I principi che guidano l’attività di assistenza alla Clientela in materia di investimento del patrimonio finanziario e dei flussi di risparmio Aprile 2003 Investment Policy SOMMARIO Premessa La gestione del risparmio della Clientela costituisce una delle attività professionali più importanti e complesse della Banca. Obiettivo del servizio di assistenza agli investimenti 1. L’obiettivo del servizio di assistenza agli investimenti è servire al meglio la Clientela nelle proprie scelte, aiutandola a soddisfare le esigenze finanziarie. Linee guida per gli investimenti 2. L’investimento del patrimonio e dei flussi di risparmio del Cliente deve essere realizzato selezionando attività con un profilo di rischio/rendimento coerente con le esigenze finanziarie. 3. La diversificazione degli investimenti consente di incrementare l’efficienza del portafoglio migliorandone la combinazione rischio/rendimento. 4. L’investimento in prodotti di risparmio gestito è una scelta efficiente dal punto di vista dei principi finanziari. 5. La performance complessiva di lungo periodo del portafoglio è attribuibile in maggior parte alle scelte di asset allocation ed in parte minore alle performance dei singoli strumenti di investimento. 6. L’investimento periodico riduce il rischio di concentrare gli acquisti in un particolare momento di mercato. 7. L’investimento nell’asset class azionaria richiede un orizzonte temporale di medio/lungo periodo. Regole per la gestione della relazione con il Cliente 8. Le linee guida per gli investimenti devono essere spiegate al Cliente per indirizzarlo nelle proprie scelte. 9. Il servizio di assistenza agli investimenti deve essere offerto al Cliente con attenzione continua nel tempo. 10. Il consulente/gestore opera con imparzialità a difesa degli interessi e della soddisfazione del Cliente. 11. L’investimento in singoli titoli obbligazionari/azionari, per i quali la Banca non fornisce suggerimenti, deve essere sempre realizzato su esplicita richiesta della Clientela. 12. L’attività di speculazione sui mercati finanziari deve essere svolta solo dai Clienti con un profilo di rischio adeguato e che ne facciano esplicita richiesta. Note operative sul processo di assistenza agli investimenti Il servizio di assistenza agli investimenti, da offrire alla Clientela nel rispetto dei principi della Policy, prevede tre fasi fondamentali: la preparazione all’incontro, l’incontro con il Cliente e la gestione proattiva della relazione. 5 Investment Policy PREMESSA La gestione del risparmio della Clientela costituisce una delle attività professionali più importanti e complesse della Banca. Al fine di creare e mantenere la capacità di servire al meglio il Cliente in tale ambito, la Banca: n ha definito dodici principi che guidano l’attività di assistenza alla Clientela in materia di investimento del patrimonio finanziario e dei flussi di risparmio. Questi principi sono destinati a tutti coloro che, anche in maniera non prevalente, si occupano di assistere la Clientela in tema di investimenti (“consulenti/gestori”). L’applicazione di questi principi, oltre a migliorare il livello di servizio offerto, accresce la professionalità del consulente/gestore e la reputazione della Banca; n opera per mettere a disposizione dei consulenti/gestori e della Clientela prodotti/servizi in grado di soddisfare le esigenze dei Risparmiatori, assicurando la competitività della propria offerta rispetto a quella migliore disponibile sul mercato; n si impegna a fornire ai consulenti/gestori adeguati supporti formativi, informativi, gestionali e di assistenza operativa. 7 Investment Policy OBIETTIVO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AGLI INVESTIMENTI -1L’obiettivo del servizio di assistenza agli investimenti è servire al meglio la Clientela nelle proprie scelte, aiutandola a soddisfare le esigenze finanziarie. L’obiettivo del servizio di assistenza agli investimenti è servire la Clientela della Banca, assicurando: n la coerenza delle scelte del Cliente con le sue esigenze finanziarie (liquidità, previdenza e copertura assicurativa, protezione del capitale, accumulazione, speculazione); n l’efficienza finanziaria delle soluzioni di investimento proposte. Al fine di raggiungere tali obiettivi è responsabilità del consulente/ gestore individuare la corretta allocazione delle risorse disponibili per gli investimenti e per la copertura dei rischi personali, condividendola con il Cliente, dopo aver analizzato le sue prospettive reddituali, i suoi obiettivi economici, la sua capacità di tollerare il rischio e gli eventi dannosi ai quali si trova esposto (anche al di fuori della sfera strettamente finanziaria). 8 Investment Policy LINEE GUIDA PER GLI INVESTIMENTI -2L’investimento del patrimonio e dei flussi di risparmio del Cliente deve essere realizzato selezionando attività con un profilo di rischio/rendimento coerente con le esigenze finanziarie. La formulazione di previsioni sistematicamente corrette sull’andamento futuro delle variabili economiche e finanziarie è difficile anche per gli operatori professionali; nessuno è, infatti, in grado di ottenere rendimenti costantemente migliori di quelli del mercato di riferimento. L’andamento futuro degli investimenti finanziari è incerto e ciascun investimento è caratterizzato da una relazione tra rischio e rendimento atteso, in base alla quale il maggior rendimento atteso è sempre legato ad un corrispondente incremento del rischio sostenuto. Le tipologie principali di rischio sono: il rischio di mercato (nelle forme di rischio di tasso di interesse, di prezzo, di cambio, di liquidità) e il rischio di credito (nelle forme di insolvenza della controparte e di variazione del merito creditizio). Per convenzione, l’unico investimento con rendimento privo di rischio (“risk free”) è quello in Titoli di Stato a breve termine denominati in Euro ed 9 Investment Policy emessi da emittenti europei con merito creditizio uguale o superiore a quello dello Stato Italiano. La Banca mette a disposizione dei consulenti/gestori portafogli e strumenti finanziari con diverse combinazioni rischio/rendimento: è responsabilità del consulente/gestore individuare, per ciascun Cliente, il portafoglio che meglio si addice alle sue esigenze specifiche. L’investimento in portafogli con rendimenti attesi superiori al “risk free” comporta sempre l’assunzione di un rischio, che dovrà essere adeguatamente illustrato alla Clientela. -3La diversificazione degli investimenti consente di incrementare l’efficienza del portafoglio migliorandone la combinazione rischio/rendimento. L’impossibilità di formulare previsioni certe sull’andamento futuro dei mercati finanziari impone il ricorso alla diversificazione, per costruire portafogli finanziariamente efficienti. La diversificazione di portafoglio consiste nell’investimento in attività (finanziarie e non) che offrono tassi di rendimento scarsamente correlati (cioè che si muovono in modo indipendente tra loro); in questo modo è possibile ottenere combinazioni rischio/rendimento efficienti, cioè con rendimento maggiore a parità di rischio o con rischio inferiore a parità di rendimento. 10 Investment Policy -4L’investimento in prodotti di risparmio gestito è una scelta efficiente dal punto di vista dei principi finanziari. La gestione professionale del risparmio consente, anche per investimenti di importo limitato, di raggiungere due benefici principali: n l’implementazione, nel modo più corretto ed efficace, delle migliori tecniche di diversificazione del portafoglio; n la gestione nel tempo dei portafogli di investimento. -5La performance complessiva di lungo periodo del portafoglio è attribuibile in maggior parte alle scelte di asset allocation ed in parte minore alle performance dei singoli strumenti di investimento. Per offrire un adeguato livello di servizio è fondamentale che il consulente/gestore porti il Cliente a focalizzare l’attenzione su un’allocazione del portafoglio complessivo coerente con il suo orizzonte temporale e il suo profilo di rischio, piuttosto che sulle performance dei singoli prodotti che lo compongono. Infatti: n su un orizzonte temporale sufficientemente lungo, la performance del portafoglio è attribuibile in maggior parte alle scelte di asset allocation - cioè all’individuazione della combinazione rischio/rendimento più adeguata allo specifico investitore - e in parte minore 11 Investment Policy alla tempistica dell’investimento (“market timing”) e alla selezione delle singole attività (“stock picking”). n Le performance passate degli strumenti finanziari non consentono di prevedere quelle future: tra i fondi che si posizionano sopra la media nelle classifiche di performance in un determinato periodo, circa la metà risulta sotto la media nel periodo successivo. -6L’investimento periodico riduce il rischio di concentrare gli acquisti in un particolare momento di mercato. L’investimento periodico (piani di accumulo del capitale in fondi, polizze a premio ricorrente, piani previdenziali...), oltre a costituire una forma di disciplina nell’accumulazione del risparmio, distribuisce gli investimenti nel tempo, evitando di concentrarli in un particolare momento di mercato. Questo meccanismo di investimento presenta maggiori vantaggi per gli investimenti in asset class più volatili come l’asset class azionaria. -7L’investimento nell’asset class azionaria richiede un orizzonte temporale di medio/lungo periodo. L’allungamento dell’orizzonte temporale consente una riduzione della volatilità dell’investimento nell’asset class azionaria. L’esperienza insegna che 12 Investment Policy quest’ultima, nel breve periodo, subisce oscillazioni anche rilevanti in risposta agli shock di mercato. Su orizzonti temporali progressivamente più lunghi esiste invece una volatilità decrescente dei tassi di rendimento (e quindi una riduzione del rischio di perdita), derivante dalla tendenza dei mercati a remunerare il rischio assunto offrendo un rendimento differenziale rispetto all’attività “risk free” (il cosiddetto premio per il rischio). 13 Investment Policy REGOLE PER LA GESTIONE DELLA RELAZIONE CON IL CLIENTE -8Le linee guida per gli investimenti devono essere spiegate al Cliente per indirizzarlo nelle proprie scelte. Nella realtà quotidiana, la Clientela adotta comportamenti che possono portare a scelte di investimento errate, cioè non coerenti con le proprie reali esigenze e profilo di rischio. Questi comportamenti sono principalmente: n comportamenti “imitativi”, che portano l’investitore a farsi guidare dalla “massa”, nella convinzione che gli altri abbiano informazioni migliori. Questi comportamenti alimentano “mode” e “bolle speculative”; n comportamenti guidati da “eccesso di sicurezza”, che inducono gli investitori a sovrastimare le proprie capacità previsive, sottostimando la numerosità e la complessità delle variabili che influenzano l’andamento dei mercati e la performance degli strumenti di investimento. 14 Investment Policy È responsabilità dei consulenti/gestori aiutare i Clienti ad essere consapevoli dei rischi che derivano da tali comportamenti, identificando possibili correttivi e proponendo alternative di investimento coerenti con le linee guida che la Banca si è data. -9Il servizio di assistenza agli investimenti deve essere offerto al Cliente con attenzione continua nel tempo. Per garantire un adeguato livello di servizio è compito del consulente/ gestore assicurare un’attenzione continua al soddisfacimento delle esigenze del Cliente, attraverso: n il costante monitoraggio dell’andamento del patrimonio del Cliente, per identificarne i rischi e concordare le eventuali azioni correttive; n la facile reperibilità, attraverso i mezzi più immediati di contatto (telefono d’ufficio, e-mail,...) e la segnalazione del nome del collega che lo sostituisce nei casi in cui non fosse reperibile; n il sistematico contatto con il Cliente, con la frequenza più opportuna, anche al solo scopo di informarlo sull’andamento degli investimenti. 15 Investment Policy In ogni momento la Banca, attraverso le proprie risorse e strutture organizzative specializzate, è a disposizione del consulente/gestore per affrontare eventuali criticità nella gestione della relazione con la Clientela. -10Il consulente/gestore opera con imparzialità a difesa degli interessi e della soddisfazione del Cliente. Nell’attività di assistenza in materia di investimenti possono emergere situazioni di conflitto di interesse tra consulente/Banca e Cliente. In tali situazioni, deve essere comunque tutelato l’interesse del Cliente, anche nel caso in cui ciò sia in contrasto con il ritorno economico di breve periodo della Banca. In particolare: n per gli investimenti che prevedano penali o commissioni rilevanti nel caso di liquidazione anticipata, il consulente/gestore deve illustrare il potenziale impatto negativo, nel caso fosse necessario disporre del capitale in anticipo rispetto alla scadenza; n per le campagne prodotto, il consulente/gestore deve individuare i Clienti potenzialmente interessati, contattandoli per un incontro. Nel corso dell’incontro il consulente/gestore deve illustrare al Cliente tutte le caratteristiche del prodotto, evidenziando i motivi per cui tale prodotto possa soddisfare sue speci- 16 Investment Policy fiche esigenze. In nessun caso il consulente/gestore deve proporre con insistenza il prodotto a Clienti chiaramente non interessati. n Per il collocamento di azioni e obbligazioni, occorre valutare chi cura il collocamento. Se è la Banca, allora il consulente/gestore dovrà illustrare la natura dei rischi dell’investimento, valutarne l’adeguatezza in considerazione delle caratteristiche soggettive del Cliente e segnalare il conflitto di interesse secondo la normativa vigente. Qualora il collocamento sia curato da altre istituzioni e riguardi emittenti significativamente rischiosi, il consulente/gestore non può proporlo alla Clientela. Se è richiesto esplicitamente dal Cliente, il consulente/gestore deve aver cura, prima di eseguire l’operazione, di illustrare i rischi connessi all’investimento, evidenziandone per iscritto l’inadeguatezza. Gli interessi del Cliente devono essere perseguiti in modo continuativo rispettando due vincoli: n l’obbligo per il consulente/gestore di operare con la massima integrità ed in osservanza della legge, non eseguendo, né consigliando operazioni contrarie ai regolamenti della Banca; n la responsabilità per il consulente/gestore di assicurare alla Banca, nel medio termine, la redditività complessiva di ciascun Cliente di cui ha la gestione, attraverso l’incremento della fidelizzazione. A tal fine è importante evitare il ricorso alle deroghe, sui prezzi stabiliti dalla Banca in base al costo di produzione ed 17 Investment Policy alla qualità del servizio erogato. Le deroghe infatti, oltre a ridurre la redditività per la Banca, svalutano la professionalità del consulente/gestore. -11L’investimento in singoli titoli obbligazionari/azionari, per i quali la Banca non fornisce suggerimenti, deve essere sempre realizzato su esplicita richiesta della Clientela. L’investimento in singoli titoli obbligazionari o azionari, anche se con un orizzonte di medio/lungo periodo, rappresenta, secondo la Banca, una scelta finanziariamente non efficiente. La Banca, pur facendo presente al Cliente l’inefficienza dell’investimento, garantisce un adeguato servizio di raccolta ordini e negoziazione per conto della Clientela. La responsabilità del consulente/gestore è di: n convincere il Cliente a circoscrivere questi investimenti ad una parte limitata del patrimonio; n verificare l’adeguatezza dell’investimento in funzione delle caratteristiche specifiche del Cliente, raccogliendo per iscritto l’istruzione impartita; n illustrare le informazioni e le analisi prodotte da fonti interne ed esterne al Gruppo che la Banca mette a disposizione. 18 Investment Policy -12L’attività di speculazione sui mercati finanziari deve essere svolta solo dai Clienti con un profilo di rischio adeguato e che ne facciano esplicita richiesta. La Banca, solo per i Clienti con un profilo di rischio adeguato e che ne facciano esplicita richiesta, mette a disposizione strumenti e prodotti dedicati alla speculazione sui mercati finanziari (es. trading online, strumenti con leva finanziaria, ...). È comunque responsabilità del consulente/gestore: n spiegare che l’attività di speculazione deve riguardare una parte limitata del patrimonio e deve essere svolta solo dopo aver analizzato e coperto le altre esigenze primarie di investimento: liquidità, previdenza e copertura assicurativa, protezione del capitale e accumulazione; n illustrare tutte le caratteristiche di questi strumenti, con particolare riferimento ai rischi di perdita del capitale (anche oltre il totale dell’investimento nel caso di alcuni derivati). 19 Investment Policy NOTE OPERATIVE SUL PROCESSO DI ASSISTENZA AGLI INVESTIMENTI Il servizio di assistenza agli investimenti, da offrire alla Clientela nel rispetto dei principi della Policy, prevede tre fasi fondamentali: la preparazione all’incontro, l’incontro con il Cliente e la gestione proattiva della relazione. n La “preparazione all’incontro con il Cliente” consiste nella raccolta e nell’analisi delle informazioni relative alla situazione personale e patrimoniale del Cliente, ai precedenti incontri effettuati e ai temi che, con maggiore probabilità, saranno affrontati. Per la preparazione dell’incontro devono essere utilizzate le fonti informative e gli strumenti che la Banca sviluppa e aggiorna nel tempo. n L’“incontro per la selezione e la realizzazione delle scelte di investimento” consiste nella condivisione con il Cliente dell’andamento degli investimenti in essere e nell’identificazione di eventuali interventi di riallineamento necessari. Gli incontri con il Cliente devono essere effettuati periodicamente con cadenza differenziata per segmento di Clientela (almeno trimestrale per i segmenti Affluent e Private) e, in via straordinaria, a seguito di significative variazioni dello scenario di mercato, per verificare eventuali cambiamenti delle caratteristiche soggettive e delle esigenze finanziarie 20 Investment Policy del Cliente. L’incontro costituisce il momento fondamentale dell’intero servizio di assistenza agli investimenti e ciascun Cliente deve essere informato dell’importanza di questo momento, senza il quale la Banca non è in grado di soddisfare al meglio le sue esigenze. Nel corso dell’incontro il consulente/gestore: G informa il Cliente sulle “linee guida per gli investimenti”; G informa il Cliente, con la massima trasparenza, sull’andamento del proprio portafoglio, evidenziando i risultati conseguiti e i rischi legati all’attuale allocazione delle risorse finanziarie; G raccoglie/aggiorna tutte le informazioni relative alla situazione personale e alla conoscenza degli strumenti finanziari, necessarie per una migliore valutazione dell’adeguatezza degli investimenti proposti. Le informazioni relative alla situazione personale del Cliente devono essere trattate con la massima riservatezza e valutate attentamente per la determinazione del profilo di rischio accettabile dallo specifico Cliente; G analizza e discute con il Cliente tutte le esigenze di investimento, avendo cura di specificare che le esigenze di liquidità, di previdenza e copertura assicurativa e di protezione del capitale dovranno essere soddisfatte prima delle esigenze di accumulazione e di speculazione; G raccoglie gli ordini del Cliente e li esegue tempestivamente, informandolo sulla presenza di eventuali conflitti di interesse e 21 Investment Policy sull’adeguatezza dell’operazione rispetto al suo profilo di rischio (se non fosse possibile eseguire tempestivamente l’ordine, il consulente/gestore deve avvertire immediatamente il Cliente). Nel caso di ordini telefonici, la telefonata è sempre registrata; G nel caso di investimenti nell’asset class azionaria concorda con il Cliente le soglie di perdita massima, anche di breve periodo, al raggiungimento delle quali è necessario un nuovo incontro per valutare insieme gli interventi più adeguati da porre in essere. n La “gestione della relazione” consiste nel monitoraggio continuo dei mercati e del portafoglio del Cliente, al fine di programmare gli incontri e informarlo tempestivamente sui risultati conseguiti anche, e soprattutto, nel caso di performance negative. In questo caso specifico occorre prospettare al Cliente le diverse alternative e cercare di evitare il ricorso a scelte impulsive. 22