LA STAMPA
GIOVEDÌ 12 MARZO 2015
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Quartieri .57
.
QUARTIERI
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Valore immobiliare
Circoscrizione 9/ Lingotto
La presenza dei rivenditori di
fiori ha fatto innalzare i prezzi
del mercato immobiliare nella
zona: quasi raddoppiato in
due anni. Il Mif è il mercato
più importante del Nord
Ovest
“Le famiglie pronte
a ospitare i pellegrini
per la Sindone”
FEDERICO CALLEGARO
PAOLO COCCORESE
L’ultimo operatore che ha scommesso sul nuovo «quartiere dei
fiori» si chiama Marco Abburrà,
44 anni, erede di tre generazioni
di rivenditori all’ingrosso di «recisi». E’ il termine con cui si
identificano i tulipani, le rose e i
vax flower che fanno bella mostra sul pavimento del nuovo
punto vendita di 1400 metri
quadrati di via Massari. «Mio
nonno lavorava a Porta Palazzo
- dice -, poi per anni siamo stati
in corso Palermo. Dall’Epifania
ci siamo trasferiti in Madonna
di Campagna: qui siamo più comodi e più vicini al Mif». Viaggio
di solo andata verso la periferia
Nord. Dove i vecchi capannoni
si sono trasformati in un arcobaleno di colori.
La crisi
Alle spalle di corso Grosseto,
complice la crisi, si è assistito a
una piccola rivoluzione che ha
sostituito il blu delle tute degli
operai, con le migliaia di sfumature dei petali di piante provenienti da tutto il mondo. Il primo passo risale al 2010, quando
in una vecchia azienda di bulloni ha traslocato il consorzio delle 43 aziende del Mercato all’Ingrosso dei Fiori che aveva sede
nel capannone fatiscente di via
Perugia. «Lì ho lavorato per 30
anni, poi da un annetto ci siamo
spostati anche noi in via
Reycend», dice Claudio Mastronuzzi, 59 anni, dell’ingrosso
di fiori e piante «Stambé». «In
corso Brescia avevamo uno
spazio più grosso - aggiunge -,
ma per comodità dei nostri
clienti ci siamo avvicinati al
Mif». Negli ultimi mesi, sono
quattro le aziende del comparto dei fiori che hanno scelto di
ripartire da Madonna di Campagna dove, per le richieste, il
valore immobiliare è quasi raddoppiato in due anni.
L’ostensione della Sindone prevista tra aprile e
maggio non sarà un evento destinato a riguardare solo il centro cittadino. A ricordarlo ci ha
pensato anche don Giuseppe Coha della parrocchia Assunzione di Maria Vergine di via
Nizza 355. E’ da qualche settimana, infatti, che
il parroco, durante l’omelia, invita i fedeli ad
accogliere nelle proprie case i pellegrini che
arriveranno a Torino per l’ostensione. «E sono
già molte le famiglie che hanno risposto all’appello». Il quartiere del Lingotto potrebbe diventare una base per tutti coloro che arriveranno in città dal 19 di aprile. «Venire in pelle-
Circoscrizione 5/ Madonna di Campagna
La rinascita
con i fiori: riaperti
i vecchi capannoni
Il valore
Marco
Abburrà
Titolare dell’ultima azienda arrivata al
Mif
Circoscrizione 6/ Barriera di Milano
Il Mif richiama clienti dalla
Valle d’Aosta, dalla Lombardia
e anche dalla Liguria. «Con le
sole forze dei soci, siamo diventati il più importante mercato florovivaista del NordOvest», dice il presidente,
Emilio Fugazzi. Una realtà
economica da preservare che
il venerdì apre le sue porte anche per la vendita al dettaglio.
Che avrebbe bisogno di qualche attenzione in più dagli enti
pubblici a livello di comunicazione, di pressione fiscale e,
più semplicemente, di servizi.
«Ogni mattina, dobbiamo fare
i conti con un problema di sosta selvaggia - dice Fugazzi -.
In via Reycend, non vengono
rispettati i divieti di sosta della
nostra area di scarico. E da
tempo, chiediamo di allestire
un’area per il parcheggio nel
prato davanti al nostro edificio». Undicimila metri quadrati di sterpaglie e discariche
abusive messe in stand-by.
«Quel terreno è un’area che
servirà per accogliere i mezzi
che lavoreranno al prossimo
cantiere del tunnel di corso
Grosseto – dice il coordinatore
all’Urbanistica della Circoscrizione 5, Domenico Carbotta -. Ma col Comune, siamo
d’accordo che una parte del
terreno sia destinata al Mif. E’
una realtà imprenditoriale importante per tutta la città che
deve essere aiutata».
Circoscrizione 8/ San Salvario
Più giochi per i bambini Al Polo Culturale
dei giardini Impastato manca l’acqua calda
La chiesa
In una sala
della parrocchia anche
una zona
dedicata ai
giovani, in
sacco a pelo
grinaggio può essere l’occasione di visitare la
città ma soprattutto di conoscere la comunità
cristiana che la popola – spiega don Giuseppe -.
Vivere insieme ai fedeli della nostra Diocesi è
un valore aggiunto all’esperienza del pellegrinaggio. Per questo ho chiesto ai parrocchiani,
seguendo anche il suggerimento del vescovo, di
aprire le porte delle loro case a chi ne avrà
bisogno in quei giorni». La proposta del prete
ha già dato buoni frutti: sono diverse, infatti, le
famiglie che si sono rese disponibili. Chi aveva
un letto o una camera in più l’ha messa a disposizione. Ma don Giuseppe ha pensato anche ai
più giovani e, per tutti coloro che non storceranno il naso davanti a una sistemazione di
fortuna, ha previsto di aprire una sala della
parrocchia. «Chi vorrà potrà venire qui per
dormire nel sacco a pelo - spiega il sacerdote Non siamo troppo vicini alla fermata della
metropolitana ma per un giovane fare due
passi non dovrebbe essere un problema».
Circoscrizione 10/Mirafiori Sud
“Incrocio pericoloso
serve un semaforo”
PIER FRANCESCO CARACCIOLO
Entro l’estate, saranno installate le nuove
giostrine nel giardinetto «Peppino Impastato»
di largo Sempione in Barriera di Milano, il
quartiere più giovane della città, ma anche
quello con meno spazi verdi. La Circoscrizione
6 ha accolto le richieste delle famiglie e ha
investito diecimila euro per aumentare la
dotazione dell’area giochi. Una richiesta portata avanti anche dal capogruppo di Forza Italia,
Domenico Garcea, che in passato ha presentato due interpellanze sul tema.
[P. COC. ]
E’ trascorso un anno e mezzo dalla sua inaugurazione, ma il Polo culturale in via Lombroso 16 è
ancora privo di acqua calda. Dalle pareti dei
bagni condivisi tra la biblioteca e il Centro d’incontro spuntano beffardi tre tubi, predisposizione per un boiler che non è mai stato installato.
Dai rubinetti dei due lavandini il flusso d’acqua
esce regolarmente, salvo interrompersi ruotando la maniglia a sinistra: «E i tanti anziani che
quotidianamente frequentano questo posto non
possono lavarsi le mani a una temperatura
accettabile», si lamenta Bruno Sacco, presidente del Centro d’incontro. La questione, che su
impulso del consigliere Marco Bani è stata
dibattuta anche in Circoscrizione, dovrebbe
risolversi a breve: «Ci stiamo attivando, nel giro
di qualche giorno il boiler sarà al suo posto»,
assicurano dalla direzione delle biblioteche
civiche.
«Quell’incrocio crea code e ingorghi tutti i
giorni, senza un semaforo per la svolta a sinistra la viabilità dell’area diventa ingestibile». A
denunciare la difficile situazione dell’incrocio
tra via Biscaretti di Ruffia, via Barbera e corso
Unione Sovietica sono i residenti della zona, che
lamentano le difficili condizioni del traffico nelle
ore di punta. A creare disagi sono in particolare
le auto che, in attesa di svoltare a sinistra, invadono i binari del tram 4, creando lunghe code
che coinvolgono anche i mezzi pubblici. [M. C. M. ]
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