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DETERMINANTI FISIOLOGICI DELL’AREA DELL’ANELLO DELLA VALVOLA TRICUSPIDE. STUDIO
ECOCARDIOGRAFICO TRIDIMENSIONALE DI VOLONTARI SANI
Denisa Muraru1, Csaba Jenei2, Federico Veronesi3, Giacomo Cavalli1, Patrizia Aruta1,
Anna Maddalozzo1, Sabino Iliceto1, Luigi P. Badano1
1
Dipartimento di Scienze Cardiache, Toraciche e Vascolari, Università di Padova, Padova
2
Department of Cardiology and Cardiac Surgery, Debrecen - Hungary
3
Dpt of Electrical, Electronic and Information Engineering, Bologna
Premessa: Le dimensioni e la funzione dell’anello della valvola tricuspide (AVT) giocano un ruolo cruciale nell’indicazione alla concomitante anuloplastica tricuspidale in pazienti da sottoporre ad intervento cardiochirugico correttivo per valvulopatie del cuore sinistro. Tuttavia l’AVT ha una complessa
morfologia 3D (un’area non planare!) e la mancanza di software di analisi dedicati ha sinora impedito
di stabilire i determinanti fisiologici dell’area dell’AVT.
Obiettivo: Utilizzare l’ecocardiografia 3D transtoracica e un nuovo software specifico per la VT di nostra concezione per l’analisi quantitativa dell’AVT e per stabilire le relazioni tra AVT, parametri demografici ed i volumi delle camere destre in volontari sani
Metodi: Abbiamo acquisito dataset 3D multibattito di ventricolo destro (VD), atrio destro (AD) e VT, utilizzando l’approccio apicale transtoracico ed un ecografo Vivid E9 (GE Vingmed, Horten, N) in 79 volontari
sani (45 ± 13 anni, range 20-74 anni; 34 maschi). L’AVT 3D è stata misurata con nuovo software specifico per la VT di nostra concezione. L’utilizzatore cerca il frame in meso-sistole (MS) per identificare i punti
di riferimento dell’AVT utilizzando diversi piani di rotazione. Successivamente, il software ricostruisce
automaticamente il modello 3D dell’AVT e lo traccia per ogni frame del ciclo cardiaco. I volumi di VD ed AD
sono stati misurati con i softwares 4D RV Function™ and LA Function™ (TomTec Imaging Systems, D). Risultati: La risoluzione temporale dei dataset 3D fu 34 ± 6 vps (range 24-57). AVT si ridusse
da 4.92 ± 0.75 cm² a 4.37 ± 0.51 cm² durante la sistole, per poi allargarsi e raggiungere l’area massima (6.06 ± 0.78 cm²) nella parte finale della diastole. L’AVT massima correlò con i volumi di VD (r = 0.57, p < 0.0001) e AD (r = 0.34, p = 0.01) in telediastole e con il volume di
AD in telesistole (r = 0.49, p < 0.0001). AVT correlò anche con la superficie corporea (SC) dei
soggetti (r = 0.59 AVT ad inizio della sistole, r = 0.75 AVT in MS, r = 0.75 AVT a fine sistole,
r = 0.59 AVT nella parte precoce della diastole, r = 0.69 AVT nella parte tardiva della diastole,
p < 0.0001), ma non con l’età dei soggetti. L’AVT massima era più ampia nei maschi che nelle
femmine (11.8 ± 1.5 cm² vs. 9.9 ± 1.5 cm²; p < 0.0001), ma queste differenze scomparvero dopo
indicizzazione per la SC (6.1 ± 0.6 cm2/m² vs 6.0 ± 0.9 cm2/m² p = 0.56). All’analisi logistica lineare multivariata, la SC rimase l’unica variabile indipendente correlata all’AVT massima (R² = 0.48). Conclusioni: L’AVT normale è una struttura molto dinamica durante il ciclo cardiaco e raggiunge la sua
area massima nella parte tardiva della diastole. Sebbene il sesso, le dimensioni corporee, i volumi
di VD ed AD siano correlati con l’AVT massima, la SC è l’unica variabile indipendente che determina
l’AVT massima in soggetti normali. I nostri dati supportano l’uso dell’area indicizzata per la SC per
porre indicazione ad anuloplastica della tricuspide.
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