MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITÁ UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali L’impegno dell’UNAR per il contrasto alla discriminazione e l’inclusione sociale di Rom e Sinti Pietro Vulpiani Art. 3 della Costituzione Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 13 del Trattato di Amsterdam Il Consiglio dell’Unione europea può prendere tutti i provvedimenti più opportuni per combattere le diverse forme di discriminazione per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Fonti Comunitarie Piano normativo Adozione della Direttiva del Consiglio n. 2000/43/CE del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone, indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215 L’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nasce in attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica” E’ istituito con Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215 Discriminazione ed esclusione sociale di Rom e Sinti Come intervenire per una emersione del problema e la sua rimozione? Partire dai territori • Mappature per la comprensione degli ostacoli all’inclusione sociale • Rilevazione e monitoraggio di ogni discriminazione • Supporto ed orientamento ai Rom contro ogni forma di discriminazione • Un approccio olistico all’inclusione socio-lavorativa • Attuale debolezza: eterogeneità di approcci, percezioni e strategie di rilevazione dati Stato, Istituzioni locali e Associazionismo Promozione di partenariati con il Terzo Settore, gli Enti Locali e le parti sociali e datoriali per facilitare la rimozione delle condotte discriminatorie e l’inserimento dei cittadini rom, sinti e camminanti (RSC) Attivita’ mirate alla promozione di strumenti normativi e amministrativi locali fondati su linguaggi comuni Rafforzamento istituzionale dell’associazionismo e delle comunità Monitoraggio congiunto delle difficoltà di inclusione sociale e dei casi di discriminazione razziale La Campagna DOSTA contro i pregiudizi nei confronti dei Rom Il Tavolo tecnico di coordinamento della Campagna Federazione Rom e Sinti Insieme Federazione Romanì UNIRSI Opera Nomadi Dosta Festival 28 città da Nord a Sud della penisola (in particolare, Mantova, Roma, Napoli, Cosenza, Palermo, Bari, oltre che a Pisa, Piacenza, Mestre, Desenzano del Garda, San Pietro in Cerro, Prato, Rimini, Brescia, Pavia e Verona) Eventi di piazza Convegni Manifestazioni musicali e teatrali Mostre fotografiche Per avvicinare alla cultura Rom e sinta Altri eventi DOSTA Radio TV Premi giornalistici Workshop di formazione per giornalisti Premi per le istituzioni locali Pari opportunità e non discriminazione per i ROM Le potenzialita’ del nuovo Quadro Strategico Nazionale dei fondi strutturali 2007-2013 Analisi dei problemi Processi di governance locali Diffusione di linee guida e strumenti di intervento L’azione 6, Ob. 4.2 PON Governance “Promozione della governance delle politiche e degli strumenti di inclusione sociale e di contrasto alla discriminazione nei confronti delle comunità Rom, Sinte e Camminanti” Obiettivi Promuovere modelli e strumenti di governance delle politiche di inclusione sociale e contrasto alla discriminazione delle comunità rom, sinte e camminanti Sostegno alle Regioni sotto il profilo normativo, amministrativo e gestionale per l’identificazione, la progettazione ed il monitoraggio di politiche di orientamento Supporto regionale per un superamento in ambito locale degli ostacoli all’inclusione della comunità Rom. Predisposizione partecipata di un Piano di azione Meridione a favore delle comunità Rom, Sinte e Camminanti. La mappatura dei territori: obiettivi dell’indagine a cura dell’IREF /ACLI Rafforzare l’interazione tra i diversi attori sociali locali nel campo del sostegno ai rom e, parallelamente, mettere in moto un processo di empowerment delle comunità rom e sinti, favorendo così la tutela dei diritti fondamentali Elaborare delle linee guida per migliorare la capacità delle pubbliche amministrazioni di far fronte alle forme di discriminazione, concependo sia percorsi standardizzati replicabili in contesti simili, sia indicazioni ad hoc relative a singoli ambiti di intervento (lavorativo, sanitario, educativo). Disegno della ricerca L’impianto di ricerca si articola su due assi d’analisi: A. Analisi territoriale delle componenti della discriminazione, sondando i rapporti esistenti tra le comunità Rom, Sinti e Camminati (RSC), il territorio di insediamento e le popolazioni residenti, adottando un approccio di ricerca di tipo quali-quantitativo; B. Individuazione di modelli di inclusione sociale, definendo un percorso di inclusione negoziata dei RSC all’interno delle politiche pubbliche locali, attraverso un approccio di valutazione partecipativa dei modelli d’intervento maggiormente efficaci nel contrastare fenomeni di discriminazione contro le comunità RSC. Analisi territoriale delle componenti della discriminazione (1) Due macro fasi: • Indagine desk - definizione del campo di studio e mappatura degli insediamenti nelle regioni convergenza • Indagine sul campo - studi territoriali Analisi territoriale delle componenti della discriminazione (2) Sottofasi indagine Desk: • Analisi documentale; • Mappatura territoriale delle aree d’insediamento; • Mappatura tematica degli interventi di inclusione sociale. Analisi territoriale delle componenti della discriminazione (3) Sottofasi indagine sul campo • Scelta delle aree di studio; • Il punto di vista istituzionale: valutazione del quadro di attuazione dell’intervento; • Il punto di vista delle comunità RSC: studio qualitativo sulle famiglie RSC; • Il punto di vista della cittadinanza: inchieste quantitative sulla popolazione non rom. Individuazione di modelli di inclusione sociale Realizzazione delle Consensus Conference locali per la definizione delle linee guida di attuazione di modelli di inclusione sociale Quadro sinottico del disegno della ricerca FASI FONTI STRUMENTI RISULTATI A) ANALISI TERRITORIALE DELLE COMPONENTI DELLA DISCRIMINAZIONE 1) DEFINIZIONE DEL CAMPO DI STUDIO E MAPPATURA DEGLI INSEDIAMENTI NELLE REGIONI CONVERGENZA 1 Analisi documentale Mappatura territoriale delle aree d’insediamento Mappatura tematica degli interventi di 3 inclusione sociale 2)FASE B - STUDI D’AREA 2 1 2 3 4 Scelta delle aree di studio Il punto di vista istituzionale: valutazione del quadro di attuazione dell’intervento Il punto di vista della comunità: indagine qualitativa su famiglie RSC Il punto di vista della cittadinanza: inchieste quantitative sulla popolazione non rom codres Delimitazione del contesto d’analisi Mappatura territoriale Secondarie Schede bibliografiche Secondarie Schede provinciali Gruppo di esperti Traccia d’intervista Mappatura tematica Mappa territoriale + mappa tematica Griglia di valutazione Scelta aree di studio Primarie e Secondarie Traccia di intervista e valutazione tassonomica Individuazione modelli di intervento Primarie Interviste e scheda famiglia Analisi punto di vista della comunità RSC Primarie Interviste strutturate Analisi punto di vista cittadini non rom Primarie Dibattito Accordo su alcune linee guida B) INDIVIDUAZIONE DI MODELLI DI INCLUSIONE SOCIALE 1 Consensus conference Stato di avanzamento delle attività d’indagine Fasi e Prodotti di ricerca Stato lavori A) Analisi territoriale delle componenti della discriminazione Completata Indagine Desk 16-02-2010 1 Analisi documentale 16-02-2010 2 Mappatura territoriale delle aree d’insediamento 16-02-2010 .3 Mappatura tematica degli interventi di inclusione sociale 16-02-2010 B studi d’area Completata 1 Scelta delle aree di studio 22-03-2010 2 Il punto di vista istituzionale: valutazione del quadro di attuazione dell’intervento 19-04-2010 3 Il punto di vista della comunità: indagine qualitativa sulle famiglie RSC 19-04-2010 4 Il punto di vista della cittadinanza: inchieste quantitative sulla popolazione non rom codres 19-04-2010 B) Individuazione di modelli di inclusione sociale Da completare entro il 30-06-2010 1 Consensus conference Da completare entro il 30-06-2010 2 Linee guida per la programmazione locale * Report Intermedio * * Report finale Completato 16-02-2010 Da completare entro il 30-06-2010 Mappatura insediamenti Sono stati individuati 81 insediamenti Regione Campania Calabria Puglia Sicilia Totale (A) (B) (C) (D) N. insediamenti N. Comuni in cui è presente almeno un insediamento N. Campi nei capoluoghi di Regione N. di insediamenti nelle province dei comuni capoluogo di Regione 27 23 14 17 81 16 19 9 9 53 10 2 2 2 16 17 9 10 2 38 Distribuzione territoriale insediamenti Mappatura dei progetti: 10 progetti di sistema Scelta delle Aree di Studio • Lecce, Campo “Panareo” • Catania “campo di via Zia Lisa” • Salerno loc. Prepezzano, casa agricola, associazione Oasi • Cosenza, insediamento sul fiume Crati Indagine quantitativa 1.200 interviste telefoniche a cittadini italiani che vivono nei pressi degli insediamenti selezionati documento di sintesi dei principali risultati della survey per la definizione delle Consensus Conference Redazione del report finale dell’indagine quantitativa. Studi d’area Sono stati intervistati e coinvolti un totale di 59 referenti territoriali; È stato prodotto un documento di sintesi dei principali risultati dell’indagine qualitativa per la definizione delle Consensus Conference È in corso di redazione il report finale dell’indagine qualitativa. Individuazione di modelli di inclusione sociale Consensus Conference nell’area di studio • Realizzazione delle consensus conference (tra il 01/06/2010 e il 15/06/2010) • Redazione del report finale (termine 30/06/2010) Come procedere… Rafforzamento del sistema degli attori istituzionali ed associativi più rilevanti nel sostegno di politiche e servizi a favore della comunità RSC identificazione, promozione e realizzazione di Tavoli di coordinamento regionali e provinciali Promozione di pratiche di capacity building delle comunità rom e delle loro associazioni, per la promozione diretta della loro partecipazione ai processi decisionali e alle politiche amministrative proposte e progetti pilota sostenibili e globali, capaci di coinvolgere in modo strutturale diversi ambiti dei servizi (economico-produttivo, abitativo, lavorativo, educativo) per il superamento di un’ottica emergenziale di progettazione locale Azioni di sistema Monitorare le criticità territoriali ed i gap conoscitivi Evitare sistemi di classificazione e raccolta dati eterogenei Eliminare OGNI duplicazione di sforzi Impegnarsi nel locale con un approccio globale e il controllo delle dinamiche globali COORDINARSI PER POLITICHE COMUNI, Ricordandoci che, oltre ogni STRATEGIA, ci confrontiamo SEMPRE con Persone, con Cittadini e NON con gruppi etnici [email protected] Grazie