Donazione degli organi: in 9 comuni la
dichiarazione di volontà sulla Carta di Identità
Oggi l’Italia comincia dalle Marche per una scelta civile e consapevole: prende il via in nove Comuni Ancona, Ascoli Piceno, Chiaravalle, Fabriano, Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio, San Benedetto del Tronto,
Senigallia – il progetto “Donazione organi: una scelta in Comune” la nuova modalità di dichiarazione della
volontà di donazione di organi e tessuti.
Un’azione strategica per il sistema trapianti nel suo complesso che permette di registrare la dichiarazione di
volontà, il proprio consenso o diniego alla donazione, firmando un semplice modulo nel momento di
rilascio
o
rinnovo
del
documento
di
identità.
“Un progetto di grande rilevanza – commenta il presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso della
presentazione alla stampa – ulteriore testimonianza dell’altissimo profilo morale della comunità
marchigiana, sensibile verso valori di condivisione, generosa e disponibile. Auspico che il progetto si ampli a
tutti i Comuni delle Marche per incrementare ancora di più le donazioni in una regione che già vanta il
record a livello italiano per numero di donatori. Questo anche grazie ai servizi avanzati del servizio sanitario
regionale
per
i
trapianti”.
“Gli ottimi risultati raggiunti nei Comuni che hanno già attivato questo servizio – ha detto il direttore del
Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa - sono incoraggianti per l’avvio della nuova modalità di
registrazione della dichiarazione di volontà nei nove Comuni della regione Marche. Siamo convinti della
centralità di questa ulteriore opportunità offerta ai cittadini per esprimersi sulla donazione di organi e
tessuti: dai dati che sono disponibili sul nostro sito internet emerge una cospicua propensione alla
donazione mentre sono davvero limitate le opposizioni registrate. Con il completamento normativo che è
stato disposto a giugno - conclude Nanni Costa - stiamo ricevendo la disponibilità di moltissimi Comuni ad
attivare quanto prima questa nuova procedura. Il Centro Nazionale Trapianti è al lavoro per estendere
gradualmente il modello operativo, utilizzato anche nei nove Comuni della Regione, alle amministrazioni
comunali
con
le
quali
siamo
in
contatto”.
“Una scelta in Comune”: un’idea semplice, ma dal grande valore civile. Anche in alcuni Comuni delle
Marche i cittadini potranno utilizzare un momento rituale, come il rinnovo di un documento di identità, per
fare una scelta consapevole di civiltà – ha affermato il presidente di Federsanità Anci, Angelo Lino Del
Favero - Federsanità Anci, più che soddisfatta dai risultati raggiunti dalla sperimentazione in atto nella
Regione Umbria, sostiene metodologicamente anche l’estensione della felice esperienza nella Marche.
L’alleanza tra Enti locali e sanità può produrre effetti moltiplicativi che incidono sui livelli di salute della
popolazione. Lo scopo è quello di poter contattare e informare adeguatamente sulle prospettive tutti i
cittadini. Ogni anno passano per le anagrafi comunali circa dieci milioni di persone, pertanto è facile
dedurre come questa sia un’opportunità per accrescere la cultura della responsabilità sociale”.
“La strategia di comunicazione messa in atto per accrescere le donazioni in una comunità già aperta e
sensibile ma che presenta piccole sacche di resistenza – ha aggiunto Spacca – ha fatto cadere la scelta sulla
generosa disponibilità di Cesare Bocci, attore marchigiano dalla grande capacità di sensibilizzazione, già
protagonista del corto sulle donazioni di organi presentato alla 69° Mostra di Venezia dal titolo ‘E la vita
continua’”.
La procedura consentirà di raggiungere in modo progressivo e costante tutti i cittadini maggiorenni, invitati
dall’operatore dell’ufficio anagrafe a manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione
sottoscrivendo apposito modulo. Le espressioni registrate al Comune non verranno indicate sul documento
di identificazione ma saranno trasmesse direttamente e in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti. Il
colloquio tra il sistema informativo comunale e il Sistema Informativo Trapianti avviene tramite software
che ha la possibilità di attivare dalla postazione dell’operatore un server remoto. Il colloquio utilizza il
canale crittografato (https) e prevede una mutua autenticazione fra i due sistemi tramite un certificato
digitale.
Il Sistema Informativo Trapianti viene consultato per ogni potenziale donatore in stato di accertamento di
morte cerebrale dal Centro Regionale Trapianti in modalità sicura e in regime di H 24. Questo meccanismo
consente di verificare per ogni accertamento di morte con criteri neurologici se il potenziale donatore si era
espresso in vita (e in questo caso fa testo la sua volontà negativa o positiva); nell’eventualità che non vi sia
stata alcuna volontà dichiarata viene data ai familiari la possibilità di opporsi o meno alla donazione.
Il
sistema
di
dichiarazione
Come noto ai cittadini italiani maggiorenni, sino ad ora, era stata offerta la possibilità di dichiarare la
propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte come segue:
compilando e firmando un modulo presso la ASL/Area Vasta di appartenenza; in questo caso la volontà è
registrata nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) ed è accessibile in tempo reale dai medici del
coordinamento trapianti in caso di possibile donazione; presso i Comuni con trasmissione cartacea alla
ASL/Area Vasta, previa convenzione tra il Comune e la ASL/Area Vasta di riferimento;
firmando l’atto olografo della Associazione Italiana per la donazione di organi tessuti e cellule (AIDO)
compilando e firmando tessere all’uopo predisposte (tesserino blu del Ministero della Salute o tessere di
associazioni
di
settore)
da
conservare
tra
i
documenti
personali;
con dichiarazione in carta libera, completa di tutti i dati personali, datata e firmata anche questa da
conservare tra i documenti personali.
Queste sono le modalità pienamente valide ai sensi di legge. Nel caso in cui un cittadino abbia sottoscritto
più di una dichiarazione di volontà, fa fede l’ultima versione. Se un cittadino non si è espresso in tema di
donazione di organi e tessuti, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto (coniuge non separato,
convivente more uxorio, figli maggiorenni, genitori, rappresentante legale) non si oppongono alla
donazione. L’informazione ai familiari sull’attivazione della procedura di accertamento di morte con criteri
neurologici
è
obbligatoria.
Con il progetto che si sta avviando viene pertanto introdotta una nuova modalità: viene compilato e
firmato al momento del rilascio o rinnovo della Carta di identità, come su detto, un modulo presso l’ufficio
Anagrafe dei Comuni coinvolti e la dichiarazione di volontà viene così registrata nel Sistema Informativo
Trapianti
(S.I.T.)
Leggi e decreti che regolamentano la dichiarazione di volontà in Italia
Legge 1 aprile 1999 n. 91, art.23 (Disposizioni transitorie): introduce il principio del consenso o del dissenso
esplicito. A tutti i cittadini viene data la possibilità (non l'obbligo) di esprimere la volontà in merito alla
donazione dei propri organi e tessuti. Attraverso la dichiarazione di volontà ogni singolo cittadino ha la
possibilità di esprimersi liberamente, facendo in modo che, in caso di morte, la sua volontà venga
rispettata.
Decreto Ministeriale 8 aprile 2000: il Ministero della Sanità promuove l'acquisizione delle dichiarazioni
di volontà relative al prelievo di organi e di tessuti secondo modalità uniformi in tutto il territorio
nazionale. I punti di accettazione della aziende unità sanitarie locali in quanto deputati alla raccolta dei
moduli inerenti alle dichiarazioni di volontà dei cittadini interessati, assicurano la registrazione dei dati di
identificazione anagrafica di questi ultimi e delle relative dichiarazioni di volontà in un archivio nazionale
(Sistema Informativo Trapianti- SIT) appositamente predisposto dal Centro Nazionale Trapianti,
attraverso la rete del sistema informativo sanitario o rete pubblica.
Decreto Ministeriale 11 marzo 2008: prevede l'ampliamento dei punti di ricezione della dichiarazione di
volontà, al fine di favorire la promozione della cultura della donazione degli organi, coinvolgendo i Comuni
e i Centri di riferimento Regionali per i Trapianti (CRT) nelle attività di accettazione della dichiarazione di
volontà, in aggiunta alle strutture menzionate nell’ art. 2, comma 2, del Decreto Ministeriale dell'8 aprile
2000; pertanto, il presente decreto consente agli uffici comunali di ricevere il modulo per la registrazione
della dichiarazione di volontà nel Sistema Informativo Trapianti (SIT). Unica condizione è che ciò avvenga
nell’ambito di una convenzione tra il Comune e la Azienda Sanitaria locale avente ad oggetto l’accordo sul
funzionamento di tale servizio.
L’art.3, comma 3, Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 così come modificato dall’art. 3, comma 8-bis,
Decreto-Legge 30 dicembre 2009, n. 194 (cosidetto “Milleproroghe”), convertito, con modificazioni, dalla
Legge 26 febbraio 2010, n. 25, dispone che “la carta d’identità può altresì contenere l’indicazione del
consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte. I comuni
trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema Informativo
Trapianti, di cui all’articolo 7, comma 2, della legge 1 aprile 1999, n. 91”.
Dati donazione della Regione Marche al 31 ottobre 2013
Decessi con lesioni encefaliche 126/612 decessi avvenuti nelle Rianimazioni
Donatori segnalati
58 (pmp 45,16)
Inidoneità
5
Donatori procurati
33 (pmp 25,69)
Donatori effettivi
32 (pmp24,91)
Donatori utilizzati
30 (pmp23,36)
Opposizioni
19 (32,76%)
Donatori multitessuto
10
Cornee
412
Trapianti
Fegato
Rene
Fegato-rene combinato
36
32
1
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