5
2005
SSERVATORI
O & O
COMUNICAZIONE CULTURA
Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali
Circ.ne Aurelia, 50 • 00165 Roma • Tel. 06.66398.209 • Fax 06.66398.239 - http://www.chiesacattolica.it • E-mail: [email protected]
Servizio nazionale per il progetto culturale
Circ.ne Aurelia, 50 • 00165 Roma • Tel. 06.66398.288 • Fax 06.66398.272 - http://www.progettoculturale.it • E-mail: [email protected]
1
Editoriale
2
Approfondimenti
Pontificati “mediatici”
Vincenzo Grienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
2
Nuova evangelizzazione e primo annuncio.
Per un rinnovato slancio missionario
Francesco Lambiasi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
3
Referendum: uniti per il “non voto”
Luisa Santolini, Carlo Casini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
5
3
Dossier
4
Comunicazioni
sociali
• Inaugurata a Crema la “Casa della comunicazione” . . pag.
• Novara: presentato il Direttorio
• I seminaristi a scuola di media
8
5
Progetto culturale
• Cantiere aperto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
• Laboratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
10
13
6
Infomedi@
• Su Sat 2000 in onda “Senza la domenica” . . . . . . . . pag.
in preparazione al XXIV Congresso
Eucaristico Nazionale
• Sat 2000 e Radio InBlu al XXIV Congresso
Eucaristico Nazionale
• I nuovi corsi di “Ateneo”
• Gli operatori delle radio ...inBlu si confrontano
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7
Economia dei media
• Siemens: crolla l’utile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
• La7 compra Elefante TV e Delta TV
• 2004: anno da record per Mediaset
• Milano Finanza: approvato il bilancio 2004
• Assemblea Rcs
• Google: utili per 369 milioni di dollari
18
8
I fatti del mese
sulla stampa
• Il conclave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
• L’elezione di Benedetto XVI
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9
Segnalazioni
multimediali
• Comunicazione Sociale, primo rapporto dell’OCCS
Nel volume l’esperienza dell’8 per mille. . . . . . . . . . pag.
• Le memorie democristiane
• Responsabili per il creato per la scuola dell’infanzia
10 Appuntamenti
e segnalazioni
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• Navigando nella rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
23
• Notizie dalla rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.
24
• XXIV Congresso Eucaristico Nazionale . . . . . . . . . . pag.
• Corso base di formazione per animatori
della comunicazione e della cultura
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1. EDITORIALE
P“mediatici”
ontificati
VINCENZO GRIENTI*
a finestra mediatica si è aperta su Giovanni Paolo II il
16 ottobre del 1978, giorno della sua elezione al soglio
pontificio. Da quella data il Papa “venuto da lontano” ogni
domenica si è affacciato dal Palazzo apostolico parlando alla
gente di tutto il mondo grazie all’amplificazione e al contributo dei mezzi di comunicazione sociale che per quasi ventisette anni hanno “ripreso” Karol Wojtyla durante il suo ministero petrino “mandando in onda” i suoi viaggi, le sue
omelie, le sue esortazioni, la sua sofferenza umana e personale e, dopo che Dio lo ha richiamato a sé, le sue esequie.
«Possiamo essere certi che il Santo Padre Giovanni
Paolo II sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede
e ci benedice» ha detto il cardinale Joseph Ratzinger, futuro Benedetto XVI, nel giorno dei funerali celebrati in
Piazza San Pietro prima dell’apertura del Conclave. Quell’8 aprile del 2005 in mondovisione è stata scritta una
nuova pagina di storia della Chiesa: al dolore ha fatto
seguito la speranza, e quando Benedetto XVI domenica
primo maggio 2005 si è riaffacciato dalla finestra che è
stata del suo predecessore per un attimo si è perso il riferimento spazio temporale. È come se dalla morte di Giovanni Paolo II all’elezione del nuovo pontefice fosse trascorso
un frame, uno scatto fotografico, una frazione di secondo
lunga un mese intero. Una percezione, questa, dovuta
all’impatto mediatico generato nell’opinione pubblica
mondiale dai mezzi di comunicazione di massa. I numeri
parlano chiaro: milioni di fedeli raccolti di fronte ai maxischermi nelle Filippine, 800mila polacchi nella spianata di
Blonia, almeno tre miliardi di persone ad eccezione della
Russia e della Cina raggiunte dalla diretta trasmessa da
canali pubblici e privati di tutto il globo. Sarà, così come
dicono esperti e massmediologi, l’effetto di un pontificato
mediatico come quello di Giovanni Paolo II, ma fermarsi a
questa considerazione sarebbe troppo riduttivo. Non si può
L
2
negare che Karol Wojtyla stesso è stato un “media”, cioè
un messaggio vivente di testimonianza cristiana Urbi et
Orbi, alla città e al mondo. Il Papa polacco è diventato
coscienza del mondo di fronte ad eventi epocali che hanno
segnato la storia dell’umanità: dalla caduta del muro di
Berlino all’11 settembre 2001; dalle guerre alle tragedie
che hanno registrato milioni di vittime. Tutti fatti e notizie che puntualmente sono stati raccontati dai grossi
network mondiali in diretta televisiva e su Internet.
«È stato consolante vedere quanto velocemente la
comunità internazionale ha risposto al recente Tsunami
che ha provocato vittime incalcolabili – scrive Giovanni
Paolo II nel suo Messaggio per la 39ª Giornata mondiale
delle comunicazioni sociali –. La rapidità con cui oggi si
propagano le notizie accresce chiaramente la possibilità di
prendere in tempo misure pratiche per offrire il maggior
sostegno possibile. In questo mondo i media possono conseguire un’immensa quantità di bene».
Ed è puntando a questo bene, ma con profilo e personalità diverse, che Benedetto XVI una volta insediato nella
cattedra di Pietro ha profeticamente intuito il ruolo fondamentale e irrinunciabile dei mass media per l’evangelizzazione. Il pontefice tedesco ha sentito la necessità di porsi
in dialogo con il mondo delle comunicazioni sociali a soli
tre giorni dalla sua elezione.
«Perché gli strumenti di comunicazione sociale possano
rendere un positivo servizio al bene comune, occorre l’apporto responsabile di tutti e di ciascuno. È necessaria una
sempre migliore comprensione delle prospettive e delle
responsabilità che il loro sviluppo comporta in ordine ai
riflessi che di fatto si verificano sulla coscienza e sulla
mentalità degli individui come sulla formazione della pubblica opinione» ha sottolineato Ratzinger ringraziando
giornalisti, fotografi e operatori radiotelevisivi che da
Roma hanno seguito minuto per minuto l’evolversi degli
eventi. Benedetto XVI ha raccolto così il testimone di
Giovanni Paolo II quasi dicendo “È ora che il mondo sappia che Tu mi hai mandato”. La preghiera di Gesù al Padre
in uno dei capitoli più belli del Vangelo di San Giovanni è
stata ricalcata alla lettera dal successore di Wojtyla con la
certezza che di fronte al “nuovo areopago” occorre essere
sempre più consapevoli che “l’evangelizzazione stessa della
cultura moderna dipende in gran parte dal loro influsso”
(Redemptoris missio, 37). Il mandato di comunicare il
Verbo della vita diventa così un’operazione che richiede
particolare attenzione ai cambiamenti generati da questi
meravigliosi strumenti della comunicazione sociale ed è un
impegno che Benedetto XVI ha ereditato e riproposto con
umiltà e sensibilità di teologo tutto proteso ad annunciare
quella Verità che rende liberi gli uomini.
* Giornalista
2. APPROFONDIMENTI
Nevangelizzazione
uova
e primo annuncio.
Per un rinnovato
slancio missionario
FRANCESCO LAMBIASI*
uova evangelizzazione e Primo annuncio, due
temi sempre presenti nel magistero della Chiesa
italiana che richiamano l’urgenza, peraltro già sottolineata dal Santo Padre in più occasioni, della necessità di un rinnovato slancio missionario rivolto anche
a chi è già battezzato. Nel mese di giugno 2003 veniva pubblicata la III Nota sull’Iniziazione Cristiana,
dove due paragrafi risultano particolarmente importanti perché dedicati al Primo annuncio (nn. 21-22).
È stata questa la conclusione di un percorso iniziato
nel 1970 con il Documento Base. Quest’ultimo sottolineava che «l’evangelizzazione propriamente detta
è il primo annuncio della salvezza a chi, per ragioni
varie, non ne è a conoscenza o ancora non crede (...)». E
aggiungeva che “anche i cristiani ferventi, del resto,
hanno sempre bisogno di ascoltare l’annuncio delle
verità e dei fatti fondamentali della salvezza e di
conoscerne il senso radicale, che è la “lieta novella”
N
dell’amore di Dio” (RdC 25)». Poi, nel successivo n.
30 del Documento Base si distingueva la “prima
evangelizzazione” dalla catechesi, da intendere come
“sviluppo” ed “esplicazione sempre più sistematica”,
come farà in seguito il Direttorio Catechistico
Generale del 15 agosto 1977.
Le tappe toccate in questi ultimi anni sul versante
della Nuova evangelizzazione e del Primo annuncio
sono sotto gli occhi di tutti: occorre ricordare nel 1988
la Lettera per la riconsegna dell’RdC, che ribadiva la
necessità di promuovere una pastorale di prima evangelizzazione, fondata sul Primo annuncio; nel ’90
Evangelizzazione e testimonianza della carità individuava
il nodo centrale del Primo annuncio: Gesù Cristo
morto e risorto, salvezza di Dio per ogni uomo; nel
2001 Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia ai
numeri 57 e 58 metteva in rilievo come i destinatari
del Primo annuncio non sono solo i non credenti, ma
anche i non praticanti e coloro che sono abbandonati;
gli stessi fanciulli battezzati hanno bisogno del Primo
annuncio; infine, nel 2004 Il volto missionario delle
parrocchie in un mondo che cambia al numero 6 presenta le motivazioni e propone le modalità concrete per
ripartire dal Primo annuncio e dal Vangelo di Gesù.
Un percorso, questo, non irto di difficoltà, ma che
alla fine ha fatto raccogliere i frutti dell’impegno della Chiesa italiana e, in particolare, della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio
e la catechesi e dell’Ufficio catechistico nazionale
della Cei.
Un passaggio importante è stata l’approvazione
della III Nota sull’Iniziazione Cristiana nella sessione
del Consiglio Episcopale Permanente (24/26 marzo
2003). In quell’occasione si è dato esplicito mandato
alla suddetta Commissione di preparare una bozza di
documento sul Primo annuncio. La Commissione ha
elaborato uno schema di base e ha promosso un seminario di studio nei giorni dal 12 al 14 marzo 2003
dedicato a questo tema, mentre l’Ufficio Catechistico
Nazionale ha organizzato il convegno annuale dei
direttori degli UCD (16-19 giugno 2003) sul tema: “Il
primo annuncio in parrocchia”, e un seminario di
studio, in collaborazione con il COP, con un gruppo di
parroci e di pastoralisti a Verona (8-10 marzo 2004)
3
2. APPROFONDIMENTI
sul tema: “Il primo annuncio in parrocchia. Dalle
esperienze al progetto”.
Siamo ai giorni nostri: l’8 febbraio 2005 il materiale in possesso della Commissione Cei competente è
stato rielaborato da un gruppo di consulenti ed esperti fino a giungere, dopo un lungo iter di studio, alla
redazione della già accennata bozza che si compone di
quattro capitoli: nel primo, dal titolo “Alle sorgenti
dell’evangelizzazione” vengono descritti l’importanza,
il contenuto, i linguaggi, le finalità del Primo annuncio, inquadrando quest’ultimo nel più ampio orizzonte dell’evangelizzazione. Il secondo capitolo “Comunicare il vangelo oggi” tenta di contestualizzare il Primo
annuncio nello scenario dell’attuale contesto culturale, segnato da un avanzato processo di secolarizzazione e da un diffuso bisogno religioso, fragile e ambiguo;
il terzo capitolo, invece, dal titolo “Gesù risorto è la
nostra salvezza” offre una possibile esemplificazione
concreta di Primo annuncio, ripercorrendone la struttura portante, così come viene fatto paradigmatamente dalla liturgia della veglia pasquale; il quarto capitolo, infine, propone alcune brevi indicazioni operative
per attuare una pastorale di Primo annuncio con particolare riferimento ai soggetti, alla pedagogia, ai destinatari, alle forme occasionali e quelle organiche,
tenendo presente in modo esplicito e concreto quanto
affermato nella Nota pastorale Il volto missionario delle
parrocchie in un mondo cha cambia al n. 6.
Approfondendo in modo più analitico i contenuti
che emergono dalla struttura della bozza, nel primo
4
capitolo si dice chiaramente che l’evento pasquale
rimane il nucleo germinale di tutto il processo di trasmissione del Vangelo e del successivo sviluppo del
dogma. La rivelazione cristiana contiene certamente
una dottrina su Dio e sull’uomo, come pure un insegnamento morale su ciò che si deve o non si deve
fare, ma il suo cuore pulsante resta la Pasqua del
Signore.
Tuttavia questo annuncio deve tener conto di contesti culturali profondamente mutati rispetto a qualche
tempo fa e di diverse categorie di destinatari. Del
primo aspetto si parla nel secondo capitolo, dove si dà
ampio spazio allo stile della comunicazione che deve
essere testimoniale e insieme dialogico, evitando le
false alternative fra testimonianza della vita e annuncio esplicito, come pure tra identità e dialogo. Tra le
tante occasioni di primo annuncio vengono menzionate la preparazione al matrimonio e alla famiglia, per
molti, concreta possibilità di contatto con la comunità
cristiana dopo anni di lontananza e la richiesta del battesimo e degli altri sacramenti per i figli. Senza dimenticare che vanno accostate con delicata premura pastorale le situazioni di difficoltà delle famiglie, dovute a
malattie o ad altre sofferenze, comprese quelle derivanti dalla mancanza della pace familiare o dalla rottura del vincolo coniugale. Infine non si potrà non
tener conto dell’arrivo tra noi di tante persone di altre
religioni.
* Assistente ecclesiastico generale dell’ACI
Presidente della Commissione Episcopale per la dottrina
della fede, l’annuncio e la catechesi
1. EDITORIALE
Runitieferendum:
per il “non voto”
3. DOSSIER
sfera riproduttiva. Se tutto questo è vero, tuttavia non
possiamo negare che la coppia sterile patisce, soffre, e
se anche è aperta ad una fecondità, si vede ostacolata
nella realizzazione del suo sogno.
Al di là delle diverse metodiche e delle tecniche
sostitutive – mai curative! – per avere un bimbo, non
possiamo non sentire tanta umana comprensione per
questa coppia così segnata dalla sorte, ma non possiamo non interrogarci sul fatto che con la fecondazione artificiale si è padre e madre “in seconda battuta”, solo a cominciare dal momento che un figlio
generato artificialmente in laboratorio, e quindi
testato, analizzato, scrutato e monitorato secondo le
migliori pratiche possibili, viene (se non si usa una
madre surrogato) impiantato nel grembo della
madre.
La questione che si pone è quindi nel delegare ad
altri l’intimità di coppia, la riservatezza dei propri sentimenti, e di fare diventare un fatto pubblico e sociale
non tanto il vivere insieme, quanto il mistero stesso
della vita generata in due. In altre parole è la trasformazione del rapporto umano in “questione” da laboratorio, lo svuotamento della relazione d’amore, generante, spiritualmente significativa, in un campo di
indagine biologica.
Fecondazione artificiale
e questione antropologica
Chi? Forse l’assoluta semplicità di questa domanda
può trarre in inganno, ma ha invece una profonda
drammaticità se correlata alla “questione antropologica” insita nella fecondazione artificiale. Il primo “chi”
riguarda la stessa coppia che decide di progettare un
figlio.
Parlando di fecondità umana, si va al di là della
dimensione esclusivamente biologica, e si comprende
come l’uomo, nella sua infinita bellezza e nella sua
straordinaria unicità, genera anche nella sua dimensione sociale e socializzante, fino alla generazione per
amore che lambisce i vertici del dare la propria vita
“per” qualcun altro.
La fecondità di Francesco d’Assisi e di Madre Teresa
di Calcutta è certa, ma non si pone sul piano della
Dobbiamo allora porre il secondo “chi”. Nel caso
della fecondazione artificiale pensiamo al manipolatore che in una provetta mescola elementi di indubbia
provenienza umana per farne un altro essere vivente
della specie umana. Soggetto spesso trascurato nelle
valutazioni antropologiche, ma assolutamente importante. Chi è colui, o colei, che ha il potere di produrre
in provetta la vita? È un uomo, o una donna, che nella
migliore delle ipotesi si sostituisce nel fatto generativo
ad un padre e ad una madre, li sostituisce entrambi in
un sol colpo.
Al di là della trasformazione di mentalità a cui assistiamo – nel rapporto tra potere tecnologico e limiti
etici – la domanda diventa personalissima: chi pratica
effettivamente la fecondazione artificiale ha ancora
una coscienza del proprio rapporto con la specie
umana, dal momento che per la prima volta nella storia dell’umanità è possibile “mettere le mani sulla vita”
nel suo stesso formarsi?
5
3. DOSSIER
E si arriva al terzo “chi”, che può entrare sulla scena
della fecondazione artificiale: il cosiddetto “donatore”
o “donatrice”.
Un uomo, o una donna che di se stesso lascia in
eredità il patrimonio genetico, magari in forma anonima, magari per soldi, magari “donando” (fuorviante
eufemismo) più volte il proprio seme o i propri ovuli.
Questa è la fine decretata della responsabilità sociale.
Il padre genetico non è più quello sociale. Circa il tema
della deresponsabilizzazione civile, occorre ricordare
che oggi gran parte della prevenzione e della cura precoce delle malattie ereditarie parte dall’anamnesi familiare. A donatore ignoto, prevenzione nulla...
E si giunge così alla domanda cruciale: “chi” è
questo prodotto? Il nostro particolare approccio alla
questione antropologica ci interroga se questo
“grumo di cellule”, questo “materiale di laboratorio”,
questo figlio di tanti padri e tante madri, non nasca
magari senza disabilità fisiche evidenti, ma con un
handicap sociale pregresso.
Lui non può dire la sua, non ha voce in capitolo,
non ha diritto di cittadinanza, non ha un’esistenza
garantita. Ha solo un dato genetico elementare che
ci dice che questo – e nessuno può negare la galileiana esperienza – se nasce da un seme d’uomo e da
un ovulo di donna, sarà un uomo. Che questo sia un
essere della specie umana, non ci sono dubbi. È un
uomo. A lui si attribuisce, fin dal primo istante in
cui la delicata mano del biologo ha compiuto il prodigio di una nuova vita, l’identità umana. È un essere umano. C’è. Può diventare uomo. Non può essere lasciato nel limbo dell’indeterminatezza di specie,
perché questo limbo non esiste. Come pure non può
essere “collaudato” contro possibili difetti: geneticamente potrebbe nascere sordo, ma non possiamo
comunque eliminarlo (Beethoven era totalmente
sordo nel momento in cui ha scritto la nona sinfonia, da cui è tratto l’inno europeo), oppure ‘potrebbe’ sviluppare il morbo di Parkinson (ed un “parkinsoniano” di recente ha avuto i funerali più solenni
che la storia conosca). Dubitare che “quella-cosa-lì”
sia della razza umana, e ritenere perciò di poterne
disporre per la ricerca o per l’eliminazione, è antiumano.
6
L’ultimo “chi” riguarda la società che genera e viene
generata da questi precedenti soggetti. Qui si contrappongono due visioni globali, poeticamente rappresentate da O. Wilde «ciascuno uccide l’oggetto che ama»
e all’opposto da John Donne, nella celeberrima elegia
«Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso; ogni
uomo è parte del continente, parte del tutto.
Se un grumo fosse lavato via dal mare, l’Europa ne
sarebbe diminuita... ogni morte d’uomo mi diminuisce, perché sono coinvolto nell’umanità, quindi non
mandare mai a chiedere per chi suona la campana;
suona per te». Ogni caduta di densità della relazione
tra uomini è una morte, sociale e spirituale.
Le tecniche di fecondazione artificiale conducono
ad una riflessione finale, che segna il passaggio dall’epoca moderna, contraddistinta dall’industrializzazione
e dal progressivo svilupparsi dell’idea di proprietà privata, ad una nuova visione globale del mondo: quello
regolato dalla brevettabilità e dalle possibilità di accesso o meno alle risorse. Ad esso soggiace l’idea che ci
siano leggi che regolamentano, su base normativaetica da una parte, contrattualistica da un’altra, economica da una terza, la possibilità di accedere al
“nuovo umano”.
Brevettabilità del genoma, accesso regolato ai laboratori medici di riproduzione, sono le molteplici sfaccettature del fatto che non è più una legge naturale ad
ispirare il rapporto tra uomini (essenzialmente codificato nel “non uccidere”) ma il tentativo di accedere al
cuore stesso dell’umano, per poterne disporre da parte
di chi detiene il potere (non solo economico). Chi
accede al cuore della riproduzione ha il potere. Non
importa più “chi si è”, non importa più “cosa si ha”.
Chi detiene il potere di accesso all’umano stesso è il
nuovo signore del mondo.
Luisa Santolini
Presidente Forum Associazioni Familiari
Le ragioni del “non voto”
A tutti coloro che con tanta commozione hanno
reso omaggio a Karol Wojtyla dopo la sua morte sembra giusto ricordare quanto Giovanni Paolo II disse il
1. EDITORIALE
22 maggio 2003: “insidie ricorrenti minacciano la vita
nascente. Il lodevole desiderio di avere un figlio spinge talora a superare frontiere invalicabili. Embrioni
generati in soprannumero, selezionati, congelati, vengono sottoposti a sperimentazione distruttiva e destinati alla morte con decisione premeditata. Il Papa
continuò lodando l’impegno per “....ottenere dal
Parlamento Italiano una legge rispettosa il più concretamente possibile dei diritti del bambino non ancora
nato, anche se concepito con metodiche artificiali di
per sé moralmente inaccettabili” ed auspicò una rapida conclusione dell’iter legislativo in corso. Queste
parole confermano la straordinaria importanza della
pur imperfetta legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita.
A distanza di pochi mesi dall’approvazione della
legge lungamente dibattuta, siamo stati già chiamati a
difenderla. Il 12 giugno si terrà infatti il referendum
che chiede l’abrogazione di alcuni suoi punti più
importanti, capisaldi della stessa, mancando i quali la
legge sarebbe svuotata di significato.
L’importanza della posta in gioco, cioè della vita e
del benessere delle generazioni future, impone che si
usino gli strumenti più efficaci per evitare il ritorno al
Far West, cui la legge 40/04 ha posto fine. Per tale
motivo il Comitato Nazionale “Scienza e Vita, per la
legge 40/04” ha scelto la strategia del non voto. Non
si tratta, come qualcuno ha sostenuto, di una scelta
pilatesca o diseducativa. Al contrario: essa suppone un
forte impegno informativo ed educativo, indipendentemente dalle appartenenze politiche, in ordine ai
valori della vita, della famiglia, dell’eguaglianza, della
democrazia e della vera laicità. Essa costituisce il modo
più efficace per dire “no” alla abrogazione di una legge
lungamente discussa e contemporaneamente, “no”
all’uso distorto dei referendum. Infatti non è giusto
3. DOSSIER
costringere i cittadini a recarsi alle urne diffondendo
menzogne, quali la possibilità di curare malattie come
la Sclerosi, l’Alzheimer, i tumori attraverso l’uso di
embrioni. Poiché la Costituzione stabilisce che i referendum non hanno effetto se non partecipa al voto il
50% dei cittadini, la scelta del non voto appare non
solo legittima e corretta, ma anche doverosa e nobile.
La democrazia infatti, non consiste esclusivamente
nella organizzazione statuale secondo la regola parlamentare, nel principio della separazione dei poteri e
nella decisione della maggioranza. Questo è soltanto
l’aspetto esteriore e formale della democrazia. Vi è,
invece, un contenuto più profondo e sostanziale che
non deve essere dimenticato. Si tratta del riconoscimento della eguale dignità di ogni essere umano. Se
una maggioranza discrimina gli esseri umani e addirittura considera giusta e da incoraggiare la eliminazione di talune categorie di uomini, allora non sussiste una vera democrazia, almeno nella sua pienezza di
verità. La legge 40/04 afferma l’eguaglianza del non
nato e del già nato, di colui che è concepito in provetta e di colui che è concepito naturalmente.
I referendum vorrebbero reintrodurre la discriminazione del Far West. Perciò è nobile usare uno strumento della democrazia formale (l’utilizzazione della
regola del quorum) per salvare la democrazia sostanziale. Ed è anche doveroso per tutti seguire la scelta del
non voto, una volta che i più l’hanno decisa. Infatti i
pochi dissenzienti da questa linea che, convinti della
necessità di salvare la legge, si recano alle urne, contribuiscono a far scattare il quorum e perciò di fatto
votano “sì” alla abrogazione, anche se sulla scheda
segnano il “no”, perché il “no” non potrebbe mai
essere maggioritario.
Carlo Casini
Presidente Movimento per la vita
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Csocialiomunicazioni
I seminaristi a scuola di media
Inaugurata a Crema
la “Casa della comunicazione”
Alba: due incontri per gli animatori
della comunicazione
La diocesi di Crema ha inaugurato, il 9 aprile, la
nuova “casa della comunicazione”. La struttura, ospita
i media diocesani: il settimanale, “Il Nuovo Torrazzo”,
il Centro editoriale cremasco (“Casa editrice della
Libreria Buona Stampa”) e l’emittente “Radio Antenna
5”. Alla cerimonia, presieduta dal vescovo, S.E. Mons.
Oscar Cantoni, sono intervenuti autorità religiose e
civili, i giornalisti ed i collaboratori dei tre media diocesani e l’esecutivo nazionale della Fisc (Federazione
italiana stampa cattolica).
Novara: presentato il Direttorio
Il documento “Comunicazione e Missione. Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della
Chiesa” è stato presentato, il 16 aprile, da Mons. Claudio Giuliodori, direttore dell’Ucs CEI, in occasione di
una sessione del Consiglio pastorale della diocesi di
Novara dedicato al tema “La comunicazione sociale
nella nostra diocesi: la situazione, i limiti, le potenzialità, le scelte”. Due le circostanze che hanno suggerito
la scelta di questo tema: la pubblicazione del Direttorio
e la ricorrenza nel 2005 del centenario de L’Azione, il
settimanale diocesano.
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L’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, il
Servizio Nazionale per il progetto culturale, il Servizio
informatico della C.E.I. ed il Centro interdisciplinare
Lateranense hanno organizzato una settimana residenziale di formazione per seminaristi. L’iniziativa, giunta
alla sua sesta edizione, si volgerà dal 3 al 9 luglio a Vallombrosa e vedrà i partecipanti confrontarsi, attraverso riflessioni accademiche e presentazioni di esperienze, sull’attuale dinamica culturale e informativa con le
quali i credenti si confrontano ogni giorno. Particolare
attenzione sarà dedicata all’approfondimento del documento “Comunicazione e Missione. Direttorio sulle
comunicazioni sociali nella missione della Chiesa”.
Durante la settimana i seminaristi avranno la possibilità di cimentarsi concretamente, attraverso dei laboratori, con i vari media: dalla creazione di un sito web
alla manutenzione di un Pc, dall’uso di Access alla realizzazione di un corto.
L’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali di
Alba ed il Centro culturale San Paolo hanno organizzato un corso “Animatore della comunicazione e della
cultura” destinato a quanti, operatori della pastorale a
vario livello, desiderano assumere maggiore competenza di base sui sistemi di comunicazione e sulla cultura
mediale. I partecipanti, durante i due incontri previsti,
il 4 e l’11 maggio, si soffermeranno in modo particolare sulla figura e sui compiti dell’animatore della cultura e della comunicazione e sul suo rapporto con le
comunità parrocchiali così come viene presentato dal
Direttorio sulla comunicazione sociale recentemente
edito dalla C.E.I.
In Sicilia
la Giornata per le comunicazioni sociali
Il Centro pastorale per le Comunicazioni sociali
della Conferenza Episcopale Siciliana, in occasione
della XXXIX Giornata della comunicazioni sociali, ha
organizzato, il 6 maggio, presso il Seminario arcivescovile di Agrigento, una giornata di studio dedicata al
tema “I mezzi di comunicazione al servizio della com-
prensione tra i popoli”. All’incontro sono intervenuti
Bernardo Cerevella, direttore dell’Agenzia “Asianews”,
Umberta Fabris, caporedattrice della rivista femminile
di Algeri “Hawai” e Giuseppe Costa, docente presso la
UPS di Roma. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Provincia Regionale, del Comune di
Agrigento e della Libreria Paoline.
Palermo:
i media per la comprensione tra i popoli
Per la Giornata delle comunicazioni sociali il
Centro pastorale per le comunicazioni sociali di
Palermo, in collaborazione con la Libreria Paoline, ha
organizzato, il 5 maggio, una tavola rotonda sul tema
della giornata stessa: “I mezzi della comunicazione
sociale al servizio della comprensione tra i popoli”.
All’incontro, coordinato da sr. Fernarda Di Monte,
sono intervenuti Alex Zanotelli, missionario comboniano; Myriam Castelli, giornalista e conduttrice televisiva; Stefano Martelli, dell’Università di Palermo;
Saro Calò, direttore del Centro pastorale per le missioni e Pino Grasso, direttore del Centro pastorale regionale per le comunicazioni sociali. Ha concluso i lavori
il cardinale di Palermo, S.Em.za Salvatore De Giorgi.
Il Direttorio presentato a Bagheria
Sempre a Palermo, nell’ambito degli incontri interparrocchiali rivolti agli operatori pastorali, la Chiesa di
Bagheria ha ospitato, il 27 aprile, un incontro dedicato ai temi della comunicazione e della cultura. Pino
Grasso, direttore del Centro pastorale regionale per le
comunicazioni sociali ha presentato il Direttorio sulle
Comunicazioni Sociali della C.E.I.
Giornalisti per il Sud del mondo:
corso a Verona
La Fondazione Cum (Centro unitario missionario),
in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del
Veneto, ha organizzato un Corso di formazione intitolato “Giornalisti per il Sud del mondo”. Il corso è rivolto a giornalisti, collaboratori di testate Fesmi
(Federazione stampa missionaria italiana) e settimanali diocesani e a tutti coloro che, sul versante giornalistico collaborano, raccontano o scrivono su tematiche riguardanti il sud del mondo e le realtà missionarie e si articola in 6 moduli interdipendenti tra loro: il
18/20 marzo su “La carta stampata”; il 13/15 maggio
su “Scrittura giornalistica”; il 27/28 maggio su
“Fotografia”; il 10/12 giugno su “Radio”; il 4/6
novembre su “Ripresa e video”; il 1/3 dicembre su
“Montaggio”. Alla fine dei corsi, tutti presso la sede del
Cum di Verona, verranno rilasciati degli attestati di
partecipazione.
Roma: tutti in scena
Prosegue l’esperienza della rassegna “Forum
Teatri” promossa dal Servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Roma e giunta quest’anno alla sua
seconda edizione. Le 13 compagnie teatrali impegnate propongono diverse tipologie di spettacolo, dalla
danza alla prosa, dal recital al musical, portando in
scena sia classici che opere “originali”. Il “Forum
Teatri 2005” è partito il 6 maggio e durerà fino al 1°
giugno. Rispetto all’edizione precedente l’evento
copre gran parte della città di Roma, ed è un segnale
delle potenzialità delle Sale della comunità inserite
nell’attività pastorale delle realtà ecclesiali più attive
come parrocchie e oratori.
9
5. PROGETTO CULTURALE
Capertoantiere
San Giovanni Valdarno (AR)
11 marzo-25 aprile
L’associazione “Arte e Spiritualità”, in collaborazione con la Basilica di Maria Santissima delle Grazie e
del Comune di San Giovanni Valdarno, allestisce presso la Casa Masaccio la mostra “Ave Gratia Plena”. Tra
le opere esposte, di soggetto mariano e religioso, alcuni quadri di Matisse, Pirandello, Chagall, Guttuso,
Sassu, Sironi.
Venezia • 15 marzo e 27 aprile
Torino • 4-5 marzo
La diocesi di Torino organizza il Convegno “Liberi o
schiavi?”. Apertura con gli interventi di Mario Dogliani, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, sul tema “Quale Costituzione a garanzia della libertà?” e di Francesco Tuccari, docente
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, sul tema
“Risorse e limiti della democrazia oggi”. Il 5 marzo il
simposio prosegue con i contributi di Massimo Mori,
docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di
Torino, su “La libertà tra responsabilità e determinismo” e di Marco Ravera, docente nella medesima
Facoltà, su “Libertà, verità, ideologia”. A seguire, i
docenti nella Facoltà di Scienze MFN dell’Università di
Torino, Silvano Scannerini e Michele Caselle, intervengono rispettivamente su “Le logiche delle scienze della
vita” e “Libertà e metodo scientifico”.
Tempio Pausania (SS) • 5 e 6 marzo
Il MEIC-Sardegna organizza il convegno regionale
“L’impegno culturale dei cristiani negli scenari regionali ed internazionali”. Intervengono: Mons. Ignazio Sanna, Pro-rettore della Pontificia Università Lateranense e
Assistente Nazionale del MEIC; S.E. Mons. Sebastiano
Sanguinetti, Segretario della Commissione Episcopale
per il laicato; don Gian Franco Saba, Assistente regionale del MEIC. A conclusione dei lavori la presentazione
dei gruppi diocesani della regione Sardegna.
10
La pastorale universitaria di Venezia organizza presso la Scuola Grande dei Carmini due incontri della
serie “Dialoghi”. Al primo, dal titolo “Cittadini nel
mondo. C’è un’alternativa allo scontro tra civiltà?”
intervengono Paolo Balboni, Preside della Facoltà di
Lingue Ca’ Foscari, e il Cardinale Renato Martino,
Presidente della Pontificia Commissione per la
Giustizia e la Pace. Il 27 aprile, secondo appuntamento con il confronto tra Mario Ruggerini, ordinario di
Filosofia teoretica presso l’Università Ca’ Fosacri, ed
Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose.
Milano • 15 marzo
Il Centro Culturale San Fedele presenta l’iniziativa
“Salva i Monasteri” con la proiezione del documentario “Enclave Kosovo”. Intervengono: Massimo
Cacciari, filosofo; Darko Tanaskovic, ambasciatore di
Serbia e Montenegro presso la Santa Sede; Carlo
Bertelli, storico dell’arte, e Elisabetta Valgiusti, regista
e responsabile dell’iniziativa.
Giulianova (TE) • 19 marzo-30 aprile
Presso il Centro Culturale S. Francesco si inaugura la
mostra “Dalla verità del cuore alla verità della natura e
dell’arte”. L’esposizione raccoglie venti opere di due
grandi artisti del Novecento: Piero Guccione e Giuliano
Vangi. Il primo presenta dieci fogli ispirati ai “Discorsi
intorno a due Nuove Scienze” di Galileo Galilei, il
secondo dieci acquetinte sul tema “Bomarzo, il sacro
bosco”. All’inaugurazione intervengono il biblista Alberto Valentini, con il contributo “Genesi: un’Introduzione
teologica” e Emidio Di Giampaolo, docente presso
l’Università dell’Aquila, sul tema “Cosmologia”.
5. PROGETTO CULTURALE
Roma • 21 marzo
L’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato
organizza presso la “Casa Bonus Pastor” un incontro di
studio sulle problematiche relative alla legge 40.
Guidano l’incontro Francesco D’Agostino, Presidente
del Comitato Nazionale di Bioetica e Vito Fazio, docente di Biologia molecolare nell’università Campus
Biomedico.
“Il conflitto fra destino e libertà personale nel mondo
antico”; “Predestinazione, grazia e libero arbitrio in
Sant’Agostino e Lutero”; “Censura e libertà di pensiero nell’età della Controriforma”; e “Inconscio,
coscienza individuale e coscienza collettiva a partire
da Freud”.
Donigala Fenughedu (OR) • 7 aprile
Il Centro Culturale San Domenico organizza due
incontri. Il primo dal titolo “Quando la natura è sconvolta. Come credere e sperare nella resurrezione?”,
s’interroga sull’immane tragedia del terremoto che ha
colpito in dicembre parte dell’Asia. Oratore, è S.E.
Mons. Antonio Riboldi. Il secondo, dedicato ad
“Africa: il miraggio dimenticato”, ospita le tre maggiori organizzazioni non governative che da tempo agiscono nel continente. Intervengono: il senatore Giovanni
Bersani, Fondatore e Presidente onorario del Comitato
Europeo per la Formazione e l’Agricoltura; Elisabetta
Garuti, coordinatrice generale dell’Associazione “Papa
Giovanni XXIII”, e Stefano Savi, direttore esecutivo di
“Medici Senza Frontiere - Italia”.
Il Coordinamento regionale per il Progetto culturale della Conferenza Episcopale Sarda, in collaborazione
con il Servizio nazionale per il progetto culturale, organizza presso il Centro di Spiritualità Madonna del
Rimedio una giornata di studio sul tema “La stampa in
Sardegna e il ruolo dell’informazione religiosa”.
Intervengono: Paolo Figus, direttore dell’Unione Sarda;
Livio Liuzzi, direttore della Nuova Sardegna; Giorgio
Melis, direttore editoriale de Il Giornale di Sardegna;
Francesco Birocchi, Presidente dell’Associazione
Stampa Sarda; Gianni Gennari, collaboratore di
Avvenire; Rosario Cercaro, docente di Comunicazione
di Massa; S.E. Mons. Pier Giuliano Tiddia, Presidente
della Conferenza Episcopale Sarda; S.E. Mons.
Sebastiano Sanguinetti, Vescovo delegato per le
Comunicazioni Sociali; S.E. Mons. Pietro Meloni,
Vescovo delegato per il progetto culturale.
Rimini • 6 aprile e 11 maggio
Altofonte (PA) • 8-9 aprile
Il Centro di Spiritualità Monastica Benedetto e
Scolastica, con la promozione del Servizio diocesano per
il progetto culturale, organizza una serie d’incontri sul
tema “Monachesimo e Martirio. Testimoni del
Novecento”. Il 6 aprile Nina Kauchtschischwili, docente nella Facoltà di Slavistica dell’Università di Bergamo,
interviene su “Mat’Marjia Skobcova. La monaca testimone di Cristo fino al lager”. L’11 maggio, invece, la
relazione di Don Giacomo Brier, Abate trappista
dell’Abbazia delle tre Fontane a Roma, su “Il messaggio
dei martiri dell’Atlas”.
La Parrocchia di S. Maria di Altofonte e la Biblioteca
“G. Vernaci”, organizzano – nel 700° di fondazione
dell’Abbazia cistercense di S. Maria di Altofonte – il
convegno di studi storici “Un’Abbazia alle origini di
una comunità cittadina”. Introduce i lavori S.E. Mons.
Cataldo Naro. Seguono gli interventi di Gianluca
Potestà, docente presso l’Università Cattolica di
Milano, su “Presenza ed influenza dei Cistercensi nel
Mezzogiorno d’Italia” e di M. Antonietta Russo, docente nell’Università di Palermo, sul tema “L’Abbazia
cistercense di Altofonte nella storia della Sicilia”. Il 9
aprile gli interventi di Pietro Maniscalco, del Museo
dell’Arsenale di Palermo, su “L’ammiraglio Ruggero di
Lauria e la fondazione dell’abbazia cistercense di
Altofonte”; di Maria Giuffré, docente nell’Università di
Palermo, su “Dal palazzo reale del Parco e dall’abbazia
cistercense alla parrocchia di Altofonte: le trasformazioni di un complesso architettonico”. Le conclusioni
sono di S.E. Mons. Cataldo Naro.
Bologna • 22 marzo e 12 aprile
Pordenone • 7-28 aprile
Il Centro Culturale Casa A. Zanussi con il contributo del Comune e della Provincia di Pordenone,
organizza, a cura di Sergio Chiarotto, il laboratorio di
filosofia “Destino e libertà. Inconscio e coscienza”.
L’iniziativa si articola attraverso i seguenti incontri:
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5. PROGETTO CULTURALE
Orsomarso-Scalea (CS) • 8-9 aprile
Il Centro per la Cultura “San Ciriaco Abate” in collaborazione con l’Università della Calabria, programma CERTIS, e con il patrocinio del Servizio Nazionale
per il Progetto Culturale, la Regione Calabria, la
Provincia di Cosenza e i Comuni di Orsomarso e
Scalea, organizza il Convegno di studio “L’Eparchia di
Mercurio: Testimonianze, Territorio, Monasteri”. L’8
aprile l’apertura dei lavori a Orsomarso con l’introduzione di André Guillou, Presidente dell’Association
Internationale des Études du Sud-Est Européen. A seguire
gli interventi di Filippo Burgarella, dell’Università di
Calabria e di Augusta Acconcia Longo, dell’Università
“La Sapienza” di Roma. Il 9 aprile l’apertura della sessione di Scalea con gli interventi di Stefano Caruso,
docente all’Università di Palermo; e dei docenti
dell’Università di Calabria Giuseppe Roma, Adele
Coscarella, e Benedetto Clausi. A seguire, dopo la tavola rotonda del pomeriggio, intervengono: Adriana
Crispo, Responsabile sezione cultura dell’Ecoforum
CERTIS; l’Archimandrita Donato Oliviero, Vicario
Generale dell’Eparchia di Lungro; Francesco Milito,
Delegato del Servizio nazionale per il progetto culturale; Pio Sangiovanni, Presidente dell’Associazione culturale “Abystron”; Cono Araugio, del Centro per la cultura “San Ciriaco Abate”; Rachele Grosso Ciponte,
Assessore al bilancio della Provincia di Cosenza. Le
conclusioni sono di Letizia Pani Ermini, dell’Università
“La Sapienza” di Roma.
Monreale (PA) • 12 aprile
L’Arcidiocesi di Monreale presenta il volume “Il
Dialogo possibile”, che raccoglie gli Atti del convegno
dei Docenti di religione cattolica dell’Arcidiocesi tenutosi nel luglio del 2004. La presentazione è introdotta
da Mons. Giuseppe Provenzano, Direttore del servizio
diocesano per l’I.R.C. Intervengono: Paolo Giambalvo,
Dirigente del Centro servizi amministrativi di Palermo
e Don Marcello Ditora, docente di Islamologia nella
Facoltà Teologica di Palermo. Conclude i lavori S.E.
Mons. Cataldo Naro.
Gubbio (PG) • 12 aprile-10 maggio
L’Associazione Centro Culturale “Leone XIII” in
collaborazione con la Diocesi di Gubbio, l’Ufficio
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scolastico regionale per l’Umbria, la Provincia di
Perugia e la Fondazione Mazzatinti, organizza l’iniziativa “Dialoghi con la scuola 2005”. Il tema di
questa edizione, “L’uomo tra tempo ed eterno.
Riflessioni sulla percezione del sé nell’età moderna
tra pensiero, poesia e scienza”, si articola attraverso
quattro incontri. Su “Alle origini della modernità: Il
Tempo come duratio” e su “La Monade tra eternità e
tempo” interviene Carlo Palermo, docente di
Filosofia presso l’Istituto Teologico di Assisi; su
“Andrew Marwell: Amore, tempo dell’eterno” interviene Alessandro Paeselli, docente di Lingua e
Letteratura inglese; su “Valori della fede e metodo
della scienza” Roberto Battiston, docente di Fisica
generale presso l’Università di Perugia. Presenzia
S.E. Mons. Mario Ceccobelli, Vescovo di Gubbio. Il
14 aprile, inoltre, per il ciclo “Conversazioni in
libreria” Andrea Fioravanti conversa sul tema “La
Comunione dello sguardo nell’Alterità: il senso del
sacro tra cinema e pittura”. Introduce il tema Marco
Foschini, docente di Filosofia morale nell’Università
di Perugina.
Bologna • 14 -17 aprile
Nell’ambito di “Docet”, la rassegna fieristica italiana interamente dedicata al mondo della scuola
pubblica e privata, l’Unione Editori e Librai Cattolici
Italiani insieme al Servizio nazionale per il progetto
culturale e all’Ufficio diocesano per l’insegnamento
della Religione cattolica nella scuola, propone lo
stand dedicato a testi inerenti il tema della
“Religione” specificato in due poli tematici: l’IRC
nella scuola e l’iniziazione cristiana. Lo stand ha quest’anno un’importanza particolare poiché presenta i
nuovi testi di religione per le scuole primarie, redatti
secondo i nuovi Obiettivi specifici di Apprendimento
e in vigore – secondo le indicazioni della CEI – già
dall’anno scolastico 2005/2006. Il 16 aprile, inoltre,
l’UELCI organizza l’incontro pubblico pensato per gli
insegnati di IRC e dedicato all’argomento “Gli
Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) per la
scuola secondaria di primo grado”. I relatori sono:
Cesare Bissoli, docente di catechetica presso
l’Università Pontificia Salesiana di Roma; Italo Fiorin,
docente di didattica nell’Università di Messina e alla
LUMSA di Roma.
5. PROGETTO CULTURALE
Venezia • 14 aprile e 28 aprile
Il Centro di Studi Teologici “Germano Pattaro”
dedica due incontri alla figura e alle opere di Alberto
Gallas. Ricercatore presso l’Università Cattolica di
Milano e docente di teologia, l’insigne studioso –
scomparso nel 2003 – ha voluto lasciare alla biblioteca del centro un fondo di 850 volumi di teologia,
storia della Chiesa e filosofia, sui quali ha formato
la sua ricerca fin dai tempi degli studi universitari.
Il primo appuntamento, sul tema “La fede contesta
il mondo”, è dedicato alla presentazione del volume
“Il Giovane Barth” di Gallas, con gli interventi di
Marco Rizzi, docente nell’Università Cattolica di
Milano, e di Sergio Rostagno, docente emerito alla
Facoltà valdese di teologia a Roma. Al secondo
incontro, “Una teologia per essere cristiani compiuti - Bonhoeffer nella lettura di Alberto Gallas”,
intervengono Fulvio Ferrario, docente nell’Istituto
di studi ecumenici “S. Bernardino” di Venezia, e
Rosino Gibellini, direttore letterario dell’Editrice
“Queriniana” di Brescia.
Cosenza • 14-15 aprile
La FUCI organizza il Convegno Nazionale
“Facoltà di partecipazione”. Le sessioni in programma sono: “A che servono questi talenti? Università e
legalità”, “Gli studenti nell’Università”, “I grandi
assenti. Gli studenti e la politica universitaria”,
“L’università nel Paese. Quale nuova università per
l’Italia e per l’Europa?”.
Roma • 14-16 aprile
La Facoltà di Economia dell’Università “Tor
Vergata”, nell’ambito del Master in economia e
gestione dei beni culturali, organizza il secondo
incontro seminariale su “Economia, Cultura e
Sviluppo”. Intervengono Vittorio Sozzi, responsabile
del servizio nazionale per il progetto culturale della
CEI, sul tema “Un progetto culturale a servizio del
Paese” e Antonio Cognata, Sovrintendente del Teatro
Massimo di Palermo, con la relazione “Sussidi
Pubblici e Donazioni Private: fino a che punto possono coesistere?”.
L aboratorio
Dai Centri Culturali
Il 9 aprile 1945 veniva giustiziato, nel campo di
concentramento di Flossenburg, in Germania, il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer. Oppositore del
regime nazista, egli aveva collaborato attivamente con
il vasto complotto che si sarebbe concretizzato – a
distanza, per altro, di quasi un anno dalla sua incarcerazione - nel fallito attentato a Hitler del 20 luglio
1944.
La Comunità di San Leolino, con l’Associazione
Culturale “Feeria” e la Provincia di Firenze, in occasione dei sessant’anni dalla sua morte, lo ricordano dall’8
al 10 aprile con il Convegno Dove ha libero gioco la
libertà. Dietrich Bonhoffer – Un cristiano in difesa della
cultura.
Il titolo dell’iniziativa, che prende l’avvio a Firenze
per poi spostarsi a Pieve di S. Leolino, prende spunto
da una lettera scritta dal grande teologo all’amico
Eberhard Bethge dove egli sottolineava che la cultura
“non rientra nell’ambito dell’ubbidienza, diremmo dei
comandamenti espliciti e formali, ma nello spazio dove
ha libero gioco la libertà”. E aggiungeva Bonhoffer,
come sottolinea la presentazione del simposio, che chi
ignora questo spazio “può essere un buon padre, un
buon cittadino, un buon lavoratore, e pure un cristiano; ma mi chiedo se possa essere veramente uomo – e
perciò anche un cristiano nella piena portata del termine”. In tale prospettiva, e con un taglio anche ecumenico, il convegno affronta la figura di questo protagonista del dibattito teologico e spirituale dei primi
decenni del Novecento, testimone della radicalità
evangelica, attraverso il contributo di alcuni dei suoi
maggiori studiosi in Italia. Dopo il saluto di S. E.
Mons. Claudio Maniago, Vescovo Ausiliare di Firenze,
intervengono, presso il Palazzo Medici Riccardi,
Armido Rizzi, teologo, sul tema “La teologia del penul-
13
5. PROGETTO CULTURALE
timo”; Alberto Conci, docente di filosofia nello Studio
Teologico di Trento, su “L’attualità del cristianesimo
non religioso di Dietrich Bonhoffer”. Il giorno successivo animano il dibattito Giuseppe Matulli, Vice-sindaco di Firenze, con il contributo “Dietrich Bonhoffer
e la politica”, Alessandro Andreini, della Comunità S.
Leolino, con l’intervento “Diventare uomini: la cultura al di fuori dei mandati”, il Pastore luterano Jürg
Kleeman su “Il cristiano Dietrich Bonhoffer” e Paolo
Ricca, Pastore valdese, con la relazione “La teologia di
Dietrich Bonhoffer, luce sul futuro”.
A conclusione dell’evento la Conferenza-recital
dedicata al poeta Bonhoffer – con il critico letterario
Carlo Fiaschi e la voce recitante di Sergio Ciulli – e la
Conferenza-concerto incentrata sul rapporto tra il teologo e la musica con la partecipazione di Carmelo
Mezzasalma, della Comunità di San Leolino, e il baritono Nicola Gerbi accompagnato al pianoforte da
Orietta Leporini.
Dalle Università
Promuovere occasioni di dialogo tra teologia e saperi, stimolando il desiderio di una formazione che sani
in qualche misura la discrepanza tra preparazione
culturale e intelligenza della fede che troppo spesso
caratterizza il laicato in Italia.
Da queste premesse nasce a Milano il 7 aprile il
Convegno Mangiare la Bellezza-Teologia e saperi a confronto, organizzato dal Gruppo “G. Lazzati” della
F.U.C.I. con il Centro Pastorale dell’Università Cattolica ed il patrocinio del
Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica.
L’iniziativa, nata dal successo ottenuto dal simposio
del marzo dello scorso anno “Sapere che sa di fede. Lo
spazio della teologia all’interno del sapere”, si è prefissa un duplice obiettivo. L’evento, da una parte vuole
offrire una prospettiva valida per un autentico dialogo
interdisciplinare, dall’altra intende rispondere all’invito venuto dallo scomparso Pontefice a meditare il
mistero dell’Eucarestia.
Poli della riflessione su cui è incardinato l’incontro
sono: la Bellezza come fenomeno fenomenologico, termine
di desiderio di cui nutrirsi, e la Bellezza scaturita dalla
“Tradizione cristiana che – come si legge nella presentazione – conosce una Bellezza che non si offre solo al
nostro sguardo, ma si fa mangiare: si dona per essere
mangiata... Una Bellezza dunque che nel contempo è
maestra di bellezza”.
Il programma prevede gli interventi di: Gianantonio Borgonovo, docente nell’università Cattolica di
Milano, su “Venite a mangiare il mio pane e bevete il
vino che vi ho preparato (Pro 9,5). Analisi simbolica
di un tema biblico”; Andrea Grillo, docente nel
Pontificio Ateneo S. Anselmo, su “Eucaristia e pasto”;
Elmar Salmann, docente nella Pontificia Università
Gregoriana, su “Contemplatio e coniunctio. Dialettica
aperta tra distacco e coinvolgimento”. Dopo la lezione
teologica “Di ardore ferve il sangue, di sangue la bellezza”, tenuta da Alessio Persic dell’Università
Cattolica di Milano seguono gli interventi di Giovanni
Cesare Pagazzi, docente nel Seminario di Lodi, su
“Vangelo della fame, Vangelo dei sensi” e Adriano
Dell’Asta, docente nell’Università Cattolica di
Milano, su “La Bellezza salverà il
mondo. Spunti dalla storia
della cultura russa”.
Promuovere occasioni
di dialogo tra teologia e saperi,
stimolando il desiderio di una formazione
che sani in qualche misura la discrepanza
tra preparazione culturale e intelligenza della fede
che troppo spesso caratterizza il laicato in Italia.
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6. INFOMEDI@
Infomedi@
irette, approfondimenti, speciali, interviste, telegiornali e radiogiornali: una produzione giornalistica ricca e ininterrotta ha caratterizzato la programmazione di Sat 2000, televisione satellitare dei cattolici italiani, rilanciata da quaranta televisioni locali e di
Radio inBlu, la radio che trasmette via satellite e su
Roma (FM 96.300) e a cui sono collegate a diversi
livelli duecento radio locali cattoliche, dalla scomparsa
di Papa Giovanni Paolo II alla elezione del cardinale
Joseph Ratzinger a nuovo pontefice, Benedetto XVI.
D
Uno sforzo straordinario per quantità e qualità a cui
si è aggiunta, per quanto riguarda la tv, un’inedita funzione di “servizio pubblico”. Ai milioni di pellegrini
che hanno pacificamente invaso Roma per rendere
omaggio a Papa Wojtyla, per partecipare ai suoi funerali e poi per prendere parte alla messa di inizio pontificato di Papa Ratzinger, attraverso i numerosi maxischermi presenti nella capitale, Sat 2000 ha proposto
un palinsesto tutto concentrato sugli eventi papali,
aiutando così anche chi non ha potuto materialmente
raggiungere piazza San Pietro. Non solo. La Protezione
Civile, infatti, attraverso Sat 2000 ha potuto trasmettere ai pellegrini messaggi audio-video di pubblica utilità in diverse lingue, per favorire uno svolgimento
ordinato delle complesse fasi di afflusso e deflusso di
una mole così imponente di persone.
Su Sat 2000 in onda
“Senza la domenica”
in preparazione
al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale
Sat 2000 propone “Senza la domenica”, un programma in sei puntate in preparazione al XXIV
Congresso Eucaristico Nazionale in programma a
Bari dal 21 al 29 maggio, che ha come “slogan”:
“Senza la domenica non possiamo vivere”, ricordando il sacrificio dei martiri di Abitene, in Tunisia, una
comunità di cristiani giustiziati nel 303 d.C. sotto
l’imperatore Diocleziano perché scoperti a celebrare
l’Eucaristia. Emerito, uno dei cristiani arrestati,
interrogato dalle autorità sul perché si erano riuniti
disobbedendo alle leggi dell’imperatore risponde:
“Sine dominico non possumus”, non possiamo, cioè,
né essere né tanto meno vivere da cristiani senza riunirci la domenica per celebrare l’Eucaristia. Il termine “dominicum” racchiude in sé un triplice significato: Esso indica il giorno del Signore, ma rinvia anche,
nel contempo, a quanto ne costituisce il contenuto:
alla Sua resurrezione e alla Sua presenza nell’evento
eucaristico.
Le puntate di “Senza la domenica” sono caratterizzate da due parti: nella prima sono proposte interviste
della durata di circa venti minuti a religiosi, teologi,
studiosi che, sollecitati dalla redazione giornalistica,
contribuiscono a comprendere il tema del Congresso
da diverse prospettive.
Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di BariBitonto, aiuta comprendere i significati profondi dell’iniziativa, punto focale dell’anno che Giovanni
Paolo II ha voluto espressamente dedicato all’Eucaristia, presentandone i momenti di maggior rilievo e
raccontando come la comunità ecclesiale barese e la
città si è preparata al grande evento ecumenico: una
città che affacciandosi sull’Adriatico rappresenta un
vero “ponte” tra l’Oriente e l’Occidente.
Ci sono poi il teologo milanese Franco Giulio
Brambilla che offre una riflessione sull’Eucaristia e
sulla festa liturgica; il sociologo Giuseppe De Rita,
che racconta le abitudini degli italiani nel giorno
del Signore, un giorno di riposo, di riflessione, di
svago; Mons. Heinrich Pfeiffer, gesuita, che spiega
15
6. INFOMEDI@
soprattutto il rapporto tra Eucaristia e Bellezza.
Infine viene presentata un’inchiesta a più voci sul
rapporto tra la domenica e la “corporeità”, raccontando le diverse espressioni del corpo nella festività,
come la danza, lo sport, il teatro, il gioco dei bambini.
Nella seconda parte sono proposti dei “reportages”
girati in diverse parti del mondo in cui sono soprattutto presenti difficoltà a celebrare l’Eucaristia per motivi
di carattere politico o geografici.
A conclusione di questo itinerario infine è stato realizzato un documentario, a cura del regista Carlo De
Biase, in cui è ricostruita la storia dei martiri di
Abitene. Nel filmato-inchiesta sono proposti anche dei
passaggi della rappresentazione teatrale che ricostruisce il fatto storico, in programma a Bari, in occasione
dell’importante evento ecclesiale.
Sat 2000 e Radio inBlu
al XXIV Congresso Eucaristico Nazionale
I principali eventi del XXIV Congresso Eucaristico
Nazionale in programma a Bari dal 21 al 29 maggio
sono seguiti con grande attenzione dai servizi giornalistici di Sat 2000 e di Radio inBlu.
In particolare Sat 2000 trasmette in diretta dalla
città pugliese tutti gli eventi principali, attraverso
postazioni di regia mobili e grazie al vero e proprio
“trasferimento in loco” di trasmissioni specifiche,
come “Mosaico”, il quotidiano appuntamento sulla
vita della Chiesa.
Anche la redazione giornalistica e quella dei programmi di Radio inBlu, con postazioni mobili dedicate, impegna inviati e conduttori nel capoluogo pugliese per seguire con radiocronache, approfondimenti ed
edizioni speciali di “Pomeriggio inBlu” tutti gli
appuntamenti del significativo evento della Chiesa
italiana. In questa settimana infine i “Fili diretti”
sono espressamente dedicati al Cong resso
Eucaristico, in collegamento con gli inviati della redazione.
16
I nuovi corsi di “Ateneo”
In onda Su Sat 2000 i nuovi corsi di “Ateneo”,
lezioni e conferenze di prestigiosi studiosi italiani su
diversi temi di cultura, soprattutto religiosa. Un programma che è riproposto anche nella fascia notturna del palinsesto, per facilitare soprattutto le numerose richieste giunte dagli ascoltatori di avere l’opportunità di registrare e archiviare questi preziosi
documenti televisivi. «Il nostro è un pubblico attento ed esigente – spiega Emmanuele Milano, Direttore
di Sat 2000 – che segue con grande interesse la programmazione di “Ateneo”. Lo testimoniano i numerosi messaggi che riceviamo, con suggerimenti, proposte, richieste, indicazioni: un riscontro che ci
conforta e che ci ha spinto a proporre un nuovo ciclo
di venti corsi».
Ecco alcuni dei protagonisti e dei temi trattati in
questa nuova serie: partendo dalle conclusioni della
44esima Settimana Sociale dell’anno scorso, sono per
esempio da segnalare i cicli a cura dello studioso
Giuseppe Dalla Torre sul tema “Le istituzioni” e del
filosofo Dario Antiseri, che interviene sul concetto di
“libertà”. Un ciclo è poi dedicato da Luca Mazzinghi ai
temi della ricchezza e della povertà nelle sacre scritture e in particolare nel Vangelo di Luca.
Mentre i coniugi Danese, ideatori e responsabili
della rivista “Persona”, presentano un ciclo dedicato
a temi legati al matrimonio e alla famiglia, Lodovico
Galleni, docente di zoologia all’Università di Pisa,
affronta i concetti di creazione ed evoluzione.
Nell’anno dedicato a Sant’Agostino, il teologo Piero
Coda affronta poi una delle opere più significative
del santo, il “De Trinitate”, mentre Luigi Alici illustra il periodo storico in cui è vissuto uno dei Padri
della Chiesa.
Ed ancora: Padre Raniero Cantalamessa, esperto
e conosciuto predicatore, affronta il mistero dell’Eucaristia; lo storico Franco Cardini racconta “le
gesta e le imprese” dei cavalieri medievali; Giorgio
La Pira e la sua straordinaria esperienza politica e
religiosa, espressione di “santità della politica” è al
centro del ciclo tenuto dallo storico Agostino
Giovagnoli.
6. INFOMEDI@
Nei nuovi cicli si parla anche di musica e di archeologia: Marco Frisina, direttore dell’Ufficio Liturgico del
Vicariato di Roma e noto compositore, racconta il rapporto del cinema con la musica, dagli esordi della “settima arte”, per esempio, dai capolavori cinematografici di Charlie Chaplin; l’archeologia in Terra Santa sulle
tracce di Cristo è invece il tema trattato dal francescano Michele Piccirillo.
Per concludere questa sintetica carrellata sui nuovi
corsi di “Ateneo” sono da ricordare infine tra gli altri
quello dedicato alla storia dell’Azione Cattolica, curato
dallo storico Francesco Malgeri, tra i più esperti conoscitori della figura e dell’opera di Don Luigi Sturzo e
quello del teologo Pierangelo Sequeri sul rapporto del
Cristiano con due grandi misteri, quelli della Vita e
della Morte.
Ateneo va in onda tutti i giorni, escluso il mercoledì, alle 10.30 e in replica ogni notte dalla 1.55 alle
9.00.
Gli operatori delle radio ...inBlu
si confrontano
Rai-Costa del sud e Radio Fratesole a Brindisi; Umbriaradio a Perugia; Gv Radio a Mestre; Radio Cittanova a Cremona; Radio Spazio Noi a Palermo: sono le
emittenti diocesane che hanno ospitato quest’anno gli
incontri di “formazione” promossi dall’Associazione
Corallo per le diverse categorie di operatori radiofoni-
ci. Un’iniziativa che si inserisce nel solco tracciato dal
“Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione
della Chiesa” e dal Convegno degli animatori della comunicazione e della cultura promosso nel febbraio
scorso dall’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali e
dall’Ufficio del Progetto Culturale della Cei; un’iniziativa fortunata che ha visto la partecipazione di più di
duecento “addetti ai lavori”, tra direttori, responsabili
della programmazione, operatori dell’informazione,
speakers e tecnici.
A differenza degli anni scorsi, la scelta dell’Associazione è stata quella di incontrare e soprattutto far
incontrare e promuovere il confronto degli “animatori
della comunicazione” delle radio diocesane in cinque
strutture radiofoniche presenti in altrettante aree italiane: Sicilia, Sud, Centro, Nord Ovest e Nord Est.
I temi su cui si è animato il confronto tra i rappresentanti delle 230 emittenti di ispirazione cristiana associate sono stati diversi grazie alla presentazione di esperienze concrete: la gestione d’impresa e gli
aspetti relativi alla raccolta pubblicitaria e alla promozione; le sinergie con le altre realtà di comunicazione come i settimanali diocesani, le televisioni, i
siti internet; gli spazi informativi dedicati alla vita
del territorio e della chiesa locale; i programmi di
intrattenimento e di servizio e i temi legati alla programmazione musicale e alla conduzione; infine gli
aspetti tecnici, attraverso suggerimenti e indicazioni
sui costi e sulle novità della cosiddetta “bassa e alta
frequenza”.
17
2004: anno da record per Mediaset
conomia
Edei media
I soci Mediaset hanno approvato il bilancio di esercizio 2004 con ricavi netti per 3,44 miliardi di euro (+
12,1) ed un risultato netto di 500,2 milioni di euro (+
33,5%). Nel recente collocamento agli investitori istituzionali una quota compresa tra l’1,8 e l’1,9% è stata
acquisita da Generali. Buone le notizie anche per i ricavi pubblicitari che nei primi mesi dell’anno sono cresciuti del 3-4%.
Milano Finanza:
approvato il bilancio 2004
L’assemblea degli azionisti di Milano Finanza
Editori (Società di Class Editori che edita, tra l’altro,
il quotidiano “Italia Oggi”) ha approvato il bilancio
relativo all’esercizio 2004: i ricavi sono pari a 24,919
milioni di euro con un utile di 407 mila euro. L’assemblea ha nominato anche il nuovo Cda per il triennio 2005/2007 che risulta composto da Franco
Bechis, Gabriele Capolino, Paolo Del Bue, Andrea
Mattei, Luca Panerai, Paolo Panerai, Pierluigi Magnaschi, Angelo Riccardi, Vittorio Terrenghi e Rosario
Dimito.
Siemens: crolla l’utile
Il secondo trimestre fiscale, conclusosi il 31
marzo, si è chiuso con un pesante calo per la tedesca
Siemens. La società ha registrato una perdita del 35%
scendendo ad utili di 781 milioni di euro contro i
1,21 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
In aumento, invece, il fatturato salito a 18,6 miliardi
di euro (+ 4,3%).
La7 compra Elefante Tv e Delta Tv
La 7, società del gruppo Telecom Italia Media, ha
raggiunto un accordo per rilevare l’emittente televisiva
Elefante tv per un importo di 115,5 milioni di euro.
Elefante Tv, appartenente al gruppo Telemarket, il cui
azionista di riferimento è Giorgio Corbelli, è titolare di
una concessione per la radiodiffusione televisiva privata su frequenze terrestri in ambito nazionale ed è autorizzata anche alla trasmissione in tecnologia digitale.
La 7 (che possiede le emittenti La 7 ed il 51% di Mtv)
ha, inoltre, raggiunto un accordo per l’acquisizione di
impianti radiotelevisivi e relative frequenze della concessionaria locale Delta tv, attiva al Centro Sud Italia,
per un ammontare complessivo di 12 milioni di euro.
L’operazione è subordinata al placet delle autorità competenti.
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Assemblea Rcs
L’assemblea Rcs ha nominato Piergaetano Marchetti presidente del gruppo editoriale – sostituisce il dimissionario Guido Roberto Vitale, mentre Gabriele
Gelatiere, presidente di Mediobanca, è il vice. In consiglio sono entrati John Elkmann e Paolo Merloni,
mentre escono, dimissionari, Giuseppe Lucchini e
Paolo Savona. Il Consiglio ha nominato Piergaetano
Marchetti e John Elkmann, oltre a confermare Roberto
Colao, Renato Magliaro e Carlo Pesenti, come componenti del comitato esecutivo, che è passato da otto a
cinque membri.
Google: utili per 369 milioni di dollari
Primo trimestre davvero lusinghiero per Google. Il
motore di ricerca on line ha fatto registrare utili per
651,6 milioni di euro, una cifra sei volte maggiore
rispetto a quello dello scorso anno che pure aveva toccato quota 64 milioni di dollari. La società ha attribuito questa crescita all’aumento dei navigatori internet e
quindi ai proventi derivanti dalla pubblicità on line,
che rappresenta il 99% del suo business (52% dal proprio sito ed il restante dai siti partner che ospitano i
link a pagamento).
Isullafattistampadel mese
✍
Il Conclave
“Primo brivido”, titola a tutta pagina “Avvenire”
del 19 aprile (riferendosi alla prima fumata, della sera
precedente, che appariva bianca per poi tramutarsi inequivocabilmente in nera). Il fondo di Elio Maraone si
intitola “Cantavano lo spirito invocavano coraggio”. Il
“Corriere della Sera” dedica al Conclave il titolo di
apertura: “Fumata nera, ora si tratta”, con un editoriale “Il manifesto di Joseph”, riferendosi all’omelia del
card. Ratzinger, che all’interno è presentata col titolo
“Ratzinger, un manifesto con tanti no”. “La Repubblica” sceglie la posizione del taglio medio: “Il Conclave vota il nuovo Papa ma la prima fumata è nera”,
accompagnando la cronaca con due editoriali: “La
conta nel silenzio dopo l’extra omnes” di Marco
Politi e “Alla Chiesa serve un pastore non un
Pontefice mediatico” di Hans Kung. Titolo di spalla
per “La Stampa” con le parole: “Conclave, migliaia in
piazza ma la prima fumata è nera”. L’editoriale di
Franco Bruni è “Lo spirito santo dei laici”. “Via al
Conclave ed è subito brivido: la fumata sembrava bianca” apre a tutta pagina “Il Messaggero” con un editoriale di Francesco Paolo Casavola dal titolo
“Programma per il Papa che verrà”. “Il Giornale” sceglie il taglio medio col titolo “Il Conclave si apre con
una fumata nera” e l’editoriale “Voglia di transizione”
di Andrea Tornielli. Foto in prima pagina e rinvio alle
pagine interne per “Il Sole 24 Ore” che titola l’editoriale di Giancarlo Zizola “Le mille spine sul cammino del Successore”. Titoli di taglio centrale per
“Europa” (“È nera la prima fumata”), “L’Unità”
(“Conclave: la prima fumata c’è ed è nera”), “Il
Manifesto” (“Il Conclave parte con una fumata
nera”).
Su “Il Sole 24 Ore” (19/04) Giancarlo Zizola nel
suo commento dal titolo “Le mille spine sul cammino del
Successore” rileva che “le tensioni della vita pastorale in
questa ‘età dell’oro’ non hanno fatto che accumularsi, sotto
l’effetto degenerativo della politica dello struzzo. I cahiers
de dolèance si sono ingrossati: crisi delle vocazioni, anche
nei chiostri, invecchiamento del clero, perdita di seguito
della morale sessuale e dei suoi interdetti, cronicità del
disagio del celibato, erosione del diritto matrimoniale,
mancanza di risposte efficaci sulla caduta della prassi della
confessione”. Per Zizola ne deriva “una sfida, un appuntamento inesorabile per la Chiesa: come riadattare il suo
messaggio eterno alle questioni poste dallo sviluppo della
scienza e della genetica” oltre ai temi della pace, la globalizzazione, la solidarietà. “Un’agenda imponente” –
commenta l’editorialista de “Il Sole 24Ore”.
L’elezione di Benedetto XVI
“Umile lavoratore nella vigna”, le parole usate da
Benedetto XVI per descrivere se stesso, nel primo
discorso rivolto ai fedeli dalla Loggia delle Benedizioni
della basilica di S. Pietro, sono il titolo scelto da
“Avvenire” in prima pagina. Il direttore Dino Boffo
titola il proprio editoriale “Ma il suo vero nome è
Pietro”. Il “Corriere della Sera” apre a nove colonne
con lettere cubitali: “È Ratzinger: Benedetto XVI”
accompagnando la notizia con due editoriali. Il primo,
di Gaspare Barbiellini Amidei, si intitola “L’intellettuale pastore”; il secondo, di Vittorio Messori,
“Verità e leggende”. Titolo a tutta pagina con ben tre
editoriali per “Il Sole 24 Ore”: “Benedetto XVI, la
Forza dell’Identità Cattolica”. Sottotitolo: “Joseph
Ratzinger eletto Papa sceglie il nome del patrono
d’Europa e rilancia la questione delle radici cristiane
del continente”. Primo editoriale dello stesso
Ratzinger (passaggi del recente discorso a Subiaco su
“L’Europa nella crisi delle culture”) col titolo “La via
indicata dai monaci”; secondo editoriale di Giancarlo
Zizola “Continuità e intransigenza”; terzo editoriale di
Bruno Forte “Sarà un Pontefice di pace e verità”. “Un
Papa forte” è il titolo a lettere cubitali de “Il
Messaggero” con editoriali di Francesco Paolo
Casavola (“Chi lo conosce dice: non è un inquisitore”) e di Sergio Givone (“Il male non è mai banale”).
Per “La Stampa” la scelta del titolo punta sulla rapidità del Conclave: “È subito Ratzinger, Benedetto XVI”
con sottotitolo “Intellettuale e teologo, è stato custode
19
8. I FATTI DEL MESE SULLA STAMPA
della dottrina”. Due gli editoriali: Enzo Bettiza (“La
reincarnazione”) e Leonardo Zega (“Ci sorprenderà”). Per “La Repubblica” il titolo è “La Chiesa di
Ratzinger”, con editoriali del direttore Ezio Mauro
(“Un guerriero per sfidare la modernità”) e di
Bernardo Valli (“Martini e il messaggio rifiutato”).
“Il Giornale” punta su “Il Papa della fede” con sottotitolo “Le idee forti del nuovo Pontefice”. “L’Unità”
sceglie “È Ratzinger, il custode della tradizione” e il
direttore Antonio Padellaro firma l’editoriale
“Speranze e timori”. Alquanto irriverente e sarcastico il
titolo de “Il Manifesto”: “Il pastore tedesco” con editoriale di Filippo Gentiloni “Papa in nero”.
Ezio Mauro, su “La Repubblica” (20/04) nota
che il nuovo Papa «si è mostrato al popolo dei fedeli, che
la piazza San Pietro raccoglie e simboleggia, ma non si è
dato alla folla. Poche parole, la retorica canonica dell’umiltà, ma nessuna retorica popolare per accattivarsi i
media e i fedeli. “Benedetto XVI sarà un Papa capace di
sorprendere, perché il suo pensiero non è omologabile o
incasellabile in modo troppo semplicistico”»: lo scrive
Andrea Tornielli su “Il Giornale” (20/04). Su “La
Stampa” (20/04) Enzo Bettizza afferma: “... sarebbe
troppo facile e fuorviante vedere adesso nel Pontefice tedesco, epigono del Sant’Uffizio, soltanto un caparbio conservatore, un restauratore di dogmi medievali, un cavaliere
solitario di una catechesi indiscriminatamente restrittiva e
punitiva della laicità occidentale. Egli, il ‘Panzerkardinal’,
prima di criticare nel 1968 gli eccessi conciliari, era stato
in gioventù un sodale del ‘cattolico protestante’ Kung”.
“Rileggetevi le parole dette durante la Via Crucis dell’ultimo Venerdì Santo al Colosseo – annota Gaspare
Barbiellini Amidei sul “Corriere della Sera”
(20/04) –. Riprese oggi, sembrano un proposito di severità dentro la Chiesa: ‘Quanta sporcizia – disse – quanta
superbia c’è nella Chiesa, proprio fra coloro che nel sacerdozio dovrebbero appartenere completamente a Lui’. Di
Lui, cioè del Cristo, Ratzinger intenderà essere un vicario
senza incertezze ... La ‘sordità dello spirito’ è la malattia
globale alla quale con celerità sorprendente la gerarchia ha
voluto dare una risposta”.
“Il Conclave è stato talmente rapido da far supporre un
processo ben preparato di convergenza programmatica
intorno alla personalità più spiccata del collegio cardinalizio per un pontificato breve nel segno della continuità”: lo
scrive nel suo editoriale su “Il Sole 24 Ore”,
Giancarlo Zizola. “Ma Joseph Ratzinger è stato eletto
più per il rigore teologico e disciplinare che in ragione della
sua età avanzata, dopo il lungo regno di Giovanni Paolo II
... L’elezione di Ratzinger deriva dalla credibilità personale, contestata da pochi, ma anche dalla lunga stagione di
recupero del secolare sistema teologico-ecclesiastico che ha
20
ritrovato nuovo vigore nella sintesi tra novità e tradizione
forgiata dal cardinale bavarese, come erede naturale di
Giovanni Paolo II, anche se in un carisma più sobrio”. Per
il direttore de “L’Unità” (20/04), Antonio
Padellaro, si trattava di un pronostico “obbligato che
nasceva da alcune fondamentali qualità vincenti: la fiducia di Giovanni Paolo II, che è sembrata quasi una designazione, il ruolo centrale nella Curia; l’età non giovanissima, 78 anni. Un Papa di transizione verso una Chiesa
che non riusciamo a immaginare”.
Di “modernità” e “continuità” parla anche Ernesto
Galli della Loggia sul “CORRIERE DELLA SERA”
(21/04), affermando a proposito del nuovo Papa: “La
Chiesa cattolica ... ha scelto non già un arcigno conservatore o un occhiuto inquisitore: a dispetto di molti timori e
di molti pregiudizi, Joseph Ratzinger non è questo. Egli è
principalmente un testimone della nostra drammatica epocalità”. Aggiunge poi che “è proprio nella comune riscoperta dell’essenzialità delle radici e della parte che in queste ha il retaggio giudaico-cristiano per la cultura laica, e
il depositum fidei per quella religiosa, il senso dell’inaspettato riavvicinamento tra le due: riavvicinamento che costituisce uno dei grandi fermenti nuovi dei tempi che si
annunciano o che forse già sono”. Secondo Igor Man, su
“LA STAMPA” (21/04) la prima omelia di Benedetto
XVI “è una sorta di ‘programma di governo’... un’omelia
da studiare con attenzione, per molti versi drammatica.
C’è in essa quella che Maritain definiva la ‘passione della
Fede’, c’è la preoccupazione del Pastore per la sorte del suo
composito gregge (non sempre docile), c’è l’amore per la
Chiesa di Pietro offesa da turpe spazzatura”. Nel suo
“Benedetto XVI, teologia della bellezza”, su “IL GIORNALE” (21/04), Antonio Socci scrive: “... esattamente 500 anni dopo Lutero un nuovo Papa tedesco si annuncia come ‘umile lavoratore nella vigna del Signore’ (laddove, come è noto, Lutero fu definito ‘un cinghiale nella
vigna del Signore’)”, concludendo con le parole:
“Questo Papa sa bene che il nichilismo che divora la nostra
esistenza non è vinto da un discorso filosofico, ma solo
dalla commozione per la Bellezza”.
Per Giancarlo Zizola, su “IL SOLE 24 ORE”
(26/04), “Il Papa riparte dal dialogo”, riferendosi all’udienza con gli esponenti delle altre religioni, in particolare con i responsabili delle Chiese cristiane. “È esplicito Ratzinger nel configurare la propria funzione ecclesiale sulla piattaforma di una teologia ecumenica del papato,
come ministero soggetto alla parola di Dio, al servizio della
comunità cristiana, non al di sopra... lo stato nascente
conferma che l’ecumenismo forma l’obiettivo del nuovo
Papa”. Zizola aggiunge che “i primi discorsi rivelano
l’impronta inconfondibile dello ‘stile Ratzinger’, ricco di
fonti bibliche assimilate”.
Smultimediali
egnalazioni
Comunicazione Sociale,
primo rapporto dell’Occs.
Nel volume l’esperienza
dell’Otto per mille
Una fotografia completa di una disciplina che sta al
confine tra le scienze della comunicazione e le politiche sociali, quella che emerge dal Primo Rapporto sulla
comunicazione sociale in Italia dell’Osservatorio
Campagne di Comunicazione Sociale. Il volume (Rai
Eri; pp. 379; 16 Euro), pubblicato lo scorso febbraio e
curato da Enzo Cucco, Rosaria Pagani e Maura
Pasquali, offre elementi di riflessione su temi e problemi legati ad un settore sempre più complesso e articolato, che oggi coinvolge soggetti anche molto diversi fra
loro, come la Pubblica amministrazione, le organizzazioni senza scopo di lucro, i professionisti della comunicazione.
Lo studio è si posto diversi obiettivi, a partire dalla
possibilità di fornire un quadro sistematico dei dati esistenti relativi al settore delle comunicazioni sociali; di
suggerire elementi e spunti di riflessione sugli sviluppi
futuri della comunicazione sociale nel nostro Paese e
in ambito europeo ed infine di dare un contributo,
anche attraverso lo studio di casi specifici, all’analisi
del problema della valutazione dei risultati delle campagne di Comunicazione Sociale.
La pubblicazione è suddivisa in dieci capitoli che
contengono altrettanti saggi dedicati a contenuti (attori e temi), forma (linguaggio e strutture testuali) e riferimenti giuridici (analisi delle leggi e soggetti giuridici)
della Comunicazione Sociale in Italia e analizza i dati
di mercato relativi alla produzione, diffusione e verifica delle campagne. Il Rapporto è completato da contributi mirati di professionisti del settore e da interviste
ad esperti che stimolano la riflessione sulla situazione
attuale della Comunicazione Sociale nel nostro Paese,
sulle criticità e sui possibili sviluppi futuri della disciplina. Tra gli interventi anche quello dell’ingegnere
Paolo Mascarino, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa della Cei,
che ha spiegato a 360 gradi il funzionamento della
comunicazione del sistema dell’Otto per mille.
Mascarino oltre al sistema dell’Otto per mille ha
descritto le modalità in cui avviene l’approccio alla
comunicazione nel No profit e in modo specifico in
che modo si “costruisce” la strategia di comunicazione
legata alla campagna dell’Otto per mille.
«Nei prossimi anni occorrerà continuare l’impegno
per lo sviluppo della campagna – ha commentato il
responsabile del Servizio Cei –. In primo luogo, perché
la promozione di una partecipazione consapevole richiede tempi lunghi per diffondersi nella cultura e
nelle tradizioni dei contribuenti italiani. In secondo
luogo perché ogni anno si affacciano al mondo
dell’Otto per mille le giovani generazioni, che non
hanno vissuto gli anni della nascita del nuovo sistema
e quindi spesso non lo conoscono, e che richiedono
un’attenzione informativa particolare. Le nuove generazioni – prosegue Mascarino – hanno un rapporto con
la comunicazione nettamente diverso dagli adulti
attuali, e questo ci porterà a sviluppare costantemente
il nostro linguaggio e il nostro uso dei media per continuare ad essere accolti e compresi».
Il Primo Rapporto si rivolge inoltre in modo particolare ai soggetti che si occupano dell’ideazione, della
realizzazione, della pianificazione e della valutazione
delle campagne di Comunicazione Sociale ed è inoltre
indirizzato a tutti coloro che, a diverso titolo, sono
coinvolti nello studio, nella produzione e nell’utilizzo
della comunicazione sociale come i media, le imprese,
le organizzazioni No profit e il mondo universitario e
della ricerca. Non è un caso che alla riflessione di
Paolo Mascarino si aggiungono saggi e interventi di
Cesare Annibaldi, Roberto Bernocchi, Nicoletta Bosco,
Fabrizio Caprara, Fausto Colombo, Alberto Contri,
Giampaolo Fabris, Vittorio Falletti, Andrea Fontanot,
Alessio Fronzoni, Giovanna Gadotti, Giovanni Battista
Garrone, Annunziato Gentiluomo, Alberto Martini,
Toni Muzi Falconi. Il Primo Rapporto sulla Comunicazione Sociale in Italia è reperibile nelle librerie dal
20 febbraio scorso ed è disponibile per la consultazione presso la Biblioteca del Centro di Documentazione.
Le campagne citate nel volume sono consultabili sul
sito dell’Osservatorio Campagne di Comunicazione
Sociale, all’indirizzo www.occs.it.
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9. SEGNALAZIONI MULTIMEDIALI
Le memorie democristiane
A cura di Maurizio Gentilini e Massimo Naro, Salvatore Sciascia editore. Pagine 172. Euro 12.
Questo volume, che rientra nella collana di studi
del centro “A. Cammarata” riporta gli atti di un convegno tenutosi a Palermo, presso la Facoltà teologica
di Sicilia (marzo 2003). Si tracciano, da un punto di
vista metodologico, le linee guida per la ricostruzione
di una vicenda del passato tuttora ricca di spunti:
quella della Democrazia cristiana. Nella regione che,
attraverso l’illuminata opera di don Luigi Sturzo,
diede all’Italia il Partito popolare, antesignano dell’esperienza politica del secondo dopoguerra. Ma anche
in una prospettiva più ampia. Il libro si inserisce,
infatti, in un progetto nazionale di recupero delle
fonti archivistiche del partito di De Gasperi,
Andreotti, Fanfani e Moro, promosso dall’Istituto
“Luigi Sturzo” di Roma. Tale patrimonio di storia
d’Italia rischia, infatti, dopo la fine dell’esperienza
Dc, di andare disperso e non essere adeguatamente
valorizzato. Il progetto si sta realizzando in quasi tutte
le regioni italiane, grazie alla preziosa collaborazione
di tante realtà culturali locali. Allo stato attuale sono
stati acquisiti una ventina di archivi di sezioni provinciali per un totale di seimila faldoni. In Sicilia,
dove è stato recuperato l’archivio di Ragusa, l’interlocutore è proprio il Centro Cammarata di San Cataldo,
che ha organizzato il simposio, di cui ora sono a
disposizione le relazioni. Al convegno hanno partecipato alcuni protagonisti delle vicende politiche isolane insieme a esperti studiosi di storia del Novecento
che hanno tratteggiato le linee di tendenza della politica democristiana siciliana. Una lezione di metodo
(le fonti sono il pane di ogni storico degno di questo
nome), ma anche una lettura che dà lo spaccato di
una vicenda unica. Francesco Malgeri fornisce una
periodizzazione che risale alle origini e ai fermenti
autonomistici dell’isola, fino agli anni Novanta, passando per il famoso “caso Milazzo”, per la stagione
del centrosinistra, fino agli anni Settanta e Ottanta.
Angelo Sindoni e Angelo Romano si soffermano
rispettivamente sul rapporto intrattenuto dall’Azione
cattolica e dai vescovi siciliani con il partito cattolico,
mentre Eugenio Guccione analizza la composizione e
l’azione dei Comitati civici sorti nel 1948. Giuseppe
Di Fazio, infine, si sofferma sul ruolo della stampa e
sull’importanza, per capire le vicende in esame, di
studiare anche gli archivi dei quotidiani della regione.
Un filone che promette di essere proficuo, interessante e utile - come scrive nell’introduzione uno dei
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due curatori, Maurizio Gentilizi (archivista dell’Istituto Strurzo, mentre Massimo Naro è direttore del
Cammarata) – a “ricostruire la giusta prospettiva nella quale collocare la vicenda nazionale della presenza
politica e sociale dei cattolici italiani”.
Responsabili per il creato
per la scuola dell’infanzia
A cura di Nicoletta Doro, Elledici - Edizioni “Il Capitello”. Pagine 24. Euro 6.
L’educazione all’ambiente costituisce una grande
sfida per chi opera nella scuola, e in particolare, per
gli insegnanti di religione cattolica, che sono chiamati a esplorare le implicazioni in vari campi della vita
umana delle fede nel Dio creatore. Proprio al loro
lavoro con i ragazzi sono destinati i materiali di questo sussidio, che nasce a apritore dal volume
“Responsabilità verso il creato” curato da un gruppo
di lavoro costituito dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro in collaborazione con il
Servizio nazionale per il Progetto Culturale della Cei.
Dalla favorevole accoglienza che il volume ha ricevuto è nata l’idea di veicolarne i contenuti anche nelle
scuole. Il servizio nazionale per l’Insegnamento della
religione cattolica ha accolto la proposta, dando vita
a sua volta a un gruppo di lavoro, composto da insegnanti di diversi ordini di scuole provenienti dal
Triveneto (coordinati da Nicoletta Doro di Vicenza)
che si è ispirato al testo per costruire dei percorsi e
delle schede didattiche. Quello che qui si presenta è
rivolto alla scuola dell’infanzia. Otto i criteri didattici seguiti dagli estensori del volumetto: la centralità
dell’allievo; la fedeltà alla Bibbia; la gradualità del
processo didattico-educativo; la progressività ciclica
dei contenuti; il continuo rimando dei contenuti
stessi tra loro, secondo il principio dell’ologramma;
l’interdisciplinarità; l’interreligiosità; l’uso della
matrice progettuale intesa come aiuto all’insegnante
nel definire un percorso didattico. Il tutto modulato
a misura dell’esperienza di un bambino, che include
il corpo e il movimento prima ancora che i discorsi e
le parole e ha le sue forme, i suoi spazi, i suoi tempi.
Non mancano proposte concrete da girare ai fanciulli come un Francesco, circondato da “nuvolette” del
tipo di quelle usate per i fumetti, che vanno riempite
dagli studenti con le varie “creature” evocate dal
santo nel suo celebre Cantico.
9. SEGNALAZIONI MULTIMEDIALI
Navigando nella rete
Zona pastorale Camaiore-Massarosa
www.pastorale.it
Digitando www.pastorale.it approdiamo al sito della zona Pastorale Camaiore-Massarosa dell’Arcidiocesi
di Lucca, che presenta informazioni dalle parrocchie
zonali a partire dalla parrocchia del Sacro Cuore di
Gesù in Piano di Mommio, in provincia di Lucca.
“La disponibilità di un sito web zonale – spiega Don
Damiano Pacini, vicario zonale – consente da una
parte di sopperire alle ridotte possibilità pastorali dovute alla, purtroppo, scarsità di sacerdoti sul territorio e
dall’altra a rendere l’informazione in un formato
molto gradito, soprattutto alle fasce più giovani dei
credenti del litorale tirrenico lucchese”.
Come supporto tecnologico è stato scelto AspNuke per permettere la formazione e l’interazione
della comunità con lo strumento web tramite i diversi tools disponibili: libro degli ospiti, articoli, notizie
e forum che, sotto l’amministrazione e supervisione
del Vicario, è in grado di far viaggiare le notizie e le
informazioni anche a beneficio di membri della comunità occasionalmente e geograficamente molto
lontani.
Nell’ampio archivio è presente gran parte del magistero di Giovanni Paolo II e, nel tempo, saranno disponibili anche tutte le maggiori e più significative parti
dell’insegnamento della Chiesa.
Nel ricco menu non manca, ovviamente, la Sacra
Scrittura. Inoltre vari link a movimenti, associazioni,
ordini religiosi, ed è iniziato l’inserimento di files di
materiale pastorale per gli incontri di ragazzi (per ora
ne sono stati inseriti poche decine, ma ne sono già
stati preparati più di cento che saranno collocati nel
sito e resi presto disponibili on line).
Centro Sportivo Italiano
www.csi-net.it
Con il campetto vicino alla chiesa in quasi tutte le
nostre parrocchie troviamo l’abbinamento fede e sport.
Il metodo proposto è semplice e conosciuto: far scoprire i valori della fede usando il linguaggio dello sport?
Può lo sport essere abbinato con la crescita integrale
della persona che lo pratica? A questi interrogativi
risponde il sito internet del Csi, Centro sportivo italiano, giunto a sessant’anni dalla fondazione.
Nella sezione attività, infatti, troviamo come organizza, in continuità e in tutta Italia, iniziative significative che abbinano sport e religione. Una manifestazione importante è stato il convegno nazionale Csi,
tenuto a Tabiano Terme, sul tema “Sport e religione:
una collaborazione da attivare”.
Sull’onda delle riflessioni svoltesi nel corso del
2004, che è stato dichiarato l’Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport, una parte del sito è dedicato all’essenziale capitolo della formazione. Il Centro
organizza infatti corsi per animatori culturali sportivi
in parrocchia, che si susseguono per tutto l’anno in
varie parti d’Italia.
Nel sito si possono trovare i discorsi del presidente
del Coni, Giovanni Petrucci e del sottosegretario all’istruzione, Stefano Caldoro. Petrucci, tra l’altro, dice:
“Noi crediamo che il corpo è un valore e che “fare
sport” vuol dire valorizzare se stessi, in tutte le dimensioni dello sviluppo della personalità. Facendo sport,
gioco, lavoro, vivo con gli altri, acquisto, non solo teoricamente, il senso di appartenenza con gli altri”. È da
qui, possiamo concludere, che la parrocchia deve partire per costruire l’uomo e il credente di domani.
Mons. Gilberto Baroni, vescovo
www.dfrgal.it
Sbarcano su internet gli “scritti” del vescovo
Gilberto Baroni che per quasi un quarto di secolo, dal
6 giugno 1965 al 22 settembre 1989, ha guidato la diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, imprimendole la decisa cifra del suo ministero episcopale. Lettere pastorali,
omelie, discorsi, occupano pagine e pagine del bollettino diocesano, del settimanale cattolico, della rivista del
Sinodo e di tante altre pubblicazioni, ma molti testi
sono spesso non facilmente reperibili e consultabili.
Ora invece la profondità, la chiarezza e l’attualità di
tanti interventi e di alcune intuizioni, come il “digiuno televisivo” proposto per una Quaresima, sono alla
portata di tutti “in rete”. Il merito è di don Franco
Gallingani, sacerdote diocesano ordinato da Baroni e
attualmente in servizio pastorale a Correggio, che ha
condotto una lunga e sapiente ricerca.
Il sito è stato attivato in occasione del 50° anniversario dell’ordinazione episcopale di Baroni.
In www.dfrgal.it. verrà raccolta l’opera omnia del
compianto presule, a cominciare dalle lettere pastorali. Altri settori in cui saranno disponibili gli scritti del
vescovo sono: le omelie del giovedì santo, e di san
23
9. SEGNALAZIONI MULTIMEDIALI
Prospero, gli incontri con l’Azione cattolica, le Case
della carità, le missioni, il Sinodo diocesano, il mondo
della scuola, solo per citarne alcuni.
Oltre ai testi, il sito è arricchito da un’ampia galleria fotografica: tutte le forme offerte oggi dalla tecnologia si sono messe al servizio della sapienza pastorale.
Notizie dalla Rete
La notizia della scomparsa di Papa
Giovanni Paolo II suoi nuovi media
forum di discussione: www.avvenire.it, di
www.giovani.org, www.gmg2005.it) di pagine
dedicate alla pubblicazione dei messaggi di affetto dei
fedeli (www.105live.radiovaticana.org, per fare un
esempio) o di un blog per ricordare nella preghiera
Papa Giovanni Paolo II e salutare il nuovo Pontefice
Benedetto XVI (www.webcattolici.it, sito dell’Associazione dei Webmaster Cattolici Italiani). C’è tuttavia chi ha abusato ed approfittato di tanto affetto:
all’acquisto di alcuni domini (dei siti internet), che
portano il nome del Papa, da parte di società soprattutto statunitensi, è seguita la loro vendita su aste
online con prezzi che, secondo alcune fonti, hanno
sfiorato anche il milione di dollari.
UE: Italia terza per banda larga
La Santa Sede ha impiegato pochi minuti per avvisare tutti i media del mondo della morte di Papa
Giovanni Paolo II: usando sms ed email. Un quarto
d’ora dopo la dichiarazione delle 21.37, il Vaticano ha
inviato ai giornalisti un sms per avvisarli dell’arrivo di
un comunicato. Le reti televisive di tutto il globo sono
state allertate un minuto più tardi con l’invio di una
email.
Nelle ore precedenti e in quelle successive alla
scomparsa del Santo Padre si registravano lunghe attese nei centri di connessione web attorno a Borgo Pio.
Un gran numero di fedeli e pellegrini presenti in piazza S. Pietro affollavano gli “internet point” per ricercare informazioni sulle condizioni del Santo Padre e per
poter comunicare con i propri cari in tutto il mondo.
Usi e abusi nel web
per i successori di Pietro
Nelle giornate di sofferenza e di preghiera per Papa
Giovanni Paolo II, il web si è distinto per la rapidità e
la qualità di informazioni con le quali sono stata diffuse le notizie sulle condizioni di salute del Santo
Padre, così come il profondo cordoglio per la sua
scomparsa ha visto tutto il mondo cattolico in rete e
non solo unito in preghiera. Diverse le iniziative
attraverso lo strumento dei forum (fra i tantissimi
24
Secondo un documento di lavoro della Commissione europea nel periodo luglio 2004 - gennaio 2005 in
Italia sono state registrate più di un milione di nuove
connessioni a banda larga. Il numero complessivo è
salito in sei mesi da 3.519.797 a 4.701.232.
Questo aumento si inserisce nella crescita massiccia del mercato della banda larga presente nell’intera
Unione europea che nel 2004 ha registrato uno sviluppo del 69,5%.
I dati della Commissione europea sulla diffusione
della banda larga vedono l’Italia al terzo posto nella
distribuzione per Paese, con il 12% delle connessioni
totali, preceduta da Gran Bretagna (16%), Francia e
Germania (entrambe 18%).
Commissione Europea:
per Internet invita uso rete elettrica
La Commissione europea ha varato una raccomandazione per agevolare l’uso della rete elettrica per l’utilizzo di internet, al quale ci si connette prevalentemente, in Italia, attraverso le linee telefoniche, cercando
così di diffondere un’alternativa per la connessione ad
alta velocità.
La raccomandazione, rivolta agli stati membri,
riguarda le norme di utilizzo dei cavi elettrici per il trasporto dei dati. L’intento di Bruxelles è quello di favorire la concorrenza aprendo il mercato a nuovi fornitori di connessioni ad alta velocità.
A ppuntamenti e segnalazioni
XXIV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE
BARI 21-29 MAGGIO 2005
Programma
SABATO 21 MAGGIO
SENZA LA DOMENICA NON POSSIAMO VIVERE
PIAZZA DELLA LIBERTÀ
ORE 17.00 • SOLENNE APERTURA DEL
CONGRESSO:
- ACCOGLIENZA dell’Inviato Speciale
del Santo Padre, S. Em. Card. Camillo
RUINI, dei Cardinali e Vescovi, delle
Autorità e dei Congressisti convenuti.
ORE 21,30 • INAUGURAZIONE DEL VILLAGGIO
GIOVANI
DOMENICA 22 MAGGIO
LA DOMENICA GIORNO DEL RISORTO L’Eucaristia, dono della Trinità
PIAZZA DELLA LIBERTÀ
ORE 10.30 • CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA
presieduta da S. Em. Card. Camillo
RUINI, Inviato Speciale del Santo Padre e
Presidente della Conferenza Episcopale
Italiana.
FIERA DEL LEVANTE
ORE 16.00 • RELAZIONE: S. E. Mons. Angelo
COMASTRI, Vicario generale di Sua
Santità per la Città del Vaticano
ORE 18,00 • CELEBRAZIONE DEI VESPRI, presieduta
da S. E. Mons. Cosmo Francesco RUPPI,
Arcivescovo di Lecce.
ORE 20,00 • RAPPRESENTAZIONE TEATRALE:
“IL PRIMO GIORNO DOPO IL
SABATO” (Martiri di Abitene) di Vito
Maurogiovanni
LUNEDÌ 23 MAGGIO
LA DOMENICA GIORNO DELLA FESTA L’Eucaristia illumina la vita dell’uomo
CATTEDRALE
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da
S.Em. Card. Tarcisio BERTONE,
Arcivescovo di Genova
FIERA DEL LEVANTE
ORE 10.30 • RELAZIONE: S. E. Mons. Giuseppe
BETORI, Segretario Generale della
Conferenza Episcopale Italiana
ORE 16.00 • INCONTRI-INTERVISTE in 4 ambiti:
1. Quale bellezza salverà il mondo?
2. Tra tempo ed eternità
3. Lo sport accoglie, orienta ed educa
alla festa
4. Senza la gioia non possiamo vivere
• CELEBRAZIONI DEI VESPRI nei 4
ambiti. Presiedono: S. E. Mons. Luciano
Bux, vescovo di Oppido MamertinaPalmi; S. E. Mons. Domenico Padovano,
vescovo di Conversano-Monopoli; S. E.
Mons Francesco Pio Tamburrino,
arcivescovo di Foggia; S. E. Mons.
Giuseppe Matarrese, vescovo di Frascati.
MARTEDÌ 24 MAGGIO
LA DOMENICA E LA CITTÀ DELL’UOMO L’Eucaristia, sorgente di un mondo nuovo
CATTEDRALE
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da
S. Em. Card. Salvatore DE GIORGI,
Arcivescovo di Palermo
FIERA DEL LEVANTE
ORE 10.30 • RELAZIONE: Paola BIGNARDI,
Presidente dell’Azione Cattolica Italiana
ORE 15.30 • INCONTRI-INTERVISTE in 4 ambiti:
1. Tempo di lavoro, tempo di vita
2. Ecologia, pace e salvaguardia del
creato
3. Una economia a misura della persona
umana
4. Sviluppo nella solidarietà
ORE 17,30 • CELEBRAZIONE dei VESPRI presieduta
da S. E. Mons. Benigno Luigi Papa,
Arcivescovo di Taranto.
PIAZZA DELLA LIBERTÀ
Ore 21,00 • SPETTACOLO. Scuole in festa: selezione
di cori e orchestre provenienti da scuole
pugliesi
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10. APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
MERCOLEDÌ 25 MAGGIO
LA DOMENICA GIORNO PER LA
RICONCILIAZIONE DEI CRISTIANI
San Nicola di Bari, ponte tra Oriente e Occidente
FIERA DEL LEVANTE
ORE 10.30 • INCONTRO SUL LAICATO.
Presiede l’Inviato Speciale del Santo
Padre, S.Em. Card. Camillo RUINI
ORE 15.00 • INCONTRI in 3 ambiti:
- Sul Ministero Ordinato: S.E. Mons.
Bruno FORTE, Arcivescovo di ChietiVasto
- Sulla Vita Consacrata: Mons. Gianfranco
RAVASI, prefetto della Biblioteca
Ambrosiana
- Sulla Ricerca Vocazionale: Suor Elena
BOSETTI, docente di Sacra Scrittura
all’Università Gregoriana
CATTEDRALE
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da
S. E. Mons. Paolo ROMEO, Nunzio
Apostolico in Italia.
FIERA DEL LEVANTE
ORE 10.30 • RELAZIONE: S.Em. Card. Walter
KASPER, Presidente del Pontificio
Consiglio per l’Unità dei Cristiani.
ORE 15.30 • TESTIMONIANZE SULL’EUCARISTIA
DOMENICALE
BASILICA DI SAN NICOLA
ORE 18.30 • PREGHIERA ECUMENICA
co-presieduta da S. Em. Card Walter
KASPER e da un rappresentante di una
Chiesa dell’Ortodossia
ORE 21.00 • CONCERTO DI MUSICA SACRA
DAL POLICLINICO ALLA CASA CIRCONDARIALE
ORE 19.30 • CELEBRAZIONE DELLA VIA CRUCIS,
presieduta da S. Em. Card. Giovanni
Battista RE, Prefetto della Congregazione
per i Vescovi.
GIOVEDÌ 26 MAGGIO
LA DOMENICA GIORNO DELLA CARITÀ L’Eucaristia, pane di fraternità
SABATO 28 MAGGIO
LA DOMENICA GIORNO DELLA MISSIONE
La Vergine Maria, Odegitria e Donna eucaristica
CATTEDRALE
ORE 8.30 • Celebrazione delle Lodi mattutine
presieduta da S.E. Mons. Fouad TWAL,
arcivescovo di Tunisi
FIERA DEL LEVANTE
ORE 10.30 • TAVOLA ROTONDA sul tema del giorno
ORE 15.30 • TESTIMONIANZE dal mondo della
solidarietà
PIAZZA DELLA LIBERTÀ
ORE 19.30 • CONCELEBRAZIONE E PROCESSIONE
EUCARISTICA presieduta da S. Em. Jozef
TOMKO, Presidente del Pontificio
Comitato per i Congressi Eucaristici
Internazionali.
ORE 23,30 • ADORAZIONE EUCARISTICA
NOTTURNA, presieduta da S. E. Mons.
Domenico PADOVANO, vescovo
di Conversano-Monopoli.
CATTEDRALE
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica
VENERDÌ 27 MAGGIO
LA DOMENICA GIORNO DELLA CHIESA L’Eucaristia, cuore della Domenica
SPIANATA DI MARISABELLA
ORE 21.00
• SERATA DI RIFLESSIONE E DI FESTA
BASILICA SAN NICOLA
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da
S. Em. Card. Giovanni Battista RE,
Prefetto della Congregazione per i Vescovi
(in particolare con i consacrati e le consacrate)
CATTEDRALE
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da
S. E. Mons. Rocco TALUCCI, Arcivescovo
di Brindisi-Ostuni (in particolare con la
comunità diocesana).
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BASILICA SAN NICOLA:
ORE 8.30 • Concelebrazione eucaristica presieduta da
S.Em. Card. Severino POLETTO,
Arcivescovo di Torino (in particolare con
la comunità diocesana)
FIERA DEL LEVANTE
ORE 10.30 • INCONTRO DELLE FAMIGLIE: “Nella
famiglia, adulti e giovani in dialogo”,
con una riflessione di S.Em. Dionigi
TETTAMANZI, Arcivescovo di Milano e
testimonianze di alcune famiglie.
ORE 16.00 • TAVOLA ROTONDA con il mondo
missionario.
ORE 16.00 • CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO
DELLA PENITENZA
DOMENICA 29 MAGGIO
RIUNITI DAL RISORTO INTORNO
ALL’EUCARISTIA - Testimoni di Gesù Risorto,
speranza del mondo
SPIANATA DI MARISABELLA
ORE 10.00 • SOLENNE CONCELEBRAZIONE
EUCARISTICA
conclusiva del XXIV Congresso
Eucaristico Nazionale
10. APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
Corso base di formazione
per Animatori della comunicazione e della cultura
CENTRO INTERDISCIPLINARE LATERANENSE
PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE
UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI E PER IL PROGETTO CULTURALE
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
MED
MEDIA EDUCATION
(Corvara in Val Badia, 27 agosto - 3 settembre 2005)
FINALITÀ La comunicazione sociale è una componente essenziale della nuova evangelizzazione. Il recente Direttorio
sulle Comunicazioni sociali “Comunicazione e missione” mette in risalto l’esigenza di formare attori pastorali competenti nell’ambito della cultura e della comunicazione. Su questi presupposti si fonda il Corso base di formazione per
Animatori della Cultura e della Comunicazione che il Centro Interdisciplinare Lateranense, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e il MED, organizza in una settimana residenziale estiva. L’obiettivo è fornire competenze iniziali ma significative sul variegato cosmo della cultura e della comunicazione in una prospettiva teologico-pastorale che non tralasci l’esperienza come forma della conoscenza.
DESTINATARI. Il corso è rivolto a tutti coloro che operano in ambito associativo o parrocchiale (operatori pastorali,
animatori delle comunità, responsabili di formazione), destinati a svolgere la mansione di “animatore della comunicazione e della cultura”, in linea con le indicazioni del Direttorio delle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa
(cap. 6°).
TEMPI E METODOLOGIA. Il corso si svolgerà in forma intensiva nell’arco di sette giornate. Il corso prevede l’alternarsi di interventi teorici e di esperienze laboratoriali pratiche.
Ordinamento e articolazione degli insegnamenti
PROGRAMMA
SABATO 27 AGOSTO
Arrivi e presentazione del corso, dei
docenti e dei corsisti
DOMENICA 28 AGOSTO
Mattino
Presentazione del Corso (Don Roberto
Giannatelli).
Lo scenario e le sfide delle comunicazioni
sociali, oggi (Mons. E. Viganò)
Pomeriggio Presentazione dei lavoratori
Avvio dei laboratori (prima ondata)
LUNEDÌ 29 AGOSTO
Mattino
Chiesa e media: risorse e percorsi per
l’evangelizzazione e la pastorale (Don
Roberto Giannatelli)
Le risorse della rete e dei new media
(Mons. Franco Mazza)
Pomeriggio Laboratori
MARTEDÌ 30 AGOSTO
Mattino
La sala della comunità (Angelo Chirico)
Una pedagogia dei media per l’animatore
delle CS (Prof. Pier Cesare Rivoltella)
Pomeriggio Laboratori
MERCOLEDÌ 31 AGOSTO
Mattino
Laboratori (inizio della seconda ondata)
Pomeriggio Gita sulle Dolomiti
GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE
Mattino
Focus group sull’analisi delle competenze
e delle risorse necessarie per sviluppare
una comunicazione efficace nella propria
realtà territoriale. Coordina: Damiano
Felini.
• Strumenti per la gestione di un progetto di
comunicazione: l’ipotesi di partenza, l’analisi
delle risorse esistenti, il raccordo con il
consiglio pastorale e l’ufficio diocesano, il
piano operativo, il piano economico, il
marketing e il networking.
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10. APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
Pomeriggio
• Come le comunità cristiane comunicano
oggi: imparare a gestire il giornale
parrocchiale, come curarne la distribuzione,
il sito web parrocchiale o della sala della
comunità, i manifesti, i volantini.
• Organizzare eventi: per la parrocchia e la
sala della comunità (programmare un anno
pastorale o associativo o un cartellone
annuale di una sala) con gruppi e istituzioni
del territorio.
Divisi in piccoli gruppi, i partecipanti
provano ad elaborare un possibile progetto di
comunicazione da sviluppare nelle proprie.
Laboratori
VENERDÌ 2 SETTEMBRE
Mattino
Management e lavoro cooperativo (Piero
Trupia)
Presentazione del Direttorio
“Comunicazione e Missione” (Mons.
Claudio Giuliodori)
Pomeriggio Laboratori
Dopo cena: Conclusioni del Focus group
(Damiano Felini)
SABATO 3 SETTEMBRE
Partenze
LABORATORI. 2 laboratori a testa (ogni laboratorio: tre mezze giornate). I partecipanti potranno scegliere due fra i
seguenti laboratori, che saranno mirati non solo a far acquisire le pur necessarie competenze tecniche, ma soprattutto
alla comprensione delle modalità progettuali e organizzative di iniziative concrete legate ai media nell’ambito della propria parrocchia/associazione.
• Il sito internet e le attività sul web (Pier Paolo De Luca)
• Scrivere e pubblicare un giornale (Umberto Folena)
• Multimedialità (Stefano Pavarin)
• Fare video e televisione (Luciano Di Mele)
• La radio per farci sentire (Franco Mugerli)
• Dal cinema alla vita e dalla vita al cinema: come organizzare e condurre cineforum (Filippo Ceretti)
• Musica in onda: come organizzare un gruppo o un coro musicale, studiare e capire la musica come fenomeno culturale e sociale (Marco Brusati)
• La fotografia (Angela Castelli)
• Il fumetto, il cartone animato e la catechesi (Alessia Rosa e Maria Grazia Di Tullio)
Il corso, nel suo svolgimento, darà spazio (nelle serate e negli incontri di gruppo) anche ad altri aspetti della comunicazione nell’ambito ecclesiale:
• Le testimonianze di comunicatori ecclesiali e professionisti dei media
• La Mostra delle esperienze realizzate nelle dicoesi e parrochie
• Le “serate trasversali” per la comunicazione e la discussioen di problemi di interesse comune
• L’evento “Comunicazione e missione” (incontro con un Autore di produzioni audiovisive o uno spettacolo teatrale o altro
spettacolo)
SEDE DEL CORSO. L’organo del Corso è costituito da quattro membri:
Direttore scientifico:
Prof. Dario Edoardo Viganò, Pontificia Università Lateranense
Direttore scientifico:
Prof. Roberto Giannatelli, Università Pontifica Salesiana e Presidente MED
Coordinatori didattici:
Damiano Felini, Massimiliano Padula
LE MODALITÀ DI ISCRIZIONE. Il Corso è riservato ad un massimo di 80 allievi. La domanda deve essere inoltrata entro
e non oltre il 17 giugno 2005 al Centro Interdisciplinare della Pontificia Università Lateranense, con sede in piazza San
Giovanni in Laterano 4, 00120 Città del Vaticano (tel. 06 69895665; tel./fax 06 69886539, e-mail: [email protected]).
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE. La regolare partecipazione al Corso prevede la consegna di un attestato rilasciato
dalla Pontificia Università Lateranense. La quota di partecipazione individuale è stabilita in e 50,00 più e 20,00 da versare una volta superato l’esame conclusivo, per il ritiro del diploma.
All’atto della conferma dell’iscrizione, che sarà comunicata dalla Segreteria entro l’8 luglio, i corsisti dovranno effettuare il versamento di tale quota tramite bonifico bancario (inviarne successivamente fotocopia alla Segreteria del Centro
interdisciplinare Lateranense):
Conto Corrente 000003555x77 intestato a Centro Interdisciplinare Lateranense
Banca Popolare di Sondrio Ag. 6 Via C. Boronio, 12 Roma
ABI 05696 CAB 03206 CIN P
N.B.: Sulla causale indicare: Corso base cultura e comunicazione
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