COME PRENDERSI CURA DI SÉ
DOPO L’INTERVENTO AL SENO
S.S.D. Rieducazione Funzionale
Ospedale di Albenga
Ambulatorio di Riabilitazione Senologica
Responsabile: Dott.ssa Anna Maria Amato
S.C. Recupero e Rieducazione Funzionale
Direttore: Dott. Giovanni Antonio Checchia
Ci sono momen difficili nella vita di ognuno di noi:
l’intervento al seno è uno di ques .
La degenza in ospedale, l’operazione, le rela ve ansie e le
paure….
Il presente libre o vuol essere uno s molo a riprendere le
consuete a!vità.
Si tra a di semplici esercizi che, le verranno indica e
personalizza alla vostra pologia di intervento, vi
impegneranno a fermarvi per poche decine di minu
nell’arco della giornata e dedicarvi completamente a voi
stesse.
Potrete trovare anche mol consigli per affrontare il
decorso postoperatorio e il reinserimento nella vita di
tu! i giorni con maggiore serenità.
L’IMPORTANZA DELLA FISIOTERAPIA
Un precoce e corre o tra amento riabilita vo favorisce il
reinserimento totale della paziente nelle a!vità di vita
quo diana.
L’ambulatorio di Riabilitazione prende in carico la donna
operata al seno già in fase pre-operatoria e la segue successivamente durante i controlli ambulatoriali, fornendo
“formazione” e “informazione”, cure, visite di controllo
successive, prescrizione di ausili dove necessitano.
POSTURA DELL’ARTO OPERATO
E’ importante mantenere una corre a postura dell’arto superiore e della spalla (dal lato operato), al le o, già nell’immediato postoperatorio per limitare il dolore ed evitare posture
antalgiche che potrebbero causare la formazione di aderenze
e retrazioni muscolari e tendinee e cos tuire, poi, un serio
impedimento nella ripresa funzionale.
Le patologie di interesse riabilita vo più frequentemente
riscontrabili dopo intervento alla mammella sono:
1. Limitazioni funzionali dell’arto superiore con riduzione della
mobilità dovute a retrazione dolorosa muscolare e/o della
cicatrice;
2. La cosidde a sindrome del nervo intercostobrachiale,
cara erizzata da dolore e/o alterata sensibilità nella regione
costale, nella zona ascellare e sulla superficie interna del
braccio;
3. La “scapola alata”, cioè lo spostamento all’esterno della
scapola causato dalla lesione del nervo toracico lungo che
innerva il muscolo del gran dentato. La perdita della funzione
di questo muscolo impedisce la fissazione della scapola alla
parete toracica posteriore causando un deficit funzionale;
4. Il linfedema post-chirurgico o braccio grosso;
5. Le capsuli retra!li a livello della spalla o “spalla congelata”;
6. Le aree fibro che miofasciali (cordone);
7. I dife! posturali, spesso riscontrabili anche a distanza di
tempo.
Durante il riposo a le o, mantenere il braccio appoggiato su
uno o più cuscini in posizione declive per favorire il reflusso
del circolo ed eliminare il senso di pesantezza e aperto
rispe o al tronco da un minimo di 45° ad un massimo di
90° (vedi figura seguente) con avambraccio e mano liberi
di muoversi.
RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA
Anche dopo la dimissione la paziente è invitata a mantenere
l’arto in posizione, come sopra descri o, ogni qualvolta le sarà
possibile, nei momen di relax, per periodi di almeno 30
minu al giorno (tempi inferiori a 10 minu sono inu li).
RESPIRAZIONE
La ginnas ca respiratoria, grazie agli a! respiratori guida ,
specie quelli inspiratori, favorisce il ritorno venoso, ha un’azione aspirante e drenante e perme e un contestuale rilassamento muscolare e psichico.
Si consiglia di pra care la ginnas ca respiratoria prima di
iniziare gli esercizi distre uali all’arto superiore o comunque
ogni qualvolta si senta il bisogno di rilassarsi.
Supina con le braccia tese lungo il corpo, le ginocchia flesse, i
piedi appoggia al piano del le o, gonfiare l’addome mediante una profonda inspirazione nasale, cercando di mantenere
ferme le costole, tra enere per alcuni secondi il respiro,
quindi espirare dalla bocca. Eseguire questo esercizio per
qualche minuto.
CONSIGLI PER ESEGUIRE CORRETTAMENTE GLI ESERCIZI
• Gli esercizi vanno esegui una volta al giorno, salvo espressa
controindicazione.
• Quando la paziente è dimessa, dovrà con nuare l’auto
tra amento fino alla prima visita fisiatrica, da cui potrà o
meno far seguito l’inserimento ambulatoriale per eventuali
tra amen .
• E’ molto importante che, dalla parte operata, l’arto superiore conservi una buona ar colarità, mantenendo possibilmente
invariata l’ampiezza complessiva del movimento.
• Eseguire gli esercizi lentamente, respirando a fondo perché
una respirazione profonda e rilassata aiuta a raggiungere una
buona escursione di movimento.
Quando si esegue l’esercizio di allungamento mantenere la
posizione o enuta per circa 10 secondi senza “molleggiare”.
· Se raggiungere e/o mantenere la posizione provoca dolore,
fermatevi appena prima, quando avver te un po’ di tensione
fas diosa ma non dolorosa.
• Il gomito deve mantenere la massima estensione possibile
durante
l’esecuzione degli esercizi.
• Quando si eseguono gli esercizi in posizione ere a è bene
porsi
davan allo specchio per controllare e mantenere una corre a
postura.
MOBILIZZAZIONE PRECOCE E AUTOTRATTAMENTO
E’ importante che, nel corso della prima giornata postoperatoria, la paziente inizi ad eseguire gli esercizi di auto
mobilizzazione dell’arto superiore per raggiungere il fisiologico
e completo movimento del braccio come prima dell’intervento.
1)
SOLLEVARE LE BRACCIA APRENDO E CHIUDENDO I
PUGNI
Distese a le o, braccia rilassate lungo i fianchi, ginocchia
piegate.
Aprendo e stringendo i pugni sollevate lentamente le braccia
parallele fino a portarle in posizione ver cale. Sempre aprendo e chiudendo le mani mantenere la posizione per alcuni
secondi e ancora lentamente ritornare a quella di partenza.
Ripetere l’esercizio 5 volte.
2) RUOTARE LE SPALLE
3) RISALIRE LA SCHIENA
In piedi, unite le mani dietro la schiena; lentamente fate
risalire le mani lungo la colonna vertebrale fino a dove vi è
possibile; mantenete la posizione per qualche secondo poi
ridiscendete lentamente.
Ripetere l'esercizio 5 volte.
In piedi o sedute comodamente mantenendo il busto ere o,
descrivere, dolcemente con le spalle, ampi cerchi in senso
orario ed an orario.
Ripetere le rotazioni 5 volte per ogni direzione.
Questo esercizio non va eseguito se è stata impiantata la protesi o l’espansore.
4) RISALIRE IL MURO DI FRONTE
In piedi di fronte al muro ad una spanna da esso, me ere le
mani contro la parete all’altezza delle spalle, camminate con
le dita di entrambe le mani lungo il muro cercando di raggiungere il punto più alto possibile senza inarcare la schiena;
fermatevi per qualche secondo e provate a staccare leggermente le mani dal muro.
Tornate alla posizione di partenza rilassando le spalle.
Ripetere l’esercizio 5 volte.
5) RISALIRE IL MURO DI LATO
In piedi, con il fianco operato rivolto verso la parete a circa
una spanna da essa; appoggiate la mano al muro all’altezza
della spalla, raggiungete il punto più alto possibile, fermatevi
qualche secondo e poi ritornate alla posizione di partenza
rilassando le spalle.
Ripetere l’esercizio 5 volte.
6) SOLLEVARE AVANTI
In piedi con gambe leggermente divaricate o sedute comodamente mantenendo il busto ere o, impugnare un foulard o
un’asta alle estremità. Tenendo i gomi estesi portare il foulard
al di sopra della testa, fermarsi alcuni secondi e quindi
tornare lentamente alla posizione di partenza.
7) ALLONTANARE DIETRO
In piedi, gambe leggermente divaricate, braccia tese dietro
la schiena, impugnare un foulard o un’asta alle estremità e,
mantenendo il busto ere o, allontanare il più possibile le mani
dalla schiena e ritornare nella posizione iniziale.
Ripetere l’esercizio 5 volte.
Ripetere l’esercizio 5 volte.
8) ALLUNGAMENTO DELLA MUSCOLATURA DEGLI ARTI
SUPERIORI (da non eseguire in caso di impianto di protesi o
di espansore)
Seduta, busto ere o, braccia tese, intrecciare le mani davan
alla pancia col palmo rivolto verso il basso, portare le braccia
avan e in alto sopra la testa. Fermarsi in questa posizione per
10 secondi e poi ritornare in quella di partenza.
Ripetere l’esercizio 5 volte.
CONSIGLI UTILI PER LE PAZIENTI DOPO INTERVENTO DI
QUADRANTECTOMIA E/O MASTECTOMIA CON ASSOCIATO
LO SVUOTAMENTO DEI LINFONODI DEL CAVO ASCELLARE.
PRECAUZIONI DA PRENDERE
· Non esporsi al rischio di tagli, punture d’ago e d’inse=,
graffi o morsi di animali domes ci, us oni.
Si consiglia, quindi, di usare guan prote!vi per i lavori domes ci o di giardinaggio, ditale per cucire, di non so oporsi a
depilazione con rasoio a lame a o a cere a, di fare a enzione, durante la manicure, al taglio delle “pellicine”.
In caso di ferite disinfe arle accuratamente e proteggerle con
cero o.
· Non u lizzare il braccio del lato operato per controllare la
pressione arteriosa e per terapie endovenose o so@ocutanee.
· Non affa care troppo il braccio portando pesi gravosi per
lungo tempo e infilando il braccio nei manici delle borse,
eccedendo nello sport, facendo lavori ripe vi o fa cosi con
il braccio in basso, in quanto tale posizione ostacola la circolazione linfa ca; al contrario, le posizioni a braccia in alto la
favoriscono. In caso di lavori prolunga è preferibile frazionare
l’impiego.
· Non me@ere il braccio a conta@o con sostanze tossiche e/o
allergizzan .
Non esporsi a fon di calore elevato (bagni troppo caldi,
esposizione prolungata al sole, sabbiature, uso di ferri da s ro
pesan o a vapore). In par colare se è o sarà eseguita la
radioterapia, non esporre troppo al sole la pelle irradiata o
coprire la parte con un asciugamano bagnato.
· Non indossare bracciali, anelli, orologi troppo stre!, né
indumen che stringano l’arto.
· In caso di lieve lesione cutanea è sufficiente la disinfezione e
la protezione della ferita, al contrario se la lesione cutanea è
più grave rivolgersi al medico di fiducia.
· Se compare gonfiore, anche modesto, del braccio associato o
meno alla comparsa di chiazze rossastre e striature sulla cute,
accompagnate da brividi e febbre anche elevata conta are il
medico di fiducia al fine di instaurare un’opportuna terapia.
· Non dormire sulla spalla dal lato operato.
SUGGERIMENTI CONSIGLIATI
· Riprendere l’a!vità lavora va e domes ca; qualora il lavoro
risultasse troppo fa coso, si potrà chiedere di cambiarlo, dietro
cer ficazione medica.
· Riprendere gradualmente gli sport pra ca prima dell’intervento evitando un eccessivo affa camento. Sono consiglia :
l’escursionismo, la ginnas ca dolce, lo yoga, lo stretching, il
nuoto.
· Controllare il peso, limitando il consumo di grassi animali, insacca , dolci, pane, alcolici e cibi conserva ar ficialmente; in
caso di aumento ponderale, consultare il dietologo.
· Ogni qualvolta si avverte il braccio stanco, è bene rilassarsi
coricandosi con il braccio lungo il corpo appoggiato su di un
cuscino, in modo che la mano sia alla stessa altezza della spalla; oppure sedendosi, con il braccio disteso sul tavolo su di un
cuscino, sempre alla stessa altezza della spalla per almeno 30
minu (tempi inferiori a 10 minu si sono rileva inu li).
CONSIGLI SULLA PROTESI
Dopo circa un mese dall’intervento, o enuta la completa
cicatrizzazione della ferita chirurgica, è necessario indossare
la protesi mammaria. Il vantaggio della protesi, della quale
esistono in commercio diversi pi con cara eris che di leggerezza, perfe a aderenza alla cute, morbidezza e consistenza
simili a quelli della mammella, non è solo este co ma anche e
sopra u o funzionale in quanto ristabilisce l’equilibrio posturale del torace. Indossare una protesi idonea eviterà di assumere a eggiamen corporei vizia che a lungo andare possono influire nega vamente sulla colonna vertebrale.
La protesi deve essere scelta presso i negozi di ar coli
sanitari e viene fornita gratuitamente dal Servizio Sanitario
Nazionale previa compilazione dell’apposito modulo preposto
dal medico specialista.
GINNASTICA DI GRUPPO
E’ un’esperienza motoria rivolta a quelle pazien che hanno
terminato il percorso delle cure oncologiche .Il programma
prevede la condivisione di a!vità per migliorare la funzionalità
dei distre! ancora deficitari allentando le tensioni muscolari,
migliorando l’a eggiamento posturale e reintegrando nello
schema corporeo la parte operata. Per essere inserite nella
ginnas ca di gruppo è necessaria prima la visita fisiatrica.
COME ACCEDERE AL NOSTRO AMBULATORIO FISIATRICO
Ad un mese circa dall’intervento chirurgico verrete conta ate
dalla segreteria della nostra riabilitazione per fare una prima
visita fisiatrica al fine di valutare la parte interessata dall’intervento e la funzionalità del rela vo arto superiore.
Il giorno dell’appuntamento presentarsi con l’impegna va di
visita fisiatrica rilasciata dal vostro medico curante e portare la
documentazione medica.
Per qualsiasi informazione potete conta arci ai seguen
numeri:
Ospedale S.Misericordia - Albenga 0182/ 546369
Ospedale S.Corona – Pietra Ligure 019/6234086
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