Nel grafico vediamo cosa succede nell’arco di due settimane: in blu la
distribuzione tradizionale dei concentrati mentre in verde quella con il
stributore Automatico di Concentrati
Distributore
autore: Stefano Chellini
ZOOTECNIA BIOLOGICA
Miglioramento delle condizioni di allevamento di bovini
da carne e ottimizzazione dei costi di alimentazione
Spesso negli allevamenti da carne della
Liguria la maggior parte del ciclo produttivo viene svolta al pascolo. In queste condizioni l’ingrasso dei capi risulta difficoltoso in quanto la distribuzione degli alimenti
concentrati (mangime) necessari alla fase
di ingrasso degli animali non risulta
ottimale. Infatti, tradizionalmente, (per
motivi logistici ed economici) questi vengono somministrati in una o due soluzioni
giornaliere ed in orari non sempre costanti. Inoltre man mano che gli animali utilizzano zone di pascolo sempre più distanti
dalle mangiatoie il rischio di avere capi
suddivisi in gruppi distanti fra loro diventa
sempre più concreto. D’altronde la cronica carenza di viabilità aziendale non permette di raggiungere tutti gli angoli delle
aziende per trasportare e somministrare i
mangimi.
Tutto questo non permette agli animali di
acquisire una routine giornaliera che li
porti a farsi trovare alle mangiatoie al momento della somministrazione con conseguente perdita di mangime a causa di
cinghiali, caprioli e daini e il deterioramento dello stesso in caso di piogge. Oppure
favorisce alcuni capi che si trovano nelle
vicinanze del punto di somministrazione a
scapito di altri al pascolo in zone più
distanti.
Spesso l’allevatore somministra quindi
tali alimenti solo quando tutti gli animali
sono presenti contemporaneamente alla
mangiatoia oppure è costretto a lasciarne
alcuni senza integrazione alimentare.
Questa sperequazione nell’alimentazione
dei bovini è causa di grave danno economico e peggioramento del benessere
degli animali.
Un sistema di allevamento così concepito
richiede inoltre la formazione di gruppi assolutamente omogenei per impedire fenomeni di
competizione alimentare.
Nell’allevamento biologico tutte queste problematiche risultano acuite dalla necessità di
rispettare un rigido rapporto concentrati/foraggi
che può essere al massimo il del 40% della
razione giornaliera e il 30% su base annua.
Materiali:
Il Distributore Automatico di Concentrati (DAC)
della Orvalex ha alcuni grossi vantaggi, rispetto
ad altri alimentatori automatici, che ne permettono l’utilizzo al pascolo:
• non prevede l’istallazione di impianti fissi,
nastri trasportatori, coclee, etc
• utilizza microchip posti in una marca auricolare discoidale molto piccola e non in collari
ingombranti e che possono risultare pericolosi per gli animali
• la distribuzione del mangime avviene essenzialmente per gravità
• può essere facilmente adattato dall’alimentazione elettrica 220 V a quella a batteria
12/24 Volt
Il funzionamento è estremamente semplice:
attraverso un mini computer vengono impostati
i seguenti parametri:
• data e ora
• quantità massima di mangime distribuibile al
giorno (parametro di sicurezza)
• il numero di distribuzioni giornaliere
• il quantitativo giornaliero per singolo capo
• la percentuale di restituzione nel pasto successivo nel caso un capo salti una distribuzione
• la quantità di mangime presente nell’alimentatore
sul mini computer è possibile visualizzare la
quantità di alimento ingerito da ogni animale il
giorno stesso e il giorno prima.
Attraverso questi parametri è stato possibile
ottimizzare la distribuzione del mangime.
Risultati ottenuti:
L’istallazione dell’Alimentatore automatico con
lettore di microchip auricolare ha permesso di:
• verificare il miglioramento in campo delle
condizioni di allevamento, attraverso 4 somministrazioni giornaliere personalizzate in
base all’età del capo, allo stato fisiologico e
al momento del ciclo di ingrasso.
• dimostrare la funzionalità del sistema proposto anche per le aziende liguri sia in termini di
efficienza che in termini economici.
• Ridurre significativamente il costo della
manodopera e della fatica dell’operatore: il
tempo impiegato nelle due tesi a confronto è
stato rispettivamente di 110 min/settimana
nel caso della distribuzione manuale e di 30
min/settimana nel caso del DAC.
• 73% manodopera per la distribuzione
di concentrati
• migliorare il benessere animale: la distribuzione costante di un numero maggiore di
pasti in quantità minori di alimenti ricchi in
carboidrati permette una stabilizzazione
della flora ruminale con conseguente riduzione del pH ruminale e delle dismetabolie conseguenti;
• ridurre i fenomeni di competizione alimentare
e i conseguenti atti di violenza tra animali.
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