di SCUOLA in La via della sostenibilità Proposte didattiche ed educative dei Centri di Educazione Ambientale di interesse regionale per le scuole primarie e secondarie di I grado della Regione Abruzzo a.s. 2007/2008 REGIONE ABRUZZO Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia SERVIZIO POLITICHE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Dirigente Franca Chiola UFFICIO Responsabile Dario Ciamponi Tiziano dell’Osa Antonella Giallonardo Presentazione e Coordinamento Testi Antonella Giallonardo Si ringrazia per la preziosa collaborazione il Comitato Regionale per l’Educazione Ambientale COGECSTRE Edizioni C.da Collalto, 1 - 65017 Penne (PE) Tel. 085 8270862 E-mail: [email protected] Stampa Arti Grafiche Cantagallo - Penne (PE) Gentilissimi Dirigenti e docenti Cari alunni, Ecco uno strumento che vuole risultare utile alle Vostre programmazioni per l’anno ’’anno scolastico 2007/2008 appena cominciato. Ma non solo. Un catalogo che raccoglie in sé numerosi progetti ideati dai Centri di Educazione Ambientale, riconosciuti dalla Regione Abruzzo di Interesse Regionale, destinati alla Vostra scuola e alle classi che decideranno di partecipare a esperienze e a processi di apprendimento per e nell’ambiente ’’ambiente che ci circonda. Un’occasione ’’occasione che l’’Assessorato all’’Ambiente della Regione Abruzzo vuole offrire per avviare un percorso di gestione consapevole del territorio. Per riflettere insieme sul concetto di ambiente, inteso come sistema di relazioni tra l’io ’’io e la società in un contesto culturale definito localmente e costruibile globalmente. Per rafforzare quel bagaglio di competenze che portano l’individuo ’’individuo a problematizzare, ad agire in modo critico, a riconoscere e rispettare le diversità. Un’opportunit ’ ’opportunit à per promuovere una cultura della sostenibilità, à, intesa come capacità di favorire à condizioni di democrazia, partecipazione integrata, attenzione ai diritti dell’uomo ’’uomo delle generazioni presenti e future, rispetto e cura per la vita tutta. Nel riflettere sui processi di educazione all’ambiente, ’’ambiente, si è deciso di puntare a creare un forte legame tra la Scuola e i Centri di educazione ambientale, riconosciuti entrambi come attori sociali capaci di agire in sinergia e interscambio tra loro, mettendo in gioco le competenze che ciascuno di essi ha da offrire per percorrere quella via della sostenibilità che qui prende il nome DI SCUOLA IN CEA. Con la speranza che la proposta pensata e qui offerta riscontri felici consensi (e critiche costruttive), si augura a tutti Voi un buon anno scolastico. L’Assessore ’’Assessore Regionale Ing. Franco Caramanico 3 Nessuno educa nessuno, gli uomini si educano in comunità. Paulo Freire INTRODUZIONE Perché fare educazione ambientale Il concetto di Educazione Ambientale porta in sé i segni del cambiamento di interpretazione data nel corso degli ultimi anni al termine ambiente. Se, infatti, inizialmente parlando di educazione ambientale ci si riferiva generalmente ad una disciplina naturalistica, che considerava l’ambiente un contenitore di fenomeni biologici ed ecologici, oggi per educazione ambientale si deve pensare ad un approccio socio-sistemico di studio dell’ambiente, il quale viene a rappresentare un sistema reticolare di segni naturali e sociali interconnessi tra loro. Oggi fare educazione ambientale significa stimolare i rapporti e le relazioni che un soggetto sviluppa nel contesto in cui è inserito, essa permette la costruzione di capacità educative che consentono all’individuo di sviluppare un percorso ricco di esperienze concrete che lo rendano protagonista dei suoi processi di conoscenza, percorsi in cui accorgersi del sé, dell’altro e delle relazioni tra noi e l’ambiente. Diventa allora necessario, per una società che sceglie di aderire ai criteri della sostenibilità, promuovere azioni che propongano attività di educazione ambientale poiché essa, che non è una disciplina a sé, ma è nelle discipline tutte, punta a curare i legami che si vengono a costituire nell’ambiente in cui il soggetto e la comunità vivono, educando al rispetto delle relazioni e mettendo i protagonisti del processo in condizione di poter scegliere come agire sul territorio. Chi è in grado di compiere scelte consapevoli sull’ambiente e per l’ambiente, è capace di partecipare alla gestione del proprio territorio, conoscendone e riconoscendone i segni. Si avvia così un percorso di formazione di comunità che scelgono lo sviluppo sostenibile, modello di sviluppo economico, sociale, ambientale coerente con i bisogni delle generazioni attuali e future, che implica una notevole responsabilità nei confronti degli ecosistemi e delle diverse culture in quanto tutti appartenenti a una rete sistemica. LL’educazione ambientale pertanto viene ad essere lo strumento che porta al raggiungimento di un futuro sostenibile. Perché a scuola La scuola è un attore sociale capace di attivare molteplici forme di metacomunicazione e di interagire con il contesto territoriale in cui si trova, puntando alla progettazione di nuove situazioni di lavoro e considerandole occasioni di stimolo per gli insegnanti e gli alunni. Creare contesti educativi nei quali coinvolgere l’alunno per dargli la possibilità di vivere esperienze dirette nell’ambiente, cercando di sviluppare la capacità di osservare, problematizzare, formulare ipotesi, fare previsioni è l’obiettivo primo di una scuola competente. Il docente, regista della propria programmazione, può articolare il tema ambientale prescelto, tenendo conto dei possibili collegamenti e nessi con le specifiche discipline. Così l’educazione ambientale saprà porsi come un forte collante all’interno del curricolo. Appare opportuno partire dagli ambienti più vicini alla realtà degli alunni, la scuola o la stessa classe, osservandone le dinamiche spaziali, temporali e relazionali per poi uscire dalla scuola e allargare l’attenzione ad altri ambienti di vita. Il docente, che avrà fornito all’alunno i parametri necessari per esplorare, analizzare, riconoscere i segni di un contesto, si fa portavoce di un curricolo di tipo sistemico, che riconosce grande importanza alla forza delle esperienze e alla partecipazione attiva del soggetto impegnato in quello stesso momento educativo a costruire competenze spendibili lungo l’arco della sua vita. Porre l’individuo nella condizione di saper leggere l’ambiente e riconoscere le sue relazioni significa dargli la possibilità di compiere in futuro scelte di consapevolezza e responsabilità. E lo sviluppo sostenibile ha bisogno di questo modo di pensare, di questo modo di agire. Necessità di un legame tra Scuola & Territorio L obiettivo è dunque quello di costruire una interazione con il territorio andando a formare L’ una rete tra i diversi attori sociali che assicuri concretezza e rilevanza all’azione educativa. Si vogliono mettere a disposizione della scuola le risorse che il territorio offre perché si 5 colga l’importanza che assume il rapporto tra l’individuo, la società e l’ambiente circostante, perché si conosca il locale per poi rapportarsi al globale, perché le agenzie educative che condividono lo stesso ambiente puntino insieme alla conoscenza e all’utilizzo sostenibile del proprio “pezzo di mondo””, sottolineando la consapevolezza dei legami che intercorrono nell’ambiente inteso come insieme di relazioni sistemiche. E la scuola è certamente un nodo essenziale della rete territoriale poiché essa è riconosciuta regista e autrice di innumerevoli occasioni di apprendimento e azioni educative. Ma, come per tutti i sistemi, è necessario che vi sia la partecipazione di diversi attori coinvolti nel formare una comunità educativa nella logica della condivisione e partecipazione integrata. Cosa sono i Cea Tra gli attori sociali che il territorio abruzzese può vantare, sicuramente i Centri di Educazione Ambientale (CEA) vanno a costituire un punto di riferimento unico in materia di educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile per la cittadinanza, le scuole, le agenzie educative, gli Enti locali e le aziende che vogliono confrontare la propria competenza con i temi della sostenibilità. I centri di educazione ambientale sono strutture che, in aderenza ai principi ispiratori dello sviluppo sostenibile, realizzano progetti di educazione all’ambiente con particolare riferimento ai contesti territoriali in cui sono inseriti. I CEA distribuiti sul territorio sono riconosciuti di interesse regionale, in base alla L.R. n. 122/99. Ciascuno con una propria vocazione territoriale e con un propria metodologia nel proporre i temi della sostenibilità,vanno a costituire insieme la rete dei Centri di educazione Ambientale della Regione Abruzzo. I centri realizzano percorsi educativi, soggiorni didattici, iniziative di formazione, materiali didattici e divulgativi e si occupano di documentazione e ricerca, di comunicazione e informazione. Le loro attività sono rivolte a tutta la comunità locale, avendo come obiettivo fondante quello di promuovere e gestire spazi di progettazione partecipata e condivisa, condizione essenziale per un processo di apprendimento complesso e sistemico in interscambio con l’ambiente circostante. Perché la Regione promuove il binomio Cea & Scuola Il 2007 ha visto il raggiungimento di un accordo importante tra i Ministeri dell’Ambiente, della Pubblica Istruzione e dell’Università e le Regioni. Ci si è trovati concordi nel promuovere una cultura della sostenibilità e si è riconosciuto all’educazione all’ambiente un ruolo strategico nelle politiche nazionali per la definizione di sviluppo coerente con i principi della sostenibilità. Le Regioni sono state chiamate a potenziare azioni di partecipazione rivolte a cittadini e scuole, aprendosi al territorio e fornendo strumenti e competenze necessari a diffondere i temi dell’educazione, formazione e informazione ambientale. Le opportunità che offrono alla didattica La partecipazione, ossia il coinvolgimento attivo dei soggetti che prendono parte ad un processo, è la migliore energia che muove le situazioni di apprendimento. Nei processi partecipativi si condividono saperi e azioni e si definiscono le identità individuali e collettive per arrivare a creare occasioni di apprendimento e, pertanto, contesti di educazione. Nel processo partecipativo tutti sono attori poiché ciascuno è portatore di competenze, che vengono poste in condivisione da chi assume il ruolo di facilitatore del processo. I Centri di Educazione Ambientale si accordano con il mondo Scuola proprio con il ruolo di supporto, di stimolatori e facilitatori del processo partecipativo ed educativo. I CEA mettono a disposizione le competenze dei propri operatori per favorire la scuola nell’apprendimento dei temi che muovono lo sviluppo sostenibile, puntando a creare un rapporto di condivisione dei saperi e delle azioni sia in classe che sul campo. Un sapere che si costruisce insieme, che si sceglie insieme, partecipato e condiviso, è destinato a restare. Un sapere che si costruisce da esperienze, documentando, verificando, suscitando ipotesi è un modo che porta l’individuo ad imparare a muoversi come persona nelle scelte. È un percorso verso la responsabilità dell’azione. È la via verso la sostenibilità. 6 GUIDA ALLA LETTURA DEL CATALOGO Il catalogo raccoglie i progetti che ogni Centro di Educazione Ambientale propone. Tali attività sono rivolte ai seguenti ordini di scuola: scuola primaria e scuola secondaria di I grado. Per ogni ordine sono previste tre tipologie di interventi didattici da poter scegliere: attività giornaliere, soggiorni residenziali, progetti didattici. LL’indice distingue i Centri proponenti e i singoli progetti. La proposta di ciascun CEA è indicata con un titolo, da cui si deduce la tematica. Si è deciso di non effettuare una divisione del catalogo per tematiche poiché esse non possono essere definite e separate con rigidità, essendo parte di un sistema di relazioni. Il catalogo cioè si presenta come uno strumento promotore di processi più che di contenuti. Così come si è evitata una classificazione per Province per dare a tutte le scuole la possibilità di conoscere i centri che sorgono sul territorio abruzzese nella sua totalità. È riportata poi una breve presentazione di ciascun CEA, il nome e la sede, i riferimenti necessari per qualsiasi esigenza di approfondimento o chiarimento e la scheda di ciascuna attività. Le schede dettagliate dei singoli progetti, invece, sono consultabili sul sito www.regione. abruzzo/infea. Nella scheda in catalogo viene indicato il numero massimo delle classi che ogni istituto può coinvolgere per ciascuna specifica proposta. Come scegliere le attività Ciascun istituto, a seconda dell’ordine di appartenenza, può scegliere il progetto o l’attività che considera come risorsa o occasione di approfondimento in base alla propria programmazione. I progetti, strumenti di un percorso per la sostenibilità, affrontano le seguenti tematiche: - Biodiversità - Energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica e risparmio energetico - Qualità dell’aria e mobilità sostenibile - Clima e variazioni climatiche - Raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo. - Consumi sostenibili - Turismo sostenibile - Agenda 21 locale Si può optare per una sola proposta offerta e il numero delle classi coinvolte saranno al massimo quelle definite dal numero specificato nella scheda. Qualora una scuola intenda coinvolgere un numero maggiore di classi rispetto a quello previsto, essa dovrà farsi carico delle relative spese aggiuntive. Gli Istituti Comprensivi, annettendo sia scuola primaria che secondaria, potranno scegliere dal catalogo un solo progetto per ciascun ordine, per un totale di due, nel caso in cui intendano partecipare con entrambi gli ordini scolastici. Una volta definita la scelta, la scuola dovrà comunicare il titolo dell’attività a cui si vuole partecipare tramite il modulo d’iscrizione che segue (il modulo d’iscrizione è scaricabile anche dal sito www.regione.abruzzo.it/infea). Tale scheda deve riportare tutti i dati richiesti e deve essere inviata sia per Fax o mezzo postale che per E-mail ai numeri e agli indirizzi indicati nel modulo. Poiché ogni progetto può essere scelto da un numero limitato di istituti, si rispetterà l’ordine cronologico di arrivo delle richieste di iscrizione. Alla scuola verrà data comunicazione di avvenuta accettazione della richiesta da parte dell’Ente Proponente. Dopo aver ricevuto conferma di accettazione, la scuola potrà accordarsi direttamente con il Centro di Educazione Ambientale proponente per la definizione dei tempi e delle modalità. Si ricorda che la partecipazione alle attività è completamente gratuita fino ad esaurimento budget specifico e la scuola dovrà farsi carico solo degli oneri del trasporto, qualora risultasse necessario. 7 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA Inserire in un progetto la fase di monitoraggio e di valutazione delle attività proposte significa voler ricevere dati e informazioni che vanno poi ad essere la base per definire la qualità del progetto stesso. Un progetto di educazione ambientale diventa di qualità se pone al centro dei suoi obiettivi non i contenuti, ma il processo. È nel processo che sta il cambiamento e la valutazione è un processo che porta al cambiamento. LL’attivazione di un’azione di monitoraggio e di valutazione del progetto vuole essere un’occasione di confronto e partecipazione integrata, un modo per spingerci a riflettere. Riflessione non sulla quantità, ma sulla qualità, riflessione su una valutazione che tenga in conto le complessità, che non si limiti alle misure, ma che ponga attenzione alle emergenze. LL’obiettivo è quello di comprendere le azioni per modificarle. Dunque auto-valutazione e valutazione come riflessione critica, come attenzione alle emergenze, per individuare punti di forza e punti di debolezza, ostacoli e possibilità. Valutazione come ‘salto culturale’’, comprensione del proprio ruolo in una rete che condivide significati. A seconda delle diverse tipologie di attività che la scuola sceglierà, saranno forniti schede e questionari. Il materiale servirà per riflettere sui singoli progetti, sulla loro ricaduta nell’ambito della programmazione del docente e sulla capacità di stimolo e coinvolgimento degli alunni e sull’efficacia del contributo offerto. I dati saranno poi discussi insieme ai referenti dei Cea, ai docenti coinvolti nel progetto, a una rappresentanza degli alunni e all’Ente proponente per attivare un tavolo di confronto e condivisione dell’esperienza, che aiuterà a percorrere la via di un agire di qualità per una successiva progettazione. Per ulteriori chiarimenti contattare: Regione Abruzzo INFEA Politiche per lo Sviluppo Sostenibile - Ufficio attività amministrative dott. Dario Ciamponi - tel. 0857672527 dott. Tiziano dell’Osa - tel. 0857672531 dott.ssa Antonella Giallonardo - tel. 0857672530 8 MODULO DI ISCRIZIONE ALLE ATTIVITÀ Per iscriversi all’attività scelta si consiglia di fotocopiare il modulo di prenotazione e poi inviare le 2 copie secondo tali modalità: 1. 2. copia: via Fax: 085/7672585 o Posta: Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia Servizio Politiche per lo Sviluppo Sostenibile Via Passolanciano 75, 65124 Pescara copia: via Mail: [email protected] Per eventuali informazioni contattare i numeri: 085/7672527 – 2530 – 2531 Le richieste di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 7 Dicembre 2007. Poiché ogni progetto può essere scelto da un numero limitato di istituti, si rispetterà l’ordine cronologico di arrivo. DIREZIONE DIDATTICA ISTITUTO COMPRENSIVO*** SCUOLA MEDIA Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola primaria Scuola secondaria di I grado NOME DELLA SCUOLA:_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ INDIRIZZO: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ CITTÀ: _ _ _ _ _ TELEFONO E FAX: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ MAIL: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ TITOLO DEL PROGETTO SCELTO:_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ___________________________________________________ CEA PROPONENTE:_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _____________________________________________ ______ OPZIONE SECONDA SCELTA (qualora la prima risultasse già completa)_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ NUMERO DI CLASSI COINVOLTE in base al numero indicato nella scheda ( indicare anche anno di corso, sezione, numero di alunni per ciascuna classe):_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ___________________________________________________ NUMERO DEGLI INSEGNANTI COINVOLTI: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ NOME E COGNOME DEL DOCENTE REFERENTE: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ RECAPITO TELEFONICO DEL DOCENTE REFERENTE: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ E INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ PERIODO DI PREFERENZA: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _______ EVENTUALI OSSERVAZIONI E COMUNICAZIONI SUL GRUPPO CLASSE: _ _ _ _ _ _ _ ___________________________________________________ ___________________________________________________ (*** Gli istituti comprensivi devono compilare 2 schede differenti: l’una per la primaria e l’altra per la secondaria) Luogo e data Firma INDICE CEA DELLE ABETINE 14 Naturalisti per un giorno Giochiamo con la natura Paesaggio della natura ed attività umane nel medio Sangro e nell’alto ’’alto Molise CEA ANTONIO BELLINI 18 Un giorno alla riserva: gli ecotipi per la tutela della biodiversità L’energia ’’energia sostenibile: dalle stelle al risparmio energetico La biodiversità nelle riserve naturali Lago di Penne e pineta dannunziana CEA GLI AQUILOTTI 21 Un sentiero per amico. Il paese presidio culturale della montagna Sapori e saperi della montagna. I presidi alimentari in montagna La costa dei trabocchi. Aree protette e biodiversità. Verso il Parco Naz. della Costa Teatina CEA IL BOSSO 25 Ecosistema fluviale ed inquinamento idrico Il bosco e il fuoco Risorsa acqua e risparmio idrico JOSÈ ARCADIO BUENDIA 29 Dalla collina al mare a caccia di… biodiversità Fiume e mare: ecosistemi da difendere Imparo, riuso, riciclo…e mi diverto! CEA CASANATURA FONTECAMPANA 32 Dimmi che aria tira! Un orto di “classe “ ” Una giornata…particolare, tra cielo e terra CEA CASTEL CERRETO 36 Biodiversità a scatti Caccia ai rifiuti! L’automobilista ’’automobilista verde CEA CEDAP CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLE AREE PROTETTE Con occhi di “LUPO “ ” Sulle tracce del cervo Mani in pasta - Cucinare i prodotti della fattoria 10 39 CEA CENTRO RISORSE DELLA PROVINCIA DI CHIETI 43 La biodiversità: un progetto per arricchire il nostro mondo Dai rifiuti alla materia prima. La raccolta differenziata L’etica ’’etica negli acquisti e i consumi responsabili CEA CENTRO DI VISITA LAMA DEI PELIGNI 46 Il valore dei Parchi Alla scoperta delle piante dimenticate Orienteering nel Parco Nazionale della Majella CEA CENTRO VISITA RISERVA NATURALE ORIENTATA MONTE VELINO 49 Attività residenziale sostenibile nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino Uscita didattica nella Riserva Naturale del Monte Velino. Alla scoperta di aquile reali e grifoni Sulle tracce dell’orso ’ ’orso …nel Parco Nazionale d’Abruzzo ’’Abruzzo e Molise CEA CENTRO VISITE PAOLO BARRASSO - MAJAMBIENTE 53 Energie per la Terra Siamo parte della Terra Acqua, preziosa e per tutti CEA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE UNIVERSITÀ DELL’ DELL AQUILA 56 Ed è sempre più caldo… come sta cambiando il nostro clima Energie dal… vento. Scoprire, comprendere ed utilizzare l’energia ’’energia eolica On-Off Energia in casa On-Off… CEA DEL FIUME 59 Fra boschi e mare, alla scoperta della costa degli aranci Portiamo l’orto ’’orto a scuola! Giochiamo con l’acqua ’ ’acqua CEA GIGLIO DI MARE PANCRATIUM 63 La costa dei trabocchi Tra Mare e Stelle Tutti a scuola… nel Parco! CEA IL GRANDE FAGGIO 66 Nel labirinto della vita Una boccata d’aria ’ ’aria Acclimatiamoci 11 CEA ISTITUTO TECNICO GEOMETRI “FORTI” 69 Progetto Biodiversità: la presenza dell’abete ’’abete bianco sulla Laga Energia da fonti rinnovabili: I pannelli solari Turismo sostenibile: Escursionismo, orientamento e rilievo CEA LA PORTA DEL SOLE 72 Acqua, preziosa per la vita Il frutto del rifiuto S.O.S. Biodiversità CEA IL RICCIO E LA CASTAGNA 76 Dal bosco al Mondo: capire la complessità della natura per farne parte in modo consapevole Sperimentare, capire, inventare… per dare una mano alla Terra A scuola di sostenibilità: processi di Agenda 21 a misura di ragazzo CEA DELLA RISERVA NATURALE CALANCHI DI ATRI 80 La biodiversità nella Riserva Naturale dei Calanchi di Atri Colture e culture nella Riserva Naturale dei Calanchi di Atri Per chi svuota la campana! Le filiere dei materiali post consumo CEA IL SALVIANO – CENTRO NATURA MARSICA 83 Il ritorno di una specie… il CAMOSCIO nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino Dopo l’incendio ’ ’incendio …rinasce la biodiversità Ogni rifiuto è…prezioso CEA SCUOLA BLU 87 Energia rinnovabile. Energia pulita per un mondo pulito Impariamo a riutilizzare i nostri rifiuti Fiume Tronto: un paesaggio da visitare CEA SCUOLA VERDE 91 Alla scoperta del mondo animale Energia solare, risparmio energetico e consumo delle risorse Alla scoperta delle genti del Gran Sasso CEA TRE PORTONI Progetto ECO Se mi mangi mi salvi 12 94 I CEA e le proposte didattiche ed educative Centro di Educazione Ambientale delle ABETINE E-mail: [email protected] - Sito internet: www.cearosello.it E-mail: Il Centro di Educazione Ambientale delle Abetine si trova presso la Riserva Regionale ““Abetina di Rosello” nei locali del Centro Visite in un grande edificio che un tempo ospitava la Scuola Materna del piccolo Centro di Educazione centro montano di Rosello. LL’immobile, dopo anni di abbandono, è stato Ambientale delle recuperato con un intervento di restauro e soprattutto di restyling volto Abetine a migliorarne la funzionalità e la percezione estetica; l’intervento è stato Riserva Naturale cofinanziato dal Patto Territoriale Sangro Aventino ed ha consentito il Regionale Abetina di Rosello recupero di tre piani dei quali il piano terra destinato agli spazi espositivi Via Santa Liberata, 1 e di lavoro ed alla segreteria della riserva, il secondo invece ad un uso 66040 Rosello (CH) come foresteria e locali di lavoro. Il CEA delle Abetine sostiene e sviluppa tel. e fax 0872 948444 azioni di supporto alla conservazione di questi ambienti minacciati e pertanto di interesse comunitario partendo proprio dalla riserva”Abetina di Rosello””, creata per la protezione di uno degli ultimi nuclei di bosco con abete bianco dell’Italia centrale. Il Cea delle Abetine collabora da vicino con il C.I.S.D.A.M., il Centro Italiano di Studi e Documentazione sugli Abeti Mediterranei, un importante ente di ricerca che promuove indagini scientifiche ed azioni di conservazione per i boschi di abete ma più in generale promuove la ricerca scientifica su ambienti naturali di rilevante importanza sotto il profilo naturalistico. Il CEA delle Abetine svolge attività continuative di educazione ambientale, di documentazione, di diffusione delle informazioni e assistenza agli operatori del settore; collabora con centri di ricerca nazionali ed europei, è partner dell’Università della Tuscia di Viterbo ed ha rapporti di collaborazione con le Università di LL’Aquila, Napoli, Firenze, Roma ed altre. Grazie ai bandi sull’educazione ambientale promossi dalla regione il Cea delle Abetine ha dato corso a tre progetti già conclusi: il progetto “Educazione ambientale e conservazione delle abetine””che ha visto,fra le diverse attività,l’allestimento di un centro di documentazione con biblioteca, emeroteca, archivio dati, archivio fotografico e storico-cartografico, la realizzazione di un laboratorio e la produzione di attrezzature didattiche sperimentali sul bosco. Il secondo progetto,“Viaggi nella natura e nella memoria del Sangro Aventino”” ha avuto come obiettivo l’integrazione delle problematiche ambientali e sociali con azioni comuni ai servizi socio-assistenziali e alle strutture delle aree protette finalizzati alla creazione di percorsi ““della natura e della memoria”, attività di animazione ambientale e di comunicazione in collaborazione con giornali locali. Il progetto “Biodiversità delle abetine: ricerca e strumenti per la tutela”” si è sviluppato su due direttrici principali, quello della ricerca scientifica e quello della tutela veicolate entrambe dall’educazione ambientale che sola può permettere di divulgare i valori naturalistici con il fine ultimo della conservazione di particolari habitat e/o specie. Questo progetto ha inteso altres altresì valorizzare le decine di tesi di laurea e dottorato realizzate a Rosello e nelle abetine del comprensorio con la realizzazione di una mappa della biodiversità vegetale e faunistica. Attualmente il Cea delle Abetine, in collaborazione con il Cea del Fiume, è impegnato nel progetto “Biodiversità rurale: tutela delle cultivar e orti didattici””, incentrato sulla conservazione del germoplasma legato agli orti e sulla salvaguardia delle cultivar, varietà vegetali locali che stanno ormai scomparendo soppiantate da quelle a maggior resa produttiva imposte dal mercato. A Rosello, in particolare, verrà realizzato un campo sperimentale dei legumi di montagna con la coltivazione di varietà tipiche quali il fagiolo “suocera e nuora” coltivato sui Monti Pizzi, la lenticchia, la cicerchia, il pisello selvatico ed altri e verranno attivate collaborazione con gli agricoltori locali per la conservazione delle cultivar di montagna. 14 Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi NATURALISTI PER UN GIORNO L attività proposta ha lo scopo di promuovere l’approccio alla ricerca scientifica L’ sul campo con attività laboratoriali che consistono nell’individuare un’area di studio e lavorare sulle specie vegetali con la classificazione, il calcolo percentuale, le rilevazioni sull’altezza e sull’età degli alberi. Il lavoro verrà condotto a Fonte Volpona e lungo il percorso natura della riserva. Su richiesta della scuola a partire dal 1° maggio (in aprile solo in presenza di buone condizioni climatiche) è possibile visitare il vicino Giardino della Flora Appenninica di Capracotta che presenta un riassunto delle essenze vegetali dell’Appennino. Alunni delle classi V della Scuola primaria - Scuola secondaria di I grado MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO L obiettivo di questa attività didattica di educazione ambientale è quello di L’ promuovere nei ragazzi un atteggiamento di interesse per il lavoro sul campo relativo al mondo vegetale attivando le loro conoscenze che sono spesso solo teoriche e quindi non supportate dal lavoro in natura. LL’abetina di Rosello può essere considerata un laboratorio vegetale di eccezionale valore per la presenza, in un’area relativamente ristretta, di oltre 60 specie arboree e di una grande biodiversità vegetale, quella che contraddistingue i boschi disetanei e maturi. Ore 10.00 – Ritrovo presso il Centro Visite e presentazione della riserva Abetina di Rosello. Ore 10.30 – Laboratorio della biodiversità presso l’Abetina (Fonte Volpona e percorso natura) con attività pratiche sulle specie vegetali. Ore 13.00 – pranzo al sacco presso la pinetina attrezzata di Rosello Pomeriggio (facoltativo – dal 1° maggio) – visita al Giardino della Flora Appenninica di Capracotta L approccio è di tipo induttivo e operativo e basato sull’esperienza diretta e sul L’ coinvolgimento dei ragazzi nel lavoro di campo. Proposizione del lavoro di campo come metodo di ricerca sull’ambiente; sensibilizzazione dei ragazzi al tema della biodiversità in campo vegetale e all’uso sostenibile delle risorse naturali ed in particolare del bosco. Attività giornaliera Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (CH) Giardino Appenninico di Capracotta (IS) - facoltativo Questionario sul gradimento dell’attività proposta. Verrà consegnato ad ogni bambino il quaderno didattico “Esploriamo l’abetina” da compilare durante le attività pratiche proposte. Alle classi verranno consegnati materiali di approfondimento ed il quaderno didattico sull’abetina di Rosello. GIOCHIAMO CON LA NATURA Lattività proposta ha lo scopo di avvicinare i più piccoli alla natura con un approccio L’ ludico e sensoriale che valorizzi il gioco, la creatività e la manualità. Il bosco viene quindi “utilizzato”” come luogo della narrazione; durante la visita vengono raccolti materiali che saranno utilizzati per preparare il teatrino della natura con i burattini realizzati dai ragazzi e la drammatizzazione della storia dell’abetina. abetina. Lattività L’ prevede l’intervento di due operatori per classe e la fornitura dei materiali per la preparazione dei burattini. Alunni delle classi I, II e III della Scuola primaria MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Questa attività didattica è rivolta ai più piccoli con l’obiettivo di avvicinarli alla natura con un approccio adatto alla loro età che li porti a riscoprire il gioco con e nella natura e a valorizzare la creatività e la manualità troppo spesso mortificate dal riferimento costante all’utilizzo dei media e dell’immagine. 15 CEA delle abetine Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Ore 10.00 – ritrovo presso il Centro Visite della Riserva Abetina di Rosello e presentazione della storia dell’abetina Ore 10.30 – visita guidata all’abetina e raccolta di materiali naturali Ore 12.30: pranzo al sacco presso l’area attrezzata della pinetina comunale Ore 14.30: laboratorio del gioco con costruzione di burattini per il teatro della natura o del libro dei profumi o degli strumenti musicali (lavoro effettuato in gruppi) con materiali forniti dal Cea. Il programma prevede una presentazione molto breve della riserva e la storia dell’abetina che sarà poi oggetto della rappresentazione con i burattini. Nel corso della visita guidata a Fonte Volpona e al percorso natura verranno raccolti, con la guida dei due operatori presenti, i materiali naturali (frutti, foglie, semi, pezzi di legno, ecc.) che verranno conservati per le attività pomeridiane. Durante il laboratorio creativo i due operatori guideranno i bambini nelle attività manuali: la classe verrà divisa in due gruppi ed un gruppo costruirà i burattini mentre l’altro lavorerà alla realizzazione di oggetti quali strumenti musicali e/o “ “gioielli ” personali (collane, braccialetti, decori). Nella fase finale la classe metterà in scena la storia delle abetine tratta dal quaderno didattico con l’interpretazione dei vari personaggi sotto forma di burattini realizzando un concreto, semplice esempio di teatro della natura. Approccio ludico e sensoriale, basato sul coinvolgimento emotivo dei bambini e sulla valorizzazione della loro creatività e manualità. Sensibilizzazione ai temi della natura che privilegia l’aspetto emotivo e sensoriale. Attività giornaliera Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (CH) Questionario sul gradimento dell’attività proposta. I bambini saranno guidati nella costruzione dei burattini e di altri oggetti con materiali naturali che porteranno come ricordo della giornata trascorsa a Rosello; la messa in scena del teatrino della natura verrà documentata ed alcune immagini verranno presentate sul sito www.cearosello.it. I bambini riceveranno altresì il quaderno dell’abetina da cui hanno tratto la storia da drammatizzare. Titolo PAESAGGIO DELLA NATURA ED ATTIVITÀ UMANE NEL MEDIO SANGRO E NELL’ALTO MOLISE Presentazione Lattività proposta è incentrata sul rapporto fra paesaggio naturale ed attività umane L’ e mira a far cogliere le relazioni fra il territorio montano delle abetine e la storia delle popolazioni che hanno abitato in questo comprensorio fra l’Abruzzo e il Molise. Proprio per questo motivo si è scelto di collegare la Riserva di Rosello con Agnone,piccola cittadina dell’alto Molise che vanta un centro storico ben conservato ed un ruolo rilevante a livello artistico e culturale. Lanalisi L’ delle attività tradizionali (produzione casearia, lavorazione dei metalli ed artigianato dolciario) insieme alla visita alla Pontificia Fonderia Marinelli che esporta in tutto il mondo le sue famose campane consentirà ai ragazzi di cogliere al meglio le relazioni storiche fra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Scuola secondaria di I grado MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi 16 L obiettivo principale dell’attività didattica proposta è quello di lavorare sul concetto di L’ territorio e di paesaggio mostrando gli aspetti caratterizzanti del comprensorio preso in esame: un ambiente montano caratterizzato da centri raccolti e pochi insediamenti sparsi con una scarsa presenza antropica ma una grande qualità ambientale. Si tratta altres di un comprensorio che non coincide con i confini amministrativi (ricade infatti altresì in due regioni diverse) ma identifica il paesaggio montano delle abetine caratterizzato anticamente dalla civiltà pastorale, dalla lavorazione della pietra e dei metalli e, più di recente, da un forte spopolamento che lo ha quasi interamente restituito alla natura. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Ore 10.00 – ritrovo presso il Centro Visite della Riserva Abetina di Rosello Ore 10.30 – visita guidata all’abetina: percorso natura, area faunistica del Cervo, arboreto appenninico Ore 12.30: pranzo al sacco presso l’area attrezzata della pinetina comunale Ore 14.30: trasferimento ad Agnone e visita guidata del centro storico o del Museo della Pontificia Fonderia Marinelli (o Museo delle Campane). Le botteghe delle attività tradizionali di Agnone e la “Ndocciata”” della vigilia di Natale. Note al programma Su richiesta è possibile visitare l’Azienda casearia Di Nucci in Agnone che vanta una lunga tradizione nella produzione di prodotti tipici. In questo caso la visita ad Agnone sarà anticipata al mattino per permettere di assistere alle fasi di lavorazione dei prodotti che avvengono solo in orario antimeridiano. La visita a Rosello sarà pertanto spostata al pomeriggio con le stesse caratteristiche. Operativa, basata sul coinvolgimento dei ragazzi nelle attività proposte e nella predisposizione di un itinerario turistico. Sensibilizzazione dei ragazzi all’uso sostenibile delle risorse ed alle nuove forme di turismo eco-compatibile; integrazione delle diverse letture del territorio (naturalistica, paesaggistica, culturale e produttiva). Attività giornaliera Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (CH) Agnone (IS) Questionario sul gradimento dell’attività proposta. Realizzazione di un itinerario turistico del comprensorio delle abetine predisposto dai ragazzi in forma multimediale o di depliant; le esperienze più interessanti verranno inserite sul sito www.cearosello.it. 17 Centro di Educazione Ambientale ANTONIO BELLINI E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.cogecstre.com Comune di Penne Riserva Naturale Regionale Lago di Penne Coop. COGECSTRE C.da Collalto, 1 65017 Penne (PE) Tel. 085 8279489 Il CEA (Centro di Educazione Ambientale) “Antonio Bellini” si trova nella fascia collinare all’interno della Riserva Naturale Regionale del Lago di Penne, porta vestina del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.La sede è ricavata dal recupero di un vecchio casolare di campagna di circa 700 metri quadrati ed è in grado di ospitare le varie attività didattiche e di studio, produttive, turistiche, residenziali, di animazione e ristoro condotte dalla COGECSTRE. Il CEA “Antonio Bellini” è stato acquistato con fondi regionali dal Comune di Penne, è dotato di una sala adibita all’uso di convegni e conferenze e altri 4 complessi ad uso abitativo, per un totale di 55 posti letto. Il simbolo scelto è il ramo di Quercus virgiliana Ten., particolarità botanica chiamata “quercia castagnara” i cui frutti, dal sapore dolce, nell’ultima guerra erano consumati anche dall’uomo. La “quercia castagnara” esprime simbolicamente il legame tra gli uomini e la terra che li ospita. Il CEA “Antonio Bellini” promuove diverse iniziative per l’educazione all’ambiente di giovani e adulti, oltre a periodici corsi di formazione.L’ L azienda agricola collegata al CEA, promuove la coltivazione L’ e la trasformazione di prodotti biologici certificati, AMAB IMC, con i marchi: Sapori di Campo e Masseria dell’Oasi. Dal 2004 il CEA ha creato un progetto, “Energia per la Terra””, sull’autosufficienza energetica della struttura, realizzando un complesso sistema integrato di fonti rinnovabili: eolico, biomassa, termocamino, solare termico, fotovoltaico, fuell cell a idrogeno. Il CEA organizza: - stage - seminari - conferenze - mostre - scambi internazionali - ricerche e studi - settimane verdi - viaggi naturalistici - campi estivi - soggiorni - visite guidate Il CEA “Antonio Bellini” di Penne si avvale di tutte le strutture di cui è dotata la riserva naturale. Sono inoltre presenti un’aula verde, un centro di analisi per lo studio delle acque, un percorso sensoriale e un parco-giochi ecologico per bambini. Titolo UN GIORNO ALLA RISERVA: GLI ECOTIPI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ Presentazione Il CEA A Bellini utilizza i laboratori scientifici e didattici dell’Orto Botanico del Lago Penne localizzato nella omonima Riserva Naturale per le diverse attività educative. Dall’importanza dei semi si arriva a capire il concetto di biodiversità nell’età evolutiva dei bambini delle elementari. Capire cos’è un antico ecotipo è semplice se già l’istinto è solleticato dalla memoria di passate conoscenze. Il dizionario botanico così si esprime: ““ecotipo: rappresenta la distinzione biotipologia sulla base della stessa struttura genotipica per effetto dei suoi rapporti ecologici consolidati”… bisogna riconoscere che la scienza non sempre è in grado di spiegarsi in modo semplice e chiaro! Scuola primaria e scuola secondaria di I grado - MAX 3 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti 18 Comprendere il problema dell’erosione genetica e del rischio di estinzione per molte specie domestiche. Riproporre in chiave ludica e didattica la filiera del lino con attività manuali di fabbricazione di piccoli arazzi o tessuti. Attività di seed saver, i ragazzi prenderanno parte ai progetti di conservazione dell’orto botanico, attraverso attività di semina, raccolta messa a dimora delle specie presenti nell’orto. Attività di tessitura attraverso le quali i ragazzi potranno realizzare un proprio manufatto. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attivit attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Programma dettagliato: ore 09:30 Arrivo al Centro visite della Riserva. Introduzione della giornata d lavoro. ore 10:30 Visita guidata all’area floro-faunistica della Riserva e ai progetti di conservazione ed in particolare all’Orto botanico. ore 11:30 Attività di “seed saver””, i ragazzi parteciperanno alla semina (e in base alla stagione alla messa a dimora, o alla raccolta) degli antichi ecotipi. ore 13:30 Pranzo presso il CEA A. Bellini con prodotti biologici. ore 15:00 Laboratorio didattico del Lino e della tessitura, i ragazzi potranno realizzare, con i telai messi a disposizione del CEA. ore 18:30 Conclusione attività e partenza. Esperienze dirette sul campo e di laboratorio, incontri, visite guidate. Far apprendere ai ragazzi tematiche complesse attraverso l’arte del fare. Comprensione delle complesse tematiche legate al mondo vegetale e alla biodiversità. Conservazione da parte dei ragazzi della tradizione artigianale e della memoria storica. Un giorno Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne” È prevista l’organizzazione di interviste mirate alla valutazione del grado di apprendimento. Documentazione fotografica, relazione finale L’ENERGIA SOSTENIBILE: DALLE STELLE AL RISPARMIO ENERGETICO Il Centro di Educazione Ambientale ““Antonio Bellini” è dotato di un sistema integrato di produzione energetica da fonti alternative: pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici, termocamino, caldaia a biomassa, teleriscaldamento, pala eolica, fuel-cell a idrogeno, caldaie a condensazione. Per energia solare si intende l’energia, termica o elettrica, prodotta sfruttando direttamente l’energia irraggiata dal Sole. Inoltre durante le ore notturne è possibile “ascoltare”” il cielo notturno senza essere disturbati dall’inquinamento luminoso. Scuola primaria e scuola secondaria di I grado - MAX 1 UNIT UNITÀ À CLASSE PER ISTITUTO Approfondimento del concetto di energia particolarmente riferita a quella rinnovabile. Conoscenza dell’energia naturale dalle stelle all’energia della terra. Esperienza di convivenza di gruppo nelle ore notturne. Verifica delle possibilità pratiche offerte dall’energia solare con strumenti specifici. Lo scopo del percorso didattico è offrire agli studenti un’esperienza diretta sulle fonti di energia alternativa e nello stesso tempo lo studio diretto della volta celeste. Programma dei due giorni ore 09:30 arrivo e sistemazione ore 10:30 introduzione e preparazione delle attività ore 12:30 scoperta dei punti cardinali con lo gnomone ore 13:30 pranzo con cottura dei cibi con il forno solare ore 15:00 visita agli impianti di produzione di energia e laboratorio didattico di fisica solare ore 17:00 costruzione di un planisfero per l’osservazione del cielo stellato ore 19:30 cena ore 21:30 osservazione della volta stellata e rilievo con puntatori delle coordinate delle stelle ore 06:00 colazione ore 12:00 retrospettiva dell’attività notturna ore 13:00 pranzo ore 15:00 costruzione di un forno solare in cartone a basso rendimento ore 18:00 partenza 19 CEA Antonio Bellini Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Attività pratiche laboratoriali di fisica sull’energia alternativa, costruzione di un forno solare a bassa efficienza, costruzione di un planisfero, e osservazione diretta durante le ore notturne del cielo attraverso strumenti appositi. Accrescere la conoscenza sulle fonti energetiche rinnovabili, creare una coscienza più attenta alle tematiche ambientali, prospettare ai ragazzi “un’alternativa”” possibile. Favorire l’emotività legata all’osservazione, non solo scientifica, del cielo notturno. Due Giorni Cea ““Antonio Bellini” Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne” È prevista l’organizzazione di interviste mirate alla valutazione del grado di apprendimento Cartelloni e planisferi, costruzione forno solare, documentazione fotografica, relazione finale Titolo LA BIODIVERSITÀ NELLE RISERVE NATURALI LAGO DI PENNE E PINETA DANNUNZIANA Presentazione Negli ultimi decenni, la riduzione dell’estensione di molti ecosistemi naturali per opera delle attività umane, in concomitanza con severi cambiamenti climatici, ha determinato un mutamento della biodiversità attraverso l’estinzione di diverse specie e una forte riduzione della variabilità genetica intraspecifica che sta alla base delle capacità delle varie specie di adattarsi a mutate condizioni ambientali, ai nuovi patogeni e malattie, a variazioni climatiche globali. Scuola primaria e scuola secondaria di I grado - MAX 3 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 20 Il percorso didattico proposto muove lungo una precisa successione di momenti educativi, dove la finalità è quella di fornire una griglia di riferimenti operativi dalla quale ogni partecipante potrà liberamente attingere, facendosi guidare dalla propria sensibilità, dalla propria esperienza e dalla propria passione per la Natura. Avvicinare i giovani studenti al complesso mondo della Biodiversità come una risorsa non rinnovabile con attività di laboratorio legati alla conservazione e alla trasmissione di informazioni sulle aree naturali protette. Programma dettagliato ore 09:30 arrivo a Penne ore 10:00 visita guidata Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne””, studio della biodiversità ore 13:00 Pranzo presso il CEA A. Bellini con prodotti biologici ore 14:00 trasferimento alla Pineta Dannunziana ore 15:00 laboratori didattici ore 18:30 conclusione attività Attività laboratoriali, visite guidate. Inoltre ogni scuola sarà dotata di un kit riguardante l’argomento SIEPE composto da terriccio, semi, e contenitori in terra cotta e le verrà consegnata una guida informativa specifica sulla siepe, quaderno scientifico “Lo Scricciolo”” sulle Farfalle. L avvicinamento degli adolescenti a tali argomentazioni evidenzia senza dubbio L’ l’importanza di concepire la Biodiversità come una risorsa non rinnovabile. Un’intera giornata, sono previsti due momenti distinti, nelle riserve naturali Lago di Penne e Pineta Dannunziana. Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne””, Riserva Naturale Regionale “Pineta Dannunziana” È prevista l’organizzazione di interviste collettive ai partecipanti mirate alla valutazione del grado di apprendimento Relazione finale e materiale fotografico Centro di Educazione Ambientale GLI AQUILOTTI CLUB ALPINO ITALIANO ABRUZZO E E-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] Il Centro di Educazione Ambientale ““gli aquilotti”, struttura del Club Alpino Italiano – Abruzzo, si trova a Pietracamela (TE), piccolo paese sulle pendici del Gran Sasso d’Italia, a 1000 m, un vero nido d’aquile, sotto le pareti del Corno Piccolo. Il Cea ““gli aquilotti”è un felice esempio della collaborazione tra Cai e Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che ha messo a disposizione del Cea i locali del Centro Visite a Pietracamela (TE), dove è stato allestito anche il Museo dell’Alpinismo. Il Cea ““gli aquilotti”, anche Eugenio Di Marzio, attraverso la collaborazione delle ventidue Sezioni presenti in Abruzzo, Viale Gran Sasso, 126 propone progetti in grado di affiancare la programmazione prevista dal 66100 CHIETI Piano dell’Offerta Formativa, con attività a scuola ed in ambiente, offrendo Tel e fax 0871/331882 l’occasione per nuovi stimoli, arricchimenti, approfondimenti e riscontri cellulare 3356011055 pratici. Il progetto di riferimento per ogni azione è ““sentieri, rifugi ed aree Referente Cea: Filippo Di Donato protette in una montagna viva per cultura e natura” che, a cominciare dai Tel e fax 0861.328451 paesi, propone la scoperta naturalistica, paesaggistica e storica delle mon3397459870 tagne d’Abruzzo, con escursioni, laboratori didattici, corsi e pernottamenti nei rifugi. Il Cai Abruzzo ha ideato ““il sentiero verde dei Parchi” che collega le aree protette nazionali e regionali d’Abruzzo con un unico segnavia di vernice, rosso/bianco/rosso. La montagna è proposta nel suo insieme come scoperta e conoscenza dei luoghi, promuovendo conservazione e tutela dell’ambiente. Per molte attività didattiche si considera, sul Gran Sasso d’Italia, la reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo, voluta dal Cai e resa possibile dall’eredità lasciata al Cai dalla Signora Susanna Marianna De Maria vedova D’Addario, socia del Cai di Roma. Dal 1992, anno di avvio della reintroduzione sul Gran Sasso d’Italia, gli animali si sono moltiplicati ed oggi, sono circa 300 gli esemplari che si muovono in libertà sulle vette del Parco. Oggi, sono tante le proposte di educazione ambientale e di avvicinamento sicuro e tranquillo alle montagne dalla nostra regione, cuore dell’Appennino. Ci si rivolge principalmente ai giovani ed al mondo della scuola, assecondandone sensibilità ed interessi. La montagna è di tutti e tutti possono avvicinarla. Ciò che interessa ed affascina nel Cai è l’insieme dei messaggi celati in ogni proposta. Dall’uomo, con la secolare presenza e le attività tradizionali, ci si muove verso l’ambiente montano, da scoprire, apprezzare e conservare, lasciandone intatti valori e risorse per le generazioni future. I percorsi educativi e formativi sono circolari, tra uomo e ambiente, importanti e compiuti come i cicli della vita e dell’acqua. Un’immersione piena e convinta nella natura e nella cultura dei luoghi; non il solo raggiungere vette o percorrere creste aeree, ma l’avvicinamento come pratica sensoriale, intima e piena. La sosta nei paesi, incontrando gli abitanti e nei rifugi per sentirsi sicuri in prossimità di ambienti impegnativi e severi. Il Cea del Cai propone l’escursionismo come salutare percorrenza di un tracciato insieme alla scoperta di ambienti autentici ed integri e l’alpinismo come sicuro gesto tecnico, frutto di competenza maturata nel tempo, grazie alla tranquillità interiore e alla conoscenza degli ambienti da salire. Attività che, con l’alpinismo giovanile si aprono, in forma didascalica ed innovativa, alle nuove generazioni, per una montagna da vivere ogni mese dell’anno. Un messaggio ricco di attenzioni al rispetto della natura, alla tutela dell’ambiente, dalla montagna alle zone costiere, delle zone attraversate senza lasciare traccia del passaggio, per conservarle nel tempo. La filosofia del Cai, semplice e gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare”. 21 CEA gli Aquilotti Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione 22 UN SENTIERO PER AMICO Il paese presidio culturale della montagna I sentieri di montagna, indicati dal Club Alpino Italiano, sono percorsi tra prati, boschi, ambiti naturalistici, paesaggi antropici, preferenzialmente da paese a paese. La proposta prevede di riscoprire antiche vie di comunicazione, studiando le testimonianze dell’attività dell’uomo ed osservando le specie vegetazionali e faunistiche presenti. In particolare sarà presentato il Sistema delle Aree Protette in Abruzzo, con i Parchi Nazionali (Gran Sasso e Monti della Laga, Maiella, d’Abruzzo, Lazio e Molise) e quello Regionale (SireneteVelino), evidenziando l’importanza culturale e sociale dei paesi quali “porte di accesso alla montagna””. Gli alunni della scuola sceglieranno un sentiero che potranno adottare e si provvederà a monitorarlo, a realizzare la segnaletica e a descriverlo, utilizzando la scheda del Catasto Sentieri del Cai. Lo studio della cartografia e dell’orientamento si affianca positivamente ai programmi didattici di molte discipline scolastiche e concorre nella costruzione della sensibilità ambientale degli alunni. Scuola primaria e secondaria I grado(concordando fasi e contenuti specifici del progetto didattico con i docenti) MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO – Conoscere la complessità naturalistica e culturale del sistema montagna – Conoscere i diversi tipi di sentiero in montagna – Apprendere le nozioni indispensabili per la sicurezza in montagna (abbigliamento, attrezzatura, scelta dell’itinerario, …) E’’ previsto un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del progetto. Gli incontri con gli alunni e l’uscita in ambiente aiuteranno a comprendere sia l’importanza delle aree protette, sia l’importanza della qualità ambientale e del corretto uso delle risorse (acqua, suolo e aria) per il futuro della vita Dopo gli incontri a scuola e la conoscenza di prime nozioni su materiali e tecniche per la sicurezza in montagna, è prevista l’uscita in ambiente sul sentiero, utilizzando la base cartografica preliminarmente preparata. Gli aspetti etici, culturali e le modalità di frequentazione, anticipati a scuola, fanno dell’andare a piedi il modo migliore per avvicinarsi agli ambienti naturali e percorrerli, con passo lento e cadenzato, osservando e scoprendo, insieme con accompagnatori che vivono la montagna e sanno trasferirne la conoscenza più autentica e profonda. La filosofia del Cai, attuale, semplice e gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare”. – Migliorare la conoscenza del territorio – Avvicinare i giovani alla montagna – Favorire gli interscambi relazionali – Imparare ad apprezzare esperienze all’aria aperta Un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del progetto. Tre incontri di 2 h ciascuno con gli alunni a scuola (n.2 incontri di 2 h) e l’uscita in ambiente, lungo il sentiero scelto A scuola, con lezioni in classe ed in ambiente Schede di valutazione per i docenti e un ultimo incontro in classe di verifica con gli alunni Produzione di un documento (cartaceo/multimediale) da consegnare agli alunni ed alle famiglie. Stesura delle norme per una rispettosa e sicura frequentazione della montagna. SAPORI E SAPERI DELLA MONTAGNA I presidi alimentari in montagna Il progetto si pone l’obiettivo generale di offrire ai giovani, alle famiglie ed ai consumatori le informazioni necessarie per diventare consumatori consapevoli, recuperando gli antichi sapori ed i prodotti tipici della nostra terra, riscoprendo i principi di una sana alimentazione. Nelle azioni di sensibilizzazione e educazione, utilizza anche i rifugi, capaci di accogliere gli escursionisti e alpinisti, ed i paesi montani, per promuovere la biodiversità agroalimentare, per contenere la perdita di specie, sottospecie o varietà. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Le pratiche agrosilvopastorali sono importanti per lo sviluppo del territorio, il rilancio di razze autoctone a rischio di estinzione, il recupero di abilità manuali e di eredità contadine. LL’attività è proposta attraverso la conoscenza di una filiera dei prodotti tipici della montagna, molti dei quali presidi slow foud (canestrato di Castel del Monte, pecorino di Farindola, lenticchia di S.Stefano di Sessanio e mortadella di Campotosto) per avvicinare gli alunni a comprendere ed apprezzare, la tipicità, il valore antropologico dei prodotti, la loro elevata qualità, le tecniche di produzione, il legame inscindibile straordinario ed unico con i territori montani. Scuola primaria e secondaria I grado(concordando fasi e contenuti specifici del progetto didattico con i docenti) MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO – Conoscere le fasi di produzione dei prodotti alimentari in montagna; – Conoscere i diversi tipi di prodotti alimentari provando ad apprezzarne i sapori; – Comprendere l’importanza di conservare il patrimonio genetico delle specie, le varietà agricole della montagna e l’insostituibile funzione degli agricoltori quali custodi delle varietà autoctone. E’’ previsto un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del progetto. Gli incontri con gli alunni e l’uscita in ambiente aiuteranno a comprendere sia l’importanza della qualità delle produzioni tipiche sia l’importanza della qualità ambientale per la genuinità dei prodotti. Dopo gli incontri a scuola ponendo attenzione all’agroalimentare in montagna: un patrimonio tra i più vitali e vari del mondo, con la produzione di vino, olio, formaggi, pasta, dolci... è prevista l’uscita in ambiente. Gli aspetti etici, culturali e le modalità di frequentazione, anticipati a scuola, fanno dell’andare a piedi il modo migliore per avvicinarsi agli ambienti naturali, osservando e scoprendo, insieme con accompagnatori che vivono la montagna e sanno trasferirne la conoscenza più autentica e profonda. La filosofia del Cai, attuale, semplice e gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare” – Migliorare la conoscenza del territorio – Avvicinare i giovani alla montagna – Favorire gli interscambi relazionali – Imparare ad apprezzare esperienze all’aria aperta Un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del progetto. Tre incontri di 2 h ciascuno con gli alunni a scuola (n.2 incontri di 2 h) e l’uscita in ambiente, lungo il sentiero scelto. A scuola, con lezioni in classe ed in ambiente Schede di valutazione per i docenti e un ultimo incontro in classe di verifica con gli alunni Produzione di un documento (cartaceo/multimediale) da consegnare agli alunni ed alle famiglie Titolo LA COSTA DEI TRABOCCHI Aree Protette e Biodiversità. Verso il Parco Nazionale della Costa Teatina Presentazione Il Cai è impegnato nella stesura di un disegno di legge per trasformare le ferrovie dismesse in percorsi verdi a disposizione di chi cammina. L’obiettivo è quello di inserire tra i beni paesistici del nostro Paese anche le infrastrutture territoriali dismesse del sistema ferroviario, come avviene in altri paesi quali Spagna, Gran Bretagna e America. In Abruzzo, la dismissione della tratta “Ortona–Vasto”, è un’occasione irrinunciabile, per il processo di recupero e valorizzazione del vecchio tracciato ferroviario. Il Cai ha proposto, alla Provincia di Chieti, il riutilizzo come sentiero Cai della costa dei trabocchi,, lungo circa 70 km. da Ortona a Vasto. Nel percorrere il sentiero, che gli alunni possono scegliere e descrivere a tratti, si entra in contatto anche con parte della costa, nascosta e spesso risultata inaccessibile in questi anni. Ci si potrà immergere in luoghi di grande interesse naturalistico, paesaggistico, storico, botanico. 23 CEA gli Aquilotti Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 24 Elemento distintivo del sentiero sono i “trabocchi””, macchine da pesca che assegnano il nome alla costa e ci raccontano, sotto il cielo e tra le onde del mare, della vita e della società che non abbiamo conosciuto. Così come la capanna con pietra a secco in montagna per gli agricoltori della Maiella, il trabocco diventa oggetto evocativo di un’intera Regione. Scuola primaria e secondaria I grado(concordando fasi e contenuti specifici del progetto didattico con i docenti) MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO – Conoscere la complessità naturalistica della costa teatina – Conoscere i trabocchi nella loro storia ultracentenaria – Comprendere l’importanza delle aree protette E’’ previsto un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del progetto. Gli incontri con gli alunni e l’uscita in ambiente aiuteranno a comprendere sia l’importanza di un territorio ricco di emergenze ecologiche e paesaggistiche, ma che allo stesso tempo è densamente abitato, sia l’importanza della rete escursionistica che unisca costa e montagna in un unico parco. Dopo gli incontri a scuola ponendo attenzione all’importante opera di conservazione della biodiversità in tutte le sue manifestazioni, nella qual le aree protette rappresentano uno degli strumenti principali, è prevista l’uscita in ambiente. Gli aspetti etici, culturali e le modalità di frequentazione, anticipati a scuola, fanno dell’andare a piedi il modo migliore per avvicinarsi agli ambienti naturali, osservando e scoprendo, insieme con accompagnatori che vivono la montagna e sanno trasferirne la conoscenza più autentica e profonda. La filosofia del Cai, attuale, semplice e gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare”. – Migliorare la conoscenza del territorio – Avvicinare i giovani al sistema mare-monti – Favorire gli interscambi relazionali – Imparare ad apprezzare esperienze all’aria aperta Un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del progetto. Tre incontri di 2 h ciascuno con gli alunni a scuola (n.2 incontri di 2 h) e l’uscita in ambiente, lungo il sentiero scelto A scuola, con lezioni in classe ed in ambiente Schede di valutazione per i docenti e un ultimo incontro in classe di verifica con gli alunni Produzione di un documento (cartaceo/multimediale) da consegnare agli alunni ed alle famiglie Centro di Educazione Ambientale IL BOSSO E E-mail: [email protected] Il Centro di Educazione Ambientale “IL BOSSO”” opera da anni nel settore dell’Ambiente, con l’esperienza e la professionalità dei suoi operatori. Il Centro usufruisce di strutture altamente attrezzate per gli scopi dell’Educazione Ambientale come: • Centro Visite Fiume Tirino di Bussi (sede del CEA e di un laboratorio attrezzato sulle acque) • Centro Visita del Lupo di Popoli (Museo multimediale ed aree faunistiche annesse). Sede operativa Via A. Gramsci C/o Centro Visite Fiume Tirino 65022 – BUSSI SUL TIRINO (PE) tel/fax 085 9808009 Principali Attivit Attività à Svolte: 1) EDUCAZIONE AMBIENTALE: La maggior parte dei progetti sono realizzati con le scuole elementari e le medie inferiori, ma anche con istituti superiori (Istituti Tecnici e Licei) e, in misura minore, con le Scuole Materne. Diverse sono state le collaborazioni anche col mondo universitario, soprattutto con i dipartimenti di Scienze Ambientali delle università dell’Aquila e di Ancona. Alcuni dei programmi svolti: Ecosistema fiume e inquinamento idrico idrico, Il Bosco e il Fuoco Fuoco, Risorsa Acqua e risparmio idrico idrico, Il Lupo e le sue prede prede, Paesaggio agrario ed Agro-ecosistemi Agro-ecosistemi, Il verde e la qualit qualità dell’aria ’’aria aria nel mio quartiere quartiere,, Entomologia Urbana Urbana, Lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata differenziata, Energie alternative da fonti rinnovabili e risparmio energetico energetico, Una Scuola sostenibile per un futuro sostenibile. Alcuni progetti sono stati conclusi con la realizzazione di materiale didattico consistente in lavori multimediali (CD Rom) realizzati dai ragazzi in collaborazione con il CEA. 2) COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE SCIENTIFICO-AMBIENTALE: IL BOSSO si è occupato anche della produzione di materiale destinato alla divulgazione scientificoambientale, come ad esempio la produzione del CD Rom ““Ambiente Fluviale” destinato alle Scuole della provincia di Pescara. 3) PROCESSI E PROGETTI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE: Nel corso dell’anno 2006 IL BOSSO ha curato una campagna di sensibilizzazione sui temi dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile per conto del Comune di Lettomanoppello. IL BOSSO ha anche aderito alla Settimana dell’Educazione Sostenibile dell’UNESCO organizzando un seminario sulle fonti di energia rinnovabili presso la propria sede. 4) PROCESSI PARTECIPATIVI: IL BOSSO ha organizzato, presso la propria sede, un Workshop sul “turismo sostenibile””. Si è trattato di un incontro sulle tematiche turistiche dove si sono ritrovati politici, tecnici, operatori del settore turistico e cittadini comuni che insieme hanno cercato di sviluppare un’idea di “prodotto turistico” per la vallata del Tirino. Gli operatori e collaboratori del CEA: CRISTIAN MOSCONE (Biologo e Accompagnatore di Media Montagna); FABIO DE MARINIS (Biologo); CLAUDIA DELLA PENNA (Laurea in Scienze della Produzione Animale e Accompagnatore di Media Montagna); PAOLO SETTA (Laureando in Economia Ambientale); SIMONA MANTENUTO (Consulente Ambientale); ORNELLA MAROTTA (Laurea in Scienze Biologiche; Dottorato c/o Univ. Dell’Aquila e Accompagnatore di Media Montagna); PIERLISA DI FELICE (Laurea in Scienze Biologiche – guida naturalistica); MARCO PIROCCHI (Laureando in Architettura; Accompagnatore di Media Montagna; Guida Alpina C.A.I.); MARIANO ANTONIO SPERA (Laureando in Scienze Ambientali, Accompagnatore di Media Montagna – guida naturalistica); STEFANO DE RITIS (Laurea in Scienze Biologiche); MARIA GIOVANNA DI SCIPIO (Laurea in Scienze della Comunicazione); FILOMENA SPAGNOLI (Laurea in Scienze Ambientali); RAFFAELLA DI CARLO (Laurea in Scienze della Formazione). 25 CEA il Bosso Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione 26 ECOSISTEMA FLUVIALE ED INQUINAMENTO IDRICO Il fiume, lungo il suo corso, costituisce un vero e proprio “ecosistema “ ” con diverse specie di flora e fauna legate all’ambiente acquatico. I fiumi sono altresì importantissimi anche per tutte le attività umane. La società moderna sembra però aver dimenticato il rispetto di questi delicati ecosistemi, che negli ultimi decenni sono stati oggetto di inquinamenti selvaggi e incontrollati. Solo recentemente gli uomini sembrano cominciare a capire l’enorme danno provocato agli ambienti fluviali. In tale scenario si inserisce il presente progetto che mira a dare ai ragazzi alcune informazioni fondamentali sull’ecosistema fluviale, fornendo loro anche degli strumenti oggettivi e delle metodologie d’indagine scientifica per valutare il ““grado di naturalità” di un fiume e la qualità delle sue acque. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Fornire delle informazioni e conoscenze sul funzionamento degli ecosistemi fluviali e dei complessi e delicati meccanismi ed interconnessioni che regolano la vita di un fiume. Illustrare e applicare il metodo IBE come strumento utile per definire la qualità delle acque. Fornire gli elementi per una valutazione del grado di naturalità di un dato ambiente. Sviluppare curiosità e senso della ricerca puntando l’attenzione sui diversi aspetti “micro”” e “macro”” dell’ecosistema fiume. Aumentare la sensibilità ambientale dei ragazzi attraverso l’attività di campo e la ricerca. Illustrare ed applicare semplici metodologie di laboratorio delle acque. Lezione in classe (2 ore): il ciclo dell’acqua; aspetti idrologici e geomorfologici dei corsi d’acqua, la zonazione del fiume; aspetti floristici e faunistici tipici degli ambienti fluviali; i macroinvertebrati come bioindicatori; il metodo IBE; capacità autodepurativa dei corsi d’acqua. Escursione didattica sel fiume (4 ore): valutazione ambientale e paesaggistica del fiume; rilevamento parametri chimico-fisici del fiume (pH, temperatura, portata...); campionamento macroinvertebrati acquatici. Laboratorio presso il CEA (4 ore): Come si calcola la portata di un fiume; Analisi chimica dell’acqua (attraverso semplici kit didattici); Riconoscimento al microscopio dei macroinvertebrati e calcolo dell’indice IBE. Elaborazione risultati e verifica (2 ore) Lezione frontale; Escursione e attività di campo; Laboratorio; Verifica I ragazzi al termine dell’esperienza avranno acquisito delle conoscenze sull’ecosistema fluviale ed avranno acquisito delle semplici metodiche da adottare in un laboratorio specializzato sull’analisi delle acque Totale 12 ore. Per le uscite è preferibile il periodo primaverile Lezioni e Verifica: in classe; Attività di campo: Fiume Tirino-Capestrano; Laboratorio: presso sede CEA a Bussi sul Tirino E’’ prevista una valutazione finale con l’utilizzo di questionari durante la verifica in classe Produzione di un opuscolo contenente elementi specifici trattati a lezione, nonchè un’analisi dei risultati ottenuti dalla singola classe con l’esperienza svolta. L’opuscolo risulterà arricchito anche di foto. Gli stessi contenuti verranno forniti anche su supporto digitale (CD Rom). IL BOSCO E IL FUOCO I boschi rappresentano degli ecosistemi molto importanti per la vita sulla Terra. Oltre alla produzione dell’ossigeno questi rivestono svariate funzioni come quella produttiva (Es. la legna da ardere o per costruire i mobili..) protettiva (nei confronti di frane alluvioni, valanghe…) estetica e ricreativa. Nei boschi vivono inoltre diverse specie animali e vegetali che contribuiscono a mantenere alta la biodiversità sul nostro pianeta. Purtroppo, ogni anno molti ettari di bosco vanno in fumo per via degli incendi causati dall’uomo. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Conoscere più da vicino questo delicato ecosistema è il modo migliore per tutelarlo e per attuare adeguate campagne di prevenzione degli incendi. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Fornire delle informazioni e conoscenze sul funzionamento degli ecosistemi boschivi. Conoscere le cause e le conseguenze degli incendi boschivi al fine di prevenirli. Imparare a riconoscere gli alberi che popolano i nostri boschi. Sviluppare curiosità e senso della ricerca. Aumentare la sensibilità ambientale dei ragazzi attraverso l’attività di campo e la ricerca. Sensibilizzare la cittadinanza al problema degli incendi boschivi attraverso le conoscenze acquisite dai ragazzi e divulgate dagli stessi durante un convegno finale. Lezione in classe (2 ore): Concetti di base (ecosistema, biodiversità); Ecosistema bosco (relazioni tra suolo, piante, animali funghi e batteri); Le funzioni del bosco; Il governo del bosco (il bosco ceduo, ceduo matricinato, fustaia…); Gli incendi boschivi (le cause, le conseguenze all’ecosistema, cosa accade nei terreni incendiati…); La prevenzione degli incendi boschivi Lezione in classe (2 ore): I piani vegetazionali ed i boschi in Abruzzo; Come riconoscere i principali alberi che formano i nostri boschi; Gli animali che abitano nei nostri boschi… come riconoscere le loro tracce; Gli animali che vivono nella lettiera. Escursione didattica (4 ore): Analisi della struttura del bosco; Osservazione degli elementi e loro riconoscimento; Giochi ed esperimenti di campo sugli alberi; Raccolta di materiale per il laboratorio Laboratorio presso il CEA (4 ore): Classificazione del materiale raccolto; Classificazione degli alberi attraverso l’uso delle chiavi dicotomiche; Realizzazione di un fogliario. Elaborazione risultati e verifica (2 ore) 2 Lezioni frontali; Escursione didattica; Laboratorio; Verifica La conoscenza dell’ecosistema bosco (i suoi elementi, le sue funzioni, il problema fuoco…) da parte dei ragazzi, anche attraverso le esperienze di campo e di laboratorio, rappresenta una base solida per l’avvio di adeguate campagne di sensibilizzazione per la prevenzione degli incendi boschivi. Totale 14 ore. Per le uscite è preferibile il periodo primaverile Lezioni e Verifica: in classe; Attività di campo: da concordare; Laboratorio e convegno finale: presso sede CEA a Bussi sul Tirino E’’ prevista una valutazione finale con l’utilizzo di questionari durante la verifica in classe Produzione di un CD contenente una parte introduttiva sull’ecosistema bosco e sul problema legate degli incendi boschivi ed una parte specifica dedicata ai lavori realizzati dai ragazzi (disegni elaborati grafici ecc..). Realizzazione di un convegno finale (da tenere per giugno 2008) nel quale i ragazzi delle scuole relazioneranno sui lavori svolti. RISORSA ACQUA E RISPARMIO IDRICO Una volta i nostri nonni non avevano l’acqua corrente in casa. Bisognava scendere in cortile e riempire i secchi al pozzo, oppure alle fontane nelle città. Oggi invece basta girare una manopola e abbiamo comodamente nelle nostre case tutta l’acqua potabile di cui abbiamo bisogno, e anche di più. Infatti, questa comodità ci ha fatto abituare a ritenere la “risorsa acqua”” infinita. Spesso lasciamo scorrere l’acqua potabile inutilmente, oppure la consumiamo in maniera scriteriata per utilizzi non proprio consoni, come lavare l’auto o innaffiare il giardino. Ogni anno che passa, però, grazie ai ““cambiamenti climatici” in atto, l’acqua scarseggia sempre di più, ed è sempre più costosa. Sarebbe bene, dunque ri-abituarsi ad un “consumo sostenibile”” di tale risorsa. Il presente progetto mira principalmente a sensibilizzare i ragazzi verso i temi del “risparmio idrico”” che oggi appare ancora come una “scelta individuale””, ma ben presto diventerà una “necessità collettiva””, irrinunciabile per la nostra società. 27 CEA il Bosso Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 28 Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Fornire delle informazioni e conoscenze sul funzionamento della rete di distribuzione dell’acqua, presa di coscienza degli enormi costi dovuti a comportamenti sbagliati, irresponsabili e di utilizzo non razionale della risorsa. Acquisizione, da parte dei singoli e delle famiglie, di comportamenti ed accorgimenti volti al “risparmio idrico”. Lezione in classe (2 ore): la disponibilità idrica mondiale; la classificazione delle acque e i principali usi; il “viaggio dell’acqua potabile”” e la rete di distribuzione idrica locale; tutela e inquinamento delle acque (cenni); il funzionamento di un depuratore; l’analisi dell’acqua con il metodo biologico “I.B.E.”; i consumi medi di acqua potabile in Italia e nel resto del mondo; principali consigli per ridurre il consumo idrico. Escursione didattica (4 ore): visita impianto di captazione di un Acquedotto; visita ad un impianto di depurazione delle acque. Laboratorio presso il CEA (4 ore): Come si calcola la bolletta dell’acqua; analisi del consumo idrico della classe (da calcolare ognuno per la propria famiglia); Calcolo del “risparmio ipotetico”” con l’adozione di un uso “razionale”” della risorsa idrica. Elaborazione risultati e verifica (2 ore) Lezione frontale; Escursione e attività di campo; Laboratorio; Verifica Il presente progetto mira essenzialmente ad una presa di coscienza da parte dei ragazzi dei ““comportamenti sbagliati”, degli ““enormi sprechi” e dei“i costi”” dell’acqua potabile. Tale presa di coscienza dovrebbe, almeno parzialmente, modificare le abitudini delle famiglie e, conseguentemente, ottenere un risparmio economico. Inoltre i ragazzi conosceranno nel dettaglio il sistema di distribuzione dell’acqua e i meccanismi della depurazione. Totale 12 ore. Per le uscite è preferibile il periodo primaverile Lezioni e Verifica: in classe; Attività di campo: Popoli e Bussi sul Tirino; Laboratorio: presso sede CEA a Bussi sul Tirino È prevista una valutazione finale con l’utilizzo di questionari durante la verifica in classe. Produzione di un opuscolo contenente elementi specifici trattati a lezione, nonchè un’analisi dei risultati ottenuti dalla singola classe con l’esperienza svolta. L’opuscolo risulterà arricchito anche di foto. Gli stessi contenuti verranno forniti anche su supporto digitale (CD Rom). Centro di Educazione Ambientale JOSÈ ARCADIO BUENDIA E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.buendia.it Anno di nascita: 1986 Attività: - centro di documentazione, - archivio pluritematico, - biblioteca, - educazione ambientale, - editoria, - attività culturali. Orari: Lun- ven: 10,00- 12,00 / 17,00 – 20,00 Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Sede: Via Pola, 35.E Francavilla al mare C.P. 57 Francavilla Telefono/fax: 0854910119 DALLA COLLINA AL MARE A CACCIA DI ... BIODIVERSITÀ PRIMA GIORNATA Visita alla Villa Turchi che prende il nome dal suo primo proprietario,Giovannino Giovannino Turchi Turchi,un appassionato di botanica. Le piante presenti sono quelle tipiche del giardino all’italiana: il cipresso, il leccio, l’alloro, ’’alloro, il tasso, il bosso, il mirto ecc. Nell’area è presente una sorgente captata a monte e convogliata fino ad un laghetto. E’’ presente una piantagione di Phyllostacys aurea. SECONDA GIORNATA Dalla collina verso il mare osservando le modifiche del paesaggio. Visita ad un residuo dunale “miracolosamente”” salvatosi dallo sviluppo edilizio. I ragazzi potranno far conoscenza del Tasso Barbasso (Verbascum Niveo) pianta endemica in forte pericolo di estinzione. Visita ad una pinetina ed alla spiaggia. Scuola primaria III, IV e V – Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Il progetto vuol far conoscere due curiose “anomalie”” del territorio: un bosco ricco di biodiversità a ridosso della città ed una “testimonianza del passato”: un residuo sabbioso a ridosso del mare con le caratteristiche dell’unico ambiente presente in passato: la duna. Nel bosco, con l’ausilio di esperti, si procederà alla classificazione delle essenze vegetazionali. Saranno eseguite l’impronta a calco della corteccia, misurazione della circonferenza del tronco, descrizione delle foglie e dei frutti, misura dell’altezza ecc.. La ricerca di tracce di animali, della presenza di licheni, muschio, funghi. Si confronterà il bosco ed il sottobosco. Osservazione degli ambienti e della vegetazione nei pressi delle sorgenti di acqua. Attività sensoriali per descrivere meglio l’ambiente (excursus termico tra dentro e fuori il bosco, il gioco del silenzio per “ascoltare”” il bosco, l’olfatto per “catturare “ ” gli odori ed i profumi percepibili. Sul mare,, verrà visitato un residuo dunale. Studio della vegetazione di una duna (flora psammifola, cardo mariano, stracciabraghe ecc.). Come si forma una duna e la sua funzione a difesa della costa. Ci si trasferirà nel vicino tratto di costa caratterizzato da una pineta e qui potranno essere fatti dei raffronti tra i due tipi di costa. Sulla spiaggia saranno impegnati in attività laboratoriali. Analisi degli effetti delle modifiche apportate al territorio. Calcolo dell”’impronta ecologica”” delle strutture sorte sulla spiaggia (stabilimenti balneari, cabine, alberghi, costruzioni). Dittattica-laboratoriale, con attività sul campo. Sviluppare un interesse per un luogo lontano dai normali ambienti di vita: un bosco, i suoi mille segreti, i suoi alberi centenari, i suoi ”rumori”” i suoi ”odori””, le sue insidie e le sue bellezze. Far crescere una riflessione critica sulla pesante urbanizzazione causa della perdita di biodiversità degli ambienti naturali costieri. Rendere consapevoli i ragazzi che questo influenzerà negativamente il loro futuro. 2 giorni (due mattinate) 29 CEA Buendia Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 30 Francavilla al Mare (CH) Sarà distribuita agli utenti una scheda-lavoro da compilare nel corso delle attività. A conclusione del percorso vi sarà un questionario di riflessione che i ragazzi dovranno compilare autonomamente. I materiali didattici, le riflessioni dei ragazzi, le riprese fotografiche saranno parte di una pubblicazione che rimarrà alle classi partecipanti. Di tutta l’attività verranno fatte riprese video. FIUME E MARE: ECOSISTEMI DA DIFENDERE Tre appuntamenti didattico laboratoriali alla scoperta degli ecosistemi fluviali e marini, della varietà e dell’importanza della loro conservazione per le varie forme di vita vegetale e animale. IV e V Scuola primaria e Scuola secondaria I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO - Sviluppare la consapevolezza dell’importanza del mantenimento dei delicati equilibri degli ecosistemi fluviali e marini. - Accrescere la conoscenza del proprio territorio. - Saper individuare le caratteristiche autoctone del territorio, operando osservazioni con spirito critico ed autonomo. - Saper individuare gli elementi dell’azione antropica sugli ambienti naturali e conoscere le conseguenze che essi hanno avuto. -Operare collegamenti e riferimenti a territori diversi da quello abruzzese. 1. Come sta il fiume Alento? Sul fiume i ragazzi svolgeranno delle analisi fisico-chimiche delle sue acque, osserveranno e commenteranno le conseguenze dell’azione antropica sull’ecosistema fluviale. Un laboratorio sensoriale (uso guidato dei sensi per scoprire i segreti del fiume). La ricerca di macroinvertebrati la cui presenza e tipologia sveleranno anche la qualità dell’acqua. Individuazione della flora e del patrimonio arboreo presente. Infine ci si chiederà: A cosa “serve”” un fiume? 2.Conosciamo il mare per difenderlo meglio. Incontro con il responsabile della ASL 04 Chieti per le attività marine, il Dott. Walter Di Nardo. LL’appuntamento sarà finalizzato a trasmettere ai partecipanti conoscenze sulle attività marine sostenibili e sulle normative che le regolano. Proiezione di immagini dell’archivio ASL sulle attività in Adriatico e nel Mediterraneo. Seguirà una visitata sulla spiaggia. 3. Gli ecosistemi dei mari del mondo L’incontro verterà sulla presentazione della ricchezza e della bellezza degli ecosistemi marini lontani da noi. Sarà svolto dal Dott. Paolo De Iure dell’Associazione Ortona Sub. Saranno proiettate immagini dai mari di tutto il mondo curate dalla stessa associazione. Laboratorio e lezione interattiva Sviluppare la sensibilità dei discenti nei riguardi di questi ambienti naturali. Far modificare il loro concetto di fiume visto come elemento del paesaggio urbano non frequentabile e quello del mare visto solo come luogo di svago e di frequentazione estiva. Renderli consapevoli delle problematiche legate all’azione dell’uomo che ha peggiorato la qualità e i delicati equilibri di questi ecosistemi. Tre lezioni della durata di circa 2-3 ore ( i giorni verranno stabiliti di concerto con le insegnanti) Francavilla al mare (CH) Gli alunni avranno a disposizione del materiale (libretto da campo, scheda commento, questionario) dai cui contenuti si potrà valutare il grado di sensibilizzazione ottenuto. Materiale fotografico, video, pannelli ed una pubblicazione a corredo dell’attività svolta. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione IMPARO, RIUSO, RICICLO... E MI DIVERTO! Il progetto affronterà il problema dei rifiuti nella realtà quotidiana dei bambini (casa, scuola, territorio). Li sensibilizzerà al rispetto dell’ambiente, all’abbandono della pratica “usa e getta”” per quella del riutilizzo in modo creativo e consapevole degli RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e a guardare al rifiuto come ad una risorsa. Promuovere pratiche corrette nei confronti dell’ambiente attraverso la favola e il gioco. Evidenziare che lo smaltimento in discarica, strettamente legato al consumismo, è dovuto alla mancanza della buona abitudine al recupero e al riciclaggio. I, II, III Scuola primaria MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO -Acquisire coscienza del problema dei rifiuti con il lavoro collettivo - Abituare alla raccolta differenziata (frazione secca e umida) - Acquisire abitudini corrette attraverso la favola e il gioco - Abbandonare la pratica dell’”usa e getta” - Capire la distinzione tra rifiuti generici, speciali e riciclabili - Capire la differenza tra rifiuti biodegradabili e non - Acquisire un atteggiamento positivo verso la riduzione degli sprechi - Stimolare la creatività utilizzando materiali di recupero - Promuovere il rispetto degli ambienti urbani e naturali - Rafforzare il rapporto scuola-territorio. 1º incontro “Informazione e Educazione”: Capire le preconoscenze dei bambini sui rifiuti e sulla raccolta differenziata. Definizione di materia prima, quando un prodotto diventa “rifiuto””, i rifiuti riciclabili, biodegradabili, la raccolta differenziata, lo smaltimento dei rifiuti. Ripercorrere il ciclo di vita dalle materie prime ai prodotti di fabbrica. Le abitudini utili a ridurre gli sprechi, incentivare la pratica del riciclaggio. Visione di filmati sul riutilizzo creativo degli RSU. Operazione “Salviamo un albero”: i bambini adotteranno un albero nelle vicinanze della scuola e si adopereranno nel raccogliere 70 kg di carta che sono circa la quantità ottenibile dall’abbattimento e la trasformazione di un albero. La carta raccolta avrà“salvato”” il loro albero. La carta raccolta verrà pesata e depositata nell’apposito cassonetto. 2º incontro “Didattica e Laboratorio”: attività didattico-laboratoriali sul riuso creativo di materiali di scarto; produzione della carta riciclata in classe; conferimento della carta raccolta dai bambini. 3º incontro “Una Favola Ecologica”: spettacolo dei burattini sul tema dei rifiuti “Segreti da rivelare””. Socializzazione con le famiglie. Verranno utilizzati alcuni oggetti realizzati dai bambini con i materiali riciclati. Lo spettacolo come momento di svago e mezzo per stimolare comportamenti corretti nei confronti dello smaltimento dei rifiuti. Didattico- laboratoriale Un nuovo rapporto con i beni di consumo, l’’ utilizzo e il recupero dei loro scarti. Una maggiore responsabilità e rispetto verso l’ambiente e nella gestione delle risorse. Avviare la pratica del riutilizzo o del riciclo dei prodotti destinati alla discarica. Affermare il concetto di rifiuto - risorsa. 3 giornate, per un totale di 6 ore circa. Nelle scuole che avranno scelto il progetto. Nel corso della giornata di socializzazione: esposizione dei lavori realizzati e presentazione della scheda riassuntiva dei dati delle attività. Verrà stampata una pubblicazione con i risultati salienti del progetto oltre alla documentazione fotografica e video delle fasi del progetto. 31 Centro di Educazione Ambientale CASANATURA FONTECAMPANA E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.casanaturafontecampana.it Sede op.: Località Fontecampana di Atessa (Chieti) Sede leg.: Viale delle Rimembranze, 34 66041 Atessa (Chieti) c/o Massimiliano Rossi, Via Belvedere n. 33 66041 Atessa (Chieti) Responsabile: Maurizio Calabrese Il C.E.A. CASANATURA FONTECAMPANA è promosso dal Circolo LEGAMBIENTE “Geo” o.n.l.u.s. Atessa (Chieti) 32 Il CEA Casanatura Fontecampana è situato in località Fontecampana nel comune di Atessa, in provincia di Chieti, sul versante sud di Monte Pallano, che alto poco più di mille metri si posiziona tra il massiccio della Maiella ed il mare Adriatico, dominando tutta la bassa valle del Sangro. Dalla sua cima si godono panorami profondi che spaziano dai Monti Sibillini nelle Marche, alle Isole Tremiti ed al Gargano in Puglia. Monte Pallano, su cui sono state censite più di 800 specie vegetali, per le sue alte valenze naturalistiche e paesaggistiche è stato dichiarato un Sito di Importanza Comunitaria (SIC). La presenza di numerose sorgenti d’acqua e la posizione strategica hanno favorito nel tempo la presenza umana risalente al Paleolitico ed al Neolitico, e l’insediamento di popolazioni di stirpe sannitiche sottomesse poi a Roma, che hanno lasciato resti sparsi su tutto il territorio. Di particolare rilievo l’abitato di età ellenistica e romana e le famose poderose mura megalitiche di cui resta un tratto lungo circa 160 metri, alto oltre cinque metri. Per la sua importanza l’area è stata pertanto sottoposta a vincolo archeologico ed oggetto sistematico di scavi condotti da Sovrintendenza Archeologica e da equipe universitarie anglo-americane. La struttura ricettiva è stata ottenuta dal restauro di una vecchia casa forestale, immersa nel bosco, davanti ad una quercia secolare che la sovrasta e ne costituisce il simbolo. I locali sono costituiti da una sala di circa 45 mq., una cucina ed un bagno, oltre ad un ampio porticato in legno su tre lati. Si raggiunge da Atessa, attraversato l’abitato di Tornareccio e superato di un Km. il bivio per la frazione S.Giovanni in direzione Colledimezzo/Montazzoli, prendere la stradina in salita nel bosco. Il Centro di Educazione Ambientale Casanatura Fontecampana è stato formalmente riconosciuto dalla Regione Abruzzo ai sensi della L.R. 122/99 ed è inserito nel circuito nazionale dei CEA di LEGAMBIENTE. Esso è stato promosso ed opera in simbiosi con il Circolo Legambiente GEO onlus di Atessa, quale presidio locale impegnato a migliorare la qualità ambientale e culturale del territorio, quest’ultimo inteso come l’opera d’arte più alta e più corale che l’umanità possa esprimere. Il territorio è un organismo vivente ad alta complessità, in continua trasformazione, prodotto dall’incontro tra eventi culturali e natura, composto da luoghi dotati di identità, storia e carattere. Il territorio comunica, crea apprendimento, dà informazioni, cambia i comportamenti ed è modificato dai comportamenti. Il territorio educa. E’’ un organismo che produce cultura o la impoverisce, o la consuma. Investire e costruire reti di intelligenza diffusa di saperi e competenze è la meta a cui il CEA Casanatura Fontecampana tende. Le occasioni di conoscenza, di libero scambio delle idee, di accesso ai saperi sono sostenute dalle tante iniziative del CEA, durante tutto l’arco dell’anno. Attraverso percorsi di conoscenza del territorio, passeggiate in natura e in piccoli borghi si suggeriscono attività di turismo educativo, naturalistico e culturale. Letture di biodiversità sviluppate in cammino, corsi e giornate di micologia, incontri conviviali sono le altre proposte cognitive, rivolte agli adulti e ai giovani, come esercizi di confronto critico e socialità. Particolare attenzione è dedicata alle scuole, a cui sono diretti degli specifici progetti, che oltre a quelli del presente catalogo propongono laboratori creativi di recupero e riciclo, visite al vicino impianto eolico di Monteferrante, percorsi percettivi e di osservazione in ambienti naturali. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo DIMMI CHE ARIA TIRA!!! Diamo voce agli organismi viventi per parlare di inquinamento dell’aria Presentazione Come possiamo capire in assenza di centraline di rilevamento se un’area presenta dei problemi di inquinamento atmosferico? Utilizzando degli organismi viventi che risentono in maniera negativa di queste alterazioni dell’ambiente esterno!!! In alcuni casi si utilizzano delle statistiche sulle malattie umane che possono essere attribuite ad una variazione a carico della qualità dell’aria che respiriamo, in altri casi si prendono in considerazione piante e animali. Recentemente (2001) l’ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, oggi APAT) ha elaborato un protocollo nazionale, relativamente semplice e veloce che prevede l’utilizzo di “organismi”” peculiari particolarmente adatti al monitoraggio atmosferico: i licheni. Scuola primaria (con preferenza delle ultime classi) e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO L attività permetterà ai ragazzi di osservare dal vivo il concetto di“Biodiversità” L’ à”e di comprendere come la diversità lichenica (e non solo...) sia strettamente legata alla diversità degli ambienti in cui si trovano e dei substrati su cui crescono (rocce, suolo, piante, ecc.). Le osservazioni saranno utilizzate per la comprensione delle relazioni che si stabiliscono in natura, per cui al variare di uno degli elementi in gioco corrisponde un cambiamento negli altri. Il progetto prevede una parte teorica da realizzarsi in classe ed una parte pratica-laboratoriale da realizzare all’aperto, nei luoghi stabiliti per la raccolta dei campioni. E’ suddiviso in due lezioni teoriche preliminari, due uscite in aree naturali e “sane””, due uscite in aree alterate, attività di laboratorio e di elaborazione dei dati raccolti. La didattica del progetto, incentrata sull’osservazione diretta in natura, facilita l’apprendimento dello studente coinvolto in prima persona nella ricerca e scoperta delle diversità di licheni ed alberi. Le considerazioni sulla Biodiversità Lichenica (maggiore o minore diffusione delle specie licheniche sulle scorze degli alberi) in una data area permette di stabilire se ci sono delle situazioni di sofferenza dovute ad inquinanti aerodispersi emessi in maggioranza dagli scarichi industriali o dai veicoli a motore. Gli studenti saranno stimolati ad acquisire la conoscenza delle valenze e dell’importanza della biodiversità, dell’impatto degli agenti inquinanti sull’ambiente, oltre che ad assumere cognizioni sulle metodologie di monitoraggio scientifico. Il progetto è articolato in 24 ore di lezioni teoriche e pratiche. Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione I luoghi saranno le aule scolastiche, un bosco non inquinato (è suggerito Monte Pallano, Atessa) e un’area urbanizzata. Attraverso l’analisi degli elaborati prodotti dagli alunni, (descritti nel successivo punto) e dai risultati del monitoraggio scientifico. I dati sull’inquinamento atmosferico ottenuti nelle precedenti fasi saranno elaborati (un cartellone o un ‘‘diario di bordo’) e utilizzati per trarre delle conclusioni sulla situazione attuale dell’ambiente in cui viviamo e come punto di partenza per realizzare un importante discorso di educazione alla sostenibilità e al rispetto per la Natura. UN ORTO DI ... ’’CLASSE’’ Il progetto didattico e pratico della coltivazione dell’orto scolastico nasce con lo scopo di avvicinare i piccoli al mondo agricolo, prezioso custode di ricchezze ambientali e culturali. L orto è il luogo ideale di sperimentazione e conoscenza diretta della biodiversità e L’ dei cicli biologici naturali. Nella sua parte conclusiva, con la raccolta dei frutti, diventa esperienza concreta di educazione ad un consumo sostenibile, che pone la natura al primo posto e riporta l’essere umano in armonia con essa. Rispettando i tempi naturali delle stagioni e delle colture, i bambini diverranno, non solo partecipi, ma veri e propri fautori della vita agricola. Il contatto con la terra e con tutte le cose che vi crescono è un esperienza “magica”: seminare e coltivare piantine è un’ecologia che tocca il cuore. 33 CEA Casanatura Fontecampana Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO La diretta attività di coltivazione permette da un lato lo sviluppo della creatività e della fantasia, dall’altro si è dimostrata veicolo di straordinaria efficacia nel perseguire, in modo nuovo, obiettivi didattici inerenti a diverse discipline: la conoscenza dell’ambiente come sistema complesso e ricco di diversità, il senso civico di tutela e difesa del territorio, l’educazione alla raccolta differenziata, l’apprendimento al consumo sostenibile, lo sviluppo di abilità collettive. Nell’ambito della coltivazione dell’orto verranno trattati i seguenti argomenti: conoscere un ecosistema; i semi e i cicli naturali di semina; la coltivazione delle piante; la raccolta dei frutti; il compostaggio e riciclaggio. Gli studenti saranno stimolati a tenere un diario “creativo “ ” (che vada oltre le parole) delle attività svolte, aperto e connesso alle discipline scolastiche. Gli alunni attraverso l’attività pratica sul campo sono coinvolti e favoriti nell’apprendimento. Le piante saranno curate, seguendo i metodi dell’agricoltura biologica. La coltivazione di ortaggi e piante è una attività che mette a frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche, sviluppo del pensiero logico. Inoltre si ottiene una particolare attenzione ai tempi dell’attesa e sviluppo di capacità previsionali, relativi ai cicli naturali. Dimostrazione pratica che è possibile ottenere dei cibi sani rispettando l’ambiente. Il progetto didattico si svilupperà nell’arco di tre mesi, per un totale di 30 ore. La coltivazione dell’orto avrà luogo in un terreno interno al cortile della scuola o in un spazio, messo a disposizione, vicino ad essa. Laddove non sarà possibile, si costruirà un piccolo vivaio, costituito da cassette o vasi di terra in grado di accogliere e far crescere le piante. Il diario “creativo “ ”, non avrà solo il compito di ricordare tutte le cose fatte e viste, ma sarà la dimostrazione del coinvolgimento e delle accresciute competenze degli studenti. Alla fine del progetto si inviteranno i bambini ad organizzare la festa del raccolto, insieme agli insegnanti e alle famiglie. Titolo UNA GIORNATA...PARTICOLARE, TRA CIELO E TERRA Esperienze educative in natura Presentazione Il programma propone di far vivere agli alunni una giornata “speciale””, attraverso esperienze dirette e coinvolgenti, da svolgersi presso il C.E.A. CASANATURA FONTECAMPANA. Una prima parte è dedicata all’ambiente naturale e alle sue mille sfaccettature: alberi maestosi, piante rare ed organismi minuscoli; una seconda parte all’uomo e al suo potere di azione sull’ambiente che lo circonda. Le attività utilizzano lo strumento cognitivo dell’osservazione, come chiave di lettura del luogo e contemporaneamente come metodo per coinvolgere chi le effettua, attraverso gli stimoli della scoperta e della curiosità. Il progetto, sia per il luogo scelto sia per le tematiche affrontate, permetterà di trattare l’approccio all’ambiente che ci circonda in modo globale e interdisciplinare. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Riconoscere le valenze e l’importanza importanza delle funzioni della natura, finalizzato a giustificare l’attenzione verso atteggiamenti e pratiche dell’uomo nelle sue quotidiane attività. La giornata, nelle sue diverse fasi, prevede un’azione educativa riguardante: - la biodiversità nel bosco dove tutti gli esseri viventi, il clima e il territorio interagiscono; - il risparmio energetico, la raccolta differenziata e il conseguente riutilizzo degli oggetti, praticati all’interno della struttura ricettiva, dove i ragazzi saranno stimolati a creare con fantasia, creatività ed immaginazione oggetti e giochi con materiale povero o riciclato. Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti 34 Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Attraverso la pratica dell’esperienza diretta si raggiunge un miglior apprendimento, per cui le conoscenze acquisite hanno il pregio di essere assimilate facilmente. Gli alunni, stimolati e supportati dagli operatori del C.E.A., compiendo un puro e semplice esercizio dei sensi, avranno modo di relazionarsi con ciò che osservano. Le scoperte fatte e le emozioni provate aprono le porte ad un nuovo modo di concepire la vita e a comportamenti rispettosi, dove conoscenze, valori e attività umane si intrecciano. Attività giornaliera C.E.A. CASANATURA FONTECAMPANA situato in comune di Atessa (Ch) su un fianco di Monte Pallano, circondato da un antico bosco. Per un’esperienza giornaliera e per l’interdisciplinarità delle attività previste, gli strumenti di verifica sono rilevabili dal grado di attenzione, dal coinvolgimento e dalla partecipazione degli alunni. Gli studenti elaboreranno le esperienze fatte, in classe con gli insegnanti. 35 Centro di Educazione Ambientale CASTEL CERRETO E E-mail: coop.fl[email protected] FLOEMA Società Cooperativa a Responsabilità Limitata - Via Trinità 64039 Penna Sant’Andrea (TE) Telefono e Fax 0861 66 195 Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 36 Il CEA “Castel Cerreto” è situato nel cuore del comune di Penna Sant’Andrea, piccolo borgo medievale arroccato su una collina del fianco destro della media vallata del Vomano, in provincia di Teramo, ad un’altitudine di 417 s.l.m. Il CEA, con la Riserva Naturale di Castel Cerreto, si avvale della collaborazione di enti provinciali e regionali, professionisti del settore ed associazioni specializzate, realizzando continuamente progetti di ricerca scientifica sul territorio e promuovendo l’integrazione ottimale della teoria in aula con la pratica sul campo a contatto con la natura. Il centro può accogliere gruppi di visitatori con diverse finalità (corsi di aggiornamento, campi scuola, conferenze, incontri pubblici), e di diverse tipologie: aziende, associazioni, scuole, famiglie, anziani e persone diversamente abili. Il CEA dispone inoltre di laboratori didattici artigianali (alimentare, antichi mestieri, lavorazione del legno, costruzione di nidi artificiali e mangiatoie), di una sala conferenze multimediale, e di attrezzature specifiche per la didattica (visori e microscopi, proiettori, bussole ecc). BIODIVERSITÁ... A SCATTI!!! Con il termine “biodiversità”” si vuole dare una misura della varietà delle specie animali e vegetali, sia come risultato del processo evolutivo del nostro pianeta fino ad oggi, sia come motore per originare nuove specie viventi. Attraverso un breve corso di fotografia naturalistica, si sceglieranno come soggetti piante, animali e ambienti per riconoscere la biodiversità nei suoi differenti livelli (di geni, di specie, di ecosistema). Durante i tre incontri all’aperto si sceglieranno tre paesaggi da visitare: Nella prima giornata si visiterà una zona protetta, ambiente in cui l’azione dell’uomo è quasi inesistente. Nella seconda giornata si visiterà un paesaggio agricolo. Nella terza giornata si visiterà un paesaggio urbanizzato, in cui l’azione dell’uomo ha quasi totalmente cancellato quello che poteva essere l’aspetto naturale preesistente. Verranno collezionate una serie di fotografie tematiche (animali e piante tipici dell’ambiente visitato) che costituiranno la materia su cui lavorare nell’ultimo incontro in aula, in cui si produrrà un album fotografico che racconti l’esperienza svolta sul campo. Scuola primaria e secondaria MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO – MAX 20 ALUNNI PER CLASSE Considerare l’ambiente come sistema di relazioni e l’uomo come uno degli organismi che in quel sistema convive e interagisce. Permettere, quindi, di inserire i soggetti che partecipano al progetto nella dimensione della complessità e nell’orizzonte della sostenibilità. Corso di fotografia naturalistica, con uscite all’aperto a contatto con realtà adatte a scoprire e capire il concetto di biodiversità. Strutturare il processo cognitivo-apprenditivo in modo dinamico sulla base della curiosità e inventiva personale, in modo da rendere ogni alunno protagonista nella realizzazione del progetto. Capire e riconoscere la biodiversità nelle sue forme e in ambienti diversi entrando nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Tre giornate all’aperto in orario scolastico e una giornata conclusiva in aula. Da concordare con le scuole sono il periodo e le zone da visitare, in funzione della disponibilità della scuola, per i tempi e il trasporto. Sia nel raccogliere il materiale fotografico scegliendo i soggetti giusti, sia mettendo insieme il materiale gli alunni saranno chiamati ad agire in senso critico nei confronti di questa problematica, realizzando un cammino personale di comprensione del concetto di biodiversità. Album fotografico tematico che ripercorra le tappe del percorso didattico volto a comprendere il significato della biodiversità e come essa si manifesti in ambienti più o meno urbanizzati. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione CACCIA AI RIFIUTI !!! Le problematiche connesse alla produzione di rifiuti hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle condizioni economiche, al veloce progredire dello sviluppo industriale, all’incremento della popolazione e delle aree urbane. Il progetto si svolge in un’unica giornata, trascorsa per metà nel borgo di Penna Sant’Andrea e per metà nella Riserva Naturale di “Castel Cerreto””. Attraverso una caccia al tesoro da svolgere nella prima parte della giornata i ragazzi saranno tenuti a risolvere enigmi riguardo alla raccolta differenziata, testando in questo modo il loro grado di conoscenza sull’argomento. Una volta arrivati in paese, dopo una breve colazione contadina offerta dal CEA “Castel Cerreto”” i ragazzi verranno divisi in squadre, ognuna della quali sarà accompagnata da un collaboratore del CEA. Verranno fornite carte del percorso, bussole, lenti di ingrandimento e primi indizi per iniziare la caccia al tesoro. Il pranzo verrà organizzato presso l’area verde della riserva naturale “Castel Cerreto””. Anche in questo caso, si cercherà di spiegare ai ragazzi come organizzare uno zainetto adatto ad un’escursione, sia da un punto di vista alimentare, che quello più attinente all’argomento del riciclo. Durante il pomeriggio verrà tenuto presso i locali della riserva, un laboratorio di “compostaggio”” in cui illustrando la tecnica e i risultati ottenuti in esperimenti precedenti, si spiegherà ai ragazzi questa tecnica di riciclo fatta in casa. Scuola primaria e secondaria MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Comprendere l’importanza della raccolta differenziata, che ci permette di rivalutare i rifiuti come risorsa. Osservare il funzionamento di una corretta raccolta differenziata, nelle tappe dell’intero processo, dall’utilizzo al riciclo. Attraverso una caccia al tesoro da svolgere nella prima parte della giornata i ragazzi saranno tenuti a risolvere enigmi riguardo alla raccolta differenziata, testando in questo modo il loro grado di conoscenza sull’argomento. Accelerare il processo cognitivo-apprenditivo attraverso il gioco e la curiosità personale, lasciando che la competizione spinga ogni alunno al ragionamento e alla risoluzione di piccoli problemi, nonché della tematica in questione. Approfondire la problematica dei rifiuti e dimostrare come possano diventare una risorsa. Sviluppare un corretto metodo per la raccolta differenziata. Gita scolastica da svolgersi in un’unica giornata. Il periodo è da concordare con la scuola. Penna Sant’Andrea e Riserva Naturale di Castel Cerreto (Penna Sant’Andrea). La verifica avviene proprio nella risoluzione dei quesiti e degli enigmi per procedere durante il gioco. La giornata si conclude con una simbolica premiazione delle squadre partecipanti e con la distribuzione di manuali alla corretta raccolta differenziata. L’AUTOMOBILISTA VERDE Lo sfruttamento dei combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale), dai quali si ottiene la maggior quantità di energia, è andato via via intensificandosi. Queste sostanze risultano inquinanti, sia perché direttamente dannose sull’organismo umano, sia perché contribuiscono all’aumento dell’effetto serra. Per ovviare a questi gravi problemi, da vari anni si stanno prendendo delle contromisure, regolate dalla legislazione a livello nazionale e comunitario. Il progetto prevede un numero di quattro incontri da tenere in aula. Le lezioni riguardano l’educazione stradale e l’impatto ambientale delle emissioni delle auto, e si concluderanno con un piccolo quiz e il rilascio di “patentini verdi”. Durante le prime tre lezioni si parlerà dei cartelli stradali, in particolare dei cartelli di divieto, pericolo e obbligo, e degli atteggiamenti corretti per un automobilista. 37 CEA Castel Cerreto Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 38 Parallelamente si presenteranno ai ragazzi dei cartelli stradali preparati dai collaboratori del CEA, esclusivamente con l’intento di introdurli a quello che è il tema dell’inquinamento dell’aria. Nel quarto incontro si organizzerà un breve quiz a risposta multipla, riproducendo quello che i ragazzi secondo la normativa vigente, dovrebbero sostenere per ottenere la patente. Le domande verteranno sia sull’educazione stradale che sul tema dell’inquinamento dell’aria. Per questo i patentini li chiamiamo “verdi””. La correzione avverrà in aula insieme agli alunni e in conclusione si consegneranno i patentini verdi come ricordo del percorso didattico fatto insieme. Scuola primaria e secondaria MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Capire l’origine e i metodi di prevenzione dell’inquinamento dell’aria e capire anche i rischi che questa forma di inquinamento può procurare alla salute dell’uomo. Corso di educazione stradale e di comprensione/prevenzione del problema dell’inquinamento dell’aria. Strutturare il processo cognitivo-apprenditivo in modo dinamico sulla base della curiosità e inventiva personale, in modo da rendere ogni alunno protagonista nella realizzazione del progetto. Sviluppare una maggiore consapevolezza dell’attualità del problema e di come l’uso quotidiano dei mezzi di trasporto si inquadri nella problematica in questione. Quattro incontri complessivi. Gli incontri si tengono tutti nelle aule delle strutture scolastiche. Verifica finale attraverso il quiz per ottenere il “patentino verde”. Distribuzione dei patentini verdi agli alunni a testimonianza di un percorso didattico centrato sull’educazione stradale con un occhio di riguardo all’inquinamento dell’aria. Centro Di Educazione Ambientale CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLE AREE PROTETTE - CeDAP E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.gransassolagapark.it Il CEA sorto nel Ce.D.A.P. Centro Documentazione Aree Protette del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, riconosciuto nella rete INFEA della Regione Abruzzo, svolge attività di educazione ambientale, formazione, orientamento e ricerca; nel CEA è in progetto di insediare un osservatorio – laboratorio dei processi eco-museali delle comunità locali. Oltre a prevedere attività didattiche rivolte a scuole di ogni ordine e grado e alla produzione di materiale divulgativo a carattere scientifico per ragazzi e/o materiali di lavoro per educatori, uno degli obiettivi del CEA è collaborare con istituzioni ed organizzazioni competenti nel campo della formazione di nuove professionalità legate all’ambiente attraverso masters, seminari e workshop tematici. Un altro degli scopi è sviluppare attività di ricerca in materia di sostenibilità ed in particolare sullo statuto epistemologico, sui paradigmi e metodologie, sui valori fondativi dell’educazione ambientale e alla sostenibilità (etica, efficacia, il senso del luogo, bisogni e accesso alle risorse…..). L’attività di educazione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia permette di offrire competenze specifiche sui temi della governance, della gestione partecipativa, della prevenzione e gestione di conflitti socio-ambientali, tutto finalizzato alla condivisione dei valori e alla acquisizione di piena responsabilità verso la gestione di un territorio. Il CEA CeDAP, in linea con la strategia del Parco (interventi specifici nell’ambito di progetti educativi come “Il Parco in Aula””, di conservazione come “Life Coex –wolfkit”” e di approccio alla gestione partecipativa “Human Dimension”) si pone precise finalità: sensibilizzazione, responsabilizzazione, inclusione nei processi decisionali e gestionali. Per questo, prevede azioni di educazione alla sostenibilità con un approccio inclusivo verso ragazzi e adulti. Verso i primi il metodo è nel contempo, scientifico, emozionale e sensoriale sollecitando in loro la conoscenza, il senso di appartenenza e di responsabilità rispetto al territorio protetto nel quale vivono. Nei confronti degli adulti l’idea è di sensibilizzare e creare consenso, rafforzare le comunità locali (empowerment), che si sentiranno incluse nei processi di conservazione ambientale del loro territorio in atelier partecipativi: confronto tra le competenze locali e le conoscenze scientifiche e i relativi interessi. Verso gli utenti più giovani, la metodologia generale alla quale il CEA si ispira è quella dell’interpretazione naturalistica, che coinvolge non solo la sfera razionale e cognitiva, ma anche quella sensoriale ed emotiva e prevede la partecipazione attiva all’azione didattica, secondo il principio dell’imparare facendo e del lavoro insieme, esse sono le più efficaci per avvicinare i ragazzi al loro spazio naturale e al loro territorio in modo pieno e coinvolgente. Le scuole, insegnanti e alunni, saranno così coinvolte nella strategia di conservazione e valorizzazione dell’area protetta. Via Beretra, 01 Palazzo Patrizi - 64046 Montorio al Vomano (TE) tel. 0861-501049 fax 0861-500204 39 CEA CeDAP Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione 40 CON OCCHI DI ’’LUPO’’ E’’ una ricerca socio-antropologica che i ragazzi dovranno svolgere sia in classe che all’esterno per analizzare le differenti situazioni sociali relative al tema della conservazione del lupo ed in particolare alla coesistenza tra questa specie e le attività umane. Si tratta, dunque, di acquisire conoscenza dei grandi carnivori come il lupo sia attraverso l’approccio ludico ma soprattutto attraverso la narrazione di esperienze, paure, storie mitologiche e saperi tradizionali raccontate dalla viva voce di soggetti anziani del medesimo territorio di residenza dei ragazzi (pastori, allevatori, agricoltori tradizionali, ex lupari, etc. Scuola primaria (secondo ciclo) MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Far riflettere i ragazzi sulle molteplici forme in cui viene vissuto il lupo; analizzare le opinioni e gli atteggiamenti dell’uomo verso le specie selvatiche in via d’estinzione; mettere in risalto il valore della conservazione della biodiversità; fare capire l’importanza della coesistenza tra l’uomo e gli animali selvatici. Lo sviluppo del progetto prevede le seguenti attività. 1.Proiezione di un video che mostrerà l’esperienza unica di reinserimento nel Parco di un lupo radiocollarato: ciò ha consentito di seguirne gli spostamenti e studiarne i comportamenti. 2. I ragazzi dovranno pensare a come dove e quando sono venuti a contatto con la presenza del lupo e alle sensazioni che gli suscita questo animale. 3.dovranno procurare materiali diversi con la presenza del lupo: nei libri, sui giornali nei film, nella musica, in televisione, nell’arte….. 4. dovranno organizzare una ricerca su come il lupo viene visto e vissuto dalle persone che vivono nel loro paese. Questa ricerca sarà quindi condotta al di fuori della scuola . 5. I ragazzi faranno le loro interviste e raccogliendo altro materiale come articoli di giornale, foto e disegni. 6.Visita al museo del Lupo ad Arsita, spazio espositivo interattivo che racconta della lunga convivenza tra l’uomo e il lupo nel Parco. La metodologia generale alla quale il progetto si ispira è quella dell’interpretazione naturalistica, coinvolgendo non solo la sfera razionale e cognitiva, ma anche quella sensoriale ed emotiva. Particolare è il carattere multidisciplinare. In tutte le attività del progetto gli alunni avranno un ruolo attivo. E’’ necessaria la presenza attiva nei gruppi di lavoro dell’insegnante/i referente/i. Comprensione sulle molteplici forme in cui viene vissuto il lupo. Capacità di analisi delle opinioni e degli atteggiamenti dell’uomo verso le specie selvatiche in via d’estinzione. Comprensione del valore della conservazione della biodiversità. Comprensione dell’importanza della coesistenza tra l’uomo e gli animali selvatici. 12 ore per classe tra il lavoro di programmazione, preparazione e organizzazione e verifica delle diverse fasi, oltre a 6 ore per la visita al museo. Laboratori in aula e su campo, Museo del lupo ad Arsita Scheda di valutazione per gli insegnanti Gli elaborati saranno determinati in base ai percorsi didattici curriculari e dalle esigenze della classe. SULLE TRACCE DEL CERVO Un’esperienza che condurrà i ragazzi all’osservazione diretta e all’applicazione di tecniche di riconoscimento della presenza dei cervi reintrodotti nel Parco. Guidati da esperti e ricercatori del Parco potranno collaborare direttamente all’applicazione della strategia di ricostituzione della biodiversità originaria della comunità di ungulati presenti nel Parco. L’ L esperienza che i ragazzi potranno vivere sarà quella di conoscere ecologia, etologia e biologia dei cervi in momenti e ambiti diversi ma con la modalità univoca del coinvolgimento diretto nelle tecniche di osservazione e di riconoscimento della presenza dell’ungulato. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Scuola secondaria di I grado (II e III) MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Introdurre gli studenti ai concetti base connessi alla biologia, ecologia, etologia del cervo; Conoscere e agire alcune tecniche di riconoscimento delle tracce e della presenza degli ungulati reintrodotti; Operare un approccio integrato tra la ricerca scientifica e le altre metodologie educative proprie dell’educazione ambientale. Le azioni di sviluppo del progetto si dividono in fasi che prevedono un’attività in aula e su campo. La prima azione sarà relativa alla conoscenza della biologia del cervo; le fasi saranno: visita all’Area Faunistica del cervo ad Isola del Gran sasso, elaborazione in aula La seconda azione relativa all’approccio all’ecologia del cervo sarà sviluppata nelle seguenti fasi: Laboratorio in aula per apprendere gli elementi base delle tecniche di radio-telemetria e cartografia; Uscita su campo per partecipare ad un monitoraggio attraverso le tecniche di radio-traking, per leggere e interpretare i segni e le tracce di vario tipo della presenza del cervo. La terza ed ultima azione prevede una sintesi della “storia”” evolutiva e gestionale dei cervi nel Parco attraverso le ultime due fasi:Visita al Museo del Cervo e attività in aula per raccogliere le valutazioni dell’esperienza La metodologia generale alla quale il progetto si ispira, rivolgendosi ai più giovani, è quella dell’interpretazione naturalistica, coinvolgono non solo la sfera razionale e cognitiva, ma anche quella sensoriale ed emotiva e prevedono la partecipazione attiva all’azione didattica, secondo il principio dell’imparare facendo e del lavoro insieme. Acquisizione dei contenuti di base connessi alla biologia, ecologia, etologia del cervo. Apprendere l’uso di alcune tecniche di riconoscimento delle tracce e della presenza degli ungulati reintrodotti per comprendere le modalità gestionali finalizzate alla conservazione della biodiversità in un Parco. Favorire l’integrazione tra la ricerca scientifica e le metodologie educative proprie della educazione alla sostenibilità. 24 ore per classe tra il lavoro di programmazione, preparazione e organizzazione e verifica delle diverse fasi. Zone di ripopolamento dei cervi nel Parco, Area faunistica dei cervi ad Isola del Gran Sasso, Museo del Cervo a Fano Adriano Schede di valutazione per i docenti e incontro di valutazione e di verifica con i ragazzi. Gli elaborati saranno determinati in base ai percorsi didattici curriculari e dalle esigenze della classe. MANI IN PASTA - CUCINARE I PRODOTTI DELLA FATTORIA Un percorso di scoperta nel quale i bambini conoscono i prodotti della fattoria e ricoprono il ruolo di fattori esercitando “in piccolo”” le attività e le pratiche del mondo rurale, per acquisire consapevolezza sulle varietà colturali tipiche e sul consumo critico. Partendo dalla conoscenza della cultura del quotidiano, dal sistema degli adattamenti delle popolazioni contadine ai diversi siti geografici e nei diversi periodi storici, la campagna diventa il luogo ideale per sperimentare direttamente alcune conoscenze della chimica, della biologia e dell’ecologia, con un approccio iniziale alla biodiversità “colturale “ ” (frutta antica, varietà di cereali, legumi e ortaggi…. prodotti tipici) e al consumo di prodotti di qualità. Scuola primaria – 1° ciclo MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO L’obiettivo principale della presente proposta è di fornire l’occasione alle nuove generazioni di imparare a conoscere la fattoria e il contesto naturale e culturale nel quale è inserita per avvicinare il mondo della scuola al mondo rurale e all’ambiente. Tutte le attività sono rigorosamente reali e non simulate, tutte vissute individualmente ma sempre secondo un approccio ludico-fantastico. Gesti genuini e momenti di vita rurale vissuti realmente. L’attività consente di presentare i prodotti provenienti dalla fattoria (latte, uova, erbe aromatiche, ortaggi, farina, miele...). 41 CEA CeDAP Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 42 I bambini osservano l’operatore mentre preleva gli ingredienti raccolti e poi saranno parte attiva nella preparazione di semplici ricette (che possono prevedere anche l’impasto per la preparazione di pani o biscotti). Le azioni nel dettaglio saranno concordate con le/gli insegnanti secondo i programmi didattici già previsti e collegati e secondo le disponibilità offerte dalla fattoria didattica che sarà scelta per le attività La metodologia generale alla quale il progetto si ispira, rivolgendosi ai più giovani, è quella dell’interpretazione naturalistica, coinvolgono non solo la sfera razionale e cognitiva, ma anche quella sensoriale ed emotiva e prevedono la partecipazione attiva all’azione didattica, secondo il principio dell’imparare facendo e del lavoro insieme. Prime conoscenze dei prodotti della fattoria, le pratiche di coltivazione e utilizzo. I bambini potranno comprendere come in campagna nulla viene fatto a caso e soprattutto nessuna risorsa viene sprecata. 12 ore per classe Si prevedono tre incontri da 2 ore ciascuno, di cui uno esclusivamente con le/gli insegnanti per formare un piano didattico concertato. Gli altri due incontri si dovranno prevedere uno prima dell’uscita e l’altro successivamente alla stessa. Per la giornata in fattoria si prevedono almeno 6 ore da ripartire tra gli spostamenti scuola-fattoria e l’attività in ambiente. Gli intervalli di tempo tra un incontro ed un altro saranno destinati alla ricerca e l’approfondimento della tematica cui il percorso si riferisce. Fattorie didattiche del Parco (la più vicina alla sede scolastica che effettua la scelta). Schede di valutazione per i docenti e ultimo incontro in classe per un laboratorio di verifica con i bambini. Gli elaborati saranno determinati in base ai percorsi didattici curriculari e dalle esigenze della classe. Centro di Educazione Ambientale CENTRO RISORSE DELLA PROVINCIA DI CHIETI E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.centrorisorse.chieti.it Esposizione permanente,ricerca,formazione e informazione:sono queste le parole chiave che racchiudono l’attività del C.E.A.“Centro Risorse per la Sostenibilità” à” la struttura avviata dalla Provincia di Chieti nell’ambito del progetto“Piano di sostenibilità nel territorio di Ortona”,cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente. Il Centro, riconosciuto come C.E.A. dalla Regione Abruzzo, è una struttura destinata ad attività di divulgazione delle “buone prassi”” in campo energetico e ambientale e di sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche dello sviluppo sostenibile. E’’una struttura di educazione ambientale istituita a sostegno delle iniziative volte alla valorizzazione della biodiversità e alla promozione dell’uso razionale delle risorse. Lopera del Centro si concretizza principalmente in attività di ricerca,formazione ed L’ informazione sul corretto uso delle risorse.Il Centro è anche un’area di esposizione permanente,suddivisa in otto sezioni tematiche:biodiversità,acqua,energia,rifiuti, sviluppo sostenibile, bioedilizia, mobilità e sostenibilità urbana. Il Centro ha svolto fin dalla sua apertura al pubblico (2004) un’intensa attività di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e degli studenti, occupandosi in particolare dei temi relativi alle acque e alla biodiversità e protezione ambientale. Nella struttura vengono anche ospitati degli stage aziendali. Le altre attività del Centro Risorse hanno incluso: incontri con le aziende turistiche per la diffusione del marchio europeo Ecolabel per i servizi turistici, incontri con associazioni, enti e portatori d’interesse del territorio per l’applicazione a livello locale del protocollo di Kyoto, incontri con i cittadini sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili. Piazza di Porta Caldari 8 Ortona (Ch) Tel./Fax 085.9066370 Orario Visite: Ore 9-13 Lun.-Merc.-Ven; Ore 9-13 e 16-18 Mart.-Giov. Titolo LA BIODIVERSITÀ: UN PROGETTO PER ARRICCHIRE IL NOSTRO MONDO Presentazione Il progetto si propone di sensibilizzare,rendere parte attiva e consapevole gli alunni riguardo l’importanza della biodiversità e della tutela dell’ambiente.Verranno trattate tematiche importanti e fondamentali riguardanti, in particolare, i Siti di Interesse Comunitario per la formazione dei giovani e per sviluppare la giusta cultura sostenibile. Si terranno visite guidate presso il C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti e presso un S.I.C. prossimo alla scuola aderente al progetto. Nel corso della visita al S.I.C, allo scopo di arricchire la formazione degli alunni, si terrà una lezione sulle specie presenti e da salvaguardare. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Sviluppare la coscienza ecologica Lezioni frontali, sui seguenti temi: - cosa si intende per “ecologia “ ” - la gerarchia ecologica - cos’è un ecosistema e quali sono le differenze tra ecosistemi - il sistema terra e l’ipotesi Gaia - il concetto di “biodiversità” à” e analisi dei serbatoi verdi nel sistema Ortona - analisi delle 7 macro-aree individuate dal C.E.A di Ortona - i Siti di Interesse Comunitario - l’importanza dei boschi come polmone verde, e quindi fonte di ossigeno, e come rete naturale per evitare dissesti idrogeologici - sensibilizzazione al problema incendi Visite guidate ad un S.I.C. e al C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti; Laboratori presso il CEA, in cui i ragazzi procederanno ad una mappatura S.I.C. presenti nella zona circostante la scuola, e in classe per la rielaborazione delle esperienze e dei contenuti appresi. 43 CEA Centro Risorse della Provincia di Chieti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività 44 1. lezioni frontali in classe 2. visite guidate 3. Laboratori - Conoscenza dei concetti inerenti l’ecologia e il tema della biodiversità - Promozione della coscienza ecologica - Conoscenza dei Siti di Interesse Comunitario Si terranno quattro incontri così suddivisi:- 3 ore di lezione in classe - 4 ore di lezione al C.E.A. (di cui due di laboratorio) - 4 ore visita al Sito di Interesse Comunitario - 2 ore di laboratorio in classe Scuola - Centro di Educazione Ambientale – Centro Risorse di Ortona Sito di Interesse Comunitario Nell’ultimo incontro verranno compilati e realizzati in classe report finali, materiale grafico di vario genere, cartelloni di riepilogo delle lezioni svolte al fine di verificare le nozioni acquisite. - schede di gradimento - storyboard - report finali DAI RIFIUTI ALLA MATERIA PRIMA. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Il progetto si propone di fornire ai ragazzi una chiave di lettura delle problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti e allo spreco di risorse. In tale contesto, la raccolta differenziata, presupposto del riciclo, rappresenta un’alternativa fondamentale e doverosa. Attraverso l’impiego di un approccio pratico e la conoscenza diretta degli impianti in cui vengono selezionati e recuperati i rifiuti si cercherà di stimolarli, responsabilizzarli e sensibilizzarli verso l’attuazione della raccolta differenziata e l’uso razionale delle risorse. Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO - sensibilizzazione alla raccolta differenziata - conoscenza delle problematiche legate ai rifiuti - conoscenza degli impianti in cui sono trattati i rifiuti per essere riciclati 1.lezioni in classe sui seguenti argomenti: - smaltimento dei rifiuti (tipologie di rifiuti, chi provvede allo smaltimento, in che modo possono essere smaltiti i rifiuti, le conseguenze dello smaltimento in discarica); - la raccolta differenziata (perché fare la raccolta differenziata, una scelta etica, un’azione opportuna e un obbligo di legge, la trasformazione dei rifiuti in materia prima, le filiere del riciclo); - analisi delle modalità di raccolta differenziata attivate nel comune di residenza; - prevenzione della produzione dei rifuti (riutilizzo e acquisti sostenibili); - elaborazione di scenari futuri (positivi e negativi); - visite guidate presso impianti (stazioni di conferimento, stoccaggio e selezione, impianto di compostaggio, impianti di trasformazione…); - visita al C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti; 4.laboratorio inerente l’organizzazione della raccolta differenziata all’interno della scuola, in cui i ragazzi dovranno individuare i materiali per i quali è possibile fare la raccolta differenziata, organizzare specifici punti di raccolta, effettuare una mappatura degli stessi e curare l’informazione e la sensibilizzazione relativa all’iniziativa. Lezioni frontali -Visite guidate - Laboratori - saper ridurre i consumi - saper riutilizzare - attuare correttamente la raccolta differenziata - 3 ore di lezione in classe - 4 ore per visita a uno o più impianti (ex: stazione di conferimento e selezione, stazione di compostaggio, impianto di trasformazione del rifiuto in materia prima…) - 4 ore per visita al C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti - 3 ore di laboratorio in classe (rielaborazione dei contenuti) Scuola-Centro di educazione ambientale – Centro Risorse di Ortona Impianti di recupero dei rifiuti Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Sintesi dei concetti appresi, rielaborazione delle esperienze attraverso la realizzazione di report, materiale informativo e grafico, cartelloni illustrativi di riepilogo delle lezioni svolte, test per verificare il livello di conoscenze apprese. - schede di gradimento - storyboard - report finali L’ETICA NEGLI ACQUISTI E I CONSUMI RESPONSABILI Il consumo sostenibile è un modello basato sulla sobrietà dei consumi, sul rispetto della natura e sul miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più povere.Il progetto si propone di fornire ai ragazzi gli strumenti per comprendere gli effetti delle nostre attuali abitudini di consumo sull’ambiente e nella società.Il tema dei consumi infatti è strettamente connesso a questioni di notevole importanza, quali: lo spreco di risorse, la produzioni di rifiuti, l’inquinamento, la povertà, lo sfruttamento e le ingiustizie sociali in molte zone del mondo, la sperimentazione sugli animali. Attraverso piccole azioni quotidiane, ciascuno di noi, consapevole del proprio potere e della propria responsabilità, può contribuire concretamente alla tutela dell’ambiente e alla creazione di una società più giusta. Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO - Conoscenza dei fenomeni ambientali e sociali legati ai consumi; - Riflessione sugli effetti che errate scelte di consumo producono sull’ambiente naturale e nella società; - Riconoscimento delle interazioni esistenti tra le proprie azioni quotidiane e il pianeta: riduzione dei consumi, scelta di prodotti ecocompatibili e/o biologici, scelta di prodotti non testati su animali, orientamento verso prodotti del commercio equo e solidale; - Sensibilizzazione all’adozione di stili di consumo corretti; -Comprensione dell’incidenza che l’adozione di stili di consumo consapevoli e responsabili ha sulla salvaguardia del pianeta. Lezioni frontali sui seguenti temi: - l’ambiente e gli effetti prodotti sull’ecosistema da errati stili di vita e scelte di consumo; - il mercato globale, giustizia ed equità sociale, le multinazionali, il commercio equo e solidale; - cosa e come acquistare; - cosa dicono le etichette sui prodotti; - il consumo intelligente; Visita guidata al CEA. Il progetto prevede: 1. preliminarmente la compilazione di un questionario volto a rilevare le abitudini di consumo dei ragazzi e delle famiglie 2. brevi lezioni frontali 3. laboratori per l’elaborazione di un ““decalogo sugli acquisti sostenibili” e l’attuazione dei consumi e acquisti intelligenti a scuola • saper leggere le etichette sui prodotti • saper compiere acquisti consapevoli • saper modificare le proprie abitudini di consumo Si terranno tre incontri così suddivisi: - 3 ore di lezione in classe - 4 ore visita al CEA di cui 2 di laboratorio - 2 ore di lezione + 2 ore di laboratorio in classe. Scuola Centro di educazione ambientale – Centro Risorse di Ortona Nel corso dell’ultimo incontro verranno compilati e realizzati in classe report finali, cartelloni illustrativi di riepilogo delle lezioni svolte, test per verificare il livello di conoscenze apprese. Schede di gradimento, storyboard, report finali 45 Centro di Educazione Ambientale CENTRO DI VISITA LAMA DEI PELIGNI E E-mail: coopmajella@infinito.it - Sito internet: www.coopmajella.it Il Centro di Educazione Ambientale di Lama dei Peligni è gestito dalla Cooperativa Majella e opera sul versante orientale del Parco Nazionale della Majella in uno dei luoghi più interessanti e incontaminati dell’aera protetta. Da anni è promotore di iniziative formative che offronol’opportunità di sperimentare esperienze di conoscenza a diretto contatto con l’ambiente naturale. Servizi offerti: Escursioni e visite guidate - Laboratori didattici - Settimane verdi Campi estivi per ragazzi - Corsi di formazione per docenti Stage formativi - Organizzazione convegni, esposizioni e mostre Società Cooperativa Majella a r.l. loc. Colle Madonna 66010 Lama dei Peligni (CH) Tel/fax 0872/916067 Strutture: Museo Naturalistico-Archeologico “M. Locati” Giardino Botanico “M. Tenore”” e Vivaio Carpoteca e Banca del germoplasma della Majella Percorso Natura; Voliere didattiche Villaggio Neolitico (ricostruzione) Area Faunistica del Camoscio d’Abruzzo Biblioteca naturalistica-archeologica e mediateca Per attività residenziali e campi scuola, il Centro dispone di un Ostello della gioventù “il Vecchio Asilo”” (25 posti letto) Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia 46 IL VALORE DEI PARCHI Il percorso di conoscenza, di alcuni tra gli ambienti più importanti della Majella, prevede diverse attività che condurranno la classe alla scoperta delle principali caratteristiche del Parco Nazionale della Majella. Scuola primaria (IV e V) – Scuola secondaria di I grado MAX 7 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO • Vivere esperienze significative di apprendimento a diretto contatto con l’ambiente naturale; • Scoprire la ricchezza e la varietà degli ambienti naturali nel Parco Nazionale della Majella; • Comprendere il valore delle aree protette ed il ruolo dei Parchi Nazionali nella tutela della biodiversità; • Cogliere la relazione millenaria tra attività umane e trasformazione del paesaggio. Saranno svolte attività di indagine e scoperta per approfondire le seguenti tematiche: geografia, geomorfologia e geologia della Majella; il Camoscio d’Abruzzo, una specie simbolo; adattamenti delle piante all’ambiente; le piante rare e il pericolo di estinzione; le fasce vegetazionali; le tracce di presenza dell’uomo nell’ambiente naturale (viaggio a ritroso nel tempo: dal medioevo alla preistoria). Escursione guidata al percorso natura e area faunistica del Camoscio. I ragazzi, divisi in due gruppi e seguiti da due operatori, saranno guidati all’osservazione e all’uso di strumenti specifici (cartine topografiche e tematiche della Majella, plastici, reperti, dati, foto, schede, ricostruzione di ambienti, strumenti di osservazione e monitoraggio…) al fine di coinvolgerli a livello motivazionale e renderli protagonisti del percorso di apprendimento proposto. Per i più piccoli, il mediatore privilegiato di conoscenza sarà il gioco**, mentre i più grandi saranno guidati all’uso critico delle strutture connesse al Centro di Visita del Parco per trovare soluzioni alle sollecitazioni di apprendimento via via proposte. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia **Per i bambini della scuola primaria il percorso sarà prevalentemente svolto attraverso una attività ludica mirata: Caccia al tesoro e il grande gioco dell’oca ’ . Gli operatori dopo ’oca aver condotto i bambini ad orientarsi nella struttura museale e nel giardino botanico divideranno la classe in squadre e animeranno un gioco che consentirà ai ragazzi di scoprire le caratteristiche naturalistiche ed ambientali dell’area visitata attraverso la consultazione delle bacheche, dei pannelli, dei disegni e fumetti, dell’osservazione diretta di piante, fiori, reperti e tracce di animali. Alla fine del gioco sarà possibile, come in un puzzle, ricostruire le caratteristiche dell’area protetta visitata e cogliere le funzioni principali del Parco, delle strutture di Visita e di conservazione. Al termine del percorso i ragazzi saranno in grado di avere un quadro delle caratteristiche principali del Parco Nazionale della Majella e del valore della biodiversità che in esso è conservata. Attività giornaliera 6– 8 ore Strutture del CEA: Museo naturalistico-archeologico, Giardino Botanico, biblioteca naturalistica, carpoteca, percorso natura, area faunistica del Camoscio d’Abruzzo. Mappa delle aspettative e test di rispondenza alle aspettative; osservazione dei comportamenti: interesse, partecipazione, collaborazione, capacità di osservazione; test di verifica dei principali contenuti appresi. Documentazione fotografica dell’esperienza Ricostruzione della mappa concettuale del percorso di apprendimento proposto ALLA SCOPERTA DELLA PIANTE DIMENTICATE E’’ un laboratorio specifico pensato per avvicinare bambini e ragazzi ai temi della salvaguardia e valorizzazione della biodiversità agricola, impegnandoli in azioni concrete sul territorio. Scuola primaria e secondaria di primo grado - MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO • • Cogliere il valore della biodiversità; Comprendere l’importanza della salvaguardia e valorizzazione delle varietà agricole locali nella prospettiva dello sviluppo sostenibile; • Comprendere come il recupero della biodiversità agricola consenta la salvaguardia del contesto culturale che ha determinato il suo costituirsi; • Educare al consumo e all’alimentazione consapevole; • Conoscere/riscoprire vecchi sapori e saperi. Il Laboratorio prevede diverse attività: incontri informativi con le scuole, interventi in classe, visite guidate alle strutture del CEA, indagine sul territorio, riproduzione tramite tecniche agronomiche di cultivar arboree ed erbacee, laboratorio di degustazione, analisi sensoriale. Le attività sopra descritte consentiranno ai ragazzi di lavorare sui seguenti temi/problemi: le piante coltivate, processo evolutivo e loro importanza economica, sociale; la biodiversità agricola e sue interconnessioni con l’ambiente naturale; le varietà agricole locali come patrimonio da salvaguardare ; strategie di conservazione e modalità di riproduzione; valorizzazione e potenzialità delle varietà locali e sviluppo sostenibile; le modalità di indagine per il recupero di informazioni e materiale genetico. Per la scuola primaria, il percorso è incentrato su una storia illustrata, (12 tavole di cm. 70 x cm. 100), nella quale i protagonisti, frutta e ortaggi antropomorfi, guidano i bambini, in modo semplice, alla scoperta delle principali cause e conseguenze del rischio di estinzione di alcune varietà agricole locali. Seguiranno: un’attività di indagine sul territorio in collaborazione con famiglie e anziani del paese; un laboratorio di semina e una visita guidata al Giardino Botanico; un gioco puzzle multisensoriale (verifica); una drammatizzazione per far rivivere le fasi della panificazione; un laboratorio del gusto. Per la scuola secondaria di I grado, saranno utilizzati strumenti multimediali per far conoscere ed approfondire la tematica di riferimento; reperti, campioni vegetali e testimonianze orali recuperate in precedenza saranno presentati per coinvolgere i ragazzi nelle attività di indagine e ricerca sul territorio; lavori di gruppo e simulazioni guidate saranno invece il veicolo per analizzare i concetti legati alle azioni di valorizzazione. 47 CEA Centro di Visita Lama dei Peligni Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 48 Raccolta e catalogazione dei dati e delle informazioni emerse con l’indagine Giornata di sensibilizzazione alla cittadinanza 4 incontri di cui 3 in classe e 1 presso le strutture del CEA Classe e strutture del CEA: Museo naturalistico-archeologico, Giardino Botanico, biblioteca naturalistica e carpoteca. Per i bambini: attività ludiche (ricostruire la storia, puzzle multisensoriale, drammatizzazione, il gioco dei sensi). Per i ragazzi: rielaborazione dei dati emersi dall’indagine e dalle esperienza complessiva per organizzare la mostra dei lavori e gli interventi/attività di sensibilizzazione della cittadinanza. Mostra dei lavori per la scuola e per la comunità allargata. ORIENTEERING NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA Il laboratorio è un’occasione per affrontare il tema dell’orientamento divertendosi, per promuovere la capacità di indagine e lettura d’ambiente. Consente inoltre, di utilizzare conoscenze e abilità sviluppate in ambito scolastico vivendo l’ambiente naturale. Scuola secondaria di I grado MAX 7 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO • Acquisire strumenti per l’interpretazione dell’ambiente naturale a partire dalla sua rappresentazione cartografica. • Elaborare un proprio senso dello stare nello spazio . • Acquisire sicurezza nel muoversi nell’ambiente naturale. • Rafforzare la fiducia in se stessi. • Affrontare problemi logico matematici e utilizzare conoscenze fisico-scientifiche. L’attività di orienteering è strutturata in due fasi principali: un primo momento di alfabetizzazione rispetto al tema e all’interpretazione cartografica e all’uso di alcuni strumenti cartografici: scalimetro, bussola, curvimetro, coordinatometro, ed un secondo momento in cui gli allievi vengono chiamati a cimentarsi in una gara di orientamento da svolgersi in un percorso naturalistico preventivamente attrezzato (Fascia pedemontana nei pressi della struttura del CEA). Il laboratorio condurrà i ragazzi, alla fine del percorso, ad essere capaci di raggiungere in successione, con l’utilizzo di carta topografica e bussola, alcuni punti di controllo (chiamati lanterne) in un ambiente naturale. Nella prima fase di istruzione si approfondirà il tema cartografico: il rilievo fotografico del territorio, la restituzione cartografica, la simbologia, la scala di rappresentazione, l’uso degli strumenti topografici (bussola, scalimetro, curvimetro, coordinatometro, altimetro). Nella seconda fase dell’intervento, intervento, da svolgersi all’aperto, i ragazzi dovranno individuare la propria posizione sulla cartografia partendo dall’osservazione del territorio ed interpretando l’ambiente circostante con l’impiego degli strumenti acquisiti nella prima fase. Il laboratorio di orienteering condurrà i ragazzi, alla fine del percorso, ad essere capaci di individuare sulla carta topografica la propria posizione nell’ambiente naturale ed essere in grado di muoversi e orientarsi in sicurezza in un ambiente naturale non conosciuto. 8 ore attività giornaliera Strutture del CEA: Sala riunioni Museo naturalistico-archeologico, ambiente naturale (campo di gara) all’interno del Parco Nazionale della Majella (versante orientale). L attività di gara consentirà di verificare le conoscenze acquisite nella prima fase del L’ laboratorio (leggere una rappresentazione cartografica, utilizzare strumenti specifici) per orientarsi all’interno dell’area predisposta alla prova di abilità. Documentazione fotografica Elaborato cartografico del percorso di gara. Centro di Educazione Ambientale RISERVA NATURALE ORIENTATA MONTE VELINO E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.sherpa.abruzzo.it La Riserva Naturale Orientata Monte Velino è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente nel 1987 su volontà dei Comuni di Massa d’Albe e Magliano dei Marsi, per tutelare un territorio di altissimo pregio naturalistico ed in particolar modo, la nidificazione dell’aquila reale. La gestione, affidata al Corpo Forestale dello Stato, negli anni si è caratterizzata per una particolare attenzione all’avifauna, che ha portato alla reintroduzione nella Riserva,oltre che dei cervi e dei corvi imperiali,dei grifoni, che si erano oramai estinti da oltre quattro secoli. La Riserva si è dotata di un attrezzatissimo Centro Visite, primo contatto che il visitatore ha con il territorio di questa area protetta. Museo naturalistico,un orto botanico, sentiero natura di circa tre km con area faunistica dei cervi e dei caprioli, voliere dei grifoni e delle poiane, ampia sala didattica completa di un sistema per la videoproiezione, sono solo alcune delle strutture a che sarà possibile trovare all’interno di questo Centro. Al fine di rendere più efficace la propria azione di informazione e sensibilizzazione oltre ai numerosi interventi svolti sul territorio dal Corpo Forestale dello Stato, la Riserva si è dotata di un Centro di Educazione Ambientale, struttura di supporto specializzata in educazione e comunicazione ambientale, riconosciuta poi dalla Regione Abruzzo quale CEA di interesse regionale. Molteplici gli interventi di sensibilizzazione svolti da questa struttura negli anni, rivolti a ragazzi ed adulti, e numerose le tematiche affrontante (dalla gestione delle risorse idriche, all’energie alternative; dalla biodiversità dei grandi rapaci, alla gestione dei rifiuti, dalla mobilità sostenibile al turismo responsabile,ecc),sempre con l’obiettivo non solamente di informare,con il rischio a volte di sostituirsi al corpo docente,ma di offrire ai ragazzi degli esempi concreti che possano aiutarli a modificare i propri comportamenti quotidiani, caratterizzandoli con una spiccata impronta di sostenibilità.Particolare attenzione è stata rivolta negli ultimi anni alla creazione di un format educativo particolare che permettesse di trasformare la gita scolastica in un momento di formazione sul campo, attraverso l’osservazione diretta, i laboratori esperienziali ed applicando sempre il principio dell’imparare giocando. Coinvolgere i ragazzi nella scelta della destinazione da visitare, informarsi non solo sulle emergenze storico culturali o naturalistiche che si andranno a visitare ma anche sulle culture e sulle tradizioni che si incontreranno, prendendo coscienza di come esse potranno contribuire alla nostra crescita. Via S. Martino 10 Magliano dei Marsi (Aq) Tel. 347.5256868 fax 08637431178 Gestione SHERPA coop. Titolo ATTIVITA’ RESIDENZIALE SOSTENIBILE NEL PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE VELINO Alla scoperta di orsi, camosci e cervi... gioielli artistici ed archeologici Presentazione Attività residenziale di 3 gg e 2 notti nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, con attività didattiche e laboratori esperienziali nel Centro di Educazione Ambientale di interesse regionale della Riserva Naturale Orientata Monte Velino. Parco Naturale Regionale Sirente Velino: cuore geografico delle montagne d’Abruzzo, biglietto da visita della “regione dei Parchi”” per chi arriva dalla capitale e dal Tirreno, offre a chi ne visita le valli, gli altopiani e le vette tutti i motivi di interesse dei massicci più elevati dell’Appennino. Faggete, e praterie d’alta quota, fenomeni carsici e fioriture, la presenza del lupo e dell’aquila reale (a cui si aggiunge da qualche anno lo splendido grifone) completano il quadro. Chi si vuole accostare alla storia dell’Abruzzo italico e romano trova nel Parco, o a poca distanza dai suoi confini, le rovine di Alba Fucens, la necropoli di Fossa e il Museo della preistoria di Celano. 49 CEA Riserva Naturale Orientata Monte Velino Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Sensibilizzare i ragazzi alle problematiche connesse alla biodiversità, attraverso la conoscenza degli aspetti faunistici, geomorfologici, vegetazionali e storico culturali del Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Attraverso le visite sul territorio ed i laboratori didattici, verranno stimolati i partecipanti a ragionare sulla necessità di tutelare e valorizzare territori di alto pregio soggetti ad una forte pressione antropica. PRIMO GIORNO Arrivo ad Ovindoli nel cuore del Parco, ed incontro con le guide. Sistemazione in albergo. Visita al Museo Civico di Cerchio, visita del Museo del Cielo con osservazione del sole. Visita al Parco del Vento(centrale eolica di Collarmele). Pranzo al sacco. Visita guidata agli scavo archeologici di Alba Fucens. Laboratorio didattico sulla biodiversità del Parco. Rientro in albergo, cena e pernottamento. SECONDO GIORNO Dopo la colazione visita guidata al Centro Visitatori della Riserva Naturale Monte Velino - Ufficio Informazioni del Parco(museo naturalistico, orto botanico, area faunistica dei Cervi e dei Caprioli, voliera della Poiana e del Grifone). Pranzo al sacco, animazione ambientale con giochi a tema su quanto appreso nel corso della visita. Nel pomeriggio saluti e partenza. Uscita sul territorio con laboratori esperienziali. Far prendere coscienza ai partecipanti della possibilità di vivere la gita scolastica come un’attività capace di coniugare divertimento e conoscenza, attraverso la riscoperta di un contatto diretto con la natura. Attività residenziale di 3 gg e 2 notti nei mesi di Settembre - Ottobre - Aprile Maggio - Giugno Ovindoli, Parco Naturale Regionale Sirente Velino Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso la somministrazione di un questionario di fine attività. Invio di un KIT per la preparazione della gita, a tutte le scuole che aderiranno. Materiale informativo sul Parco a tutti i partecipanti. Titolo USCITA DIDATTICA NELLA RISERVA NATURALE DEL MONTE VELINO... Alla scoperta di aquile reali e grifoni Presentazione Uscita didattica nella Riserva Naturale del Monte Velino, con visita al museo naturalistico, all’orto botanico ed escursione lungo il sentiero natura attrezzato con osservazione dei grifoni, delle poiane e dei cervi. Laboratorio esperienziale e videoproiezione tematica sui grandi rapaci. LL’uscita didattica sarà caratterizzata da una spiccata impronta di sostenibilità e responsabilità, già dalle prime fasi della sua organizzazione. La scuola che aderirà all’iniziativa, riceverà via posta un kit per la preparazione della gita in aula, contenente informazioni dettagliate sull’area protetta che si andrà a visitare, dagli aspetti naturalistici, a quelli storico-culturali. La Riserva Naturale Orientata del Monte Velino, istituita nel 1987 per tutelare la nidificazione dell’aquila reale, dispone di un Centro Visitatori con Museo Naturalistico, Orto Botanico, Sentiero Natura, Area faunistica dei cervi e dei caprioli, voliere delle poiane e dei grifoni. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi 50 Sensibilizzare i ragazzi alle problematiche connesse alla biodiversità, con particolare attenzione ai grandi rapaci (aquila reale) ed ai grifoni. La visita guidata del Centro e il laboratorio tematico, permetteranno proprio ai partecipanti di comprendere l’importanza di una specie come l’aquila reale per il nostro territorio, dei rischi che essa quotidianamente corre e dell’opportunità delle misure di protezione avviate in tal senso dal Corpo Forestale dello Stato. Inoltre verranno presentati i progetti di reintroduzione che hanno interessato corvi imperiali, cervi e soprattutto i grifoni. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Ore 9:00 - 10:00 Arrivo presso il centro visite della Riserva / Centro di Educazione Ambientale di interesse regionale (Il Centro dista 1km dall’uscita autostradale di Magliano dei Marsi). Ore 10:00 Benvenuto delle guide (educatori ambientali), ed inizio dell’attività.Visita guidata al Museo Naturalistico dotato di ecorami e pannelli informativi,plastici e laboratori sul fenomeno del carsismo. Visita guidata all’orto botanico nel quale sono riprodotte le principali specie vegetali presenti nel territorio dell’area protetta.Visita guidata all’area faunistica dei cervi ed alle voliere dei grifoni e delle poiane. Percorrendo il sentiero natura che si sviluppa per circa 2km all’interno della struttura didattica. Pranzo al sacco nell’area picnic attrezzata. Ore 15:00 Laboratorio esperienziale sui rapaci o in alternativa animazione ambientale (con giochi a tema naturalistico su quanto appreso nel corso della visita guidata). Proiezione filmato naturalistico sui grandi rapaci. Partenza Uscita sul territorio con laboratori esperienziali Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza delle attività di protezione e tutela ambientale svolta dalle aree protette. Uscita didattica di una giornata. Periodo consigliato: Settembre - Ottobre - Aprile - Maggio - Giugno Magliano dei Marsi, Riserva Naturale Orientata Monte Velino Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Invio di un KIT per la preparazione della gita, a tutte le scuole che aderiranno. Materiale informativo sulla Riserva a tutti i partecipanti. SULLE TRACCE DELL DELL’ORSO... Nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Uscita didattica di una giornata nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise alla scoperta della sua biodiversità,attraverso la visita al Museo dell’Orso con proiezione di un filmato,visita all’area faunistica con osservazione diretta ed un laboratorio didattico sull’orso bruno marsicano. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che a questo territorio offre il nome è, con i suoi 44.000 ettari di superficie - cui vanno aggiunti altri 60.000 ettari di area di protezione esterna - il più antico e forse il più importante Parco Nazionale d’Italia. In esso sono concentrati tutti o quasi i caratteri che contraddistinguono I’Appennino centrale, compresi elementi di flora e di fauna unici al mondo o ormai scomparsi nel resto della catena. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Sensibilizzare i ragazzi alle problematiche connesse alla biodiversità, con particolare attenzione all’orso bruno marsicano, specie emblema del Parco Nazionale più antico d’Italia, particolarmente soggetta a rischio estinzione e che richiede pertanto una attenzione considerevole. Far vivere ai partecipanti una gita scolastica diversa, che non sia solo un momento di svago, ma che permetta loro di acquisire, attraverso esperienze dirette sul territorio, conoscenze nuove sulla biodiversità, scoprendo i segreti dell’orso bruno marsicano. Ore 09:30 Arrivo a Villavallelonga, comune del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ore 09:45 Benvenuto delle guide (educatori ambientali), ed inizio dell’attività. Ore 10:00 Visita guidata al Centro Visita dell’Orso con attività esperienziale o proiezione di audiovisivo tematico sull’orso ed il suo habitat. Ore 12:00 Pranzo al sacco. Ore 14:00 Visita all’area faunistica con osservazione dell’orso bruno marsicano. Ore 15:30 Laboratorio didattico sull’orso, per scoprirne le abitudini ripercorrendo le fasi della sua vita. Ore 17:00 Partenza Uscita sul territorio con laboratori esperienziali 51 CEA Riserva Naturale Orientata Monte Velino Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 52 Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza della salvaguardia delle specie in via d’estinzione. Uscita didattica di una giornata. Periodo consigliato: Settembre – Ottobre - Aprile – Maggio - Giugno Villavallelonga, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Invio di un KIT per la preparazione della gita, a tutte le scuole che aderiranno. Materiale informativo sul Parco a tutti i partecipanti. Centro di Educazione Ambientale CENTRO VISITE PAOLO BARRASSO - MAJAMBIENTE E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.majambiente.it - www.casadellupo.it La Società Cooperativa Majambiente, nata nell’aprile 1994, opera nel settore dei servizi al turismo naturalistico, nell’educazione ambientale e nell’escursionismo, nell’editoria naturalistica, nella progettazione e realizzazione di cartellonistica, sentieristica e strutture per aree protette ed ambienti naturali, nella formazione e nel recupero ambientale. In questi anni, la nostra Società é cresciuta sia in termini di fatturato, sia in termini di collaboratori; ognuno dei soci impiegati é responsabile di un settore di intervento specifico e pertanto, nel corso di questi anni, ha acquistato esperienza e professionalità. I nostri soci sono esperti della gestione del territorio, della progettazione, gestione e manutenzione della sentieristica, nella gestione di corsi di formazione nel settore naturalistico e turistico. Tra i nostri collaboratori: un dottore forestale, un agronomo, un ingegnere minerario, un biologo, un geologo, interpreti, operatori didattico - naturalistici e culturali del Parco Nazionale della Majella, guide alpine e Accompagnatori di media Montagna, e un Istruttore nazionale di scialpinismo del Club Alpino Italiano. Majambiente gestisce dal 2005 la “Casa del Lupo”, la foresteria del Parco Nazionale della Majella, che ospita ricercatori, corsisti, laureandi e tutti coloro che intendono visitare il Parco, ed i Centri Informazioni del Parco di Caramanico Terme (Casa D’Antino) ed il Centro Visite di Bolognano. Majambiente inoltre collabora nella gestione del Giardino Botanico del Parco Nazionale della Majella “Daniela Brescia”” di S. Eufemia a Maiella. Majambiente gestisce le attività didattiche del Centro Lontra di Caramanico per conto del Corpo Forestale dello Stato. Nel maggio 2006 Majambiente è tra i Soci fondatori del Centro Studi sulla Montagna Abruzzese, che nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio dell’ambiente montano abruzzese, relativamente agli aspetti antropologici, culturali e storici, effettuare studi e ricerche sugli aspetti antropologici culturali e storici dell’ambiente montano abruzzese. Nel dicembre 2006 Majambiente stipula una Convenzione con Legambiente Abruzzo,, per una generale promozione delle valenze naturalistiche e delle economie sostenibili nel territorio del Parco Nazionale della Majella e del territorio montano abruzzese. Via del Vivaio, s. n. 65023 Caramanico Terme (PE) Parco Nazionale della Majella Telefono / fax 085 92 23 43 Didattica ed educazione all’ambiente ’’ambiente ed allo sviluppo sostenibile Dal 1994 Majambiente opera nel settore della didattica e dell’educazione ambientale, proponendo percorsi educativi per le scuole di ogni ordine e grado. Sul sito www.majambiente.it e www.casadellupo.it sono disponibili i nostri programmi. Majambiente progetta e realizza corsi d’aggiornamento per insegnanti, stages, campi scuola, settimane verdi, campi di ricerca e volontariato, ed è in grado di proporre le migliori soluzioni logistiche (la Casa del Lupo, hotels, trasporti etc.). Majambiente collabora con l’Ente Parco Nazionale della Majella nella realizzazione di percorsi educativi rivolti al mondo della scuola, e con tour operator del turismo scolastico per iniziative rivolte al turismo estivo. Nell’aprile 2007 la Regione Abruzzo ha finanziato il progetto d’educazione ambientale “le migliori energie per lo sviluppo sostenibile”,primo classificato tra i progetti presentati tra i Cea riconosciuti dalla Regione Abruzzo. 53 CEA Centro Visite Paolo Barrasso - Majambiente Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia 54 ENERGIE PER LA TERRA Il progetto tratta diffusamente i temi dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e del risparmio energetico. I temi affrontati sono: cos’è l’energia, le fonti energetiche fossili, cosa comporta l’utilizzo delle fonti fossili, protocollo di Kyoto, le fonti energetiche rinnovabili, energia solare, energia da biomasse, energia geotermica, energia eolica, energia da idrogeno, l’uso razionale dell’energia, le fonti rinnovabili negli edifici. E’’ prevista la realizzazione di un piano per il risparmio energetico per la propria Scuola (individuare gli sprechi, ragionare su come razionalizzare i consumi e quali modifiche apportare), che i ragazzi produrranno con l’ausilio dei nostri operatori. Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Sensibilizzare gli studenti ad un corretto e parsimonioso uso delle risorse naturali, in particolare le risorse energetiche - realizzare il progetto nell’ottica della replicabilità delle iniziative - produrre del materiale informativo e formativo sui temi affrontati. 3 incontri in aula ed un’uscita conclusiva. Negli incontri verranno trattati i temi del progetto attraverso una metodologia coinvolgente. Sussidi didattici, presentazioni multimediali, partecipazione attiva, test e verifiche, ricerca web Fornire ai ragazzi strumenti utili e suggerimenti per un approfondimento culturale, che possano costituire il primo step per un possibile percorso innovativo nella trattazione dei temi suggeriti dal progetto, anche e soprattutto nella vita quotidiana a scuola ed a casa. 3 mesi per gli incontri in aula e l’uscita finale nella primavera 2008. Aula ed uscita didattica presso gli impianti delle fonti rinnovabili (verranno selezionati gli impianti più vicini all’Istituto Scolastico). Modalità ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi: • questionari d’ingresso • test di valutazione delle fasi del processo • questionari di valutazione finali - “piano per il risparmio energetico”” redatto in relazione alle esigenze dell’Istituto - cd - altro materiale didattico SIAMO PARTE DELLA TERRA Il progetto è incentrato sulla biodiversità naturale e culturale, sulle relazioni tra gli esseri viventi, sulle estinzioni delle specie. Capire l’importanza e l’esigenza di conservare la diversità biologica sono gli obiettivi del progetto. Incontri in aula con l’ausilio di sussidi didattici e uscite sul territorio per relazionarsi con gli habitat, capirne il valore e l’interesse, ed il bisogno della loro conservazione e protezione. Nell’uscita finale verrà proposto un itinerario naturalistico e/o culturale nel Parco Nazionale della Majella, anche con visita a strutture museali ed aree faunistiche, in accordo con l’Istituto Scolastico. Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Sensibilizzare gli studenti alla conoscenza ed approfondimento personale delle diversità naturali e culturali, anche in relazione al concetto di integrazione. produrre del materiale informativo e formativo sui temi affrontati. 3 incontri in aula ed un’uscita conclusiva. Negli incontri verranno trattati i temi del progetto attraverso una metodologia coinvolgente. Sussidi didattici, presentazioni multimediali, partecipazione attiva, test e verifiche, ricerca web Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Fornire ai ragazzi strumenti utili e suggerimenti per un approfondimento del tema affrontato, una migliore conoscenza del territorio in esame (in particolare delle aree protette in Abruzzo) 3 mesi per gli incontri in aula e l’uscita finale nella primavera 2008. Aula ed uscita didattica nel Parco Nazionale della Majella Modalità ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi: • questionari d’ingresso • test di valutazione delle fasi del processo • questionari di valutazione finali - ““carta della biodiversità” faunistica e floristica del Parco Nazionale della Majella - cd - altro materiale didattico ACQUA, PREZIOSA E PER TUTTI Il progetto propone una riflessione attenta sull’acqua, sul suo utilizzo, sui suoi sprechi, sulle sue qualità e caratteristiche, sulla sua importanza per la vita di ogni essere vivente. Il soggiorno è previsto nella Casa del Lupo, l’ostello del Parco Nazionale della Majella in Caramanico Terme (stanze doppie e triple con servizi e sale a disposizione). Il progetto è articolato su tre giorni di attività didattica (e due pernottamenti). Lezioni nelle nostre aule all’aperto, esperimenti, produzione di materiale didattico, escursioni naturalistiche nella valle del fiume Oriento, sul fiume Lavino ed all’eremo celestiniano di San Bartolomeo in Legio; la visita al Museo Naturalistico ed Archeologico “Paolo Barrasso””, al Museo della Fauna ed al Centro Lontra, completano l’offerta di questo progetto formativo sulla risorsa “acqua”. Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE (20 ALUNNI) PER ISTITUTO Sensibilizzare gli studenti alla conoscenza ed approfondimento personale del tema e del territorio in esame Soggiorno nel Parco Nazionale della Majella. Durante il soggiorno verranno trattati i temi del progetto attraverso lezioni all’aperto ed uscite naturalistiche e culturali. Sussidi didattici, escursioni, presentazioni multimediali, partecipazione attiva, test e verifiche, ricerca web Fornire ai ragazzi strumenti utili e suggerimenti per un approfondimento del tema affrontato, una migliore conoscenza del territorio in esame (in particolare delle aree protette in Abruzzo) ed una maturata coscienza del problema “acqua” 3 giorni (soggiorno) Caramanico Terme (Pescara) - Parco Nazionale della Majella Modalità ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi: • questionari d’ingresso • test di valutazione delle fasi del processo • questionari di valutazione finali - ““carta dell’acqua”” della valle dell’Orta nel Parco Nazionale della Majella - cd - altro materiale didattico 55 Centro di Educazione Ambientale FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI L’AQUILA Via Verdi, 28 67100 – L’AQUILA Tel. 0862 432971 Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi 56 E E-mail: [email protected] Riportare equilibrio nel rapporto Uomo e Ambiente è una priorità assoluta per il futuro del pianeta. La ricerca di questo equilibrio passa attraverso la gestione di una serie di problematiche legate non solo alla protezione della natura, ma anche alla pace e ad uno sviluppo sostenibile che rispettoso del territorio e delle culture che in esso si sono sviluppate.Questa difficilissima sfida merita figure qualificate che facciano della loro passione per l’Ambiente una professione. L Università di l’Aquila, attraverso la facoltà di Scienze della Formazione, forma L’ professionisti nel settore specifico dell’Educazione Ambientale, in possesso di cultura di base storico-artistica e naturalistica al tempo stesso, capaci di educare un pubblico eterogeneo dalla infanzia alla terza età ai valori etici, culturali, estetici, naturalistici e scientifici dei beni che l’ambiente offre nella sua complessità, nella visione dello sviluppo sostenibile. All’uopo tale figura dovrà possedere non solo una base professionale pedagogica ma anche una buona base culturale naturalistica e culturale letteraria e storico-artistica. Al fine di mettere in campo tali professionalità, è stato istituito all’interno della Facoltà di Scienze della Formazione un Centro di Educazione Ambientale riconosciuto dalla Regione Abruzzo quale CEA di interesse regionale, struttura all’avanguardia per ciò che concerne i modelli pedagogici adottati ed in grado di garantirne un rapido e costante aggiornamento. Particolare attenzione è stata posta oltre che negli interventi didattici rivolti agli alunni degli istituti scolastici, all’attività di supporto offerta al corpo docente nell’affrontare problematiche connesse all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile. Negli ultimi anni sono state sviluppate proficue collaborazioni con le altre strutture di educazione ambientale operanti sul territorio regionale, al fine di rendere l’azione di sensibilizzazione ed educazione ambientale quanto più efficace possibile. ED E’ SEMPRE PIU’ CALDO... come sta cambiando il nostro clima Scioglimento dei ghiacciai, inondazioni catastrofiche … il clima forse è impazzito? Prima di tutto è importante capire i fenomeni climatici: il ruolo dell’atmosfera terrestre, l’effetto serra, il ciclo delle stagioni, la formazione del vento, la meteorologia… La temperatura sulla terra sta aumentando e gli uomini ne sono i principali responsabili. Quali sono i rischi futuri di questo surriscaldamento? E’’ tempo di agire! Ognuno di noi nella vita di tutti i giorni, può fare qualcosa per proteggere il pianeta. Il clima della terra è dinamico. Ma ci sono delle evidenze scientifiche che indicano come i cambiamenti attuali stiano eccedendo quelli che ci si potrebbe aspettare a seguito di cause naturali, data la rapidità con cui si stanno manifestando. In tale scenario si colloca il presente intervento, teso ad informare e sensibilizzare sulle problematiche connesse ai cambiamenti climatici. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Contribuire alla crescita di una coscienza ecologica, attenta alle problematiche dell’ambiente consapevole del peso delle nostre scelte quotidiane sulla salvaguardia degli equilibri naturali; far comprendere ai partecipanti le basi della meteorologia; sensibilizzare sulle problematiche connesse agli attuali cambiamenti climatici; informare sui rischi che a cui siamo esposti se non si riesce a innescare una controtendenza; stimolare all’adozione di comportamenti responsabili e sostenibili che non minaccino ulteriormente gli equilibri naturali. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività::modulo didattico in classe (da svolgere presso l’istituto scolastico); modulo didattico sul territorio (da svolgere all’aperto) Modulo didattico in classe n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune. Modulo didattico sul territorio Attività all’aperto con laboratorio esperienziale sulla meteorologia ed i cambiamenti climatici.Visita ad una stazione meteorologica. Uscita didattica della durata di 4h. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune. Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente che non incidano negativamente sui cambiamenti climatici. n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio Presso il comune ove risiede l’istituto scolastico. Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sui cambiamenti climatici. ENERGIA dal ...VENTO - Scoprire, comprendere ed utilizzare l’energia eolica La presente iniziativa didattica vuole essere di stimolo e supporto a scelte energetiche consapevoli orientate sempre più verso fonti rinnovabili, in particolar modo in un periodo in cui si vive nel nostro paese ed anche in Europa una nuova era dell’energia. La questione del reperimento e dell’utilizzo di forme di energie alternative è di sicura attualità e richiede un interessamento diretto da parte di coloro che si occupano di informazione ed educazione ambientale. In primis, la necessità di porre un freno ad un consumo sconsiderato di energia. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Contribuire alla crescita di una coscienza ecologica, attenta alle problematiche dell’ambiente consapevole del peso delle nostre scelte quotidiane sulla salvaguardia degli equilibri naturali; far acquisire ai ragazzi conoscenze sulle energie alternative con particolare attenzione all’energia eolica;promuovere l’utilizzazione della fonte eolica in un rapporto costantemente equilibrato tra insediamenti e natura; diffondere comportamenti quotidiani sostenibili tesi al risparmio energetico;comprendere cosa si intende per sistema energetico e quali tappe e soggetti include;fare attività di laboratorio per sperimentare fonti di energia alternative Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività:modulo didattico in classe (da svolgere presso l’istituto scolastico); modulo didattico sul territorio (presso un impianto eolico) Modulo didattico in classe n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune. Modulo didattico sul territorio Attività all’aperto con visita ad un impianto di energie alternative ad esempio visita al Parco del Vento (Collarmele – Aq) od in alternativo ad un impianto similare presente sul territorio regionale. Accompagnati da un operatore del CEA osserveranno il funzionamento di una centrale eolica. Uscita didattica della durata di 4h. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni. Uscita sul territorio. 57 CEA Facoltà di Scienze della Formazione Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente che vedano la scelta di fonti di energie alternative. n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio Gli interventi in aula presso l’istituto istituto scolastico. LL’uscita presso un impianto eolico. Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sulla energia eolica. Titolo ON-OFF...ENERGIA IN CASA. Consumi domestici e percorsi dell’energia attraverso misure, giochi ed esperimenti Presentazione Promuovere uno sviluppo sostenibile significa acquisire consapevolezza degli stili di vita quotidiani e della loro “intensità energetica””, per individuare strategie e comportamenti per un uso razionale dell’energia. Il progetto prende avvio dall’ambiente quotidiano e dagli elettrodomestici di uso più frequente e permette ai ragazzi, attraverso una simulazione e l’uso di una strumentazione di misura ad hoc, di prendere coscienza dei consumi quotidiani domestici di energia elettrica – circa 1/4 di quelli totali italiani. Dalla dimensione locale passa poi ad una più globale, per far comprendere ai ragazzi quanta e quale energia è inglobata in questi stessi beni: nell’acquisizione delle materie prime, nella produzione, nel percorso che fanno per raggiungere le nostre case. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 58 Contribuire alla crescita di una coscienza ecologica, attenta alle problematiche dell’ambiente consapevole del peso delle nostre scelte quotidiane sulla salvaguardia degli equilibri naturali; far confrontare studenti e studentesse con i loro consumi energetici e con quelli degli elettrodomestici più diffusi nelle nostre abitazioni; fare attività di laboratorio per sperimentare fonti di energia alternative Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività:modulo didattico in classe (da svolgere presso l’istituto scolastico); modulo didattico sul territorio (presso un impianto eolico) Modulo didattico in classe n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune. Modulo didattico sul territorio Attività all’aperto con visita ad un impianto di energie alternative ad esempio visita al Parco del Vento (Collarmele – Aq) od in alternativo ad un impianto similare presente sul territorio regionale.Accompagnati da un operatore del CEA osserveranno il funzionamento di una centrale eolica.Uscita didattica della durata di 4h. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni. Uscita sul territorio. Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente che vedano la scelta di fonti di energie alternative. n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio Gli interventi in aula presso l’istituto istituto scolastico. LL’uscita presso un impianto eolico. Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sul risparmio energetico. Centro di Educazione Ambientale del FIUME E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.ceaserranella.it Il Centro di Educazione Ambientale del Fiume è situato presso la Riserva Regionale “Lago di Serranella” istituita con L.R. n. 68/90, un ambiente palustre alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino, importante luogo di sosta per l’avifauna migratoria e centro di osservazione sul basso corso del Sangro. Il CEA del Fiume promuove non solo attività “tradizionalmente” rivolte al mondo della scuola e alla formazione ma anche azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento della popolazione locale, di collaborazione con gli operatori del sociale e del volontariato, dei centri diurni degli anziani. Il CEA sostiene inoltre la ricerca scientifica e storica ed ha avviato proficue collaborazioni con enti, ricercatori, docenti e quanti si occupano, a vari livelli, dell’ambiente naturale. Nel CEA del Fiume è previsto anche un Centro Studi sul Sangro finalizzato alla documentazione e all’allestimento di un archivio del territorio; esso si avvia quindi a diventare un poliedrico laboratorio didattico operativo e multidisciplinare con il fine ultimo di promuovere comportamenti individuali e sociali atti a favorire una gestione sostenibile delle acque insieme alla consapevolezza delle problematiche ambientali. Il Centro di Educazione Ambientale del Fiume svolge attività continuative di educazione ambientale, di documentazione, di diffusione delle informazioni e assistenza agli operatori del settore. Il C.E.A. collabora con scuole di formazione professionale, con comunità montane, centri di ricerca, centri di documentazione ed enti e strutture del sociale ed ha convenzioni con le Università di Bologna, LAquila,Teramo,Viterbo. Il Centro di Educazione Ambientale offre opportunità L’ di effettuare stage ed esperienze formative per la promozione del territorio e la sensibilizzazione delle popolazioni locali.Il Centro dà infine grande importanza al rapporto privilegiato con le istituzioni scolastiche realizzando percorsi di lavoro comuni che hanno finora permesso la produzione di materiali e pubblicazioni e l’organizzazione di corsi di aggiornamento per i docenti. Grazie ai bandi sull’educazione ambientale promossi dalla regione il Cea del Fiume ha dato corso a tre progetti già conclusi: il primo,“Educazione Ambientale e gestione sostenibile delle acque del fiume Sangro”,ha permesso di allestire un archivio ed un centro di documentazione sul basso Sangro con raccolta di dati storici sugli usi tradizionali e le attività economiche legate all’acqua. Il secondo,“La costa teatina: un osservatorio sulla sostenibilità”,mutuando alcuni dei metodi di lavoro di Agenda 21 del Mediterraneo, si è proposto di raccogliere dati ambientali sul rapporto fiume - costa - mare con iniziative didattiche, di divulgazione e di sensibilizzazione delle popolazioni e delle amministrazioni locali. Il terzo progetto,“Arte e natura a Serranella””, ha inteso promuovere il connubio fra l’area protetta e l’espressione artistica contemporanea con lo scopo di riqualificare territori un tempo degradati attraverso interventi di riqualificazione e valorizzazione. Attualmente il Cea del Fiume, in collaborazione con il Cea delle Abetine, è impegnato nel progetto “Biodiversità rurale: tutela delle cultivar e orti didattici””, incentrato sulla conservazione del germoplasma legato agli orti e sulla salvaguardia delle cultivar, varietà vegetali locali che stanno ormai scomparendo soppiantate da quelle a maggior resa produttiva imposte dal mercato. A Serranella sono stati realizzati due orti tematici: un orto medioevale ed uno con le specie post colombiane mentre in un settore dell’orto botanico verrà coltivato il giardino di Pomona con cultivar arboree tradizionali. Centro di Educazione Ambientale del Fiume Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella Loc. Brecciaio, 2 66037 Sant’Eusanio del Sangro (CH) tel. e fax 0872 50357 cell. 338 5728304 59 CEA del Fiume Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione 60 FRA BOSCHI E MARE, ALLA SCOPERTA DELLA COSTA DEGLI ARANCI L’attività proposta è incentrata sull’uso sostenibile delle risorse ambientali nel contesto della costa teatina che presenta ancora valori naturalistici di rilievo (ed è quindi al centro di misure e progetti di tutela) ed una identità legata agli usi tradizionali, a presenze storiche ed artistiche, a luoghi della memoria, tutti elementi che caratterizzano il tratto di costa chietina noto come costa dei trabocchi. I luoghi proposti sono quindi il Cimitero britannico di Torino di Sangro come luogo della memoria, la lecceta come luogo della natura e il trabocco di Punta Tufano come sintesi delle attività umane tradizionali e di una nuova identità turistica costiera. Classi III,, IV e V Scuola primaria e secondaria di I grado - MAX 16 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO L’obiettivo di questa attività didattica di educazione ambientale è mostrare come il territorio della costa possa essere oggetto di sviluppo sostenibile valorizzando le risorse naturali e culturali e nel pieno rispetto delle tradizioni e degli usi delle popolazioni che da sempre hanno lavorato ed interagito con la natura dei luoghi. L’intera costa teatina è del resto oggetto di recenti interventi di tutela mirati a creare un sistema di aree protette ed un uso sostenibile delle risorse ambientali che caratterizzi quindi anche il turismo balneare di queste zone. Ore 9.30 – Visita al Cimitero di Guerra Britannico di Torino di Sangro, luogo della memoria della II Guerra Mondiale Ore 10.30 – Visita guidata alla Lecceta di Torino di Sangro (percorso natura e aree faunistiche) Ore 12.30 – pranzo al sacco nell’area attrezzata del Centro Visite Ore 13.30 – piccola degustazione guidata di prodotti della costa teatina, l’antica tradizione della coltivazione delle arance (Rocca S. Giovanni) Ore 14.00 – Visita del Trabocco di Punta Tufano – illustrazione delle tecniche di pesca sul trabocco. Operativa, basata sul coinvolgimento dei ragazzi nelle attività proposte e nella predisposizione di un itinerario turistico. Sensibilizzazione dei ragazzi all’uso sostenibile delle risorse ed alle nuove forme di turismo eco-compatibile; integrazione delle diverse letture del territorio (naturalistica, paesaggistica, culturale e produttiva). Attività giornaliera Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro Costa teatina: comune di Rocca S. Giovanni (C.da Vallevò) Questionario sul gradimento dell’attività proposta. Realizzazione di un itinerario turistico della costa teatina predisposto dai ragazzi in forma multimediale o di depliant; le esperienze più interessanti verranno inserite sul sito www.leccetatorinodisangro.it PORTIAMO L’ORTO A SCUOLA! l Cea del Fiume e il Cea delle Abetine stanno realizzando da qualche anno un progetto a tutela della biodiversità rurale per salvare le cultivar, le varietà locali coltivate che stanno diventando sempre più rare. L’attività proposta si propone di mostrare da vicino gli orti tematici già realizzati: l’orto medioevale e quello delle specie introdotte dopo la scoperta dell’America (pomodori, peperoni, ecc.). Oltre alla visita i ragazzi saranno manualmente impegnati nelle attività dell’orto praticate al momento della loro visita e predisporranno, con l’aiuto degli operatori, la cassetta per il loro orto didattico con cultivar locali da riportare a scuola e coltivare nell’aiuola limitrofa o anche in vaso (il contenuto della cassetta verrà stabilito in accordo con gli insegnanti). Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi L attività è completata da un laboratorio del formaggio realizzato con un’Azienda agriL’ cola vicina al Centro Visite dove i ragazzi assisteranno a tutte le fasi di lavorazione dalla raccolta del latte alla produzione di formaggio fresco con degustazione finale. Scuola primaria e secondaria di I Grado - MAX 16 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO L obiettivo principale è sensibilizzare i ragazzi sul tema del recupero delle cultivar locali L’ quali elemento di biodiversità del mondo naturale e fonte di una corretta educazione alimentare basata sui prodotti stagionali e locali. La loro coltivazione garantisce infatti non solo una buona qualità del terreno ma anche la conservazione delle varietà locali che si sono selezionate in un lungo arco di tempo e richiedono quindi un uso ben più limitato di pesticidi o concimi artificiali. Un’ulteriore finalità è costituita dalla proposta di realizzazione di un piccolo orto didattico con attività pratiche per i ragazzi coinvolti. Ore 9.30 – Riserva Regionale Lago di Serranella: Ritrovo in Località Taverna Nova – chiesa di S. Francesco di Casoli ed escursione lungo il percorso degli orti della riserva. Ore 10.30 – visita guidata agli orti tematici : orto medioevale e l’orto post-colombiano; le cultivar quale risorsa per la tutela della biodiversità rurale. Le strutture tradizionali dell’orto: il semenzaio, il pagliaio, la graticciata di canne. Ore 11.30: laboratorio del formaggio presso l’Azienda Agricola di Rosa Bardella in Contrada Castellata di S. Eusanio del Sangro (in prossimità del Centro Visite) Dal latte al formaggio con piccola degustazione finale. Ore 13.30: pranzo al sacco presso il Centro Visite Ore 14.30: attività pratiche negli orti tematici della riserva insieme agli operatori: dal seme al prodotto finale, le fasi della vita dell’orto preparazione della cassetta delle specie da riportare a scuola. Incentrata sul coinvolgimento diretto dei ragazzi e sullo sviluppo delle attività manuali e legate all’esperienza. Sensibilizzazione al problema della perdita di biodiversità nel mondo rurale, attività pratiche per la realizzazione di un orto didattico Attività giornaliera Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella Questionario sul gradimento delle attività Realizzazione di un piccolo orto didattico; raccolta di materiali da pubblicare sul sito del Cea, www.ceaserranella.it GIOCHIAMO CON L’ACQUA L’ attività didattica proposta si incentra sull’acqua, fondamentale risorsa per la vita L’ dell’uomo sempre più minacciata da scarsità e fattori di degrado. Con i più piccoli questo obiettivo va perseguito con esperienze chiare e dirette che risultino coinvolgenti quindi verrà proposto nella visita un laboratorio dell’acqua che prevede semplici analisi da campo (ph, temperatura, conducibilità) e l’esame dei diversi ambienti acquatici (acque correnti, stagni, lanche). Nel pomeriggio si propongono le passeggiate con la terra, esperienze pratiche incentrate sul gioco e sull’esplorazione sensoriale del mondo naturale, il gioco di Serranella e la raccolta di un piccolo souvenir naturale da riportare a casa. Alunni delle classi I - II della Scuola primaria - MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO L attività proposta mira alla promozione di comportamenti individuali che favoL’ riscano il consapevole risparmio ed una gestione futura realmente sostenibile. Si vuole trasmettere ai bambini il messaggio che l’acqua è una risorsa naturale unica ed allo stesso tempo limitata e che è importante evitare gli sprechi e preservare le acque da ogni tipo di inquinamento. 61 CEA del Fiume Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 62 Ciò viene tradotto in pratica sia analizzando i nostri comportamenti giornalieri e individuando delle piccole azioni quotidiane per poter evitare gli sprechi di acqua sia attraverso un’esplorazione diretta degli aspetti naturalistici del fiume attraverso esperienze didattiche per il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’acqua. Ore 9.30 – Riserva Regionale Lago di Serranella: Ritrovo al Centro Visite della riserva in C.da Brecciaio di S. Eusanio del Sangro Ore 10.30 – visita guidata nella riserva e laboratorio delle acque Ore 12.30: pranzo al sacco presso il Centro Visite Ore 14.30: le passeggiate con la terra: magiche avventure per esplorare con i sensi il mondo naturale L approccio è di tipo induttivo e operativo e basato sull’esperienza diretta e sul L’ coinvolgimento dei ragazzi nel lavoro di campo. Proposizione del lavoro di campo come metodo di ricerca sull’ambiente; sensibilizzazione dei ragazzi sull’uso sostenibile delle risorse naturali ed in particolare dell’acqua. Attività giornaliera Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella Questionario sul gradimento delle attività proposte. Verrà consegnato ad ogni bambino il quaderno didattico “Esploriamo il fiume”” da compilare durante le attività pratiche proposte. Alle classi verranno consegnati materiali di approfondimento. Centro di Educazione Ambientale GIGLIO DI MARE - PANCRATIUM E E-mail: [email protected] Il CEA “Giglio di mare”- Pancratium nasce a cura dell’’ Associazione culturale “Urbs mea””, formata da insegnanti particolarmente sensibili alle problematiche ambientali, che hanno ravvisato la necessità di raccordare a livello locale le varie esperienze. Nel novembre 2003 il CEA ottiene il riconoscimento da parte della Regione Abruzzo come Centro di Educazione Ambientale di interesse regionale. I numerosi progetti finora promossi e realizzati hanno avuto come destinatari privilegiati gli studenti del comprensorio vastese, in un’azione di sensibilizzazione alle più svariate problematiche ambientali e di conoscenza del proprio territorio. Energia, Rifiuti, Percorsi storico-naturalistici, Aree protette sono alcuni degli ambiti di studio considerati. Il CEA ha instaurato rapporti di collaborazione non solo con le scuole ma anche con Enti e Associazioni locali. Esso si propone, infatti, come laboratorio aperto al territorio, capace di: promuovere un processo di conoscenza e di partecipazione attiva;essere luogo di riferimento e di incontro per insegnanti, classi di studenti, operatori ambientali; fornire un servizio di documentazione e di informazione; promuovere la creazione di Laboratori tematici presso le scuole e di aule decentrate sul territorio; promuovere l’Agenda 21 Locale nelle scuole. Associazione culturale “Urbs mea” c/o Scuola Media Statale “G.Rossetti Vasto (Ch) tel.0873 380114 Le attività del CEA “Giglio di mare” - Pancratium Progettazione didattica con le scuole; Produzione di materiale didattico;; Laboratori di educazione ambientale; Cineforum tematici; Soggiorni educativi per ragazzi e adulti; Convegni e mostre; Attività di studio e di documentazione; Campagne di indagine ambientale, d’informazione e sensibilizzazione sul territorio. Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti LA COSTA DEI TRABOCCHI La Costa dei Trabocchi è una linea di suggestioni, natura, sapori, storia, tradizioni. I trabocchi sono il simbolo della nostra regione, una delle ricchezze che potrebbero accrescere il turismo e l’occupazione lungo la nostra costa. Il percorso di studio pluridisciplinare vuole avvicinare i ragazzi e le loro famiglie ad un aspetto caratteristico della nostra costa e mira alla scoperta della bellezza suggestiva del paesaggio naturalistico ma anche delle componenti storiche, economiche, geologiche, gastronomiche ad esso abbinate. Scuola secondaria di I grado e le loro famiglie MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO - Conoscenza del territorio quale “luogo”” in cui si sono realizzate significative sinergie tra uomo e ambiente naturale nel corso della storia. - Cogliere il contrasto stridente tra l’’ umiltà dei trabocchi e l’’ aggressione del cemento armato delle spiagge sabbiose. - Individuazione di azioni interpretative e propositive. - Maturare il senso di responsabilità personale e sociale. Fase della scoperta - presentazione del percorso in aula - visita guidata ad un tratto della costa dei trabocchi - laboratorio ittico in compagnia dei genitori Fase conoscitiva - intervento di esperti (geologo, storico, ecc.) Fase del messaggio -Allestimento della mostra Contenuti -Cos’è un trabocco - Anagrafica dei trabocchi - Costruzione e materiali - Dinamica e geologia della costa - Alcune storie e Personaggi - Attività sulla costa dei trabocchi - 63 CEA Giglio di Mare - Pancratium I trabocchi oggi - I trabocchi nell’arte - Versi, note e sapori della costa dei trabocchi Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività 64 Esperienziale Le attività sono organizzate per gruppi di 50 alunni, o per due gruppi classe. Potenziamento di identità, autonomia, responsabilità, equilibrio, sensibilità nei confronti de proprio ambiente. Marzo – Maggio Aula Tratto di costa da Ortona a Vasto Argomentazione e dibattito; visione del materiale prodotto. Valutazione del contributo dato da ogni alunno per la riuscita del progetto didattico condiviso. Mostra documentaria articolata per nuclei tematici: geologico-territoriale, architettonico-ingegneristico, storico-economico, naturalistico-gastronomico, documentativo della situazione attuale. TRA MARE E STELLE L iniziativa sorge dalla collaborazione tra il Cea “Giglio di mare””, l’Associazione AstroL’ fili Frentani e LL’Osservatorio Astronomico Colle Leone di Mosciano S.Angelo (TE), e rappresenta una piacevole occasione per riscoprire un altro affascinante aspetto del suggestivo paesaggio della Riserva Naturale di Punta Aderci di Vasto, quello del cielo stellato che abbiamo denominato “Parco delle stelle”. Scuola secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Promuovere una partecipazione attiva alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente. Obiettivi: - Conoscere e valorizzare le risorse biologiche, geomorfologiche e archeologiche della Riserva Naturale di Punta Aderci. - Acquisire gli strumenti necessari all’analisi e all’interpretazione delle osservazioni applicando il metodo scientifico. - Divulgare le conoscenze astronomiche - Conoscere le problematiche relative all’inquinamento luminoso e al risparmio energetico Il progetto comprende due tipi di lettura dell’ambiente: - di giorno, alla luce del Sole: lezione itinerante nella Riserva - di sera, illuminati dalle Stelle: stage osservativo presso l’Osservatorio Astronomico Colle Leone di Mosciano S. Angelo (TE). ““A merenda con l’ Astronomo”. Inserita nel percorso una merenda in compagnia di un astronomo professionista, una “chiacchierata”” con l’astronomo, un ecoquiz (tipo gioco dell’oca) e a seguire, tempo permettendo, l’osservazione del cielo stellato presso il Parco delle Stelle (il cielo di Punta Aderci) e lezione all’interno del planetario mobile. A tutte le citate attività saranno invitati a partecipare i genitori dei ragazzi. Contenuti. - La biodiversità - L’importanza dei Parchi, delle Riserve, delle Aree protette - Le risorse naturalistiche e storico-archeologiche della Riserva - Inquinamento luminoso - Risparmio energetico Esperienziale Potenziamento di identità, responsabilità, sensibilità nei confronti del proprio ambiente. Aprile – Maggio Riserva di Punta Aderci Osservatorio Astronomico di Colle Leone (Mosciano S.Angelo) Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Argomentazione e dibattito; visione del materiale prodotto. Valutazione del contributo dato da ogni alunno per la riuscita del progetto didattico condiviso. Mostra fotografica Risonanza dell’iniziativa attraverso mezzi d’informazione TUTTI A SCUOLA... NEL PARCO! Desiderando creare una cultura nelle nuove generazioni che miri alla salvaguardia del pianeta e alla condivisione delle possibili soluzioni da adottare, è necessario mettere in gioco: - I sentimenti di affezione del ragazzo verso il mondo circostante mettendo in subbuglio la sua innata curiosità - Il coinvolgimento della famiglia che determini una sinergia di gruppo con gli insegnanti , capace di sorreggere entusiasmi e dare metodo di lavoro nel tempo Questa riflessione è frutto di quasi trenta anni di esperienza nel campo educativo-ambientale durante i quali sono stati raccolti frutti buoni ma rari perché il lavoro è stato incentrato solo sui ragazzi. Negli ultimi anni a fronte di una minore fatica sono stati raggiunti risultati migliori coinvolgendo con un progetto i Papà assieme ai figli. Scuola primaria e scuola secondaria di I grado (I anno), genitori ed insegnanti MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Risvegliare nei genitori il senso di appartenenza alla Natura Approfondire alcune tematiche ambientali intorno alle quali fare crescere il senso di responsabilità individuale e collettivo Creare nei ragazzi le condizioni per dei ricordi belli da collegare alla salvaguardia della Natura. Osservare le modalità di apprendimento degli alunni in situazioni di circolarità delle conoscenze in ambienti diversi da quelli scolastici Fare sinergia tra famiglia e scuola sulle problematiche ambientali I genitori degli alunni di due classi saranno invitati insieme ai loro figli ed agli insegnanti di questi a visionare sei film di carattere ambientale, nella stessa scuola, in orario pomeridiano concordato. Ciò per: - Attivare un sereno confronto su tematiche ambientali - Creare il senso di appartenenza ad un gruppo - Mettere le basi per la partecipazione alla settimana di volontariato nel Parco. La visione del film sarà ogni volta seguita da uno spazio “dibattito-approfondimento “ ”, al termine del quale verranno consegnate schede di riflessione sul film.Alla fine del ciclo verrà offerta ai genitori, agli alunni e agli insegnanti la possibilità di trasferire l’aula scolastica in un Parco. Ricerca-azione; Imparare-facendo Coinvolgimento delle famiglie in futuri progetti di E. A. Rafforzamento della coscienza ambientale I sei films previsti verranno proiettati, con cadenza settimanale, nei mesi invernali; la settimana nel Parco verrà organizzata nel periodo Marzo-primi di Maggio in modo che ci sia la possibilità, rientrando a scuola, di rielaborare l’esperienza. Aula video presso la Scuola che aderisce con due classi al progetto. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise o altro Parco ove sia possibile riscontrare le stesse opportunità di partecipazione ad una settimana di volontariato. Mostra fotografica-documentaria. Verifica di gruppo al rientro dalla settimana di volontariato Produzione di nuove idee progettuali in sinergia genitori-ragazzi-insegnanti Mostra fotografica e DVD Articoli su quotidiani locali e interventi durante programmi “verdi”” di TRSP 65 Centro di Educazione Ambientale IL GRANDE FAGGIO E E-mail: [email protected] @tin.it - [email protected] - [email protected] - [email protected] Sito internet: www.ilgrandefaggio.it Via Fontepalombo, 36 66010 Pretoro (CH). Tel. e Fax 0871/898143 Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti 66 Il Centro di Educazione ed Esperienza Ambientale“il grande faggio”è un’agenzia per lo “sviluppo sostenibile”” che rivolge le proprie iniziative culturali, turistiche e ricreative alle scuole, agli enti ai gruppi e alle famiglie. E’’ riconosciuto dalla Regione Abruzzo come ““Centro di Interesse Regionale” e appartiene alla Rete Nazionale dei Centri di Educazione Ambientale di Legambiente. L ambiente che ci circonda, quello del Parco Nazionale della Majella, ricco di L’ particolarità ecologiche e di tradizioni popolari antiche e suggestive, testimonia l’armonia tra l’uomo e la natura che cerchiamo di condividere con i nostri ospiti. Questo messaggio è vivificato anche dalla calda accoglienza e dalla cucina genuina delle nostre cuoche. Le attività che proponiamo spaziano da quelle del vero e proprio laboratorio didattico-scientifico all’escursionismo e turismo montano comprese anche esperienze di volontariato in ambiente. Dal 1997 ci occupiamo di: progettazione didattica; laboratori didattico – scientifici; formazione ed aggiornamento per docenti ed operatori del settore; consulenza e comunicazione ambientale; percorsi didattici e divulgativi; campi scuola; soggiorni vacanza per ragazzi e adulti; escursioni e visite guidate; promozione culturale; attività di volontariato; ristorazione tipica. Dal 1998 siamo un centro appartenente alla Rete Nazionale dei CEA di Legambiente. Dal 2001 siamo riconosciuti come Centro di Interesse Regionale (Del. G.R. n. 1314 del 27.12.01 ai sensi dell’art. 10 della L.R. n. 122 del 29.11.1999) Dal 2003 facciamo parte del Sistema Bibliotecario Provinciale Dal 1 Agosto 2003 gestiamo, per conto dell’Ente Parco Nazionale della Majella, l’Area Faunistica del Lupo Appennico. Il gruppo di lavoro è composto da personale con varie qualifiche: educatori ambientali; naturalisti; accompagnatori di media montagna;; maestri di escursionismo. NEL LABIRINTO DELLA VITA... Laboratori di lettura di ambienti, luoghi e situazioni nello spazio e nel tempo. Docenti ed alunni Scuola primaria e secondaria di I grado Le esperienze laboratoriali, intorno al tema della biodiversità e dell’equilibrio ’’equilibrio ecosistemico, mirano ad un lavoro in termini “reticolari””, non tanto approfondendo le conoscenze tecnico-scientifiche sui contesti indagati (biologia, etologia…), quanto a favorire un approccio complesso al problema della difesa delle specie “a rischio”. Storia di un bosco: ricerca, selezione, analisi e ricollocazione cronologica di elementi naturali quali passaggi significativi nella grande storia evolutiva e nella complessa dinamica relazionale fra le specie. Metodo S. I.C.(Indice di Comparazione Sequenziale):attività laboratoriale basata sul calcolo quantitativo della biodiversità vegetale utilizzando le specie erbacee come indicatori ambientali. Indici di Witthaker e Shannon: attività laboratoriale basata sul calcolo quantitativo della biodiversità vegetale utilizzando le specie di piante legnose come indicatori ambientali. Nel labirinto delle acque:Vengono proposte indagini di tipo geografico e morfologico,analisi fisiche e analisi biologiche mediante prelievo/campionamento con retino entomologico. Una giornata da lupi: conoscenza, analisi e valutazione degli aspetti biologici, etologici, culturali ed antropologici legati al Lupo Appenninico attraverso l’osservazione degli esemplari presenti presso l’Area Faunistica di Pretoro. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Le proposte prevedono l’uso del metodo scientifico sperimentale, con l’ausilio di strumentazione tecnico-scientifica quali microscopi, schede specifiche, lenti d’ingrandimento, pinze entomologiche, galleggianti, retini… Le proposte presentate, attraverso l’esperienza laboratoriale favoriscono l’acquisizione di nuove conoscenze, l’elaborazione di nuove modalità di applicazione del metodo scientifico, al fine di integrarle nel proprio bagaglio esperienziale. Il progetto prevede 3 diverse modalità di attuazione da realizzarsi nel corso dell’anno scolastico 2007-08: ATTIVITÀ GIORNALIERA: NUMERO MASSIMO DI 5 CLASSI/gruppi classe (max 40 – 45 unità per gruppo) per un totale di n. 5 giorni complessivi di attività; ESPERIENZA RESIDENZIALE: 1 CLASSE/gruppo classe (max 20-22 unità) con soggiorno di due giorni (1 pernottamento e trattamento di pensione completa); PROGETTO DIDATTICO: Percorso formativo, comprensivo di materiali operativi e di approfondimento, rivolto ad 1 CLASSE/gruppo (max 25 unità) con un totale di 5 incontri della durata di almeno 5 ore l’uno Sede de “il grande faggio””, boschi circostanti l’abitato di Pretoro, Fiume Foro, Area Faunistica del Lupo Appenninico. Verifica in itinere e valutazioni concertate con i docenti per ipotizzare approfondimenti e verifiche di classe. Al termine delle attività laboratoriali piccola consultazione sulle conclusioni dei lavori e sul gradimento delle degli stessi. Documentazione fotografica e cartacea. Per le classi che scelgono il “PROGETTO DIDATTICO”” sarà possibile redigere, con l’ausilio degli operatori de “il grande faggio””, una relazione tecnica sulle attività svolte e come presentazione dei risultati ottenuti. UNA BOCCATA D’ARIA Le attività abbracciano tanto l’area naturalistico-scientifica (studio sistematico e morfologico delle specie di licheni) quanto l’area del consumo critico e delle azioni consapevoli (misura dell’impatto delle azioni e dei comportamenti dell’uomo sull’atmosfera). Docenti ed alunni della scuola secondaria di I grado La strada e le strade del paese diventano “chiave “ ” di lettura della qualità della vita locale e di quella più generale, mezzo di ricostruzione ed interpretazione dei cambiamenti sopravvenuti nella relazione cittadini-ambiente di vita (la micro-storia) in rapporto alle importanti trasformazioni verificatesi nel corso delle epoche (la grande storia). Una boccata d’aria: ’ ’aria: l’attività laboratoriale si compone di due parti: la prima è dedicata alla presentazione del problema e al rilevamento dei dati utili a determinare la qualità dell’aria. La seconda parte del lavoro è focalizzata sulla lettura dei risultati, che saranno tradotti in chiavi di lettura della qualità ambientale del sito. Inoltre saranno introdotti sistemi di studio su base cartografica e metodi grafici per la presentazione dei risultati ottenuti. Notizie di strada: indagine sull’ecosistema urbano. Gli alunni coinvolti analizzeranno il contesto urbano nei suoi diversi aspetti, utilizzando la strada come luogo emblematico, rivelatore della complessità e qualità delle relazioni profonde che sottendono e determinano il rapporto di ciascun soggetto con il proprio ambiente di vita. Le indagini saranno condotte secondo un’ottica sistemica, attraverso esperienze pratiche che prevedono un approccio ai diversi luoghi esaminati sul duplice livello soggettivo-oggettivo e alla luce della relazione spazio-tempo. Promozione del miglioramento della qualità della vita e alla valorizzazione del proprio territorio come dell’ambiente più in generale, volte a rinnovare l’interesse verso un problema comune che ha bisogno di una risposta da parte di ciascuno, una questione complessa che si traduce in semplici azioni quotidiane. Il progetto prevede 3 diverse modalità di attuazione da realizzarsi nel corso dell’anno scolastico 2007-08: ATTIVITÀ GIORNALIERA: NUMERO MASSIMO DI 5 CLASSI/gruppi classe (max 40 – 45 unità per gruppo) per un totale di n. 5 giorni complessivi di attività; 67 CEA il grande faggio Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 68 ESPERIENZA RESIDENZIALE: 1 CLASSE/gruppo classe (max 20-22 unità) con soggiorno di due giorni (1 pernottamento e trattamento di pensione completa); PROGETTO DIDATTICO: Percorso formativo, comprensivo di materiali operativi e di approfondimento, rivolto ad 1 CLASSE/gruppo (max 25 unità) con un totale di 5 incontri della durata di almeno 5 ore l’uno. Sede de “il grande faggio””, nucleo abitato di Pretoro e boschi in località “Madonna della Mazza”. Verifica in itinere e valutazioni concertate con i docenti per ipotizzare approfondimenti e verifiche di classe. Al termine delle attività laboratoriali piccola consultazione sulle conclusioni dei lavori e sul gradimento delle degli stessi. Documentazione fotografica e cartacea (schede didattiche e di approfondimento). Grafici statistici derivanti dalle indagini effettuate. ACCLIMATIAMOCI Il surriscaldamento globale in relazione alla straordinaria complessità dell’atmosfera, che risulta dipendente da svariatissimi fattori, come la radiazione solare, le correnti oceaniche e, non ultime, le attività umane sulla terra. I cambiamenti climatici attraverso l’utilizzo delle piante di montagna come indicatori ambientali (metodo G.L.O.R.I.A.). Docenti ed alunni della scuola secondaria di I grado Il lavoro d’indagine scientifica sarà condotto a mezzo di attività laboratoriali (in sede e sul campo) che mirano a conoscere l’influenza dell’atmosfera nei confronti della vita e dell’equilibrio ecosistemico Metodo GLORIA: Esperienze pratiche sul campo di una metodologia standardizzata, seppur semplificata per motivi didattici, che indaga la vegetazione montana come indicatore delle variazioni climatiche. Questo protocollo, chiamato G.L.O.R.I.A. (Global Observation Research Iniziative in Apline Environment), viene utilizzato in tutto il mondo per determinare i cambiamenti climatici e verificarne i rischi per la biodiversità. La ricerca si realizza secondo i metodi propri dell’indagine scientifica, attraverso l’analisi dei dati raccolti (materiali, scritti) e l’applicazione del metodo statistico. Consapevolezza dei rischi generati da comportamenti “non virtuosi”” in tema di consumi domestici di energia elettrica e carburanti rispetto alle loro influenze in ordine alle modifiche del clima, nell’ottica del consumo critico Il progetto prevede 3 diverse modalità di attuazione da realizzarsi nel corso dell’anno scolastico 2007-08: ATTIVITÀ GIORNALIERA: NUMERO MASSIMO DI 5 CLASSI/gruppi classe (max 40 – 45 unità per gruppo) per un totale di n. 5 giorni complessivi di attività; ESPERIENZA RESIDENZIALE: 1 CLASSE/gruppo classe (max 20-22 unità) con soggiorno di due giorni (1 pernottamento e trattamento di pensione completa); PROGETTO DIDATTICO: Percorso formativo, comprensivo di materiali operativi e di approfondimento, rivolto ad 1 CLASSE/gruppo (max 25 unità) con un totale di 5 incontri della durata di almeno 5 ore l’uno. Sede de “il grande faggio”” e prati montani in località Majelletta. Verifica in itinere e valutazioni concertate con i docenti per ipotizzare approfondimenti e verifiche di classe. Al termine delle attività laboratoriali piccola consultazione sulle conclusioni dei lavori e sul gradimento delle degli stessi. Costruzione di uno spettro corologico, ovvero un grafico “a torta”” che distribuisce i campioni raccolti a seconda degli adattamenti riscontrati e conseguente analisi e valutazione delle conseguenze dei fenomeni di surriscaldamento dell’atmosfera: scomparsa o migrazione di specie adattate al freddo in zone più sommitali. Per le classi che scelgono il “PROGETTO DIDATTICO””sarà possibile redigere, con l’ausilio degli operatori de “il grande faggio””, una relazione tecnica sulle attività svolte e come presentazione dei risultati ottenuti. Centro di Educazione Ambientale ISTITUTO TECNICO GEOMETRI ’’C. FORTI’’ E E-mail: tetI01QOO9istruzione.it Dal 1996 è operativo presso l’istituto Tecnico per Geometri“C. Forti””di Teramo il Centro di Educazione Ambientale di importanza regionale il cui compito principale è la promozione di azioni educative a studenti, finalizzate alla sensibilizzazione verso i valori culturali, ambientali e territoriali, con riferimento particolare alle aree ricadenti nel Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga. Tra le iniziative qualificanti del C.E.A. dell’I.T.G. vanno ricordate: - Corsi di aggiornamento e informazione per Docenti nell’ambito del progetto INFEA; - Mostra ““Abitare l’ambiente””, Iniziative per la Settimana Nazionale dell’Educazione Ambientale; - Pubblicazioni:“I diciotto mulini dell’Alto Tordino”; - Progetti che hanno coinvolto studenti di altre scuole come “La risorsa acqua””“ ”,“L’ L olivo e l’oleificio””“ ”,“I relitti di Abele bianco nel tramano””“ ”,“Un nome alle piante””“ ”,“La traversata del G. Sasso”. Il Centro ha una sua struttura autonoma e si avvale dei Laboratori dell’istituto (aule multimediali, aule di informatica, topografia, cartografia, tecnologia rurale, scienze naturali, sistema G.P.S. ecc) e, prevalentemente, della collaborazione degli insegnanti dell’istituto. Laboratorio Territoriale per l’Educazione Ambientale Scuola “Polo” Regionale di Educazione Ambientale Via Cona, 180 64100 TERAMO Tel 0861 248945 fax 0861 248946 Titolo PROGETTO BIODIVERSITA’: LA PRESENZA DELL’ABETE BIANCO SULLA LAGA Presentazione Percorso mirato alla conoscenza delle specie vegetali ed animali presenti nella Riserva faunistica di Fonte spugna di Cortino con particolare riferimento all’ultima presenza dell’abete bianco allo stato puro ed in consociazione col faggio. Le attività si svolgeranno lungo percorsi attrezzati; sono previsti momenti di riconoscimento delle piante, della loro misurazione e determinazione della massa legnosa. Scuola secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Conoscere il territorio; Saper leggere il territorio; Conoscere l’importanza delle aree protette;Educazione all’escursionismo montano;Comprendere l’importanza della conservazione e dello sviluppo sostenibile; Conoscere gli ambienti, la flora, la fauna Sono previste lezioni presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G.“ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata. Gli argomenti trattati saranno: le associazioni vegetali; la valenza ambientale dei luoghi; le tecniche di misurazione e rilievo; l’importanza delle riserve; l’orientamento nel bosco. Le discipline interessate sono: botanica, scienze naturali, scienze ed educazione ambientale, geologia, ecologia, zoologia, topografia, dendrometria. Saranno attivati laboratori didattici per il riconoscimento delle specie, per la fotografia, per l’uso di strumenti topografici e forestali semplici, per la lettura di cartine, per l’orientamento. Sono previste lezioni frontali presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G.“ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata. Saranno preparate schede didattiche di osservazione ed utilizzati strumenti topografici e forestali semplici, macchine fotografiche e binocolo. Conoscenza del territorio del Parco Nazionale del G. Sasso- Monti della Laga; educazione all’escursionismo montano; saper riconoscere le principali essenze arboree; sviluppare la capacità di lavorare in gruppo. 69 CEA Istituto Tecnico Geometri ‘‘Forti’’ Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 70 Anno scolastico 2007 – 2008. Le lezioni saranno tenute di norma il sabato mattina. Anche le uscite in ambiente saranno svolte preferibilmente di sabato. Realizzazione in tre settimane – mese di ottobre o aprile – maggio. Oltre alle scuole interessate presso la Riserva faunistica di Fonte spugna di Cortino - Alta Valle del Tordino. Incontro con le classi interessate anche presso l’I.T.G. “Forti”” per organizzare il lavoro svolto. Produzione di un documento finale ( video – DVD – cartaceo ) ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI: I PANNELLI SOLARI Percorso mirato alla conoscenza dello sviluppo sostenibile partendo dalla questione energetica. Efficace azione di educazione e sensibilizzazione per orientare i comportamenti nell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Le attività si svolgeranno sia in aula che in ambiente. Gli argomenti trattati sono: Le fonti energetiche rinnovabili; La valenza ambientale dei luoghi; Le tecniche di impianto dei pannelli solari; L’ L importanza del consumo energetico; La ricaduta economica per le famiglie; La ricaduta ambientale per le comunità Scuola secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Conoscenza delle fonti energetiche rinnovabili; Conoscenza delle fonti energetiche esistenti sul territorio; Educare a comportamenti e abitudini quotidiane rispetto al consumo energetico;Partecipazione attiva nelle scelte sulla generazione e gestione dell’energia;Comprendere l’importanza della conservazione e dello sviluppo sostenibile; Conoscere gli ambienti idonei per l’impiego dei pannelli solari Sono previste lezioni presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G. “ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata. Gli argomenti trattati saranno: Le fonti energetiche rinnovabili; Le tecniche di impianto dei pannelli solari l’importanza del consumo energetico, la ricaduta ambientale per le comunità. Le discipline interessate sono: Scienze naturali, scienze ed educazione ambientale, geografia, ecologia, fisica, chimica, economia. Sono previste lezioni frontali presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G. “ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata. Saranno preparate schede didattiche di osservazione. Conoscere le fonti energetiche rinnovabili; educazione a comportamenti ed abitudini quotidiane rispetto al consumo energetico. Anno scolastico 2007 – 2008. Le lezioni saranno tenute di norma il sabato mattina. Anche le uscite in ambiente saranno svolte preferibilmente di sabato. Realizzazione in tre settimane – mese di novembre o aprile. Oltre alle scuole interessate, presso l’I.T.G.“C.Forti””, una visita alla Casa ecologica dell’AGENA ed una escursione in ambiente da concordare con le scuole interessate Incontro con le classi interessate anche presso l’I.T.G.“Forti”” per organizzare il lavoro svolto; Produzione di un documento finale ( video – DVD – cartaceo ) Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo TURISMO SOSTENIBILE: ESCURSIONISMO, ORIENTAMENTO E RILIEVO Presentazione Percorso mirato alla conoscenza delle località di maggior interesse escursionistico del Parco Nazionale del G.Sasso-Monti della Laga, della formazione geologica del G.Sasso o delle Gole del Salinello, delle specie vegetali ed animali presenti. Le attività si svolgeranno lungo percorsi attrezzati; sono previsti momenti di esercitazioni per l’orientamento con l’ausilio di semplici strumenti topografici e la lettura di cartine topografiche. Gli argomenti trattati sono: Le formazioni geologiche; La valenza ambientale dei luoghi; Le tecniche di misurazione e rilievo; L’importanza delle riserve; Le acque potabili;L’orientamento in ambiente e nel bosco Scuola secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Conoscere il territorio; Saper leggere il territorio; Conoscere l’importanza delle aree protette; Educazione all’escursionismo montano; Comprendere l’importanza della conservazione e dello sviluppo sostenibile; Conoscere gli ambienti, la flora, la fauna Sono previste lezioni presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G.“C. Forti“ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata . Saranno attivati laboratori didattici per l’orientamento e la lettura delle carte topografiche, per la fotografia, per l’uso di strumenti topografici e forestali semplici. Gli argomenti trattati riguarderanno la botanica, le scienze naturali, le scienze ed educazione ambientali, la geologia, l’ecologia, la zoologia, la topografia. Sono previste lezioni frontali presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G.“ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata. Saranno preparate schede didattiche di osservazione ed utilizzati strumenti topografici e forestali semplici, macchine fotografiche e binocolo. Conoscenza del territorio del Parco Nazionale del G. Sasso- Monti della Laga; educazione all’escursionismo montano; saper riconoscere le principali essenze arboree; sviluppare la capacità di lavorare in gruppo. Anno scolastico 2007 – 2008. Le lezioni saranno tenute di norma il sabato mattina. Anche le uscite in ambiente saranno svolte preferibilmente di sabato. Realizzazione in tre settimane – mese di ottobre o aprile - maggio Oltre alle scuole interessate e all’I.T.G.”” C.Forti”, la traversata del Parco potrebbe riguardare uno dei seguenti luoghi (Campo Imperatore, G. Sasso d’Italia, Pietracamela, Castel Manfrino, Gole del Salinello, Riserva faunistica del Camoscio, ecc. ) a seconda della stagione scelta e delle condizioni climatiche Incontro con le classi interessate anche presso l’I.T.G.“Forti”” per organizzare il lavoro svolto; Produzione di un documento finale ( video – DVD – cartaceo ) 71 Centro di Educazione Ambientale LA PORTA DEL SOLE E E-mail: [email protected] CENTRO DI VISITA MUSEO NATURALISTICO DEL PARCO NAZIONALE MAJELLA Piazza Municipio 66015 FARA SAN MARTINO (Ch) telefax 0872 980 970 mobile 339 26 15 405 Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti 72 Il Centro di Educazione Ambientale La Porta del Sole si trova a Fara S. Martino (CH), nel versante orientale del Parco Nazionale della Majella. Ha sede all’interno del Centro di Visita Museo Naturalistico del Parco Nazionale Majella, una struttura posta su due piani che consente di ospitare durante tutto l’anno gruppi di scolaresche, turisti e cittadini che intendono fruire in maniera responsabile del vasto territorio del Parco, attraverso proposte realizzate nel rispetto dei luoghi, della cultura e delle tradizioni locali. Le offerte si diversificano in escursioni nei centri storici, escursioni in montagna, noleggio mountain bikes, attività di sensibilizzazione alle tematiche ambientali. Nel pian terreno della struttura è allestito il Museo Naturalistico dotato di una sala proiezioni e attrezzato per ospitare i diversamente abili.Il percorso museale permette di percorrere idealmente un sentiero che, per caratteristiche climatiche, altitudinali, geologiche, floristiche e vegetali, consente di conoscere il Massiccio della Majella nei suoi angoli più suggestivi e caratteristici. Nel secondo piano è presente un laboratorio didattico-scientifico,dedicato a scolaresche e ricercatori e una sala in cui è allestita la biblioteca, utilizzata anche per svolgere le attività ludico-didattiche.Il CEA, da diversi anni, opera nelle attività di educazione ambientale in collaborazione con Scuole, Enti, Cooperative e Associazioni. Diversi sono i programmi proposti alle scuole che vogliono approfondire le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla biodiversità e alla sua tutela, mediante attività svolte in ambiente che consentono di sensibilizzare la coscienza ecologica, affrontando gli argomenti attraverso attività ludiche e pratiche. ACQUA, PREZIOSA PER LA VITA I repentini cambiamenti climatici in atto e l’abbassamento sempre più evidente delle falde acquifere stanno mettendo sempre più in allarme la società civile. Solo lo scorso inverno le precipitazioni sono diminuite del 40%, un’alterazione del ciclo naturale che da sempre disseta la Terra dovuto all’innalzamento delle temperature. Tutti i principali fiumi nel mondo nascono dalla montagna e l’acqua è alla base della sopravvivenza del pianeta Terra, quindi della conservazione della sua biodiversità. Ecco perché il tema del progetto si lega strettamente al Massiccio della Majella che, costituito da enormi bancate di roccia calcarea, è un serbatoio naturale d’acqua la quale permette attività umane e garantisce la conservazione dei vari ambienti naturali. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Il progetto mira a sensibilizzare ed informare i ragazzi sul tema ambientale relativo alla risorsa acqua al fine di educarli ad assumere comportamenti adeguati nei confronti dei consumi e degli sprechi d’acqua. Prima fase:: con i bambini del primo ciclo della scuola primaria verranno svolte attività di riflessione che saranno supportate dal kit “Flepy e l’acqua””, realizzato dall’Agenzia dell’Ambiente delle Fiandre (Belgio), in collaborazione con la Commissione Europea. Flepy è una marionetta un po’’ pesce e un po’ uccello, che racconta tramite un video e due opuscoli le sue disavventure a causa dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Con gli altri, invece, sono previste discussioni sul tema dell’acqua a partire dalla conoscenza del Massiccio della Majella e delle sue ricche sorgenti e attraverso la lettura dei principi fondamentali della “Carta dell’Acqua”.Seconda fase:: uscita didattica che mette i ragazzi in contatto diretto con l’ambiente naturale. In particolar modo verrà preso in esame il fiume Verde, che ha origine a Fara San Martino. Terza fase:: incontro a scuola di verifica di ciò che si è sperimentato sul campo, rielaborando il materiale prodotto, e discussione su ciò che è possibile fare per preservare l’acqua per le generazioni future, il tutto sempre con l’ausilio del gioco e di attività laboratoriali. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Attività di riflessione e discussione sulla tematica “acqua acqua”: far partecipare i ragazzi ad esperienze significative di apprendimento volte alla conoscenza del Massiccio della Majella, generatore costante di acqua, che con l’andar degli anni sta vedendo diminuire drasticamente la portata delle sue sorgenti. Il tutto svolto con l’ausilio di attività laboratoriali. Attività in ambiente: scoperta diretta del fiume, una sorta di indagine conoscitiva che aiuta a scoprire da vicino l’ecosistema d’acqua dolce e dei suoi abitanti. Attività conclusiva: verifica e rielaborazione su quanto appreso nel primo incontro e sul campo e discussione sui comportamenti adeguati che bisogna assumere per la tutela di questo bene prezioso per la vita. Far conosce l’ecosistema d’acqua dolce per far prendere coscienza del suo valore, sensibilizzando al problema delle drastiche riduzioni d’acqua a causa dei cambiamenti climatici, invitando i ragazzi ad evitare gli sprechi. In aula: quattro ore di attività. In ambiente: uscita didattica d’intera giornata (h. 9:30/17:30) La prima e ultima fase verranno svolta a scuola, la seconda in ambiente e prevede un’uscita didattica a Fara San Martino nel Parco Nazionale della Majella. In aula, a conclusione del progetto, dopo aver rielaborato quanto appreso prima, si discuterà sui comportamenti adeguati da assumere. Mostra espositiva degli elaborati finali: cartelloni e schede rielaborate. Relazione finale che riassume tutte le fasi del progetto. IL FRUTTO DEL RIFIUTO Il problema dello smaltimento dei rifiuti è sotto gli occhi di tutti; numerose sono ormai le discariche sature e moltissimi sono i Comuni che non vogliono più concedere i propri territori per realizzarne di nuove. Ma soprattutto le risorse naturali, da cui vengono prelevate le materie prime per produrre i beni necessari alla nostra società consumistica, si stanno esaurendo. Stiamo consumando troppe risorse naturali, distruggendo gli ecosistemi. È necessario prendere coscienza che bisogna utilizzare meno materiali “usa e getta”” e riciclare le tonnellate di prodotti di scarto. Considerare i rifiuti come una risorsa è la visione più corretta dello sviluppo compatibile con l’ambiente. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Informare e sensibilizzare i ragazzi sul problema dei rifiuti, al fine di educarli ad acquisire comportamenti ed abitudini corretti in merito alla raccolta differenziata e al loro riciclaggio, modificando gli stili di vita quotidiani. Prima fase: discussione in aula sui temi della risorsa rifiuto, della frazione organica e non organica, dell’organizzazione della raccolta differenziata e del riutilizzo dei materiali. Le classi della scuola primaria verranno stimolate ad inventare storie, elaborare disegni e testi prendendo spunto dalla parola “rifiuti”; mentre i ragazzi della scuola secondaria di primo grado elaboreranno delle riflessioni prendendo come spunto alcune letture dedicate a questo tema. Seconda fase: discussione in aula sul valore dei beni, inducendo i ragazzi alla scoperta delle risorse potenziali che hanno i rifiuti al fine di riutilizzarli nella produzione di nuovi oggetti. In particolar modo si parlerà del compost, invogliando i ragazzi a produrlo con gli scarti organici ottenuti durante l’anno scolastico. Il materiale verrà utilizzato per concimare delle piantine, messe a disposizione dal CEA, che saranno piantate nel giardino della scuola dai ragazzi. Realizzazione di un laboratorio creativo per il recupero artistico degli scarti non organici, al fine di mettere in pratica quanto appreso. Terza fase: uscita didattica di intera giornata a Fara San Martino, al fine di trattare l’argomento “biodiversità” à”, prendendo come esempio la vita nel Parco Nazionale della Majella, per far conosce una parte della ricchezza naturale di cui si dispone e che conservarla significa tutelare noi stessi. 73 CEA La Porta del Sole Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia 74 Attività di riflessione e discussione sulla tematica “rifiuti”: far riflettere per comprendere l’importanza della risorsa rifiuto e della raccolta differenziata. Attività di manipolazione ed elaborazione: grande rilievo verrà data alla partecipazione attiva dei ragazzi al fine di far conoscere “toccano con mano”. I prodotti realizzati verranno utilizzati per l’allestimento di una mostra finale. Attività in ambiente: l’uscita didattica sarà di stimolo per far conoscere ed apprezzare la ricchezza degli ambienti naturali e quindi il loro valore. L’obiettivo finale è quello di far comprendere che ridurre la quantità di risorse consumate, e utilizzare materiali riciclati ed eco-compatibili, sono gli unici veicoli per la tutela della biodiversità e delle popolazioni future. In aula: sei ore di attività. In ambiente: uscita didattica d’intera giornata (h. 9:30/17:30) Le prime due fasi verranno svolte a scuola, la terza in ambiente e prevede un’uscita didattica a Fara San Martino. Nella terza fase verrà svolta una verifica finale di tutto quello su cui si è discusso, riflettendo sull’importanza della tutela degli ambienti naturali per non compromettere la vita delle generazioni future. Mostra espositiva di tutti gli elaborati finali: cartelloni, manufatti e testi. Relazione finale che rielabora tutte le fasi del progetto. S.O.S. BIODIVERSITÀ Nel mondo sono più di trecentomila le specie vegetali che si sono estinte e moltissime quelle animali che stanno per scomparire. Tutti i giorni i mass media ci informano di disastri e catastrofi ambientali. Incendi e inquinamento stanno distruggendo il nostro patrimonio naturale, spesso senza speranza di recupero. Sensibilizzare le generazioni future alla protezione e alla conservazione della natura, attraverso l’analisi del territorio del Parco Nazionale della Majella che vanta un notevole patrimonio ambientale, è l’obiettivo di questo progetto. Il Parco è un vasto territorio, complesso e vario, che racchiude una ricchezza floristica e faunistica straordinaria, costituita da piante rare ed endemiche e interessanti presenze faunistiche. Il tutto conservato in ambienti naturali unici che insieme costituiscono un vero scrigno di biodiversità. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Il progetto mira ad informare e sensibilizzare i ragazzi sul tema della biodiversità al fine di educarli al suo valore, favorendo la conoscenza diretta degli ambienti naturali del Parco Nazionale della Majella. Prima fase: discussioni sul tema della biodiversità e in particolare sul Parco Nazionale della Majella, inteso come valore per le generazioni future. I ragazzi verranno stimolati a riflettere su diverse tematiche che mettono in relazione il territorio, la natura e l’uomo che da sempre lo abita, il tutto con l’ausilio del gioco e di attività laboratoriali. Seconda fase: uscita didattica d’intera giornata nel territorio della Majella. Una sorta di indagine conoscitiva sul territorio per scoprire alcuni dei luoghi più belli del versante orientale del Parco. Terza fase: attività a scuola che prevede una verifica di ciò che si è sperimentato sul campo, discutendo sul tema relativo all’impatto dell’uomo sull’ambiente e a ciò che possiamo fare per difendere la Biodiversità, il tutto sempre con l’ausilio del gioco e di attività laboratoriali. Attività di riflessione e discussione sulla tematica “parco parco e biodiversità”: biodiversit far partecipare i ragazzi ad esperienze significative di apprendimento volte alla conoscenza della natura e del Parco nazionale della Majella al fine di far comprendere il valore. Il tutto svolto con l’ausilio di attività laboratoriali. Attività in ambiente: uscita didattica che mette i ragazzi in contatto diretto con l’ambiente naturale. Attività conclusiva: incontro a scuola di discussione su ciò che si è conosciuto e quindi su quello che nel nostro piccolo possiamo fare per tutelarlo. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Lo scopo di questo progetto è quello di invogliare a conoscere la natura per poi amarla nelle sue varie forme e far comprendere il valore delle aree protette, perché amare significa rispettare e tutelare, quindi conservare la biodiversità. In aula: quattro ore di attività. In ambiente: uscita didattica d’intera giornata (h. 9:30/17:30) La prima e ultima fase verranno svolta a scuola, la seconda in ambiente e prevede un’uscita didattica nel versante orientale del Parco Nazionale della Majella. La terza fase del progetto prevede la verifica finale di tutto quello su cui si è discusso e sperimentato sul campo, riflettendo su uomo e ambiente e su tutto ciò che possiamo fare per tutelare la biodiversità. Mostra espositiva degli elaborati finali: cartelloni e schede rielaborate. Relazione finale che riassume tutte le fasi del progetto. 75 Centro di Educazione Ambientale IL RICCIO E LA CASTAGNA E E-mail: [email protected] - [email protected] - Sito internet: www.lineaverde.biz Soc. Coop. LINEA VERDE di Guardiagrele CH, Roccamorice, via Piano delle Castagne 132, nel Parco Nazionale della Majella. Tel 085.8572514 0871.800023 Il CEA è dotato di una biblioteca, una sala convegni, alcuni locali per le attività di laboratorio, la cucina e la sala da pranzo, otto camere da letto con servizi privati per un totale di 25-30 posti letto, un ampio spazio verde sul retro. I boschi, i torrenti e gli ambenti incontaminati della Majella fanno da sfondo alle escursioni e ai laboratori. Il gioco, la ricerca, la scoperta, la riflessione, il confronto, s sviluppano in armonia con l’ambiente. Laboratori e progetti si realizzano anche presso la scuola, nel quartiere o in città. Il CEA “IL RICCIO E LA CASTAGNA””propone modalità di lavoro basate sul “fare” e sul metodo scientifico della ricerca, nella convinzione che“in ambito scolastico l’educazione ambientale non è circoscrivibile entro i confini di una nuova materia, né si può identificare con qualche contenuto preferenziale..””e che,“l’educazione ambientale è un contesto privilegiato per sviluppare interventi e far crescere processi educativi orientati alla sostenibilità, dove la complessità del rapporto uomo e ambiente “(…)” è il nodo principale con cui confrontarsi”(…)”. 1 Fondamentali sono il rapporto con i docenti, la condivisione degli obiettivi e delle strategie, l’aderenza alla realtà locale. Ci si avvale della collaborazione di figure professionali adeguate e con esperienza nel campo educativo. I titoli dei nostri collaboratori sono: Laurea in Scienze Ambientali, Architettura, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio; Diploma di Geometra con titoli ed esperienza nella progettazione bioecologica, conduzione di depuratori, responsabile tecnico per la raccolta differenziata; Operatore CEA della Regione Abruzzo; Guida turistica riconosciute dalla Regione Abruzzo; accompagnatore di media montagna; guida Didattico Naturalistiche e Didattico Culturale dell’ente Parco della Majella; Diplomato Tecnico dell’ambiente; insegnante di scuola primaria; tecnico abilitato alla gestione e conduzione di depuratori; artigiano. Dal 1987 ad oggi il CEA attua importanti partecipazioni con le Scuole (dall’Infanzia alle Superiori), e con le Amministrazioni Locali, fornendo supporto alla progettazione didattica, realizzando studi, campagne di sensibilizzazione e comunicazione ambientale, progetti complessi, escursioni, laboratori, corsi pratici di ecologia o artigianato, mostre itineranti, materiale didattico multimediale, corsi di aggiornamento, convegni e manifestazioni.Alcuni titoli e contenuti: futuro sostenibile; città a misura di bambino, l’Agenda 21L a scuola; Città sostenibile delle bambine e dei bambini del Comune di Guardiagrele; Cittadinanza attiva; il pianeta avvelenato, Inquinamento elettromagnetico, i pesticidi, energia e ambiente, vivere l’ambiente; i Parchi Nazionali; il fiume; raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti; la preistoria in Abruzzo; i popoli Italici; l’energia e l’ambiente; le fonti rinnovabili; educazione alimentare; la Majella: la storia, la geologia, la flora, la fauna; inquinamento del suolo e dell’acqua; terra–aria-acqua-fuoco; il brigantaggio ottocentesco in Abruzzo e sulla Majella; un paese possibile; ceramica, pietra e ferro; questo piccolo spazio è anche mio; l’ecosistema del torrente; le Città Sostenibili delle Bambine e dei bambini; i rifiuti e il riciclo; il bosco e il valore sociale del verde urbano; l’ecosistema del torrente; il bosco e la sua vegetazione; la pietra della Majella e la sua lavorazione nel corso dei tempi; portiamo la montagna in classe; Il valore della Biodiversità; a scuola di sostenibilità; recupero, conservazione e valorizzazione della biodiversità agricola; educazione alimentare. 1 76 ((S. Sichenze, LaREA, Rapporto Annuale dello Stato dell’Ambiente, ARPA 2001) Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo DAL BOSCO AL MONDO Capire la complessità della natura per farne parte in modo consapevole Presentazione Il progetto è strutturato in modo da consentire alle scuole di arricchire la propria offerta formativa coinvolgendo un numero considerevole di alunni in una esperienza interessante che potrà essere approfondita o riprodotta anche autonomamente negli anni successivi. La stessa esperienza si rivela trasversale a più ambiti (scientifico, antropologico) e suggerisce un approccio interdisciplinare. Il tema centrale è il valore della biodiversità e l’importanza della sua tutela a livello locale e planetario. Biodiversità significa varietà di vita, la quale può essere considerata a diversi livelli:individuo; specie, sottospecie; comunità biologica; ecosistema. Essa è l’indice di riconoscimento della salute del pianeta. Tutelare il valore della biodiversità significa impegnarsi in prima persona anche per il più piccolo degli ambienti, perché esso appartiene a uno spazio più grande di cui è parte sistemica. LL’importanza di tutelare, mantenere, ripristinare le condizioni per la ricchezza biologica e ecosistemica viene compresa utilizzando le risorse naturali presenti sul territorio e ponendo l’attenzione a ciò che in esso troviamo di positivo e di valore, attraverso piccoli passi e mediante attività concrete che questo progetto mette in atto. La consapevolezza della forza del singolo e della capacità che ognuno ha di intervenire nel processo di tutela dell’ambiente è favorita dalla comprensione delle interconnessioni e delle molteplici relazioni che intervengono in un ecosistema. Scuola primaria e secondaria di I grado, preferibilmente Province di Chieti e Pescara MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Finalità: Accrescere la consapevolezza nel ruolo che ognuno può svolgere per la tutela dell’ambiente; fornire valide motivazioni perché si adottino stili di vita sostenibili; favorire il coinvolgimento e la sensibilizzazione degli studenti rispetto ai temi della biodiversità e della protezione ambientale.Obiettivi Obiettivi specifici: ci Favorire, negli studenti, il bisogno di fare esperienze di ricerca, di riflessione critica e di confronto costruttivo con gli altri. Stimolare abilità manuali e relazionali. Acquisire consapevolezza sull’importanza che la biodiversità riveste per il futuro stesso dei popoli. Acquisire le conoscenze di base relative ad alcuni concetti e alle metodologie proprie dell’ecologia. Fornire ai docenti gli strumenti per la riproduzione dell’esperienza e l’approfondimento degli argomenti. Condividere con le famiglie l’esperienza formativa dei ragazzi. Ambiti disciplinari: disciplinari Naturalistico - scientifico – antropologico - linguistico espressivo Tematiche: Biodiversità. Clima. Sviluppo sostenibile. Interculturalità. Inquinamento. a) incontri preliminari di progettazione e organizzazione con gli insegnanti; b) c) laboratori in ambiente (biodiversità) e attività pratiche e di approfondimento presso la scuola oppure presso il CEA. Dal concetto di biodiversità si affronteranno gli argomenti correlati dello sviluppo sostenibile e della interculturalità; d) coinvolgimento delle famiglie; e) realizzazione e divulgazione del prodotto finale. L approccio sarà quello rigoroso della scienza, utilizzando modelli metodologici e L’ strategie adeguati all’età degli alunni. (laboratori di ecologia pratica, attività manuali, riflessione e ricerca-azione, apprendimento cooperativo). Per i più piccoli (classi I e II primaria) si prediligerà un approccio ludico creativo. Sensibilizzazione delle nuove generazioni e delle famiglie ai temi dell’educazione ambientale e della conservazione della biodiversità. 2 –3 mesi A scuola, presso il CEA, in ambiente (Parco della Majella o località vicino alla scuola) Livello di soddisfazione sulle attività e sulle capacità di coinvolgimento monitorato (schede di valutazione e protocollo di osservazione); Acquisizione di nuove competenze da parte dei partecipanti (schede-questionari di valutazione); Pubblicizzazione delle azioni previste. Prodotto finale: CD rom, una pagina web o un blog. Docum.: pagine web dedicate; elaborazione e distribuzione del volantino previsto nella fase d) realizzazione di un prodotto multimediale conclusivo che sarà messo a disposizione sul web. Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi e luogo Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 77 CEA il Riccio e la Castagna Titolo SPERIMENTARE, CAPIRE, INVENTARE... PER DARE UNA MANO ALLA TERRA. Laboratori e percorsi didattici Presentazione Ambiti: scientifico – antropologico – linguistico espressivo- naturalistico.Tematiche: Energia da fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico, consumi sostenibili, alimentazione. Il tema portante dell’iniziativa proposta, è il rapporto personale con l’ambiente e le implicazioni che questo rapporto determina a livello di comprensione, conoscenza e impegno concreto. Le tematiche da affrontare sono il tramite per cui sensibilizzare l’animo dei giovani e motivare in loro scelte consapevoli rivolte alla realizzazione di un futuro sostenibile.“L’ L educazione ambientale forma la cittadinanza attiva e consente di L’ comprendere la complessità delle relazioni tra natura ed attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo e della solidarietà” à”. Con le attività proposte, si cerca di dare risorse in termini di professionalità, supporto, collaborazione e operatività, agli insegnanti che utilizzano sempre di più, nel proprio modo di fare scuola, le tematiche e le strategie dell’EA. La scuola potrà scegliere di realizzare i laboratori utilizzandoli come approfondimento o come prima battuta o come percorso parallelo a progetti già in essere, ideati autonomamente. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 8 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi e luogo Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 78 Finalità: Diffondere i principi della tutela dell’ambiente e contribuire alla formazione di consapevolezza nel fatto che la disponibilità di risorse primarie del pianeta non è illimitata; suggerire soluzioni e strategie per contribuire al risparmio energetico e alla riduzione dell’inquinamento. Mettere a disposizione delle scuole attività da poter utilizzare trasversalmente agli ambiti disciplinari e da inserire in percorsi educativi autonomi; fornire agli insegnanti, supporto per ampliare le occasioni formative dei propri alunni. aumentare il numero di classi e di scuole che usufruiscono di momenti formativi ed emozionanti Obiettivi: accrescere la sensibilità per i temi della tutela ambientale; promuovere la formazione di persone in grado di compiere scelte consapevoli volte alla tutela dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile; stimolare la ricerca di soluzioni personali ai problemi di spreco energetico ed idrico; motivare l’adozione di comportamenti utili a limitare l’inquinamento e la produzione di rifiuti; promuovere l’apprendimento di metodologie d’indagine e di lettura dell’ambiente. N. 3 laboratori per classe. Il percorso didattico si snoda lungo il filo conduttore dell’esperienza e dell’impegno personale che ognuno può garantire contribuendo alla tutela dell’ambiente. Le modalità e i contenuti variano in base all’età degli alunni. 1) “Energia da fonti rinnovabili””. 2) ““Alimentazione e ambiente” 3) “Storia di un giocattolo””. Altri) ““giocattoli e giochi di strada con materiale di riuso”“risparmio e riciclo dell’acqua potabile”“le reti del bosco: se cogli un fiore….”“Inventori dell’ambiente: stimolare la creatività per salvare la natura”“Caccia al tesoro in città” à”. Attività: mostra didattica; costruzione di oggetti che funzioneranno ad energia solare, es.: un forno per i biscotti, uno scaldabagno, una lampada fotovoltaica. Degustazione guidata; misurazione dell’impronta ecologica relativa al proprio stile alimentare; selezione e gioco di riflessione su alimenti; drammatizzazione, animazione, giochi. Il Fare: laboratori; ricerca-azione, apprendimento cooperativo, ecologia pratica, giochi, attività manuali. Saranno utilizzati modelli metodologici e strategie adeguati all’età degli alunni. LL’approccio sarà quello della ricerca scientifica, improntato alla trasversalità e alla multidisciplinarità dei saperi considerando la complessità dei sistemi ambientali come l’oggetto principe d’indagine e di riflessione. Operare cambiamenti nelle scelte quotidiane dei ragazzi; accrescere le conoscenze degli alunni rispetto ai temi trattati; dare un valido contributo per arricchire l’offerta formativa delle scuole. 6 ore In ambiente, presso il CEA, a scuola, nel quartiere. Il gradimento degli utenti: misurato tramite questionari. Conoscenze acquisite: attraverso l’utilizzo di una scheda di valutazione. Riproduzione dell’esperienza. Ogni laboratorio, nel corso del suo svolgimento, prevede la realizzazione di un manufatto o un documento che varia secondo il tipo di attività. I risultati e le attività saranno divulgati tramite il sito del CEA e della R.A. La comunicazione scuola- famiglia. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo A SCUOLA DI SOSTENIBILITÀ PROCESSI DI AGENDA 21 A MISURA DI RAGAZZO Presentazione I processi, le modalità e le finalità dell’Agenda 21 costituiscono il fulcro di questo progetto. LL’agenda 21 locale è lo strumento operativo per l’attivazione di politiche ed azioni di sviluppo sostenibile a livello locale secondo i principi sanciti dalla conferenza ONU per l’ambiente e lo sviluppo (Rio De Janeiro, 1992) e in seguito approfonditi e sviluppati nei successivi appunta-menti internazionali e nella Carta di Alborg. L’ L’A21L è un processo di miglioramento volontario promosso ad Agenda: si annotano le cose da fare; Locale: viene definito nelle singole realtà territoriali. E’’ un documento che contiene gli impegni che una comunità locale si assume per XXI sec. E’’ possibile realizzare A21L anche a livello micro investendo esperienze interessanti in quartieri e strutture scolastiche. Scuola primaria (IV e V) e secondaria di I grado preferibilmente Prov. di Chieti e Pescara MAX 3 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Contribuire alla formazione di cittadini consapevoli e in grado di confrontarsi per elaborare un’analisi dell’esistente e delineare operativamente progetti di sviluppo e miglioramento. Promuovere la collaborazione e la concertazione tra scuola, famiglie e istituzioni. Far prendere coscienza ai ragazzi del loro ruolo nell’ambito di uno sviluppo sostenibile. Favorire l’informazione rispetto alle problematiche ambientali. Definire concretamente ipotesi di avvio a soluzione di alcuni problemi nella gestione sostenibile della scuola. Ambiti disciplinari: disciplinari naturalistico – tecnico - scientifico – antropologico- linguistico espressivo Tematiche: Agenda 21, consumi sostenibili, raccolta differenziata, risparmio energetico, vivibilità, alimentazione, partecipazione e comunicazione. Fase 1 Incontro operativo con referenti e insegnanti. Fase 2 Lezione introduttiva. Scelta della tematica se distribuzione dei compiti. Fase 3 Laboratorio e individuazione degli indicatori (negativi e positivi) da osservare per costruire i primo rapporto sullo stato della sostenibilità della scuola e del suo quartiere. Plenaria e conclusioni fase di avvio. Fase 4. Laboratori. Individuazione delle priorità e scelta delle azioni concrete da avviare, es: raccolta differenziata riqualificazione del verde, risparmio energetico, risparmio idrico, riduzione dell’inquinamento, mensa biologica, soluzioni alternative per il trasporto scolastico... Organizzazione di un forum aperto agli altri attori della società. Fase 5 Laboratori Es.: organizzare il sistema di riciclo della carta, sostituire le lampadine, stimare un piano di risparmio energetico da proporre all’amministrazione, riqualifica un angolo del cortile, ecc. Fase 6 Stesura di un documento e proposta di accordo volontario tra la Scuola e il Comune per la realizzazione di obiettivi dell’Agenda 21L scolastica. Divulgazione del progetto. Il Fare: laboratori; comunicazione ecologica; concertazione; ricerca-azione, apprendimento cooperativo. Accrescimento della sensibilità delle persone verso le tematiche ambientali; avvio nella scuola di cambiamenti concreti volti al raggiungimento di obiettivi di tutela dell’ambiente; aumento di dialogo e partecipazione nelle decisioni che riguardano il bene pubblico. Acquisizione da parte degli alunni di conoscenze, competenze, metodo. 4 mesi a scuola, nel quartiere Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi e luogo Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Qualità e coerenza con i temi dello sviluppo sostenibile delle proposte emerse dal lavoro dei ragazzi (saranno osservati i documenti prodotti e le soluzioni concrete attivate). Livello di partecipazione e coinvolgimento ai gruppi di lavoro (protocollo di osservazione e questionario somministrato a conclusione delle fasi 3,4,e 5). Numero di partecipanti al forum e proposte presentate. Numero di iniziative concrete attuate dai ragazzi. Acquisizione di nuove competenze e conoscenze da parte dei partecipanti. (schede-questionari di valutazione) Messa in rete e partecipazione del progetto. (numero di pagine web realizzate, articoli sulla stampa). Risultati dei singoli laboratori operativi; documento di A21L scolastico, accordo di programma tra la scuola e l’amministrazione; pagine web dedicate (sito del CEA, sito della Regione Abruzzo, sito della Scuola). 79 Centro di Educazione Ambientale RISERVA NATURALE DEI CALANCHI DI ATRI E E-mail: [email protected] Piazza Duchi D’Acquaviva, 1 64032 - ATRI (TE) TEL.: 085/8780088 FAX: 085/8791281 Il C.E.A.“Riserva Regionale“Calanchi di Atri”Oasi WWF è localizzato in Loc.Colle della Giustizia di Atri, uno dei più alti colli della fascia costiera abruzzese e per questo di assoluta spettacolarità paesaggistica. Il centro dispone di una ricca biblioteca naturalistica e storica e di una piccola ma interessante collezione teriologica.Attrezzato con attrezzature scientifiche e multimediali offre dal 2000 progetti formativi ad ampio respiro dalla Conservazione della Natura all’Archeologia. Particolarità delle offerte didattiche della Riserva sono i progetti didattici itineranti, lezioni sul mondo naturale direttamente nelle scuole della Regione Abruzzo a cui si accede attraverso un bando inviato a tutte le scuole nel periodo autunnale. Titolo LA BIODIVERSITÀ NELLA RISERVA NATURALE REGIONALE DEI CALANCHI DI ATRI Presentazione Il progetto si prefigge lo scopo di sviluppare le capacità di comprendere il mondo naturale ed i fenomeni che lo regolano, le interazioni tra gli elementi che lo compongono, attraverso attività che promuovano un approccio progressivo e sistematico, anche in relazione a fenomeni scientifici che si svolgono nell’esperienza quotidiana. Far comprendere gli effetti positivi e negativi delle attività umane e le misure applicabili per la protezione dell’ambiente naturale. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 80 Stimolare l’interesse per i fenomeni naturali e per i meccanismi che li regolano. Comprendere le relazioni che legano le componenti del mondo naturale. Apprendere l’importanza di azioni di salvaguardia dell’ambiente. Fornire i mezzi cognitivi per una corretta interpretazione dei fenomeni naturali e delle relazioni che legano gli esseri viventi tra loro e con l’ambiente.Sviluppare la conoscenza dei processi che controllano la vita e l’organizzazione degli esseri.Gli adattamenti all’ambiente, l’influenza delle condizioni atmosferiche e dell’alternarsi del giorno e della notte. Sono previste attività in classe da sviluppare attraverso l’ausilio di attrezzature e materiali didattici, un incontro presso il C.E.A. della Riserva ed una escursione guidata nel sentiero natura della Riserva. La Varietà degli Esseri Viventi; Le Esigenze di Animali e Piante; Le Catene Alimentari; Gli Habitat. Gli adattamenti evolutivi degli organismi animali e vegetali. Il progetto si svilupperà sia nelle classi con lezioni frontali svolte anche attraverso la manipolazione e l’ausilio di materiale teriologico che attraverso lezioni multimediali ed escursioni guidate presso il C.E.A. e la Riserva Naturale regionale “Calanchi di Atri”. Comprendere l’importanza della salvaguardia della biodiversità e sviluppare atteggiamenti coscienti e responsabili verso il mondo naturale. Si prevede una durata complessiva del corso di 7 ore per classe, da suddividere in due incontri, in classe e all’aperto, a seconda della disponibilità del personale scolastico e dei mezzi di trasporto utilizzabili. Istituto scolastico e lezione all’aperto con escursione guidata nella “Riserva Naturale Regionale “Calanchi di Atri” La verifica verrà effettuata sia durante lo svolgimento delle lezioni, valutando l’interesse e la partecipazione da parte degli alunni, sia alla fine del corso, attraverso la compilazione di una scheda questionario. Cassette didattiche, Materiali audio-visivo, Acquario didattico + materiale per allestimento. Realizzazione di uno stagno didattico in classe per la visione diretta dei meccanismi in essere nelle catene alimentari e dei cicli biologici degli animali. Realizzazione di pannelli didattici sulla flora e sulla fauna. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Titolo COLTURE E CULTURE NELLA RISERVA DEI CALANCHI DI ATRI Educazione al gusto e al mangiar sano Presentazione Il recupero di abitudini alimentari virtuose non può che passare dalle nuove generazioni. Potranno essere solo i ragazzi, quarda caso i più colpiti dall’omologazione planetaria dei sapori, a riportare nelle famiglie e sulle tavole la cultura del cibo e del mangiare sano. L agenzia educativa scolastica, unita all’esperienza di tecnici del settore e al parimonio L’ genetico alimentare di un’area protetta, possono offrire gli strumenti per un’operazione del genere, che, come tutte le grandi rivoluzioni, non è che un ritorno al passato. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Promuovere il consumo di prodotti locali col conseguente recupero di biovarietà sia animali che vegetali. Educare all’uso corretto degli strumenti di trasformazione e conservazione domestica dell’alimento. Si prevede, per ogni classe, una durata complessiva del corso di 12 ore, da suddividere in cinque incontri, 3 in classe, 1 presso il C.E.A. “Calanchi di Atri””, ed 1 presso un’azienda agricola, a seconda della disponibilità del personale scolastico e dei mezzi di trasporto utilizzabili. Tutela della biodiversità animale e vegetale con riferimento alle specie alimentari tradizionali. Descrizione e classificazione degli alimenti e delle filiere alimentari. Rischi sanitari collegati alle frodi, ai residui tossici negli alimenti e ad alcune nuove biotecnologie. Le certificazioni di qualità: Doc, Dop, Igp, Biologico, ecc; normative e lettura delle etichette. Imparare degustando: assaggi comparati in azienda tra alimenti naturali ad alta qualità e alimenti conservati. 3 lezioni in classe; 2 lezioni sul campo: in un’azienda agricola e nella struttura del CEA. Favorire lo sviluppo di una coscienza alimentare critica e consapevole. Il Progetto avrà una durata di 12 ore da inserire nei programmi scolastici previo accordi diretti con gli insegnanti referenti. Istituti scolastici, C.E.A. Riserva Naturale Regionale “Calanchi di Atri”– Azienda agricola La verifica verrà effettuata, sotto la supervisione dell’insegnante, sia durante lo svolgimento delle lezioni, valutando l’interesse e la partecipazione da parte degli alunni, sia alla fine del corso, attraverso test e questionari. Testi, foto, presentazioni multimediali (computer, proiettore, schermo) campioni di alimenti per le prove comparate e per le etichette e materiale informativo sulla Riserva. Creazione di un decalogo guida da utilizzare in famiglia. Titolo PER CHI SVUOTA LA CAMPANA! Le filiere dei materiali post consumo Presentazione Spesso nel parlare di rifiuti ci si limita alle buone pratiche di smaltimento domestico e alle possibilità finali di riciclo, ma poco si conosce delle piattaforme di smaltimento e di come agiscono gli operatori nei vari punti della filiera. Far conoscere e visitare dalle nuove generazioni tecniche, luoghi e uomini finora volutamente “nascosti” è lo scopo di questo progetto. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 7 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Far conoscere i rifiuti e le tecniche di separazione e riciclo. Essere informati su vantaggi e svantaggi delle diverse possibilità di intervento sui rifiuti (dal “tal quale”” al “porta a porta”). Verificare sul campo come una società di raccolta gestisce la raccolta differenziata “porta a porta”. 81 CEA Riserva Naturale dei Calanchi di Atri Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 82 Indurre, nell’acquisto di beni, la considerazione di cosa diventeranno dopo il consumo e del peso ecologico di confezioni e imballaggi Promuovere pratiche e comportamenti che facilitino il lavoro degli addetti alla raccolta e alla separazione dei rifiuti. 3 lezioni in classe e 1 lezione su campo in un’azienda di raccolta differenziata porta a porta. Origine e composizione dei rifiuti, filiere delle principali tipologie di rifiuto (plastica, metalli, carta, vetro, organico, ecc.), valutazione e confronto tra i diversi sistemi di trattamento e smaltimento (discarica tal quale, raccolta differenziata, compostaggio, termovalorizzazione), impatto dei rifiuti su falde, suoli ed atmosfera. 1° incontro dall’atomo al barattolo a) la composizione e la scomposizione della materia b) i rifiuti nella storia dell’uomo c) i costi economici ed ecologici dei rifiuti d) la contaminazione delle falde acquifere e dell’atmosfera 2° incontro a scuola i materiali post consumo a) le plastiche e la loro filiera b) i metalli e la loro filiera c) la carta e la sua filiera d) il vetro e la sua filiera e) l’organico e la sua filiera f ) i rifiuti tossici e speciali e la loro filiera g) il caso tetrapack 3° incontro a scuola sistemi di smaltimento a confronto a) la discarica tal quale b) la raccolta differenziata a isole ecologiche c) la raccolta differenziata “porta a porta”” d) il compostaggio e) la termovalorizzazione (incenerimento) 4° incontro in azienda di smaltimento visita guidata Favorire lo sviluppo di una coscienza critica e consapevole sulla produzione di rifiuti e indurre comportamenti miranti alla riduzione della produzione di rifiuti. Si prevede, per ogni classe, una durata complessiva del corso di 9 ore, da suddividere in 4 incontri, 3 in classe ed 1 presso un’azienda di smaltimento rifiuti, a seconda della disponibilità del personale scolastico e dei mezzi di trasporto utilizzabili. Istituti scolastici e aziende operanti nel campo della raccolta differenziata. La verifica verrà effettuata, sotto la supervisione dell’insegnante, sia durante lo svolgimento delle lezioni, valutando l’interesse e la partecipazione da parte degli alunni, sia alla fine del corso, attraverso test e questionari. Creazione di un decalogo guida da utilizzare in famiglia. Centro di Educazione Ambientale IL SALVIANO Centro Natura Marsica E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.progettopas.com - www.salvianoenergia.it www.naturesport.it Il CEA IL SALVIANO ubicato all’interno del Centro Natura Marsica - una struttura con sede in Avezzano Via Cesare Battisti, 63/67 realizzata nell’anno 2002 dal Parco Nazionale d’Abruzzo e dall’Associazione Il Salviano, nell’ambito del Progetto ECOPARCO MARSICANO, in collaborazione con il Comune di Avezzano – è il punto di informazione della Riserva Naturale guidata“Monte Salviano” (Deliberazione Giunta Comunale n. 195 dell’11 maggio 2007). Un Laboratorio Territoriale per l’Educazione e l’Informazione Ambientale della Marsica, la sede in cui componenti sociali, culturali e politiche hanno l’opportunità di incontrarsi per collaborare ed interagire su progetti e problematiche ambientali. Gli obiettivi generali che il CEA IL SALVIANO persegue e vuole condividere con i Laboratori Territoriali presenti sul territorio regionale, nazionale ed internazionale, sono legati all’Educazione e alla Comunicazione Ambientale, al Turismo Naturalistico e Servizi al Turismo, inoltre intende contribuire alla creazione di cultura ambientale legata ai temi della sostenibilità delle relazioni tra l’uomo e l’ambiente naturale e sociale; formare educatori e operatori nell’ambito scolastico e non; fornire un luogo di incontro, confronto e discussione per le categorie e gli attori sociali a cui si rivolge l’attività del Centro Natura Marsica e dell’Associazione IL SALVIANO; essere parte attiva della rete regionale e della rete nazionale per l’EA, è inoltre promotore del progetto per la creazione della Rete Ambientale Marsicana (CEAM) allo Sviluppo Sostenibile; stabilire contatti ed interagire, anche su base progettuale, con i diversi soggetti presenti sul territorio che si occupano di tematiche ambientali dal punto di vista della comunicazione, informazione, educazione, formazione e gestione (Enti Parco e Gestori di Aree Protette, Enti Pubblici, Università e Centri di Ricerca, Associazioni Ambientaliste, Sportive e del Volontariato, Enti per la Formazione, Imprese, Associazioni di categoria, mass-media e cosi via); creare il Centro dell’Ecologia Urbana, una disciplina punto di incontro di ambiente, traffico, urbanistica, arredo urbano. Il CEA tramite l’Associazione Il Salviano è inoltre componente della SCUOLA EMAS della Camera di Commercio di L’Aquila, dell’Ente di promozione CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e collabora con Associazioni nazionali ed internazionali, quali: ERCI team Onlus, Comitato Parchi Italia, CARITAS del Peru, Green Life ONG, Fondo Italo Peruviano, Cooperativa SHERPA ed altri. Centro Natura Marsica via Cesare Battisti, 63/67 67051 Avezzano (AQ) Telefax +39.0863.415503 – 335.8138614 Responsabile Sergio ROZZI Titolo IL RITORNO DI UNA SPECIE... IL CAMOSCIO NEL PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE VELINO Presentazione Il camoscio è un animale nato per vivere su speroni di roccia. Il territorio del Parco Naturale Regionale Sirente Velino aveva già conosciuto la bellezza fiera e le evoluzioni da brivido del camoscio; poi la specie scomparve, a causa di una caccia eccessiva e le pareti rocciose rimasero prive di funambolici abitanti. Per fortuna un progetto del Parco prevede proprio la reintroduzione di nuove coppie provenienti da vicino Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nel frattempo è possibile osservare alcuni individui che saltano da uno sperone all’altro atterrando su pochi centimetri di roccia. La presente attività prevede una uscita didattica tematica di una giornata sul camoscio nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, per scoprirne la biologia, i comportamenti e le abitudine e per visitare e conoscere il suo habitat naturale 83 CEA il Salviano - Centro Natura Marsica Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti 84 Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Promuovere la conoscenza diretta da parte dei ragazzi di specie in via di estinzione, ponendo l’attenzione sull’opportunità e necessità di tutelarli e salvaguardarli. I progetti di reintroduzione sono azioni molto difficili e costose, avviate da Parchi e Riserve con ingenti sforzi. E’’indispensabile accompagnarli con attente campagne di informazione ed educazione ambientale che sensibilizzino rispetto a queste specie a rischio, stimolando, da parte di tutti i cittadini, una particolare attenzione nei loro riguardi. Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività : o Modulo didattico sul territorio (da svolgere nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino). Attività tematica all’aperto presso il centro visitatori ed area faunistica del camoscio nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino con svolgimento di un laboratorio sul camoscio. Uscita didattica della durata di 4h. Centro visita e area faunistica del camoscio Dedicato al camoscio e alla fauna e vegetazione presente nel Parco, questo centro, con annessa area faunistica, è un valido punto di informazione per quanti sono desiderosi di conoscere da vicino questo splendido animale. Situato nella frazione di Rovere, nel comune di Rocca di Mezzo, all’interno si può trovare: un punto informativo con materiale in distribuzione, un plastico sul camoscio ed una teca con esemplari di camoscio. Una grande vetrata permette, con l’ausilio di binocoli, la veduta dell’area faunistica. Osservazione diretta sul territorio con visita guidata al Centro Visitatori del Camoscio. Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza della salvaguardia e protezione delle specie in via d’estinzione. Uscita di mezza giornata. Intero anno scolastico. Consigliato da marzo a giugno. Rovere di Rocca di Mezzo, Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Materiale informativo sul camoscio e sul Parco Naturale Regionale Sirente Velino. DOPO L’INCENDIO...RINASCE LA BIODIVERSITA’ Qualsiasi attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi non può prescindere dal coinvolgimento del pubblico, soprattutto in considerazione della elevata percentuale di incendi attribuita ogni anno ai comportamenti umani, sia volontari che involontari. Anche la Riserva Naturale Regionale guidata del Monte Salviano nel corso dell’estate 2007 ha subito ingenti danni a causa proprio degli incendi. Il presente intervento didattico vuole utilizzare questa area protetta come un laboratorio all’aperto sulle problematiche connesse agli incendi, quali fattori di distruzione della biodiversità. Sensibilizzare ed informare i ragazzi sulle principali cause degli incendi, affrontare con loro gli impatti che questi hanno sulla biodiversità (in particolar modo in una riserva naturale), uscire sul campo ad osservare direttamente quello che i recenti incendi hanno provocato ed anche come la natura reagisce a questo (rinascita spontanea della vegetazione a seguito dell’incendio del 1993). Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Intervento teso a formare gradualmente una coscienza ecologica, nella consapevolezza che l’ambiente è un bene unico ed insostituibile e che la salute dell’uomo dipende dalla sua conservazione e salvaguardia, nell’ottica della sostenibilità dello sviluppo. Presa di coscienza che lo sfruttamento eccessivo delle risorse sta rapidamente provocando la scomparsa della varietà di organismi viventi sulla Terra che si sono evoluti a partire da 3 miliardi di anni fa. Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività : Modulo didattico in classe n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna)per ogni classe partecipante. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Modulo didattico sul territorio Attività all’aperto che prevedrà una uscita didattica preferenzialmente nella Riserva Naturale Guidata del Monte Salviano. Essa avrà la finalità di far toccar con mano ai partecipanti i danni che l’incendio provoca sul terreno, e come esso minacci la biodiversità. Contestualmente verrà anche prospettata la capacità (sperimentata già nel 1993 a seguito del primo incendio del Monte Salviano) della natura di compensare tali avvenimenti, facendo si che la vita rinasca li dove l’uomo ha distrutto. Questo modulo all’aperto è pensato per essere svolto nella Riserva del Monte Salviano, ma è trasferibile, con gli opportuni adattamenti, al altri territori regionali, dando risalto a caratteristiche e peculiarità locali. Uscita didattica della durata di 4h. Progetto didattico con lezioni in aula ed uscita all’aperto. Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza della prevenzione degli incendi e dei danni che essi possono arrecare alla biodiversità di un territorio. n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio. Sede dell’istituto scolastico. Per l’uscita sul territorio è consigliata la Riserva Naturale Regionale Monte Salviano. Numero di classi che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Materiale didattico di supporto all’attività di educazione ambientale. Titolo OGNI RIFIUTO È... PREZIOSO Campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata ed al riutilizzo Presentazione Si tratta di un percorso che, attraverso laboratori, esperimenti, mette alla prova la fantasia e l’intuizione di piccoli aspiranti scienziati, portandoli a scoprire il valore di una risorsa spesso sottovalutata: i rifiuti. La gestione dei rifiuti è uno degli anelli principali della lunga catena delle problematiche ambientali da risolvere. Una società come quella attuale, caratterizzata dalla crescita continua della quantità dei rifiuti prodotti fa sì che la raccolta differenziata divenga sempre di più un’attività importante da introdurre nei ritmi e nelle abitudini della nostra vita quotidiana. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti sono oggi più che mai di altissimo interesse. La quantità enorme di rifiuti prodotta quotidianamente da ognuno di noi richiede interventi di sensibilizzazione alla riduzione degli stessi, e di educazione al riutilizzo ed alla raccolta differenziata per il recupero delle risorse. Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività : o Modulo didattico in classe (da svolgere presso l’istituto scolastico) o Modulo didattico sul territorio (da svolgere presso un impianto per la gestione dei rifiuti) Modulo didattico in classe n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune e con la Società che si occupa della gestione dei rifiuti. Modulo didattico sul territorio Attività all’aperto “Seguiamo il rifiuto”” con visita all’impianto per la gestione dei rifiuti utilizzato dal Comune dove risiede la scuola. I ragazzi ripercorreranno l’iter seguito dai loro rifiuti dal momento in cui vengono prodotti a quando divengono materie prime utili alla formazione di nuovi prodotti. Laboratorio esperienziale artistico con materiale recuperati dai rifiuti per trasformarli in nuovi oggetti. 85 CEA il Salviano - Centro Natura Marsica Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 86 Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperenziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune e con la Società che si occupa della gestione dei rifiuti. Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente come ad esempio la raccolta differenziata e le pratiche di riutilizzo. n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio. Presso il comune ove risiede l’istituto scolastico. Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività. Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sulla raccolta differenziata. Centro di Educazione Ambientale SCUOLA BLU E E-mail: [email protected] La presenza di un centro di educazione ambientale in un territorio come quello di Martinsicuro, a forte vocazione marinara, è finalizzata a far conoscere e valorizzare le risorse ambientali esistenti e stimolare ogni forma di responsabilità da parte dei cittadini e, in particolare, dei più giovani. Martinsicuro, unitamente alla bassa valle del Tronto e del Vibrata, anche se negli ultimi 50 anni ha subito un notevole degrado ambientale, ha espresso una spiccata cultura del “diritto all’ambiente”, diventando un laboratorio di idee, di progetti e di iniziative guidate dal gruppo promotore della Legambiente locale. La Scuola Blu, che si basa sulla esperienza didattica e scientifica consolidata in un decennio di attività della Scuola Verde del Parco Nazionale GranSasso-Laga, fa parte anch’essa della Rete Nazionale dei Centri di Educazione Ambientale di Legambiente. Il Centro è una finestra educativa sul Parco Marino del Piceno e in particolare sul Biotopo costiero di Martinsicuro-Villa Rosa, un’area protetta di piccole dimensioni che, insieme ai sistemi fluviali locali, come l’Oasi avifaunistica migratoria della foce del Tronto, rappresenta un vero laboratorio di biologia all’aperto. La sede è dotata di strumenti di documentazione, di attrezzature multimediali e di competenze che permettono ricerca, approfondimenti e laboratori didattici rivolti al mondo della scuola. Inoltre dall’anno 2005 la Scuola Blu sviluppa collaborazioni su tematiche ambientali con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara, offrendo consulenza scientifica a tutte le scuole di vario livello, ai laureandi di geologia che studiano i monti della Laga ed i bacini imbriferi del Tronto, Vibrata e Salinello nei vari aspetti geologici, idrogeologici, geomorfologici. Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Casa Doganale Torre Carlo V Via Colle di Marzio, 1 64014 Martinsicuro (TE) Telefono 0861760202 Fax 1782278811 ENERGIA RINNOVABILE: ENERGIA PULITA PER UN MONDO PULITO Il progetto si rivolge agli alunni delle scuole secondarie di I grado, per un numero massimo di 5 classi. Scopo del progetto è illustrare ai ragazzi l’esistenza e il funzionamento dei moderni impianti che producono energia elettrica utilizzando le cosiddette “fonti rinnovabili”” (acqua, vento, sole, ecc.) sensibilizzandoli alle tematiche ecologiche legate a tale argomento. LL’attività si svolgerà tramite incontri nelle scuole o presso la nostra sede; oltre alle lezioni tenute dal personale della Scuola Blu, verranno mostrati filmati e diapositive inerenti al tema trattato. Verranno inoltre organizzate visite guidate presso i più significativi impianti produttori di ““energia pulita” del territorio per mostrare ai ragazzi le nozioni apprese in classe direttamente nei luoghi di produzione. Tra i siti di interesse presenti nella regione Abruzzo si potrà scegliere insieme agli insegnanti quali risultano più idonei alle esigenze didattiche e/o più pratiche di trasporto. Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Illustrare ai ragazzi l’esistenza e il funzionamento dei moderni impianti che producono energia elettrica utilizzando le cosiddette “fonti rinnovabili”” (acqua, vento, sole, ecc.) sensibilizzandoli alle tematiche ecologiche legate a tale argomento. (Da intendersi per ogni singola classe) N. 3 lezioni di durata 1h cadauna per ogni singola classe contenenti: - illustrazione delle problematiche ecologiche derivanti dall’uso delle attuali fonti di energia non rinnovabili; - descrizione dei moderni impianti (eolici, idroelettrici, fotovoltaici, ecc) produttori di energia da fonti rinnovabili e illustrazione dei vantaggi ecologici legati a tali impianti; - proiezione di filmati e diapositive inerenti il tema trattato; 87 CEA Scuola Blu Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti 88 - questionario finale per la verifica delle nozioni apprese. Si stabilirà con le scuole se effettuare le lezioni cumulativamente per più classi N. 1 visita guidata per classe a scelta presso uno o più tra i seguenti impianti, al fine di mostrare direttamente nei luoghi di produzione le nozioni apprese in classe: - Dighe Enel presso il Lago di Campotosto e il Lago di Provvidenza; - Parco Eolico di Cocullo (AQ), impianto eolico di Collarmele (AQ) e centrali eoliche di Tocco da Casauria (PE); - Aziende produttrici di impianti di energia da fonti rinnovabili. La scelta dei luoghi visitabili sarà anche pertinente alla locazione delle scuole che aderiranno; si stabilirà con le scuole stesse se effettuare uscite cumulative per più classi. - Lezioni divulgative supportate dall’utilizzo di materiale multimediale (testi, filmati, diapositive, files). - Uscite sul territorio coordinate dal personale della Scuola Blu. - Partecipazione di n. 5 classi per ogni scuola. - Apprendimento e coinvolgimento degli alunni nei confronti dell’argomento in oggetto, con conseguente sensibilizzazione alle problematiche ambientali. Da 2 a 3 mesi a partire dalla prima lezione. Le lezioni potranno essere svolte, tramite accordo con le scuole che aderiranno al progetto, presso la sede del C.E.A. Scuola Blu o presso i plessi delle scuole stesse. Le uscite sul territorio verranno effettuate nei luoghi elencati alla voce“attivit “ à e contenuti”; eventuali alternative potranno essere concordate con le scuole partecipanti. dibattiti e discussioni con gli alunni che verranno valutati e riportati nella relazione finale; questionario finale per la verifica delle nozioni apprese. Relazione finale delle attività svolte e dei risultati conseguiti; Materiale cartaceo e multimediale inerente i temi trattati destinato all’uso didattico da parte delle scuole. IMPARIAMO A RIUTILIZZARE I NOSTRI RIFIUTI Il progetto si rivolge agli alunni delle scuole primarie, per un numero massimo di 5 classi; tale numero è pensato per uno svolgimento più agile e approfondito dell’iniziativa. Scopo del progetto è di illustrare ai ragazzi come sia possibile riutilizzare gran parte dei rifiuti che produciamo, educandoli all’abitudine di praticare regolarmente la raccolta differenziata e insegnando loro le modalità in cui ogni singola categoria di materiali può essere trattata e riutilizzata. L iniziativa prevede lo svolgimento di una lezione illustrativa di tutti gli aspetti della L’ tematica in oggetto, supportata dalla visione di materiale didattico grafico e/o multimediale; si terrà in seguito una visita guidata presso un centro di riciclaggio da concordare con le scuole e una giornata di pulizia di una spiaggia nel litorale teramano, in modo da rendere i bambini i diretti protagonisti del processo di raccolta differenziata. Scuola primaria MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Illustrare ai ragazzi come sia possibile riutilizzare gran parte dei rifiuti che produciamo,educandoli all’abitudine di praticare regolarmente la raccolta differenziata e insegnando loro le modalità in cui ogni singola categoria di materiali può essere trattata e riutilizzata. (Da intendersi per ogni singola classe) N. 1 lezione di durata 1h per ogni singola classe contenente: - illustrazione della problematica del riciclaggio: comprendere l’importanza del riutilizzo dei rifiuti e imparare i modi in cui essi possono essere riutilizzati; - guida alla raccolta differenziata: come separare i nostri rifiuti; - utilizzo e visionamento di materiale grafico e/o multimediale opportunamente mirato al target dei bambini delle elementari. Si stabilirà con le scuole se effettuare le lezioni cumulativamente per più classi N. 1 visita guidata per classe presso un impianto di riciclaggio da concordare con le scuole che aderiranno; N. 1 giornata di raccolta differenziata nelle spiagge della costa teramana. Si stabilirà con le scuole se effettuare uscite cumulative per più classi Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione - Lezioni divulgative supportate dall’utilizzo di materiale multimediale (testi, filmati, diapositive, files). - Visite guidate coordinate dal personale della Scuola Blu - Partecipazione di n. 5 classi per ogni scuola. - Apprendimento e coinvolgimento degli alunni nei confronti dell’argomento in oggetto, con conseguente sensibilizzazione alle problematiche ambientali. Da 2 a 3 mesi a partire dalla prima lezione. Le lezioni potranno essere svolte, tramite accordo con le scuole che aderiranno al progetto, presso la sede del C.E.A. Scuola Blu o presso i plessi delle scuole stesse. Le uscite sul territorio verranno effettuate nei luoghi elencati alla voce“attivit “ à e contenuti”; eventuali alternative potranno essere concordate con le scuole partecipanti. - dibattiti e discussioni con gli alunni che verranno valutati e riportati nella relazione finale; - questionario finale per la verifica delle nozioni apprese. - Relazione finale delle attività svolte e dei risultati conseguiti; - Materiale cartaceo e multimediale inerente i temi trattati destinato all’uso didattico da parte delle scuole. FIUME TRONTO: UN PAESAGGIO DA VISITARE Il progetto “Fiume Tronto: un paesaggio da visitare”” si rivolge ad un numero massimo di 5 classi delle scuole secondarie di I grado. Tale progetto è pensato per fare scoprire ai ragazzi delle scuole le potenzialità turistiche delle aree contigue al Fiume Tronto, nello specifico nel tratto di percorrenza finale. Dopo aver visitato i principali luoghi che meglio si prestano a riflessioni di natura ecologica e turistica (tra cui il biotopo costiero di Martinsicuro, nelle vicinanze della foce), i ragazzi verranno esortati a riflettere sugli aspetti ecologici illustrati durante le lezioni in classe e le visite effettuate, e in seguito ad elaborare, con l’aiuto del personale della Scuola Blu, delle idee su possibili interventi di valorizzazione ecologica e turistica dei luoghi visitati. I progetti elaborati dagli alunni potranno poi eventualmente essere proposti agli enti comunali pertinenti. Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Fare scoprire ai ragazzi delle scuole le potenzialità turistiche delle aree contigue al Fiume Tronto, nello specifico nel tratto di percorrenza finale, esortandoli ad elaborare idee su possibili interventi di valorizzazione ecologica e turistica dei luoghi visitati. (Da intendersi per ogni singola classe) - N. 1 lezione iniziale di inquadramento del Fiume Tronto: dinamiche, processi, geografia ed ecologia; - N. 1 visita guidata alla foce del fiume e presso il vicino biotopo costiero di Martinsicuro; - N. 1 visita guidata presso un tratto pedonale/ciclabile già esistente lungo il fiume, nelle aree comunali di Pagliare-Spinetoli; - N. 1 o più (in base alle necessità) incontri finali nelle scuole, finalizzati alla rielaborazione delle nozioni illustrate durante le visite e alla produzione di idee/progetti, da parte degli alunni, sui possibili interventi di carattere ecologico volti alla valorizzazione di tipo turistico dei luoghi visitati. - Lezioni divulgative supportate dall’utilizzo di materiale multimediale (testi, filmati, diapositive, files). - Uscite sul territorio coordinate dal personale della Scuola Blu. - Partecipazione di n. 5 classi per ogni scuola. - Apprendimento e coinvolgimento degli alunni nei confronti dell’argomento in oggetto, con conseguente sensibilizzazione alle problematiche ambientali. Da 3 a 4 mesi a partire dalla prima lezione. 89 CEA Scuola Blu Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 90 Le lezioni potranno essere svolte, tramite accordo con le scuole che aderiranno al progetto, presso la sede del C.E.A. Scuola Blu o presso i plessi delle scuole stesse. Le uscite sul territorio verranno effettuate nei luoghi elencati alla voce “attività e contenuti”; eventuali alternative potranno essere concordate con le scuole partecipanti. - dibattiti e discussioni con gli alunni che verranno valutati e riportati nella relazione finale; - questionario finale per la verifica delle nozioni apprese. - Relazione finale delle attività svolte e dei risultati conseguiti; - Materiale cartaceo e multimediale inerente i temi trattati destinato all’uso didattico da parte delle scuole; - Elaborati realizzati dagli alunni che eventualmente potranno essere proposti agli enti comunali pertinenti. Centro di Educazione Ambientale SCUOLA VERDE E E-mail: [email protected] - [email protected] Sito internet: www.scuolaverde.com La Scuola Verde è un centro di educazione ambientale nato nel 1990 a San Pietro di Isola del Gran Sasso, a 800 metri di altitudine, nel cuore del versante teramano del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga che, con i suoi 150.000 ettari, è una delle più estese aree protette italiane. Lo scenario dolomitico è quello dominante con numerose vette oltre i 2.000 metri e con il Corno Grande, la cima più elevata e spettacolare degli Appennini. La grande varietà di specie floristiche e faunistiche presenti negli ecosistemi del parco costituisce un importante patrimonio di biodiversità per l’intera zona euro-mediterranea. Per la sua natura calcarea, inoltre, il massiccio ospita una importante riserva idrica, l’acqua modella il paesaggio con numerosi fiumi, cascate, sorgenti. I ragazzi sono stimolati alla lettura dell’ambiente e alla consapevolezza che tutti i fenomeni naturali fanno parte di un unico processo dinamico in continuo divenire. La Scuola Verde è riconosciuto come CEA di interesse regionale dalla regione Abruzzo e fa parte della rete nazionale di Legambiente; si avvale di un comitato scientifico del quale fanno parte esperti riconosciuti nelle diverse discipline ambientali e formative. La Scuola Verde dispone di una struttura residenziale aperta l’intero anno a gruppi, associazioni, singoli ricercatori e visitatori del parco. Come Agenzia Formativa per lo Sviluppo Locale, persegue le sue finalità orientate alla conservazione e alla valorizzazione dell’ambiente in cui opera, attraverso la ricerca didattica e naturalistica e utilizzando le tecniche della comunicazione ambientale sulle principali problematiche del nostro tempo. Una speciale attenzione viene dedicata al mondo della scuola con corsi di aggiornamento per gli insegnanti e con laboratori didattici e visite guidate in ambiente rivolte ai ragazzi, secondo una metodologia della ricerca partecipativa e multidisciplinare. Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti San Pietro 64045 Isola del Gran Sasso - Teramo fax 0861.247951 REFERENTE DEL CEA Giuliano Di Gaetano Tel 3351048318 ALLA SCOPERTA DEL MONDO ANIMALE La grande biodiversità che caratterizza il Parco non riguarda infatti solo le specie vegetali ma anche quelle animali.Tra i mammiferi, ad esempio, sono presenti la Martora e il Gatto selvatico, ma la presenza di maggior valore è quella del Camoscio d’Abruzzo e del Lupo appenninico, mentre è ancora sporadica la presenza dell’Orso bruno marsicano. Inoltre, sul Gran Sasso e sulla Laga sono presenti l’Istrice, il Capriolo e il Tasso, e in alta quota vivono l’Aquila, la Coturnice, il Fringuello alpino e la Vipera dell’Orsini. Ancora, nel mondo degli anfibi va segnalata la presenza, unica in Italia, di tre specie di Tritoni. Le leggi di tutela e della conservazione del territorio ci inducono a prendere coscienza delle diverse realtà presenti nelle aree protette. La conoscenza delle specie animali, o solo di alcune di esse, stimolerà i docenti e gli allievi ad un approccio integrato tra la ricerca scientifica e le altre metodologie educative proprie dell’educazione ambientale. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO E’’ un percorso didattico che vuole sollecitare la scuola alla conoscenza della complessità delle specie animali, in special modo quelle che vivono nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Le attività saranno curate dalla biologa Marianna Patalano per la parte riguardante l’esplorazione in ambiente con l’individuazione degli strumenti e metodi per misurare la varietà biologica e per definire gli ecosistemi naturali e analizzare il paesaggio. Per la Scuola elementare, le attività saranno completate dalla dott.ssa Mila Nardinocchi per la parte riguardante l’indagine nel mondo fantastico e nell’immaginario collettivo del lupo, con racconti e favole per esorcizzare il “Lupo cattivo”. 91 CEA Scuola Verde Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione L esperta zoologa guiderà gli allievi al riconoscimento sul campo delle tracce lasciaL’ te dalle diverse specie di animali selvatici. Sarà data conoscenza della biologia ed ecologia dell’Orso e del Lupo riservando particolare attenzione alle problematiche di gestione di queste due specie la cui conservazione è favorita dall’attenuazione dei conflitti con le attività antropiche. L esperta di storia e arte utilizzerà le tecniche della “fabulazione””, quelle del teatro, L’ nonché quelle pittoriche. Attenzione ed interesse da parte di docenti e allievi. Maggiore sensibilizzazione al problema della protezione del mondo animale. Due (2) incontri da cinque (5) ore per ogni classe, per un totale di dieci (10) ore, preceduti da un incontro di programmazione (con i soli docenti) della durata di due (2) ore. Inoltre, saranno fornite tutte le indicazioni didattiche e scientifiche per sfruttare gli intervalli di tempo tra un incontro e l’altro, in modo che gli insegnanti possano approfondire con gli allievi la tematica cui il percorso si riferisce. - Le ore di programmazione saranno svolte nelle sedi di appartenenza dei docenti. - Le attività didattiche a San Pietro di Isola del Gran Sasso: in ambiente (Pineta) e presso il CEA Scuola Verde. Questionario finale di valutazione, uno per i docenti, uno per gli allievi. Relazione sulle attività svolte; immagini dei momenti più significativi; alcuni elaborati prodotti dagli allievi. Titolo ENERGIA SOLARE, RISPARMIO ENERGETICO E CONSUMO DELLE RISORSE Presentazione La visita guidata giornaliera, a cura dei dott. Marianna Patalano e Giuliano Di Gaetano, consente, ad allievi e docenti, di comprendere che il risparmio delle risorse è possibile non solo attraverso l’uso di una tecnologia più avanzata, ma attraverso la diffusione delle buone pratiche: comportamenti semplici e non costosi che possono aiutare a mantenere in equilibrio i delicati cicli della natura con i nostri bisogni umani. Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 10 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia 92 La visita guidata è finalizzata alla conoscenza delle risorse energetiche rinnovabili e alla sensibilizzazione delle giovani generazioni verso un uso equilibrato di quelle non rinnovabili. 1. TAPPA:“FONTE FONTE DELLACQUATINA” DELL’ACQUATINA” ACQUATINA Breve escursione lungo il sentiero-natura, attrezzato per disabili, che conduce alla captazione delle acque che alimenta lo storico acquedotto comunale di Isola del Gran Sasso, in uno scenario dominato dal Corno Grande del Gran Sasso d’Italia. 2. TAPPA:“CENTRO PER LE ACQUE” Il Centro, il primo in Italia, illustra il ciclo dell’acqua, la formazione delle montagne, la storia degli uomini, di esploratori e utilizzatori della preziosa risorsa. Offre alle scolaresche un particolare percorso didattico-esplorativo che,attraverso gli ambienti naturali ed umani del Parco, invita ad una riflessione sul valore della risorsa acqua insostituibile e esauribile. 3. TAPPA: “CENTRO DIMOSTRATIVO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE” Il Centro Dimostrativo per lo Sviluppo Sostenibile,ubicato presso il CEA Scuola Verde a San Pietro di Isola del Gran Sasso, si avvale di fonti rinnovabili, quali: un impianto fotovoltaico, un impianto solare termico, un impianto eolico. Inoltre, sono state adottate misure per il risparmio ed il contenimento di risorse energetiche e idriche come elettrodomestici a basso consumo,riduttori di flusso per l’acqua dei rubinetti e degli sciacquoni e un impianto per il recupero delle acque piovane. Attraverso la visita di luoghi molto significativi, come il “Centro per le acque””, istituito dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e il “Centro dimostrativo per lo sviluppo sostenibile”” fondato dalla Scuola verde, entrambi ubicati a San Pietro di Isola del Gran Sasso, sarà possibile comprendere in maniera accessibile e ludica i complessi mondi dell’energia e dell’acqua: due risorse vitali per l’uomo. Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività e contenuti Metodologia Risultati attesi Tempi di realizzazione Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Attenzione ed interesse da parte di docenti e allievi. Maggiore sensibilizzazione verso i problemi del risparmio energetico. 9,30 – 16,00 San Pietro di Isola del Gran Sasso: in ambiente (tratto sentiero-natura) e presso il CEA Scuola Verde. Questionario finale di valutazione, uno per i docenti, uno per gli allievi. Relazione sulla attività svolta; immagini dei momenti più significativi. ALLA SCOPERTA DELLE GENTI DEL GRAN SASSO Il percorso didattico e laboratoriale vuole rispondere alle nuove esigenze emerse nel campo dell’educazione, quelle di coniugare il senso di responsabilità e protezione verso l’ambiente naturale con l’amore verso le proprie radici culturali. Pertanto, si intende offrire la possibilità di conoscere alcuni luoghi significativi delle Aree protette abruzzesi (il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) e di sperimentare nello stesso tempo “ “emozioni ” e “ricordi”” per scoprire le proprie radici e per iniziare a progettare il futuro. Scuola primaria e secondaria I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Ci si propone di “esporre “ ” i ragazzi a dei contesti sensibili sia dal punto di vista materico che concettuale, in modo che possano conoscere e confrontarsi con i materiali, gli strumenti, le tecniche di lavorazione e i manufatti tradizionali che hanno interessato le popolazione dell’area area del Gran Sasso. LL’intento è far esercitare la loro percezione sulle testimonianze per poter introdurre i concetti di comunicazione orale, valore documentale e memoria individuale e collettiva: si tenterà di compiere operazioni di ricognizione del presente e di avanzare proposte creative verso il futuro. Si inviteranno gli allievi ad esercitare anche l’inventiva e la manipolazione, mettendo loro a disposizione dei materiali che evochino quelli tradizionali o nuovi per stimolarne la progettualità e la creatività. - Visita al Museo dell’arte, artigianato e comunicazione di Tossicia: interazione con gli oggetti di cultura materiale conservati nel museo e attività di manipolazione artistica, uso del racconto, classificazione degli impieghi nella società contemporanea. - Laboratorio presso il CEA Scuola Verde: discussione dei materiali elaborati in seguito alle interviste prodotte dagli allievi e sperimentazione di un progetto di un lavoro: uso di materiali di scarto che rimandano a quelli tradizionali (tessuti, legno, pietra, metalli). L’esperta, dott.ssa Mila Nardinocchi, guiderà gli allievi all’utilizzo dei più comuni strumenti della comunicazione sociale, come l’intervista e il racconto. Inoltre, darà luogo ad esperienze laboratoriali creative ed artistiche. Attenzione ed interesse da parte di docenti e allievi. Maggiore sensibilizzazione al problema delle radici storiche e culturali. Due (2) incontri da cinque (5) ore per ogni classe, per un totale di dieci (10) ore, preceduti da un incontro di programmazione (con i soli docenti) della durata di due (2) ore. Inoltre, saranno fornite tutte le indicazioni didattiche e scientifiche per sfruttare gli intervalli di tempo tra un incontro e l’altro, in modo che gli insegnanti possano approfondire con gli allievi la tematica cui il percorso si riferisce. - Le ore di programmazione saranno svolte nelle sedi di appartenenza dei docenti. - Le attività didattiche presso il Museo dell’arte, artigianato e comunicazione di Tossicia (Te) e il CEA Scuola Verde. Interviste elaborate dagli allievi e “oggetto artistico”” prodotto con uso di materiali di scarto da parte di ogni allievo. Relazione sulle attività svolte; immagini dei momenti più significativi. 93 CASA ECOLOGICA -Vivere con stile- Centro di Educazione Ambientale TRE PORTONI E E-mail: [email protected] - Sito internet: www.ecoalbergomodusvivendi.it/educazione.org presso Casa Ecologica Modus Vivendi Abbateggio (PE) via Colle della Selva Cap:65020 Tel/ Fax:0858572136 cell: 3391501171 referente Emilia Scarpone Il CEA TRE PORTONI ha un’esperienza decennale nel settore dell’Educazione Ambientale. Dal 2006 gestisce le attività educative presso la “Casa Ecologica” Modus Vivendi di Abbateggio, nel Parco Nazionale della Majella. La Casa Ecologica, opera quale Centro di Promozione per la Cultura Sostenibile con l’intento di proporre esperienze legate alla sostenibilità ambientale, alla cultura del territorio, alla qualità delle relazioni umane. La sede è un piacevole centro di visita con ecoristoro e possibilità di alloggio, ricavato dalla ristrutturazione di un casale dell’’800 con sistemi atti a favorire risparmio idrico ed energetico; sono infatti stati inoltre realizzati tetti ventilati in travature di legno e coperture in coppi di recupero, grondaie in pietra e laterizio con canali in rame per la raccolta delle acque piovane; anche il riscaldamento dei locali avviene con tecnologie amiche del pianeta mediante un impianto a pavimento che sfrutta un combinato di energie provenienti da, impianto solare, termocamino, gas. Per le pareti sono state usate, a scopo dimostrativo, particolari pitture ecologiche che assorbono gli inquinanti presenti nell’aria; rubinetti e sciacquoni sono dotati di dispositivi per il risparmio idrico e sono preferite le lampade a risparmio energetico.Viene fatta la raccolta differenziata dei rifiuti. Nelle camere sono state scelte fibre naturali per le lenzuola, fibre di mais per i copriletti e lattice per i materassi. Gli infissi sono stati realizzati con legni certificati rispetto alla gestione forestale responsabile. Si propongono per cittadini e turisti visite, soggiorni e corsi sulla cultura del territorio. Per le scolaresche sono state messe a punto specifiche attività didattiche :“il Percorso del Sole”“il Percorso dell’Acqua””“ ”,“il Percorso del Cibo”. Si propone in sintesi: Osservare: un nuovo modo di intendere il turismo; Sperimentare: “buone pratiche”; Riflettere: su quanto sia dannosa l’imperante cultura dello spreco. Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi 94 PROGETTO ECO La città come sistema aperto introduce dall’esterno materia ed energia, che al suo interno vengono consumate e trasformate, ed espelle i prodotti e i rifiuti di quelle trasformazioni che creano spesso seri problemi di metabolizzazione portando all’ insostenibilità ambientale. LL’uomo moderno ha bisogno di grandi quantità di aria di acqua, alimenti, energia, che utilizza, inquina, spreca, spesso senza rendersene conto. Si vuole offrire un momento di riflessione e dare ai ragazzi,la possibilità di esprimere la propria opinione e di elaborare proposte per costruire un futuro sostenibile. Si propone dunque alle scuole dell’’ obbligo un percorso educativo annuale che tratta in maniera non accademica, delle tematiche relative a risparmio idrico ed energetico, corretta gestione dei rifiuti. Scuola primaria II ciclo e Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Favorire la diffusione e la crescita di una “mentalità ecologica” - Diffondere la conoscenza delle problematiche legate alla gestione delle risorse; - Stimolare la riflessione sulla correlazione tra comportamento individuale e costo ambientale; - Favorire una continuità tra l’azione formativa della scuola e la formazione sul territorio; - Responsabilizzare i singoli rispetto ai consumi in un’ottica tra locale e globale; Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea Attività contenuti e tempi Metodologia Risultati attesi Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione Titolo Presentazione Destinatari Finalità ed obiettivi Attività contenuti e tempi 1)- COSTRUIRE UN FUTURO SOSTENIBILE-presentazione presentazione del progetto agli insegnanti per la condivisione e la messa a punto delle attività; 2)-UN MONDO MIGLIORE È POSSIBILE -incontro in classe con l’educatore ambientale su: ecosistema urbano: aria, acqua, energia, alimenti, rifiuti; 3)-COM’ERAVAMO- incontro in classe con l’etnologo di approfondimento sugli stili di vita degli abruzzesi: dalla cultura contadina a quella tecnologica; 4)-DA CASA NASCE CASA- uscita didattica presso “la Casa Ecologica”” Modus Vivendi di Abbateggio. Seguendo percorso di sole, acqua e cibo nella gestione di una casa ecologica, si propone agli studenti la visita all’ecostruttura, la proiezione didattica sugli interventi di bioarchitettura effettuati nella Casa Ecologica,l’illustrazione dei sistemi che vengono adottati per favorire il risparmio idrico ed energetico. A seguire, consumazione di “Ecopranzo”ecologico e la gestione degli scarti alimentari, farà di questa esperienza una vera ““giornata ecologica” 5)-SI PUÒ FARE DI PIÙ- mostra didattica di documentazione dell’esperienza educativa. Applicazione di un approccio eco-socio-sistemico attraverso attività modulari che consentono di attuare un percorso educativo flessibile, strutturato con tutoraggio e coinvolgimento degli insegnanti. Favorire azioni consapevoli e compatibili con le esigenze del pianeta. Parco Nazionale della Majella: Casa Ecologica Modus Vivendi Schede di verifica, mostra didattica Rielaborazione dell’esperienza attraverso socializzazione con mostra finale. SE MI MANGI MI SALVI Il Progetto “ Se mi mangi mi salvi è la declinazione in forma di attività didattica, di un programma di interventi per la salvaguardia della biodiversità già intrapreso in chiave scientifica dal Parco Nazionale della Majella, a cui Modus Vivendi ha aderito per alcune azioni. E’’ un progetto sulla sostenibilità, che investe le tematiche relative a consumo critico, salvaguardia della biodiversità agronomica, corretta gestione dei rifiuti. Le iniziative sono finalizzate ad aumentare la consapevolezza ambientale dei singoli. Si propone agli alunni della scuola dell’’ obbligo un’attività educativa che tratta tematiche di grande attualità, in forma non meramente trasmissiva, coniugando l’azione informativa ( già adottata dalle fonti di comunicazione di massa quali stampa, televisione, internet) con attività esperienziali, percettive ed emotive, atte a sollecitare, attraverso l’osservazione e la sperimentazione diretta , canali motivazionali che favoriscano la trasformazione dei comportamenti in chiave ecologica. Scuola primaria e secondaria di I grado classi 1^-2^ MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO Offrire lo stimolo di riflessione sulla necessità di riequilibrio tra l’azione dell’uomo e le esigenze dell’ambiente. - Diffondere la conoscenza delle problematiche legate alla conservazione della biodiversità; - Conoscere e degustare alimenti tipici e scoprire le peculiarità del territorio abruzzese; - Attivare processi che consentano acquisti alimentari consapevoli; - Favorire la conoscenza delle buone pratiche, rispetto a uso-riuso-riciclo. L attività proposta consta di due momenti: L’ 1) incontro laboratoriale in classe (2h), in cui gli alunni attraverso un’attività di brain-storming, saranno coinvolti in un esperienza finalizzata a “fotografare”le loro abitudini alimentari e a riflettere sul ciclo degli alimenti; 95 CEA Tre Portoni Metodologia Risultati attesi Luogo di svolgimento delle attività Verifica dei risultati attesi Prodotto finale e documentazione 96 2) uscita didattica presso la Casa Ecologica Modus Vivendi (6h) dove si svolgerà una giornata ecologica all’insegna del vivere sostenibile: -sarà presentato il progetto “ Coltiviamo la Biodiversità” à” che si sta realizzando sul territorio del Parco Nazionale della Majella per la conservazione di antiche piante (farro, grano solina, mele…)oggi in via di estinzione; -saranno riproposti sistemi di lavorazione preindustriali del farro e del grano solina (spulatura e sfarinatura); -sarà preparato e consumato nel boschetto un pranzo a base di antichi cereali; -saranno praticati metodi ecologici per lo smaltimento dei rifiuti. Applicazione di un approccio eco-socio-sistemico attraverso attività che prevedono momenti di informazione, sperimentazione, riflessione Favorire azioni consapevoli e compatibili con le esigenze del pianeta Parco Nazionale della Majella: Casa Ecologica Modus Vivendi Attraverso attività di rielaborazione durante la 2^ giornata Documentazione grafica e fotografica a cura degli insegnanti su suggerimento degli operatori