di SCUOLA in
La via della sostenibilità
Proposte didattiche ed educative
dei Centri di Educazione Ambientale di interesse regionale
per le scuole primarie e secondarie di I grado
della Regione Abruzzo
a.s. 2007/2008
REGIONE ABRUZZO
Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia
SERVIZIO POLITICHE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Dirigente
Franca Chiola
UFFICIO
Responsabile
Dario Ciamponi
Tiziano dell’Osa
Antonella Giallonardo
Presentazione e Coordinamento Testi
Antonella Giallonardo
Si ringrazia per la preziosa collaborazione
il Comitato Regionale per l’Educazione Ambientale
COGECSTRE Edizioni
C.da Collalto, 1 - 65017 Penne (PE)
Tel. 085 8270862
E-mail: [email protected]
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Arti Grafiche Cantagallo - Penne (PE)
Gentilissimi Dirigenti e docenti
Cari alunni,
Ecco uno strumento che vuole risultare utile alle Vostre programmazioni per l’anno
’’anno scolastico
2007/2008 appena cominciato. Ma non solo.
Un catalogo che raccoglie in sé numerosi progetti ideati dai Centri di Educazione Ambientale, riconosciuti dalla Regione Abruzzo di Interesse Regionale, destinati alla Vostra scuola e alle classi che
decideranno di partecipare a esperienze e a processi di apprendimento per e nell’ambiente
’’ambiente che ci
circonda. Un’occasione
’’occasione che l’’Assessorato all’’Ambiente della Regione Abruzzo vuole offrire per avviare
un percorso di gestione consapevole del territorio. Per riflettere insieme sul concetto di ambiente,
inteso come sistema di relazioni tra l’io
’’io e la società in un contesto culturale definito localmente
e costruibile globalmente. Per rafforzare quel bagaglio di competenze che portano l’individuo
’’individuo a
problematizzare, ad agire in modo critico, a riconoscere e rispettare le diversità.
Un’opportunit
’
’opportunit
à per promuovere una cultura della sostenibilità,
à, intesa come capacità di favorire
à
condizioni di democrazia, partecipazione integrata, attenzione ai diritti dell’uomo
’’uomo delle generazioni
presenti e future, rispetto e cura per la vita tutta.
Nel riflettere sui processi di educazione all’ambiente,
’’ambiente, si è deciso di puntare a creare un forte legame
tra la Scuola e i Centri di educazione ambientale, riconosciuti entrambi come attori sociali capaci di
agire in sinergia e interscambio tra loro, mettendo in gioco le competenze che ciascuno di essi ha
da offrire per percorrere quella via della sostenibilità che qui prende il nome DI SCUOLA IN CEA.
Con la speranza che la proposta pensata e qui offerta riscontri felici consensi (e critiche costruttive),
si augura a tutti Voi un buon anno scolastico.
L’Assessore
’’Assessore Regionale
Ing. Franco Caramanico
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Nessuno educa nessuno,
gli uomini si educano in comunità.
Paulo Freire
INTRODUZIONE
Perché fare educazione ambientale
Il concetto di Educazione Ambientale porta in sé i segni del cambiamento di interpretazione
data nel corso degli ultimi anni al termine ambiente. Se, infatti, inizialmente parlando
di educazione ambientale ci si riferiva generalmente ad una disciplina naturalistica, che
considerava l’ambiente un contenitore di fenomeni biologici ed ecologici, oggi per educazione
ambientale si deve pensare ad un approccio socio-sistemico di studio dell’ambiente, il quale
viene a rappresentare un sistema reticolare di segni naturali e sociali interconnessi tra loro.
Oggi fare educazione ambientale significa stimolare i rapporti e le relazioni che un soggetto
sviluppa nel contesto in cui è inserito, essa permette la costruzione di capacità educative
che consentono all’individuo di sviluppare un percorso ricco di esperienze concrete che
lo rendano protagonista dei suoi processi di conoscenza, percorsi in cui accorgersi del sé,
dell’altro e delle relazioni tra noi e l’ambiente. Diventa allora necessario, per una società che
sceglie di aderire ai criteri della sostenibilità, promuovere azioni che propongano attività
di educazione ambientale poiché essa, che non è una disciplina a sé, ma è nelle discipline
tutte, punta a curare i legami che si vengono a costituire nell’ambiente in cui il soggetto e la
comunità vivono, educando al rispetto delle relazioni e mettendo i protagonisti del processo
in condizione di poter scegliere come agire sul territorio. Chi è in grado di compiere scelte
consapevoli sull’ambiente e per l’ambiente, è capace di partecipare alla gestione del proprio
territorio, conoscendone e riconoscendone i segni. Si avvia così un percorso di formazione
di comunità che scelgono lo sviluppo sostenibile, modello di sviluppo economico, sociale,
ambientale coerente con i bisogni delle generazioni attuali e future, che implica una notevole
responsabilità nei confronti degli ecosistemi e delle diverse culture in quanto tutti appartenenti
a una rete sistemica. LL’educazione ambientale pertanto viene ad essere lo strumento che
porta al raggiungimento di un futuro sostenibile.
Perché a scuola
La scuola è un attore sociale capace di attivare molteplici forme di metacomunicazione e
di interagire con il contesto territoriale in cui si trova, puntando alla progettazione di nuove
situazioni di lavoro e considerandole occasioni di stimolo per gli insegnanti e gli alunni. Creare
contesti educativi nei quali coinvolgere l’alunno per dargli la possibilità di vivere esperienze
dirette nell’ambiente, cercando di sviluppare la capacità di osservare, problematizzare,
formulare ipotesi, fare previsioni è l’obiettivo primo di una scuola competente. Il docente,
regista della propria programmazione, può articolare il tema ambientale prescelto, tenendo
conto dei possibili collegamenti e nessi con le specifiche discipline. Così l’educazione
ambientale saprà porsi come un forte collante all’interno del curricolo. Appare opportuno
partire dagli ambienti più vicini alla realtà degli alunni, la scuola o la stessa classe, osservandone
le dinamiche spaziali, temporali e relazionali per poi uscire dalla scuola e allargare l’attenzione
ad altri ambienti di vita. Il docente, che avrà fornito all’alunno i parametri necessari per
esplorare, analizzare, riconoscere i segni di un contesto, si fa portavoce di un curricolo di tipo
sistemico, che riconosce grande importanza alla forza delle esperienze e alla partecipazione
attiva del soggetto impegnato in quello stesso momento educativo a costruire competenze
spendibili lungo l’arco della sua vita. Porre l’individuo nella condizione di saper leggere
l’ambiente e riconoscere le sue relazioni significa dargli la possibilità di compiere in futuro
scelte di consapevolezza e responsabilità. E lo sviluppo sostenibile ha bisogno di questo
modo di pensare, di questo modo di agire.
Necessità di un legame tra Scuola & Territorio
L obiettivo è dunque quello di costruire una interazione con il territorio andando a formare
L’
una rete tra i diversi attori sociali che assicuri concretezza e rilevanza all’azione educativa.
Si vogliono mettere a disposizione della scuola le risorse che il territorio offre perché si
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colga l’importanza che assume il rapporto tra l’individuo, la società e l’ambiente circostante,
perché si conosca il locale per poi rapportarsi al globale, perché le agenzie educative che
condividono lo stesso ambiente puntino insieme alla conoscenza e all’utilizzo sostenibile
del proprio “pezzo di mondo””, sottolineando la consapevolezza dei legami che intercorrono
nell’ambiente inteso come insieme di relazioni sistemiche. E la scuola è certamente un nodo
essenziale della rete territoriale poiché essa è riconosciuta regista e autrice di innumerevoli
occasioni di apprendimento e azioni educative. Ma, come per tutti i sistemi, è necessario che
vi sia la partecipazione di diversi attori coinvolti nel formare una comunità educativa nella
logica della condivisione e partecipazione integrata.
Cosa sono i Cea
Tra gli attori sociali che il territorio abruzzese può vantare, sicuramente i Centri di Educazione
Ambientale (CEA) vanno a costituire un punto di riferimento unico in materia di educazione
all’ambiente e allo sviluppo sostenibile per la cittadinanza, le scuole, le agenzie educative,
gli Enti locali e le aziende che vogliono confrontare la propria competenza con i temi della
sostenibilità. I centri di educazione ambientale sono strutture che, in aderenza ai principi
ispiratori dello sviluppo sostenibile, realizzano progetti di educazione all’ambiente con
particolare riferimento ai contesti territoriali in cui sono inseriti. I CEA distribuiti sul territorio
sono riconosciuti di interesse regionale, in base alla L.R. n. 122/99. Ciascuno con una propria
vocazione territoriale e con un propria metodologia nel proporre i temi della sostenibilità,vanno
a costituire insieme la rete dei Centri di educazione Ambientale della Regione Abruzzo. I centri
realizzano percorsi educativi, soggiorni didattici, iniziative di formazione, materiali didattici e
divulgativi e si occupano di documentazione e ricerca, di comunicazione e informazione. Le
loro attività sono rivolte a tutta la comunità locale, avendo come obiettivo fondante quello di
promuovere e gestire spazi di progettazione partecipata e condivisa, condizione essenziale
per un processo di apprendimento complesso e sistemico in interscambio con l’ambiente
circostante.
Perché la Regione promuove il binomio Cea & Scuola
Il 2007 ha visto il raggiungimento di un accordo importante tra i Ministeri dell’Ambiente, della
Pubblica Istruzione e dell’Università e le Regioni. Ci si è trovati concordi nel promuovere una
cultura della sostenibilità e si è riconosciuto all’educazione all’ambiente un ruolo strategico
nelle politiche nazionali per la definizione di sviluppo coerente con i principi della sostenibilità.
Le Regioni sono state chiamate a potenziare azioni di partecipazione rivolte a cittadini e
scuole, aprendosi al territorio e fornendo strumenti e competenze necessari a diffondere i
temi dell’educazione, formazione e informazione ambientale.
Le opportunità che offrono alla didattica
La partecipazione, ossia il coinvolgimento attivo dei soggetti che prendono parte ad un
processo, è la migliore energia che muove le situazioni di apprendimento. Nei processi
partecipativi si condividono saperi e azioni e si definiscono le identità individuali e collettive
per arrivare a creare occasioni di apprendimento e, pertanto, contesti di educazione. Nel
processo partecipativo tutti sono attori poiché ciascuno è portatore di competenze, che
vengono poste in condivisione da chi assume il ruolo di facilitatore del processo. I Centri di
Educazione Ambientale si accordano con il mondo Scuola proprio con il ruolo di supporto, di
stimolatori e facilitatori del processo partecipativo ed educativo. I CEA mettono a disposizione
le competenze dei propri operatori per favorire la scuola nell’apprendimento dei temi che
muovono lo sviluppo sostenibile, puntando a creare un rapporto di condivisione dei saperi
e delle azioni sia in classe che sul campo. Un sapere che si costruisce insieme, che si sceglie
insieme, partecipato e condiviso, è destinato a restare. Un sapere che si costruisce da esperienze,
documentando, verificando, suscitando ipotesi è un modo che porta l’individuo ad imparare
a muoversi come persona nelle scelte. È un percorso verso la responsabilità dell’azione. È la
via verso la sostenibilità.
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GUIDA ALLA LETTURA DEL CATALOGO
Il catalogo raccoglie i progetti che ogni Centro di Educazione Ambientale propone. Tali
attività sono rivolte ai seguenti ordini di scuola: scuola primaria e scuola secondaria di I grado.
Per ogni ordine sono previste tre tipologie di interventi didattici da poter scegliere: attività
giornaliere, soggiorni residenziali, progetti didattici. LL’indice distingue i Centri proponenti
e i singoli progetti. La proposta di ciascun CEA è indicata con un titolo, da cui si deduce la
tematica. Si è deciso di non effettuare una divisione del catalogo per tematiche poiché esse
non possono essere definite e separate con rigidità, essendo parte di un sistema di relazioni.
Il catalogo cioè si presenta come uno strumento promotore di processi più che di contenuti.
Così come si è evitata una classificazione per Province per dare a tutte le scuole la possibilità
di conoscere i centri che sorgono sul territorio abruzzese nella sua totalità.
È riportata poi una breve presentazione di ciascun CEA, il nome e la sede, i riferimenti necessari
per qualsiasi esigenza di approfondimento o chiarimento e la scheda di ciascuna attività.
Le schede dettagliate dei singoli progetti, invece, sono consultabili sul sito www.regione.
abruzzo/infea.
Nella scheda in catalogo viene indicato il numero massimo delle classi che ogni istituto può
coinvolgere per ciascuna specifica proposta.
Come scegliere le attività
Ciascun istituto, a seconda dell’ordine di appartenenza, può scegliere il progetto o l’attività che
considera come risorsa o occasione di approfondimento in base alla propria programmazione.
I progetti, strumenti di un percorso per la sostenibilità, affrontano le seguenti tematiche:
- Biodiversità
- Energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica e risparmio energetico
- Qualità dell’aria e mobilità sostenibile
- Clima e variazioni climatiche
- Raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo.
- Consumi sostenibili
- Turismo sostenibile
- Agenda 21 locale
Si può optare per una sola proposta offerta e il numero delle classi coinvolte saranno al
massimo quelle definite dal numero specificato nella scheda. Qualora una scuola intenda
coinvolgere un numero maggiore di classi rispetto a quello previsto, essa dovrà farsi carico
delle relative spese aggiuntive. Gli Istituti Comprensivi, annettendo sia scuola primaria che
secondaria, potranno scegliere dal catalogo un solo progetto per ciascun ordine, per un totale
di due, nel caso in cui intendano partecipare con entrambi gli ordini scolastici.
Una volta definita la scelta, la scuola dovrà comunicare il titolo dell’attività a cui si vuole
partecipare tramite il modulo d’iscrizione che segue (il modulo d’iscrizione è scaricabile
anche dal sito www.regione.abruzzo.it/infea). Tale scheda deve riportare tutti i dati richiesti e
deve essere inviata sia per Fax o mezzo postale che per E-mail ai numeri e agli indirizzi indicati
nel modulo.
Poiché ogni progetto può essere scelto da un numero limitato di istituti, si rispetterà l’ordine
cronologico di arrivo delle richieste di iscrizione.
Alla scuola verrà data comunicazione di avvenuta accettazione della richiesta da parte
dell’Ente Proponente. Dopo aver ricevuto conferma di accettazione, la scuola potrà accordarsi
direttamente con il Centro di Educazione Ambientale proponente per la definizione dei tempi
e delle modalità.
Si ricorda che la partecipazione alle attività è completamente gratuita fino ad esaurimento
budget specifico e la scuola dovrà farsi carico solo degli oneri del trasporto, qualora risultasse
necessario.
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
DELL’ESPERIENZA
Inserire in un progetto la fase di monitoraggio e di valutazione delle attività proposte significa
voler ricevere dati e informazioni che vanno poi ad essere la base per definire la qualità del
progetto stesso. Un progetto di educazione ambientale diventa di qualità se pone al centro
dei suoi obiettivi non i contenuti, ma il processo. È nel processo che sta il cambiamento e la
valutazione è un processo che porta al cambiamento. LL’attivazione di un’azione di monitoraggio e di valutazione del progetto vuole essere un’occasione di confronto e partecipazione
integrata, un modo per spingerci a riflettere. Riflessione non sulla quantità, ma sulla qualità,
riflessione su una valutazione che tenga in conto le complessità, che non si limiti alle misure,
ma che ponga attenzione alle emergenze. LL’obiettivo è quello di comprendere le azioni per
modificarle.
Dunque auto-valutazione e valutazione come riflessione critica, come attenzione alle emergenze, per individuare punti di forza e punti di debolezza, ostacoli e possibilità. Valutazione
come ‘salto culturale’’, comprensione del proprio ruolo in una rete che condivide significati.
A seconda delle diverse tipologie di attività che la scuola sceglierà, saranno forniti schede e
questionari. Il materiale servirà per riflettere sui singoli progetti, sulla loro ricaduta nell’ambito
della programmazione del docente e sulla capacità di stimolo e coinvolgimento degli alunni
e sull’efficacia del contributo offerto. I dati saranno poi discussi insieme ai referenti dei Cea, ai
docenti coinvolti nel progetto, a una rappresentanza degli alunni e all’Ente proponente per
attivare un tavolo di confronto e condivisione dell’esperienza, che aiuterà a percorrere la via
di un agire di qualità per una successiva progettazione.
Per ulteriori chiarimenti contattare:
Regione Abruzzo INFEA
Politiche per lo Sviluppo Sostenibile - Ufficio attività amministrative
dott. Dario Ciamponi - tel. 0857672527
dott. Tiziano dell’Osa - tel. 0857672531
dott.ssa Antonella Giallonardo - tel. 0857672530
8
MODULO DI ISCRIZIONE ALLE ATTIVITÀ
Per iscriversi all’attività scelta si consiglia di fotocopiare il modulo di prenotazione e poi inviare
le 2 copie secondo tali modalità:
1.
2.
copia: via Fax: 085/7672585 o Posta: Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia
Servizio Politiche per lo Sviluppo Sostenibile
Via Passolanciano 75, 65124 Pescara
copia: via Mail: [email protected]
Per eventuali informazioni contattare i numeri: 085/7672527 – 2530 – 2531
Le richieste di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 7 Dicembre 2007. Poiché
ogni progetto può essere scelto da un numero limitato di istituti, si rispetterà l’ordine cronologico
di arrivo.
DIREZIONE DIDATTICA ISTITUTO COMPRENSIVO***
SCUOLA MEDIA
Scuola primaria
Scuola secondaria di I grado
Scuola primaria
Scuola secondaria di I grado
NOME DELLA SCUOLA:_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
INDIRIZZO: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ CITTÀ: _ _ _ _ _
TELEFONO E FAX: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ MAIL: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
TITOLO DEL PROGETTO SCELTO:_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
___________________________________________________
CEA PROPONENTE:_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_____________________________________________ ______
OPZIONE SECONDA SCELTA (qualora la prima risultasse già completa)_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ __ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
NUMERO DI CLASSI COINVOLTE in base al numero indicato nella scheda ( indicare anche
anno di corso, sezione, numero di alunni per ciascuna classe):_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
___________________________________________________
NUMERO DEGLI INSEGNANTI COINVOLTI: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
NOME E COGNOME DEL DOCENTE REFERENTE: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
RECAPITO TELEFONICO DEL DOCENTE REFERENTE: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
E INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
PERIODO DI PREFERENZA: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_______
EVENTUALI OSSERVAZIONI E COMUNICAZIONI SUL GRUPPO CLASSE: _ _ _ _ _ _ _
___________________________________________________
___________________________________________________
(*** Gli istituti comprensivi devono compilare 2 schede differenti: l’una per la primaria e l’altra per la secondaria)
Luogo e data
Firma
INDICE
CEA DELLE ABETINE
14
Naturalisti per un giorno
Giochiamo con la natura
Paesaggio della natura ed attività umane nel medio Sangro e nell’alto
’’alto Molise
CEA ANTONIO BELLINI
18
Un giorno alla riserva: gli ecotipi per la tutela della biodiversità
L’energia
’’energia sostenibile: dalle stelle al risparmio energetico
La biodiversità nelle riserve naturali Lago di Penne e pineta dannunziana
CEA GLI AQUILOTTI
21
Un sentiero per amico. Il paese presidio culturale della montagna
Sapori e saperi della montagna. I presidi alimentari in montagna
La costa dei trabocchi. Aree protette e biodiversità. Verso il Parco
Naz. della Costa Teatina
CEA IL BOSSO
25
Ecosistema fluviale ed inquinamento idrico
Il bosco e il fuoco
Risorsa acqua e risparmio idrico
JOSÈ ARCADIO BUENDIA
29
Dalla collina al mare a caccia di… biodiversità
Fiume e mare: ecosistemi da difendere
Imparo, riuso, riciclo…e mi diverto!
CEA CASANATURA FONTECAMPANA
32
Dimmi che aria tira!
Un orto di “classe
“
”
Una giornata…particolare, tra cielo e terra
CEA CASTEL CERRETO
36
Biodiversità a scatti
Caccia ai rifiuti!
L’automobilista
’’automobilista verde
CEA CEDAP
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLE AREE PROTETTE
Con occhi di “LUPO
“
”
Sulle tracce del cervo
Mani in pasta - Cucinare i prodotti della fattoria
10
39
CEA CENTRO RISORSE DELLA PROVINCIA DI CHIETI
43
La biodiversità: un progetto per arricchire il nostro mondo
Dai rifiuti alla materia prima. La raccolta differenziata
L’etica
’’etica negli acquisti e i consumi responsabili
CEA CENTRO DI VISITA LAMA DEI PELIGNI
46
Il valore dei Parchi
Alla scoperta delle piante dimenticate
Orienteering nel Parco Nazionale della Majella
CEA CENTRO VISITA RISERVA NATURALE
ORIENTATA MONTE VELINO
49
Attività residenziale sostenibile nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Uscita didattica nella Riserva Naturale del Monte Velino. Alla scoperta
di aquile reali e grifoni
Sulle tracce dell’orso
’
’orso
…nel Parco Nazionale d’Abruzzo
’’Abruzzo e Molise
CEA CENTRO VISITE PAOLO BARRASSO - MAJAMBIENTE
53
Energie per la Terra
Siamo parte della Terra
Acqua, preziosa e per tutti
CEA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
UNIVERSITÀ DELL’
DELL AQUILA
56
Ed è sempre più caldo… come sta cambiando il nostro clima
Energie dal… vento. Scoprire, comprendere ed utilizzare l’energia
’’energia eolica
On-Off Energia in casa
On-Off…
CEA DEL FIUME
59
Fra boschi e mare, alla scoperta della costa degli aranci
Portiamo l’orto
’’orto a scuola!
Giochiamo con l’acqua
’
’acqua
CEA GIGLIO DI MARE PANCRATIUM
63
La costa dei trabocchi
Tra Mare e Stelle
Tutti a scuola… nel Parco!
CEA IL GRANDE FAGGIO
66
Nel labirinto della vita
Una boccata d’aria
’
’aria
Acclimatiamoci
11
CEA ISTITUTO TECNICO GEOMETRI “FORTI”
69
Progetto Biodiversità: la presenza dell’abete
’’abete bianco sulla Laga
Energia da fonti rinnovabili: I pannelli solari
Turismo sostenibile: Escursionismo, orientamento e rilievo
CEA LA PORTA DEL SOLE
72
Acqua, preziosa per la vita
Il frutto del rifiuto
S.O.S. Biodiversità
CEA IL RICCIO E LA CASTAGNA
76
Dal bosco al Mondo: capire la complessità della natura per farne parte
in modo consapevole
Sperimentare, capire, inventare… per dare una mano alla Terra
A scuola di sostenibilità: processi di Agenda 21 a misura di ragazzo
CEA DELLA RISERVA NATURALE CALANCHI DI ATRI
80
La biodiversità nella Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
Colture e culture nella Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
Per chi svuota la campana! Le filiere dei materiali post consumo
CEA IL SALVIANO – CENTRO NATURA MARSICA
83
Il ritorno di una specie… il CAMOSCIO nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Dopo l’incendio
’
’incendio
…rinasce la biodiversità
Ogni rifiuto è…prezioso
CEA SCUOLA BLU
87
Energia rinnovabile. Energia pulita per un mondo pulito
Impariamo a riutilizzare i nostri rifiuti
Fiume Tronto: un paesaggio da visitare
CEA SCUOLA VERDE
91
Alla scoperta del mondo animale
Energia solare, risparmio energetico e consumo delle risorse
Alla scoperta delle genti del Gran Sasso
CEA TRE PORTONI
Progetto ECO
Se mi mangi mi salvi
12
94
I CEA
e le proposte didattiche
ed educative
Centro di Educazione Ambientale
delle ABETINE
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.cearosello.it
E-mail:
Il Centro di Educazione Ambientale delle Abetine si trova presso la
Riserva Regionale ““Abetina di Rosello” nei locali del Centro Visite in un
grande edificio che un tempo ospitava la Scuola Materna del piccolo
Centro di Educazione
centro montano di Rosello. LL’immobile, dopo anni di abbandono, è stato
Ambientale delle
recuperato con un intervento di restauro e soprattutto di restyling volto
Abetine
a migliorarne la funzionalità e la percezione estetica; l’intervento è stato
Riserva Naturale
cofinanziato dal Patto Territoriale Sangro Aventino ed ha consentito il
Regionale
Abetina di Rosello
recupero di tre piani dei quali il piano terra destinato agli spazi espositivi
Via Santa Liberata, 1
e di lavoro ed alla segreteria della riserva, il secondo invece ad un uso
66040 Rosello (CH)
come foresteria e locali di lavoro. Il CEA delle Abetine sostiene e sviluppa
tel. e fax 0872 948444
azioni di supporto alla conservazione di questi ambienti minacciati e
pertanto di interesse comunitario partendo proprio dalla riserva”Abetina
di Rosello””, creata per la protezione di uno degli ultimi nuclei di bosco con
abete bianco dell’Italia centrale. Il Cea delle Abetine collabora da vicino
con il C.I.S.D.A.M., il Centro Italiano di Studi e Documentazione sugli
Abeti Mediterranei, un importante ente di ricerca che promuove indagini
scientifiche ed azioni di conservazione per i boschi di abete ma più in
generale promuove la ricerca scientifica su ambienti naturali di rilevante
importanza sotto il profilo naturalistico.
Il CEA delle Abetine svolge attività continuative di educazione ambientale, di
documentazione, di diffusione delle informazioni e assistenza agli operatori
del settore; collabora con centri di ricerca nazionali ed europei, è partner
dell’Università della Tuscia di Viterbo ed ha rapporti di collaborazione con
le Università di LL’Aquila, Napoli, Firenze, Roma ed altre. Grazie ai bandi
sull’educazione ambientale promossi dalla regione il Cea delle Abetine ha
dato corso a tre progetti già conclusi: il progetto “Educazione ambientale e
conservazione delle abetine””che ha visto,fra le diverse attività,l’allestimento
di un centro di documentazione con biblioteca, emeroteca, archivio dati,
archivio fotografico e storico-cartografico, la realizzazione di un laboratorio e
la produzione di attrezzature didattiche sperimentali sul bosco. Il secondo progetto,“Viaggi nella
natura e nella memoria del Sangro Aventino”” ha avuto come obiettivo l’integrazione delle
problematiche ambientali e sociali con azioni comuni ai servizi socio-assistenziali e alle strutture
delle aree protette finalizzati alla creazione di percorsi ““della natura e della memoria”, attività di
animazione ambientale e di comunicazione in collaborazione con giornali locali. Il progetto
“Biodiversità delle abetine: ricerca e strumenti per la tutela”” si è sviluppato su due direttrici
principali, quello della ricerca scientifica e quello della tutela veicolate entrambe dall’educazione
ambientale che sola può permettere di divulgare i valori naturalistici con il fine ultimo della
conservazione di particolari habitat e/o specie. Questo progetto ha inteso altres
altresì valorizzare le
decine di tesi di laurea e dottorato realizzate a Rosello e nelle abetine del comprensorio con la
realizzazione di una mappa della biodiversità vegetale e faunistica.
Attualmente il Cea delle Abetine, in collaborazione con il Cea del Fiume, è impegnato nel
progetto “Biodiversità rurale: tutela delle cultivar e orti didattici””, incentrato sulla
conservazione del germoplasma legato agli orti e sulla salvaguardia delle cultivar, varietà
vegetali locali che stanno ormai scomparendo soppiantate da quelle a maggior resa produttiva
imposte dal mercato. A Rosello, in particolare, verrà realizzato un campo sperimentale dei
legumi di montagna con la coltivazione di varietà tipiche quali il fagiolo “suocera e nuora”
coltivato sui Monti Pizzi, la lenticchia, la cicerchia, il pisello selvatico ed altri e verranno attivate
collaborazione con gli agricoltori locali per la conservazione delle cultivar di montagna.
14
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
NATURALISTI PER UN GIORNO
L attività proposta ha lo scopo di promuovere l’approccio alla ricerca scientifica
L’
sul campo con attività laboratoriali che consistono nell’individuare un’area di
studio e lavorare sulle specie vegetali con la classificazione, il calcolo percentuale,
le rilevazioni sull’altezza e sull’età degli alberi. Il lavoro verrà condotto a Fonte
Volpona e lungo il percorso natura della riserva. Su richiesta della scuola a partire
dal 1° maggio (in aprile solo in presenza di buone condizioni climatiche) è possibile
visitare il vicino Giardino della Flora Appenninica di Capracotta che presenta un
riassunto delle essenze vegetali dell’Appennino.
Alunni delle classi V della Scuola primaria - Scuola secondaria di I grado
MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
L obiettivo di questa attività didattica di educazione ambientale è quello di
L’
promuovere nei ragazzi un atteggiamento di interesse per il lavoro sul campo relativo
al mondo vegetale attivando le loro conoscenze che sono spesso solo teoriche e
quindi non supportate dal lavoro in natura. LL’abetina di Rosello può essere considerata
un laboratorio vegetale di eccezionale valore per la presenza, in un’area relativamente
ristretta, di oltre 60 specie arboree e di una grande biodiversità vegetale, quella che
contraddistingue i boschi disetanei e maturi.
Ore 10.00 – Ritrovo presso il Centro Visite e presentazione della riserva Abetina di
Rosello.
Ore 10.30 – Laboratorio della biodiversità presso l’Abetina (Fonte Volpona e
percorso natura) con attività pratiche sulle specie vegetali.
Ore 13.00 – pranzo al sacco presso la pinetina attrezzata di Rosello
Pomeriggio (facoltativo – dal 1° maggio) – visita al Giardino della Flora Appenninica
di Capracotta
L approccio è di tipo induttivo e operativo e basato sull’esperienza diretta e sul
L’
coinvolgimento dei ragazzi nel lavoro di campo.
Proposizione del lavoro di campo come metodo di ricerca sull’ambiente;
sensibilizzazione dei ragazzi al tema della biodiversità in campo vegetale e all’uso
sostenibile delle risorse naturali ed in particolare del bosco.
Attività giornaliera
Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (CH)
Giardino Appenninico di Capracotta (IS) - facoltativo
Questionario sul gradimento dell’attività proposta.
Verrà consegnato ad ogni bambino il quaderno didattico “Esploriamo l’abetina”
da compilare durante le attività pratiche proposte. Alle classi verranno consegnati
materiali di approfondimento ed il quaderno didattico sull’abetina di Rosello.
GIOCHIAMO CON LA NATURA
Lattività proposta ha lo scopo di avvicinare i più piccoli alla natura con un approccio
L’
ludico e sensoriale che valorizzi il gioco, la creatività e la manualità. Il bosco viene quindi
“utilizzato”” come luogo della narrazione; durante la visita vengono raccolti materiali che
saranno utilizzati per preparare il teatrino della natura con i burattini realizzati dai ragazzi
e la drammatizzazione della storia dell’abetina.
abetina. Lattività
L’
prevede l’intervento di due
operatori per classe e la fornitura dei materiali per la preparazione dei burattini.
Alunni delle classi I, II e III della Scuola primaria MAX 20 UNITÀ CLASSE PER
ISTITUTO
Questa attività didattica è rivolta ai più piccoli con l’obiettivo di avvicinarli alla
natura con un approccio adatto alla loro età che li porti a riscoprire il gioco con e
nella natura e a valorizzare la creatività e la manualità troppo spesso mortificate
dal riferimento costante all’utilizzo dei media e dell’immagine.
15
CEA delle abetine
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Ore 10.00 – ritrovo presso il Centro Visite della Riserva Abetina di Rosello e presentazione
della storia dell’abetina
Ore 10.30 – visita guidata all’abetina e raccolta di materiali naturali
Ore 12.30: pranzo al sacco presso l’area attrezzata della pinetina comunale
Ore 14.30: laboratorio del gioco con costruzione di burattini per il teatro della natura o
del libro dei profumi o degli strumenti musicali (lavoro effettuato in gruppi) con materiali
forniti dal Cea.
Il programma prevede una presentazione molto breve della riserva e la storia dell’abetina
che sarà poi oggetto della rappresentazione con i burattini. Nel corso della visita guidata
a Fonte Volpona e al percorso natura verranno raccolti, con la guida dei due operatori
presenti, i materiali naturali (frutti, foglie, semi, pezzi di legno, ecc.) che verranno conservati
per le attività pomeridiane. Durante il laboratorio creativo i due operatori guideranno i
bambini nelle attività manuali: la classe verrà divisa in due gruppi ed un gruppo costruirà
i burattini mentre l’altro lavorerà alla realizzazione di oggetti quali strumenti musicali e/o
“
“gioielli
” personali (collane, braccialetti, decori). Nella fase finale la classe metterà in scena la
storia delle abetine tratta dal quaderno didattico con l’interpretazione dei vari personaggi
sotto forma di burattini realizzando un concreto, semplice esempio di teatro della natura.
Approccio ludico e sensoriale, basato sul coinvolgimento emotivo dei bambini e
sulla valorizzazione della loro creatività e manualità.
Sensibilizzazione ai temi della natura che privilegia l’aspetto emotivo e sensoriale.
Attività giornaliera
Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (CH)
Questionario sul gradimento dell’attività proposta.
I bambini saranno guidati nella costruzione dei burattini e di altri oggetti con materiali naturali che porteranno come ricordo della giornata trascorsa a Rosello; la
messa in scena del teatrino della natura verrà documentata ed alcune immagini
verranno presentate sul sito www.cearosello.it. I bambini riceveranno altresì il quaderno dell’abetina da cui hanno tratto la storia da drammatizzare.
Titolo
PAESAGGIO DELLA NATURA ED ATTIVITÀ UMANE
NEL MEDIO SANGRO E NELL’ALTO MOLISE
Presentazione
Lattività proposta è incentrata sul rapporto fra paesaggio naturale ed attività umane
L’
e mira a far cogliere le relazioni fra il territorio montano delle abetine e la storia delle
popolazioni che hanno abitato in questo comprensorio fra l’Abruzzo e il Molise. Proprio
per questo motivo si è scelto di collegare la Riserva di Rosello con Agnone,piccola cittadina
dell’alto Molise che vanta un centro storico ben conservato ed un ruolo rilevante a livello
artistico e culturale. Lanalisi
L’
delle attività tradizionali (produzione casearia, lavorazione
dei metalli ed artigianato dolciario) insieme alla visita alla Pontificia Fonderia Marinelli
che esporta in tutto il mondo le sue famose campane consentirà ai ragazzi di cogliere al
meglio le relazioni storiche fra l’uomo e l’ambiente in cui vive.
Scuola secondaria di I grado MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
16
L obiettivo principale dell’attività didattica proposta è quello di lavorare sul concetto di
L’
territorio e di paesaggio mostrando gli aspetti caratterizzanti del comprensorio preso
in esame: un ambiente montano caratterizzato da centri raccolti e pochi insediamenti
sparsi con una scarsa presenza antropica ma una grande qualità ambientale. Si tratta
altres di un comprensorio che non coincide con i confini amministrativi (ricade infatti
altresì
in due regioni diverse) ma identifica il paesaggio montano delle abetine caratterizzato
anticamente dalla civiltà pastorale, dalla lavorazione della pietra e dei metalli e, più di
recente, da un forte spopolamento che lo ha quasi interamente restituito alla natura.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Ore 10.00 – ritrovo presso il Centro Visite della Riserva Abetina di Rosello
Ore 10.30 – visita guidata all’abetina: percorso natura, area faunistica del Cervo, arboreto
appenninico
Ore 12.30: pranzo al sacco presso l’area attrezzata della pinetina comunale
Ore 14.30: trasferimento ad Agnone e visita guidata del centro storico o del Museo
della Pontificia Fonderia Marinelli (o Museo delle Campane).
Le botteghe delle attività tradizionali di Agnone e la “Ndocciata”” della vigilia di Natale.
Note al programma
Su richiesta è possibile visitare l’Azienda casearia Di Nucci in Agnone che vanta una
lunga tradizione nella produzione di prodotti tipici. In questo caso la visita ad Agnone
sarà anticipata al mattino per permettere di assistere alle fasi di lavorazione dei prodotti
che avvengono solo in orario antimeridiano. La visita a Rosello sarà pertanto spostata al
pomeriggio con le stesse caratteristiche.
Operativa, basata sul coinvolgimento dei ragazzi nelle attività proposte e nella
predisposizione di un itinerario turistico.
Sensibilizzazione dei ragazzi all’uso sostenibile delle risorse ed alle nuove forme di turismo eco-compatibile; integrazione delle diverse letture del territorio (naturalistica,
paesaggistica, culturale e produttiva).
Attività giornaliera
Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (CH)
Agnone (IS)
Questionario sul gradimento dell’attività proposta.
Realizzazione di un itinerario turistico del comprensorio delle abetine predisposto
dai ragazzi in forma multimediale o di depliant; le esperienze più interessanti verranno inserite sul sito www.cearosello.it.
17
Centro di Educazione Ambientale
ANTONIO BELLINI
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.cogecstre.com
Comune di Penne
Riserva Naturale
Regionale
Lago di Penne
Coop. COGECSTRE
C.da Collalto, 1
65017 Penne (PE)
Tel. 085 8279489
Il CEA (Centro di Educazione Ambientale) “Antonio Bellini” si trova nella fascia
collinare all’interno della Riserva Naturale Regionale del Lago di Penne, porta
vestina del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.La sede è ricavata dal recupero di un vecchio casolare di campagna di circa 700 metri quadrati
ed è in grado di ospitare le varie attività didattiche e di studio, produttive,
turistiche, residenziali, di animazione e ristoro condotte dalla COGECSTRE.
Il CEA “Antonio Bellini” è stato acquistato con fondi regionali dal Comune di
Penne, è dotato di una sala adibita all’uso di convegni e conferenze e altri 4
complessi ad uso abitativo, per un totale di 55 posti letto. Il simbolo scelto è
il ramo di Quercus virgiliana Ten., particolarità botanica chiamata “quercia
castagnara” i cui frutti, dal sapore dolce, nell’ultima guerra erano consumati
anche dall’uomo. La “quercia castagnara” esprime simbolicamente il legame
tra gli uomini e la terra che li ospita. Il CEA “Antonio Bellini” promuove diverse
iniziative per l’educazione all’ambiente di giovani e adulti, oltre a periodici corsi
di formazione.L’
L azienda agricola collegata al CEA, promuove la coltivazione
L’
e la trasformazione di prodotti biologici certificati, AMAB IMC, con i marchi:
Sapori di Campo e Masseria dell’Oasi. Dal 2004 il CEA ha creato un progetto,
“Energia per la Terra””, sull’autosufficienza energetica della struttura, realizzando
un complesso sistema integrato di fonti rinnovabili: eolico, biomassa, termocamino, solare termico, fotovoltaico, fuell cell a idrogeno.
Il CEA organizza:
- stage - seminari - conferenze - mostre - scambi internazionali - ricerche
e studi - settimane verdi - viaggi naturalistici - campi estivi - soggiorni
- visite guidate
Il CEA “Antonio Bellini” di Penne si avvale di tutte le strutture di cui è dotata
la riserva naturale. Sono inoltre presenti un’aula verde, un centro di analisi
per lo studio delle acque, un percorso sensoriale e un parco-giochi ecologico
per bambini.
Titolo
UN GIORNO ALLA RISERVA:
GLI ECOTIPI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
Presentazione
Il CEA A Bellini utilizza i laboratori scientifici e didattici dell’Orto Botanico del Lago Penne localizzato nella omonima Riserva Naturale per le diverse attività educative. Dall’importanza dei semi si arriva a capire il concetto di biodiversità nell’età evolutiva dei
bambini delle elementari.
Capire cos’è un antico ecotipo è semplice se già l’istinto è solleticato dalla memoria
di passate conoscenze. Il dizionario botanico così si esprime: ““ecotipo: rappresenta
la distinzione biotipologia sulla base della stessa struttura genotipica per effetto
dei suoi rapporti ecologici consolidati”… bisogna riconoscere che la scienza non
sempre è in grado di spiegarsi in modo semplice e chiaro!
Scuola primaria e scuola secondaria di I grado - MAX 3 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità
ed obiettivi
Attività e
contenuti
18
Comprendere il problema dell’erosione genetica e del rischio di estinzione per
molte specie domestiche. Riproporre in chiave ludica e didattica la filiera del lino
con attività manuali di fabbricazione di piccoli arazzi o tessuti.
Attività di seed saver, i ragazzi prenderanno parte ai progetti di conservazione dell’orto botanico, attraverso attività di semina, raccolta messa a dimora delle specie
presenti nell’orto. Attività di tessitura
attraverso le quali i ragazzi potranno realizzare un proprio manufatto.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attivit
attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed
obiettivi
Attività e
contenuti
Programma dettagliato:
ore 09:30 Arrivo al Centro visite della Riserva. Introduzione della giornata d lavoro.
ore 10:30 Visita guidata all’area floro-faunistica della Riserva e ai progetti di conservazione ed in particolare all’Orto botanico.
ore 11:30 Attività di “seed saver””, i ragazzi parteciperanno alla semina (e in base alla
stagione alla messa a dimora, o alla raccolta) degli antichi ecotipi.
ore 13:30 Pranzo presso il CEA A. Bellini con prodotti biologici.
ore 15:00 Laboratorio didattico del Lino e della tessitura, i ragazzi potranno realizzare, con i telai messi a disposizione del CEA.
ore 18:30 Conclusione attività e partenza.
Esperienze dirette sul campo e di laboratorio, incontri, visite guidate. Far apprendere ai ragazzi tematiche complesse attraverso l’arte del fare.
Comprensione delle complesse tematiche legate al mondo vegetale e alla biodiversità.
Conservazione da parte dei ragazzi della tradizione artigianale e della memoria storica.
Un giorno
Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne”
È prevista l’organizzazione di interviste mirate alla valutazione del grado di apprendimento.
Documentazione fotografica, relazione finale
L’ENERGIA SOSTENIBILE: DALLE STELLE AL RISPARMIO ENERGETICO
Il Centro di Educazione Ambientale ““Antonio Bellini” è dotato di un sistema
integrato di produzione energetica da fonti alternative: pannelli fotovoltaici,
pannelli solari termici, termocamino, caldaia a biomassa, teleriscaldamento, pala
eolica, fuel-cell a idrogeno, caldaie a condensazione. Per energia solare si intende
l’energia, termica o elettrica, prodotta sfruttando direttamente l’energia irraggiata
dal Sole. Inoltre durante le ore notturne è possibile “ascoltare”” il cielo notturno
senza essere disturbati dall’inquinamento luminoso.
Scuola primaria e scuola secondaria di I grado - MAX 1 UNIT
UNITÀ
À CLASSE PER ISTITUTO
Approfondimento del concetto di energia particolarmente riferita a quella
rinnovabile. Conoscenza dell’energia naturale dalle stelle all’energia della terra.
Esperienza di convivenza di gruppo nelle ore notturne. Verifica delle possibilità
pratiche offerte dall’energia solare con strumenti specifici.
Lo scopo del percorso didattico è offrire agli studenti un’esperienza diretta sulle fonti
di energia alternativa e nello stesso tempo lo studio diretto della volta celeste.
Programma dei due giorni
ore 09:30 arrivo e sistemazione
ore 10:30 introduzione e preparazione delle attività
ore 12:30 scoperta dei punti cardinali con lo gnomone
ore 13:30 pranzo con cottura dei cibi con il forno solare
ore 15:00 visita agli impianti di produzione di energia e laboratorio didattico di
fisica solare
ore 17:00 costruzione di un planisfero per l’osservazione del cielo stellato
ore 19:30 cena
ore 21:30 osservazione della volta stellata e rilievo con puntatori delle coordinate
delle stelle
ore 06:00 colazione
ore 12:00 retrospettiva dell’attività notturna
ore 13:00 pranzo
ore 15:00 costruzione di un forno solare in cartone a basso rendimento
ore 18:00 partenza
19
CEA Antonio Bellini
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Attività pratiche laboratoriali di fisica sull’energia alternativa, costruzione di un
forno solare a bassa efficienza, costruzione di un planisfero, e osservazione diretta
durante le ore notturne del cielo attraverso strumenti appositi.
Accrescere la conoscenza sulle fonti energetiche rinnovabili, creare una coscienza
più attenta alle tematiche ambientali, prospettare ai ragazzi “un’alternativa”” possibile.
Favorire l’emotività legata all’osservazione, non solo scientifica, del cielo notturno.
Due Giorni
Cea ““Antonio Bellini” Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne”
È prevista l’organizzazione di interviste mirate alla valutazione del grado di
apprendimento
Cartelloni e planisferi, costruzione forno solare, documentazione fotografica,
relazione finale
Titolo
LA BIODIVERSITÀ NELLE RISERVE NATURALI LAGO DI PENNE E
PINETA DANNUNZIANA
Presentazione
Negli ultimi decenni, la riduzione dell’estensione di molti ecosistemi naturali per
opera delle attività umane, in concomitanza con severi cambiamenti climatici, ha
determinato un mutamento della biodiversità attraverso l’estinzione di diverse
specie e una forte riduzione della variabilità genetica intraspecifica che sta alla
base delle capacità delle varie specie di adattarsi a mutate condizioni ambientali,
ai nuovi patogeni e malattie, a variazioni climatiche globali.
Scuola primaria e scuola secondaria di I grado - MAX 3 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
20
Il percorso didattico proposto muove lungo una precisa successione di momenti
educativi, dove la finalità è quella di fornire una griglia di riferimenti operativi
dalla quale ogni partecipante potrà liberamente attingere, facendosi guidare dalla
propria sensibilità, dalla propria esperienza e dalla propria passione per la Natura.
Avvicinare i giovani studenti al complesso mondo della Biodiversità come una
risorsa non rinnovabile con attività di laboratorio legati alla conservazione e alla
trasmissione di informazioni sulle aree naturali protette.
Programma dettagliato
ore 09:30 arrivo a Penne
ore 10:00 visita guidata Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne””, studio della
biodiversità
ore 13:00 Pranzo presso il CEA A. Bellini con prodotti biologici
ore 14:00 trasferimento alla Pineta Dannunziana
ore 15:00 laboratori didattici
ore 18:30 conclusione attività
Attività laboratoriali, visite guidate. Inoltre ogni scuola sarà dotata di un kit
riguardante l’argomento SIEPE composto da terriccio, semi, e contenitori in terra
cotta e le verrà consegnata una guida informativa specifica sulla siepe, quaderno
scientifico “Lo Scricciolo”” sulle Farfalle.
L avvicinamento degli adolescenti a tali argomentazioni evidenzia senza dubbio
L’
l’importanza di concepire la Biodiversità come una risorsa non rinnovabile.
Un’intera giornata, sono previsti due momenti distinti, nelle riserve naturali Lago
di Penne e Pineta Dannunziana.
Riserva Naturale Regionale “Lago di Penne””, Riserva Naturale Regionale “Pineta
Dannunziana”
È prevista l’organizzazione di interviste collettive ai partecipanti mirate alla
valutazione del grado di apprendimento
Relazione finale e materiale fotografico
Centro di Educazione Ambientale
GLI AQUILOTTI
CLUB ALPINO ITALIANO ABRUZZO
E
E-mail:
[email protected] - [email protected] - [email protected]
Il Centro di Educazione Ambientale ““gli aquilotti”, struttura del Club Alpino
Italiano – Abruzzo, si trova a Pietracamela (TE), piccolo paese sulle pendici
del Gran Sasso d’Italia, a 1000 m, un vero nido d’aquile, sotto le pareti del
Corno Piccolo. Il Cea ““gli aquilotti”è un felice esempio della collaborazione
tra Cai e Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che ha messo
a disposizione del Cea i locali del Centro Visite a Pietracamela (TE), dove
è stato allestito anche il Museo dell’Alpinismo. Il Cea ““gli aquilotti”, anche
Eugenio Di Marzio,
attraverso la collaborazione delle ventidue Sezioni presenti in Abruzzo,
Viale Gran Sasso, 126
propone progetti in grado di affiancare la programmazione prevista dal
66100 CHIETI
Piano dell’Offerta Formativa, con attività a scuola ed in ambiente, offrendo
Tel e fax 0871/331882
l’occasione per nuovi stimoli, arricchimenti, approfondimenti e riscontri
cellulare 3356011055
pratici. Il progetto di riferimento per ogni azione è ““sentieri, rifugi ed aree
Referente Cea:
Filippo Di Donato
protette in una montagna viva per cultura e natura” che, a cominciare dai
Tel e fax 0861.328451
paesi, propone la scoperta naturalistica, paesaggistica e storica delle mon3397459870
tagne d’Abruzzo, con escursioni, laboratori didattici, corsi e pernottamenti
nei rifugi. Il Cai Abruzzo ha ideato ““il sentiero verde dei Parchi” che collega
le aree protette nazionali e regionali d’Abruzzo con un unico segnavia di
vernice, rosso/bianco/rosso. La montagna è proposta nel suo insieme come
scoperta e conoscenza dei luoghi, promuovendo conservazione e tutela
dell’ambiente.
Per molte attività didattiche si considera, sul Gran Sasso d’Italia, la reintroduzione del Camoscio d’Abruzzo, voluta dal Cai e resa possibile dall’eredità
lasciata al Cai dalla Signora Susanna Marianna De Maria vedova D’Addario,
socia del Cai di Roma. Dal 1992, anno di avvio della reintroduzione sul Gran
Sasso d’Italia, gli animali si sono moltiplicati ed oggi, sono circa 300 gli
esemplari che si muovono in libertà sulle vette del Parco.
Oggi, sono tante le proposte di educazione ambientale e di avvicinamento
sicuro e tranquillo alle montagne dalla nostra regione, cuore dell’Appennino. Ci si rivolge principalmente ai giovani ed al mondo della scuola, assecondandone sensibilità ed interessi. La montagna è di tutti e tutti possono
avvicinarla. Ciò che interessa ed affascina nel Cai è l’insieme dei messaggi
celati in ogni proposta. Dall’uomo, con la secolare presenza e le attività
tradizionali, ci si muove verso l’ambiente montano, da scoprire, apprezzare
e conservare, lasciandone intatti valori e risorse per le generazioni future. I
percorsi educativi e formativi sono circolari, tra uomo e ambiente, importanti e compiuti come i cicli della vita e dell’acqua. Un’immersione piena e
convinta nella natura e nella cultura dei luoghi; non il solo raggiungere vette o percorrere creste
aeree, ma l’avvicinamento come pratica sensoriale, intima e piena. La sosta nei paesi, incontrando
gli abitanti e nei rifugi per sentirsi sicuri in prossimità di ambienti impegnativi e severi. Il Cea del
Cai propone l’escursionismo come salutare percorrenza di un tracciato insieme alla scoperta
di ambienti autentici ed integri e l’alpinismo come sicuro gesto tecnico, frutto di competenza
maturata nel tempo, grazie alla tranquillità interiore e alla conoscenza degli ambienti da salire.
Attività che, con l’alpinismo giovanile si aprono, in forma didascalica ed innovativa, alle nuove
generazioni, per una montagna da vivere ogni mese dell’anno. Un messaggio ricco di attenzioni
al rispetto della natura, alla tutela dell’ambiente, dalla montagna alle zone costiere, delle zone
attraversate senza lasciare traccia del passaggio, per conservarle nel tempo. La filosofia del Cai,
semplice e gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare”.
21
CEA gli Aquilotti
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di
svolgimento delle
attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
22
UN SENTIERO PER AMICO Il paese presidio culturale della montagna
I sentieri di montagna, indicati dal Club Alpino Italiano, sono percorsi tra prati, boschi,
ambiti naturalistici, paesaggi antropici, preferenzialmente da paese a paese. La proposta
prevede di riscoprire antiche vie di comunicazione, studiando le testimonianze dell’attività dell’uomo ed osservando le specie vegetazionali e faunistiche presenti. In particolare
sarà presentato il Sistema delle Aree Protette in Abruzzo, con i Parchi Nazionali (Gran
Sasso e Monti della Laga, Maiella, d’Abruzzo, Lazio e Molise) e quello Regionale (SireneteVelino), evidenziando l’importanza culturale e sociale dei paesi quali “porte di accesso
alla montagna””. Gli alunni della scuola sceglieranno un sentiero che potranno adottare
e si provvederà a monitorarlo, a realizzare la segnaletica e a descriverlo, utilizzando la
scheda del Catasto Sentieri del Cai. Lo studio della cartografia e dell’orientamento si
affianca positivamente ai programmi didattici di molte discipline scolastiche e concorre
nella costruzione della sensibilità ambientale degli alunni.
Scuola primaria e secondaria I grado(concordando fasi e contenuti specifici del
progetto didattico con i docenti) MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
– Conoscere la complessità naturalistica e culturale del sistema montagna
– Conoscere i diversi tipi di sentiero in montagna
– Apprendere le nozioni indispensabili per la sicurezza in montagna (abbigliamento,
attrezzatura, scelta dell’itinerario, …)
E’’ previsto un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti
specifici del progetto. Gli incontri con gli alunni e l’uscita in ambiente aiuteranno a
comprendere sia l’importanza delle aree protette, sia l’importanza della qualità ambientale e del corretto uso delle risorse (acqua, suolo e aria) per il futuro della vita
Dopo gli incontri a scuola e la conoscenza di prime nozioni su materiali e tecniche
per la sicurezza in montagna, è prevista l’uscita in ambiente sul sentiero, utilizzando
la base cartografica preliminarmente preparata.
Gli aspetti etici, culturali e le modalità di frequentazione, anticipati a scuola, fanno
dell’andare a piedi il modo migliore per avvicinarsi agli ambienti naturali e percorrerli, con passo lento e cadenzato, osservando e scoprendo, insieme con accompagnatori che vivono la montagna e sanno trasferirne la conoscenza più autentica e
profonda. La filosofia del Cai, attuale, semplice e gratificante, si sintetizza nel motto
““camminare per conoscere, amare e tutelare”.
– Migliorare la conoscenza del territorio
– Avvicinare i giovani alla montagna
– Favorire gli interscambi relazionali
– Imparare ad apprezzare esperienze all’aria aperta
Un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del
progetto. Tre incontri di 2 h ciascuno con gli alunni a scuola (n.2 incontri di 2 h) e
l’uscita in ambiente, lungo il sentiero scelto
A scuola, con lezioni in classe ed in ambiente
Schede di valutazione per i docenti e un ultimo incontro in classe di verifica con
gli alunni
Produzione di un documento (cartaceo/multimediale) da consegnare agli alunni ed alle famiglie. Stesura delle norme per una rispettosa e sicura frequentazione della montagna.
SAPORI E SAPERI DELLA MONTAGNA I presidi alimentari in montagna
Il progetto si pone l’obiettivo generale di offrire ai giovani, alle famiglie ed ai consumatori le informazioni necessarie per diventare consumatori consapevoli, recuperando
gli antichi sapori ed i prodotti tipici della nostra terra, riscoprendo i principi di una sana
alimentazione. Nelle azioni di sensibilizzazione e educazione, utilizza anche i rifugi,
capaci di accogliere gli escursionisti e alpinisti, ed i paesi montani, per promuovere la
biodiversità agroalimentare, per contenere la perdita di specie, sottospecie o varietà.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Le pratiche agrosilvopastorali sono importanti per lo sviluppo del territorio, il rilancio di razze autoctone a rischio di estinzione, il recupero di abilità manuali e
di eredità contadine. LL’attività è proposta attraverso la conoscenza di una filiera
dei prodotti tipici della montagna, molti dei quali presidi slow foud (canestrato di
Castel del Monte, pecorino di Farindola, lenticchia di S.Stefano di Sessanio e mortadella di Campotosto) per avvicinare gli alunni a comprendere ed apprezzare, la
tipicità, il valore antropologico dei prodotti, la loro elevata qualità, le tecniche di
produzione, il legame inscindibile straordinario ed unico con i territori montani.
Scuola primaria e secondaria I grado(concordando fasi e contenuti specifici del
progetto didattico con i docenti) MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
– Conoscere le fasi di produzione dei prodotti alimentari in montagna;
– Conoscere i diversi tipi di prodotti alimentari provando ad apprezzarne i sapori;
– Comprendere l’importanza di conservare il patrimonio genetico delle specie, le
varietà agricole della montagna e l’insostituibile funzione degli agricoltori quali
custodi delle varietà autoctone.
E’’ previsto un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti
specifici del progetto. Gli incontri con gli alunni e l’uscita in ambiente aiuteranno
a comprendere sia l’importanza della qualità delle produzioni tipiche sia l’importanza della qualità ambientale per la genuinità dei prodotti.
Dopo gli incontri a scuola ponendo attenzione all’agroalimentare in montagna:
un patrimonio tra i più vitali e vari del mondo, con la produzione di vino, olio, formaggi, pasta, dolci... è prevista l’uscita in ambiente. Gli aspetti etici, culturali e le
modalità di frequentazione, anticipati a scuola, fanno dell’andare a piedi il modo
migliore per avvicinarsi agli ambienti naturali, osservando e scoprendo, insieme
con accompagnatori che vivono la montagna e sanno trasferirne la conoscenza
più autentica e profonda. La filosofia del Cai, attuale, semplice e gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare”
– Migliorare la conoscenza del territorio
– Avvicinare i giovani alla montagna
– Favorire gli interscambi relazionali
– Imparare ad apprezzare esperienze all’aria aperta
Un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del
progetto. Tre incontri di 2 h ciascuno con gli alunni a scuola (n.2 incontri di 2 h) e
l’uscita in ambiente, lungo il sentiero scelto.
A scuola, con lezioni in classe ed in ambiente
Schede di valutazione per i docenti e un ultimo incontro in classe di verifica con
gli alunni
Produzione di un documento (cartaceo/multimediale) da consegnare agli alunni
ed alle famiglie
Titolo
LA COSTA DEI TRABOCCHI Aree Protette e Biodiversità.
Verso il Parco Nazionale della Costa Teatina
Presentazione
Il Cai è impegnato nella stesura di un disegno di legge per trasformare le ferrovie
dismesse in percorsi verdi a disposizione di chi cammina. L’obiettivo è quello
di inserire tra i beni paesistici del nostro Paese anche le infrastrutture territoriali
dismesse del sistema ferroviario, come avviene in altri paesi quali Spagna, Gran
Bretagna e America. In Abruzzo, la dismissione della tratta “Ortona–Vasto”, è un’occasione irrinunciabile, per il processo di recupero e valorizzazione del vecchio
tracciato ferroviario. Il Cai ha proposto, alla Provincia di Chieti, il riutilizzo come
sentiero Cai della costa dei trabocchi,, lungo circa 70 km. da Ortona a Vasto. Nel
percorrere il sentiero, che gli alunni possono scegliere e descrivere a tratti, si entra
in contatto anche con parte della costa, nascosta e spesso risultata inaccessibile
in questi anni. Ci si potrà immergere in luoghi di grande interesse naturalistico,
paesaggistico, storico, botanico.
23
CEA gli Aquilotti
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
24
Elemento distintivo del sentiero sono i “trabocchi””, macchine da pesca che assegnano il nome alla costa e ci raccontano, sotto il cielo e tra le onde del mare, della
vita e della società che non abbiamo conosciuto. Così come la capanna con pietra
a secco in montagna per gli agricoltori della Maiella, il trabocco diventa oggetto
evocativo di un’intera Regione.
Scuola primaria e secondaria I grado(concordando fasi e contenuti specifici del
progetto didattico con i docenti) MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
–
Conoscere la complessità naturalistica della costa teatina
–
Conoscere i trabocchi nella loro storia ultracentenaria
–
Comprendere l’importanza delle aree protette
E’’ previsto un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti
specifici del progetto. Gli incontri con gli alunni e l’uscita in ambiente aiuteranno
a comprendere sia l’importanza di un territorio ricco di emergenze ecologiche e
paesaggistiche, ma che allo stesso tempo è densamente abitato, sia l’importanza
della rete escursionistica che unisca costa e montagna in un unico parco.
Dopo gli incontri a scuola ponendo attenzione all’importante opera di conservazione della biodiversità in tutte le sue manifestazioni, nella qual le aree protette
rappresentano uno degli strumenti principali, è prevista l’uscita in ambiente. Gli
aspetti etici, culturali e le modalità di frequentazione, anticipati a scuola, fanno dell’andare a piedi il modo migliore per avvicinarsi agli ambienti naturali, osservando
e scoprendo, insieme con accompagnatori che vivono la montagna e sanno trasferirne la conoscenza più autentica e profonda. La filosofia del Cai, attuale, semplice e
gratificante, si sintetizza nel motto ““camminare per conoscere, amare e tutelare”.
–
Migliorare la conoscenza del territorio
–
Avvicinare i giovani al sistema mare-monti
–
Favorire gli interscambi relazionali
–
Imparare ad apprezzare esperienze all’aria aperta
Un incontro preliminare con i docenti per concordare fasi e contenuti specifici del
progetto. Tre incontri di 2 h ciascuno con gli alunni a scuola (n.2 incontri di 2 h) e
l’uscita in ambiente, lungo il sentiero scelto
A scuola, con lezioni in classe ed in ambiente
Schede di valutazione per i docenti e un ultimo incontro in classe di verifica con
gli alunni
Produzione di un documento (cartaceo/multimediale) da consegnare agli alunni
ed alle famiglie
Centro di Educazione Ambientale
IL BOSSO
E
E-mail:
[email protected]
Il Centro di Educazione Ambientale “IL BOSSO”” opera da anni nel settore
dell’Ambiente, con l’esperienza e la professionalità dei suoi operatori. Il Centro
usufruisce di strutture altamente attrezzate per gli scopi dell’Educazione
Ambientale come:
• Centro Visite Fiume Tirino di Bussi (sede del CEA e di un laboratorio
attrezzato sulle acque)
• Centro Visita del Lupo di Popoli (Museo multimediale ed aree faunistiche
annesse).
Sede operativa
Via A. Gramsci
C/o Centro
Visite Fiume Tirino
65022 – BUSSI
SUL TIRINO (PE)
tel/fax 085 9808009
Principali Attivit
Attività
à Svolte:
1) EDUCAZIONE AMBIENTALE:
La maggior parte dei progetti sono realizzati con le scuole elementari e le
medie inferiori, ma anche con istituti superiori (Istituti Tecnici e Licei) e, in
misura minore, con le Scuole Materne.
Diverse sono state le collaborazioni anche col mondo universitario, soprattutto con i dipartimenti
di Scienze Ambientali delle università dell’Aquila e di Ancona. Alcuni dei programmi svolti:
Ecosistema fiume e inquinamento idrico
idrico, Il Bosco e il Fuoco
Fuoco, Risorsa Acqua e risparmio idrico
idrico, Il Lupo
e le sue prede
prede, Paesaggio agrario ed Agro-ecosistemi
Agro-ecosistemi, Il verde e la qualit
qualità dell’aria
’’aria
aria nel mio quartiere
quartiere,,
Entomologia Urbana
Urbana, Lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata
differenziata, Energie alternative da fonti
rinnovabili e risparmio energetico
energetico, Una Scuola sostenibile per un futuro sostenibile.
Alcuni progetti sono stati conclusi con la realizzazione di materiale didattico consistente in lavori
multimediali (CD Rom) realizzati dai ragazzi in collaborazione con il CEA.
2) COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE SCIENTIFICO-AMBIENTALE:
IL BOSSO si è occupato anche della produzione di materiale destinato alla divulgazione scientificoambientale, come ad esempio la produzione del CD Rom ““Ambiente Fluviale” destinato alle Scuole
della provincia di Pescara.
3) PROCESSI E PROGETTI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE:
Nel corso dell’anno 2006 IL BOSSO ha curato una campagna di sensibilizzazione sui temi dell’ecologia
e dello sviluppo sostenibile per conto del Comune di Lettomanoppello.
IL BOSSO ha anche aderito alla Settimana dell’Educazione Sostenibile dell’UNESCO organizzando
un seminario sulle fonti di energia rinnovabili presso la propria sede.
4) PROCESSI PARTECIPATIVI:
IL BOSSO ha organizzato, presso la propria sede, un Workshop sul “turismo sostenibile””. Si è trattato
di un incontro sulle tematiche turistiche dove si sono ritrovati politici, tecnici, operatori del settore
turistico e cittadini comuni che insieme hanno cercato di sviluppare un’idea di “prodotto turistico”
per la vallata del Tirino.
Gli operatori e collaboratori del CEA:
CRISTIAN MOSCONE (Biologo e Accompagnatore di Media Montagna); FABIO DE MARINIS
(Biologo); CLAUDIA DELLA PENNA (Laurea in Scienze della Produzione Animale e
Accompagnatore di Media Montagna); PAOLO SETTA (Laureando in Economia Ambientale);
SIMONA MANTENUTO (Consulente Ambientale); ORNELLA MAROTTA (Laurea in Scienze
Biologiche; Dottorato c/o Univ. Dell’Aquila e Accompagnatore di Media Montagna); PIERLISA
DI FELICE (Laurea in Scienze Biologiche – guida naturalistica); MARCO PIROCCHI (Laureando in
Architettura; Accompagnatore di Media Montagna; Guida Alpina C.A.I.); MARIANO ANTONIO
SPERA (Laureando in Scienze Ambientali, Accompagnatore di Media Montagna – guida
naturalistica); STEFANO DE RITIS (Laurea in Scienze Biologiche); MARIA GIOVANNA DI SCIPIO
(Laurea in Scienze della Comunicazione); FILOMENA SPAGNOLI (Laurea in Scienze Ambientali);
RAFFAELLA DI CARLO (Laurea in Scienze della Formazione).
25
CEA il Bosso
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
26
ECOSISTEMA FLUVIALE ED INQUINAMENTO IDRICO
Il fiume, lungo il suo corso, costituisce un vero e proprio “ecosistema
“
” con diverse
specie di flora e fauna legate all’ambiente acquatico. I fiumi sono altresì importantissimi anche per tutte le attività umane. La società moderna sembra però
aver dimenticato il rispetto di questi delicati ecosistemi, che negli ultimi decenni
sono stati oggetto di inquinamenti selvaggi e incontrollati. Solo recentemente gli
uomini sembrano cominciare a capire l’enorme danno provocato agli ambienti
fluviali. In tale scenario si inserisce il presente progetto che mira a dare ai ragazzi
alcune informazioni fondamentali sull’ecosistema fluviale, fornendo loro anche
degli strumenti oggettivi e delle metodologie d’indagine scientifica per valutare il
““grado di naturalità” di un fiume e la qualità delle sue acque.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Fornire delle informazioni e conoscenze sul funzionamento degli ecosistemi
fluviali e dei complessi e delicati meccanismi ed interconnessioni che regolano
la vita di un fiume. Illustrare e applicare il metodo IBE come strumento utile
per definire la qualità delle acque. Fornire gli elementi per una valutazione
del grado di naturalità di un dato ambiente. Sviluppare curiosità e senso della
ricerca puntando l’attenzione sui diversi aspetti “micro”” e “macro”” dell’ecosistema
fiume. Aumentare la sensibilità ambientale dei ragazzi attraverso l’attività di
campo e la ricerca. Illustrare ed applicare semplici metodologie di laboratorio
delle acque.
Lezione in classe (2 ore): il ciclo dell’acqua; aspetti idrologici e geomorfologici dei
corsi d’acqua, la zonazione del fiume; aspetti floristici e faunistici tipici degli ambienti
fluviali; i macroinvertebrati come bioindicatori; il metodo IBE; capacità autodepurativa
dei corsi d’acqua.
Escursione didattica sel fiume (4 ore): valutazione ambientale e paesaggistica del
fiume; rilevamento parametri chimico-fisici del fiume (pH, temperatura, portata...); campionamento macroinvertebrati acquatici.
Laboratorio presso il CEA (4 ore): Come si calcola la portata di un fiume; Analisi chimica dell’acqua (attraverso semplici kit didattici); Riconoscimento al microscopio dei
macroinvertebrati e calcolo dell’indice IBE.
Elaborazione risultati e verifica (2 ore)
Lezione frontale; Escursione e attività di campo; Laboratorio; Verifica
I ragazzi al termine dell’esperienza avranno acquisito delle conoscenze sull’ecosistema fluviale ed avranno acquisito delle semplici metodiche da adottare in un
laboratorio specializzato sull’analisi delle acque
Totale 12 ore. Per le uscite è preferibile il periodo primaverile
Lezioni e Verifica: in classe; Attività di campo: Fiume Tirino-Capestrano; Laboratorio: presso sede CEA a Bussi sul Tirino
E’’ prevista una valutazione finale con l’utilizzo di questionari durante la verifica in
classe
Produzione di un opuscolo contenente elementi specifici trattati a lezione, nonchè
un’analisi dei risultati ottenuti dalla singola classe con l’esperienza svolta. L’opuscolo risulterà arricchito anche di foto. Gli stessi contenuti verranno forniti anche su
supporto digitale (CD Rom).
IL BOSCO E IL FUOCO
I boschi rappresentano degli ecosistemi molto importanti per la vita sulla Terra. Oltre alla
produzione dell’ossigeno questi rivestono svariate funzioni come quella produttiva (Es.
la legna da ardere o per costruire i mobili..) protettiva (nei confronti di frane alluvioni, valanghe…) estetica e ricreativa. Nei boschi vivono inoltre diverse specie animali e vegetali
che contribuiscono a mantenere alta la biodiversità sul nostro pianeta. Purtroppo, ogni
anno molti ettari di bosco vanno in fumo per via degli incendi causati dall’uomo.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Conoscere più da vicino questo delicato ecosistema è il modo migliore per tutelarlo e
per attuare adeguate campagne di prevenzione degli incendi.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Fornire delle informazioni e conoscenze sul funzionamento degli ecosistemi boschivi.
Conoscere le cause e le conseguenze degli incendi boschivi al fine di prevenirli. Imparare
a riconoscere gli alberi che popolano i nostri boschi. Sviluppare curiosità e senso della
ricerca. Aumentare la sensibilità ambientale dei ragazzi attraverso l’attività di campo e
la ricerca. Sensibilizzare la cittadinanza al problema degli incendi boschivi attraverso le
conoscenze acquisite dai ragazzi e divulgate dagli stessi durante un convegno finale.
Lezione in classe (2 ore): Concetti di base (ecosistema, biodiversità); Ecosistema bosco
(relazioni tra suolo, piante, animali funghi e batteri); Le funzioni del bosco; Il governo
del bosco (il bosco ceduo, ceduo matricinato, fustaia…); Gli incendi boschivi (le cause,
le conseguenze all’ecosistema, cosa accade nei terreni incendiati…); La prevenzione
degli incendi boschivi
Lezione in classe (2 ore): I piani vegetazionali ed i boschi in Abruzzo; Come riconoscere
i principali alberi che formano i nostri boschi; Gli animali che abitano nei nostri boschi…
come riconoscere le loro tracce; Gli animali che vivono nella lettiera.
Escursione didattica (4 ore): Analisi della struttura del bosco; Osservazione degli elementi e loro riconoscimento; Giochi ed esperimenti di campo sugli alberi; Raccolta di
materiale per il laboratorio
Laboratorio presso il CEA (4 ore): Classificazione del materiale raccolto; Classificazione
degli alberi attraverso l’uso delle chiavi dicotomiche; Realizzazione di un fogliario.
Elaborazione risultati e verifica (2 ore)
2 Lezioni frontali; Escursione didattica; Laboratorio; Verifica
La conoscenza dell’ecosistema bosco (i suoi elementi, le sue funzioni, il problema
fuoco…) da parte dei ragazzi, anche attraverso le esperienze di campo e di laboratorio, rappresenta una base solida per l’avvio di adeguate campagne di sensibilizzazione per la prevenzione degli incendi boschivi.
Totale 14 ore. Per le uscite è preferibile il periodo primaverile
Lezioni e Verifica: in classe;
Attività di campo: da concordare;
Laboratorio e convegno finale: presso sede CEA a Bussi sul Tirino
E’’ prevista una valutazione finale con l’utilizzo di questionari durante la verifica in
classe
Produzione di un CD contenente una parte introduttiva sull’ecosistema bosco e sul
problema legate degli incendi boschivi ed una parte specifica dedicata ai lavori realizzati
dai ragazzi (disegni elaborati grafici ecc..). Realizzazione di un convegno finale (da tenere
per giugno 2008) nel quale i ragazzi delle scuole relazioneranno sui lavori svolti.
RISORSA ACQUA E RISPARMIO IDRICO
Una volta i nostri nonni non avevano l’acqua corrente in casa. Bisognava scendere
in cortile e riempire i secchi al pozzo, oppure alle fontane nelle città. Oggi invece
basta girare una manopola e abbiamo comodamente nelle nostre case tutta l’acqua potabile di cui abbiamo bisogno, e anche di più. Infatti, questa comodità ci ha
fatto abituare a ritenere la “risorsa acqua”” infinita. Spesso lasciamo scorrere l’acqua
potabile inutilmente, oppure la consumiamo in maniera scriteriata per utilizzi non
proprio consoni, come lavare l’auto o innaffiare il giardino. Ogni anno che passa,
però, grazie ai ““cambiamenti climatici” in atto, l’acqua scarseggia sempre di più, ed
è sempre più costosa. Sarebbe bene, dunque ri-abituarsi ad un “consumo sostenibile”” di tale risorsa. Il presente progetto mira principalmente a sensibilizzare i
ragazzi verso i temi del “risparmio idrico”” che oggi appare ancora come una “scelta
individuale””, ma ben presto diventerà una “necessità collettiva””, irrinunciabile per
la nostra società.
27
CEA il Bosso
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
28
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Fornire delle informazioni e conoscenze sul funzionamento della rete di distribuzione dell’acqua, presa di coscienza degli enormi costi dovuti a comportamenti
sbagliati, irresponsabili e di utilizzo non razionale della risorsa. Acquisizione, da
parte dei singoli e delle famiglie, di comportamenti ed accorgimenti volti al “risparmio idrico”.
Lezione in classe (2 ore): la disponibilità idrica mondiale; la classificazione delle
acque e i principali usi; il “viaggio dell’acqua potabile”” e la rete di distribuzione idrica
locale; tutela e inquinamento delle acque (cenni); il funzionamento di un depuratore;
l’analisi dell’acqua con il metodo biologico “I.B.E.”; i consumi medi di acqua potabile
in Italia e nel resto del mondo; principali consigli per ridurre il consumo idrico.
Escursione didattica (4 ore): visita impianto di captazione di un Acquedotto; visita
ad un impianto di depurazione delle acque.
Laboratorio presso il CEA (4 ore): Come si calcola la bolletta dell’acqua; analisi del
consumo idrico della classe (da calcolare ognuno per la propria famiglia); Calcolo
del “risparmio ipotetico”” con l’adozione di un uso “razionale”” della risorsa idrica.
Elaborazione risultati e verifica (2 ore)
Lezione frontale; Escursione e attività di campo; Laboratorio; Verifica
Il presente progetto mira essenzialmente ad una presa di coscienza da parte dei
ragazzi dei ““comportamenti sbagliati”, degli ““enormi sprechi” e dei“i costi”” dell’acqua
potabile. Tale presa di coscienza dovrebbe, almeno parzialmente, modificare le
abitudini delle famiglie e, conseguentemente, ottenere un risparmio economico.
Inoltre i ragazzi conosceranno nel dettaglio il sistema di distribuzione dell’acqua e
i meccanismi della depurazione.
Totale 12 ore. Per le uscite è preferibile il periodo primaverile
Lezioni e Verifica: in classe; Attività di campo: Popoli e Bussi sul Tirino; Laboratorio: presso sede CEA a Bussi sul Tirino
È prevista una valutazione finale con l’utilizzo di questionari durante la verifica in
classe.
Produzione di un opuscolo contenente elementi specifici trattati a lezione, nonchè
un’analisi dei risultati ottenuti dalla singola classe con l’esperienza svolta. L’opuscolo risulterà arricchito anche di foto. Gli stessi contenuti verranno forniti anche
su supporto digitale (CD Rom).
Centro di Educazione Ambientale
JOSÈ ARCADIO BUENDIA
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.buendia.it
Anno di nascita: 1986
Attività:
- centro di documentazione,
- archivio pluritematico,
- biblioteca,
- educazione ambientale,
- editoria,
- attività culturali.
Orari: Lun- ven: 10,00- 12,00 / 17,00 – 20,00
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Sede: Via Pola, 35.E
Francavilla al mare
C.P. 57 Francavilla
Telefono/fax:
0854910119
DALLA COLLINA AL MARE A CACCIA DI ... BIODIVERSITÀ
PRIMA GIORNATA Visita alla Villa Turchi che prende il nome dal suo primo
proprietario,Giovannino
Giovannino Turchi
Turchi,un appassionato di botanica. Le piante presenti
sono quelle tipiche del giardino all’italiana: il cipresso, il leccio, l’alloro,
’’alloro, il tasso, il
bosso, il mirto ecc. Nell’area è presente una sorgente captata a monte e convogliata fino ad un laghetto. E’’ presente una piantagione di Phyllostacys aurea.
SECONDA GIORNATA Dalla collina verso il mare osservando le modifiche del paesaggio. Visita ad un residuo dunale “miracolosamente”” salvatosi dallo sviluppo edilizio.
I ragazzi potranno far conoscenza del Tasso Barbasso (Verbascum Niveo) pianta
endemica in forte pericolo di estinzione. Visita ad una pinetina ed alla spiaggia.
Scuola primaria III, IV e V – Scuola secondaria di I grado
MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Il progetto vuol far conoscere due curiose “anomalie”” del territorio: un bosco ricco
di biodiversità a ridosso della città ed una “testimonianza del passato”: un residuo
sabbioso a ridosso del mare con le caratteristiche dell’unico ambiente presente
in passato: la duna.
Nel bosco, con l’ausilio di esperti, si procederà alla classificazione delle essenze
vegetazionali. Saranno eseguite l’impronta a calco della corteccia, misurazione della
circonferenza del tronco, descrizione delle foglie e dei frutti, misura dell’altezza ecc..
La ricerca di tracce di animali, della presenza di licheni, muschio, funghi. Si confronterà il bosco ed il sottobosco. Osservazione degli ambienti e della vegetazione nei
pressi delle sorgenti di acqua. Attività sensoriali per descrivere meglio l’ambiente
(excursus termico tra dentro e fuori il bosco, il gioco del silenzio per “ascoltare”” il
bosco, l’olfatto per “catturare
“
” gli odori ed i profumi percepibili.
Sul mare,, verrà visitato un residuo dunale. Studio della vegetazione di una duna
(flora psammifola, cardo mariano, stracciabraghe ecc.). Come si forma una duna e
la sua funzione a difesa della costa. Ci si trasferirà nel vicino tratto di costa caratterizzato da una pineta e qui potranno essere fatti dei raffronti tra i due tipi di costa.
Sulla spiaggia saranno impegnati in attività laboratoriali. Analisi degli effetti delle
modifiche apportate al territorio. Calcolo dell”’impronta ecologica”” delle strutture
sorte sulla spiaggia (stabilimenti balneari, cabine, alberghi, costruzioni).
Dittattica-laboratoriale, con attività sul campo.
Sviluppare un interesse per un luogo lontano dai normali ambienti di vita: un
bosco, i suoi mille segreti, i suoi alberi centenari, i suoi ”rumori”” i suoi ”odori””, le sue
insidie e le sue bellezze. Far crescere una riflessione critica sulla pesante urbanizzazione causa della perdita di biodiversità degli ambienti naturali costieri. Rendere
consapevoli i ragazzi che questo influenzerà negativamente il loro futuro.
2 giorni (due mattinate)
29
CEA Buendia
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
30
Francavilla al Mare (CH)
Sarà distribuita agli utenti una scheda-lavoro da compilare nel corso delle attività.
A conclusione del percorso vi sarà un questionario di riflessione che i ragazzi dovranno compilare autonomamente.
I materiali didattici, le riflessioni dei ragazzi, le riprese fotografiche saranno parte
di una pubblicazione che rimarrà alle classi partecipanti. Di tutta l’attività verranno
fatte riprese video.
FIUME E MARE: ECOSISTEMI DA DIFENDERE
Tre appuntamenti didattico laboratoriali alla scoperta degli ecosistemi fluviali e
marini, della varietà e dell’importanza della loro conservazione per le varie forme
di vita vegetale e animale.
IV e V Scuola primaria e Scuola secondaria I grado
MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
- Sviluppare la consapevolezza dell’importanza del mantenimento dei delicati equilibri degli ecosistemi fluviali e marini.
- Accrescere la conoscenza del proprio territorio.
- Saper individuare le caratteristiche autoctone del territorio, operando osservazioni
con spirito critico ed autonomo.
- Saper individuare gli elementi dell’azione antropica sugli ambienti naturali e
conoscere le conseguenze che essi hanno avuto.
-Operare collegamenti e riferimenti a territori diversi da quello abruzzese.
1. Come sta il fiume Alento? Sul fiume i ragazzi svolgeranno delle analisi fisico-chimiche delle sue acque, osserveranno e commenteranno le conseguenze dell’azione
antropica sull’ecosistema fluviale. Un laboratorio sensoriale (uso guidato dei sensi
per scoprire i segreti del fiume). La ricerca di macroinvertebrati la cui presenza e
tipologia sveleranno anche la qualità dell’acqua. Individuazione della flora e del
patrimonio arboreo presente. Infine ci si chiederà: A cosa “serve”” un fiume?
2.Conosciamo il mare per difenderlo meglio. Incontro con il responsabile della
ASL 04 Chieti per le attività marine, il Dott. Walter Di Nardo. LL’appuntamento sarà
finalizzato a trasmettere ai partecipanti conoscenze sulle attività marine sostenibili
e sulle normative che le regolano. Proiezione di immagini dell’archivio ASL sulle
attività in Adriatico e nel Mediterraneo. Seguirà una visitata sulla spiaggia.
3. Gli ecosistemi dei mari del mondo L’incontro verterà sulla presentazione della
ricchezza e della bellezza degli ecosistemi marini lontani da noi. Sarà svolto dal
Dott. Paolo De Iure dell’Associazione Ortona Sub. Saranno proiettate immagini dai
mari di tutto il mondo curate dalla stessa associazione.
Laboratorio e lezione interattiva
Sviluppare la sensibilità dei discenti nei riguardi di questi ambienti naturali. Far
modificare il loro concetto di fiume visto come elemento del paesaggio urbano non
frequentabile e quello del mare visto solo come luogo di svago e di frequentazione
estiva. Renderli consapevoli delle problematiche legate all’azione dell’uomo che ha
peggiorato la qualità e i delicati equilibri di questi ecosistemi.
Tre lezioni della durata di circa 2-3 ore ( i giorni verranno stabiliti di concerto con
le insegnanti)
Francavilla al mare (CH)
Gli alunni avranno a disposizione del materiale (libretto da campo, scheda commento, questionario) dai cui contenuti si potrà valutare il grado di sensibilizzazione
ottenuto.
Materiale fotografico, video, pannelli ed una pubblicazione a corredo dell’attività
svolta.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
IMPARO, RIUSO, RICICLO... E MI DIVERTO!
Il progetto affronterà il problema dei rifiuti nella realtà quotidiana dei bambini
(casa, scuola, territorio). Li sensibilizzerà al rispetto dell’ambiente, all’abbandono
della pratica “usa e getta”” per quella del riutilizzo in modo creativo e consapevole
degli RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e a guardare al rifiuto come ad una risorsa. Promuovere pratiche corrette nei confronti dell’ambiente attraverso la favola e il gioco.
Evidenziare che lo smaltimento in discarica, strettamente legato al consumismo,
è dovuto alla mancanza della buona abitudine al recupero e al riciclaggio.
I, II, III Scuola primaria MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
-Acquisire coscienza del problema dei rifiuti con il lavoro collettivo
- Abituare alla raccolta differenziata (frazione secca e umida)
- Acquisire abitudini corrette attraverso la favola e il gioco
- Abbandonare la pratica dell’”usa e getta”
- Capire la distinzione tra rifiuti generici, speciali e riciclabili
- Capire la differenza tra rifiuti biodegradabili e non
- Acquisire un atteggiamento positivo verso la riduzione degli sprechi
- Stimolare la creatività utilizzando materiali di recupero
- Promuovere il rispetto degli ambienti urbani e naturali
- Rafforzare il rapporto scuola-territorio.
1º incontro “Informazione e Educazione”: Capire le preconoscenze dei bambini
sui rifiuti e sulla raccolta differenziata. Definizione di materia prima, quando un
prodotto diventa “rifiuto””, i rifiuti riciclabili, biodegradabili, la raccolta differenziata, lo
smaltimento dei rifiuti. Ripercorrere il ciclo di vita dalle materie prime ai prodotti di
fabbrica. Le abitudini utili a ridurre gli sprechi, incentivare la pratica del riciclaggio.
Visione di filmati sul riutilizzo creativo degli RSU. Operazione “Salviamo un albero”:
i bambini adotteranno un albero nelle vicinanze della scuola e si adopereranno nel
raccogliere 70 kg di carta che sono circa la quantità ottenibile dall’abbattimento e
la trasformazione di un albero. La carta raccolta avrà“salvato”” il loro albero. La carta
raccolta verrà pesata e depositata nell’apposito cassonetto.
2º incontro “Didattica e Laboratorio”: attività didattico-laboratoriali sul riuso
creativo di materiali di scarto; produzione della carta riciclata in classe; conferimento
della carta raccolta dai bambini.
3º incontro “Una Favola Ecologica”: spettacolo dei burattini sul tema dei rifiuti
“Segreti da rivelare””. Socializzazione con le famiglie. Verranno utilizzati alcuni oggetti
realizzati dai bambini con i materiali riciclati. Lo spettacolo come momento di svago
e mezzo per stimolare comportamenti corretti nei confronti dello smaltimento
dei rifiuti.
Didattico- laboratoriale
Un nuovo rapporto con i beni di consumo, l’’ utilizzo e il recupero dei loro scarti. Una
maggiore responsabilità e rispetto verso l’ambiente e nella gestione delle risorse.
Avviare la pratica del riutilizzo o del riciclo dei prodotti destinati alla discarica.
Affermare il concetto di rifiuto - risorsa.
3 giornate, per un totale di 6 ore circa.
Nelle scuole che avranno scelto il progetto.
Nel corso della giornata di socializzazione: esposizione dei lavori realizzati e presentazione della scheda riassuntiva dei dati delle attività.
Verrà stampata una pubblicazione con i risultati salienti del progetto oltre alla
documentazione fotografica e video delle fasi del progetto.
31
Centro di Educazione Ambientale
CASANATURA FONTECAMPANA
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.casanaturafontecampana.it
Sede op.:
Località Fontecampana di Atessa (Chieti)
Sede leg.:
Viale delle
Rimembranze, 34
66041 Atessa (Chieti)
c/o Massimiliano Rossi,
Via Belvedere n. 33
66041 Atessa (Chieti)
Responsabile:
Maurizio Calabrese
Il C.E.A. CASANATURA
FONTECAMPANA
è promosso dal Circolo LEGAMBIENTE
“Geo” o.n.l.u.s. Atessa
(Chieti)
32
Il CEA Casanatura Fontecampana è situato in località Fontecampana nel comune di Atessa, in provincia di Chieti, sul versante sud di Monte Pallano, che
alto poco più di mille metri si posiziona tra il massiccio della Maiella ed il mare
Adriatico, dominando tutta la bassa valle del Sangro. Dalla sua cima si godono
panorami profondi che spaziano dai Monti Sibillini nelle Marche, alle Isole
Tremiti ed al Gargano in Puglia.
Monte Pallano, su cui sono state censite più di 800 specie vegetali, per le sue
alte valenze naturalistiche e paesaggistiche è stato dichiarato un Sito di Importanza Comunitaria (SIC).
La presenza di numerose sorgenti d’acqua e la posizione strategica hanno
favorito nel tempo la presenza umana risalente al Paleolitico ed al Neolitico, e
l’insediamento di popolazioni di stirpe sannitiche sottomesse poi a Roma, che
hanno lasciato resti sparsi su tutto il territorio. Di particolare rilievo l’abitato di
età ellenistica e romana e le famose poderose mura megalitiche di cui resta un
tratto lungo circa 160 metri, alto oltre cinque metri. Per la sua importanza l’area
è stata pertanto sottoposta a vincolo archeologico ed oggetto sistematico
di scavi condotti da Sovrintendenza Archeologica e da equipe universitarie
anglo-americane.
La struttura ricettiva è stata ottenuta dal restauro di una vecchia casa forestale,
immersa nel bosco, davanti ad una quercia secolare che la sovrasta e ne costituisce il simbolo. I locali sono costituiti da una sala di circa 45 mq., una cucina
ed un bagno, oltre ad un ampio porticato in legno su tre lati. Si raggiunge da
Atessa, attraversato l’abitato di Tornareccio e superato di un Km. il bivio per la
frazione S.Giovanni in direzione Colledimezzo/Montazzoli, prendere la stradina
in salita nel bosco.
Il Centro di Educazione Ambientale Casanatura Fontecampana è stato formalmente riconosciuto dalla Regione Abruzzo ai sensi della L.R. 122/99 ed è
inserito nel circuito nazionale dei CEA di LEGAMBIENTE.
Esso è stato promosso ed opera in simbiosi con il Circolo Legambiente GEO
onlus di Atessa, quale presidio locale impegnato a migliorare la qualità ambientale e culturale del territorio, quest’ultimo inteso come l’opera d’arte più alta e
più corale che l’umanità possa esprimere. Il territorio è un organismo vivente ad
alta complessità, in continua trasformazione, prodotto dall’incontro tra eventi
culturali e natura, composto da luoghi dotati di identità, storia e carattere. Il
territorio comunica, crea apprendimento, dà informazioni, cambia i comportamenti ed è modificato dai comportamenti. Il territorio educa. E’’ un organismo
che produce cultura o la impoverisce, o la consuma. Investire e costruire reti di
intelligenza diffusa di saperi e competenze è la meta a cui il CEA Casanatura
Fontecampana tende. Le occasioni di conoscenza, di libero scambio delle idee,
di accesso ai saperi sono sostenute dalle tante iniziative del CEA, durante tutto
l’arco dell’anno. Attraverso percorsi di conoscenza del territorio, passeggiate in
natura e in piccoli borghi si suggeriscono attività di turismo educativo, naturalistico e culturale. Letture di biodiversità sviluppate in cammino, corsi e giornate
di micologia, incontri conviviali sono le altre proposte cognitive, rivolte agli
adulti e ai giovani, come esercizi di confronto critico e socialità.
Particolare attenzione è dedicata alle scuole, a cui sono diretti degli specifici
progetti, che oltre a quelli del presente catalogo propongono laboratori creativi
di recupero e riciclo, visite al vicino impianto eolico di Monteferrante, percorsi
percettivi e di osservazione in ambienti naturali.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
DIMMI CHE ARIA TIRA!!!
Diamo voce agli organismi viventi per parlare di inquinamento dell’aria
Presentazione
Come possiamo capire in assenza di centraline di rilevamento se un’area presenta
dei problemi di inquinamento atmosferico?
Utilizzando degli organismi viventi che risentono in maniera negativa di queste
alterazioni dell’ambiente esterno!!!
In alcuni casi si utilizzano delle statistiche sulle malattie umane che possono essere
attribuite ad una variazione a carico della qualità dell’aria che respiriamo, in altri
casi si prendono in considerazione piante e animali. Recentemente (2001) l’ANPA
(Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, oggi APAT) ha elaborato un
protocollo nazionale, relativamente semplice e veloce che prevede l’utilizzo di “organismi”” peculiari particolarmente adatti al monitoraggio atmosferico: i licheni.
Scuola primaria (con preferenza delle ultime classi) e secondaria di I grado MAX 2
UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
L attività permetterà ai ragazzi di osservare dal vivo il concetto di“Biodiversità”
L’
à”e di comprendere come la diversità lichenica (e non solo...) sia strettamente legata alla diversità degli ambienti in cui si trovano e dei substrati su cui crescono (rocce, suolo, piante, ecc.).
Le osservazioni saranno utilizzate per la comprensione delle relazioni che si stabiliscono
in natura, per cui al variare di uno degli elementi in gioco corrisponde un cambiamento
negli altri.
Il progetto prevede una parte teorica da realizzarsi in classe ed una parte pratica-laboratoriale da realizzare all’aperto, nei luoghi stabiliti per la raccolta dei campioni. E’
suddiviso in due lezioni teoriche preliminari, due uscite in aree naturali e “sane””, due
uscite in aree alterate, attività di laboratorio e di elaborazione dei dati raccolti.
La didattica del progetto, incentrata sull’osservazione diretta in natura, facilita l’apprendimento dello studente coinvolto in prima persona nella ricerca e scoperta delle diversità
di licheni ed alberi. Le considerazioni sulla Biodiversità Lichenica (maggiore o minore
diffusione delle specie licheniche sulle scorze degli alberi) in una data area permette
di stabilire se ci sono delle situazioni di sofferenza dovute ad inquinanti aerodispersi
emessi in maggioranza dagli scarichi industriali o dai veicoli a motore.
Gli studenti saranno stimolati ad acquisire la conoscenza delle valenze e dell’importanza della biodiversità, dell’impatto degli agenti inquinanti sull’ambiente, oltre
che ad assumere cognizioni sulle metodologie di monitoraggio scientifico.
Il progetto è articolato in 24 ore di lezioni teoriche e pratiche.
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
I luoghi saranno le aule scolastiche, un bosco non inquinato (è suggerito Monte
Pallano, Atessa) e un’area urbanizzata.
Attraverso l’analisi degli elaborati prodotti dagli alunni, (descritti nel successivo
punto) e dai risultati del monitoraggio scientifico.
I dati sull’inquinamento atmosferico ottenuti nelle precedenti fasi saranno elaborati (un
cartellone o un ‘‘diario di bordo’) e utilizzati per trarre delle conclusioni sulla situazione
attuale dell’ambiente in cui viviamo e come punto di partenza per realizzare un importante discorso di educazione alla sostenibilità e al rispetto per la Natura.
UN ORTO DI ... ’’CLASSE’’
Il progetto didattico e pratico della coltivazione dell’orto scolastico nasce con lo scopo di
avvicinare i piccoli al mondo agricolo, prezioso custode di ricchezze ambientali e culturali.
L orto è il luogo ideale di sperimentazione e conoscenza diretta della biodiversità e
L’
dei cicli biologici naturali. Nella sua parte conclusiva, con la raccolta dei frutti, diventa
esperienza concreta di educazione ad un consumo sostenibile, che pone la natura al
primo posto e riporta l’essere umano in armonia con essa. Rispettando i tempi naturali
delle stagioni e delle colture, i bambini diverranno, non solo partecipi, ma veri e propri
fautori della vita agricola. Il contatto con la terra e con tutte le cose che vi crescono è un
esperienza “magica”: seminare e coltivare piantine è un’ecologia che tocca il cuore.
33
CEA Casanatura Fontecampana
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
La diretta attività di coltivazione permette da un lato lo sviluppo della creatività e
della fantasia, dall’altro si è dimostrata veicolo di straordinaria efficacia nel perseguire, in modo nuovo, obiettivi didattici inerenti a diverse discipline: la conoscenza
dell’ambiente come sistema complesso e ricco di diversità, il senso civico di tutela
e difesa del territorio, l’educazione alla raccolta differenziata, l’apprendimento al
consumo sostenibile, lo sviluppo di abilità collettive.
Nell’ambito della coltivazione dell’orto verranno trattati i seguenti argomenti:
conoscere un ecosistema; i semi e i cicli naturali di semina; la coltivazione delle
piante; la raccolta dei frutti; il compostaggio e riciclaggio.
Gli studenti saranno stimolati a tenere un diario “creativo
“
” (che vada oltre le parole)
delle attività svolte, aperto e connesso alle discipline scolastiche.
Gli alunni attraverso l’attività pratica sul campo sono coinvolti e favoriti nell’apprendimento.
Le piante saranno curate, seguendo i metodi dell’agricoltura biologica.
La coltivazione di ortaggi e piante è una attività che mette a frutto abilità manuali,
conoscenze scientifiche, sviluppo del pensiero logico. Inoltre si ottiene una particolare attenzione ai tempi dell’attesa e sviluppo di capacità previsionali, relativi
ai cicli naturali.
Dimostrazione pratica che è possibile ottenere dei cibi sani rispettando l’ambiente.
Il progetto didattico si svilupperà nell’arco di tre mesi, per un totale di 30 ore.
La coltivazione dell’orto avrà luogo in un terreno interno al cortile della scuola o
in un spazio, messo a disposizione, vicino ad essa.
Laddove non sarà possibile, si costruirà un piccolo vivaio, costituito da cassette o
vasi di terra in grado di accogliere e far crescere le piante.
Il diario “creativo
“
”, non avrà solo il compito di ricordare tutte le cose fatte e viste, ma sarà
la dimostrazione del coinvolgimento e delle accresciute competenze degli studenti.
Alla fine del progetto si inviteranno i bambini ad organizzare la festa del raccolto,
insieme agli insegnanti e alle famiglie.
Titolo
UNA GIORNATA...PARTICOLARE, TRA CIELO E TERRA
Esperienze educative in natura
Presentazione
Il programma propone di far vivere agli alunni una giornata “speciale””, attraverso
esperienze dirette e coinvolgenti, da svolgersi presso il C.E.A. CASANATURA FONTECAMPANA. Una prima parte è dedicata all’ambiente naturale e alle sue mille
sfaccettature: alberi maestosi, piante rare ed organismi minuscoli; una seconda
parte all’uomo e al suo potere di azione sull’ambiente che lo circonda.
Le attività utilizzano lo strumento cognitivo dell’osservazione, come chiave di
lettura del luogo e contemporaneamente come metodo per coinvolgere chi le
effettua, attraverso gli stimoli della scoperta e della curiosità.
Il progetto, sia per il luogo scelto sia per le tematiche affrontate, permetterà di trattare l’approccio all’ambiente che ci circonda in modo globale e interdisciplinare.
Scuola primaria e secondaria di I grado
MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Riconoscere le valenze e l’importanza
importanza delle funzioni della natura, finalizzato a giustificare
l’attenzione verso atteggiamenti e pratiche dell’uomo nelle sue quotidiane attività.
La giornata, nelle sue diverse fasi, prevede un’azione educativa riguardante:
- la biodiversità nel bosco dove tutti gli esseri viventi, il clima e il territorio interagiscono;
- il risparmio energetico, la raccolta differenziata e il conseguente riutilizzo degli
oggetti, praticati all’interno della struttura ricettiva, dove i ragazzi saranno stimolati
a creare con fantasia, creatività ed immaginazione oggetti e giochi con materiale
povero o riciclato.
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
34
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Attraverso la pratica dell’esperienza diretta si raggiunge un miglior apprendimento,
per cui le conoscenze acquisite hanno il pregio di essere assimilate facilmente.
Gli alunni, stimolati e supportati dagli operatori del C.E.A., compiendo un puro e
semplice esercizio dei sensi, avranno modo di relazionarsi con ciò che osservano.
Le scoperte fatte e le emozioni provate aprono le porte ad un nuovo modo di
concepire la vita e a comportamenti rispettosi, dove conoscenze, valori e attività
umane si intrecciano.
Attività giornaliera
C.E.A. CASANATURA FONTECAMPANA situato in comune di Atessa (Ch) su un fianco
di Monte Pallano, circondato da un antico bosco.
Per un’esperienza giornaliera e per l’interdisciplinarità delle attività previste, gli
strumenti di verifica sono rilevabili dal grado di attenzione, dal coinvolgimento e
dalla partecipazione degli alunni.
Gli studenti elaboreranno le esperienze fatte, in classe con gli insegnanti.
35
Centro di Educazione Ambientale
CASTEL CERRETO
E
E-mail:
coop.fl[email protected]
FLOEMA
Società Cooperativa
a Responsabilità Limitata - Via Trinità
64039 Penna
Sant’Andrea (TE)
Telefono e Fax
0861 66 195
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
36
Il CEA “Castel Cerreto” è situato nel cuore del comune di Penna Sant’Andrea,
piccolo borgo medievale arroccato su una collina del fianco destro della media
vallata del Vomano, in provincia di Teramo, ad un’altitudine di 417 s.l.m. Il CEA,
con la Riserva Naturale di Castel Cerreto, si avvale della collaborazione di enti
provinciali e regionali, professionisti del settore ed associazioni specializzate,
realizzando continuamente progetti di ricerca scientifica sul territorio e promuovendo l’integrazione ottimale della teoria in aula con la pratica sul campo
a contatto con la natura. Il centro può accogliere gruppi di visitatori con diverse
finalità (corsi di aggiornamento, campi scuola, conferenze, incontri pubblici),
e di diverse tipologie: aziende, associazioni, scuole, famiglie, anziani e persone
diversamente abili. Il CEA dispone inoltre di laboratori didattici artigianali (alimentare, antichi mestieri, lavorazione del legno, costruzione di nidi artificiali e
mangiatoie), di una sala conferenze multimediale, e di attrezzature specifiche
per la didattica (visori e microscopi, proiettori, bussole ecc).
BIODIVERSITÁ... A SCATTI!!!
Con il termine “biodiversità”” si vuole dare una misura della varietà delle specie animali
e vegetali, sia come risultato del processo evolutivo del nostro pianeta fino ad oggi, sia
come motore per originare nuove specie viventi. Attraverso un breve corso di fotografia
naturalistica, si sceglieranno come soggetti piante, animali e ambienti per riconoscere
la biodiversità nei suoi differenti livelli (di geni, di specie, di ecosistema). Durante i tre
incontri all’aperto si sceglieranno tre paesaggi da visitare:
Nella prima giornata si visiterà una zona protetta, ambiente in cui l’azione dell’uomo è
quasi inesistente. Nella seconda giornata si visiterà un paesaggio agricolo. Nella terza
giornata si visiterà un paesaggio urbanizzato, in cui l’azione dell’uomo ha quasi totalmente cancellato quello che poteva essere l’aspetto naturale preesistente.
Verranno collezionate una serie di fotografie tematiche (animali e piante tipici dell’ambiente visitato) che costituiranno la materia su cui lavorare nell’ultimo incontro in aula,
in cui si produrrà un album fotografico che racconti l’esperienza svolta sul campo.
Scuola primaria e secondaria MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO – MAX 20 ALUNNI
PER CLASSE
Considerare l’ambiente come sistema di relazioni e l’uomo come uno degli organismi che
in quel sistema convive e interagisce. Permettere, quindi, di inserire i soggetti che partecipano al progetto nella dimensione della complessità e nell’orizzonte della sostenibilità.
Corso di fotografia naturalistica, con uscite all’aperto a contatto con realtà adatte
a scoprire e capire il concetto di biodiversità.
Strutturare il processo cognitivo-apprenditivo in modo dinamico sulla base della
curiosità e inventiva personale, in modo da rendere ogni alunno protagonista nella
realizzazione del progetto.
Capire e riconoscere la biodiversità nelle sue forme e in ambienti diversi entrando
nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
Tre giornate all’aperto in orario scolastico e una giornata conclusiva in aula.
Da concordare con le scuole sono il periodo e le zone da visitare, in funzione della
disponibilità della scuola, per i tempi e il trasporto.
Sia nel raccogliere il materiale fotografico scegliendo i soggetti giusti, sia mettendo
insieme il materiale gli alunni saranno chiamati ad agire in senso critico nei confronti di
questa problematica, realizzando un cammino personale di comprensione del concetto
di biodiversità.
Album fotografico tematico che ripercorra le tappe del percorso didattico volto a
comprendere il significato della biodiversità e come essa si manifesti in ambienti
più o meno urbanizzati.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
CACCIA AI RIFIUTI !!!
Le problematiche connesse alla produzione di rifiuti hanno assunto negli ultimi
decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle condizioni
economiche, al veloce progredire dello sviluppo industriale, all’incremento della
popolazione e delle aree urbane.
Il progetto si svolge in un’unica giornata, trascorsa per metà nel borgo di Penna
Sant’Andrea e per metà nella Riserva Naturale di “Castel Cerreto””. Attraverso una
caccia al tesoro da svolgere nella prima parte della giornata i ragazzi saranno tenuti
a risolvere enigmi riguardo alla raccolta differenziata, testando in questo modo il
loro grado di conoscenza sull’argomento. Una volta arrivati in paese, dopo una
breve colazione contadina offerta dal CEA “Castel Cerreto”” i ragazzi verranno divisi
in squadre, ognuna della quali sarà accompagnata da un collaboratore del CEA.
Verranno fornite carte del percorso, bussole, lenti di ingrandimento e primi indizi
per iniziare la caccia al tesoro. Il pranzo verrà organizzato presso l’area verde della
riserva naturale “Castel Cerreto””. Anche in questo caso, si cercherà di spiegare ai
ragazzi come organizzare uno zainetto adatto ad un’escursione, sia da un punto di
vista alimentare, che quello più attinente all’argomento del riciclo.
Durante il pomeriggio verrà tenuto presso i locali della riserva, un laboratorio di
“compostaggio”” in cui illustrando la tecnica e i risultati ottenuti in esperimenti
precedenti, si spiegherà ai ragazzi questa tecnica di riciclo fatta in casa.
Scuola primaria e secondaria MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Comprendere l’importanza della raccolta differenziata, che ci permette di rivalutare
i rifiuti come risorsa.
Osservare il funzionamento di una corretta raccolta differenziata, nelle tappe dell’intero processo, dall’utilizzo al riciclo.
Attraverso una caccia al tesoro da svolgere nella prima parte della giornata i ragazzi
saranno tenuti a risolvere enigmi riguardo alla raccolta differenziata, testando in
questo modo il loro grado di conoscenza sull’argomento.
Accelerare il processo cognitivo-apprenditivo attraverso il gioco e la curiosità personale, lasciando che la competizione spinga ogni alunno al ragionamento e alla
risoluzione di piccoli problemi, nonché della tematica in questione.
Approfondire la problematica dei rifiuti e dimostrare come possano diventare una
risorsa. Sviluppare un corretto metodo per la raccolta differenziata.
Gita scolastica da svolgersi in un’unica giornata. Il periodo è da concordare con la
scuola.
Penna Sant’Andrea e Riserva Naturale di Castel Cerreto (Penna Sant’Andrea).
La verifica avviene proprio nella risoluzione dei quesiti e degli enigmi per procedere
durante il gioco.
La giornata si conclude con una simbolica premiazione delle squadre partecipanti
e con la distribuzione di manuali alla corretta raccolta differenziata.
L’AUTOMOBILISTA VERDE
Lo sfruttamento dei combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale), dai quali
si ottiene la maggior quantità di energia, è andato via via intensificandosi. Queste
sostanze risultano inquinanti, sia perché direttamente dannose sull’organismo
umano, sia perché contribuiscono all’aumento dell’effetto serra. Per ovviare a questi gravi problemi, da vari anni si stanno prendendo delle contromisure, regolate
dalla legislazione a livello nazionale e comunitario. Il progetto prevede un numero
di quattro incontri da tenere in aula. Le lezioni riguardano l’educazione stradale e
l’impatto ambientale delle emissioni delle auto, e si concluderanno con un piccolo
quiz e il rilascio di “patentini verdi”. Durante le prime tre lezioni si parlerà dei cartelli
stradali, in particolare dei cartelli di divieto, pericolo e obbligo, e degli atteggiamenti
corretti per un automobilista.
37
CEA Castel Cerreto
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
38
Parallelamente si presenteranno ai ragazzi dei cartelli stradali preparati dai collaboratori del CEA, esclusivamente con l’intento di introdurli a quello che è il tema
dell’inquinamento dell’aria. Nel quarto incontro si organizzerà un breve quiz a
risposta multipla, riproducendo quello che i ragazzi secondo la normativa vigente, dovrebbero sostenere per ottenere la patente. Le domande verteranno
sia sull’educazione stradale che sul tema dell’inquinamento dell’aria. Per questo
i patentini li chiamiamo “verdi””. La correzione avverrà in aula insieme agli alunni
e in conclusione si consegneranno i patentini verdi come ricordo del percorso
didattico fatto insieme.
Scuola primaria e secondaria MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Capire l’origine e i metodi di prevenzione dell’inquinamento dell’aria e capire anche
i rischi che questa forma di inquinamento può procurare alla salute dell’uomo.
Corso di educazione stradale e di comprensione/prevenzione del problema dell’inquinamento dell’aria.
Strutturare il processo cognitivo-apprenditivo in modo dinamico sulla base della
curiosità e inventiva personale, in modo da rendere ogni alunno protagonista nella
realizzazione del progetto.
Sviluppare una maggiore consapevolezza dell’attualità del problema e di come l’uso
quotidiano dei mezzi di trasporto si inquadri nella problematica in questione.
Quattro incontri complessivi.
Gli incontri si tengono tutti nelle aule delle strutture scolastiche.
Verifica finale attraverso il quiz per ottenere il “patentino verde”.
Distribuzione dei patentini verdi agli alunni a testimonianza di un percorso didattico centrato sull’educazione stradale con un occhio di riguardo all’inquinamento
dell’aria.
Centro Di Educazione Ambientale
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
DELLE AREE PROTETTE - CeDAP
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.gransassolagapark.it
Il CEA sorto nel Ce.D.A.P. Centro Documentazione Aree Protette del
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, riconosciuto nella
rete INFEA della Regione Abruzzo, svolge attività di educazione ambientale, formazione, orientamento e ricerca; nel CEA è in progetto
di insediare un osservatorio – laboratorio dei processi eco-museali
delle comunità locali.
Oltre a prevedere attività didattiche rivolte a scuole di ogni ordine e
grado e alla produzione di materiale divulgativo a carattere scientifico
per ragazzi e/o materiali di lavoro per educatori, uno degli obiettivi
del CEA è collaborare con istituzioni ed organizzazioni competenti nel
campo della formazione di nuove professionalità legate all’ambiente
attraverso masters, seminari e workshop tematici. Un altro degli scopi è
sviluppare attività di ricerca in materia di sostenibilità ed in particolare
sullo statuto epistemologico, sui paradigmi e metodologie, sui valori
fondativi dell’educazione ambientale e alla sostenibilità (etica, efficacia,
il senso del luogo, bisogni e accesso alle risorse…..). L’attività di educazione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia permette di
offrire competenze specifiche sui temi della governance, della gestione
partecipativa, della prevenzione e gestione di conflitti socio-ambientali, tutto finalizzato alla condivisione dei valori e alla acquisizione di
piena responsabilità verso la gestione di un territorio.
Il CEA CeDAP, in linea con la strategia del Parco (interventi specifici nell’ambito di progetti educativi come “Il Parco in Aula””, di conservazione
come “Life Coex –wolfkit”” e di approccio alla gestione partecipativa
“Human Dimension”) si pone precise finalità: sensibilizzazione, responsabilizzazione, inclusione nei processi decisionali e gestionali.
Per questo, prevede azioni di educazione alla sostenibilità con un
approccio inclusivo verso ragazzi e adulti.
Verso i primi il metodo è nel contempo, scientifico, emozionale e sensoriale sollecitando in loro la conoscenza, il senso di appartenenza e
di responsabilità rispetto al territorio protetto nel quale vivono. Nei
confronti degli adulti l’idea è di sensibilizzare e creare consenso, rafforzare le comunità locali (empowerment), che si sentiranno incluse
nei processi di conservazione ambientale del loro territorio in atelier
partecipativi: confronto tra le competenze locali e le conoscenze scientifiche e i relativi interessi.
Verso gli utenti più giovani, la metodologia generale alla quale il CEA
si ispira è quella dell’interpretazione naturalistica, che coinvolge non
solo la sfera razionale e cognitiva, ma anche quella sensoriale ed emotiva e prevede la partecipazione attiva all’azione didattica, secondo il
principio dell’imparare facendo e del lavoro insieme, esse sono le più
efficaci per avvicinare i ragazzi al loro spazio naturale e al loro territorio in modo pieno e coinvolgente. Le scuole, insegnanti e alunni,
saranno così coinvolte nella strategia di conservazione e valorizzazione
dell’area protetta.
Via Beretra, 01
Palazzo Patrizi - 64046
Montorio al
Vomano (TE)
tel. 0861-501049
fax 0861-500204
39
CEA CeDAP
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
40
CON OCCHI DI ’’LUPO’’
E’’ una ricerca socio-antropologica che i ragazzi dovranno svolgere sia in classe che all’esterno per analizzare le differenti situazioni sociali relative al tema della conservazione
del lupo ed in particolare alla coesistenza tra questa specie e le attività umane. Si tratta,
dunque, di acquisire conoscenza dei grandi carnivori come il lupo sia attraverso l’approccio ludico ma soprattutto attraverso la narrazione di esperienze, paure, storie mitologiche
e saperi tradizionali raccontate dalla viva voce di soggetti anziani del medesimo territorio
di residenza dei ragazzi (pastori, allevatori, agricoltori tradizionali, ex lupari, etc.
Scuola primaria (secondo ciclo) MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Far riflettere i ragazzi sulle molteplici forme in cui viene vissuto il lupo; analizzare le
opinioni e gli atteggiamenti dell’uomo verso le specie selvatiche in via d’estinzione;
mettere in risalto il valore della conservazione della biodiversità; fare capire l’importanza
della coesistenza tra l’uomo e gli animali selvatici.
Lo sviluppo del progetto prevede le seguenti attività.
1.Proiezione di un video che mostrerà l’esperienza unica di reinserimento nel Parco
di un lupo radiocollarato: ciò ha consentito di seguirne gli spostamenti e studiarne
i comportamenti.
2. I ragazzi dovranno pensare a come dove e quando sono venuti a contatto con la
presenza del lupo e alle sensazioni che gli suscita questo animale.
3.dovranno procurare materiali diversi con la presenza del lupo: nei libri, sui giornali
nei film, nella musica, in televisione, nell’arte…..
4. dovranno organizzare una ricerca su come il lupo viene visto e vissuto dalle
persone che vivono nel loro paese. Questa ricerca sarà quindi condotta al di fuori
della scuola .
5. I ragazzi faranno le loro interviste e raccogliendo altro materiale come articoli di
giornale, foto e disegni.
6.Visita al museo del Lupo ad Arsita, spazio espositivo interattivo che racconta della
lunga convivenza tra l’uomo e il lupo nel Parco.
La metodologia generale alla quale il progetto si ispira è quella dell’interpretazione
naturalistica, coinvolgendo non solo la sfera razionale e cognitiva, ma anche quella
sensoriale ed emotiva. Particolare è il carattere multidisciplinare. In tutte le attività del
progetto gli alunni avranno un ruolo attivo. E’’ necessaria la presenza attiva nei gruppi
di lavoro dell’insegnante/i referente/i.
Comprensione sulle molteplici forme in cui viene vissuto il lupo. Capacità di analisi delle opinioni e degli atteggiamenti dell’uomo verso le specie selvatiche in
via d’estinzione. Comprensione del valore della conservazione della biodiversità.
Comprensione dell’importanza della coesistenza tra l’uomo e gli animali selvatici.
12 ore per classe tra il lavoro di programmazione, preparazione e organizzazione
e verifica delle diverse fasi, oltre a 6 ore per la visita al museo.
Laboratori in aula e su campo, Museo del lupo ad Arsita
Scheda di valutazione per gli insegnanti
Gli elaborati saranno determinati in base ai percorsi didattici curriculari e dalle
esigenze della classe.
SULLE TRACCE DEL CERVO
Un’esperienza che condurrà i ragazzi all’osservazione diretta e all’applicazione di
tecniche di riconoscimento della presenza dei cervi reintrodotti nel Parco. Guidati
da esperti e ricercatori del Parco potranno collaborare direttamente all’applicazione della strategia di ricostituzione della biodiversità originaria della comunità
di ungulati presenti nel Parco. L’
L esperienza che i ragazzi potranno vivere sarà quella
di conoscere ecologia, etologia e biologia dei cervi in momenti e ambiti diversi ma
con la modalità univoca del coinvolgimento diretto nelle tecniche di osservazione e di
riconoscimento della presenza dell’ungulato.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Scuola secondaria di I grado (II e III) MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Introdurre gli studenti ai concetti base connessi alla biologia, ecologia, etologia del
cervo; Conoscere e agire alcune tecniche di riconoscimento delle tracce e della
presenza degli ungulati reintrodotti; Operare un approccio integrato tra la ricerca
scientifica e le altre metodologie educative proprie dell’educazione ambientale.
Le azioni di sviluppo del progetto si dividono in fasi che prevedono un’attività in
aula e su campo.
La prima azione sarà relativa alla conoscenza della biologia del cervo; le fasi saranno:
visita all’Area Faunistica del cervo ad Isola del Gran sasso, elaborazione in aula
La seconda azione relativa all’approccio all’ecologia del cervo sarà sviluppata nelle
seguenti fasi: Laboratorio in aula per apprendere gli elementi base delle tecniche di
radio-telemetria e cartografia; Uscita su campo per partecipare ad un monitoraggio
attraverso le tecniche di radio-traking, per leggere e interpretare i segni e le tracce
di vario tipo della presenza del cervo.
La terza ed ultima azione prevede una sintesi della “storia”” evolutiva e gestionale
dei cervi nel Parco attraverso le ultime due fasi:Visita al Museo del Cervo e attività
in aula per raccogliere le valutazioni dell’esperienza
La metodologia generale alla quale il progetto si ispira, rivolgendosi ai più giovani, è quella dell’interpretazione naturalistica, coinvolgono non solo la sfera razionale e cognitiva,
ma anche quella sensoriale ed emotiva e prevedono la partecipazione attiva all’azione
didattica, secondo il principio dell’imparare facendo e del lavoro insieme.
Acquisizione dei contenuti di base connessi alla biologia, ecologia, etologia del cervo.
Apprendere l’uso di alcune tecniche di riconoscimento delle tracce e della presenza
degli ungulati reintrodotti per comprendere le modalità gestionali finalizzate alla conservazione della biodiversità in un Parco. Favorire l’integrazione tra la ricerca scientifica
e le metodologie educative proprie della educazione alla sostenibilità.
24 ore per classe tra il lavoro di programmazione, preparazione e organizzazione
e verifica delle diverse fasi.
Zone di ripopolamento dei cervi nel Parco, Area faunistica dei cervi ad Isola del Gran
Sasso, Museo del Cervo a Fano Adriano
Schede di valutazione per i docenti e incontro di valutazione e di verifica con i
ragazzi.
Gli elaborati saranno determinati in base ai percorsi didattici curriculari e dalle
esigenze della classe.
MANI IN PASTA - CUCINARE I PRODOTTI DELLA FATTORIA
Un percorso di scoperta nel quale i bambini conoscono i prodotti della fattoria
e ricoprono il ruolo di fattori esercitando “in piccolo”” le attività e le pratiche del
mondo rurale, per acquisire consapevolezza sulle varietà colturali tipiche e sul
consumo critico.
Partendo dalla conoscenza della cultura del quotidiano, dal sistema degli adattamenti delle popolazioni contadine ai diversi siti geografici e nei diversi periodi
storici, la campagna diventa il luogo ideale per sperimentare direttamente alcune
conoscenze della chimica, della biologia e dell’ecologia, con un approccio iniziale
alla biodiversità “colturale
“
” (frutta antica, varietà di cereali, legumi e ortaggi….
prodotti tipici) e al consumo di prodotti di qualità.
Scuola primaria – 1° ciclo MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
L’obiettivo principale della presente proposta è di fornire l’occasione alle nuove generazioni di imparare a conoscere la fattoria e il contesto naturale e culturale nel quale è
inserita per avvicinare il mondo della scuola al mondo rurale e all’ambiente.
Tutte le attività sono rigorosamente reali e non simulate, tutte vissute individualmente ma sempre secondo un approccio ludico-fantastico. Gesti genuini e momenti
di vita rurale vissuti realmente.
L’attività consente di presentare i prodotti provenienti dalla fattoria (latte, uova,
erbe aromatiche, ortaggi, farina, miele...).
41
CEA CeDAP
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
42
I bambini osservano l’operatore mentre preleva gli ingredienti raccolti e poi saranno
parte attiva nella preparazione di semplici ricette (che possono prevedere anche
l’impasto per la preparazione di pani o biscotti).
Le azioni nel dettaglio saranno concordate con le/gli insegnanti secondo i programmi didattici già previsti e collegati e secondo le disponibilità offerte dalla fattoria
didattica che sarà scelta per le attività
La metodologia generale alla quale il progetto si ispira, rivolgendosi ai più giovani,
è quella dell’interpretazione naturalistica, coinvolgono non solo la sfera razionale
e cognitiva, ma anche quella sensoriale ed emotiva e prevedono la partecipazione
attiva all’azione didattica, secondo il principio dell’imparare facendo e del lavoro
insieme.
Prime conoscenze dei prodotti della fattoria, le pratiche di coltivazione e utilizzo.
I bambini potranno comprendere come in campagna nulla viene fatto a caso e
soprattutto nessuna risorsa viene sprecata.
12 ore per classe
Si prevedono tre incontri da 2 ore ciascuno, di cui uno esclusivamente con le/gli
insegnanti per formare un piano didattico concertato. Gli altri due incontri si dovranno prevedere uno prima dell’uscita e l’altro successivamente alla stessa.
Per la giornata in fattoria si prevedono almeno 6 ore da ripartire tra gli spostamenti scuola-fattoria e l’attività in ambiente.
Gli intervalli di tempo tra un incontro ed un altro saranno destinati alla ricerca e
l’approfondimento della tematica cui il percorso si riferisce.
Fattorie didattiche del Parco (la più vicina alla sede scolastica che effettua la
scelta).
Schede di valutazione per i docenti e ultimo incontro in classe per un laboratorio
di verifica con i bambini.
Gli elaborati saranno determinati in base ai percorsi didattici curriculari e dalle
esigenze della classe.
Centro di Educazione Ambientale
CENTRO RISORSE
DELLA PROVINCIA DI CHIETI
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.centrorisorse.chieti.it
Esposizione permanente,ricerca,formazione e informazione:sono queste le parole
chiave che racchiudono l’attività del C.E.A.“Centro Risorse per la Sostenibilità”
à” la
struttura avviata dalla Provincia di Chieti nell’ambito del progetto“Piano di sostenibilità nel territorio di Ortona”,cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente. Il Centro,
riconosciuto come C.E.A. dalla Regione Abruzzo, è una struttura destinata ad attività di divulgazione delle “buone prassi”” in campo energetico e ambientale e di
sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche dello sviluppo sostenibile. E’’una
struttura di educazione ambientale istituita a sostegno delle iniziative volte alla
valorizzazione della biodiversità e alla promozione dell’uso razionale delle risorse.
Lopera del Centro si concretizza principalmente in attività di ricerca,formazione ed
L’
informazione sul corretto uso delle risorse.Il Centro è anche un’area di esposizione
permanente,suddivisa in otto sezioni tematiche:biodiversità,acqua,energia,rifiuti,
sviluppo sostenibile, bioedilizia, mobilità e sostenibilità urbana. Il Centro ha svolto
fin dalla sua apertura al pubblico (2004) un’intensa attività di sensibilizzazione nei
confronti dei cittadini e degli studenti, occupandosi in particolare dei temi relativi
alle acque e alla biodiversità e protezione ambientale. Nella struttura vengono
anche ospitati degli stage aziendali. Le altre attività del Centro Risorse hanno
incluso: incontri con le aziende turistiche per la diffusione del marchio europeo
Ecolabel per i servizi turistici, incontri con associazioni, enti e portatori d’interesse
del territorio per l’applicazione a livello locale del protocollo di Kyoto, incontri con
i cittadini sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili.
Piazza di Porta Caldari 8
Ortona (Ch)
Tel./Fax 085.9066370
Orario Visite:
Ore 9-13
Lun.-Merc.-Ven;
Ore 9-13 e 16-18
Mart.-Giov.
Titolo
LA BIODIVERSITÀ:
UN PROGETTO PER ARRICCHIRE IL NOSTRO MONDO
Presentazione
Il progetto si propone di sensibilizzare,rendere parte attiva e consapevole gli alunni riguardo l’importanza della biodiversità e della tutela dell’ambiente.Verranno trattate tematiche
importanti e fondamentali riguardanti, in particolare, i Siti di Interesse Comunitario per
la formazione dei giovani e per sviluppare la giusta cultura sostenibile. Si terranno visite
guidate presso il C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti e presso un S.I.C. prossimo
alla scuola aderente al progetto. Nel corso della visita al S.I.C, allo scopo di arricchire la
formazione degli alunni, si terrà una lezione sulle specie presenti e da salvaguardare.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Sviluppare la coscienza ecologica
Lezioni frontali, sui seguenti temi:
- cosa si intende per “ecologia
“
”
- la gerarchia ecologica
- cos’è un ecosistema e quali sono le differenze tra ecosistemi
- il sistema terra e l’ipotesi Gaia
- il concetto di “biodiversità”
à” e analisi dei serbatoi verdi nel sistema Ortona
- analisi delle 7 macro-aree individuate dal C.E.A di Ortona
- i Siti di Interesse Comunitario
- l’importanza dei boschi come polmone verde, e quindi fonte di ossigeno, e come
rete naturale per evitare dissesti idrogeologici
- sensibilizzazione al problema incendi
Visite guidate ad un S.I.C. e al C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti;
Laboratori presso il CEA, in cui i ragazzi procederanno ad una mappatura S.I.C.
presenti nella zona circostante la scuola, e in classe per la rielaborazione delle
esperienze e dei contenuti appresi.
43
CEA Centro Risorse della Provincia di Chieti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
44
1. lezioni frontali in classe
2. visite guidate
3. Laboratori
- Conoscenza dei concetti inerenti l’ecologia e il tema della biodiversità
- Promozione della coscienza ecologica
- Conoscenza dei Siti di Interesse Comunitario
Si terranno quattro incontri così suddivisi:- 3 ore di lezione in classe - 4 ore di lezione
al C.E.A. (di cui due di laboratorio) - 4 ore visita al Sito di Interesse Comunitario - 2
ore di laboratorio in classe
Scuola - Centro di Educazione Ambientale – Centro Risorse di Ortona
Sito di Interesse Comunitario
Nell’ultimo incontro verranno compilati e realizzati in classe report finali, materiale
grafico di vario genere, cartelloni di riepilogo delle lezioni svolte al fine di verificare
le nozioni acquisite.
- schede di gradimento
- storyboard
- report finali
DAI RIFIUTI ALLA MATERIA PRIMA. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il progetto si propone di fornire ai ragazzi una chiave di lettura delle problematiche
legate allo smaltimento dei rifiuti e allo spreco di risorse. In tale contesto, la raccolta differenziata, presupposto del riciclo, rappresenta un’alternativa fondamentale e doverosa.
Attraverso l’impiego di un approccio pratico e la conoscenza diretta degli impianti in cui
vengono selezionati e recuperati i rifiuti si cercherà di stimolarli, responsabilizzarli e sensibilizzarli verso l’attuazione della raccolta differenziata e l’uso razionale delle risorse.
Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
- sensibilizzazione alla raccolta differenziata
- conoscenza delle problematiche legate ai rifiuti
- conoscenza degli impianti in cui sono trattati i rifiuti per essere riciclati
1.lezioni in classe sui seguenti argomenti:
- smaltimento dei rifiuti (tipologie di rifiuti, chi provvede allo smaltimento, in che modo
possono essere smaltiti i rifiuti, le conseguenze dello smaltimento in discarica);
- la raccolta differenziata (perché fare la raccolta differenziata, una scelta etica, un’azione opportuna e un obbligo di legge, la trasformazione dei rifiuti in materia prima, le
filiere del riciclo);
- analisi delle modalità di raccolta differenziata attivate nel comune di residenza;
- prevenzione della produzione dei rifuti (riutilizzo e acquisti sostenibili);
- elaborazione di scenari futuri (positivi e negativi);
- visite guidate presso impianti (stazioni di conferimento, stoccaggio e selezione, impianto di compostaggio, impianti di trasformazione…);
- visita al C.E.A. Centro risorse della Provincia di Chieti;
4.laboratorio inerente l’organizzazione della raccolta differenziata all’interno della scuola, in cui i ragazzi dovranno individuare i materiali per i quali è possibile fare la raccolta
differenziata, organizzare specifici punti di raccolta, effettuare una mappatura degli
stessi e curare l’informazione e la sensibilizzazione relativa all’iniziativa.
Lezioni frontali -Visite guidate - Laboratori
- saper ridurre i consumi - saper riutilizzare - attuare correttamente la raccolta
differenziata
- 3 ore di lezione in classe - 4 ore per visita a uno o più impianti (ex: stazione di conferimento e selezione, stazione di compostaggio, impianto di trasformazione del
rifiuto in materia prima…) - 4 ore per visita al C.E.A. Centro risorse della Provincia
di Chieti - 3 ore di laboratorio in classe (rielaborazione dei contenuti)
Scuola-Centro di educazione ambientale – Centro Risorse di Ortona
Impianti di recupero dei rifiuti
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Sintesi dei concetti appresi, rielaborazione delle esperienze attraverso la realizzazione di report, materiale informativo e grafico, cartelloni illustrativi di riepilogo delle
lezioni svolte, test per verificare il livello di conoscenze apprese.
- schede di gradimento - storyboard - report finali
L’ETICA NEGLI ACQUISTI E I CONSUMI RESPONSABILI
Il consumo sostenibile è un modello basato sulla sobrietà dei consumi, sul rispetto della
natura e sul miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più povere.Il progetto
si propone di fornire ai ragazzi gli strumenti per comprendere gli effetti delle nostre attuali
abitudini di consumo sull’ambiente e nella società.Il tema dei consumi infatti è strettamente connesso a questioni di notevole importanza, quali: lo spreco di risorse, la produzioni di
rifiuti, l’inquinamento, la povertà, lo sfruttamento e le ingiustizie sociali in molte zone del
mondo, la sperimentazione sugli animali. Attraverso piccole azioni quotidiane, ciascuno
di noi, consapevole del proprio potere e della propria responsabilità, può contribuire
concretamente alla tutela dell’ambiente e alla creazione di una società più giusta.
Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
- Conoscenza dei fenomeni ambientali e sociali legati ai consumi;
- Riflessione sugli effetti che errate scelte di consumo producono sull’ambiente naturale
e nella società;
- Riconoscimento delle interazioni esistenti tra le proprie azioni quotidiane e il pianeta:
riduzione dei consumi, scelta di prodotti ecocompatibili e/o biologici, scelta di prodotti
non testati su animali, orientamento verso prodotti del commercio equo e solidale;
- Sensibilizzazione all’adozione di stili di consumo corretti;
-Comprensione dell’incidenza che l’adozione di stili di consumo consapevoli e responsabili
ha sulla salvaguardia del pianeta.
Lezioni frontali sui seguenti temi:
- l’ambiente e gli effetti prodotti sull’ecosistema da errati stili di vita e scelte di consumo;
- il mercato globale, giustizia ed equità sociale, le multinazionali, il commercio equo e solidale;
- cosa e come acquistare;
- cosa dicono le etichette sui prodotti;
- il consumo intelligente;
Visita guidata al CEA.
Il progetto prevede:
1. preliminarmente la compilazione di un questionario volto a rilevare le abitudini
di consumo dei ragazzi e delle famiglie
2. brevi lezioni frontali
3. laboratori per l’elaborazione di un ““decalogo sugli acquisti sostenibili” e l’attuazione dei consumi e acquisti intelligenti a scuola
• saper leggere le etichette sui prodotti
• saper compiere acquisti consapevoli
• saper modificare le proprie abitudini di consumo
Si terranno tre incontri così suddivisi: - 3 ore di lezione in classe - 4 ore visita al CEA
di cui 2 di laboratorio - 2 ore di lezione + 2 ore di laboratorio in classe.
Scuola
Centro di educazione ambientale – Centro Risorse di Ortona
Nel corso dell’ultimo incontro verranno compilati e realizzati in classe report finali,
cartelloni illustrativi di riepilogo delle lezioni svolte, test per verificare il livello di
conoscenze apprese.
Schede di gradimento, storyboard, report finali
45
Centro di Educazione Ambientale
CENTRO DI VISITA LAMA DEI PELIGNI
E
E-mail:
coopmajella@infinito.it - Sito internet: www.coopmajella.it
Il Centro di Educazione Ambientale di Lama dei Peligni è gestito dalla Cooperativa Majella e opera sul versante orientale del Parco Nazionale della Majella
in uno dei luoghi più interessanti e incontaminati dell’aera protetta. Da anni
è promotore di iniziative formative che offronol’opportunità di sperimentare
esperienze di conoscenza a diretto contatto con l’ambiente naturale.
Servizi offerti:
Escursioni e visite guidate - Laboratori didattici - Settimane verdi
Campi estivi per ragazzi - Corsi di formazione per docenti
Stage formativi - Organizzazione convegni, esposizioni e mostre
Società Cooperativa
Majella a r.l.
loc. Colle Madonna
66010 Lama dei
Peligni (CH)
Tel/fax 0872/916067
Strutture:
Museo Naturalistico-Archeologico “M. Locati”
Giardino Botanico “M. Tenore”” e Vivaio
Carpoteca e Banca del germoplasma della Majella
Percorso Natura; Voliere didattiche
Villaggio Neolitico (ricostruzione)
Area Faunistica del Camoscio d’Abruzzo
Biblioteca naturalistica-archeologica e mediateca
Per attività residenziali e campi scuola, il Centro dispone di un Ostello della
gioventù “il Vecchio Asilo”” (25 posti letto)
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
46
IL VALORE DEI PARCHI
Il percorso di conoscenza, di alcuni tra gli ambienti più importanti della Majella,
prevede diverse attività che condurranno la classe alla scoperta delle principali
caratteristiche del Parco Nazionale della Majella.
Scuola primaria (IV e V) – Scuola secondaria di I grado
MAX 7 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
• Vivere esperienze significative di apprendimento a diretto contatto con l’ambiente
naturale;
• Scoprire la ricchezza e la varietà degli ambienti naturali nel Parco Nazionale della
Majella;
• Comprendere il valore delle aree protette ed il ruolo dei Parchi Nazionali nella tutela
della biodiversità;
• Cogliere la relazione millenaria tra attività umane e trasformazione del paesaggio.
Saranno svolte attività di indagine e scoperta per approfondire le seguenti tematiche: geografia, geomorfologia e geologia della Majella; il Camoscio d’Abruzzo, una
specie simbolo; adattamenti delle piante all’ambiente; le piante rare e il pericolo
di estinzione; le fasce vegetazionali; le tracce di presenza dell’uomo nell’ambiente
naturale (viaggio a ritroso nel tempo: dal medioevo alla preistoria). Escursione
guidata al percorso natura e area faunistica del Camoscio.
I ragazzi, divisi in due gruppi e seguiti da due operatori, saranno guidati all’osservazione e all’uso di strumenti specifici (cartine topografiche e tematiche della Majella,
plastici, reperti, dati, foto, schede, ricostruzione di ambienti, strumenti di osservazione
e monitoraggio…) al fine di coinvolgerli a livello motivazionale e renderli protagonisti
del percorso di apprendimento proposto. Per i più piccoli, il mediatore privilegiato di
conoscenza sarà il gioco**, mentre i più grandi saranno guidati all’uso critico delle
strutture connesse al Centro di Visita del Parco per trovare soluzioni alle sollecitazioni
di apprendimento via via proposte.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
**Per i bambini della scuola primaria il percorso sarà prevalentemente svolto attraverso
una attività ludica mirata: Caccia al tesoro e il grande gioco dell’oca
’ . Gli operatori dopo
’oca
aver condotto i bambini ad orientarsi nella struttura museale e nel giardino botanico
divideranno la classe in squadre e animeranno un gioco che consentirà ai ragazzi di
scoprire le caratteristiche naturalistiche ed ambientali dell’area visitata attraverso la
consultazione delle bacheche, dei pannelli, dei disegni e fumetti, dell’osservazione
diretta di piante, fiori, reperti e tracce di animali. Alla fine del gioco sarà possibile, come
in un puzzle, ricostruire le caratteristiche dell’area protetta visitata e cogliere le funzioni
principali del Parco, delle strutture di Visita e di conservazione.
Al termine del percorso i ragazzi saranno in grado di avere un quadro delle caratteristiche principali del Parco Nazionale della Majella e del valore della biodiversità
che in esso è conservata.
Attività giornaliera 6– 8 ore
Strutture del CEA: Museo naturalistico-archeologico, Giardino Botanico, biblioteca
naturalistica, carpoteca, percorso natura, area faunistica del Camoscio d’Abruzzo.
Mappa delle aspettative e test di rispondenza alle aspettative; osservazione dei
comportamenti: interesse, partecipazione, collaborazione, capacità di osservazione;
test di verifica dei principali contenuti appresi.
Documentazione fotografica dell’esperienza
Ricostruzione della mappa concettuale del percorso di apprendimento proposto
ALLA SCOPERTA DELLA PIANTE DIMENTICATE
E’’ un laboratorio specifico pensato per avvicinare bambini e ragazzi ai temi della
salvaguardia e valorizzazione della biodiversità agricola, impegnandoli in azioni
concrete sul territorio.
Scuola primaria e secondaria di primo grado - MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
•
•
Cogliere il valore della biodiversità;
Comprendere l’importanza della salvaguardia e valorizzazione delle varietà
agricole locali nella prospettiva dello sviluppo sostenibile;
• Comprendere come il recupero della biodiversità agricola consenta la salvaguardia del contesto culturale che ha determinato il suo costituirsi;
• Educare al consumo e all’alimentazione consapevole;
• Conoscere/riscoprire vecchi sapori e saperi.
Il Laboratorio prevede diverse attività: incontri informativi con le scuole, interventi in
classe, visite guidate alle strutture del CEA, indagine sul territorio, riproduzione tramite
tecniche agronomiche di cultivar arboree ed erbacee, laboratorio di degustazione, analisi
sensoriale. Le attività sopra descritte consentiranno ai ragazzi di lavorare sui seguenti
temi/problemi: le piante coltivate, processo evolutivo e loro importanza economica,
sociale; la biodiversità agricola e sue interconnessioni con l’ambiente naturale; le varietà
agricole locali come patrimonio da salvaguardare ; strategie di conservazione e modalità
di riproduzione; valorizzazione e potenzialità delle varietà locali e sviluppo sostenibile;
le modalità di indagine per il recupero di informazioni e materiale genetico.
Per la scuola primaria, il percorso è incentrato su una storia illustrata, (12 tavole di cm.
70 x cm. 100), nella quale i protagonisti, frutta e ortaggi antropomorfi, guidano i bambini,
in modo semplice, alla scoperta delle principali cause e conseguenze del rischio di estinzione di alcune varietà agricole locali. Seguiranno: un’attività di indagine sul territorio in
collaborazione con famiglie e anziani del paese; un laboratorio di semina e una visita
guidata al Giardino Botanico; un gioco puzzle multisensoriale (verifica); una drammatizzazione per far rivivere le fasi della panificazione; un laboratorio del gusto. Per la scuola
secondaria di I grado, saranno utilizzati strumenti multimediali per far conoscere ed
approfondire la tematica di riferimento; reperti, campioni vegetali e testimonianze orali
recuperate in precedenza saranno presentati per coinvolgere i ragazzi nelle attività di
indagine e ricerca sul territorio; lavori di gruppo e simulazioni guidate saranno invece
il veicolo per analizzare i concetti legati alle azioni di valorizzazione.
47
CEA Centro di Visita Lama dei Peligni
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
48
Raccolta e catalogazione dei dati e delle informazioni emerse con l’indagine
Giornata di sensibilizzazione alla cittadinanza
4 incontri di cui 3 in classe e 1 presso le strutture del CEA
Classe e strutture del CEA: Museo naturalistico-archeologico, Giardino Botanico,
biblioteca naturalistica e carpoteca.
Per i bambini: attività ludiche (ricostruire la storia, puzzle multisensoriale, drammatizzazione, il gioco dei sensi). Per i ragazzi: rielaborazione dei dati emersi dall’indagine e dalle
esperienza complessiva per organizzare la mostra dei lavori e gli interventi/attività di
sensibilizzazione della cittadinanza.
Mostra dei lavori per la scuola e per la comunità allargata.
ORIENTEERING NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA
Il laboratorio è un’occasione per affrontare il tema dell’orientamento divertendosi, per
promuovere la capacità di indagine e lettura d’ambiente. Consente inoltre, di utilizzare
conoscenze e abilità sviluppate in ambito scolastico vivendo l’ambiente naturale.
Scuola secondaria di I grado MAX 7 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
• Acquisire strumenti per l’interpretazione dell’ambiente naturale a partire dalla
sua rappresentazione cartografica.
• Elaborare un proprio senso dello stare nello spazio .
• Acquisire sicurezza nel muoversi nell’ambiente naturale.
• Rafforzare la fiducia in se stessi.
• Affrontare problemi logico matematici e utilizzare conoscenze fisico-scientifiche.
L’attività di orienteering è strutturata in due fasi principali: un primo momento di
alfabetizzazione rispetto al tema e all’interpretazione cartografica e all’uso di alcuni strumenti cartografici: scalimetro, bussola, curvimetro, coordinatometro, ed un
secondo momento in cui gli allievi vengono chiamati a cimentarsi in una gara di
orientamento da svolgersi in un percorso naturalistico preventivamente attrezzato
(Fascia pedemontana nei pressi della struttura del CEA).
Il laboratorio condurrà i ragazzi, alla fine del percorso, ad essere capaci di raggiungere in successione, con l’utilizzo di carta topografica e bussola, alcuni punti di
controllo (chiamati lanterne) in un ambiente naturale. Nella prima fase di istruzione
si approfondirà il tema cartografico: il rilievo fotografico del territorio, la restituzione
cartografica, la simbologia, la scala di rappresentazione, l’uso degli strumenti topografici (bussola, scalimetro, curvimetro, coordinatometro, altimetro). Nella seconda
fase dell’intervento,
intervento, da svolgersi all’aperto, i ragazzi dovranno individuare la propria
posizione sulla cartografia partendo dall’osservazione del territorio ed interpretando
l’ambiente circostante con l’impiego degli strumenti acquisiti nella prima fase.
Il laboratorio di orienteering condurrà i ragazzi, alla fine del percorso, ad essere capaci di
individuare sulla carta topografica la propria posizione nell’ambiente naturale ed essere
in grado di muoversi e orientarsi in sicurezza in un ambiente naturale non conosciuto.
8 ore attività giornaliera
Strutture del CEA: Sala riunioni Museo naturalistico-archeologico, ambiente naturale
(campo di gara) all’interno del Parco Nazionale della Majella (versante orientale).
L attività di gara consentirà di verificare le conoscenze acquisite nella prima fase del
L’
laboratorio (leggere una rappresentazione cartografica, utilizzare strumenti specifici)
per orientarsi all’interno dell’area predisposta alla prova di abilità.
Documentazione fotografica
Elaborato cartografico del percorso di gara.
Centro di Educazione Ambientale
RISERVA NATURALE ORIENTATA
MONTE VELINO
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.sherpa.abruzzo.it
La Riserva Naturale Orientata Monte Velino è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente nel 1987 su volontà dei Comuni di Massa d’Albe e Magliano dei Marsi, per
tutelare un territorio di altissimo pregio naturalistico ed in particolar modo, la
nidificazione dell’aquila reale. La gestione, affidata al Corpo Forestale dello Stato,
negli anni si è caratterizzata per una particolare attenzione all’avifauna, che ha
portato alla reintroduzione nella Riserva,oltre che dei cervi e dei corvi imperiali,dei
grifoni, che si erano oramai estinti da oltre quattro secoli. La Riserva si è dotata di
un attrezzatissimo Centro Visite, primo contatto che il visitatore ha con il territorio
di questa area protetta. Museo naturalistico,un orto botanico, sentiero natura di
circa tre km con area faunistica dei cervi e dei caprioli, voliere dei grifoni e delle
poiane, ampia sala didattica completa di un sistema per la videoproiezione, sono
solo alcune delle strutture a che sarà possibile trovare all’interno di questo Centro.
Al fine di rendere più efficace la propria azione di informazione e sensibilizzazione
oltre ai numerosi interventi svolti sul territorio dal Corpo Forestale dello Stato, la
Riserva si è dotata di un Centro di Educazione Ambientale, struttura di supporto
specializzata in educazione e comunicazione ambientale, riconosciuta poi dalla
Regione Abruzzo quale CEA di interesse regionale. Molteplici gli interventi di
sensibilizzazione svolti da questa struttura negli anni, rivolti a ragazzi ed adulti, e
numerose le tematiche affrontante (dalla gestione delle risorse idriche, all’energie
alternative; dalla biodiversità dei grandi rapaci, alla gestione dei rifiuti, dalla mobilità sostenibile al turismo responsabile,ecc),sempre con l’obiettivo non solamente di
informare,con il rischio a volte di sostituirsi al corpo docente,ma di offrire ai ragazzi
degli esempi concreti che possano aiutarli a modificare i propri comportamenti
quotidiani, caratterizzandoli con una spiccata impronta di sostenibilità.Particolare
attenzione è stata rivolta negli ultimi anni alla creazione di un format educativo
particolare che permettesse di trasformare la gita scolastica in un momento di
formazione sul campo, attraverso l’osservazione diretta, i laboratori esperienziali
ed applicando sempre il principio dell’imparare giocando. Coinvolgere i ragazzi
nella scelta della destinazione da visitare, informarsi non solo sulle emergenze
storico culturali o naturalistiche che si andranno a visitare ma anche sulle culture e
sulle tradizioni che si incontreranno, prendendo coscienza di come esse potranno
contribuire alla nostra crescita.
Via S. Martino 10
Magliano dei Marsi (Aq)
Tel. 347.5256868
fax 08637431178
Gestione SHERPA coop.
Titolo
ATTIVITA’ RESIDENZIALE SOSTENIBILE NEL PARCO NATURALE
REGIONALE SIRENTE VELINO
Alla scoperta di orsi, camosci e cervi... gioielli artistici ed archeologici
Presentazione
Attività residenziale di 3 gg e 2 notti nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente
Velino, con attività didattiche e laboratori esperienziali nel Centro di Educazione
Ambientale di interesse regionale della Riserva Naturale Orientata Monte Velino.
Parco Naturale Regionale Sirente Velino: cuore geografico delle montagne d’Abruzzo, biglietto da visita della “regione dei Parchi”” per chi arriva dalla capitale e dal
Tirreno, offre a chi ne visita le valli, gli altopiani e le vette tutti i motivi di interesse
dei massicci più elevati dell’Appennino. Faggete, e praterie d’alta quota, fenomeni
carsici e fioriture, la presenza del lupo e dell’aquila reale (a cui si aggiunge da qualche
anno lo splendido grifone) completano il quadro. Chi si vuole accostare alla storia
dell’Abruzzo italico e romano trova nel Parco, o a poca distanza dai suoi confini, le
rovine di Alba Fucens, la necropoli di Fossa e il Museo della preistoria di Celano.
49
CEA Riserva Naturale Orientata Monte Velino
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Sensibilizzare i ragazzi alle problematiche connesse alla biodiversità, attraverso la
conoscenza degli aspetti faunistici, geomorfologici, vegetazionali e storico culturali
del Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Attraverso le visite sul territorio ed i laboratori didattici, verranno stimolati i partecipanti a ragionare sulla necessità di tutelare
e valorizzare territori di alto pregio soggetti ad una forte pressione antropica.
PRIMO GIORNO
Arrivo ad Ovindoli nel cuore del Parco, ed incontro con le guide. Sistemazione in
albergo. Visita al Museo Civico di Cerchio, visita del Museo del Cielo con osservazione del sole. Visita al Parco del Vento(centrale eolica di Collarmele). Pranzo al
sacco. Visita guidata agli scavo archeologici di Alba Fucens. Laboratorio didattico
sulla biodiversità del Parco. Rientro in albergo, cena e pernottamento.
SECONDO GIORNO
Dopo la colazione visita guidata al Centro Visitatori della Riserva Naturale Monte
Velino - Ufficio Informazioni del Parco(museo naturalistico, orto botanico, area
faunistica dei Cervi e dei Caprioli, voliera della Poiana e del Grifone). Pranzo al
sacco, animazione ambientale con giochi a tema su quanto appreso nel corso
della visita. Nel pomeriggio saluti e partenza.
Uscita sul territorio con laboratori esperienziali.
Far prendere coscienza ai partecipanti della possibilità di vivere la gita scolastica
come un’attività capace di coniugare divertimento e conoscenza, attraverso la
riscoperta di un contatto diretto con la natura.
Attività residenziale di 3 gg e 2 notti nei mesi di Settembre - Ottobre - Aprile Maggio - Giugno
Ovindoli, Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso la somministrazione di un questionario di fine attività.
Invio di un KIT per la preparazione della gita, a tutte le scuole che aderiranno. Materiale informativo sul Parco a tutti i partecipanti.
Titolo
USCITA DIDATTICA NELLA RISERVA NATURALE
DEL MONTE VELINO... Alla scoperta di aquile reali e grifoni
Presentazione
Uscita didattica nella Riserva Naturale del Monte Velino, con visita al museo naturalistico,
all’orto botanico ed escursione lungo il sentiero natura attrezzato con osservazione dei
grifoni, delle poiane e dei cervi. Laboratorio esperienziale e videoproiezione tematica sui
grandi rapaci. LL’uscita didattica sarà caratterizzata da una spiccata impronta di sostenibilità e responsabilità, già dalle prime fasi della sua organizzazione. La scuola che aderirà
all’iniziativa, riceverà via posta un kit per la preparazione della gita in aula, contenente
informazioni dettagliate sull’area protetta che si andrà a visitare, dagli aspetti naturalistici, a quelli storico-culturali. La Riserva Naturale Orientata del Monte Velino, istituita
nel 1987 per tutelare la nidificazione dell’aquila reale, dispone di un Centro Visitatori
con Museo Naturalistico, Orto Botanico, Sentiero Natura, Area faunistica dei cervi e dei
caprioli, voliere delle poiane e dei grifoni.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
50
Sensibilizzare i ragazzi alle problematiche connesse alla biodiversità, con particolare
attenzione ai grandi rapaci (aquila reale) ed ai grifoni. La visita guidata del Centro
e il laboratorio tematico, permetteranno proprio ai partecipanti di comprendere
l’importanza di una specie come l’aquila reale per il nostro territorio, dei rischi che
essa quotidianamente corre e dell’opportunità delle misure di protezione avviate
in tal senso dal Corpo Forestale dello Stato. Inoltre verranno presentati i progetti di
reintroduzione che hanno interessato corvi imperiali, cervi e soprattutto i grifoni.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Ore 9:00 - 10:00 Arrivo presso il centro visite della Riserva / Centro di Educazione Ambientale
di interesse regionale (Il Centro dista 1km dall’uscita autostradale di Magliano dei Marsi).
Ore 10:00 Benvenuto delle guide (educatori ambientali), ed inizio dell’attività.Visita guidata al
Museo Naturalistico dotato di ecorami e pannelli informativi,plastici e laboratori sul fenomeno
del carsismo. Visita guidata all’orto botanico nel quale sono riprodotte le principali specie
vegetali presenti nel territorio dell’area protetta.Visita guidata all’area faunistica dei cervi ed
alle voliere dei grifoni e delle poiane. Percorrendo il sentiero natura che si sviluppa per circa
2km all’interno della struttura didattica. Pranzo al sacco nell’area picnic attrezzata.
Ore 15:00 Laboratorio esperienziale sui rapaci o in alternativa animazione ambientale
(con giochi a tema naturalistico su quanto appreso nel corso della visita guidata). Proiezione filmato naturalistico sui grandi rapaci. Partenza
Uscita sul territorio con laboratori esperienziali
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza delle attività di protezione
e tutela ambientale svolta dalle aree protette.
Uscita didattica di una giornata. Periodo consigliato: Settembre - Ottobre - Aprile
- Maggio - Giugno
Magliano dei Marsi, Riserva Naturale Orientata Monte Velino
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Invio di un KIT per la preparazione della gita, a tutte le scuole che aderiranno. Materiale informativo sulla Riserva a tutti i partecipanti.
SULLE TRACCE DELL
DELL’ORSO... Nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise
Uscita didattica di una giornata nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise
alla scoperta della sua biodiversità,attraverso la visita al Museo dell’Orso con
proiezione di un filmato,visita all’area faunistica con osservazione diretta ed un
laboratorio didattico sull’orso bruno marsicano. Il Parco Nazionale d’Abruzzo,
Lazio e Molise che a questo territorio offre il nome è, con i suoi 44.000 ettari di
superficie - cui vanno aggiunti altri 60.000 ettari di area di protezione esterna
- il più antico e forse il più importante Parco Nazionale d’Italia. In esso sono
concentrati tutti o quasi i caratteri che contraddistinguono I’Appennino centrale, compresi elementi di flora e di fauna unici al mondo o ormai scomparsi
nel resto della catena.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Sensibilizzare i ragazzi alle problematiche connesse alla biodiversità, con particolare attenzione all’orso bruno marsicano, specie emblema del Parco Nazionale
più antico d’Italia, particolarmente soggetta a rischio estinzione e che richiede
pertanto una attenzione considerevole. Far vivere ai partecipanti una gita scolastica diversa, che non sia solo un momento di svago, ma che permetta loro di
acquisire, attraverso esperienze dirette sul territorio, conoscenze nuove sulla
biodiversità, scoprendo i segreti dell’orso bruno marsicano.
Ore 09:30 Arrivo a Villavallelonga, comune del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Ore 09:45 Benvenuto delle guide (educatori ambientali), ed inizio dell’attività.
Ore 10:00 Visita guidata al Centro Visita dell’Orso con attività esperienziale o proiezione di audiovisivo tematico sull’orso ed il suo habitat.
Ore 12:00 Pranzo al sacco.
Ore 14:00 Visita all’area faunistica con osservazione dell’orso bruno marsicano.
Ore 15:30 Laboratorio didattico sull’orso, per scoprirne le abitudini ripercorrendo
le fasi della sua vita.
Ore 17:00 Partenza
Uscita sul territorio con laboratori esperienziali
51
CEA Riserva Naturale Orientata Monte Velino
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
52
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza della salvaguardia delle
specie in via d’estinzione.
Uscita didattica di una giornata. Periodo consigliato: Settembre – Ottobre - Aprile
– Maggio - Giugno
Villavallelonga, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Invio di un KIT per la preparazione della gita, a tutte le scuole che aderiranno. Materiale informativo sul Parco a tutti i partecipanti.
Centro di Educazione Ambientale
CENTRO VISITE PAOLO
BARRASSO - MAJAMBIENTE
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.majambiente.it - www.casadellupo.it
La Società Cooperativa Majambiente, nata nell’aprile 1994, opera nel settore
dei servizi al turismo naturalistico, nell’educazione ambientale e nell’escursionismo, nell’editoria naturalistica, nella progettazione e realizzazione di
cartellonistica, sentieristica e strutture per aree protette ed ambienti naturali,
nella formazione e nel recupero ambientale. In questi anni, la nostra Società é
cresciuta sia in termini di fatturato, sia in termini di collaboratori; ognuno dei
soci impiegati é responsabile di un settore di intervento specifico e pertanto,
nel corso di questi anni, ha acquistato esperienza e professionalità.
I nostri soci sono esperti della gestione del territorio, della progettazione,
gestione e manutenzione della sentieristica, nella gestione di corsi di formazione nel settore naturalistico e turistico. Tra i nostri collaboratori: un dottore
forestale, un agronomo, un ingegnere minerario, un biologo, un geologo,
interpreti, operatori didattico - naturalistici e culturali del Parco Nazionale della
Majella, guide alpine e Accompagnatori di media Montagna, e un Istruttore
nazionale di scialpinismo del Club Alpino Italiano.
Majambiente gestisce dal 2005 la “Casa del Lupo”, la foresteria del Parco Nazionale della Majella, che ospita ricercatori, corsisti, laureandi e tutti coloro che
intendono visitare il Parco, ed i Centri Informazioni del Parco di Caramanico
Terme (Casa D’Antino) ed il Centro Visite di Bolognano. Majambiente inoltre
collabora nella gestione del Giardino Botanico del Parco Nazionale della
Majella “Daniela Brescia”” di S. Eufemia a Maiella.
Majambiente gestisce le attività didattiche del Centro Lontra di Caramanico
per conto del Corpo Forestale dello Stato.
Nel maggio 2006 Majambiente è tra i Soci fondatori del Centro Studi sulla
Montagna Abruzzese, che nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza e
lo studio dell’ambiente montano abruzzese, relativamente agli aspetti antropologici, culturali e storici, effettuare studi e ricerche sugli aspetti antropologici
culturali e storici dell’ambiente montano abruzzese.
Nel dicembre 2006 Majambiente stipula una Convenzione con Legambiente
Abruzzo,, per una generale promozione delle valenze naturalistiche e delle
economie sostenibili nel territorio del Parco Nazionale della Majella e del
territorio montano abruzzese.
Via del Vivaio, s. n.
65023 Caramanico
Terme (PE)
Parco Nazionale della
Majella
Telefono / fax
085 92 23 43
Didattica ed educazione all’ambiente
’’ambiente ed allo sviluppo sostenibile
Dal 1994 Majambiente opera nel settore della didattica e dell’educazione ambientale, proponendo percorsi educativi per le scuole di ogni ordine e grado.
Sul sito www.majambiente.it e www.casadellupo.it sono disponibili i nostri
programmi. Majambiente progetta e realizza corsi d’aggiornamento per insegnanti, stages, campi scuola, settimane verdi, campi di ricerca e volontariato,
ed è in grado di proporre le migliori soluzioni logistiche (la Casa del Lupo,
hotels, trasporti etc.).
Majambiente collabora con l’Ente Parco Nazionale della Majella nella realizzazione di percorsi educativi rivolti al mondo della scuola, e con tour operator
del turismo scolastico per iniziative rivolte al turismo estivo.
Nell’aprile 2007 la Regione Abruzzo ha finanziato il progetto d’educazione
ambientale “le migliori energie per lo sviluppo sostenibile”,primo classificato
tra i progetti presentati tra i Cea riconosciuti dalla Regione Abruzzo.
53
CEA Centro Visite Paolo Barrasso - Majambiente
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
54
ENERGIE PER LA TERRA
Il progetto tratta diffusamente i temi dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza
energetica e del risparmio energetico.
I temi affrontati sono: cos’è l’energia, le fonti energetiche fossili, cosa comporta l’utilizzo delle fonti fossili, protocollo di Kyoto, le fonti energetiche rinnovabili, energia
solare, energia da biomasse, energia geotermica, energia eolica, energia da idrogeno,
l’uso razionale dell’energia, le fonti rinnovabili negli edifici.
E’’ prevista la realizzazione di un piano per il risparmio energetico per la propria
Scuola (individuare gli sprechi, ragionare su come razionalizzare i consumi e quali
modifiche apportare), che i ragazzi produrranno con l’ausilio dei nostri operatori.
Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Sensibilizzare gli studenti ad un corretto e parsimonioso uso delle risorse naturali, in
particolare le risorse energetiche - realizzare il progetto nell’ottica della replicabilità
delle iniziative - produrre del materiale informativo e formativo sui temi affrontati.
3 incontri in aula ed un’uscita conclusiva. Negli incontri verranno trattati i temi del
progetto attraverso una metodologia coinvolgente.
Sussidi didattici, presentazioni multimediali, partecipazione attiva, test e verifiche,
ricerca web
Fornire ai ragazzi strumenti utili e suggerimenti per un approfondimento culturale,
che possano costituire il primo step per un possibile percorso innovativo nella trattazione dei temi suggeriti dal progetto, anche e soprattutto nella vita quotidiana
a scuola ed a casa.
3 mesi per gli incontri in aula e l’uscita finale nella primavera 2008.
Aula ed uscita didattica presso gli impianti delle fonti rinnovabili (verranno selezionati gli impianti più vicini all’Istituto Scolastico).
Modalità ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi:
• questionari d’ingresso
• test di valutazione delle fasi del processo
• questionari di valutazione finali
- “piano per il risparmio energetico”” redatto in relazione alle esigenze dell’Istituto
- cd
- altro materiale didattico
SIAMO PARTE DELLA TERRA
Il progetto è incentrato sulla biodiversità naturale e culturale, sulle relazioni tra
gli esseri viventi, sulle estinzioni delle specie. Capire l’importanza e l’esigenza di
conservare la diversità biologica sono gli obiettivi del progetto.
Incontri in aula con l’ausilio di sussidi didattici e uscite sul territorio per relazionarsi
con gli habitat, capirne il valore e l’interesse, ed il bisogno della loro conservazione
e protezione.
Nell’uscita finale verrà proposto un itinerario naturalistico e/o culturale nel Parco
Nazionale della Majella, anche con visita a strutture museali ed aree faunistiche, in
accordo con l’Istituto Scolastico.
Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Sensibilizzare gli studenti alla conoscenza ed approfondimento personale delle
diversità naturali e culturali, anche in relazione al concetto di integrazione.
produrre del materiale informativo e formativo sui temi affrontati.
3 incontri in aula ed un’uscita conclusiva. Negli incontri verranno trattati i temi del
progetto attraverso una metodologia coinvolgente.
Sussidi didattici, presentazioni multimediali, partecipazione attiva, test e verifiche,
ricerca web
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Fornire ai ragazzi strumenti utili e suggerimenti per un approfondimento del tema
affrontato, una migliore conoscenza del territorio in esame (in particolare delle aree
protette in Abruzzo)
3 mesi per gli incontri in aula e l’uscita finale nella primavera 2008.
Aula ed uscita didattica nel Parco Nazionale della Majella
Modalità ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi:
• questionari d’ingresso
• test di valutazione delle fasi del processo
• questionari di valutazione finali
- ““carta della biodiversità” faunistica e floristica del Parco Nazionale della Majella
- cd
- altro materiale didattico
ACQUA, PREZIOSA E PER TUTTI
Il progetto propone una riflessione attenta sull’acqua, sul suo utilizzo, sui suoi sprechi, sulle sue qualità e caratteristiche, sulla sua importanza per la vita di ogni essere vivente.
Il soggiorno è previsto nella Casa del Lupo, l’ostello del Parco Nazionale della Majella in
Caramanico Terme (stanze doppie e triple con servizi e sale a disposizione).
Il progetto è articolato su tre giorni di attività didattica (e due pernottamenti).
Lezioni nelle nostre aule all’aperto, esperimenti, produzione di materiale didattico,
escursioni naturalistiche nella valle del fiume Oriento, sul fiume Lavino ed all’eremo
celestiniano di San Bartolomeo in Legio; la visita al Museo Naturalistico ed Archeologico
“Paolo Barrasso””, al Museo della Fauna ed al Centro Lontra, completano l’offerta di questo
progetto formativo sulla risorsa “acqua”.
Scuola secondaria di I grado MAX 1 UNITÀ CLASSE (20 ALUNNI) PER ISTITUTO
Sensibilizzare gli studenti alla conoscenza ed approfondimento personale del tema
e del territorio in esame
Soggiorno nel Parco Nazionale della Majella. Durante il soggiorno verranno trattati
i temi del progetto attraverso lezioni all’aperto ed uscite naturalistiche e culturali.
Sussidi didattici, escursioni, presentazioni multimediali, partecipazione attiva, test
e verifiche, ricerca web
Fornire ai ragazzi strumenti utili e suggerimenti per un approfondimento del tema
affrontato, una migliore conoscenza del territorio in esame (in particolare delle aree
protette in Abruzzo) ed una maturata coscienza del problema “acqua”
3 giorni (soggiorno)
Caramanico Terme (Pescara) - Parco Nazionale della Majella
Modalità ed indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi:
• questionari d’ingresso
• test di valutazione delle fasi del processo
• questionari di valutazione finali
- ““carta dell’acqua”” della valle dell’Orta nel Parco Nazionale della Majella
- cd
- altro materiale didattico
55
Centro di Educazione Ambientale
FACOLTÀ
DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI L’AQUILA
Via Verdi, 28
67100 – L’AQUILA
Tel. 0862 432971
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
56
E
E-mail:
[email protected]
Riportare equilibrio nel rapporto Uomo e Ambiente è una priorità assoluta per
il futuro del pianeta. La ricerca di questo equilibrio passa attraverso la gestione
di una serie di problematiche legate non solo alla protezione della natura, ma
anche alla pace e ad uno sviluppo sostenibile che rispettoso del territorio e delle
culture che in esso si sono sviluppate.Questa difficilissima sfida merita figure
qualificate che facciano della loro passione per l’Ambiente una professione.
L Università di l’Aquila, attraverso la facoltà di Scienze della Formazione, forma
L’
professionisti nel settore specifico dell’Educazione Ambientale, in possesso di
cultura di base storico-artistica e naturalistica al tempo stesso, capaci di educare
un pubblico eterogeneo dalla infanzia alla terza età ai valori etici, culturali, estetici, naturalistici e scientifici dei beni che l’ambiente offre nella sua complessità,
nella visione dello sviluppo sostenibile. All’uopo tale figura dovrà possedere
non solo una base professionale pedagogica ma anche una buona base culturale naturalistica e culturale letteraria e storico-artistica. Al fine di mettere in
campo tali professionalità, è stato istituito all’interno della Facoltà di Scienze
della Formazione un Centro di Educazione Ambientale riconosciuto dalla Regione Abruzzo quale CEA di interesse regionale, struttura all’avanguardia per
ciò che concerne i modelli pedagogici adottati ed in grado di garantirne un
rapido e costante aggiornamento. Particolare attenzione è stata posta oltre
che negli interventi didattici rivolti agli alunni degli istituti scolastici, all’attività
di supporto offerta al corpo docente nell’affrontare problematiche connesse
all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile. Negli ultimi anni sono state sviluppate proficue collaborazioni con le altre strutture di educazione ambientale
operanti sul territorio regionale, al fine di rendere l’azione di sensibilizzazione
ed educazione ambientale quanto più efficace possibile.
ED E’ SEMPRE PIU’ CALDO... come sta cambiando il nostro clima
Scioglimento dei ghiacciai, inondazioni catastrofiche … il clima forse è impazzito? Prima
di tutto è importante capire i fenomeni climatici: il ruolo dell’atmosfera terrestre, l’effetto
serra, il ciclo delle stagioni, la formazione del vento, la meteorologia… La temperatura
sulla terra sta aumentando e gli uomini ne sono i principali responsabili. Quali sono i
rischi futuri di questo surriscaldamento? E’’ tempo di agire! Ognuno di noi nella vita di
tutti i giorni, può fare qualcosa per proteggere il pianeta. Il clima della terra è dinamico.
Ma ci sono delle evidenze scientifiche che indicano come i cambiamenti attuali stiano
eccedendo quelli che ci si potrebbe aspettare a seguito di cause naturali, data la rapidità
con cui si stanno manifestando. In tale scenario si colloca il presente intervento, teso ad
informare e sensibilizzare sulle problematiche connesse ai cambiamenti climatici.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Contribuire alla crescita di una coscienza ecologica, attenta alle problematiche dell’ambiente consapevole del peso delle nostre scelte quotidiane sulla salvaguardia
degli equilibri naturali; far comprendere ai partecipanti le basi della meteorologia;
sensibilizzare sulle problematiche connesse agli attuali cambiamenti climatici; informare sui rischi che a cui siamo esposti se non si riesce a innescare una controtendenza; stimolare all’adozione di comportamenti responsabili e sostenibili che
non minaccino ulteriormente gli equilibri naturali.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività::modulo didattico in classe (da svolgere
presso l’istituto scolastico); modulo didattico sul territorio (da svolgere all’aperto)
Modulo didattico in classe
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli
interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni,
verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune.
Modulo didattico sul territorio
Attività all’aperto con laboratorio esperienziale sulla meteorologia ed i cambiamenti
climatici.Visita ad una stazione meteorologica. Uscita didattica della durata di 4h.
Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni,
verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune.
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili
e rispettosi dell’ambiente che non incidano negativamente sui cambiamenti climatici.
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio
Presso il comune ove risiede l’istituto scolastico.
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sui cambiamenti climatici.
ENERGIA dal ...VENTO - Scoprire, comprendere ed utilizzare l’energia eolica
La presente iniziativa didattica vuole essere di stimolo e supporto a scelte energetiche consapevoli orientate sempre più verso fonti rinnovabili, in particolar modo
in un periodo in cui si vive nel nostro paese ed anche in Europa una nuova era
dell’energia. La questione del reperimento e dell’utilizzo di forme di energie alternative è di sicura attualità e richiede un interessamento diretto da parte di coloro
che si occupano di informazione ed educazione ambientale. In primis, la necessità
di porre un freno ad un consumo sconsiderato di energia.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Contribuire alla crescita di una coscienza ecologica, attenta alle problematiche dell’ambiente consapevole del peso delle nostre scelte quotidiane sulla salvaguardia degli equilibri naturali; far acquisire ai ragazzi conoscenze sulle energie alternative con particolare
attenzione all’energia eolica;promuovere l’utilizzazione della fonte eolica in un rapporto
costantemente equilibrato tra insediamenti e natura; diffondere comportamenti quotidiani sostenibili tesi al risparmio energetico;comprendere cosa si intende per sistema
energetico e quali tappe e soggetti include;fare attività di laboratorio per sperimentare
fonti di energia alternative
Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività:modulo didattico in classe (da svolgere
presso l’istituto scolastico); modulo didattico sul territorio (presso un impianto eolico)
Modulo didattico in classe
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli
interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni,
verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune.
Modulo didattico sul territorio
Attività all’aperto con visita ad un impianto di energie alternative ad esempio visita al
Parco del Vento (Collarmele – Aq) od in alternativo ad un impianto similare presente
sul territorio regionale.
Accompagnati da un operatore del CEA osserveranno il funzionamento di una centrale
eolica.
Uscita didattica della durata di 4h.
Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni. Uscita sul territorio.
57
CEA Facoltà di Scienze della Formazione
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente che vedano la scelta di fonti di energie alternative.
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio
Gli interventi in aula presso l’istituto
istituto scolastico. LL’uscita presso un impianto eolico.
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sulla energia eolica.
Titolo
ON-OFF...ENERGIA IN CASA. Consumi domestici e percorsi dell’energia attraverso misure, giochi ed esperimenti
Presentazione
Promuovere uno sviluppo sostenibile significa acquisire consapevolezza degli stili di vita
quotidiani e della loro “intensità energetica””, per individuare strategie e comportamenti
per un uso razionale dell’energia. Il progetto prende avvio dall’ambiente quotidiano
e dagli elettrodomestici di uso più frequente e permette ai ragazzi, attraverso una
simulazione e l’uso di una strumentazione di misura ad hoc, di prendere coscienza dei
consumi quotidiani domestici di energia elettrica – circa 1/4 di quelli totali italiani. Dalla
dimensione locale passa poi ad una più globale, per far comprendere ai ragazzi quanta
e quale energia è inglobata in questi stessi beni: nell’acquisizione delle materie prime,
nella produzione, nel percorso che fanno per raggiungere le nostre case.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi
di realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
58
Contribuire alla crescita di una coscienza ecologica, attenta alle problematiche dell’ambiente consapevole del peso delle nostre scelte quotidiane sulla salvaguardia
degli equilibri naturali; far confrontare studenti e studentesse con i loro consumi
energetici e con quelli degli elettrodomestici più diffusi nelle nostre abitazioni; fare
attività di laboratorio per sperimentare fonti di energia alternative
Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività:modulo didattico in classe (da svolgere
presso l’istituto scolastico); modulo didattico sul territorio (presso un impianto eolico)
Modulo didattico in classe
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli
interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni,
verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune.
Modulo didattico sul territorio
Attività all’aperto con visita ad un impianto di energie alternative ad esempio visita
al Parco del Vento (Collarmele – Aq) od in alternativo ad un impianto similare presente sul territorio regionale.Accompagnati da un operatore del CEA osserveranno
il funzionamento di una centrale eolica.Uscita didattica della durata di 4h.
Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni. Uscita sul territorio.
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente che vedano la scelta di fonti di energie alternative.
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio
Gli interventi in aula presso l’istituto
istituto scolastico. LL’uscita presso un impianto eolico.
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sul risparmio energetico.
Centro di Educazione Ambientale
del FIUME
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.ceaserranella.it
Il Centro di Educazione Ambientale del Fiume è situato presso la Riserva
Regionale “Lago di Serranella” istituita con L.R. n. 68/90, un ambiente palustre
alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino, importante luogo di sosta per
l’avifauna migratoria e centro di osservazione sul basso corso del Sangro.
Il CEA del Fiume promuove non solo attività “tradizionalmente” rivolte al
mondo della scuola e alla formazione ma anche azioni di sensibilizzazione e
di coinvolgimento della popolazione locale, di collaborazione con gli operatori
del sociale e del volontariato, dei centri diurni degli anziani. Il CEA sostiene
inoltre la ricerca scientifica e storica ed ha avviato proficue collaborazioni
con enti, ricercatori, docenti e quanti si occupano, a vari livelli, dell’ambiente
naturale. Nel CEA del Fiume è previsto anche un Centro Studi sul Sangro finalizzato alla documentazione e all’allestimento di un archivio del territorio;
esso si avvia quindi a diventare un poliedrico laboratorio didattico operativo
e multidisciplinare con il fine ultimo di promuovere comportamenti individuali e sociali atti a favorire una gestione sostenibile delle acque insieme alla
consapevolezza delle problematiche ambientali.
Il Centro di Educazione Ambientale del Fiume svolge attività continuative di
educazione ambientale, di documentazione, di diffusione delle informazioni e
assistenza agli operatori del settore. Il C.E.A. collabora con scuole di formazione
professionale, con comunità montane, centri di ricerca, centri di documentazione ed enti e strutture del sociale ed ha convenzioni con le Università di Bologna,
LAquila,Teramo,Viterbo. Il Centro di Educazione Ambientale offre opportunità
L’
di effettuare stage ed esperienze formative per la promozione del territorio e la
sensibilizzazione delle popolazioni locali.Il Centro dà infine grande importanza
al rapporto privilegiato con le istituzioni scolastiche realizzando percorsi di
lavoro comuni che hanno finora permesso la produzione di materiali e pubblicazioni e l’organizzazione di corsi di aggiornamento per i docenti. Grazie
ai bandi sull’educazione ambientale promossi dalla regione il Cea del Fiume
ha dato corso a tre progetti già conclusi: il primo,“Educazione Ambientale e
gestione sostenibile delle acque del fiume Sangro”,ha permesso di allestire
un archivio ed un centro di documentazione sul basso Sangro con raccolta di
dati storici sugli usi tradizionali e le attività economiche legate all’acqua.
Il secondo,“La costa teatina: un osservatorio sulla sostenibilità”,mutuando
alcuni dei metodi di lavoro di Agenda 21 del Mediterraneo, si è proposto di
raccogliere dati ambientali sul rapporto fiume - costa - mare con iniziative
didattiche, di divulgazione e di sensibilizzazione delle popolazioni e delle
amministrazioni locali.
Il terzo progetto,“Arte e natura a Serranella””, ha inteso promuovere il connubio fra l’area protetta e l’espressione artistica contemporanea con lo scopo
di riqualificare territori un tempo degradati attraverso interventi di riqualificazione e valorizzazione.
Attualmente il Cea del Fiume, in collaborazione con il Cea delle Abetine, è
impegnato nel progetto “Biodiversità rurale: tutela delle cultivar e orti didattici””, incentrato sulla conservazione del germoplasma legato agli orti e sulla
salvaguardia delle cultivar, varietà vegetali locali che stanno ormai scomparendo soppiantate da quelle a maggior resa produttiva imposte dal mercato.
A Serranella sono stati realizzati due orti tematici: un orto medioevale ed uno
con le specie post colombiane mentre in un settore dell’orto botanico verrà
coltivato il giardino di Pomona con cultivar arboree tradizionali.
Centro di Educazione
Ambientale del Fiume
Riserva Naturale
Regionale Lago
di Serranella
Loc. Brecciaio, 2
66037 Sant’Eusanio
del Sangro (CH)
tel. e fax 0872 50357
cell. 338 5728304
59
CEA del Fiume
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
60
FRA BOSCHI E MARE, ALLA SCOPERTA DELLA COSTA DEGLI ARANCI
L’attività proposta è incentrata sull’uso sostenibile delle risorse ambientali nel
contesto della costa teatina che presenta ancora valori naturalistici di rilievo (ed
è quindi al centro di misure e progetti di tutela) ed una identità legata agli usi
tradizionali, a presenze storiche ed artistiche, a luoghi della memoria, tutti elementi che caratterizzano il tratto di costa chietina noto come costa dei trabocchi.
I luoghi proposti sono quindi il Cimitero britannico di Torino di Sangro come
luogo della memoria, la lecceta come luogo della natura e il trabocco di Punta
Tufano come sintesi delle attività umane tradizionali e di una nuova identità
turistica costiera.
Classi III,, IV e V Scuola primaria e secondaria di I grado - MAX 16 UNITÀ CLASSE
PER ISTITUTO
L’obiettivo di questa attività didattica di educazione ambientale è mostrare come
il territorio della costa possa essere oggetto di sviluppo sostenibile valorizzando
le risorse naturali e culturali e nel pieno rispetto delle tradizioni e degli usi delle
popolazioni che da sempre hanno lavorato ed interagito con la natura dei luoghi.
L’intera costa teatina è del resto oggetto di recenti interventi di tutela mirati a
creare un sistema di aree protette ed un uso sostenibile delle risorse ambientali
che caratterizzi quindi anche il turismo balneare di queste zone.
Ore 9.30 – Visita al Cimitero di Guerra Britannico di Torino di Sangro, luogo della
memoria della II Guerra Mondiale
Ore 10.30 – Visita guidata alla Lecceta di Torino di Sangro (percorso natura e aree
faunistiche)
Ore 12.30 – pranzo al sacco nell’area attrezzata del Centro Visite
Ore 13.30 – piccola degustazione guidata di prodotti della costa teatina, l’antica
tradizione della coltivazione delle arance (Rocca S. Giovanni)
Ore 14.00 – Visita del Trabocco di Punta Tufano – illustrazione delle tecniche di
pesca sul trabocco.
Operativa, basata sul coinvolgimento dei ragazzi nelle attività proposte e nella
predisposizione di un itinerario turistico.
Sensibilizzazione dei ragazzi all’uso sostenibile delle risorse ed alle nuove forme
di turismo eco-compatibile; integrazione delle diverse letture del territorio (naturalistica, paesaggistica, culturale e produttiva).
Attività giornaliera
Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro
Costa teatina: comune di Rocca S. Giovanni (C.da Vallevò)
Questionario sul gradimento dell’attività proposta.
Realizzazione di un itinerario turistico della costa teatina predisposto dai ragazzi in
forma multimediale o di depliant; le esperienze più interessanti verranno inserite
sul sito www.leccetatorinodisangro.it
PORTIAMO L’ORTO A SCUOLA!
l Cea del Fiume e il Cea delle Abetine stanno realizzando da qualche anno un
progetto a tutela della biodiversità rurale per salvare le cultivar, le varietà locali
coltivate che stanno diventando sempre più rare. L’attività proposta si propone
di mostrare da vicino gli orti tematici già realizzati: l’orto medioevale e quello
delle specie introdotte dopo la scoperta dell’America (pomodori, peperoni, ecc.).
Oltre alla visita i ragazzi saranno manualmente impegnati nelle attività dell’orto
praticate al momento della loro visita e predisporranno, con l’aiuto degli operatori, la cassetta per il loro orto didattico con cultivar locali da riportare a scuola
e coltivare nell’aiuola limitrofa o anche in vaso (il contenuto della cassetta verrà
stabilito in accordo con gli insegnanti).
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
L attività è completata da un laboratorio del formaggio realizzato con un’Azienda agriL’
cola vicina al Centro Visite dove i ragazzi assisteranno a tutte le fasi di lavorazione dalla
raccolta del latte alla produzione di formaggio fresco con degustazione finale.
Scuola primaria e secondaria di I Grado - MAX 16 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
L obiettivo principale è sensibilizzare i ragazzi sul tema del recupero delle cultivar locali
L’
quali elemento di biodiversità del mondo naturale e fonte di una corretta educazione
alimentare basata sui prodotti stagionali e locali. La loro coltivazione garantisce infatti
non solo una buona qualità del terreno ma anche la conservazione delle varietà locali
che si sono selezionate in un lungo arco di tempo e richiedono quindi un uso ben più
limitato di pesticidi o concimi artificiali. Un’ulteriore finalità è costituita dalla proposta di
realizzazione di un piccolo orto didattico con attività pratiche per i ragazzi coinvolti.
Ore 9.30 – Riserva Regionale Lago di Serranella:
Ritrovo in Località Taverna Nova – chiesa di S. Francesco di Casoli ed escursione
lungo il percorso degli orti della riserva.
Ore 10.30 – visita guidata agli orti tematici : orto medioevale e l’orto post-colombiano; le cultivar quale risorsa per la tutela della biodiversità rurale.
Le strutture tradizionali dell’orto: il semenzaio, il pagliaio, la graticciata di canne.
Ore 11.30: laboratorio del formaggio presso l’Azienda Agricola di Rosa Bardella in
Contrada Castellata di S. Eusanio del Sangro (in prossimità del Centro Visite)
Dal latte al formaggio con piccola degustazione finale.
Ore 13.30: pranzo al sacco presso il Centro Visite
Ore 14.30: attività pratiche negli orti tematici della riserva insieme agli operatori:
dal seme al prodotto finale, le fasi della vita dell’orto
preparazione della cassetta delle specie da riportare a scuola.
Incentrata sul coinvolgimento diretto dei ragazzi e sullo sviluppo delle attività
manuali e legate all’esperienza.
Sensibilizzazione al problema della perdita di biodiversità nel mondo rurale, attività
pratiche per la realizzazione di un orto didattico
Attività giornaliera
Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella
Questionario sul gradimento delle attività
Realizzazione di un piccolo orto didattico; raccolta di materiali da pubblicare sul
sito del Cea, www.ceaserranella.it
GIOCHIAMO CON L’ACQUA
L’ attività didattica proposta si incentra sull’acqua, fondamentale risorsa per la vita
L’
dell’uomo sempre più minacciata da scarsità e fattori di degrado.
Con i più piccoli questo obiettivo va perseguito con esperienze chiare e dirette che
risultino coinvolgenti quindi verrà proposto nella visita un laboratorio dell’acqua
che prevede semplici analisi da campo (ph, temperatura, conducibilità) e l’esame
dei diversi ambienti acquatici (acque correnti, stagni, lanche). Nel pomeriggio si
propongono le passeggiate con la terra, esperienze pratiche incentrate sul gioco e
sull’esplorazione sensoriale del mondo naturale, il gioco di Serranella e la raccolta
di un piccolo souvenir naturale da riportare a casa.
Alunni delle classi I - II della Scuola primaria - MAX 20 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
L attività proposta mira alla promozione di comportamenti individuali che favoL’
riscano il consapevole risparmio ed una gestione futura realmente sostenibile. Si
vuole trasmettere ai bambini il messaggio che l’acqua è una risorsa naturale unica
ed allo stesso tempo limitata e che è importante evitare gli sprechi e preservare le
acque da ogni tipo di inquinamento.
61
CEA del Fiume
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
62
Ciò viene tradotto in pratica sia analizzando i nostri comportamenti giornalieri
e individuando delle piccole azioni quotidiane per poter evitare gli sprechi di
acqua sia attraverso un’esplorazione diretta degli aspetti naturalistici del fiume
attraverso esperienze didattiche per il monitoraggio e la valutazione della qualità
dell’acqua.
Ore 9.30 – Riserva Regionale Lago di Serranella:
Ritrovo al Centro Visite della riserva in C.da Brecciaio di S. Eusanio del Sangro
Ore 10.30 – visita guidata nella riserva e laboratorio delle acque
Ore 12.30: pranzo al sacco presso il Centro Visite
Ore 14.30: le passeggiate con la terra: magiche avventure per esplorare con i sensi
il mondo naturale
L approccio è di tipo induttivo e operativo e basato sull’esperienza diretta e sul
L’
coinvolgimento dei ragazzi nel lavoro di campo.
Proposizione del lavoro di campo come metodo di ricerca sull’ambiente; sensibilizzazione dei ragazzi sull’uso sostenibile delle risorse naturali ed in particolare
dell’acqua.
Attività giornaliera
Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella
Questionario sul gradimento delle attività proposte.
Verrà consegnato ad ogni bambino il quaderno didattico “Esploriamo il fiume”” da
compilare durante le attività pratiche proposte. Alle classi verranno consegnati
materiali di approfondimento.
Centro di Educazione Ambientale
GIGLIO DI MARE - PANCRATIUM
E
E-mail:
[email protected]
Il CEA “Giglio di mare”- Pancratium nasce a cura dell’’ Associazione culturale “Urbs mea””, formata da insegnanti particolarmente sensibili alle
problematiche ambientali, che hanno ravvisato la necessità di raccordare
a livello locale le varie esperienze. Nel novembre 2003 il CEA ottiene il
riconoscimento da parte della Regione Abruzzo come Centro di Educazione Ambientale di interesse regionale. I numerosi progetti finora promossi e realizzati hanno avuto come destinatari privilegiati gli studenti del
comprensorio vastese, in un’azione di sensibilizzazione alle più svariate
problematiche ambientali e di conoscenza del proprio territorio.
Energia, Rifiuti, Percorsi storico-naturalistici, Aree protette sono alcuni degli
ambiti di studio considerati. Il CEA ha instaurato rapporti di collaborazione
non solo con le scuole ma anche con Enti e Associazioni locali.
Esso si propone, infatti, come laboratorio aperto al territorio, capace di:
promuovere un processo di conoscenza e di partecipazione attiva;essere
luogo di riferimento e di incontro per insegnanti, classi di studenti, operatori ambientali; fornire un servizio di documentazione e di informazione;
promuovere la creazione di Laboratori tematici presso le scuole e di aule
decentrate sul territorio; promuovere l’Agenda 21 Locale nelle scuole.
Associazione culturale
“Urbs mea”
c/o Scuola Media
Statale “G.Rossetti
Vasto (Ch)
tel.0873 380114
Le attività del CEA “Giglio di mare” - Pancratium
Progettazione didattica con le scuole; Produzione di materiale didattico;; Laboratori di educazione ambientale; Cineforum tematici; Soggiorni
educativi per ragazzi e adulti; Convegni e mostre; Attività di studio e di
documentazione; Campagne di indagine ambientale, d’informazione e
sensibilizzazione sul territorio.
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
LA COSTA DEI TRABOCCHI
La Costa dei Trabocchi è una linea di suggestioni, natura, sapori, storia, tradizioni. I trabocchi sono il simbolo della nostra regione, una delle ricchezze che potrebbero accrescere
il turismo e l’occupazione lungo la nostra costa. Il percorso di studio pluridisciplinare
vuole avvicinare i ragazzi e le loro famiglie ad un aspetto caratteristico della nostra costa
e mira alla scoperta della bellezza suggestiva del paesaggio naturalistico ma anche delle
componenti storiche, economiche, geologiche, gastronomiche ad esso abbinate.
Scuola secondaria di I grado e le loro famiglie MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
- Conoscenza del territorio quale “luogo”” in cui si sono realizzate significative sinergie
tra uomo e ambiente naturale nel corso della storia.
- Cogliere il contrasto stridente tra l’’ umiltà dei trabocchi e l’’ aggressione del cemento
armato delle spiagge sabbiose.
- Individuazione di azioni interpretative e propositive.
- Maturare il senso di responsabilità personale e sociale.
Fase della scoperta
- presentazione del percorso in aula - visita guidata ad un tratto della costa dei
trabocchi - laboratorio ittico in compagnia dei genitori
Fase conoscitiva
- intervento di esperti (geologo, storico, ecc.)
Fase del messaggio
-Allestimento della mostra
Contenuti
-Cos’è un trabocco - Anagrafica dei trabocchi - Costruzione e materiali - Dinamica e
geologia della costa - Alcune storie e Personaggi - Attività sulla costa dei trabocchi -
63
CEA Giglio di Mare - Pancratium
I trabocchi oggi - I trabocchi nell’arte - Versi, note e sapori della costa dei trabocchi
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
64
Esperienziale
Le attività sono organizzate per gruppi di 50 alunni, o per due gruppi classe.
Potenziamento di identità, autonomia, responsabilità, equilibrio, sensibilità nei confronti de proprio ambiente.
Marzo – Maggio
Aula
Tratto di costa da Ortona a Vasto
Argomentazione e dibattito; visione del materiale prodotto.
Valutazione del contributo dato da ogni alunno per la riuscita del progetto didattico
condiviso.
Mostra documentaria articolata per nuclei tematici: geologico-territoriale, architettonico-ingegneristico, storico-economico, naturalistico-gastronomico, documentativo
della situazione attuale.
TRA MARE E STELLE
L iniziativa sorge dalla collaborazione tra il Cea “Giglio di mare””, l’Associazione AstroL’
fili Frentani e LL’Osservatorio Astronomico Colle Leone di Mosciano S.Angelo (TE), e
rappresenta una piacevole occasione per riscoprire un altro affascinante aspetto
del suggestivo paesaggio della Riserva Naturale di Punta Aderci di Vasto, quello del
cielo stellato che abbiamo denominato “Parco delle stelle”.
Scuola secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Promuovere una partecipazione attiva alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente.
Obiettivi:
- Conoscere e valorizzare le risorse biologiche, geomorfologiche e archeologiche
della Riserva Naturale di Punta Aderci.
- Acquisire gli strumenti necessari all’analisi e all’interpretazione delle osservazioni
applicando il metodo scientifico.
- Divulgare le conoscenze astronomiche
- Conoscere le problematiche relative all’inquinamento luminoso e al risparmio
energetico
Il progetto comprende due tipi di lettura dell’ambiente:
- di giorno, alla luce del Sole: lezione itinerante nella Riserva
- di sera, illuminati dalle Stelle: stage osservativo presso l’Osservatorio Astronomico
Colle Leone di Mosciano S. Angelo (TE).
““A merenda con l’ Astronomo”. Inserita nel percorso una merenda in compagnia
di un astronomo professionista, una “chiacchierata”” con l’astronomo, un ecoquiz
(tipo gioco dell’oca) e a seguire, tempo permettendo, l’osservazione del cielo stellato presso il Parco delle Stelle (il cielo di Punta Aderci) e lezione all’interno del
planetario mobile.
A tutte le citate attività saranno invitati a partecipare i genitori dei ragazzi.
Contenuti.
- La biodiversità - L’importanza dei Parchi, delle Riserve, delle Aree protette - Le
risorse naturalistiche e storico-archeologiche della Riserva - Inquinamento luminoso
- Risparmio energetico
Esperienziale
Potenziamento di identità, responsabilità, sensibilità nei confronti del proprio ambiente.
Aprile – Maggio
Riserva di Punta Aderci
Osservatorio Astronomico di Colle Leone (Mosciano S.Angelo)
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Argomentazione e dibattito; visione del materiale prodotto.
Valutazione del contributo dato da ogni alunno per la riuscita del progetto didattico condiviso.
Mostra fotografica
Risonanza dell’iniziativa attraverso mezzi d’informazione
TUTTI A SCUOLA... NEL PARCO!
Desiderando creare una cultura nelle nuove generazioni che miri alla salvaguardia del
pianeta e alla condivisione delle possibili soluzioni da adottare, è necessario mettere
in gioco:
- I sentimenti di affezione del ragazzo verso il mondo circostante mettendo in subbuglio
la sua innata curiosità
- Il coinvolgimento della famiglia che determini una sinergia di gruppo con gli insegnanti , capace di sorreggere entusiasmi e dare metodo di lavoro nel tempo
Questa riflessione è frutto di quasi trenta anni di esperienza nel campo educativo-ambientale durante i quali sono stati raccolti frutti buoni ma rari perché il lavoro è stato
incentrato solo sui ragazzi. Negli ultimi anni a fronte di una minore fatica sono stati
raggiunti risultati migliori coinvolgendo con un progetto i Papà assieme ai figli.
Scuola primaria e scuola secondaria di I grado (I anno), genitori ed insegnanti
MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Risvegliare nei genitori il senso di appartenenza alla Natura
Approfondire alcune tematiche ambientali intorno alle quali fare crescere il senso
di responsabilità individuale e collettivo
Creare nei ragazzi le condizioni per dei ricordi belli da collegare alla salvaguardia
della Natura.
Osservare le modalità di apprendimento degli alunni in situazioni di circolarità delle
conoscenze in ambienti diversi da quelli scolastici
Fare sinergia tra famiglia e scuola sulle problematiche ambientali
I genitori degli alunni di due classi saranno invitati insieme ai loro figli ed agli insegnanti di questi a visionare sei film di carattere ambientale, nella stessa scuola, in
orario pomeridiano concordato. Ciò per:
- Attivare un sereno confronto su tematiche ambientali
- Creare il senso di appartenenza ad un gruppo
- Mettere le basi per la partecipazione alla settimana di volontariato nel Parco.
La visione del film sarà ogni volta seguita da uno spazio “dibattito-approfondimento
“
”,
al termine del quale verranno consegnate schede di riflessione sul film.Alla fine del
ciclo verrà offerta ai genitori, agli alunni e agli insegnanti la possibilità di trasferire
l’aula scolastica in un Parco.
Ricerca-azione; Imparare-facendo
Coinvolgimento delle famiglie in futuri progetti di E. A.
Rafforzamento della coscienza ambientale
I sei films previsti verranno proiettati, con cadenza settimanale, nei mesi invernali; la
settimana nel Parco verrà organizzata nel periodo Marzo-primi di Maggio in modo
che ci sia la possibilità, rientrando a scuola, di rielaborare l’esperienza.
Aula video presso la Scuola che aderisce con due classi al progetto.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise o altro Parco ove sia possibile riscontrare
le stesse opportunità di partecipazione ad una settimana di volontariato.
Mostra fotografica-documentaria.
Verifica di gruppo al rientro dalla settimana di volontariato
Produzione di nuove idee progettuali in sinergia genitori-ragazzi-insegnanti
Mostra fotografica e DVD
Articoli su quotidiani locali e interventi durante programmi “verdi”” di TRSP
65
Centro di Educazione Ambientale
IL GRANDE FAGGIO
E
E-mail:
[email protected]
@tin.it - [email protected] - [email protected] - [email protected] Sito internet: www.ilgrandefaggio.it
Via Fontepalombo, 36
66010 Pretoro (CH).
Tel. e Fax 0871/898143
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
66
Il Centro di Educazione ed Esperienza Ambientale“il grande faggio”è un’agenzia per lo “sviluppo sostenibile”” che rivolge le proprie iniziative culturali, turistiche e ricreative alle scuole, agli enti ai gruppi e alle famiglie. E’’ riconosciuto
dalla Regione Abruzzo come ““Centro di Interesse Regionale” e appartiene alla
Rete Nazionale dei Centri di Educazione Ambientale di Legambiente.
L ambiente che ci circonda, quello del Parco Nazionale della Majella, ricco di
L’
particolarità ecologiche e di tradizioni popolari antiche e suggestive, testimonia l’armonia tra l’uomo e la natura che cerchiamo di condividere con i
nostri ospiti. Questo messaggio è vivificato anche dalla calda accoglienza
e dalla cucina genuina delle nostre cuoche. Le attività che proponiamo
spaziano da quelle del vero e proprio laboratorio didattico-scientifico
all’escursionismo e turismo montano comprese anche esperienze di volontariato in ambiente.
Dal 1997 ci occupiamo di: progettazione didattica; laboratori didattico – scientifici; formazione ed aggiornamento per docenti ed operatori del settore;
consulenza e comunicazione ambientale; percorsi didattici e divulgativi; campi
scuola; soggiorni vacanza per ragazzi e adulti; escursioni e visite guidate; promozione culturale; attività di volontariato; ristorazione tipica.
Dal 1998 siamo un centro appartenente alla Rete Nazionale dei CEA di
Legambiente.
Dal 2001 siamo riconosciuti come Centro di Interesse Regionale (Del. G.R.
n. 1314 del 27.12.01 ai sensi dell’art. 10 della L.R. n. 122 del 29.11.1999)
Dal 2003 facciamo parte del Sistema Bibliotecario Provinciale
Dal 1 Agosto 2003 gestiamo, per conto dell’Ente Parco Nazionale della
Majella, l’Area Faunistica del Lupo Appennico.
Il gruppo di lavoro è composto da personale con varie qualifiche: educatori ambientali; naturalisti; accompagnatori di media montagna;; maestri
di escursionismo.
NEL LABIRINTO DELLA VITA...
Laboratori di lettura di ambienti, luoghi e situazioni nello spazio e nel tempo.
Docenti ed alunni Scuola primaria e secondaria di I grado
Le esperienze laboratoriali, intorno al tema della biodiversità e dell’equilibrio
’’equilibrio ecosistemico, mirano ad un lavoro in termini “reticolari””, non tanto approfondendo le
conoscenze tecnico-scientifiche sui contesti indagati (biologia, etologia…), quanto
a favorire un approccio complesso al problema della difesa delle specie “a rischio”.
Storia di un bosco: ricerca, selezione, analisi e ricollocazione cronologica di elementi naturali quali passaggi significativi nella grande storia evolutiva e nella complessa dinamica
relazionale fra le specie.
Metodo S. I.C.(Indice di Comparazione Sequenziale):attività laboratoriale basata sul calcolo quantitativo della biodiversità vegetale utilizzando le specie erbacee come indicatori
ambientali.
Indici di Witthaker e Shannon: attività laboratoriale basata sul calcolo quantitativo della
biodiversità vegetale utilizzando le specie di piante legnose come indicatori ambientali.
Nel labirinto delle acque:Vengono proposte indagini di tipo geografico e morfologico,analisi
fisiche e analisi biologiche mediante prelievo/campionamento con retino entomologico.
Una giornata da lupi: conoscenza, analisi e valutazione degli aspetti biologici, etologici, culturali ed antropologici legati al Lupo Appenninico attraverso l’osservazione degli esemplari
presenti presso l’Area Faunistica di Pretoro.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Le proposte prevedono l’uso del metodo scientifico sperimentale, con l’ausilio di
strumentazione tecnico-scientifica quali microscopi, schede specifiche, lenti d’ingrandimento, pinze entomologiche, galleggianti, retini…
Le proposte presentate, attraverso l’esperienza laboratoriale favoriscono l’acquisizione di nuove conoscenze, l’elaborazione di nuove modalità di applicazione del
metodo scientifico, al fine di integrarle nel proprio bagaglio esperienziale.
Il progetto prevede 3 diverse modalità di attuazione da realizzarsi nel corso dell’anno
scolastico 2007-08:
ATTIVITÀ GIORNALIERA: NUMERO MASSIMO DI 5 CLASSI/gruppi classe (max 40 – 45
unità per gruppo) per un totale di n. 5 giorni complessivi di attività;
ESPERIENZA RESIDENZIALE: 1 CLASSE/gruppo classe (max 20-22 unità) con soggiorno
di due giorni (1 pernottamento e trattamento di pensione completa);
PROGETTO DIDATTICO: Percorso formativo, comprensivo di materiali operativi e
di approfondimento, rivolto ad 1 CLASSE/gruppo (max 25 unità) con un totale di 5
incontri della durata di almeno 5 ore l’uno
Sede de “il grande faggio””, boschi circostanti l’abitato di Pretoro, Fiume Foro, Area
Faunistica del Lupo Appenninico.
Verifica in itinere e valutazioni concertate con i docenti per ipotizzare approfondimenti e verifiche di classe. Al termine delle attività laboratoriali piccola consultazione
sulle conclusioni dei lavori e sul gradimento delle degli stessi.
Documentazione fotografica e cartacea. Per le classi che scelgono il “PROGETTO DIDATTICO”” sarà possibile redigere, con l’ausilio degli operatori de “il grande faggio””, una
relazione tecnica sulle attività svolte e come presentazione dei risultati ottenuti.
UNA BOCCATA D’ARIA
Le attività abbracciano tanto l’area naturalistico-scientifica (studio sistematico e
morfologico delle specie di licheni) quanto l’area del consumo critico e delle azioni consapevoli (misura dell’impatto delle azioni e dei comportamenti dell’uomo
sull’atmosfera).
Docenti ed alunni della scuola secondaria di I grado
La strada e le strade del paese diventano “chiave
“
” di lettura della qualità della vita locale
e di quella più generale, mezzo di ricostruzione ed interpretazione dei cambiamenti
sopravvenuti nella relazione cittadini-ambiente di vita (la micro-storia) in rapporto alle
importanti trasformazioni verificatesi nel corso delle epoche (la grande storia).
Una boccata d’aria:
’
’aria:
l’attività laboratoriale si compone di due parti: la prima è dedicata
alla presentazione del problema e al rilevamento dei dati utili a determinare la qualità
dell’aria.
La seconda parte del lavoro è focalizzata sulla lettura dei risultati, che saranno tradotti
in chiavi di lettura della qualità ambientale del sito. Inoltre saranno introdotti sistemi di
studio su base cartografica e metodi grafici per la presentazione dei risultati ottenuti.
Notizie di strada: indagine sull’ecosistema urbano. Gli alunni coinvolti analizzeranno il
contesto urbano nei suoi diversi aspetti, utilizzando la strada come luogo emblematico,
rivelatore della complessità e qualità delle relazioni profonde che sottendono e determinano il rapporto di ciascun soggetto con il proprio ambiente di vita.
Le indagini saranno condotte secondo un’ottica sistemica, attraverso esperienze
pratiche che prevedono un approccio ai diversi luoghi esaminati sul duplice livello
soggettivo-oggettivo e alla luce della relazione spazio-tempo.
Promozione del miglioramento della qualità della vita e alla valorizzazione del
proprio territorio come dell’ambiente più in generale, volte a rinnovare l’interesse
verso un problema comune che ha bisogno di una risposta da parte di ciascuno, una
questione complessa che si traduce in semplici azioni quotidiane.
Il progetto prevede 3 diverse modalità di attuazione da realizzarsi nel corso dell’anno
scolastico 2007-08:
ATTIVITÀ GIORNALIERA: NUMERO MASSIMO DI 5 CLASSI/gruppi classe (max 40 – 45
unità per gruppo) per un totale di n. 5 giorni complessivi di attività;
67
CEA il grande faggio
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
68
ESPERIENZA RESIDENZIALE: 1 CLASSE/gruppo classe (max 20-22 unità) con soggiorno
di due giorni (1 pernottamento e trattamento di pensione completa);
PROGETTO DIDATTICO: Percorso formativo, comprensivo di materiali operativi e di
approfondimento, rivolto ad 1 CLASSE/gruppo (max 25 unità) con un totale di 5
incontri della durata di almeno 5 ore l’uno.
Sede de “il grande faggio””, nucleo abitato di Pretoro e boschi in località “Madonna
della Mazza”.
Verifica in itinere e valutazioni concertate con i docenti per ipotizzare approfondimenti e verifiche di classe. Al termine delle attività laboratoriali piccola consultazione
sulle conclusioni dei lavori e sul gradimento delle degli stessi.
Documentazione fotografica e cartacea (schede didattiche e di approfondimento).
Grafici statistici derivanti dalle indagini effettuate.
ACCLIMATIAMOCI
Il surriscaldamento globale in relazione alla straordinaria complessità dell’atmosfera, che
risulta dipendente da svariatissimi fattori, come la radiazione solare, le correnti oceaniche
e, non ultime, le attività umane sulla terra. I cambiamenti climatici attraverso l’utilizzo
delle piante di montagna come indicatori ambientali (metodo G.L.O.R.I.A.).
Docenti ed alunni della scuola secondaria di I grado
Il lavoro d’indagine scientifica sarà condotto a mezzo di attività laboratoriali (in
sede e sul campo) che mirano a conoscere l’influenza dell’atmosfera nei confronti
della vita e dell’equilibrio ecosistemico
Metodo GLORIA: Esperienze pratiche sul campo di una metodologia standardizzata,
seppur semplificata per motivi didattici, che indaga la vegetazione montana come
indicatore delle variazioni climatiche. Questo protocollo, chiamato G.L.O.R.I.A. (Global
Observation Research Iniziative in Apline Environment), viene utilizzato in tutto il mondo
per determinare i cambiamenti climatici e verificarne i rischi per la biodiversità.
La ricerca si realizza secondo i metodi propri dell’indagine scientifica, attraverso
l’analisi dei dati raccolti (materiali, scritti) e l’applicazione del metodo statistico.
Consapevolezza dei rischi generati da comportamenti “non virtuosi”” in tema di
consumi domestici di energia elettrica e carburanti rispetto alle loro influenze in
ordine alle modifiche del clima, nell’ottica del consumo critico
Il progetto prevede 3 diverse modalità di attuazione da realizzarsi nel corso dell’anno
scolastico 2007-08:
ATTIVITÀ GIORNALIERA: NUMERO MASSIMO DI 5 CLASSI/gruppi classe (max 40 – 45
unità per gruppo) per un totale di n. 5 giorni complessivi di attività;
ESPERIENZA RESIDENZIALE: 1 CLASSE/gruppo classe (max 20-22 unità) con soggiorno
di due giorni (1 pernottamento e trattamento di pensione completa);
PROGETTO DIDATTICO: Percorso formativo, comprensivo di materiali operativi e di
approfondimento, rivolto ad 1 CLASSE/gruppo (max 25 unità) con un totale di 5
incontri della durata di almeno 5 ore l’uno.
Sede de “il grande faggio”” e prati montani in località Majelletta.
Verifica in itinere e valutazioni concertate con i docenti per ipotizzare approfondimenti e verifiche di classe. Al termine delle attività laboratoriali piccola consultazione
sulle conclusioni dei lavori e sul gradimento delle degli stessi.
Costruzione di uno spettro corologico, ovvero un grafico “a torta”” che distribuisce i
campioni raccolti a seconda degli adattamenti riscontrati e conseguente analisi e valutazione delle conseguenze dei fenomeni di surriscaldamento dell’atmosfera: scomparsa
o migrazione di specie adattate al freddo in zone più sommitali.
Per le classi che scelgono il “PROGETTO DIDATTICO””sarà possibile redigere, con l’ausilio
degli operatori de “il grande faggio””, una relazione tecnica sulle attività svolte e come
presentazione dei risultati ottenuti.
Centro di Educazione Ambientale
ISTITUTO TECNICO GEOMETRI
’’C. FORTI’’
E
E-mail:
tetI01QOO9istruzione.it
Dal 1996 è operativo presso l’istituto Tecnico per Geometri“C. Forti””di Teramo
il Centro di Educazione Ambientale di importanza regionale il cui compito
principale è la promozione di azioni educative a studenti, finalizzate alla sensibilizzazione verso i valori culturali, ambientali e territoriali, con riferimento
particolare alle aree ricadenti nel Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della
Laga. Tra le iniziative qualificanti del C.E.A. dell’I.T.G. vanno ricordate:
- Corsi di aggiornamento e informazione per Docenti nell’ambito del progetto INFEA;
- Mostra ““Abitare l’ambiente””, Iniziative per la Settimana Nazionale dell’Educazione Ambientale;
- Pubblicazioni:“I diciotto mulini dell’Alto Tordino”;
- Progetti che hanno coinvolto studenti di altre scuole come “La risorsa acqua””“
”,“L’
L olivo e l’oleificio””“
”,“I relitti di Abele bianco nel tramano””“
”,“Un nome alle
piante””“
”,“La traversata del G. Sasso”.
Il Centro ha una sua struttura autonoma e si avvale dei Laboratori dell’istituto
(aule multimediali, aule di informatica, topografia, cartografia, tecnologia rurale, scienze naturali, sistema G.P.S. ecc) e, prevalentemente, della collaborazione
degli insegnanti dell’istituto.
Laboratorio Territoriale
per l’Educazione
Ambientale
Scuola “Polo” Regionale
di Educazione
Ambientale
Via Cona, 180
64100 TERAMO
Tel 0861 248945
fax 0861 248946
Titolo
PROGETTO BIODIVERSITA’:
LA PRESENZA DELL’ABETE BIANCO SULLA LAGA
Presentazione
Percorso mirato alla conoscenza delle specie vegetali ed animali presenti nella
Riserva faunistica di Fonte spugna di Cortino con particolare riferimento all’ultima
presenza dell’abete bianco allo stato puro ed in consociazione col faggio.
Le attività si svolgeranno lungo percorsi attrezzati; sono previsti momenti di riconoscimento delle piante, della loro misurazione e determinazione della massa
legnosa.
Scuola secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Conoscere il territorio; Saper leggere il territorio; Conoscere l’importanza delle aree
protette;Educazione all’escursionismo montano;Comprendere l’importanza della conservazione e dello sviluppo sostenibile; Conoscere gli ambienti, la flora, la fauna
Sono previste lezioni presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso
l’I.T.G.“ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata.
Gli argomenti trattati saranno:
le associazioni vegetali; la valenza ambientale dei luoghi; le tecniche di misurazione e
rilievo; l’importanza delle riserve; l’orientamento nel bosco.
Le discipline interessate sono: botanica, scienze naturali, scienze ed educazione ambientale, geologia, ecologia, zoologia, topografia, dendrometria. Saranno attivati laboratori
didattici per il riconoscimento delle specie, per la fotografia, per l’uso di strumenti
topografici e forestali semplici, per la lettura di cartine, per l’orientamento.
Sono previste lezioni frontali presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G.“ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata.
Saranno preparate schede didattiche di osservazione ed utilizzati strumenti topografici e forestali semplici, macchine fotografiche e binocolo.
Conoscenza del territorio del Parco Nazionale del G. Sasso- Monti della Laga; educazione all’escursionismo montano; saper riconoscere le principali essenze arboree;
sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.
69
CEA Istituto Tecnico Geometri ‘‘Forti’’
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
70
Anno scolastico 2007 – 2008. Le lezioni saranno tenute di norma il sabato mattina.
Anche le uscite in ambiente saranno svolte preferibilmente di sabato. Realizzazione
in tre settimane – mese di ottobre o aprile – maggio.
Oltre alle scuole interessate presso la Riserva faunistica di Fonte spugna di Cortino
- Alta Valle del Tordino.
Incontro con le classi interessate anche presso l’I.T.G. “Forti”” per organizzare il lavoro svolto.
Produzione di un documento finale ( video – DVD – cartaceo )
ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI: I PANNELLI SOLARI
Percorso mirato alla conoscenza dello sviluppo sostenibile partendo dalla questione energetica. Efficace azione di educazione e sensibilizzazione per orientare i
comportamenti nell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
Le attività si svolgeranno sia in aula che in ambiente.
Gli argomenti trattati sono: Le fonti energetiche rinnovabili; La valenza ambientale
dei luoghi; Le tecniche di impianto dei pannelli solari; L’
L importanza del consumo
energetico; La ricaduta economica per le famiglie; La ricaduta ambientale per le
comunità
Scuola secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Conoscenza delle fonti energetiche rinnovabili; Conoscenza delle fonti energetiche
esistenti sul territorio; Educare a comportamenti e abitudini quotidiane rispetto al
consumo energetico;Partecipazione attiva nelle scelte sulla generazione e gestione
dell’energia;Comprendere l’importanza della conservazione e dello sviluppo sostenibile; Conoscere gli ambienti idonei per l’impiego dei pannelli solari
Sono previste lezioni presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni
presso l’I.T.G. “ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata.
Gli argomenti trattati saranno:
Le fonti energetiche rinnovabili; Le tecniche di impianto dei pannelli solari l’importanza del consumo energetico, la ricaduta ambientale per le comunità.
Le discipline interessate sono:
Scienze naturali, scienze ed educazione ambientale, geografia, ecologia, fisica, chimica, economia.
Sono previste lezioni frontali presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G. “ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata.
Saranno preparate schede didattiche di osservazione.
Conoscere le fonti energetiche rinnovabili; educazione a comportamenti ed abitudini quotidiane rispetto al consumo energetico.
Anno scolastico 2007 – 2008. Le lezioni saranno tenute di norma il sabato mattina.
Anche le uscite in ambiente saranno svolte preferibilmente di sabato. Realizzazione
in tre settimane – mese di novembre o aprile.
Oltre alle scuole interessate, presso l’I.T.G.“C.Forti””, una visita alla Casa ecologica dell’AGENA ed una escursione in ambiente da concordare con le scuole interessate
Incontro con le classi interessate anche presso l’I.T.G.“Forti”” per organizzare il lavoro
svolto;
Produzione di un documento finale ( video – DVD – cartaceo )
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
TURISMO SOSTENIBILE:
ESCURSIONISMO, ORIENTAMENTO E RILIEVO
Presentazione
Percorso mirato alla conoscenza delle località di maggior interesse escursionistico
del Parco Nazionale del G.Sasso-Monti della Laga, della formazione geologica del
G.Sasso o delle Gole del Salinello, delle specie vegetali ed animali presenti.
Le attività si svolgeranno lungo percorsi attrezzati; sono previsti momenti di esercitazioni per l’orientamento con l’ausilio di semplici strumenti topografici e la lettura
di cartine topografiche.
Gli argomenti trattati sono:
Le formazioni geologiche; La valenza ambientale dei luoghi; Le tecniche di misurazione e rilievo; L’importanza delle riserve; Le acque potabili;L’orientamento in
ambiente e nel bosco
Scuola secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Conoscere il territorio; Saper leggere il territorio; Conoscere l’importanza delle
aree protette; Educazione all’escursionismo montano; Comprendere l’importanza
della conservazione e dello sviluppo sostenibile; Conoscere gli ambienti, la flora,
la fauna
Sono previste lezioni presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni
presso l’I.T.G.“C. Forti“ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata . Saranno
attivati laboratori didattici per l’orientamento e la lettura delle carte topografiche,
per la fotografia, per l’uso di strumenti topografici e forestali semplici. Gli argomenti
trattati riguarderanno la botanica, le scienze naturali, le scienze ed educazione
ambientali, la geologia, l’ecologia, la zoologia, la topografia.
Sono previste lezioni frontali presso le scuole medie interessate al progetto, esercitazioni presso l’I.T.G.“ C. Forti “ ed una escursione in ambiente per l’intera giornata.
Saranno preparate schede didattiche di osservazione ed utilizzati strumenti topografici e forestali semplici, macchine fotografiche e binocolo.
Conoscenza del territorio del Parco Nazionale del G. Sasso- Monti della Laga; educazione all’escursionismo montano; saper riconoscere le principali essenze arboree;
sviluppare la capacità di lavorare in gruppo.
Anno scolastico 2007 – 2008. Le lezioni saranno tenute di norma il sabato mattina.
Anche le uscite in ambiente saranno svolte preferibilmente di sabato. Realizzazione
in tre settimane – mese di ottobre o aprile - maggio
Oltre alle scuole interessate e all’I.T.G.”” C.Forti”, la traversata del Parco potrebbe
riguardare uno dei seguenti luoghi (Campo Imperatore, G. Sasso d’Italia, Pietracamela, Castel Manfrino, Gole del Salinello, Riserva faunistica del Camoscio, ecc. ) a
seconda della stagione scelta e delle condizioni climatiche
Incontro con le classi interessate anche presso l’I.T.G.“Forti”” per organizzare il lavoro
svolto;
Produzione di un documento finale ( video – DVD – cartaceo )
71
Centro di Educazione Ambientale
LA PORTA DEL SOLE
E
E-mail:
[email protected]
CENTRO DI VISITA
MUSEO
NATURALISTICO DEL
PARCO NAZIONALE
MAJELLA
Piazza Municipio
66015
FARA SAN MARTINO
(Ch)
telefax 0872 980 970
mobile 339 26 15 405
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
72
Il Centro di Educazione Ambientale La Porta del Sole si trova a Fara S. Martino
(CH), nel versante orientale del Parco Nazionale della Majella. Ha sede all’interno
del Centro di Visita Museo Naturalistico del Parco Nazionale Majella, una struttura
posta su due piani che consente di ospitare durante tutto l’anno gruppi di
scolaresche, turisti e cittadini che intendono fruire in maniera responsabile del
vasto territorio del Parco, attraverso proposte realizzate nel rispetto dei luoghi,
della cultura e delle tradizioni locali. Le offerte si diversificano in escursioni nei
centri storici, escursioni in montagna, noleggio mountain bikes, attività di sensibilizzazione alle tematiche ambientali.
Nel pian terreno della struttura è allestito il Museo Naturalistico dotato di una sala
proiezioni e attrezzato per ospitare i diversamente abili.Il percorso museale permette di percorrere idealmente un sentiero che, per caratteristiche climatiche,
altitudinali, geologiche, floristiche e vegetali, consente di conoscere il Massiccio
della Majella nei suoi angoli più suggestivi e caratteristici. Nel secondo piano è
presente un laboratorio didattico-scientifico,dedicato a scolaresche e ricercatori
e una sala in cui è allestita la biblioteca, utilizzata anche per svolgere le attività
ludico-didattiche.Il CEA, da diversi anni, opera nelle attività di educazione ambientale in collaborazione con Scuole, Enti, Cooperative e Associazioni. Diversi
sono i programmi proposti alle scuole che vogliono approfondire le tematiche
legate allo sviluppo sostenibile, alla biodiversità e alla sua tutela, mediante attività svolte in ambiente che consentono di sensibilizzare la coscienza ecologica,
affrontando gli argomenti attraverso attività ludiche e pratiche.
ACQUA, PREZIOSA PER LA VITA
I repentini cambiamenti climatici in atto e l’abbassamento sempre più evidente delle
falde acquifere stanno mettendo sempre più in allarme la società civile. Solo lo scorso
inverno le precipitazioni sono diminuite del 40%, un’alterazione del ciclo naturale che
da sempre disseta la Terra dovuto all’innalzamento delle temperature. Tutti i principali
fiumi nel mondo nascono dalla montagna e l’acqua è alla base della sopravvivenza del
pianeta Terra, quindi della conservazione della sua biodiversità. Ecco perché il tema del
progetto si lega strettamente al Massiccio della Majella che, costituito da enormi bancate
di roccia calcarea, è un serbatoio naturale d’acqua la quale permette attività umane e
garantisce la conservazione dei vari ambienti naturali.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Il progetto mira a sensibilizzare ed informare i ragazzi sul tema ambientale relativo
alla risorsa acqua al fine di educarli ad assumere comportamenti adeguati nei
confronti dei consumi e degli sprechi d’acqua.
Prima fase:: con i bambini del primo ciclo della scuola primaria verranno svolte attività
di riflessione che saranno supportate dal kit “Flepy e l’acqua””, realizzato dall’Agenzia
dell’Ambiente delle Fiandre (Belgio), in collaborazione con la Commissione Europea.
Flepy è una marionetta un po’’ pesce e un po’ uccello, che racconta tramite un video e
due opuscoli le sue disavventure a causa dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Con
gli altri, invece, sono previste discussioni sul tema dell’acqua a partire dalla conoscenza
del Massiccio della Majella e delle sue ricche sorgenti e attraverso la lettura dei principi
fondamentali della “Carta dell’Acqua”.Seconda fase:: uscita didattica che mette i ragazzi
in contatto diretto con l’ambiente naturale. In particolar modo verrà preso in esame il
fiume Verde, che ha origine a Fara San Martino. Terza fase:: incontro a scuola di verifica di
ciò che si è sperimentato sul campo, rielaborando il materiale prodotto, e discussione su
ciò che è possibile fare per preservare l’acqua per le generazioni future, il tutto sempre
con l’ausilio del gioco e di attività laboratoriali.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Attività di riflessione e discussione sulla tematica “acqua
acqua”: far partecipare i ragazzi
ad esperienze significative di apprendimento volte alla conoscenza del Massiccio
della Majella, generatore costante di acqua, che con l’andar degli anni sta vedendo
diminuire drasticamente la portata delle sue sorgenti. Il tutto svolto con l’ausilio di
attività laboratoriali.
Attività in ambiente: scoperta diretta del fiume, una sorta di indagine conoscitiva
che aiuta a scoprire da vicino l’ecosistema d’acqua dolce e dei suoi abitanti.
Attività conclusiva: verifica e rielaborazione su quanto appreso nel primo incontro
e sul campo e discussione sui comportamenti adeguati che bisogna assumere per
la tutela di questo bene prezioso per la vita.
Far conosce l’ecosistema d’acqua dolce per far prendere coscienza del suo valore,
sensibilizzando al problema delle drastiche riduzioni d’acqua a causa dei cambiamenti climatici, invitando i ragazzi ad evitare gli sprechi.
In aula: quattro ore di attività.
In ambiente: uscita didattica d’intera giornata (h. 9:30/17:30)
La prima e ultima fase verranno svolta a scuola, la seconda in ambiente e prevede
un’uscita didattica a Fara San Martino nel Parco Nazionale della Majella.
In aula, a conclusione del progetto, dopo aver rielaborato quanto appreso prima, si
discuterà sui comportamenti adeguati da assumere.
Mostra espositiva degli elaborati finali: cartelloni e schede rielaborate.
Relazione finale che riassume tutte le fasi del progetto.
IL FRUTTO DEL RIFIUTO
Il problema dello smaltimento dei rifiuti è sotto gli occhi di tutti; numerose sono
ormai le discariche sature e moltissimi sono i Comuni che non vogliono più concedere i propri territori per realizzarne di nuove. Ma soprattutto le risorse naturali, da
cui vengono prelevate le materie prime per produrre i beni necessari alla nostra
società consumistica, si stanno esaurendo. Stiamo consumando troppe risorse naturali, distruggendo gli ecosistemi. È necessario prendere coscienza che bisogna
utilizzare meno materiali “usa e getta”” e riciclare le tonnellate di prodotti di scarto.
Considerare i rifiuti come una risorsa è la visione più corretta dello sviluppo compatibile con l’ambiente.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Informare e sensibilizzare i ragazzi sul problema dei rifiuti, al fine di educarli ad
acquisire comportamenti ed abitudini corretti in merito alla raccolta differenziata
e al loro riciclaggio, modificando gli stili di vita quotidiani.
Prima fase: discussione in aula sui temi della risorsa rifiuto, della frazione organica
e non organica, dell’organizzazione della raccolta differenziata e del riutilizzo dei
materiali. Le classi della scuola primaria verranno stimolate ad inventare storie,
elaborare disegni e testi prendendo spunto dalla parola “rifiuti”; mentre i ragazzi
della scuola secondaria di primo grado elaboreranno delle riflessioni prendendo
come spunto alcune letture dedicate a questo tema.
Seconda fase: discussione in aula sul valore dei beni, inducendo i ragazzi alla scoperta
delle risorse potenziali che hanno i rifiuti al fine di riutilizzarli nella produzione di
nuovi oggetti. In particolar modo si parlerà del compost, invogliando i ragazzi a
produrlo con gli scarti organici ottenuti durante l’anno scolastico. Il materiale verrà
utilizzato per concimare delle piantine, messe a disposizione dal CEA, che saranno
piantate nel giardino della scuola dai ragazzi. Realizzazione di un laboratorio creativo per il recupero artistico degli scarti non organici, al fine di mettere in pratica
quanto appreso.
Terza fase: uscita didattica di intera giornata a Fara San Martino, al fine di trattare
l’argomento “biodiversità”
à”, prendendo come esempio la vita nel Parco Nazionale
della Majella, per far conosce una parte della ricchezza naturale di cui si dispone e
che conservarla significa tutelare noi stessi.
73
CEA La Porta del Sole
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
74
Attività di riflessione e discussione sulla tematica “rifiuti”: far riflettere per comprendere l’importanza della risorsa rifiuto e della raccolta differenziata.
Attività di manipolazione ed elaborazione: grande rilievo verrà data alla partecipazione attiva dei ragazzi al fine di far conoscere “toccano con mano”.
I prodotti realizzati verranno utilizzati per l’allestimento di una mostra finale.
Attività in ambiente: l’uscita didattica sarà di stimolo per far conoscere ed apprezzare
la ricchezza degli ambienti naturali e quindi il loro valore.
L’obiettivo finale è quello di far comprendere che ridurre la quantità di risorse
consumate, e utilizzare materiali riciclati ed eco-compatibili, sono gli unici veicoli
per la tutela della biodiversità e delle popolazioni future.
In aula: sei ore di attività.
In ambiente: uscita didattica d’intera giornata (h. 9:30/17:30)
Le prime due fasi verranno svolte a scuola, la terza in ambiente e prevede un’uscita
didattica a Fara San Martino.
Nella terza fase verrà svolta una verifica finale di tutto quello su cui si è discusso,
riflettendo sull’importanza della tutela degli ambienti naturali per non compromettere la vita delle generazioni future.
Mostra espositiva di tutti gli elaborati finali: cartelloni, manufatti e testi.
Relazione finale che rielabora tutte le fasi del progetto.
S.O.S. BIODIVERSITÀ
Nel mondo sono più di trecentomila le specie vegetali che si sono estinte e moltissime
quelle animali che stanno per scomparire. Tutti i giorni i mass media ci informano di
disastri e catastrofi ambientali. Incendi e inquinamento stanno distruggendo il nostro
patrimonio naturale, spesso senza speranza di recupero.
Sensibilizzare le generazioni future alla protezione e alla conservazione della natura,
attraverso l’analisi del territorio del Parco Nazionale della Majella che vanta un notevole
patrimonio ambientale, è l’obiettivo di questo progetto. Il Parco è un vasto territorio,
complesso e vario, che racchiude una ricchezza floristica e faunistica straordinaria, costituita da piante rare ed endemiche e interessanti presenze faunistiche. Il tutto conservato
in ambienti naturali unici che insieme costituiscono un vero scrigno di biodiversità.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Il progetto mira ad informare e sensibilizzare i ragazzi sul tema della biodiversità al
fine di educarli al suo valore, favorendo la conoscenza diretta degli ambienti naturali
del Parco Nazionale della Majella.
Prima fase: discussioni sul tema della biodiversità e in particolare sul Parco Nazionale
della Majella, inteso come valore per le generazioni future. I ragazzi verranno stimolati
a riflettere su diverse tematiche che mettono in relazione il territorio, la natura e l’uomo
che da sempre lo abita, il tutto con l’ausilio del gioco e di attività laboratoriali.
Seconda fase: uscita didattica d’intera giornata nel territorio della Majella. Una sorta di
indagine conoscitiva sul territorio per scoprire alcuni dei luoghi più belli del versante
orientale del Parco. Terza fase: attività a scuola che prevede una verifica di ciò che si è
sperimentato sul campo, discutendo sul tema relativo all’impatto dell’uomo sull’ambiente e a ciò che possiamo fare per difendere la Biodiversità, il tutto sempre con l’ausilio
del gioco e di attività laboratoriali.
Attività di riflessione e discussione sulla tematica “parco
parco e biodiversità”:
biodiversit
far partecipare i ragazzi ad esperienze significative di apprendimento volte alla conoscenza della natura e del Parco nazionale della Majella al fine di far comprendere il
valore. Il tutto svolto con l’ausilio di attività laboratoriali.
Attività in ambiente: uscita didattica che mette i ragazzi in contatto diretto con l’ambiente naturale.
Attività conclusiva: incontro a scuola di discussione su ciò che si è conosciuto e quindi
su quello che nel nostro piccolo possiamo fare per tutelarlo.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Lo scopo di questo progetto è quello di invogliare a conoscere la natura per poi
amarla nelle sue varie forme e far comprendere il valore delle aree protette, perché
amare significa rispettare e tutelare, quindi conservare la biodiversità.
In aula: quattro ore di attività.
In ambiente: uscita didattica d’intera giornata (h. 9:30/17:30)
La prima e ultima fase verranno svolta a scuola, la seconda in ambiente e prevede
un’uscita didattica nel versante orientale del Parco Nazionale della Majella.
La terza fase del progetto prevede la verifica finale di tutto quello su cui si è discusso e sperimentato sul campo, riflettendo su uomo e ambiente e su tutto ciò che
possiamo fare per tutelare la biodiversità.
Mostra espositiva degli elaborati finali: cartelloni e schede rielaborate.
Relazione finale che riassume tutte le fasi del progetto.
75
Centro di Educazione Ambientale
IL RICCIO E LA CASTAGNA
E
E-mail:
[email protected] - [email protected] - Sito internet: www.lineaverde.biz
Soc. Coop. LINEA VERDE
di Guardiagrele CH,
Roccamorice,
via Piano delle Castagne 132,
nel Parco Nazionale
della Majella.
Tel 085.8572514 0871.800023
Il CEA è dotato di una biblioteca, una sala convegni, alcuni locali per le attività
di laboratorio, la cucina e la sala da pranzo, otto camere da letto con servizi
privati per un totale di 25-30 posti letto, un ampio spazio verde sul retro.
I boschi, i torrenti e gli ambenti incontaminati della Majella fanno da sfondo
alle escursioni e ai laboratori. Il gioco, la ricerca, la scoperta, la riflessione, il
confronto, s sviluppano in armonia con l’ambiente. Laboratori e progetti si
realizzano anche presso la scuola, nel quartiere o in città.
Il CEA “IL RICCIO E LA CASTAGNA””propone modalità di lavoro basate sul “fare”
e sul metodo scientifico della ricerca, nella convinzione che“in ambito scolastico
l’educazione ambientale non è circoscrivibile entro i confini di una nuova materia,
né si può identificare con qualche contenuto preferenziale..””e che,“l’educazione
ambientale è un contesto privilegiato per sviluppare interventi e far crescere
processi educativi orientati alla sostenibilità, dove la complessità del rapporto
uomo e ambiente “(…)” è il nodo principale con cui confrontarsi”(…)”. 1
Fondamentali sono il rapporto con i docenti, la condivisione degli obiettivi e
delle strategie, l’aderenza alla realtà locale. Ci si avvale della collaborazione di
figure professionali adeguate e con esperienza nel campo educativo. I titoli dei
nostri collaboratori sono: Laurea in Scienze Ambientali, Architettura, Scienze
e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio; Diploma di Geometra con titoli ed
esperienza nella progettazione bioecologica, conduzione di depuratori, responsabile tecnico per la raccolta differenziata; Operatore CEA della Regione Abruzzo;
Guida turistica riconosciute dalla Regione Abruzzo; accompagnatore di media
montagna; guida Didattico Naturalistiche e Didattico Culturale dell’ente Parco
della Majella; Diplomato Tecnico dell’ambiente; insegnante di scuola primaria;
tecnico abilitato alla gestione e conduzione di depuratori; artigiano.
Dal 1987 ad oggi il CEA attua importanti partecipazioni con le Scuole (dall’Infanzia alle Superiori), e con le Amministrazioni Locali, fornendo supporto
alla progettazione didattica, realizzando studi, campagne di sensibilizzazione e
comunicazione ambientale, progetti complessi, escursioni, laboratori, corsi pratici
di ecologia o artigianato, mostre itineranti, materiale didattico multimediale, corsi
di aggiornamento, convegni e manifestazioni.Alcuni titoli e contenuti: futuro sostenibile; città a misura di bambino, l’Agenda 21L a scuola; Città sostenibile delle
bambine e dei bambini del Comune di Guardiagrele; Cittadinanza attiva; il pianeta avvelenato, Inquinamento elettromagnetico, i pesticidi, energia e ambiente,
vivere l’ambiente; i Parchi Nazionali; il fiume; raccolta differenziata e riciclaggio
dei rifiuti; la preistoria in Abruzzo; i popoli Italici; l’energia e l’ambiente; le fonti
rinnovabili; educazione alimentare; la Majella: la storia, la geologia, la flora, la fauna; inquinamento del suolo e dell’acqua; terra–aria-acqua-fuoco; il brigantaggio
ottocentesco in Abruzzo e sulla Majella; un paese possibile; ceramica, pietra e
ferro; questo piccolo spazio è anche mio; l’ecosistema del torrente; le Città Sostenibili delle Bambine e dei bambini; i rifiuti e il riciclo; il bosco e il valore sociale
del verde urbano; l’ecosistema del torrente; il bosco e la sua vegetazione; la pietra
della Majella e la sua lavorazione nel corso dei tempi; portiamo la montagna in
classe; Il valore della Biodiversità; a scuola di sostenibilità; recupero, conservazione
e valorizzazione della biodiversità agricola; educazione alimentare.
1
76
((S. Sichenze, LaREA, Rapporto Annuale dello Stato dell’Ambiente, ARPA 2001)
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
DAL BOSCO AL MONDO
Capire la complessità della natura per farne parte in modo consapevole
Presentazione
Il progetto è strutturato in modo da consentire alle scuole di arricchire la propria offerta
formativa coinvolgendo un numero considerevole di alunni in una esperienza interessante che potrà essere approfondita o riprodotta anche autonomamente negli anni successivi. La stessa esperienza si rivela trasversale a più ambiti (scientifico, antropologico)
e suggerisce un approccio interdisciplinare. Il tema centrale è il valore della biodiversità
e l’importanza della sua tutela a livello locale e planetario. Biodiversità significa varietà
di vita, la quale può essere considerata a diversi livelli:individuo; specie, sottospecie;
comunità biologica; ecosistema. Essa è l’indice di riconoscimento della salute del pianeta. Tutelare il valore della biodiversità significa impegnarsi in prima persona anche
per il più piccolo degli ambienti, perché esso appartiene a uno spazio più grande di cui
è parte sistemica. LL’importanza di tutelare, mantenere, ripristinare le condizioni per la
ricchezza biologica e ecosistemica viene compresa utilizzando le risorse naturali presenti
sul territorio e ponendo l’attenzione a ciò che in esso troviamo di positivo e di valore,
attraverso piccoli passi e mediante attività concrete che questo progetto mette in atto.
La consapevolezza della forza del singolo e della capacità che ognuno ha di intervenire
nel processo di tutela dell’ambiente è favorita dalla comprensione delle interconnessioni
e delle molteplici relazioni che intervengono in un ecosistema.
Scuola primaria e secondaria di I grado, preferibilmente Province di Chieti e Pescara
MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Finalità: Accrescere la consapevolezza nel ruolo che ognuno può svolgere per la
tutela dell’ambiente; fornire valide motivazioni perché si adottino stili di vita sostenibili; favorire il coinvolgimento e la sensibilizzazione degli studenti rispetto ai
temi della biodiversità e della protezione ambientale.Obiettivi
Obiettivi specifici:
ci Favorire,
negli studenti, il bisogno di fare esperienze di ricerca, di riflessione critica e di confronto costruttivo con gli altri. Stimolare abilità manuali e relazionali. Acquisire
consapevolezza sull’importanza che la biodiversità riveste per il futuro stesso dei
popoli. Acquisire le conoscenze di base relative ad alcuni concetti e alle metodologie proprie dell’ecologia. Fornire ai docenti gli strumenti per la riproduzione
dell’esperienza e l’approfondimento degli argomenti. Condividere con le famiglie
l’esperienza formativa dei ragazzi.
Ambiti disciplinari:
disciplinari Naturalistico - scientifico – antropologico - linguistico espressivo
Tematiche: Biodiversità. Clima. Sviluppo sostenibile. Interculturalità. Inquinamento.
a) incontri preliminari di progettazione e organizzazione con gli insegnanti; b) c)
laboratori in ambiente (biodiversità) e attività pratiche e di approfondimento presso
la scuola oppure presso il CEA. Dal concetto di biodiversità si affronteranno gli argomenti correlati dello sviluppo sostenibile e della interculturalità; d) coinvolgimento
delle famiglie; e) realizzazione e divulgazione del prodotto finale.
L approccio sarà quello rigoroso della scienza, utilizzando modelli metodologici e
L’
strategie adeguati all’età degli alunni. (laboratori di ecologia pratica, attività manuali,
riflessione e ricerca-azione, apprendimento cooperativo). Per i più piccoli (classi I e
II primaria) si prediligerà un approccio ludico creativo.
Sensibilizzazione delle nuove generazioni e delle famiglie ai temi dell’educazione
ambientale e della conservazione della biodiversità.
2 –3 mesi
A scuola, presso il CEA, in ambiente (Parco della Majella o località vicino alla scuola)
Livello di soddisfazione sulle attività e sulle capacità di coinvolgimento monitorato
(schede di valutazione e protocollo di osservazione); Acquisizione di nuove competenze da parte dei partecipanti (schede-questionari di valutazione); Pubblicizzazione
delle azioni previste.
Prodotto finale: CD rom, una pagina web o un blog. Docum.: pagine web dedicate;
elaborazione e distribuzione del volantino previsto nella fase d) realizzazione di un
prodotto multimediale conclusivo che sarà messo a disposizione sul web.
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi e luogo
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
77
CEA il Riccio e la Castagna
Titolo
SPERIMENTARE, CAPIRE, INVENTARE... PER DARE UNA MANO ALLA
TERRA. Laboratori e percorsi didattici
Presentazione
Ambiti: scientifico – antropologico – linguistico espressivo- naturalistico.Tematiche: Energia da fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico, consumi sostenibili, alimentazione. Il tema portante dell’iniziativa proposta, è il rapporto personale con l’ambiente e
le implicazioni che questo rapporto determina a livello di comprensione, conoscenza
e impegno concreto. Le tematiche da affrontare sono il tramite per cui sensibilizzare
l’animo dei giovani e motivare in loro scelte consapevoli rivolte alla realizzazione di un
futuro sostenibile.“L’
L educazione ambientale forma la cittadinanza attiva e consente di
L’
comprendere la complessità delle relazioni tra natura ed attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo e della
solidarietà”
à”. Con le attività proposte, si cerca di dare risorse in termini di professionalità,
supporto, collaborazione e operatività, agli insegnanti che utilizzano sempre di più, nel
proprio modo di fare scuola, le tematiche e le strategie dell’EA. La scuola potrà scegliere
di realizzare i laboratori utilizzandoli come approfondimento o come prima battuta o
come percorso parallelo a progetti già in essere, ideati autonomamente.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 8 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi e luogo
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
78
Finalità: Diffondere i principi della tutela dell’ambiente e contribuire alla formazione
di consapevolezza nel fatto che la disponibilità di risorse primarie del pianeta non è
illimitata; suggerire soluzioni e strategie per contribuire al risparmio energetico e alla
riduzione dell’inquinamento. Mettere a disposizione delle scuole attività da poter utilizzare trasversalmente agli ambiti disciplinari e da inserire in percorsi educativi autonomi;
fornire agli insegnanti, supporto per ampliare le occasioni formative dei propri alunni.
aumentare il numero di classi e di scuole che usufruiscono di momenti formativi ed
emozionanti Obiettivi: accrescere la sensibilità per i temi della tutela ambientale; promuovere la formazione di persone in grado di compiere scelte consapevoli volte alla
tutela dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile; stimolare la ricerca
di soluzioni personali ai problemi di spreco energetico ed idrico; motivare l’adozione
di comportamenti utili a limitare l’inquinamento e la produzione di rifiuti; promuovere
l’apprendimento di metodologie d’indagine e di lettura dell’ambiente.
N. 3 laboratori per classe. Il percorso didattico si snoda lungo il filo conduttore dell’esperienza e dell’impegno personale che ognuno può garantire contribuendo alla
tutela dell’ambiente. Le modalità e i contenuti variano in base all’età degli alunni.
1) “Energia da fonti rinnovabili””. 2) ““Alimentazione e ambiente” 3) “Storia di un giocattolo””. Altri) ““giocattoli e giochi di strada con materiale di riuso”“risparmio e riciclo
dell’acqua potabile”“le reti del bosco: se cogli un fiore….”“Inventori dell’ambiente:
stimolare la creatività per salvare la natura”“Caccia al tesoro in città”
à”. Attività: mostra
didattica; costruzione di oggetti che funzioneranno ad energia solare, es.: un forno
per i biscotti, uno scaldabagno, una lampada fotovoltaica. Degustazione guidata;
misurazione dell’impronta ecologica relativa al proprio stile alimentare; selezione
e gioco di riflessione su alimenti; drammatizzazione, animazione, giochi.
Il Fare: laboratori; ricerca-azione, apprendimento cooperativo, ecologia pratica, giochi, attività manuali. Saranno utilizzati modelli metodologici e strategie adeguati
all’età degli alunni. LL’approccio sarà quello della ricerca scientifica, improntato alla
trasversalità e alla multidisciplinarità dei saperi considerando la complessità dei
sistemi ambientali come l’oggetto principe d’indagine e di riflessione.
Operare cambiamenti nelle scelte quotidiane dei ragazzi; accrescere le conoscenze
degli alunni rispetto ai temi trattati; dare un valido contributo per arricchire l’offerta
formativa delle scuole.
6 ore In ambiente, presso il CEA, a scuola, nel quartiere.
Il gradimento degli utenti: misurato tramite questionari. Conoscenze acquisite:
attraverso l’utilizzo di una scheda di valutazione. Riproduzione dell’esperienza.
Ogni laboratorio, nel corso del suo svolgimento, prevede la realizzazione di un manufatto o un documento che varia secondo il tipo di attività. I risultati e le attività saranno
divulgati tramite il sito del CEA e della R.A. La comunicazione scuola- famiglia.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
A SCUOLA DI SOSTENIBILITÀ
PROCESSI DI AGENDA 21 A MISURA DI RAGAZZO
Presentazione
I processi, le modalità e le finalità dell’Agenda 21 costituiscono il fulcro di questo progetto. LL’agenda 21 locale è lo strumento operativo per l’attivazione di politiche ed azioni di
sviluppo sostenibile a livello locale secondo i principi sanciti dalla conferenza ONU per
l’ambiente e lo sviluppo (Rio De Janeiro, 1992) e in seguito approfonditi e sviluppati nei
successivi appunta-menti internazionali e nella Carta di Alborg. L’
L’A21L è un processo
di miglioramento volontario promosso ad Agenda: si annotano le cose da fare; Locale:
viene definito nelle singole realtà territoriali. E’’ un documento che contiene gli impegni
che una comunità locale si assume per XXI sec. E’’ possibile realizzare A21L anche a livello
micro investendo esperienze interessanti in quartieri e strutture scolastiche.
Scuola primaria (IV e V) e secondaria di I grado preferibilmente Prov. di Chieti e Pescara
MAX 3 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Contribuire alla formazione di cittadini consapevoli e in grado di confrontarsi per elaborare un’analisi dell’esistente e delineare operativamente progetti di sviluppo e miglioramento.
Promuovere la collaborazione e la concertazione tra scuola, famiglie e istituzioni. Far
prendere coscienza ai ragazzi del loro ruolo nell’ambito di uno sviluppo sostenibile.
Favorire l’informazione rispetto alle problematiche ambientali. Definire concretamente
ipotesi di avvio a soluzione di alcuni problemi nella gestione sostenibile della scuola.
Ambiti disciplinari:
disciplinari naturalistico – tecnico - scientifico – antropologico- linguistico
espressivo Tematiche: Agenda 21, consumi sostenibili, raccolta differenziata, risparmio energetico, vivibilità, alimentazione, partecipazione e comunicazione.
Fase 1 Incontro operativo con referenti e insegnanti. Fase 2 Lezione introduttiva.
Scelta della tematica se distribuzione dei compiti. Fase 3 Laboratorio e individuazione degli indicatori (negativi e positivi) da osservare per costruire i primo rapporto
sullo stato della sostenibilità della scuola e del suo quartiere. Plenaria e conclusioni
fase di avvio. Fase 4. Laboratori. Individuazione delle priorità e scelta delle azioni
concrete da avviare, es: raccolta differenziata riqualificazione del verde, risparmio
energetico, risparmio idrico, riduzione dell’inquinamento, mensa biologica, soluzioni
alternative per il trasporto scolastico... Organizzazione di un forum aperto agli altri
attori della società. Fase 5 Laboratori Es.: organizzare il sistema di riciclo della carta,
sostituire le lampadine, stimare un piano di risparmio energetico da proporre all’amministrazione, riqualifica un angolo del cortile, ecc. Fase 6 Stesura di un documento
e proposta di accordo volontario tra la Scuola e il Comune per la realizzazione di
obiettivi dell’Agenda 21L scolastica. Divulgazione del progetto.
Il Fare: laboratori; comunicazione ecologica; concertazione; ricerca-azione, apprendimento cooperativo.
Accrescimento della sensibilità delle persone verso le tematiche ambientali; avvio
nella scuola di cambiamenti concreti volti al raggiungimento di obiettivi di tutela
dell’ambiente; aumento di dialogo e partecipazione nelle decisioni che riguardano
il bene pubblico. Acquisizione da parte degli alunni di conoscenze, competenze,
metodo.
4 mesi a scuola, nel quartiere
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi e luogo
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Qualità e coerenza con i temi dello sviluppo sostenibile delle proposte emerse dal
lavoro dei ragazzi (saranno osservati i documenti prodotti e le soluzioni concrete
attivate).
Livello di partecipazione e coinvolgimento ai gruppi di lavoro (protocollo di osservazione e questionario somministrato a conclusione delle fasi 3,4,e 5). Numero di
partecipanti al forum e proposte presentate. Numero di iniziative concrete attuate
dai ragazzi. Acquisizione di nuove competenze e conoscenze da parte dei partecipanti. (schede-questionari di valutazione) Messa in rete e partecipazione del
progetto. (numero di pagine web realizzate, articoli sulla stampa).
Risultati dei singoli laboratori operativi; documento di A21L scolastico, accordo di
programma tra la scuola e l’amministrazione; pagine web dedicate (sito del CEA,
sito della Regione Abruzzo, sito della Scuola).
79
Centro di Educazione Ambientale
RISERVA NATURALE DEI
CALANCHI DI ATRI
E
E-mail:
[email protected]
Piazza Duchi
D’Acquaviva, 1
64032 - ATRI (TE)
TEL.: 085/8780088
FAX: 085/8791281
Il C.E.A.“Riserva Regionale“Calanchi di Atri”Oasi WWF è localizzato in Loc.Colle della
Giustizia di Atri, uno dei più alti colli della fascia costiera abruzzese e per questo
di assoluta spettacolarità paesaggistica. Il centro dispone di una ricca biblioteca
naturalistica e storica e di una piccola ma interessante collezione teriologica.Attrezzato con attrezzature scientifiche e multimediali offre dal 2000 progetti formativi
ad ampio respiro dalla Conservazione della Natura all’Archeologia. Particolarità
delle offerte didattiche della Riserva sono i progetti didattici itineranti, lezioni sul
mondo naturale direttamente nelle scuole della Regione Abruzzo a cui si accede
attraverso un bando inviato a tutte le scuole nel periodo autunnale.
Titolo
LA BIODIVERSITÀ NELLA RISERVA NATURALE REGIONALE DEI
CALANCHI DI ATRI
Presentazione
Il progetto si prefigge lo scopo di sviluppare le capacità di comprendere il mondo
naturale ed i fenomeni che lo regolano, le interazioni tra gli elementi che lo compongono, attraverso attività che promuovano un approccio progressivo e sistematico,
anche in relazione a fenomeni scientifici che si svolgono nell’esperienza quotidiana.
Far comprendere gli effetti positivi e negativi delle attività umane e le misure applicabili per la protezione dell’ambiente naturale.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 6 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
80
Stimolare l’interesse per i fenomeni naturali e per i meccanismi che li regolano.
Comprendere le relazioni che legano le componenti del mondo naturale.
Apprendere l’importanza di azioni di salvaguardia dell’ambiente.
Fornire i mezzi cognitivi per una corretta interpretazione dei fenomeni naturali e delle
relazioni che legano gli esseri viventi tra loro e con l’ambiente.Sviluppare la conoscenza dei
processi che controllano la vita e l’organizzazione degli esseri.Gli adattamenti all’ambiente,
l’influenza delle condizioni atmosferiche e dell’alternarsi del giorno e della notte.
Sono previste attività in classe da sviluppare attraverso l’ausilio di attrezzature e
materiali didattici, un incontro presso il C.E.A. della Riserva ed una escursione guidata
nel sentiero natura della Riserva.
La Varietà degli Esseri Viventi; Le Esigenze di Animali e Piante; Le Catene Alimentari;
Gli Habitat. Gli adattamenti evolutivi degli organismi animali e vegetali.
Il progetto si svilupperà sia nelle classi con lezioni frontali svolte anche attraverso la
manipolazione e l’ausilio di materiale teriologico che attraverso lezioni multimediali ed
escursioni guidate presso il C.E.A. e la Riserva Naturale regionale “Calanchi di Atri”.
Comprendere l’importanza della salvaguardia della biodiversità e sviluppare atteggiamenti coscienti e responsabili verso il mondo naturale.
Si prevede una durata complessiva del corso di 7 ore per classe, da suddividere in due
incontri, in classe e all’aperto, a seconda della disponibilità del personale scolastico
e dei mezzi di trasporto utilizzabili.
Istituto scolastico e lezione all’aperto con escursione guidata nella “Riserva Naturale
Regionale “Calanchi di Atri”
La verifica verrà effettuata sia durante lo svolgimento delle lezioni, valutando l’interesse e la partecipazione da parte degli alunni, sia alla fine del corso, attraverso la
compilazione di una scheda questionario.
Cassette didattiche, Materiali audio-visivo, Acquario didattico + materiale per allestimento.
Realizzazione di uno stagno didattico in classe per la visione diretta dei meccanismi in
essere nelle catene alimentari e dei cicli biologici degli animali. Realizzazione di pannelli
didattici sulla flora e sulla fauna.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Titolo
COLTURE E CULTURE NELLA RISERVA DEI CALANCHI DI ATRI
Educazione al gusto e al mangiar sano
Presentazione
Il recupero di abitudini alimentari virtuose non può che passare dalle nuove generazioni.
Potranno essere solo i ragazzi, quarda caso i più colpiti dall’omologazione planetaria dei
sapori, a riportare nelle famiglie e sulle tavole la cultura del cibo e del mangiare sano.
L agenzia educativa scolastica, unita all’esperienza di tecnici del settore e al parimonio
L’
genetico alimentare di un’area protetta, possono offrire gli strumenti per un’operazione
del genere, che, come tutte le grandi rivoluzioni, non è che un ritorno al passato.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Promuovere il consumo di prodotti locali col conseguente recupero di biovarietà
sia animali che vegetali.
Educare all’uso corretto degli strumenti di trasformazione e conservazione domestica dell’alimento.
Si prevede, per ogni classe, una durata complessiva del corso di 12 ore, da suddividere in cinque incontri, 3 in classe, 1 presso il C.E.A. “Calanchi di Atri””, ed 1 presso
un’azienda agricola, a seconda della disponibilità del personale scolastico e dei
mezzi di trasporto utilizzabili.
Tutela della biodiversità animale e vegetale con riferimento alle specie alimentari
tradizionali.
Descrizione e classificazione degli alimenti e delle filiere alimentari.
Rischi sanitari collegati alle frodi, ai residui tossici negli alimenti e ad alcune nuove
biotecnologie.
Le certificazioni di qualità: Doc, Dop, Igp, Biologico, ecc; normative e lettura delle
etichette.
Imparare degustando: assaggi comparati in azienda tra alimenti naturali ad alta
qualità e alimenti conservati.
3 lezioni in classe; 2 lezioni sul campo: in un’azienda agricola e nella struttura del CEA.
Favorire lo sviluppo di una coscienza alimentare critica e consapevole.
Il Progetto avrà una durata di 12 ore da inserire nei programmi scolastici previo
accordi diretti con gli insegnanti referenti.
Istituti scolastici, C.E.A. Riserva Naturale Regionale “Calanchi di Atri”– Azienda agricola
La verifica verrà effettuata, sotto la supervisione dell’insegnante, sia durante lo
svolgimento delle lezioni, valutando l’interesse e la partecipazione da parte degli
alunni, sia alla fine del corso, attraverso test e questionari.
Testi, foto, presentazioni multimediali (computer, proiettore, schermo)
campioni di alimenti per le prove comparate e per le etichette e materiale informativo sulla Riserva.
Creazione di un decalogo guida da utilizzare in famiglia.
Titolo
PER CHI SVUOTA LA CAMPANA!
Le filiere dei materiali post consumo
Presentazione
Spesso nel parlare di rifiuti ci si limita alle buone pratiche di smaltimento domestico
e alle possibilità finali di riciclo, ma poco si conosce delle piattaforme di smaltimento
e di come agiscono gli operatori nei vari punti della filiera. Far conoscere e visitare
dalle nuove generazioni tecniche, luoghi e uomini finora volutamente “nascosti” è
lo scopo di questo progetto.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 7 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Far conoscere i rifiuti e le tecniche di separazione e riciclo. Essere informati su vantaggi e svantaggi delle diverse possibilità di intervento sui rifiuti (dal “tal quale”” al
“porta a porta”).
Verificare sul campo come una società di raccolta gestisce la raccolta differenziata
“porta a porta”.
81
CEA Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
82
Indurre, nell’acquisto di beni, la considerazione di cosa diventeranno dopo il consumo e del peso ecologico di confezioni e imballaggi Promuovere pratiche e comportamenti che facilitino il lavoro degli addetti alla raccolta e alla separazione dei
rifiuti.
3 lezioni in classe e 1 lezione su campo in un’azienda di raccolta differenziata porta
a porta.
Origine e composizione dei rifiuti, filiere delle principali tipologie di rifiuto (plastica,
metalli, carta, vetro, organico, ecc.), valutazione e confronto tra i diversi sistemi di
trattamento e smaltimento (discarica tal quale, raccolta differenziata, compostaggio,
termovalorizzazione), impatto dei rifiuti su falde, suoli ed atmosfera.
1° incontro dall’atomo al barattolo
a) la composizione e la scomposizione della materia b) i rifiuti nella storia dell’uomo
c) i costi economici ed ecologici dei rifiuti d) la contaminazione delle falde acquifere
e dell’atmosfera
2° incontro a scuola i materiali post consumo
a) le plastiche e la loro filiera b) i metalli e la loro filiera c) la carta e la sua filiera d) il
vetro e la sua filiera e) l’organico e la sua filiera f ) i rifiuti tossici e speciali e la loro
filiera g) il caso tetrapack
3° incontro a scuola sistemi di smaltimento a confronto
a) la discarica tal quale b) la raccolta differenziata a isole ecologiche c) la raccolta
differenziata “porta a porta”” d) il compostaggio e) la termovalorizzazione (incenerimento)
4° incontro in azienda di smaltimento visita guidata
Favorire lo sviluppo di una coscienza critica e consapevole sulla produzione di rifiuti
e indurre comportamenti miranti alla riduzione della produzione di rifiuti.
Si prevede, per ogni classe, una durata complessiva del corso di 9 ore, da suddividere
in 4 incontri, 3 in classe ed 1 presso un’azienda di smaltimento rifiuti, a seconda della
disponibilità del personale scolastico e dei mezzi di trasporto utilizzabili.
Istituti scolastici e aziende operanti nel campo della raccolta differenziata.
La verifica verrà effettuata, sotto la supervisione dell’insegnante, sia durante lo
svolgimento delle lezioni, valutando l’interesse e la partecipazione da parte degli
alunni, sia alla fine del corso, attraverso test e questionari.
Creazione di un decalogo guida da utilizzare in famiglia.
Centro di Educazione Ambientale
IL SALVIANO
Centro Natura Marsica
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.progettopas.com - www.salvianoenergia.it
www.naturesport.it
Il CEA IL SALVIANO ubicato all’interno del Centro Natura Marsica - una struttura con sede in Avezzano Via Cesare Battisti, 63/67 realizzata nell’anno 2002
dal Parco Nazionale d’Abruzzo e dall’Associazione Il Salviano, nell’ambito del
Progetto ECOPARCO MARSICANO, in collaborazione con il Comune di Avezzano – è il punto di informazione della Riserva Naturale guidata“Monte Salviano”
(Deliberazione Giunta Comunale n. 195 dell’11 maggio 2007). Un Laboratorio
Territoriale per l’Educazione e l’Informazione Ambientale della Marsica, la sede
in cui componenti sociali, culturali e politiche hanno l’opportunità di incontrarsi per collaborare ed interagire su progetti e problematiche ambientali.
Gli obiettivi generali che il CEA IL SALVIANO persegue e vuole condividere con
i Laboratori Territoriali presenti sul territorio regionale, nazionale ed internazionale, sono legati all’Educazione e alla Comunicazione Ambientale, al Turismo
Naturalistico e Servizi al Turismo, inoltre intende contribuire alla creazione di
cultura ambientale legata ai temi della sostenibilità delle relazioni tra l’uomo
e l’ambiente naturale e sociale; formare educatori e operatori nell’ambito
scolastico e non; fornire un luogo di incontro, confronto e discussione per le
categorie e gli attori sociali a cui si rivolge l’attività del Centro Natura Marsica
e dell’Associazione IL SALVIANO; essere parte attiva della rete regionale e
della rete nazionale per l’EA, è inoltre promotore del progetto per la creazione
della Rete Ambientale Marsicana (CEAM) allo Sviluppo Sostenibile; stabilire
contatti ed interagire, anche su base progettuale, con i diversi soggetti presenti sul territorio che si occupano di tematiche ambientali dal punto di vista
della comunicazione, informazione, educazione, formazione e gestione (Enti
Parco e Gestori di Aree Protette, Enti Pubblici, Università e Centri di Ricerca,
Associazioni Ambientaliste, Sportive e del Volontariato, Enti per la Formazione,
Imprese, Associazioni di categoria, mass-media e cosi via);
creare il Centro dell’Ecologia Urbana, una disciplina punto di incontro di ambiente, traffico, urbanistica, arredo urbano.
Il CEA tramite l’Associazione Il Salviano è inoltre componente della SCUOLA
EMAS della Camera di Commercio di L’Aquila, dell’Ente di promozione CSEN
(Centro Sportivo Educativo Nazionale) e collabora con Associazioni nazionali
ed internazionali, quali: ERCI team Onlus, Comitato Parchi Italia, CARITAS del
Peru, Green Life ONG, Fondo Italo Peruviano, Cooperativa SHERPA ed altri.
Centro Natura Marsica
via Cesare Battisti,
63/67
67051 Avezzano (AQ)
Telefax
+39.0863.415503
– 335.8138614
Responsabile
Sergio ROZZI
Titolo
IL RITORNO DI UNA SPECIE... IL CAMOSCIO
NEL PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE VELINO
Presentazione
Il camoscio è un animale nato per vivere su speroni di roccia. Il territorio del Parco
Naturale Regionale Sirente Velino aveva già conosciuto la bellezza fiera e le evoluzioni
da brivido del camoscio; poi la specie scomparve, a causa di una caccia eccessiva e le
pareti rocciose rimasero prive di funambolici abitanti. Per fortuna un progetto del Parco
prevede proprio la reintroduzione di nuove coppie provenienti da vicino Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nel frattempo è possibile osservare alcuni individui che
saltano da uno sperone all’altro atterrando su pochi centimetri di roccia. La presente
attività prevede una uscita didattica tematica di una giornata sul camoscio nel cuore
del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, per scoprirne la biologia, i comportamenti
e le abitudine e per visitare e conoscere il suo habitat naturale
83
CEA il Salviano - Centro Natura Marsica
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
84
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Promuovere la conoscenza diretta da parte dei ragazzi di specie in via di estinzione,
ponendo l’attenzione sull’opportunità e necessità di tutelarli e salvaguardarli. I progetti
di reintroduzione sono azioni molto difficili e costose, avviate da Parchi e Riserve con
ingenti sforzi. E’’indispensabile accompagnarli con attente campagne di informazione ed
educazione ambientale che sensibilizzino rispetto a queste specie a rischio, stimolando,
da parte di tutti i cittadini, una particolare attenzione nei loro riguardi.
Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività :
o Modulo didattico sul territorio (da svolgere nel Parco Naturale Regionale Sirente
Velino). Attività tematica all’aperto presso il centro visitatori ed area faunistica del
camoscio nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino con svolgimento
di un laboratorio sul camoscio. Uscita didattica della durata di 4h.
Centro visita e area faunistica del camoscio
Dedicato al camoscio e alla fauna e vegetazione presente nel Parco, questo centro, con
annessa area faunistica, è un valido punto di informazione per quanti sono desiderosi
di conoscere da vicino questo splendido animale. Situato nella frazione di Rovere, nel
comune di Rocca di Mezzo, all’interno si può trovare: un punto informativo con materiale
in distribuzione, un plastico sul camoscio ed una teca con esemplari di camoscio. Una
grande vetrata permette, con l’ausilio di binocoli, la veduta dell’area faunistica.
Osservazione diretta sul territorio con visita guidata al Centro Visitatori del Camoscio.
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza della salvaguardia e protezione delle specie in via d’estinzione.
Uscita di mezza giornata. Intero anno scolastico. Consigliato da marzo a giugno.
Rovere di Rocca di Mezzo, Parco Naturale Regionale Sirente Velino.
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Materiale informativo sul camoscio e sul Parco Naturale Regionale Sirente Velino.
DOPO L’INCENDIO...RINASCE LA BIODIVERSITA’
Qualsiasi attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi non può prescindere
dal coinvolgimento del pubblico, soprattutto in considerazione della elevata percentuale di incendi attribuita ogni anno ai comportamenti umani, sia volontari che
involontari. Anche la Riserva Naturale Regionale guidata del Monte Salviano nel
corso dell’estate 2007 ha subito ingenti danni a causa proprio degli incendi. Il presente intervento didattico vuole utilizzare questa area protetta come un laboratorio
all’aperto sulle problematiche connesse agli incendi, quali fattori di distruzione della
biodiversità. Sensibilizzare ed informare i ragazzi sulle principali cause degli incendi,
affrontare con loro gli impatti che questi hanno sulla biodiversità (in particolar
modo in una riserva naturale), uscire sul campo ad osservare direttamente quello
che i recenti incendi hanno provocato ed anche come la natura reagisce a questo
(rinascita spontanea della vegetazione a seguito dell’incendio del 1993).
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Intervento teso a formare gradualmente una coscienza ecologica, nella consapevolezza
che l’ambiente è un bene unico ed insostituibile e che la salute dell’uomo dipende dalla
sua conservazione e salvaguardia, nell’ottica della sostenibilità dello sviluppo.
Presa di coscienza che lo sfruttamento eccessivo delle risorse sta rapidamente provocando la scomparsa della varietà di organismi viventi sulla Terra che si sono evoluti a
partire da 3 miliardi di anni fa.
Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività :
Modulo didattico in classe
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna)per ogni classe partecipante.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Modulo didattico sul territorio
Attività all’aperto che prevedrà una uscita didattica preferenzialmente nella Riserva
Naturale Guidata del Monte Salviano. Essa avrà la finalità di far toccar con mano ai
partecipanti i danni che l’incendio provoca sul terreno, e come esso minacci la biodiversità. Contestualmente verrà anche prospettata la capacità (sperimentata già nel
1993 a seguito del primo incendio del Monte Salviano) della natura di compensare
tali avvenimenti, facendo si che la vita rinasca li dove l’uomo ha distrutto. Questo
modulo all’aperto è pensato per essere svolto nella Riserva del Monte Salviano, ma
è trasferibile, con gli opportuni adattamenti, al altri territori regionali, dando risalto
a caratteristiche e peculiarità locali. Uscita didattica della durata di 4h.
Progetto didattico con lezioni in aula ed uscita all’aperto.
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza della prevenzione degli
incendi e dei danni che essi possono arrecare alla biodiversità di un territorio.
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio.
Sede dell’istituto scolastico. Per l’uscita sul territorio è consigliata la Riserva Naturale
Regionale Monte Salviano.
Numero di classi che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Materiale didattico di supporto all’attività di educazione ambientale.
Titolo
OGNI RIFIUTO È... PREZIOSO
Campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata ed al riutilizzo
Presentazione
Si tratta di un percorso che, attraverso laboratori, esperimenti, mette alla prova la
fantasia e l’intuizione di piccoli aspiranti scienziati, portandoli a scoprire il valore
di una risorsa spesso sottovalutata: i rifiuti.
La gestione dei rifiuti è uno degli anelli principali della lunga catena delle problematiche ambientali da risolvere.
Una società come quella attuale, caratterizzata dalla crescita continua della quantità
dei rifiuti prodotti fa sì che la raccolta differenziata divenga sempre di più un’attività
importante da introdurre nei ritmi e nelle abitudini della nostra vita quotidiana.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 2 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti sono oggi più che mai di altissimo
interesse. La quantità enorme di rifiuti prodotta quotidianamente da ognuno di noi
richiede interventi di sensibilizzazione alla riduzione degli stessi, e di educazione
al riutilizzo ed alla raccolta differenziata per il recupero delle risorse.
Nel progetto di EA sono previste le seguenti attività :
o Modulo didattico in classe (da svolgere presso l’istituto scolastico)
o Modulo didattico sul territorio (da svolgere presso un impianto per la gestione
dei rifiuti)
Modulo didattico in classe
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) per ogni classe partecipante. Gli
interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperienziali e simulazioni,
verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune e con
la Società che si occupa della gestione dei rifiuti.
Modulo didattico sul territorio
Attività all’aperto “Seguiamo il rifiuto”” con visita all’impianto per la gestione dei
rifiuti utilizzato dal Comune dove risiede la scuola.
I ragazzi ripercorreranno l’iter seguito dai loro rifiuti dal momento in cui vengono
prodotti a quando divengono materie prime utili alla formazione di nuovi prodotti.
Laboratorio esperienziale artistico con materiale recuperati dai rifiuti per trasformarli in nuovi oggetti.
85
CEA il Salviano - Centro Natura Marsica
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
86
Gli interventi didattici, articolati in lezioni frontali, laboratori esperenziali e simulazioni, verranno svolti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune
e con la Società che si occupa della gestione dei rifiuti.
Far prendere coscienza ai partecipanti dell’importanza di adottare comportamenti
sostenibili e rispettosi dell’ambiente come ad esempio la raccolta differenziata e
le pratiche di riutilizzo.
n. 2 lezioni in aula (della durata di due ore ciascuna) ed una uscita sul territorio.
Presso il comune ove risiede l’istituto scolastico.
Numero di alunni che aderiranno all’iniziativa. Grado di soddisfazione dei partecipanti, rilevato attraverso un questionario di fine attività.
Manuale didattico di supporto alle attività in aula. Materiale informativo sulla raccolta differenziata.
Centro di Educazione Ambientale
SCUOLA BLU
E
E-mail:
[email protected]
La presenza di un centro di educazione ambientale in un territorio come
quello di Martinsicuro, a forte vocazione marinara, è finalizzata a far conoscere e valorizzare le risorse ambientali esistenti e stimolare ogni forma di
responsabilità da parte dei cittadini e, in particolare, dei più giovani.
Martinsicuro, unitamente alla bassa valle del Tronto e del Vibrata, anche
se negli ultimi 50 anni ha subito un notevole degrado ambientale, ha
espresso una spiccata cultura del “diritto all’ambiente”, diventando un laboratorio di idee, di progetti e di iniziative guidate dal gruppo promotore
della Legambiente locale.
La Scuola Blu, che si basa sulla esperienza didattica e scientifica consolidata in un decennio di attività della Scuola Verde del Parco Nazionale
GranSasso-Laga, fa parte anch’essa della Rete Nazionale dei Centri di
Educazione Ambientale di Legambiente. Il Centro è una finestra educativa
sul Parco Marino del Piceno e in particolare sul Biotopo costiero di Martinsicuro-Villa Rosa, un’area protetta di piccole dimensioni che, insieme
ai sistemi fluviali locali, come l’Oasi avifaunistica migratoria della foce del
Tronto, rappresenta un vero laboratorio di biologia all’aperto.
La sede è dotata di strumenti di documentazione, di attrezzature multimediali e di competenze che permettono ricerca, approfondimenti e laboratori didattici rivolti al mondo della scuola. Inoltre dall’anno 2005 la Scuola
Blu sviluppa collaborazioni su tematiche ambientali con il Dipartimento
di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara, offrendo consulenza scientifica a tutte le scuole di vario livello, ai laureandi di geologia
che studiano i monti della Laga ed i bacini imbriferi del Tronto, Vibrata e
Salinello nei vari aspetti geologici, idrogeologici, geomorfologici.
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Casa Doganale
Torre Carlo V
Via Colle di Marzio, 1
64014 Martinsicuro (TE)
Telefono 0861760202
Fax 1782278811
ENERGIA RINNOVABILE: ENERGIA PULITA PER UN MONDO PULITO
Il progetto si rivolge agli alunni delle scuole secondarie di I grado, per un numero massimo di 5 classi. Scopo del progetto è illustrare ai ragazzi l’esistenza e il funzionamento
dei moderni impianti che producono energia elettrica utilizzando le cosiddette “fonti
rinnovabili”” (acqua, vento, sole, ecc.) sensibilizzandoli alle tematiche ecologiche legate
a tale argomento. LL’attività si svolgerà tramite incontri nelle scuole o presso la nostra
sede; oltre alle lezioni tenute dal personale della Scuola Blu, verranno mostrati filmati e
diapositive inerenti al tema trattato. Verranno inoltre organizzate visite guidate presso
i più significativi impianti produttori di ““energia pulita” del territorio per mostrare ai
ragazzi le nozioni apprese in classe direttamente nei luoghi di produzione. Tra i siti di
interesse presenti nella regione Abruzzo si potrà scegliere insieme agli insegnanti quali
risultano più idonei alle esigenze didattiche e/o più pratiche di trasporto.
Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Illustrare ai ragazzi l’esistenza e il funzionamento dei moderni impianti che producono energia elettrica utilizzando le cosiddette “fonti rinnovabili”” (acqua, vento, sole,
ecc.) sensibilizzandoli alle tematiche ecologiche legate a tale argomento.
(Da intendersi per ogni singola classe)
N. 3 lezioni di durata 1h cadauna per ogni singola classe contenenti:
- illustrazione delle problematiche ecologiche derivanti dall’uso delle attuali fonti
di energia non rinnovabili;
- descrizione dei moderni impianti (eolici, idroelettrici, fotovoltaici, ecc) produttori
di energia da fonti rinnovabili e illustrazione dei vantaggi ecologici legati a tali impianti;
- proiezione di filmati e diapositive inerenti il tema trattato;
87
CEA Scuola Blu
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
88
- questionario finale per la verifica delle nozioni apprese.
Si stabilirà con le scuole se effettuare le lezioni cumulativamente per più classi
N. 1 visita guidata per classe a scelta presso uno o più tra i seguenti impianti, al fine di
mostrare direttamente nei luoghi di produzione le nozioni apprese in classe:
- Dighe Enel presso il Lago di Campotosto e il Lago di Provvidenza;
- Parco Eolico di Cocullo (AQ), impianto eolico di Collarmele (AQ) e centrali eoliche
di Tocco da Casauria (PE);
- Aziende produttrici di impianti di energia da fonti rinnovabili.
La scelta dei luoghi visitabili sarà anche pertinente alla locazione delle scuole che aderiranno; si stabilirà con le scuole stesse se effettuare uscite cumulative per più classi.
- Lezioni divulgative supportate dall’utilizzo di materiale multimediale
(testi, filmati, diapositive, files).
- Uscite sul territorio coordinate dal personale della Scuola Blu.
- Partecipazione di n. 5 classi per ogni scuola.
- Apprendimento e coinvolgimento degli alunni nei confronti dell’argomento in
oggetto, con conseguente sensibilizzazione alle problematiche ambientali.
Da 2 a 3 mesi a partire dalla prima lezione.
Le lezioni potranno essere svolte, tramite accordo con le scuole che aderiranno al progetto, presso la sede del C.E.A. Scuola Blu o presso i plessi delle scuole stesse. Le uscite sul
territorio verranno effettuate nei luoghi elencati alla voce“attivit
“
à e contenuti”; eventuali
alternative potranno essere concordate con le scuole partecipanti.
dibattiti e discussioni con gli alunni che verranno valutati e riportati nella relazione
finale; questionario finale per la verifica delle nozioni apprese.
Relazione finale delle attività svolte e dei risultati conseguiti; Materiale cartaceo e multimediale inerente i temi trattati destinato all’uso didattico da parte delle scuole.
IMPARIAMO A RIUTILIZZARE I NOSTRI RIFIUTI
Il progetto si rivolge agli alunni delle scuole primarie, per un numero massimo di 5 classi;
tale numero è pensato per uno svolgimento più agile e approfondito dell’iniziativa.
Scopo del progetto è di illustrare ai ragazzi come sia possibile riutilizzare gran parte dei
rifiuti che produciamo, educandoli all’abitudine di praticare regolarmente la raccolta
differenziata e insegnando loro le modalità in cui ogni singola categoria di materiali
può essere trattata e riutilizzata.
L iniziativa prevede lo svolgimento di una lezione illustrativa di tutti gli aspetti della
L’
tematica in oggetto, supportata dalla visione di materiale didattico grafico e/o multimediale; si terrà in seguito una visita guidata presso un centro di riciclaggio da concordare
con le scuole e una giornata di pulizia di una spiaggia nel litorale teramano, in modo da
rendere i bambini i diretti protagonisti del processo di raccolta differenziata.
Scuola primaria MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Illustrare ai ragazzi come sia possibile riutilizzare gran parte dei rifiuti che produciamo,educandoli all’abitudine di praticare regolarmente la raccolta differenziata e insegnando loro
le modalità in cui ogni singola categoria di materiali può essere trattata e riutilizzata.
(Da intendersi per ogni singola classe)
N. 1 lezione di durata 1h per ogni singola classe contenente:
- illustrazione della problematica del riciclaggio: comprendere l’importanza
del riutilizzo dei rifiuti e imparare i modi in cui essi possono essere riutilizzati;
- guida alla raccolta differenziata: come separare i nostri rifiuti;
- utilizzo e visionamento di materiale grafico e/o multimediale opportunamente
mirato al target dei bambini delle elementari.
Si stabilirà con le scuole se effettuare le lezioni cumulativamente per più classi
N. 1 visita guidata per classe presso un impianto di riciclaggio da concordare con
le scuole che aderiranno;
N. 1 giornata di raccolta differenziata nelle spiagge della costa teramana.
Si stabilirà con le scuole se effettuare uscite cumulative per più classi
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
- Lezioni divulgative supportate dall’utilizzo di materiale multimediale
(testi, filmati, diapositive, files).
- Visite guidate coordinate dal personale della Scuola Blu
- Partecipazione di n. 5 classi per ogni scuola.
- Apprendimento e coinvolgimento degli alunni nei confronti dell’argomento in
oggetto, con conseguente sensibilizzazione alle problematiche ambientali.
Da 2 a 3 mesi a partire dalla prima lezione.
Le lezioni potranno essere svolte, tramite accordo con le scuole che aderiranno al progetto, presso la sede del C.E.A. Scuola Blu o presso i plessi delle scuole stesse. Le uscite sul
territorio verranno effettuate nei luoghi elencati alla voce“attivit
“
à e contenuti”; eventuali
alternative potranno essere concordate con le scuole partecipanti.
- dibattiti e discussioni con gli alunni che verranno valutati e riportati nella
relazione finale;
- questionario finale per la verifica delle nozioni apprese.
- Relazione finale delle attività svolte e dei risultati conseguiti;
- Materiale cartaceo e multimediale inerente i temi trattati destinato all’uso didattico
da parte delle scuole.
FIUME TRONTO: UN PAESAGGIO DA VISITARE
Il progetto “Fiume Tronto: un paesaggio da visitare”” si rivolge ad un numero massimo di 5 classi delle scuole secondarie di I grado. Tale progetto è pensato per fare
scoprire ai ragazzi delle scuole le potenzialità turistiche delle aree contigue al Fiume
Tronto, nello specifico nel tratto di percorrenza finale. Dopo aver visitato i principali
luoghi che meglio si prestano a riflessioni di natura ecologica e turistica (tra cui il
biotopo costiero di Martinsicuro, nelle vicinanze della foce), i ragazzi verranno esortati a riflettere sugli aspetti ecologici illustrati durante le lezioni in classe e le visite
effettuate, e in seguito ad elaborare, con l’aiuto del personale della Scuola Blu, delle
idee su possibili interventi di valorizzazione ecologica e turistica dei luoghi visitati.
I progetti elaborati dagli alunni potranno poi eventualmente essere proposti agli
enti comunali pertinenti.
Scuola secondaria di I grado MAX 5 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Fare scoprire ai ragazzi delle scuole le potenzialità turistiche delle aree contigue al Fiume
Tronto, nello specifico nel tratto di percorrenza finale, esortandoli ad elaborare idee su
possibili interventi di valorizzazione ecologica e turistica dei luoghi visitati.
(Da intendersi per ogni singola classe)
- N. 1 lezione iniziale di inquadramento del Fiume Tronto: dinamiche, processi,
geografia ed ecologia;
- N. 1 visita guidata alla foce del fiume e presso il vicino biotopo costiero di
Martinsicuro;
- N. 1 visita guidata presso un tratto pedonale/ciclabile già esistente lungo il fiume,
nelle aree comunali di Pagliare-Spinetoli;
- N. 1 o più (in base alle necessità) incontri finali nelle scuole, finalizzati alla rielaborazione
delle nozioni illustrate durante le visite e alla produzione di idee/progetti, da parte
degli alunni, sui possibili interventi di carattere ecologico volti alla valorizzazione
di tipo turistico dei luoghi visitati.
- Lezioni divulgative supportate dall’utilizzo di materiale multimediale
(testi, filmati, diapositive, files).
- Uscite sul territorio coordinate dal personale della Scuola Blu.
- Partecipazione di n. 5 classi per ogni scuola.
- Apprendimento e coinvolgimento degli alunni nei confronti dell’argomento
in oggetto, con conseguente sensibilizzazione alle problematiche ambientali.
Da 3 a 4 mesi a partire dalla prima lezione.
89
CEA Scuola Blu
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
90
Le lezioni potranno essere svolte, tramite accordo con le scuole che aderiranno al
progetto, presso la sede del C.E.A. Scuola Blu o presso i plessi delle scuole stesse.
Le uscite sul territorio verranno effettuate nei luoghi elencati alla voce “attività e
contenuti”; eventuali alternative potranno essere concordate con le scuole partecipanti.
- dibattiti e discussioni con gli alunni che verranno valutati e riportati nella relazione
finale;
- questionario finale per la verifica delle nozioni apprese.
- Relazione finale delle attività svolte e dei risultati conseguiti;
- Materiale cartaceo e multimediale inerente i temi trattati destinato all’uso didattico
da parte delle scuole;
- Elaborati realizzati dagli alunni che eventualmente potranno essere proposti agli
enti comunali pertinenti.
Centro di Educazione Ambientale
SCUOLA VERDE
E
E-mail:
[email protected] - [email protected] Sito internet: www.scuolaverde.com
La Scuola Verde è un centro di educazione ambientale nato nel 1990 a San
Pietro di Isola del Gran Sasso, a 800 metri di altitudine, nel cuore del versante
teramano del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga che, con
i suoi 150.000 ettari, è una delle più estese aree protette italiane. Lo scenario
dolomitico è quello dominante con numerose vette oltre i 2.000 metri e con
il Corno Grande, la cima più elevata e spettacolare degli Appennini. La grande
varietà di specie floristiche e faunistiche presenti negli ecosistemi del parco
costituisce un importante patrimonio di biodiversità per l’intera zona euro-mediterranea. Per la sua natura calcarea, inoltre, il massiccio ospita una importante
riserva idrica, l’acqua modella il paesaggio con numerosi fiumi, cascate, sorgenti. I ragazzi sono stimolati alla lettura dell’ambiente e alla consapevolezza che
tutti i fenomeni naturali fanno parte di un unico processo dinamico in continuo
divenire. La Scuola Verde è riconosciuto come CEA di interesse regionale dalla
regione Abruzzo e fa parte della rete nazionale di Legambiente; si avvale di
un comitato scientifico del quale fanno parte esperti riconosciuti nelle diverse
discipline ambientali e formative. La Scuola Verde dispone di una struttura
residenziale aperta l’intero anno a gruppi, associazioni, singoli ricercatori e
visitatori del parco. Come Agenzia Formativa per lo Sviluppo Locale, persegue
le sue finalità orientate alla conservazione e alla valorizzazione dell’ambiente in
cui opera, attraverso la ricerca didattica e naturalistica e utilizzando le tecniche
della comunicazione ambientale sulle principali problematiche del nostro
tempo. Una speciale attenzione viene dedicata al mondo della scuola con
corsi di aggiornamento per gli insegnanti e con laboratori didattici e visite
guidate in ambiente rivolte ai ragazzi, secondo una metodologia della ricerca
partecipativa e multidisciplinare.
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
San Pietro
64045 Isola del Gran
Sasso - Teramo
fax 0861.247951
REFERENTE DEL CEA
Giuliano Di Gaetano
Tel 3351048318
ALLA SCOPERTA DEL MONDO ANIMALE
La grande biodiversità che caratterizza il Parco non riguarda infatti solo le specie vegetali
ma anche quelle animali.Tra i mammiferi, ad esempio, sono presenti la Martora e il Gatto
selvatico, ma la presenza di maggior valore è quella del Camoscio d’Abruzzo e del
Lupo appenninico, mentre è ancora sporadica la presenza dell’Orso bruno marsicano.
Inoltre, sul Gran Sasso e sulla Laga sono presenti l’Istrice, il Capriolo e il Tasso, e in alta
quota vivono l’Aquila, la Coturnice, il Fringuello alpino e la Vipera dell’Orsini. Ancora, nel
mondo degli anfibi va segnalata la presenza, unica in Italia, di tre specie di Tritoni.
Le leggi di tutela e della conservazione del territorio ci inducono a prendere coscienza
delle diverse realtà presenti nelle aree protette. La conoscenza delle specie animali, o solo
di alcune di esse, stimolerà i docenti e gli allievi ad un approccio integrato tra la ricerca
scientifica e le altre metodologie educative proprie dell’educazione ambientale.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
E’’ un percorso didattico che vuole sollecitare la scuola alla conoscenza della complessità delle specie animali, in special modo quelle che vivono nel Parco Nazionale
del Gran Sasso e Monti della Laga.
Le attività saranno curate dalla biologa Marianna Patalano per la parte riguardante
l’esplorazione in ambiente con l’individuazione degli strumenti e metodi per
misurare la varietà biologica e per definire gli ecosistemi naturali e analizzare il
paesaggio.
Per la Scuola elementare, le attività saranno completate dalla dott.ssa Mila Nardinocchi per la parte riguardante l’indagine nel mondo fantastico e nell’immaginario
collettivo del lupo, con racconti e favole per esorcizzare il “Lupo cattivo”.
91
CEA Scuola Verde
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
L esperta zoologa guiderà gli allievi al riconoscimento sul campo delle tracce lasciaL’
te dalle diverse specie di animali selvatici. Sarà data conoscenza della biologia ed
ecologia dell’Orso e del Lupo riservando particolare attenzione alle problematiche
di gestione di queste due specie la cui conservazione è favorita dall’attenuazione
dei conflitti con le attività antropiche.
L esperta di storia e arte utilizzerà le tecniche della “fabulazione””, quelle del teatro,
L’
nonché quelle pittoriche.
Attenzione ed interesse da parte di docenti e allievi.
Maggiore sensibilizzazione al problema della protezione del mondo animale.
Due (2) incontri da cinque (5) ore per ogni classe, per un totale di dieci (10) ore, preceduti da un incontro di programmazione (con i soli docenti) della durata di due (2) ore.
Inoltre, saranno fornite tutte le indicazioni didattiche e scientifiche per sfruttare
gli intervalli di tempo tra un incontro e l’altro, in modo che gli insegnanti possano
approfondire con gli allievi la tematica cui il percorso si riferisce.
- Le ore di programmazione saranno svolte nelle sedi di appartenenza dei docenti.
- Le attività didattiche a San Pietro di Isola del Gran Sasso: in ambiente (Pineta)
e presso il CEA Scuola Verde.
Questionario finale di valutazione, uno per i docenti, uno per gli allievi.
Relazione sulle attività svolte; immagini dei momenti più significativi; alcuni elaborati
prodotti dagli allievi.
Titolo
ENERGIA SOLARE, RISPARMIO ENERGETICO
E CONSUMO DELLE RISORSE
Presentazione
La visita guidata giornaliera, a cura dei dott. Marianna Patalano e Giuliano Di Gaetano,
consente, ad allievi e docenti, di comprendere che il risparmio delle risorse è possibile
non solo attraverso l’uso di una tecnologia più avanzata, ma attraverso la diffusione delle
buone pratiche: comportamenti semplici e non costosi che possono aiutare a mantenere
in equilibrio i delicati cicli della natura con i nostri bisogni umani.
Scuola primaria e secondaria di I grado MAX 10 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
92
La visita guidata è finalizzata alla conoscenza delle risorse energetiche rinnovabili e
alla sensibilizzazione delle giovani generazioni verso un uso equilibrato di quelle non
rinnovabili.
1. TAPPA:“FONTE
FONTE DELLACQUATINA”
DELL’ACQUATINA”
ACQUATINA
Breve escursione lungo il sentiero-natura, attrezzato per disabili, che conduce alla captazione delle acque che alimenta lo storico acquedotto comunale di Isola del Gran Sasso,
in uno scenario dominato dal Corno Grande del Gran Sasso d’Italia.
2. TAPPA:“CENTRO PER LE ACQUE”
Il Centro, il primo in Italia, illustra il ciclo dell’acqua, la formazione delle montagne, la storia
degli uomini, di esploratori e utilizzatori della preziosa risorsa. Offre alle scolaresche un
particolare percorso didattico-esplorativo che,attraverso gli ambienti naturali ed umani del
Parco, invita ad una riflessione sul valore della risorsa acqua insostituibile e esauribile.
3. TAPPA: “CENTRO DIMOSTRATIVO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE”
Il Centro Dimostrativo per lo Sviluppo Sostenibile,ubicato presso il CEA Scuola Verde a San
Pietro di Isola del Gran Sasso, si avvale di fonti rinnovabili, quali: un impianto fotovoltaico,
un impianto solare termico, un impianto eolico. Inoltre, sono state adottate misure per il
risparmio ed il contenimento di risorse energetiche e idriche come elettrodomestici a
basso consumo,riduttori di flusso per l’acqua dei rubinetti e degli sciacquoni e un impianto
per il recupero delle acque piovane.
Attraverso la visita di luoghi molto significativi, come il “Centro per le acque””, istituito
dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e il “Centro dimostrativo per
lo sviluppo sostenibile”” fondato dalla Scuola verde, entrambi ubicati a San Pietro
di Isola del Gran Sasso, sarà possibile comprendere in maniera accessibile e ludica i
complessi mondi dell’energia e dell’acqua: due risorse vitali per l’uomo.
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività e contenuti
Metodologia
Risultati attesi
Tempi di
realizzazione
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Attenzione ed interesse da parte di docenti e allievi.
Maggiore sensibilizzazione verso i problemi del risparmio energetico.
9,30 – 16,00
San Pietro di Isola del Gran Sasso: in ambiente (tratto sentiero-natura) e presso il
CEA Scuola Verde.
Questionario finale di valutazione, uno per i docenti, uno per gli allievi.
Relazione sulla attività svolta; immagini dei momenti più significativi.
ALLA SCOPERTA DELLE GENTI DEL GRAN SASSO
Il percorso didattico e laboratoriale vuole rispondere alle nuove esigenze emerse nel
campo dell’educazione, quelle di coniugare il senso di responsabilità e protezione verso
l’ambiente naturale con l’amore verso le proprie radici culturali. Pertanto, si intende offrire la possibilità di conoscere alcuni luoghi significativi delle Aree protette abruzzesi (il
Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) e di sperimentare nello stesso tempo
“
“emozioni
” e “ricordi”” per scoprire le proprie radici e per iniziare a progettare il futuro.
Scuola primaria e secondaria I grado MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Ci si propone di “esporre
“
” i ragazzi a dei contesti sensibili sia dal punto di vista materico
che concettuale, in modo che possano conoscere e confrontarsi con i materiali, gli
strumenti, le tecniche di lavorazione e i manufatti tradizionali che hanno interessato le
popolazione dell’area
area del Gran Sasso. LL’intento è far esercitare la loro percezione sulle
testimonianze per poter introdurre i concetti di comunicazione orale, valore documentale
e memoria individuale e collettiva: si tenterà di compiere operazioni di ricognizione del
presente e di avanzare proposte creative verso il futuro. Si inviteranno gli allievi ad esercitare anche l’inventiva e la manipolazione, mettendo loro a disposizione dei materiali
che evochino quelli tradizionali o nuovi per stimolarne la progettualità e la creatività.
- Visita al Museo dell’arte, artigianato e comunicazione di Tossicia:
interazione con gli oggetti di cultura materiale conservati nel museo e attività
di manipolazione artistica, uso del racconto, classificazione degli impieghi nella
società contemporanea.
- Laboratorio presso il CEA Scuola Verde:
discussione dei materiali elaborati in seguito alle interviste prodotte dagli allievi e
sperimentazione di un progetto di un lavoro: uso di materiali di scarto che rimandano a quelli tradizionali (tessuti, legno, pietra, metalli).
L’esperta, dott.ssa Mila Nardinocchi, guiderà gli allievi all’utilizzo dei più comuni
strumenti della comunicazione sociale, come l’intervista e il racconto. Inoltre, darà
luogo ad esperienze laboratoriali creative ed artistiche.
Attenzione ed interesse da parte di docenti e allievi.
Maggiore sensibilizzazione al problema delle radici storiche e culturali.
Due (2) incontri da cinque (5) ore per ogni classe, per un totale di dieci (10) ore, preceduti da un incontro di programmazione (con i soli docenti) della durata di due (2) ore.
Inoltre, saranno fornite tutte le indicazioni didattiche e scientifiche per sfruttare
gli intervalli di tempo tra un incontro e l’altro, in modo che gli insegnanti possano
approfondire con gli allievi la tematica cui il percorso si riferisce.
- Le ore di programmazione saranno svolte nelle sedi di appartenenza dei docenti.
- Le attività didattiche presso il Museo dell’arte, artigianato e comunicazione di
Tossicia (Te) e il CEA Scuola Verde.
Interviste elaborate dagli allievi e “oggetto artistico”” prodotto con uso di materiali
di scarto da parte di ogni allievo.
Relazione sulle attività svolte; immagini dei momenti più significativi.
93
CASA ECOLOGICA
-Vivere con stile-
Centro di Educazione Ambientale
TRE PORTONI
E
E-mail:
[email protected] - Sito internet: www.ecoalbergomodusvivendi.it/educazione.org
presso Casa Ecologica
Modus Vivendi
Abbateggio (PE)
via Colle della Selva
Cap:65020 Tel/
Fax:0858572136
cell: 3391501171
referente
Emilia Scarpone
Il CEA TRE PORTONI ha un’esperienza decennale nel settore dell’Educazione
Ambientale. Dal 2006 gestisce le attività educative presso la “Casa Ecologica”
Modus Vivendi di Abbateggio, nel Parco Nazionale della Majella.
La Casa Ecologica, opera quale Centro di Promozione per la Cultura Sostenibile
con l’intento di proporre esperienze legate alla sostenibilità ambientale, alla
cultura del territorio, alla qualità delle relazioni umane. La sede è un piacevole
centro di visita con ecoristoro e possibilità di alloggio, ricavato dalla ristrutturazione di un casale dell’’800 con sistemi atti a favorire risparmio idrico
ed energetico; sono infatti stati inoltre realizzati tetti ventilati in travature
di legno e coperture in coppi di recupero, grondaie in pietra e laterizio con
canali in rame per la raccolta delle acque piovane; anche il riscaldamento
dei locali avviene con tecnologie amiche del pianeta mediante un impianto
a pavimento che sfrutta un combinato di energie provenienti da, impianto
solare, termocamino, gas. Per le pareti sono state usate, a scopo dimostrativo,
particolari pitture ecologiche che assorbono gli inquinanti presenti nell’aria;
rubinetti e sciacquoni sono dotati di dispositivi per il risparmio idrico e sono
preferite le lampade a risparmio energetico.Viene fatta la raccolta differenziata
dei rifiuti. Nelle camere sono state scelte fibre naturali per le lenzuola, fibre di
mais per i copriletti e lattice per i materassi. Gli infissi sono stati realizzati con
legni certificati rispetto alla gestione forestale responsabile. Si propongono
per cittadini e turisti visite, soggiorni e corsi sulla cultura del territorio. Per le
scolaresche sono state messe a punto specifiche attività didattiche :“il Percorso
del Sole”“il Percorso dell’Acqua””“
”,“il Percorso del Cibo”.
Si propone in sintesi:
Osservare: un nuovo modo di intendere il turismo;
Sperimentare: “buone pratiche”;
Riflettere: su quanto sia dannosa l’imperante cultura dello spreco.
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
94
PROGETTO ECO
La città come sistema aperto introduce dall’esterno materia ed energia, che al suo
interno vengono consumate e trasformate, ed espelle i prodotti e i rifiuti di quelle
trasformazioni che creano spesso seri problemi di metabolizzazione portando all’
insostenibilità ambientale. LL’uomo moderno ha bisogno di grandi quantità di aria
di acqua, alimenti, energia, che utilizza, inquina, spreca, spesso senza rendersene
conto. Si vuole offrire un momento di riflessione e dare ai ragazzi,la possibilità di
esprimere la propria opinione e di elaborare proposte per costruire un futuro sostenibile. Si propone dunque alle scuole dell’’ obbligo un percorso educativo annuale
che tratta in maniera non accademica, delle tematiche relative a risparmio idrico
ed energetico, corretta gestione dei rifiuti.
Scuola primaria II ciclo e Scuola secondaria di I grado
MAX 1 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Favorire la diffusione e la crescita di una “mentalità ecologica”
- Diffondere la conoscenza delle problematiche legate alla gestione delle risorse;
- Stimolare la riflessione sulla correlazione tra comportamento individuale e costo
ambientale;
- Favorire una continuità tra l’azione formativa della scuola e la formazione sul
territorio;
- Responsabilizzare i singoli rispetto ai consumi in un’ottica tra locale e globale;
Schede dettagliate dei progetti su www.regione.abruzzo.it/infea
Attività contenuti
e tempi
Metodologia
Risultati attesi
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
Titolo
Presentazione
Destinatari
Finalità ed obiettivi
Attività contenuti
e tempi
1)- COSTRUIRE UN FUTURO SOSTENIBILE-presentazione
presentazione del progetto agli insegnanti
per la condivisione e la messa a punto delle attività;
2)-UN MONDO MIGLIORE È POSSIBILE -incontro in classe con l’educatore ambientale
su: ecosistema urbano: aria, acqua, energia, alimenti, rifiuti;
3)-COM’ERAVAMO- incontro in classe con l’etnologo di approfondimento sugli stili
di vita degli abruzzesi: dalla cultura contadina a quella tecnologica;
4)-DA CASA NASCE CASA- uscita didattica presso “la Casa Ecologica”” Modus Vivendi
di Abbateggio.
Seguendo percorso di sole, acqua e cibo nella gestione di una casa ecologica, si propone agli studenti la visita all’ecostruttura, la proiezione didattica sugli interventi di
bioarchitettura effettuati nella Casa Ecologica,l’illustrazione dei sistemi che vengono
adottati per favorire il risparmio idrico ed energetico. A seguire, consumazione di
“Ecopranzo”ecologico e la gestione degli scarti alimentari, farà di questa esperienza
una vera ““giornata ecologica”
5)-SI PUÒ FARE DI PIÙ- mostra didattica di documentazione dell’esperienza educativa.
Applicazione di un approccio eco-socio-sistemico attraverso attività modulari che
consentono di attuare un percorso educativo flessibile, strutturato con tutoraggio
e coinvolgimento degli insegnanti.
Favorire azioni consapevoli e compatibili con le esigenze del pianeta.
Parco Nazionale della Majella: Casa Ecologica Modus Vivendi
Schede di verifica, mostra didattica
Rielaborazione dell’esperienza attraverso socializzazione con mostra finale.
SE MI MANGI MI SALVI
Il Progetto “ Se mi mangi mi salvi è la declinazione in forma di attività didattica, di
un programma di interventi per la salvaguardia della biodiversità già intrapreso in
chiave scientifica dal Parco Nazionale della Majella, a cui Modus Vivendi ha aderito
per alcune azioni. E’’ un progetto sulla sostenibilità, che investe le tematiche relative
a consumo critico, salvaguardia della biodiversità agronomica, corretta gestione dei
rifiuti. Le iniziative sono finalizzate ad aumentare la consapevolezza ambientale
dei singoli. Si propone agli alunni della scuola dell’’ obbligo un’attività educativa
che tratta tematiche di grande attualità, in forma non meramente trasmissiva,
coniugando l’azione informativa ( già adottata dalle fonti di comunicazione di
massa quali stampa, televisione, internet) con attività esperienziali, percettive ed
emotive, atte a sollecitare, attraverso l’osservazione e la sperimentazione diretta
, canali motivazionali che favoriscano la trasformazione dei comportamenti in
chiave ecologica.
Scuola primaria e secondaria di I grado classi 1^-2^
MAX 4 UNITÀ CLASSE PER ISTITUTO
Offrire lo stimolo di riflessione sulla necessità di riequilibrio tra l’azione dell’uomo
e le esigenze dell’ambiente.
- Diffondere la conoscenza delle problematiche legate alla conservazione della
biodiversità;
- Conoscere e degustare alimenti tipici e scoprire le peculiarità del territorio abruzzese;
- Attivare processi che consentano acquisti alimentari consapevoli;
- Favorire la conoscenza delle buone pratiche, rispetto a uso-riuso-riciclo.
L attività proposta consta di due momenti:
L’
1) incontro laboratoriale in classe (2h), in cui gli alunni attraverso un’attività di
brain-storming, saranno coinvolti in un esperienza finalizzata a “fotografare”le loro
abitudini alimentari e a riflettere sul ciclo degli alimenti;
95
CEA Tre Portoni
Metodologia
Risultati attesi
Luogo di svolgimento delle attività
Verifica dei
risultati attesi
Prodotto finale e
documentazione
96
2) uscita didattica presso la Casa Ecologica Modus Vivendi (6h) dove si svolgerà
una giornata ecologica all’insegna del vivere sostenibile:
-sarà presentato il progetto “ Coltiviamo la Biodiversità”
à” che si sta realizzando sul
territorio del Parco Nazionale della Majella per la conservazione di antiche piante
(farro, grano solina, mele…)oggi in via di estinzione;
-saranno riproposti sistemi di lavorazione preindustriali del farro e del grano solina
(spulatura e sfarinatura);
-sarà preparato e consumato nel boschetto un pranzo a base di antichi cereali;
-saranno praticati metodi ecologici per lo smaltimento dei rifiuti.
Applicazione di un approccio eco-socio-sistemico attraverso attività che prevedono
momenti di informazione, sperimentazione, riflessione
Favorire azioni consapevoli e compatibili con le esigenze del pianeta
Parco Nazionale della Majella: Casa Ecologica Modus Vivendi
Attraverso attività di rielaborazione durante la 2^ giornata
Documentazione grafica e fotografica a cura degli insegnanti su suggerimento
degli operatori
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