Conclusa la XXIX spedizione
italiana in Antartide
Accompagnati dalle note dell’Inno di Mameli i partecipanti alla spedizione hanno
salutato la bandiera nazionale per l’ultima volta prima dell’arrivo
dell’inverno australe, periodo di chiusura della Stazione costiera
di Marco Grassi
L
a Marina Militare ha preso
parte alla spedizione in Antartide con personale altamente specialistico sia per l’attività
idrografica che per il supporto tecnico-logistico.
In particolare è stato impiegato un
team composto da due ufficiali specializzati Idrografi, il cui lavoro è
stato definito e pianificato dall’Istituto Idrografico della Marina per
eseguire i rilievi idrografici necessari
alla produzione di documentazione
nautica a diffusione nazionale ed internazionale, volta ad incrementare
gli standard di sicurezza della navigazione per le future spedizioni, italiane ed internazionali, nell’area.
L’idrografia, nell’ambito della comunità scientifica in Antartide, ha
come obbiettivo la realizzazione di
cartografia nautica e tematica, i cui
dati possono essere utilizzati su più
fronti di ricerca, dallo studio della
morfologia e della morfodinamica
del fondale antartico, fino alla composizione sedimentologica. Questo
attraverso lo studio del segnale riflesso dagli ecoscandagli sullo strato
superficiale del fondale marino.
Alla XXIX spedizione hanno partecipato anche sottufficiali della Marina Militare specialisti Nocchieri e
Motoristi navali, cui è stato affidato
il compito di condurre e manutenere
i mezzi navali a disposizione dell’intera spedizione nazionale per le attività di ricerca in mare. Durante tali
operazioni hanno costantemente, e
con spiccata professionalità, dato
supporto ai ricercatori civili nelle
operazioni di messa a mare e recu-
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pero di reti e nasse allo scopo di
campionare specie marine autoctone, per il dragaggio del fondale per
recuperare specie bentoniche, per il
campionamento di acqua marina in
modo da poterne studiare i parametri chimico-fisico, per la messa a
mare e guida di veicoli autonomi
(ROV), nonché per l’individuazione
degli strumenti oceanografici posizionati nel corso di precedenti spedizioni ed il loro successivo recupero
Stazione Mario Zucchelli (Baia Terra
Nova), personale della Marina effettua la
trivellazione del pack per aprire il foro che
consentirà le immersioni subacquee per
il prelievo dei campioni;
a sinistra: stazione Mario Zucchelli (Baia
Terra Nova) 27 gennaio 2014,
il 1° maresciallo incursore-parà anfibio Vacca
riemerge dopo una immersione nelle acque
antartiche per il prelievo di campioni di
acqua e di specie autoctone.
e riposizionamento. A cura di questi
sottufficiali sono state inoltre condotte anche manutenzioni agli impianti di bordo (governo e
antincendio) delle imbarcazioni
scientifiche, allo scopo di renderle
operative, sicure e idonee all’impiego. La professionalità e l’esperienza operativa dei sottufficiali è
stata oltremodo preziosa per l’installazione di apparecchiature provenienti dall’Italia a seguito di
revisione periodica, per supporto ai
mezzi ruotati e all’impianto di generazione di energia elettrica della
stazione Mario Zucchelli nonché
per la conduzione e manutenzione
del parco automezzi della stazione
italo-francese Concordia.
Hanno preso parte alla spedizione
anche due sottufficiali Incursori
della Compagnia RECON della
Brigata Marina San Marco, un sottufficiale Sommozzatore del COMSUBIN ed un sottufficiale Tecnico
Motorista, che hanno dato supporto
alle operazioni di trivellazione manuale del pack per il successivo campionamento di specie marine
autoctone e di acqua, assistenza al
personale ricercatore nelle operazioni di pesca a fini scientifici da
gommone, ed effettuato immersioni
allo scopo di raccogliere campioni in
situ. Le competenze specifiche dei
sottufficiali Incursori e del sottufficiale Sommozzatore hanno permesso anche di controllare e
mantenere efficiente la struttura in
cemento del molo di ormeggio delle
imbarcazioni presso la stazione
Mario Zucchelli, fortemente sollecitata nel corso di alcune recenti
burrasche, nonché di installare nuovi
punti di ormeggio per le unità minori. n
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