5 2005 SSERVATORI O & O COMUNICAZIONE CULTURA Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali Circ.ne Aurelia, 50 • 00165 Roma • Tel. 06.66398.209 • Fax 06.66398.239 - http://www.chiesacattolica.it • E-mail: [email protected] Servizio nazionale per il progetto culturale Circ.ne Aurelia, 50 • 00165 Roma • Tel. 06.66398.288 • Fax 06.66398.272 - http://www.progettoculturale.it • E-mail: [email protected] 1 Editoriale 2 Approfondimenti Pontificati “mediatici” Vincenzo Grienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 Nuova evangelizzazione e primo annuncio. Per un rinnovato slancio missionario Francesco Lambiasi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 Referendum: uniti per il “non voto” Luisa Santolini, Carlo Casini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 3 Dossier 4 Comunicazioni sociali • Inaugurata a Crema la “Casa della comunicazione” . . pag. • Novara: presentato il Direttorio • I seminaristi a scuola di media 8 5 Progetto culturale • Cantiere aperto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. • Laboratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 13 6 Infomedi@ • Su Sat 2000 in onda “Senza la domenica” . . . . . . . . pag. in preparazione al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale • Sat 2000 e Radio InBlu al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale • I nuovi corsi di “Ateneo” • Gli operatori delle radio ...inBlu si confrontano 15 7 Economia dei media • Siemens: crolla l’utile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. • La7 compra Elefante TV e Delta TV • 2004: anno da record per Mediaset • Milano Finanza: approvato il bilancio 2004 • Assemblea Rcs • Google: utili per 369 milioni di dollari 18 8 I fatti del mese sulla stampa • Il conclave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. • L’elezione di Benedetto XVI 19 9 Segnalazioni multimediali • Comunicazione Sociale, primo rapporto dell’OCCS Nel volume l’esperienza dell’8 per mille. . . . . . . . . . pag. • Le memorie democristiane • Responsabili per il creato per la scuola dell’infanzia 10 Appuntamenti e segnalazioni 21 • Navigando nella rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23 • Notizie dalla rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 24 • XXIV Congresso Eucaristico Nazionale . . . . . . . . . . pag. • Corso base di formazione per animatori della comunicazione e della cultura 25 1. EDITORIALE P“mediatici” ontificati VINCENZO GRIENTI* a finestra mediatica si è aperta su Giovanni Paolo II il 16 ottobre del 1978, giorno della sua elezione al soglio pontificio. Da quella data il Papa “venuto da lontano” ogni domenica si è affacciato dal Palazzo apostolico parlando alla gente di tutto il mondo grazie all’amplificazione e al contributo dei mezzi di comunicazione sociale che per quasi ventisette anni hanno “ripreso” Karol Wojtyla durante il suo ministero petrino “mandando in onda” i suoi viaggi, le sue omelie, le sue esortazioni, la sua sofferenza umana e personale e, dopo che Dio lo ha richiamato a sé, le sue esequie. «Possiamo essere certi che il Santo Padre Giovanni Paolo II sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice» ha detto il cardinale Joseph Ratzinger, futuro Benedetto XVI, nel giorno dei funerali celebrati in Piazza San Pietro prima dell’apertura del Conclave. Quell’8 aprile del 2005 in mondovisione è stata scritta una nuova pagina di storia della Chiesa: al dolore ha fatto seguito la speranza, e quando Benedetto XVI domenica primo maggio 2005 si è riaffacciato dalla finestra che è stata del suo predecessore per un attimo si è perso il riferimento spazio temporale. È come se dalla morte di Giovanni Paolo II all’elezione del nuovo pontefice fosse trascorso un frame, uno scatto fotografico, una frazione di secondo lunga un mese intero. Una percezione, questa, dovuta all’impatto mediatico generato nell’opinione pubblica mondiale dai mezzi di comunicazione di massa. I numeri parlano chiaro: milioni di fedeli raccolti di fronte ai maxischermi nelle Filippine, 800mila polacchi nella spianata di Blonia, almeno tre miliardi di persone ad eccezione della Russia e della Cina raggiunte dalla diretta trasmessa da canali pubblici e privati di tutto il globo. Sarà, così come dicono esperti e massmediologi, l’effetto di un pontificato mediatico come quello di Giovanni Paolo II, ma fermarsi a questa considerazione sarebbe troppo riduttivo. Non si può L 2 negare che Karol Wojtyla stesso è stato un “media”, cioè un messaggio vivente di testimonianza cristiana Urbi et Orbi, alla città e al mondo. Il Papa polacco è diventato coscienza del mondo di fronte ad eventi epocali che hanno segnato la storia dell’umanità: dalla caduta del muro di Berlino all’11 settembre 2001; dalle guerre alle tragedie che hanno registrato milioni di vittime. Tutti fatti e notizie che puntualmente sono stati raccontati dai grossi network mondiali in diretta televisiva e su Internet. «È stato consolante vedere quanto velocemente la comunità internazionale ha risposto al recente Tsunami che ha provocato vittime incalcolabili – scrive Giovanni Paolo II nel suo Messaggio per la 39ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali –. La rapidità con cui oggi si propagano le notizie accresce chiaramente la possibilità di prendere in tempo misure pratiche per offrire il maggior sostegno possibile. In questo mondo i media possono conseguire un’immensa quantità di bene». Ed è puntando a questo bene, ma con profilo e personalità diverse, che Benedetto XVI una volta insediato nella cattedra di Pietro ha profeticamente intuito il ruolo fondamentale e irrinunciabile dei mass media per l’evangelizzazione. Il pontefice tedesco ha sentito la necessità di porsi in dialogo con il mondo delle comunicazioni sociali a soli tre giorni dalla sua elezione. «Perché gli strumenti di comunicazione sociale possano rendere un positivo servizio al bene comune, occorre l’apporto responsabile di tutti e di ciascuno. È necessaria una sempre migliore comprensione delle prospettive e delle responsabilità che il loro sviluppo comporta in ordine ai riflessi che di fatto si verificano sulla coscienza e sulla mentalità degli individui come sulla formazione della pubblica opinione» ha sottolineato Ratzinger ringraziando giornalisti, fotografi e operatori radiotelevisivi che da Roma hanno seguito minuto per minuto l’evolversi degli eventi. Benedetto XVI ha raccolto così il testimone di Giovanni Paolo II quasi dicendo “È ora che il mondo sappia che Tu mi hai mandato”. La preghiera di Gesù al Padre in uno dei capitoli più belli del Vangelo di San Giovanni è stata ricalcata alla lettera dal successore di Wojtyla con la certezza che di fronte al “nuovo areopago” occorre essere sempre più consapevoli che “l’evangelizzazione stessa della cultura moderna dipende in gran parte dal loro influsso” (Redemptoris missio, 37). Il mandato di comunicare il Verbo della vita diventa così un’operazione che richiede particolare attenzione ai cambiamenti generati da questi meravigliosi strumenti della comunicazione sociale ed è un impegno che Benedetto XVI ha ereditato e riproposto con umiltà e sensibilità di teologo tutto proteso ad annunciare quella Verità che rende liberi gli uomini. * Giornalista 2. APPROFONDIMENTI Nevangelizzazione uova e primo annuncio. Per un rinnovato slancio missionario FRANCESCO LAMBIASI* uova evangelizzazione e Primo annuncio, due temi sempre presenti nel magistero della Chiesa italiana che richiamano l’urgenza, peraltro già sottolineata dal Santo Padre in più occasioni, della necessità di un rinnovato slancio missionario rivolto anche a chi è già battezzato. Nel mese di giugno 2003 veniva pubblicata la III Nota sull’Iniziazione Cristiana, dove due paragrafi risultano particolarmente importanti perché dedicati al Primo annuncio (nn. 21-22). È stata questa la conclusione di un percorso iniziato nel 1970 con il Documento Base. Quest’ultimo sottolineava che «l’evangelizzazione propriamente detta è il primo annuncio della salvezza a chi, per ragioni varie, non ne è a conoscenza o ancora non crede (...)». E aggiungeva che “anche i cristiani ferventi, del resto, hanno sempre bisogno di ascoltare l’annuncio delle verità e dei fatti fondamentali della salvezza e di conoscerne il senso radicale, che è la “lieta novella” N dell’amore di Dio” (RdC 25)». Poi, nel successivo n. 30 del Documento Base si distingueva la “prima evangelizzazione” dalla catechesi, da intendere come “sviluppo” ed “esplicazione sempre più sistematica”, come farà in seguito il Direttorio Catechistico Generale del 15 agosto 1977. Le tappe toccate in questi ultimi anni sul versante della Nuova evangelizzazione e del Primo annuncio sono sotto gli occhi di tutti: occorre ricordare nel 1988 la Lettera per la riconsegna dell’RdC, che ribadiva la necessità di promuovere una pastorale di prima evangelizzazione, fondata sul Primo annuncio; nel ’90 Evangelizzazione e testimonianza della carità individuava il nodo centrale del Primo annuncio: Gesù Cristo morto e risorto, salvezza di Dio per ogni uomo; nel 2001 Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia ai numeri 57 e 58 metteva in rilievo come i destinatari del Primo annuncio non sono solo i non credenti, ma anche i non praticanti e coloro che sono abbandonati; gli stessi fanciulli battezzati hanno bisogno del Primo annuncio; infine, nel 2004 Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia al numero 6 presenta le motivazioni e propone le modalità concrete per ripartire dal Primo annuncio e dal Vangelo di Gesù. Un percorso, questo, non irto di difficoltà, ma che alla fine ha fatto raccogliere i frutti dell’impegno della Chiesa italiana e, in particolare, della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi e dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei. Un passaggio importante è stata l’approvazione della III Nota sull’Iniziazione Cristiana nella sessione del Consiglio Episcopale Permanente (24/26 marzo 2003). In quell’occasione si è dato esplicito mandato alla suddetta Commissione di preparare una bozza di documento sul Primo annuncio. La Commissione ha elaborato uno schema di base e ha promosso un seminario di studio nei giorni dal 12 al 14 marzo 2003 dedicato a questo tema, mentre l’Ufficio Catechistico Nazionale ha organizzato il convegno annuale dei direttori degli UCD (16-19 giugno 2003) sul tema: “Il primo annuncio in parrocchia”, e un seminario di studio, in collaborazione con il COP, con un gruppo di parroci e di pastoralisti a Verona (8-10 marzo 2004) 3 2. APPROFONDIMENTI sul tema: “Il primo annuncio in parrocchia. Dalle esperienze al progetto”. Siamo ai giorni nostri: l’8 febbraio 2005 il materiale in possesso della Commissione Cei competente è stato rielaborato da un gruppo di consulenti ed esperti fino a giungere, dopo un lungo iter di studio, alla redazione della già accennata bozza che si compone di quattro capitoli: nel primo, dal titolo “Alle sorgenti dell’evangelizzazione” vengono descritti l’importanza, il contenuto, i linguaggi, le finalità del Primo annuncio, inquadrando quest’ultimo nel più ampio orizzonte dell’evangelizzazione. Il secondo capitolo “Comunicare il vangelo oggi” tenta di contestualizzare il Primo annuncio nello scenario dell’attuale contesto culturale, segnato da un avanzato processo di secolarizzazione e da un diffuso bisogno religioso, fragile e ambiguo; il terzo capitolo, invece, dal titolo “Gesù risorto è la nostra salvezza” offre una possibile esemplificazione concreta di Primo annuncio, ripercorrendone la struttura portante, così come viene fatto paradigmatamente dalla liturgia della veglia pasquale; il quarto capitolo, infine, propone alcune brevi indicazioni operative per attuare una pastorale di Primo annuncio con particolare riferimento ai soggetti, alla pedagogia, ai destinatari, alle forme occasionali e quelle organiche, tenendo presente in modo esplicito e concreto quanto affermato nella Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo cha cambia al n. 6. Approfondendo in modo più analitico i contenuti che emergono dalla struttura della bozza, nel primo 4 capitolo si dice chiaramente che l’evento pasquale rimane il nucleo germinale di tutto il processo di trasmissione del Vangelo e del successivo sviluppo del dogma. La rivelazione cristiana contiene certamente una dottrina su Dio e sull’uomo, come pure un insegnamento morale su ciò che si deve o non si deve fare, ma il suo cuore pulsante resta la Pasqua del Signore. Tuttavia questo annuncio deve tener conto di contesti culturali profondamente mutati rispetto a qualche tempo fa e di diverse categorie di destinatari. Del primo aspetto si parla nel secondo capitolo, dove si dà ampio spazio allo stile della comunicazione che deve essere testimoniale e insieme dialogico, evitando le false alternative fra testimonianza della vita e annuncio esplicito, come pure tra identità e dialogo. Tra le tante occasioni di primo annuncio vengono menzionate la preparazione al matrimonio e alla famiglia, per molti, concreta possibilità di contatto con la comunità cristiana dopo anni di lontananza e la richiesta del battesimo e degli altri sacramenti per i figli. Senza dimenticare che vanno accostate con delicata premura pastorale le situazioni di difficoltà delle famiglie, dovute a malattie o ad altre sofferenze, comprese quelle derivanti dalla mancanza della pace familiare o dalla rottura del vincolo coniugale. Infine non si potrà non tener conto dell’arrivo tra noi di tante persone di altre religioni. * Assistente ecclesiastico generale dell’ACI Presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi 1. EDITORIALE Runitieferendum: per il “non voto” 3. DOSSIER sfera riproduttiva. Se tutto questo è vero, tuttavia non possiamo negare che la coppia sterile patisce, soffre, e se anche è aperta ad una fecondità, si vede ostacolata nella realizzazione del suo sogno. Al di là delle diverse metodiche e delle tecniche sostitutive – mai curative! – per avere un bimbo, non possiamo non sentire tanta umana comprensione per questa coppia così segnata dalla sorte, ma non possiamo non interrogarci sul fatto che con la fecondazione artificiale si è padre e madre “in seconda battuta”, solo a cominciare dal momento che un figlio generato artificialmente in laboratorio, e quindi testato, analizzato, scrutato e monitorato secondo le migliori pratiche possibili, viene (se non si usa una madre surrogato) impiantato nel grembo della madre. La questione che si pone è quindi nel delegare ad altri l’intimità di coppia, la riservatezza dei propri sentimenti, e di fare diventare un fatto pubblico e sociale non tanto il vivere insieme, quanto il mistero stesso della vita generata in due. In altre parole è la trasformazione del rapporto umano in “questione” da laboratorio, lo svuotamento della relazione d’amore, generante, spiritualmente significativa, in un campo di indagine biologica. Fecondazione artificiale e questione antropologica Chi? Forse l’assoluta semplicità di questa domanda può trarre in inganno, ma ha invece una profonda drammaticità se correlata alla “questione antropologica” insita nella fecondazione artificiale. Il primo “chi” riguarda la stessa coppia che decide di progettare un figlio. Parlando di fecondità umana, si va al di là della dimensione esclusivamente biologica, e si comprende come l’uomo, nella sua infinita bellezza e nella sua straordinaria unicità, genera anche nella sua dimensione sociale e socializzante, fino alla generazione per amore che lambisce i vertici del dare la propria vita “per” qualcun altro. La fecondità di Francesco d’Assisi e di Madre Teresa di Calcutta è certa, ma non si pone sul piano della Dobbiamo allora porre il secondo “chi”. Nel caso della fecondazione artificiale pensiamo al manipolatore che in una provetta mescola elementi di indubbia provenienza umana per farne un altro essere vivente della specie umana. Soggetto spesso trascurato nelle valutazioni antropologiche, ma assolutamente importante. Chi è colui, o colei, che ha il potere di produrre in provetta la vita? È un uomo, o una donna, che nella migliore delle ipotesi si sostituisce nel fatto generativo ad un padre e ad una madre, li sostituisce entrambi in un sol colpo. Al di là della trasformazione di mentalità a cui assistiamo – nel rapporto tra potere tecnologico e limiti etici – la domanda diventa personalissima: chi pratica effettivamente la fecondazione artificiale ha ancora una coscienza del proprio rapporto con la specie umana, dal momento che per la prima volta nella storia dell’umanità è possibile “mettere le mani sulla vita” nel suo stesso formarsi? 5 3. DOSSIER E si arriva al terzo “chi”, che può entrare sulla scena della fecondazione artificiale: il cosiddetto “donatore” o “donatrice”. Un uomo, o una donna che di se stesso lascia in eredità il patrimonio genetico, magari in forma anonima, magari per soldi, magari “donando” (fuorviante eufemismo) più volte il proprio seme o i propri ovuli. Questa è la fine decretata della responsabilità sociale. Il padre genetico non è più quello sociale. Circa il tema della deresponsabilizzazione civile, occorre ricordare che oggi gran parte della prevenzione e della cura precoce delle malattie ereditarie parte dall’anamnesi familiare. A donatore ignoto, prevenzione nulla... E si giunge così alla domanda cruciale: “chi” è questo prodotto? Il nostro particolare approccio alla questione antropologica ci interroga se questo “grumo di cellule”, questo “materiale di laboratorio”, questo figlio di tanti padri e tante madri, non nasca magari senza disabilità fisiche evidenti, ma con un handicap sociale pregresso. Lui non può dire la sua, non ha voce in capitolo, non ha diritto di cittadinanza, non ha un’esistenza garantita. Ha solo un dato genetico elementare che ci dice che questo – e nessuno può negare la galileiana esperienza – se nasce da un seme d’uomo e da un ovulo di donna, sarà un uomo. Che questo sia un essere della specie umana, non ci sono dubbi. È un uomo. A lui si attribuisce, fin dal primo istante in cui la delicata mano del biologo ha compiuto il prodigio di una nuova vita, l’identità umana. È un essere umano. C’è. Può diventare uomo. Non può essere lasciato nel limbo dell’indeterminatezza di specie, perché questo limbo non esiste. Come pure non può essere “collaudato” contro possibili difetti: geneticamente potrebbe nascere sordo, ma non possiamo comunque eliminarlo (Beethoven era totalmente sordo nel momento in cui ha scritto la nona sinfonia, da cui è tratto l’inno europeo), oppure ‘potrebbe’ sviluppare il morbo di Parkinson (ed un “parkinsoniano” di recente ha avuto i funerali più solenni che la storia conosca). Dubitare che “quella-cosa-lì” sia della razza umana, e ritenere perciò di poterne disporre per la ricerca o per l’eliminazione, è antiumano. 6 L’ultimo “chi” riguarda la società che genera e viene generata da questi precedenti soggetti. Qui si contrappongono due visioni globali, poeticamente rappresentate da O. Wilde «ciascuno uccide l’oggetto che ama» e all’opposto da John Donne, nella celeberrima elegia «Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso; ogni uomo è parte del continente, parte del tutto. Se un grumo fosse lavato via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita... ogni morte d’uomo mi diminuisce, perché sono coinvolto nell’umanità, quindi non mandare mai a chiedere per chi suona la campana; suona per te». Ogni caduta di densità della relazione tra uomini è una morte, sociale e spirituale. Le tecniche di fecondazione artificiale conducono ad una riflessione finale, che segna il passaggio dall’epoca moderna, contraddistinta dall’industrializzazione e dal progressivo svilupparsi dell’idea di proprietà privata, ad una nuova visione globale del mondo: quello regolato dalla brevettabilità e dalle possibilità di accesso o meno alle risorse. Ad esso soggiace l’idea che ci siano leggi che regolamentano, su base normativaetica da una parte, contrattualistica da un’altra, economica da una terza, la possibilità di accedere al “nuovo umano”. Brevettabilità del genoma, accesso regolato ai laboratori medici di riproduzione, sono le molteplici sfaccettature del fatto che non è più una legge naturale ad ispirare il rapporto tra uomini (essenzialmente codificato nel “non uccidere”) ma il tentativo di accedere al cuore stesso dell’umano, per poterne disporre da parte di chi detiene il potere (non solo economico). Chi accede al cuore della riproduzione ha il potere. Non importa più “chi si è”, non importa più “cosa si ha”. Chi detiene il potere di accesso all’umano stesso è il nuovo signore del mondo. Luisa Santolini Presidente Forum Associazioni Familiari Le ragioni del “non voto” A tutti coloro che con tanta commozione hanno reso omaggio a Karol Wojtyla dopo la sua morte sembra giusto ricordare quanto Giovanni Paolo II disse il 1. EDITORIALE 22 maggio 2003: “insidie ricorrenti minacciano la vita nascente. Il lodevole desiderio di avere un figlio spinge talora a superare frontiere invalicabili. Embrioni generati in soprannumero, selezionati, congelati, vengono sottoposti a sperimentazione distruttiva e destinati alla morte con decisione premeditata. Il Papa continuò lodando l’impegno per “....ottenere dal Parlamento Italiano una legge rispettosa il più concretamente possibile dei diritti del bambino non ancora nato, anche se concepito con metodiche artificiali di per sé moralmente inaccettabili” ed auspicò una rapida conclusione dell’iter legislativo in corso. Queste parole confermano la straordinaria importanza della pur imperfetta legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita. A distanza di pochi mesi dall’approvazione della legge lungamente dibattuta, siamo stati già chiamati a difenderla. Il 12 giugno si terrà infatti il referendum che chiede l’abrogazione di alcuni suoi punti più importanti, capisaldi della stessa, mancando i quali la legge sarebbe svuotata di significato. L’importanza della posta in gioco, cioè della vita e del benessere delle generazioni future, impone che si usino gli strumenti più efficaci per evitare il ritorno al Far West, cui la legge 40/04 ha posto fine. Per tale motivo il Comitato Nazionale “Scienza e Vita, per la legge 40/04” ha scelto la strategia del non voto. Non si tratta, come qualcuno ha sostenuto, di una scelta pilatesca o diseducativa. Al contrario: essa suppone un forte impegno informativo ed educativo, indipendentemente dalle appartenenze politiche, in ordine ai valori della vita, della famiglia, dell’eguaglianza, della democrazia e della vera laicità. Essa costituisce il modo più efficace per dire “no” alla abrogazione di una legge lungamente discussa e contemporaneamente, “no” all’uso distorto dei referendum. Infatti non è giusto 3. DOSSIER costringere i cittadini a recarsi alle urne diffondendo menzogne, quali la possibilità di curare malattie come la Sclerosi, l’Alzheimer, i tumori attraverso l’uso di embrioni. Poiché la Costituzione stabilisce che i referendum non hanno effetto se non partecipa al voto il 50% dei cittadini, la scelta del non voto appare non solo legittima e corretta, ma anche doverosa e nobile. La democrazia infatti, non consiste esclusivamente nella organizzazione statuale secondo la regola parlamentare, nel principio della separazione dei poteri e nella decisione della maggioranza. Questo è soltanto l’aspetto esteriore e formale della democrazia. Vi è, invece, un contenuto più profondo e sostanziale che non deve essere dimenticato. Si tratta del riconoscimento della eguale dignità di ogni essere umano. Se una maggioranza discrimina gli esseri umani e addirittura considera giusta e da incoraggiare la eliminazione di talune categorie di uomini, allora non sussiste una vera democrazia, almeno nella sua pienezza di verità. La legge 40/04 afferma l’eguaglianza del non nato e del già nato, di colui che è concepito in provetta e di colui che è concepito naturalmente. I referendum vorrebbero reintrodurre la discriminazione del Far West. Perciò è nobile usare uno strumento della democrazia formale (l’utilizzazione della regola del quorum) per salvare la democrazia sostanziale. Ed è anche doveroso per tutti seguire la scelta del non voto, una volta che i più l’hanno decisa. Infatti i pochi dissenzienti da questa linea che, convinti della necessità di salvare la legge, si recano alle urne, contribuiscono a far scattare il quorum e perciò di fatto votano “sì” alla abrogazione, anche se sulla scheda segnano il “no”, perché il “no” non potrebbe mai essere maggioritario. Carlo Casini Presidente Movimento per la vita 7 Csocialiomunicazioni I seminaristi a scuola di media Inaugurata a Crema la “Casa della comunicazione” Alba: due incontri per gli animatori della comunicazione La diocesi di Crema ha inaugurato, il 9 aprile, la nuova “casa della comunicazione”. La struttura, ospita i media diocesani: il settimanale, “Il Nuovo Torrazzo”, il Centro editoriale cremasco (“Casa editrice della Libreria Buona Stampa”) e l’emittente “Radio Antenna 5”. Alla cerimonia, presieduta dal vescovo, S.E. Mons. Oscar Cantoni, sono intervenuti autorità religiose e civili, i giornalisti ed i collaboratori dei tre media diocesani e l’esecutivo nazionale della Fisc (Federazione italiana stampa cattolica). Novara: presentato il Direttorio Il documento “Comunicazione e Missione. Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa” è stato presentato, il 16 aprile, da Mons. Claudio Giuliodori, direttore dell’Ucs CEI, in occasione di una sessione del Consiglio pastorale della diocesi di Novara dedicato al tema “La comunicazione sociale nella nostra diocesi: la situazione, i limiti, le potenzialità, le scelte”. Due le circostanze che hanno suggerito la scelta di questo tema: la pubblicazione del Direttorio e la ricorrenza nel 2005 del centenario de L’Azione, il settimanale diocesano. 8 L’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, il Servizio Nazionale per il progetto culturale, il Servizio informatico della C.E.I. ed il Centro interdisciplinare Lateranense hanno organizzato una settimana residenziale di formazione per seminaristi. L’iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, si volgerà dal 3 al 9 luglio a Vallombrosa e vedrà i partecipanti confrontarsi, attraverso riflessioni accademiche e presentazioni di esperienze, sull’attuale dinamica culturale e informativa con le quali i credenti si confrontano ogni giorno. Particolare attenzione sarà dedicata all’approfondimento del documento “Comunicazione e Missione. Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa”. Durante la settimana i seminaristi avranno la possibilità di cimentarsi concretamente, attraverso dei laboratori, con i vari media: dalla creazione di un sito web alla manutenzione di un Pc, dall’uso di Access alla realizzazione di un corto. L’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali di Alba ed il Centro culturale San Paolo hanno organizzato un corso “Animatore della comunicazione e della cultura” destinato a quanti, operatori della pastorale a vario livello, desiderano assumere maggiore competenza di base sui sistemi di comunicazione e sulla cultura mediale. I partecipanti, durante i due incontri previsti, il 4 e l’11 maggio, si soffermeranno in modo particolare sulla figura e sui compiti dell’animatore della cultura e della comunicazione e sul suo rapporto con le comunità parrocchiali così come viene presentato dal Direttorio sulla comunicazione sociale recentemente edito dalla C.E.I. In Sicilia la Giornata per le comunicazioni sociali Il Centro pastorale per le Comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Siciliana, in occasione della XXXIX Giornata della comunicazioni sociali, ha organizzato, il 6 maggio, presso il Seminario arcivescovile di Agrigento, una giornata di studio dedicata al tema “I mezzi di comunicazione al servizio della com- prensione tra i popoli”. All’incontro sono intervenuti Bernardo Cerevella, direttore dell’Agenzia “Asianews”, Umberta Fabris, caporedattrice della rivista femminile di Algeri “Hawai” e Giuseppe Costa, docente presso la UPS di Roma. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Provincia Regionale, del Comune di Agrigento e della Libreria Paoline. Palermo: i media per la comprensione tra i popoli Per la Giornata delle comunicazioni sociali il Centro pastorale per le comunicazioni sociali di Palermo, in collaborazione con la Libreria Paoline, ha organizzato, il 5 maggio, una tavola rotonda sul tema della giornata stessa: “I mezzi della comunicazione sociale al servizio della comprensione tra i popoli”. All’incontro, coordinato da sr. Fernarda Di Monte, sono intervenuti Alex Zanotelli, missionario comboniano; Myriam Castelli, giornalista e conduttrice televisiva; Stefano Martelli, dell’Università di Palermo; Saro Calò, direttore del Centro pastorale per le missioni e Pino Grasso, direttore del Centro pastorale regionale per le comunicazioni sociali. Ha concluso i lavori il cardinale di Palermo, S.Em.za Salvatore De Giorgi. Il Direttorio presentato a Bagheria Sempre a Palermo, nell’ambito degli incontri interparrocchiali rivolti agli operatori pastorali, la Chiesa di Bagheria ha ospitato, il 27 aprile, un incontro dedicato ai temi della comunicazione e della cultura. Pino Grasso, direttore del Centro pastorale regionale per le comunicazioni sociali ha presentato il Direttorio sulle Comunicazioni Sociali della C.E.I. Giornalisti per il Sud del mondo: corso a Verona La Fondazione Cum (Centro unitario missionario), in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto, ha organizzato un Corso di formazione intitolato “Giornalisti per il Sud del mondo”. Il corso è rivolto a giornalisti, collaboratori di testate Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana) e settimanali diocesani e a tutti coloro che, sul versante giornalistico collaborano, raccontano o scrivono su tematiche riguardanti il sud del mondo e le realtà missionarie e si articola in 6 moduli interdipendenti tra loro: il 18/20 marzo su “La carta stampata”; il 13/15 maggio su “Scrittura giornalistica”; il 27/28 maggio su “Fotografia”; il 10/12 giugno su “Radio”; il 4/6 novembre su “Ripresa e video”; il 1/3 dicembre su “Montaggio”. Alla fine dei corsi, tutti presso la sede del Cum di Verona, verranno rilasciati degli attestati di partecipazione. Roma: tutti in scena Prosegue l’esperienza della rassegna “Forum Teatri” promossa dal Servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Roma e giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Le 13 compagnie teatrali impegnate propongono diverse tipologie di spettacolo, dalla danza alla prosa, dal recital al musical, portando in scena sia classici che opere “originali”. Il “Forum Teatri 2005” è partito il 6 maggio e durerà fino al 1° giugno. Rispetto all’edizione precedente l’evento copre gran parte della città di Roma, ed è un segnale delle potenzialità delle Sale della comunità inserite nell’attività pastorale delle realtà ecclesiali più attive come parrocchie e oratori. 9 5. PROGETTO CULTURALE Capertoantiere San Giovanni Valdarno (AR) 11 marzo-25 aprile L’associazione “Arte e Spiritualità”, in collaborazione con la Basilica di Maria Santissima delle Grazie e del Comune di San Giovanni Valdarno, allestisce presso la Casa Masaccio la mostra “Ave Gratia Plena”. Tra le opere esposte, di soggetto mariano e religioso, alcuni quadri di Matisse, Pirandello, Chagall, Guttuso, Sassu, Sironi. Venezia • 15 marzo e 27 aprile Torino • 4-5 marzo La diocesi di Torino organizza il Convegno “Liberi o schiavi?”. Apertura con gli interventi di Mario Dogliani, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, sul tema “Quale Costituzione a garanzia della libertà?” e di Francesco Tuccari, docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, sul tema “Risorse e limiti della democrazia oggi”. Il 5 marzo il simposio prosegue con i contributi di Massimo Mori, docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino, su “La libertà tra responsabilità e determinismo” e di Marco Ravera, docente nella medesima Facoltà, su “Libertà, verità, ideologia”. A seguire, i docenti nella Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino, Silvano Scannerini e Michele Caselle, intervengono rispettivamente su “Le logiche delle scienze della vita” e “Libertà e metodo scientifico”. Tempio Pausania (SS) • 5 e 6 marzo Il MEIC-Sardegna organizza il convegno regionale “L’impegno culturale dei cristiani negli scenari regionali ed internazionali”. Intervengono: Mons. Ignazio Sanna, Pro-rettore della Pontificia Università Lateranense e Assistente Nazionale del MEIC; S.E. Mons. Sebastiano Sanguinetti, Segretario della Commissione Episcopale per il laicato; don Gian Franco Saba, Assistente regionale del MEIC. A conclusione dei lavori la presentazione dei gruppi diocesani della regione Sardegna. 10 La pastorale universitaria di Venezia organizza presso la Scuola Grande dei Carmini due incontri della serie “Dialoghi”. Al primo, dal titolo “Cittadini nel mondo. C’è un’alternativa allo scontro tra civiltà?” intervengono Paolo Balboni, Preside della Facoltà di Lingue Ca’ Foscari, e il Cardinale Renato Martino, Presidente della Pontificia Commissione per la Giustizia e la Pace. Il 27 aprile, secondo appuntamento con il confronto tra Mario Ruggerini, ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università Ca’ Fosacri, ed Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose. Milano • 15 marzo Il Centro Culturale San Fedele presenta l’iniziativa “Salva i Monasteri” con la proiezione del documentario “Enclave Kosovo”. Intervengono: Massimo Cacciari, filosofo; Darko Tanaskovic, ambasciatore di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede; Carlo Bertelli, storico dell’arte, e Elisabetta Valgiusti, regista e responsabile dell’iniziativa. Giulianova (TE) • 19 marzo-30 aprile Presso il Centro Culturale S. Francesco si inaugura la mostra “Dalla verità del cuore alla verità della natura e dell’arte”. L’esposizione raccoglie venti opere di due grandi artisti del Novecento: Piero Guccione e Giuliano Vangi. Il primo presenta dieci fogli ispirati ai “Discorsi intorno a due Nuove Scienze” di Galileo Galilei, il secondo dieci acquetinte sul tema “Bomarzo, il sacro bosco”. All’inaugurazione intervengono il biblista Alberto Valentini, con il contributo “Genesi: un’Introduzione teologica” e Emidio Di Giampaolo, docente presso l’Università dell’Aquila, sul tema “Cosmologia”. 5. PROGETTO CULTURALE Roma • 21 marzo L’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato organizza presso la “Casa Bonus Pastor” un incontro di studio sulle problematiche relative alla legge 40. Guidano l’incontro Francesco D’Agostino, Presidente del Comitato Nazionale di Bioetica e Vito Fazio, docente di Biologia molecolare nell’università Campus Biomedico. “Il conflitto fra destino e libertà personale nel mondo antico”; “Predestinazione, grazia e libero arbitrio in Sant’Agostino e Lutero”; “Censura e libertà di pensiero nell’età della Controriforma”; e “Inconscio, coscienza individuale e coscienza collettiva a partire da Freud”. Donigala Fenughedu (OR) • 7 aprile Il Centro Culturale San Domenico organizza due incontri. Il primo dal titolo “Quando la natura è sconvolta. Come credere e sperare nella resurrezione?”, s’interroga sull’immane tragedia del terremoto che ha colpito in dicembre parte dell’Asia. Oratore, è S.E. Mons. Antonio Riboldi. Il secondo, dedicato ad “Africa: il miraggio dimenticato”, ospita le tre maggiori organizzazioni non governative che da tempo agiscono nel continente. Intervengono: il senatore Giovanni Bersani, Fondatore e Presidente onorario del Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura; Elisabetta Garuti, coordinatrice generale dell’Associazione “Papa Giovanni XXIII”, e Stefano Savi, direttore esecutivo di “Medici Senza Frontiere - Italia”. Il Coordinamento regionale per il Progetto culturale della Conferenza Episcopale Sarda, in collaborazione con il Servizio nazionale per il progetto culturale, organizza presso il Centro di Spiritualità Madonna del Rimedio una giornata di studio sul tema “La stampa in Sardegna e il ruolo dell’informazione religiosa”. Intervengono: Paolo Figus, direttore dell’Unione Sarda; Livio Liuzzi, direttore della Nuova Sardegna; Giorgio Melis, direttore editoriale de Il Giornale di Sardegna; Francesco Birocchi, Presidente dell’Associazione Stampa Sarda; Gianni Gennari, collaboratore di Avvenire; Rosario Cercaro, docente di Comunicazione di Massa; S.E. Mons. Pier Giuliano Tiddia, Presidente della Conferenza Episcopale Sarda; S.E. Mons. Sebastiano Sanguinetti, Vescovo delegato per le Comunicazioni Sociali; S.E. Mons. Pietro Meloni, Vescovo delegato per il progetto culturale. Rimini • 6 aprile e 11 maggio Altofonte (PA) • 8-9 aprile Il Centro di Spiritualità Monastica Benedetto e Scolastica, con la promozione del Servizio diocesano per il progetto culturale, organizza una serie d’incontri sul tema “Monachesimo e Martirio. Testimoni del Novecento”. Il 6 aprile Nina Kauchtschischwili, docente nella Facoltà di Slavistica dell’Università di Bergamo, interviene su “Mat’Marjia Skobcova. La monaca testimone di Cristo fino al lager”. L’11 maggio, invece, la relazione di Don Giacomo Brier, Abate trappista dell’Abbazia delle tre Fontane a Roma, su “Il messaggio dei martiri dell’Atlas”. La Parrocchia di S. Maria di Altofonte e la Biblioteca “G. Vernaci”, organizzano – nel 700° di fondazione dell’Abbazia cistercense di S. Maria di Altofonte – il convegno di studi storici “Un’Abbazia alle origini di una comunità cittadina”. Introduce i lavori S.E. Mons. Cataldo Naro. Seguono gli interventi di Gianluca Potestà, docente presso l’Università Cattolica di Milano, su “Presenza ed influenza dei Cistercensi nel Mezzogiorno d’Italia” e di M. Antonietta Russo, docente nell’Università di Palermo, sul tema “L’Abbazia cistercense di Altofonte nella storia della Sicilia”. Il 9 aprile gli interventi di Pietro Maniscalco, del Museo dell’Arsenale di Palermo, su “L’ammiraglio Ruggero di Lauria e la fondazione dell’abbazia cistercense di Altofonte”; di Maria Giuffré, docente nell’Università di Palermo, su “Dal palazzo reale del Parco e dall’abbazia cistercense alla parrocchia di Altofonte: le trasformazioni di un complesso architettonico”. Le conclusioni sono di S.E. Mons. Cataldo Naro. Bologna • 22 marzo e 12 aprile Pordenone • 7-28 aprile Il Centro Culturale Casa A. Zanussi con il contributo del Comune e della Provincia di Pordenone, organizza, a cura di Sergio Chiarotto, il laboratorio di filosofia “Destino e libertà. Inconscio e coscienza”. L’iniziativa si articola attraverso i seguenti incontri: 11 5. PROGETTO CULTURALE Orsomarso-Scalea (CS) • 8-9 aprile Il Centro per la Cultura “San Ciriaco Abate” in collaborazione con l’Università della Calabria, programma CERTIS, e con il patrocinio del Servizio Nazionale per il Progetto Culturale, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza e i Comuni di Orsomarso e Scalea, organizza il Convegno di studio “L’Eparchia di Mercurio: Testimonianze, Territorio, Monasteri”. L’8 aprile l’apertura dei lavori a Orsomarso con l’introduzione di André Guillou, Presidente dell’Association Internationale des Études du Sud-Est Européen. A seguire gli interventi di Filippo Burgarella, dell’Università di Calabria e di Augusta Acconcia Longo, dell’Università “La Sapienza” di Roma. Il 9 aprile l’apertura della sessione di Scalea con gli interventi di Stefano Caruso, docente all’Università di Palermo; e dei docenti dell’Università di Calabria Giuseppe Roma, Adele Coscarella, e Benedetto Clausi. A seguire, dopo la tavola rotonda del pomeriggio, intervengono: Adriana Crispo, Responsabile sezione cultura dell’Ecoforum CERTIS; l’Archimandrita Donato Oliviero, Vicario Generale dell’Eparchia di Lungro; Francesco Milito, Delegato del Servizio nazionale per il progetto culturale; Pio Sangiovanni, Presidente dell’Associazione culturale “Abystron”; Cono Araugio, del Centro per la cultura “San Ciriaco Abate”; Rachele Grosso Ciponte, Assessore al bilancio della Provincia di Cosenza. Le conclusioni sono di Letizia Pani Ermini, dell’Università “La Sapienza” di Roma. Monreale (PA) • 12 aprile L’Arcidiocesi di Monreale presenta il volume “Il Dialogo possibile”, che raccoglie gli Atti del convegno dei Docenti di religione cattolica dell’Arcidiocesi tenutosi nel luglio del 2004. La presentazione è introdotta da Mons. Giuseppe Provenzano, Direttore del servizio diocesano per l’I.R.C. Intervengono: Paolo Giambalvo, Dirigente del Centro servizi amministrativi di Palermo e Don Marcello Ditora, docente di Islamologia nella Facoltà Teologica di Palermo. Conclude i lavori S.E. Mons. Cataldo Naro. Gubbio (PG) • 12 aprile-10 maggio L’Associazione Centro Culturale “Leone XIII” in collaborazione con la Diocesi di Gubbio, l’Ufficio 12 scolastico regionale per l’Umbria, la Provincia di Perugia e la Fondazione Mazzatinti, organizza l’iniziativa “Dialoghi con la scuola 2005”. Il tema di questa edizione, “L’uomo tra tempo ed eterno. Riflessioni sulla percezione del sé nell’età moderna tra pensiero, poesia e scienza”, si articola attraverso quattro incontri. Su “Alle origini della modernità: Il Tempo come duratio” e su “La Monade tra eternità e tempo” interviene Carlo Palermo, docente di Filosofia presso l’Istituto Teologico di Assisi; su “Andrew Marwell: Amore, tempo dell’eterno” interviene Alessandro Paeselli, docente di Lingua e Letteratura inglese; su “Valori della fede e metodo della scienza” Roberto Battiston, docente di Fisica generale presso l’Università di Perugia. Presenzia S.E. Mons. Mario Ceccobelli, Vescovo di Gubbio. Il 14 aprile, inoltre, per il ciclo “Conversazioni in libreria” Andrea Fioravanti conversa sul tema “La Comunione dello sguardo nell’Alterità: il senso del sacro tra cinema e pittura”. Introduce il tema Marco Foschini, docente di Filosofia morale nell’Università di Perugina. Bologna • 14 -17 aprile Nell’ambito di “Docet”, la rassegna fieristica italiana interamente dedicata al mondo della scuola pubblica e privata, l’Unione Editori e Librai Cattolici Italiani insieme al Servizio nazionale per il progetto culturale e all’Ufficio diocesano per l’insegnamento della Religione cattolica nella scuola, propone lo stand dedicato a testi inerenti il tema della “Religione” specificato in due poli tematici: l’IRC nella scuola e l’iniziazione cristiana. Lo stand ha quest’anno un’importanza particolare poiché presenta i nuovi testi di religione per le scuole primarie, redatti secondo i nuovi Obiettivi specifici di Apprendimento e in vigore – secondo le indicazioni della CEI – già dall’anno scolastico 2005/2006. Il 16 aprile, inoltre, l’UELCI organizza l’incontro pubblico pensato per gli insegnati di IRC e dedicato all’argomento “Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) per la scuola secondaria di primo grado”. I relatori sono: Cesare Bissoli, docente di catechetica presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma; Italo Fiorin, docente di didattica nell’Università di Messina e alla LUMSA di Roma. 5. PROGETTO CULTURALE Venezia • 14 aprile e 28 aprile Il Centro di Studi Teologici “Germano Pattaro” dedica due incontri alla figura e alle opere di Alberto Gallas. Ricercatore presso l’Università Cattolica di Milano e docente di teologia, l’insigne studioso – scomparso nel 2003 – ha voluto lasciare alla biblioteca del centro un fondo di 850 volumi di teologia, storia della Chiesa e filosofia, sui quali ha formato la sua ricerca fin dai tempi degli studi universitari. Il primo appuntamento, sul tema “La fede contesta il mondo”, è dedicato alla presentazione del volume “Il Giovane Barth” di Gallas, con gli interventi di Marco Rizzi, docente nell’Università Cattolica di Milano, e di Sergio Rostagno, docente emerito alla Facoltà valdese di teologia a Roma. Al secondo incontro, “Una teologia per essere cristiani compiuti - Bonhoeffer nella lettura di Alberto Gallas”, intervengono Fulvio Ferrario, docente nell’Istituto di studi ecumenici “S. Bernardino” di Venezia, e Rosino Gibellini, direttore letterario dell’Editrice “Queriniana” di Brescia. Cosenza • 14-15 aprile La FUCI organizza il Convegno Nazionale “Facoltà di partecipazione”. Le sessioni in programma sono: “A che servono questi talenti? Università e legalità”, “Gli studenti nell’Università”, “I grandi assenti. Gli studenti e la politica universitaria”, “L’università nel Paese. Quale nuova università per l’Italia e per l’Europa?”. Roma • 14-16 aprile La Facoltà di Economia dell’Università “Tor Vergata”, nell’ambito del Master in economia e gestione dei beni culturali, organizza il secondo incontro seminariale su “Economia, Cultura e Sviluppo”. Intervengono Vittorio Sozzi, responsabile del servizio nazionale per il progetto culturale della CEI, sul tema “Un progetto culturale a servizio del Paese” e Antonio Cognata, Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, con la relazione “Sussidi Pubblici e Donazioni Private: fino a che punto possono coesistere?”. L aboratorio Dai Centri Culturali Il 9 aprile 1945 veniva giustiziato, nel campo di concentramento di Flossenburg, in Germania, il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer. Oppositore del regime nazista, egli aveva collaborato attivamente con il vasto complotto che si sarebbe concretizzato – a distanza, per altro, di quasi un anno dalla sua incarcerazione - nel fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944. La Comunità di San Leolino, con l’Associazione Culturale “Feeria” e la Provincia di Firenze, in occasione dei sessant’anni dalla sua morte, lo ricordano dall’8 al 10 aprile con il Convegno Dove ha libero gioco la libertà. Dietrich Bonhoffer – Un cristiano in difesa della cultura. Il titolo dell’iniziativa, che prende l’avvio a Firenze per poi spostarsi a Pieve di S. Leolino, prende spunto da una lettera scritta dal grande teologo all’amico Eberhard Bethge dove egli sottolineava che la cultura “non rientra nell’ambito dell’ubbidienza, diremmo dei comandamenti espliciti e formali, ma nello spazio dove ha libero gioco la libertà”. E aggiungeva Bonhoffer, come sottolinea la presentazione del simposio, che chi ignora questo spazio “può essere un buon padre, un buon cittadino, un buon lavoratore, e pure un cristiano; ma mi chiedo se possa essere veramente uomo – e perciò anche un cristiano nella piena portata del termine”. In tale prospettiva, e con un taglio anche ecumenico, il convegno affronta la figura di questo protagonista del dibattito teologico e spirituale dei primi decenni del Novecento, testimone della radicalità evangelica, attraverso il contributo di alcuni dei suoi maggiori studiosi in Italia. Dopo il saluto di S. E. Mons. Claudio Maniago, Vescovo Ausiliare di Firenze, intervengono, presso il Palazzo Medici Riccardi, Armido Rizzi, teologo, sul tema “La teologia del penul- 13 5. PROGETTO CULTURALE timo”; Alberto Conci, docente di filosofia nello Studio Teologico di Trento, su “L’attualità del cristianesimo non religioso di Dietrich Bonhoffer”. Il giorno successivo animano il dibattito Giuseppe Matulli, Vice-sindaco di Firenze, con il contributo “Dietrich Bonhoffer e la politica”, Alessandro Andreini, della Comunità S. Leolino, con l’intervento “Diventare uomini: la cultura al di fuori dei mandati”, il Pastore luterano Jürg Kleeman su “Il cristiano Dietrich Bonhoffer” e Paolo Ricca, Pastore valdese, con la relazione “La teologia di Dietrich Bonhoffer, luce sul futuro”. A conclusione dell’evento la Conferenza-recital dedicata al poeta Bonhoffer – con il critico letterario Carlo Fiaschi e la voce recitante di Sergio Ciulli – e la Conferenza-concerto incentrata sul rapporto tra il teologo e la musica con la partecipazione di Carmelo Mezzasalma, della Comunità di San Leolino, e il baritono Nicola Gerbi accompagnato al pianoforte da Orietta Leporini. Dalle Università Promuovere occasioni di dialogo tra teologia e saperi, stimolando il desiderio di una formazione che sani in qualche misura la discrepanza tra preparazione culturale e intelligenza della fede che troppo spesso caratterizza il laicato in Italia. Da queste premesse nasce a Milano il 7 aprile il Convegno Mangiare la Bellezza-Teologia e saperi a confronto, organizzato dal Gruppo “G. Lazzati” della F.U.C.I. con il Centro Pastorale dell’Università Cattolica ed il patrocinio del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica. L’iniziativa, nata dal successo ottenuto dal simposio del marzo dello scorso anno “Sapere che sa di fede. Lo spazio della teologia all’interno del sapere”, si è prefissa un duplice obiettivo. L’evento, da una parte vuole offrire una prospettiva valida per un autentico dialogo interdisciplinare, dall’altra intende rispondere all’invito venuto dallo scomparso Pontefice a meditare il mistero dell’Eucarestia. Poli della riflessione su cui è incardinato l’incontro sono: la Bellezza come fenomeno fenomenologico, termine di desiderio di cui nutrirsi, e la Bellezza scaturita dalla “Tradizione cristiana che – come si legge nella presentazione – conosce una Bellezza che non si offre solo al nostro sguardo, ma si fa mangiare: si dona per essere mangiata... Una Bellezza dunque che nel contempo è maestra di bellezza”. Il programma prevede gli interventi di: Gianantonio Borgonovo, docente nell’università Cattolica di Milano, su “Venite a mangiare il mio pane e bevete il vino che vi ho preparato (Pro 9,5). Analisi simbolica di un tema biblico”; Andrea Grillo, docente nel Pontificio Ateneo S. Anselmo, su “Eucaristia e pasto”; Elmar Salmann, docente nella Pontificia Università Gregoriana, su “Contemplatio e coniunctio. Dialettica aperta tra distacco e coinvolgimento”. Dopo la lezione teologica “Di ardore ferve il sangue, di sangue la bellezza”, tenuta da Alessio Persic dell’Università Cattolica di Milano seguono gli interventi di Giovanni Cesare Pagazzi, docente nel Seminario di Lodi, su “Vangelo della fame, Vangelo dei sensi” e Adriano Dell’Asta, docente nell’Università Cattolica di Milano, su “La Bellezza salverà il mondo. Spunti dalla storia della cultura russa”. Promuovere occasioni di dialogo tra teologia e saperi, stimolando il desiderio di una formazione che sani in qualche misura la discrepanza tra preparazione culturale e intelligenza della fede che troppo spesso caratterizza il laicato in Italia. 14 6. INFOMEDI@ Infomedi@ irette, approfondimenti, speciali, interviste, telegiornali e radiogiornali: una produzione giornalistica ricca e ininterrotta ha caratterizzato la programmazione di Sat 2000, televisione satellitare dei cattolici italiani, rilanciata da quaranta televisioni locali e di Radio inBlu, la radio che trasmette via satellite e su Roma (FM 96.300) e a cui sono collegate a diversi livelli duecento radio locali cattoliche, dalla scomparsa di Papa Giovanni Paolo II alla elezione del cardinale Joseph Ratzinger a nuovo pontefice, Benedetto XVI. D Uno sforzo straordinario per quantità e qualità a cui si è aggiunta, per quanto riguarda la tv, un’inedita funzione di “servizio pubblico”. Ai milioni di pellegrini che hanno pacificamente invaso Roma per rendere omaggio a Papa Wojtyla, per partecipare ai suoi funerali e poi per prendere parte alla messa di inizio pontificato di Papa Ratzinger, attraverso i numerosi maxischermi presenti nella capitale, Sat 2000 ha proposto un palinsesto tutto concentrato sugli eventi papali, aiutando così anche chi non ha potuto materialmente raggiungere piazza San Pietro. Non solo. La Protezione Civile, infatti, attraverso Sat 2000 ha potuto trasmettere ai pellegrini messaggi audio-video di pubblica utilità in diverse lingue, per favorire uno svolgimento ordinato delle complesse fasi di afflusso e deflusso di una mole così imponente di persone. Su Sat 2000 in onda “Senza la domenica” in preparazione al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale Sat 2000 propone “Senza la domenica”, un programma in sei puntate in preparazione al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale in programma a Bari dal 21 al 29 maggio, che ha come “slogan”: “Senza la domenica non possiamo vivere”, ricordando il sacrificio dei martiri di Abitene, in Tunisia, una comunità di cristiani giustiziati nel 303 d.C. sotto l’imperatore Diocleziano perché scoperti a celebrare l’Eucaristia. Emerito, uno dei cristiani arrestati, interrogato dalle autorità sul perché si erano riuniti disobbedendo alle leggi dell’imperatore risponde: “Sine dominico non possumus”, non possiamo, cioè, né essere né tanto meno vivere da cristiani senza riunirci la domenica per celebrare l’Eucaristia. Il termine “dominicum” racchiude in sé un triplice significato: Esso indica il giorno del Signore, ma rinvia anche, nel contempo, a quanto ne costituisce il contenuto: alla Sua resurrezione e alla Sua presenza nell’evento eucaristico. Le puntate di “Senza la domenica” sono caratterizzate da due parti: nella prima sono proposte interviste della durata di circa venti minuti a religiosi, teologi, studiosi che, sollecitati dalla redazione giornalistica, contribuiscono a comprendere il tema del Congresso da diverse prospettive. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di BariBitonto, aiuta comprendere i significati profondi dell’iniziativa, punto focale dell’anno che Giovanni Paolo II ha voluto espressamente dedicato all’Eucaristia, presentandone i momenti di maggior rilievo e raccontando come la comunità ecclesiale barese e la città si è preparata al grande evento ecumenico: una città che affacciandosi sull’Adriatico rappresenta un vero “ponte” tra l’Oriente e l’Occidente. Ci sono poi il teologo milanese Franco Giulio Brambilla che offre una riflessione sull’Eucaristia e sulla festa liturgica; il sociologo Giuseppe De Rita, che racconta le abitudini degli italiani nel giorno del Signore, un giorno di riposo, di riflessione, di svago; Mons. Heinrich Pfeiffer, gesuita, che spiega 15 6. INFOMEDI@ soprattutto il rapporto tra Eucaristia e Bellezza. Infine viene presentata un’inchiesta a più voci sul rapporto tra la domenica e la “corporeità”, raccontando le diverse espressioni del corpo nella festività, come la danza, lo sport, il teatro, il gioco dei bambini. Nella seconda parte sono proposti dei “reportages” girati in diverse parti del mondo in cui sono soprattutto presenti difficoltà a celebrare l’Eucaristia per motivi di carattere politico o geografici. A conclusione di questo itinerario infine è stato realizzato un documentario, a cura del regista Carlo De Biase, in cui è ricostruita la storia dei martiri di Abitene. Nel filmato-inchiesta sono proposti anche dei passaggi della rappresentazione teatrale che ricostruisce il fatto storico, in programma a Bari, in occasione dell’importante evento ecclesiale. Sat 2000 e Radio inBlu al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale I principali eventi del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale in programma a Bari dal 21 al 29 maggio sono seguiti con grande attenzione dai servizi giornalistici di Sat 2000 e di Radio inBlu. In particolare Sat 2000 trasmette in diretta dalla città pugliese tutti gli eventi principali, attraverso postazioni di regia mobili e grazie al vero e proprio “trasferimento in loco” di trasmissioni specifiche, come “Mosaico”, il quotidiano appuntamento sulla vita della Chiesa. Anche la redazione giornalistica e quella dei programmi di Radio inBlu, con postazioni mobili dedicate, impegna inviati e conduttori nel capoluogo pugliese per seguire con radiocronache, approfondimenti ed edizioni speciali di “Pomeriggio inBlu” tutti gli appuntamenti del significativo evento della Chiesa italiana. In questa settimana infine i “Fili diretti” sono espressamente dedicati al Cong resso Eucaristico, in collegamento con gli inviati della redazione. 16 I nuovi corsi di “Ateneo” In onda Su Sat 2000 i nuovi corsi di “Ateneo”, lezioni e conferenze di prestigiosi studiosi italiani su diversi temi di cultura, soprattutto religiosa. Un programma che è riproposto anche nella fascia notturna del palinsesto, per facilitare soprattutto le numerose richieste giunte dagli ascoltatori di avere l’opportunità di registrare e archiviare questi preziosi documenti televisivi. «Il nostro è un pubblico attento ed esigente – spiega Emmanuele Milano, Direttore di Sat 2000 – che segue con grande interesse la programmazione di “Ateneo”. Lo testimoniano i numerosi messaggi che riceviamo, con suggerimenti, proposte, richieste, indicazioni: un riscontro che ci conforta e che ci ha spinto a proporre un nuovo ciclo di venti corsi». Ecco alcuni dei protagonisti e dei temi trattati in questa nuova serie: partendo dalle conclusioni della 44esima Settimana Sociale dell’anno scorso, sono per esempio da segnalare i cicli a cura dello studioso Giuseppe Dalla Torre sul tema “Le istituzioni” e del filosofo Dario Antiseri, che interviene sul concetto di “libertà”. Un ciclo è poi dedicato da Luca Mazzinghi ai temi della ricchezza e della povertà nelle sacre scritture e in particolare nel Vangelo di Luca. Mentre i coniugi Danese, ideatori e responsabili della rivista “Persona”, presentano un ciclo dedicato a temi legati al matrimonio e alla famiglia, Lodovico Galleni, docente di zoologia all’Università di Pisa, affronta i concetti di creazione ed evoluzione. Nell’anno dedicato a Sant’Agostino, il teologo Piero Coda affronta poi una delle opere più significative del santo, il “De Trinitate”, mentre Luigi Alici illustra il periodo storico in cui è vissuto uno dei Padri della Chiesa. Ed ancora: Padre Raniero Cantalamessa, esperto e conosciuto predicatore, affronta il mistero dell’Eucaristia; lo storico Franco Cardini racconta “le gesta e le imprese” dei cavalieri medievali; Giorgio La Pira e la sua straordinaria esperienza politica e religiosa, espressione di “santità della politica” è al centro del ciclo tenuto dallo storico Agostino Giovagnoli. 6. INFOMEDI@ Nei nuovi cicli si parla anche di musica e di archeologia: Marco Frisina, direttore dell’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma e noto compositore, racconta il rapporto del cinema con la musica, dagli esordi della “settima arte”, per esempio, dai capolavori cinematografici di Charlie Chaplin; l’archeologia in Terra Santa sulle tracce di Cristo è invece il tema trattato dal francescano Michele Piccirillo. Per concludere questa sintetica carrellata sui nuovi corsi di “Ateneo” sono da ricordare infine tra gli altri quello dedicato alla storia dell’Azione Cattolica, curato dallo storico Francesco Malgeri, tra i più esperti conoscitori della figura e dell’opera di Don Luigi Sturzo e quello del teologo Pierangelo Sequeri sul rapporto del Cristiano con due grandi misteri, quelli della Vita e della Morte. Ateneo va in onda tutti i giorni, escluso il mercoledì, alle 10.30 e in replica ogni notte dalla 1.55 alle 9.00. Gli operatori delle radio ...inBlu si confrontano Rai-Costa del sud e Radio Fratesole a Brindisi; Umbriaradio a Perugia; Gv Radio a Mestre; Radio Cittanova a Cremona; Radio Spazio Noi a Palermo: sono le emittenti diocesane che hanno ospitato quest’anno gli incontri di “formazione” promossi dall’Associazione Corallo per le diverse categorie di operatori radiofoni- ci. Un’iniziativa che si inserisce nel solco tracciato dal “Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa” e dal Convegno degli animatori della comunicazione e della cultura promosso nel febbraio scorso dall’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali e dall’Ufficio del Progetto Culturale della Cei; un’iniziativa fortunata che ha visto la partecipazione di più di duecento “addetti ai lavori”, tra direttori, responsabili della programmazione, operatori dell’informazione, speakers e tecnici. A differenza degli anni scorsi, la scelta dell’Associazione è stata quella di incontrare e soprattutto far incontrare e promuovere il confronto degli “animatori della comunicazione” delle radio diocesane in cinque strutture radiofoniche presenti in altrettante aree italiane: Sicilia, Sud, Centro, Nord Ovest e Nord Est. I temi su cui si è animato il confronto tra i rappresentanti delle 230 emittenti di ispirazione cristiana associate sono stati diversi grazie alla presentazione di esperienze concrete: la gestione d’impresa e gli aspetti relativi alla raccolta pubblicitaria e alla promozione; le sinergie con le altre realtà di comunicazione come i settimanali diocesani, le televisioni, i siti internet; gli spazi informativi dedicati alla vita del territorio e della chiesa locale; i programmi di intrattenimento e di servizio e i temi legati alla programmazione musicale e alla conduzione; infine gli aspetti tecnici, attraverso suggerimenti e indicazioni sui costi e sulle novità della cosiddetta “bassa e alta frequenza”. 17 2004: anno da record per Mediaset conomia Edei media I soci Mediaset hanno approvato il bilancio di esercizio 2004 con ricavi netti per 3,44 miliardi di euro (+ 12,1) ed un risultato netto di 500,2 milioni di euro (+ 33,5%). Nel recente collocamento agli investitori istituzionali una quota compresa tra l’1,8 e l’1,9% è stata acquisita da Generali. Buone le notizie anche per i ricavi pubblicitari che nei primi mesi dell’anno sono cresciuti del 3-4%. Milano Finanza: approvato il bilancio 2004 L’assemblea degli azionisti di Milano Finanza Editori (Società di Class Editori che edita, tra l’altro, il quotidiano “Italia Oggi”) ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2004: i ricavi sono pari a 24,919 milioni di euro con un utile di 407 mila euro. L’assemblea ha nominato anche il nuovo Cda per il triennio 2005/2007 che risulta composto da Franco Bechis, Gabriele Capolino, Paolo Del Bue, Andrea Mattei, Luca Panerai, Paolo Panerai, Pierluigi Magnaschi, Angelo Riccardi, Vittorio Terrenghi e Rosario Dimito. Siemens: crolla l’utile Il secondo trimestre fiscale, conclusosi il 31 marzo, si è chiuso con un pesante calo per la tedesca Siemens. La società ha registrato una perdita del 35% scendendo ad utili di 781 milioni di euro contro i 1,21 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. In aumento, invece, il fatturato salito a 18,6 miliardi di euro (+ 4,3%). La7 compra Elefante Tv e Delta Tv La 7, società del gruppo Telecom Italia Media, ha raggiunto un accordo per rilevare l’emittente televisiva Elefante tv per un importo di 115,5 milioni di euro. Elefante Tv, appartenente al gruppo Telemarket, il cui azionista di riferimento è Giorgio Corbelli, è titolare di una concessione per la radiodiffusione televisiva privata su frequenze terrestri in ambito nazionale ed è autorizzata anche alla trasmissione in tecnologia digitale. La 7 (che possiede le emittenti La 7 ed il 51% di Mtv) ha, inoltre, raggiunto un accordo per l’acquisizione di impianti radiotelevisivi e relative frequenze della concessionaria locale Delta tv, attiva al Centro Sud Italia, per un ammontare complessivo di 12 milioni di euro. L’operazione è subordinata al placet delle autorità competenti. 18 Assemblea Rcs L’assemblea Rcs ha nominato Piergaetano Marchetti presidente del gruppo editoriale – sostituisce il dimissionario Guido Roberto Vitale, mentre Gabriele Gelatiere, presidente di Mediobanca, è il vice. In consiglio sono entrati John Elkmann e Paolo Merloni, mentre escono, dimissionari, Giuseppe Lucchini e Paolo Savona. Il Consiglio ha nominato Piergaetano Marchetti e John Elkmann, oltre a confermare Roberto Colao, Renato Magliaro e Carlo Pesenti, come componenti del comitato esecutivo, che è passato da otto a cinque membri. Google: utili per 369 milioni di dollari Primo trimestre davvero lusinghiero per Google. Il motore di ricerca on line ha fatto registrare utili per 651,6 milioni di euro, una cifra sei volte maggiore rispetto a quello dello scorso anno che pure aveva toccato quota 64 milioni di dollari. La società ha attribuito questa crescita all’aumento dei navigatori internet e quindi ai proventi derivanti dalla pubblicità on line, che rappresenta il 99% del suo business (52% dal proprio sito ed il restante dai siti partner che ospitano i link a pagamento). Isullafattistampadel mese ✍ Il Conclave “Primo brivido”, titola a tutta pagina “Avvenire” del 19 aprile (riferendosi alla prima fumata, della sera precedente, che appariva bianca per poi tramutarsi inequivocabilmente in nera). Il fondo di Elio Maraone si intitola “Cantavano lo spirito invocavano coraggio”. Il “Corriere della Sera” dedica al Conclave il titolo di apertura: “Fumata nera, ora si tratta”, con un editoriale “Il manifesto di Joseph”, riferendosi all’omelia del card. Ratzinger, che all’interno è presentata col titolo “Ratzinger, un manifesto con tanti no”. “La Repubblica” sceglie la posizione del taglio medio: “Il Conclave vota il nuovo Papa ma la prima fumata è nera”, accompagnando la cronaca con due editoriali: “La conta nel silenzio dopo l’extra omnes” di Marco Politi e “Alla Chiesa serve un pastore non un Pontefice mediatico” di Hans Kung. Titolo di spalla per “La Stampa” con le parole: “Conclave, migliaia in piazza ma la prima fumata è nera”. L’editoriale di Franco Bruni è “Lo spirito santo dei laici”. “Via al Conclave ed è subito brivido: la fumata sembrava bianca” apre a tutta pagina “Il Messaggero” con un editoriale di Francesco Paolo Casavola dal titolo “Programma per il Papa che verrà”. “Il Giornale” sceglie il taglio medio col titolo “Il Conclave si apre con una fumata nera” e l’editoriale “Voglia di transizione” di Andrea Tornielli. Foto in prima pagina e rinvio alle pagine interne per “Il Sole 24 Ore” che titola l’editoriale di Giancarlo Zizola “Le mille spine sul cammino del Successore”. Titoli di taglio centrale per “Europa” (“È nera la prima fumata”), “L’Unità” (“Conclave: la prima fumata c’è ed è nera”), “Il Manifesto” (“Il Conclave parte con una fumata nera”). Su “Il Sole 24 Ore” (19/04) Giancarlo Zizola nel suo commento dal titolo “Le mille spine sul cammino del Successore” rileva che “le tensioni della vita pastorale in questa ‘età dell’oro’ non hanno fatto che accumularsi, sotto l’effetto degenerativo della politica dello struzzo. I cahiers de dolèance si sono ingrossati: crisi delle vocazioni, anche nei chiostri, invecchiamento del clero, perdita di seguito della morale sessuale e dei suoi interdetti, cronicità del disagio del celibato, erosione del diritto matrimoniale, mancanza di risposte efficaci sulla caduta della prassi della confessione”. Per Zizola ne deriva “una sfida, un appuntamento inesorabile per la Chiesa: come riadattare il suo messaggio eterno alle questioni poste dallo sviluppo della scienza e della genetica” oltre ai temi della pace, la globalizzazione, la solidarietà. “Un’agenda imponente” – commenta l’editorialista de “Il Sole 24Ore”. L’elezione di Benedetto XVI “Umile lavoratore nella vigna”, le parole usate da Benedetto XVI per descrivere se stesso, nel primo discorso rivolto ai fedeli dalla Loggia delle Benedizioni della basilica di S. Pietro, sono il titolo scelto da “Avvenire” in prima pagina. Il direttore Dino Boffo titola il proprio editoriale “Ma il suo vero nome è Pietro”. Il “Corriere della Sera” apre a nove colonne con lettere cubitali: “È Ratzinger: Benedetto XVI” accompagnando la notizia con due editoriali. Il primo, di Gaspare Barbiellini Amidei, si intitola “L’intellettuale pastore”; il secondo, di Vittorio Messori, “Verità e leggende”. Titolo a tutta pagina con ben tre editoriali per “Il Sole 24 Ore”: “Benedetto XVI, la Forza dell’Identità Cattolica”. Sottotitolo: “Joseph Ratzinger eletto Papa sceglie il nome del patrono d’Europa e rilancia la questione delle radici cristiane del continente”. Primo editoriale dello stesso Ratzinger (passaggi del recente discorso a Subiaco su “L’Europa nella crisi delle culture”) col titolo “La via indicata dai monaci”; secondo editoriale di Giancarlo Zizola “Continuità e intransigenza”; terzo editoriale di Bruno Forte “Sarà un Pontefice di pace e verità”. “Un Papa forte” è il titolo a lettere cubitali de “Il Messaggero” con editoriali di Francesco Paolo Casavola (“Chi lo conosce dice: non è un inquisitore”) e di Sergio Givone (“Il male non è mai banale”). Per “La Stampa” la scelta del titolo punta sulla rapidità del Conclave: “È subito Ratzinger, Benedetto XVI” con sottotitolo “Intellettuale e teologo, è stato custode 19 8. I FATTI DEL MESE SULLA STAMPA della dottrina”. Due gli editoriali: Enzo Bettiza (“La reincarnazione”) e Leonardo Zega (“Ci sorprenderà”). Per “La Repubblica” il titolo è “La Chiesa di Ratzinger”, con editoriali del direttore Ezio Mauro (“Un guerriero per sfidare la modernità”) e di Bernardo Valli (“Martini e il messaggio rifiutato”). “Il Giornale” punta su “Il Papa della fede” con sottotitolo “Le idee forti del nuovo Pontefice”. “L’Unità” sceglie “È Ratzinger, il custode della tradizione” e il direttore Antonio Padellaro firma l’editoriale “Speranze e timori”. Alquanto irriverente e sarcastico il titolo de “Il Manifesto”: “Il pastore tedesco” con editoriale di Filippo Gentiloni “Papa in nero”. Ezio Mauro, su “La Repubblica” (20/04) nota che il nuovo Papa «si è mostrato al popolo dei fedeli, che la piazza San Pietro raccoglie e simboleggia, ma non si è dato alla folla. Poche parole, la retorica canonica dell’umiltà, ma nessuna retorica popolare per accattivarsi i media e i fedeli. “Benedetto XVI sarà un Papa capace di sorprendere, perché il suo pensiero non è omologabile o incasellabile in modo troppo semplicistico”»: lo scrive Andrea Tornielli su “Il Giornale” (20/04). Su “La Stampa” (20/04) Enzo Bettizza afferma: “... sarebbe troppo facile e fuorviante vedere adesso nel Pontefice tedesco, epigono del Sant’Uffizio, soltanto un caparbio conservatore, un restauratore di dogmi medievali, un cavaliere solitario di una catechesi indiscriminatamente restrittiva e punitiva della laicità occidentale. Egli, il ‘Panzerkardinal’, prima di criticare nel 1968 gli eccessi conciliari, era stato in gioventù un sodale del ‘cattolico protestante’ Kung”. “Rileggetevi le parole dette durante la Via Crucis dell’ultimo Venerdì Santo al Colosseo – annota Gaspare Barbiellini Amidei sul “Corriere della Sera” (20/04) –. Riprese oggi, sembrano un proposito di severità dentro la Chiesa: ‘Quanta sporcizia – disse – quanta superbia c’è nella Chiesa, proprio fra coloro che nel sacerdozio dovrebbero appartenere completamente a Lui’. Di Lui, cioè del Cristo, Ratzinger intenderà essere un vicario senza incertezze ... La ‘sordità dello spirito’ è la malattia globale alla quale con celerità sorprendente la gerarchia ha voluto dare una risposta”. “Il Conclave è stato talmente rapido da far supporre un processo ben preparato di convergenza programmatica intorno alla personalità più spiccata del collegio cardinalizio per un pontificato breve nel segno della continuità”: lo scrive nel suo editoriale su “Il Sole 24 Ore”, Giancarlo Zizola. “Ma Joseph Ratzinger è stato eletto più per il rigore teologico e disciplinare che in ragione della sua età avanzata, dopo il lungo regno di Giovanni Paolo II ... L’elezione di Ratzinger deriva dalla credibilità personale, contestata da pochi, ma anche dalla lunga stagione di recupero del secolare sistema teologico-ecclesiastico che ha 20 ritrovato nuovo vigore nella sintesi tra novità e tradizione forgiata dal cardinale bavarese, come erede naturale di Giovanni Paolo II, anche se in un carisma più sobrio”. Per il direttore de “L’Unità” (20/04), Antonio Padellaro, si trattava di un pronostico “obbligato che nasceva da alcune fondamentali qualità vincenti: la fiducia di Giovanni Paolo II, che è sembrata quasi una designazione, il ruolo centrale nella Curia; l’età non giovanissima, 78 anni. Un Papa di transizione verso una Chiesa che non riusciamo a immaginare”. Di “modernità” e “continuità” parla anche Ernesto Galli della Loggia sul “CORRIERE DELLA SERA” (21/04), affermando a proposito del nuovo Papa: “La Chiesa cattolica ... ha scelto non già un arcigno conservatore o un occhiuto inquisitore: a dispetto di molti timori e di molti pregiudizi, Joseph Ratzinger non è questo. Egli è principalmente un testimone della nostra drammatica epocalità”. Aggiunge poi che “è proprio nella comune riscoperta dell’essenzialità delle radici e della parte che in queste ha il retaggio giudaico-cristiano per la cultura laica, e il depositum fidei per quella religiosa, il senso dell’inaspettato riavvicinamento tra le due: riavvicinamento che costituisce uno dei grandi fermenti nuovi dei tempi che si annunciano o che forse già sono”. Secondo Igor Man, su “LA STAMPA” (21/04) la prima omelia di Benedetto XVI “è una sorta di ‘programma di governo’... un’omelia da studiare con attenzione, per molti versi drammatica. C’è in essa quella che Maritain definiva la ‘passione della Fede’, c’è la preoccupazione del Pastore per la sorte del suo composito gregge (non sempre docile), c’è l’amore per la Chiesa di Pietro offesa da turpe spazzatura”. Nel suo “Benedetto XVI, teologia della bellezza”, su “IL GIORNALE” (21/04), Antonio Socci scrive: “... esattamente 500 anni dopo Lutero un nuovo Papa tedesco si annuncia come ‘umile lavoratore nella vigna del Signore’ (laddove, come è noto, Lutero fu definito ‘un cinghiale nella vigna del Signore’)”, concludendo con le parole: “Questo Papa sa bene che il nichilismo che divora la nostra esistenza non è vinto da un discorso filosofico, ma solo dalla commozione per la Bellezza”. Per Giancarlo Zizola, su “IL SOLE 24 ORE” (26/04), “Il Papa riparte dal dialogo”, riferendosi all’udienza con gli esponenti delle altre religioni, in particolare con i responsabili delle Chiese cristiane. “È esplicito Ratzinger nel configurare la propria funzione ecclesiale sulla piattaforma di una teologia ecumenica del papato, come ministero soggetto alla parola di Dio, al servizio della comunità cristiana, non al di sopra... lo stato nascente conferma che l’ecumenismo forma l’obiettivo del nuovo Papa”. Zizola aggiunge che “i primi discorsi rivelano l’impronta inconfondibile dello ‘stile Ratzinger’, ricco di fonti bibliche assimilate”. Smultimediali egnalazioni Comunicazione Sociale, primo rapporto dell’Occs. Nel volume l’esperienza dell’Otto per mille Una fotografia completa di una disciplina che sta al confine tra le scienze della comunicazione e le politiche sociali, quella che emerge dal Primo Rapporto sulla comunicazione sociale in Italia dell’Osservatorio Campagne di Comunicazione Sociale. Il volume (Rai Eri; pp. 379; 16 Euro), pubblicato lo scorso febbraio e curato da Enzo Cucco, Rosaria Pagani e Maura Pasquali, offre elementi di riflessione su temi e problemi legati ad un settore sempre più complesso e articolato, che oggi coinvolge soggetti anche molto diversi fra loro, come la Pubblica amministrazione, le organizzazioni senza scopo di lucro, i professionisti della comunicazione. Lo studio è si posto diversi obiettivi, a partire dalla possibilità di fornire un quadro sistematico dei dati esistenti relativi al settore delle comunicazioni sociali; di suggerire elementi e spunti di riflessione sugli sviluppi futuri della comunicazione sociale nel nostro Paese e in ambito europeo ed infine di dare un contributo, anche attraverso lo studio di casi specifici, all’analisi del problema della valutazione dei risultati delle campagne di Comunicazione Sociale. La pubblicazione è suddivisa in dieci capitoli che contengono altrettanti saggi dedicati a contenuti (attori e temi), forma (linguaggio e strutture testuali) e riferimenti giuridici (analisi delle leggi e soggetti giuridici) della Comunicazione Sociale in Italia e analizza i dati di mercato relativi alla produzione, diffusione e verifica delle campagne. Il Rapporto è completato da contributi mirati di professionisti del settore e da interviste ad esperti che stimolano la riflessione sulla situazione attuale della Comunicazione Sociale nel nostro Paese, sulle criticità e sui possibili sviluppi futuri della disciplina. Tra gli interventi anche quello dell’ingegnere Paolo Mascarino, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa della Cei, che ha spiegato a 360 gradi il funzionamento della comunicazione del sistema dell’Otto per mille. Mascarino oltre al sistema dell’Otto per mille ha descritto le modalità in cui avviene l’approccio alla comunicazione nel No profit e in modo specifico in che modo si “costruisce” la strategia di comunicazione legata alla campagna dell’Otto per mille. «Nei prossimi anni occorrerà continuare l’impegno per lo sviluppo della campagna – ha commentato il responsabile del Servizio Cei –. In primo luogo, perché la promozione di una partecipazione consapevole richiede tempi lunghi per diffondersi nella cultura e nelle tradizioni dei contribuenti italiani. In secondo luogo perché ogni anno si affacciano al mondo dell’Otto per mille le giovani generazioni, che non hanno vissuto gli anni della nascita del nuovo sistema e quindi spesso non lo conoscono, e che richiedono un’attenzione informativa particolare. Le nuove generazioni – prosegue Mascarino – hanno un rapporto con la comunicazione nettamente diverso dagli adulti attuali, e questo ci porterà a sviluppare costantemente il nostro linguaggio e il nostro uso dei media per continuare ad essere accolti e compresi». Il Primo Rapporto si rivolge inoltre in modo particolare ai soggetti che si occupano dell’ideazione, della realizzazione, della pianificazione e della valutazione delle campagne di Comunicazione Sociale ed è inoltre indirizzato a tutti coloro che, a diverso titolo, sono coinvolti nello studio, nella produzione e nell’utilizzo della comunicazione sociale come i media, le imprese, le organizzazioni No profit e il mondo universitario e della ricerca. Non è un caso che alla riflessione di Paolo Mascarino si aggiungono saggi e interventi di Cesare Annibaldi, Roberto Bernocchi, Nicoletta Bosco, Fabrizio Caprara, Fausto Colombo, Alberto Contri, Giampaolo Fabris, Vittorio Falletti, Andrea Fontanot, Alessio Fronzoni, Giovanna Gadotti, Giovanni Battista Garrone, Annunziato Gentiluomo, Alberto Martini, Toni Muzi Falconi. Il Primo Rapporto sulla Comunicazione Sociale in Italia è reperibile nelle librerie dal 20 febbraio scorso ed è disponibile per la consultazione presso la Biblioteca del Centro di Documentazione. Le campagne citate nel volume sono consultabili sul sito dell’Osservatorio Campagne di Comunicazione Sociale, all’indirizzo www.occs.it. 21 9. SEGNALAZIONI MULTIMEDIALI Le memorie democristiane A cura di Maurizio Gentilini e Massimo Naro, Salvatore Sciascia editore. Pagine 172. Euro 12. Questo volume, che rientra nella collana di studi del centro “A. Cammarata” riporta gli atti di un convegno tenutosi a Palermo, presso la Facoltà teologica di Sicilia (marzo 2003). Si tracciano, da un punto di vista metodologico, le linee guida per la ricostruzione di una vicenda del passato tuttora ricca di spunti: quella della Democrazia cristiana. Nella regione che, attraverso l’illuminata opera di don Luigi Sturzo, diede all’Italia il Partito popolare, antesignano dell’esperienza politica del secondo dopoguerra. Ma anche in una prospettiva più ampia. Il libro si inserisce, infatti, in un progetto nazionale di recupero delle fonti archivistiche del partito di De Gasperi, Andreotti, Fanfani e Moro, promosso dall’Istituto “Luigi Sturzo” di Roma. Tale patrimonio di storia d’Italia rischia, infatti, dopo la fine dell’esperienza Dc, di andare disperso e non essere adeguatamente valorizzato. Il progetto si sta realizzando in quasi tutte le regioni italiane, grazie alla preziosa collaborazione di tante realtà culturali locali. Allo stato attuale sono stati acquisiti una ventina di archivi di sezioni provinciali per un totale di seimila faldoni. In Sicilia, dove è stato recuperato l’archivio di Ragusa, l’interlocutore è proprio il Centro Cammarata di San Cataldo, che ha organizzato il simposio, di cui ora sono a disposizione le relazioni. Al convegno hanno partecipato alcuni protagonisti delle vicende politiche isolane insieme a esperti studiosi di storia del Novecento che hanno tratteggiato le linee di tendenza della politica democristiana siciliana. Una lezione di metodo (le fonti sono il pane di ogni storico degno di questo nome), ma anche una lettura che dà lo spaccato di una vicenda unica. Francesco Malgeri fornisce una periodizzazione che risale alle origini e ai fermenti autonomistici dell’isola, fino agli anni Novanta, passando per il famoso “caso Milazzo”, per la stagione del centrosinistra, fino agli anni Settanta e Ottanta. Angelo Sindoni e Angelo Romano si soffermano rispettivamente sul rapporto intrattenuto dall’Azione cattolica e dai vescovi siciliani con il partito cattolico, mentre Eugenio Guccione analizza la composizione e l’azione dei Comitati civici sorti nel 1948. Giuseppe Di Fazio, infine, si sofferma sul ruolo della stampa e sull’importanza, per capire le vicende in esame, di studiare anche gli archivi dei quotidiani della regione. Un filone che promette di essere proficuo, interessante e utile - come scrive nell’introduzione uno dei 22 due curatori, Maurizio Gentilizi (archivista dell’Istituto Strurzo, mentre Massimo Naro è direttore del Cammarata) – a “ricostruire la giusta prospettiva nella quale collocare la vicenda nazionale della presenza politica e sociale dei cattolici italiani”. Responsabili per il creato per la scuola dell’infanzia A cura di Nicoletta Doro, Elledici - Edizioni “Il Capitello”. Pagine 24. Euro 6. L’educazione all’ambiente costituisce una grande sfida per chi opera nella scuola, e in particolare, per gli insegnanti di religione cattolica, che sono chiamati a esplorare le implicazioni in vari campi della vita umana delle fede nel Dio creatore. Proprio al loro lavoro con i ragazzi sono destinati i materiali di questo sussidio, che nasce a apritore dal volume “Responsabilità verso il creato” curato da un gruppo di lavoro costituito dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro in collaborazione con il Servizio nazionale per il Progetto Culturale della Cei. Dalla favorevole accoglienza che il volume ha ricevuto è nata l’idea di veicolarne i contenuti anche nelle scuole. Il servizio nazionale per l’Insegnamento della religione cattolica ha accolto la proposta, dando vita a sua volta a un gruppo di lavoro, composto da insegnanti di diversi ordini di scuole provenienti dal Triveneto (coordinati da Nicoletta Doro di Vicenza) che si è ispirato al testo per costruire dei percorsi e delle schede didattiche. Quello che qui si presenta è rivolto alla scuola dell’infanzia. Otto i criteri didattici seguiti dagli estensori del volumetto: la centralità dell’allievo; la fedeltà alla Bibbia; la gradualità del processo didattico-educativo; la progressività ciclica dei contenuti; il continuo rimando dei contenuti stessi tra loro, secondo il principio dell’ologramma; l’interdisciplinarità; l’interreligiosità; l’uso della matrice progettuale intesa come aiuto all’insegnante nel definire un percorso didattico. Il tutto modulato a misura dell’esperienza di un bambino, che include il corpo e il movimento prima ancora che i discorsi e le parole e ha le sue forme, i suoi spazi, i suoi tempi. Non mancano proposte concrete da girare ai fanciulli come un Francesco, circondato da “nuvolette” del tipo di quelle usate per i fumetti, che vanno riempite dagli studenti con le varie “creature” evocate dal santo nel suo celebre Cantico. 9. SEGNALAZIONI MULTIMEDIALI Navigando nella rete Zona pastorale Camaiore-Massarosa www.pastorale.it Digitando www.pastorale.it approdiamo al sito della zona Pastorale Camaiore-Massarosa dell’Arcidiocesi di Lucca, che presenta informazioni dalle parrocchie zonali a partire dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Piano di Mommio, in provincia di Lucca. “La disponibilità di un sito web zonale – spiega Don Damiano Pacini, vicario zonale – consente da una parte di sopperire alle ridotte possibilità pastorali dovute alla, purtroppo, scarsità di sacerdoti sul territorio e dall’altra a rendere l’informazione in un formato molto gradito, soprattutto alle fasce più giovani dei credenti del litorale tirrenico lucchese”. Come supporto tecnologico è stato scelto AspNuke per permettere la formazione e l’interazione della comunità con lo strumento web tramite i diversi tools disponibili: libro degli ospiti, articoli, notizie e forum che, sotto l’amministrazione e supervisione del Vicario, è in grado di far viaggiare le notizie e le informazioni anche a beneficio di membri della comunità occasionalmente e geograficamente molto lontani. Nell’ampio archivio è presente gran parte del magistero di Giovanni Paolo II e, nel tempo, saranno disponibili anche tutte le maggiori e più significative parti dell’insegnamento della Chiesa. Nel ricco menu non manca, ovviamente, la Sacra Scrittura. Inoltre vari link a movimenti, associazioni, ordini religiosi, ed è iniziato l’inserimento di files di materiale pastorale per gli incontri di ragazzi (per ora ne sono stati inseriti poche decine, ma ne sono già stati preparati più di cento che saranno collocati nel sito e resi presto disponibili on line). Centro Sportivo Italiano www.csi-net.it Con il campetto vicino alla chiesa in quasi tutte le nostre parrocchie troviamo l’abbinamento fede e sport. Il metodo proposto è semplice e conosciuto: far scoprire i valori della fede usando il linguaggio dello sport? Può lo sport essere abbinato con la crescita integrale della persona che lo pratica? A questi interrogativi risponde il sito internet del Csi, Centro sportivo italiano, giunto a sessant’anni dalla fondazione. Nella sezione attività, infatti, troviamo come organizza, in continuità e in tutta Italia, iniziative significative che abbinano sport e religione. Una manifestazione importante è stato il convegno nazionale Csi, tenuto a Tabiano Terme, sul tema “Sport e religione: una collaborazione da attivare”. Sull’onda delle riflessioni svoltesi nel corso del 2004, che è stato dichiarato l’Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport, una parte del sito è dedicato all’essenziale capitolo della formazione. Il Centro organizza infatti corsi per animatori culturali sportivi in parrocchia, che si susseguono per tutto l’anno in varie parti d’Italia. Nel sito si possono trovare i discorsi del presidente del Coni, Giovanni Petrucci e del sottosegretario all’istruzione, Stefano Caldoro. Petrucci, tra l’altro, dice: “Noi crediamo che il corpo è un valore e che “fare sport” vuol dire valorizzare se stessi, in tutte le dimensioni dello sviluppo della personalità. Facendo sport, gioco, lavoro, vivo con gli altri, acquisto, non solo teoricamente, il senso di appartenenza con gli altri”. È da qui, possiamo concludere, che la parrocchia deve partire per costruire l’uomo e il credente di domani. Mons. Gilberto Baroni, vescovo www.dfrgal.it Sbarcano su internet gli “scritti” del vescovo Gilberto Baroni che per quasi un quarto di secolo, dal 6 giugno 1965 al 22 settembre 1989, ha guidato la diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, imprimendole la decisa cifra del suo ministero episcopale. Lettere pastorali, omelie, discorsi, occupano pagine e pagine del bollettino diocesano, del settimanale cattolico, della rivista del Sinodo e di tante altre pubblicazioni, ma molti testi sono spesso non facilmente reperibili e consultabili. Ora invece la profondità, la chiarezza e l’attualità di tanti interventi e di alcune intuizioni, come il “digiuno televisivo” proposto per una Quaresima, sono alla portata di tutti “in rete”. Il merito è di don Franco Gallingani, sacerdote diocesano ordinato da Baroni e attualmente in servizio pastorale a Correggio, che ha condotto una lunga e sapiente ricerca. Il sito è stato attivato in occasione del 50° anniversario dell’ordinazione episcopale di Baroni. In www.dfrgal.it. verrà raccolta l’opera omnia del compianto presule, a cominciare dalle lettere pastorali. Altri settori in cui saranno disponibili gli scritti del vescovo sono: le omelie del giovedì santo, e di san 23 9. SEGNALAZIONI MULTIMEDIALI Prospero, gli incontri con l’Azione cattolica, le Case della carità, le missioni, il Sinodo diocesano, il mondo della scuola, solo per citarne alcuni. Oltre ai testi, il sito è arricchito da un’ampia galleria fotografica: tutte le forme offerte oggi dalla tecnologia si sono messe al servizio della sapienza pastorale. Notizie dalla Rete La notizia della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II suoi nuovi media forum di discussione: www.avvenire.it, di www.giovani.org, www.gmg2005.it) di pagine dedicate alla pubblicazione dei messaggi di affetto dei fedeli (www.105live.radiovaticana.org, per fare un esempio) o di un blog per ricordare nella preghiera Papa Giovanni Paolo II e salutare il nuovo Pontefice Benedetto XVI (www.webcattolici.it, sito dell’Associazione dei Webmaster Cattolici Italiani). C’è tuttavia chi ha abusato ed approfittato di tanto affetto: all’acquisto di alcuni domini (dei siti internet), che portano il nome del Papa, da parte di società soprattutto statunitensi, è seguita la loro vendita su aste online con prezzi che, secondo alcune fonti, hanno sfiorato anche il milione di dollari. UE: Italia terza per banda larga La Santa Sede ha impiegato pochi minuti per avvisare tutti i media del mondo della morte di Papa Giovanni Paolo II: usando sms ed email. Un quarto d’ora dopo la dichiarazione delle 21.37, il Vaticano ha inviato ai giornalisti un sms per avvisarli dell’arrivo di un comunicato. Le reti televisive di tutto il globo sono state allertate un minuto più tardi con l’invio di una email. Nelle ore precedenti e in quelle successive alla scomparsa del Santo Padre si registravano lunghe attese nei centri di connessione web attorno a Borgo Pio. Un gran numero di fedeli e pellegrini presenti in piazza S. Pietro affollavano gli “internet point” per ricercare informazioni sulle condizioni del Santo Padre e per poter comunicare con i propri cari in tutto il mondo. Usi e abusi nel web per i successori di Pietro Nelle giornate di sofferenza e di preghiera per Papa Giovanni Paolo II, il web si è distinto per la rapidità e la qualità di informazioni con le quali sono stata diffuse le notizie sulle condizioni di salute del Santo Padre, così come il profondo cordoglio per la sua scomparsa ha visto tutto il mondo cattolico in rete e non solo unito in preghiera. Diverse le iniziative attraverso lo strumento dei forum (fra i tantissimi 24 Secondo un documento di lavoro della Commissione europea nel periodo luglio 2004 - gennaio 2005 in Italia sono state registrate più di un milione di nuove connessioni a banda larga. Il numero complessivo è salito in sei mesi da 3.519.797 a 4.701.232. Questo aumento si inserisce nella crescita massiccia del mercato della banda larga presente nell’intera Unione europea che nel 2004 ha registrato uno sviluppo del 69,5%. I dati della Commissione europea sulla diffusione della banda larga vedono l’Italia al terzo posto nella distribuzione per Paese, con il 12% delle connessioni totali, preceduta da Gran Bretagna (16%), Francia e Germania (entrambe 18%). Commissione Europea: per Internet invita uso rete elettrica La Commissione europea ha varato una raccomandazione per agevolare l’uso della rete elettrica per l’utilizzo di internet, al quale ci si connette prevalentemente, in Italia, attraverso le linee telefoniche, cercando così di diffondere un’alternativa per la connessione ad alta velocità. La raccomandazione, rivolta agli stati membri, riguarda le norme di utilizzo dei cavi elettrici per il trasporto dei dati. L’intento di Bruxelles è quello di favorire la concorrenza aprendo il mercato a nuovi fornitori di connessioni ad alta velocità. A ppuntamenti e segnalazioni XXIV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE BARI 21-29 MAGGIO 2005 Programma SABATO 21 MAGGIO SENZA LA DOMENICA NON POSSIAMO VIVERE PIAZZA DELLA LIBERTÀ ORE 17.00 • SOLENNE APERTURA DEL CONGRESSO: - ACCOGLIENZA dell’Inviato Speciale del Santo Padre, S. Em. Card. Camillo RUINI, dei Cardinali e Vescovi, delle Autorità e dei Congressisti convenuti. ORE 21,30 • INAUGURAZIONE DEL VILLAGGIO GIOVANI DOMENICA 22 MAGGIO LA DOMENICA GIORNO DEL RISORTO L’Eucaristia, dono della Trinità PIAZZA DELLA LIBERTÀ ORE 10.30 • CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA presieduta da S. Em. Card. Camillo RUINI, Inviato Speciale del Santo Padre e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. FIERA DEL LEVANTE ORE 16.00 • RELAZIONE: S. E. Mons. Angelo COMASTRI, Vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano ORE 18,00 • CELEBRAZIONE DEI VESPRI, presieduta da S. E. Mons. Cosmo Francesco RUPPI, Arcivescovo di Lecce. ORE 20,00 • RAPPRESENTAZIONE TEATRALE: “IL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO” (Martiri di Abitene) di Vito Maurogiovanni LUNEDÌ 23 MAGGIO LA DOMENICA GIORNO DELLA FESTA L’Eucaristia illumina la vita dell’uomo CATTEDRALE ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da S.Em. Card. Tarcisio BERTONE, Arcivescovo di Genova FIERA DEL LEVANTE ORE 10.30 • RELAZIONE: S. E. Mons. Giuseppe BETORI, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana ORE 16.00 • INCONTRI-INTERVISTE in 4 ambiti: 1. Quale bellezza salverà il mondo? 2. Tra tempo ed eternità 3. Lo sport accoglie, orienta ed educa alla festa 4. Senza la gioia non possiamo vivere • CELEBRAZIONI DEI VESPRI nei 4 ambiti. Presiedono: S. E. Mons. Luciano Bux, vescovo di Oppido MamertinaPalmi; S. E. Mons. Domenico Padovano, vescovo di Conversano-Monopoli; S. E. Mons Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo di Foggia; S. E. Mons. Giuseppe Matarrese, vescovo di Frascati. MARTEDÌ 24 MAGGIO LA DOMENICA E LA CITTÀ DELL’UOMO L’Eucaristia, sorgente di un mondo nuovo CATTEDRALE ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da S. Em. Card. Salvatore DE GIORGI, Arcivescovo di Palermo FIERA DEL LEVANTE ORE 10.30 • RELAZIONE: Paola BIGNARDI, Presidente dell’Azione Cattolica Italiana ORE 15.30 • INCONTRI-INTERVISTE in 4 ambiti: 1. Tempo di lavoro, tempo di vita 2. Ecologia, pace e salvaguardia del creato 3. Una economia a misura della persona umana 4. Sviluppo nella solidarietà ORE 17,30 • CELEBRAZIONE dei VESPRI presieduta da S. E. Mons. Benigno Luigi Papa, Arcivescovo di Taranto. PIAZZA DELLA LIBERTÀ Ore 21,00 • SPETTACOLO. Scuole in festa: selezione di cori e orchestre provenienti da scuole pugliesi 25 10. APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI MERCOLEDÌ 25 MAGGIO LA DOMENICA GIORNO PER LA RICONCILIAZIONE DEI CRISTIANI San Nicola di Bari, ponte tra Oriente e Occidente FIERA DEL LEVANTE ORE 10.30 • INCONTRO SUL LAICATO. Presiede l’Inviato Speciale del Santo Padre, S.Em. Card. Camillo RUINI ORE 15.00 • INCONTRI in 3 ambiti: - Sul Ministero Ordinato: S.E. Mons. Bruno FORTE, Arcivescovo di ChietiVasto - Sulla Vita Consacrata: Mons. Gianfranco RAVASI, prefetto della Biblioteca Ambrosiana - Sulla Ricerca Vocazionale: Suor Elena BOSETTI, docente di Sacra Scrittura all’Università Gregoriana CATTEDRALE ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Paolo ROMEO, Nunzio Apostolico in Italia. FIERA DEL LEVANTE ORE 10.30 • RELAZIONE: S.Em. Card. Walter KASPER, Presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. ORE 15.30 • TESTIMONIANZE SULL’EUCARISTIA DOMENICALE BASILICA DI SAN NICOLA ORE 18.30 • PREGHIERA ECUMENICA co-presieduta da S. Em. Card Walter KASPER e da un rappresentante di una Chiesa dell’Ortodossia ORE 21.00 • CONCERTO DI MUSICA SACRA DAL POLICLINICO ALLA CASA CIRCONDARIALE ORE 19.30 • CELEBRAZIONE DELLA VIA CRUCIS, presieduta da S. Em. Card. Giovanni Battista RE, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. GIOVEDÌ 26 MAGGIO LA DOMENICA GIORNO DELLA CARITÀ L’Eucaristia, pane di fraternità SABATO 28 MAGGIO LA DOMENICA GIORNO DELLA MISSIONE La Vergine Maria, Odegitria e Donna eucaristica CATTEDRALE ORE 8.30 • Celebrazione delle Lodi mattutine presieduta da S.E. Mons. Fouad TWAL, arcivescovo di Tunisi FIERA DEL LEVANTE ORE 10.30 • TAVOLA ROTONDA sul tema del giorno ORE 15.30 • TESTIMONIANZE dal mondo della solidarietà PIAZZA DELLA LIBERTÀ ORE 19.30 • CONCELEBRAZIONE E PROCESSIONE EUCARISTICA presieduta da S. Em. Jozef TOMKO, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. ORE 23,30 • ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA, presieduta da S. E. Mons. Domenico PADOVANO, vescovo di Conversano-Monopoli. CATTEDRALE ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica VENERDÌ 27 MAGGIO LA DOMENICA GIORNO DELLA CHIESA L’Eucaristia, cuore della Domenica SPIANATA DI MARISABELLA ORE 21.00 • SERATA DI RIFLESSIONE E DI FESTA BASILICA SAN NICOLA ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da S. Em. Card. Giovanni Battista RE, Prefetto della Congregazione per i Vescovi (in particolare con i consacrati e le consacrate) CATTEDRALE ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Rocco TALUCCI, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni (in particolare con la comunità diocesana). 26 BASILICA SAN NICOLA: ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da S.Em. Card. Severino POLETTO, Arcivescovo di Torino (in particolare con la comunità diocesana) FIERA DEL LEVANTE ORE 10.30 • INCONTRO DELLE FAMIGLIE: “Nella famiglia, adulti e giovani in dialogo”, con una riflessione di S.Em. Dionigi TETTAMANZI, Arcivescovo di Milano e testimonianze di alcune famiglie. ORE 16.00 • TAVOLA ROTONDA con il mondo missionario. ORE 16.00 • CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA DOMENICA 29 MAGGIO RIUNITI DAL RISORTO INTORNO ALL’EUCARISTIA - Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo SPIANATA DI MARISABELLA ORE 10.00 • SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA conclusiva del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale 10. APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI Corso base di formazione per Animatori della comunicazione e della cultura CENTRO INTERDISCIPLINARE LATERANENSE PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI E PER IL PROGETTO CULTURALE CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA MED MEDIA EDUCATION (Corvara in Val Badia, 27 agosto - 3 settembre 2005) FINALITÀ La comunicazione sociale è una componente essenziale della nuova evangelizzazione. Il recente Direttorio sulle Comunicazioni sociali “Comunicazione e missione” mette in risalto l’esigenza di formare attori pastorali competenti nell’ambito della cultura e della comunicazione. Su questi presupposti si fonda il Corso base di formazione per Animatori della Cultura e della Comunicazione che il Centro Interdisciplinare Lateranense, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e il MED, organizza in una settimana residenziale estiva. L’obiettivo è fornire competenze iniziali ma significative sul variegato cosmo della cultura e della comunicazione in una prospettiva teologico-pastorale che non tralasci l’esperienza come forma della conoscenza. DESTINATARI. Il corso è rivolto a tutti coloro che operano in ambito associativo o parrocchiale (operatori pastorali, animatori delle comunità, responsabili di formazione), destinati a svolgere la mansione di “animatore della comunicazione e della cultura”, in linea con le indicazioni del Direttorio delle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa (cap. 6°). TEMPI E METODOLOGIA. Il corso si svolgerà in forma intensiva nell’arco di sette giornate. Il corso prevede l’alternarsi di interventi teorici e di esperienze laboratoriali pratiche. Ordinamento e articolazione degli insegnamenti PROGRAMMA SABATO 27 AGOSTO Arrivi e presentazione del corso, dei docenti e dei corsisti DOMENICA 28 AGOSTO Mattino Presentazione del Corso (Don Roberto Giannatelli). Lo scenario e le sfide delle comunicazioni sociali, oggi (Mons. E. Viganò) Pomeriggio Presentazione dei lavoratori Avvio dei laboratori (prima ondata) LUNEDÌ 29 AGOSTO Mattino Chiesa e media: risorse e percorsi per l’evangelizzazione e la pastorale (Don Roberto Giannatelli) Le risorse della rete e dei new media (Mons. Franco Mazza) Pomeriggio Laboratori MARTEDÌ 30 AGOSTO Mattino La sala della comunità (Angelo Chirico) Una pedagogia dei media per l’animatore delle CS (Prof. Pier Cesare Rivoltella) Pomeriggio Laboratori MERCOLEDÌ 31 AGOSTO Mattino Laboratori (inizio della seconda ondata) Pomeriggio Gita sulle Dolomiti GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE Mattino Focus group sull’analisi delle competenze e delle risorse necessarie per sviluppare una comunicazione efficace nella propria realtà territoriale. Coordina: Damiano Felini. • Strumenti per la gestione di un progetto di comunicazione: l’ipotesi di partenza, l’analisi delle risorse esistenti, il raccordo con il consiglio pastorale e l’ufficio diocesano, il piano operativo, il piano economico, il marketing e il networking. 27 10. APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI Pomeriggio • Come le comunità cristiane comunicano oggi: imparare a gestire il giornale parrocchiale, come curarne la distribuzione, il sito web parrocchiale o della sala della comunità, i manifesti, i volantini. • Organizzare eventi: per la parrocchia e la sala della comunità (programmare un anno pastorale o associativo o un cartellone annuale di una sala) con gruppi e istituzioni del territorio. Divisi in piccoli gruppi, i partecipanti provano ad elaborare un possibile progetto di comunicazione da sviluppare nelle proprie. Laboratori VENERDÌ 2 SETTEMBRE Mattino Management e lavoro cooperativo (Piero Trupia) Presentazione del Direttorio “Comunicazione e Missione” (Mons. Claudio Giuliodori) Pomeriggio Laboratori Dopo cena: Conclusioni del Focus group (Damiano Felini) SABATO 3 SETTEMBRE Partenze LABORATORI. 2 laboratori a testa (ogni laboratorio: tre mezze giornate). I partecipanti potranno scegliere due fra i seguenti laboratori, che saranno mirati non solo a far acquisire le pur necessarie competenze tecniche, ma soprattutto alla comprensione delle modalità progettuali e organizzative di iniziative concrete legate ai media nell’ambito della propria parrocchia/associazione. • Il sito internet e le attività sul web (Pier Paolo De Luca) • Scrivere e pubblicare un giornale (Umberto Folena) • Multimedialità (Stefano Pavarin) • Fare video e televisione (Luciano Di Mele) • La radio per farci sentire (Franco Mugerli) • Dal cinema alla vita e dalla vita al cinema: come organizzare e condurre cineforum (Filippo Ceretti) • Musica in onda: come organizzare un gruppo o un coro musicale, studiare e capire la musica come fenomeno culturale e sociale (Marco Brusati) • La fotografia (Angela Castelli) • Il fumetto, il cartone animato e la catechesi (Alessia Rosa e Maria Grazia Di Tullio) Il corso, nel suo svolgimento, darà spazio (nelle serate e negli incontri di gruppo) anche ad altri aspetti della comunicazione nell’ambito ecclesiale: • Le testimonianze di comunicatori ecclesiali e professionisti dei media • La Mostra delle esperienze realizzate nelle dicoesi e parrochie • Le “serate trasversali” per la comunicazione e la discussioen di problemi di interesse comune • L’evento “Comunicazione e missione” (incontro con un Autore di produzioni audiovisive o uno spettacolo teatrale o altro spettacolo) SEDE DEL CORSO. L’organo del Corso è costituito da quattro membri: Direttore scientifico: Prof. Dario Edoardo Viganò, Pontificia Università Lateranense Direttore scientifico: Prof. Roberto Giannatelli, Università Pontifica Salesiana e Presidente MED Coordinatori didattici: Damiano Felini, Massimiliano Padula LE MODALITÀ DI ISCRIZIONE. Il Corso è riservato ad un massimo di 80 allievi. La domanda deve essere inoltrata entro e non oltre il 17 giugno 2005 al Centro Interdisciplinare della Pontificia Università Lateranense, con sede in piazza San Giovanni in Laterano 4, 00120 Città del Vaticano (tel. 06 69895665; tel./fax 06 69886539, e-mail: [email protected]). LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE. La regolare partecipazione al Corso prevede la consegna di un attestato rilasciato dalla Pontificia Università Lateranense. La quota di partecipazione individuale è stabilita in e 50,00 più e 20,00 da versare una volta superato l’esame conclusivo, per il ritiro del diploma. All’atto della conferma dell’iscrizione, che sarà comunicata dalla Segreteria entro l’8 luglio, i corsisti dovranno effettuare il versamento di tale quota tramite bonifico bancario (inviarne successivamente fotocopia alla Segreteria del Centro interdisciplinare Lateranense): Conto Corrente 000003555x77 intestato a Centro Interdisciplinare Lateranense Banca Popolare di Sondrio Ag. 6 Via C. Boronio, 12 Roma ABI 05696 CAB 03206 CIN P N.B.: Sulla causale indicare: Corso base cultura e comunicazione 28