EXTERNAL COMMUNICATION REPORT
Analisi dell’impronta di carbonio: CARBON FOOTPRINT
WURSTEL Senfter Puro Suino, 250 g
UNI/ISO TS 14067
STUDIO di CARBON FOOTPRINT
UNI ISO/TS 14067
Wurstel Senfter puro suino 250g
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Sommario
A.
DATI ................................................................................................................................................................................................................................................ 3
B.
PRODOTTO OGGETTO DELLO STUDIO ......................................................................................................................................................................................... 3
C.
UNITA’ FUNZIONALE E SCHEMA DI PROCESSO ............................................................................................................................................................................. 4
D.
TIPOLOGIA DI CFP .......................................................................................................................................................................................................................... 6
E.
PCR.................................................................................................................................................................................................................................................. 6
F.
LIMITI DELLO STUDIO ...................................................................................................................................................................................................................... 7
G. DESCRIZIONE DELLE FASI LCA E DEI CONFINI DEL SISTEMA........................................................................................................................................................... 7
H.
CRITERI DI CUT-OFF ED ESCLUSIONI............................................................................................................................................................................................... 8
I.
CONFINI TEMPORALI DEI DATI........................................................................................................................................................................................................ 9
J.
DESCRIZIONE DEI DATI PRIMARI E SECONDARI .............................................................................................................................................................................. 9
K.
RISULTATI DELL’ANALISI CO2E e FONTI DI EMISSIONE GHG .......................................................................................................................................................... 9
L.
INTERPRETAZIONE E COERENZA DEL RISULTATO ......................................................................................................................................................................... 10
M. CONCLUSIONI DELLO STUDIO E RISULTATI.................................................................................................................................................................................. 11
N.
ALLEGATO: DICHIARAZIONE DI VERIFICA DELL’ANALISI CONDOTTA DA PARTE TERZA .............................................................................................................. 14
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B.
A. DATI
Azienda:
Grandi Salumifici Italiani
Indirizzo:
Strada Gherbella 320, 41126 – MODENA
Oggetto dello studio è un prodotto tipico della Val Pusteria: il Wurstel puro suino senza pelle da 250 g
Senfter. Si tratta di uno dei prodotti di largo consumo, leader di mercato dell’azienda Grandi Salumifici
Italiani e identificato con il codice prodotto 2040. GSI si posiziona al secondo posto in Italia con una quota di
mercato pari al 19%, a ridosso del leader di segmento AIA, producendo gran parte dei propri volumi nello
stabilimento in oggetto.
Il Wurstel Sentfer è prodotto con un impasto fine composto da carne suina (fresca, congelata e grasso suino),
acqua, sale e aromi/spezie. La carne suina utilizzata proviene in prevalenza dalla Germania, ma anche da
Italia e Spagna. Il grasso suino, invece, è di produzione totalmente italiana. Gli additivi, ad esclusione di sale e
sale nitrato che provengono dall’Italia, arrivano tutti dalla Germania. Una volta insaccata la miscela in budelli
di cellulosa, i wurstel vengono cotti a vapore, spellati, confezionati, pastorizzati ed incartati. La singola
confezione contiene 3 wurstel per un peso totale di 250 g. Ogni scatola, invece, contiene 12 confezioni di
wurstel per un totale di 3 kg di prodotto finito. Il calibro del Wurstel è pari a 25mm.
Prodotto in oggetto: Wurstel Puro Suino Senfter – Peso 250 g
Codice prodotto:
2040
Stabilimento:
Leitach – Senfter Sudtirol – CHIUSA (BZ)
PRODOTTO OGGETTO DELLO STUDIO
L’intero processo avviene in modo per lo più meccanizzato e sfrutta tecnologie di produzione altamente
avanzate.
Il prodotto confezionato è diretto esclusivamente al mercato italiano.
A partire dal 2011 la società ha deciso di investire sullo stabilimento di Leitach, al fine di renderlo
competitivo sul fronte dei costi e dell’innovazione, arrivando a farne forse il più moderno impianto
d’Europa nel settore. Si sono pertanto susseguiti molti interventi su diverse parti dello stabilimento di
Chiusa. Sono state apportate modifiche ed integrazioni al ciclo produttivo che hanno comportato
miglioramenti delle prestazioni energetiche ed emissive dell’impianto.
Lo studio di Carbon Footprint è stato condotto per le annualità 2011 e 2013, al fine di evidenziare, anche in
termini di riduzione dell’emissione di anidride carbonica, i benefici ambientali conseguiti.
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Per ciò che concerne lo schema di processo, al fine di caratterizzare una realtà produttiva così particolare, si è
deciso di adottare un process flow chart dedicato, che tenga in considerazione gli input ed output
effettivamente riferibili al caso di studio. Per questo è stato sviluppato, a partire dal seguente diagramma di
flusso, uno schema di processo che ha consentito l’impostazione della modellazione grafica nel software
“Umberto NXT CO2”, sviluppato appositamente per la rendicontazione delle emissioni di gas serra di processo
e di prodotto. Il diagramma sottostante propone lo sviluppo dello schema di processo elaborato, appunto, con
detto software.
C. UNITA’ FUNZIONALE E SCHEMA DI PROCESSO
L’unità funzionale dello studio è una confezione standard del prodotto:
UNITÀ FUNZIONALE: Wurstel Senfter puro suino, g 250
Tale quantità è differente dall’unità di riferimento (Reference Unit) la quale invece è una misurazione della
quantità di prodotto sulla quale è stato sviluppato il calcolo e che poi, nella formulazione finale della CFP, è
stata divisa per l’unità funzionale prescelta. In questo studio si sono adottate due differenti Reference Unit, le
quali coprono correttamente le fasi di vita del prodotto prima o dopo la distribuzione sul mercato della GDO.
La prima Reference Unit adottata è pari alla totalità di prodotto confezionata in un anno solare e spedita
all’Interporto e si riferisce alle Fasi di Acquisizione di Materie Prime, Produzione e Distribuzione.
UNITÀ DI RIFERIMENTO 1:
Produzione annuale 2011 Wurstel Senfter puro suino, kg 434.649,00
Produzione annuale 2013 Wurstel Senfter puro suino, kg 302.745,00
La seconda Reference Unit adottata è pari alla totalità di prodotto spedito dall’Interporto alla Grande
Distribuzione, cioè il quantitativo di prodotto che, negli anni di riferimento, realmente arriva al consumatore.
Tale unità di riferimento è utilizzata per le Fasi di Utilizzo e Dismissione.
UNITÀ DI RIFERIMENTO 2:
Produzione annuale 2011 Wurstel Senfter puro suino, kg 428.601,00
Produzione annuale 2013 Wurstel Senfter puro suino, kg 303.306,00
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D. TIPOLOGIA DI CFP
Si tratta di una CFP completa, from the cradle to the grave, cioè dalla culla alla tomba.
E.
PCR
Un’attenta ricerca ha permesso di individuare l’esistenza di un PCR (Product Category Rules) relativo
alla produzione di “Prosciutti e salsicce” la cui metodologia è applicabile al prodotto oggetto del
presente studio. Si tratta del PCR PA-AI-04 depositato il 28 Luglio 2011 e reperibile online.
La seguente immagine, rappresentativa della medesima CFP-PCR, fornisce una rappresentazione
intuitiva di quale sia l’intero processo sul quale basare lo studio della Carbon Footprint:
Tale schema di flusso definisce i confini del sistema, dall’acquisizione delle materie prime alla fase
di dismissione e riciclo dell’incarto. Si evidenzia che, all’interno della fase di distribuzione, si è scelto
di non coprire i processi di deposito e vendita dei prodotti finiti.
Seguendo lo schema di flusso a 5 fasi (Materie prime – Lavorazione – Distribuzione – Uso Dismissione), il PCR riporta il seguente flow chart:
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F.
LIMITI DELLO STUDIO
Lo studio di Carbon Footprint di prodotto eseguito sulla metodologia LCA presenta il principale
limite di focalizzare l’attenzione esclusivamente su una singola categoria di impatto caratteristica
del cambiamento climatico - la CO2 equivalente – trascurando altre categorie di impatto.
-
-
-
In accordo con la metodologia di rendicontazione individuata dalla norma ISO/TS
14067 la redazione della carbon footprint focalizza l’attenzione sul cambiamento
climatico, come singola categoria di impatto, descrivendolo in termini di CO 2
equivalente. Il ciclo di vita del prodotto può invece chiaramente presentare altre
tipologie di impatto le quali, tuttavia, non sono ricomprese nello studio.
La metodologia di calcolo e rendicontazione utilizzata, oltre ad non ammettere nel
sistema alcuni procedimenti ritenuti irrilevanti o difficilmente stimabili e a definire alcuni
materiali che rispettano i criteri di esclusione, fa talvolta riferimento a studi e fonti
internazionali in assenza di procedimenti standardizzati o inventari certificati.
La regola di allocazione secondo la quale le quantità assolute sono state linearmente
ripartite per il quantitativo annuale di prodotto, pur rispecchiando in modo
soddisfacente la realtà aziendale (considerando il ciclo produttivo, le tipologie di
prodotti e i relativi quantitativi), assume i tratti di una limitazione.
-
Fase di acquisizione delle materie prime:
In questa fase ricade l’acquisizione di tutte le materie prime in ingresso al ciclo
produttivo. Le materie prime sono state raggruppate in cinque categorie:
Carne Suina
o
Additivi
o
Budello sintetico in cellulosa
o
Cartone (imballaggio secondario)
Tutte le materie prime sono trasportate allo stabilimento su gomma. Nel caso di merce
fresca il trasporto è refrigerato.
Una volta tracciato lo schema di flusso, è indispensabile effettuare alcune considerazioni su ogni
singola fase di processo.
o
Film Plastico (che raggruppa i quantitativi di laminato plastico PET e
PA necessari alla formazione della confezione)
In un’ulteriore macrocategoria si ritiene possano rientrare tutti i prodotti che entrano
nella fase produttiva in minima parte (colla, detergenti, scotch e altro materiale per
imballaggi, ecc) ma che, per via degli esigui quantitativi, non influiscono ai fini del
calcolo della CO2.
G. DESCRIZIONE DELLE FASI LCA E DEI CONFINI DEL SISTEMA
-
o
7
Fase di produzione:
La fase di produzione e lavorazione si configura come l’unica sulla quale l’azienda può
attuare una gestione ed un controllo diretto dei consumi e, di conseguenza, delle
emissioni.
In questa fase del ciclo di vita del prodotto ricadono tutto le operazioni che, a partire
dalle singole materie prime, permettono la realizzazione dei prodotti finiti, inscatolati e
pronti per essere spediti. Accanto alle materie prime stoccate nello stabilimento,
rientrano nel processo produttivo tutte le componenti energetiche che permettono il
funzionamento dello stabilimento nello specifico energia elettrica ed energia termica.
Relativamente ai combustibili impiegati è bene evidenziare che rientra in questa fase
anche il loro trasporto allo stabilimento da parte dei fornitori. Tra i combustibili vi è
anche una piccola quota di gasolio per autotrazione, adoperato per il funzionamento di
un muletto. Tale combustibile viene saltuariamente acquistato recandosi presso un
distributore e riempiendo una cisterna da 200 litri.
Gli output della fase produttiva, oltre che i kg di prodotto finito ed inscatolato, sono i
rifiuti industriali. Attraverso i dati recuperati dal MUD è possibile scindere le componenti
di rifiuti industriali differenziabili (ferro/carta/metalli) da quelle indifferenziate. Le
modalità di trattamento del rifiuto industriale indifferenziato si basano sulle percentuali
statistiche individuate su base provinciale (Prov. Di Bolzano) per l’anno di riferimento.
Per quanto concerne i fanghi e le emulsioni, che rientrano a far parte degli scarti dello
stabilimento, si ritiene che, a seguito del loro esito al depuratore, essi possano essere
riutilizzati in agricoltura tal quali o previo compostaggio. Ai fini della rendicontazione
delle emissioni di CO2, pertanto, si comportano come gli altri rifiuti differenziati. Al fine
di evitare un double counting delle emissioni, i rifiuti inviati a recupero, che di fatto
rientrano in un ciclo produttivo di società terze come materia prima, vengono
considerate all’interno del presente studio pari a zero.
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prodotto che si individuano in due prassi standard di cottura le quali non prevedono
l’utilizzo di eventuali altri condimenti o additivi, ma che comportano la semplice cottura
con fiamma media per un tempo di circa 8 minuti oppure la cottura un minuto nel forno
a microonde. Per la valutazione di questo stadio si è fatto riferimento alle indicazioni
riportate nell’EPD PCR “Meat of Mammals”, al paragrafo “Use Phase Scenario – Meat
Cooking”.
Per la fase di consumo del prodotto, così come per ogni fase successiva alla
distribuzione alla GDO nella quale, come specificato sopra, si riscontra una differenza
rispetto al quantitativo prodotto dallo stabilimento e spedito all’Interporto, si sono
considerati i quantitativi relativi alle effettive quantità spedite verso il consumatore
(seconda unità di riferimento).
Si precisa che, a seguito di un controllo sulle schede tecniche ed i libretti di impianto è
emersa l’assenza di fughe di gas emessi dai gruppi frigo.
In accordo a diverse metodologie di valutazione approvate e certificate si è deciso di
escludere dai confini del sistema sia i consumi e le emissioni legati agli spostamenti dei
dipendenti da e verso il luogo di lavoro sia quelli connessi al ciclo di vita degli impianti.
-
Fase di distribuzione:
Anche in questa fase, le considerazioni sul trasporto dei prodotti finiti avviene
adottando alcuni presupposti, nella consapevolezza che il mercato del Wurstel puro
suino Senfter 250 g è esclusivamente italiano.
Il processo della spedizione della merce avviene attraverso tre fasi consecutive. Una
prima fase comporta la spedizione di tutta la merce in uscita dallo stabilimento verso
l’Interporto di Cadriano nel 2011 ed in quello di Bologna nel 2013, la seconda
riguarda invece la distribuzione dei prodotti attraverso verso la GDO (Grande
Distribuzione Organizzata), la quale consente la commercializzazione del prodotto su
tutto il territorio nazionale. La terza ed ultima fase riguarda il trasporto del prodotto da
parte del consumatore finale presso la propria abitazione.
Tutte le fasi di distribuzione del prodotto avvengono attraverso trasporto refrigerato su
ruota, con percorsi one way e percentuali di riempimento dei mezzi pari al 95%. Tale
assunzione deriva dalla sostenibilità economica e funzionale delle maggiori società
logistiche operanti in ambito europeo.
In accordo con la metodologia applicata sono state escluse dai confini del sistema le
eventuali emissioni derivanti dai processi di conservazione dei prodotti all’interno dei
punti vendita, cioè prima che essi vengano acquistati dal consumatore. Analogamente,
per ragioni di assenza di affidabili parametri di confronto e difficoltà di effettuare
stime attendibili, la terza fase distributiva, cioè il trasporto dal punto di vendita verso
l’utente finale, è escluso dai confini di sistema.
-
Fase di dismissione e riciclo
Nella fase finale del ciclo di vita del prodotto ricade la quota di rifiuto domestico
derivante dalla dismissione della confezione una volta avvenuto il consumo da parte del
fruitore e lo smaltimento dell’imballaggio secondario da parte della GDO. La
confezione del prodotto, costituita in materiale plastico poliaccoppiato (PET e PA) non
risulta essere riciclabile a differenza del cartone.
Il procedimento di dismissione deve tener conto anche dei processi relativi al trasporto
degli scarti verso la discarica/incenerimento, in accordo con i dati statistici nazionali di
smaltimento. Per far ciò si utilizzano le percentuali riportate all’interno del Rapporto
Rifiuti Urbani Ed. 2013, pubblicato da ISPRA.
Al fine di evitare un double counting delle emissioni, i rifiuti inviati a recupero (le
confezioni di cartone scartate dalla GDO), che di fatto rientrano in un ciclo produttivo di
società terze come materia prima, vengono considerate all’intero del presente studio
pari a zero.
H. CRITERI DI CUT-OFF ED ESCLUSIONI
-
Fase di utilizzo e consumo:
Essendo i tempi e le modalità di conservazione del prodotto, all’interno delle case dei
consumatori, molto variabili e dipendenti da molteplici fattori, talvolta dipendenti da
gusti ed abitudini soggettive, si è scelto di escludere dal sistema di valutazione la fase
di conservazione domestica.
Per quanto riguarda invece il consumo del prodotto si precisa che sulla confezione del
prodotto non sono indicate le modalità di preparazione, sebbene se ne consigli il
consumo previa cottura. Per tale motivo ed accordandosi anche alle indicazioni su altri
prodotti simili presenti sul sito web Senfter si è deciso di ipotizzare due profili d’uso del
Al fine di agevolare la chiarezza dello studio ed evitare l’appesantimento della rendicontazione
con calcoli ininfluenti si è deciso di adottare un criterio di cut off che preveda l’esclusione della
sommatoria di materiali, componenti del sistema e processi che influiscono con un incidenza inferiore
al 1% rispetto alla massa su un kg di prodotto finito.
Adeguandosi a tale criterio, sono esclusi dalla valutazione i seguenti materiali:
-
8
Colla per formazione delle scatole di cartone (imballaggio secondario);
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-
I.
Analogamente all’anno 2011 presentato nella Fase 1, il procedimento di raccolta dati inizia dalle
informazioni reperite direttamente presso lo stabilimento. Seguendo la medesima metodologia
precedentemente adottata, anche per la fase relativa all’annualità 2013 è indispensabile allocare
i dati energetici (consumi elettrici e combustibili fossili), quelli relativi ai rifiuti e ai prodotti per il
trattamento delle acque, all’unità di riferimento adottata per il sistema. Come detto, l’unità di
riferimento per l’anno 2013 è la quantità annuale di prodotto finito Wurstel puro suino 250 g
confezionato e spedito che si è calcolato essere pari al 2,440494% delle merci complessivamente
realizzate nello stabilimento. Tale distribuzione si effettua nell’ipotesi di una lineare ripartizione dei
dati rispetto alle quantità totali di prodotto realizzate.
Detergenti e detersivi per la pulizia;
Imballaggi delle materie prime per la realizzazione degli imballaggi primari
(cellophane bobine, ecc);
Materiale di imballaggio dei pallet;
Prodotti chimici per il trattamento delle acque di spurgo (con esito al depuratore),
dell’acqua potabile, dei vapori e dei gruppi frigo;
Gli additivi che fanno parte degli ingredienti della miscela (ad esclusione di sale e
spezie).
I dati di input utilizzati riguardano:
CONFINI TEMPORALI DEI DATI
-
Lo studio, sviluppato su due fasi consecutive, analizza gli scenari relativi agli anni 2011 e 2013.
J.
-
DESCRIZIONE DEI DATI PRIMARI E SECONDARI
Dati sui consumi energetici (termici, elettrici, combustibili, ecc)
Dati sulla produzione complessiva dello stabilimento
Dati sulle materie prime in ingresso (carne congelata/fresca, altri additivi, materiali
per il confezionamento e l’imballaggio)
Dati sui materiali utilizzati per il trattamento delle acque
Dati sui rifiuti prodotti
Dati di vendita della produzione
Laddove rilevante, si sono considerati i dati sulle distanze chilometriche e le tipologie di trasporto
adottate in/out.
La prima fase di rilievo dati fa riferimento all’anno 2011, cioè prima che venisse realizzata una
serie di interventi strutturali/impiantistici sul ciclo produttivo. Il procedimento di raccolta dati inizia
dalle informazioni reperite direttamente presso lo stabilimento. I singoli dati sono riassunti nelle
seguenti tabelle. Si tratta di dati numerici forniti direttamente dal committente e verificati, oppure
derivanti da misurazioni eseguite in loco, pertanto, nella valutazione dell’incertezza ad essi è
assegnato un alto grado di affidabilità.
K. RISULTATI DELL’ANALISI CO2E e FONTI DI EMISSIONE GHG
Prima di effettuare considerazioni relative all’adozione di determinati fattori di emissione da
associare a ciascun materiale/processo è indispensabile allocare i dati energetici (consumi elettrici
e combustibili fossili), quelli relativi ai rifiuti e ai prodotti per il trattamento delle acque, all’unità di
riferimento adottata per il sistema. Si applica quindi un criterio di allocazione basato su relazione
fisica (peso). Come detto, l’unità di riferimento per l’anno 2011 è la quantità annuale di prodotto
finito Wurstel puro suino 250 g confezionato che si è calcolato essere pari al 4,0581% delle merci
complessivamente realizzate nello stabilimento. Tale distribuzione si effettua nell’ipotesi di una
lineare ripartizione dei dati rispetto alle quantità totali di prodotto realizzate.
Nelle pagine seguenti sono riportati i risultati dello studio (espressi per l’unità funzionale scelta) e,
suddivisi per ciascuna fase di vita, il totale complessivo di GHG emessi, espressi in kg di CO 2
equivalente per ciascuna delle due fasi (annualità 2011 e 2013).
Complessivamente l’emissione GHG legata al prodotto deriva direttamente dalle attività connesse
al ciclo di vita sopra descritto.
Non risultano emissioni di gas serra connesse a componenti biogeniche, se non quelle già
conteggiate nel fattore di emissione IPCC associato al trattamento delle porzioni di rifiuto
indifferenziato con esito alla discarica.
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Le emissioni di GHG implicitamente connesse a fonti di carbonio fossile, sono quelle relative al
consumo di combustibili per autotrazione e per la produzione di energia termica (gasolio+BTZ).
5
Non risultano emissioni GHG connesse a LUC (Land Use Change) o a trasporti aerei.
L.
5-20
La valutazione complessiva della qualità dei dati utilizzati è avvenuta attraverso la predisposizione
di una matrice di analisi di incertezza. Questa è stata elaborata in funzione della tipologia,
accuratezza e fonte dei dati di input adottati nel sistema e dei relativi fattori di emissione.
La verifica di disponibilità del dato esprime una valutazione riguardo la disponibilità del dato, e
riguardo il suo sistema di stima, accuratezza; serve inoltre per definire se il sistema di registrazione
necessita miglioramenti.
Di seguito è assegnata tale valutazione su una scala che va da 1 al 3 come segue:
La matrice di calcolo dell’incertezza ha permesso di individuare un valore di incertezza complessiva
corrispondente circa il 10% per ciascuna annualità studiata.
Infine lo studio di CFP ha previsto l’analisi di sensitività rivolta esclusivamente ad alcune materie
prime per le quali si manifesta un grado di incertezza medio-alto (>15) relativo fattore di
emissione e nei processi i cui dati manifestano fattore di incertezza pari a (2) – Dati stimati, ad
esempio gli scenari di fine vita dei rifiuti indifferenziati (discarica vs. inceneritore).
Disponibilità del dato
Dati non disponibili
2
Dati stimati
1
Dati calcolati accuratamente o misurati in modo affidabile
La suddetta analisi è una procedura iterativa che permette di determinare come i cambiamenti nei
dati nelle scelte metodologiche si ripercuotono sullo studio di CFP modificando alcune delle
variabili.
Adottando i parametri variabili massimi e minimi sopra citati si ottiene l’elaborazione dei seguenti
scenari, posti a confronto con lo scenario base (2011) oggetto del presente studio:
Hanno bassi valori di incertezza (1) i dati direttamente provenienti dallo stabilimento (sia come
materiali in ingresso che in uscita). Hanno un’incertezza pari a due, invece, quelli stimati su base
provinciale/nazionale (come ad esempio le percentuali di trattamento del rifiuto indifferenziato).
Valori inferiori a 3 si riferiscono ad una situazione in cui l’opportunità di migliorare la raccolta dati
deve essere presa in considerazione.
kgCO2eq/Uf
L’affidabilità del “fattore di emissione” esprime una valutazione riguardo la disponibilità del dato
di emissione o riguardo la sua fonte; serve inoltre per definire se il sistema di registrazione
necessita miglioramenti.
Di seguito è assegnata la valutazione dell’incertezza del fattore di emissione su una scala che va
da 3 al 20 come segue:
Incertezza del “fattore di emissione”
3
Fattori di emissione riportati da organizzazioni nazionali o
internazionali o misurati in accordo con gli standard internazionali, e
completamente rappresentativi delle condizioni del sito
Per quanto riguarda i fattori di emissione associati hanno bassi valori di incertezza quelli
direttamente ricavati dal database ecoinvent, medi quelli provenienti da inventari e studi nazionali
certificati e più alti quelli estratti da bibliografia e banche dati internazionali
INTERPRETAZIONE E COERENZA DEL RISULTATO
3
Dati su pubblicazioni e/o statistiche nazionali e
regionali
Fattore da fonte affidabile (database ecoinvent, dati certificati, ecc)
10
Variazione
Scenario base
1,39
Scenario 2
1,62
+17%
Scenario 3
1,16
-14%
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M. CONCLUSIONI DELLO STUDIO E RISULTATI
RISULTATI DELLO STUDIO – FASE 1: 2011
RISULTATI DELLO STUDIO – FASE 2: 2013
11
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Fase 2: 2013
Fase 1: 2011
Fas
Materiale
Carne e grasso congelati
Packaging superiore
PET
Packaging inferiore
PA
Acquisizione
materie prime
Sale
Dismissione
Basecarbone
19.208,73
Packaging PET
Kg
Basecarbone
15.096,35
Packaging PA
Kg
Basecarbone
24.275,95
Spezie
Kg
kg
Basecarbone
32.737,61
kg
Ecoinvent 2.2: sodium chloride, powder, at plant [RER]
1.153,440
27.140,932
Ecoinvent 2.2: cellulose fibre, inclusive blowing in, at plant
[CH]
1.110,845
tkm
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 16-32t Euro 4 [RER]
3.675,388
tkm
OEET
38.622,621
kWh
Ecoinvent 2.2
electricity, medium voltage, at grid, IT, [kWh]
142.357,48
MJ
Parametri standard ISPRA
16.264,991
MJ
Parametri standard ISPRA
90.421,064
kg
Inventario Svizzero - UFAM
250,079
kg
kg
kg
IPCC
Ecoinvent 2.2: disposal, municipal solid waste, 22,9%
water, to municipal incineration [CH]
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 7,5-16t, fleet average
[RER]
2.792,53
Trasporto rifiuti
tkm
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 16-32t Euro 4 [RER]
187,498
Trasporto per distribuzione
tkm
OEET
67.281,216
m3
UNFCCC
258.313,60
tkm
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 16-32t Euro 4 [RER]
104,193
tkm
Ecoinvent 2.2: transport, municipal waste collection, lorry
21t [CH]
kg
IPCC
kg
Ecoinvent 2.2: disposal, polyethylene terephtalate,
0,2% water, to municipal incineration
1.590,715
Distribuzione
Consumo
269,504
4.256,831
3.994,25
12
Sale
Kg
Confezione cartone
Kg
Budello in cellulosa
Kg
Trasporto materie ingresso non
refrigerato
Trasporto materie ingresso
refrigerato
4.786,871
tkm
RU indifferenziato (inceneritore)
Acquisizione
materie prime
Lavorazione
Trasporto combustibili
RU indifferenziato (discarica)
Calcolato attraverso PCR EPD Meat Of Mammals
kg
Ecoinvent 2.2: folding boardbox, FBB, at plant [RER]
Trasporto municipale rifiuti
(GDO)
Trasporto municipale rifiuti
(domestici)
Kg
1.687.669,74
kg
Metano per preparazione in
padella
Carne e grasso congelati
CO2e
(kg)
Calcolato attraverso PCR EPD
Meat of Mammals
Confezione cartone
Energia Termica
(BTZ)
Gasolio per autotrazione
muletto
RI indiff
(discarica)
RI indiff
(inceneritore)
Fonte fattore di emissione e denominazione
Materiale
kg
4.075,080
Energia Termica (Gasolio)
Unità
riferimento
Fase
Studio inglese “How low can we go” Cranfield
University
Energia elettrica
Consumo
CO2e
(kg)
kg
Trasporto materie ingresso non
refrigerato
Trasporto materie ingresso
refrigerato
Distribuzione
Fonte fattore di emissione e denominazione
Spezie
Budello in cellulosa
Lavorazione
Unità
riferimento
Dismissione
tkm
Vedi nota 44 – Fase 1
Ecoinvent 2.2: sodium chloride, powder, at plant
[RER]
Ecoinvent 2.2: folding boardbox, FBB, at plant
[RER]
Ecoinvent 2.2: cellulose fibre, inclusive blowing in,
at plant [CH]
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 16-32t Euro 4 [RER]
1.175.502,68
2.411,64
1.039,68
22.505,50
733,94
2.573,50
tkm
OEET
25.147,75
Energia elettrica
kWh
Ecoinvent 2.2:
electricity, medium voltage, at grid, IT [kWh]
94.399,47
Energia Termica (Metano)
m3
UNFCCC
44.292,11
Energia Termica (Gasolio)
MJ
Parametri Standard ISPRA
3.563,35
Energia Termica (BTZ)
MJ
Parametri Standard ISPRA
9.264,79
Gasolio autotrazione muletto
Kg
Inventario svizzero - UFAM
RI indiff (discarica)
Kg
IPCC
Ecoinvent 2.2: disposal, municipal solid waste,
22,9% water, to municipal incineration [CH]
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 7,5-16t, fleet
average [RER]
150,85
2.568,30
RI indiff (inceneritore)
Kg
Trasporto combustibili
Tkm
Trasporto rifiuti industriali
Tkm
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 16-32t Euro 4 [RER]
Trasporto per distribuzione
Tkm
OEET
Preparazione in padella
mc metano
Trasporto rifiuti GDO
Tkm
Ecoinvent 2.2: transport, lorry 16-32t Euro 4 [RER]
Trasporto rifiuti domestici
Tkm
Ecoinvent 2.2: transport, municipal waste
collection, lorry 21t [CH]
RU indifferenziato (discarica)
Kg
IPCC
3.388,96
Kg
Ecoinvent 2.2: disposal, polyethylene terephtalate,
0,2% water, to municipal incineration
3.179,92
RU indifferenziato
(inceneritore)
UNFCCC
2.431,06
144,29
144,66
43.107,84
182.799,16
87,78
214,56
STUDIO di CARBON FOOTPRINT
UNI ISO/TS 14067
Wurstel Senfter puro suino 250g
EXTERNAL COMMUNICATION REPORT
Tra l’anno 2011 e l’anno 2013 si registra una diminuzione dell’emissione, per singola confezione
di Wurstel Puro Suino Senfter (250 g), che passa da 1,39 kg nel 2011 a 1,37 kg nel 2013.
La principale differenza risulta dal confronto delle fasi di produzione relative ai due anni di
riferimento. Il processo produttivo che, come detto, ha subito notevoli miglioramenti tecnologici
ed energetici, ha permesso di configurare un ragguardevole risultato in termini di gestione del
carbonio.
Nello specifico la fase di produzione passa da un’incidenza di 0,1732 kg di CO2 sull’impronta
totale di una confezione di prodotto, a 0,1526 kg di CO 2. Pertanto, dall’anno 2011 all’anno
2013, relativamente alla sola fase di produzione e lavorazione del prodotto, si riscontra una
riduzione di oltre 20 grammi di CO2 su singola confezione, la quale corrisponde ad un
miglioramento, in termini di bilancio emissivo rapportato all’unità di prodotto oggetto del
presente studio, pari al circa 12%.
In termini assoluti, in riferimento alla produzione oggetto del presente studio, nel 2013 i
miglioramenti tecnici/impiantistici apportati rispetto al 2011, hanno permesso di evitare
l’immissione in atmosfera di circa 24,9 tonnellate di Anidride Carbonica Equivalente.
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STUDIO di CARBON FOOTPRINT
UNI ISO/TS 14067
Wurstel Senfter puro suino 250g
EXTERNAL COMMUNICATION REPORT
N. ALLEGATO: DICHIARAZIONE DI VERIFICA DELL’ANALISI
CONDOTTA DA PARTE TERZA
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CARBON FOOTPRINT wurstel senfter 25