di uno specialista? – La persona è stata istruita nel loro uso? 4 Anamnesi relativa alla caduta dopo che si è verificata una caduta •• Cadute precedenti – Nell’anno trascorso e nell’ultimo mese, quante volte si sono verificate delle cadute o delle quasi-cadute? La specifica anamnesi relativa alla caduta costituisce una base importante per rilevare i fattori di rischio di una – La persona ha riportato delle lesioni? caduta. Fornisce informazioni sulle possibili cause e sui – La persona ha sviluppato delle strategie proprie per prevenire le cadute? Quali? meccanismi delle cadute, costituendo la base per l’esame fisico. Nelle persone con limitazioni cognitive o disturbi del In questo modo si può risalire sia alla frequenza sia linguaggio si consiglia di far effettuare l’anamnesi da terzi. all’eventuale progressione. È anche utile chiedere informazioni sulla prima caduta e le possibili cause. Va tenuto conto dei seguenti punti. •• •• Ricostruzione della caduta – Dove, come, in quali circostanze e svolgendo quali Misure adottate – In base alle cadute (cadute attuali o precedenti) sono state già adottate delle misure come p. es. analisi o attività è caduta la persona (inciampata, caduta all’in- adeguamento della situazione abitativa oppure dietro stando in piedi, facendo una torsione, alzando- organizzare una rete di assistenza composta da si, caduta improvvisamente in avanti, caduta dal letto, parenti o organizzazioni sanitarie (Spitex, assistenza e scivolata sul ghiaccio…)? cura a domicilio, Pro Senectute, sistema di chiamata di – C’erano segni concomitanti o premonitori quali vertigini o perdita di coscienza? – Momento della caduta? La persona cade sempre di soccorso)? – Sono stati effettuati degli esami medici? – Questi hanno comportato delle modifiche come notte, è possibile che, ad. es., i sonniferi siano una p. es. nella somministrazione di medicine o l’adegua- delle cause? mento di calze elastiche? – La persona vittima di cadute ha potuto fare •• Sindrome post-caduta Per accertare una sindrome post-caduta bisogna porre tre domande: fisioterapia? – Se sì, quali interventi sono stati particolarmente efficaci? 1) il paziente teme di cadere di nuovo? 2) a persona era in grado di rialzarsi autonomamente dopo la caduta? 3) Se no, quanto tempo è rimasta per terra? Gli ultimi due punti sono considerati fattori di rischio per l’insorgere di una sindrome post-caduta. La Falls Efficacy Scale (vedi p. 7) permette di individuare quanto una persona teme di cadere. 5 Esame fisico Oltre alla verifica della statica, dell’agilità e della funzione •• Equilibrio reattivo sensoriale, dell’osservazione della mobilità generale, dei Ci sono due reazioni possibili: sintomi di dolore, dello stato nutrizionale e dell’andatura – le reazioni correttive sono reazioni che intervengono (analisi dell’andatura) nonché per la valutazione di ausili e se si rischia di perdere l’equilibrio, senza modificare la scarpe bisogna tener conto anche dei seguenti punti. superficie di supporto. – le reazioni protettive sono reazioni con modifica della Dimostrazione funzionale superficie di supporto, p. es. passi di protezione con Dopo che si è verificata una caduta, i pazienti vanno invi- l’estremità inferiore o reazione di supporto con quella tati a mostrare, se possibile, l’attività durante la quale è superiore. occorsa la caduta o che l’ ha preceduta. •• Sistemi d’equilibrio periferici Equilibrio I sistemi dell’equilibrio periferici (informazioni visive, Il controllo differenziato dell’equilibrio permette di vestibolari, somatosensoriali) possono essere differen- pianificare un allenamento specifico e individuale. La Berg ziati mediante il Clinical Test for Sensory Interaction in Balance Scale (vedi p. 7) è un test clinico per valutare Balance (vedi p. 7). l’equilibrio. Forza / Coordinazione / Motricità Va tenuto conto dei seguenti punti. Le paresi e i deficit di forza possono incrementare notevolmente il rischio di caduta. A seconda della problematica •• Controllo anticipatorio (proactive balance) per l’oggettivazione si può ricorrere a test manuali per Si intende l’adeguamento automatico e preparativo misurare la forza muscolare, a cellule di misurazione della della postura prima di un movimento pianificato. Con la forza oppure a test funzionali come il Five Chair Rise Test perdita del controllo anticipatorio, l’inizio di un movi- (vedi p. 7). mento mette già in pericolo l’equilibrio. Il limite di stabilità è la massima distanza o inclinazione (spostamento del Resistenza fisica peso) che una persona è in grado di raggiungere in ogni Qualora sussistesse un elevato pericolo di caduta dovuto a direzione, senza modificare la superficie di supporto. un fisico che sopporta solo una sollecitazione bassissima, Nelle persone con una sindrome post-caduta acuta può essere utile ricorrere a semplici stress-test oppure al (vedi p. 12) già stando in piedi si osserva una rigidità test di deambulazione di 3 o 6 minuti. forte o co-contrazione che non permettono più questi movimenti controllati. Assessment [10, 11] L’analisi dei singoli item di un assessment sostiene la for- •• 6 Equilibrio statico mazione di ipotesi fisioterapiche e fa parte del processo Si valuta l’equilibrio in diverse posizioni: stazione eretta del clinical reasoning. Fondamentalmente vale il principio senza apoggio, stazione eretta a piedi uniti, stazione che un assessment in sé non è sufficiente per valutare il eretta con i piedi in semi-tandem, stazione eretta con i rischio di caduta di una persona. Per questo motivo i piedi in tandem e stazione eretta su di un piede (conte- test / assessment andrebbero sempre accompagnati da nuto in Berg Balance Scale). rilevazioni dei diversi fattori di rischio. Assessment Contenuto Applicazione Berg Balance Scale (BBS) Test dell’equilibrio · Consigliato per referto, pianificazione del trattamento, decorso · Parzialmente consigliato per prognosi relativa a equilibrio e rischio di caduta · Standard oro per la valutazione dell’equilibrio > con sintomi di riduzione della forza ricorrere anche p. es. a Five Chair Rise Test Clinical Test for Sensory Interaction in Balance (CTSIB) Differenziare disturbi dell’equilibrio · Consigliato per referto Dynamic Gait Index (DGI) Test per valutare l’adeguamento dinamico dell’andatura a diverse esigenze · Consigliato per referto, pianificazione del trattamento · Parzialmente consigliato per decorso e prognosi > ottimo test per valutare l’andatura nelle persone con vertigini, per differenziare i sistemi di equilibrio e delle possibili cause delle vertigini Falls Efficacy Scale (FES-I) Rilevazione dell’efficacia associata alle cadute mediante la valutazione soggettiva della competenza che permette di gestire le situazioni nella vita quotidiana legate a un rischio di caduta · Consigliato per referto in caso di sospetto di sindrome postcaduta e per la misurazione del decorso per presentare un cambiamento del comportamento nella vita quotidiana Five Chair Rise Test Test per misurare la forza nelle gambe · Consigliato come test di screening per la forza nelle gambe · Parzialmente consigliato per misurare il decorso Timed Up and Go (TUG) Test per valutare l’andatura · Consigliato per referto, pianificazione del trattamento e misurazione del decorso · Buon test di screening in caso di popolazione «pre-frail» Modified Timed Up and Go Test per valutare l’andatura con dual-task · Consigliato come test di screening per le capacità cognitive dual-task durante l’andatura. I tempi del TUG e del TUG modificato vengono paragonati Tinetti-Test / Performance Oriented Mobility Assessment POMA Test per valutare l’andatura e l’equilibrio · Consigliato come test di screening · Non consigliato per fare una prognosi del rischio di caduta > per differenziazione più precisa, a seconda del punteggio nel test Tinetti, in seguito effettuare BBS oppure DGI 7 Analisi e pianificazione del trattamento Analisi •• •• La persona stima in modo realistico i propri limiti? In base all’analisi e agli obiettivi vengono scelti individual- Le capacità cognitive e la capacità di cambiare sono mente i metodi e le tecniche che sono in relazione alle buone? risorse a disposizione, ai fattori dell’ambiente circostante Quanto è alto il pericolo di cadere e di ferirsi? Quanto è nonché alle idee e ai desideri della persona. Gli interventi fragile (frail) la persona? vengono adeguati continuamente allo stato attuale. •• Risorse, limiti e potenziale della persona? •• Sono necessarie delle misure protettive? •• Pianificare come devono susseguirsi i punti principali del trattamento Stabilire gli obiettivi Insieme al paziente vengono stabiliti gli obiettivi realistici, rilevanti nella vita quotidiana, specifici, misurabili e terminabili. Nella maggior parte dei casi questi vengono formulati a livello delle attività e della partecipazione. Si analizza quali cambiamenti a livello della struttura del fisico e della funzionalità del fisico nonché quali attività parziali siano necessari per raggiungere questi obiettivi. 8 Pianificazione del trattamento Contenuti del trattamento Accertamento degli spazi abitativi Un accertamento degli spazi abitativi e la seguente elimi- • Fisioterapia nazione delle fonti di pericolo in casa sono rilevanti per le – Terapia individuale persone che precedentemente sono cadute. Dopo una – Intervento fisioterapico specifico in base all’analisi e degenza ospedaliera preceduta da una caduta, un tale alla pianificazione del trattamento – Eventualmente anche intervento in gruppi accertamento dovrebbe essere parte integrante del procedimento terapeutico.[9] A seconda della situazione si consiglia di coinvolgere Misure supplementari •• l’ergoterapia, Spitex o i parenti. Promuovere le attività proprie (allenamento a casa) Ulteriori informazioni: – Consegnare le informazioni per iscritto Accertamento sulla prevenzione delle cadute – Nelle persone con limitazioni cognitive se possibile nelle economie domestiche private, opuscolo documentazione fotografica di queste mentre fanno tecnico dell’upi 2.250 gli esercizi – Integrare nella vita quotidiana, trovare uno stimolo • Supporti – Consigliare, consegnare, adeguare e istruire come usare i supporti (p. es. rollator, bastone, salva-anche) – Controllo dello stato e verifica di supporti già disponibili (p. es. piedini per stampelle, scarpe speciali, stecche) • Consulenze per prevenire le cadute nella vita quotidiana – Consigliare quali attività dovrebbero essere evitate in base al pericolo di ferirsi – Ma trovare assolutamente anche attività utili che il paziente può svolgere senza paura e in modo sicuro. Evitare l’inattività! – Trovare equilibrio tra sicurezza e autonomia • Coinvolgere parenti / conoscenti e specialisti – Coinvolgere i parenti o le persone di riferimento, contatto con altri specialisti coinvolti come medico di famiglia, Spitex, ergoterapia – Se necessario sopralluogo per valutare spazi abitativi e consigli per adeguamenti • Avviare misure a lungo termine e attività al termine della terapia individuale 9 Allenamento Allenamenti principali [10] Forza Vanno allenati principalmente l’equilibrio e la forza. In Nella prevenzione delle cadute, l’allenamento della forza linea di massima il rapporto tra l’allenamento dell’equili- persegue l’obiettivo di aumentare la forza massima (iper- brio statico e dinamico e l’allenamento della forza dovreb- trofia, aumento della massa muscolare) e della forza esplo- be essere di 2⁄3 contro 1⁄3. La forza e l’equilibrio vengono siva (power) affinché le attività quotidiane possano allenati secondo i principi d’allenamento generali e com- nouovamente essere svolte autonomamente. La forza pletati dal dual- / multitasking nonché da esercizi per alzar- esplosiva è particolarmente importante per poter preve si da terra. nire le cadute in una situazione critica. L’allenamento della forza permette di contrastare la sarcopenia e la perdita Equilibrio della capacità funzionale quotidiana specifica per l’età. I normali processi degenerativi dell’età dovuti all’insuffi- Questo comporta a conservare l’autonomia. Il solo allena- ciente allenamento dell’equilibrio comportano maggiori mento della forza invece non riduce le cadute. 1⁄3 dell’alle- oscillazioni e irregolarità nell’andatura che sono legati a un namento per prevenire le cadute deve essere dedicato maggiore rischio di caduta. Gli anziani possono però alle- all’allenamento della forza.[10] nare facilmente l’equilibrio: le persone che iniziano solo Tener conto dei seguenti punti durante l’allenamento. quando sono anziani ottengono risultati simili a chi si è •• [9] L’allenamento si focalizza sulle estremità inferiori e la allenato durante tutta la vita.[12] L’allenamento dell’equili- muscolatura del tronco (stabilità prossimale per mobilità brio deve prendere ⁄ del tempo per l’allenamento dedica- distale). 23 to alla prevenzione delle cadute. Durante l’allenamento tenere particolarmente conto dei •• Programma d’allenamento progressivo: solo un continuo incremento individuale degli stimoli porta frutti! seguenti punti: •• ricorrere a una vasta variazione di esercizi •• programma di allenamento progressivo, sicuro, individuale, focalizzato e basati sugli obiettivi da raggiungere •• combinazione di esercizi dell’equilibrio statici / dinamici a cui si aggiungono attività motorie, cognitive e motorio-cognitive (attività multiple) Normative del carico per l’allenamento dell’«equilibrio statico» Normative del carico Equlibrio (statico) Intensità Definito da livello di difficoltà Svolgimento Svolgere i movimenti in modo corretto ovvero con un’elevata qualità tecnica Quantità esercizi Almeno 1 esercizio per l’equilibrio statico Serie 4 serie di 20 secondi Frequenza allenamento 2 volte / settimana nel gruppo + 1 volta / settimana individualmente a casa (alternando ovvero completando equilibrio / forza) Pause 2 minuti tra gli esercizi Normative del carico per l’allenamento dell’«equilibrio statico» Normative del carico Equlibrio (dinamico) Intensità Definito da livello di difficoltà e da velocità del movimento Svolgimento Svolgere i movimenti in modo corretto ovvero con un’elevata qualità tecnica Quantità esercizi Almeno 1 esercizio per l’equilibrio dinamico Serie 4 serie di almeno 20 secondi fino a massimo 60 secondi Frequenza allenamento 2 volte / settimana nel gruppo + 1 volta / settimana individualmente a casa (alternando ovvero completando equilibrio / forza) Pause 2 minuti tra gli esercizi 10 Attività multipla (dual- e multitasking) Esempio per compiti multipli nell’allenamento: dire deter- La capacità di svolgere attività multiple è il presupposto minate sequenze numeriche, attribuire delle lettere nell’al- per poter gestire situazioni di stress che potrebbero com- fabeto, reagire o non reagire a stimoli acustici o visiuali, portare una caduta. Le riserve per restare attenti dovreb- trovare la rima a una parola ecc. bero dunque essere sufficienti per poter, ad esempio, camminare e rispondere contemporaneamente a una Alzarsi da terra domanda. Se una persona anziana non ne fosse in grado, Il 47 % delle persone cadute, ma rimaste illese, non sono potrebbe trattarsi di un problema cognitivo o di un proble- in grado di alzarsi da sole dopo essere cadute.[14] Per que- ma motorio-funzionale che lascia presupporre un maggio- sto motivo è importante che nella fisioterapia si faccia con re rischio di caduta. È stata la fisioterapista Lillemore Lundin- ogni singolo paziente anziano – a prescindere dalla patolo- Olsson a descrivere per prima questo fenomeno nel 1997. gia – l’esercizio di mettersi per terra e di rialzarsi. Mentre accompagnava i pazienti dalla sala d’attesa fino allo studio, poneva loro una domanda. Ne risultò che chi si fermava per dare la risposta nei successivi sei mesi presentava un tasso di caduta elevatissimo.[13] Ulteriori informazioni: La capacità cerebrale può essere migliorata se all’allena- Prévention des chutes, documentazione tecnica mento della forza e dell’equilibrio si aggiungono compiti dell’upi 2.104 (in francese e tedesco) [10] motorici, cognitivi o motorio-cognitivi. Si esercitano situa- Sturzprävention, Teilprojekt im Rahmen des zioni nelle quali si devono svolgere diversi compiti contem- Projekts «Best Practice Gesundheitsförderung poraneamente. È particolarmente importante integrare nel im Alter» [9] compito come si è giunti alla decisione. 11 Aspetti particolari della terapia Terapia in caso di vertigine (dell’anziano) Ulteriori informazioni: La forma più diffusa di vertigini negli anziani è il capogiro Vertigo-Leitsymptom Schwindel cronico non sistematico (vertigine dell’anziano) che può (in tedesco e inglese) [16] sorgere per la somma dei cambiamenti fisiologici dovuti all’età nelle strutture che elaborano le informazioni nel corpo, alla polipatia e agli effetti collaterali dei farmaci. La vertigine dell’anziano è una sindrome geriatrica con cause multiple. In supplemento all’anamnesi delle vertigini può essere molto utile il Dizziness Handicap Inventory (DHI).[11] La vertigine dell’anziano va differenziata dalle vertigini nella terza età,[15] un sintomo di vertigine con eziologia rilevabile e definibile (vestibolare, cocleo-vestibolare, centrale, altre cause). La vertigine dell’anziano deve essere sottoposta a una visita medica minuziosa. Spesso per paura delle vertigini si evitano alcuni movimenti e attività. Ne consegue una carenza di allenamento che comporta un aumento del timore di avere delle vertigini e una maggiore limitazione dell’autonomia. La fisioterapia può individuare mediante un’anamnesi complessiva e test specifici del sistema vestibolare, oculare e sensoriale una possibile causa delle vertigini o una disfunzione dei sistemi dell’equilibrio. Questo permette di trattare in modo speci fico i disturbi delle vertigini. La terapia multimodale persegue l’obiettivo di ridurre i sintomi delle vertigini e migliorare le funzioni dell’equilibrio e di conseguenza l’autonomia nella vita quotidiana mediante l’allenamento di tutti i sistemi che sostengono l’equili- Terapia in caso di sindrome post-caduta «Il grande timore di cadere di nuovo» – Dopo una caduta si osservano non solo conseguenze fisiche gravi, ma anche psicosociali che non sono da meno. Mentre una frattura guarisce, è spesso più difficile riacquistare la fiducia in sé andata persa. Dal 1982 la paura di cadere è sempre ritornata ad essere oggetto di studio e le definizioni contengono punti differenti: «…una paura costante di cadere che finisce per limitare le attività quotidiane; profonda autoefficacia legata alla prevenzione delle cadute e conseguente paura di cadere; paura di cadere e perdita della fiducia nelle capacità di equilibrio».[12] La caduta comporta una paura di cadere di nuovo. La sindrome post-caduta innesca una spirale negativa con conseguente riduzione delle attività, allenamento insufficiente, perdita dell’equilibrio e ritiro dalla vita sociale. Caratteristiche della sindrome post-caduta: •• insicurezza e panico •• ripresa lenta e a singhiozzi dopo una caduta •• camminare aggrappandosi e irrigidendo i muscoli •• disturbi dell’umore depressivi, depressioni •• agressività, rifiuto •• perdita dell’autonomia e della mobilità brio e mediante abituazione (abituarsi alle vertigini mediante esposizione ripetuta): •• allenamento specifico dell’equilibrio, allenamento del sistema somatosensoriale (vedi capitolo allenamento dell’equilibrio) •• allenamento del sistema vestibolare con torsioni, cambiamenti di direzione, variazione della velocità •• allenamento del sistema optocinetico con esercizi di fissazione dello sguardo, allenamento saccadico, test di Halmagyi-Curthoys e allenamento del riflesso vestibolo-oculare •• Ritiro dalla vita sociale Caduta Allenamento insufficiente Perdita delle forze Perdita dell’equilibrio Paura die cadere Ridurre le attività integrato da: misure di prevenzione delle cadute, allenamento della funzionalità nella vita quotidiana nonché rilassamento ed ergonomia 12 Spirale negativa innescata dalla sindrome post-caduta Dopo che una persona è caduta e non riesce più ad alzarsi L’uso di deambulatori va a pari passo con un rischio di da sola – indifferentemente dal fatto che si sia ferita o caduta 2,6 volte più alto. Un deambulatore non sostituisce meno – è spesso inevitabile che sorgano conseguenze l’allenamento.[10] Raccomandazioni: psichiche negative. Il pericolo di una sindrome post-caduta •• sale proporzionalmente al tempo che la persona resta per la prescrizione e la valutazione dei deambulatori va effettuata da uno specialista; terra. Se una persona resta per terra per oltre un’ora, si •• il paziente va istruito nell’uso del deambulatore; manifesta persino un tasso di mortalità superiore nei •• controllare ad intervalli regolari se il deambulatore 6 mesi che seguono. presenta segni di usura; [17] •• Informazioni relative alla terapia •• controllare ad intervalli regolari le impostazioni personali e adeguarle al decorso della malattia. Promuovere la fiducia nel movimento facendo fare esperienze di movimento •• Imparare i passi di protezione in caso di perdita dell’equilibrio, prevenire le co-contrazioni •• Allenamento della funzionalità nella vita quotidiana Ulteriori informazioni: •• Comportamento dopo una caduta, cambio della Prévention des chutes, documentazione tecnica posizione e muoversi per terra dell’upi 2.104 (in francese e tedesco) •• Tecniche per rialzarsi da terra, aiuto, istruire i parenti Accertamento sulla prevenzione delle cadute •• Parlare dei diversi supporti e esercitare come si usano nelle economie domestiche private, opuscolo (deambulatori, sistemi di chiamata d’emergenza) tecnico dell’upi 2.250 Il ruolo della fisioterapia nella prevenzione Un’altra buona possibilità nella terapia è di parlare delle delle cadute attività che fanno paura e di trasformarle in un esercizio. www.physioswiss.ch > Cos’è la fisioterapia? > L’esercizio serve ad allenare le capacità coordinative e Trattamento > Settore d’attività i muscoli necessari per il movimento. In questo modo si realizzano nuovamente i presupposti per le relative attività. [18] 13 Rete inter- e intradisciplinare La prevenzione delle cadute effettiva si svolge nel contesto interprofessionale e a livello comu nale. Il momento più adatto per sensibilizzare le persone potenzialmente a rischio caduta nei confronti della tematica è il contatto diretto (p. es. fisioterapia individuale, appuntamento col medico di famiglia, la Spitex che viene in casa, in farmacia). Queste figure professionali devono essere informate bene e messe in comunicazione tra loro. Inoltre, a livello interprofessionale lo scambio del sapere e delle informazioni va sostenuto, promosso e le procedure semplificate. A livello della rete locale questo avviene nel modo più semplice. Segue un elenco delle possibilità per unirsi a una rete di •• fisioterapisti con nozioni in un determinato campo. •• nere un’elevata qualità e motivano a mettere in pratica Sul sito dell’Associazione Svizzera di Fisioterapia le tecniche più nuove. Il sito www.physioswiss.ch physioswiss www.physioswiss.ch gli anziani, i medici fornisce una lista dei Circoli-Q. Inoltre informano sulle di famiglia, i parenti e gli specialisti nel settore della possibilità di formazione continua nell’ambito della prevenzione delle cadute. sanità possono trovare un terapista specializzato (Informazioni per terze persone / pazienti > Ricerca di •• altri enti organizzano corsi destinati ai fisioterapisti I membri di physioswiss possono farsi inserire nella lista. nell’ambito della prevenzione delle cadute. •• www.reumatismo.ch dispone di una rete di oltre La commissione Geriatria, integrata nell’ambito Forma- 150 fisioterapisti con esperienza nelle visite domiciliari zione di physioswiss, ha accompagnato lo sviluppo dello per prevenire le cadute. La Lega svizzera contro il aspetti tecnici della fisioterapia nella geriatria. reumatismo offre dei corsi per prevenire le cadute. •• Su www.prevenzionecadute.upi.ch l’upi mette a Il gruppo professionale Fisioterapia in geriatria (GFG), disposizione numerose documentazioni e informazioni integrato nella Società Svizzera di Gerontologia per gli specialisti. www.sgg-ssg.ch, promuove il valore della geriatria nella fisioterapia, rappresenta la fisioterapia nella collaborazione interprofessionale e organizza formazioni continue che aiutano a realizzare una rete in cui scambiarsi informazioni teoriche e pratiche tra specialisti. 14 La Lega svizzera contro il reumatismo informazioni su terapie e offerte. Specialista clinico in Geriatria ed è responsabile degli •• Le associazioni cantonali e regionali di physioswiss e fisioterapisti > Geriatria e / o Promozione della salute). Anche su www.sitodeipazienti.ch i pazienti trovano •• Dei circoli di qualità permettono ai terapisti di mante Fonti [1]Organisation mondiale de la Santé OMS, Aide-mémoire N°344, ottobre 2012. http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs344/fr/, consultazione del 19 dicembre 2014 [2]upi – Ufficio prevenzione infortuni, STATUS 2014: Statistica degli infortuni non professionali e del livello di sicurezza in Svizzera. Berna: upi; 2014. [3]Ufficio federale di statistica UST, Santé des personnes âgées – Données, indicateurs; Locomotion et chutes. (in tedesco e francese), http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/themen/14/02/01/key/07/05.html. consultazione del 19 dicembre 2014 [4]upi – Ufficio prevenzione infortuni, dossier sicurezza dell’upi n. 09: Casa e tempo libero. Berna: upi 2012. [5]Ufficio federale di statistica UST, Movimento della popolazione – Dati, indicatori; Speranza di vita. http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/06/blank/key/04/04.html, consultazione del 18 dicembre 2014. [6]Ufficio federale di statistica UST, Gesundheit von Betagten in Alters- und Pflegeheimen, Erhebung zum Gesundheitszustand von betagten Personen in Institutionen (2008/09), Neuchâtel 2012. [7]American Geriatrics Society, British Geriatrics Society and American Academy of Orthopaedic Surgeons Panel on Falls Prevention. Guideline for the prevention of falls in older persons. J Am Geriatr Soc, 2001; 49(5):664-672. [8] Heinimann NB, Kressig RW. Stürze im Alter, Mini Review. Praxis 2014, 103(13):767-773. [9]Gschwind YI, Wolf I, Bridenbaugh SA, Kressig RW. Best Practice Gesundheitsförderung im Alter (BPGFA): Teilbereich Sturzprävention. Basilea: Ospedale universitario Basilea; 2011. 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[18] Jansenberger H. Sturzprävention in Therapie und Training. Stoccarda: Thieme; 2011: 297-311. 15 2.249.03 – 10.2015 Per la tua sicurezza. Il tuo upi. L’upi è il centro svizzero di competenza per la prevenzione Ulteriori informazioni degli infortuni al servizio della popolazione. Svolge ricer- L’upi consiglia anche le seguenti pubblicazioni: che negli ambiti della circolazione stradale, dello sport, della casa e del tempo libero e ne divulga i risultati attra- 2.103 Misure architettoniche per la prevenzione delle verso consulenze, formazioni e campagne destinate tanto cadute negli istituti di assistenza e di cura agli agli ambienti specializzati quanto al vasto pubblico. Il sito anziani (documentazione) www.upi.ch offre maggiori informazioni. 2.104Prévention des chutes: exercices d’entraînement (documentazione, solo in tedesco e francese) 2.120 Prevenzione delle cadute negli istituti di assistenza e di cura agli anziani (documentazione) 2.248Effets d’un programme d’entraînement sur la prévention des chutes (basi dell’upi, solo in tedesco e francese) 2.250Accertamento sulla prevenzione delle cadute nelle economie domestiche private (opuscolo tecnico) 3.143 Gambe forti per camminare sicuri (opuscolo) 3.159 Indipendenti fino a età avanzata (opuscolo) Le pubblicazioni dell’upi possono essere richieste gratuitamente o scaricate in formato PDF: www.upi.ch. Partner Colophon Gestione progetto: Barbara Pfenninger (upi) Team progetto: Pia Fankhauser (Vicepresidente physioswiss), Carmen Fürer Cernades (fisioterapista SUP, Clinica geriatrica di San Gallo), Silvia Knuchel-Schnyder (fisioterapista SUP, Ospedale pubblico di Soletta), Barbara Zindel (fisioterapista SUP, Lega svizzera contro il reumatismo), Therese Budliger (fisioterapista SUP), Marina Bruderer-Hofstetter (fisioterapista MSc, ZHAW) © upi 2015, riproduzione gradita con indicazione della fonte; stampato su carta FSC certificata upi – Ufficio prevenzione infortuni, casella postale, CH-3001 Berna Tel. +41 31 390 22 22, fax +41 31 390 22 30, [email protected], www.upi.ch