Collettori e gruppi preassemblati
0103IT Dicembre 2013
Collettore premontato e precablato con
ISO
9001
regolazione elettronica
Serie R559
0006/7
ISO
14001
0032A/3
OHSAS
18001
0064L/1
Caratteristiche tecniche
• Da 4 a 12 attacchi miscelati (acqua miscelata) per circuiti impianti radianti.
• 3 attacchi diretti (acqua non miscelata) per radiatori, scaldasalviette, fancoil...
• Gruppo di miscelazione con valvola miscelatrice a 3 vie.
• Alimentazione 230 V~ ± 10 %, trasformatore a 230 V / 24 V montato a bordo.
• Connessione via bus ad altri dispositivi di regolazione Giacomini.
• Regolazione della temperatura di mandata a punto fisso o con compensazione
climatica.
• Utilizzo con attuatori elettrotermici:
24 V - R473 - normalmente chiusi (N.C.)
24 V - R478 - normalmente aperti (N.O.)
• Centralina KPM20 preconfigurata.
• Circolatore.
R559
Descrizione
Il collettore premontato e precablato R559 è equipaggiato con 3 stacchi per
circuiti ad acqua non miscelata (attacchi diretti) e da 4 a 12 stacchi per circuiti
ad acqua miscelata (attacchi miscelati) utilizzabili per impianti radianti.
La centralina elettronica KPM20 montata a bordo, provvede:
• Al controllo della miscelazione mediante un motore modulante ed una
valvola miscelatrice tre vie a vitone.
• Al comando del circolatore e di max 12 circuiti a bassa temperatura.
• Al controllo della temperatura di mandata tramite una sonda K363P ed,
eventualmente, ad un'altra sonda K363P per il controllo della temperatura
di ritorno (in abbinamento al controllore di rete KM203 ed al display di
interfaccia per l'utente KD200/KD300).
I componenti montati separatamente sono:
• Le teste elettrotermiche R473-R478.
• I termostati di tipo BUS, serie K481, K483, K485.
• L'eventuale sonda K365P per il rilevamento della temperatura esterna,
qualora sia prevista la compensazione climatica.
Funzionamento
La centralina KPM20 presente nei gruppi R559 è l’elemento basilare per il
controllo del gruppo stesso, indipendentemente dalla tipologia di regolazione
che si intende effettuare. Ad installazione ultimata, ad esso risultano cablati
i componenti elettrici ed elettronici fondamentali per il funzionamento del
gruppo stesso quali:
• Attuatori elettrotermici (R478 N.O. o R473 N.C. 24 V) dedicati al controllo dei
circuiti dell’impianto radiante.
• Circolatore per zona miscelata.
• Motore K281 per il controllo del gruppo di miscelazione.
• Sonda per il controllo della temperatura di mandata per l’impianto radiante.
• Trasformatore per la centralina KPM20.
Per il controllo della temperatura ambiente nei locali nei quali è installato
il sistema radiante, all’unità KPM20 devono essere connessi via bus uno
o più termostati ambiente serie K481-3-5. Qualora sia prevista l’opzione
raffrescamento, si deve prevedere l’installazione di termostati con sonda di
umidità relativa integrata.
Funzionamento idraulico
Versioni disponibili
T
Il gruppo R559 è disponibile in due versioni: R559A e R559B che differiscono
per il modo di regolazione primaria:
V
R559A: regolazione a punto fisso con set modificabile.
In questo caso viene regolata la temperatura di mandata mediante un
regolatore PI (proporzionale integrale); il valore di temperatura desiderato
può essere impostato mediante il potenziometro rotativo disposto sul
frontale dell’unità I/O KPM20 secondo la scala 20÷80 °C (modo di conduzione
riscaldamento) o 15÷30 °C (modo di conduzione raffrescamento).
M
P
R298
K281
R559B: regolazione con compensazione climatica.
In questo caso la temperatura di mandata viene regolata sempre mediante
un regolatore PI ma il valore desiderato varia automaticamente secondo
una curva di compensazione preconfigurata. Nel caso di impianto per
riscaldamento e raffrescamento la centralina KPM20 utilizza curve di
compensazione differenziate. Il valore di temperatura impostato mediante il
potenziometro rotativo disposto sul frontale della KPM20 assume, in questo
caso, il significato di temperatura di mandata massima alle condizioni esterne
più severe.
Dati tecnici
• Campo di temperatura 5÷110 °C
• Pressione massima di esercizio 10 bar.
R
I
U
O
A
W
B
J
D
Figura 1
Le valvole a sfera R259T (1”) I e O costituiscono i punti di collegamento al
circuito primario. Dalla valvola I entra nel gruppo R559 il fluido termovettore
proveniente direttamente dalla caldaia, mentre attraverso la valvola O si ha
il ritorno al primario di una portata analoga a quella entrata dalla valvola I. I
collettori modulari R53SM (DN32 x 18), A e B dotati di detentore di regolazione
con memoria meccanica, consentono la connessione e la regolazione dei corpi
alimentati ad acqua non miscelata (ad esempio termoarredi e scaldasalviette in
inverno, fancoil in estate). Il collettore superiore A funge da collettore di
1
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Collettore premontato e precablato con
ISO
9001
regolazione elettronica
Serie R559
L’alimentazione del gruppo R559 può essere effettuata attraverso le
connessioni 1” femmina della valvola a sfera R259T con bocchettone.
Come illustrato nella figura 1 la mandata è da collegare alla valvola superiore
e il ritorno alla valvola inferiore.
Collegamento dei circuiti con attacchi diretti o miscelati
Tutti gli attacchi predisposti per il collegamento dei circuiti (sia diretti che
miscelati) sono caratterizzati dalla connessione Giacomini Base 18.
In funzione della tipologia di tubazione adottata scegliere l’adattatore idoneo
secondo la tabella qui riportata:
OHSAS
18001
0064L/1
Per l’alimentazione delle utenze elettriche del gruppo R559 è sufficiente
collegare il trasformatore per la KPM20 alla rete 230 V~ 50 Hz. La parte elettrica
interna è precablata ad eccezione degli attuatori elettrotermici (24 V) – da
ordinare separatamente – che vanno installati solo ad operazioni di carico e
bilanciamento dell’impianto idraulico ultimate.
KPM20
Regolazione della temperatura ambiente
Per effettuare la regolazione della temperatura ambiente, il gruppo R559 va
utilizzato con i termostati K481, K483, K485 - da minimo 1 a massimo 8; in
questo modo è possibile comandare gli attuatori elettrotermici - R473 o R478
- collegandoli direttamente alla centralina KPM20, eliminando i cablaggi di
potenza in campo. Ogni uscita della KPM20 può alimentare un massimo di
due attuatori elettrotermici.
Il collegamento fra i termostati e la centralina KPM20 deve essere realizzato in
modalità "ENTRA-ESCI" con cavo bus 4x0,25 mmq schermato.
Nel sistema Giacoklima questo collegamento rappresenta il "bus secondario".
Collegamento fra centralina KPM20 e termostati K481-3-5 (“bus secondario”)
Termostato
#8
Termostato
#3
Termostato
#2
Unità l/O KPM20
Termostato
#1
23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44
C
OPEN
Alimentazione del gruppo
0032A/3
Alimentazione elettrica
CLOSE
mandata, il collettore inferiore B funge da ritorno. Sulla valvola miscelatrice
R298 è montato l’attuatore elettrico K281 (24 V), comandato a sua volta
dall’unità KPM20, al fine di provvedere alla corretta miscelazione in funzione
della regolazione necessaria. Il fluido di ritorno dall’impianto a pannello arriva
al collettore inferiore R ove in piccola parte si dirige verso il detentore D e
quindi al circuito primario di ritorno, mentre il quantitativo maggiore aspirato
dalla pompa P viene re-immesso in circolo, miscelato con la parte di fluido
di acqua non miscelata proveniente dalla valvola I, attraverso il collettore di
mandata M. In funzione delle condizioni di regolazione necessarie e della
temperatura rilevata dalla sonda K363P collocata nel punto T, l’unità KPM20
invierà al motore K281 segnali di modulazione della valvola miscelatrice R298
con ingresso nel gruppo di un quantitativo di acqua dal circuito primario
dipendente dal carico termico e dal ∆T rilevato e sufficiente a mantenere la
temperatura di mandata alle condizioni necessarie. Onde evitare problemi
causati da un indesiderato innalzamento della temperatura del secondario
dovuta a fortuite cause, l’unità KPM20 è dotata di una funzione di sicurezza
che va a comandare in by-pass il gruppo di miscelazione (escludendo perciò
il primario) e allo stesso tempo a disattivare il circolatore qualora riceva dalla
sonda collocata nel punto T un segnale di sovratemperatura. L’assenza di
una valvola differenziale nel gruppo R559 è giustificata dal fatto che l’unità
KPM20, qualora tutti i circuiti dedicati al pannello radiante risultino chiusi, è
in grado di disattivare il circolatore evitando inutili sovrapressioni all’interno
del circuito secondario.
Tipologia di
tubazioni
ISO
14001
0006/7
8
7
6
5
4
3
2
1
24Vac
Tipologia di adattatori
Attacchi miscelati
Attacchi diretti
NC
1
R179AM
R179AM
Rame
-
R178
Il collegamento dei circuiti ad acqua miscelata deve essere eseguito
rispettando scrupolosamente le indicazioni riportate nella documentazione
di progetto.
2
NO
3
SECBUS
RT+ RT- Com Vs
4 5 6 7
Com
+VDP
DP
AI2 AI1
CHRONO WINTER
SETBACK SUMMER
MAIN BUS
RT+ RT- Com Vs
8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
RT+
RTCom
V+
Multistrato
RT+
RTCom
V+
R179AM
RT+
RTCom
V+
R179AM
RT+
RTCom
V+
Plastica
C
BUS secondario
Ogni termostato collegato al cavo bus rileva la temperatura dell’ambiente nel
quale è installato e la confronta costantemente con la temperatura desiderata
in esso impostata (SET POINT). Se la temperatura misurata differisce da quella
desiderata, il termostato invia una richiesta all’unità KPM20 che la elabora e
la traduce nell’azione (apri/chiudi) corrispondente, in funzione del tipo di
teste elettrotermiche utilizzate e del tipo di funzionamento (riscaldamento/
raffrescamento).
• Nel caso di impiego di teste elettrotermiche R478 (N.O.), la richiesta di flusso
determina l’assenza di alimentazione delle stesse (attuatori aperti dal punto
di vista idraulico).
• Se vengono utilizzate teste elettrotermiche R473 (N.C.), la richiesta di flusso
determina l’alimentazione delle teste (attuatori aperti dal punto di vista
idraulico).
Nel caso in cui un termostato richieda flusso partendo dalla condizione di
attuatori tutti idraulicamente chiusi, l’unità KPM20 provvede ad attivare
il circolatore con un ritardo di circa 3 minuti, consentendo in tal modo
all’attuatore interessato di aprire completamente la valvola ed evitare che
il circolatore spinga su circuiti idraulicamente chiusi. Viceversa, alla chiusura
dell’ultimo attuatore, l’unità KPM20 disattiva automaticamente il circolatore.
2
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ISO
9001
regolazione elettronica
Serie R559
0006/7
Elementi di segnalazione
ISO
14001
0032A/3
OHSAS
18001
0064L/1
• otto LED di colore rosso (1-8) indicano lo stato degli attuatori elettrotermici
comandati.
L’accensione di un LED significa che l’attuatore corrispondente è alimentato
ed inoltre:
- per gli attuatori R478 (N.O.) il LED acceso indica l’assenza di flusso nel
corrispondente circuito;
- per gli attuatori R473 (N.C.) il LED acceso indica la presenza di flusso nel
corrispondente circuito.
• un LED di colore rosso (9) indica, quando acceso, che è attivo il modo di
conduzione INVERNO.
• un LED di colore arancione (10) indica, quando acceso, che è attivo il modo
di conduzione ESTATE.
• un LED di colore rosso (11) indica, quando acceso, che è presente un
allarme da sonda anticondensa.
• un LED di colore arancione (12) indica:
- se acceso lampeggiante l’attivazione di un programma CRONO.
(possibile solo in presenza di un controllore di rete KM203 collegato sul bus
primario).
- se spento il funzionamento in modalità locale non attenuato.
(possibile solo in presenza di un controllore di rete KM203).
- se acceso fisso il funzionamento in modalità attenuazione NOTTE.
(possibile solo in presenza di un controllore di rete KM203).
• un LED di colore verde (13) indica, quando acceso, che è attivo il circolatore.
• un LED di colore rosso (14) indica, quando acceso, che la sonda di temperatura
di mandata ha attivato un allarme di sovra- o sottotemperatura.
Sulla parte frontale dell’unità KPM20 sono presenti elementi di segnalazione
luminosa costituiti da LED:
9
10
11
1-8
12
13
14
Dimensioni
B
I
C1
G
H
Hu
C2
P
G
B
J
R559
1" x 18
G
1"
B
18
C1
140
Lu
L
I
50
C2
305
Hu
800
Uscite radiatori
H
840
Lu
910
1210
P
150-180
L
950
1250
Tipo
Uscite
N° attacchi
radiatori
4
5
6
7
8
9
10
11
12
3
N° attacchi
pannello
Larghezza
L (mm)
Altezza
H (mm)
Dimensioni cavedio
per installazione
L max (mm)
H max (mm)
Profondità
P (mm)
R559.../4
3
4
950
840
1150
1046
150-180
R559.../5
3
5
950
840
1150
1046
150-180
R559.../6
3
6
950
840
1150
1046
150-180
R559.../7
3
7
950
840
1150
1046
150-180
R559.../8
3
8
950
840
1150
1046
150-180
R559.../9
3
9
1250
840
1450
1046
150-180
R559.../10
3
10
1250
840
1450
1046
150-180
R559.../11
3
11
1250
840
1450
1046
150-180
R559.../12
3
12
1250
840
1450
1046
150-180
3
Collettori e gruppi preassemblati
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Collettore premontato e precablato con
ISO
9001
regolazione elettronica
Serie R559
ISO
14001
0006/7
Ubicazione
• n°2 guaine elettriche da 20 mm;
• n°2 condotti di adduzione e ritorno del fluido termovettore.
Coperchio frontale e telaio di supporto, andranno reinstallati solo ad
operazioni di finitura parete (piastrellatura o imbiancatura) ultimate.
0064L/1
5000
1000
La cassetta viene fornita completa di supporti al fine di renderne più semplice il
posizionamento nel cavedio, in quanto i supporti si alzano, rispetto al pavimento
grezzo, di una quota sufficiente al corretto alloggiamento dei tubi collegati al
collettore. Questo faciliterà le operazioni di posa delle tubazioni in materiale
sintetico per i circuiti dell’impianto a pannello e per il collegamento dei corpi
scaldanti (radiatori, scaldasalviette, etc.)
Prima di procedere alla messa in opera della cassetta occorre rimuovere il
coperchio frontale e il relativo telaio di supporto; durante le operazioni di
sigillatura della cassetta e finitura della parete (intonacatura e/o piastrellatura)
è opportuno proteggere il gruppo da eventuali sporcamenti accidentali
utilizzando del cartone o una lastra di polistirolo (o l’imballo).
OHSAS
18001
Collettori R53SM
Stacchi per radiatori / fancoil (attacchi diretti)
∆p [mm H2O]
Dati gli ingombri della cassetta e la necessità di mantenere comunque il tutto
facilmente ispezionabile, è opportuno installare il gruppo R559 in un apposito
vano tecnico o in un vano ripostiglio. Data la profondità della cassetta (min
150 mm – max 180 mm) sarà necessario valutare opportunamente la
tipologia di parete idonea all’ubicazione della stessa.
Identificata la collocazione, si dovrà prevedere il posizionamento (alla sinistra
della cassetta stessa) di:
0032A/3
500
100
50
50
100
500
1000
5000
Q [l/h]
Giri di
apertura
0,25
0,5
1
1,25
1,5
2
2,5
3
T.A.
Kv
0,13
0,18
0,22
0,41
0,50
0,59
0,79
0,91
1,15
I numeri relativi alle curve indicano i giri d’apertura del detentore del collettore
di mandata, mentre il detentore del collettore di ritorno è in posizione
completamente aperto (T.A)
Collettori R53VM-R53MM
Stacchi per impianti radianti (attacchi miscelati)
Perdita di carico
Valvola miscelatrice
5000
∆p [mm H2O]
∆p [mm H2O]
5000
1000
1000
500
500
100
10
50
100
500
1000
Q [l/h]
Q= [l/min]
0,2
100
100
500
1000
5000
Q [l/h]
Apertura
otturatore
Kv
Qp
Qbp
T.C.
3,25
0%
100 %
0,5 mm
3,48
11 %
89 %
1mm
3,79
18 %
82 %
2 mm
3,78
29 %
71 %
3 mm
3,12
44 %
56 %
4 mm
2,35
74 %
26 %
T.A.
1,78
100 %
0%
1
5
10
Portata
[l/min]
0,25
1
2
3
4
5
Kv
0,08
0,14
0,30
0,45
0,64
0,85
Qp = portata dal primario;
Qbp = portata dal by-pass;
T.C. = tutto chiuso;
T.A. = tutto aperto;
4
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Collettore premontato e precablato con
ISO
9001
regolazione elettronica
Serie R559
Riempimento e messa in pressione dei circuiti
dell'impianto radiante collegati agli stacchi miscelati
ISO
14001
0032A/3
OHSAS
18001
0064L/1
collocato sulla caldaia.
• Superato il valore di 1,5 bar si procede alla completa chiusura dei detentori
posti sui collettori di mandata e di ritorno del circuito appena caricato.
Queste ultime due operazioni andranno eseguite sistematicamente per tutti
e tre i circuiti di alta temperatura.
Solo a completamento di questa importante fase si potrà effettuare
l’avviamento della zona miscelata, installando l’attuatore K281 sulla
miscelatrice R298 e aprendo completamente il detentore.
Esempio di applicazione
RT+
RTCom
V+
RT+
RTCom
V+
RT+
RTCom
V+
RT+
RTCom
V+
Come per tutti i collettori dedicati agli impianti a pannelli radianti, prima della
fase di getto del massetto a copertura delle tubazioni, si deve procedere al
riempimento ed alla conseguente messa in pressione dell’impianto (come
previsto dalla norma UNI-EN-1264/4).
Per il corretto riempimento dell’impianto si consiglia di procedere come
segue:
• Chiudere la valvola a sfera (R252) collocata all’estremità superiore del
circolatore.
• Chiudere il detentore con apposita brugola (es. 6 mm).
• Rimuovere l’attuatore elettrico K281 agendo sulla ghiera di fissaggio.
Attraverso queste semplici operazioni il circuito secondario risulterà isolato
rispetto al primario.
• Verificare che le memorie meccaniche di tutti i detentori posti sul collettore
di mandata del secondario siano completamente aperte utilizzando
l’apposita chiave R558.
• Chiudere tutti i detentori sul collettore di mandata del secondario utilizzando
l’apposita chiave R558 (brugola es. 5 mm).
• Chiudere manualmente tutte le valvole sul collettore di ritorno del
secondario servendosi degli appositi volantini.
• Collegare un comune tubo in gomma al rubinetto di scarico situato sul
raccordo intermedio del collettore di ritorno per consentire il carico.
• Collegare un altro tubo in gomma al rubinetto situato sul raccordo
intermedio del collettore di mandata per consentire lo scarico.
Procedere al riempimento del primo circuito aprendo i corrispettivi detentori
(sul collettore di mandata) e valvola (sul collettore di ritorno). Quando si è certi
che dal tubo adibito a scarico non esca più acqua frammista ad aria, si proceda
alla chiusura del circuito agendo sui corrispettivi valvola e detentore ed
all’apertura del successivo. Questa operazione va eseguita sistematicamente
fino all’esaurimento dei circuiti.
A questo punto si proceda all’apertura della valvola a sfera (R252) collocata
all’estremità superiore del circolatore al fine di consentire il riempimento dei
collettori e la completa fuoriuscita dell’aria dagli stessi attraverso gli sfoghi
aria automatici.
Riaperti infine tutte le mandate ed i ritorni dei circuiti si può mettere in
pressione l’impianto ai valori previsti dalla norma UNI-EN-1264/4 (“…2 volte
la pressione di esercizio, con un minimo di 6 bar”) agendo ad esempio con
una pompa a mano.
Si può quindi procedere al getto del massetto. L’attuatore K281 e il detentore
potranno essere riportati alle condizioni iniziali solo una volta che i corpi
scaldanti (radiatori, scaldasalviette, ecc.) siano stati correttamente installati
e sfiatati; in questo modo si avrà la certezza che nessuna bolla d’aria possa
rimanere nei circuiti. Il bilanciamento dei circuiti di bassa temperatura
deve essere eseguito solo all’avviamento dell’impianto rispettando
scrupolosamente le indicazioni riportate nella documentazione di progetto.
0006/7
Avvertenze per l’ordinazione
Riempimento e messa in pressione degli elementi
collegati agli stacchi diretti
Il carico e la messa in pressione dei circuiti dedicati ai corpi scaldanti (radiatori,
scaldasalviette, etc) può essere eseguita, per esempio, durante la fase di prova
e collaudo dei montanti d’adduzione.
Il riempimento definitivo potrà essere eseguito direttamente tramite il
rubinetto di carico della caldaia sfiatando direttamente tramite i radiatori.
Anche in questo caso si dovranno eseguire alcune operazioni preliminari
quali:
• Verificare che le memorie meccaniche di tutti i detentori posti sui collettori
di mandata e di ritorno siano completamente aperte utilizzando l’apposita
chiave R558;
• Chiudere tutti i detentori posti sui collettori di mandata e di ritorno
utilizzando l’apposita chiave R558 (brugola es. 5 mm).
Si potrà poi procedere al riempimento dell’impianto come segue:
• Aprendo il corrispettivo detentore sul collettore di mandata.
• Quando si è certi che da tutti i radiatori collegati sia scaricata l’aria, si procede
all’apertura del detentore sul collettore di ritorno; in questo modo si potrà
osservare un progressivo aumento della pressione attraverso il manometro
Con l’unità KPM20 possono essere impiegate esclusivamente teste
elettrotermiche a 24V R478 (N.O.) oppure R473 (N.C.) dotate di cavo di
collegamento di lunghezza pari a 1,5 m. Tali attuatori devono essere ordinati
separatamente in quanto non compresi nella fornitura del gruppo R559.
In combinazione con l’unità KPM20 possono essere utilizzati esclusivamente i
termostati di tipo BUS (serie K481, K483, K485) collegati alla centralina mediante
cavo bus a 4 conduttori. I termostati BUS vanno ordinati separatamente. Se
è previsto anche il funzionamento in raffrescamento, è possibile collegare in
parallelo all’unità KPM20 fino ad un max di n° 4 sonde anticondensa K366A da
ordinare separatamente o ordinare dei termostati BUS con sonda di umidità
relativa integrata. Per completare il sistema Giacoklima di termoregolazione,
ed avere funzioni aggiuntive, è possibile ordinare separatamente un
controllore di rete KM203 e un display di interfaccia per l’utente KD200
(analogico) o KD300 (touch-screen).
5
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ISO
9001
regolazione elettronica
Serie R559
0006/7
Caratteristiche circolatori
WILO Star E-25/1-5 - per R559 da 4 a 8 attacchi miscelati
ISO
14001
0032A/3
OHSAS
18001
0064L/1
WILO YONOS PARA 25/6 - per R559 da 4 a 12 attacchi miscelati
H [m]
H [m]
p-costante
p-costante
6
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
0
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
Q [m /h]
3
P1 [w]
0
100
P1 [w]
max.
80
60
2m
3m
4m
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Q [m3/h]
max
40
1m
5m
4m
3m
2m
30
1m
20
40
20
0
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
10
Q [m3/h]
WILO RS25/6 - per R559 da 4 a 8 attacchi miscelati
0
0,5 m
0
1
0,5
1,5
2
2,5
3
Q [m3/h]
WILO RS25/7 - per R559 da 9 a 12 attacchi miscelati
H [m]
H [m]
7
5
6
4
ma
x
5
ma
x
4
3
3
2
2
ec
o
1
0
ec
o
1
0
1
2
0
3
0
Q [m3/h]
P1[W]
1
2
3
4
P1[W]
100
Q [m3/h]
5
Q [m3/h]
max
140
max
5
120
80
100
80
60
40
eco
0
1
eco
60
2
3
Q [m3/h]
40
0
1
2
3
4
Testi di capitolato
R559
Collettore premontato e precablato per impianti di climatizzazione, in ottone, con regolazione tramite valvola miscelatrice e centralina elettronica. Con attacchi per
adattatori tubo rame, plastica o multistrato. Composto da: 1 collettore di mandata, per acqua miscelata, con detentori frontali di bilanciamento dotati di memoria
meccanica e misuratori di portata scala 0,5÷5 l/min. 1 collettore di ritorno, per acqua miscelata, con valvole di intercettazione con volantino manuale, predisposte
per comando elettrotermico. 1 collettore di mandata, per acqua non miscelata, con detentori frontali di bilanciamento dotati di memoria meccanica. 1 collettore di
ritorno, per acqua non miscelata, con valvole di intercettazione con volantino manuale, predisposte per comando elettrotermico. Tenute in EPDM. Gruppo di carico
e scarico. Sfogo aria. Termometri di misura. Circolatore. Cassetta metallica in lamiera elettrozincata misure (910÷1210)x800x(150÷180) mm (BxHxP). Alimentazione
230 V. Centralina di regolazione KPM20 preconfigurata, con relativo trasformatore 230-24 V e connessione via bus ad altri dispositivi Giacoklima. Regolazione della
temperatura di mandata della zona miscelata: a punto fsso o con compensazione climatica. Coibentazione su stacchi non miscelati. Miscelazione ottenuta mediante
valvola miscelatrice a vitone a tre vie, serie R298, completa di attuatore K281. Campo di temperatura 5÷110 °C. Pressione massima di esercizio 10 bar.
Altre informazioni
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.giacomini.com o contattare il servizio tecnico: ' +39 0322 923372 6 +39 0322 923255 * [email protected]
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buona tecnica esistenti. Giacomini S.p.A. Via per Alzo, 39 - 28017 San Maurizio d’Opaglio (NO) Italy
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