www.pwc.com/it PwC Tax and Legal Services (TLS) TLS Newsletter N° 11 Anno 8 13 novembre 2014 Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale Pubblicato e distribuito gratuitamente Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006 Legal and Tax monthly newsletter Published and distributed free of charge Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006 © Copyright 2014 - TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti La presente newsletter non costituisce parere professionale ed il relativo contenuto ha esclusivamente carattere informativo. Gli articoli contenuti nella presente newsletter non possono essere riprodotti senza la preventiva espressa autorizzazione di TLS. 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I prodotti di investimento assicurativi tra Direttiva MiFID II e Direttiva IMD: il nuovo documento di consultazione EIOPA dell’1 ottobre 2014 sui conflitti di interesse nella vendita diretta ed indiretta Insurance-based investment products between MiFID II Directive and IMD Directive: the new EIOPA consultation paper of October 1, 2014, on the conflicts of interest in direct and indirect sale (Mario Zanin) 8 3. BEPS 2014: adottate le prime sette azioni OCSE/G20. Focus su beni immateriali e transfer pricing BEPS 2014: realesed seven OECD/G20 actions. Focus on intangible and transfer pricing (Ugo Cannavale - Elena Luzi) 11 4. L’inadeguatezza e l’insufficienza della prestazione come giustificato motivo oggettivo di licenziamento, pur senza il superamento del periodo di comporto The inadequacy and insufficiency of the job performance as just cause for dismissal, even if without exceeding the sick leave period (Luca Saglione – Andrea Pascarella) 19 5. Regime di non imponibilità ai fini IVA nel settore “shipping” ai sensi dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972. Definizione di “navi adibite alla navigazione in alto mare” Non-Taxable VAT Regime for shipping industry according to the art. 8-bis Presidential Decree n. 633/1972. Definition of “vessels used for navigation on the high-seas”. (Egidio Filetto – Luca Lavazza) 22 6. I prelievi non giustificati dei lavoratori autonomi non possono più essere presunti come ricavi (Corte Costituzionale, sentenza n. 228 del 6 ottobre 2014) Non-justified withdrawals from self-employed workers can no longer be presumed as income (Constitutional Court, judgment no. 228 of 6 october 2014) (Carlo Romano - Maurizio Foti) 28 7. Introduzione del regime di esenzione da ritenute sugli interessi in uscita dall’Italia e corrisposti a finanziatori esteri Introduction of the withholding tax exemption on interests “outbound” from Italy and paid to foreign lenders (Fabio Pirolozzi - Angela Capasso) 30 8. Le accise sono uguali per tutte … le sigarette (sentenza Yesmoke tobacco della Corte di Giustizia) All the… cigarettes are equal before excise duties (Yesmoke tobacco judgment of the Court of Justice) (Carlo Romano - Daniele Conti) 34 9. Cala il sipario su fondo rischi su crediti per banche ed enti finanziari, e quadro EC in Unico (ma cosa succede dietro le quinte?) The curtain comes down on the tax disciplines of bad debt accruals for banks and on the so-called ‘EC form’ (but what happens in the backstage?) (Arturo Cassina) 36 10. 42 3 Auto aziendale: da novembre indicazioni obbligatorie sulla carta di circolazione Business car: mandatory information on the vehicle registration document starting from November (Filippo Maria Riva – Federico Magi) 5 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 4 Il depotenziamento della disciplina delle società di comodo Positive changes for non operating entities (Simone Guidi – Valentina Biagini) (Simone Guidi – Valentina Biagini) Premessa Introduction Il Decreto Legislativo cd. “Decreto sulle semplificazioni fiscali”, già accolto favorevolmente dai pareri delle commissioni, è ora al vaglio per un nuovo esame, prima di passare all’esecutivo. In merito alle modifiche da apportare alla presente normativa, tra quelle particolarmente sentite e richieste da parte di imprese e professionisti, si distingue l’aggiornamento relativo alla disciplina delle società non operative. Legislative Decree, the so called “Decree on tax simplification”, that was already accepted by the opinions of the committees, is now under a new examination (hopefully final). Regarding the changes, requested by companies and professionals, the regulation of non-operating companies appears to be one of the most relevant. All’art. 18, comma 3, del Decreto sulle semplificazioni fiscali si dispone che, in deroga alle disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente, le nuove disposizioni si applicano a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del Decreto. Pertanto, la norma dovrebbe operare a partire dall’esercizio in corso al 31 dicembre 2014. Art. 18, paragraph 3, Decree on tax simplification argues that, notwithstanding the Taxpayer’s Bill of Rights, the new rules should be applied from this fiscal year. Hence, this regulation is effective from the fiscal year ending on December 31, 2014. L’attuale disciplina Present regulation La disciplina delle società di comodo o non operative, è stata introdotta nel nostro ordinamento con la L. 724/1994, al fine di disincentivare il ricorso a società fittizie, la cui finalità è quella di detenere beni improduttivi a beneficio esclusivo dei soci. Law 724/1994 introduced an operating test to select companies that are presumptively dummy, in order to avoid shell companies, with the main purpose of having unproductive goods that instead are used lonely for personal purposes by the shareholders. In particolare, se i beni posseduti dalla società non contribuiscono a generare un volume minimo di ricavi, sorge la presunzione secondo cui tali assets sono intestati alla società nell’esclusivo interesse dei soci, che possono utilizzarli per perseguire finalità estranee all’oggetto sociale. Particularly, if the assets do not generate a minimum amount of revenues, the Law assumes that these assets are not assigned to the company, but to the exclusive interest of the shareholders, who uses them only for personal reasons. Con l’entrata in vigore del D.L. 138/2011, cd. “manovra di ferragosto”, le società vengono qualificate come di comodo, e quindi soggette a tali disposizioni, quando, oltre alle casistiche già previste, si verifica una delle due seguenti ipotesi: • sono in perdita fiscale per tre periodi d’imposta consecutivi; • dalle ultime tre dichiarazioni, emergono perdite fiscali per due esercizi e, per un esercizio, emerge un reddito inferiore a quello minimo, così come determinato dall’art. 30, comma 3, L. 724/1994. With Decree Law 138/2011, a company is identified as dummy when in addition to the previous reasons, it turns out that: In questi casi, si applica la disciplina delle società di comodo a decorrere dall’esercizio successivo a quello in cui si è verificata una delle due citate fattispecie, quindi dal quarto periodo d’imposta. In this case, the company is presumptively dummy and the Tax Law attributes a minimum income to be taxed starting from the following fiscal year, hence from the fourth financial year. 5 • there are tax losses during three previous periods; or • in the last three income tax returns, the company had two fiscal years with tax losses and during one year a minimum income, as defined by Law 724/1994, article 30, paragraph 3. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Aspetti critici Critical issues A causa dell’attuale andamento sfavorevole dell’economia, che ormai si protrae da alcuni anni, le società facilmente conseguono risultati negativi, con il rischio di ricadere nella disciplina sfavorevole delle società non operative. In merito ad essa, si ricorda l’imputazione di una base imponibile IRAP minima, di un reddito minimo ai fini IRES, una maggiorazione dell’imposta sul reddito e, non meno rilevante, l’impossibilità di utilizzo di un eventuale credito IVA. Due to the economic environment of the lent several years, companies easily reach negative results, with the risk to be able to be considered dummy companies. Per completezza, non sono mancati casi in cui le Commissioni Tributarie si sono espresse non a favore delle pretese mosse dall’Amministrazione Finanziaria, tese a richiedere l’applicazione delle disposizioni previste per le società di comodo a carico delle società in perdita fiscale. Furthermore, there have been a lot of cases in which the judges of the local Tax Courts had not aligned themselves with the claim of the Tax Authorities, that required the application of the regulation for dummy companies. Di particolare nota, riteniamo essere la sentenza 757/6/14 della Commissione Tributaria Provinciale di Cagliari (CTP Cagliari), che ha accolto il ricorso contro il diniego di disapplicazione della disciplina delle società non operative. In this respect, judgment no. 757/6/14 of the Province Tax Court of Cagliari (CTP Cagliari), which is upheld the appeal against the refusal to set aside the discipline of dummy companies. Oltre ad aver ribadito l’autonoma impugnabilità del solo provvedimento di diniego (questione, questa, che tralasciamo in questa sede), riassume gli aspetti deficitari di tale disciplina. In particolare, il conseguimento di risultati negativi a seguito di una crisi d’impresa protrattasi nel tempo, associata a scelte aziendali rivelatesi successivamente errate, non sono sufficienti a sostenere che la società sia non operativa. Infatti, ciò che rileva a parere della CTP, è che tale disciplina dovrebbe essere applicata qualora i beni, fittiziamente intestati alla società, siano in realtà finalizzati ad essere utilizzati per conseguire i benefici personali dei soci, realizzando così vantaggi fiscali non dovuti. Per contro, non può risultare di comodo una società i cui soci abbiano provveduto ad investire le loro risorse, necessarie per perseguire l’attività economica, anche qualora tali scelte imprenditoriali, ritenute ex-ante idonee a superare lo stato di crisi, si rivelino ex-post non adatte a perseguire l’obbiettivo per cui erano state poste in essere. In addition, this judgment, while confirming the independent role of the ruling (position, this, that we are not analyzing now), also resumes the main points of this discipline. Correttivo del Decreto Semplificazioni Corrective Decree on Tax Simplifications Il Decreto qui in esame, prende atto delle criticità di tale disciplina, che male si adatta al contesto di crisi che affligge il mercato ed i consumi, e ne affievolisce la portata. Nel merito, il Decreto prevede l’allungamento da tre a cinque anni della finestra temporale di monitoraggio affinché le società possano definirsi come di comodo: sono richiesti cinque periodi d’imposta in perdita fiscale continuativi oppure, quattro periodi d’imposta in stato di perdita ed il conseguimento di un reddito inferiore al minimo in un esercizio. Qualora ciò si verifichi, la disciplina penalizzante delle società di comodo si applicherà dall’esercizio successivo, quindi nel sesto esercizio. The new Decree recognizes the issues existing regarding the dummy companies regulations, that are unable to face the present economic scenario. The Decree provides an extension from three to five years of monitoring period: the Lawmaker required five fiscal years of tax loss or four fiscal years of tax loss an one with an income lower than the minimum. With regards to the tax effects, the consequences relate to a minimum tax base for IRAP and IRES purposes, an increase of the tax rate and, last but not least, the impossibility to use the VAT credit. With regards to judgment n. 757/6/14, the achievement of negative results, as a result of a corporate crisis existing over time, combined with corporate decisions that later turned out to be wrong, are not sufficient to argue that the company is deemed a shell company. Indeed, the main focus for CTP, is that the regulation should be applied when the goods, are fictitiously assign to the company but, instead, are utilized by shareholders just to achieve a tax saving. On the other hand, a company can not be defined as dummy if the shareholders have really spent their money, time and resources, indeed to pursue the economic activity, to invest in the business. Moreover, it is not important if the business decisions do not achieve the expected results. If this occurs, the new rule for dummy companies will be applied from the next year: therefore in the sixth fiscal year. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 6 Conclusioni Conclusions Alla luce di quanto esposto, rimarranno comunque casi di società in situazioni di perdita strutturale e scarse prospettive di ritorno alla redditività, che non saranno perciò in grado, nemmeno nell’arco di un quinquennio, di chiudere con redditi imponibili o di far valere qualche causa di disapplicazione della disciplina qui in commento. On the basis of the foregoing there will still be cases of companies that don’t have a good prospect to return to profitability, and therefore, that will not be able, even over a five period, to end the financial year with a taxable income or to enforce any cause of non-application of the rules here under comment. In merito agli effetti che si produrrebbero confrontando la normativa attuale con quella che si sta delineando in sede di commissione parlamentare, le differenze appaiono rilevanti. Ad una società in perdita fiscale nel triennio 20112013, secondo l’attuale disciplina, sarebbero applicate le disposizioni previste per le società di comodo già a partire dall’esercizio 2014 (il cui effetto si manifesta nella dichiarazione presentata con il modello Unico 2015). Con le modifiche introdotte con il Decreto Semplificazioni, se in almeno uno degli esercizi 2009 e/o 2010, il risultato conseguito dalla società fosse stato positivo, non le verrebbe applicata la disciplina delle società non operative per l’esercizio in corso al 31.12.2014. In sintesi, una società risulta di comodo nell’esercizio 2014, solo qualora nel quinquennio 2009-2013, abbia conseguito perdite fiscali oppure, solo per un esercizio, un reddito imponibile comunque inferiore a quello minimo. With regards to the effects that would occur by comparing the current legislation with what is emerging in the Parliamentary committee, the differences are significant. Moreover, a company with tax losses in the period 2011-2013, according to the current regulations, would be subject to the provision for the shell companies until year 2014 (this effect is going to be represented in the tax return for year 2014). With the changes introduced by this Decree, if in least one of the years 2009 and/or 2010, the results achieved by the company were positive, until the dummy company rule for the current financial year 31.12.2014 would not be applicable. Sulla base di quanto indicato, con la probabile conversione di tale Decreto sulle semplificazioni fiscali, già dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014, si applicherà la nuova normativa. Saranno considerate come di comodo, le società che hanno dichiarato per cinque esercizi consecutivi una perdita fiscale o, per quattro esercizi una perdita fiscale ed il residuo esercizio, un reddito sotto soglia. Based on the above, with the possible conversion of the Decree on tax simplification, already starting from the current tax period ending December 31, 2014, it will be possible to apply the new rules. So the companies will be considered as dummy if the entities have tax losses during five years or one minimum income and four tax losses during the fiscal year. In conclusione, sembra quanto meno opportuno affinare la disciplina delle società di comodo, tenendo in considerazione che, soprattutto in un periodo di instabilità economica, difficilmente i risultati ottenuti dalle società, sono in linea con i normali trend dell’economia. Inoltre, a fronte dell’esigenza di una maggiore flessibilità, in grado di adattarsi meglio alle diverse situazioni in cui versano le società, si rende necessario porre parametri fissi, in modo da ridurre gli onerosi Contenziosi Tributari ed istanze di disapplicazione della disciplina delle società di comodo, in modo tale che le imprese possano concretamente far affidamento su un sistema tributario più stabile. In conclusion, it seems appropriate to improve the regulation of dummy companies bearing, in mind that in a period of economic instability, it is hard to achieved results in line with the economic normal trend. Moreover, given the need to improve the flexibility of the entities, in order to be able to adapt to the different situations faced by the company, it is necessary to apply fixed parameters, in order to reduce the onerous Tax Litigations and instances of non-application of the dummy companies. Hence, it is important that companies could rely on a tax system more stable. Synthetically, a company is dummy in fiscal year 2014 if in the five fiscal years before (2009-2013), it has tax losses or just for one year, a taxable income lower than the minimum one provided by the law. 7 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 I prodotti di investimento assicurativi tra Direttiva MiFID II e Direttiva IMD: il nuovo documento di consultazione EIOPA dell’1 ottobre 2014 sui conflitti di interesse nella vendita diretta ed indiretta Insurance-based investment products between MiFID II Directive and IMD Directive: the new EIOPA consultation paper of October 1, 2014, on the conflicts of interest in direct and indirect sale (Mario Zanin) (Mario Zanin) Lo scorso 1° ottobre l’EIOPA (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) ha pubblicato un documento di consultazione in materia di conflitti di interesse nella vendita diretta e tramite intermediari di prodotti di investimento assicurativi (“Documento”). Last October 1st EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) published a consultation paper on conflicts of interest in direct and intermediated sales of insurance-based investment products (“Paper”). Il Documento, aperto alla consultazione pubblica fino al prossimo 1° dicembre, si inquadra alla luce delle modifiche apportate dall’art. 91 della Direttiva 2014/65/EU (“MiFID II”) alla Direttiva 2002/92/EC (“IMD”) e, in particolare, dell’introduzione in quest’ultima degli artt. 13-ter e quater, IMD. In generale, le novità riguardano la previsione di requisiti organizzativi per intermediari ed imprese di assicurazione nel caso di vendita di “prodotti di investimento assicurativi”, definiti, in generale, come prodotti assicurativi che presentano una scadenza o un valore di riscatto ed in cui tale scadenza o valore di riscatto è esposto in tutto o in parte, in modo diretto o indiretto, alle fluttuazioni del mercato. The Paper, open to public consultation until the next December 1st, follows the amendments made by art. 91 of Directive 2014/65/EU (“MiFID II”) to Directive 2002/92/EC (“IMD”) and, in particular, the introduction of artt. 13b and 13c in the IMD. In particolare, il nuovo art. 13-ter, IMD, richiede ad intermediari assicurativi ed imprese di assicurazione di mantenere ed applicare disposizioni organizzative ed amministrative efficaci al fine di adottare tutte le misure ragionevoli volte ad evitare che i conflitti di interesse incidano negativamente sui propri clienti. In particular, the new art. 13b, IMD, requires that insurance intermediaries and insurance undertakings shall maintain and operate effective organizational and administrative arrangements with a view to taking all reasonable steps designed to prevent conflicts of interest from adversely affecting the interests of its customers. Secondo, poi, il nuovo art. 13-quater, IMD, gli intermediari assicurativi e le imprese di assicurazione adottano ogni misura appropriata per identificare i conflitti di interesse che potrebbero sorgere tra i medesimi ed i relativi clienti o tra due clienti al momento della prestazione di attività di distribuzione assicurativa. According to the new art. 13c, IMD, insurance intermediaries and insurance undertakings take all appropriate steps to identify conflicts of interest between themselves and their customers or between one customer and another that arise in the course of carrying out any insurance distribution activities. Se le disposizioni organizzative o amministrative adottate per gestire i conflitti di interesse non sono sufficienti per assicurare, con ragionevole certezza, che il rischio di nuocere agli interessi dei clienti sia evitato, l’intermediario o l’impresa di assicurazione deve informare chiaramente i clienti, prima di agire per loro conto, della natura generale e/o delle fonti di tali conflitti. Where organizational or administrative arrangements made by the insurance intermediary or insurance undertaking to manage conflicts of interest are not sufficient to ensure, with reasonable confidence, that risks of damage to customer interests will be prevented, the insurance intermediary or insurance undertaking shall clearly disclose to the customer the general nature and/or sources of conflicts of interest before undertaking business on its behalf. In tale contesto, EIOPA ha ricevuto mandato formale dalla Commissione di fornire un progetto di norme tecniche di attuazione ai fini dell’adozione da parte della Commissione stessa degli atti delegati necessari per l’implementazione della disciplina. In this context, EIOPA received a mandate from the Commission to provide technical advice to assist the Commission on the possible contents of the delegated acts. In general, the amendments concerns the provision of organizational requirements for insurance intermediaries and insurance undertakings in case of selling of “insurance-based investment products”, defined, in general, as insurance products which offers a maturity or surrender value and where that maturity or surrender value is wholly or partially exposed, directly or indirectly, to market fluctuations. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 8 Dunque, il Documento illustra le raccomandazioni che EIOPA considera di trasmettere alla Commissione, concentrandosi, in particolare, sui seguenti aspetti: a) criteri minimi per l’identificazione dei conflitti di interesse; b) redazione di policy relativa ai conflitti; c) principio di proporzionalità; d) remunerazione ed incentivi; e) ricerca in materia di investimenti. So, the Paper contains the recommendations that EIOPA is likely to give to the Commission, focusing, in particular, on following matters: a) minimum criteria for the identification of conflicts of interest; b) conflicts of interest policy; c) proportionality; d) remuneration and inducements; e) investment research. I profili di maggiore rilievo possono essere così tratteggiati. The most important points can be outlined as follows. a) Quanto all’identificazione dei conflitti di interesse - a parere di EIOPA - le ipotesi previste dall’art. 21, Direttiva 2006/73/CE (“Direttiva MiFID di Secondo Livello”), in quanto indistintamente dirette a tutte le società di investimento, risultano generiche ed astratte, riguardando situazioni in cui il conflitto di interesse sorge normalmente. Pertanto, se in generale il riferimento all’art. 21 in questione è considerato da EIOPA appropriato, cionondimeno EIOPA stessa ritiene che i conflitti di interesse possano sorgere anche in situazioni relative allo sviluppo ed alla gestione dei prodotti finanziari. Un conflitto di interesse può sorgere, ad esempio, nel caso in cui l’intermediario riceva commissioni o incentivi da parte di un terzo, situazione questa che può verificarsi anche successivamente alla vendita di un prodotto finanziario, come nel caso in cui l’intermediario suggerisca al cliente di riscattare una polizza e reinvestire in un’altra, senza un vantaggio per l’assicurato ma al fine di conseguire commissioni più cospicue. Si propone, pertanto, di adattare l’art. 21 alle specificità dell’attività di distribuzione assicurativa. a) With regard to the identification of conflicts of interest, according to EIOPA the cases considered by art. 21, Directive 2006/73/CE (“MiFID Implementing Directive”) are of a broad and abstract nature because they are addressed to all investment firms and describe situations where conflicts of interest commonly arise. Therefore, if, in general, reference to the above-mentioned art. 21 is considerate appropriate by EIOPA, however, EIOPA itself believes that conflicts may also arise with regard to the development and management of products. A conflict of interest, may arise, for example, in the case the insurance intermediary receives a commission or fee paid by a third party, situation this that may happen also after the sale of an insurance-based investment product, like when the intermediary recommends the client to switch products, that does not offer an added value to the insured but only for the purpose of the intermediary to gain higher commissions. So, EIOPA suggests to adapt art. 21 to the specificities of the insurance distribution activities. b) EIOPA ritiene, poi, che intermediari ed imprese assicurative debbano dotarsi di una policy sui conflitti di interesse che: (i) identifichi, con riferimento alle specifiche attività di distribuzione assicurativa, le circostanze che costituiscono (o possono dare origine ad) un conflitto di interesse, comportando un rischio di conseguenze negative per l’interesse di uno o più clienti; e (ii) specifichi procedure da seguire e misure da adottare al fine di gestire i conflitti e prevenire che i medesimi possano danneggiare gli interessi dei clienti. Se le procedure e misure adottate non garantiscono il grado richiesto di indipendenza, gli intermediari assicurativi e le imprese di assicurazione devono adottare procedure e misure alternative o addizionali che risultino appropriate nel caso concreto. Infatti, la comunicazione del conflitto di interesse deve rappresentare il rimedio finale, limitato a casi in cui il conflitto non può essere adeguatamente gestito dall’intermediario. b) EIOPA considers, then, that insurance intermediaries and insurance undertaking should establish a conflicts of interest policy that must: (i) identify, with reference to the specific insurance distribution activities the circumstances which constitute (or may give rise to) a conflict of interest, entailing a material risk of damage to the interests of one or more clients; and (ii) specify procedures to be followed and measures to be adopted in order to manage such conflict and prevent that those conflicts may damage the interest of the clients. If the adoption of those measures and procedures does not ensure the requisite degree of independence, insurance intermediaries and insurance undertakings must adopt alternative or additional measures and procedures as are necessary and appropriate for those purposes. indeed, the disclosure of conflicts of interest should be a step of last resort, limited to cases where conflict may not be properly managed by the intermediary. c) Sebbene EIOPA riconosca la preoccupazione di imprese ed intermediari di evitare eccessivi costi amministrativi per l’adeguamento alla disciplina in esame, tuttavia giudica non necessario che le disposizioni attuative contengano un riferimento esplicito al principio di proporzionalità, essendo questo un principio espresso sia nel Trattato dell’Unione Europea (cfr. art. 5(4)) sia nell’ultima versione della IMD (cfr. i sopra richiamati artt. 13-ter e 13-quater). c) Although EIOPA acknowledges the concerns of undertaking and intermediaries for avoiding excessive administrative burdens and costs to comply with the legislation, however, it is of the opinion that an explicit reference to the principle of proportionality in the implementing measures is not necessary because the principles is included both in the Treaty of the European Union (see art. 5(4)) and in the last version of the IMD (see art. 13b and 13c mentioned above). 9 TLS Newsletter n° 11 Anno 2013 Il quadro normativo prevede, quindi, che le misure da adottare siano in pratica proporzionate a natura, dimensione e complessità del rischio che il cliente subisca un danno in relazione al conflitto di interesse dell’impresa o intermediario di assicurazione. The legislative framework provides that measures adopted must, in practice, be proportionate to the nature, scale and complexity of the risks of consumer detriment related to conflicts of interest of the insurance undertaking or intermediary. d) Per quanto riguarda i profili di remunerazione ed incentivi, EIOPA ritiene che ogni tipo di remunerazione o incentivo non monetario proveniente da un terzo sia fonte di conflitto di interesse. In considerazione degli evidenti rischi per la clientela, EIOPA considera opportuno disciplinare tale tipologia di conflitto e, a tal fine, ritiene che la soluzione più appropriata sia quella di modificare la IMD tramite l’adozione dei principi generali della Direttiva 39/2004/ CE (“MiFID I”), secondo cui pagamenti ed incentivi non monetari da parte dei terzi devono essere chiaramente comunicati al cliente e strutturati in modo da rafforzare la qualità del servizio reso e consentire all’impresa di agire nel miglior interesse del cliente stesso. Secondo EIOPA gli incentivi possono risultare anche a vantaggio del cliente come, ad esempio, nell’ipotesi in cui consentano di ampliare l’offerta di servizi e prodotti. d) With regard to remuneration and inducements, EIOPA shares the opinion that any kind of remuneration or non-monetary benefit provided by a third party give rise to the risk of a conflict of interest. Because of the evident risk of consumer harm, EIOPA believes that it is important to address this type of conflict of interest, and, to this end, it suggests that the most appropriate way for doing so would be modifying the IMD by transferring the general principles of Directive 39/2004/ CE (“MiFID I”), according to which the payments paid and non-monetary benefits provided by a third party are only permissible if they are clearly disclosed to the client and if they are designed to enhance the quality of service rendered to the customer and does not impair compliance with the firm’s duty to act in the best interests of the client. According to EIOPA, inducements may also result in a benefit for the client, like, for example, in the case they permit to make the range of services or products provided broader. e) Da ultimo, quanto alla ricerca in materia di investimenti, EIOPA ritiene che i requisiti di organizzazione supplementari previsti dagli artt. 24 e 25, Direttiva MiFID di Secondo Livello, non debbano trovare applicazione ad imprese di assicurazione ed intermediari assicurativi, in quanto tali soggetti di norma non effettuano ricerca in materia di investimenti. EIOPA ritiene, pertanto, che simili regole non siano da includere nella IMD, seppur precisando che i requisiti organizzativi generali sulla corretta gestione dei conflitti di interesse debbano, comunque, trovare applicazione anche nel caso in cui imprese di assicurazione o intermediari assicurativi effettuino ricerca in materia di investimenti in maniera episodica. e) Lastly, as to investment research, EIOPA believes that the additional organizational requirements established by artt. 24 and 25, MiFID Implementing Directive, should not apply to insurance undertakings and insurance intermediaries, as these persons would normally not produce investment research. Therefore EIOPA shares the opinion that those rules should not be included in the IMD. However, it clarifies that the general organizational requirements on how to manage conflicts of interest would also apply in cases where insurance undertakings or intermediaries produces investment research. In conclusione, l’esito del procedimento di consultazione appare di notevole interesse considerata la rilevanza delle questioni prese in esame da EIOPA e l’impatto che le soluzioni proposte avranno per gli intermediari e le imprese di assicurazione. In conclusion, the results of the public consultation seem to have great interest taking into account the importance of the issues considered by EIOPA and the impact that the proposed solution will have for insurance intermediaries and undertakings. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 10 BEPS 2014: adottate le prime sette azioni OCSE/G20. Focus su beni immateriali e transfer pricing BEPS 2014: realesed seven OECD/ G20 actions. Focus on intangible and transfer pricing (Ugo Cannavale – Elena Luzi) (Ugo Cannavale – Elena Luzi) Premessa Introduction In data 16 settembre 2014 l’OCSE ha pubblicato sette delle quindici azioni dirette a fornire strumenti per contrastare fenomeni di erosione della base imponibile e delocalizzazione di profitti in Paesi a fiscalità vantaggiosa e contenute nel Rapporto “Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting” del 19 luglio 2013. Il primo set documentale è stato adottato con il consenso di 44 Paesi OCSE/G20 ed è costituito da 3 Rapporti (di cui 2 finali ed uno ad interim) e 4 Raccomandazioni, oltre ad una nota esplicativa denominata “Explanatory Statement”. On September 16, 2014 the OECD published seven out fifteen actions aimed at providing instruments for fighting base erosion and profit shifting and included in the Report “Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting” dated July 19, 2014. Tale pacchetto di documenti costituisce l’output delle Azioni n. 1 (economia digitale), n. 2 (strumenti ibridi), n. 5 (regimi fiscali dannosi), n. 6 (abuso dei trattati), n. 8 (transfer pricing e beni immateriali), n. 13 (documentazione di transfer pricing e CbC reporting) e 15 (strumenti multilaterali). Le restanti 8 Azioni saranno adottate entro settembre 2015. The first set of documents was adopted with the agreement of 44 OECD / G20 Countries and consists of 3 Reports (including 2 final and one ad interim) and 4 Recommendations, as well as an explanatory note entitled “Explanatory Statement”. This package of documents is the output of the Actions no. 1 (digital economy), no. 2 (hybrid instrument), n. 5 (harmful tax regimes), n. 6 (treaty abuse), n. 8 (transfer pricing and intangible assets), no. 13 (transfer pricing documentation and CbC reporting) and 15 (multilateral instruments). The remaining 8 Actions will be adopted by September 2015. I documenti pubblicati dall’OCSE: breve panoramica The documents published by the OECD: a brief overview Azione n. 1: economia digitale L’output dell’Azione n. 1, volta alla razionalizzazione delle norme fiscali specifiche per le imprese operanti a livello internazionale nel settore della digital economy, è il documento denominato “Addressing the Tax Challenges of the Digital Economy”. Action no. 1: digital economy The output of the Action no. 1, aimed at developing specific tax rules for companies operating in the digital economy at an international level, it is the document entitled “Tax Addressing the Challenges of the Digital Economy”. Tale documento definisce taluni principi sui quali sarà imperniata l’attività di studio che continuerà durante il 2015. I particolare, viene fornita una panoramica esaustiva delle caratteristiche chiave dell’economia digitale e dei modelli di business che pongono importanti sfide dal punto di vista fiscale da un lato con riferimento alle imposte dirette e, dall’altro a quelle indirette. Talune caratteristiche quali l’elevato impiego di immobilizzazioni immateriali, l’uso massiccio di dati e l’adozione di specifici modelli di business rende poco agevole l’applicazione delle regole di fiscalità internazionali relative ai concetti di residenza e di stabile organizzazione, oltre all’individuazione delle giurisdizioni in cui effettivamente si verifica la creazione di valore a fini del transfer pricing. This document sets out certain principles for 2015 studies. Il rischio BEPS con riferimento alla digital economy dovrà essere analizzato di concerto con gli output delle Azioni n. 3 (CFC rules), n. 7 (PE) e n. 8-10 (Transfer Pricing). The BEPS risk with reference to the digital economy must be analyzed in conjunction with the output of the Actions no. 3 (CFC rules), no. 7 (PE) and no. 8-10 (transfer pricing). 11 In particular, it is provided a comprehensive overview of the key features of the digital economy and the business models that put significant challenges for both direct and indirect taxes. Certain features such as the high use of intangible assets, the massive use of data and the adoption of specific business models makes it difficult to apply international tax rules with related to the tax residence and permanent establishment, in addition to the identification of the jurisdiction in which the creation of value for the purpose of transfer pricing actually occurs. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Azione n. 2: strumenti ibridi L’output dell’Azione n. 2 è il documento denominato “Neutralising the Effects of Hybrid Mismatch Arrangements”. L’Azione n. 2 è volta a contrastare l’utilizzo di strumenti ibridi per finalità di pianificazione fiscale aggressiva mediante l’identificazione di regole chiare e complete che neutralizzino gli effetti della diversa qualificazione fiscale della medesima fattispecie in diverse giurisdizioni. Il documento fornisce raccomandazioni per l’introduzione di cambiamenti nelle legislazioni nazionali e nei trattati contro le doppie imposizioni. Action no. 2: hybrid mistmach arrangement The output of the Action no. 2 is the document called “Neutralising the Effects of Hybrid Mismatch Arrangements”. The Action no. 2 is aimed at neutralising the effect of hybrid mismatch arrangements through the identification of clear and comprehensive rules. In sintesi, nelle legislazioni nazionali dovrebbero essere introdotte norme che prevedano eccezioni alle regole generali di deduzione e/o esenzione di certe componenti se queste sono prodotte nel contesto di operazioni crossborder qualificate in modo diseguale nelle giurisdizioni fiscali coinvolte. In summary, within the national legislation rules that provide exceptions to the general rules of deduction and / or exemption should be introduced if the related components are made in the context of cross-border transactions qualified unevenly in the tax jurisdictions involved. A titolo di esempio, nel caso in cui si verifichi una deduzione di una componente nella giurisdizione in cui avviene il pagamento e la mancata tassazione in quella dove avviene l’incasso, le normative nazionali dovrebbero prevedere restrizioni alla deduzione nel paese ove avviene il pagamento. Modifiche all’articolo 4 (3) del Modello di Convenzione OCSE contro le doppie imposizioni sono previste nel documento con riferimento alla definizione di residenza ai fini fiscali on a case to case basis piuttosto che sulla base del criterio della sede di direzione effettiva. The document provides recommendations for the implementation of changes in national laws and treaties against double taxation. For instance, if there is a deduction of a component in the jurisdiction where the payment is made and the lack of taxation where there is collection, national legislation should provide for restrictions on the deduction in the Country where the payment is made. Changes to Article 4 (3) of the OECD Model Tax Convention on Income and on Capital is provided in the document with reference to the definition of residence for tax purposes on a case to case basis rather than on the basis of the place of effective management criteria. Azione n. 5: pratiche fiscali dannose L’Azione n. 5 ha l’obiettivo di contrastare le pratiche fiscali dannose accordando una priorità all’aumento della trasparenza fiscale ed al rispetto della sostanza delle operazioni per cui si applicherebbero regimi fiscali privilegiati (preferential regime). Per il 2014 il Piano di Azione dell’OCSE prevedeva la finalizzazione dell’analisi dei regimi fiscali dei Paesi coinvolti. L’output è contenuto nel documento denominato “Countering Harmful Tax Practices More Effectively, Taking into Account Transparency and Substance”. Il lavoro descrive le attività realizzate e identifica i prossimi step da realizzare entro il 2015, ponendo enfasi sulla necessità di aumentare la trasparenza e lo scambio di informativa in relazione a regimi fiscali privilegiati oltre che alla necessità di prevedere i requisiti per la definizione della sostanza delle attività nel contesto di regimi che coinvolgono intangibile (IP regime). Action no. 5: Harmful Tax Practices Action no. 5 aims to counter harmful tax practices increasing tax transparency and substance of the transactions for which preferential tax regimes could be applied. Azione n. 6: abuso dei trattati L’output dell’Azione n. 6, volta a prevenire il fenomeno del cd. treaty shopping, è il documento denominato “Preventing the Granting of Treaty Benefits in Inappropriate Circumstances”. Action no. 6: treaty abuse The output of the Action no. 6, aimed at prevent the treaty shopping, is the document entitled “Preventing the Granting of Treaty Benefits in Inappropriate Circumstances”. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 For 2014, the OECD Action Plan provided the finalization of the analysis of the tax systems of the countries involved. The output is contained in the document entitled “Countering Harmful Tax Practices More Effectively, Taking into Account Transparency and Substance”. This document describes the activities carried out and identifies the next steps to be achieved by 2015 giving emphasis on the need to increase transparency and exchange of information in relation to preferential tax regimes as well as the need to provide the requirements for the definition of the substance of the activities in the context of schemes that involve intangible (IP regime). 12 L’OCSE raccomanda tre approcci per attenuare il fenomeno dell’abuso dei trattati contro le doppie imposizioni. In particolare, risulta necessario chiarire la terminologia utilizzata al fine di evitare che si creino opportunità per gli Stati contraenti di elusione o evasione fiscale, l’inclusione di specifiche regole anti abuso basate sulle cd. Limitation of Benefit (LOB), sulla falsa riga di quanto già previsto nei trattati US e all’inclusione nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni di regole generali anti-abuso basate sul test degli obiettivi principali delle transazioni o contratti (cd. principle purposes test o “PPT” rule). Il Rapporto fornisce anche ulteriori raccomandazioni che cercano di eliminare strategie abusive (oltre al treaty shopping), ad esempio, con riferimento a operazioni di trasferimento dei dividendi, situazioni in cui un soggetto è considerato residente a fini fiscali in due paesi, situazioni in cui il Paese di residenza esenta il reddito delle stabili organizzazioni e a questa vengono trasferite immobilizzazioni o azioni. The OECD recommends three approaches to mitigate the phenomenon of treaty abuse. In particular, it is necessary to clarify the terminology used in order to avoid the creation of opportunities for the Contracting States to tax avoidance or evasion, the inclusion of specific anti-abuse rules based on the so called Limitation of Benefits (LOB), similar at what has already been provided for in the US Treaties and its inclusion in the treaty against double taxation of the general anti-abuse rules based on the test of the main objectives of the transactions or contracts (i.e., principle purposes or “PPT” rule). Azione n. 8: transfer pricing e beni immateriali L’output dell’Azione n. 8, volta allo sviluppo di regole per prevenire lo spostamento di beni immateriali tra consociate appartenenti allo stesso Gruppo multinazionale al solo fine di trasferire profitti in paesi a fiscalità agevolata, è il documento denominato “Guidance on Transfer Pricing Aspects of Intangibles” di cui viene fornito un approfondimento nel prosieguo. Action no. 8: Transfer pricing and intangibles The output of the Action no. 8, aimed at developing rules to prevent the transfer of intangible between Group entities with the sole purpose of transferring profits to low tax countries, is the document entitled “Guidance on Transfer Pricing Aspects of Intangibles” for which details will be provided in the following sections. Azione n. 13: documentazione di transfer pricing e CbC reporting L’output dell’Azione n. 13, volta a sviluppare regole per aumentare la trasparenza al fine di fornire alle amministrazioni fiscali le informazioni adeguate per realizzare una preliminare valutazione del rischio di transfer pricing, è il documento denominato “Guidance on Transfer Pricing Documentation and Country-by-Country Reporting”. Action no. 13: documentation of transfer pricing and reporting CbC The output of the Action no. 13, aimed at developing rules to increase transparency in order to provide tax administrations with adequate information to undertake a preliminary assessment of transfer pricing risk is the document entitled “Guidance on Transfer Pricing Documentation and Countryby-Country Reporting”. L’OCSE propone un cd. three tired approach alla predisposizione della documentazione di transfer pricing prevedendo la redazione di un Masterfile che include informazioni rilevanti per tutte le consociate del Gruppo, di un Local File contenente le informazioni riferibili in modo specifico alle transazioni intercompany del contribuente ed un Countryby-country (CbC) report ove sono fornite informazioni relative all’allocazione del reddito e le imposte pagate nei diversi paesi a livello globale, oltre ad indicatori relativi alla localizzazione delle effettive attività economiche. The OECD recommend a three tired approach for the preparation of transfer pricing documentation providing for the preparation of a Masterfile that includes an overview of the multinational group and business, of a Local File that include “zoomed-in” view of o transactions relevant to taxpayer and a Country-by-country (CbC) report where information is provided about the allocation of income and taxes paid in different countries globally, as well as indicators of economic activity. In particolare, il documento prevede all’interno dell’Annex III e nella tabella 1 un potenziale modello per il CbC report contenente, per ciascuna entità in una giuridisdizione: • i totali ricavi conseguiti fornendo indicazioni di quelli realizzati verso terze parti e verso consociate; • gli utili (perdite) prima delle imposte; • le imposte pagate (on cash basis) e maturate; • il capitale e le riserve; • la numerosità del personale; • i beni materiali oltre alle disponibilità finanziarie. In particular, the document provides within the Annex III and in Table 1 a potential model template for the CbC report containing, for each entity in a tax jurisdiction: • the total revenues from third parties and from Group entities; • profit (loss) before income tax; • taxes paid on cash basis and accrued; • stated capital; • accumulated earnings ; • number of employees; • tangible assets other than cash and cash equivalent. 13 The report also provides additional recommendations that try to eliminate abusive strategies (in addition to treaty shopping), for example, with regard to address dividend transfer transactions, dual residence situations, situations where residence country exempts income of PE and tax benefit is taken by transferring property or shares. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Ancora più pregnanti sono le informazioni previste nella tabella 2 dello stesso allegato la quale prevede di indicare, per ciascuna giurisdizione fiscale e per ciascuna entità in questa residente, le funzioni svolte tra cui R&D, detenzione e gestione di proprietà intellettuale, acquisto o procurement, produzione, distribuzione e marketing, servizi amministrativi di supporto. Even more pregnant are the details provided in Table 2 of the Annex that requires to give evidence, for each tax jurisdiction and for each entity, the functions performed including R&D, holding and management of intellectual property, purchase or procurement, manufacturing, distribution and marketing, administrative support services. Azione n. 15: strumenti multilaterali L’Azione n. 15 è volta ad analizzare le problematiche legali relative allo sviluppo di strumenti multilaterali che permettano alle giurisdizioni di sviluppare misure in ambito BEPS e operare modifiche ai trattati contro le doppie imposizioni. Action no. 15: multilateral instruments Action no. 15 is aimed at analyzing the legal issues related to the development of multilateral instruments that enable jurisdictions to develop BEPS measures and change to the Model Tax Convention. L’output del 2014 è contenuto nel documento denominato “Developing a Multilateral Instrument to Modify Bilateral Tax Treaties” ed ulteriori raccomandazioni saranno sviluppate nel corso del 2015. The 2014 output is contained in the document entitled “Developing a Multilateral Instrument to Modify Bilateral Tax Treaties” and further recommendations will be developed during 2015. Il documento Guidance on Transfer Pricing Aspects of Intangibles (Action 8) The document Guidance on Transfer Pricing Aspects of Intangibles (Action 8) Alla luce della crescente aggressività delle autorità fiscali e delle controversie in tema di transfer pricing assume un ruolo di precipua importanza, tra gli altri, il documento “Guidance on Transfer Pricing Aspects of Intangibles” avente ad oggetto una revisione del Capitolo VI (Considerazioni particolari relative ai beni immateriali) delle OECD Transfer Pricing Guidelines con riferimento agli standard per stabilire se le condizioni concordate o imposte nelle transazioni tra imprese associate, che riguardano un bene immateriale, siano conformi al principio del prezzo di libera concorrenza. In light of the increasing aggressiveness of the tax authorities and disputes relating to transfer pricing issues the document “Guidance on Transfer Pricing Aspects of Intangibles”, among others, assumes a relevant role. It includes a revision of Chapter VI (Special considerations for intangibles) of the OECD Transfer Pricing Guidelines with reference to the standards for determining arm’s length conditions for transactions that involve the use or transfer of intangibles. Nel documento sono previste anche modifiche ai Cap. I (Principio del prezzo di libera concorrenza) in relazione location savings, capitale intellettuale e sinergie di Gruppo e Cap. II (Metodi in materia di prezzi di trasferimento) delle OECD Transfer Pricing Guidelines. Il documento costituisce una guida ad interim in quanto talune tematiche relative ai beni immateriali saranno finalizzate a seguito dei lavori in seno all’OCSE con riferimento alle Actions 9 (Risk and Capital) e 10 (Other high-risk transactions). The document also include final proposed revisions to Chapter I (The arm’s length principle) in relation to location savings, intellectual property and Group synergy and Chapter II (Transfer Pricing Methods) of the OECD Guidelines. The document provides an ad interim guidance on how certain issues related to the intangible assets will be targeted as a result of the work within the OECD with regard to Actions 9 (Risk and Capital) and 10 (Other high-risk transactions). Considerazioni relative a beni immateriali nel transfer pricing (Cap. VI) Il documento contiene una guida sulla definizione di bene immateriale nelle analisi di transfer pricing (cfr. Sezione A, paragrafi da 6.5 a 6.31), sulla identificazione e caratterizzazione della transazione infragruppo che comporta l’uso o il trasferimento di beni immateriali o il loro uso in connessione con la vendita di beni o la fornitura di servizi (cfr. Sezione C, paragrafi da 6.83 a 6.1039103) e la determinazione del valore normale in condizioni in cui sono utilizzati o trasferiti i beni intangibili (cfr. Sezione D). Special considerations for intangibles in transfer pricing (Chapter VI) The document contains guidance on identifying intangibles in transfer pricing analyses (see. Section A, paragraphs 6.5 to 6.31), on transactions involving the use or transfer of intangibles (see. Section C, paragraphs 6.83 to 6.103) and the Supplemental guidance for determining arm’s length conditions in cases involving intangibles (see. Section D). TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 14 Tale lavoro conferma i principali contenuti del precedente draft sugli intangible pubblicato in data 30 Luglio 2013 denominato “Revised discussion draft on transfer pricing aspects of intangible”, includendo tuttavia ulteriori sezioni, tra cui una guida sugli aspetti relativi alla proprietà dei beni immateriali e delle transazioni infragruppo che comportano lo sviluppo, il miglioramento, il mantenimento, la protezione e lo sfruttamento di beni intangibili (Sezioni B1, B2 e B3) ed ulteriori esempi in allegato (da 1 a 7). This work confirms the main contents of the previous draft on intangible published on July 30, 2013 entitled “Revised discussion draft on the transfer pricing aspects of intangibles” and it includes additional sections, including guidance on matters relating to the ownership of intangible assets and transactions inter-group involving the development, enhancement, maintenance, protection and exploitation of intangible assets (Sections B1, B2 and B3), and further examples in the annex (1 to 7). Nel documento viene sostanzialmente confermata la definizione di bene immateriale ai fini del transfer pricing contenuta nel precedente documento per cui: “the word intangible is intended to address something which is not a physical asset or a financial asset which is capable of being owned or controlled for use in commercial activities, and whose use or transfer would be compensated had it occurred in a transaction between independent parties in comparable circumstances” (Par. 6.6). The document mainly confirmz the definition of intangible property for the purpose of transfer pricing contained in the previous document that: “the word intangible is intended to address something which is not a physical asset or a financial asset which is capable of being owned or controlled for use in commercial activities, and whose use or transfer would be compensated had it occurred in a transaction between independent parties in comparable circumstances” (Par. 6.6). Viene, inoltre, chiarito che la definizione di bene immateriale nelle analisi di transfer pricing non può derivare dalle definizioni adottate a fini contabili o legali. Un’analisi affidabile dovrebbe fare riferimento alle condizioni che sarebbero state concordate tra parti indipendenti in una transazione comparabile. L’OCSE indica, al Par. 6.9, che è fondamentale distinguere tra bene immateriale e favorevoli condizioni di mercato o circostanze specifiche del mercato locale che non sono in grado di poter essere controllate. It has also been cleared that the definition of intangible asset in transfer pricing analyses cannot be derived from the definitions used for accounting or legal purposes. Reliable analyses should refer to the conditions that would be agreed between independent parties in comparable transactions. Il documento fornisce, inoltre, la seguente definizione di bene intangibile unico e di elevato valore: “those intangibles (i) that are not comparable to intangibles used by or available to parties to potentially comparable transactions, and (ii) whose use in business operations (e.g. manufacturing, provision of services, marketing, sales or administration) is expected to yield greater future economic benefits than would be expected in the absence of the intangible” (Par. 6.17). The document also provides the following definition of “unique and valuable” intangibles: “those intangibles (i) that are not comparable to intangibles used by or available to parties to potentially comparable transactions, and (ii) whose use in business operations (e.g. manufacturing, provision of services, marketing, sales or administration) is expected to yield greater future economic benefits than would be expected in the absence of the intangible” (Par. 6.17). La sezione B del documento fornisce poi una guida cruciale con riferimento all’identificazione dell’entità che ha il diritto di ottenere i profitti derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali. Viene confermato l’orientamento secondo il quale la proprietà legale costituisce esclusivamente il punto di partenza per identificare e analizzare le transazioni infragruppo che coinvolgono l’uso o lo sfruttamento di beni immateriali. The B section of the document provides guidance and crucial with respect to the identification of the entity that has the right to obtain profits from the exploitation of intangible assets. It has been confirmed the orientation according to which the legal ownership of an intangible is merely the starting point for identifying and analyzing intra-group transactions that involve the use or exploitation of intangible assets. Il documento ha inoltre fornito (cfr. Par. 6.34) un framework per l’analisi delle transazioni intercompany che hanno ad oggetto l’uso o il trasferimento di beni immateriali, prevedendo i seguenti passaggi: • l’identificazione del proprietario legale dei beni immateriali; • l’identificazione, attraverso apposite analisi, delle parti svolgenti funzioni (incluse quelle rilevanti indicate al Par. 6.56 tra cui il design, il controllo delle attività di ricerca e di marketing, gestione e controllo di budget etc.), utilizzando assets e assumendo rischi relativi allo The document also provided a framework for the analysis of intercompany transactions that relate to the use or transfer of intangible assets, providing the following steps: 15 In Para. 6.9 the OECD states that it is crucial to distinguish intangibles from market conditions or local market circumstances that are not capable of being owned or controlled. • identifying the legal owner of intangibles; • identifying through analyses the parties performing functions (including those relevant described in Par. 6.56 such as design, control of research and marketing programmes, management and control over strategic decisions regarding intangible development, control of TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 sviluppo, al miglioramento, alla manutenzione, alla protezione ed all’utilizzo dei beni immateriali; budgets), using assets, and assuming risks related to developing, enhancing, maintaining, protecting, and exploiting the intangibles; confirming the consistency between the conduct of the parties and the terms of the relevant legal arrangements regarding intangible ownership through a detailed functional analysis; identifying the controlled transactions related to intangible; where possible, determining arm’s length prices for these transactions consistent with each party’s contributions. • la verifica della coerenza tra il comportamento delle parti e i termini contrattuali attraverso lo svolgimento, anche in questo caso, di un’apposita analisi funzionale; • • l’identificazione delle transazioni intercompany aventi ad oggetto i beni immateriali; • dove possibile, determinare il valore normale dei prezzi di trasferimento di queste transazioni in linea con la contribuzione di ciascuna entità. alle funzioni svolte, rischi assunti e assets detenuti. • Di converso, ciò che deve guidare l’attribuzione di profitti nelle analisi di transfer pricing è l’analisi delle funzioni che creano valore all’interno della value chain e, con riferimento alle transazioni che coinvolgono beni immateriali, l’identificazione delle entità che svolgono funzioni di sviluppo, miglioramento, manutenzione, protezione e lo sfruttamento degli intangible e che ne detengono i rispettivi costi e assumono i rischi relativi. Pertanto, nel caso in cui il proprietario legale non svolga funzioni rilevanti, non assuma rischi rilevanti e non utilizzi assets rilevanti ma agisca solo in qualità di holding entity avrà diritto a ricevere una remunerazione congrua con esclusivo riferimento a tali, limitate, attività. L’OCSE precisa che le funzioni rilevanti non devono necessariamente essere svolte fisicamente dell’entità che detiene la proprietà legale dei beni immateriali. Tali funzioni possono essere esternalizzate presso terzi o consociate che riceveranno una remunerazione in conformità con il principio del prezzo di libera concorrenza. Ovviamente l’attività di esternalizzazione non deve portare a concludere che l’entità titolare del diritto non svolga alcun controllo (inteso come quello descritto nei paragrafi da 9.22 a 9.28 delle Linee Guida OCSE sui prezzi di trasferimento in materia di business restructuring). In tale caso, il Par. 7.54 conclude negando al titolare legale del diritto i benefici derivanti dall’intangible. On the contrary, what should guide the allocation of profits in the transfer pricing analyses is the analysis of the functions that create value within the value chain and the identification of the entity that perform the development, enhancement, maintenance, protection and exploitation of intangibles and that bear the costs and the related risks. Therefore, if the legal owner does not carry out relevant functions, it does not bear risks and it does not use the relevant assets but it only acts as a holding entity shall be entitled to receive an arm’s length remuneration only with respect to such limited activities. Con riferimento ai metodi di transfer pricing, il documento conferma l’orientamento per cui la selezione di quest’ultimi deve dipendere dall’analisi di comparabilità realizzata considerando le specifiche caratteristiche dei beni immateriali oggetto di analisi. Tra i metodi OCSE, i metodi Comparable Uncontrolled Price (“CUP”) e Transactional Profit Split sono quelli che più agevolmente possono fornire risultati affidabili nelle analisi di transfer pricing che hanno ad oggetto beni immateriali. With reference to the transfer pricing methods, the document confirms the orientation for which the selection of these methods must depend on the comparability analysis considering the specific characteristics of intangible assets subject to analysis. Among the OECD methods, the Comparable Uncontrolled Price (“CUP”) and Transactional Profit Split method are the ones who can more easily provide reliable results in analysis of transfer pricing involving intangible. In caso di beni immateriali di elevato valore può tuttavia risultare difficile individuare transazioni comparabili tra imprese indipendenti e, pertanto, a determinate condizioni, il documento prevede l’utilizzo di metodologie di valutazione di tipo finanziario. In the event of high-value intangible assets it could be difficult, however, to identify comparable transactions between independent entities and, therefore, subject to certain conditions, the document provides for the use of valuation techniques. • The OECD states that the relevant functions do not need to be physically performed by the entity that holds legal ownership of intangible assets. These functions can be outsourced to third parties or Group entities that will receive compensation in accordance with the arm’s length principle. Of course, the activities outsourced must not lead to the conclusion that the legal owner does not carry out any control (defined as the one described in Par. 9.22 to 9.28 of the OECD Guidelines on transfer pricing in the area of business restructuring). In this case, Par. 7.54 concludes by denying the legal holder of the right the benefits dall’intangible. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 16 In aggiunta, il Par. 6.57 prevede che nel caso in cui le funzioni rilevanti di cui al paragrafo precedente siano esternalizzate può essere necessario selezionare metodi di transfer pricing non direttamente basati su comparabili, includendo il metodo del profit split e tecniche di valutazione finanziarie. Il documento fornisce inoltre ben 33 esempi in relazione ai beni immateriali nel transfer pricing. In addition, Par. 6.57 states that if the relevant functions referred to in the previous paragraph are outsourced it may need necessary to select transfer pricing methods that are not directly based on comparables, including the profit split method and valuation techniques. Location savings, caratteristiche del mercato locale, assembled workforce e sinergie di Gruppo La prima parte del documento propone una revisione del Capitolo I (Principio del prezzo di libera concorrenza) mediante l’introduzione di 3 nuove sezioni (dal Par. 1.80 all’1.104) e di 5 esempi (dal Par. 1.105 al Par. 1.114) su tematiche quali location savings, assembled workforce e sinergie di Gruppo. A certe condizioni, tali fattori possono avere un impatto rilevante sull’applicazione del principio del valore normale nel caso di transazioni cross-border. Location savings, features of local markets, assembled workforce and Group synergies The first part of the paper proposes a revision of Chapter I (principle of arm’s length price) through the introduction of three new sections (from Par. 1.80 all’1.104) and 5 examples (from Par. 1.105 Par. 1114) on issues such as location savings, assembled workforce and Group synergies. Under certain conditions, these factors can have a significant impact on the application of the arm’s length principle in the case of crossborder transactions. I location savings indicano, in ambito transfer pricing, le economie di costo che possono essere realizzate da un Gruppo multinazionale che delocalizza funzioni, rischi ed assets in Paesi le cui dinamiche di costo sono differenti e ridotte (tipicamente, il costo del lavoro). The location savings are the savings in cost saved that can be achieved by a multinational group that outsources functions, risks and assets in countries whose cost dynamics are different and reduced (typically, the cost of labor). I location saving venivano analizzati nelle Transfer Pricing Guidelines solo indirettamente nel Capitolo IX (Riorganizzazione aziendale e prezzi di trasferimento) e nel documento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite “Practical Transfer Pricing Manual for Developing Countries” con riferimento alla sezione dedicata all’analisi di comparabilità. The saving location were analyzed in the OECD Transfer Pricing Guidelines indirectly in Chapter IX (Transfer Pricing Aspects of Business Restructurings) and in the document of the United Nations “Practical Transfer Pricing Manual for Developing Countries”, referring to the section of comparability analysis. Nel documento sugli intangible in analisi, l’OCSE prevede l’introduzione di un’apposita sezione sulle economie di localizzazione ed altre caratteristiche del mercato locale (Sezione D6) che prevede che un’adeguata analisi di comparabilità non può prescindere dal tenere in considerazione come imprese indipendenti, che operano in circostanze analoghe, avrebbero ripartito eventuali profitti (o perdite) derivanti da risparmi di costo al netto dei costi derivanti dal trasferimento delle attività. In the document on intangible, the OECD provides for the introduction of a special section on location savings and other local market features (Section D6) which provides that an appropriate comparability analysis has to account for independent companies operating in similar circumstances, would have shared any profits (or losses) arising from cost savings net of costs arising from the transfer of assets. L’orientamento dell’OCSE è quello per cui è necessario utilizzare i dati relativi a soggetti terzi ed indipendenti e a transazioni comparabili poste in essere tra soggetti terzi ed indipendenti nel mercato locale (ad esempio, un Paese emergente) se disponibili. Solo quest’ultimi, infatti, sono in grado di fornire informazioni affidabili in relazione all’applicazione di eventuali aggiustamenti per tenere conto dei location savings o altre caratteristiche del mercato locale e a come quest’ultimi dovrebbero essere ripartiti tra due o più imprese associate. The orientation of the OECD is that it is necessary to consider comparable transactions carried out between third and independent parties in the local market (for example, an emerging market country) if available. Indeed, only this data can provide reliable information regarding the application of any adjustments to location savings or other characteristics of the local market and how the latter should be shared between two or more associated enterprises. Solo nel caso in cui non siano disponibili comparables affidabili nel mercato locale è necessario valutare nelle analisi i) se nel mercato sussistono effettivamente vantaggi o svantaggi, (ii) il loro ammontare, (iii) condizioni per le quali tali vantaggi o svantaggi siano detenuti dalle consociate del gruppo o trasferiti a clienti o fornitori indipendenti e (iv) nel caso in cui non siano (completamente) trasferiti Only if no reliable comparables will be available in the local market is necessary to consider (i) whether location savings exist; (ii) the amount of any location savings; (iii) the extent to which location savings are either retained by a member or members of the MNE group or are passed on to independent customers or suppliers; and (iv) where location savings are not fully passed on to independent customers or suppliers, the The document also provides 33 examples in relation to intangibles in transfer pricing. 17 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 a clienti o fornitori indipendenti, le modalità attraverso le quali imprese indipendenti in simili circostanze avrebbero allocato tra loro il beneficio netto o gli oneri. manner in which independent enterprises operating under similar circumstances would allocate any retained net location savings. Anche la presenza di personale, inteso come una risorsa organizzata (assembled workforce) può avere un importante impatto nella determinazione del valore normale dei prezzi di trasferimento in transazioni controllate. Uniquely qualified or experienced cadre of employees (assembled workforce) may also affect the arm’s length price for services provided by the employee group or the efficiency with which services are provided or goods produced by the enterprise. According to the shared orientation, such intangible asset is regarded as the organizational effort that is necessary to address to select and train the workforce critical to the performance of the business and should be properly considered in the analysis of comparability (with specific reference to functional analysis). Secondo l’orientamento condiviso, tale attività immateriale è concepita come lo sforzo organizzativo che è necessario affrontare per selezionare e formare la forza lavoro fondamentale per lo svolgimento dell’attività d’impresa e deve essere adeguatamente considerata all’interno dell’analisi di comparabilità (con specifico riferimento all’analisi funzionale) in quanto potrebbe avere un impatto sui valore normale dei prezzi di trasferimento praticati. Un aspetto critico e dibattuto relativo all’assembled workforce è rappresentato dalla sua separabilità rispetto all’avviamento (goodwill). A debated aspect on assembled workforce is its distinction from the goodwill. In linea generale, nel caso di operazioni di business restructuring, il trasferimento di una assembled workforce da una consociata ad un’altra insieme ad altre attività all’interno di un gruppo multinazionale non dovrebbe dare luogo ad una compensazione separata (cfr. Par. 1.95). In general, in case of business restructuring, the transfer of an assembled workforce by a subsidiary to another along with other activities within a multinational group should not give rise to a separate compensation (see. Par. 1.95 ). Tuttavia, il paragrafo 1.94 prevede che potrebbe risultare opportuno riflettere il valore dell’asset intangibile in questione nel prezzo di trasferimento per la cessione delle attività, anche in base al metodo di tranfer pricing selezionato. However, Par. 1.94 states that it may be appropriate to reflect the value of the intangible asset in question in the transfer price for the sale of assets, also based on the transfer pricing method selected. Eccezionalmente, ad esempio nel caso in cui un dipendente conosca segreti aziendali che rende disponibili durante il proprio secondment, il trasferimento o distacco di personale può essere considerato quale trasferimento di know-how o bene immateriale e, pertanto, una remunerazione congrua dovrà essere garantita per il diritto di uso di tali beni immateriali. In exceptional cases, for example if an employee knows trade secrets of that make available during its secondment, the transfer or secondment of personnel can be considered as a transfer of know-how or intangible asset and, therefore, an appropriate remuneration should be guaranteed for the right of use of such intangible assets. Secondo l’OCSE, infine, la necessità di effettuare eventuali comparability adjustments può nascere dalla presenza di sinergie di Gruppo che non sono generalmente raggiungibili da soggetti terzi ed indipendenti. Tali sinergie potrebbero derivare da un potere di acquisto combinato, da economie di scala, dall’aumento della capacità di indebitamento, etc. Tuttavia, una congrua remunerazione deve essere considerata solo per le sinergie che nascono da azioni di gruppo deliberate di concerto e che sono in grado di fornire vantaggi materiali (o oneri) tipicamente non disponibili a imprese terze. Tale analisi può essere determinata solo attraverso un’approfondita analisi di comparabilità e funzionale. According to the OECD, finally, the need to make any comparability adjustments may arise from the presence of Group synergies that are generally not accessible by third and independent parties. These synergies may result from a combined purchasing power, economies of scale, increased debt capacity, etc. However, a fair return should only be considered for the synergies that arise from deliberate actions of the group in concert and that they are able to provide material benefits (or costs) are typically not available to third parties. This analysis can only be determined through a detailed comparability and functional analysis. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 18 L’utilizzo di “altri metodi” Per quanto riguarda l’uso di “altri metodi”, il documento indica che il linguaggio corrente delle Linee Guida OCSE contenuto nel Par. 2.9 del Capitolo II sarà rivisto e aggiornato nell’ambito dei deliverable previsti per il 2015 in ambito BEPS. Tali cambiamenti terranno in considerazione la guida sull’applicazione di tecniche di valutazione nelle sezione D del Cap. VI e IX. The use of “other methods” As regards the use of other methods, the document provides that the current language of the OECD Guidelines contained in Para. 2.9 of Chapter II will be reviewed and updated as part of the deliverables due in 2015 within the BEPS. These changes will take into account the guidance on the application of valuation techniques in section D of Chap. VI and IX. In aggiunta, l’OCSE precisa che l’applicazione di rule of thumb nelle analisi di transfer pricing non può in ogni caso sostituire una adeguata analisi funzionale e di comparabilità condotta ai sensi di quanto previsto nei Cap. I – II ed essere di per sé evidenza del rispetto del principio del prezzo di libera concorrenza. In addition, the OECD states that the application of rule of thumb in transfer pricing analyses cannot in any case replace a proper functional and comparability analysis conducted under the principles of Chapters I – III. as they cannot be used to evidence that a price or an apportionment of income is arm’s length. L’inadeguatezza e l’insufficienza della prestazione come giustificato motivo oggettivo di licenziamento, pur senza il superamento del periodo di comporto The inadequacy and insufficiency of the job performance as just cause for dismissal, even if without exceeding the sick leave period (Luca Saglione – Andrea Pascarella) (Luca Saglione – Andrea Pascarella) Con la sentenza n. 18678 del 4 settembre 2014, la Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha dichiarato la legittimità del licenziamento del dipendente che, pur non superando il periodo di comporto, non è in grado di garantire la continuità e proficuità della prestazione lavorativa in quanto sistematicamente assente dal lavoro per malattia. With sentence no. 18678 of September 4, 2014, the Court of Cassation, labour section, has declared the legitimacy of the dismissal of an employee who, while not exceeding the sick leave period, it is not able to guarantee the continuity and profitability of his job performance, because systematically absent from work due to illness. La disciplina in esame La normativa di riferimento è l’articolo 2110 c.c. che dispone la sospensione del rapporto di lavoro fino ad un limite temporale massimo (c.d. “periodo di comporto”), al raggiungimento del quale “l’imprenditore ha diritto di recedere dal contratto a norma dell’articolo 2118”: il datore di lavoro, pertanto, non può licenziare il prestatore di lavoro se non dopo la scadenza del termine di conservazione del posto. Ad ulteriore tutela del lavoratore, poi, la contrattazione collettiva introduce, in alcuni casi, la possibilità, in capo al dipendente che espressamente ne faccia richiesta (prima dello scadere del periodo di comporto), di un periodo di aspettativa non retribuita. The regulation under examination The relevant legislation is Article 2110 Italian Civil Code, which provides for the suspension of employment relationship up to a maximum time limit (so-called “sick leave period”), to the achievement of which “the employer has the right to terminate the contract in accordance with Article 2118”: the employer, therefore, cannot dismiss the employee until after the expiry of the provided sick leave period. The collective bargaining system introduces, for further protection of the employee, the possibility for this latter, in some particular case and after his expressly request for, before the expiry of the sick leave period, of a period of unpaid leave. 19 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Attraverso questo istituto, quindi, pur se in assenza di retribuzione ed in presenza di alcuni requisiti (tra cui le condizioni di salute in cui si trovi il dipendente, nonché la richiesta avanzata da quest’ultimo prima della scadenza del periodo di comporto), il dipendente ha diritto al mantenimento del proprio posto di lavoro per un ulteriore periodo di tempo, aggiuntivo rispetto al periodo di comporto. La Riforma Fornero (i.e. legge n. 92 del 28 giugno 2012), ha precisato che il licenziamento per superamento del periodo di comporto rientra nell’ambito delle ipotesi di ”licenziamento per giustificato motivo oggettivo”. Through this institution, and, although in the absence of wage and if some requirements will occur (such as employee’s health conditions and the employee’s request before the expiry of the sick leave period), the employee has the right to keep his place of work for a further period of time, in addition to the sick leave period. La ricostruzione dei fatti di causa Nel caso di specie, il lavoratore aveva accumulato un elevato numero di giorni di assenza per malattia (pur senza eccedere il periodo di comporto). Le stesse venivano comunicate al datore di lavoro solo all’ultimo momento, determinando la difficoltà, dati i tempi particolarmente ristretti, di trovare un sostituto. Fra l’altro il dipendente risultava assente proprio allorché doveva effettuare il turno di fine settimana o il turno notturno, causando in questo modo ulteriori problematiche nella sostituzione - oltre che malumori tra i colleghi – e ciò anche in ragione del verificarsi delle assenze “a macchia di leopardo”. I Giudici di primo e secondo grado hanno respinto la domanda del lavoratore che aveva impugnato il licenziamento per giustificato motivo oggettivo irrogato dalla società, ribadendone la legittimità. A seguito di tali assenze continuative e reiterate nel tempo, infatti, la prestazione lavorativa risultava non sufficientemente proficua né utilizzabile da parte della società, risultando, altresì, inadeguata sotto il profilo produttivo. The facts under assessment In the present case, the employee had accumulated a large number of days of sick leave (even if without exceeding the sick leave period). The absence was communicated to the employer at the last moment, causing the difficulty, given the tight deadlines, to find a replacement. Dal canto suo il dipendente eccepiva come la società, nei fatti, non avesse provato le esigenze produttive e organizzative poste alla base del recesso datoriale, che peraltro avrebbe richiesto, altresì, l’esercizio dell’obbligo del c.d. “repechage”. For its part, the employee pleaded that the company was not able to prove the actual existence of productive and organizational reasons for the termination, which would, instead, require, the obligation of the so called “right of repechage”. La sentenza della Corte di Cassazione Con la sentenza del 4 settembre 2014, n. 18678, la Corte di Cassazione, interessata dal ricorso del dipendente, confermava le sentenze emesse nei primi due gradi di giudizio, dichiarando la piena legittimità del licenziamento, pur in assenza del superamento del periodo di comporto. The Court of Cassation In its judgment of September 4th, 2014, no. 18678, the Court of Cassation, involved by the employee, confirmed the sentences issued in the first instance and on appeal, claiming the legitimacy of the dismissal, despite the absence of exceeding the sick leave period. La Cassazione, infatti, ha stabilito che: “è legittimo il licenziamento intimato al lavoratore per scarso rendimento qualora sia risultato provato, sulla scorta della valutazione complessiva dell’attività resa dal lavoratore stesso ed in base agli elementi dimostrati dal datore di lavoro, una evidente violazione della diligente collaborazione dovuta dal dipendente – ed a lui imputabile – in conseguenza dell’enorme sproporzione tra gli obiettivi fissati dai programmi di produzione per il lavoratore e quanto effettivamente realizzato nel periodo di riferimento”. The Supreme Court, has determined that “it is legitimate the dismissal of the employee for poor performance if it will be proved, on the basis of the overall assessment made by the employee and basis of the facts proven by the employer, a clear violation of the diligent collaboration of the employee - and attributable to him - as a result of the enormous disparity between the objectives set by the production plans for the employee and the amount actually realized in the reporting period. “ TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 The so called “Riforma Fornero” (i.e. Law no. 92 of 28 June 2012), stated that the dismissal for exceeding the sick leave period is to be considered as part of the hypothesis of “dismissal for just cause”. The employee, then, was absent always when it was his turn to make the weekend or the night shift, and this causes more problems in the replacement - as well as resentment among colleagues - and this also because of the occurrence of absence “to stain patchy”. The Judges of first and second instance rejected the claim of the employees who had challenged the dismissal for just cause imposed by society, emphasizing its legitimacy. As a result of these absences continuous and repeated over time, work performance proved not to be sufficiently profitable or used by the company, being also inadequate in terms of production. 20 È stata, quindi, confermata la piena legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo nei confronti del lavoratore a cui erano state contestate reiterate assenze per malattia anche all’interno dello stesso mese, “costantemente agganciate ai giorni di riposo del lavoratore”. Tali assenze, sempre secondo la pronuncia in commento: “davano luogo ad una prestazione lavorativa non sufficientemente e proficuamente utilizzabile per la società, rivelandosi la stessa inadeguata sotto il profilo produttivo e pregiudizievole per l’organizzazione aziendale”. La Cassazione ha portato, a fondamento della propria decisione, un proprio precedente orientamento, secondo cui è da considerarsi legittimo “il licenziamento intimato al lavoratore per scarso rendimento qualora sia risultato provato, sulla scorta della valutazione complessiva dell’attività resa dal lavoratore stesso ed in base agli elementi dimostrati dal datore di lavoro, una evidente violazione della diligente collaborazione dovuta dal dipendente — ed a lui imputabile — in conseguenza dell’enorme sproporzione tra gli obiettivi fissati dai programmi di produzione per il lavoratore e quanto effettivamente realizzato nel periodo di riferimento, avuto riguardo al confronto dei risultanti dati globali riferito ad una media di attività tra i vari dipendenti ed indipendentemente dal conseguimento di una soglia minima di produzione” (così, tra tutte Cass. Civ. sez. lav. n. 3876/06). In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, non bisogna dimenticare, poi, come il Giudice non abbia alcun potere valutativo in merito alle scelte dei criteri di gestione dell’impresa messe in atto dal datore di lavoro, dovendosi, invero, limitare ad un controllo sull’effettiva sussistenza del motivo addotto dal datore di lavoro. It was, therefore, confirmed the legitimacy of dismissal for just cause against an employee who had been questioned reiterated sick leave periods, even within the same month, “constantly engaged in the days of his rest from work”. These absences, again in compliance with the decision of the Supreme Court “gave rise to performance of work not sufficiently usable and profitable for the company, revealing it as inadequate in terms of production and detrimental to the organization.” Il datore di lavoro dovrà, pertanto, limitarsi a dimostrare l’effettività delle ragioni che giustificano l’operazione di riassetto. Anche la Corte di Cassazione si è espressa sul punto, confermando che: “Con riferimento al giustificato motivo oggettivo di licenziamento determinato da ragioni tecniche, organizzative produttive, compete al giudice - che non può, invece, sindacare la scelta dei criteri di gestione dell’impresa, espressione della libertà di iniziativa economica tutelata dall’art. 41 Cost. - il controllo in ordine all’effettiva sussistenza del motivo addotto dal datore di lavoro […]”. The employer must, therefore, be limited to demonstrate the effectiveness of the reasons for the reorganization. Conclusioni Ribadendo, quindi, che “il datore di lavoro non può recedere dal rapporto prima del superamento del limite di tollerabilità dell’assenza”, la Corte sottolinea come, in questo caso, le assenze per malattia assumano rilievo per la prestazione lavorativa “inadeguata sotto il profilo produttivo e pregiudizievole per l’organizzazione aziendale”. Si tratta di una decisione di sicuro rilievo nella storia dell’elaborazione giurisprudenziale in materia di rapporti tra malattia e licenziamento, destinata, se confermata dalla successiva produzione giurisprudenziale, indubbiamente a riflettersi sui modelli di comportamento datoriali nei confronti di dipendenti che pongano in essere un assenteismo che, pur se non eccedente il periodo di comporto, in relazione alle modalità del suo manifestarsi, si riveli del tutto incompatibile con le esigenze produttive ed organizzative dell’azienda. Final considerations The Supreme Court point out that, even if “the employer cannot terminate the relationship before exceeding the limit of tolerance of absence”, in this case, sick absence assume importance for the job performance: “inadequate under the terms of production and detrimental to the organization”. 21 The Supreme Court has led a basis for its decision, its own earlier decision, according to which is to be considered legitimate “the dismissal of the employee for poor performance if it will result prove, on the basis of the overall assessment made by the employee and basis of the facts proved by the employer, a clear violation of the diligent collaboration of the employee - and on his part - as a result of the enormous disparity between the objectives set by the production plans for the employee and the amount actually realized in the reporting period, having regard to the comparison of the resulting global data refers to average assets between the various employees and irrespective of whether a minimum level of production”(please refers to Court of Cassation . sect. lab. no. 3876/06). On the issue of dismissal for just cause, we must not forget that the judge has no power evaluation on the employer’s choices of the criteria for management of the measures taken by the employer, having, indeed, be limited to a control on the substance of the reason given by the employer. Even the Supreme Court pronounced with reference to the above, confirming that: “With reference to the just cause of termination of employment for reasons of technical, organizational productive for the court hearing - which cannot, however, criticize the choice of criteria for management, freedom of expression as protected by Article economic initiative. 41 Const. - Checking on the actual existence of the reason given by the employer [...] “. It is a decision to secure relief in the history of the development of case law concerning the relationship between disease and dismissal, destined, if confirmed by the subsequent production of case law, undoubtedly to be reflected in behaviors patterns employers against employees, who are pursuing absenteeism that, while not exceeding the sick leave period, in relation to the mode of its manifestation, is found to be completely incompatible with the productive and organizational needs of the company. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Regime di non imponibilità ai fini IVA nel settore “shipping” ai sensi dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972. Definizione di “navi adibite alla navigazione in alto mare” Non-Taxable VAT Regime for shipping industry according to the art. 8-bis Presidential Decree n. 633/1972. Definition of “vessels used for navigation on the highseas” (Egidio Filetto – Luca Lavazza) (Egidio Filetto – Luca Lavazza) 1.Premessa 1.Introduction La Legge del 15 dicembre 2011, n. 217 (c.d. “Legge Comunitaria 2010”), in vigore dal 17 gennaio 2012, ha apportato notevoli modifiche all’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972, rubricato “Operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione”, concernente il regime di non imponibilità IVA delle operazioni relative al settore “shipping”. Tali modifiche sono una diretta conseguenza della procedura d’infrazione n. 2008/4219, con la quale la Commissione Europea ha deferito la Repubblica Italiana alla Corte di Giustizia Europea ed ha invitato il legislatore italiano ad adeguare la normativa interna rispetto a quella Comunitaria, recata all’art. 148 della direttiva 2006/112/CE del 28 novembre 2006 di rifusione della sesta direttiva n. 77/388 (di seguito, la “Direttiva”). Con la Legge Comunitaria 2010, in estrema sintesi, il legislatore nazionale: • ha circoscritto la non imponibilità IVA esclusivamente alle operazioni concernenti le navi “adibite alla navigazione in alto mare”; • ha esteso l’agevolazione anche alle navi adibite alla pesca “costiera”; • ha esteso il regime agevolativo in commento a tutte le prestazioni di servizi destinate a sopperire ai bisogni diretti delle navi con le caratteristiche di cui sopra e del loro carico. Le modifiche in vigore in Italia dal 17 gennaio 2012 hanno, però, prodotto non poche incertezze tra gli operatori del settore, alcune delle quali sono stati oggetto di recentissimi chiarimenti da parte degli organi istituzionali. Per valutare appieno la portata dell’intervento legislativo occorre ripercorrere il dettato normativo della disposizione comunitaria (art. 148 della Direttiva) e quello della normativa italiana ante e post modifiche. The Law 15 December, 2011 n. 217 (i.e. “EU Law”), in force as of 17 January 2012, amended the art. 8-bis Presidential Decree n. 633/1972, entitled “Transactions treated as exportations”, concerning the non-taxable VAT regime with regards to transactions related to shipping industry. 2. Confronto tra normativa comunitaria di riferimento e norma nazionale previgente 2. Comparison between the EU Law and the former Domestic Law Secondo quanto contenuto nella normativa di cui all’art. 148 della direttiva 2006/112/CE del 28 novembre 2006 di rifusione della sesta direttiva n. 77/388), gli Stati membri “esonerano” dall’applicazione dell’imposta (senza limitazione all’esercizio del diritto alla detrazione), tra le altre, le seguenti operazioni: “(a) le cessioni di beni destinati al rifornimento e al vettovagliamento delle navi adibite alla navigazione in alto mare e al trasporto a pagamento di passeggeri o utilizzate nell’esercizio According to the art. 148 EU Directive, Member States exempt the following transactions from the application of VAT (without limitation on the tax deduction): “(a) the supply of goods for the fuelling and provisioning of vessels used for navigation on the high seas and carrying passengers for reward or used for the purpose of commercial, industrial or fishing activities, or for rescue or assistance at sea, or for inshore fishing, with the exception, in the case of vessels used for inshore fishing, of ships’ provisions; TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Such amendments are the direct consequence of the infringement procedure n. 2008/4219, by which the European Community referred the Italian Republic to the European Court of Justice and invited the Italian Legislator to adapt the Domestic Law to the EU Law, provided by art. 148 of the EU Directive 2006/112/CE of 28 November 2006, Former 6th VAT Directive, 77/388/EEC (“EU Directive” follows). The domestic legislator, through the EU Law 2010, provided the amendments mentioned below: • limitation of the non-taxable VAT regime only for transactions related to vessels used for navigation on the highseas; • extension of the tax benefit also to vessels used for “inshore fishing”; • extension of the tax benefit to the supply of services to meet the direct needs of the mentioned vessels or of their cargoes. Such amendments in force as of 17 January 2012 in Italy, caused many doubts among shipping operators, some of whom have been recently clarified by Economic Institutions. Taking into account the importance of the legislative action involves to reassess the EU legislative provision (art. 148 Directive), and the Italian provision before and after the amendments. di attività commerciali, industriali e della pesca, nonché delle navi adibite ad operazioni di salvataggio ed assistenza in mare e delle navi adibite alla pesca costiera, salvo per queste ultime le provviste di bordo; … (omissis) … (c) le cessioni, trasformazioni, riparazioni, manutenzioni, noleggi e locazioni delle navi di cui alla lett. a), nonché le cessioni, locazioni, riparazioni e manutenzioni degli oggetti in esse incorporati o destinati al loro servizio; (d) le prestazioni di servizi, diverse da quelle di cui alla lett. c), direttamente destinate a sopperire ai bisogni delle navi di cui alla lett. a) e del loro carico”. Si tratta di una normativa che, tra i vari scopi, ha quello di mitigare l’esposizione finanziaria legata al credito per l’IVA assolta sugli acquisti delle imprese che operano nell’ambito dello “shipping”, settore interessato da operazioni attive generalmente non imponibili IVA. Come si potrà notare, tuttavia, la norma comunitaria ha da sempre puntualizzato che l’applicazione della “non imponibilità” era riservata a quel settore shipping relativo alle “navi adibite alla navigazione in alto mare” e non al settore shipping “tout court”. Invece, l’art. 8-bis, primo comma, del D.P.R. n. 633/1972, nella versione in vigore fino al 16 gennaio 2012, antecedente alle modifiche apportate dalla Legge Comunitaria, presentava una formulazione letterale non del tutto coincidente rispetto alla corrispondente normativa comunitaria, statuendo un regime di non imponibilità ai fini IVA per: “(a) le cessioni di navi destinate all’esercizio di attività commerciali o della pesca o ad operazioni di salvataggio o di assistenza in mare, ovvero alla demolizione, escluse le unità da diporto; … (omissis) … (d) le cessioni di apparati motori e loro componenti e di parti di ricambio degli stessi e delle navi di cui alla lett. a), le cessioni di beni destinati a loro dotazione di bordo e le forniture destinate al loro rifornimento e vettovagliamento comprese le somministrazioni di alimenti e di bevande a bordo ed escluso, per le navi adibite alla pesca costiera locale, il vettovagliamento; (e) le prestazioni di servizi, compreso l’uso di bacini di carenaggio, relativi alla costruzione, manutenzione, riparazione, modificazione, trasformazione, assiemaggio, allestimento, arredamento, locazione e noleggio delle navi di cui alla lett. a), degli apparati motori e loro componenti e ricambi e delle dotazioni di bordo, nonché le prestazioni di servizi relative alla demolizione delle navi di cui alla lett. a)”. Come anticipato, la Legge Comunitaria ha modificato l’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972 al fine di adeguare la normativa nazionale alla disciplina comunitaria, ovviando alle precedenti disarmonie che avevano indotto la Commissione europea ad avviare la menzionata procedura d’infrazione nei confronti della Repubblica Italiana. 23 … (omissis) … (c) the supply, modification, repair, maintenance, chartering and hiring of the vessels referred to in point (a), and the supply, hiring, repair and maintenance of equipment, including fishing equipment, incorporated or used therein; (d) the supply of services other than those referred to in point (c), to meet the direct needs of the vessels referred to in point (a) or of their cargoes”. The law involves, above all, reducing the financial exposition connected to the credit from the VAT paid on shipping companies purchases, as an industry generally characterized by non-taxable transactions. It is noteworthy that the EU Law has always pointed out that the “non-taxability regime” was reserved to the specific shipping industry related to vessels used for navigation on the high seas and not to the shipping industry “tout court”. The former art. 8-bis, first paragraph, Presidential Decree n. 633/1972, in force up to 16 January 2012, before the amendments introduced by the EU Law 2010 did not meet the EU formulations providing for a non-taxable VAT regime for: “(a) supplies of ships to be used for commercial or fishery activities or for sea rescue or assistance operations, and also demolition operations, excluding the pleasure craft; … (omissis) … (d) supplies of propulsion machinery and their components as well as spare parts of such machinery and of ships and aircrafts referred to the point (a), supplies of goods to be used as on-board equipment and supplies destined to their fueling and provisioning, including supplies of food and beverage on board and excluding provisioning for the ships used for inshore fishing; (e) supplies of services, including the use of dry docks, relating to the construction, handling, repair, modification, transformation, assembly, outfitting, furnishing, leasing and chartering of the ships and aircraft referred to in subparagraphs a), of propulsion machinery and their components and spare parts and ship equipment, as well as supplies of services concerning the demolition of ships referred to in paragraph a)”. As already said, the EU Law amended art. 8-bis, first paragraph, Presidential Decree n. 633/1972 to adapt the Domestic Law to the EU Law, solving the previous nonconformities that induced the EU Commission to present the mentioned infringement procedure against the Italian Republic. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Stante il tenore letterale della norma, la procedura d’infrazione era stata avviata nel presupposto che la precedente versione dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972, quindi, contrastasse con la normativa IVA comunitaria, poiché, in particolare: 1. da un lato risultava troppo estensiva, prevedendo la non imponibilità IVA anche ad operazioni relative a navi non adibite alla navigazione in alto mare; 2. dall’altro risultava troppo restrittiva, non riconoscendo la non imponibilità a tutti i servizi resi per soddisfare i bisogni delle navi. The mentioned infringement procedure was presented since the provision of the former art. 8-bis, D.P.R. n. 633/1972 clashes with the EU Law, and in particular: 3. 3. Quadro normativo nazionale vigente A seguito della procedura d’infrazione, l’attuale formulazione dell’art. 8-bis, primo comma, del D.P.R. n. 633/1972 stabilisce la non imponibilità IVA, tra gli altri, per: “a) le cessioni di navi adibite alla navigazione in alto mare e destinate all’esercizio di attività commerciali o della pesca, nonché le cessioni di navi adibite alla pesca costiera o ad operazioni di salvataggio o di assistenza in mare, ovvero alla demolizione, escluse le unità da diporto; … (omissis) … d) le cessioni di apparati motori e loro componenti e di parti di ricambio degli stessi e delle navi di cui alla lettera precedente, le cessioni di beni destinati a loro dotazione di bordo e le forniture destinate al loro rifornimento e vettovagliamento, comprese le somministrazioni di alimenti e di bevande a bordo ed escluse, per le navi adibite alla pesca costiera, le provviste di bordo; e) le prestazioni di servizi, compreso l’uso di bacini di carenaggio, relativi alla costruzione, manutenzione, riparazione, modificazione, trasformazione, assiemaggio, allestimento, arredamento, locazione e noleggio delle navi di cui alla lett. a), degli apparati motori e loro componenti e ricambi e delle dotazioni di bordo, nonché le prestazioni di servizi relativi alla demolizione delle navi di cui alla lett. a); e-bis) le prestazioni di servizi, diverse da quelle di cui alla lett. e), direttamente destinate a sopperire ai bisogni delle navi di cui alla lett. a) e del loro carico”. Dunque, per quanto concerne la disciplina delle operazioni relative alle navi destinate all’esercizio di attività commerciali, in seguito alle modifiche apportate, l’ambito applicativo del regime di non imponibilità IVA risulta per un verso circoscritto e per un altro verso ampliato. Sotto il primo profilo, infatti, le nuove diposizioni limitano l’agevolazione prevista dall’art. 8-bis alle operazioni relative alle navi adibite alla navigazione in alto mare. Sotto il secondo profilo, le nuove disposizioni estendono l’applicazione della disciplina in commento, in precedenza riferita solo a talune tipologie di prestazioni di servizi relative alle navi di cui trattasi, a tutte le prestazioni di servizi direttamente destinate a sopperire ai bisogni delle navi adibite alla navigazione in alto mare e del loro carico. Di seguito ci occuperemo, in particolare, del primo profilo di novità che, inevitabilmente, ha assunto notevole rilevanza per gli operatori attivi nel settore “shipping”, suscitando non poche incertezze interpretative e notevoli dubbi da un punto di vista operativo con riferimento, in particolar modo, al peculiare requisito della “navigazione in alto mare”. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 1. on one hand it resulted too broader, providing the nontaxability VAT regime also for transactions related to vessels not used for navigation on the high seas; 2. on the other hand it resulted too restrained, not providing the non-taxability to the supply of services to meet the direct needs of the referred vessels. Normative framework actually in force After the infringement procedure, the actual formulation of art. 8-bis, first paragraph, D.P.R. n. 633/1972 provides for the non-taxability VAT regime for: “(a) supplies of vessels used for navigation on the high seas and to be used for commercial or fishery activities as well as supplies of vessels used for inshore fishing or for sea rescue or assistance operations, and also demolition operations, excluding the pleasure craft; … (omissis) … (d) supplies of propulsion machinery and their components as well as spare parts of such machinery and of ships and aircrafts referred to the point (a), supplies of goods to be used as on-board equipment and supplies destined to their fueling and provisioning, including supplies of food and beverage on board and excluding provisioning for the ships used for inshore fishing; (e) supplies of services, including the use of dry docks, relating to the construction, handling, repair, modification, transformation, assembly, outfitting, furnishing, leasing and chartering of the ships and aircraft referred to in subparagraphs a), of propulsion machinery and their components and spare parts and ship equipment, as well as supplies of services concerning the demolition of ships referred to in paragraph a). (e-bis) the supply of services other than those referred to in point (e), to meet the direct needs of the vessels referred to in point (a) or of their cargoes”. Therefore, as for the transactions related to vessels to be used for commercial activity, after the amendments introduction, the scope of application of the non-taxability VAT regime appears limited in a sense, and extended to the other. Under the first aspect, actually, the amended domestic law covered by art. 8-bis restricts the tax benefit only to transactions related to the vessels used for the navigation on the high seas. Under the second aspect, the amended rules extend the application of the mentioned VAT regime - previously referred only to several supply of services related to vessels - to all the supply of services to meet the direct needs of vessels used for navigation on the high seas and of their cargoes. Here below we will deal with the first aspect that acquired great importance for the operators of the shipping industry, implying a state of uncertainty and operative doubts regarding the concept of “navigation on the high seas”. 24 4. Interpretazione del concetto di “navi adibite alla navigazione in alto mare”. 4. Definition of “vessels used for navigation on the high seas”. La norma italiana, modificata dalla Legge Comunitaria sopra citata, ora riconosce il beneficio della non imponibilità ai fini IVA solo se si tratta di “navi adibite alla navigazione in alto mare” e, al tempo stesso, in grado di svolgere attività commerciali quali il trasporto di passeggeri a pagamento, trasporto di merci, esercizio della pesca, oppure operazioni di salvataggio ed assistenza marittima. Tuttavia, né il legislatore comunitario né quello nazionale hanno fornito una definizione dei due concetti più qualificanti (cioè l’“alto mare” e “navi adibite …”). Difatti, la norma, ancorché imponga che le navi rientranti nell’art. 8-bis siano solo quelle “adibite alla navigazione in alto mare”, non si è preoccupata di inquadrare in modo puntuale l’ambito di riferimento. È indubbio che, in assenza di una definizione legislativa e volendo definire che cosa si intenda per “navigazione in alto mare”, il contribuente debba liberamente potersi riferire ai parametri che risultano più congrui ed oggettivi. Stesso discorso vale (se non forse in misura addirittura maggiore) per il concetto di “adibite”. Cosa s’intende con tale locuzione? Queste sono alcune delle problematiche che gli operatori hanno dovuto affrontare nell’applicazione quotidiana della normativa in commento. È evidente, infatti, che, a differenza che in passato, per la corretta applicazione dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972, bisogna dare un significato alle locuzioni “alto mare” e “adibite alla navigazione in alto mare”. The Italian Law amended by the above mentioned EU Law, will now take advantage of the non-taxable regime only if “vessels used for navigation on the high seas” are involved, and if at the same time they are able to carry passengers, transport goods, practice fishing activities, sea rescue and assistance operation. In merito alla prima questione (“alto mare”), solo di recente, la prassi amministrativa ha fornito una propria definizione del concetto giuridico di “alto mare”. Con la risoluzione n. 79/E del 01/08/2014, l’Amministrazione si è espressa sul tema aderendo, sostanzialmente, alla definizione sancita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare1 secondo cui, giusto il combinato disposto degli articoli 3 e 86 della Convenzione stessa: • per “mare territoriale” s’intende l’area marina compresa tra le linee di base e le 12 miglia nautiche misurate dalle stesse; • mentre, per “alto mare” s’intendono “tutte le aree marine non incluse nella zona economica esclusiva, nel mare territoriale o nelle acque interne di uno Stato, o nelle acque arcipelagiche di uno Stato-arcipelago”, ovverosia, per esclusione, la zona marina oltre le 12 miglia nautiche dalle linee di base. Quanto, invece, alla locuzione “navi adibite alla navigazione in alto mare”, in mancanza di una specifica interpretazione legislativa, anche in ambito Comunitario, gli operatori del settore si sono trovati di fronte ad una incertezza circa l’effettiva portata della norma e su come la stessa dovesse essere attuata. In concreto, la nuova formulazione normativa, con l’utilizzo della locuzione “adibite”, prestandosi ad un’interpretazione piuttosto ampia, ha lasciato praticamente inalterata la platea di fruitori della norma, ancorché vi fosse una novità sostanziale relativa alla caratteristica della navigazione in alto mare della navi. With regards to the first expression “high seas”, the administrative procedure has provided its own definition of the legal meaning only recently. With the Ministerial Resolution 01/08/2014 n. 79/E, the Tax Authority went along with the definition of the U.N. Convention of the Law of the Sea1, stating at art. 3 and art. 86 that: 1 La convenzione di Montego Bay è stata ratificata dallo Stato Italiano con la Legge 2.12.1994, n. 689. 1 Montego Bay Convention was validated by the Italian Government through the Law 2.12.1994, n.689. 25 However, neither the EU legislator nor the domestic one have provided a clear definition of the meaning of “high seas” and “vessel used for…”. Indeed, the law did not care to set a reference environment, although requiring that the vessel covered by the art. 8-bis are not only those “used for navigation on the high seas”. There is no doubt that, without having a legislative definition, the taxpayer must be able to rely on more reasonable and objective parameters to find a definition of “navigation on the high seas”. The same applies to the meaning of “vessels used for”, perhaps in even greater extent. What does this expression mean? These are some of the challenges that the operators are still facing in the daily application of the mentioned law. Clearly then, it is needed to give now a meaning to the expressions “high seas” and “used for the navigation on the high seas” in order to correctly apply the art. 8-bis of D.P.R. n. 633/1972. • the expression “territorial sea” means the area measured from baselines up to a limit not exceeding 12 nautical miles; the expression “high seas” identifies “all parts of the sea that are not included in the exclusive economic zone, in the territorial sea or in the internal waters of a State, or in the archipelagic waters of an archipelagic State”, this means the sea area beyond the 12 nautical miles. • But as for the expression “vessels used for the navigation on the high seas”, in absence of a specific legal definition even within the EU Institutions, shipping operators found it difficult to reach the actual course of the law and how to apply it. The amended law, with the expression “used” and then providing a broader interpretation of the meaning, did not change the tax regime beneficiary, even if it was introduced an amendment related to the concept of navigation on the high seas of the vessels. TLS Newsletter n°11 Anno 2014 L’Amministrazione finanzia, nella richiamata Risoluzione n. 79/E del 01/08/2014, ha affermato che, per verificare il requisito attinente alla navigazione in alto mare, non è sufficiente che le unità navali siano “omologate” a tale impiego sulla base delle loro caratteristiche strutturali essendo, invece, necessario che le stesse siano effettivamente utilizzate per la navigazione in alto mare2. Tax Authority, through the above mentioned Resolution n. 79/E, stated that in order to verify the requirement it is not necessary that vessels are certified on the basis of their structural characteristics, but it is essential that they are actually used for navigation on the high seas2. A conferma dell’incertezza esistente tra gli operatori è stata presentata un’interrogazione parlamentare3 alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati nella seduta dello scorso 5 agosto che, per l’appunto, si è espressa proprio sulla questione in commento. A Point of Order3 has been submitted to the Chamber of Deputies – Finance Board in the session of the 5th of August, to support the doubts of the operators and to deal with the matter. La Commissione Finanze, tramite il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha scelto di interpretare la locuzione “adibite alla navigazione in alto mare” nell’ottica di effettivo e concreto utilizzo delle navi per tale tipologia di navigazione (requisito soggettivo), ritenendo l’oggettiva idoneità dell’imbarcazione a navigare in alto mare (requisito oggettivo) insufficiente a consentire l’applicazione del regime agevolativo di non imponibilità IVA. In altri termini, secondo tale impostazione interpretativa, la norma richiede qualcosa di più della semplice caratteristica oggettiva dell’imbarcazione alla navigazione in alto mare (i.e. omologazione), ossia, richiede che la nave sia effettivamente utilizzata in alto mare. The Finance Board, in person of the Under-Secretary of Ministry of Economy and Finances, gave an interpretation of the expression “used for navigation on the high seas” as an actual and effective utilization of vessels for this kind of navigation (subjective requirement), considering the suitability (objective requirement) of navigation on the high seas not sufficient to support the application of the non-taxable VAT regime. In other words, according to such interpretation, the law requires something more than the mere objective characteristics of vessels used for navigation on the high seas (i.e. certification), which is the actual utilization of vessels in the high seas. Tale chiarimento, ancorché intervenuto a distanza di più di due anni dall’introduzione della norma, ha fatto luce su un punto particolarmente critico, definendo, almeno per il momento4, che le navi devono essere utilizzate in “alto mare” per poter rientrare nell’art. 8-bis. A ben vedere, però, il chiarimento potrebbe rivelarsi ancora non sufficiente a dirimere tutte le complesse casistiche che dall’introduzione del nuovo art. 8-bis si stanno verificando. This explanation, although reached more than two years after the law was issued, has clarified -for the moment 4- a very critical point defining that vessels must be actually used for the navigation on the high seas in order to be covered by the art. 8-bis. On closer inspection, however, the explanation could be still not enough to include all the circumstances that are occurring. Basti pensare che, richiedere il requisito dell’utilizzo delle navi in alto mare, non significa chiarire definitivamente l’ambito di applicazione della norma. Si pensi, ad esempio, ad una nave che compie regolarmente una navigazione costiera e che, durante lo stesso itinerario, saltuariamente tocca punti in alto mare. Tale nave può considerarsi “adibita alla navigazione in alto mare”? Da tale domanda ne potremmo ricavare una serie di varianti, più o meno, complesse. Meeting the requirement of the utilization of vessels for navigation on the high seas does not mean to clarify the application limit of the law. Consider, for example, a vessel who carries a regular coastal navigation and that reaches the high seas during the same route. Could this vessel be considered as “used for the navigation on the high seas”? This query may raise other questions. 2 A tal riguardo, occorre ricordare che l’Amministrazione finanziaria aveva chiamato ad esprimersi anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per gli Affari Europei – Settore legislativo che, con nota prot. n. 260 del 5 marzo 2013, aveva ritenuto di non poter condividere l’orientamento secondo cui, ai fini dell’applicazione del regime agevolato IVA di cui si parla, si possa fare riferimento al concetto di navi “omologate” per la navigazione in alto mare, a prescindere dal loro effettivo utilizzo. Tale circostanza viene richiamata nella Risoluzione n. 79/E del 01/08/2014. 3 Cfr. Interrogazione parlamentare n. 5-03419 presentata dall’On.le A. Pagano alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati nella seduta del 5 agosto u.s. “Regime degli acquisti destinati ai mezzi utilizzati nel servizio di trasporto marittimo a pagamento di persone” e la risposta del Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze On.le E. Zanetti. 4 La Commissione Finanze specifica che tale interpretazione viene rilasciata nelle more di una soluzione condivisa a livello europeo, richiesta dalla stessa Amministrazione Finanziaria. 2 In this regard, it should be noted that the Tax Authorities asked also for an opinion to the Presidency of the Council of Ministers - Minister for European Affairs - Legislative Committee that, with prot. n. 260, March 5, 2013, could not support the interpretation according to which it could be possible to refer to the concept of vessels certified for the navigation on the high seas regardless the actual utilization, for the purpose of the VAT special regime. Such opinion is stated in the Ministerial Resolution 01/08/2014 n. 79/E. 3 Cf. the point of order n. 5-03419 presented by Hon. Member of Parliament A. Pagano to the Finance Committee of Chamber of Deputies in the session of 05 August 2014 and the relative answer of Under-Secretary Hon. E. Zanetti. 4 The Finance Committee underlined that the interpretation was released, in the meanwhile we are expecting a common interpretation by the EU level, required by the Italian Tax Authority. TLS Newsletter n°11 Anno 2014 26 Tuttavia, l’esempio serve solo per evidenziare che è necessario ancora porsi una serie di domande e, in particolare: 1. come si può dimostrare l’effettivo utilizzo in alto mare? 2. quando tale utilizzo è considerato sufficiente a i fini dell’art. 8-bis? 3. come si può provare ai propri fornitori il possesso del requisito nel momento in cui ci si rivolge a terzi per gli acquisti richiedendo l’applicazione della non imponibilità IVA ex art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972? 4. quale è la responsabilità dei terzi che si affidano alle dichiarazioni del cliente? Nevertheless, the example helps only to underline the need to ask for other questions, just as: 1. how can the effective use of navigation on the high seas be demonstrated? 2. when does such an utilization is covered by the art. 8-bis? 3. how shipping operators could prove to their suppliers to be consistent with the requirement of the non-taxability VAT regime provided by art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972? 4. which is the tax liability of third operators who rely upon the client’s statements? Ad alcuni di questi interrogativi prova a dare risposta l’interrogazione parlamentare. La Commissione Finanze ha precisato che non sarebbe da escludere la possibilità che l’onere probatorio sia assolto attraverso una dichiarazione, resa dal committente o cliente, di effettivo utilizzo dell’imbarcazione in alto mare rappresentando, detta dichiarazione, titolo idoneo ad escludere il regime IVA per l’attività di manutenzione e riparazione di mezzi navali già esistenti ed in uso. The Point of Order can answer the above questions. The Finance Board underlined that it could be possible to perform the burden of proof by means of a statement, earned by the client, of effective utilization of vessels on the high seas. This statement represents then a qualifying burden of proof to exclude the VAT regime for vessels’ maintenance and repairing. Ciò detto, occorre ricordare che la soluzione prospettata a livello nazionale rappresenta solo una fase di un processo interpretativo molto più complesso che ha coinvolto diversi organi istituzionali, a livello nazionale e comunitario, a riprova dell’incertezza che pervade la disciplina in commento. The explanation is only a step in a much more complex interpretation process, that involves various EU and domestic Institutional Authorities as further proof of the fact that there is a state of uncertainty. Difatti, precedentemente alla presa di posizione cui è stato fatto riferimento, i competenti Uffici dell’Amministrazione Finanziaria avevano richiesto5 alla Commissione Europea – Direzione Generale Fiscalità e Unione Doganale – Comitato IVA un parere circa i criteri da adottare per la qualificazione giuridica delle “navi adibite alla navigazione in alto mare”, ed avevano espresso una visione molto più ampia in ordine alla prova che il cessionario/committente deve produrre al fornitore per dimostrare che la nave sarà effettivamente utilizzata per la navigazione in alto mare. Before the interpretation above mentioned, the Italian Tax Authority asked for5 an opinion about the parameters to adopt for the legal meaning of “vessel used for the navigations on the high seas”, to the EU Commission – Directorate General for Taxation and Customs Union - VAT Committee. The Italian Tax Authority expressed a much more board-view, in order to demonstrate to the supplier the actual utilization of vessels for navigation on the high seas. In tale contesto, l’Amministrazione finanziaria, evidenziando che le imbarcazioni generalmente vengono utilizzate sia in acque interne sia in alto mare, aveva proposto di considerare sufficiente che l’imbarcazione fosse “omologata” per tale impiego sulla base della classificazione contenuta nel Codice della Navigazione (R.D. 30.3.1942, n. 327), con relativa certificazione da parte degli Enti navali. In alternativa, era stato anche ipotizzato di considerare sufficiente una dichiarazione rilasciata dall’acquirente, che attestasse l’effettivo uso dell’imbarcazione in alto mare; oppure, nell’ipotesi di uso promiscuo dell’imbarcazione (dentro e fuori le acque territoriali), di considerare valido l’uso di percentuali forfetizzate (in ragione della tipologia di imbarcazione), ovvero l’adozione del criterio della prevalenza, parametrato sui ricavi provenienti dall’attività svolta in alto mare rispetto a quelli realizzati nell’ambito delle acque territoriali. The Italian Tax Authority, highlighting the fact that vessels are effectively used for navigation both on the internal waters and on the high seas, suggested to consider adequate that vessels are certified for such utilization on the basis of the classification provided by the Navigation Code (R.D. 30.3.1942, n. 327), by means of the related certification provided by the shipping authorities. Differently, it was supposed to consider sufficient a statement provided by the purchaser stating the actual utilization of the vessel on the high seas. Otherwise, in the case of mixed-use vessels (within and beyond the territorial waters), it could be sufficient the utilization of flat percentage (related to the type of vessel), that is to adopt the predominance conditions based on the income of the activity in the high seas rather than on the income deriving from the activity on the internal waters. 5 Come risulta dal testo dell’interrogazione parlamentare n. 5-03419 5 As stated in the mentioned Point of Order n. 5-03419. 27 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 5.Conclusioni Con la R.M. n. 79/E del 01/08/2014 e con la risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-03419 del 05/08/2014, sono stati chiariti alcuni concetti fondamentali introdotti nell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972 dalla Legge Comunitaria. 5.Conclusions The Ministerial Resolution 01/08/2014, n. 79/E and the Point of Order 05/08/2014, n. 5-03419 explained some important concepts introduced in the art. 8-bis D.P.R. n. 633/1972 by EU Law 2010. Come evidenziato in precedenza, tali chiarimenti devono considerarsi ancora parziali in quanto devono essere avallati (o smentiti) dagli Organi Comunitari interpellati sul tema, a quanto risulta dai documenti citati, dalla nostra Amministrazione Finanziaria. As underlined above, such clarifications are still incomplete since they have to be confirmed (or denied) by the EU Institutions, as they have been consulted on these issues, according to the mentioned documents, by Italian Tax Authority. È evidente che la condizione di incertezza applicativa in cui gli operatori si sono trovati (e, per certi versi, ancora si trovano) ad operare, è solo in parte attenuata dai chiarimenti intervenuti durante lo scorso mese di agosto. The state of operative uncertainty in which the shipping subjects have operated – and, for some aspects, are still operating - is only partially mitigated by the clarifications introduced during the late August. L’introduzione della condizione di utilizzo delle navi in alto mare avrebbe dovuto essere preceduta od accompagnata da un chiarimento tale da far rilevare sin da subito il radicale cambiamento e l’intervenuta imponibilità per una serie di operatori che, fino al 16 gennaio 2012, invece, applicavano l’art. 8-bis. The introduction of the provision of vessels used on the high seas should have been preceded, or followed, by a clarification essential to notice the drastic amendment and to underline the introduction of a VAT taxability regime for several operators that, up to 16 January 2012, were applying art. 8-bis. Il chiarimento era atteso, sia per l’importanza delle novità introdotte, sia perché, effettivamente, il dettato normativo si presta a diverse interpretazioni che possono apparire tutte legittime e concorrenti. Si ritiene che l’incertezza interpretativa di una norma come il novellato 8-bis dai contenuti non perfettamente circoscritti sia tale per cui le sanzioni non debbano essere applicate per comportamenti non in linea con le recenti istruzioni ministeriali fino alla loro pubblicazione. Such a clarification was expected both for the importance of the amendments introduced and for the fact that all the different interpretations of the law provisions seem to be legitimate. The state of interpretation of such a regime provided by the amended art. 8-bis, with its non-completely defined contents, is so uncertain that the relative penalties should not be applied in case of tax behaviors not consistent with the recent ministerial resolution up to its release date. Invece, dalla R.M. n. 79/E in poi, gli operatori conoscono l’interpretazione dell’Amministrazione Finanziaria che, in sintesi, al momento, ritiene che bisogna guardare all’effettivo utilizzo in alto mare (secondo la definizione convenzionale di Montego Bay) delle navi e non alla “semplice” omologazione alla navigazione in acque considerate internazionali. By the other side, from the publication of the Ministerial Resolution n. 79/E ahead, shipping operators know the Italian Tax Authority interpretation that, actually, consider mandatory the effective use on the high seas (according to the Montego Bay conventional definition) of vessels and not the simple “certification” for the navigation on international seas. I prelievi non giustificati dei lavoratori autonomi non possono più essere presunti come ricavi (Corte Costituzionale, sentenza n. 228 del 6 ottobre 2014) Non-justified withdrawals from self-employed workers can no longer be presumed as income (Constitutional Court, judgment no. 228 of 6 october 2014) (Carlo Romano – Maurizio Foti) (Carlo Romano - Maurizio Foti) La Corte Costituzionale si è finalmente pronunciata sulla controversa questione di legittimità costituzionale dell’art. 32, co. 1, numero 2, secondo periodo del D.P.R. 600/73, per come modificato dall’art. 1 della Legge n. 311/2004 (nel prosieguo “Finanziaria 2005”). The Constitutional Court has ruled on the controversial issue concerned with the constitutional consistency of article 32, par. 1, no. 2, second sentence of the Presidential Decree no. 600 of 1973, as amended by art. 1 of Law no. 311/2004 (hereinafter the “2005 Finance Law”). TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 28 Trattasi, più nello specifico, della disposizione relativa alla presunzione legale secondo cui i prelevamenti o gli importi riscossi nell’ambito di rapporti finanziari costituirebbero ricavi o compensi (posti a base di rettifiche ed accertamenti) qualora il contribuente non ne indichi il beneficiario o se non risultino dalle scritture contabili. More specifically, the constitutional issue is related to the legal presumption according to which withdrawals or proceeds from financial transactions are deemed as revenues or fees (on which are based adjustments and assessments by tax authorities) in cases where the taxpayer either does not indicate the beneficiary or the identity of the latter cannot be inferred from the accounting records. La questione di legittimità costituzionale della richiamata disposizione è conseguenza delle modifiche apportate dalla Finanziaria 2005 che, avendo introdotto nel testo della norma il riferimento ai “compensi” (accanto al previsto riferimento ai “ricavi”), ha portato a ritenere applicabile la presunzione de qua anche ai lavoratori autonomi (oltre che ai titolari del reddito di impresa) come ha sempre sostenuto la giurisprudenza di legittimità nel corso di questi anni. The aforementioned constitutional issue is the consequence of the amendments made by 2005 Finance Law, which added to the text of the provision the reference to “fees” (next to the pre-existing reference to “revenues”). This has led the Supreme Court case-law to extend the said presumption also to selfemployed (as well as to holders of business income). La controversia che ha fatto si che la questione arrivasse nuovamente alla Consulta (già nel 2011 la Corte Costituzionale è stata coinvolta in merito alla medesima questione considerandola, tuttavia, inammissibile per come sollevata dal giudice a quo) è nata dall’impugnazione di tre avvisi di accertamento (emessi rispettivamente nei confronti di uno Studio legale e di due avvocati associati del medesimo) con i quali l’Ufficio, sulla base della detta presunzione legale, ha recuperato a tassazione (ai fini delle II.DD, Irap e Iva) movimenti bancari in entrata e in uscita considerandoli come compensi professionali non dichiarati. The matter was originally brought before the Constitutional Court in 2011, but in that case the Court stated against its acceptance. The reference for the present preliminary constitutional judgment arose from the challenge of three notices of assessment (respectively issued against a law firm and two associated lawyers) in which the Revenue Service regarded in and out financial movements as taxable professional fees (for the purposes of income taxes, Regional tax on productive activities and VAT). Il ricorso è stato accolto parzialmente dai giudici di primo grado la cui sentenza è stata poi impugnata da entrambe le parti in causa. The action brought by the taxpayers was partially granted by the court of first instance, whose judgment was then appealed by both parties. Per quello che è di nostro interesse, i contribuenti hanno proposto appello avverso la sentenza di prime cure, contestando l’omessa pronunzia sulla illegittima applicazione retroattiva della novità introdotte dalla Finanziaria 2005 al testo dell’articolo di legge posto a base degli avvisi di accertamento (inerenti all’anno di imposta 2004). For what is of interest to us, in the appeal the taxpayers alleged the lack of first instance decision on unlawful retroactivity of the amending provisions of the 2005 Finance Law; provisions on which the notices of assessment were grounded (with respect to tax year 2004). La Commissione Tributaria Regionale del Lazio (nel prosieguo la CTR) - ritenendo rilevante e determinante ai fini della risoluzione della controversia la decisione sulla legittimità o meno dell’art. 32, co. 1, numero 2, secondo periodo del D.P.R. 600/73 - ha sollevato e rimesso alla Consulta la relativa questione di legittimità costituzionale in relazione agli articoli 3, 24, 53, 111 della Costituzione. The Latium Regional Tax Court (hereinafter: RTC) deemed relevant the preliminary decision on whether article 32, par. 1, number 2, second sentence of the Presidential Decree no. 600 of 1973 is consistent with the Constitution or not. Therefore, it referred the described issue to the Constitutional Court with respect to articles 3, 24, 53, 111 of the Constitution. Più in particolare la CTR ha ritenuto che l’art. 32, co. 1, numero 2, secondo periodo del D.P.R. 600/73, violi le seguenti disposizioni costituzionali: • l’art. 24 in quanto, con l’applicazione retroattiva della disposizione in questione, i contribuenti si sarebbero trovati a provare la destinazione dei prelevamenti, nonostante che (all’epoca dei fatti: nel 2004) tale onere non fosse previsto né prevedibile; • gli artt. 3 e 24 perché il carattere irrazionale della stessa norma avrebbe leso il diritto di difesa laddove veniva richiesto (a posteriori) al contribuente un quid pluris rispetto al dato normativo (e cioè fornire, oltre all’indicazione del beneficiario, anche la giustificazione causale dei prelevamenti); More specifically, the RTC held that article 32, par. 1, no. 2, second sentence of the Presidential Decree no. 600/1973, is in breach with the following constitutional provisions: • article 24 since the taxpayers would have had to prove the destination of withdrawals, by virtue of the retroactive provision at issue, even though at the time of the facts (in 2004) such a burden was not expected nor predictable; • articles 3 and 24 since the rationale itself of the same rule infringed the rights of the defense by prescribing an ex post excessive burden of proof in comparison with literal law provision (i.e., prescribing the justification of the withdrawals, as well as the name of the beneficiary); 29 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 l’art. 111 in quanto l’applicazione retroattiva della norma in questione (comportante l’introduzione, a carico del contribuente, dell’onere di fornire la giustificazione dei prelevamenti) avrebbe portato ad effetti vantaggiosi per l’Agenzia delle Entrate in relazione a fatti per i quali, in vigenza della versione normativa dell’art. 32 ante finanziaria 2005, spettava invece all’Ufficio provare il fondamento della pretesa fiscale avanzata; • gli artt. 3 e 53 in virtù della impossibilità di ricondurre la presunzione “costi uguale ricavi” (tipica del reddito di impresa) alla sfera del lavoro autonomo. • article 111, since by applying retroactively the law prescribing the taxpayer to justify the withdrawals, the Revenue Service would not have borne anymore the burden of proof required under the law previously in force; • articles 3 and 53 in light of the impossibility of bringing the presumption “costs equal revenues” (typical of business income) into self-employment. La Consulta, ritenendo fondata la sollevata questione di legittimità costituzionale in riferimento alle censure di cui agli artt. 3 e 53 della Costituzione, si è così espressa: “la presunzione è lesiva del principio di ragionevolezza nonché della capacità contributiva, essendo arbitrario ipotizzare che i prelievi ingiustificati da conti correnti bancari effettuati da un lavoratore autonomo siano destinati ad un investimento nell’ambito della propria attività professionale e che questo a sua volta sia produttivo di un reddito”. The Constitutional Court, deeming the matter grounded on articles 3 and 53 of the Constitution, has expressly stated as follows: “the presumption infringes the principle of reasonableness as well as of the ability to pay, being arbitrary to assume that the unjustified withdrawals from bank accounts carried out by a self-employed are intended for investment as part of its professional activity and that this in turn produces income”. La Corte pone a base di tali conclusioni la considerazione che non è possibile porre sullo stesso piano l’attività dell’imprenditore con quella del lavoratore autonomo. The Court has reached such findings by considering the impossibility of equating the activities of the entrepreneur with those of the self-employed. Infatti, mentre la prima attività necessita di continui investimenti in vista di futuri ricavi, l’attività del lavoratore autonomo si caratterizza invece per la prevalenza del lavoro proprio e la marginalità dell’apparato organizzativo. In fact, while the former activity requires continuous investments in view of future revenues, self-employment instead is characterized by the prevalence of own work and by the marginality of organizational structures. Pertanto, i giudici della Consulta dichiarano “l’illegittimità costituzionale dell’art. 32, comma 1, numero 2), secondo periodo del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600…come modificato dalla…legge 30 dicembre 2004, n. 311…limitatamente alle parole «o compensi»” . Therefore, the Constitutional Court has found art. 32, par. 1, no. 2), second sentence of the Presidential Decree of 29 September 1973, no. 600 constitutionally inconsistent…as amended by the law of 30 December 2004, no. 311…“to the extent of the words ‘or fees’”. Introduzione del regime di esenzione da ritenute sugli interessi in uscita dall’Italia e corrisposti a finanziatori esteri Introduction of the withholding tax exemption on interests “outbound” from Italy and paid to foreign lenders (Fabio Pirolozzi - Angela Capasso) (Fabio Pirolozzi - Angela Capasso) Il D.L. 24 giugno 2014, n. 91 (c.d. “Decreto competitività”), in vigore dal 25 giugno 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, ha introdotto significative novità volte a favorire i finanziamenti alle imprese, rimuovendo gli ostacoli fiscali che impedivano un’effettiva liberalizzazione del mercato dei capitali. The Decree Law June 24, 2014, no. 91 (so-called “Competitiveness Decree”), in force since June 25, 2014, converted with amendments into law August 11, 2014, no. 116, introduced significant changes to encourage lending to companies, by removing tax obstacles that prevented effective liberalization of the capital market. Il comma 1, dell’art. 22 del Decreto competitività, rubricato “Misure a favore del credito alle imprese”, ha introdotto il nuovo comma 5-bis all’art. 26, del DPR 600/1973. Tale nuovo comma prevede: Paragraph 1, of Article 22 of the Competitiveness Decree, entitled “Measures to promote lending to businesses” introduced the new paragraph 5-bis, art. 26 of Presidential Decree 600/1973. This new paragraph provides: • TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 30 “La ritenuta di cui al comma 5 non si applica agli interessi e altri proventi derivanti da finanziamenti a medio e lungo termine alle imprese erogati da enti creditizi stabiliti negli Stati membri dell’Unione europea, enti individuati all’articolo 2, paragrafo 5, numeri da 4) a 23), della direttiva 2013/36/ UE, imprese di assicurazione costituite e autorizzate ai sensi di normative emanate da Stati membri dell’Unione europea o organismi di investimento collettivo del risparmio che non fanno ricorso alla leva finanziaria, ancorché privi di soggettività tributaria, costituiti negli Stati membri dell’Unione europea e negli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo inclusi nella lista di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917” . “The withholding tax referred to in paragraph 5 shall not apply to interest and other income resulting from medium and long-term corporate loans disbursed to credit institutions established in Member States of the European Union, institutions identified in Article 2, paragraph 5 numbers 4) to 23) of Directive 2013/36/EU, insurance companies constituted and authorized under regulations issued by EU Member States or Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities (UCITS) which do not use leverage, even if devoid of income tax liability, made in the Member States of the European Union and the States Party to the Agreement on the European Economic Area included in the list referred to in the Decree of the Minister of Economy and Finance issued pursuant to Article 168-bis of the Income Tax Law, provided for in Presidential Decree of 22 December 1986, no. 917”. Come si evince dalla relazione tecnica al D.L. “Con questa misura, limitata ai finanziamenti a favore di soggetti che esercitano attività di impresa in qualsiasi forma, si intende eliminare il rischio di doppia imposizione giuridica, che economicamente risulta di norma traslato sul debitore, favorendo l’accesso delle imprese italiane a costi competitivi anche a fonti di finanziamento estere”. As shown in the technical report to D.L. “With this measure, limited to loans to entities that carry on a business activity in any form, is intended to eliminate the risk of legal double taxation, that economically is normally shifted to the debtor, facilitating the access of Italian companies at competitive prices also to foreign sources of finance”. La finalità è quella di alleggerire il costo dei prestiti esteri assunti dalle imprese italiane, per le quali l’applicazione della ritenuta “in uscita” sugli interessi pagati a finanziatori non residenti in Italia si traduce inevitabilmente in un maggior onere del finanziamento stesso, per effetto, anche, delle clausole di “gross-up” che, in genere, caratterizzano l’operatività con banche o altri prestatori stranieri. The purpose is to lighten the cost of foreign loans taken by Italian companies, for which the levying withholding tax on “out bound” interest paid to non-Italian resident lender, inevitably leads to a higher cost of the loan, also due to the “gross-up” clauses, that, generally, characterize the operations with banks or other foreign lenders. La rilevanza di tale novità normativa è ancor più evidente se si considera il fatto che, dal 1° luglio 2014, il Decreto Legge 24 aprile 2014, n. 66 ha previsto l’aumento dell’aliquota ordinaria di tassazione di tali finanziamenti dal 20% al 26%. Si tratta, dunque di un intervento che favorirà l’accesso al credito e che solleverà le imprese italiane dai maggiori oneri sostenuti per i finanziamenti esteri e connessi al maggior costo della ritenuta. In proposito è opportuno ricordare che, in linea generale, l’articolo 26, comma 5, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, prevede l’applicazione di una ritenuta a titolo d’imposta del 26% sui redditi di capitale corrisposti a soggetti non residenti. Rimane in ogni caso ferma l’applicabilità delle convenzioni contro le doppie imposizioni, qualora più favorevoli. The importance of this new provision of law is even more evident considering the fact that, since July, 1, 2014, the Law Decree April 24, 2014, no. 66 provided for the increase in the ordinary taxation rate of such loans from 20% to 26%. It is, therefore, a measure that will facilitate access to credit and that will relieve Italian companies from the additional costs incurred for foreign loans and related to the higher cost of withholding. In this regard it should be noted that, in general, Article 26, paragraph 5, of the Presidential Decree September 29, 1973, no. 600, provides for a withholding tax of 26% on investment income paid to non-residents. The above is, however, without prejudice to the application of international conventions against double taxation, if more favorable. Il Decreto in commento introduce, invece, un’apposita norma interna che prevede l’esenzione dall’applicazione della ritenuta sugli interessi ed altri proventi in uscita dall’Italia, al ricorrere di determinati requisiti soggettivi ed oggettivi. The Decree in question introduces, however, a specific internal rule which provides for the exemption from withholding tax on interest and other income outbound from Italy, upon the occurrence of certain subjective and objective requirements. 31 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Requisiti soggettivi: Subjective requirements: Analizzando la norma, per poter usufruire dell’esenzione dalla ritenuta, il finanziamento deve essere erogato da: Analyzing the rule, in order to benefit of the exemption from withholding tax, the loan must be disbursed by: a) Enti creditizi stabiliti negli Stati membri dell’Unione europea: secondo un’interpretazione letterale, l’espressione “ente creditizio” è utilizzata dalle direttive comunitarie per indicare le banche in genere. a) Credit Institutions established in Member States of the European Union: according to a literal interpretation, the term “credit institution” is used by the Community directives to indicate banks in general. In proposito si segnala che è stato fatto riferimento al concetto di “stabilimento”, nozione indicata nel Testo Unico Bancario (art. 15, del D.Lgs 385/1993), e non a quello di “residenza”. A tal fine andrebbe analizzata la possibilità di applicare la norma alle stabili organizzazioni in Stati membri dell’UE di enti creditizi residenti in Paesi extra UE. In this regard it should be noted that it was made reference to the concept of “establishment”, notion shown in the Consolidated Law on Banking (art. 15 of Legislative Decree 385/1993), and not to the concept of “residence”. To this end, the possibility of applying the rule to permanent establishments in EU Member States of credit institutions resident in non–EU Member State should be analyzed. b) Enti individuati all’articolo 2, paragrafo 5, numeri da 4) a 23), della direttiva 2013/36/UE. In particolare, l’estensione dell’applicazione a tali soggetti dell’agevolazione prevista dalla norma in commento è stata disposta dall’art 10 del DL 12.9.2014 n. 133 (c.d. “Decreto Sblocca Italia”), in vigore dal 13.09.2014, convertito in legge l’11.11.2014. La relazione tecnica al Decreto Sblocca Italia, specifica che rientrano in tale categoria di soggetti, gli istituti di promozione dello sviluppo stabiliti negli Stati membri dell’Unione europea, che, seppur non aventi natura di enti creditizi, esercitano attività di credito con finalità pubblicistiche di sostegno e promozione dell’economia. A titolo esemplificativo, si tratta della “National Savings Bank” nel Regno Unito e della Cassa Depositi e Prestiti in Italia. b) entities identified in Article 2, paragraph 5, numbers from 4) to 23) of Directive 2013/36 / EU. In particular, the extension of the application to such entities of tax relief provided by the rule in question was placed by Article 10 of Legislative Decree 12.9.2014 n. 133 (the so-called “Decree Unlock Italy”), in force from 13.09.2014, converted into law on 11.11.2014. The technical report to Decree Unlock Italy specifies that fall within this category of entities, institutions promoting development in the Member States of the European Union, which, although not having the character of credit institutions, carry on credit activity with public function of support and promotion of economy. For example, this is the “National Savings Bank” in the United Kingdom and the “Cassa Depositi e Prestiti” in Italy. c) Imprese di assicurazione costituite e autorizzate ai sensi di normative emanate da Stati membri dell’Unione europea: c) Insurance companies constituted and authorized under regulations issued by EU Member States: Il D.Lgs. del 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private) definisce “impresa di assicurazione” la società autorizzata secondo quanto previsto nelle direttive comunitarie sull’assicurazione diretta. The Legislative Decree September, 7, 2005, no. 209 (Code of Private Insurance) defines “insurance company” means the company authorized under the provisions of the EU directives on direct insurance. Rispetto a quanto previsto per agli enti creditizi il requisito richiesto dalla norma nel caso delle assicurazioni non sembrerebbe lo stabilimento, bensì la costituzione e l’autorizzazione in uno Stato membro dell’UE. Compared to that provided for credit institutions, the requirement of the rule in the case of insurance does not seem the establishment, but the constitution and authorization in an EU Member State. d) OICR che non fanno ricorso alla leva finanziaria, ancorché privi di soggettività tributaria, costituiti negli Stati membri dell’UE e negli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo inclusi nella lista di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis del TUIR. d) Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities (UCITS) which do not use leverage, even if devoid of income tax liability, made in the Member States of the European Union and the States Party to the Agreement on the European Economic Area included in the list referred to in the Decree of the Minister of Economy and Finance issued pursuant to Article 168-bis of the Income Tax Law. Partendo dalla definizione di “organismo d’investimento collettivo del risparmio” di cui all’ art. 1, comma 1, lett. k, del D.Lgs. 58/1998 (TUF), modificato dal D.Lgs 44/2014, si evince che le caratteristiche peculiari di un OICR sarebbero: Starting from the definition of “UCITS” referred to art. 1, paragraph 1, lett. k, of Legislative Decree no. 58/1998 (Consolidated Law on Financial Intermediation), as amended by Legislative Decree 44/2014, it’s clear that the specific characteristics of a UCITS would be: TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 32 i) raccolta del patrimonio tra una pluralità di investitori; ii) investimento del patrimonio raccolto sulla base di una predeterminata politica di investimento, nell’interesse degli investitori e in autonomia dai medesimi; iii) gestione in monte da parte di una SGR, nell’interesse dei partecipanti ed in autonomia dai medesimi. i) collection of funds among a plurality of investors; ii) investment of funds raised on the basis of a predetermined investment policy, in the interests of investors and independently by them; iii) managed by an Asset management company, in the interest of the participants and independently from them. Una condizione posta dalla norma al fine di beneficiare dell’esenzione da ritenuta è che tali fondi non facciano ricorso alla leva finanziaria, cioè, come specificato nella relazione tecnica al D.L. n. 91/2014 che tali fondi presentino “un rischio sistemico molto contenuto”. Altro requisito è che tali fondi siano costituiti in Stati membri dell’UE e negli Stati aderenti al SEE inclusi nella c.d. White list. A condition posed by the tax rule in order to qualify for the exemption from withholding tax is that these funds do not use leverage, i.e., as specified in the technical report to the D.L. No. 91/2014, that these funds have “a very limited systemic risk”. Another requirement is that these funds are constituted in EU Member States and EEA Member States included in the so-called White list. Requisiti oggettivi: Objective requirements: Interessi agevolabili: si evidenzia che l’esenzione spetta solo sugli “interessi e agli altri proventi” derivanti da finanziamenti. Interests subject to exemption: it should be noted that the exemption applies only on “interest and other income” arising from loans. Durata: deve trattarsi di “finanziamenti a medio e lungo termine”, tuttavia non viene definito tale elemento temporale. Al riguardo, potrebbe essere mutuato il criterio stabilito dall’art. art. 15, comma 3, D.P.R. n. 601/1973, in base al quale, ai fini fiscali, si considerano a medio-lungo termine le operazioni di finanziamento la cui durata contrattuale sia stabilita in più di diciotto mesi. Maturity Date: it must be “medium and long term loan”, however does not define the temporal element. In this regard, it could be borrowed the criterion laid down by art. Art. 15, paragraph 3 of Presidential Decree n. 601/1973, according to which, for tax purposes, are considered medium-long term, the financing operations whose contract period is established in more than eighteen months. Erogazione: deve trattarsi di finanziamenti “erogati” alle “imprese”. Da questo punto di vista si evidenzia che è principio consolidato in dottrina e in giurisprudenza che per finanziamento debba intendersi quella operazione di credito che attribuisce al soggetto richiedente (in tal caso dovrebbe trattarsi di un soggetto che consegua ai fini fiscali reddito d’impresa) nuove disponibilità e risorse economiche, a prescindere dalle forme tecniche adottate a tal fine, ferma restando l’osservanza della durata minima. Disbursement: it must be loans “disbursed” to the “companies”. In this regard, it should be noted that it’s a consolidated principle both in the case law and in scholars, that for “loan” is meant that form of credit which gives the applicant (in this case it should be a subject that will achieve business income for tax purposes) new funds and economic resources, regardless of the technical forms adopted for that purpose, notwithstanding compliance with the minimum term. Delineato il quadro generale della nuova norma, anche tenendo conto dei primi commenti comparsi sulla stampa specializzata, le imprese italiane stanno affrontando i primi ostacoli operativi per l’applicazione diretta del nuovo comma 5-bis, nel momento di erogazione degli interessi verso soggetti non residenti. Outlined the general framework of the new tax rule, even taking into account the initial comments appeared on the specialized press, Italian companies are facing the first operational obstacles to the direct application of the new paragraph 5-bis, at the time of payment of interest to non-residents. Le prime difficoltà, infatti, riguardano da un lato la tipologia di supporto documentale che il soggetto non residente dovrebbe fornire alle imprese italiane al fine di attestare la sussistenza dei suddetti requisiti soggettivi e, dall’altro, in relazione alla durata del finanziamento, se sia possibile mutuare la definizione di medio-lungo termine prevista dal citato art. 15 comma 3, D.P.R. n. 601/1973. The first difficulties which exist are related, on the one hand, to the type of supporting documentation that the non-Italian resident should provide to companies in order to prove the existence of the above mentioned subjective requirements and, on the other, in relation to the term of the loan, whether it’s possible to borrow the definition of long-term provided for in the said Article. 15 paragraph 3 of Presidential Decree no. 601/1973. Con riferimento ai requisiti soggettivi posti dalla norma in commento, il soggetto non residente potrebbe fornire all’impresa italiana, congiuntamente ad un certificato di residenza fiscale rilasciato dalla competente Autorità estera, anche: With reference to the subjective requirements set by the rule in question, the non-Italian resident could provide to Italian companies, together with a tax residence certificate issued by the competent foreign authorities, also: 33 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 • la prova dello stabilimento in uno Stato membro dell’Unione Europea, nel caso di Enti creditizi stabiliti negli Stati membri dell’Unione europea; • evidence of the establishment in a Member State of the European Union, in the case of credit institutions established in Member States of the European Union; • la documentazione comprovante la costituzione e l’autorizzazione ad operare ai sensi delle normative emanate dagli Stati membri dell’Unione Europea, nel caso delle imprese di assicurazione; • proof of the constitution and the authorization to operate under the laws adopted by Member States of the European Union, in the case of insurance companies; • il prospetto dell’OICR da cui risulti che non faccia ricorso alla leva finanziaria e/o che sia sottoposto a vigilanza prudenziale dell’Autorità del Paese membro che lo autorizza allo svolgimento della funzione di concessione credito. • the prospectus of the “UCITS” from which result that it doesn’t make use of leverage and/or is subject to prudential supervision of the Authority of the country Member authorizing to perform the function of granting credit. Considerata l’assenza di chiarimenti ufficiali da parte dell’Amministrazione finanziaria, al momento restano ancora condizioni di incertezza in merito all’operatività della norma in questione. Pertanto, in attesa di tali chiarimenti, sarebbe opportuno prevedere per i contribuenti che, in applicazione della norma, abbiano già usufruito dell’esenzione in commento, sia fatto salvo il principio di affidamento e buona fede (art. 10 dello Statuto del Contribuente) in forza del quale “le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria”. Given the lack of official clarification by the Italian tax Authority, still remain uncertainties in regards to the operation of the rule in question. Therefore, pending such clarification, for taxpayers who, in application of the law, have already benefited from the exemption in question, should be guaranteed the respect of principle of trust and good faith (Art. 10 of the Statute of Taxpayer) according to which “penalties are not imposed, however, when the violation depends on objective uncertainty about the extent and the scope of the tax rule”. Le accise sono uguali per tutte … le sigarette (sentenza Yesmoke tobacco della Corte di Giustizia). All the… cigarettes are equal before excise duties (Yesmoke tobacco judgment of the Court of Justice) (Carlo Romano - Daniele Conti) (Carlo Romano - Daniele Conti) Tra le sentenze della Corte di Giustizia depositate il 9 ottobre 2014, vi è la sentenza Yesmoke tobacco (causa C-428/13), sorta nell’ambito di una controversia tra l’omonima società e l’Amministrazione finanziaria italiana (segnatamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato). Among the judgments of the Court of Justice handed down on 9 October 2014, there is the preliminary ruling in the Yesmoke tobacco case (C-428/13). In the relevant national trial, the involved Italian administrative bodies are the Ministry of Economic Affairs and Finance and the Independent Authority for the Administration of State Monopolies (AAMS). I fatti di causa risalgono ad un provvedimento direttoriale dell’11 gennaio 2012 dell’Amministrazione dei Monopoli (AAMS) impugnato innanzi alla giurisdizione amministrativa. In forza dell’articolo 39-octies, comma 4, del D.Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504, tale provvedimento fissa una specifica accisa minima (differenziata) sulle sigarette con prezzo di vendita al pubblico inferiore a quelle della fascia di prezzo più richiesta. Tale accisa minima è pari al 115% dell’ammontare risultante dall’applicazione della relativa aliquota di base. The dispute in the main proceedings arised from the AAMS Director-General Provision of 11 January 2012, which was challenged before the Latium Regional Administrative Court. Pursuant to article 39-octies, paragraph 4, of the legislative decree no. 504 of 26 October 1995, the aforementioned Provision sets forth a specific minimum excise duty on cigarettes whose retail selling price is lower than that of cigarettes in the most popular price range. The said minimum excise duty is 115% of the amount calculated by applying the basic tax rate. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 34 Il Tribunale Amministrativo per il Lazio così adito, in primo grado, dichiarava invalido il provvedimento direttoriale previa disapplicazione dell’articolo 39-octies succitato. Secondo la sentenza di invalidità del provvedimento, il legislatore italiano aveva reintrodotto nei fatti un prezzo di rivendita minimo per i tabacchi lavorati, in elusione della sentenza della Corte di Giustizia del 24 giugno 2010, C-571/08, Commissione c. Italia. In essa si era censurata la norma nazionale che stabiliva un prezzo minimo obbligatorio dei tabacchi, in quanto il prezzo massimo degli stessi non sarebbe potuto essere inferiore a quella soglia. Al contrario, la Direttiva accise allora vigente prevedeva la libera determinazione del prezzo massimo di vendita da parte dei produttori. In effetti, l’articolo 9, paragrafo 1, della Direttiva 95/59/CE garantiva a questi ultimi eguali regole in tutti gli Stati membri nonché tutelava il beneficio concorrenziale della vendita a basso prezzo. The Regional Administrative Court, at first instance, refrained from applying the cited article 39-octies and held that the administrative provision was ill-founded. More specifically, the Court argued that the Italian Legislative had effectively reintroduced a minimum resale price of manufactured tobacco, therefore in breach of the CJ judgment in Commission v. Italy (24 June 2010, case C-571/08). This ruling had criticized the national law prescribing a minimum retail price of manufactured tobacco, since the producers could not establish a maximum retail price under the legal threshold. At that time, instead, the relevant excise duties Directive set forth the principle of free determination of prices by tobacco manufacturers. More specifically, article 9, paragraph 1, of Directive 95/59/EC ensured equal rules in all the member States and protected producers’ competitive benefits from low retail prices. Il Ministero e l’AAMS proponevano appello avverso la pronuncia di primo grado, innanzi al Consiglio di Stato. Quest’ultimo ha sottoposto questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia, chiedendo se le aliquote delle accise debbano essere uguali per tutte le sigarette. In tal caso, infatti, la legislazione italiana si sarebbe rivelata non conforme al diritto dell’Unione. The Ministry and the AAMS lodged an appeal against the first instance judgment before the State Council. The latter referred the case to the Court of Justice, seeking for its preliminary judgment on whether all the cigarettes shall be subject to the same excise duty rates. An affirmative response would have entailed the non-compliance with EU law of the relevant Italian law. La Corte di Giustizia ha anzitutto precisato che, ratione temporis (il provvedimento direttoriale impugnato nel processo amministrativo è del 2012), la direttiva applicabile fosse la nuova 2011/64/UE che ha abrogato e sostituito a partire dal 2011 la vecchia direttiva del 1995. Una volta individuato il termine di confronto della normativa nazionale, la Corte ha stabilito che l’accisa globale (composta da un elemento ad valorem e da un’imposta specifica), deve valere per tutte le sigarette, «con qualunque caratteristica e prezzo» (§ 28, ma cfr. anche sentenza CG, 27 febbraio 2002, C-302/00, Commissione c. Francia, § 20). First, the Court of Justice has stated that the relevant directive ratione temporis is the new 2011/64/UE, which has abrogated and substituted the old 1995 directive since 2011. In fact, the Director-General Provision which was appealed before the administrative courts had been adopted in 2012. Once the relevant applicable EU directive is determined, the Court has stated that the overall excise duty (made up of ad valorem and specific elements) shall be applied to all the cigarettes «irrespective of their characteristics or price» (§ 28, see also CJ judgment in Commission v. France of 27 February 2002, C-302/00, § 20). La categorizzazione operata dalla normativa italiana, che distingue tra sigarette della fascia di prezzo più richiesta e sigarette al di sotto di tale fascia, si pone chiaramente in contrasto con l’articolo 7, paragrafo 2, della Direttiva 2011/64/UE: «L’aliquota dell’accisa ad valorem e l’importo dell’accisa specifica devono essere uguali per tutte le sigarette». Se le aliquote minime mutano a seconda del prezzo del prodotto, l’imposta non sarà sempre uguale per tutte le tipologie di sigarette. Al contempo, la facoltà riconosciuta agli Stati membri di istituire un’accisa minima, prevista dall’articolo 8, paragrafo 6, non consente di differenziare il trattamento di prodotti dello stesso tipo sulla sola base del differente prezzo. L’Amministrazione italiana ha dedotto l’interesse per la salute pubblica, che la Corte non ha ritenuto di dover avvalorare, al contrario statuendo che la stessa Direttiva costituisce «uno strumento importante ed efficace di lotta al consumo dei prodotti del tabacco e, pertanto, di tutela della sanità pubblica» (§ 35). Nel giustificare tale assunto, si è fatto richiamo al considerando n. 16 della Direttiva 2011/64, cit., e alla cit. sentenza Commissione c. Italia del 2010 relativa alla direttiva previgente. Distinguishing between the different price ranges of the cigarettes, as national law does, is clearly in contrast to article 7, paragraph 2, of Directive 2011/64/EU: «The rate of the ad valorem excise duty and the amount of the specific excise duty must be the same for all cigarettes». If the minimum tax rates applicable differ depending on the products’ price, there is no equal excise duty for all types of cigarettes. 35 At the same time, the member States are entitled to provide minimum excise duties, by virtue of article 8, paragraph 6. However, it does not consent any differentiate treatment for products of the same type because of their different sales price. Italian tax administration urged public health protection in objecting the appeal, but the Court has not upheld this argument. To the contrary, the said Directive is «an important and effective instrument for discouraging consumption of tobacco products and, therefore, for the protection of public health» (§ 35). To that effect, the Court has recalled recital 16 of the cited Directive no. 2011/64, as well as the Commission v. Italy judgment of 2010 (the latter is concerned with the directive previously in force). TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Al contrario, la Corte ha ravvisato nel contrasto tra normativa italiana e Direttiva Ue una violazione degli obiettivi di quest’ultima, improntata al corretto funzionamento del mercato interno e alla garanzia di «condizioni neutre di concorrenza» (§ 31). Ciò specialmente alla luce della base giuridica della Direttiva sulle accise, avendo la Corte ripreso (quasi letteralmente) le finalità normative elencate dall’articolo 113 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea. La previsione da ultimo richiamata, infatti, stabilisce che le Istituzioni dell’Unione (nella specie, l’unanimità del Consiglio previa approvazione del Parlamento) adottano misure di armonizzazione dell’imposizione indiretta proprio nei limiti delle finalità di congruo funzionamento del mercato interno ed evitando il verificarsi di eventuali distorsioni di concorrenza. Therefore, the Court has found the Italian law in breach of the EU Directive purposes, which primarily aims at «ensuring the proper functioning of the internal market and neutral conditions of competition» (§ 31). In fact, the legal basis of the excise duty Directive is set forth by article 113 of the Treaty on the Functioning of the European Union, which the Court seems to literally report. Cala il sipario su fondo rischi su crediti per banche ed enti finanziari, e quadro EC in Unico (ma cosa succede dietro le quinte?) The curtain comes down on the tax disciplines of bad debt accruals for banks and on the so-called ‘EC form’ (but what happens in the backstage?) (Arturo Cassina) (Arturo Cassina) A) Premessa A) Introduction Nella fiscalità diretta delle imprese, l’evoluzione del quadro normativo comporta di regola la sostituzione di vecchie discipline con nuove regole, che riguardano spesso i medesimi fatti economici. Da un lato si pongono quindi gli interrogativi e le soluzioni per la applicazione delle nuove norme, mentre dall’altro si presentano le questioni collegate all’abbandono delle vecchie regole; la cosiddetta “disciplina transitoria”. In direct taxation of companies, the renovation of the legislative framework usually occurs by means of new rules which replace former ones, usually both of these dealing with the same business facts. So, on one hand questions on the interpretation of the new rules are posed, while on the other hand the issues related to the dismission of the previous rules (that is, the so-called “transition rules”) are to be faced. Nella transizione dai vecchi ai nuovi istituti tributari, la gestione del pregresso riceve spesso meno attenzione di quella che merita, e a tal riguardo rischia spesso di sfuggire il fatto che adempimenti, rischi ed opportunità possono trovarsi anche in tale ambito. In the transition from old to new tax disciplines, the runoff of the previous rules is often neglected, and it is often forgotten that accomplishments are entailed also in the dismissed disciplines, bearing subsequent risks as well as opportunities. La trascorsa scadenza delle dichiarazioni ai fini delle imposte dirette offre l’occasione per fare il punto, tra le altre, su due discipline pregresse, in via di “dismissione”. The past accomplishment of direct tax returns filing is an opportunity to touch base, among others, on two tax disciplines in a “runoff status”. La prima è il fondo rischi su crediti per banche ed enti finanziari, di cui all’art. 106 TUIR (in particolare, comma 3, quarto e quinto periodo, e comma 5, ora abrogati). One such discipline concerns the provision for bad debt future risks concerning banks and financial entities, ruled by former article 106 TUIR (namely, paragraph 3, fourth and fifth sentences, and paragraph 5). La seconda è la disciplina delle deduzioni extracontabili di cui all’art. 109 comma 4 lett. b) TUIR (nella versione antecedente alle modifiche apportate dalla L. n. 244/2007). Tale ultima disciplina è in corso di disattivazione ormai da diversi anni, ma quest’anno perde anche la propria eviden- The other tax discipline which we shall comment on regards the unaccounted deductible costs ruled by article 109 paragraph 4 letter b) TUIR (in the text prior to the changes introduced by Law n. 244/2007). Such discipline has been in runoff for a few years now, but this year it is to be noted More specifically, the said provision of the Treaty stipulates that the EU Institutions (the unanimous Council, after the parliamentary approval) take harmonization measures with respect to consumption taxation to the extent of ensuring the functioning of the internal market and avoiding distortion of competition. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 36 za specifica in dichiarazione (rappresentata dal quadro EC, che si potrebbe definire “storico” per la sua diffusione ed identificazione con la disciplina stessa). that the dedicated form in the direct tax return, to monitor the evolution of the accounting and tax values, is no longer present (this is the so-called EC form, which is usually referred to with the purpose to recall the tax discipline itself). I due istituti hanno un punto di incontro per diverse banche ed enti finanziari i quali, perlopiù in sede di transizione ai principi contabili internazionali, avevano “cancellato” il fondo rischi su crediti accumulato nei precedenti esercizi, trasformandolo così di fatto in un fondo extracontabile fiscalmente dedotto. These two tax disciplines have a connecting point for banks and financial entities, given that many of these entities, in occasion of their transition to the international accounting standards, had written off the accounting provision for bad debt future risks booked in previous years, and had thus originated a corresponding unaccounted tax deductible cost item. Illustriamo di seguito sinteticamente le due discipline. We shall briefly outline below these tax disciplines. B) Il fondo rischi su crediti per banche ed enti finanziari B) The provision for bad debt future risks for banks and financial entities 1. 1. Disciplina previgente Previous discipline Nella versione in vigore fino all’esercizio antecedente a quello in corso al 31/12/2013, il comma 3 dell’art. 106 TUIR disponeva per gli enti creditizi e finanziari, la deducibilità delle svalutazioni dei crediti risultanti in bilancio, non coperti da garanzia assicurativa, derivanti dalle operazioni di erogazione del credito alla clientela, fino al limite dello 0,3% dei crediti in bilancio (con deduzione dell’eccedenza nei diciotto esercizi successivi). In the version of the tax rule, in force up to the tax period ended prior to 31 December 2013, paragraph 3 of article 106 TUIR ruled that, for banks and financial entities, write-downs for bad debt related to loans to clients, if not covered by insurance contracts, were deductible up to 0.3% of the corresponding loans amount posted in the balance sheet; the excess was deductible in eighteen stakes in the subsequent tax periods. In aggiunta a tale disciplina, nella misura in cui il plafond di deduzione dello 0,3% rimanesse inutilizzato, e fino a concorrenza dello stesso, erano deducibili accantonamenti al fondo rischi su crediti. Tali accantonamenti non erano più deducibili quando il fondo rischi su crediti avesse raggiunto il 5% del valore dei crediti, e se al termine di un esercizio il fondo superava il 5% dei crediti, la differenza era recuperata a tassazione. In addition to that, if the 0.3% deduction amount was not fully covered due to smaller postings for bad debt in the profit and loss account, accruals for bad debt future risk would be deductible up to the same amount. These accruals were no longer deductible when the corresponding provision in the balance sheet had reached the threshold of 5% of loans to clients, and if at the end of a given tax period the provision exceeded the 5% limit, the excess was to be imputed to taxable revenues. La disciplina della costituzione degli accantonamenti deducibili doveva essere coordinata con quella degli utilizzi / riassorbimenti. A tale riguardo, in via generale le perdite su crediti (che divenivano certe secondo le regole fiscali di cui all’art. 101 TUIR, allora applicabile integralmente anche agli enti creditizi e finanziari) erano deducibili se eccedevano il relativo fondo svalutazione in bilancio per la categoria di crediti o per il singolo credito (nel caso di valutazione analitica dei crediti). In caso di esistenza di fondo rischi su crediti dedotto (pur se in via extracontabile), ai fini fiscali tali perdite non erano deducibili perché imputate prioritariamente al fondo rischi dedotto, fino a concorrenza dello stesso. The rules concerning deductible accruals had to be paired with those related to the utilization of the provisions. In this respect, as a general rule losses for bad debt (to be acknowledged when these became final based on the provisions of article 101 TUIR, which then applied in full also for banking and financial entities) were deductible if these exceeded the corresponding impairment accrual in the balance sheet, posted for the same credit category, or for the same credit item (in case of a specific impairment valuation thereof). If a deducted provision for bad debt future risks was in place (which might be accounted or unaccounted), bad debt losses were to be attributed against utilization of such provision up to its amount, and therefore were correspondingly undeductible. A seguito della eliminazione delle deduzioni extracontabili con effetto dal 2008 (su cui si veda la sezione successiva di questo contributo), per poter dedurre l’accantonamento era necessaria l’imputazione a conto economico. Per i soggetti IAS-adopters l’istituto del fondo rischi su crediti dedotto non era utilizzabile “a regime” (stante il divieto per tali soggetti di imputare in bilancio accantonamenti generici). Peraltro, molti di tali soggetti avevano usufruito dell’istituto prima del passaggio ai principi contabili internazionali; Following the cancellation of the tax discipline of unaccounted deductible costs in 2008 (which shall be commented herebelow in this article), the deduction of accruals for bad debt future risk became conditional upon the posting of this accrual in the profit and loss account. As far as IAS adopting entities are concerned, on one hand these are not entitled to any postings for such bad debt future risks (since IAS/IFRS do not allow generic accruals to be posted in entities’ financial statements). On the other hand, many IAS adopting entities 37 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 in sede di transizione IAS, tali enti avevano contabilmente stornato il fondo rischi a riserva di patrimonio netto (in applicazione del principio di retroattività dei principi IAS, come anche declinato nell’IFRS 1). Peraltro avevano mantenuto fiscalmente il regime di deduzione del fondo, che per l’effetto si era trasformato in fondo extracontabile. had created provisions for bad debt future risks prior to their IAS transition; therefore, upon IAS transition these entities had credited this accounting provision to an equity reserve (in compliance to the retroactivity principle of IAS/IFRS as stated in IFRS 1). Given this accounting framework, the tax deductibility treatment of the provision had been preserved by the transition rule, so that this had turned into an unaccounted deducted cost item. 2. Abrogazione del regime fiscale del fondo rischi su crediti 2. Cancellation of the tax discipline of bad debt future risk provision Con le modifiche apportate all’art. 106 TUIR dall’art. 1 comma 160 L. n. 147/2013 (Legge di Stabilità 2014) la disciplina delle svalutazioni crediti delle banche ed enti finanziari è stata modificata profondamente, con effetto dal 2013. The tax discipline of bad debt write-downs and write-offs for banking and financial entities was reshaped from scratch as of 2013, through the amendments made to article 106 TUIR, by mean of article 1 paragraph 160 Law n. 147/2013 (socalled Stability Law 2014). In virtù della nuova disciplina, in generale le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, diverse da quelle realizzate mediante cessione a titolo oneroso, concorrono a formare l’imponibile in quote costanti nell’esercizio in cui sono contabilizzate e nei quattro successivi, sia ai fini IRES che IRAP. Based on the new rules, generally speaking write-downs and write-offs for bad debt on ‘receivables towards clients’ duly accounted in the balance sheet, different from losses on disposal of receivables towards clients, participate to the taxable base in five yearly stakes from the tax period in which these are posted, both for IRES and IRAP purposes. Per tali enti, le perdite derivanti dalla cessione dei crediti verso clientela (minusvalenze) sono integralmente deducibili nell’esercizio in cui sono rilevate in bilancio. Inoltre rimangono in vigore le regole precedenti sulla deducibilità delle perdite su crediti, ove questi non siano iscritti in bilancio a titolo di crediti verso clientela. For these entities, losses from the sale of receivables towards clients are fully deductible in the period in which these are posted in the financial statement. Losses for bad debt on receivables which do not qualify as ‘receivables towards clients’ remain subject to the ordinary tax rules as prior to the law change. Per una esposizione sistematica della nuova disciplina fiscale delle svalutazioni crediti per enti creditizi e finanziari facciamo rinvio all’intervento specifico in un precedente numero di questa Rivista (TLS Newsletter n. 1/2014). A thorough outline of the tax discipline on bad debt treatment for banking and financial entities is contained in an article of a previous issue of this journal (TLS Newsletter n. 1/2014). In questa sede aggiungiamo piuttosto che con l’introduzione della nuova disciplina sono state abrogate tra l’altro le disposizioni di cui all’art. 106 TUIR relative agli accantonamenti a fondi rischi su crediti, sopra illustrate: sia quelle relative alla formazione degli accantonamenti (comma 3 quarto e quinto periodo), sia quelle relative all’utilizzo del fondo in caso di perdite (comma 5). It is worth adding here that, with the introduction of that tax discipline, among others the tax rules contained in article 106 TUIR, concerning accruals for bad debt future risks, were abolished: both those concerning the tax treatment of accruals posted (paragraph 3, fourth and fifth sentence), as well as those concerning the tax treatment of reversals (paragraph 5). La norma abrogativa non ha introdotto alcuna misura transitoria al riguardo. No transition provisions have been posed, to rule the cancellation of the previous tax discipline. 3. L’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate sulla disciplina transitoria 3. The interpretation of the Tax Administration on the transition rules La eliminazione della disciplina fiscale del fondo rischi su crediti per gli enti creditizi e finanziari pone un tema di diritto transitorio in particolare per quanto riguarda i riassorbimenti (utilizzi) del fondo. The cancellation of the tax regime concerning the provision for bad debt future risk for banks and financial entities raises an issue of transition discipline, with respect to reversals of the provision. Al riguardo, la disciplina fiscale del fondo in esame prevedeva l’utilizzo dello stesso in caso di perdite per inesigibilità, relative ai crediti oggetto della norma (cioè i crediti da erogazione di finanziamenti alla clientela). Ma tali perdite (da inesigibilità), nella nuova disciplina, hanno un tratta- In this regard, the mechanics of the tax provision under examination implied that the deducted accruals were to be reversed in case of losses from default of the debtor for the relevant receivables (that are, receivables from loans to clients). On the other hand, under the new tax discipline losses from default TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 38 mento fiscale unitario con le rettifiche di valore sui crediti verso clientela, di deduzione in quinti. Mentre la deduzione integrale delle perdite su crediti è nella nuova disciplina riservata alle perdite “da cessione” dei crediti verso clientela, oltre che alle perdite da inesigibilità sugli “altri” crediti (cioè quelli non verso clientela). are deducted in five yearly stakes, together with write-downs of receivables. Whereas, based on such new tax discipline, only losses from the sale of receivables are fully deductible in the tax period in which these arise, together with losses from default of debtors for ‘residual’ receivables (that are, receivables towards debtors who do not qualify as ‘clients’). A tale proposito, l’Agenzia delle Entrate ha proposto una soluzione interpretativa nella circolare n. 14/E del 04/06/2014, relativa alla nuova disciplina sulle perdite e svalutazioni di crediti. Given this framework, the Tax Agency issued its proposed interpretation on the reversing of accruals for bad debt future risk in its Circular letter n. 14/E dated 4 June 2014, in which the new tax discipline of losses and write-downs of receivables is commented. In sostanza, la soluzione fatta propria dall’Agenzia è di imputare, ad utilizzo del fondo rischi su crediti dedotto, le perdite da cessione a titolo oneroso dei crediti verso clientela, nonché le perdite da cancellazione (inesigibilità) dei crediti diversi da quelli verso clientela. In practice, the Tax Agency deems that the accruals for bad debt future risk deducted in the past should be reversed against losses from the sale of receivables, and against writeoffs of receivables other than those towards clients, due to default. Nella circolare si legge che tale soluzione è assunta “in considerazione della gestione per masse del fondo [rischi su crediti]” e “per ragioni di semplificazione”; evidentemente, con riguardo alla intenzione di superare definitivamente e senza eccezioni le incertezze e potenziali divergenze sottostanti alla distinzione tra “rettifiche di valore” e “perdite per inesigibilità” relative ai crediti verso clientela. In the Circular is written that such interpretation is taken “due to the undistinguished nature of the provision [for future risk of bad debt]” and “for simplification purposes”; therefore, the intention appears evident of the Tax Agency, to finally and definitely overcome the uncertainties and potential disputes stemming from the qualification of “write-downs” and “losses from default” on receivables towards clients. Tale soluzione può aver spiazzato chi poteva immaginare che la disciplina transitoria relativa ad un istituto “dismesso” generalmente consiste nella applicazione delle regole precedenti “fino ad esaurimento” delle fattispecie (così ad esempio fu per l’abrogazione delle deduzioni extracontabili, su cui si veda oltre). Peraltro essa ha effettivamente il pregio della semplicità (oltre che, in generale, del maggior favore per il contribuente). Such interpretation solution may result somehow unexpected, if one follows the rationale that, when a given tax discipline is dismissed, the transition rules thereof usually imply that the old discipline is applied consistently to the relevant facts, until the complete run off of the values under concern (so it was, for instance, with regards to the unaccounted deducted costs discipline, commented below). On the other hand, such interpretation is actually simpler (and furthermore it usually turns out to be more favourable for taxpayers). C) Deduzioni extracontabili e quadro EC C) Unaccounted deductions and EC Form 1. 1. Disciplina delle deduzioni extracontabili The tax institute of unaccounted deductions La disciplina delle deduzioni extracontabili era stata introdotta a decorrere dal 2004 con la riforma IRES (D. Lgs. n. 344/2003), mediante una deroga al principio di previa imputazione al conto economico dei costi deducibili (di cui all’art. 109 comma 4 lett. b) TUIR), e consentiva la deducibilità, nella misura ammessa fiscalmente, della maggior parte dei costi di natura valutativa (ammortamenti, rettifiche di valore, accantonamenti, etc.), svincolando le imprese da obblighi formali di imputazione in bilancio. La deducibilità dei componenti non transitati a conto economico era subordinata alla loro indicazione in un apposito prospetto del Modello Unico (quadro EC). The tax discipline of unaccounted deducted costs was introduced as of 2004 within the IRES Tax Reform (Legislative Decree n. 344/2003), as a derogation to the general rule that costs are deductible for tax purposes only if they are posted in the profit and loss account (article 109 paragraph 4 letter b) TUIR). Such discipline then provided that most cost items subject to evaluations (depreciation, write-downs, accruals, etc.) would be deductible for tax purposes, up to the forfeit thresholds set by the relevant tax law, without a formal obligation of their recording in entities’ financial statements. A condition was posed, that the deducted, unaccounted cost items should be reported in a specific form of the income tax return (EC form). Per il principio della validità anche ai fini IRAP delle disposizioni IRES, la disciplina era valida (ove applicabile) anche ai fini IRAP. Due to the attraction principle then applicable, the tax discipline outlined above, posed for IRES purposes, was also valid for IRAP (as far as the applicable cost items would be deductible for IRAP purposes based on their nature). 39 TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 La norma poneva l’obbligo di appostare, a fronte delle deduzioni extracontabili, un vincolo di sospensione di imposta sulle riserve patrimoniali, per un importo pari alle deduzioni effettuate al netto del corrispondente fondo imposte differite stanziato in bilancio. An obligation also stood, to maintain a portion of equity reserves corresponding to the unaccounted deductions, net of the underlying deferred tax liabilities. 2. Abrogazione delle deduzioni extracontabili, e disciplina transitoria 2. Cancellation of the unaccounted deductions discipline, and transition rule Con l’art. 1, comma 33, lett. q), n. 1 Legge n. 244/2007 (Legge Finanziaria 2008), con effetto dall’esercizio 2008 fu abrogata la disciplina delle deduzioni extracontabili istituita quattro anni prima. Effective as of 2008, article 1, paragraph 33, letter q), sub 1, of Law n. 244/2007 (Finance Act for 2008), cancelled the discipline of unaccounted deductions, established four years earlier. Per le deduzioni extracontabili pregresse, come risultanti al 31 dicembre 2007, era disposto ai fini IRES il riassorbimento “in via ordinaria” mediante recupero a tassazione nei successivi esercizi (art. 1 comma 34 ottavo periodo – se siamo riusciti a contarli tutti); e cioè (in via esemplificativa): For previous unaccounted tax deductions, resulting on 31 December 2007, the rule was posed that these would be reversed for IRES tax purposes “regularly”, through tax recapture in the subsequent years (article 1 paragraph 34 eighth sentence – hopefully we counted all sentences correctly); and namely (referring to the most common cases): 1. continuation of accounting depreciation, with subsequent non-deductible depreciation as a result of the termination of tax depreciation; 2. sale of assets with subsequent higher gains (or lower losses) for tax purposes, as compared to those recorded for accounting purposes; 3. utilisation of the unaccounted, deducted, provision for future risks of bad debt, to offset losses on receivables which would arise in the future. 1. prosecuzione dell’ammortamento civilistico, con quote indeducibili a seguito della conclusione dell’ammortamento fiscale; 2. emersione di maggiori plusvalenze o minori minusvalenze fiscali (rispetto a quelle civili) al momento del realizzo dei beni; 3. utilizzo del fondo rischi su crediti extracontabile contro perdite su crediti che si realizzino nei successivi esercizi. Diversamente ai fini IRAP, a seguito dell’abrogazione del principio di validità anche ai fini IRAP delle disposizioni sulla determinazione dell’imponibile IRES, il riassorbimento “ordinario” delle deduzioni extracontabili era disposto attraverso il recupero a tassazione delle eccedenze esistenti al 31/12/2007, in sei quote costanti (art. 1 comma 51 secondo periodo). For IRAP purposes instead, also due to the cancellation of the attraction principle of IRES rules also for IRAP purposes, the ordinary reversal of unaccounted deductions was provided by means of a recapture of the deductions existing as of 31 December 2007 in six yearly stakes (article 1 paragraph 51 second sentence). 3. Riassorbimento delle deduzioni pregresse in via straordinaria (affrancamento) 3. Special rules for reversal of the previous unaccounted deductions (‘freeing’) In alternativa al riassorbimento per vie ordinarie, il comma 48 della Legge Finanziaria 2008 ha introdotto la possibilità di affrancamento delle differenze extracontabili mediante applicazione di una imposta sostitutiva, senza peraltro fissare un termine perentorio per avvalersene. L’affrancamento comporta un riallineamento dei valori di bilancio e fiscale dei beni (ovvero delle deduzioni); quindi di fatto, consente di dedurre “una seconda volta” le quote di componenti negativi già dedotti in passato, quando se ne manifesteranno i presupposti. L’affrancamento ha effetto ai fini IRES e, ove applicabile, IRAP. In particolare: As an alternative to the regular reversal, paragraph 48 of the Finance Act for 2008 introduced the possibility to free the taxable unaccounted cost items through a substitute tax, throughout the reversal period thereof. The freeing option implies that tax values are aligned back to the underlying accounting values; therefore as a matter of fact the freed cost items are entitled for a “second” tax deduction, subject to verification of the timing and other requisites posed by the tax law. The freeing procedure is valid for IRES and, where applicable, also for IRAP purposes. In detail: 1. la base imponibile è costituita dalle deduzioni extracontabili risultanti al termine dell’esercizio precedente a quello di affrancamento (es. affrancamento nel 2014, di eccedenze extracontabili residue al 31/12/2013). In sostanza, l’affrancamento avviene sui saldi al netto di eventuali riassorbimenti dell’esercizio appena chiuso. L’affrancamento può essere parziale in relazione a singole classi di beni e altri elementi corrispondenti 1. the taxable amount for purposes of the substitute tax is the amount of previous unaccounted deductions at the end of the tax year preceding that, in which the freeing procedure is performed (eg, in FY 2014 the freeing procedure should be carried out on the residual unaccounted deductions as of 31 December 2013). In other words, the residual unaccounted deductions which are eligible for the freeing procedure are to be computed net of any rever- TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 40 ai righi di ciascuna sezione del quadro EC, per l’intero ammontare di ciascuna di esse; sals of the financial year just ended. The freeing procedure may be carried out limited to certain specific categories of assets or cost items, but must be made for the whole amount of each category; the applicable substitute tax rate is 12% for an amount of freed unaccounted deductions up to euros 5 million, 14% for the stake of unaccounted deductions exceeding 5 million and up to 10 million, and 16% for any amount in excess of the above. In case of repeated freeing of unaccounted deductions in different tax periods, the stakes relevant for application of each tax rate are computed including the amounts freed in previous years; the substitute tax is paid in three yearly stakes as follows: 30% within the deadline for balance payments of income taxes for the last ended tax period, 40% on the subsequent year, and the remaining 30% on the second subsequent year. On the second and third instalments of the substitute tax interest applies with a rate of 2,5% p.a.; the freeing procedure is performed without exceptions through the payment of the first instalment of substitute tax, within the payment deadline of balance income tax for the previous tax period (which may take place also with prorogation and a surcharge of 0.40% of the amounts due). For instance, unaccounted residual deductions existing on 31 December 2013, net of any reversals occurred in FY 2013, were eligible for the freeing procedure through payment of the substitute tax within 16 June 2014 (or within the subsequent 16 July subject to application of the 0.40% surcharge); the freeing procedure of residual unaccounted deductions of assets is subject to a “monitoring period”, whereas the effects thereof are voided if the assets are disposed of prior to the beginning of the fourth year following that in which the procedure is performed. 2. la misura dell’imposta è pari al 12% per un ammontare di deduzioni extracontabili fino a 5 milioni di euro, al 14% per deduzioni extracontabili oltre 5 e fino a 10 milioni di euro, ed al 16% per l’eccedenza. In caso di affrancamento reiterato di deduzioni extracontabili in più esercizi, ai fini degli scaglioni si tiene conto degli affrancamenti precedenti; 2. 3. l’imposta deve essere versata in 3 rate annuali: il 30% alla scadenza per il versamento del saldo delle imposte sui redditi per l’anno precedente a quello in cui l’affrancamento è operato, il 40% l’anno successivo, e il 30% il secondo anno successivo. Sulla seconda e terza rata si applicano gli interessi del 2,5% su base annua; 4. l’affrancamento è eseguito inderogabilmente mediante versamento della prima rata dell’imposta sostitutiva, alla scadenza per il versamento del saldo delle imposte sui redditi per l’anno precedente (eventualmente anche con maggiorazione dello 0,40%). Ad esempio, i disallineamenti esistenti al 31/12/2013, al netto delle eventuali movimentazioni del 2013, potevano essere affrancati mediante versamento dell’imposta sostitutiva entro il 16/06/2014 (ovvero entro il 16/07 con la maggiorazione dello 0,40%); 3. 5. per l’affrancamento dei disallineamenti relativi a beni è introdotto un “periodo di sorveglianza”, con inefficacia dello stesso se i beni sono ceduti prima dell’inizio del quarto anno successivo a quello di opzione. 5. 4. Le deduzioni extracontabili nelle dichiarazioni per il 2013 4. 2013 Nei modelli di dichiarazione IRES per il 2013, per la prima volta non si trova più il quadro EC, che nelle dichiarazioni successive al 2008, pur dopo l’abrogazione della disciplina delle deduzioni extracontabili, continuava ad essere utilizzato per accogliere i riassorbimenti “ordinari” (paragrafo 2. precedente) e tenere memoria dei disallineamenti residui. In the IRES tax return model for FY 2013, differently from previous ones the EC Form is no longer present. Even after the cancellation of the tax discipline commented here in 2008, the EC Form was to be filed in order to state the ‘ordinary’ reversals (see paragraph 2. Above of this section C) and monitor the residual unaccounted deductions. Evidentemente questa eliminazione non comporta la abrogazione o modifica della disciplina transitoria, per l’esercizio 2013 o per i successivi. Infatti la dichiarazione IRES continua a contenere, nel quadro per la determinazione dell’imponibile, un rigo (RF6) per la rilevazione dei componenti positivi da riassorbimento “ordinario”. E si trova anche, nel quadro RQ, la sezione (IV) destinata ai dati di eventuali affrancamenti. The fact that the EC Form has been removed from the tax return model does not imply that any change occurred in the transition rules, for FY 2013 or for subsequent years. In fact, in the IRES tax return a specific box is always present (line RF6) to disclose the ordinarily reversed amounts of the taxable year under examination. And in the RQ Form, section IV, the relevant items are to be disclosed of a freeing procedure which may have been carried out. Inoltre è il caso di rilevare, per le deduzioni extracontabili valide ai fini IRAP, che nella generalità dei casi la dichiarazione per il 2013 accoglie l’ultima quota di “un sesto”, per il relativo riallineamento in via ordinaria, forfettaria. As far as unaccounted deductions for IRAP purposes are concerned, it is worth pointing out that in most cases the last ordinary reversal stake of one sixth is shown in the tax return for FY 2013. 41 4. Unaccounted deductions in the tax returns for FY TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Pertanto, per il futuro sarà importante che i contribuenti tengano traccia “fuori dichiarazione” delle differenze extracontabili residue ai fini IRES, e continuino ad applicare la relativa disciplina fino a totale riassorbimento. In conclusion, it is important that in the future companies keep track ‘outside’ the tax return model of unaccounted residual deductions for IRES purposes, and record the relevant reversals until complete realignment of accounting and tax values. Resta salva l’opzione per l’affrancamento, la cui convenienza ed opportunità può essere valutata, in occasione della prossima scadenza di versamento a saldo delle imposte dirette (ordinariamente, giugno 2015). The possibility to opt for the freeing procedure is always valid, and may be considered in occasion of the next deadline for balance payments of direct taxes (which will ordinarily take place on June 2015, next). Auto aziendale: da novembre indi- Business car: mandatory informacazioni obbligatorie sulla carta di tion on the vehicle registration docircolazione cument starting from November (Filippo Maria Riva – Federico Magi) (Filippo Maria Riva – Federico Magi) Con Legge n° 120 del 29 luglio 2010 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”, il Legislatore aveva introdotto alcune modifiche al Decreto Legislativo n° 285 del 30 aprile 1992 (il “Codice della Strada”). By means of Law n° 120 of July 29, 2010 “Provisions concerning road safety”), the Italian Legislator had introduced certain amendments to Legislative Decree n° 285 of April 30, 1992 (the “Highway Code”). In particolare, la novella legislativa aveva inserito, all’articolo 94, Codice della Strada, il comma 4-bis, che recita: “Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 93, comma 2, gli atti, ancorché diversi da quelli di cui al comma 1 del presente articolo, da cui derivi una variazione dell’intestatario della carta di circolazione ovvero che comportino la disponibilità del veicolo, per un periodo superiore a trenta giorni, in favore di un soggetto diverso dall’intestatario stesso, nei casi previsti dal regolamento sono dichiarati dall’avente causa, entro trenta giorni, al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici al fine dell’annotazione sulla carta di circolazione, nonché della registrazione nell’archivio di cui agli articoli 225, comma 1, lettera b), e 226, comma 5. In caso di omissione si applica la sanzione prevista dal comma 3.” In particular, the aforementioned law provisions had added a new paragraph to Section 94, Highway Code, that is to say the 4-bis, which reads as follows: “Notwithstanding what provided by Section 93, paragraph 2, any act, different than the ones described in paragraph 1, causing a change of the holder of vehicle on the registration document or granting a different individual the possibility to use the vehicle for periods longer than thirty days, in the cases disciplined by the regulation, shall be notified, by the assignee, within thirty days to the Transport, Navigation and data information Department in order to update the vehicle registration document with this information, as well as to update the file indicated in Sections 225, paragraph 1, letter b), and 226, paragraph 5. In case of lack of fulfillment, the penalty set forth in paragraph 3 will find application”. Ratio di tale previsione era consentire un tempestivo aggiornamento sia dell’Archivio Nazionale dei Veicoli, sia dei documenti di circolazione, anche in relazione a fattispecie diverse da quelle previste al primo comma dell’articolo 94, Codice della Strada ( in cui sono menzionati, a mero titolo esemplificativo, trasferimenti di proprietà, costituzione di usufrutto, contratti di leasing), da cui derivino variazioni circa gli intestatari delle carte di circolazione, ovvero la disponibilità dei veicoli da parte di soggetti diversi da questi ultimi per un periodo superiore a 30 giorni. Ratio of this provision was to ensure a prompt update of both the National Register of Vehicles and of vehicle registration documents, even in cases different than those set out in Section 94, paragraph 1, Highway Code (i.e. transfers of ownership, establishment of usufruct, leasing agreements), having as a consequence changes of the holders of vehicle registration documents or the availability of such vehicles by individuals different than the last ones for periods longer than 30 days. Per l’implementazione delle previsioni di cui all’articolo 94, comma 4-bis, Codice della Strada, occorre fare riferimento all’articolo 247-bis, D.P.R. n° 495/1992 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada” (introdotto dall’articolo 1 del D.P.R. n° 198 del 28 settembre 2012), secondo cui, su richiesta degli interessati, gli uffici As to the implementation of Section 94, paragraph 4-bis, Highway Code, it is necessary to refer to Section 247-bis, Presidential Decree n° 495/1992 “New Highway Code’s implementation rules” (introduced in force of Section 1, Presidential Decree n° 198 of September 28, 2012), according to which, upon request of the interested individuals, the Transport, TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 42 del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici provvedono ad aggiornare: • la carta di circolazione, recante l’indicazione di un soggetto diverso dall’intestatario della vettura, relativa ai veicoli di cui questi abbia disponibilità per un periodo superiore a 30 giorni a titolo di comodato o in forza di un provvedimento di affidamento in custodia giudiziale; • l’Archivio Nazionale dei Veicoli, nel caso di locazione senza conducente, annotando locatario e scadenza del contratto; • la carta di circolazione dei veicoli che si trovino nella disponibilità di soggetti diversi dall’intestatario per un periodo superiore a 30 giorni, in forza di contratti o atti unilaterali determinanti tale disponibilità. Navigation and data information Department updates: Ciò premesso, occorre segnalare che l’iter applicativo dell’articolo 94, comma 4-bis, Codice della Strada si è rivelato alquanto complesso. This said, it is necessary to point out that the implementation of Section 94, paragraph 4-bis, Highway Code, revealed to be quite demanding. Basti pensare che nonostante la finalità di assicurare un maggiore controllo in tema di circolazione stradale ed evitare un utilizzo non conforme dei mezzi in dotazione da parte dei rispettivi assegnatari, all’entrata in vigore della normativa in esame i sistemi informatici in uso alle autorità competenti non erano predisposti per ricevere i dati ed aggiornare la documentazione come richiesto dalla novella legislativa. Indeed, it is worth noting that, despite the aim of ensuring a higher level of control in road traffic and a proper use of the vehicles by the respective assignees, the data processing systems used by the competent Authorities were not ready to receive the above-mentioned information at the coming into force of the new provisions. A tale situazione ha tentato di porre rimedio la circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2014, n° 15513. Nello specifico, il documento in questione ha precisato che gli obblighi di annotazione previsti dall’articolo 94, comma 4-bis, Codice della Strada, non si applicano con riferimento ai veicoli in disponibilità di soggetti che effettuano specifiche attività di autotrasporto, tra cui quelli iscritti all’Albo degli autotrasportatori. The Ministry of Transportation and Infrastructures tried to find a remedy to these problems through the issuance of the Memorandum n° 15513 of July 10, 2014. In particular, in such document is specified that the duty to update stated in Section 94, paragraph 4-bis, Highway Code, is not applicable to vehicles used by persons operating as road haulage contractors, such as those admitted in the related Register. Inoltre, l’obbligo di aggiornamento è in vigore dal 3 novembre 2014. Pertanto, da tale data trovano applicazione le sanzioni previste dall’articolo 94, comma 3, Codice della Strada, richiamate dal successivo comma 4-bis, vale a dire il pagamento di una somma compresa tra Euro 705 ed Euro 3.526 (oltre al ritiro della carta di circolazione). Furthermore, the duty to update the information is in force since November 3, 2014 onwards. Hence, from such date, the penalties set forth by Section 94, paragraph 3, Highway Code, quoted in following paragraph 4-bis, that is to say the payment of an amount ranging between Euro 705 and Euro 3,526 (together with the withdrawal of the vehicle registration document), find application. Peraltro, l’obbligo di annotazione riguarda solo gli atti successivi al 3 novembre 2014, mentre per quelli antecedenti a tale data l’aggiornamento potrà essere effettuato su base meramente volontaria. Moreover, the duty to update the information concerns only the acts performed after November 3, 2014, while for the ones carried out before that date the update will be possible on a mere voluntary basis. Per quanto riguarda l’avvio della procedura di aggiornamento dei dati, obbligato è l’avente causa (ossia il diretto utilizzatore del veicolo) il quale potrà procedervi sia in prima persona, sia tramite conferimento di delega al dante causa. È, inoltre, consentito predisporre istanze cumulative in caso di una pluralità di identici aggiornamenti relativi a veicoli riferibili ad un medesimo soggetto. The duty to start the updating process is on the assignee (to be intended as the real user of the vehicle) who can proceed personally or by giving a proxy to the assignor. 43 • the vehicle registration document, by indicating a person different than the holder of the vehicle, in case of disposal of the vehicle for a period longer than 30 days on the basis of a bailment or of a provision imposing the judicial custody; • the National Register of Vehicles, in case of rent without driver, by indicating the tenant and rent expiration date; • the vehicle registration document of vehicles which are at the disposal of individuals different than their holder for a period longer than 30 days, in force of agreements and unilateral acts establishing such right of disposal. Furthermore, it is possible to file cumulative requests in case of a plurality of identical updates related to vehicles connected to the same individual. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 Infine, in merito alla regolarità della circolazione di veicoli aziendali concessi in comodato, giova segnalare che ai sensi della circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2014, n° 15513 non è richiesto che l’attestazione dell’aggiornamento della carta di circolazione debba essere tenuta a bordo del mezzo. Pertanto, la mancanza di tale documento non potrà essere ritenuta punibile ai sensi dell’articolo 94, comma 4-bis, Codice della Strada. Finally, as per the lawful circulation of business cars assigned in force of a bailment, it is worth noting that, according to Memorandum n° 15513 of July 10, 2014, it is not necessary to keep the receipt evidencing the update of the vehicle registration document on board. Thus, the absence of such document will not be deemed punishable under Section 94, paragraph 4-bis, Highway Code. Fermo restando quanto sopra, si ricorda che, comunque, vige l’obbligo di aggiornamento della carta di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi “[...] che siano in disponibilità di soggetto diverso dall’intestatario per periodi superiori ai trenta giorni, in forza di contratti o atti unilaterali che, in conformità alle norme dell’ordinamento civilistico, comunque determinino tale disponibilità” (articolo 247-bis, comma 2, lett. e, D.P.R. n° 495 del 16 dicembre 1992) che costituisce, quindi, una norma di chiusura atta a disciplinare tutte le ipotesi in cui l’utilizzatore non occasionale di un veicolo e l’intestatario dello stesso non coincidono. Notwithstanding the above, it should be pointed out the existence, in any case, of the duty to update the vehicle registration document in case of vehicles “[…] at disposal of a person different than the holder for periods lasting for more than 30 days, on the basis of contracts (even unilateral) establishing, in compliance with relevant law provisions, such right of disposal”(Section 247-bis, paragraph 2, letter e, Presidential Decree n° 495 of December 16th, 1992), which constitutes a general comprehensive rule able to regulate any situation in which the non-occasional user of a vehicle and its holder are not the same individual. TLS Newsletter n° 11 Anno 2014 44 In evidenza TAX ACADEMY. LA FISCALITA' INTERNAZIONALE SDA Bocconi in collaborazione con PwC Tax Academy si propone di promuovere un significativo punto di incontro e di dibattito sul tema della fiscalità internazionale nel mondo degli operatori. L’Academy sarà strutturata su tre programmi di formazione: il primo partirà nel 2014, i successivi nel 2015 e nel 2016. I tre programmi saranno strettamente connessi tra loro, ma ciascuna annualità sarà autonomamente fruibile, anche in ragione delle diverse competenze dei partecipanti. Approfondimenti: formazione-executive/tax-academy La partecipazione al corso è a numero chiuso. 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