DOMENICA 19 DICEMBRE 2010 - ANNO VII - NUMERO 330- EURO 1.00 POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N.46) ART.1 COMMA 1 DCB (LATINA) - [email protected]
LA DIVISIONE ANTICRIMINE HA TOLTO CINQUE MILIONI DI EURO DI BENI AI CLAN CAVA, DI SILVIO E CIARELLI
Il fondo
Nemo e la palude
LIDANO GRASSUCCI
Nevica, e questo da noi non
è normale. Ero piccolo e
chiusero le scuole a Sezze
per la neve (anni ’60), per
noi era come se dal cielo
fosse venuta giù una giostra.
Fa freddo, tanto freddo come
se anche anche il cielo si
fosse ricordato di noi.
Perché qui neanche il freddo
passa, ci scalfisce, ci sfiora,
ci disturba solo un po’.
Terra senza picchi, terra
bassa, piatta uniforme. Terra
che uniforma verso il mediocre da quando orgogliosa
foresta è diventata mansueto
piano. Come se di un leone
facessi un gatto. Ecco il
nodo qui abbiamo la cattiveria dei gatti, la perfidia del
gatto, ma non l’orgogliosa
presenza dei leoni.
Terra di gatti infidi, terra
senza orgogli, senza maestosità.
SEGUE A PAG 23
Sequestro
Secondo la questura il patrimonio era frutto di un’attività ormai consolidata di riciclaggio
Intervista al leader provinciale del Pdl sulle amministrative
Fazzone: «No ai finiani»
Si guarda alla coesione con l’Udc e ad evitare cavalli di Troia
Non ha dubbi il leader provinciale del Pdl, Claudio Fazzone, sul
futuro del partito alle amministrative del prossimo anno. Massima
apertura a tutti ma chiusura ai traditori ed in particolar modo a quelli che pensano di poter utilizzare la campagna elettorale per strumentalizzare il partito e la futura maggioranza.
ALESSIA TOMASINI ALLE PAGG 2 E 3
Nuovo sequestro nei confronti di
Salvatore Di Maio. Dopo il provvedimento, alcuni mesi fa, nei
confronti della figlia Rosa, consigliere comunale a Sabaudia,
arriva un nuovo provvedimento.
Sigilli anche per i clan Di Silvio
e Ciarelli.
DANIELA BIANCONI ALLE PAGG 4 E 5
Una bomba è scoppiata a Fondi in via Appio Claudio
Attentato incendiario,
salta l’immobiliare
In frantumi le vetrate della “Lupa 2000”
Torniamo
in distribuzione
martedì
Una bomba rudimentale è esplosa in corso Appio Claudio, a Fondi,
davanti all’agenzia immobiliare “Lupa 2000”. Le vetrate sono state
distrutte dallo scoppio. Sul posto i carabinieri che stanno verificando
eventuali minacce subite dal titolare, per poter risalire agli autori.
IRENE CHINAPPI A PAG 15
Latina
Torre pontina,
quell’idea
blu
della libertà
LIDANO GRASSUCCI A PAG 2
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2
Il Territorio
Domenica 19 Dicembre 2010
Politica
Sopra Roberto Bianconi
e Giancarlo Piattella.
A destra il momento
della torta. Sotto
la torre pontina
FESTA DI FINE LAVORI PER L’INAUGURAZIONE DELLA TORRE PONTINA
Il blu democratico
Le ragioni della realizzazione del più grande edificio del capoluogo
Lidano Grassucci
Nel blu, dipinto di blu. Da quassù
tutto, in basso, si vede piccolo,
piccolo. Come lillipuziani che si
affaticano in vite ordinarie, e noi
siamo nel blu. 126 metri, 38
piani, e vento che quasi bacia,
avvolge, questa torre.
Quanto è retorica la città sotto
con quelle, da qui ingenue,
dimensioni da ingenuità totalitaria, qui da 126 metri mi godo la
superiorità democratica sulla
mediocrità delle nostalgie. Sono
al 38esimo piano, la vetrata fa di
questo posto la cabina di governo
di una nave e… davanti la mia
Sezze. Bella sul serio come il
grana sulle fettuccine, sembrano
le case della mia città come mantello sulle grazie di una formosa
signora.
Che bello da quassù, Roberto
Bianconi (il padre di questo grattacielo) ride, è felice come un
padre che mostra la salute del
figlio. Accanto a me c’è Sandro
Panigutti che mi dice: “certo questo se non c’era qualcuno da
fuori, da Carpineto o da Sezze,
non si faceva”.
E’ vero, la borghesia qui è lillipuziana, minima, paurosa, codina.
Palude democristiana, palude
irregimentata, palude senza
acqua. Uno come Bianconi poteva capire di queste altezze perché
un suo paesano qualche tempo fa,
ed era difficile, immaginò cose
nuove nella cosa più vecchia che
umano abbia fatto, la Chiesa. “I
Papa nostro” lo chiamano sulle
montagne
innevate,
la
Semprevisa è davanti, maestosa e
infida di neve, dietro Carpineto, è
Leone XIII che fece un grattacielo al mondo nuovo e intorno tutti
pensavano al vecchio e al Papa
pure Re, lui lo pensò capo del-
l’umano e non di uno statarello.
Panigutti ha ragione per fare questa cosa ci vuole: ardire, storia,
stoffa, cultura di comunità.
Mi saluta Giancarlo Piattella, già
perché in questa storia manca un
ingrediente, mica da poco. L’idea
che se fai bene una cosa per te, la
fai meglio per tutti (Stuart Mill)
l’idea liberale di Croce. Lui,
Piattella, fece l’unico gesto di
rivolta civile in questa città: si
fece crescere la barba fino a
quando al Goretti non fossero
partiti l’acceleratore lineare e la
tac. Matto dicevano, matto dicevano di lui quando mise una
tenda: “Rita Calicchia la chiamò
– ricorda Piattella – la tenda
rossa, come quella di Nobile” e
soggiornò per protesta civile in
piazza. Liberale, lui, in una città
codini, conformista, dove le
ambizioni personali fanno sempre premio al senso civico.
126 metri, vedo la torre del
comune, quella dei fascisti, è uno
stuzzicadenti. Dio salvi la democrazia e il suo ardire, vedo vicino
il mare, si muove quasi a voler
entrare dentro questo piattume, si
agita, si arrabbia, vorrebbe mangiare questa vecchia terra privata
dalle sua forza.
Diranno, ma il grattacielo rovina
la visuale dal tribunale con quei
porticati da cimitero in viali cimiteriali che sono l’asse di morte
fatto da un regime nato vitalista
morto di retorica mortale. Viva
Dio qui c’è un segno, una cosa
grossa, un grattacielo dove ci
vivranno delle persone, dove
nasceranno sogni, speranze e ci
saranno dolori, insomma una
cosa viva.
Bianconi spiega delle tecnologie,
dei suoi viaggi a Dubai, in
America nei luoghi in cui ancora
si sogna il domani e si costruisce.
Bianconi e Piattella, il lepino
intelligente, audace, istintivo,
curioso, con dentro fedi e pietà
antiche, e il liberale testimone di
un senso civico, di una idea che si
è “padroni del proprio destino”
che non ha mai avuto seguito.
Solo due folli così potevano fare
un sogno vero alto 126 metri,
folli per i mediocri di qui,
imprenditori per ogni altra parte
del mondo.
Bianconi saluta da qui su la gente
che qui su lo ha portato, quelli
che il grattacielo lo hanno
costruito. Già perché non dimentica il lavoro, non dimentica chi
ha lavorato. Già, ma come fate
voi a capire il rispetto del lavoro
se state lì sotto in questa terra che
era ribelle, infida, ribalda e l’avete trasformata in una fila ordinata
di scoline. Questa è terra cattiva,
maligna, bastarda.
Guardatela di qui su: è nera,
verso i monti, poi si fa marrone,
poi rossa, poi sabbia, poi verdura,
poi… mare poi cielo.
Sto qui e capisco, da 126 metri, la
differenza che fa avere dentro le
sfide dei palii, l’idea che devi
essere più bravo di quello dell’altro quartiere. A Firenze le famiglie ricche si sfidavano a fare torri
alte, più alte perché più bravi si
era, in Toscana si fanno le sfide
con i cavalli per essere più bravi.
A Carpineto c’è il palio, c’è l’idea
della sfida e della vincita.
Sono in cielo perché c’è il
Rinascimento, c’è il Papa nostro,
c’è Benedetto Croce e Stuart
Mill. Sì, è un grattacielo democratico e il resto è piccolo, è ridicolo, inutile, cose da classi medie.
Sto qui e sono in cielo.
Politica
Domenica 19 Dicembre 2010
Il Territorio
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Il leader provinciale del Pdl assicura che il nome del sindaco ci sarà prima di metà gennaio
Fazzone: «Vincenti con l’Udc»
«Con Forte abbiamo sempre condiviso un percorso unitario basato sul programma e gli obiettivi da raggiungere
oltre che sulla massima stima reciproca. E’ certo che non consentiremo a possibili cavalli di Troia di candidarsi
con noi per poi tentare di distruggerci dall’interno. Latina ha bisogno di un governo stabile e progetti concreti»
LATINA
LATINA
Moscardelli sindaco
con una grande
coalizione a sostegno
Galetto attacca
Di Giorgi
e sostiene
la Coldiretti
Domenico Ippoliti
La risposta all’esigenza di un fronte
compatto per il centrosinistra arriva
dal Psi, e in particolare dal responso
emesso dal recente congresso provinciale. Il consigliere regionale del
Partito
democratico,
Claudio
Moscardelli, non ha esitato a sottolineare l’importanza dell’inversione di rotta
registrata tra i
socialisti pontini. Oltre a rivolgere gli auguri
di rito alla neoeletta Michela
B i o l c a t i
Rinaldi, l’esponente del Pd ha
evidenziato «la
volontà di rilanciare il partito e di impegnarlo nel
centrosinistra per sostenere un progetto di governo per le nostre comunità,
nella consapevolezza che è questo un
momento di grande opportunità per
un cambiamento a partire da Latina».
L’input arriva proprio dalla cultura di
governo di questa storica realtà, dalla
necessità di rilanciare un profilo del
centrosinistra che recuperi il voto di
tanti elettori che si sono allontanati e
che hanno dato il loro consenso al
centrodestra: «Sono elementi che aiutano a caratterizzare la nostra coalizione come competitiva, per cambiare finalmente il governo della città.
L'alleanza e il documento siglato per
le primarie del 16 gennaio tra Pd, Psi,
SeL e Idv rappresenta una scelta di
unità e di responsabilità che è condizione necessaria per vincere a
Latina». Il punto di forza è dunque
rappresentato dall’apporto di idee e
dalle loro potenzialità garantite dall’impegno del Psi. «La crisi del Pdl, a
prescindere dal voto parlamentare, è
profonda e di credibilità nei confronti
di elettori come quelli socialisti che
sono naturalmente di centrosinistra.
La situazione a Latina, dopo 17 anni
di governo di centrodestra e la sua
implosione, è ancora più favorevole a
un ripensamento da parte di quegli
elettori». Ecco perché, secondo
Moscardelli, Pd e Psi debbono essere
all'altezza del compito di ridare fiducia superando in senso positivo la
questione socialista.
Domenico Ippoliti
Alessia Tomasini
Claudio Fazzone è un fiume in piena. Il coor- commissario Nardone e non riescono ancora a
dinatore provinciale del Pdl ha un bagaglio di digerirlo. Lo stesso Anzalone non mi risulta
cose da dire e non lascia a spazio a nessun essere mai stato nel Pdl ma nel centrosinistra e
fraintendimento. Il suo intervento è diretto e trovo i suoi interventi incoerenti non certo
sintetico, misurato nelle parole. Il senatore ha politicamente pericolosi». Faz-zone procede.
capito che la comunicazione sta nella chiarez- Dichiarazioni, quelle del senatore certo non
za e non nell’arte di nascondersi per non nuove, ma che in molti avrebbero il timore di
rischiare di esporsi. Ha analizzato la situazio- rilasciare senza paracadute. «Abbiamo manne, quella delle prossime elezioni amministra- dato a casa un’amministrazione che non aveva
tive ma parte da una certezza in più. Il fatto nulla di quanto scritto sul programma.
Governo ha retto all’onda d’urto della fiducia. Era inaccettabile. E’ stato con massimo senso
«Nonostante il tradimento di Fini abbiamo di responsabilità che i consiglieri hanno firmatutti i numeri per governare.
to la sfiducia. Potevamo farlo
Futuro e libertà è venuto meno
l’anno scrorso quando sono
- spiega Fazzone - al patto sot- «Su Latina
dovuto venire a Latina con
toscritto con gli elettori e il Pdl
Forte per salvare Zaccheo che
con Berlusconi ha dimostrato le mie scelte
non riusciva ad approvare il
di essere l’unica forza a poter
bilancio. Non accetto di essere
governare legittimamente il sono politiche,
indicato come quello che ha
Paese». Sventata l’ipotesi di un
tirato i fili della sua caduta perritorno anticipato alle urne per hanno a vedere
chè lui ne è l’unico artefice
le politiche il prossimo anno
visto che l’ho salvato milioni di
tutta la concentrazione si rispo- solo con il bene
volte anche andando contro la
sta su Latina e sulle amminivolontà dei miei». E con
strative 2011. «Entro la prima del Pdl»
Futuro e libertà? «Sono lontani
metà di gennaio avremo il cane per scelta loro. A Latina non
didato sindaco del Popolo della
chiudiamo le porte a nessuno.
libertà, ci saranno le liste civiche e l’Udc che Con Fini a me risultano De Monaco e Mochi
credo come avvenuto sinora farà scelte diver- con Zaccheo che prima c’è, poi non c’è, poi
se da quelle nazionali. Con Forte abbiamo scompare. Una cosa è certa non ci porteremo
sempre condiviso un percorso unitario basato dentro cavalli di Troia che possano mettere a
sul programma e gli obiettivi - continua il lea- repentaglio il governo che questa città merita
der del Pdl - da raggiungere oltre che sulla di avere, forte, coeso, capace di dare risposte
massima stima reciproca. Sarà una persona sul piano dei servizi». Una città a dimensione
capace di aggregare e senza problemi di onni- d’uomo quibndi senza troppi grilli per la testa.
potenza». Fazzone si concentra anche sulla «Abbiamo una regione, una provincia, un
battaglia denigratoria portata avanti nei suoi governo che ci sono vicini. Dobbiamo passare
confronti da alcuni ex di An, da quelli vicini ai fatti. Penso ad una università che non sia
all’ex Zaccheo e soprattutto da quelli che un’isola nel deserto ma focalizzata su alcune
come Aielli per Alleanza per Italia sembrano direttrici che consentano ai laureati di trovare
avere quale unico obiettivo il suo abbattimen- occupazione, agli studenti di avere alloggi,
to politico. Fazzone si sottrae a questo gioco al biblioteche, punti di svago come in tutte le
massacro. Come un attaccante esperto scatta città universitarie normali. Ma vedo anche una
di lato e procede dritto verso l’obiettivo. «Non mobilità con una metro che non può essere
so neanche chi siano. Posso solo sottolineare quella approvata quanto piuttosto una tramvia
che alcuni di questi, che hanno fatto parte che possa servire tutto il territorio. Così come
della passata amministrazione, stanno solo dobbiamo rivedere l’amministrazione, allegcercando di spostare l’asse dell’attenzione dei gerirla, renderla capace di rispondere ad una
cittadini visto che sono stati colti con le mani società ed ai tempi delle imprese che sono
nella marmellata come dimostra l’azione del cambiati con velocità».
E alla fine la questione agricoltori si trasforma in battaglia politica. Nello scontro tra
Coldiretti e il consigliere
regionale del Pdl, Giovanni
Di Giorgi, spunta anche l’intervento a sostegno dell’associazione di categoria dell’altro consigliere regionale sempre del Pdl, Stefano Galetto.
«Esprimo la mia solidarietà
alla Coldiretti, a tutte le organizzazioni storiche che rappresentano il comparto agricolo, e al Consorzio di
Bonifica della Provincia di
Latina. Credo che tali critiche
siano ingenerose nei confronti di chi storicamente cerca di
rappresentare al meglio il
comparto agricolo in tutta
Italia ed in particolare . spiega
Galetto - nella nostra provincia rappresentando le istanze
e le problematiche di un settore portante della nostra economia». Rispetto alle difficoltà economiche del Consorzio
di Bonifica è noto, secondo il
consigliere regionale, che non
sono imputabili ad una
gestione dissennata, che
ricordo essere collegiale di
tutte le organizzazioni storiche di rappresentanza, ma al
ritardo dei pagamenti della
Regione Lazio per diversi
milioni euro. «Penso che la
Coldiretti e le altre organizzazioni siano un punto di riferimento delle comunità del territorio. Siamo coscienti del
problema ed in qualità di
amministratori stiamo cercando di mettere in campo con la
giunta Polverini i migliori
accorgimenti tecnici e legislativi per il superamento delle
stesse, nonostante la ristrettezza di cassa. Auspico che il
Pdl - conclude Galetto - possa
assumere una posizione unitaria di vicinanza al mondo
agricolo ed in particolare a
chi “da sempre” lo rappresenta nella nostra provincia».
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Il Territorio
Domenica 19 Dicembre 2010
Cronaca
Le confische
dei beni
Il patrimonio
Continua l’attività preventiva posta in essere dal
Questore di Latina, Nicolò
D’angelo, che si è concretizzata in un altro importante positivo risultato sul
fronte del ripristino della
giustizia e della legalità ,
attraverso i sequestri di
beni illecitamente accumulati da persone che si
dedicano ad attività delittuose nella nostra città.
Questa volta è “toccato ai
due cugini Amando DI
Silvio e Carmine, Di
Silvio. Nello specifico
sono state tolti ad
Armando
Di
Silvio
Armando due abitazioni
intestate formalmente alla
convivente Sabina De
Rosa. Per Carmine Di
Silvio un terreno sito a
Latina formalmente intestato a alla madre Maria
Giuseppa Di Silvio. Per
tutte due il collegio penale ha fissato l’udienza di
discussione delle proposte
per il mese di gennaio
Infine è di ieri un altro
decreto di confisca dei
beni associata ad una
misura di prevenzione ,
questa volta in pregiudizio
di Pietro Mazzucco. Pet
lui la confisca di un fabbricato sito a Latina, strada statale Pontina, composto da sei vani e mezzo
con annessa corte circostante per un valore di
circa 300 mila euro.
IL QUESTORE NICOLÒ D’ANGELO
Di Maio, Di Silvio
e Ciarelli, maxi
sequestro di beni
Tolti beni per due milioni di euro all’imprenditore
di Sabaudia e tre milioni al noto clan di Latina
C
Daniela Bianconi
i siamo dopo mesi di indagini e accertamenti di natura patrimoniale è arrivato il
nuovo maxi sequestro. Destinatari del
provvedimento Ferdinando Ciarellli,
Armando e Carmine Di Silvio, Pietro
Mazzucco e Salavotore Di Maio.
Ques’ultimo eponente del clan dei Cava e
da sempre considerato dagli inquirenti
come l’addetto al riciclaggio del denaro
sporco. Nei mesi scorsi la divisione anticrimone della questura aveva sequestrato
un ingente patrimonio al noto esponente
malavitoso dal 1977 reisdente a Sabaudia.
Nesi suoi confrontoi era stata anche richiesta la misura preventiva dela sorveglianza
speciale sulla quale il tribunale sezione
penale di Latina deve ancora pronunciarsi.
Resta il provvedimento di sequestro preventico che ha riguardato tutti i componenti della famiglia compresa Rosa Di
Maio consigliere comunale nella giunta
Lucci a Sabaudia. Gli uomini del primo
dirigente Annabella Cristofaro sono riusciti ad arrivare al nome di un pretsnome che
risultata il proprietario formale di una serie
di beni intestati di fatto a Salvatore di
Maio. Si tratta di beni, tra ville, terrenbi e
negozi (nb guarda lo specchietto in lato a
destra che contiene l’elenco e l’unicazione
dei beni) di mobili e immobili considerati
Ferdinando Ciarelli
Tutti i beni confiscati
dalla divisione anticrimine
I beni di Ferdinando Ciarelli: una villa
a Latina, di 7,5 vani, intestata a
Ciarelli Valentina e Ciarelli Roberto
un terreno a Latina, di are 10, intestato a di Silvio Rosaria; un autovettura,
tipo Daimler Chrysler, intestata a Di
Silvio Rosaria; un ‘autovettura intestata a Di Silvio Rosaria; un’autovettura, tipo Smart Passion, intestata a
Ciarelli Valentina; un denaro contante
per un totale di 13.800,00 euro; cinque orologi marca Rolex, di alcuni
con brillanti che segnano le dodici ore
nel quadrante; un orologio marca
Cartier, modello cronografo ; un orologio Eberhard, modello Chrono; tre
collane in oro di cui una con 31
maglie; due collane in corallo; sei
bracciali in oro; 5 paia di orecchini
d’oro di varie forme; un anello d’oro
con impresso lo stemma di Versace.
provento della sua attività illecita. I bani
risultato intestatati ad un uomo di 27 anni
residente a Latina la cui posizione è attulamente al vaglio degli investigatori della
Squadra Mobile. Ma quello messo a segno
nei confronti di Salavatore Di Maio non è
l’unico sequestro portato a termine dagli
agenti della divisione anticrimine. Il tentato omicidio a Carmine Ciarelli e il duplice
delitto di Massimiliano Moro e Fabio
Buonamano hanno dato via ad un filone
investigaticvo che già nell’apreile scorso
aveva tolto dalla disponibilità del calna
nomada da una vita stanziato nel capoluogo pontino di oltre otto milioni di euro.
Ora il tribunale della sezione penale ha
convenuto in pieno con le risultanze investigative delle divisione anticrimine e ha
dato il via nel caso di Ferdinando Ciarelli,
figlio di Antonio ( già destinatario di un
provvedimento di confisca) di un ulteriore
confisca. L’uomo di 47 anni è attulamente
ristretto in carcere perchè accusato di
usura e tentata estorsione commessa nei
cofronti di Palo Celani vittima di un
agguato l’11 gennaio scorso. In merito a
questa vicenda la sezione penale ha deciso
sull’aggravamento della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza che era già stata emessa nei
Cronaca
Domenica 19 Dicembre 2010
Il Territorio
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Il valore
Ferdinando Ciarelli
Armando Di Silvio
confronti dello sttesso Ferdinando nel
2008 e e che aveva la durata di tre anni.
Ora per altri due anni la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di
soggiorno, pra cinque anni In relazione
alle procedure patrimoniali, il tribunale ha
esaminato gli atti e, dopo aver vagliato con
cura tutte le ragioni della difesa, ha decretato la confisca definitiva di beni per un
valore di un milione di euro ( nb vedi
l’elenco in basso a pag 4 sove sono riportati anche orologi e oro trovati a casa di
Ferdinando). Il tribunale, prima dell’emissione del decreto ha valutato anche i “trascorsi” di del figlio di Antonio,che, nonostante i rigori della legge continua a frequentare persone poco raccomandabili, ad
aggredire qualsiasi persona, con cui viene
in contatto, terrorizzando spesso le vittime, sovente “convinti” ad “arrendersi”
alla sua volontà ed ai suoi atteggiamenti
estremamente prevaricatori, finalizzati
sostanzialmente ai delitti contro la persona
e contro il patrimonio quali l’estorsione e
l’usura. Innumerevoli sono le denunce, gli
arresti, i procedimenti penali e le condanne che inquadrano e descrivono l’indole
violenta e spregiudicata di Ferdinando. «
Si può dire - ha precisato il capo della
Squadra Mobile Cristiano Tatarelli – che
l’arrogante spavalderianotoria per dati di
conoscenza rappresenti un dato costante
nella vita del proposto, assolutamente
riluttante al benché minimo richiamo di
legalità da parte delle istituzioni .In virtù di
tutte queste considerazioni la magistratura
ha provveduto alla confisca della cauzione
di 3 mila euro imposta a Ferdinando
Ciarelli con il precedente decreto del
2008». L’attività coordinata dal questore
di Latina, Nicolò D’Angelo ha anche portato altro importante positivo risultato sul
fronte del ripristino della giustizia e della
legalità, attraverso i sequestri di beni illecitamente accumulati da persone che si
dedicano ad attività delittuose nella nostra
città. Questa volta è “toccato ai due cugini
Amando DI Silvio e Carmine, Di Silvio.
Nello specifico sono state tolti ad
Armando Di Silvio Armando due abitazioni intestate formalmente alla convivente
Sabina De Rosa. Per Carmine Di Silvio un
terreno sito a Latina formalmente intestato
a alla madre Maria Giuseppa Di Silvio.
Per tutte due il collegio penale ha fissato
l’udienza di discussione delle proposte per
il mese di gennaio Infine è di ieri un altro
decreto di confisca dei beni associata ad
una misura di prevenzione , questa volta in
pregiudizio di Pietro Mazzucco. Pet lui la
confisca di un fabbricato sito a Latina,
strada statale Pontina, composto da sei
vani e mezzo con annessa corte circostante per un valore di circa 300 mila euro.Lo
stesso destino è toccato anche a Pietro
Mazzucco che ha un curriculum giudiziario di « tutto rispetto », con condanne per
rapina, furto, porto e detenzione illegale di
armi, interdizione dai pubblici uffici per
anni cinque.Di rilievo è il procedimento
penale pendente presso il Tribunale di
Latina in cui il Mazzucco è inserito in un
contesto delittuoso unitamente ad altre 51
persone indagate a vario titolo , poiché
ritenuto responsabile di detenzione illegale di armi violazione della leggi sugli stupefacenti ed estorsione. Per lui la confisca
di un fabbricato sito a Latina, strada statale Pontina, composto da sei vani e mezzo
con annessa corte circostante per un valore di circa 300 mila euro. «Dopo questi
importanti risultati ottenuti dalla Questura
di Latina nella lotta alla criminalità - ha
precisato il questore - diffusa le attività
non si fermano per riaffermare sempre di
più il “principio di legalità sostanziale”
nella nostra provincia e “restituire” ai cittadini pontini una “sicurezza” concreta
fondata sempre di più sul rispetto delle
regole».
Tutti i beni
tolti a Di Maio
Il patrimonio,
del valore di circa
2 milioni di euro,
si concretizza
nei seguenti beni:
una villa
in Sabaudia,
via Gianfilippo,
intestata
a Clama s.r.l.;
un negozio
a Sabaudia,
strada Litoranea,
intestato a DMS
e RAF srl,
un altro negozio
in Sabaudia,
strada
Sacramento,
intestato a DMS
e RAF;
e quattro terreni
in via Gianfilippo
a Sabaudia.
Il sequestro di ieri
si aggiunge
a quello di alcuni
mesi fa durante
il quale erano
stati sequestrati
beni per otto
milioni di euro
anche alla figlia
Rosa Di Maio.
6
Il Territorio
Domenica 19 Dicembre 2010
Sabato pomeriggio si è svolto, a
Latina Scalo, il consueto incontro di
fine anno dei soci della Pro Loco
Latina Il Villaggio. I componenti del
sodalizio,infatti, sono stati chiamati
dal Presidente Rosati per discutere i
risultati dell’anno ed iniziare a stilare
la programmazione per il 2011.
“Siamo estremamente soddisfatti dell’anno che sta per chiudersi” ci dice il
Presidente” oltre alla ormai storica e
collaudata Estate del Villaggio, vanno
evidenziate tante altre iniziative tra le
quali il Carnevale di Latina Scalo, la
Giornata Pontina di Prevenzione
insieme all’Aipom, il Presepe del
Latina Scalo
Presentato
il programma
delle prossime
iniziative. Anche
il Carnevale
Villaggio in collaborazione con
l’ACS”. Ma fiore all’occhiello della
Pro Loco rimane la gestione del
verde circoscrizionale, un’attività che
i volontari dell’Associazione stanno
eseguendo con passione e professio-
nalità, tra la soddisfazione della popolazione.” Il taglio dell’erba al Parco
don Vincenzo Faustinella, quello di
tutte le scuole della 7 Circoscrizione,
la pulizia di alcuni spazi verdi comunali, sono alcune delle attività che
portiamo avanti e che ci impegnano
non poco. Dobbiamo ringraziare veramente i nostri volontari che, sempre,
si applicano anche oltre il convenuto.
Ma è nello spirito di servizio alla collettività per il quale è nata la nostra
Pro Loco. Ma un ringraziamento particolare va rivolto al nostro Presidente
uscente del Consiglio Comunale di
Latina, Nicola Calandrini, vero moto-
re di ogni nostra iniziativa.”.
E proprio l’affollata festa di sabato
sera, alla quale hanno preso parte
anche le famiglie dei soci, ha dimostrato lo spirito di partecipazione e
voglia di fare che sta alla base del
lavoro comune. Una festa che tra
scambio di auguri, spumante e panettone, ha trovato comunque gli spazi
ed i momenti, per dare il via ufficialmente all’organizzazione dell’Estate
del Villaggio 2011 e ad una serie di
iniziative tese a festeggiare, nel
migliore dei modi, l’entrata nel
decennale della fondazione della Pro
Loco Latina Il Villaggio. (Gp)
LA LAMPADA DELLA PACE FA SOSTA NELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE A LATINA SCALO
La luce da Betlemme alla stazione ferroviaria
Ad accoglierlo i residenti del centro e gli scout. Un momento di preghiera e di raccolta per i meno fortunati
Giorgio Pedrazzi
giunta anche a
Latina, la Luce della
Pace da Betlemme,
la lampada che, dal
1986, ogni anno, gli
scout austriaci accendono da quella che arde perennemente nella Grotta della
Natività, a Betlemme e che,
successivamente, viene distribuita nel resto d’Europa. In
Italia sono gli scout adulti del
Masci di Trieste , con altre associazioni scoutistiche, si recano a
Vienna per raccogliere quella
Luce che poi, diffondono in
tutto il nostro Paese. Un viaggio, lungo lo Stivale, che si
snoda seguendo cinque linee
ferroviarie ad arrivando a toccare anche le due isole maggiori. E ad ogni stazione ferroviaria, altri scout, giovani e adulti,
accendono le loro lampade da
quello stesso fuoco proveniente
da Betlemme, e le diffondono
nelle città e nei paesi, nelle piazze o nelle parrocchie, affinché
ogni credente possa accendere
la propria lampada e portare, sin
nella propria casa, magari
davanti al Presepe, la fiamma
che arde perennemente nella
Santa Grotta. Alla stazione ferroviaria di Latina, la Luce della
Pace è giunta poco dopo le ore
diciassette di sabato, accolta dai
componenti del Masci Latina 1
e Latina 2 che hanno acceso la
loro lampada ed anche una torcia che è stata affidata ad una
staffetta di trenta bambini che
hanno raggiuntola chiesa di
Latina Scalo. In piazza san
Giuseppe la Luce da Betlemme
era attesa dalla popolazione, dai
gruppi parrocchiali e dagli scout
dell’Agesci, tra i promotori dell’accoglienza. In chiesa è stata,
poi, ricevuta dal parroco don
Giuseppe durante una breve
cerimonia. La Luce della Pace
da Betlemme, resterà presso la
È
parrocchia di san Giuseppe
Lavoratore a disposizione di
quanto vorranno accendere una
loro lampada. Un gesto questo
che serve anche a ribadire il
concetto che sta alla base di
tutta la manifestazione. Un pensiero ben espresso dalle
Associazioni Scout Triestine
che organizzano la distribuzione: La luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e
poveri, colti e ignoranti, bianchi
e neri, religiosi ed atei. La Pace
è patrimonio di tutti e la Luce
deve andare a tutti.. Nessuno ha
l’imprimatur sulla Luce della
Pace. Chi organizza una distribuzione, una manifestazione o
qualsiasi altra cosa in suo onore
non si può arrogare il diritto di
esserne l’unico gestore. Sarebbe
come dire di essere padroni
dell’ aria, perché la Pace non
discende dagli uomini ma da
Dio, e nessuno deve arrogarsi il
diritto di “gestire” ciò che Dio
ci ha dato. Ognuno può dare alla
Luce della Pace significati
diversi, ma deve dare identico
valore. La Luce della Pace non
ha solo un significato religioso,
ma traduce in sé molti valori
civili, etici, morali accettati
anche da chi non pensa di condividere una fede. Perciò accogliamo coloro che vorranno partecipare alla distribuzione anche
se non cristiani, purché condividano i valori di Pace e
Fratellanza che la Luce della
Pace porta con sé.”
PREVISTA PER OGGI LA RACCOLTA STRAORDINARIA DELL’ASSOCIAZIONE
Ultima importante donazione Avis dell’anno
Gp
Ultima donazione dell’anno,
domenica 19 dicembre, quella
alla quale sono chiamati i
volontari dell’AVIS appartenenti alla sezione di base
Oreste Barboni di Latina
Scalo. Dalle 8 alle 11 infatti,
presso il locale poliambulatorio di Via della Stazione, sarà
possibile sottoporsi al prelievo.
Come sempre l’associazione
ricorda alcune semplici regole
che devono essere seguite per
evitare che la donazione possa
essere inficiata: dal poter bere,
prima di donare, un caffè zuccherato , un succo di frutta o
del the ma senza latte, a quello
di non assumere farmaci nei
cinque giorni precedenti il prelievo. No tassativo, quindi, ad
aspirina, tachipirina, antalgil,
mesulid, aulin, o qualsiasi altro
tipo di antinfiammatorio, e no
all’assunzione di antibiotici
negli ultimi sette giorni. A queste informazioni va ricordato
come, per gli uomini, debbano
essere trascorsi almeno 90
giorni dall’ultima donazione
mentre per le donne 180. Ma
domenica, l’AVIS scaligera
festeggia anche la propria
“Giornata del Ringraziamento”
che inizierà alle ore 10.00 con
Il Concerto di Natale della
Banda Musicale di Latina
Scalo. Il gruppo, diventato
ormai una istituzione per “Il
Villaggio”, si esibirà in Piazza
San Giuseppe facendo ascoltare musiche della tradizione
bandistica natalizia, ed una
serie di brani che si annunciano
come una sorpresa per gli spet-
tatori. A seguire, alle ore 11.00
la S.Messa del Ringraziamento
ed il consueto pranzo sociale
presso un ristorante della zona.
Una degna conclusione per un
bel anno avisino che tutti sperano possa concludersi con il
superamento delle cinquecento
donazioni.
Aprilia / Cisterna / Cori
Il Territorio
7
Cisterna - Ad organizzare l’evento è l’associazione Sunshine
Aprilia
Treni in ritardissimo,
giornata da incubo
I disagi dei pendolari non si
fermano neanche sotto le feste
Domenica 19 Dicembre 2010
A San Valentino “Natale a misura di bambino”
Oggi alle 17 al centro polivalente San Valentino, l’associazione culturale Sunshine, con il
patrocinio del comitato giovani San Valentino e del comune di Cisterna, organizza l'evento “Natale a misura di bambino”. L’iniziativa, nata nel 2008 ad opera di Elisabetta
Incollingo con la collaborazione della pro loco, da quest'anno è realizzata dalla neonata
associazione Sunshin, sorta a novembre e della quale Incollingo è presidente. Quest'anno
si è deciso di ospitare l’evento in un locale chiuso,a differenza delle scorse edizioni, allo
scopo di conferire un valore maggiore alla manifestazione, di vivacizzare il quartiere San
Valentino e di coinvolgere maggiormente i bambini, veri protagonisti della giornata. In
questa occasione sarà possibile consegnare le letterine a Babbo Natale e, per chi non l'avesse ancora fatto, ci sarà l'opportunità di poterla scrivere sul momento. A seguire si terranno momenti di gioco, animazione e sorprese, saranno presenti diverse mascotte, ci sarà
una pesca a premi, un angolo culturale nel quale saranno esposti lavori di artigianato e
l'opportunità di poter acquistare libri per bambini. A conclusione della giornata, si terrà
l'esibizione di un gruppo di ballo formato da giovanissimi ballerini.
Aprilia - Il sindaco replica alle accuse del presidente di Risorsa Civica
«Acqua, l’ordinanza è in regola»
Neanche sotto Natale i pendolari dei treni
possono viaggiare tranquilli: due treni soppressi in direzione Nettuno e forti ritardi
per raggiungere Roma. Tutti stretti, vicini
vicini. È l’ultima scena di disagio che si è
venuta a creare l’altro ieri, tra le 8 e le 9. Gli
annunciati ritardi dei convogli provenienti
da Roma Termini si sono trasformati ben
presto nella soppressione dei due viaggi
che interessano soprattutto gli studenti e i
lavoratori del litorale romano. Di conseguenza anche per chi doveva raggiungere la
capitale ci sono state ripercussioni negative. Al clima rigido dal punto di vista metereologico si è aggiunto pertanto il disagio di
un trasporto pubblico ancora sotto il torchio
delle polemiche. Pendolari infuriati. A nulla
sono valsi, fin qui, gli appelli per ottenere
un servizio migliore. L’ottava carrozza è
stata introdotta sì, ma ancora soltanto in
fase sperimentale, e per quanto riguarda il
resto dei servizi contemplati nel contratto
regionale di servizi, molti di questi ancora
latitano. Se si aggiungono poi i ritardi,
amplificati all’ennesima potenza dell’inverno che improvvisamente si è fatto rigido
e da sale d’attesa alla stazione fredda e
poco ospitali, non c’è nient’altro da spiegare per capire l’eco di questa protesta.
D’Alessio: «Ci dispiace constatare che c’è chi crea inutili allarmismi in città»
F. De Angelis
«L’amministrazione, a differenza di
quanto afferma Giovan Battista Trenta
ha agito con tempestività e competenza seguendo le indicazioni degli organismi preposti. Con questo vogliamo
ulteriormente rassicurare i cittadini e
ci dispiace dover constatare che, anche
su argomenti così delicati per la città,
ci sia qualcuno che crea inutili allarmisti solo per interessi o divergenze di
carattere politico. Il sindaco si riserverà di valutare se esistono azioni da
intraprendere per chi provoca ingiustificati allarmismi ai cittadini».
Con queste parole il primo cittadino di
Aprilia Domenico D’Alessio replica
al presidente di Risorsa civica Giovan
Battista Trenta il quale l’altro ieri ha
sottolineato le inesattezze dell’ordinanza sulla limitazione dell’uso dell’acqua potabile. Per Trenta il documento
sarebbe
sbagliato:
«L’ordinanza va estesa a tutta la popolazione», ha detto. Subito le precisazioni del sindaco D’Alessio: «Il docu-
mento - ha detto - è frutto di una serie
di incontri e valutazioni, ufficiali e
non, che, al fine di fare chiarezza, è
necessario ripercorrere. Come amministrazione, viste le notizie discordanti
sul tema dei valori dell’arsenico nell’acqua potabile, ci siamo immediatamente attivati. Dopo aver convocato i
rappresentanti della Asl di Latina,
abbiamo richiesto la trasmissione
urgente degli esiti dei controlli del
parametro arsenico con i punti di prelievo del campione e la frequenza dei
controlli. Sono seguiti altri incontri, tra
CORI - IN ARRIVO 250MILA EURO PER LA STRUTTURA DI STOZA
Pioggia di soldi per la piscina
Conti: «Con tale progetto si compie un altro passo importante»
Una buona notizia per la comunità di Cori: il
comune ha chiesto ed ottenuto, sulla base di un
progetto elaborato dall’amministrazione, di
cui evidentemente è stata riconosciuta la
bontà, un mutuo a tasso agevolato dall’istituto per il credito sportivo pari 250mila
euro. L’ente, infatti, unico
nella provincia di Latina, era
stato ammesso alla graduatoria finale stilata dalla
Pisana il 20 novembre scorso, in merito alla concessione di contributi in conto
interessi sui mutui agevolati stipulati con istituto per il credito cooperativo. Con tale
somma, quindi, dopo la predisposizione del
bando di gara, si potrà dare inizio ai lavori di
ristrutturazione e messa in sicurezza della
piscina comunale di Stoza.
«Abbiamo in cantiere per questa città un grande progetto, che per noi acquista il valore di
una vera e propria missione: riqualificare l’intero
complesso immobiliare di
Stoza e restituirlo alla
nostra comunità. Con questo progetto, che si aggiunge al finanziamento regionale di 200mila euro per la
riqualificazione dell’area
dei campi da tennis, si
compie un deciso passo avanti verso l’opera di
ristrutturazione e rimessa in funzione di Stoza,
che da ormai troppo tempo versa in stato di
abbandono, oggetto di atti di vandalismo».
cui l’ultimo del 15 dicembre, con il
comune
di
Sermoneta, Asl,
Acqualatina, Ato4 ed Arpa Lazio... L’
ordinanza che limita l'uso dell'acqua
potabile per i bambini da zero a tre
anni è scaturita dalle linee guida della
Asl che richiamano le direttive
dell’Istituto superiore di sanità.
Quest’ultima si è pronunciata con la
nota informativa del 30 novembre
2010, pubblicata anche sul sito Asl di
Latina».
Dunque per D’Alessio la situazione è
sotto controllo. Per il bene di tutti.
Aprilia - La seduta si terrà martedì. Sei i punti all’odg
Consiglio comunale pre natalizio
Torna a riunirsi un’altra volta il
consiglio comunale di Aprilia
prima della pausa in vista delle
festività natalizie. La seduta si
terrà martedì alle 17. Sei in totale i punti all’ordine del giorno.
Si inizierà con le determinazioni
sulla deliberazione di consiglio
comunale (la numero 27 del
2009). A seguire l’approvazione
del piano generale e regolamento degli impianti
pubblicitari. Verrà
quindi presa in
esame
l’ok al programma integrato per
lo spostamento
del mercato settimanale e la rea-
lizzazione di edilizia residenziale. Quindi si passerà alla presa
d’atto e determinazione conclusiva con esito favorevole della
conferenza dei servizi indetta su
proposta
della
società
Bridgestone. Concluderà la
seduta la discussione relativa
alla ricognizione delle partecipazioni societari del comune di
Aprilia (proroga servizio igiene
urbana
a
P r o g e t t o
Ambiente, e la
definizione agevolata per il
pagamento dei
tributi locali per
gli anni 2009 e
precedenti.
8
Il Territorio
Domenica 19 Dicembre 2010
Sezze
LO STANZIAMENTO È DI CIRCA DUE MILIONI E I LAVORI TERMINERANNO A MAGGIO
Giudiziaria
Sicurezza sulla 156, la svolta
Resistenza,
patteggia
Mercoledì verranno installati new jersey dalla Storta a Sezze Scalo
ad 8 mesi
Fabrizio Agostini
V
erranno inaugurati
mercoledì i lavori di
messa in sicurezza
sulla strada statale
156 dei Monti Lepini. «Una
volta epocale - spiega il presidente dell’Astral Titta Giorgi per quanto riguarda la viabilità
della pianura setina. Un’attesa
durata quattro anni e ora finalmente questi lavori vedranno la
luce». Dall’incrocio tra la
Monti Lepini e l’Appia la
messa in sicurezza arriverà fino
all’ex stabilimento della Cirio
nel quale verrà installata una
rotatoria e poi i lavori proseguiranno fino alle porte di
Sezze Scalo. In particolare
Un tratto della 156
saranno installati i new jersey
così da dividere le carreggiate e
impedire sorpassi azzardati che
in passato hanno provocato
incidenti anche mortali proprio
su quel tratto di strada. Inoltre
saranno inseriti dei guard rail
così da non consentire uscite di
strada a bassa velocità. Al
taglio del nastro in programma
mercoledì alle 11.30 oltre allo
stesso presidente dell’Astral
Titta Giorgi saranno presenti
anche le massime autorità cittadine e provinciali in quanto
l’opera rappresenta un traguardo importante per l’intero territorio, non solo setino. Ci sarà il
sindaco Andrea Campoli, il
presidente
dell’amministrazione provinciale Armando
Cusani, il prefetto di Latina
Antonio D’Acunto nonchè
l’assessore regionale ai lavori
pubblici
Luca
Malcotti.
L’attesa presentazione avverrà
nei pressi dell’incrocio della
Storta. A benedire l’opera ci
sarà il parroco della chiesa di
San Carlo di Sezze Scalo don
Erich Laba. Gli interventi di
Il presidente dell’Astral Titta Giorgi
messa in sicurezza della strada
statale 156 dei Monti Lepini
costerà circa due milioni di
euro. Un investimento sicuramente non da poco per la viabilità della pianura di Sezze
considerato il volume di traffico di auto e mezzi pesanti. Ora
la zona di Sezze Scalo, sempre
bisognosa di interventi sulla
viabilità, attende i lavori già
approvati dal consiglio comunale nella seduta di bilancio. La
conclusione dei lavori di mes-
sas in sicurezza è prevista per la
prossima primavera, e precisamente tra i mesi di aprile e
maggio. Tra stanziamenti,
progettazione e varie peripezie
politiche finalmente ecco lo
start ai lavori dopo quattro anni
di attesa, ovvero dal momento
in cui il presidente dell’Astral
Titta Giorgi si è insediato.
L’intervento è stato fortemente
voluto da lui e realizzato in sinergia con gli altri enti pubblici
del territorio.
In pieno centro a Sezze un
rumeno alza la voce e litiga
con altri connazionali.
Arrivano i carabinieri e l’uomo, ubriaco, se la prende
anche con i militari ai quali
rifila calci e pugni. A quel
punto per lui scattano le
manette per resistenza a
pubblico
ufficiale.
Processato per direttissima
ieri presso il tribunale di
Latina Vasil Costantin
Lavic, difeso dall’avvocato
Giancarlo Vitelli, ha deciso
di patteggiare. Il pubblico
ministero Giuseppe Miliano
non si è opposto e così il
giudice Toselli lo ha condannato ad otto mesi di
reclusione con la sospensione della pena. L’uomo, di 29
anni, è stato scarcerato ed è
tornato in libertà. Durante
l’udienza Lavic ha confessato di essere ubriaco al
momento dell’alterco con i
connazionali e con i carabinieri e di non ricordare
molto altro.
F.A.
Lepini
Domenica 19 Dicembre 2010
Il Territorio
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SERMONETA - LA SEGNALAZIONE DI ANTONIO SCARSELLA
ROCCAGORGA
PROSSEDI
Illuminazione cercasi
Una mostra
sui paesi
della ferrovia
pedemontana
Concorso
fotografico
“Valle
dell’Amaseno
Mostra a Roccagorga “I paesi
della Pedemontana lungo l’antica linea ferroviaria Velletri
–Terracina” a cura dell’architetto Luca Falzarano.
È Roccagorga l’ottava tappa, il
giro di boa del percorso ideale
tra i 14 comuni dei monti
Lepini ed Ausoni presi in considerazione
dall’architetto
Luca Falzarano nel corso del
lungo lavoro durato ben tre
anni e mezzo, incentrato sullo
studio della linea ferroviaria,
attiva dal 1892, Roma –
Velletri – Terracina, e in particolare della locomotiva 625,
meglio nota nelle zone interessate come “Toppitto” o
“Tuppitto” per il rumore che
produceva “tup-tup-tup”.
Il prodotto di questo progetto
ambizioso è una mostra composta di 30 stampe divise in
due grandi gruppi di 15stampe
storiche e di 15 sky lines.
Primo concorso nazionale
fotografico “Prossedi e la valle
dell’Amaseno”. L’evento è
organizzato dall’associazione
‘Amo l’Italia’, dal ‘Foto club’
Latina con il patrocinio della
Federazione
Italiana
Associazioni Fotografiche, e si
terrà domenica 19 dicembre
presso il palazzo di San Nicola
di Prossedi.
La manifestazione vuole essere l’occasione per presentare al
pubblico nazionale aspetti
insoliti della vita e dell’ambiente di Prossedi e della sua
valle, da parte di fotografi interessati che intendono raccontare, attraverso gli scatti, la poesia di paesaggi incontaminati
per illustrare angoli, visioni,
volti, scorci di un incommensurabile valore e sapore poetico. Sono così la natura e la storia ad essere fonti di ispirazioni per opere significative.
La scuola di Pontenuovo necessita di urgenti adeguamenti
Raffaele Pongelli
Scuola di Pontenuovo e pubblica illuminazione nelle borgate
di Sermoneta. Sono gli interventi richiesti da Antonio
Scarsella. Riguardo la scuola
elementare di Pontenuovo, il
capogruppo richiede interventi
urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria, a seguito
della segnalazione di molti
genitori i cui figli frequentano
la scuola elementare. Per la
scuola si chiede: la certificazione dello stato degli estintori
e dei sistemi di sicurezza; la
verifica dello stato di manutenzione degli impianti di riscaldamento e dei servizi igienicosanitari; la necessità di una tinteggiatura e di una igienizzazione complessiva; far aumentare le ore a disposizione per
poter pulire a fondo l’intero
plesso; si risolvano i problemi
legati al traffico, ai parcheggi e
alla mancanza di marciapiedi
per la sicurezza dei pedoni. Per
la pubblica illuminazione
Scarsella richiede un sollecito
intervento di miglioramento
Corso Garibaldi a Sermoneta
della rete a Doganella di Ninfa,
Sermoneta Scalo e CarraraPontenuovo. Il capogruppo
segnala alcune strade: via
Lunetto, via Vaccareccia e via
dei Garofani, area di via dei
Butteri-Eschido, nella zona di
Doganella di Ninfa, con zone e
strade al buio, pur se densamente popolate, soggette, nuo-
vamente e ciclicamente, a furti;
slargo nel tratto finale di via
degli Ulivi a Sermoneta Scalo,
che è privo d’illuminazione,
densamente abitato e con
numerose buche sull’asfalto
stradale; a Carrara-Pontenuovo
il tratto iniziale di via Piazza
Lunga, l’area incrocio semaforico Le Pastine/Irto.
10
Il Territorio
Litorale
Domenica 19 Dicembre 2010
Terracina
Borgo Hermada, idee
per i “nuovi coloni”
da parte dei sindacati
Rita Alla
igli di mondi diversi:
stesso sangue, stessi
diritti. Dalla grande e
colorata manifestazione di piazza del 29
maggio organizzata dalla FlaiCgil a Latina in piazza della
Libertà all'apertura di un sportello a Borgo Hermada, inaugurato ieri nella giornata Onu dei
diritti dei migranti. Perché «qui
nessuno è straniero». Dai territori e sul territorio riparte la
Flai-Cgil per stare dalla parte
dei lavoratori, dei cittadini, dei
“nuovi cittadini”, perché sul territorio effettivamente si realizza, se si realizza, la tanto declamata integrazione. Che spesso,
troppo spesso rimane una parola vuota, priva di senso quando
si scontra con la realtà dei fatti,
delle storie dei “nuovi cittadini”. Che come “i coloni”portati
alla ribalta da “Canale
Mussolini” di Pennacchi,
Premio Strega 2010, sono venuti qui, nella Palude Pontina, in
cerca di una vita migliore.
“Nuovi cittadini”, i “nuovi italiani”, oppure “nuovi coloni”,
alle prese come “i coloni” con
una faticosa integrazione. Che
parte dal lavoro, ma senza diritti lì si ferma. E senza il contributo dei tanti migranti, in gran
parte indiani, un settore strategico per l'economia pontina,
NELLA GIORNATA DEI DIRITTI DEI MIGRANTI LA CGIL APRE UNO SPORTELLO
Stesso sangue, stessi diritti
Un presidio di legalità per lanciare
«un segnale forte di inclusione sociale»
Sabaudia
Il sindaco Lucci chiede
le dimissioni di Rosa Di Maio
F
IL PRIMO CITTADINO DI SABAUDIA SI DICHIARA
SORPRESO E INDIGNATO PER LA PRESENZA
IN COMUNE, AD UNA COMMISSIONE,
DEL CONSIGLIERE CHE SI ERA “AUTO ASTENUTA”
DALL’ATTIVITÀ POLITICA. DA QUI LA RICHIESTA
A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA CARICA
quale l'agro alimentare, sarebbe
crollato. Eppure vivono ai margini, in veri e propri quartieri
ghetti, in comunità poco integrate. Un fenomeno, l'immigrazione, che arriva tutti i giorni
sulla nostre tavole, sotto forma
di ortaggi e frutta. Un esercito
di invisibili, sulle strade e non.
Braccianti – fantasmi che lavorano anche per 14 ore al giorno
per 3 euro l'ora, invece dei 7 a
cui hanno diritto. Raggirati e
sfruttati da “caporali” della stessa etnia, attirati in Italia dalla
promessa di un posto di lavoro
che quando arriva per averlo
devono sottostare ad un ricatto
dopo l'altro. Costretti a vivere in
10 in una casa, quando non un
riparo di fortuna: d'estate anche
due cartoni in un prato dove
passare la notte. Braccia da
lavoro, di giorno. Di notte, invisibili. Ma «dietro ogni migrante
c'è una persona». Per difendere
i diritti dei nuovi cittadini, «uno
sportello che – per la Flai-Cgil,
dichiara il segretario Gioia vuole essere anche un presidio
di legalità, in un paese dove si
respira un clima latente di razzismo».
E nello stesso tempo, «un forte
segnale di inclusione sociale».
Un primo passo, «per ridurre le
diseguaglianze
retributive,
sociali e di genere e per combattere la pratica del lavoro nero
che strozza questo territori».
Fuori dall'ombra, alla luce del
sole.
Quella lettera del 28 ottobre
scorso con la quale il consigliere comunale dei Popolari
Liberali, Rosa Di Maio a
poche ore dal sequestro giudiziario cui la Questura di Latina
aveva sottoposto circa 30
milioni di euro in beni immobili intestati alla sua famiglia,
comunicava la sua astensione
dalla vita amministrativa della
città, in attesa che la
Magistratura concludesse le
indagini sulla vicenda, aveva
tolto un bel po’ di castagne dal
fuoco all’amministrazione di
Sabaudia. Ma venerdì scorso
Rosa, in occasione dell’insediamento delle nuove commissioni consiliari, è tornata al
Palazzo, «venendo meno
all’impegno di astenersi dalle
funzioni istituzionali e vanificando il gesto di responsabilità da Lei assunto dinanzi al
Consiglio». Il virgolettato è
racchiuso nella lettera che
nella serata di ieri, «sorpresi ed
indignati», il sindaco Maurizio
Lucci e tutti i capigruppo di
maggioranza, hanno immediatamente inviato alla Di
Maio, subito dopo la diffusione della notizia del sequestro
di nuovi beni nell’ambito dell’operazione “Underwood”.
Da qui l’invito perentorio «a
rassegnare le proprie dimissioni dalla carica istituzionale,
nell’interesse di Sabaudia».
Terracina
Sabaudia
Il verde va in Procura,
informativa dai vigili
Vanno a pesca di frodo al capitone, multati
LA VICENDA TRAE ORIGINE DAGLI
ACCERTAMENTI PER INADEMPIENZA
Scoppia l'incendio, a finire sotto
inchiesta la Verde Idea, la ditta addetta alla pulizia e alla manutenzione del
verde pubblico. Dal Comando di Via
Sarti, sede della Polizia municipale è
partita una nuova informativa in
Procura, denunciati la responsabile
legale della Ditta e il dirigente comunale. Questo il risultato di accertamenti documentali iniziati a maggio
scorso quando in zona Montuno
scoppiò l'incendio. Che diede origine
agli accertamenti che avrebbero rilevato inadempienza contrattuale con la
pubblica amministrazione in concorso con il Dirigente, minore il numero
di personale impiegato rispetto a
quanto previsto da capitolato.
OPERAZIONE NOTTURNA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO CHE SORPENDE UNA QUINDICINA DI
PERSONE NEI LAGHI COSTIERI. OLTRE CENTO CHILI DI PESCATO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO INSIEME
ALL’ATTREZZATURA. SANZIONI PREVISTE: AMMENDE E RECLUSIONE DA SEI MESI A TRE ANNI
Capitone salato e indigesto per quindici persone non autorizzate sorprese nottetempo dagli agenti del Corpo Forestale
dello Stato dei Comandi di Fogliano e di Sabaudia esercitare pesca di frodo nei laghi costieri, di proprietà del demanio,
all’interno del Parco Nazionale del Circeo. Questo il resoconto di una settimana di controlli serrati, effettuati dal personale agli ordini del vice questore Alessandro Bettosi,
comandante del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente,
sulle sponde dei laghi di Fogliano, Monaci e Caprolace, e
mirati al contrasto di tale fenomeno che va ad acuirsi nel
periodo prossimo alle festività natalizie. Gran parte dei quindici pescatori, beccati con le mani nel sacco e deferiti
all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato ai danni dello
Stato, provengono dalla vicina Campania, dove per tradizione anguille e capitoni diventano pietanza irrinunciabile sul
desco della Vigilia di Natale. Il pescato posto sotto sequestro
sfiora il quintale di peso, mentre i mezzi caduti nelle mani
dei forestali vengono quantificati in 250 metri di reti, oltre 30
mazzacchere, semplici attrezzature per la cattura delle
anguille e altrettante bilance da pesca. Veri e propri professionisti del settore, secondo il comandante del Cta, vista
l’abilità e l’esperienza usate nell’esercizio di una tecnica di
pesca non certo alla portata di tutti. «Tutto il materiale prelevato illecitamente – spiega Bettosi - viene utilizzato di solito per incrementare un mercato clandestino sotto costo, che
ovviamente scavalca ogni controllo sanitario, finendo direttamente sulle nostre tavole. In questo senso, l’attività di controllo e repressione effettuata dal CFS rientra a pieno titolo
nella prevenzione finalizzata ad una sempre maggiore sicurezza alimentare per il consumatore». Il reato prevede pene
che vanno dalla reclusione da sei mesi a tre anni e la multa
da 154 fino ad 516 euro, incrementata, come da legge regionale n. 87/1990, da un supplemento sanzionatorio amministrativo di 154 euro per pesca notturna e di 206 euro per
l’uso di non consentiti. «In più – aggiunge il funzionario esercitando tale attività in acque con diritto esclusivo di
pesca, cioè ad uso di pescicoltura od allevamento, viene
applicata una sanzione ulteriore di euro 102».
IL DIALOGO
NUMERO 139 - 19 DICEMBRE 2010
EDITORIALE
Nihil amori
SETTIMANALE DELL’ARCIDIOCESI DI GAETA
Christi praeponere
Don Francesco Guglietta:
[email protected]
Natale 2010
e le nostre
attese
orse quest’anno davvero
Natale sarà con la neve!
Lo sperano i bambini che
vorrebbero proprio un Natale
così. Lo sperano pochi altri però.
Perché un Natale sotto la neve
significa freddo, disagi, impicci
vari. Chissà però se qualcuno
ancora desidera il Natale come
festa della pace cristiana? Della
riconciliazione tra uomo e Dio.
Ho letto da qualche parte una
bella litania di sant’Alfonso
Maria de’ Liguori, che di Natale
– e Natale cristiano – se ne intendeva. Il ritornello dice: “Abbi di
noi pietà, caro Gesù bambino,
abbi di noi pietà” e percorre
tutta l’infanzia del Signore pregando così. L’orazione finale
chiede che “l'anima mia sia un
olocausto perpetuo ad onore
tuo; che cerchi sempre la tua
maggior gloria in terra; e venga
un giorno a godere delle tue infinite bellezze in Cielo”. Anche
qui, come in “Tu scendi dalle
stelle”, sant’Alfonso sottolinea
che è per la salvezza dal peccato
che il Verbo si è fatto carne, che
la solidarietà di Dio con l’uomo
non è per simpatia, per “affinità” ma è a causa del peccato. La
dolcezza del Natale è proprio in
questo abbassamento che già
contiene in sé il mistero della
Passione e della Morte in Croce.
L’“amor mio” che spinge il
Signore a “tanto patir” è quello
per cui Dio ci salva dal peccato
e ci offre la riconciliazione. Che
altro non è che la partecipazione
alla vita di Dio, al Cielo in cui
c’è soltanto bellezza autentica e
vera gioia. Quanto stride tutto
questo con l’artefatta giocosità
delle luminarie, dal rumore dei
petardi! Quanto è distante questo dalla retorica “volemose
bene” del nostro predicare la
fratellanza, e la pace, e l’amore!
Eppure è così necessario:
annunciare che a Natale Dio si è
fatto uomo perché noi fossimo
partecipi della sua vita divina,
dire che è per i nostri peccati che
Egli viene e soffre e muore – già
in questo giacere sulla paglia.
Essere testimoni di questa
“grande gioia” che è per tutto il
popolo. Con o senza la neve il
Natale tornerà allora ad essere
un tempo forte di riconciliazione,
di inaudita speranza, di autentica fraternità.
F
S
iamo giunti al quarto
Santo Natale che vede il
nostro
amato
Arcivescovo proporsi ai fedeli
per incontri densi di spiritualità, di affetto paterno e di
comune fede nel Cristo risorto.
Sua Eccellenza Mons. Fabio
Bernardo D’Onorio, successore degli Apostoli, ci attende nel
Santuario della Santissima
Annunziata di Gaeta venerdì
prossimo 24 dicembre alle
23.30 per la preghiera della
veglia e alle 24.00, subito
dopo, la celebrazione eucaristica della Notte Santa. Il giorno dopo sabato 25 dicembre
alle 11.30 Santa Messa
Pontificale e, quindi, venerdì
31 dicembre alle 17.00 in
punto
l’Esposizione
del
Santissimo Sacramento e il Te
Deum di Ringraziamento, per
l’occasione nelle Chiese di
Gaeta non si terranno i Te
Deum parrocchiali. E’ un
appuntamento importante in
quanto con il Te Deum di ringraziamento l’Arcivescovo
presenterà le considerazioni di
fine anno, che sono un
momento di riflessione importante per l’intera comunità diocesana, sia per i fedeli che per
le autorità civili e militari. Da
sempre l’Arcivescovo, anche
quando era Padre Abate di
Montecassino, utilizza il Te
Deum per invitare tutti ad
atteggiamenti più coerenti e
responsabili. L’Arcivescovo al
termine della funzione sarà
lieto di fare omaggio a tutti i
presenti della pubblicazione
del messaggio di fine anno, un
documento da conservare per
la sua valenza. Il nostro
Pastore ha diffuso anche il
seguente messaggio: “A
Natale ognuno possa dire: ho
bisogno che il Bambino Gesù
nasca anche per me, nel mio
cuore e nella mia vita; con il
suo amore e con il suo vangelo, che sempre illumina e
guida”. Lavoreremo per accoglierlo e da parte nostra preghiamo perché il Signore preservi il nostro Pastore a lungo
tra di noi e perché la Chiesa
che è in Gaeta sia sempre docile al suo insegnamento, in particolare durante l’attuale cammino sinodale.
Le festività natalizie
con l’Arcivescovo
Particolarmente atteso il Te Deum del 31 dicembre
Marcello Caliman
916 IL DIALOGO
Domenica 19 Dicembre 2010
Cattedrale di Minturno, la storia
Secoli decisivi per questa terra scorrono nelle testimonianze della Chiesa di San Pietro
Francesco Nasta
I
n una lapide marmorea
murata sulla parete di
fondo, a destra di chi entra
nella Chiesa, vicino alla porta
d’ingresso, si legge: D.O.M.
«INSIGNIS ISTAEC BASILICA SOECULO NONCENTESIMO POST CHRISTUM
NATUM A MINTURNARUM
RUINIS EXORTA, SEPTIMO
IDUS
NOVEMBRIS
SALUTIS ANNO SEPTINCENTESIMOQUADRAGESIMO QUINTO VIRO PATRICIO
EPO
CAIETANO
SOLEMNI RITU APOSTOLORUM PRINCIPI FUIT
DICATA» Questa lapide - documento tramanda alla posterità
non solo il ricordo del secolo di
fondazione della Chiesa, ma
anche l’epoca in cui essa fu
solennemente consacrata dal
Vescovo di Gaeta, Gennaro
Carmignano, al Principe degli
Apostoli (19 novembre 1745).
La traduzione delle prime due
righe suona così: «Questa
insigne basilica risorta dalle
rovine di Minturno nel secolo
novecento dopo la nascita di
Cristo, fu dedicata ecc. ecc...).
Riteniamo che per secolo novecento debba intendersi secolo
nono, altrimenti non avrebbe
senso. Si rileva, per tanto, che
l’insigne collegiata di S. Pietro
Apostolo fu edificata nel secolo IX ed ultimata nella
costruzione nel successivo secolo X: nell’anno 905 se
vogliamo dar credito alla lettera del canonico F. Riccardelli
ed al fatto che i Minturnesi celebrarono solennemente il millenario della fondazione nell’anno 1905, di cui in seguito
tratteremo. Molti storici e tra
questi don Girolamo Gattola e
don Giambattista Federici di
Monte Cassino, danno per
certo che Leone III (795 - 816),
vedendo « ... risorta bastante
popolazione, dové fabbricare
nel luogo ove è Traetto un
castello, ovvero Rocca, a cui
diede il nome di Leopoli e vi
costituì il vescovo», La ricostituzione del vescovado presuppone, oltre ai vari privilegi
diritti e prebende, anche una
Chiesa adeguata alla dignità
episcopale. Nel secolo IX, in
fatti, si trova la menzione in
scrittori di cose sacre ed ecclesiastiche, del nome di vari
vescovi minturnesi in Castro
leopoli: così nell’840 si trova il
nome di un Leone, vescovo
della Chiesa di Minturno in
Castroleopoli; in un «istru
La Cattadrale di San Pietro di Minturno
mento di affitto del territorio di
Masurano (vicino all’Au sente,
affluente del fiume Garigliano)
a Luparo Trasaro ed altri per
quindici soldi d’oro», la
citazione del nome di un
Talaro, intervenuto nell’ottocentocinquantatré in un concilio romano con la qualifica di
«episcopus Trajectanus», sotto
il pontificato di Leone IV; di un
Andreas, vescovo della Santa
Traettana Chiesa. Non si
trovano nomi di vescovi traettani dall’ottocentottantuno al
novecentoquindici-nove-centosedici, perché in quei trentacinque anni a Traetto e nella
zona presero stanza i saraceni.
Ma, dopo la disfatta di questi al
Garigliano nel novecentoquindici, da parte dei guerrieri
della Lega Cristiana guidati dal
battagliero Gio vanni X, la dignità vescovile fu ripresa e nel
novecentonovantadue si trova
nominato in due pergamene
dell’Archivio Cassinese un
«Andreas episcopus civitatis
Trajecti» ed « Andreas, episcopus Sanctae Trajectanae ecclesiae». Si rileva che i primi
vescovi ebbero il titolo di
«Vescovo
minturnese
in
Leopoli o Castroleopoli », perché evidentemente riprendeva
vita il soppresso vescovado
minturnese e solo in un tempo
successivo essi si chiamarono
«Vescovi Traet tani». È chiaro
quindi che con l’incorporazione di Castro leopoli in
Traetto, nella seconda metà del
secolo IX o X, i vescovi assunsero il titolo di «Vescovi
Traettani». Infatti nell’ottocentosessantuno
il
vescovo
Giorgio, intervenuto nel sinodo
romano, celebrato sotto il pontificato di Nicolò I, «contra
Ioannem
Ravennatem
Archiepisco pum», si trova sottoscritto
«Georgius
Trajectanus», pre ceduto dalla
firma di «Leo Cajetanus»
(collezione dei concilii di G.
Mansi - vol. XV). Da quest’epoca non risultano altre
citazioni di vescovi traettani,
ma nelle bolle pontificie del
1158 e 1170 si trova Traetto tra
i luoghi compresi nella Diocesi
gaetana. Nel secolo XII, pertanto, la Chiesa di Traetto non
era più sede di vescovado e
quindi già incominciava a
decadere nell’ordinamento gerarchico della Chiesa. Risulta,
in modo non dubbio, anche
attraverso testimonianze di persone ancora viventi, che nel
1905 Minturno abbia celebrato
solenni festeggiamenti per il
millenario della «Fondazione
della
S.
Chiesa,
già
Metropolitana di Minturno
sotto il titolo dei SS. Apostoli
Pietro e Paolo». E con questo
indirizzo è in nostro possesso
una specie di lettera-proclama,
scritta, il primo gennaio 1905,
dal canonico dell’insigne
Collegiata
Minturnese,
Francescantonio Riccardelli,
diretta ai cittadini di Minturno
ed ai cittadini «che vivete nelle
lontane Americhe », per annunziare le solenni feste indette per
il mese di giugno e per chiedere
il loro generoso obolo, allo
scopo di rendere i festeggiamenti più sontuosi. In essa il
canonico Riccardelli ricorda
anche un passo dello storico
ecclesiastico
Luigi
Parascandolo che, trattando
delle antiche Chiese del Regno
di Napoli, fra l’altro, dice: «...
nei principi del secolo X ai 29
giugno 905, per essere stata
costruita ed ultimata la nuova
cattedrale di Traetto, ne venne
fatta la dedicazione ai SS.
Apostoli Pietro e Paolo con
l’intervento dei vescovi di
Traetto, di Formia e di Sessa e
con il legato del Papa Sergio,
essendo in quel tempo Traetto
patrimonio della Santa Sede
Apostolica». Queste notizie,
che ci sembrano abbastanza
attendibili per essere state ricavate da fonti diverse e concordanti, ci inducono a considerare che la costruzione della
Chiesa di S. Pietro debba
essere avvenuta durante il secolo IX ed iniziata, forse,
durante il pontificato di Leone
III che morì nell’anno 816.
Pertanto pensiamo che sia
interpretato male l’anno di fondazione che si fa risalire al secolo XII. Nessuna traccia si è
trovata in Traetto di una Chiesa
costruita in epoca anteriore al
secolo IX, se per traccia
vogliamo intendere avanzi di
mura o di costruzione e non di
colonne od altri reperti archeologici; ma va considerato che
una Chiesa dovettero pur avere
i primi abitatori del borgo, nei
quali il sentimento religioso era
certamente molto sentito, come
del resto in tutti gli italiani che
vissero nei primi secoli del
medioevo. Pertanto è da ritenersi che la Chiesa, che essi
ebbero dal secolo VI al secolo
IX, debba essere stata ubicata
nella stessa zona dove poi fu
costruita quella attuale, anche
perché, come si rileva in quasi
tutti i centri medioevali sorti in
collina, essa in genere si trova
nel punto culminante del borgo
e quasi sempre verso la periferia di esso. Né si può scartare
del tutto l’ipotesi che essa
sorgesse sotto il pavimento di
quella attuale e della Cappella
del Rosario, che fu nel secolo
XIV costruita a ridosso ed in
continuazione
dell’attuale
Basilica, la cui abside or non
esiste più e che potrebbe essere
stata demolita per ragioni che
purtroppo non conosciamo, ma
che tuttavia crearono lo spa zio
per far luogo alla stessa
Cappella, di forma quadrata,
che negli ultimi tempi ospitava
la «Congrega di Carità». La
cripta di questa Cappella, che
potrebbe essere stata parte
della primitiva Chiesa dei
traettesi, come del resto molta
parte sotterranea della stessa
Cattedrale, furono usate per
sepoltura fino alla promul-
gazione del famoso editto
napoleonico. Essa ora è completamente piena di macerie
che non ne permettono l’accesso, ma, per mezzo di una botola praticata e tuttora esistente
nel pavimento, si potrebbe
scendere nel vasto sotterraneo
e compiervi ispezioni e rilievi
confermanti questa ipotesi
oppure conducenti ad altri
risultati, certamente interessanti dal punto di vista storico ed
anche architettonico. Del resto
se si osservano i livelli delle
due strade adiacenti alla Chiesa
di S. Pietro, Corso Rotelli e
Vicolo Caruso, e della piazza
antistante alla Chiesa stessa ed
anche il livello della retrostante
piazza Portella, se si considera
che nell’alto medioevo non si
poteva pensare certamente a
sterri e a sbancamenti di terreno, mancandone i mezzi
adatti, se si considera anche il
momento contingente e la condizione psicologica degli scampati, che fondarono Traetto, se
ne deve dedurre che la primitiva Chiesa, piccola o grande che
fosse, dovette essere ubicata
sull’area dell’attuale Cattedrale
anche perché, nella concezione
urbanistica medioevale, quello
era il luogo più adatto per la
costruzione degli edifici pubblici e dedicati al culto, perché
appartato e tangenziale al
Corso
principale
(Corso
Rotelli). Ritornando ad esaminare l’interno della Basilica si
nota: il muro rettilineo che
limita in modo brusco l’attuale
presbiterio con le due colonne
che sostengono l’arco a ridosso
e quasi internato nel muro,
dimostra
chiaramente
la
demolizione dell’abside, la
quale potrebbe essere stata
abbattuta o per cause di forza
maggiore o, anche se poco
verosimilmente, per creare lo
spazio ai locali retrostanti (le
attuali cappelle del SS. Rosario
e di S. Filippo Neri). Diciamo
«anche», perché non ci sembra
ammissibile la demolizione di
una parte tanto importante
della basilica, soltanto per
poter creare un accessorio dell’edificio sacro. Inoltre è da
notare che il muro perimetrale
della navata di destra, all’altezza del presbiterio si interrompe,
piegando all’interno ad angolo
retto per poi riprendere in
direzione obliqua e ciò, evidentemente, per creare maggiore
spazio ai locali della sacrestia.
(continua a pagina 917)
IL DIALOGO
917
Domenica 19 Dicembre 2010
E’ un’operazione conoscenza
A disposizione un calendario 2011 particolarmente ricco di cui proponiamo la copertina
Francesco Nasta
(continua da pagina 916)
Inoltre è da notare che il muro
perimetrale della navata di
destra, all’altezza del presbiterio si interrompe, piegando
all’interno ad angolo retto per
poi riprendere in direzione
obliqua e ciò, evidentemente,
per creare maggiore spazio ai
locali della sacrestia. Ora va
considerato che se l’abside originaria fosse stata demolita al
solo scopo di creare le cappelle
retrostanti, costruite nel secolo
XIV, non potendo l’abside stessa essere di costruzione relativamente recente, sorge naturale il pensiero che in un’epoca
ormai artisticamente progredita
si potesse pensare di abbattere
o modificare, di mozzare la
«testa» di una Basilica soltanto
per crearvi dei locali retrostanti. C’è da aggiungere anche
che, con la demolizione dell’abside, si dovette spostare in
avanti l’Altare Maggiore che
trovavasi in un largo intercolumnio nella nave a crociera
col «Sancta Sanctorum» e che
demolizioni e ricostruzioni,
rifacimenti e spostamenti, in
monumenti tanto importanti, di
solito possono avvenire ed
avvengono nel volgere di vari
secoli e per ragioni di un certo
rilievo. Non riteniamo, pertanto, che una Basilica antica, che
presumibilmente era l’orgoglio
dei traettesi per essere una
delle più antiche e più grandiose della zona (le colonne e i
marmi romani ne sono testimonianza) costruita con tantissimo entusiasmo e con profondo
amore e con tanti sacrifici,
possa essere stata demolita in
parte, o possa essere stata mutilata, a distanza soltanto di qualche secolo dalla sua fondazione. La dimostrazione che il
tempio sia stato, per così dire
«decapitato» è data, oltre che
dall’arco e dalle due colonne
addossati e quasi internati nella
parete di fondo, anche da due
finestre, aventi lo stesso stile
delle altre esistenti nel l’edificio sacro, una, quella di destra
a circa 50 cm. dalla colonna e
quella di sinistra a oltre un
metro. Queste due finestre
potrebbero far pensare o a delle
finestre esistenti nella primitiva
Chiesa, data la loro limitata
altezza dall’attuale piano di
pavimento o che esse potrebbero essere state la delimitazione
dell’abside, che supponiamo
sia stata abbattuta. È indubbio
che varie opere ed accessori
della Basilica appartengano ai
secoli XII e XIII, ma proprio
per queste opere ed accessori,
costruiti in epoca successiva,
dobbiamo dedurne che la
costruzione dell’edificio risalga ad un periodo anteriore.
Infatti è pacifico che la torre
campanaria sia stata eretta
dall’XI al XII secolo, in epoca
posteriore alla Chiesa, la quale
ovviamente deve essere stata
costruita anteriormente al
mille. Inoltre è accertato che la
porta della sacrestia ha gli stipiti dell’architrave con ornamenti piatti del principio del
secolo XII; che il capitello e la
base del candelabro del cero
pasquale sono di epoca anteriore al candelabro stesso, il quale
è certamente del secolo XII,
che i capitelli delle colonne di
sostegno al pulpito non sono di
epoca romana ma sono di
epoca anteriore alla costruzione di esso, risalente al secolo
XIII, che in questa costruzione
è stato adoperato un pilastro
marmoreo, a forma di parallelepipedo, di sostegno all’ambone dello stesso pulpito, il quale
pilastro è di epoca molto anteriore al secolo XIII. Questo
pilastro, probabilmente, serviva a chiudere l’antico presbiterio, perché dagli incassi che
porta nelle facce laterali, si
deve dedurre che esso, con
altri, potesse servire da innesto
alle transenne o ai cancelli di
chiusura. del presbiterio stesso.
Se queste argomentazioni e
queste deduzioni, o soltanto
qualcuna di esse rispondessero
a piena verità, sarebbe ben
dimostrato che l’epoca di fondazione dell’insigne collegiata
di S. Pietro Apostolo in Traetto,
oggi Minturno, debba col
locarsi fra il secolo IX e il
secolo X. Secondo questo
nostro convincimento la storia
del tempio sacro potrebbe
essersi svolta così: All’inizio
del secolo IX, il papa Leone III
dispone la costruzione di
Castroleopoli in Traetto, patrimonio della Chiesa Romana, e,
nel contempo, ricostituisce con
tutti i diritti e le prerogative il
vescovado minturnese, già sop
presso ed unito a quello di
Formia nel 590, dal papa S.
Gregorio Magno. L’edificio
della Chiesa di Traetto, in quel
tempo, non doveva essere confacente alla dignità episcopale
ed allora il pontefice dispone
che venga costruita una nuova
Chiesa più grande e più sontuosa, presumibilmente, come
sopra detto, nella stessa zona o
area ove sorgeva la vecchia.
Viene così iniziata l’opera con
molto impegno e con tantissimo entusiasmo da parte dei cittadini di Traetto, i quali, tronfi
di orgoglio per l’onore concesso loro dal Papa, allo scopo di
rendere il Tempio più bello e
più ricco, più imponente e più
architettonicamente perfetto, si
sottopongono volentieri alla
immane fatica del trasporto di
colonne, di capitelli, di marmi
lavorati e di altre pietre manufatte dall’antica Minturnae che
dista circa 5 Km. dal colle traettese. Ed immane veramente
dovette essere la fatica se si
pensa che in quel tempo scarsi
ed inefficienti erano i mezzi di
trasporto, pessime le condizioni delle strade e che, per di più,
queste erano, per circa metà
percorso, in salita. Miracolo
che si poté compiere soltanto
perché immenso dovette essere
l’entusiasmo concorde di tutti i
cittadini. Per tutto il secolo IX
si lavora alla costruzione della
Chiesa e, se dobbiamo dar credito alla lapide commemorativa, murata sulla parete di
fondo, accanto alla porta d’ingresso, ai documenti ed alle
considerazioni preaccennate
essa fu ultimata nell’anno 905
e noi possiamo oggi ancora
godere i sacrifici, cui i nostri
avi si sottoposero per tramandarci questo insigne monumento nel quale noi possiamo
ammirare, sia nel tempio che
nelle sue navate, quelle colonne svelte e quegli archi acuti
tanto elevati che ci ricordano il
passato e ci richiamano alla
mente tutte le epoche tramontate, ma pur vive della nostra storia dove l’epoca romana si
accoppia con quella medioevale e normanna, non disgiunta
dall’influenza saracena, facendoci intravvedere persino qualche riflesso del l’arte araba.
Questo insigne sacro monumento narra, nei suoi mille particolari e nei suoi tanti restauri
e rifacimenti, tutta la storia
della nostra gente, nelle sue
ansie e nelle sue gioie, nei suoi
dolori e nei suoi lutti.
(Fine)
918
Azione Cattolica
IL DIALOGO
Domenica 19 Dicembre 2010
Tweens e l’emergenza educativa
Il seminario nazionale dell’Acr sulla preadolescenza a Roma: anche Gaeta c’era!
Simona Gionta
L
i chiamano Tweens:
“coloro che sono in
mezzo”, troppo grandi
per essere chiamati bambini
troppo piccoli per essere già
adolescenti. Proprio i ragazzi
che l’ACR chiama 12-14 sono
stati i protagonisti del seminario di studi organizzato dal
centro nazionale a cui ha partecipato anche una delegazione
della nostra diocesi. Educatori
e responsabili sono accorsi da
tutta Italia alla Domus Mariae
di Roma per formarsi e saperne
di più. La grande affluenza
testimonia la sensibilità e il
disagio comune nel relazionarsi con un’età ricca di problematiche e che non trova giusto
spazio.
Un week end di formazione ma
dagli spunti concreti da riportare nelle parrocchie per imparare a dialogare con le famiglie
dei nostri preadolescenti, per
stimolare i ragazzi e cercare di
relazionarci in modo sano. Il
primo giorno è stato dedicato
alla vita dei preadolescenti
oggi, agli strumenti per leggere
ed interpretare la realtà.
Hanno aiutato la riflessione
esperti di vario genere:
Riccardo Poli, pedagogista dell’istituto Innocenti di Firenze,
Giuseppe Savagnone, direttore
dell’ufficio pastorale per la
cultura della diocesi di
Palermo e Angela Guarino,
docente di psicologia dello sviluppo presso l’Università “La
Sapienza” di Roma. Dal 1998
le statistiche parlano chiaro:
aumentano i ragazzi che hanno
entrambi i genitori che lavora-
no, che vivono con un genitore
solo, che non hanno fratelli,
che hanno sempre più oggetti
tecnologici. Il calo delle nascite ha una pesante conseguenza
sul modo di educare in quanto
cambia il modo di intendere la
società. I genitori saranno sempre più attenti alle attività e alle
parole del loro unico figlio, lo
proteggeranno e assicureranno
in ogni modo, lo sguardo educativo sarà sempre più angosciato e la società del rischio
ormai è tramontata.
“L’adulto disperato è un killer
dei ragazzi. Bisogna alimentare le loro speranze”, afferma
Riccardo Poli. Molti adulti e
molti educatori , infatti, hanno
perso la capacità di tornare
indietro,
come
sostiene
Savagnone.
Si ha l’abitudine di continuare
ostinati con un’immagine dei
ragazzi che ci siamo costruiti
senza cercare e capire cosa non
va. “La crisi educativa non
deriva dai giovani ma dagli
adulti che non si rimettono in
gioco”. Siamo tutti bravi ad
essere contadini ripercorrendo
la stessa terra dei nostri avi e
fermandoci davanti ai semi che
si spera diventeranno frutti,
poco siamo abituati ad essere
pescatori costretti a muoversi e
cercare pesci. Fare i pescatori
richiederebbe cambiare, spostarsi, è bello ripetere “si è
sempre fatto così”.
La verità è che sappiamo vedere ma non guardare, non siamo
più capaci di stupirci, siamo
troppo stanchi e ansiogeni per
dire di no alle richieste di un
figlio ma sempre pronti a
lamentarci.
Questa è l’età della ricerca dell’autonomia psicologica, del
conflitto tra dipendenza e indipendenza dai genitori, della
scoperta della propria sessualità con il proprio corpo che
cambia.
Quanto noi come educatori
possiamo incidere o integrare il
patrimonio che viene dato una
famiglia oggi in evidente difficoltà?
L’educatore ha il compito di
stimolare la riflessione, di insegnare al ragazzo ad avere cura
del suo essere. Il secondo giorno si è puntato sulla sfida educativa, sul come aiutare i
ragazzi a crescere diventando
sé stessi grazie agli interventi
di Don Mario Del Piano,
responsabile del servizio di
pastorale giovanile della diocesi Locri- Gerace, Chiara
Palazzini, docente di pedagogia presso la Pontificia
Università Lateranense di
Roma e Don Armando Matteo,
assistente centrale della FUCI.
Una sfida educativa che ogni
giorno è chiamata a scontrarsi
con un numero di 8 ragazzi su
10 che durante i pasti sente
solo la TV e si confronta solo
tramite realtà virtuale.
La tecnologia ha fortemente
influenzato il modo di relazionarsi: svengo quando perdo,
lotta continua, l’adrenalina che
mi stimola.
Qualsiasi agenzia formativa
dovrebbe creare un contesto
che favorisca la nascita di una
relazione primaria faccia a faccia con un educatore che da
l’imput per macinare esperienza. Con una scuola che è un
campo dia addestramento e una
famiglia assente siamo arrivati
ad un’analfabetizzazione emotiva: i ragazzi non sanno più
esprimere i loro sentimenti,
hanno bisogno di accoglienza,
confronto e ascolto. Don
Armando lancia un’importante
provocazione: “I giovani guardano ciò che guardano gli adulti. Cosa possono pensare se un
adulto non vuole essere chiamato vecchio neanche a 81
anni? La Chiesa non è solo
affare dei piccoli e dei vecchi
con un piede nella tomba.
Purtroppo la fede è conveniente ma contro culturale”. Tanti
spunti di riflessione da tenere a
mente nei nostri gruppi di pre
adolescenti che si trovano a
vivere tra tutte queste problematiche e ne sono lo specchio.
Educare è una passione ma
anche un esercizio artistico.
Sperlonga
Fondi
Una moto rubata
dai casalesi
per il clan calabrese
Rapina a mano
armata al Mof:
bottino 15mila euro
Irene Chinappi a pagina 18
Irene Chinappi a pagina 18
Maltempo,
territorio
in ginocchio
Golfo
La neve è bella quando dura poco. Soprattutto se cade laddove non ci si è abituati. Perchè quando poi ci si trova bloccati in mezzo al traffico, non si può andare al lavoro o peggio non si riesce a rientrare a casa, tutto il fascino romantico del fenomeno va a farsi una passeggiata, per usare un
eufemismo. Venerdì sera, dopo la spolverata di bianco che
a Fondi e Sperlonga non ha attaccato, ma a Lenola sì, qualcuno si è ritrovato a maledirla, la neve.
Sopratutto chi è rimasto bloccato sulla provinciale FondiLenola per diverse ore, chi doveva giungere a Sperlonga
per il Christmas Motor Show ed è rimasto paralizzato sei
ora all’uscita del casello di Frosinone, chi ha preferito trovare ospitalità in pianura, piuttosto che avventurarsi sulle
ronde montane o restare a casa invece di andare al lavoro. Da
Valle Berbardo al cimitero di Fondi la strada era un blocco
unico che si è dissolto solo grazie all’intervento di cinque
squadre dei Falchi che hanno riaccompagnato a casa anche
una donna incinta e della Polizia Proviciale che ha operato
fino alle 21 e 30. Nella notte invece il forte vento e il temporale hanno danneggiato la tensostruttura allestita a Sperlonga,
in piazza Europa, dai volontari del mercatino che per il terzo
anno consevutivo hanno dato vita all’iniziativa natalizia di
beneficienza. Ieri mattina l’attività è stata trasferita nelle sale
messe a disposizione dal Comune di Sperlonga, all’interno
dell’auditorium ex chiesa nel centro storico, dove la vendita
prosegue fuino al 24 dicembre.
Le indagini
I carabinieri non escludono
nessuna pista.
Si indaga negli affari
ma anche altrove.
«È tornato il clima criminale»
ha commentato Bruno Fiore (Pd).
Un botto fortissimo
DISTRUTTI LA VETRATA
ANTIPROIETTILI
E GLI INFISSI IN METALLO
LA DEFLAGRAZIONE HA COLPITO LA SEDE DI “LUPA 2000” IN CORSO APPIO CLAUDIO
Bomba all’immobiliare
I criminali hanno agito nella notte tra venerdì e sabato, durante il temporale
Irene Chinappi
Pareva una bomba al tritolo. In ogni
modo qualcosa di molto potente. Una
deflagrazione che he rimbombato fino
in periferia e che si è confusa con il temporale. Ma in Corso Appio Claudio
poco dopo l’una nella notte tra venerdì e
sabato, qualcuno ha piazzato un ordigno
esplosivo. Sotto la pioggia e i fulmini i
criminali hanno attraversato indisturbati
il centro storico fino a raggiungere la
sede dell’agenzia “Lupa Immobiliare
2000” (con sedi anche a Roma e a
Formia) di Sandro Tucciarone, noto
geometra del luogo, sulla settantina,
conosciuto in città anche come titolare
di un agriturismo immerso nel verde
della periferia fondana.
I malviventi giunti sul posto hanno
dunque estratto il marchingegno, probabilmente di fabbricazione artigianale, e
lo hanno posizionato a terra, in corrispondenza dell’ingresso principale,
che dà sul vicoletto Santa Maria. Lo
hanno piazzato sul pianerottolo di
marmo in un angolo dell’uscio. Poi
hanno acceso la miccia e si sono allontanati.
Pochi minuti dopo l’una, quando tutta la
città era immersa nel sonno e comunque
rintanata nelle abitazioni per il temporale in corso, il dispositivo è espoloso.
Un botto violentissimo provocato da
una miscela dall’alto potenziale esplosivo. Dosata a pennello dagli autori, evidentemente, per poter frantumare la
vetrata antiproiettili dell’agenzia. E non
solo.La deflagrazione ha perfino piegato la struttura metallica degli infissi, ha
scardinato il pavimento e fatto crollare
una lastra di marmo dal soffitto. L’onda
d’urto si è ripercossa pure sui palazzi
dirimpetto, dove hanno sede diversi
uffici legali e un centro commerciale.
Anche i vetri di alcune di quelle finestre
sono andati distrutti.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri
della stazione locale, diretti dal comandante della compagnia di Gaeta, Daniele
Puppin, che hanno sigillato il negozio e
effettuato tutti i rilievi necessari allo
svolgimento delle indagini.
Al momento non è esclusa nessuna
ipotesi. Gli inquirenti stanno cercando
di capire se il gesto che con molta probabilità era diretto al titolare dell’agenzia, sia legato al mondo degli affari.
Non è escluso che possa essersi trattato
di un’azione vandalica fine a sé stessa
ma le condizioni climatiche e le modalità utilizzate dai malviventi rendono
poco credibile questa ipotesi.
Certo è che era da tempo che Fondi non
si svegliava da notti criminali come
questa.
«Tornano gli attentati - è il commento
del consigliere del Pd Bruno Fiore dopo un periodo di sonni tranquilli.
Conoscendo il titolare dell’agenzia mi
permetto di escludere qualsiasi suo col-
legamento con la criminalità organizzata. Il problema è che il grosso lavoro che
stanno facendo le forze dell’ordine sul
nostro territorio, grazie anche all’impegno del questore Niccolò D’Angelo prosegue Fiore - non basta. Bisogna fare
di più. Che fine hanno fatto le indagini
di tutti gli attentati degli anni scorsi?».
Lo stesso Fiore era stato colpito da un
“avvertimento” un anno fa. Ma da allora non ha più saputo nulla sull’epsodio.
Come lui tanti altri sono stati i destinatari di attentati incendiari sui quali è
calato il silenzio.
Intanto lunedì arriveranno a Fondi una
trentina di esperti da tutta Italia che tratteranno a porte chiuse il tema dell’usura. Un convegno organizzato da
Sos Impresa che servirà a fornire informazioni e strumenti fondamentali a chi
è vittima di una terribile piaga. Quella
che a Fondi e nei comuni limitrofi ha già
mietuto troppe vittime.
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Il Territorio
Domenica 19 Dicembre 2010
Enogastronomia
SULLE TAVOLE DEI PONTINI SARANNO I PIATTI E I PRODOTTI LOCALI A FARLA DA PADRONE
Natale, ecco tutte le ricette
SECONDO UNA RICERCA DELLA CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA
NOVE FAMIGLIE ITALIANE SU DIECI ACQUISTERANNO ESCLUSIVAMENTE
SPECIALITÀ ALIMENTARI NAZIONALI, CON GRANDE ATTENZIONE ALLA TIPICITÀ
(Confederazione nazionale dell’agricoltura) nove famiglie italiane su dieci, per
Natale, acquisteranno esclusivamente specialità alimentari nazionali, con grande
attenzione alla tipicità e al legame con il
territorio. Le produzioni nostrane vengono,
infatti, considerate più sicure e di maggiore
qualità rispetto a quelle che vengono dall’estero. E così le famiglie italiane, sottolinea la Cia, non faranno compere folli e
voluttuarie per prodotti esteri, come il salmone, le ostriche, il caviale e la frutta esotica. A vincere sarà il prodotto nazionale e
la sua inimitabile tradizione. Sulle tavole
troveremo carni, insaccati, formaggi, ortofrutta, vino e spumanti delle nostre terre. E
questi ultimi ancora una volta supereranno
lo champagne.
Roberto Campagna
S
paghetti o al tonno o
alle vongole. Sono
questi i primi piatti
della cena della Vigilia
dei pontini. Se i spaghetti al tonno vengono preparati nelle famiglie dei
monti della provincia, quelli alle
vongole nelle case delle città
costiere. E se in queste case
come secondo viene servito
pesce, le specie più pregiate
cotte in particolare al forno, sui
monti a farla da padrone sono il
baccalà, cucinato in tutte le
maniere, le alice e le sarde fritte
dorate. Sui Monti Lepini per la
cena della Vigilia si preparano
anche le verdure pastellate e
rostampàte o castagne stampàte.
Le rostampàte sono una pietanza umilissima, i cui ingredienti
sono soltanto un po’ di castagne secche, cinque misere foglie
di alloro e un pizzico di sale.
Dopo aver abbrustolito le castagne ed averle pulite sia della
buccia esterna che della buccia
interna, si mettono in una pila di
coccio piena d’acqua con l’aggiunta del sale e delle foglie di
alloro e si lasciano cucinare
davanti alla fiamma di un camino. La loro è una cottura lenta
che dura l’intero pomeriggio
della vigilia di Natale. Si tratta,
o almeno si trattava di una sorta
di rito propiziatorio, che avrebbe dovuto favorire un buon
Natale e un felice anno nuovo.
Molto profumato per via dell’alloro, dal sapore dolciastro, è un
piatto da consumare caldo. Si
mangia a mo di minestra, subito
dopo cena. Invece, nel pranzo di
Natale dei pontini spadroneggia
la carne: pollo al forno con patate, abbacchio, tacchino e coniglio (presente in particolare
sulle tavole dell’isole della provincia). Come primi piatti in
genere vengono preparate paste
ripiene: agnolotti, tortellini,
lasagne e cannelloni. E nelle
zone che per tradizione si mangiano le fettuccine, vengono
condite quasi sempre con un
ragù di carne. E proprio le fettuccine, condite anche con funghi e tartufo, sono il piatto principe del pranzo di Natale sui
Monti Lepini. Precedute però
dal brodo di gallina con i quadrucci. Da anni ormai in provincia di Latina, per le feste natalizie, si consumano solo piatti
della tradizione e prodotti locali.
Questa tendenza ora è stata registrata anche a livello nazionale.
Secondo una ricerca della Cia
L’appuntamento dei golosi con il vino soave
Mille sapori in tre solestrade
Iniziata il 12 novembre scorso, la seconda edizione di “Tre strade per mille sapori” si
conclude la fine di dicembre. La rassegna è promossa dalla Strada del vino Soave, da
Terradeiforti e Volpolicella. Ventiquattro ristoranti e 30 cantina, che si possono anche
visitare, stanno facendo gustare ai turisti le specialità del territorio attraverso un menu
di quattro portate, dall’antipasto al dolce, diverso per ogni ristorante, a un costo che va
da 25 a 37 euro, vini inclusi. Ad ogni portata viene abbinato un vino locale: con gli
antipasti (pesce di lago, formaggio Monte Veronese dop e salumi della Lessinia) viene
servito il Soave, il bianco più famoso d’Italia. I primi piatti (ravioli di castagne, bigoli
al torchio al ragù di fagianella, fettuccine al tartufo nero el Baldo) sono accompagnati
con i vini rossi di media struttura, freschi e dai profumi fragranti, come il Valpolicella,
mentre i secondi impegnati, come brasati, tagliate e bolliti, vengono proposti accanato
a rossi importanti e strutturati come il L’Amarone della Valpolicella, l’Enantio e il
Cassetta della Terradeiforti. Infine, i dolci vengono accompagnati con il Recioto di
Soave Docg, perfetto con torte dal sapore delicato e il brasadelo, dolce tipico di queste
zone, e con il Recioto della Valpolicella, più indicato per dolci a base di frutta rossa e
cioccolato.
LA RICERCA
ACQUISTI
DIRETTI
FATTI IN AZIENDA
In particolare, a detta dei ricercatori della
Cia, gli italiani per i loro acquisti natalizi si
serviranno dei mercatini agricoli. “Con la
vendita diretta – puntualizzano - i prezzi
risultano decisamente più bassi rispetto ai
centri commerciali e ai negozi delle città.
Acquistando soprattutto nelle aziende si può
risparmiare dal 20 al 30%. E di questi tempi
non è certo cosa di poco conto. In fattoria e
nei mercatini degli agricoltori si trova esclusivamente “made in
Italy” e tipicità.
Dalle verdure alla
frutta, dal latte fresco ai formaggi stagionati, al vino, dall’olio d’oliva al
pane, alla pasta, ai
dolci fatti in casa,
dalle marmellate
alle conserve, dai
salumi alle mozzarelle alle carni bovine, suine e ovicaprine. Ma anche tanti prodotti a denominazione d’origine, che rappresentano un patrimonio inestimabile del
nostro agroalimentare. Nelle aziende agricole si acquista a prezzi molto più contenuti
rispetto a quelli praticati nei supermercati,
nei mercati rionali, nei negozi tradizionali,
ma soprattutto c’è la garanzia della qualità e
della freschezza. Una scelta sulla quale è
d’accordo oltre il 75 per cento degli italiani”.
La ricetta
LA RASSEGNA
La vetrina dell’enogastronomia
della regione Lazio
Aperto il tradionzale stan dell’aeroporto di Fiumicino
Uno spazio per promuovere l’enogastronomia laziale. L’ha aperto l’assessorato regionale alle Politiche agricole presso gli arrivi internazionali dell’aeroporto di Fiumicino.
Si tratta, in pratica, di una vetrina dell’Enoteca regionale Palatium che resterà aperto
fino a dopo le feste natalizie. Il suo obiettivo: far scoprire e conoscere ai turisti in arrivo nella capitale, non solo le bellezze artistiche e storiche dei territori della regione
Lazio, ma anche le sue eccellenze enogastronomiche. Lo stand, in un’area di 12 mq,
ospita il meglio della produzione agricola laziale: circa 50 etichette di vini certificati
Doc e Igt, tra bianchi, rossi, i tipici liquori del Lazio quali il nocino, la genziana, il
castagnino e la sambuca. Ad accompagnare i vini ci sono, inoltre, i prodotti tipici e di
qualità delle migliori imprese agricole del Lazio. Imprese che, coniugando tradizione
e innovazione, oggi rappresentano le migliori opportunità di sviluppo per il settore e
un volano per tutta l’economia regionale. Tra i protagonisti, sul banco d’esposizione,
si possono trovare una gran varietà di salumi, legumi tipici, sott’oli, nocciole dei Monti
Cimini, pasticceria secca, cereali, pasta di grano duro, miele e una scelta di biscotti preparati secondo la tradizione kasher. Lo stand si trova presso il Terminal T.
La zucca al forno
dei Monti Lepini
Un altro caratteristico piatto del pranzo di
Natali sui Monti Lepini è la zucca al forno.
Zucca che viene tagliata a listarelle la sera
prima della Vigilia e lasciata scolare sotto sale
per tutta la notte. Il giorno dopo si infarina, si
distribuisce in una teglia, si sala, si condisce
con un po’ di peperoncino e abbondante olio
extravergine e si inforna. Si sforna soltanto
quando è ben dorata e croccante.
Cultura
Latina
Domenica 19 Dicembre 2010
Il Territorio
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DOMANI UN ECCEZIONALE APPUNTAMENTO IN OCCASIONE DEL QUARANTENNALE DELL’ASSOCIAZIONE,
CHE SI TRASFORMA IN FONDAZIONE: GRANDE KERMESSE MUSICALE ALLE 19 AL TEATRO CAFARO,
PRECEDUTAALLE 17 DALL’INCONTRO “TRA MEMORIA E FUTURO - CONVERSAZIONE E RIFLESSIONI”
Canino e von Arx, concerto per il Campus
Luisa Guarino
Giornata importantissima quella di domani, 20 dicembre, per il Campus internazionale di musica, che a distanza di quarant’anni esatti dal suo primo concerto
diverrà ufficialmente Fondazione, con un
atto formale in mattinata davanti al notaio. L’unicità della giornata sarà ribadita
dall’incontro “Memoria e futuro del
Campus - Conversazione e riflessione”
che si svolgerà nella sala del Teatro
Cafaro del capoluogo, con inizio alle 17:
parteciperanno l’architetto Riccardo
Cerocchi con i soci del Campus e alcuni
degli artisti che lo hanno accompagnato
in questo lungo, impegnativo e affascinante percorso musicale: tra essi Bruno
Canino, Fabrizio von Arx, i musicisti
pontini Roberto Prosseda e Claudio
Paradiso. Alle 19, sempre all’interno del
Cafaro, si terrà il “Concerto per i quaranDA NON MANCARE STASERA A FORMIA
“DANZANDO SUL PIANOFORTE”
DI PEZONE E TUCCINARDI,
IL DUO PIANISTICO ITALIANO
t’anni del Campus” che avrà come protagonisti due artisti molto noti al pubblico
pontino e da esso molto amato: Bruno
Canino, che ha diretto la Stagione di concerti del Campus e da più di trent’anni
affascina con le sue straordinarie performance i musicofili pontini e non solo, e
Fabrizio von Arx, giovane violinista con
eccezionali doti interpretative, come possono confermare gli habitué di questi
Latina
“Quando le volpi si
sposano”, oggi la
presentazione del libro
di Rossana Carturan
BRUNO CANINO
concerti: doti che il musicista ha perfezionato con Corrado Romano ai Corsi di
Sermoneta, che ha frequentato per diversi
anni. Il Campus ha scelto dunque per questo eccezionale concerto che ha tutte le
caratteristiche dell’evento, uno dei suoi
docenti storici e un ex allievo, entrambi
membri del suo comitato artistico, nonché eccellenze e ‘colonne’ di quattro
decenni di attività ad altissimo livello.
Nel concerto di domani sera Fabrizio von
Arx al violino e Bruno Canino al pianoforte eseguiranno “Sonata in la min. n. 1
op. 105” di Robert Schumann; “Suite italienne” di Igor Stravinsky; “Sonate en la
majeur” Di César Franck; “Polanaise de
concert Opus 4” di Henryck Wienawski.
Il biglietto d’ingresso costa 10 euro intero
(8 ridotto). Info: tel. 0773.605551605550; [email protected];
www.campusmusica.it.
Con questa splendida manifestazione il
Campus saluta i soci, gli amici e tutto il
suo pubblico, dando loro appuntamento
al 1° gennaio 2011 al Teatro D’Annunzio
per l’atteso Concerto di Capodanno.
FABRIZIO VON ARX
Ma prima ancora di tutto questo, chi vive
a Formia o si trova da quelle parti, certamente non vorrà perdere un’altra bella
occasione offerta dal Campus internazionale di musica per i suoi quarant’anni.
Questa sera alle 19 infatti la chiesa del
Sacro Cuore di Gesù ospiterà il concerto
“Danzando sul pianoforte” del Duo pianistico italiano, composto da Gabriele
Pezone e Leone Keith Tuccinardi, realizzato in collaborazione con l’Associazione
musicale “Ferruccio Busoni”. Ingresso
unico 2 euro. Entrambi i giovani artisti
hanno frequentato il Conservatorio
Ottorino Respighi, dove si sono diplomati. I brani in programma sono: Edvard
Grieg, “Peter Gynt , suite n.1” (Il mattino,
La morte di Aase, la danza di Anitra,
Nell’antro del re della montagna);
Johannes Brahms, “Danze ungheresi n.
1,2, 3, 4 e 5”; Antonio Dvoràk, “danza
slava in mi min. op. 72 n.2” “Danza slava
in do magg. Op. 46 n.2”; Ferruccio
Busoni, “Danze finlandesi”, Nikolai
Rubinstein, “Tarantella in sol min. per
pianoforte a quattro mani”.
Teatro D’Annunzio
Luca De Filippo, tra menzogna e verità
Oggi doppia rappresentazione per “Le bugie con le gambe lunghe”
Solo le bugie dei bambini hanno le gambe corte: non coprono mancanze gravi, al massimo qualche marachella. Ben diverse sono le bugie degli adulti, che si muovono tra ipocrisia e menzogne
e sono capaci di durare una vita intera. Ecco perché Eduardo le definisce “con le gambe lunghe”,
e intitola così la commedia scritta nel ’46, subito dopo il grande successo di “Filumena
Marturano”, che sarà rappresentata oggi al Teatro D’Annunzio di Latina, con un doppio spettacolo alle 17.30 e alle 21. Prodotto da Elledieffe, il testo è interpretato, oltre che da Luca De Filippo
nel ruolo del protagonista, Libero Incoronato, da un nutrito gruppo di bravi attori: Nicola Di Pinto,
Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi (figlia del grande regista Francesco Rosi, e a fianco di Luca anche in “Questi fantasmi” diretto dallo stesso Rosi), Massimo De Matteo, Gioia
Miale, Giuseppe Rispoli, Antonio D’Avino, Chiara De Crescenzo, Alessandra D’Ambrosio,
Carmen D’Annibale. Scene di Gianmaurizio Fercioni; costumi Silvia Polidori; luci Stefano
Stracchini, fondale Giacomo Costa. “Le bugie con le gambe lunghe” è stato fino allo scorso 5
dicembre sul palcoscenico del Teatro Quirino di Roma: la tappa odierna a Latina fa parte di una
lunga tournée che porterà Luca De Filippo e la sua compagnia nei teatri di tutt’Italia fino a maggio. Sempre in bilico tra sorriso e amarezza, la commedia di Eduardo pone ancora una volta sotto
la lente di ingrandimento una microsocietà senza passioni nella quale tutto è oggetto di traffico,
anche e soprattutto la famiglia. L’unico personaggio capace di verità e dignità è Graziella, una giovane donna con un passato di prostituta, che vorrebbe rifarsi una vita con Libero. Alla fine il protagonista, annunciando finalmente il suo matrimonio con la donna, compie un gesto di sostanziale libertà e allo stesso tempo di provocazione, quando ne dichiara le origini aristocratiche proprio
davanti a quelle persone che perfettamente conoscono il passato della sua futura moglie. Così
come del resto lui conosce il loro. Insomma l’eterno gioco delle parti: basta far finta di crederci.
"Quando le volpi si sposano" è il titolo del libro di Rossana Carturan,
Navarra editore, che verrà presentato
oggi alla presso la
Scuola Civica di
Musica di via
Polonia a Latina.
La storia narra di
Margherita, una
ragazza che dopo
anni di lontananza,
richiamata
dalla capostipite
della famiglia,
ritorna nella sua
casa di campagna.
Totalmente ignara del motivo che ha
spinto la nonna Esmeralda a ricercarla, Margherita sarà costretta a rivivere emozioni accantonate, e a riappropriarsi di quella parte del passato
rimasta in bilico tra verità e leggenda,
tra omissione e mistificazione.
L’aspetta ciò che mai avrebbe creduto, con la mente tornerà indietro nella
Francia degli anni ’20 e nella poesia
di Paul Valéry, ma esperienza ancora
più shoccante sarà entrare sotto delle
grotte a venti metri di profondità e
scoprire una triste realtà.
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Il Territorio
Domenica 19 Dicembre 2010
Golfo
Mof, rapina
a mano armata
Un bandito ha assalito Massimo Trullio all’ingresso del Mof
e gli ha rubato 15mila euro in contanti. Erano gli stipendi destinati
ai lavoratori della cooperativa Euro Service, rimasti a mani vuote
In breve
I.C.
Minturno, 8 mesi
al ladro del bar Haiti
Ha collaborato con la giustizia, dichiarando le generalità del suo complice. Il giudice del tribunale di
Gaeta, Alessio Caperna, ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dall’avvocato Maiorano e ha
condannato il 27enne di Mondragone che aveva scassinato e derubato il bar Haiti a Minturno in piena
notte, a 8 mesi di carcere con sospensione della pena.
Il ladro era stato acciuffato dai carabinieri del Norm
con un bottino consistente in sigarette e denaro.
Irene Chinappi
Un assalto studiato nei particolari.
Massimo Trullio, un uomo sulla
50ina, presidente della cooperativa Euro Service che gestisce il
lavoro di alcuni operai all’interno
del Mof, ha parcheggiato al parcheggio di viale Piemonte venerdì
sera, attorno alle 19 e 30. È sceso
dalla sua auto e si è incamminato
verso l’ingresso della struttura.
Che è controllato e limitato solo a
chi è autorizzato. E infatti il bandito che lo ha assalito per derubarlo lo ha fatto prima che lui arrivasse sulla soglia. Ad una distanza che gli permetteva di non essere visto dai guardiani della sbarra.
Ma dalla sua, certamente, c’erano
anche il buio e il maltempo.
Massimo Trullio non ha avuto
nemmeno il tempo di realizzare.
Aveva con sé i 15mila euro con i
quali avrebbe pagato i dipendenti
della cooperativa. Pagamenti che
venivano effettuati periodicamente in una data sempre diversa,
all’incirca a metà di ogni mese, e
con modalità che venivano rese
note ai lavoratori volta per volta.
Per sicurezza Trullio usava cambiare anche tragitto. Andarsene in
giro con migliaia di euro in contanti non lo faceva sentire protetto.
Pagava in contanti perché gli operai non avevano gran dimestichezza con le banche e preferivano i liquidi. Così ogni mese organizzava i pagamenti in un certo
modo, per non incappare in facili
agguati durante il trasporto dei
soldi.
È chiaro dunque che se è andato
così sul sicuro, il malvivente
sapeva esattamente come si sarebbe mosso Trullio venerdì sera.
Forse lo conosceva, forse qualcuno gli ha dato una soffiata, forse
ha studiato tutto da solo. Fatto sta
che si è avvicinato a lui, gli ha
puntato la pistola contro e gli ha
intimato di consegnarli tutto il
denaro. Il poveretto, debole di
cuore, non ha battuto ciglio e ha
consegnato i 15mila euro nelle
mani del ladro che si è immediatamente dileguato lasciando
disperdere ogni traccia di sé.
Sulla vicenda indagano i carabinieri del comandante Daniele
Puppin della Compagnia di Gaeta
e quelli della locale stazione.
Gaeta, in aula i testi
del processo Serfina
Sperlonga, moto rubata finisce
nelle mani dei criminali calabresi
IreChina
Era arrivato fino a Sperlonga il clan del pizzo di Cosenza. Nulla a che
vedere con l’usura. Ma il sodalizio tra la malavita cosentina e i casalesi aveva dato vita ad una rete di riciclaggio di auto rubate. Berline, per
lo più, provenienti da più zone d’Italia e che per un certo periodo venivano fatte sparire. Poi rispuntavano e venivano reimmesse sul mercato
con documenti, targhe e immatricolazioni completamente nuovi. Il
prezzo era dimezzato e in alcuni casi gli acquirenti erano anche a conoscenza della provenienza dei veicoli.
È quanto emerso dall’inchiesta “Telesis” della Procura di Catanzaro,
che ha ricostruito la compravendita di dieci auto che sarebbero state
acquistate da Vincenzo Foggetti a Pompei, senza tuttavia mai pagarle.
Nelle carte dell'inchiesta vengono ricostruiti altri episodi di riciclaggio
come quello relativo ad una BmwX5, rubata a Sperlonga e ceduta da
Vincenzo Foggetti a una concessionaria del catanzarese con numero di
targa alterato e documenti di circolazione rubati in Belgio.
Un business che sarebbe stato gestito con il clan dei casalesi secondo
uno schema semplice e redditizio: i malacarne casertani procuravano le
auto che poi venivano girate ai cosentini per la vendita. Tra le vittime,
dunque, anche il proprietario di una moto rubata a Sperlonga finita oggi
nelle mani del clan.
Fondi, riconosciuto e arrestato
rapinatore che si aggirava tra i negozi
Aveva fermato una rumena che si aggirava tra i negozi del centro e
l’aveva obbligata a svuotare il portafogli. Un pregiudicato di 36 anni,
di Fondi, è stato acciuffato dagli agenti del commissariato di via
Evangelista, diretti dal vice questore Massimo Mazio. L’uomo è stato
riconosciuto dalla vittima, fermato ed arrestato dopo gli accertamenti di rito. Dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria del reato di
rapina.
Nel frattempo i poliziotti di Fondi hanno intensificato i controlli nei
giorni scorsi grazie anche al supporto delle unità anticrimine giunte
dalla capitale. Sei i posti di blocco posizionati lungo le strade locali
dove gli agenti hanno sottoposto a controllo conducenti e veicoli.
Al setaccio anche due esercizi pubblici, due internet point, due armerie e nove attività commerciali. Quattro le sanzioni amministrative
scattate nei confronti dei responsabili.
L’attenzione del giudice Alessio Capena si concentra
sui consulenti finanziari dopo le dichiarazioni rilasciate dal maresciallo della finanza Roberto Nardella,
davanti al tribunale di Gaeta.
Al centro della vicenza la società gaetana Serfina
Italia Spa che ha filiali anche a Itri, Sperlonga e Fondi
e che avrebbe coinvolto nel suo fallimento ben 1700
investitori nel 2004. Secondo gli inquirenti i consulenti finanziari dovranno rispondere di sollecitazione
abusiva al pubblico risparmio. Nardella ha confermato infatti che gli imputati sollecitavano gli investimenti svolgendo un’attività di porta a porta e quindi
non prevista dalla legge. Inoltre, ha affermato il maresciallo «non risultano iscritti a nessun albo dei promotori”. Il processo è rinviato al prossimo febbraio
quando saranno ascoltate le parti lese.
Formia, direttissima
dopo due anni
Nel 2008 non parlava italiano, quando fu arrestato per
inosservanza del decreto di espulsione dal territorio
italiano. E non essendoci un interprete il processo fu
rinviato. Maurad Huseuf ora si è presentato davanti al
giudice Rosanna Brancaccio del tribunale di Gaeta.
Nei suoi confronti il pubblico ministero ha chiesto la
condanna a due mesi di reclusione e trecento euro di
multa. Il legale difensore, De Cristoforo ha chiesto
invece la sua assoluzione.
Ponza, turismo
penalizzato senza Adsl
Sull’isola non c’è l’adsl e l’Ascom scrive alla
Telecom.
Vincenzo
Zottola
presidente
Confcommercio di Latina e Tommaso Tartaglione
dell’ Ascom di Ponza, hanno espresso la loro preoccupazione per il mancato sviluppo e visibilità
dell’isola derivante dal grave disservizio.
«Internet è diventato un canale consolidato ed una
risorsa indispensabile per il turismo in tutte le sue
forme sia per gli utenti che acquistano ma anche
per gli imprenditori che vendono» si legge nella
lettera. Ma Ponza è tagliata fuori. «Tale situazione
penalizza enormemente non solo gli operatori
commerciali ma anche chiunque abbia necessità di
utilizzare la "rete" per finalità professionali o di
solo contatto con il resto del mondo».
Azione Cattolica
IL DIALOGO
919
Domenica 19 Dicembre 2010
Gli auguri scomodi di Don Tonino
Riflessioni alla vigilia del Santo Natale per coloro che ancora desiderano ragionare
Dal Centro Nazionale dell’Azione Cattolica
M
ancano pochi giorni a
Natale e le strade
brulicano di gente che
affolla sempre più negozi, ipermercati e grandi magazzini.
C’è da giurarci, nonostante la
crisi anche quest’anno, come
ogni anno, la maggior parte
degli italiani spenderà buona
parte dei propri stipendi in
regali di Natale. Più di un miliardo di euro è quanto si stima
andrà via in pacchi e pacchetti
per amici e parenti, senza contare, ovviamente, i soldi che gli
italiani spenderanno per il
cosiddetto cenone e pranzo di
Natale. L’iconografia della
Natività _ e non è solo questione di Stalla o di Grotta _
inviterebbe ad altro, alla sobrietà, per esempio. Eppure, la
nascita di Gesù per troppi di noi
è solo occasione di spesa, baldoria e business. A tutti,
dunque, in questi giorni di
luminarie dedichiamo gli
“auguri scomodi” di don
Tonino Bello. Per riflettere.
Carissimi, non obbedirei al mio
dovere di vescovo se vi dicessi
“Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio
infastidire. Non sopporto infatti
l’idea di dover rivolgere auguri
innocui, formali, imposti dalla
routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che
qualcuno li respinga al mittente
come indesiderati. Tanti auguri
scomodi, allora, miei cari
fratelli! Gesù che nasce per
amore vi dia la nausea di una
vita egoista, assurda, senza
spinte verticali e vi conceda di
inventarvi una vita carica di
donazione, di preghiera, di
silenzio, di coraggio. Il
Bambino che dorme sulla
paglia vi tolga il sonno e faccia
sentire il guanciale del vostro
letto duro come un macigno,
finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un
marocchino, a un povero di
passaggio. Dio che diventa
uomo vi faccia sentire dei
vermi ogni volta che la vostra
carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto
dei vostri giorni, la schiena del
prossimo, strumento delle
vostre scalate. Maria, che trova
solo nello sterco degli animali
la culla dove deporre con
tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi
feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza
ipocrita accetterà che il bidone
della spazzatura, l’inceneritore
di una clinica diventino tomba
senza croce di una vita soppressa. Giuseppe, che nell’affronto
di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne,
disturbi le sbornie dei vostri
cenoni, rimproveri i tepori delle
vostre tombolate, provochi
corti circuiti allo spreco delle
vostre luminarie, fino a quando
non vi lascerete mettere in crisi
dalla sofferenza di tanti genitori
che versano lacrime segrete per
i loro figli senza fortuna, senza
salute,
senza
lavoro.
Gli angeli che annunciano la
pace portino ancora guerra alla
vostra sonnolenta tranquillità
incapace di vedere che poco più
lontano di una spanna, con
l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano
ingiustizie, si sfratta la gente, si
fabbricano armi, si militarizza
la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della
fame. I Poveri che accorrono
alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città
dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi
volete vedere “una gran luce”
dovete partire dagli ultimi. Che
le elemosine di chi gioca sulla
pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce
comprate con le tredicesime di
stipendi multipli fanno bella
figura, ma non scaldano. Che i
ritardi dell’edilizia popolare
sono atti di sacrilegio, se
provocati da speculazioni corporative. I pastori che vegliano
nella notte, “facendo la guardia
al gregge “, e scrutano l’aurora,
vi diano il senso della storia,
l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi
ispirino il desiderio profondo di
vivere poveri che è poi l’unico
modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca
la speranza.
Dall’Acr tanti sentiti auguri
al nostro caro Arcivescovo
Simona Gionta
C
ome ogni anno un gruppo di acrini ha portato
gli auguri di un sereno
Natale a sua ecc. l’arcivescovo Fabio Bernardo D’Onorio
a nome di tutti i ragazzi della
nostra diocesi. Per l’anno del
“C’è di più” è stata scelta la
comunità parrocchiale di San
Paolo di Gaeta come segno di
rinascita e impegno per la difficile realtà di Gaeta in calo
negli
ultimi
anni.
Un’occasione che sprona a
fare sempre meglio per riavvicinare i ragazzi ai cammini
dell’AC. I ragazzi accolgono
il Pastore con i canti che da
sempre contraddistinguono lo
stile ACR; chiacchiere, barzellette, scherzi e scambi di
regali costellano l’incontro. I
bambini
portano
all’Arcivescovo un cartellone
colorato per i loro auguri raccontando quanto di bello
fanno durante gli incontri di
ACR. Un dialogo tra generazioni, tra la guida della nostra
Chiesa e il futuro delle nostre
comunità, tra il buon maestro
e gli alunni pronti ad appren-
dere. Una bella tradizione che
l’Ac diocesana porta avanti
per far sentire la sua presenza
e coinvolgere di anno in anno
una realtà diversa che si sente
onorata e partecipe di un meccanismo
più
grande.
L’Arcivescovo consegna ai
ragazzi e agli educatori le letterine di auguri di buone feste
scritte di suo pugno a rappresentanza di tutte quelle che
arriveranno nelle case dei
ragazzi della diocesi tramite la
distribuzione nei gruppi parrocchiali: “Carissimi, il mio
affettuoso augurio per il
Natale affinché la venuta di
Cristo Gesù sia quel c’è di più
che allieti menti e cuore.
Anche alle vostre famiglie il
mio pensiero”.Il Pastore si
intrattiene con i bambini chi
incuriositi chi emozionati per
avere davanti una figura tanto
importante che gioca con loro.
Chiude l’incontro l’inno dell’anno ed una foto finale di
gruppo che rimarrà nei ricordi
di quei ragazzi, degli educatori, della comunità parrocchiale. Il pastore strappa il patto,
dopo qualche gioco di matematica con i bambini, di tornare il prossimo anno con un
numero doppio. Davvero possiamo dire che nell’aria c’è
ancora di più.
920
IL DIALOGO
Domenica 19 Dicembre 2010
Gaeta ricorda don Cosimino
Celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo e intitolazione di un largario
Lino Sorabella
I
l parroco don Stefano
Castaldi della Comunità
Parrocchiale di San Paolo
Apostolo in Gaeta, il Comitato
Giovani Don Cosimino e il
Comune di Gaeta invitato tutti
alla cerimonia di intitolazione
del Largo Don Cosimino
Fronzuto, antistante la Sala
Papa Giovanni XXIII – Piazza
Trieste che si terrà domenica
prossima 19 dicembre 2010
con il seguente programma:
alle
10.00
Celebrazione
Eucaristica presieduta da S.E.
Mons.
Fabio
Bernardo
D’Onorio Arcivescovo di
Gaeta, alle 11.00 Inaugurazione
Largo Don Cosimino Fronzuto.
L’iter burocratico prese il via
nel novembre del 2009 quando
il comitato “Giovani Don
Cosimino” consegnò la richiesta di intitolazione del Largo
alla memoria di Don Cosimino
Fronzuto, parroco di San Paolo
Apostolo dal 1968 al 1989. La
documentazione raccolta, che
ha visto l’adesione di tanti cittadini di Gaeta e non solo, era
stata ufficialmente consegnata
al Sindaco di Gaeta, Antonio
Raimondi e alla Commissione
Toponomastica dello stesso
Comune. In occasione del ventennale del ritorno alla casa del
padre di Don Cosimino, i
“suoi” ragazzi, con il fondamentale sostegno di Don
Stefano Castaldi, Parroco di
San Paolo Apostolo, sono stati i
promotori di queste iniziativa
in segno di gratitudine per
quanto fatto dall’amato e mai
dimenticato sacerdote diocesano che nell’adesione alla spiritualità del Movimento dei
Focolari, ha trovato uno strumento importante per crescere
nella sua vocazione battesimale
e sacerdotale. Adesso, nel ringraziare quanti hanno contri-
buito con la propria firma alla
petizione popolare e la celerità
dell’Amministrazione
Comunale di Gaeta che ha dato
seguito con atti ufficiali alla
richiesta approvando il progetto, domenica 19 dicembre il
Sindaco di Gaeta dott. Antonio
Raimondi intitolerà a don
Cosimino Fronzuto, il largo
adiacente la sua amata parrocchia di San Paolo. Il presbitero
don Cosimino Fronzuto è rimasto in modo indelebile nel
cuore di tutti coloro che lo
hanno conosciuto ed amato e
non poteva essere altrimenti. Il
Santo Padre Giovanni Paolo II
durante la sua visita pastorale a
Gaeta si recò a fargli visita e
trovò un sacerdote sereno nella
sofferenza. Don Cosimino
Fronzuto ha offerto la sua
malattia e la sua agonia alla
Chiesa e al nostro Padre
Celeste.
Presentazione a Roma della Marcia
della Pace di fine anno ad Ancona
n evento nel quale
l’Arcidiocesi crede
fermamente.
La
Conferenza
Episcopale
Italiana
UFFICIO
NAZIONALE PER LA
COMUNICAZIONI
SOCIALI comunica che
sarà presentata a Roma alle
12.30 presso la Sala della
Presidenza
dell’Azione
Cattolica Italiana in Via
della Conciliazione 1, 2°
piano il 22 dicembre 2010, la
43ª Marcia della Pace che si
terrà il 31 dicembre 2010 a
Ancona. Interverranno S.E.
MONS.
GIANCARLO
MARIA
BREGANTINI,
PRESIDENTE
DELLA
COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI
SOCIALI E IL LAVORO,
LA GIUSTIZIA E LA
PACE. MONS. VITTORIO
NOZZA, DIRETTORE DI
CARITAS
ITALIANA,
DON NANDINO CAPOVILLA, COORDINATORE
NAZIONALE DI PAX
CHRISTI ITALIA. MODERA DON IVAN MAFFEIS,
U
Auguri di Buon Natale dalla Redazione
del Settimanale Il Dialogo a tutti i suoi lettori. Domenica prossima i giornali non
saranno in edicola e pertanto diamo
appuntamento al nuovo anno 2011.
Continueremo a servire con passione i
nostri lettori, con un traguardo raggiunto
di 139 edizioni settimanali sinora pubblicate per complessive pagine 922.
Nel panorama della stampa cattolica diocesana ci siamo posizionati in un ruolo di
riguardo.
Il Dialogo
arcivescovo.ufficio
[email protected]
349-4442512
Mons. Giancarlo Maria Bregantini
VICE DIRETTORE UFFICIO NAZIONALE PER LE
COMUNICAZIONI
SOCIALI. Nel corso della
Conferenza Stampa verranno illustrati i momenti più
importanti della Marcia che
si svolge ad Ancona, città
dove si terrà a settembre
2011
il
Congresso
Eucaristico Nazionale. Si
rifletterà
sul
recente
Messaggio del Santo Padre
per la 44ª Giornata
Mondiale della Pace dal titolo Libertà religiosa, via per
la pace. (In pagina 922 la
locandina dell’evento).
Settimanale diocesano fondato il 9 maggio 2008
Direttore Editoriale
Mons. Fabio Bernardo D’Onorio
Arcivescovo di Gaeta
Direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni
Sociali
Don Antonio Centola
Editorialista
Don Francesco Guglietta
Direttore del settimanale
Diac. Marcello Caliman
Elaborazione grafica
Manuel Ricuperato
Redazione
Simona Gionta
Lino Sorabella
Corrispondenti Il Dialogo 139
Gian Paolo Caliman
Francesco Nasta
Cultura
IL DIALOGO
921
Domenica 19 Dicembre 2010
I siti culturali di Gaeta città d’arte
Un ricco calendario che interessa l’intero territorio comunale fino al 9 gennaio
Simona Gionta
O
ggi si parla o anche si
straparla tanto di cultura
popolare. La cultura
diventa davvero popolare
quando il patrimonio si rende
fruibile a tutti. I monumenti
sono aperti, ne viene incentivata la visita, si propongono
come donne eleganti e raffinate, quando sono i blocchi di
pietra che diventano l’attrazione vincente. La cultura diventerà popolare durante queste
festività natalizie nella città di
Gaeta. Infatti vari siti culturali
grazie
al
patrocinio
dell’Arcidiocesi di Gaeta, degli
Amici di Gaeta Citta d’Arte,
del Comune di Gaeta, del
Centro Storico Culturale
Gaeta, della Pro Loco Gaeta e
dell’Associazione Culturale
900 saranno aperti al pubblico
con una serie di iniziative da
I
non perdere. Nel programma
troviamo il Museo Diocesano
di Gaeta dove fino al 6 gennaio si potrà ammirare la mostra
antologica di Luigi Valerio.
Non si può non cogliere l’occasione per visitare la Chiesa
dell’Addolorata, la Cappella
d’Oro, il Supporco della
Cattedrale, la Chiesa dei San
Domenico,
la
Chiesa
dell’Ulivo. Oltre ai luoghi sacri
si potrà proseguire la propria
passeggiata nel centro storico
culturale di Via Annunziata
dove sarà allestita la mostra dal
titolo “Dio in fasce, incisioni
della Natività dal XVI al XIX o
nella pinacoteca comunale con
la collezione dei presepi nel
mondo “Alberto Fortunati” e la
mostra “Nell’immagine l’uomo” a cura di Ida Mitrano con
le opere di Nunzio Bibbò e
Franco Ferrari. Ovviamente
non si può saltare l’appuntamento con il Santuario della
Montagna Spaccata da cui
ammirare un meraviglioso
panorama del golfo, visitare la
Montagna Spaccata e la grotta
del Turco. Fino al 9 gennaio
sarà, inoltre, possibile su prenotazione ammirare il castello
Aragonese e l’esposizione allestita a Piazza Tranillo
“Natalyn’Art” di opere di piccolo formato di artisti non italiani. Domenica 26 Dicembre
in occasione della terza edizio-
ne dell’evento “Una notte ai
musei” sarà possibile visitare i
maggiori siti culturali sotto le
stelle dalle 22 alle 2.
Finalmente il comprensorio
inizia a capire che il nostro
patrimonio culturale da troppo
tempo sottovalutato è un volano turistico ma anche un fiore
all’occhiello per l’identità storica del nostro territorio. Al
contrario di città che dal nulla
costruiscono piramidi di attrazioni noi aprendo i nostri
monumenti possiamo animare
un pensiero culturale intelligente popolare rivalutando
nello stesso tempo i nostri centri storici oggi adibiti a parcheggi e negozi che aprono e
chiudono nel giro di pochi
giorni. Un’occasione da non
perdere e un segno che lascia
ben sperare per il futuro.
Mimesis,
Il Rinascimento nel suo splendore
le tradizioni presentato al Liceo di Minturno
Marcello Caliman
L
’Associazione
Culturale
Teatrale Mimesis offre nuovi
appuntamenti. Lo spettacolo
per il Teatro dei luoghi “Cantando il
tempo che fu” si è tenuto sabato
sulle scale della Chiesa degli Scalzi
a Gaeta, in via Indipendenza, nell’ambito della “Stadera” e domenica
2 gennaio a Itri davanti al sagrato
della Chiesa dell’Annunziata. Lo
spettacolo, in costume, riporta tra la
gente, che è spettatore attore, quadri
di vita quotidiana dei nostri borghi,
canti delle nostre donne che echeggiavano lieti nei cortili, chiacchiere
e mestieri, per concludere con un
canto di Natale, e un invito al valore cristiano della carità. Le musiche,
in parte originali, sono del maestro
Salvatore De Rosa e di Giuseppe
Lediani. Un cantastorie introdurrà
lo spettatore alle varie storie, in un
misto di riflessioni e ilarità. La direzione artistica è del bravo regista
laureata al DAMS Patrizia
Stefanelli. Il cast principale, oltre
agli abitanti dei luoghi è della
Compagnia Teatrale Mimesis che
ripropone questo spettacolo dopo
dodici anni dall’originale, fatto a
suo tempo in via Faustina a Gaeta
Medievale. L’intento della manifestazione è quello di riscoprire via
Indipendenza, le sue voci, i suoi
rumori, e perché no i suoi negozi,
per un turismo culturale sull’onda
della tradizione da non dimenticare,
come il dialetto, la culla della nostra
identità.
Gian Paolo Caliman
L
’ensemble vocale e strumentale “Jucundus cantus” giovedì scorso ha
organizzato il convegno
“Letteratura, musica e arte nel
Rinascimento. La figura di
Giulia Gonzaga, contessa di
Fondi e duchessa di Traetto”
che si è tenuto nell’aula conferenze “Ingegnere Maurizio
Bisegna” del Liceo statale
Leon Battista Alberti a Marina
di Minturno. Promotrice dell’evento è stata l’infaticabile e
professionale professoressa
Anna D’Acunto, direttore artistico, responsabile e coordinatrice dell’ensemble “Jucundus
Cantus”che con quest’appuntamento ha chiuso le manifestazioni e gli spettacoli per
l’anno 2010. Si ricorda lo spettacolo “Giulia Gonzaga ,
l’amor sacro e l’amor profano
in musica teatro e danza, tenuti per la Via Francigena a
Minturno, nel castello baronale di Fondi e nel castello di
San Martino a Priverno con
grande successo di critica e di
pubblico. Il gruppo si esibisce
da tempo, con brani vocali e
strumentali rinascimentali e
barocchi utilizzando strumenti antichi e abiti di foggia rina-
scimentale. Il progetto elaborato da Anna D’ Acunto rende
originale il gruppo in quanto
viene posta particolare attenzione al trinomio musica, teatro e danza sottolineate anche
dalla proiezione di video con
immagini artistiche dei maggiori pittori dell’epoca. Ogni
spettacolo è coadiuvato dagli
attori Janos Agresti e
Veruschka Cossuto, che recitano testi storici elaborati dal
consulente storico professore
Antonio di Fazio, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Fatima Scialdone e dalla
compagnia di danza rinascimentale “L’Etade harmonica”
diretta
dall’insegnante
Fabiana Monaci. Dopo i saluti
del sindaco Aristide Galasso
hanno relazionato il professore
Rino Caputo, preside della
Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Tor Vergata
a
Roma
sul
tema
Rinascimento
come
Risorgimento; il preside emerito Antonio Di Fazio, che ha
relazionato sulla vita di corte a
Fondi e a Traetto e sulla vicenda umana e spirituale di Giulia
Gonzaga; il preside emerito
Nicola Terracciano ha traccia-
to un interessante profilo storico della vita italiana nel primo
cinquecento e al termine l’intervento del Maestro Paola
Ghigo, docente di musica antica presso il Conservatorio di
Frosinone nonché direttore
dell’ Ensemble “Jucundus
cantus” che tratterà l’argomento: la villanella dedicatoria tra nord e sud. Il coordinamento dei relatori è stato affidato allo storico dell’arte
Maurizio Vitalone e la presentazione della serata è stata affidata al cultore universitario e
giornalista Marcello Rosario
Caliman. Al termine delle conferenze un concerto di musica
rinascimentale dell’Ensemble
vocale e strumentale Jucundus
cantus in organico ridotto:
Federica Carducci Soprano,
Giulia Bonomo Flauti antichi,
Orlando D’Achille bombarda,
Paola Ghigo clavicembalo e
direttore, Anna D’Acunto contralto, Marco Paganini contraltista, Eugenio Di Lieto basso.
Durante il convegno inoltre è
stato possibile ammirare dei
video curati da Claudio Gallo.
Nell’ambito del convegno
nelle aule a piano terra del
Liceo, messe gentilmente a
disposizione dal cortese dirigente
scolastico Amato
Polidoro, è stato tenuto un
laboratorio intitolato “Alla
corte di Giulia Gonzaga”voluto dall’ensemble J.C. per coinvolgere le nuove generazioni e
istruirle alla conoscenza ed
alla valorizzazione del proprio territorio, in collaborazione con la Crysos srl, un
gruppo di archeologi che si
occupano della valorizzazione
dei beni culturali, diretti dalla
dottoressa Angela Carcaiso.
Tale laboratorio è stato offerto alle scuole elementari e
medie del territorio che hanno
realizzato maschere, stendardi, stemmi delle antiche famiglie storicamente attestate a
Minturno nel cinquecento. E’
da registrare che il convegno è
stato un’occasione unica di
conoscenza di un secolo splendido e ricco, quale è stato
quello in cui è fiorito il rinascimento italiano.
922
IL DIALOGO
Domenica 19 Dicembre 2010
Speciale Appuntamenti
Lettere & Commenti
Il fondo –
Domenica 19 Dicembre 2010
Il Territorio
23
Nemo e la palude
Lidano Grassucci (...dalla prima)
artiamo da qui da questa neve, da
questo freddo che torna ad indugiare, che ci fa normali: se qui
nevica, qui il mondo può essere
di fiere e fieri e non di miagolii furbi.
Prendiamo alla larga la politica, partiamo
da qui: dalla uscita dal mediocre.
Facciamo un disegno di Latina futura
P
Il messaggio del Vescovo –
non mediocre, lanciamo una sfida candidatevi pure in 100, in mille ma diteci del
volo che volete fare, parlateci di volo da
aquile e non di salti da galline ovarole.
Mao diceva: che cento fiori fioriscano,
che 100 scuole gareggino. Dai gareggiate, lanciate sfide. Fateci capire come
disegnate domani. Chi fa politica non
deve essere come Svetonio, ma come
Verne. Spiego: non deve essere uno che
racconta del passato, ma uno che immagina il futuro. Ecco, prima di ogni cosa
leggete Verne, leggete come immaginava
Nemo e la sua utopia di pace che era cattiveria per i cattivi umani e raccontateci
come saremo, così potremo scegliere.
Almeno, io farei così ma credo che non
verrò ascoltato e ascolterò cose già dette,
perché la terra addomesticata è diventata
retorica, dove è abolito il talento e la fantasia. Uccisi, il talento e la fantasia, dalla
bonifica, che è togliere il caos per far
ordine, ma dal caos è nato il mondo dall’ordine i gulag.
Per un Natale nel segno del sinodo
Giuseppe Petrocchi*
arissimi Fedeli,
il Natale è ormai imminente.
Il Figlio di Dio, facendosi
uomo, è entrato nel mondo e
cammina con noi nella storia: è
diventato, così, nostro compagno di
viaggio. Come appartenenti alla
Chiesa Pontina, che vive il Sinodo,
siamo chiamati a crescere nell’esperienza del Signore-tra-noi, per avanzare nella comunione fraterna e
agire, con maggiore efficacia, come
lievito evangelico nella società in
cui operiamo.
È un Natale, questo, nel
segno del Sinodo. E proprio dal
Sinodo ci aspettiamo di crescere
come Chiesa più-Una. Perciò:
- Chiesa più capace di “fare posto”
alla Parola di Dio, e, proprio per
questo, idonea ad educare secondo
il Vangelo, prima di tutto le nuove
generazioni;
- Chiesa più eucaristica, quindi formata e sostenuta dalla grazia, che
guarisce dal male e ci rende figli di
Dio;
- Chiesa più protesa a vivere come
“corpo mistico” di Cristo, in cui
tutte le membra, animate dallo stesso Spirito di santità, si impegnano,
ciascuno secondo la propria vocazione, a sviluppare un’azione pastorale organica ed integrata, nel segno
della corresponsabilità e della concorde armonia delle diversità;
- Chiesa più aperta all’Amore,
donato dal Signore-che-viene: di
conseguenza, Chiesa che ama e che
sa farsi amare;
- Chiesa più sensibile a percepire e
soccorrere le “povertà”, nuove ed
antiche, che affliggono la nostra
epoca. Questa carità, che si muove
verso gli ultimi, ci rende Comunità
dalle “braccia aperte”, anzitutto
verso gli immigrati. Essi, pur essendo stranieri, non ci sono estranei.
Come cristiani, infatti, li sappiamo
nostri fratelli nel Signore e come
cittadini li riconosciamo “nostri
pari”, rispettandoli interamente
nella loro dignità e appoggiandoli
C
nelle legittime aspirazioni. Ciò che
accadde a Betlemme, tanti anni fa,
ci ammonisce a non rifiutare chi
bussa alla nostra porta, per chiedere
calore umano prima che aiuto materiale.
- Chiesa “più missionaria”, sollecita
per l’evangelizzazione di tutte le
genti, ma anche attenta ad alimentare la fiammella della fede dove si
vede affievolita o riaccenderla in chi
l’ha persa. Siamo consapevoli,
infatti, che nelle nostre Comunità
sono tanti quelli che si professano
“religiosi” senza essere davvero
“credenti”; e numerosi risultano
quelli che, pur essendo credenti,
non vivono da “discepoli”;
- Chiesa più-Famiglia, abilitata, perciò, ad affiancare tutte le famiglie,
specie quelle in difficoltà, nella convinzione che è la famiglia la “cellula” fondamentale della Chiesa, la
prima “scuola di umanità” e la più
grande risorsa della comunità civile;
- Chiesa più-impegnata nella società, esercitando, con franchezza, la
profezia sui valori etici universali e
sulle priorità che occorre garantire
per favorire la crescita integrale di
ogni uomo e di tutto l’uomo. Tra
queste, la tensione a promuovere sempre e dovunque - la vita come
dono inviolabile, in tutte le sue fasi
e condizioni.
-Una Chiesa così deve essere capace di “Ascolto” (di Dio che parla ed
agisce nella storia) ma anche di
“ascolti” (di tutte le voci umane
veritiere ed oneste). Ciò esige una
Comunità preparata ad interpretare,
con sapienza, gli eventi e le attese
che scandiscono il tempo che attraversiamo, per elaborare risposte
adeguate. Chiesa, perciò, del dialogo e della proposta, prudente nei
passi ma anche audace nei progetti.
Una Chiesa che sa dire i suoi “sì”,
ma che pronuncia, quando necessario, i dovuti “no”: bisogna infatti,
con fermezza e senza complicità,
dissolvere, con la luce del Vangelo,
l’ombra oscura di “Erode” (nelle
Edizioni
Il Territorio S.p.A.
Anno VII
Registrazione al Tribunale di Latina
n° 806 del 24 | 02 | 2004
Direttore Responsabile
Lidano Grassucci
Coordinatore di Redazione
Sergio Corsetti
sue molteplici versioni contemporanee), che si proietta cupa su vaste
zone della cultura e negli atteggiamenti dominanti di questo periodo.
Chiesa che cammina con andamento deciso: senza fretta, ma anche
senza rimandi o lentezze. Chiesa
che non si limita a subire la storia,
ma la fa, nel rispetto della sua identità e del compito che le è proprio.
Infine, Chiesa della speranza, radicata nella certezza che Dio adempie
le sue promesse: persuasa, per questo, che la sana perseveranza è sempre premiata.
È stato detto che “occorre amare la
terra per guardare il cielo” (A.
Moro), ma è anche vero che bisogna
avere il cuore in cielo, per andare
incontro ad ogni prossimo con un
amore che sa tessere comunione.
Ognuno di noi è un tesoro da far
fruttare per il Regno di Dio; non
perdiamo, perciò, le occasioni che
la Provvidenza ci offre per spenderci nella carità e ottenere, così, il
Bene che non ci verrà tolto.
Auguro a tutti un Natale che ci faccia assaporare la bellezza di essereChiesa, per portare ovunque la lieta
notizia che, nel Figlio fatto uomo, a
ciascuno, se vuole, è regalata la
gioia di diventare “nuova creatura”!
Vi benedico tutti nel Signore!
*vescovo
NECROLOGIE
Le necrologie possono essere consegnate c/o i nostri uffici in calce indicati oppure possono essere inviate via fax al n. 0773.250668 entro le ore19,00 del giorno prece-
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Maria Corsetti CULTURA, Daniela Bianconi CRONACA,
Irene Chinappi AREA FONDI, Francesco Furlan AREA SUD,
Francesco De Angelis AREA NORD,
Domenico Ippoliti, Paolo Iannuccelli,
Luca Lombardini, Stefano Scala SPORT
Responsabile scientifico
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Garante del lettore
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PALLE GIREVOLI
II mercato obbligato
dei nerazzurri
Dicono
che
squadra
che
vince non si
cambia. Dicono che anche il
gruppo, una volta consolidato
di Domenico attorno a determinati equilibri
Ippoliti
di spogliatoio, non deve essere modificato, soprattutto se si rivela vincente. Lo dicono, ma non tengono conto di
certe variabili che inducono inevitabilmente a variare. Al di là del gioco di paro-
le, appare evidente
che in casa Latina
ci siano dei cambiamenti da apportare. A Sanderra non serve
solo una punta, ma anche un difensore e un
centrocampista. Per quest’ultimo, in particolare, bisogna valutare stimoli e voglia di
rimanere di Konè, un “medianone” che
altrove, in carriera, è sempre stato un inamovibile. I ritocchi andranno fatti, insomma. Checchè ne dicano...
Sport
CALCIO LEGA PRO - NERAZZURRI SUL CAMPO DI UN EUFORICO AVERSA. OUT TORTOLANO E MANCOSU, RECUPERATO MARINIELLO
Insidia Normanna
Domenico Ippoliti
GLI AVVERSARI - GRIECO IL PUNTO DI FORZA
Un tridente micidiale
Latina impegnato nell’ultima trasferta prima della pausa
Un’altra rovente trasferta, diverprima di una lunga
sissima da quella di Brindisi e
sosta natalizia. I guai
ancora più insidiosa. Questo
vengono anche dalpomeriggio il Latina sarà di
l’interno, per così
scena al “Bisceglia” di Aversa,
dire, perché nella rifima a differenza di due settimane
nitura di ieri hanno
fa i nerazzurri non dovranno fare
gettato la spugna sia
i conti con un’avversaria ferita e
Chiavaro
che
arrabbiata, affamata di punti per
Mancosu: oltre al
la sua classifica e di riscatto per
difensore,
infatti,
il suo provato morale. Oggi conanche
l'attaccante
tro Farina e soci giocherà invece
sardo ha dovuto
un undici in forma smagliante,
rinunciare per un proreduce da una splendida impresa
blema ad un ginocin quel di Avellino, nel posticipo
chio. Nel ritiro partedi lunedì al Partenio. L’euforia
nopeo di ieri pomedegli spalti e i curricula dei vari
Horacio Martinez (foto Gianluca Biniero) riggio non si è visto
pezzi da novanta di mister
inoltre
Tortolano,
Ferazzoli non sono però le uniche insidie che riserva bloccato dal giudice sportivo. Al posto del giovane traquesto impegno in terra campana, ultimo del 2010 scinatore dovrebbe giocare Ricciardi, provato più volte
in settimana sul versante sinistro. A destra, invece,
Merito pare in vantaggio su Ruiz e Tirelli, così
come in avanti Martinez dovrebbe spuntarla su
Cinelli. Alla vigilia c’è stata comunque anche una
buona notizia. L'allenamento mattutino è servito
infatti a verificare il pieno recupero di Mariniello,
sicuramente titolare al fianco di Farina. Con lui si
potrà stare più tranquilli, anche se Sanderra ha
invitato tutti a fornire una grande prestazione contro Ercolano e compagni: «Vogliamo chiudere
l’anno imbattuti e oggi siamo consapevoli che sarà
necessario giocare una prestazione maiuscola sotto
tutti i punti di vista». Una prova da capolista,
Il recuperato Mariniello e Ricciardi, promosso titolare insomma. Con o senza Tortolano.
Dicono di non puntare al salto di categoria, ma
hanno tutti i requisiti per provarci. I lanciatissimi casertani possono contare infatti su elementi
di assoluto spessore, in particolare per il reparto
avanzato. L’uomo più rappresentativo è sicuramente Gaetano Grieco, ex Genoa, Empoli,
Napoli e Avellino. Insieme a lui compongono il
tridente due rinforzi arrivati strada facendo:
Sergio Ercolano, bomber con trascorsi a
Perugia, Cava e a Treviso in serie B; Vincenzo
Varriale, punta esterna che a San Giuseppe e a
Castellammare ricordano ancora con affetto. In
alternativa dalla panchina ci sono due giovani
virgulti dal sicuro avvenire: Pisani, un ’90 di
proprietà del Bari, e il figlio d’arte Simone
Tovalieri. Alle loro spalle, invece, agisce il guizzante Petagine, ex Messina, mentre nelle retrovie si collocano tutti elementi prelevati dal
Pianura, come Carbonaro, Mattera e Letizia. A
guidare la truppa normanna c’è poi il giovane
ma già esperto Giuseppe Ferazzoli, in passato
alla guida di Cisco, Rieti, Isola Liri e Castel di
Sangro e lo scorso anno sulla panchina
dell’Ascoli Primavera.
D.I.
LE ALTRE - DOPO 57 ANNI CAMPOBASSO - AVELLINO. MELFI A POMEZIA SENZA BOMBER GUAZZO
Lontani ricordi al “Selvapiana”
15^ giornata Gir. C
AVERSA N. - LATINA
(ARB. ADDUCI DI PAOLA
BRINDISI - VIBONESE
CAMPOBASSO - AVELLINO
ISOLA LIRI - MATERA
NEAPOLIS M. - MILAZZO
POMEZIA - MELFI
TRAPANI - CATANZARO
VIGOR LAMEZIA - FONDI
(ARB. INTAGLIATA DI SIRACUSA)
Non si affrontano da ben 57 anni, ma hanno un malandato Brindisi privo di Alessandrì e Pupino
passato importante da ricordare. Oggi al ma soprattutto...degli stipendi. Proverà ad
“Selvapiana” Campobasso e Avellino si ritrove- approfittarne la Vibonese, anche se la difesa dei
ranno, entrambe con la speranza di invertire calabresi dovrà fare i conti con la squalifica di
definitivamente la rotta dopo i
Perna e con i “tagli” di Del
ko del turno precedente. Gli irpiTongo e Del Vivo. Tutta da
ni non hanno mai raccolto grangustare anche la gara di
di risultati sul campo molisano e
Pomezia, con i rossoblù favoriti
per giunta dovranno fare a meno
dall’assenza di bomber Guazzo
di Licciardi, Panatteri e Rinaldi.
nelle file del Melfi. Senza storia,
Nelle retrovie giocherà Caso,
invece, l’impegno casalingo del
mentre per Nocerino ancora
Trapani con il Catanzaro. Dopo
relegato in panchina sembrano
aver stravinto proprio con i sicigià
pronte
le
valigie.
liani, il Matera cercherà conferInteressante anche la sfida del
me in casa di un’Isola Liri galva“Vallefuoco”, rigorosamente a
nizzata dal successo di Fondi.
porte chiuse. Il Neapolis, orfano
Boscaglia, Trapani Mister Grossi avrà finalmente i
di diversi squalificati, farà debutrinforzi tanto attesi, ma per chiutare il portiere Gragnaniello. I siciliani quasi al dere in bellezza il 2010 pretenderà dai suoi giocompleto proveranno a dimostrare di essere da vani allievi l’intera posta in palio.
playoff. Alta tensione invece al Fanuzzi, con il
D.I.
Scandurra, Avellino
Sport
Domenica 19 Dicembre 2010
Il Territorio
25
Fondi - Rossoblù sul campo del Lamezia, in palio punti tranquillità
Trillini cerca i primi applausi
Sauro Trillini (Padrone)
Un po’ di tranquillità dopo due settimane travagliate. Ecco l’obiettivo del Fondi, chiamato,
dopo tre sconfitte consecutive, a fare risultato
sul campo della Vigor Lamezia. Dopo l’esonero di Stefano liquidato, le dimissioni irrevocabili del presidente Maio e quelle immediatamente successive del co-presidente Antonio
Franchi e del direttore sportivo Angelo
Alessandro, i rossoblù necessitano assolutamente di una boccata d’ossigeno. Il nuovo allenatore Suaro Trillini, chiamato a raccogliere la
pesantissima eredità lasciata da Stefano
Liquidato, si è trovato tra le mani una situazione ai limiti dell’ingestibile, malcontento della
tifoseria compreso. Per i sud pontini, quindi, è
arrivato il momento di fare gruppo e remare
tutti nella stessa direzione. Trapani,
Campobasso e Isola Liri devono essere archiviate al più presto, mentre la memoria deve tornare all’ultima affermazione, quella sorprendente sul campo del Mugnano. Oggi l’occasione per fare bene, di nuovo in trasferta quindi
nella dimensione sportiva che meglio si addice
al trend del Fondi. Contenere e ripartire, per
chiudere un 2010 comunque da ricordare con
un po’ di serenità. Il salvagente Catanzaro,
infatti, non può restare l’unico merito della permanenza in Lega Pro.
L.L.
Dionisio
SERIE D - BALLOTTAGGIO AMENDOLA-LA CAVA PER MISTER MELCHIONNA GIRONE G - L’APRILIA PUNTA IL SECONDO POSTO
Chiusura con il botto:
per il Gaeta ecco l’Ischia
Contro lo Zagarolo
per non rallentare
I campani arrivano al match forti di cinque successi consecutivi
Luca Lombardini
Ultimo appuntamento del 2010
da brividi per il Gaeta. La formazione di Felice Melchionna,
infatti, è attesa dalla difficile
trasferta di Ischia: squadra
appaita ai biancorossi a quota
30, con i quali divide la seconda piazza del girone 6 lunghezze dietro l’Arzanese. I campani
allenati da Giuseppe Monti si
presentano all’appuntamento
fori di cinque vittorie consecutive, costruite su 14 reti messe a
segno e soltanto una incassata.
Per l’occasione l’Ischia riproporrà il suo classico 4-4-2,
schieramento lineare, capace di
esaltare le doti realizzative del
tandem offensivo Pirro e
Saurino e di permettere alla
cernierà di mediana formata da
Santuosso e Savio di esprimere
Amendola
Foderaro, Aprilia
La Cava (foto servizio Leonardo D’Angelo.com)
al meglio le proprie qualità di
interdizione e costruzione.
Rosa alla mano non un collettivo in grado di vantare tra le sue
fila grandi nomi, ma ottimo
gruppo, ben amalgamato da un
allenatore che bada al sodo
senza pretendere chissà cosa.
Ostico ed equilibrato, l’Ischia è
probabilmente il peggior avversario che potesse in questo
momento capitare al Gaeta.
Pochi i dubbi per mister
Melchionna che, nonostante il
ko, ha tratto indicazioni positive dall’amichevole infrasettimanale disputata giovedì contro
l’Aversa
Normanna.
Calabuig e Bruno sono regolarmente a disposizione del tecnico, che dovrà sciogliere gli
unici dubbi esclusivamente per
quanto riguarda il settore avanzato. Data per scontata la pre-
senza in campo fin dalle battute iniziali di Niscemi, ultimo
match winner biancorosso,
saranno La Cava e Amendola a
contendersi la terza maglia in
avanti; anche perchè pare certa
una chance dall’inizio per l’ultimo
arrivato
Francesco
Mortellitti. Quest’ultimo, infatti, dovrebbe rappresentare la
carta a sorpresa gettata sul
tavolo da Melchionna, che con
Mortellitti proverà a scardinare
quella che si preannuncia come
una retroguardia tutt’altro che
morbida. Una tappa, quella di
Ischia, da non sbagliare. In
caso di passo falso, infatti, i
biancorossi potrebbero essere
scavalcati dal Nardò, impegnato in casa con il Pomigliano e
vedere allontanarsi l’Arzanese,
di scena sul campo di un arrancante battipagliese.
Adesso il gran finale. Fermarsi ora, infatti, sarebbe davvero un
peccato. L’Aprilia ha dato prova di essere una squadra meritevole nel momento più delicato della stagione, quello verità. Tre vittorie di fila: contro Viterbese, Port Torres e Cynthia, le prime due
dirette concorrenti per la zona playoff. Castellucci ha restituito
autostima e gioco alle rondinelle, che si sono riscoperte al terzo
posto, lontane soltanto due lunghezze dalla seconda piazza, quella attualmente occupata dalla Viribus Unitis. Oggi, ultima gara
del 2010, ci sarà bisogno dell’ultimo sforzo. La pratica non è
delle più facili da sbrigare: sul campo dello Zagarolo, infatti, ci
sarà da sudare. I prossimi avversari inseguono l’Aprilia con un
gap di due punti da recuperare, vincere, quindi, equivarrebbe a
riaprire i giochi. Il destino playoff di Foderaro e compagni passa
giocoforza da questa gara, tornare al Quinto Ricci con i 3 punti
vorrebbe dire un deciso messaggio all’intero girone.
17^ giornata Gir.H
17^ giornata Gir. G
ANGRI-BOVILLE
CASTIDIAS-VITERBESE
BATTIPAGLIESE-ARZANESE 2-2
CYNTHIA-ASTREA
CAPRIATESE-FRANCAVILLA
FIDENE-ANZIOLAVINIO
FORTIS MURGIA-PISTICCI
MONTEROTONDO-SANLURI
FORTIS TRANI-GROTTAGLIE
PORTO TORRES-GUIDONIA
ISCHIA-GAETA
TAVOLARA-BACOLI
NARDO-POMIGLIANO
VIRIBUS UNITIS-ARZACHENA
VIRTUS CASARANO-S.A.ABATE
ZAGAROLO-APRILIA
26
Il Territorio
Sport
Domenica 19 Dicembre 2010
LE ALTRE
Nessuna novità,
tutto facile
per Palestrina
e Canottierilazio
Ci sono quelle giornate che ti
lasciano inchiodato sulla sedia al
momento dei risultati e quelle
invece dove appare inutile anche
leggerli. La prima di ritorno regala pochissime novità anche perchè
due partite non erano in programma. Con sole quattro gare giocate
infatti c’era solo lo Zir Prato
Nuoro che sperava di risollevarsi
sul proprio campo ma nemmeno
con un’Alhoa Zagarolo in eviden-
te affanno sono riusciti a trovare
la vittoria. Finisce 5-3 mentre
davanti a tutti Palestrina e
Canottierilazio non commettono
errori. La capolista batte 3-1 il
Basilea confermando il proprio
dominio anche nella prima di
ritorno mentre la Canottierilazio
abbatte 4-0 il malcapitato Elmas
continuando il testa a testa in
campionato.
S.S.
CALCIO A 5 SERIE B - DOPO LE FESTE, AL PALABIANCHINI ARRIVERÀ L’ALPHATURRIS
ALBANO-CENTURY LATINA
3-4
ALPHATURRIS-L'ACQUEDOTTO 28\12
BASILEA-PALESTRINA
1-3
CANOTTIERILAZIO-ELMAS 01
4-0
C.COLLEFERRO- C.ARICCIA 18\01
Romano ZIR PRATO NUORO-A.ZAGAROLO 3-5
Albano
Century Latina
Il Latina batte
l’Albano e chiude
al meglio il 2010
3
4
ALBANO: COLOMBO, DEL PIDIO,
CAPOTOSTI, GIUSTI, FIORUCCI, MANZARI,
FELS, ROCHA, AVILA, CAPECE, DUARTE,
SETTE. ALL. RANIERI
CENTURY LATINA: CORBUCCI, ROSATI,
NATALIZIA, MANTOVANI, MAINA, TERENZI,
ARGENTA, CACCIOTTI, LOVATEL, DE SANTIS,
GULLÌ, AVELLINO. ALL.BATISTA
MARCATORI: 3’LOVATEL, 11’CAPECE,
2’ST MAINA, 6’ST GULLÌ, 7’ST CAPECE,
12’ST MAINA, 14’ST CAPECE
ARBITRI: MANZIONE DI SALERNO,
LIMONE DI AVELLINO
NOTE - AMMONITI: ARGENTA, NATALIZIA,
LOVATEL
I nerazzurri superano la squadra di Ranieri 4-3 senza mai
andare in svantaggio. Apre le marcature Lovatel mentre
Maina segna una doppietta. In rete va anche Luca Gullì
CLASSIFICA
Stefano Scala
Lucas Maina
14^GIORNATA
Si ritorna a vincere su un campo davvero difficile come quello
dell’Albano. La Century Latina batte i padroni di casa 4-3 dopo
una gara combattuta e lottata su ogni pallone. Era una risposta che
volevano Marcelo Batista, Gianluca La Starza ma anche i giocatori stessi che hanno ripreso subito il loro cammino dopo la sconfitta con L’Acquedotto. In gol gli ultimi due arrivati insieme al
solito Lucas Maina per dimostrare a tutto il campionato che questa squadra si è mossa bene nell’ultima finestra di mercato e che,
con questo gruppo si può ancora sognare. Per farlo bisognerà compiere piccoli passi, il primo è stato fatto ad Albano. Dopo tre minuti va in gol Lovatel sbloccando da subito l’incontro e costringendo così l’Albano a fare la partita. L’esatto contrario del match di
andata dove i castellani si erano rintanati nella loro metà campo
pronti alle ripartenze. All’11 Capece riesce a firmare il pari ma
sono i primi minuti della ripresa a condannare la formazione
padrone di casa. In pochi istanti ci pensano Maina e Gullì a portare il Latina sul +2 e gestire in un altro modo la partita. L’Albano
non molla mai andando in gol ancora con Capece ma subito dopo
di nuovo Maina sigla la rete del 4-2. Un botta e risposta continuo
tra i padroni di casa e Luca Corbucci, di nuovo titolare dopo due
mesi passati tra panchina e infermeria. Capece intanto sigla anche
il 3-4 ma sono i nerazzurri che riescono a portarsi a casa il meri-
PALESTRINA
CANOTTIERILAZIO
L'ACQUEDOTTO*
CENTURY LATINA
PRO CAPOTERRA
ALOHA ZAGAROLO
ALBANO
35
34
25
25
22
19
17
CIVIS COLLEFERRO*
CARLISPORT ARICCIA*
BASILEA
ALPHATURRIS*
ZIR PRATO NUORO
ELMAS
16
16
10
8
6
4
tato successo. Una vittoria che chiude con il sorriso il 2010 e con
una promessa del Latina: rientrare dopo le feste più carico che
mai. Si deciderà in poche giornate infatti il campionato perchè
dopo la partita con l’Alphaturris ci saranno Civis e Canottierilazio.
Due sfide delicate e scontri diretti che fino ad ora hanno sempre
voltato le spalle al Latina. Vincerli darebbe entusiasmo e morale
per tentare un altro girone di ritorno fantastico. Ora però non si
può sognare troppo perchè bisogna lavorare. Questo vuole
Marcelo Batista e questo faranno i condottieri nerazzurri.
SPOGLIATOI - IL CAPITANO NERAZZURRO IERI È TORNATO A GIOCARE DAL PRIMO MINUTO
La felicità del ritrovato Corbucci
Se negli anni scorsi sembrava scontato vederlo tra
i pali ieri la presenza dal primo minuto di Luca
Corbucci è stata quasi una notizia visto che non
giocava una partita dalla sfida con la
Canottierilazio. Il capitano però ha lavorato ed è
rientrato ieri cercando di dare, come sempre, l’anima per questi colori che si porta addosso ormai da
una vita. «Non posso dirlo io di meritare questo
posto - dichiara proprio l’estremo difensore nerazzurro - l’unica cosa che potevo fare era continuare a lavorare come ho sempre fatto, anzi anche di
più». Un posto riconquistato in una giornata felice
come quella di Albano: «Volevamo vincere a tutti
i costi questa partita - prosegue Luca Corbucci abbiamo un gruppo meraviglioso che purtroppo si
è reso conto che aveva qualcosa da farsi perdonare e ci è riusciti. Continuiamo a lavorare così
senza guardare la classifica per un pò. Dobbiamo
crescere come gruppo. É importatne farlo per chi
ci sta dando tanto, ora dobbiamo dare tanto anche
noi»
S.S.
Luca Corbucci (foto Libralato)
Sport
SERIE C1
Ceriara, niente
svolta. Vince
l’Atletico
Ferentino
Non era questa la partita della svolta
anche perchè il Ferentino ha ormai preso
il largo ma il Ceriara va al tappeto ancora una volta. Finisce 6-4 per la squadra
di Mattone anche se la formazione lepina ha lottato fino alla fine. Forse a livello fisico nel finale il Ceriara ha ceduto
non riuscendo più a rispondere come
fatto per tutto l’incontro (raggiunto due
volte il pari sul 2-2 e 4-4). Ora le feste
per poter ricompattare il gruppo e tentare l’impresa nel 2011.
Domenica 19 Dicembre 2010
15^GIORNATA
ARTENA-MIRAFIN
ATLETICO FERENTINO-CERIARA
PRATO RINALDO-ROMANINA
REAL TECCHIENA-FUTSAL ISOLA
VELLETRI LAZIO-CASTEL FONTANA
VIRTUS AURELIA-SIMALD
STELLA AZZURRA-QUEEN'S
Il Territorio
27
14
CLASSIFICA
3-2
6-4
5-1
8-2
2-3
2-7
3-3
SIMALD
37
FUTSAL ISOLA 23
A.FERENTINO
CASTEL FONTANA 34
PRATO RINALDO* 22
REAL TECCHIENA 13
ARTENA
28
VELLETRI LAZIO 18
MIRAFIN
VIRTUS AURELIA 25
STELLA AZZURRA 17
ROMANINA*
8
LAZIO CALCETTO 23
QUEEN'S
CERIARA
6
16
11
SERIE C2 - LITIGI A FINE GARA DA DIMENTICARE DOPO IL RIGORE SIGLATO DALL’EX PAPPA A PARTITA PRATICAMENTE CHIUSA
Colpaccio Gymnastic Fondi
La squadra di Miccinilli batte 5-2 la Vigor Latina Cisterna. Biancazzurri troppo sciuponi, ospiti tenaci e cinici
Vigor Latina Cisterna
Gymnastic Studio Fondi
2
5
VIGOR LATINA CISTERNA: LO PINTO, D’ANGELO, SERRA, CIUFFA, CORBI, MERANGOLI, BULBOACA, PARDO, RIZZO,
GIALLONGO. ALL. ANGELETTI
GYMNTASTIC STUDIO FONDI: PAPPA, DI TRENTO, DI MAURO, DI MANNO, PASSANNANTE, CORONA, TRIOLO,
SORRENTINO, TESEO. ALL. MICCINILLI
MARCATORI: 6’ FIORENZA, 12’ CORONA, 23’ PARDO, 19’ST PASSANNANTE, 23’ST DI MAURO, 25’ST TRIOLO, 31’ST
PAPPA (RIG.)
NOTE - ESPULSI: D’ANGELO, BIASILLO, ANGELETTI. AMMONITI: D’ANGELO, DI MAURO, FIORENZA
CLASSIFICA
Stefano Scala
Prova di forza o di carattere. Si può chiamare
in tanti modi il successo ottenuto dalla
Gymnastic Studio Fondi sul campo della Vigor
Cisterna ma una cosa è certa: i gialloblù ci
sono nonostante le tante defezioni. Un 5-2 però
macchiato da un dopo gara troppo burrascoso
e movimentato per un pomeriggio di sport.
Dopo il rigore tirato, sorprendentemente, dall’ex Marco Pappa ed il triplice fischio del
direttore di gara sono stati parecchi i diverbi in
campo e fuori che hanno sicuramente rovinato
due ore di calcio a 5. Macchiato soprattutto un
successo meritato per gli ospiti che sono stati
bravi a sfruttare le grandi ingenuità della formazione di Angeletti. I biancazzurri infatti
sono costretti a digerire l’ennesima sconfitta
senza aver demeritato, sicuramente un dato che
deve far pensare. A punire i padroni di casa
ingenuità difensive come alcuni falli commessi da evitare oppure errori clamorosi sotto
porta, vedi il palo di Fiorenza colpito a pochi
passi da Pappa sul risultato di 2-1. I continui
errori hanno tenuto così a galla la formazione
Da sinistra
l’esultanza della
Gymnastic
dopo il triplice
fischio e quella di Triolo
dopo il suo, fortuito, gol
del 4-2. Poi il rigore di
Pappa e il rosso di
D’Angelo mentre sopra
Passannante prima
difende su Serra e poi
esulta per il 2-2
di mister Miccinilli (ma in panchina c’era il
presidente Biasillo poi espulso) che ci ha creduto fino alla fine. Ci ha creduto quando dopo
il botta e risposta di Fiorenza e Corona Pardo è
andato a siglare il 2-1. Ci ha creduto soprattutto quando dopo quel palo di Fiorenza e almeno tre grandi interventi di Pappa. Restare in
gara fino alla fine è stato un regalo della Vigor
ma figlio della tenacia fondana che nella ripresa è andata in gol con Passannante prima e Di
Mauro poi. Il vantaggio fondano ha caricato
più che mai una squadra in continua emergenza visto anche l’infortunio di Corona. Al resto
poi ci ha pensato il direttore di gara con decisioni parecchio discutibili provocando nervosismo tra le due panchine (poi degenerato dopo
il triplice fischio). Sul 4-2 firmato Triolo (fortunosa deviazione sotto porta su tiro di
Sorrentino) la partita è ormai conclusa tanto
che c’è lo spazio anche per il calcio di rigore
ospite. Sul dischetto ci va l’ex Marco Pappa, la
palla in rete e l’arbitro chiude l’incontro. Il
post partita poi non fa parte di questo sport.
12^GIORNATA
ARCOBALENO-C.DI CISTERNA
A.ANZIOLAVINIO-O.MARINA
A.GAETA-R.CYNTHIA
TERRACINA-A.POMEZIA
V.L.CISTERNA-G.FONDI
V.CYNTHIANUM-S.LATINA
V.FONDI- PONTINA FUTSAL
2-3
4-5
4-5
8\01
2-5
6-3
5-2
SPORTING LATINA
CITTÀ DI CISTERNA
GYMNASTIC STUDIO FONDI
REAL CYNTHIA
VIRTUS FONDI
TERRACINA*
VIRTUS CYNTHIANUM
ATLETICO ANZIOLAVINIO
ATLETICO GAETA
VIGOR LATINA CISTERNA
ARCOBALENO
ATLETICO POMEZIA*
OLIMPIC MARINA
PONTINA FUTSAL
26
25
24
21
20
19
19
17
16
15
14
12
7
1
28
Il Territorio
Sport
Domenica 19 Dicembre 2010
PODISMO
to sportivo che strizza l’occhio al turismo ed al turismo del territorio regionale
più genuino, quello del
Parco Nazionale del Circeo
e della città che si specchia
nelle acque del lago di
Paola. Una gara, aperta a
tutte le categorie sia
maschili che femminili che
rappresenta il perfetto connubio tra sport e natura. La corsa
si snoderà lungo un tracciato
con percorsi aleternativi a
beneficio die meno allenati da
2 e 3 Km. Ritrovo alle 8:30 in
Piazza del Comune con partenza prevista mezz’ora dopo.
Antonio Picano
Al via
la Corrilaghi
Sabaudia squisita padrona di
casa della “Corrilaghi 2010”
che oggi supera la boa della
dodicesima edizione. Una
manifestazione podistica ideata e promossa dalla Regione
Lazio nell’obiettivo di riscoprire e valorizzare le città delle
varie province caratterizzate
da ambienti lacustri. Un even-
RUGBY
Latina,
trasferta
comoda
a Formia
Fabrizio Agostini
Dopo tre settimane di stop il Rugby Club Latina di Simone
D’Agostino torna in campo per riprendere il primato in classifica sottratto dal Villa Pamphili lo scorso week end. Al
coach per la trasferta in programma questo pomeriggio a
Formia mancheranno Zannoni
e Bucci ma riavrà almeno in
panchina Malvezze e Soldera,
entambi provenienti da due
fastidiosi infortuni. La squadra
formiana non è certo un osso
duro, in qualche trasferta ha
dato anche forfait a causa della
mancaza di giocatori ma oggi
saranno in campo per onorare l’impegno. I nerazzurri non
possono assolutamente fallire questa opportunità di attaccare la vetta. Al rientro da Formia cena sociale con tutti i
ragazzi della prima squadra e delle giovanili per rinsaldare,
ancora una volta, il vero spirito del rugby.
Pallavolo serie A1
Basket Serie A Dilettanti
Andreoli, netta sconfitta
e tanta rabbia a Monza
Molfetta spaventa
la Benacquista
Falivene: «Assurdo farci giocare dopo 27 ore di pullman»
Ilario Paoli
«Chiederemo ufficialmente alla Lega chi è il
responsabile di questa decisione. Ci hanno fatto
giocare adducendo che c’era la diretta Rai.
Invece la diretta Rai è saltata per gli stessi motivi che abbiamo avuto noi. Sono arrabbiato e
offeso, per la totale mancanza di rispetto che si
è avuto nei nostri confronti, sia per aver messo a
rischio gli atleti che venivano da 27 ore di pullman con le conseguenze di possibili infortuni,
sia per lo spettacolo, da dilettanti allo sbaraglio,
che ha prodotto ancora una volta la pallavolo».
Con queste rabbiose parole Gianrio Falivene ha
commentato la sconfitta di ieri sera a Monza, ma
soprattutto la decisione di far giocare
un’Andreoli reduce da una vera odissea per raggiungere la Lombardia. Dopo una nottata passata all’addiaccio, bloccata sull’autostrada dal
primo pomeriggio ieri fino a ieri mattina, la
squadra pontina non ha ottenuto il posticipo
della partita, arrendendosi in tre set all’Acqua
Paradiso. A tre giornate dalla fine del girone di
andata, dunque, il sestetto di Monti ha ipotecato
l’accesso alla Coppa Italia. E’ invece rimasta a
secco il Latina che dovrà dimenticare in fretta la
brutta settimana trascorsa, prima il problema del
freddo in allenamento che l’ha costretta giovedì
a spostarsi a Sabaudia, poi il venerdì nero passato sul pullman. Il primo set è stato in equilibrio
fino al 16 pari, poi l’accelerata dei lombardi con
Gianrio Falivene
i muri di Shumov fino al 20-16 e la conclusione
del set sul 25-20. Secondo set con Gitto in
campo ancora con Monza e Latina in equilibrio
con i brianzoli avanti di quattro punti 18-14,
dentro l’ex Molteni per Rauwerdink, ripreso dai
pontini sul 21-20 ma sul finale due break
dell’Acqua Paradiso che decretano il 25-22.
Terza frazione con capitan Giombini e Gitto
confermato al posto di Spairani; ancora con i
padroni di casa avanti 8-5 recuperati
dall’Andreoli e superati sul 20-21, due break
dell’Acqua Paradiso ribaltano il parziale che poi
si chiude sul 25-23. Non sono stati però i contenuti tecnici a tenere banco: «A chi ha giovato ha proseguito Falivene - una decisione del genere? Quando si assumono certe posizioni di principio basterebbe poco per rendersi conto che
prima dei regolamenti esiste il buon senso. A
questo punto valuteremo se continuare o meno il
nostro impegno in un mondo così mediocre».
Coach Medei si è sforzato invece di analizzare
la partita: «Oggi ho provato altre soluzioni,
credo che sia Gitto che Giombini hanno risposto
bene. Non in tutte le gare si riesce ad esprimersi nel modo migliore. Siamo sempre stati in partita loro hanno sfruttato meglio alcune situazioni di contrattacco. Poi anche la loro battuta è
stata superiore alla nostra. Sono cose che purtroppo che capitano».
Ultima fatica del suo controverso 2010 per la più alta rappresentante del basket pontino.
La
Benacquista
Assicurazioni Latina, infatti,
disputerà oggi l’ultima gara
prima della sosta al
Palabianchini, contro il
Centro Auto Ford Molfetta. Il
quintetto di Corpaci, nonostante qualche acciacco, si
presenterà al gran completo a
questa gara, desideroso di
chiudere l’anno solare nel
migliore dei modi, incamerando due punti di vitale
importanza per la classifica,
così da dimenticare la brutta
figura rimediata domenica
scorsa a Sant’Antimo. Il tecnico presenta così la sfida:
«La partita di Sant’Antimo ha
chiuso una settimana che ha
rispecchiato in pieno quello
che è stato l’andamento dei
nostri primi mesi di campionato, cioè l’alternanza di partite ben giocate, ad altre dove
non ha funzionato nulla, ad
altre ancora dove questi fattori si sono verificati, in fasi
diverse, all’interno del match
stesso».A
preoccupare
Corpaci, quindi, sono questi
improvvis quanto frequenti
cali
di
rendimento:
«Sicuramente dal punto di
vista caratteriale abbiamo
dimostrato di avere qualche
limite. Quando siamo avanti,
riusciamo a fare le cose per
bene. Quando, invece, c’è
bisogno di aggrapparsi alle
ultime energie, ci verdiamo
poco negli occhi, aspettando
che il vicino ci aiuti e finendo
per fare poco e per perdere.
Da questo punto di vista, che
è poi fondamentale per ritrovare continuità nei risultati e,
di conseguenza, risalire la
china in campionato, c’è
bisogno che ogni singolo giocatore faccia un passo in
avanti. Si può anche andare
sotto di dieci punti in una partita, ma senza più disunirsi o
pensare che tutto è perduto.
Sino ad ora è accaduto il contrario, c’è bisogno di una
repentina inversione di rotta,
anche perché gli obiettivi che
ci siamo prefissi ad inizio stagione, sono ancora alla nostra
portata. Ora pensiamo al
Molfetta, pensiamo a centrare
i due punti e poi, durante la
sosta, ci sarà modo e tempo
per ricaricare le batterie e
guardare, poi, al prosieguo
del campionato con ottimismo, anche perché sino a febbraio il calendario potrebbe
agevolare una nostra risalita.
Tutto, però, è legato a questa
gara con il Molfetta, che al
pari delle altre non sarà affatto facile, ma che noi abbiamo
l’obbligo di vincere.
Sebastiano Matriciani
Domenica 19 Dicembre 2010
Televisione&Radio
DI RIEPILOGO
RETE 4
DEI PRINCIPALI
ACCADIMENTI
06:00
06:30
19.30 TG SERA
Programmi
09:35
NOTIZIARIO
NOTIZIARIO
LOCALE
DI RIEPILOGO
DEI PRINCIPALI
20.15 TRAMBUSTO
ACCADIMENTI
MAGICA ITALIA
10:00
LINEA VERDE
ORIZZONTI
10:30
A SUA IMMAGINE
10:55
SANTA MESSA
13:30
TG1 - TG1 FOCUS
14:00
DOMENICA IN - L'ARENA
15:50
DOMENICA IN - AMORI
TRASMISSIONE DI
12.30 SPECIALE TG
APPROFONDIMENTO
NOTIZIARIO
16:15
DOMENICA IN... ONDA
16:25
CHE TEMPO FA
16:30
TG1
DEGLI AVVENIMENTI
SETTIMANALE
LOVE BOAT
06:55
LE NUOVE AVVENTURE
MATTINA IN FAMIGLIA
TURISMO & TURISTI
GIORNALIERO
SETTIMANALE
06:00
DEI PRINCIPALI
POLITICA ALLA
07:00
07:20
08:10
ACCADIMENTI
VITA CULTURALE
18:50
E SOCIALE
13.45 TG POMERIGGIO
1° EDIZIONE
21.30 TESTE E TESTATE
CONDOTTO
NOTIZIARIO
DA MAURIZIO
GIORNALIERO
LOCALE A CURA
BERNARDI.
DI TERESA FATICONI
20:00
PIETRO ANTONELLI
2° EDIZIONE
TG1
RAI TG SPORT
20:40
SOLITI IGNOTI
21:30
PAURA DI AMARE
23:30
00:35
CHE TEMPO FA
01:00
APPLAUSI. TEATRO
E ARTE
02:15
08:55
KARKÚ
SETTE NOTE - MUSICA
LOCALE A CURA
09:20
UNFABULOUS
15.30 GLI AMICI
(R)
03:15
GIORNALIERO
04:55
DA DA DA
05:45
EURONEWS
LOCALE
07:05
SUPER PARTES
08:50
CONCERTO
07:55
AGENTE SPECIALE
COPPA DEL MONDO
08:35
STORIE DI CONFINE
MASCHILE
09:25
VENETO - DAL LAGO
BROTHERS BAND
11:45
TGR REGIONEUROPA
BELLUNESI
10:10
RAGAZZI C'È VOYAGER
13:55
APPUNTAMENTO
10:00
S. MESSA
10:40
A COME AVVENTURA
AL CINEMA
11:00
PIANETA MARE
11:30
MEZZOGIORNO
TG3 REGIONE - TG3
11:25
ANTEPRIMA TG4
REGIONE METEO
11:30
TG4 - METEO 4
THE NAKED
14:00
TG2 GIORNO
13:30
TG2 MOTORI
13:40
METEO 2
13:45
13:30
PIANETA MARE
IN 1/2 H
13:45
VIE D'ITALIA - NOTIZIE
CHE ASPETTANO...
15:00
TG3 FLASH L.I.S.
QUELLI
15:05
ALLE FALDE
QUELLI
TG2 L.I.S. - METEO2
18:00
18:05
90° MINUTO
18:55
METEO 3
19:05
STRACULT - PILLOLE
19:35
SQUADRA
19:00
TG3
18:50
ANTEPRIMA TG4
19:30
TG3 REGIONE - TG3
18:55
TG4 - METEO 4
N.C.I.S.
21:45
CASTLE - DETECTIVE
TRA LE RIGHE
PER UN PUGNO DI LIBRI
19:35
IERI E OGGI IN TV
19:55
COLOMBO
20:10
CHE TEMPO CHE FA
21:30
COMMISSARIO
21:30
ELISIR
TG2
23:20
TG3
01:20
SORGENTE DI VITA
23:30
TG REGIONE
23:35
L'ALMANACCO
TUTTO ACCADDE
04:20
MATILDE
DEL GENE GNOCCO
05:45
09:55
TEENAGE MUTANT
BRAWLERS
10:25
BEYBLADE:
14:00
MA CHE COLPA
10:45
CATTIVIK
10:55
UN NATALE
MILIONARIO
TELECAMERE
01:40
FUGA PER UN SOGNO
METEO 3
03:25
L'ULTIMO AGGUATO
01:40
APPUNTAMENTO
04:50
IERI E OGGI IN TV
AL CINEMA
05:15
TG4 NIGHT NEWS
FUORI ORARIO.
05:35
PESTE E CORNA
UN UOMO, UNO VERO
05:40
THE FAMILY MAN
23:40
TERRA!
01:00
TG5 NOTTE - METEO 5
02:10
L'ITALIA CHE PENSA
03:30
STRISCIA LA DOMENICA
01:30
E GOCCE DI STORIA
COSE (MAI) VISTE
INCONTRI D'AMORE
20:40
CONTROCAMPO
01:35
01:55
TG5 - METEO 5
21:30
- ANTEPRIMA
00:45
01:50
20:00
CONTROCAMPO
UNIVERSITÀ
MASSENZIO CASA
04:00
STRISCIA LA DOMENICA
MILLIONS
NATI IERI
AGENTE SPECIALE
SUE THOMAS
GUIDA AL CAMPIONATO
14:00
FICO + FICO
15:50
GOLDEN SKATE AWARDS
18:00
I PINGUINI
18:30
STUDIO APERTO - METEO
19:00
TOM & JERRY
19:10
TOM & JERRY
19:20
TOM & JERRY
19:25
TOM & JERRY
19:35
DENNIS LA MINACCIA
21:25
WILD - OLTRENATURA
00:30
SATURDAY NIGHT LIVE
01:50
OLD SCHOOL
03:25
MEDIASHOPPING
03:40
DEXTER
04:35
BLACK DONNELLYS
05:20
MY OWN WORST ENEMY
DI MADAGASCAR
DISPERATE
23:30
13:00
CHI VUOL ESSERE
CORDIERNOTE
23:20
DEL GUSTO
IL MIO AMICO
CHRISTMAS SHOW
TELEMATICA
NOTES
BAKUGAN - BATTLE
GRANDE FRATELLO 11
18:50
TG4 NIGHT NEWS
FROM THE UNDERBELLY
NEORGANIC
09:35
VERISSIMO
BABBO NATALE
01:15
LETTERATURA 2010
05:00
L'EVOLUZIONE
13:40
16:10
TG3
INTERNAZIONALE
GORMITI -
ABBIAMO NOI
00:35
SECONDO CANALE
PEARLIE
09:05
TG5 - METEO 5
DELL'AVE MARIA
BLOB
LA DOMENICA SPORTIVA
03:35
08:45
IL CANE DA GUARDIA
METAL FUSION
I QUATTRO
REGIONE METEO
01:00
UN VENERDÌ
16:10
20:00
22:35
02:05
KILARI
DI CASCINA VIANELLO
DEL KILIMANGIARO
18:00
TG2
08:15
13:00
I MISTERI
STADIO SPRINT
21:00
BEETHOVEN
TGCOM
SUL TRAFFICO
13:55
17:05
20:30
LE FRONTIERE
CASPER
08:00
DA SOGNATORI
CHE IL CALCIO E...
METEO 2
08:50
SUPER PARTES
07:40
NINJA TURTLES
TG3
ALMANACCO
TG5 MATTINA
09:45
14:30
02:00
08:00
ITALIA 1
07:00
DELLO SPIRITO
14:15
01:50
TRAFFICO - METEO 5
09:40
IN FAMIGLIA
13:00
07:55
DI GARDA
ALLE DOLOMITI
09:45
TG5 PRIMA PAGINA
SUE THOMAS
TGR MEDITERRANEO
DELLA
NOTIZIARIO
IL PRINCIPE E IL POVERO
11:20
COSÌ È LA MIA VITA...
SOTTOVOCE
07:15
09:40
UNINETTUNO
2° EDIZIONE
DI TERESA FATICONI
DELLA MUSICA
02:35
MEDIASHOPPING
TGR ESTOVEST
04:15
22.45 TG SERA
06:35
11:00
E MUSICHE
NOTIZIARIO
GIORNALIERO
YES! PRETTY
SPIKE TEAM
SPECIALE TG1
TG1 NOTTE
COSE (MAI) VISTE
DELLA JUNIORCHESTRA
SPECIALE COBRA 11
MAURO CASCIO,
14.45 TG POMERIGGIO
L'EREDITÀ
TG4 NIGHT NEWS
ART ATTACK
08:30
DOMENICA IN... ONDA
20:35
OSPITI: ALESSANDRO
PANICUTTI,
POWER RANGERS
CURE 5 GOGO
15:40
16:45
06:15
DI BRACCIO DI FERRO
LOCALI, DALLA
DI RIEPILOGO
CANALE 5
06:00
FUORI ORARIO.
06:00
JUNGLE FURY
1° EDIZIONE
07.30 SPECIALE TG
QUELLO CHE
29
Il Territorio
05:30
TG5 NOTTE - METEO 5
DI NATALE
A CURA
DI MARIA CORSETTI
00.30 TG SERA
E ANTONIO FRAIOLI
3° EDIZIONE
NOTIZIARIO
18.30 SPECIALE TG
NOTIZIARIO
GIORNALIERO
SETTIMANALE
LOCALE
LA 7
06:00
TG LA7 - METEO
OROSCOPO - TRAFFICO
07:00
OMNIBUS LA7
07:30
TG LA7
09:55
MOVIE FLASH
10:00
M.O.D.A.
10:40
COUPLES & DUOS
11:25
MOVIE FLASH
11:30
COLPO GOBBO
MTV
07:00
NEWS
07:05
ONLY HITS
08:00
THE OFFICIAL TOP 20
10:00
13:30
TG LA7
13:55
JACK HUNTER: LA RICER-
INUYASHA
THE FINAL ACT
10:30
INUYASHA
THE FINAL ACT
11:00
MTV TOP TEN
13:00
TEEN MOM
14:00
ALL'ITALIANA
Ariete 21/3-20/4 Forse ti sem-
IF YOU
REALLY KNEW ME
15:00
JERSEY SHORE
16:00
MTV NEWS
16:05
LOVE TEST
17:00
MTV NEWS
17:05
HITLIST ITALIA
18:00
MTV NEWS
CA DELLA TOMBA DI AKHENATEN
18:05
HITLIST ITALIA
16:00
MOVIE FLASH
19:00
MTV NEWS
19:05
SPECIALE MTV NEWS
16:05
DIO VEDE E PROVVEDE
20:00
CELEBRITY BITES
17:55
CUOCHI E FIAMME
20:30
PRANKED
21:00
MTV NEWS
21:05
RANDY JACKSON
19:00
CHEF PER UN GIORNO
20:00
TG LA7
20:30
IN ONDA
PRESENTS: AMERICA'S
BEST DANCE CREW
22:00
RANDY JACKSON
21:30
NIENTE DI PERSONALE
PRESENTS:
00:15
TG LA7
AMERICA'S BEST
00:25
INNOVATION
00:55
MOVIE FLASH
01:00
BANDITO SÌ...
DANCE CREW
23:00
MTV TOP TEN
00:00
MTV MUSIC.
COM LIVE SESSION
00:30
MA D'ONORE
03:05
HARDCASTLE
AND MCCORMICK
04:00
CNN NEWS
MTV MUSIC.
COM LIVE SESSION
01:00
MTV WORLD STAGE
02:00
ONLY HITS
04:00
ONLY HITS
05:45
NEWS
bra che non tutto scorra come
dovrebbe. Ma sappi che eventuali
attese, rese necessarie dal buonsenso, si riveleranno propizie. Il tempo sta
lavorando a tuo favore. Voler strafare potrebbe solo rivelarsi completamente inutile, se
non addirittura controproducente.
Toro 21/4-20/5 Una serie di
incontri che potrebbero verificarsi
durante un viaggio o fuori dall’ambiente sociale usuale, fanno di questi giorni
di dicembre un periodo movimentato. Diffida però
dal cosiddetto amore a prima vista perché i rischi di
cadere tra le braccia di una persona già legata da vincoli sentimentali sono piuttosto alti.
Gemelli 21/5-21/6 La
Luna
nel segno ti rende particolarmente
sensibile ai richiami dell’amore
che saprà ricompensarti delle
rinunce e delle difficoltà incontrate negli ultimi tempi. E, se sei ancora single, il percettibile astro potrebbe farti incontrare la persona
giusta con cui trascorrere le vacanze.
Cancro 22/6-22/7 C’è
una
buona energia nel tuo cielo, da incanalare nel settore che più ti aggrada. Grazie
agli influssi lunari hai modo di cogliere
gli aspetti più veri del comportamento delle persone
che ti vivono accanto. Sei più tollerante e comprensivo con il partner, puoi avere attenzioni, dimostrazioni
d’affetto e ricambiare con entusiasmo.
Leone 23/7-23/8 Nella ricerca di relazioni interpersonali stai
imparando a dare il meglio di te,
nonostante la tua socievolezza non
sia la top. I riscontri si vedono e tu per primo
apprezzi quelle sintonie che nascono con
spontaneità in ambienti nuovi o in situazioni
inconsuete.
’
splendida la nuova posizione di
Mercurio rientrato nel segno. Ora le tue
parole sono armi di seduzione, l’intelligenza trova subito il modo di sollevare l’interesse di
chi vuoi conquistare. Le tue attenzioni fanno sentire
immediatamente amata la persona in questione e questo ti potrebbe capitare proprio nei prossimi giorni.
Vergine 24/8-22/9 Se sei alle
Capricorno 22/12-20/1 H a i
un’ottima carica energetica a disposizione che ti permette di giocare le partite della vita, anche le più impegnative,
con efficienza, autorevolezza e con una giusta dose
di esaltazione. E per rendere possibili le imprese più
faticose ti basta unire all’impeto la qualità della
ragione.
prese con una love story segreta,
non intestardirti. Come ben sai,
ma non vuoi ammettere nemmeno
a te stesso. Non può avere un seguito.
Amori e ricordi del passato ritornano a far
parte dei tuoi pensieri e magari dei tuoi incontri.
Bilancia 23/9-22/10 L
o
Scorpione è il partner che riesce a fornirti gli stimoli più appropriati e che
condivide il tuo desiderio di cambiamento rispettando le tue priorità. Le stelle consigliano di assaporare le gioie della vita senza porti limiti.
Il rigore tipico di chi è nato in Bilancia ora può anche
allentarsi un po’.
Scorpione 23/10-22/11 L
a
domenica è favorevole alla messa
a punto di questioni finanziarie. Il
tuo patrimonio dovrebbe proprio
essere stabile e ben rimpolpato da eventi fortunati avvenuti nell’arco degli ultimi mesi. In
questo periodo tendi a spendere più di quanto
vorresti, ma te lo puoi permettere.
Sagittario 23/11-21/12 E
Acquario 21/1-19/2 Il benevolo influsso lunare lascia presagire
momenti di rinnovata tenerezza nella
vita di coppia e possibilità di condurre
a buon fine programmi d’amore. Gioca le tue carte
migliori in questa bella domenica, specie se sei in
fase di conquista o se vuoi consolidare un amore
appena nato.
Pesci 20/2-20/3 I rapporti in
famiglia sono messi in evidenza
dalla Luna in quarta casa in contrasto con Mercurio in decima e questo
richiede un po’ di diplomazia in più nelle discussioni. Venere dal canto suo ti è sempre amica e
promette un vero e proprio exploi d’amore. Dà
spazio ai sentimenti, ai figli, al gioco.
Programmi
RADIO ENEA 96.2
NEWS LOCALI HITS
MONDIALI
SUCCESSI 80 – 90 E DI OGGI
NOTIZIARIO LOCALE:
7,00 – 8,00 – 9,00 – 10,00
11,00 – 12,00 – 14,00 – 15,00
16,00 – 17,00 – 18,00 –19,00
EDITORIALE DELL’AVV. STEFANO
BERTOLLINI:
13:00 – 20:00.
SELF SERVICE (richieste):
069870009 – SMS 3288408408
I RICORDI DI ENEA:
ANNI 60: alle 08:00 e 19:00
ANNI 70: alle 14:00 e 22:00
L’ACCHIAPPAOSPITI CON GIOVANNI D’ONOFRIO E DENISE DI
CAMILLO
GIOVEDI’ : 15.30
DOMENICA ; 13:00
FUORI I SECONDI CON FABIO
PONTECORVO ED ANDREA
SERPA
SABATO : 15:00
DOMENICA : 11:00
Sei un Cantante o Gruppo emergente
e vuoi far ascoltare il tuo brano ?
Ti diamo la possibilità di farlo nel programma “L'OFFICINA”
contattaci allo 06 9870009
e [email protected]
oppure nel sito www.radioenea.it dove
puoi ascoltarci in streaming cliccando
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30
Il Territorio
Agenda
Domenica 19 Dicembre 2010
Meteo domenica 19 dicembre
Provincia
di Latina
Tempo: l'avvicinamento di un impulso d'aria instabile
e relativamente più mite determinerà un progressivo
peggioramento. Deboli piogge sparse dal pomeriggio,
in parziale accentuazione specie su settori meridionali.
La quota neve si attesterà attorno ai 1000 m.
Visibilità: buona, salvo riduzioni a causa delle precipitazioni.
Venti: deboli, o localmente moderati, dai quadranti
orientali.
Temperatura: in rialzo, specie la massima.
Servizi Cotral Latina
Roma
DA ROMA EUR PER LATINA
DA LATINA PER ROMA EUR
06:20.06:45..07:00..07:30..08:00NS 08:15..08:45 09:15NS 10:00..10:15NS 10:45NS 10:45SA 11:158.
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.07:00.. 08:15..08:30.. 10:00.. 13:15.. 16:00.. 17:10. 19:35. 21:00..
Servizio Bus linea Latina
Stazione FF.SS.
DA LATINA
DA PIAZZALE STAZIONE FS
PERCORSO
AUTOLINEE - VIA E. FILIBERTO - VIALE VITTORIO VENETO - PIAZZALE NATALE PRAMPOLINI - STADIO - VIALE LAMARMORA –
PALAZZO M - VIALE XXI APRILE - VIA
DELLO STATUTO – TRIBUNALE - VIALE
XXIV MAGGIO CORSO GIACOMO MATTEOTTI - VIA EPITAFFIO - STAZIONE FF.SS VIALE DELLA STAZIONE - VIA EPITAFFIO VIALE XVIII DICEMBRE - VIA E.FILIBERTO AUTOLINEE
FERIALI
4.35 - 5.20* - 5.30 - 5.55* - 6.00* - 6.10 - 6.20 - 6.30
- 6.40*- 6.50 - 7.05 - 7.15 - 7.35 ** 7.45 - 8.00** 8.15 -8.15*- 8.45** - 9.00 - 9.05** - 9.00 - 9.15 9.45** - 9.55 - 10.15 - 10.25** - 10.45 - 11.20** 11.40 - 11.45 - 12.00 - 12.10 - 12.20 - 12.25 12.40** - 13.00 - 13.15 - 13.30 - 13.40** - 13.40 14.00 - 14.15 - 14.35 - 14.45** - 15.00 15.25 15.40** - 16.05 - 16.25 -16.35**- 16.40** - 16.50 17.10 - 17.45**- 18.05** - 18.40 - 19.10** 19.50** - 20.10 - 21.00** - 22.00** - 23.00**
PERCORSO
P.LE STAZIONE - LATINA SCALO - VIA
EPITAFFIO - CORSO MATTEOTTI - PIAZZA DEL POPOLO - CORSO DELLA REPUBBLICA - VIALE XVIII DICEMBRE - VALE
XXI MAGGIO - VIALE DELLO STATUTO VIALE XXXI APRILE - VIALE LA MARMORA - VIA DEI MILLE - VIA VILLAFRANCA - VIA ROMAGNOLI - AUTOLINEE
FERIALI
4.55 - 6.00 - 6.15 - 6.20** - 6.40- 6.50 - 7.00 7.05** - 7.10 - 7.20 - 7.25 - 7.30 - 7.35 - 7.45
- 8.05 8.15** -8.30** - 8.45 - 9.00 - 9.10** 9.15 - 9.20* - 9.35** - 9.45 - 10.10 - 10.20** 10.30 - 10.45 -10.55 - 11.05 - 11.10** - 11.30 11.50 - 12.05** 12.10 - 12.40 - 12.55 - 13.05 13.15** - 13.40 - 13.55 -14.10** - 14.35 14.40* - 14.50 - 15.10** - 15.20 - 15.35- 16.00
- 16.15** - 16.30 - 16.50 - 17.10**- 17.25 17.50 - 18.10** - 18.20 - 18.40** - 18.50 19.10 19.40** - 20.10 - 20.30 - 20.45**- 20.50
- 21.35** - 22.30** - 23.25**
* EFFETTUA IL SEGUENTE PERCORSO: P.LE STAZIONE - LATINA SCALO - Q4/Q5 - BRETELLA SS148 - P.LE STAZIONE ** ANCHE NEI GIORNI FESTIVI
Treni per Roma
DA LATINA A ROMA
DA ROMA A LATINA
4.50R - 04.59R – 05.08R – 05.45R – 05.58E – 06.13R – 06.25R – 06.32E – 06.39CN – 06.47R –
06.59R – 07.09R – 07.16R – 07.28IC – 07.34R – 07.45R – 08.14R – 08.20CN – 08.29R – 08.35R
– 08.59IC – 09.29R – 09.49IC – 10.33R – 11.29R – 12.29R – 13.29R – 13.59IC – 14.30R –
14.59IC – 15.29R – 15.49IC – 16.38R – 16.59IC – 17.18R – 17.29R – 17.59IC – 18.32R – 18.59IC
– 19.29R – 20.06IC – 20.33R – 20.57IC – 21.29R – 22.11IC – 22.39R – 22.57CN
Comandi di porto
ANZIO Ufficio Circondariale Marittimo
(per la zona di Latina - Sabaudia) Molo
Telefono 06/9844683 - 9844525
FORMIA Ufficio Marittimo Locale Piazza
Vespucci Telefono 0771/21552
GAETA Capitaneria di Porto Piazza Caboto
Telefono 0771/460088 - 460100
LATINA - SABAUDIA Ufficio Marittimo
distaccato Rio Martino - Telefono
0773/20581
MINTURNO-SCAURI Delegazione di
Spiaggia Tel. 0771/681209
PONZA Ufficio Marittimo Locale Via Molo
Musco - Telefono 0771/80027
S. FELICE CIRCEO Delegazione di
Spiaggia - Telefono 0773/548072
SPERLONGA Delegazione di Spiaggia Telefono 0771/549705
TERRACINA Ufficio Circondariale
Marittimo - Telefono 0773/720060 - 720061
- Fax 0771/720060
VENTOTENE Ufficio Marittimo Locale
Telefono 0771/8529
04.52R – 05.41R – 06.12CN – 06.27IC – 06.49R – 07.34IC – 07.45R – 08.12R – 08.45R – 09.20IC
– 09.45R – 10.27IC – 10.49R – 11.28IC – 11.45R – 12.45R – 13.39IC – 13.49R – 14.01R – 14.20IC
– 14.45R – 14.57R . 15.39IC – 15.49R – 15.55R – 16.27IC – 16.45R – 16.54R – 17.27R – 17.39IC
– 17.45R – 17.51R – 18.27IC – 18.45R – 188,59R – 19.39IC – 19,45R – 20.30CN – 20.45R –
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Agenda
31
Cinema
GIORNI LIETI
Festa grande in casa Top Volley
Andreoli. Domani Alessandra,
la figlia del direttore sportivo,
spegnerà la sua
prima candelina per
la felicità di mamma
Valentina, papà
Candido che spera
di mettere su una
squadra di volley
femminile, dei nonni
e dei parenti tutti
SUPERCINEMA
Latina: Corso
della Repubblica: 277
Tel: 0773.694288
Sala: Sala 1
Natale in Sudafrica
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 2
Megamind
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
CINEMA GIACOMINI
Latina: Via Umberto I 6
Tel: 0773.662665
Sala: Sala 1
Le cronache di Narnia:
il viaggio del veliero
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 2
Natale in Sudafrica
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 3
Harry Potter
e i doni della morte (Parte 1)
Orari: 16.30
La donna della mia vita
Orari: 18.30 20.30 22.30
CINEMA CORSO
LATINA: CORSO
della Repubblica 148
Tel: 0773.693183
Sala: Sala 1
La banda dei Babbi Natale
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 2
The Tourist
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 3
Megamind
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
PER I COMUNI DI LATINA, BASSIANO, MAENZA,
NORMA, PONTINIA, PRIVERNO, PROSSEDI,
ROCCAGORGA, ROCCASECCA DEI VOLSCI,
SABAUDIA, SERMONETA, SEZZE E SONNINO
TELEFONO 0773 662175 - 661038
PER I COMUNI DI TERRACINA E
SAN FELICE CIRCEO
TELEFONO 0773 702491
SPERLONGA, SPIGNO SATURNIA E SANTI COSMA
E DAMIANO
TELEFONO 0771 771144
PER I COMUNI DI APRILIA, CISTERNA, ROCCA
MASSIMA E CORI
TELEFONO 06 9830615 - 9831136
PER IL COMUNE DI PONZA
TELEFONO 0771 80687
CASTELFORTE,
DI
COMUNI
I
PER
CAMPODIMELE, FONDI, FORMIA, GAETA, ITRI,
LENOLA, MINTURNO, MONTE SAN BIAGIO,
PER IL COMUNE DI VENTOTENE
TELEFONO 0771 85186
DI AUTOAMBULANZA
VIA G. PAONE, 58
TEL. 0771/32491
GAETA
OSPEDALE MONSIGNOR
DI LIEGRO
VIA DEI CAPPUCCINI
TEL .0771/779242
MINTURNO
OSPEDALE
VIA DEGLI EROI
TEL. 0771/66101
PONZA
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LOC. TRE VENTI
TEL. 0771/6613492
PRIVERNO
OSPEDALE REGINA ELENA
VIA SS VITO E STELLA
TEL. 0773/9101
SCAURI
PRONTO SOCCORSO
LUNGOMARE
TEL. 0771/680812
CINEMA OXER
V.le P. Nervi: 124
Tel. 0773/620044
Sala: Sala 1
La banda dei Babbi Natale
Orari: 16.40 18.40 21.00 22.40
Sala: Sala 2
L'esplosivo piano di Bazil
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 4
We Want Sex
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 3
The Tourist
Orari: 16.40 18.40 21.00 22.40
Sala: Sala 5
La bellezza del somaro
Orari: 16.30 18.30 20.30 22.30
Sala: Sala 6
Megamind
Proiezione in : 3D
Orari: 16.40 18.40 21.00 22.40
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Incontrerai l'uomo
dei tuoi sogni
Orari: 16.40 18.40 21.00 22.40
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L.GO SANTO MAGNO
TEL. 0771/5051
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l'intreccio della torre
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Orari: 16.30
La bellezza del somaro
Orari: 18.30 20.30 22.30
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GUBBINI EZIO & C.
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Ospedale
Veterinario
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VIA FONTANA MURATA 8
LATINA SCALO
TEL 0773/319073
FAX 0773/316005
Registro d’umore
CLADIO FAZZONE
Il senatore
dà sicurezze ai suoi:
vinceremo.
Fazzone comunica
che il Pdl andrà
con l’Udc alla conquista
di Latina mentre chiude
i ponti ai traditori:
con Fli non se ne parla.
Iniziano le comunali
CLAUDIO MOSCARDELLI
La coalizione
del centro sinistra
comincia
a delinearsi:
Pd, Psi, Sel e Idv.
Ovviamente Moscardelli
si auspica e lavora
per essere lui il capo
dell’esercito in marcia
per la conquista
CALCIO A 5 - CENTURY
La Century Latina
calcio a 5 conquista
la vittoria fuori
casa. Nonostante
il cronometrista
ciociaro prevale
dopo un’altalena per 4 a 3.
Si consolida l’alta classifica
per i nerazzurri
ANDREOLI PALLAVOLO
I ragazzi cari
al presidente
Falivene
prendono
una legnata
clamorosa in quel di Monza.
L’attenuante viaggio
travagliato non regge.
Il 3 a 0 contro gli esordienti
in serie A parla da solo
AGRICOLTURA
L’attacco
a Coldiretti
diventa una lotta
interna al Pdl.
Galetto interviene
e si schiera contro
il consigliere Di Giorgi.
Idee chiare nel Pdl
a proposito di agricoltura:
chi la vuo’ cotta e chi cruda
ROBERTO CALDEROLI
I suoi cartoncini
di auguri
rappresentano
un’Italia
sotto sopra.
Ministeri sparsi
dal nord a sud.
L’ennesima provocazione
per i leghisti che
non rispettano
neanche il Natale.
L’ennesima vergogna
www.ilterritorio.net
Latina
Sezze
Quando la notizia
è a presa diretta
Moscardelli per la conquista
Mercoledì taglio del nastro
del Comune allarga la coalizione per la rotonda targata Astral
Il blog de Il Territorio
a cura di Teresa Faticoni
Fondi
Pallavolo
Lupa 2000, attentato incendiario Sonora sconfitta dell’Andreoli
nella notte tra venerdì e sabato a Monza: è 3 a 0 per i brianzoli
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