XXX-00000-xx-0000-00 I trail di Helsana vi mantengono in salute Consigli utili per praticare running, walking e nordic walking In collaborazione con: Indice 4 Helsana Trails 6 Il movimento fa bene 10 Il giusto equipaggiamento 12 L’intensità ottimale 18 La tecnica del running 22 La tecnica del walking 24 La tecnica del nordic walking 26 L’importanza dello stretching 30 L’importanza della forza 36 Stile di corsa economico 40 Forme di movimento alternative 43 Alimentazione corretta 46 Diario di allenamento 48 Piano di allenamento per principianti: running 50 Piano di allenamento per principianti: walking / nordic walking Edito da: Helsana Assicurazioni SA Concetto, copyright: Ryffel Running Il primo passo fa già una grande differenza. Continuate con costanza e la vostra salute vi ringrazierà. Noi vi aiutiamo – con consigli sani. La vostra salute ci sta a cuore. Sempre. Helsana. Helsana Trails 4 Cosa offrono gli Helsana Trails? Sono circuiti muniti di segnaletica di circa 5 km. A distanze regolari vi sono postazioni con speciali tavole illustrative. Con testi e immagini queste spiegano le basi del running, del walking e del nordic walking come, ad esempio, la tecnica giusta o il carico di allenamento adeguato. Sono illustrati anche esercizi per il rafforzamento dei muscoli e lo stretching. Per le persone ben allenate sono stati preparati percorsi fino a 25 km. Potete trovare maggiori informazioni su www.helsana.ch/trail_it 5 Helsana Trail Tavola iniziale Facilmente in forma Percorrendo l’Helsana Trail imparate la tecnica corretta per il walking, il nordic walking e il running. Inoltre ricevete consigli sul rafforzamento e sull’allungamento dei muscoli, sull’allenamento della coordinazione e sulla corretta intensità dell’allenamento. Godetevi il circuito con le tabelle informative e, di tanto in tanto, provate a cimentarvi su un altro percorso! Buon divertimento! Riscaldamento Iniziate lentamente e riscaldatevi bene lungo il primo tratto del percorso. Il riscaldamento è una preparazione fisica e mentale per l’allenamento. In tal modo si aumenta la prestazione. Helsana Trail Introduzione alla tecnica Helsana Trail L’intensità corretta La tecnica del running – La testa è in equilibrio tra le spalle. In collaborazione con: – Busto in posizione eretta e naturale. – Il braccio e l’avambraccio formano un angolo di 90 gradi. – Le braccia oscillano parallelamente rispetto al busto. – Le dita sono rilassate, il pollice poggia sull’indice. – L’appoggio dei piedi retta. Gradosegue di sforzouna linea Caratteristiche 1 molto lieve Intensità /velocità attività sedentaria Per trarre il maggior beneficio per la salute dall’allenamento di walking, nordic walking o running, è importante non essere né troppo veloci né troppo lenti. Un corretto allenamento che giovi alla salute si orienta ai gradi di sforzo 2 e 3. Grado di intensità La tecnica del walking 2 leggermente faticoso – Cammino eretto e rilassato. 3 faticoso respiro marcato, carico gradevole respiro accelerato, – Mantenere alti la testa e il petto, le spalle sciolte e rilassate. è ancora possibile parlare – Oscillare naturalmente e ritmicamente le braccia, che con 4 molto faticoso respiro pesante, non è quasi più possibile parlare gli avambracci formano un angolo di 90 gradi. 5 estenuante senza respiro, crampi – Tenere leggermente flesse le ginocchia durante la fase di appoggio. – Rullare il piede dal tallone fino alla punta dei piedi. – Spingere attivamente e con forza con la caviglia. Frequenza cardiaca al minuto → La tecnica del200 nordic walking Misurate la vostra frequenza cardiaca 190 Il cuore è una sorta di barometro del corpo che indica con quale intensità vi allenate e qual è il vostro stato emozionale. Le informazioni sulla frequenza cardiaca fornite dal cuore sono misure importanti per un carico di allenamento individuale corretto. – Iniziare con180 un’andatura lenta. 170 – Aumentare160 l’impiego delle braccia e oscillare le braccia in 150la punta del bastone faccia presa con il terreno. avanti finché 140 – Le punte dei bastoni sono sempre rivolte all’indietro. 130 – Mantenere 120 il più a lungo possibile la tensione del busto finché Il grafico a sinistra può essere impiegato come regola approssimativa. 110 il bastone lascia il terreno. 100 – Tenere forte90l’impugnatura al momento dell’impatto. Frequenza cardiaca massima (220 meno l’età) 80 – Aprire leggermente la mano al momento della spinta. 70 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 Età → In collaborazione con: Carico ideale per allenare il sistema cardio-circolatorio (65 – 85% della frequenza cardiaca massima) Carico ideale per bruciare i grassi in maniera ottimale (55 – 65% della frequenza cardiaca massima) In collaborazione con: Il movimento fa bene 6 A differenza di quanto accadeva in passato, oggigiorno la maggior parte delle persone fa lavori sedentari. Nel prodotto sociale lordo, la quota del lavoro fisico non cessa di diminuire. Se nel 1850 ammontava ancora al 99 per cento, oggi si registra una quota dal 5 al 7 per cento. Sia al lavoro, sia durante il tempo libero, stiamo seduti sempre più spesso e sempre più a lungo. E sentiamo sempre più la necessità di rilassarci, riposarci e ritemprarci. Le sedie e le poltrone sono un’invenzione dei giorni nostri, molte culture, in particolare i popoli primitivi, non conoscono infatti i mobili per sedersi. Queste popolazioni sono così risparmiate dalle malattie da civilizzazione quali ad esempio i disturbi alla schiena, ma anche dalle malattie del metabolismo quali il diabete mellito, valori elevati dei grassi nel sangue e del colesterolo e il ripetersi di infarti e colpi apoplettici, che nei paesi industrializzati rappresentano la causa di circa il 50 per cento dei decessi. Il movimento previene le malattie Già negli anni ’60 e ’70 alcuni scienziati hanno scoperto che il movimento può essere una protezione essenziale contro l’infarto e il colpo apoplettico. La malattia dei manager ha confermato le loro osservazioni: lo stare continuamente seduti e lo stress psichico nuocciono alla salute. Come tutti gli altri esseri viventi, anche l’essere umano funziona secondo il principio di attività e rilassamento, sollecitazione e rigenerazione. Bruciate più calorie L’uomo del terzo millennio deve combattere contro le tendenze della tecnologia moderna che minacciano la salute praticando un’attività fisica regolare. Non ci vuole molto. Si può ottenere un effetto preventivo già con un aumento del consumo calorico settimanale di sole 500 kcal. Salire e scendere le scale, percorrere brevi distanze a piedi anziché con l’automobile, sfruttare la pausa pranzo non solo per 7 mangiare ma anche per fare una piccola passeggiata oppure andare personalmente dal collega dell’ufficio vicino invece di telefonargli: tutto ciò permette di aumentare il consumo di base di energia e quindi di mantenere la salute. Lo sport consente di prevenire quasi completamente le malattie da civilizzazione e, in parte, di farle persino regredire. In uno studio effettuato su uomini tra i 40 e i 50 anni, la probabilità che essi venissero colpiti da un infarto cardiaco è stata ridotta del 50 per cento adottando un allenamento in cui si consumano settimanalmente da 1500 a 2000 kcal. Persino nel caso di persone tra i 70 e gli 80 anni sembra possibile allungare di alcuni anni la vita grazie a un movimento adeguato. Lo sport e il movimento hanno effetti positivi non solo sul corpo, bensì anche sulla mente. Quando ci si sente sani e in forma si è anche più sicuri di sé e più soddisfatti. Dopo aver praticato per alcune settimane la corsa, il walking o il nordic walking, vi renderete conto di come lo sport regolare aumenti la potenza, regoli il sonno, migliori la concentrazione e accresca il benessere soggettivo in maniera duratura e non potrete più immaginarvi come prima poteste fare a meno di questa droga (assolutamente sana). Lo sport praticato regolarmente vi ridà anche la percezione del proprio corpo, spesso persa. Dati oggettivi, determinati grazie a test moderni (misurazione della frequenza cardiaca, determinazione del lattato, controlli in laboratorio, ecc.), possono aiutarvi. Non per divenire dipendenti dalle misurazioni e dai dati, ma piuttosto per renderli superflui, ossia per allenare le proprie percezioni in modo da migliorare il dialogo con il vostro corpo. Lo sport può essere la chiave per migliorare la percezione del proprio corpo. 8 Vivere più a lungo grazie alla resistenza In che modo il corpo produce energia? L’essere umano ha perso la sua capacità di resistenza, che nella vita moderna non ha più alcuna rilevanza. Per contro, per millenni la resistenza ha consentito ai nostri antenati di percorrere grandi distanze se le condizioni di vita (siccità, freddo) lo rendevano necessario, così come lo fanno ancora oggi i nomadi. La resistenza è radicata indissolubilmente nel sistema «uomo». Quando si pratica sport, il corpo ha a disposizione diverse fonti di energia (i cosiddetti substrati), che vengono mobilizzate a seconda della durata e dell’intensità dello sforzo. La più importante fonte di energia è il glicogeno. Ma anche se l’intensità non è elevata e l’approvvigionamento di ossigeno è sufficiente, le riserve di glicogeno non durano in eterno. Infatti l’organismo di uno sportivo di resistenza allenato riesce ad attingere velocemente ai depositi di grassi, che sono presenti nel corpo in quantità quasi illimitate e sono adatti quali fornitori di energia per svolgere attività «tranquille» e di lunga durata. Un allenamento regolare della resistenza giova al corpo e alla psiche. Oggi sappiamo che non è chi corre più rapidamente e più a lungo che riesce a vivere più sano e più a lungo. Infatti per ogni persona esiste un dosaggio ottimale della sollecitazione della resistenza, che dipende dalla capacità di prestazione individuale o, detto in altre parole, dal grado di allenamento. I grassi forniscono sì molta energia per unità di peso, ma sono relativamente lenti da mobilizzare, ad esempio molto più lenti dei carboidrati. Per tale motivo occorre scegliere una velocità moderata per bruciare i grassi. Maggiori informazioni al riguardo sono riportate nel capitolo seguente. 9 Importante L’allenamento della resistenza è la parte essenziale dello sport salutare. Ma anche il potenziamento, la mobilità e la coordinazione sono importanti. Insomma, viva la varietà! Esecuzione e frequenza Gli effetti positivi dell’allenamento della resistenza – L’allenamento della resistenza riduce lo stress. Rispetto alle persone non allenate, quelle che allenano la resistenza hanno bisogno di meno adrenalina e proteggono così il proprio organismo dagli «effetti collaterali indesiderati» di tale sostanza. È risaputo infatti che lo stress è una delle cause principali dell’infarto cardiaco e del colpo apoplettico. – Il collasso circolatorio, che nella peggiore delle ipotesi può trasformarsi in un infarto cardiaco, è oggi la prima causa di morte nei paesi industrializzati. Svariate cause concorrono ad aumentare il restringimento dei vasi sanguigni e quasi tutte possono essere influenzate da un allenamento della resistenza regolare e ben dosato come il running, il walking o il nordic walking. – L’allenamento della resistenza ha un effetto preventivo contro il diabete mellito di tipo 2, che si manifesta soprattutto con l’avanzare dell’età. – L’allenamento della resistenza ha un effetto antidepressivo perché si stimola il corpo a produrre ormoni che rallegrano l’umore e promuovono l’attività. – L’allenamento della resistenza rafforza il sistema di difesa dell’organismo perché vengono attivate le cellule e le sostanze attive del sistema immunitario. Il giusto equipaggiamento 10 L’equipaggiamento per correre non deve essere all’ultimo grido, tuttavia deve essere adatto alle necessità individuali e al livello di allenamento. Vale perciò la pena investire in un equipaggiamento di buona qualità. L’essenziale: scarpe da ginnastica di Le vecchie scarpe da ginnastica rispec- qualità chiano le vostre necessità Per praticare la corsa, il walking o il nordic walking ci vuole tempo, ma, rispetto ad altre attività sportive, poco denaro. La cosa più importante che vi serve è un paio di buone scarpe da corsa o da walking. Negli ultimi anni, l’industria sportiva si è impegnata molto nello sviluppo di scarpe da corsa. L’offerta è enorme. Perciò il consiglio più importante: andate in un negozio specializzato e fatevi consigliare. Il personale appositamente istruito sa qual è la scarpa giusta per voi. Infatti le esigenze sono molto differenti e dipendono, tra l’altro, dalla forma del piede, dalla statica, dallo stile di corsa, dal peso corporeo, dal sesso e dal terreno sui cui si pratica la corsa. Si consiglia l’impiego di un podometro per analizzare dettagliatamente le pressioni esercitate dal piede. Per l’acquisto delle scarpe, portate con voi le vecchie scarpe da corsa perché, grazie ad esse, il venditore specializzato riesce a trarre informazioni importanti sul vostro stile di corsa. Prendetevi del tempo per l’acquisto e tenete conto che la scarpa da corsa un po’ più pesante e stabile ha dei vantaggi determinanti soprattutto per l’allenamento. Una regola approssimativa è: scarpe leggere senza elementi di sostengo solo per i corridori leggeri senza problemi ai piedi. Per provare le scarpe, indossate le vostre calze da corsa e fate attenzione che le dita abbiano abbastanza spazio (regola approssimativa: misura delle scarpe più 1 cm). Non va dimenticato che le scarpe nuove hanno bisogno di un po’ di rodaggio affinché si adattino al piede e diventino mor- 11 bide e flessibili. Dunque usate le scarpe nuove nel tempo libero per qualche ora, prima di impiegarle per l’allenamento. Se invece praticate il walking o il nordic walking, vi chiederete se necessitate di calzature particolari. Potete usare le scarpe da corsa o da jogging oppure quelle speciali da walking, acquistabili nei negozi specializzati. Le scarpe devono ammortizzare, sostenere e condurre in maniera ottimale. Anche in questo caso è bene farsi consigliare in un negozio specializzato. Vestitevi a strati Oltre alle scarpe da corsa o da walking funzionali occorrono anche le relative calze, che devono essere traspiranti, aderenti e confortevoli. Per quanto riguarda l’abbigliamento è consigliabile vestirsi a strati. Gli indumenti in microfibre traspiranti sono la migliore protezione contro il surriscaldamento e l’ipotermia. In caso di temperature basse, i guanti, una fascia o un berretto frenano la dispersione del calore corporeo. Vi consigliamo una consulenza personalizzata in un negozio sportivo specializzato. Se praticate il nordic walking necessitate, oltre alle calzature adatte e all’abbigliamento funzionale, pure degli appositi bastoni. Un buon bastone da walking si contraddistingue dall’impugnatura ergonomica, dalla fabbricazione con materiali silenziosi (fibra di vetro o carbonio) e dalla punta particolare con tampone in gomma per il walking sull’asfalto. Per calcolare l’altezza ideale dei bastoni, moltiplicate per 0,68 la vostra altezza. Se non siete sicuri, scegliete il bastone più lungo. Calzature adatte, abbigliamento sportivo funzionale e bastoni da walking: ora siete pronti per dare il meglio di voi. L’intensità ottimale 12 Non si nasce maestri, specialmente negli sport di resistenza come la corsa, il walking o il nordic walking. Se non avete più praticato sport per un certo periodo, dovete munirvi soprattutto di tempo e pazienza. È molto meglio allenarsi 20 minuti al giorno o tre volte la settimana 30 o 40 minuti che due volte un’ora nel fine settimana. Resistenza aerobica e anaerobica In parole semplici si distingue tra resistenza aerobica (= capacità di prestazioni continue, produzione di energia con ossigeno) e resistenza anaerobica (= endurance, produzione di energia senza ossigeno). Quando si inizia un allenamento di corsa, di walking o di nordic walking si mette l’accento sulla capacità di prestazione continua, ossia la capacità di correre a lungo senza debito d’ossigeno. Ricordate sin dall’inizio il seguente principio: aumentate prima la distanza percorsa e solo in un secondo momento la velocità. Se dopo un allenamento avete l’impressione che avreste potuto resistere più a lungo, allora l’andatura era adeguata. Scala di Borg Grado di intensità Grado di sforzo Caratteristiche 1 Molto lieve Attività sedentaria 2 Leggermente faticoso Respiro marcato, carico gradevole 3 Faticoso Respiro accelerato, ancora possibile parlare 4 Molto faticoso Respiro pesante, quasi non più possibile parlare 5 Estenuante Senza respiro, crampi 13 13 Per trarre il maggior beneficio per la salute dall’allenamento di running, di walking o di nordic walking, è importante non essere né troppo veloci né troppo lenti. Un corretto allenamento volto alla salute e al benessere si orienta ai gradi di sforzo 2 e 3 della scala di Borg semplificata (vedere a sinistra). citato in modo particolare se il carico è basso (al di sotto del 65 per cento della frequenza cardiaca massima) e prolungato. Man mano che si aumenta la durata d’allenamento (a partire da 60 minuti) e la regolarità viene incentivato e allenato lo smaltimento dei grassi, il che permette di non esaurire le preziose e limitate riserve di glicogeno. Velocità d’allenamento e gradi d’intensità Per un calcolo approssimativo si può usare la tabella della American Heart Association: pulsazione 220 meno l’età = frequenza cardiaca massima. Sono possibili divergenze individuali di più/meno 10 pulsazioni al minuto. Perciò fate sempre attenzione a come vi sentite. Adeguate la velocità dell’allenamento allo stato di allenamento e alla forma del giorno. La frequenza cardiaca dovrebbe situarsi tra il 55 e l’85 per cento di quella massima (vedere tabella a pagina 15). Il metabolismo dei grassi è solle- Con un allenamento della frequenza cardiaca massima tra il 65 e l’85 per cento, il corpo non consuma più solo grassi, bensì anche glicogeno. Dovete perciò mirare a un incremento della capacità di resistenza tramite il rafforzamento del cuore e dell’apparato respiratorio. Con il passare del tempo riuscirete a correre più a lungo senza stancarvi. Chi pratica la corsa e il walking a livello avanzato si orienta a dati oggettivi, determinati grazie a test moderni. 14 Tecnica respiratoria Se vi allenate già da molto tempo, respirate inconsciamente nel modo giusto e potete tralasciare i consigli seguenti. Se siete principianti, la respirazione consapevole vi aiuta a controllare in maniera attendibile l’intensità del carico e anche a evitare crampi o persino le fitte ai fianchi. La migliore tecnica respiratoria è la respirazione combinata tramite bocca e naso. Questa combinazione vi consente di massimizzare l’inspirazione di aria fresca e l’espirazione dell’aria consumata. Il ritmo del passo aiuta a stimare la giusta intensità della corsa. Ad esempio, con un ritmo respirazione-passo 4:4, inspirate durante i primi quattro passi ed espirate durante i quattro passi successivi. Ritmo respiratorio 4:4 = intensità bassa Ritmo respiratorio 3:3 = intensità media Ritmo respiratorio 2:2 = intensità elevata Ritmo respiratorio 1:1 = intensità massima Per correre mantenendo un equilibrio energetico (steady state), iniziate con il ritmo respirazione-passo 4:4. «Se non hai male significa che non stai facendo abbastanza», diceva il mio maestro di ginnastica. Se avessi saputo che le conoscenze sulla salute e sul fitness sarebbero cambiate così radicalmente, avrei iniziato prima a correre. Frequenza cardiaca al minuto → 15 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 Età → Il grafico soprastante può essere impiegato come regola approssimativa. Frequenza cardiaca massima (220 meno l’età) Carico ideale per allenare il sistema cardio-circolatorio (65 – 85% della frequenza cardiaca massima) Carico ideale per bruciare i grassi in maniera ottimale (55 – 65% della frequenza cardiaca massima) 16 17 La tecnica del running 18 Come si deve correre? Questa domanda può sembrare banale o persino superflua. Non occorre imparare a correre, vero? Eppure, per poter correre in maniera economica, cioè risparmiando energie, e per evitare possibili lesioni, i movimenti devono essere corretti. Il vostro stile di corsa dipende certamente in parte anche dalla corporatura, ma può essere sicuramente migliorato. Per trovare uno stile di corsa naturale, dobbiamo immaginarci di correre a piedi nudi su terreni naturali (prato, spiaggia sabbiosa). Il risultato vi sorprenderà: è naturale correre sull’avampiede anziché iniziare l’appoggio dal tallone. Lo stile che si adotta correndo scalzi dovrebbe servirci da parametro anche quando calziamo le scarpe da corsa. Correre iniziando la fase di appoggio sull’avampiede o sulla parte centrale del piede sollecita meno l’apparato motorio. Chi già da anni inizia il rullaggio con il tallone e non ha disturbi, non deve cambiare stile. Un cambio dal tallone all’avampiede non è semplice perché spesso il rapporto tra il peso corporeo e la forza dei muscoli (soprattutto dei muscoli del polpaccio) è sproporzionale. A un corridore in sovrappeso si raccomanda perciò di ridurre prima il proprio peso. Per il passaggio da uno stile all’altro si consiglia di ricorrere ai consigli di uno specialista. Occorrono un allenamento preparatorio di rafforzamento, in particolare il salto con la corda, corse a piedi nudi e altri esercizi, ma soprattutto pazienza. Il movimento regolare mi fa bene. Dopo l’allenamento sono sempre di buon umore, respiro in maniera più consapevole e avverto il battito cardiaco, mi sento più sano e più forte. 19 20 Molte persone si appassionano alla corsa solo più in là con gli anni. Però poi spesso mancano gli elementi basilari, per così dire la «formazione di base» motoria, persi durante i parecchi anni di attività casalinghe o in ufficio. I cinque principi seguenti vi aiutano a correre in maniera corretta. Movimenti mirati Tutti i movimenti, non importa se delle braccia, delle gambe, della testa o del busto, servono a muoversi lungo una linea retta. Gli impulsi che non seguono la linea retta (ad esempio movimenti rotatori del busto o movimenti non dritti delle braccia) richiedono energie supplementari. Posizione eretta del busto Il busto dovrebbe essere eretto e la colonna vertebrale tesa. Così create spazio per i polmoni, il cuore e i grandi vasi sanguigni e la schiena è meno sollecitata. Movimento corretto delle braccia I movimenti delle braccia servono a mantenere l’equilibrio, bilanciano il movimento rotatorio del busto e dovrebbero allo stesso tempo consumare la minore quantità di energia possibile. Il centro di rotazione è costituito dall’asse orizzontale attraverso l’articolazione della spalla. L’articolazione del gomito forma un angolo retto e i polsi e le mani sono rilassati. I gomiti e le mani praticamente non si muovono. Posizione eretta della testa «Guidare con la testa» è un principio essenziale della scuola di corsa. La posizione della testa funge da esempio per la postura del resto del corpo. Innanzitutto badate a mantenere una posizione dritta, eretta, ma rilassata della testa e delle vertebre cervicali. Piedi e passi I piedi devono «atterrare» parallelamente alla direzione della corsa. Il passo dovrebbe essere sostenuto ma non troppo grande. 21 Quando non si corre su terreni piani, bisogna osservare regole particolari. Quando correte in salita, accorciate il passo, a seconda della pendenza, e rafforzate la spinta del piede. Le braccia sostengono il movimento oscillando con forza. Il busto è proteso leggermente più in avanti rispetto alla corsa su terreno pianeggiante. Per lo stacco, cercate di usare l’articolazione del piede per evitare un sovraccarico dei muscoli della coscia. Nella corsa in discesa la maniera più economica e che non crea sovraccarico è quella di lasciarsi trasportare senza frenare lo slancio a ogni passo. L’appoggio avviene sul bordo esterno del piede ed è proprio per questo motivo che in discesa si dovrebbe evitare di forzare il rullaggio iniziando dal tallone. Le braccia servono da bilanciamento supplementare durante la discesa se tenute lontane dal corpo. Il busto è più arretrato rispetto alla corsa su un terreno pianeggiante. Quando correte, non fate soltanto attenzione alla tecnica, bensì godetevi anche la natura. Durante ogni allenamento concentratevi però per un paio di minuti sui vari punti tecnici descritti precedentemente. La tecnica del walking 22 Senza saperlo, anche voi avete sicuramente già praticato il walking. Vi sarà già capitato di partire tardi da casa e dover poi raggiungere il treno o l’autobus a passi spediti. Ecco, questa è più o meno l’andatura del walking. Il walking è una marcia veloce, rilassata e ritmica. L’effetto di un allenamento per il walking ben strutturato è considerevole per il vostro corpo perché si allenano contemporaneamente la forza, la resistenza, la mobilità e la coordinazione. Affinché il walking non vi crei disturbi, dovreste rispettare le regole di base seguenti: – Praticate il walking con divertimento ed evitate tensioni o sforzi eccessivi. – Respirate coscientemente e regolarmente. Non respirate affannosamente e concentratevi su un flusso respiratorio profondo e naturale. Trovate il vostro ritmo respiratorio armonizzato con quello dei passi (vedere Tecnica respira- toria a pagina 14). – Rullate il piede dal tallone fino alla punta del piede. Spingete poi forte con l’alluce impiegando, in maniera mirata, i muscoli del polpaccio. Ricordate che nel walking un piede rimane sempre a contatto con il suolo! – Evitate di tenere il ginocchio teso nella fase di appoggio del piede. – L’angolo fra braccio e avambraccio dovrebbe essere di 90 gradi. L’oscillazione laterale delle braccia, in direzione della corsa, oltre a essere possibilmente naturale e ritmica, deve sostenere il movimento generale e determinare la cadenza del passo. – Rimanete rilassati. Questo vale soprattutto per i muscoli delle spalle, 1 2 23 dell’addome e per i glutei. Rimanete sciolti, il walking deve essere un piacere, non una tortura. – State eretti e guardate in avanti. Sollevate la testa e il petto, lasciando rilassate le spalle. 1 Tecnica per la corsa in salita Nel walking in salita, i passi si accorciano a seconda della pendenza. Una forte spinta con il piede è importante. Le braccia sostengono il movimento oscillando. Il busto è proteso leggermente più in avanti rispetto al walking su terreno pianeggiante. 2 Tecnica per la corsa in discesa In discesa, la posizione è leggermente arretrata e i passi sono più corti. Frenate coscientemente l’impatto. L’utilizzo delle braccia è limitato. In discesa camminate piano e tenete le ginocchia sempre flesse. La tecnica del nordic walking 24 Gli appositi bastoni trasformano il walking classico in un allenamento efficace per l’intero corpo con effetti d’allenamento massimali. Il nordic walking combina i vantaggi del walking (non sollecita le articolazioni, è uno sport per tutti) con quelli dello sci di fondo (allenamento per l’intero corpo, effetto d’allenamento massimale). Nel nordic walking vengono impiegati, potenziati e allenati in maniera mirata i muscoli dell’addome, delle spalle, del petto, delle braccia e del dorso. La tecnica del nordic walking è relativamente facile da imparare. Iniziate con un’andatura lenta. Camminate come se non aveste i bastoni, trascinandoli. Aumentate man mano l’impiego delle braccia e portatele sempre più in su, fino a che il bastone oscilla talmente in avanti che la punta o lo speciale tampone per l’asfalto fa presa sul terreno. I bastoni sono sempre rivolti all’indietro e l’appoggio avviene all’incirca sotto il centro di gravità del corpo. Importante: cercate di mantenere il più a lungo possibile la tensione del busto fino a che il bastone lascia il terreno e viene portato in avanti. Al momento dell’appoggio del bastone, tenete saldamente l’impugnatura ma senza uno sforzo eccessivo. Al momento della spinta, aprite leggermente la mano e rilassate la muscolatura. La pressione viene trasmessa al bastone principalmente tramite i cappi. Il movimento della mano è dunque come se stringesse e rilasciasse una palla da tennis. Nel nordic walking i passi sono più lunghi che nel walking normale e il busto è leggermente inclinato in avanti. In salita il busto è inclinato ancora più in avanti e, grazie all’impiego vigoroso delle braccia, i tendini delle ginocchia e i muscoli del polpaccio eseguono una prestazione maggiore. Il forte impiego delle braccia consente di mantenere uguale la lunghezza del passo. 25 In discesa la lunghezza dei passi è minore e il baricentro viene mantenuto il più basso possibile. Le ginocchia rimangono sempre leggermente flesse. Durante la fase di spinta la gamba posteriore non è mai tesa. Quando il bastone tocca il terreno, il peso viene distribuito tra il tallone e il bastone. Maggiore è la pressione sui bastoni, minore sarà il carico sulle gambe. Frenate con le gambe e mantenete il corpo inclinato all’indietro. La punta del bastone poggia dietro il corpo. La cosa più importante da osservare per sollecitare il meno possibile la muscolatura e le articolazioni nel walking in discesa è che l’impatto del bastone e della gamba d’appoggio avvenga nello stesso momento. Gli errori più frequenti – I gomiti rimangono in linea con il busto. Le braccia vengono portate troppo poco in avanti. – I gomiti rimangono in linea con il busto. Le braccia non vengono spinte abbastanza indietro. – Il bastone poggia davanti al corpo o la sua inclinazione è verticale. – L’impugnatura del bastone viene stretta fortemente durante l’intero movimento. – In discesa, il bastone poggia davanti al corpo. Questo blocca il movimento complessivo naturale. In discesa, la cosa più importante da osservare per sollecitare il meno possibile la muscolatura e le articolazioni è che l’impatto del bastone e della gamba d’appoggio sia sincronizzato. – In discesa la gamba di spinta viene tesa e l’anca viene catapultata troppo in alto. Unitamente alla pendenza del terreno, ne consegue una lunga «fase di volo» e un impatto duro. L’importanza dello stretching 26 Una buona mobilità è la premessa per poter eseguire movimenti corretti ed efficienti. Stagnazioni nelle prestazioni sono da ricondurre spesso anche a una mobilità insufficiente. Soprattutto alla fine di un allenamento è importante allungare i muscoli riscaldati con esercizi di stretching. Lo stretching aiuta a prevenire l’indurimento dei muscoli e a evitarne l’accorciamento. Allungando i muscoli raccorciati, si ottiene già un rafforzamento dei rispettivi muscoli antagonisti. Lo stretching non è soltanto un completamento importante dell’allenamento, ma aiuta anche nella vita quotidiana contro le tensioni e i danni derivanti da una postura errata. Esecuzione e frequenza – Praticate lo stretching solo se siete riscaldati (ad es. dopo il riscaldamento, il salto con la corda, una salita di scale oppure, ovviamente, dopo una seduta di corsa, walking o nordic walking). – Assumete la posizione iniziale corretta. Eseguite gli esercizi di allungamento muscolare con movimenti lenti e continui. – Non forzate l’allungamento e non molleggiate. – Mantenete la posizione almeno 30 secondi per lato, finché sentite che la tensione muscolare diminuisce. – Respirate con calma e regolarità (senza trattenere il fiato). – Concentratevi sui gruppi muscolari da allungare. Mentre corro mi appaiono immagini della mia vita. I genitori, la scuola, il mio primo appartamento… Talvolta mi vengono in mente cose di cui altrimenti forse non mi sarei mai ricordato. 27 1 2 3 4 28 1 Muscoli laterali del busto 3 Muscoli del collo e delle spalle Esecuzione: gambe alla larghezza delle Esecuzione: posizione eretta, inclinare anche, ginocchia leggermente flesse, inclinare la testa lateralmente (orecchio destro verso la lateralmente il busto, inclinare lateralmente spalla destra), spingere verso il basso il palmo il braccio teso sopra la testa. della mano sinistra. Variante: con/senza bastoni. Indicazione: mantenere il busto eretto, non alzare la spalla sinistra. Indicazione: non ruotare il busto, mantenere stabile il bacino. Intensificazione: la mano destra sulla testa esercitare una lieve trazione per un maggiore allungamento. 2 Muscoli dell’inguine Esecuzione: fare un passo in avanti, 4 Muscoli anteriori della coscia piedi paralleli uno dietro l’altro, busto eretto. Spostare il bacino lentamente in avanti. Esecuzione: stare su una gamba appoggiandosi a un albero, afferrare la caviglia e tirare Indicazione: fare un grande passo in avanti verso il sedere, la gamba d’appoggio legger- (angolo retto). Eventualmente appoggiarsi mente flessa. Spostare il bacino in avanti. sulla gamba avanti. Indicazione: tenere la schiena dritta, le ginocVariante: con/senza bastoni. chia rimangono unite. 5 6 7 29 5 Muscoli del piede 7 Muscoli posteriori della coscia Esecuzione: seduti, flettere le dita verso Esecuzione: appoggiare una gamba su il dorso del piede, finché si sente una tensione una superficie rialzata, flettendo leggermente nell’intera pianta del piede. il ginocchio, inclinare il busto in avanti. Indicazione: mantenere diritta la schiena. 6 Muscoli del polpaccio Gambe alla larghezza delle anche, piedi paralleli. Esecuzione: fare un passo in avanti, piedi paralleli, la gamba più avanti leggermente flessa, spingere il tallone della gamba posteriore al suolo e spostare il busto uniformemente in avanti. Variante: appoggiarsi sui bastoni o spingere contro un albero. Indicazione: mantenere diritta la schiena; flettendo il ginocchio della gamba posteriore, si allunga in modo specifico il muscolo soleo. L’importanza della forza 30 L’allenamento regolare della forza è un complemento importante per l’allenamento della corsa, del walking o del nordic walking. La ginnastica di potenziamento vi sostiene nella vita quotidiana. Per chi pratica gli sport salutari sono particolarmente indicati gli esercizi che sfruttano il proprio peso corporeo. Chi vuole approfittarne in maniera ottimale, può combinare gli esercizi con un programma di stretching, cioè allungando un muscolo prima di rafforzare il muscolo antagonista alla prossima stazione. Esecuzione e frequenza – La ginnastica di potenziamento dovrebbe sempre essere eseguita dopo esercizi di riscaldamento o di stretching. – Sono ideali da 1 a 2 sedute settimanali di allenamento della forza. Normalmente, ogni esercizio viene ripetuto da 10 a 30 volte (1 serie) a seconda della condizione fisica. Per ogni esercizio vengono eseguite da 2 a 3 serie, interrotte da brevi pause (20 – 30 secondi). – Badate a un’esecuzione corretta e lenta. Non appena non riuscite più a eseguire correttamente un esercizio, dovete interrompere la serie. – Per smaltire più velocemente la fatica, l’allenamento dovrebbe finire con una fase di defaticamento e alcuni esercizi di stretching. – A sostegno della rigenerazione, si può fare una doccia scozzese o un bagno caldo. – Il punto più importante da osservare nell’allenamento della forza: iniziare con moderazione, ma essere regolari. Il corpo è un organismo fantastico. Me ne rendo conto proprio mentre pratico la corsa. Sangue, polmoni, arti, muscoli: l’interconnessione di questi sistemi è sorprendente. 31 1 2 32 1 Muscoli del polpaccio 2 Corpo intero (busto, cintura scapolare) Esecuzione: gambe alla larghezza delle anche, piedi paralleli, passare dal tallone alla punta dei piedi. Indicazione: peso sulla punta dei piedi. Tenendo le ginocchia flesse si allena il muscolo soleo. Intensificazione: stesso esercizio su una scala, tallone sospeso. Si può eseguire anche su una gamba sola, appoggiandosi o meno alla parete o sui bastoni. Esecuzione: fare un passo in avanti, piedi paralleli, appoggiarsi a una parete o a un altro supporto, una linea retta a partire dal tallone della gamba posteriore, lungo la schiena fino alla testa. Il potenziamento avviene spostando il peso sulla gamba anteriore. Indicazione: spostare in avanti l’intero corpo e mantenere la tensione per alcuni secondi. Le mani sono leggermente girate verso l’interno. Muscoli del piede Si possono allenare efficacemente i muscoli del piede davanti al televisore o mentre si legge. Esercizi di equilibrio a terra o su una semisfera o esercizi in cui si cerca di afferrare un asciugamano o una pallina, ad es., sono particolarmente ideali. 3 4 33 3 Muscoli esterni dell’anca 4 Muscoli anteriori della coscia Esecuzione: stare eretti su una gamba, Esecuzione: gambe alla larghezza delle girare il piede leggermente verso l’esterno e divaricare lentamente la gamba, ritornare alla posizione iniziale senza appoggiare il piede. anche, piedi girati leggermente verso l’esterno, posizione eretta; flettere e tendere lentamente le ginocchia, inclinare la schiena leggermente in avanti. Indicazione: non ruotare il bacino. Mante- Indicazione: non girare le ginocchia né nere stabile la posizione. verso l’interno né verso l’esterno e non portarle oltre la punta dei piedi. Mai tendere completamente le gambe. Intensificazione: eseguire l’esercizio su una gamba. 1 2 34 La forza con il Thera Band o il salto con la corda Per un allenamento efficace della forza si possono impiegare anche il Thera Band o il salto con la corda. Il Thera Band è un elastico in lattice poco costoso, che può essere impiegato in svariati modi e dappertutto. Abbiamo preparato un programma con quattro esercizi. I singoli esercizi vengono ripetuti da 10 a 30 volte (1 serie) a seconda del grado di prestazione. Per ogni esercizio si possono eseguire fino a 5 serie, interrotte da brevi pause (20 – 30 secondi). 1 Esercizio 1 Stabilizzazione laterale del busto, cintura scapolare e addome 2 Esercizio 2 Dorso / sedere (e parte posteriore della coscia) 3 Esercizio 3 Bicipite brachiale 4 Esercizio 4 Tricipite brachiale; se l’esercizio è eseguito con un maggiore impiego della cintura scapolare: piuttosto allenamento del gran dorsale 3 4 5 35 5 Salto con la corda Per il rafforzamento dei muscoli della gamba, si consiglia quale complemento il salto con la corda. Il salto con la corda moderno è anche un mezzo d’allenamento ideale per passare alla tecnica di corsa con l’appoggio attivo sull’avampiede. Il salto con la corda allena e potenzia proprio i muscoli che servono per tale tecnica. Importante Va tenuto presente che il salto con la corda dovrebbe essere eseguito solo dopo un adeguato riscaldamento. Nella prima settimana iniziate con 5 - 10 volte 20 - 30 secondi, interponendo delle pause di stretching. Nel corso di 4 - 5 settimane, aumentate costantemente la quantità fino a saltare, con intervalli, da 10 a 20 minuti. Stile di corsa economico 36 Non basta allenare la resistenza, la forza e la mobilità. Anche il feeling per il corpo e per i movimenti, cioè la coordinazione, fa parte di un allenamento equilibrato della corsa. Particolarmente importanti sono gli esercizi di coordinazione volti a migliorare lo svolgimento dei movimenti, noti con il termine «scuola di corsa». Vi rammentiamo che, con uno stile di corsa economico, si risparmia energia. Movimenti sbagliati possono causare irrigidimenti e affaticamenti prematuri. Esecuzione e frequenza Normalmente il programma della scuola di corsa viene eseguito dopo una leggera corsa di resistenza oppure vi viene integrato. Si esegue dunque dopo il riscaldamento e lo stretching o l’allenamento della forza. È importante non eseguire il programma quando si è stanchi perché altrimenti il procedimento di apprendimento non è ottimale. Di tanto in tanto, i corridori avanzati eseguono delle accelerazioni anche dopo un allenamento duro. Scegliete un percorso su un terreno pianeggiante e morbido, ad esempio sentieri nei boschi, prati o piste da corsa. Se siete principianti, eseguite ogni esercizio per 10–20 metri, mentre gli avanzati possono allungare la distanza fino a 40 metri. Si consiglia di eseguire da 1 a 3 ripetizioni per ogni esercizio. Cercate sempre di aumentare la cadenza verso la fine di un esercizio, ma non dimenticate che ancora più importante è l’esecuzione corretta dei movimenti. La conclusione ideale di una seduta di scuola di corsa sono da 3 a 5 accelerazioni di circa 100 metri. Accelerate durante la corsa come quando in auto passate da una marcia all’altra. Lo sguardo è sempre in avanti (postura fiera) e il lavoro attivo e forte delle braccia sostiene la successione efficiente dei movimenti o il lavoro delle gambe. Nel trail dimentico il mondo. Per un paio di chilometri mi concentro sui miei pensieri o mi godo la natura. Ed è anche sano. Il mondo fa il suo corso, io il mio. 37 1 2 3 38 Running 1 Lavoro delle caviglie Correre facendo piccoli passi con una frequenza elevata e spingere con forza e coscientemente partendo dalle caviglie. Sollevare la punta del piede il meno possibile dal terreno. Il ginocchio della gamba d’appoggio rimane teso. Accelerazioni Iniziare lentamente per controllare tutte le funzioni (posizione della testa e delle braccia, caviglia, ecc.). Dopo circa 25 metri passare alla «marcia» superiore. Distanza 100 metri circa. Rimanere sciolti. Correre a piedi nudi 2 Skipping (corsa con sollevamento del ginocchio) Correre in posizione eretta. Sollevare alternatamente il ginocchio fino a che la coscia sia orizzontale, tendere l’altra gamba. Alternare tra una gamba e l’altra. Il busto non deve inclinarsi all’indietro. Camminare o correre regolarmente a piedi nudi (prato / spiaggia sabbiosa) è uno dei metodi più efficienti per allenare la forza e la coordinazione, ma il dosaggio deve essere adeguato perché i piedi non sono più abituati a carichi del genere. MBT (tecnica a piedi nudi Masai) 3 Talloni ai glutei Corsa leggera portando i talloni ai glutei in modo che la coscia assuma una posizione verticale. Varianti: alternare sinistra / destra oppure solo sinistra e poi solo destra, ecc. Utilizzando le scarpe MBT, allenate i muscoli e prevenite gli infortuni. 1 2 3 4 39 Walking 1 Lavoro delle caviglie Mantenere le braccia tese e concentrarsi a fare piccoli passi rullando coscientemente il piede iniziando dal tallone e spingendo forte con l’alluce. Nordic walking 3 Camminare con le braccia completamente tese e portarle molto in avanti. Sentire come lavorano i muscoli della schiena. 4 Coordinazione braccia-gambe Mantenere le braccia tese. Oscillare contemporaneamente ambedue le braccia avanti e indietro camminando (walking) normalmente. 2 Lavoro delle braccia Il braccio e l’avambraccio formano un angolo retto. Oscillare fortemente le braccia e concentrarsi, affinché il gomito vada molto all’indietro e l’angolo retto permanga durante l’intero movimento. Braccia in avanti Braccia all’indietro Concentrarsi a spingere esageratamente i bastoni all’indietro. Così le braccia vengono tese quasi completamente. Mani Camminare tenendo aperte le mani. Così il bastone dovrebbe oscillare automaticamente nella giusta posizione e con l’angolo di appoggio esatto. Forme di movimento alternative 40 Un allenamento polivalente non giova soltanto alla motivazione, ma aiuta anche a evitare lesioni e sovraccarichi. Al cuore non importa come lo si allena, sia che il vostro sport alternativo sia il nuoto, il pattinaggio in linea o (in inverno) lo sci di fondo. Tre sport alternativi danno risultati particolarmente positivi. Aqua-Fit L’Aqua-Fit è un ottimo allenamento alternativo. Anche gli sportivi di punta si allenano regolarmente nell’acqua e aumentano così le loro prestazioni. L’Aqua-Fit è un’efficace ginnastica nell’acqua in cui è integrata la corsa (nell’acqua) per incrementare la forma fisica generale perché si allenano la resistenza, la mobilità, la forza e la coordinazione. I movimenti di corsa e gli esercizi di ginnastica non si differenziano molto da quelli su terra. La spinta e la resistenza dell’acqua off rono tuttavia vantaggi. Per praticare l’Aqua-Fit è necessario un giubbotto speciale (Wet Vest) che consente di galleggiare e mantenere una posizione eretta. Nell’Aqua-Fit, la testa rimane sempre sopra il livello dell’acqua, la respi- razione non viene ostacolata e gli occhi, il naso e le orecchie rimangono asciutti. L’Aqua-Fit è un allenamento senza stress, che non sollecita la schiena né le articolazioni. Nonostante lo sforzo, dopo una lezione di Aqua-Fit vi sentite bene e rilassati. Allenamento della forza L’allenamento della forza contribuisce, a ogni età, al benessere e alla salute. Dopo i 50 anni, tale allenamento diventa particolarmente importante per le capacità di prestazione e per il mantenimento dell’au- Ryffel Running organizza lezioni di prova e corsi Aqua-Fit nonché l’annuale traversata del lago Aqua-Fit. Informazioni: tel. 031 952 75 52, oppure [email protected]. 41 tonomia. Esso serve a sviluppare e mantenere la massa muscolare e, in particolare, i muscoli del busto, ma anche quelli delle gambe, delle spalle e delle braccia. Bicicletta Andare in bicicletta allena soprattutto i muscoli del bacino, delle gambe, ma anche quelli del cuore. La bicicletta è un mezzo di trasporto ideale per gli spostamenti a breve distanza e può essere integrata benissimo nella vita quotidiana. È particolarmente indicata per le persone in sovrappeso perché le articolazioni vengono sollecitate in maniera ridotta. La bicicletta è quindi un’alternativa sensata all’automobile. Se in città o in campagna percorrete 20 minuti in macchina, impiegate al massimo il doppio del tempo per lo stesso tragitto in bicicletta. Ciò significa che per un allenamento di 40 minuti occorrono solo 20 minuti in più. Tuttavia la tipica bicicletta da corsa non è proprio da raccomandare per lo sport salutare. La forte inclinazione in avanti non giova alla colonna vertebrale. Scegliete una bicicletta adatta alle escursioni o una mountain bike personalizzata. Misure volte alla rigenerazione La rigenerazione è una componente molto importante dell’allenamento. Il sonno è la più importante fonte di rigenerazione perché non contribuisce soltanto al ristabilimento fisico ma anche a quello psichico. Prima di ogni allenamento bisogna riscaldare i muscoli per 5 o 10 minuti marciando o con una corsa leggera. Esercizi generali di ginnastica e uno stretching mirato accrescono la mobilità dei muscoli e delle articolazioni. Altrettanto importante è il defaticamento dopo l’allenamento: marciare o correre lentamente per 5 o 10 minuti e fare qualche esercizio mirato di stretching. 42 Subito dopo un allenamento, un bagno caldo, eventualmente arricchito con essenze medicinali, non fa che bene alle gambe stanche e migliora la circolazione del sangue. L’acqua calda rilassa e scioglie i muscoli leggermente irrigiditi. Anche le docce scozzesi, cioè alternare getti d’acqua fredda con getti d’acqua calda, giovano al ristabilimento. Iniziare con l’acqua calda finché si riscalda tutto il corpo e successivamente raffreddare brevemente, ma intensamente, con acqua fredda. Ripetere il tutto circa tre volte. L’importante è terminare sempre con l’acqua fredda. Anche il massaggio fa sicuramente parte delle misure rigeneranti. La sauna è un antico e sperimentato mezzo per rigenerarsi. È particolarmente importante fare regolarmente la sauna, ogni dieci o quindici giorni, ma mai dopo una seduta di corsa, walking o nordic walking. Prendetevi il tempo necessario per una sauna, ne vale la pena. E non dimenticate che i progressi saranno maggiori se alternerete l’allenamento e la rigenerazione in maniera armonica. Alimentazione corretta 43 Chi mangia correttamente migliora la propria prestazione. Più sono i muscoli impiegati e più intensa e lunga è l’attività, più sono le calorie necessarie per l’apporto energetico. Mentre un uomo consuma quotidianamente circa 2000 calorie, ossia 8400 kilojoule (una donna consuma circa 1500 kcal o 6300 kJ), il fabbisogno calorico di un ciclista durante una tappa dura del Tour de France può arrivare a 8000 calorie (33 600 kilojoule). Cinque piccoli pasti distribuiti sull’arco Mangiate abbondante frutta e verdura della giornata Per un’alimentazione sana ed equilibrata ci vogliono soprattutto molta frutta e verdura, possibilmente cruda e di stagione, ad esempio un’insalata mista con germogli. Vanno invece cotti le patate e i legumi (fagioli, lenticchie, soia). Anche i prodotti integrali sono importanti: vari tipi di pane, müesli, piatti a base di cereali, riso e pasta. Il latte e i latticini forniscono il calcio. La carne magra, il pesce e il tofu forniscono invece le proteine. Come si devono assumere le calorie? È meglio fare cinque piccoli pasti anziché due o tre grandi. L’ideale è fare una colazione abbondante e non appesantire troppo lo stomaco prima della notte. Inoltre occorre fare attenzione a un’alimentazione variegata e sana. La più importante fonte di energia, per così dire il carburante per lo sportivo (di resistenza), è rappresentata dai carboidrati. I carboidrati dovrebbero costituire due terzi dell’alimentazione quotidiana. Ma attenzione: non si possono raccomandare tutti i carboidrati. Gli zuccheri vanno assunti con moderazione. 44 Saziatevi con alimenti completi e non trattati Badate a una preparazione povera di grassi e che mantenga intatti i valori nutrizionali degli alimenti. Per condire, usate maggiormente le erbe anziché il sale e l’olio pressato a freddo e non raffinato. Optate per prodotti non trattati e completi, mangiate cioè la mela con la buccia, oppure riso e cereali integrali, ecc. Dovreste limitare il consumo di zucchero e di alcol anche se non c’è nulla da obiettare contro una birretta o se accompagnate un buon pasto con un bicchierino di vino. In fondo mangiare deve rimanere un piacere perché unisce le persone, le avvicina, come si vede ad esempio nei cosiddetti «pasta party» prima delle maratone importanti. Non mangiate immediatamente prima di una seduta di allenamento. Dopo l’ultimo pasto (leggero) dovreste attendere almeno da una a due ore. Non praticate però mai sport a stomaco completamente vuoto. Se di tanto in tanto partecipate a una gara, dovreste assumere l’ultimo pasto persino 3 o 4 ore prima dell’inizio. Mangiate qualcosa facilmente digeribile come la pasta o il pane bianco con miele. È inoltre importante bere a sufficienza. Chi si allena perde liquidi, che devono essere reintegrati nel corpo. Alle bevande zuccherate vanno preferiti tè, acqua minerale, succhi di frutta, latte e bevande speciali (isotoniche o ipotoniche) per gli sportivi. Un’alimentazione ragionevole aiuta anche a mantenere il proprio peso o persino a ridurlo. Questo spesso non è possibile praticando solo un’attività sportiva d’intensità moderata, ad esempio con due o tre sedute settimanali di mezz’ora di jogging, walking o nordic walking. 45 Indice di massa corporea (IMC) L’IMC è una misura per la valutazione del peso corporeo. Vale la seguente formula: L’IMC vi indica se il vostro peso si trova entro i limiti normali: IMC inferiore a 18,5 IMC = peso corporeo (in kg) : altezza (in m)2 Siete sottopeso e dovreste perciò cercare di prendere peso. IMC tra 18,5 e 25 Avete un peso normale - il vostro peso si trova entro i limiti ottimali. IMC tra 25 e 30 Siete in sovrappeso. Provate dapprima a mantenere stabile il vostro peso e poi a ridurlo. IMC superiore a 30 Siete in forte sovrappeso. Provate dapprima a mantenere stabile il vostro peso e poi a ridurlo. Consultate uno specialista. Diario di allenamento 46 Ponetevi un obiettivo che sia motivante. In Svizzera vengono organizzate molte manifestazioni per la corsa di resistenza, ad es. la Corsa femminile di Berna o la Corsa del Greifensee. Potete trovare maggiori informazioni sul sito www.ryffel.ch o nella guida alle corse della Federazione svizzera di atletica leggera. www.ryffel.ch: diario di allenamento Sul sito Internet www.ryffel.ch potete tenere il vostro diario di allenamento personalizzato (solo in lingua tedesca). Il diario vi consente di gestire fino a dieci discipline con sei diverse intensità di allenamento. Inoltre il tutto può essere analizzato e stampato in maniera semplice e chiara. Il diario online calcola automaticamente la distanza, il tempo impiegato e la velocità media nell’arco di un periodo impostato dall’utente e consente così di avere un’analisi e un controllo aggiornati di tutte le unità di allenamento, le intensità e i progressi in una determinata disciplina. Potete trovare maggiori informazioni sul sito Web www.ryffel.ch/training. Piano di allenamento per principianti: r Martedì 48 1a – 3a settimana 4 a – 5a settimana 6a settimana Riscaldamento 10 min. di walking spedito Riscaldamento 10 min. di walking spedito Riscaldamento 10 - 15 min. di corsa lenta o walking Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 3 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 3 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Running 3 x 1 – 3 min. di corsa lenta, alternando con 1 – 2 min. di walking spedito Intensità / velocità 2 Running 2-3-4-5-4-3-2 min. di corsa lenta, alternando con 1 – 2 min. di walking Intensità / velocità 2 Running 3 x 10 min. di corsa, alternando con 2 min. di corsa lenta Intensità / velocità 2 Defaticamento / rilassamento 5 min. di walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Totale 35 – 45 min. Totale 50 – 55 min. Totale 60 – 65 min. Riscaldamento 10 min. di walking spedito Riscaldamento 10 min. di walking spedito Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta o walking Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 3 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 3 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Running 3 x 3 – 5 min. di corsa lenta, alternando con 1 – 2 min. di walking; intensità / velocità 2 Running 6 – 10 x 3 min. di corsa lenta, alternando con 1 min. di walking; intensità / velocità 2 Running 2 x 15 min. di corsa, alternando con 3–5 min. di corsa lenta; intensità / velocità 2 Defaticamento / rilassamento 5 min. di walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Totale 40 – 45 min. Totale 50 – 60 min. Totale 60 min. Giovedì Come il martedì Fine settimana 1 Rafforzamento vedere pagine 30 – 35 2 Intensità / velocità vedere pagine 12 – 15 3 Stretching vedere pagine 26 – 29 unning 7a settimana 8a settimana 9a settimana 10a settimana Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta o walking Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta o walking Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta Rafforzamento 1 5 min. 2 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Running 2 x 15 - 20 min. di corsa, alternando con 5 min. di stretching 3 Intensità / velocità 2 Running 3 x 10 min. di corsa, alternando con 2 min. di walking Intensità / velocità 2 Running 6 – 10 x 1 min. di corsa fluida, alternando con 1 min. di corsa lenta Intensità / velocità 2 Running 2 x 20 min. di corsa, alternando con 2 min. di corsa lenta Intensità / velocità 2 Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Defaticamento / rilassamento 5 – 10 min. di corsa lenta o walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 4 esercizi Totale 60 – 75 min. Totale 55 – 60 min. Totale 35 – 55 min. Totale 65 – 75 min. Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta o walking Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta o walking Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta o walking Riscaldamento 10 – 15 min. di corsa lenta Rafforzamento 1 Rafforzamento 1 15 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Running 20 min. di corsa Intensità / velocità 2 Running 20 – 30 min. di corsa Intensità / velocità 2 Running Running 30 – 40 min. di corsa leggera 30 - 40 min. su un Intensità / velocità 2 terreno collinoso Intensità / velocità 2 Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta o walking Defaticamento / rilassamento 5 min. di corsa lenta Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 4 esercizi Totale 55 – 60 min. Totale 45 – 60 min Totale 55 – 70 min. Totale 55 – 70 min. 49 Piano di allenamento per principianti: w Martedì 50 Giovedì 1a – 3a settimana 4 a – 5a settimana 6a settimana Riscaldamento 5 min. di cammino rilassato Riscaldamento 5 min. di cammino rilassato Riscaldamento 5 min. di cammino leggero Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 3 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 3 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 4 esercizi Walking 20 min. Intensità / velocità 2 Walking 25 min. Intensità / velocità 2 Walking 30 min. Intensità / velocità 2 Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 3 esercizi Totale 40 min. Totale 45 min. Totale 50 min. Giornata fisicamente attiva 4 Giornata fisicamente attiva 4 Giornata fisicamente attiva 4 Fine settimana Come il martedì 1 Rafforzamento vedere pagine 30 – 35 2 Intensità / velocità vedere pagine 12 – 15 3 Stretching vedere pagine 26 – 29 4 Giornata fisicamente attiva: prendete le scale anziché l’ascensore, andate a piedi o in bicicletta alla stazione, al posto di lavoro o a fare la spesa, scendete una fermata prima del solito dall’autobus o dal tram e per il resto del tragitto fate del walking, ecc. La terza unità di allenamento può essere Aqua-Fit, nuoto o bicicletta (vedere pagine 40 – 41). walking / nordic walking 7a settimana 8a settimana 9a settimana 10a settimana Riscaldamento 5 min. di cammino leggero Riscaldamento 5 min. di cammino leggero Riscaldamento 5 min. di cammino leggero Riscaldamento 5 min. di cammino leggero Rafforzamento 1 10 min. 2 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Rafforzamento 1 10 min. 2 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Rafforzamento 1 10 min. 2 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Rafforzamento 1 5 min. 1 x 12 – 18 ripetizioni, 5 esercizi Walking 30 min. Intensità / velocità 2 Walking 30 min. Intensità / velocità 2 Walking 35 min. Intensità / velocità 2 Walking 45 min. Intensità / velocità 2 Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Defaticamento / rilassamento 5 min. di cammino lento Stretching 3 5 min., 3 esercizi Stretching 3 5 min., 4 esercizi Stretching 3 5 min., 4 esercizi Stretching 3 5 min., 4 esercizi Totale 55 min. Totale 55 min. Totale 60 min. Totale 65 min. Giornata fisicamente attiva 4 Giornata fisicamente attiva 4 Giornata fisicamente attiva 4 Giornata fisicamente attiva 4 51 HEL-00547-it-0309-02 Helsana Assicurazioni SA Casella postale 8081 Zurigo Telefono 0800 80 81 82 Telefax 043 340 00 11 www.helsana.ch