COORDINAMENTO
FAMIGLIE
AFFIDATARIE
Progetto
luoghi
di incontro
COORDINAMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE
Sede legale: Via S. Zeno, 174 - Brescia
Sede operativa: Via Aldo Moro, 22 - Brescia
Tel. /Fax 030 221234
www.coordinamentofamiglieaffidatarie.it
3) Sono possibili agevolazioni per Pacchetti di prenotazione di
cinque/dieci incontri da concordare con il Coordinatore del Servizio.
4) Nel caso di pernottamento il costo del servizio non comprende
la biancheria letto/bagno
5) Il custode visionerà i locali successivamente alla visita per
garantire trasparenza ed efficacia.
6) Eventuali comportamenti scorretti verranno segnalati
tempestivamente al Coordinatore che valuterà la situazione
specifica.
7) Allegati scaricabili sul sito
www.coordinamentofamiglieaffidatarie.it:
a.
scheda d’accesso al Servizio Luoghi d’incontro liberi;
b.
regolamento Luoghi d’incontro liberi.
I costi
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Mezza giornata del venerdi/sabato dalle ore 13 alle ore 21: euro
50,00.
Giornata intera del sabato dalle ore 9,00 alle ore 21,00: euro 80,00.
Week end dal venerdi dalle ore 13,00 alla domenica alle ore 18,00:
euro 200,00.
Eventuali altre giornate sono da concordare con il Coordinatore del
servizio.
PROGETTO “LUOGHI D’INCONTRO”
La diffusione di interventi a sostegno dei diritti dei minori al mantenimento della relazione con la propria famiglia ha permesso una notevole diffusione di allestimento di spazi opportunamente attrezzati
e organizzati per favorire la riparazione delle relazioni tra i parenti
non affidatari e i minori.
La finalità principale è quindi di rendere possibile e sostenere questa
interazione già disturbata da eventi come separazione, divorzio conflittuale, affido e altre vicende di grave e profonda crisi famigliare.
Luoghi d’incontro è uno spazio che tutela il minore nel suo “diritto di
visita e di relazione” e verifica se ci sono le condizioni sufficienti e/o
necessarie per l’assunzione delle responsabilità genitoriali.
L’obiettivo generale è quindi quello di recuperare, mantenere e migliorare la relazione parentale, nel rispetto dei bisogni evolutivi dei minori,
quando il conflitto tra i genitori o altre situazioni compromettono il
rapporto genitori/figli.
Luoghi d’incontro si propone come un luogo protetto qualificato,
neutro che non appartiene a nessuno dei contendenti e che, a poco a
poco, diviene familiare e quotidiano per tutti.
È uno spazio privilegiato e predisposto strategicamente
per l’incontro tra i minori e i genitori, in un ambiente
accogliente e con un setting tecnico professionale alla
presenza di operatori qualificati per la situazione specifica.
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SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
METODOLOGIA D’INTERVENTO
Il benessere psicologico del minore unito al
sostegno della genitorialità è la mission
principale svolta dagli operatori dei Luoghi d’incontro.
Questo perché necessariamente si entra in
contatto con gli stili relazionali esistenti tra
i genitori e i minori, le loro modalità di
cura e di accudimento.
Nel caso di situazioni famigliari in cui
la funzione genitoriale è stata ritenuta
fragile o carente, con provvedimenti
gravemente limitativi quali l'allontanamento, la funzione dell'operatore
diviene quella di sostenere e nutrire le potenzialità residue.
Luoghi d’incontro viene pensato inoltre, nei casi in cui ne verrà valutata l'utilità, anche per far incontrare la famiglia di origine con la
famiglia affidataria allo scopo di permettere la condivisione della conoscenza del minore. Tutto ciò per dar un senso alla fase della crisi,
dell’allontanamento, del recupero delle capacità genitoriali e dell’eventuale rientro del minore nella famiglia di origine.
1) Si prevede un colloquio di conoscenza dei genitori e dei minori
coinvolti con il fine di definire tempi, modi della visite e
presentazione del regolamento di accesso della struttura.
2) Visione insieme dei locali.
3) Accettazione del regolamento.
4) Conoscenza con il custode.
DESTINATARI
Il principale destinatario dell'intervento è il bambino con il suo diritto
a «mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino» (O.N.U. “Convenzione dei diritti dell'infanzia” Art.9, 1989,
NewYork).
Le situazioni-tipo per le quali si fa ricorso allo spazio neutro Luoghi
d’incontro sono:
FREQUENZA E DURATA DEGLI INCONTRI
Nel caso degli incontri liberi la frequenza e la durata vengono stabiliti insieme tra Coordinatore e genitori del minore.
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REGOLAMENTO E COSTI DEL SERVIZIO
Regolamento
1) Il pagamento viene effettuato in maniera anticipata
con bonifico bancario al Coordinamento Famiglie
Affidatarie, con eventuale rimborso in caso di disdetta
almeno di giorni sette.
2) Le prenotazioni vanno effettuate entro la settimana
precedente e saranno autorizzate con priorità d’entrata.
La richiesta di prenotazione va fatta alla Coordinatrice
del Servizio che avrà cura di informarsi e di
informare gli operatori di Cascina Botà
tempestivamente.
tevole diffusione di allestimento di spazi opportunamente attrezzati e
organizzati per favorire il mantenimento delle relazioni tra i parenti
non affidatari e i minori.
RISORSE
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Il progetto prevede la possibilità di effettuare incontri liberi (cioè non
protetti) per genitori che per vari motivi (separazione, trasferta, lontananza, lavorativi,
ecc) non hanno disponibilità di locali dove incontrare i/il propri/o figli/o.
Con questo progetto si vuole offrire la possibilità di usufruire di
un bilocale sito presso la Cascina
Botà sita in Brescia, Via San Zeno n. 174
dove è presente costantemente un custode fino alle ore 23; inoltre per i minori fino a 10 anni sarà possibile
accedere all’area adiacente di divertimento ”Morbidò” con i gonfiabili.
INVIO E MODALITÀ DI ACCESSO
L’intervento può partire da qualsiasi cittadino che, con libero accesso,
chiede spontaneamente al Luoghi d’incontro la possibilità di avere a disposizione un ambiente adeguato per poter incontrare i propri figli.
Le richieste vanno effettuate direttamente al Coordinatore del Servizio
che esplicita le condizioni e le modalità di accesso e accompagna a visionare direttamente i locali siti all’interno di Cascina Botà in Brescia, Via
San Zeno n. 174.
1) affido condiviso dei minori (la coppia si è divisa ed i bambini
sono stati affidati ad uno dei due genitori);
2) affido eterofamiliare (i bambini sono stati affidati ad un diverso
nucleo familiare);
3) ambiti parentali in cui si può esercitare il diritto di visita in
situazioni caratterizzate da maltrattamento, trascuratezza ed
abuso e in presenza di decreti limitativi della potestà genitoriale
o di procedimenti penali.
RISORSE
Luoghi d’incontro è costituito da locali stabilmente adibiti a tale attività con cucina attrezzata, sala e angolo ricreativo. L'arredamento
è rappresentativo di un ambiente familiare, con giochi per le varie
età, divano e televisione.
È dotato, per le situazioni che lo richiedono, di un sistema di videoregistrazione con telecamere.
Il progetto prevede la possibilità di effettuare:
1) incontri liberi (cioè non protetti) per genitori che per
vari motivi (trasferta, lontananza, lavorativi, ecc) non
hanno disponibilità di locali dove incontrare i/il propri/o figli/o.
In questo caso il progetto Luoghi d’incontro offre la
possibilità di usufruire dei locali siti presso la Cascina
Botà di Via San Zeno n. 174 a Brescia, dove è presente
costantemente un custode; inoltre per i minori fino a
10 anni sarà possibile accedere all’area adiacente di
divertimento “Morbidò” con i gonfiabili.
Il servizio è prenotabile a ore, giornate
e weekend;
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2) incontri protetti regolamentati dall’Autorità Giudiziaria dove è
necessaria la presenza di una terza persona con funzioni educative,
di sostegno e di monitoraggio.
La gestione di questo servizio viene effettuata da un’equipe
composta da operatori qualificati (psicologo-coordinatore ed
operatori con specifiche competenze).
Gli incontri vengono effettuati presso il Coordinamento Famiglie
Affidatarie di Via Aldo Moro 21 a Brescia;
3) eventuali richieste esterne di professionisti che necessitano di
locali con sistema di videoregistrazione con telecamere (Perizie,
Consulenze tecniche d’Ufficio, ecc).
questo comprende anche un tempo di ambientamento tra operatore di
riferimento e minore al fine di creare uno spazio e clima armonici.
OBIETTIVI
2) Eventuali altre richieste
La finalità del progetto, nel caso specifico degli incontri vigilati, è quella
di creare un luogo neutro e allo stesso tempo protetto, per accogliere i minori ed i genitori che devono, per vari motivi, incontrarsi alla presenza di
un operatore e sostenere gli stessi genitori in un percorso di crescita rispetto al loro ruolo genitoriale.
Schematicamente, gli obiettivi generali del servizio sono così
definiti:
aiutare il minore a mantenere o ristabilire la
relazione con il genitore o il parente non affidatario
(nonni..)
far incontrare il minore e i genitori in uno spazio
accogliente e sicuro, in un contesto di neutralità e
di sospensione del conflitto tra gli adulti
accompagnare l’adulto verso il
minore e il suo mondo emotivo ed
aiutarlo nell’ascolto dei suoi
bisogni
Eventuali altre richieste (es. necessità dei locali per operazioni peritali) saranno concordate direttamente dal Coordinatore del servizio
in base alle necessità.
Allegati scaricabili sul sito
Totale costo euro 250,00.
Gli incontri
Il costo orario dell’intervento per incontro di un’ora è di euro 70,00.
Il costo degli incontri di due ore è di euro 100,00.
Verifiche e Relazioni
Il costo di una verifica è di euro 100,00.
Il costo di una relazione è di euro 130,00.
www.coordinamentofamiglieaffidatarie.it
a) scheda d’accesso al Servizio Luoghi di incontro;
b) accordo tra Luoghi di incontro e Servizio Sociale;
c) accordo tra Luoghi di incontro e il
genitore/parente incontrante e genitore affidatario.
LUOGHI D’INCONTRO LIBERI
La diffusione di interventi a sostegno dei diritti dei minori al mantenimento della relazione con
la propria famiglia ha permesso una no-
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ESCLUSIONI
Le relazioni dei Luoghi d’incontro possono vertere esclusivamente
sull’andamento degli incontri.
Luoghi d’incontro non assume in carico la globalità del caso, non svolge
attività riabilitative o di valutazione psicologica dei minori, non può essere chiamato a valutare le capacità genitoriali (oltre quanto osservato
negli incontri) o ad assicurare un percorso psicoterapico di recupero
delle capacità dei genitori.
Per queste esigenze il Coordinamento Famiglie Affidatarie mette a
disposizioni altre risorse.
accompagnare il genitore nella ridefinizione del proprio ruolo e nel
possibile recupero della capacità genitoriale e di accoglimento del
figlio
favorire il ricostruirsi del senso di responsabilità genitoriale nella
prospettiva di una futura gestione autonoma degli incontri.
Non sono di competenza del servizio la valutazione delle capacità genitoriali residue e la ricostruzione dei ruoli genitoriali.
INVIO E MODALITÀ DI ACCESSO
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COSTI DEL SERVIZIO:
1) Incontri liberi
1) Incontri protetti regolamentati
L’intervento può partire da qualsiasi cittadino che, con libero accesso, chiede spontaneamente ai Luoghi d’incontro la possibilità di
avere a disposizione un ambiente adeguato per poter incontrare il
minore.
Le richieste vanno effettuate direttamente al Coordinatore
del Servizio che esplicita le condizioni e le modalità di
accesso e accompagna a visionare direttamente i locali
siti all’interno di Cascina Botà in Brescia, Via San Zeno
174.
Prima fase di presa in carico
La fase iniziale è composta da:
incontro di presentazione della situazione tra Servizio Sociale e
Coordinatore: presa in carico e costruzione del progetto
personalizzato sul minore
incontro tra Operatore di riferimento e
Coordinatore sulla condivisione del progetto
personalizzato
incontro di conoscenza del minore e della
famiglia (affidataria e/o d’origine) alla presenza di:
Coordinatore, Operatore di riferimento per gli
incontri protetti e Servizio Sociale presso la sede
del Coordinamento.
Dopo un momento di presentazione tra le
varie persone coinvolte nel progetto,
2) Incontri di natura protetta
Gli incontri possono essere di natura coatta e prendere
avvio da un atto di costrizione dell’Autorità Giudiziaria.
In tal caso si prevede una figura intermedia,
un operatore professionale competente,
che assume una funzione di controllo e
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di sostegno. In questi casi, l’accesso avviene attraverso contatto diretto
con il Coordinatore dei Luoghi d’incontro e in seguito alla compilazione
della griglia d’accesso da parte dei Servizi Sociali.
METODOLOGIA D’INTERVENTO
Il percorso d’intervento dei Luoghi d’incontro avviene secondo le seguenti modalità:
1) in caso di accesso libero si prevede un colloquio di conoscenza
dei genitori e dei minori coinvolti con il fine di definire tempi,
modi della visite e presentazione del regolamento di accesso
della struttura;
2) la realizzazione di interventi protetti consta di diversi passaggi:
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invio della scheda d’accesso compilata dal Servizio
richiedente al Coordinatore dei Luoghi d’incontro e
valutazione da parte dell’equipe del Coordinamento
Famiglie Affidatarie per la presa in carico
incontro con il Servizio Richiedente per la presentazione
della situazione familiare al fine di definire il
contratto a tre mani (SS, CFA, famiglia) sugli
obiettivi, le modalità, i tempi, la durata
d’intervento e le aspettative sul progetto
colloqui preliminari con i genitori o gli adulti
coinvolti separatamente con contestuale firma
dell’informativa e del contratto progettuale
eventuali indicazioni al genitore affidatario
relative alla sua partecipazione ad un gruppo
di sostegno
incontro del minore
accompagnato presso i
Luoghi d’incontro; questa fase prevede l’accoglienza del
bambino al fine di esplorare il servizio, conoscere l’operatore
e lo spazio dove avverranno gli incontri
realizzazione degli incontri tra il minore e gli adulti coinvolti,
all’interno delle stanze attrezzate, in presenza dell’operatore
(la frequenza e la durata può variare in base alla situazione)
eventuali colloqui in itinere con i genitori sull’andamento
degli incontri protetti e degli eventuali problemi emersi.
L’operatore cerca di stabilire un legame con il parente non
affidatario instaurando una relazione di fiducia
eventuali verifiche in itinere tra operatori dei Luoghi
d’incontro e Servizio Sociale inviante con possibile
ridefinizione dei tempi e l’adeguamento degli obiettivi e delle
strategie d’intervento in funzione dell'andamento osservato
degli incontri e stesura della relazione periodica di
aggiornamento
verifica finale, restituzione ai genitori e al minore e stesura
della relazione conclusiva.
FREQUENZA E DURATA DEGLI INCONTRI
Nel caso degli incontri liberi la frequenza e la durata vengono stabiliti insieme tra Coordinatore e genitori del minore.
Il numero e la cadenza degli incontri protetti presso Luoghi d’incontro, nei casi in cui non siano già regolamentati
dai Servizi competenti, vengono definiti in base alle disponibilità affettive del bambino e del genitore.
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