La proposta dmin.it per lo sviluppo
dei media digitali in Italia
Leonardo Chiariglione
Convegno TOP-IX – Autori in digitale
Torino, 2007/05/28
2007/05/28
La proposta dmin.it per lo sviluppo dei media digitali in Italia
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Chi è dmin.it e perché serve
• Nato a novembre 2005 a Torino come gruppo
– Interdisciplinare, aperto, senza scopo di lucro
– Costituito da professionisti o rappresentanti di aziende,
istituzioni, associazioni
– Che si propone di definire aree di interventi che consentano
all’Italia di acquisire un ruolo primario nello sfruttamento del
fenomeno globale “digital media”
• L’Italia ha tutti i numeri per partecipare alla “corsa”, ma ha
difficoltà a sfruttare le opportunità dei digital media
• dmin.it propone un modello alternativo a quello attuale
–
–
–
–
–
Rispettoso della libertà degli attori della catena del valore
Che opera in parallelo a quelli attuali
Reso possibile da specifiche tecniche
Supportato da un numero ridotto di interventi normativi
Sotto la sorveglianza di un sistema di “governance”
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Digital media
• Definizione: per digital media intendiamo
contenuti espressi in bit, quindi
trasportabili su reti digitali, elaborabili e
fruibili attraverso dispositivi programmabili
• Esempi:
– file audio/video (MP3, MP4 ...)
– programma TV sulla DTT, satellite, IP, ...
– e-book
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Il contesto dei digital media
• I digital media offrono un ventaglio di vantaggi
– Ma modificano in modo sostanziale i ruoli tradizionali e le
modalità operative delle catene del valore
• Negli ultimi 10 anni molti hanno tentato di innovare le
catene del valore sfruttando i vantaggi dei digital media
– Ad oggi però ci sono solo catene del valore basate su tecniche
di "controllo" proprietarie simili a quelle tradizionali
• Le dimensioni del mercato di alcuni media sono ordini di
grandezza più piccole di quelle del mercato “sommerso”
– Ma il problema non si risolve “mettendo la gente in prigione”
• Intanto le realtà economiche italiane del settore faticano ad
emergere
– Incombe la colonizzazione dell’industria italiana dei digital
media e quindi delle industrie collegate
– Tratti dell’identità nazionale sono destinati all’oblio
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Le tre aree target
della proposta dmin.it
• La proposta dmin.it si propone di massimizzare la
circolazione dei digital media
– Coniugando i requisiti
• Degli autori: libertà di poter offrire le proprie opere
• Degli intermediari: libertà di scelta del ruolo
• Dei consumatori: libertà di poter accedere ai contenuti
– Agendo sulle modalità di offerta di/accesso a
• Contenuti
• Reti a larga banda
• Servizi di pagamento
• Vediamo come…
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Le 3 “gambe” della proposta
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1 – Offerta di/accesso a contenuti
• A livello nazionale è adottata una specifica di
Digital Rights Management interoperabile
(iDRM) che è
• Pubblica
• Realizzata in codice sorgente aperto (Open Source)
• Abilitante tutti i ruoli legittimi di intermediazione, cioè
non prescrittiva di particolari business model
• Se un fornitore offre contenuti con DRM
proprietario su un canale di distribuzione deve
anche offrirli su quel canale
• Con iDRM affinché gli autori possano proporre le loro
opere ed i cittadini possano accedervi con il dispositivi di
loro scelta
• A condizioni eque e non discriminatorie se confrontate
con l’offerta fatta usando la propria tecnologia
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L’iDRM al lavoro
pDRM
iDRM
Canale
distributivo
di tipo 1
dispositivo
pDRM
dispositivo
iDRM
Contenuti
dell’operatore A
pDRM
Canale
distributivo
di tipo 2
iDRM
dispositivo
pDRM
dispositivo
iDRM
pDRM: DRM proprietario
iDRM: DRM interoperabile
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I vantaggi dell’iDRM
• Si abbassa la soglia d’ingresso alle catene del valore
– L’autore può accedere alla distribuzione ed essere remunerato
• Si possono costruire nuove catene del valore
– Chiunque può offrire servizi “agganciati” alle catene del valore
• Si incentiva il consumo
– Si può accedere ad una grande varietà di contenuti con il
“proprio” dispositivo
• Si scoraggia l’uso di contenuti ottenuti in modo improprio
– I diritti sono affermati ma il loro rispetto è esercitato in
maniera equa
• Si riduce il costo della tecnologia DRM
– La tecnologia è standard ed è offerta da più fornitori in
concorrenza
• Si apre il mercato dei dispositivi
• Chiunque può realizzare apparati o servizi di conformità
garantita e offrirli a terze parti
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2 – Accesso alla rete a larga banda
1. Un operatore di rete a larga banda può
offrire accesso bundled e/o unbundled alla sua
rete con caratteristiche tecniche di sua scelta
2. Un utente della rete (fornitore di contenuti,
intermediario o utente finale) può richiedere ed
ottenere da un operatore di rete a larga banda
1. Il puro accesso “service-agnostic” alla "big Internet“
con le caratteristiche tecniche già offerte dall’operatore
2. A condizioni non discriminatorie nei confronti delle altre
offerte dell’operatore
3. Gli operatori di rete a larga banda
1. Garantiscono l’interoperabilità dei servizi di rete
2. Concordano e forniscono specifici livelli di qualità di
servizio (QoS) ai punti di peering per fornire agli utenti
della rete opportuni livelli di QoS
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L’accesso alla rete a larga banda
secondo dmin.it
Accesso
proprietario
Accesso
proprietario
Rete
proprietaria
dell’operatore A
Rete
proprietaria
dell’operatore B
Rete dell’
operatore C
Rete aperta
dell’operatore A
Peering
Point
Accesso
dmin.it
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Rete aperta
dell’operatore B
Peering
Point
Accesso
dmin.it
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I vantaggi dell’accesso aperto
alla rete a larga banda secondo dmin.it
• Tutti gli end point della rete (che lo
desiderano) possono accedere a ed essere
acceduti da tutti gli end point (nelle stesse
condizioni)
– Si massimizza il flusso di contenuti
• È garantita la facoltà agli operatori di rete
che lo desiderano di adottare modelli di
business diversi
– È possibile una competizione tra modelli di
business
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3 – Servizi di pagamento “pensati” per
digital media
• Chiunque, compatibilmente con le norme bancarie, può
– Diventare un “Virtual Account Service Provider” (VASP)
– Offrire servizi di “account” non direttamente monetari (punti,
unità ecc.)
• Interoperabili con i servizi offerti da altri operatori (i punti di un
operatore sono “onorati” dall’altro)
• Per transazioni collegate all’uso di digital media
• Effettuate tra “account”
• Ogni “account” si appoggia su uno strumento di pagamento
ad incasso garantito, ad esempio:
– Conto corrente, Carta di credito, Carta prepagata
– Domiciliazione bancaria, Borsellino elettronico
• La sincronizzazione di un “account” con il suo circuito di
appoggio è effettuata su base periodica o a richiesta
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Il sistema “economico” di dmin.it
Utente 1
della catena
del valore
(p.e. Venditore)
Acct11
Acct12
Fornitore di Servizi
di “Account” 1
Negoziazione contenuti
con dati di pagamento
Negoziazione rete
con dati di pagamento
Pagamenti
Utente 2
della catena
del valore
(p.e. Consumatore)
Acct21
Fornitore di Servizi
di “Account” 2
Acct1n
Acct22
Acct2m
Servizi
Condivisi
Conto
Corrente
Carta di
Credito
Carta
prepagata
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Conto
Corrente
Carta di
Credito
Domicil.
bancaria
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Vantaggi del sistema di pagamenti
dmin.it
• È concepito per transazioni “piccole”
– Si possono inventare una quantità di modelli di business basati sulla
“raccolta delle briciole”
• E.g.: uso della banda upstream in un sistema P2P
• Tratta oggetti che sono infinitamente replicabili
– Se non mi pagano il brano musicale non sono più povero
• Tra attori che possono assumere qualsiasi ruolo
• Coinvolge persone che ora sono “fuori del sistema”
– Giovani senza carta di credito ecc.
• Fa diventare tutti “parte del sistema”
– Non si paga soltanto, ma si incassa anche
• Permette forme più sofisticate di remunerazione
– Non solo “levies” o “pubblicità” o “vendita”
• Non ci sono interessi né “costi finanziari”
• Tipicamente un operatore cumula la funzione di VASP con altre
• Crea uno spazio economico parallelo (ma l’IVA c’è sempre…)
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Caso 1 – Distribuzione di contenuti
non protetti
• Una distribuzione in cui i contenuti
– Non siano protetti
– Abbiano associata una licenza d’uso espressa
in un linguaggio interpretabile da una
macchina
• Una macchina (dispositivo d’utente)
– Legge la licenza
– Aiuta il suo utilizzatore a comportarsi secondo i
desideri di chi ha rilasciato il contenuto
– Invia una segnalazione dell’evento (event
report) a chi ha rilasciato il contenuto
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Caso 2 – Sistema di compensazione
alternativa
•
•
•
•
•
Tutti i cittadini italiani pagano una tassa per
poter utilizzare in liberamente tutti i contenuti
pubblicati in Italia
Si costituisce/individua un’agenzia destinata a
ricevere l’informazione d’uso dei contenuti
Ogni autore ecc. rilascia i suoi contenuti con la
tecnologia di “event report” che informa
l’agenzia ogni volta che un contenuto è usato
Tutti i dispositivi venduti in Italia sono certificati
per emettere correttamente l’“event report”
L’agenzia fornisce al MinFin l’informazione
corretta per ridistribuire i proventi delle tasse
agli aventi diritto in proporzione al consumo dei
contenuti stessi
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Caso 3 – Una DTT che porta valore
•
I soggetti:
A. Fornitore/aggregatore di contenuti che vuole offrire tali
contenuti su DTT
B. Operatore di rete o altro aggregatore/fornitore di
contenuti presente sul mercato DTT
C. Telespettatore munito di dispositivo iDRM per servizi
pay diffusi via DTT
•
Il servizio:
A.
1. Gestisce/protegge i suoi contenuti con iDRM
2. “Affitta” il servizio di diffusione da C o acquista “spazio”
nel palinsesto di B
C. Accede ai contenuti di A sulla rete di B
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Caso 4 – Un’IPTV che funziona
•
I soggetti:
A. Puro operatore di rete
B. Operatore di rete che offre contenuti IPTV ai propri
clienti
C. Consumatore che sottoscrive i servizi di connettività di
A ed è dotato di dispositivo iDRM per servizi IPTV
•
Il servizio:
B. Si interconnette con l’operatore A
C. Accede ai contenuti di B con il suo dispositivo iDRM per
IPTV con una qualità del servizio (QoS) che è la minore
tra le QoS dei due operatori B e C
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Caso 5 – WebTV cioè TV da e per tutti
•
I soggetti:
A.
B.
C.
D.
•
Puro operatore di rete
Un sottoscrittore dei servizi di connettività di A
Un altro puro operatore di rete
Un fornitore di contenuti protetti, sottoscrittore dei
servizi di connettività di C
Il servizio:
D. Pubblica i propri servizi WebTV tramite l’operatore C
C. Si interconnette con l’operatore A
B.
•
•
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Indirizza i servizi WebTV di D
Accede a tali servizi attraverso l’operatore B
interconnesso con C con QoS pari alla minore tra A e B
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Vantaggi della proposta dmin.it
(oltre a quelli già citati)
• Si crea un mercato omogeneo con 60 milioni di
consumatori/creatori che sostiene il business
delle imprese della filiera, anche medio-piccole
• Si raggiunge una maggiore visibilità dei digital
media italiani per promuovere l’”Italian
lifestyle”, con ricadute positive su cultura,
turismo, abbigliamento, alimentari ecc…
• Si può realizzare un modello esportabile nei
mercati esteri dalle imprese che si saranno “fatte
le ossa” nel nuovo mercato nazionale
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La proposta dmin.it richiede
governance
•
•
•
•
Garantire che il sistema sia amministrato nell’interesse di
tutte le parti coinvolte
Definire le responsabilità degli attori dell’ecosistema
Amministrare il processo di certificazione
Gestire il ciclo di vita delle specifiche
–
–
–
–
•
•
Gestirne le versioni/errori
Sviluppare nuove versioni per nuovi requisiti
Mantenerne la competitività nei confronti dell’evoluzione
tecnologica
Raccogliere le condizioni di licenza delle tecnologie non
gratuite
Prevenire i contenziosi tra attori dell’ecosistema ed
agevolarne la risoluzione
Garantisce la propria sostenibilità finanziaria
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Dmin.it: quello che abbiamo fatto e
quello che ancora ci attende
2005
Nov
Primo incontro
2006
Set
Pubblicazione proposta
2007
Mar
Specifiche funzionali
Richiesta tecnologie
Richiesta commenti governance
Richiesta commenti/proposte azioni normative
Apr
Prototipi sperimentali
Mag
Risposte alle richieste
Lug
Nuovo ciclo di richieste (governance, normat.)
Set
Risposte alle richieste (governance, normat.)
Dic
Pubblicazione finale specifiche, governance,
azioni normative
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23
Per saperne di più
http://www.dmin.it/
2007/05/28
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