Si definisce Rooming-in la possibilità di tenere nella propria stanza di
ospedale il bambino appena nato, giorno e notte, senza limiti di orario,
in un lettino posizionato accanto a quello della mamma.
Numerosi studi hanno dimostrato che l’instaurarsi del legame profondo tra la mamma e il suo
bambino, il cosiddetto Bonding, è favorito dal contatto prolungato nel periodo che segue immediatamente dopo la nascita.
Le mamme che possono stare a stretto contatto con il loro piccolo sono più rilassate, fiduciose
e sicure di sè nell’accudirlo una volta tornate a casa.
I benefici che derivano da questa vicinanza precoce e continua (24 ore su 24) sono:
a.favorire l’allattamento al seno a richiesta ed esclusivo cioè ogni volta che il neonato lo
richiede, consentendo un frequente attaccamento al seno che costituisce lo stimolo più appropriato alla produzione del latte. Inoltre, la vicinanza del neonato alla madre nelle ore
notturne è nella fase iniziale dell’allattamento un fattore favorente perché fisiologicamente si
verificano quelle secrezioni ormonali che favoriscono la produzione del latte materno.
b.ridurre la difficoltà nella cura del proprio figlio (suzione, allattamento, cambio pannolino,
medicazione ombelicale) da parte dei genitori una volta rientrati a casa, in quanto durante
il Roomin-in (con l’aiuto del personale infermieristico ed ostetrico), hanno potuto acquisire
maggiore consapevolezza e autonomia
c.ridurre gli episodi di pianto del neonato, che viene “consolato” dall’abbraccio, dalla voce,
dall’odore della mamma, che ricorda quello del liquido amniotico.
Quanto dura il Rooming-in?
Non ci sono regole ne imposizioni da parte del personale sanitario. Infatti la presenza di esigenze particolari o in caso di temporanea difficoltà della puerpera, sarà il personale in servizio
ad occuparsi, presso il nido fisiologico, del neonato.
Quando inizia il Rooming-in?
Nella nostra realtà inizia alla nascita quando il neonato viene posizionato sulla pancia della
mamma (skin to skin = pelle a pelle) dove da subito è in grado di riconoscere l’odore materno
(che ricorda quello del liquido amniotico) e di avvicinarsi al seno per succhiarlo. Circa due ore
dopo, effettuati il primo bagnetto e la prima visita neonatologica, il neonato viene portato in
stanza con la mamma.
Dopo un parto cesareo, in caso di anestesia epidurale, la mamma potra’ tenere il neonato accanto a sé da subito se le condizioni cliniche lo permetteranno.
Durante ogni turno il personale del nido si rechera’ dalle singole mamme per valutare come
procede il Rooming-in e l’allattamento al seno.
Alla dimissione il pediatra, dopo aver visitato il piccolo, sosterra’ un ulteriore colloquio con i
genitori e consegnera’ loro la relazione clinica del minore ed il libretto sanitario della Regione
Basilicata per l’assegnazione del pediatra curante.
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la brochure sul rooming in