:sommario Editrice: Service & Business 2001 Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro Direttore responsabile: Riccardo Alfonso Redazione: Via Antonio Roiti, 67 Tel. 06/55368456 Grafica: Fabiana Falconi Stampa: Ripoli snc Hanno collaborato: Daniele Lucarini, Stefano Ursi, Valeria De Rentiis, Luciana Morelli, Giuseppe Mete, Eleonora Lilli, Fabrizio Piciarelli, Rossana Bartolozzi. Per la pubblicità su “Eur Torrino News” telefonare al numero: 06/55368456 La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti. Il materiale non verrà restituito. Finito di stampare nel mese di dicembre 2006 Potrete ritirare il giornale nelle seguenti edicole: Edicola Giornali Via del Fiume Bianco Tel. 06 52200087 Edicola Giornali C. D’angelosante Via delle Costellazioni Edicola Giornali GI.SA. 2003 s.r.l. Piazzale Asia Tel. 06 5919108 Edicola Giornali Autori Agostino Via Rotterdam Edicola Giornali D. Colangelo P.zza Cina Edicola Giornali A. Vita Viale della Tecnica angolo V.le dei Primati Sportivi Edicola Giornali G. Rossi Via E. Lampridio Cerva Tel. 065962429 Edicola Giornali D’Alessandro Via Cina Edicola Giornali Toti Via Oceano Indiano, 19 Edicola Giornali A.Corruccini V. Dell’Orsa Minore 30/a (Via degli Astri) Edicola Giornali A. De Marchis Via F. Sapori :editoriale 4 Music Time Discography: Hot Rats - Frank Zappa Notizie dal Municipio Roma XII Acqua farina e... involtini di verza Vivere il teatro: programmazione dicembre Apocalypto: Mel scommette sui Maya Jaguar XKR: un giaguaro che corre da solo Dossier regione: un anno di lavoro con la PMI Speciale Vino Novello 2006: viaggio tra le cantine del Lazio Roma XII news Intervista a Patrizia Prestipino, presidente del Municipio XII Inchiesta sul cancro: ultima parte Mostre: Lorenzo Lotto Controinformazione 10 38 30 54 10 12 16 20 26 30 34 38 45 48 52 54 58 :sommario www.ilperiodico.it Eur Torrino News Pubblicazione mensile ANNO IV n°11 dicembre 2006 Editoriale: ] a cura di Sergio Di Mambro [ La rivista si arricchisce inoltre di uno speciale sul lavoro svolto in un anno con l'Assessorato Regionale alla Piccola e Media Impresa dell'On. Francesco De Angelis, nel quale si può seguire da vicino l'evoluzione dell'istituzione regionale dal suo esordio fino ad ora, momento nel quale riscuote grandi successi per le iniziative intraprese, come la legge sui Pubblici Esercizi, un modello al quale tutti guardano per la sua capacità di essere al passo con i tempi. Non poteva poi mancare l'attualità del Municipio Roma XII; oltre ad un pezzo sul Consiglio Municipale, ancora una volta la rotta del governo istituzionale è identificata dalle parole del Presidente Patrizia Prestipino, con la quale abbiamo fatto un tour fra idee future e realizzazioni presenti e concrete: un viaggio tutto da gustare perché tocca vari punti, tutti importanti ma soprattutto facenti parte di un ambizioso progetto di crescita del territorio. Questo mese, a conclusione di un anno pieno di inchieste e di reportages sulla realtà di tutti i giorni, abbiamo deciso di dedicare le pagine della nostra rivista a temi vari e di diverso tono giornalistico. Troverete infatti un inserto stimolante e utile sul vino novello del Lazio e sulle varie cantine della nostra regione che lo producono e lo imbottigliano; da Lanuvio a Genzano, da Torrimpietra fino ad arrivare ad Albano e Magliano Sabina, la nostra redazione è arrivata a conoscere realtà di grande operosità e di lavoro quotidiano nel rispetto delle tra- 4 eur:torrino:news dizioni e del valore della terra. Abbiamo incontrato uomini e donne che dedicano le loro giornate alla creazione di prodotti di qualità e alla conservazione di uno stile di vita che forse oggi è dimenticato, con la sua semplicità e la sua forza costruttiva. Vede inoltre un altro capitolo della sua storia l'inchiesta sul cancro, uno sguardo attento e preciso sul mondo della ricerca ufficiale e alternativa, con illustri pareri scientifici e nuove frontiere di speranza, come quelle incarnate dalla Radionica e dalla Multiterapia Di Bella . Con la scusa di introdurvi al numero di Dicembre dell'Eur Torrino News, cogliamo l'occasione di fare i più sentiti auguri di Buone Feste a tutti, agli sponsor, alle istituzioni, a coloro che hanno collaborato con noi e soprattutto ai lettori che ogni anno ci dimostrano silenziosamente, ma fattivamente, quanto siano affezionati alla nostra rivista e al lavoro che permette di realizzarla. Tanti Auguri e arrivederci all'anno prossimo 6 eur:torrino:news Il Sorriso che ti illumina ] a cura del Dott. Giuseppe Bianco [ (Spec.implantologia ed estetica dentale - New York University, docente implantologia presso Univ. ”G. D’Annunzio” CH-PE) Un sorriso espressivo può rendere una persona più bella. Diventa uno strumento per comunicare sensazioni e personalità. Non sorprende, quindi, che i pazienti chiedano sempre più spesso non solo denti sani, ma anche belli e bianchi,tutto in un sorriso. Che cos’è lo sbiancamento dentale? Lo sbiancamento dentale è una proceduta operativa che molti pazienti richiedono all'interno dello studio dentistico. Si effettua attraverso l'utilizzo di un gel a base di perossido di idrogeno, ossia acqua ossigenata al 30%, che viene applicato sui denti, previa lucidatura della superfici da sbiancare, una luce blu, poi, attiva l'azione del prodotto e in soli 30 min. si ha l'effetto sbiancante. Gli elementi in genere sono circa 8 per arcata, quella zona che si evidenzia durante il sorriso. Tutti i denti si possono sbiancare? Si, tutti i denti naturali. - Paziente affetta da fluorosi - Paziente dopo lo sbiancamento Intendo dire che i denti con otturazioni o corone non si possono sbiancare. In questo caso si può comunque effettuare lo sbiancamento, ma si devono aspettare poi circa 15 giorni prima di rifare l'otturazione nella zona estetica. Lo sbiancamento è per tutti? I soggetti possono essere persone con denti segnati dal fumo o da sostanze come caffè o tè, con macchie da antibiotico, tetraciclina, o da fluoruro. Il trattamento è sconsigliato solo alle donne in gravidanza e pazienti sotto i 16 anni o con malattie del parodonto. Prima dello sbiancamento è essenziale fare una seduta di igiene orale e aspettare almeno 7 giorni, nei quali bisogna eliminare dalla dieta alimentare anche alcuni cibi acidi che possono predisporre all'ipersensibilità dentinale, come per esempio: yogurt, limone, arancia, aceto, pomodoro ecc… Bisogna avere degli accorgimenti anche per 24 ore dopo lo sbiancamento: Quanto possono diventare bianchi i denti? Anche se il sistema di sbiancamento è molto efficace, non esistono magie e nessun trattamento di sbiancamento può dare a denti macchiati il colore bianco neve della porcellana. I test dimostrano che dopo lo sbiancamento con il nostro sistema, i denti acquistano da 5 a 14 punti in più sulla scala Vita. I risultati dipendono da quanto in precedenza erano pigmentati i denti, ma il risulatato sarà sempre denti più bianchi e luminosi. • Non mangiare alimenti scuri come le verdure verdi e la carne rossa, né bere sostanze scure come il caffè, il tè, il vino rosso, i succhi di frutta e la coca-cola. • Non fumare sigarette o prodotti con tabacco. • Non usare dentifrici colorati. Quanto dura lo sbiancamento? Questo varia da persona a persona e dipende dalle abitudini e dalla dieta personale. Al paziente che si vuole sottoporre alla seduta di sbiancamento nel nostro studio verranno date tutte le indicazioni per allungare il più possibile i tempi di mantenimento del bianco ottenuto, comunque l'effetto dura di solito due anni. E’ un’operazione sicura? Ci sono effetti collaterali? Articoli scientifici dimostrano che l'uso del perossido d'idrogeno per sbiancare i denti è efficace e sicuro. Non cambia o danneggia la struttura dei denti, li fa solo apparire più bianchi. Per ciò che concerne gli effetti collaterali, ce né uno molto comune che è l'ipersensibilità dentinale, ossia più sensibilità all'aria e acqua fredda, ma questo inconveniente viene tamponato dalla saliva che in circa 12 ore ristabilizza gli equilibri, anche se il nostro studio si vuole assicurare una riduzione dei tempi con una applicazione di fluoro dopo la seduta di sbiancamento. Quali sono le precauzioni da attuare prima e dopo lo sbiancamento? Tutto questo perché dopo lo sbiancamento lo smalto diventa una "spugna" e recepisce ancora meglio le sostanze colorate. Per mantenere il sorriso bianco, che si è ottenuto, per un lungo tempo, si devono seguire delle specifiche indicazioni: • Lavare i denti regolarmente almeno tre volte al giorno. • Visitare lo studio odontoiatrico regolarmente. • Minimizzare il consumo di caffè, tè o altre sostanze colorate e minimizzare anche il consumo di sigarette. Sostanze che causano macchie e scurimento dentale: • Cibi, bevande e coloranti: cola, caffé, té, liquirizia, spezie, carciofi, salsa di soia... • Batteri • Placca e tartaro • Fumo: sigari, tabacco da masticare, sigarette, pipa, nicotina • Abuso di colluttori: clorexidina • Medicinali: tra cui antibiotici e chemioterapici tetracicline... • Sostanze metalliche: ferro, rame, ottone, nichel... • Traumi ai denti: incidenti, fratture... Per informazioni: Dott. Giuseppe Bianco Tel. 06.5910802 eur:torrino:news 7 Music Time Discography Frank Zappa Hot Rats [ a cura di • Daniele Lucarini ] 10 eur:torrino:news P ubblicato nel 1969, il disco di Frank Zappa "Hot Rats" si configura come il seguito ideale quanto curioso dell'esordio di tre anni prima del poliedrico musicista e compositore, che era stato rappresentato dal grande successo di Freak out!. Siamo sempre agli albori degli anni '70, e questo necessario soffermarsi su questo periodo nell'ambito di questa rubrica è giustificato dalla certezza che si tratti di uno dei momenti nodali della storia della musica moderna. Come lo scorso articolo riguardante Revolver, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un chiaro esempio di evoluzione stilistica che prosegue di pari passo con l'affermazione di modelli e capisaldi assunti da quel punto in poi quasi a dogma da generazioni di musicisti futuri. Lo stile di Frank Zappa in particolare, sfugge un po' alle definizioni di genere e di ispirazione: l'artista riccioluto e tanto prolifico da pubblicare una ventina di dischi in circa quindici anni, ha lasciato infatti un'orma di certo indimenticabile nel firmamento della musica mondiale, riuscendo però a non rinchiudersi in un unico genere ma a spaziare con incredibilità vitalità (e qualità) verso stilemi e ispirazioni multiple, abbracciando infine anche la composizione orchestrale pura, opposto contrappunto ad un inizio di carriera fatto, come amava ripetere lui stesso, di stupid songs. La sua tensione verso un obiettivo che definiremmo sociale nelle sue composizioni (denunciare la società borghese e perbenista, oltrechè bigotta e troppo condizionata da una politica vuota) contribuisce infine a tracciare un ritratto quantomeno conciso di quella che può definirsi la sua straordinaria opera. Tornando ad Hot Rats, è poco ma sicuro, poche parole non sono sufficienti a spiegare quella che può considerarsi l'aura del disco: sei brani prevalentemente strumentali ma caratterizzati da una concretezza e gradevolezza d'ascolto che difficilmente sono stati raggiunti da molti gruppi nel corso della loro esperienza musicale. Il disco prende il nome dalla nuova band che suona con Zappa in questo progetto, che sostituisce le Mothers of Invention del primo disco: Capitan Beefheart, i violinisti Ponty e Don Sugar Cane Harris, Ian Underwood, e un'imponente sezione ritmica (Max Bennett al basso e John Guerin alle percussioni). Sono questi i fautori di un disco storico, incredibile per la sua dose di innovazione mista alla volontà di comunicare attraverso le arzigogolate trame strumentali, quella che è la poetica del suo compositore. Si parte con Peaches en Regalia, strutturata come una suite, ed eseguita con un'eccellente mescolanza della sezione fiati con il pianoforte, dominanti nel corso dei quasi quattro minuti di durata. Un brano di straordinaria portata significante, solo strumentale, che si configura come un episodio iniziale di disco straordinariamente efficace. La successiva Willie the Pimp invece sfiora i dieci minuti e si apre con un'affascinante dialogo tra la voce, la chitarra e i violini, che fa da preludio ad un assolo di chitarra di martellante vitalità, teso ad esplorare territori tanto semplici quanto creativi su scale armoniche standard, e con il supporto di un'effettistica variegata. Al termine della lunga galoppata del secondo solco del disco, arriva una nuova composizione di nove minuti, intitolata Son of Mr. Green Genes, nella quale è ancora la chitarra a farla da padrone, in questo caso però maggiormente valorizzata da un tema vagamente orientaleggiante e dal tono maestoso. Dopo la splendida digressione chitarristica della fase centrale del brano, arriva la vera chicca della composizione, quando il tema principale viene ripreso quasi per i capelli al termine di una jam session condotta con fantasia e rigore, a concludere quello che può essere considerato il momento migliore dell'intero disco, che piacerà di certo anche a coloro che non sono chitarristi appassionati. Little umbrellas invece conduce su territori più prettamente jazzistici, e verso atmosfere piuttosto sinistre, adatte alla colonna sonora di un film noir, dove la mescolanza di idee che ad un primo ascolto sembrano scriteriate può condurre invece alla fine ad un bandolo della matassa inaspettato quanto geniale. Si prosegue con The Gumbo variations, che continua a sperimentare su contesti jazz lasciando grande spazio alle improvvisazioni dei singoli, grazie anche alla lunghezza della composizione, che arriva a sfiorare i diciassette minuti di durata. Dal martellante riff di basso iniziale firmato Max Bennett lancia il primo solo del sax di Ian Underwood, in puro esercizio di stile, supportato dai tempi dispari della sezione ritmica. Poi è il turno anche della vetrina concessa al violino di Don Harris, che dà poi il cambio a Zappa e Humprey, creando un'atmosfera straniante e altera, lontana dagli schemi levigati e soft tipici del jazz. Con la conclusiva It must be a camel Zappa riesce a riportare tutto in ordine, accomiatandosi con una composizione ordinata e creativa, dove è il suono di insieme a colpire. Hot Rats si conferma come un disco straordinariamente adatto all'ascolto attento, grazie alla grande varietà di soluzioni che contempla ogni singolo pezzo, e soprattutto rappresenta un momento importante nell'evoluzione dello stile dell'eclettico artista e compositore, che nel corso della sua carriera arriverà a toccare sempre diversi territori e diverse concezioni della canzone. Uno degli artisti più provocatori e affascinanti, che ha avuto anche la possibilità di affiancarsi a musicisti di elevato livello tecnico, a valorizzare le sue composizioni. TRACK LIST 1. Peaches en Regalia 2. Willie the Pimp 3. Son of Mr. Green Genes 4. Little umbrellas 5. The Gumbo variations 6. It must be a camel eur:torrino:news 11 XII Municipio Consiglio municipale Roma XII [ a cura di•Claudio Pischedda ] Il 16 novembre presso il XII municipio si è tenuto il consiglio municipale. Gli argomenti trattati secondo l'ordine del giorno sono stati due, il primo riguardante la delibera comunale contenente la questione dell'ICI ed il secondo la delicata questione dei campi nomadi. Il consiglio è stato presieduto da Augusto Culasso. La prima tematica trattata è stata la delibera riguardante l'ICI presentata dalla commissione per lo sport la cultura e il patrimonio. In merito ci sono stati diverbi tra le parti, poiché secondo l'opposizione, l'argomento in precedenza era stato trattato superficialmente. Successivamente si è passati alla votazione conclusasi con l'approvazione della delibera con il risultato di dodici favorevoli, sette contrari e nessun astenuto. Il risultato della votazione ha stabilito l'adesione da parte del municipio al mantenimento dell'ICI. La richiesta da parte dell'opposizione era la riduzione della tassa, con la speranza di aprire un dibattito su una possibile abolizione totale dell'ICI sulla prima casa. Il secondo punto del giorno è la questione dei campi nomadi. Nel tempo il fenomeno dell'insediamento nomade è andato crescendo fino a raggiungere un punto critico. All'interno del XII municipio attualmente troviamo tre campi nomadi: Tor Pagnotta, Tor de’ Cenci e Castel romano. Due campi su tre sono abusivi e di conseguenza fuorilegge, poichè privi di autorizzazione, norme igieniche e controllo da parte delle autorità. Secondo le dichiarazioni dei residenti c'è stato un aumento degli episodi di criminalità, tra i più frequenti troviamo furti d'auto, furti domestici ed altri episodi di microcriminalità. Un altro aspetto fondamentale della vicenda è la pessima condizione di vita in cui si trovano i nomadi. Secondo i regolamenti municipali, un campo non può contenere più di duecentocinquanta unità, ma dai dati emersi risulta che in ogni campo vivono più di mille persone. Tutto ciò va a discapito dei nomadi con regolare posizione che si trovano ad abitare in spazi sovraffollati e con precarie misure sia igieniche sanitarie e senza alcun controllo da parte delle autorità. Durante il consiglio sia la maggioranza che l'opposizione hanno preso atto dell'entità e della gravità del fenomeno. La vicenda risulta molto delicata in quanto i residenti lamentano il fenomeno dell'insediamento nomade chiedendo al municipio lo sgombero. Si è quindi arrivati alla conclusione che bisogna prendere delle misure che accontentino i cittadini, ma che allo stesso tempo tutelino i nomadi che, in quanto ospiti, devono rispettare delle regole ma devono anche essere messi in condizione di farlo. La risoluzione del problema richiede tempo e collaborazione da parte di tutti, al fine di raggiungere una pacifica e rispettosa coabitazione. Restyling Partita la riqualificazione di Via Acqua Acetosa e Ostiense [ di•Stefano Ursi ] Ancora interventi volti a favorire la riqualificazione del Municipio XII. Alla presenza dell' Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Giancarlo D'Alessandro, Patrizia Prestipino, Presidente del Municipio, la Dott.ssa Dina Paone, del IX Dipartimento del Comune di Roma, Maurizio Parisi, Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio e Enzo Del Poggetto, Consigliere Municipale sono state inaugurate le opere realizzate presso l'area verde di via Gide nel quartiere di Colle Parnasso. In particolare il rifacimento dei marciapiedi, le caditoie per la raccolta delle acque chiare e il relativo parapedonale, la sostituzione dell'alberatura, l'installazione di nuovi gruppi ottici per i lampioni, la pavimentazione e la segnaletica con relativa messa in sicurezza della strada. Stesso discorso vale per Largo Piermarini, trasformato in una vera e propria piazza nel quartiere Tre Pini a Villaggio Azzurro, come riporta anche un articolo de "Il Messaggero". Il progetto dei lavori risale a 4 anni fa, con la relativa apertura dei cantieri nel 2005. Grazie alla riqualificazione di quest'area è stato possibile creare due passeggiate pedonali tra via Rastrelli e Largo Piermarini, e via Aldo Della Rocca e Ernesto Basile con aree verdi attrezzate con panchine e giochi. In più anche un percorso preferenziale tra la piazza e la chiesa. L'intervento, costato 860 mila euro ha visto anche la dotazione di una nuova rete d'illuminazione nelle aree riqualificate. Sempre nel mese di novembre è stato demolito anche il padiglione in via Alfonso di Legge. Realizzato con Eternit contenente amianto, ed era da tempo abbandonato. L'Ufficio Tecnico del Municipio, dopo aver effettuato una verifica statica del manufatto, ha valutato la struttura ormai fatiscente e, sentiti gli uffici competenti, ne ha deciso la demolizione. Nello spazio reso libero dall'abbattimento sorgerà in futuro un'area fruibile attrezzata a verde. Su Via Alfonso Di Legge insistono altri due Padiglioni, uno è già stato bonificato dal Dipartimento XII e l'altro è stato preso in consegna dalla Farmacap che sta attualmente provvedendo alla bonifica. Roma danza 80 Un luogo dove respirare il profumo del palcoscenico. ] a cura di Regina Picozzi e Marina Spitalieri [ Gestita da Patrizia Felli e Walter Gualandi, ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, questa scuola è lo specchio della loro lunga esperienza e di una passione sempre viva. Proviamo ad entrare nel loro mondo, per scoprire come siano arrivati fino a qui. La danza è stata la vostra scelta di vita. Che emozioni vi ha donato? Forti e bellissime. Se rinascessimo, saremmo di nuovo ballerini. E questo pensiero racchiude in sé tutto ciò che potremmo dire del nostro lavoro. Quale personaggio incontrato nella vostra carriera ha lasciato in voi il ricordo più significativo? Sicuramente Nurejev. Ancora oggi, ripensando a quando lo vedemmo per la prima volta, ci emozioniamo. In effetti non era soltanto un danzatore straordinario, ma anche un personaggio dotato di un carisma fuori del comune. Nel corso della sua carriera venne all'Opera una quindicina di 14 eur:torrino:news volte, la prima in assoluto quando fu accompagnato da Margot Fonteyn, con una compagnia di balletto inglese. Aveva una personalità senza eguali, che lo rendeva diverso e migliore anche rispetto a ballerini più preparati di lui. A lezione era volutamente il peggiore degli allievi; in scena, poi, il più grande dei danzatori. Come sta cambiando a vostro parere il mondo della danza? Probabilmente ci sono più difficoltà per chi sceglie di farne la propria professione, ma al tempo stesso vi è maggiore qualità, anche fra gli uomini. Mentre in passato la selezione era poca a causa della scarsità di ballerini, oggi, nella quantità, emergono invece i più bravi. La danza è per tutti? Assolutamente sì. E la ragione è semplice. La danza dona soddisfazione prima di tutto a chi la vive, dando alla persona la preziosa possibilità di esprimersi. Non è uno sport in cui conti soltanto arrivare ad un traguardo, o una gara nella quale possa cimentarsi solo chi sia sicuro di raggiungere un certo risultato. La danza è davvero per tutti. Per chiunque voglia provare l'emozione di sentire il proprio corpo che si muove nello spazio, accompagnato dalla musica. Roma Danza 80. Un luogo privilegiato dove la danza è soprattutto e prima di tutto arte. Via P.A. Grammatico n° 50-54-56 Eur Mostacciano Tel. 333.8038076 Acqua, farina e... Involtini di verza [ a cura di • Valeria De Rentiis ] Q uesta ricetta è tipica della stagione invernale e la verza, o il cavolo verza, è un ottima fonte di vitamina C, quindi, rimedio ad hoc per i mali di stagione! maggio grattugiato. Amalgamate bene il tutto e disponete il ripieno sulle foglie di verza. Allineate ben vicine su una teglia da forno, ricopritele con la salsa di pomodoro e infornate a forno già caldo per 45 minuti a 170°. Se il sugo si restringe troppo aggiungete un bicchiere d'acqua, magari proprio quella in cui avete cotto la verza. Buon appetito! ingredienti: Preparazione Tempo di preparazione: 75' c.a. In una padella fate imbiondire l'aglio nell'o- 16 eur:torrino:news lio, aggiungete il peperoncino e dopo due minuti la polpa di pomodoro. Lasciate cuocere a fiamma media per 20 minuti. Nel frattempo pulite la verza, scottatela per 5 minuti in acqua bollente, lasciando le foglie intatte. In una ciotola mettete la carne tritata, il prezzemolo sminuzzato, un po' di sale, il for- ingredienti per 4 persone • Pomodori pelati 300 gr • Verza 1 • Carne macinata 150 gr • Formaggio grattugiato 2 cucchiai • Olio extravergine d'oliva 4 cucchiai • Aglio 1 spicchio • Prezzemolo q.b. • Peperoncino q.b. • Sale q.b. VIVERE IL TEATRO programmazione dicembre [ di•Valeria De Rentiis ] •Teatro Manzoni Il tema dello spettacolo di Daniele Liotti “Più vera del vero” è il rapporto tra intelligenza artificiale e sentimenti. Chi non ricorda il film sull'argomento "Io e Caterina" con il grande Alberto Sordi o lo straordinario "Io Robot" di Isaac Asimov. L'azione della commedia diretta da Enrico Maria La Manna, si svolge a casa di Julien, 40enne dirigente di una società del futuro. Il catalogo degli RCA 222, androidi, robot apparentemente umani, programmati a piacimento, è sul tavolo del suo salotto. Julien non tiene conto del fatto che anche gli RCA 222 hanno delle pretese e, la splendida "donna" che sceglie come compagnia presto in foto: Daniele Liotti chiederà attenzioni come se fosse appunto "Più vera del vero". Intelligente e acuta commedia di Martial Courcier, è ricca di spunti divertenti e di riflessione: capiremo come l'amore, quello vero, non conosce né limiti né regole. Dal 28 novembre al 17 dicembre Teatro Manzoni Via Montezebio 14/c (Piazza Mazzini) Biglietto intero € 23 Per informazioni e prenotazioni tel. 06.32.23.634 Orario Botteghino: dal Lunedì al Sabato 10-20 Domenica 11-13/15-20 •Teatro dei Satiri Dopo le incursioni nella Bibbia, nell'opera di Shakespeare, nell'opera lirica, nel complesso mondo del sesso e nella convulsa storia d'Italia, i Picari nel loro prossimo lavoro affrontano il funambolico mondo del cinema. La caratteristica dominante del gruppo più irriverente della scena italiana è la parodia: vedremo una divertente cavalcata fra i capolavori del cinema mondiale, dal primo film del treno dei fratelli Lumière fino ad arrivare al Codice da Vinci. In Cinematografo: 80 film in 80 minuti, spettacolo scritto da Claudio Insegno, Roberto D'Alessandro, Pietro De Silva, Marco Simboli e la partecipazione di Marta Altiner rivivranno Rita Hayworth e Marcello Mastroianni, la mitica Rossella O’hara di "Via col vento", il Neo di "Matrix", "La dolce vita", "Il Gladiatore", "Che fine ha fatto Baby Jane etc…" Degni allievi di Gigi Proietti, si sono formati al suo Laboratorio di esercitazioni sceniche di Roma. Nei loro spettacoli si rivive la disincantata e versatile comicità dell'indimenticabile Petrolini e le atmosfere di un certo tipo di teatro e di varietà che è solo appararentemente d'evasione e che, divertendo, fa riflettere. Provate ad indovinare gli ottanta titoli e oltre ad aver riso per ottanta minuti vincerete un fantastico premio… quale? Per saperlo non vi resta che andare a teatro! Dal 28 novembre al 17 dicembre Teatro Dei Satiri - Sala grande Via di Grottapinta 19 Per info 06.6871639-06.6871578 www.teatrodeisatiri.it •Teatro Testaccio In scena dal 14 novembre al 31 dicembre c'è Tempi supplementari, una commedia scritta e diretta da Marco Falaguasta 20 eur:torrino:news con il patrocinio dell’ Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, la compagnia Bona la Prima si ripresenta al pubblico del Testaccio con una storia comica, romantica, delicata, ma allo stesso tempo originale e dissacrante. Un vecchio artista scopre il piacere di poter ancora imparare dai giovani oltre che tra- smettere loro la sua immensa esperienza di vita. Tempi Supplementari è una storia che avevo già scritto dieci anni fa con l'innocenza e l'ingenuità del giovane autore che vuole raccontare una storia di nonni e di nipoti" -afferma Falaguasta- "Volevo una storia che fosse tenera ma allo stesso tempo divertente e comica per certi versi. VIVEREIL TEATRO programmazione dicembre [ di•Valeria De Rentiis ] Cosi come siamo comici noi quando ci troviamo in situazioni non proprio consuete e quotidiane." Elvio è un vecchio musicista, un artista a tutto tondo, che arrivato alle soglie della vecchiaia non sa più suonare la sua musica. Quasi per caso dopo tanti anni incontra i suoi nipoti, Giulio e Stefano, che lasciati bambini, li ritrova uomini con tutte le conseguenze annesse e connesse. Il clichè del giovane che impara dall'anziano viene superato: entrambi imparano dalle rispettive esperienze. Insieme a Marco Falaguasta sul palco Piero Scornavacchi, Danilo De Santis, Lucio Castagneri, Silvia Pasero e Silvia Catalano. Dal 14 novembre al 31 dicembre Teatro Testaccio Via Romolo Gessi 8 - tel. 06.5755482 Orari: Dal martedì al sabato ore 21,15-domenica e festivi ore 18,15-lunedi riposo Biglietti: martedì-giovedi €10,00 venerdidomenica e festivi €13,00 in foto: Marco Falaguasta •Teatro Italia in foto: Pietro Longhi e Angiola Baggi Eduardo De Filippo si cimenta con una commedia dal tema a lui caro: le conseguenze della guerra. Il dopo guerra diventa concetto universale fatto di caduta di illusioni, perdita di ideali e distruzione di miti con i potenti nella polvere e intorno un’umanità stordita e perplessa. Mia famiglia grazie all'arte di Eduardo De Filippo, riesce ad astrarre il dopoguerra dal suo contesto storico e politico e a farlo divenire un concetto filosofico. Alberto Stigliano, il capofamiglia di questa commedia del 1955, interpretato da Pietro Longhi è il simbolo del nostro malessere quotidiano e si rifugia in un mutismo-rifiuto quando la famiglia che ha cercato di costruire intorno a sé naufraga insieme al rapporto con la moglie ed i figli.Elena, la moglie (Angiola Baggi) è una donna debole e forte ad un tempo che dopo l'errore riesce a discernere, oltre a ciò che è destinato a crollare, anche a filigrana di un disegno più sottile che può sfuggire al naufragio. Alberto ed Elena Stigliano viaggiano nella loro vita per riconoscere il poco che è loro, scoprendo il molto che non hanno avuto e che forse non avranno. Teatro Italia Dal martedì al sabato ore 21 Domenica ore 17,30 Biglietti intero € 23 ridotto a 20 •Teatro Il Sistina Torna in teatro Lorella Cuccarini con un personaggio dal travolgente ottimismo e dalla dolce ingenuità. Per la prima volta a Roma 22 eur:torrino:news arriva Sweet Charity il musical romantico, emozionante e sexy scritto da Neil Simon che , dopo la vittoria di cinque Tony Awards, è tornato in scena a Broadway nel 2005. Lo spettacolo è da sempre legato all'affascinante stile di Bob Fosse, che lo ha coreografato in teatro e diretto nell'omonima versione cinematografica del 1968 con Shirley MacLaine. Al fianco di Lorella Cuccarini nel ruolo di Oscar, Cesare Bocci, conosciuto dal pubblico come protagonista di importanti serial tv. Nel grande cast spicca anche la partecipazione di Gianni Nazzaro nel ruolo di Vidal. Il musical, ricco di atmosfere coinvolgenti, luci e colori, dominato dal ritmo elettrizzante della New York degli '60 è una divertente storia sulla ricerca dell'amore con la "A" maiuscola in cui i sogni, tra mille avventure, diventano realtà. Una dolce e romantica éntreneuse che sogna ogni volta di aver trovato l'uomo giusto, colleziona una delusione dopo l'altra finchè, forse, incontrerà il vero amore. Dal 16 gennaio al 18 febbraio 2007 Teatro Il Sistina Via Sistina, 129 Per info e prenotazioni Tel. 06 4200711 [email protected] Botteghino: tutti i giorni h. 10-19.00 U n kolossal girato interamente nelle foreste messicane, costato 50 milioni di dollari e nessuna star di Hollywood. Così si presenta “Apocalypto”, il nuovo discusso film di Mel Gibson che sarà a Natale in tutti cinema, il primo dopo gli incassi stratosferici e le polemiche de “La Passione di Cristo”. Ambientato nel XV secolo, prima dell'arrivo dei cattivi/bianchi/conquistatori, il film racconta un'avventura epica durante la fine della civiltà Maya e la caduta dell'Impero. Annunciato come ancor più sanguinario del precedente (negli Usa sarà vietato ai minori di 17 anni), questo nuovo straordinario lavoro di Mel Gibson ruota infatti attorno a tutti i sacrifici umani perpetrati dai sacerdoti di culto Maya che pensavano in questo modo di ingraziarsi gli dei e di proteggere i frutti della terra per la loro sopravvivenza. In un momento in cui le invasioni hanno quasi completamente distrutto il clima idilliaco in cui questa gente viveva un tempo, un uomo - Jaguar Paw - si trova a dover percorrere un viaggio fuggendo da un mondo che ora è regolato dalla paura e dall'oppressione. Scelto dai capi tribù del suo villaggio come vittima sacrificale e strappato alla sua famiglia egli riesce ad allontanarsi, ma l'amore per i suoi cari lo guiderà nel ritorno verso casa, in un disperato tentativo di salvare il proprio modo di vivere e la propria terra da questo sfacelo. Se aggiungiamo poi che, come “La Passione di Cristo” era recitato in aramaico, “Apocalypto” è stato recitato interamente in lingua yucateca (sottotitolato nelle varie lingue), il quadro è ancora più completo sul film che dobbiamo aspettarci una volta entrati in sala. Il titolo scelto poi ha origini greche (il suo significato si può riassumere come 'nuovo inizio') ed ha preso il posto del titolo scelto all'inizio Maya - che secondo il regista era un po' troppo scontato. Le notizie dal set sono quelle di un film imponente, grandiosamente avvincente, di una lavorazione cui hanno partecipato migliaia di comparse (settecento solo per le scene della battaglia di Paso de Ovejas). Tanti corpi tutti insieme che i testimoni oculari del set descrivono come somiglianti a tanti fantasmi, coperti interamente dalla (finta) polvere calcarea caduta dai (finti) massi con cui stavano costruendo le (finte) piramidi. Molte anche le difficoltà per le riprese nelle foreste, e le sfuriate climatiche che hanno complicato il lavoro delle troupe facendo slittare i tempi di lavorazione di alcuni mesi. Per colpa delle piogge torrenziali hanno infatti costretto i realizzatori a posticipare l'uscita del film, inizialmente prevista per l'estate 2006, nel mese di dicembre (negli USA esce l'8). ] a cura di Luciana Morelli [ APOCALYPTO MEL scommette sui Maya 26 eur:torrino:news E se per realizzare “La passione di Cristo” il buon vecchio Mel aveva sborsato di tasca sua tutti i trenta milioni di budget vincendo la sua scommessa e realizzando quello che ad oggi è il film indipendente di maggior successo della storia del cinema (circa 600 milioni di dollari di incasso), con “Apocalypto” le cose sono andate diversamente. Ad affiancare Gibson nella produzione e nella distribuzione del film è infatti niente meno che la Walt Disney Co., nonostante non si tratti di una pellicola per famiglie e ragazzi. Per scrivere la sceneggiatura, a quattro mani insieme a Farhad Safinia, il regista ha passato molte ore in biblioteca facendosi poi correggere le bozze da professori universitari e luminari in materia di storia antica. Per realizzare al meglio questo suo ambizioso progetto si è anche avvalso di due fidati collaboratori, il direttore della fotografia Dean Semler, Oscar per “Balla coi lupi”, ed il compositore James Horner, Oscar per le musiche di "Titanic" e realizzatore del tema di "Braveheart", film con il quale Mel Gibson vinse ben due statuette, per il Miglior Film e per la Migliore Regia nel 1996. Le comunità latino americane (una fetta sostanziosa di pubblico), hanno espresso da subito la loro scetticità nei confronti della pellicola, tanto che per porre subito un freno alle polemiche Mel Gibson ha organizzato delle proiezioni parziali del film per i rappresentanti di alcune comunità, per dimostrare che il suo lavoro non contiene alcun insulto alla cultura dei Maya. Ma il film dovrà anche superare la cattiva reputazione e il mare di critiche che il suo regista si è guadagnato negli ultimi mesi facendosi beccare alla guida di un'auto in stato di ebbrezza e dando spettacolo in una rissa con gli agenti di polizia. Egli dal canto suo ha risposto alle critiche parlando unicamente del film, rilasciando diverse interviste nel web negli ultimi tempi. Questi i passi più rilevanti e le dichiarazioni più interessanti riguardo il suo imminente "Apocalypto" che da Venerdì 15 dicembre invaderà le sale di tutta Italia. Come mai dopo "La Passione di Cristo" hai deciso di dedicarti a qualcosa di molto meno ambizioso e semplice da realizzare? (Ride)Non so, era semplicemente una storia che mi piaceva raccontare, gli inseguimenti cinematografici mi sono sempre piaciuti. Ho pensato: ci sono inseguimenti sui treni, tra auto, a cavallo, ma raramente si sono visti inseguimenti a piedi. Ho pensato che fosse una bella idea e nel contempo anche un'immagine molto primordiale. "La Passione di Cristo" era parlato in aramaico ed ebraico, "Apocalypto" in un dialetto non più parlato come lo yucateco. Quanto è stato difficile dirigere e seguire i dialoghi? Non è stata una cosa molto complicata, ma semplicemente perché non ci sono molti dialoghi nel film. Si riesce benissimo a star dietro alla storia e alle conversazioni. Voglio dire che non sai cosa significano le parole, ma come linguaggio è familiare, tanto che anche gli attori si sono abituati facilmente a parlarlo. E girare nella giungla? Quello si che è stato difficile nelle foreste dello Yucatàn. E non solo per il fatto che eravamo nella natura selvaggia ma soprattutto perché si viene morsi da mille insetti e si suda, e la cosa è spiacevole soprattutto quando bisogna star dietro agli attori che corrono. L'attore principale raggiungeva velocità impensabili di corsa, sembra un treno espresso. Per quel che riguarda la scelta di attori nativi della zona, c'era qualcosa che volevi catturare a tutti i costi? Beh certo, perché c'è qualcosa di questa civiltà Maya che non si riesce assolutamente a contraffarre, un po' come quando si guarda il viso della donna incinta. E' tutto assolutamente più semplice, quasi un gioco da ragazzi. Ci sono stati incidenti sul set? Ovvio che si. Mi ricordo di un giorno, faceva freddo, c'era un clima stranissimo e molti si sono feriti con tagli ed escoriazioni che hanno iniziato a sanguinare. Un bambino di quattro anni aveva un serpente attaccato alla gamba che cercava di prendere tepore attorcigliandocisi attorno. Era enorme ma soprattutto velenoso, ma per fortuna il piccolo non è stato morso. E poi molti attori hanno avuto legamenti rotti, stiramenti ai musco- li, gente che per il caldo aveva dei mancamenti, le ambulanze hanno avuto molto da fare in quei giorni. Eravamo preparati per fortuna. Sanitaria Axaspin www.axaspin.com Oggi le richieste delle famiglie in rapporto alla salute e al benessere sono sempre più esigenti e necessitano di risposte terapeutiche altamente professionali e tecnologicamente avanzate. In Sanitaria si trova tutto quanto necessita e aiuta il benessere e la cura del corpo ad eccezione del farmaco che è compito esclusivo della farmacia. Che cos'è una Sanitaria? Ascolto e comprensione, personale specializzato a disposizione del cliente con professionalità per trovare quanto di più idoneo e di attuale c'è sul mercato non perdendo mai di vista il rapporto qualità-prezzo. Pertanto in sanitaria è disponibile tutto ciò che può essere utile al disabile, al portatore di malattia reumatica o diabetica, di traumi, a persone affette da incontinenza. 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Un design che non corre solo sulla strada, ma anche nel tempo e che vuole essere degno del presente. Un giaguaro che si schiaccia, che non pretende più di essere tridimensionale, ma che si fonde alla griglia come se volesse mangiare anche lui quell'aria che attraverserà il motore. Questa è una Jaguar. Più esattamente la nuova generazione della XKR, un gioiello che merita sicuramente qualcosa che vada oltre la considerazione. Che merita l'attenzione di tutti i vostri sensi. Innanzitutto perché quando si apre il cofano di una Jaguar XKR ci si trova di fronte ad un V8 di 4.2 litri, sovralimentato con un compressore volumetrico che gli permette di erogare 416 cavalli, con una coppia massima di 560 Nm. Di questo felino sono disponibili ben due versioni. La prima è quella coupè, che accelera da 0-100 km/h in 5,2 secondi. Mentre la versione cabriolet è in grado di portarvi a 0-100 km/h in 5,3 secondi. Tuttavia, se proprio volessimo metterla in questi termini, la velocità massima è limitata elettronicamente. Con lei potete correre sull'asfalto, sentire il vento sulla pelle, assaporare l'emozione di guidare col cuore che batte sempre più forte mentre il piede preme l'acceleratore o mentre vi preparate ad affrontare una curva. Tutto questo con lei è garantito, ma non ad una velocità superiore ai 250 km/h. Inoltre, questa variante cattiva dell'ultima 30 eur:torrino:news "XKR" possiede un cambio automatico-sequenziale a 6 rapporti che dovrebbe essere in grado di scattare sullo 0-100 in poco più di 5 secondi (stando ai dati dichiarati dalla Casa). Da quando sarà possibile realizzare questo sogno? La "XKR" si potrà ordinare a partire dal prossimo luglio 2007. Quelle che vedete pubblicate qui, infatti, sono tutte fotografie in anteprima. Immagini che vorrebbero già possederla. E invece soltanto chi potrà permettersi di spendere 94.990 Euro si metterà in garage questa coupè. E se non è lei quella che volete, se è la cabrio a suscitare quel tipo di emozioni dentro di voi, quelle sensazioni che vi fanno sentire che deve essere vostra, preparatevi a sborsare 102.990 Euro, e ricordatevi che questi prezzi sono tedeschi, perciò ad ogni cifra dovrete aggiungere 5-8.000 Euro. Dossier Regione Un anno di lavoro con l’Assessorato alla PMI Giovani e imprenditoria regionale L'Ass. De Angelis illustra le sfide da vincere per lo sviluppo ] a cura di Alessandra Cecchini [ biamo saper valorizzare: bisogna avere fiducia e insieme possiamo farcela, dobbiamo premiare imprese e giovani che tentano di vincere una scommessa". Ai nostri microfoni dopo la conferenza, l'Assessore ha risposto ad alcune domande di approfondimento sulla tematica dei giovani e del lavoro artigiano. Di solito in estate la manifestazione Fiesta all'Ippodromo delle Capannelle si anima di musica e divertimento, ma per una sera è stata teatro dell'esordio dell'Assessorato alle Attività Produttive della Regione Lazio, grazie alle parole e allo spirito dell'Assessore De Angelis, che ha intrattenuto i presenti con idee e spunti assai interessanti. "Questo è l'esordio del mio assessorato, grazie ad una pensata dell'ultimo minuto, ma in futuro vogliamo lavorare meglio, magari per riorganizzare l'evento nel prossimo anno. Noi intendiamo far conoscere questo mondo dell'artigianato e della piccola e media impresa, che è importante e rappresenta l'ossatura del paese, la fonte della vera ricchezza. Queste imprese si sono conquistate una grossa fetta di mercato anche all'estero, come ho avuto modo di sperimentare negli USA al "Fancy Food". Penso ad un settore di imprese di piccole dimensioni del quale noi vogliamo diffondere la cultura, attraverso anche e soprattutto la scuola, per stringere un legame forte con il mondo del lavoro. Credo che si debba investire su tre settori che io ritengo strategici: il sapere, l'innovazione e la ricerca. Sto lavorando al Testo Unico sull'artigianato in cui ci saranno nuove forme di incentivi, come la riforma del credito, che deve necessariamente essere accessibile ai giovani che decidono di scommettere sul futuro della nostra economia. Penso alla fioritura dell'artigianato artistico ad esempio: lavorerò molto sulle Botteghe Scuola e sulle Botteghe Storiche, legando le tradizioni alle prospettive del futuro. Presto inoltre apriremo in moltissimi Comuni gli "Sportelli per le attività produttive", che saranno uno strumento molto importante per i giovani. Oggi i tempi dell'impresa non sono quelli della politica e le risposte devono invece essere immediate: a ciò dovranno servire "L'Osservatorio regionale dell'Artigianato" e "L'Albo Regionale degli Espositori Artigiani". La sfida per la competitività va vinta con il made in Italy e le nostre tipicità ed eccellenze che dob- Cosa pensa faranno la Regione e in particolare il suo Assessorato per i giovani? "I giovani sono il futuro del nostro paese. Cercheremo di fare molto e vogliamo parlare ai giovani; ci sono molte iniziative interessanti, come ad esempio il rapporto fra la scuola e il mondo del lavoro, con incentivi e agevolazioni per quelle strutture che intendono insegnare un mestiere ai giovani. Poi ci saranno, come detto gli sportelli per l'assistenza e la conoscenza necessaria ai giovani per creare e mantenere un'impresa". L'accesso al credito è uno scoglio fondamentale, soprattutto in un periodo di crisi: avete già in mente qualcosa? "Dobbiamo superare il vecchio modo di fare politica con gli investimenti a pioggia e arrivare agli investimenti produttivi finalizzati al lavoro e alla formazione". Le Botteghe Scuola potrebbero essere anche un ambiente di crescita per i giovani? "Certo, bisogna soprattutto formare i giovani e dare un messaggio culturale importante, in quanto l'artigianato è un mestiere antico e rappresenta anche un pezzo della nostra storia. Stesso discorso vale per le Botteghe Storiche. Stiamo lavorando per non deludere la fiducia e superare le difficoltà". Queste le parole conclusive di De Angelis, che ci da appuntamento alle prossime iniziative che si preannunciano numerose e di grande rilievo politico e strutturale per quanto riguarda l'ambiente della piccola e media impresa e le attività produttive in generale della Regione Lazio. De Angelis e ArtigianCredito: sostegno ad un settore prezioso del nostro territorio ] a cura di Alessandra Cecchini [ Dopo il monitoraggio dei prezzi nei mercati rionali in collaborazione con l'IPI, l'Assessore De Angelis illustra l'attività di ArtigianCredito, ente che con perizia e semplicità aiuta e sostiene tante piccole e medie imprese commerciali e artigiane del Lazio a restare sul mercato e se possibile a crescere. Ascoltiamo le parole dell'Assessore 34 eur:torrino:news a margine del suo intervento alla conferenza stampa nella sala Tevere della Regione Lazio. Assessore De Angelis, quali sono le funzioni di ArtigianCredito e qual è la sua missione istituzionale? "Diciamo subito che si tratta di un istituto importantissimo e che può fare da sostengo a molte iniziative di ampio respiro nell'ambito di competenza delle piccole e medie imprese. La sua funzione peculiare è quella di raccogliere e organizzare investimenti privati a favore e a sostegno di questa preziosa attività che è l'artigianato del Lazio". Durante il suo intervento in conferenza stam- pa, lei parlava di una partita con il credito da giocare con le banche: ci può spiegare meglio di che cosa si tratta? "Io credo che per tutti sia fondamentale ed irrinunciabile migliorare il rapporto fra piccole e medie imprese e mondo bancario, soprattutto in relazione ai grandi problemi di sottocapitalizzazione di cui soffrono le imprese di quella dimensione; dico con soddisfazione che esiste già un gruppo di lavoro che si sta impegnando su questo e che tutti siamo presi da una sfida che coinvol- gerà vari strati del mondo imprenditoriale e bancario. Le piccole e medie imprese vanno aiutate con ogni mezzo possibile perché sono una risorsa che non ci possiamo permettere di perdere". Assessore De Angelis, chiudiamo con un risultato ottenuto: l'approvazione della norma sui centri commerciali naturali. "Questa è una grande cosa. Finalmente partono i centri commerciali naturali, che sono le nostre strade, i nostri quartieri, i nostri borghi e le nostre piazze. È un sostegno concreto, ripeto, a favore di quella concezione che piccolo è bello, frase che parafrasa con acutezza quanto sia importante sostenere le piccole attività commerciali e artigiane. Non da sottovalutare è la funzione di rivitalizzare e di far risplendere i nostri centri storici e borghi antichi. Così come in quella direzione vanno dei numeri che vorrei ricordare andando a concludere: 150 milioni di euro sul Fondo di Rotazione per il commerciale, 60 milioni di euro per Ricerca e Innovazione e i 15 milioni sui distretti industriali". Importante conferenza stampa alla Camera di Commercio in via De' Burró De Angelis: monitoraggio dei prezzi nei mercati rionali ] a cura di Alessandra Cecchini [ Come puntualmente ci ha abituato da quasi un anno a questa parte, l'Assessore De Angelis si presenta al pubblico ad illustrare i risultati del suo lavoro e delle varie e interessanti sperimentazioni portate in essere dal suo assessorato; oggi si valuta l'esito del monitoraggio, svolto in collaborazione con l'Osservatorio Prezzi della Regione e l'Istituto per la Promozione Industriale, sull'andamento del costo di determinati beni che troviamo sui banchi dei nostri mercati in diversi periodi dell'anno, dal primo luglio 2005 al 26 gennaio 2006. Significativa iniziativa questa, che mette in risalto quanto ci si stia impegnando per capire come tenere sotto controllo i prezzi che sotto l'influsso di certe varianti a volte schizzano verso vette impensabili. Si tratta, come ha subito specificato subito De Angelis, di un monitoraggio che prevede la sua ripetizione anche nei prossimi anni, al fine di creare delle "serie storiche" che facilitino il confronto e le contromisure da prendere, ma per ora ci limitiamo ad elencare i risultati emersi dalla conferenza stampa. Il comparto ortofrutta, precisa l'Assessore, è una voce indispensabile e primaria della spesa delle famiglie ed è bene valutare le cifre in base a due criteri di massima, ovvero convenienza e qualità dei prodotti, in quanto occorre poter comperare beni di ottima qualità non spendendo cifre esorbitanti. Ed è proprio qui che si annoda l'importanza dello studio e delle cifre che ne emergono; infatti si nota che i prezzi dei prodotti di un certo paniere risentono di variazioni in base al periodo: in inverno i prezzi tendono ad aumentare sensibilmente e nei mesi successivi calano con la stessa intensità, ciclicamente, oltre al fatto che la tendenza va coerentemente scissa fra gli ortaggi, che hanno crescita costante e la frutta, che subisce dei bruschi picchi in corrispondenza del momento pre-natalizio. Cosa si può dedurre dalle parole dell'Assessore De Angelis e dalle cifre ch'egli analizza coerentemente? Sicuramente che l'Assessorato punta a potenziare la rete dei mercati rionali che di per sé può creare un muro difensivo della qualità e della convenienza dei prodotti locali. In secondo luogo che il mercato rionale stesso è considerato sia come luogo dove in genere si spende meglio sia come luogo stori- co in cui prevalgono la familiarità e la tendenza al venirsi incontro fra operatori e utenti. Inoltre c'è la volontà di favorire la crescita del commercio in quei luoghi che mantengono il loro carattere di "centro commerciale naturale", e proprio in questo senso vanno la collaborazione che verrà abbozzata con l'Assessorato al Commercio del Comune di Roma, nella persona dell'Assessore Cioffarelli, e l'emanazione di un nuovo bando per il Commercio su Aree Pubbliche, nel quale dovranno essere ricompresse tutte le agevolazioni ma anche gli obblighi necessari per chi commercia in zone ritenute importanti e fruttuose per un futuro sviluppo. Questo è un punto molto importante perché mette mano ad una tematica che finora ha creato non pochi problemi relativi ad una mancata normazione di livello adeguato. C'è infine il concetto di filiera, che l'Assessore De Angelis non manca mai di ricordare; anche lì si può intervenire facendo delle intersezioni a spina di pesce eliminando quelle parti che rendono il tragitto del prodotto più lungo, e quindi, più costoso per l'utente finale. Insomma un insieme di atti che potremmo definire propedeutici alla redazione di un progetto d'insieme che riguarderà un aspetto importantissimo della vita dei cittadini della Regione Lazio: il contenimento dei prezzi e la possibilità di comperare senza il rischio di veder tagliate alcune voci di spesa delle famiglie. Energia per crescere De Angelis: le nuove strategie energetiche ] a cura di Alessandra Cecchini [ Energia e competitività in relazione alla sostenibilità ambientale: questo è l'obiettivo ambizioso che l'Assessore Francesco De Angelis si pone per il futuro insieme alla Regione Lazio Proprio per illustrare strategie e metodologie si è tenuto presso la Sala Tevere della Regione Lazio un convegno in collaborazione con Federlazio dal titolo Energia per crescere. Nell'intervento dell'Assessore De Angelis molti gli spunti di riflessione e di visuale sul futuro, a partire dalla lettura degli schemi di sviluppo che accompagneranno la vita della Regione in tema di energia e di opportunità di crescita per le piccole e medie imprese; proprio in relazione alla sostenibilità ambientale l'Assessore fa intendere quanto sia importante far partire al più presto un progetto di sviluppo delle tecniche energetiche alternative, cosa che preci- sa meglio davanti alle telecamere di Romalive: "Credo sia un dovere provare e mettere in pratica nuove risorse energetiche, che con il loro bassissimo impatto ambientale possono aiutare a ridurre lo scotto che si paga per il normale sistema energetico; penso alle biomasse, al fotovoltaico e perché no al biogas. Le idee ci sono tutte, la volontà anche, bisogna solo mettersi a lavorare tutti insieme al fine di creare un nuovo sistema energetico che lasci intravedere una via nuova per lo sviluppo". In tema di piccole e medie imprese e quindi di sviluppo e competitività, l'Assessore De Angelis dice: "Il binomio imprese e competitività, coadiuvato dal fattore dell'energia fa nascere quella sinergia fondamentale fra il fare impresa e il rispetto dell'ambiente che si innesta sul discorso di rinascita economica che sta attraversan- do la Regione nell'ultimo periodo. Bene, penso che se si è imprenditori e si è allo stesso tempo operatori che rispettano l'ambiente e la collettività siamo proprio sulla strada giusta, anche nel percorso di sviluppo economico che deve giustamente far crescere le imprese secondo le proprie possibilità". Un mix di innovazione e tradizione secondo la realtà laziale è quello che emerge dalle parole dell'Assessore De Angelis, che conclude dando un cenno importante sul PRAE, il Piano Regionale sulle Attività Estrattive, che permetterà, proprio in questo senso, di dare uno spazio nuovo di crescita a 400 imprese ma di dare anche e soprattutto un colpo decisivo all'abusivismo con una contemporanea salvaguardia all'integrità dell'ambiente, alla salute dei cittadini e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. eur:torrino:news 35 Momento storico per lo sviluppo del settore, più facile avviare una nuova attività. De Angelis: approvata la legge sui pubblici esercizi ] a cura di Alessandra Cecchini [ "È un momento storico per le imprese dei pubblici esercizi del Lazio. La legge approvata dal Consiglio regionale, una legge innovativa, consentirà di semplificare le procedure e consentirà a centinaia di giovani di aprire una attività. È una legge che semplifica, ma non liberalizza, eliminando lacci e barriere a favore di chi intende investire, favorendo la qualità e la tutela del consumatore". È il commento dell'Assessore alla PMI, commercio e artigianato Francesco De Angelis all'approvazione da parte del Consiglio, con 37 voti a favore e 15 astensioni, della sua proposta di legge: "Disciplina dello svolgimento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande". "In questo modo, ha spiegato De Angelis, mettiamo le ali al settore, fino ad oggi ingessato da una serie di lacci che ne hanno bloccato lo sviluppo. Basti pensare che, tra il 2003 ed il 2005, in tutta la regione hanno aperto solo 256 nuove imprese". I cardini della legge sono l'unificazione delle tabelle merceologiche in una sola licenza, l'azzeramento delle commissioni che esprimevano pareri sulle nuove aperture, l'abolizione del REC e delle distanze minime per l'apertura di un nuovo esercizio, l'eliminazione della voce pane e coperto, la regolamentazione dei circoli privati e la concessione di poteri speciali al Comune di Roma. "Con questa legge la Regione tutela il centro storico di Roma. La Capitale, ha spiegato De Angelis, esprime circa 10mila tra bar e ristoranti, e presenta una rilevanza turistico-monumentale tale da renderla realtà a sé rispetto al resto della regione. Per questo la legge conferisce al Campidoglio, in deroga agli indirizzi regionali, poteri speciali per la determinazione dei criteri e degli indici per il rilascio di nuove autorizzazioni e rilascerà una apposita autorizzazione per tutte quelle attività che abbinano la somministrazione ad attività culturale, sportiva o ricreativa. In pratica i circoli privati verranno assimilati alle attività di somministrazione, e per l'apertura sarà necessaria l'autorizzazione comunale". "È una legge all'insegna della semplificazione e della libera concorrenza, ma non sarà una deregulation. L'unificazione delle tabelle non equivale alla liberalizzazione. Anzi: chi oggi è titolare di due autorizzazioni, domani ne avrà una sola, ed il suo titolo non sarà più trasferibile. La legge sopprime la voce "pane e coperto" dai menu, contiene l'obbligo di esposizione dei listini e la chiara indicazione di eventuali maggiorazioni. I rappresentanti dei consumatori entreranno a far parte dell'Osservatorio del Commercio, ha concluso l'Assessore, potendo così decidere insieme agli altri attori le strategie di sviluppo". La Legge De Angelis sui pubblici esercizi Aspetti innovativi (in relazione alla disciplina precedente): 1. Unica licenza per le autorizzazioni all'esercizio di attività di somministrazione: (con la vecchia norma per ogni forma di attività - bar, ristorante, vendita senza alcolici, locali con intrattenimento - occorreva un'autorizzazione specifica -A,B,C e D. La legge De Angelis consente, quindi, con un unico titolo autorizzatorio, di poter esercitare le diverse forme di somministrazione). 2. Abrogazione delle commissioni, comunali e provinciali:(le commissioni, composte da rappresentanti delle categorie economiche, avevano il potere di bloccare, con il proprio parere, sia i piani di sviluppo comunali per i pubblici esercizi, sia l'apertura di nuove attività). 3. I comuni, sulla base di indirizzi della Regione, approvano i criteri per lo sviluppo degli esercizi di somministrazione: (alcune proposte di legge regionali precedenti, disponevano che la regione stessa determinasse i parametri numerici e dunque la quantità di esercizi da aprire sul territorio. Ciò avrebbe compresso il potere di gestione del proprio territorio da parte dei comuni, oltre che contravvenire al principio di sussidiarietà); 4. Non sono previste ulteriori autorizzazioni per l'ampliamento dei locali in cui si svolge l'attività, né sono previste distanze minime tra gli esercizi di somministrazione; 5. Eliminazione dell'iscrizione al REC (registro esercenti commercio) come requisito all'esercizio dell'attività. La nuova legge prevede corsi di aggiornamento rivolti ai titolari e ai dipendenti; 6. Trasparenza nell'informazione e, in particolare nell'esposizione dei prezzi e delle eventuali maggiorazioni. Abrogata la voce "coperto" nell'ambito del servizio di ristorazione al tavolo. 7. Onde evitare forme di speculazione, la norma transitoria della legge prevede che, dal momento della sua entrata in vigore, tutte le autorizzazioni possedute da un unico soggetto si intenderanno come una sola: (infatti, essendo unica la tipologia autorizzatoria, chi detiene più licenze - ad esempio: di ristorante e di bar - potrebbe, dopo l'entrata in vigore della legge, rivendere una delle due, rimanendo comunque titolare di un'autorizzazione che gli consentirebbe l'esercizio sia del bar sia del ristorante. La norma citata è mirata proprio ad evitare tale fenomeno speculativo). Principali effetti per l’applicazione della legge De Angelis • Maggiore velocità e semplificazione amministrativa per i procedimenti di rilascio di nuove licenze, voltura, trasferimento, ampliamento delle attività. • Applicazione del principio di sussidiarietà (regole generali e indirizzi della Regione, pro- grammazione, gestione e controllo da parte dei Comuni). • Maggiore tutela per i consumatori: completezza dell'offerta, trasparenza dell'informazione e chiara indicazione dei prezzi, eliminazione della voce "pane e coperto". • Maggiore concorrenza e libertà imprenditoriale per gli operatori, con particolare riferimento alla scelta di diversificare la tipologia dell'offerta. • Aumento degli esercizi sul territorio regionale, facilitazioni per i giovani che intendono avviare un'attività. Speciale Vino Novello 2006 • Cantina Galassini Incontro con Tullio Galassini, titolare della cantina Sig. Galassini quando nasce la Cantina? Questa cantina è nata nel 1972 da mio nonno Alessandro Galassini, che ha bonificato la zona. Siamo infatti nel Parco dell'Appia antica , nella zona al di sotto delle colline marinesi comprese tra i comuni di Marino, Ciampino e Roma. E' un'azienda di 40 ettari completamente vitata, con sistema di allevamento a spalliera. In tale pianura i romani passeggiavano anni e anni fa. In questa zona produciamo il DOC Marino e l'azienda è totalmente meccanizzata , dalla potatura alla vendemmia. Qual è il mercato su cui vi orientate? Il nostro mercato è la Regione Lazio e l'estero. Infatti esportiamo in 10 paesi tranne gli USA, la Cina e l'Europa del nord. Quest'attività è pas- • Cantina VI.CO.SA ] a cura di Fabrizio Pisciarelli [ sata da mio nonno Alessandro a mio padre Franco, presente attualmente in azienda per la gestione viticola. Io mi occupo della parte enologica e della commercializzazione. I nostri vini sono prodotti di nicchia perché non abbiamo la possibilità di espandere o spingere la produzione essendo un territorio limitato. I vini sono per l'80 % bianchi con il Marino DOC . Il restante 20 % è rosso con uvaccio a base di Montepulciano, Cabernet e Merlot che ricadono nei Castelli Romani Rosso Doc. Nella nostra azienda tutti i dipendenti, una volta entrati non sono mai usciti. Abbiamo gente di 80, 85 anni che sotto vendemmia, ci viene a trovare ed è un modo per tener ben presente la tradizione che è anche la nostra storia. Sono arrivato in azienda nel 1995 portando l'esperienza acquisita lavorando nel nord Italia. Sig. Galassini, comè andata la produzione del novello quest'anno? Il novello che produciamo è 100% ciliegiolo e sono 11 anni che lo produciamo. Si chiama "Novello delle Mole" ed è diverso da tutti i novelli: non è estremamente alcolico (11,5 %) ed è un modo per avvicinarsi alla nuova vendemmia". Vino Novello Incontro con Enzo Nesta, Presidente dell'Istituto Novello Latino e della Cantina VI.CO.SA Enzo Nesta è Presidente della Cantina VI.CO.SA, che ha aderito assieme ad altre 25 cantine, alla formazione dell'Istituto Regionale del Vino Novello, del quale lo stesso Nesta è primo Presidente. Presidente Nesta, ci parli della sua Cantina. 38 eur:torrino:news "La cantina nasce nel 1969 per volontà di 10/15 viticultori della zona di Magliano Sabina: visto come sono andate le cose, posso dire che avevano previsto il futuro. Negli anni i soci sono aumentati e abbiamo potuto realizzare un punto vendita di vini e prodotti locali, un grande salto in avanti che ci ha dato e continua a dar- ci grandi soddisfazioni. Sono convinto che solo attraverso la filiera corta e quindi l'eliminazione di passaggi superflui e onerosi un prodotto di qualità può arrivare ad avere un prezzo competitivo, sempre in ordine ad una maggiore soddisfazione del produttore e soprattutto del consumatore. I nostri vini coprono il fabbisogno del posto attraverso i punti vendita, ma non finisce qui, infatti abbiamo anche sbocchi con l'Italia, la città di Roma e l'Umbria: non disdegniamo neanche l'estero, infatti abbiamo rapporti ottimi con l'Olanda, la Germania e, cosa da non sottovalutare, stiamo aprendo delle strade an- che con gli Stati Uniti". Andiamo a parlare dei vostri vini. "I nostri vini hanno nomi molto tradizionali, come Le Memorie, nome ripreso da un monumento realizzato da un Papa sulla Flaminia in occasione dello spostamento del corso del Tevere per portare acqua al Comune di Magliano, sia nella parte pianeggiante che collinare. Per questo gli abbiamo dedicato l'etichetta. Poi posso citare il 29 settembre, che prende questo nome dal fatto che le uve sono state colte il 29 settembre e l'anno successivo al Museo di Rieti è stato presentato proprio il 29 Settembre, sia bianco che rosso. Il rosso è un IGT e il bianco una Malvasia del Lazio. Una grande soddisfazione, devo dire. Il Cavalier Manlio è un vino la cui etichetta è in • Cantina Volpetti memoria del Fondatore di Magliano Sabina, il nostro paese. Quando il Ministero ha riconosciuto la prima DOC della Sabina l'abbiamo acquisita noi come Cantina VI.CO.SA (Vino Colli Sabini), abbiamo deciso di dedicare l'etichetta al fondatore del paese. Questo vino è sia bianco che rosso, ha circa due anni e non passa nel legno. Il Nettare di Noè è poi un altro vino di cui andiamo particolarmente fieri. Voglio ricordare che abbiamo anche degli spumanti di ottima qualità". Ed arriviamo finalmente al Novello 2006. "Il nostro Novello 2006, il Cavalier Manlio entra a far parte del Novello Lazio Latino 2006 e per noi questa è una gioia molto grande perché si tratta veramente di un prodotto di alta qualità e la qualità deve sempre trionfare quando si tratta di vini e di tutto ciò che si avvicina ai consumatori. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare l'Assessore Regionale all'Agricoltura On. Daniela Valentini e l'ARSIAL, in quanto quest'anno i nostri novelli sono nei supermercati e in 150 ristoranti. È un'occasione unica e da non perdere per l'obiettivo di far conoscere i nostri prodotti regionali. Noi crediamo, infine, che i nostri vini novelli, come del resto tutti i vini laziali, non siano inferiori a nessuno, anzi siamo fermamente convinti che siano assolutamente vincenti nel rapporto qualità/prezzo, che è la cosa più importante". Vino Novello Incontro con il Sig. Mauro Volpetti Sig. Volpetti, lei è uno dei titolari della Cantina: ce ne parli "La cantina è socia dell'Istituto Novello e nasce nel 1959 nella zona di Ariccia. Produce due DOC classici della zona, i Colli Albani e i Castelli Romani; un po' di Frascati e vitigni autocto- ni, come la Malvasia del Lazio e vitigni internazionali quali il Sangiovese, il Cyrac e lo Chardonnay, orientato verso la ristorazione e il catering in genere. Siamo stati tra i primi nel Lazio a produrre il novello. Quest'anno a livello qualitativo di uva c'è stata una delle migliori raccolte degli ultimi anni, mentre a livello quantitativo ci siamo attestati come negli ultimi anni". Nelle scorse settimane è stato festeggiato il vino novello nel Lazio e in diverse regioni italiane.Qual è stata la produzione nella vostra cantina? "Per il novello la produzione avviene all'interno di ristoranti con degustazioni per i nostri clienti. Il novello che produciamo, per la caratteristica freschezza, è considerato un vino giovane, che non supera gli 11,5 °C, molto profumato e semplice da bere. La base del novello è la macerazione carbonica e il nostro novello è macerato al 100% in vasche di produzione. Viene fatta la macerazione in sovrappressione di anidride carbonica. Successivamente viene fatta la svinatura e la pressatura. A questo punto finisce la fermentazione; viene fatta la chiarifica del prodotto che viene messo nelle vasche termocondizionate per refrigerarlo a - 5° dove avviene la precipitazione tartarica. Qui avviene un successivo filtraggio fino all'imbottigliamento; viene filtrato a 0.45 micron e messo in bottiglie vuote tramite meccanizzazione. Esce il pallet già finito con i cartoni pronti per la spedizione. Attraverso un laboratorio interno curiamo sia la parte analitica che di controllo, tramite studi esterni facciamo analisi particolareggiate. Il novello 2006 si chiama "Note d'autunno" come tradizione e manterrà la grafica di sempre sulla bottiglia". eur:torrino:news 39 • Cantina Gotto d'Oro Incontro con il direttore commerciale dott. Luigi Tonet Ci diceva prima che i soci sono tutti piccoli o medi coltivatori: giusto? "I soci vanno da chi ha 2000 metri a chi ne ha 40.000. Ce ne sono di tutti i tipi". Come è stata questa vendemmia? "Ha due caratteristiche che vorrei rimarcare: il primo è che le quantità non sono state moltissime e questo ha giovato molto alla produzione, poi si tratta di un'annata di qualità con condizioni climatiche che hanno permesso di avere uve sane e con livello zuccherino ottimale". Ci sono piccoli aneddoti che ci può raccontare? "Mah, con tutti i soci e tutti i lavoratori stagio- Sig. Tonet, ci parli della storia della cantina. "Questa è una cantina cooperativa nata nel 1945; attualmente ha circa 400 soci conferenti e1600 ettari disponibili, un polmone verde inestimabile. Noi vogliamo mantenere la cultura vitivinicola della Capitale, unica realtà urbana completamente circondata da vigneti. Gotto d'Oro è stata la prima azienda ad imbottigliare e commercializzare vino in tutta Italia. Il nostro mercato di riferimento è quello della UE e del Nord Europa". Da qui c'è una visuale stupenda: parliamo del novello 2006 e della vostra tradizione. "Il novello per noi è un’abitudine soprattutto per quanto riguarda la ristorazione,con la quale noi abbiamo un rapporto privilegiato: poter presentare il Novello è un'occasione straordinaria di crescita sia per noi che per i nostri partners commerciali e non. Proprio per questo abbiamo deciso ormai da un po' di metterlo nella grande distribuzione. Si tratta ovviamente di un prodotto particolare, realizzato per metà a macerazione carbonica con tre uvaggi vinificati separatamente: Merlot, Syrah e Sangiovese. È di ottima struttura, fresco e ha i sentori tipici del Merlot e del Syrah". • Azienda Nicolini All'interno di una caratteristica grotta, dove un tempo veniva conservato il vino, abbiamo incontrato il titolare dell'azienda Nicolini: il sig. 40 eur:torrino:news nali che passano qui certo aneddoti non mancano. Qualche anno fa un socio, avendo una raccolta molto piccola, si presentò con una valigia nella quale c'era tutta la sua uva". Come si posiziona la cantina nel mercato dei vini laziali? "I vini laziali hanno da sempre una caratteristica fondamentale: l'origine vulcanica,con alte dosi di potassio e di sali minerali. La cosa bella è che da un pò di tempo a questa parte si coltivano uve rosse e si producono vini di straordinaria qualità, anche se non autoctoni come ad esempio lo Syrah". Vino Novello Incontro con Bruno Nicolini Bruno, giovane erede dell'attività intrapresa da Suo padre Ettore. Sig. Nicolini, ci parla della sua azienda? "Questa cantina nasce nel 1960 quando mio padre, Ettore Nicolini, ha fondato l'allora Cantina Nicolini. Mio padre iniziò a produrre il vino e a consegnarlo nei locali di Roma. Da allora l'azienda si è sviluppata e ora abbiamo un seguito nazionale. Produciamo diverse tipologie di vino: dal Doc Castelli Romani, Doc Frascati, Doc Marino ad una vasta serie di spumanti". La vostra produzione è nazionale. In cosa vi sie- te specializzati? "Siamo specializzati nella ristorazione, quindi, in vini fermi bianchi che produciamo direttamente nello stabilimento che abbiamo a Grottaferrata dove c'è tutta la vivificazione. Qui a Marino abbiamo creato una riproduzione storica di come si faceva il vino nella nostra cantina e poi al piano superiore abbiamo lo stabilimento di confezionamento e di imbottigliamento del prodotto". Ci troviamo all'interno di questa grotta caratteristica. Ce ne spiega l'origine? "La grotta viene utilizzata attualmente per visite come questa. E’ una pagina storica che abbiamo realizzato in circa 2 anni di lavoro sia per trovare i materiali sia per ricostruire il luogo. E' stata voluta fortemente da mio padre negli ultimi anni della sua vita perché aveva intenzione di lasciare il ricordo di un mestiere che ormai è cambiato. Una volta si portava il vino in questa zona per lasciarlo in fresco. Ormai con l'uso dei frigoriferi non si usa più. Ci sono bottiglie particolari , le abbiamo lasciate qui come ricordo, di circa 30 anni fa che si sono conservate perfettamente e che ancora oggi costituiscono un buon prodotto. La maggior parte sono vini spumanti". Parliamo del vino novello: ci troviamo qui per l'Istituto Vino Novello: quale la sua tradizione nell'azienda Nicolini? "Il novello ha una tradizione recente: sono circa 4 anni che imbottigliamo questo vino. I vitigni che lo costituiscono sono il Montepulciano e il Merlot,e quindi , abbiamo un vino abbastanza strut- • Cantina Silvestri Incontro con Alfredo Silvestri Signor Silvestri, ci parli della sua azienda. "La nostra azienda è familiare ed è composta da me, mio padre Dante e mia madre Beatrice; circa 25 anni fa ci siamo trasferiti qui a Lanuvio, dove abbiamo ottenuto anche una delle nostre più grandi soddisfazioni, ovvero la produzione di ottimi spumanti. Noi produciamo circa 800.000 bottiglie l'anno, ma privilegiamo il discorso qualitativo, e quindi abbiamo una distribuzione assolutamente mirata. Nonostante questo ci tengo a sottolineare anche la nostra presenza in campo internazionale, con il 30% della nostra distribuzione che viaggia verso l'estero. Siamo una realtà in crescita". Parliamo degli spumanti. "Gli spumanti sono il nostro orgoglio; abbiamo un Brut che è a base Falanghina e Chardonnay e credo che siamo gli unici a fare un blend del genere; inoltre abbiamo un altro spumante di carattere aromatico, che è una vera ricercatezza. Tra le altre cose abbiamo vinto anche dei premi a Valdobbiadene per gli spumanti". Quindi le uve vengono dalle vostre vigne? 42 eur:torrino:news turato. Si beve facilmente in quanto dolce e leggermente frizzante come quasi tutti i novelli. E' stato introdotto da poco come produzione perché richiesto dai clienti della nostra ristorazione che ci ha chiesto di colmare questo gap nel mese di novembre un po' particolare. Ci siamo impegnati non subito ma abbiamo preferito aspettare qualche anno per dare subito un prodotto di qualità che rappresentasse la nostra azienda". Quanto vino viene prodotto in media dalla vostra azienda? "La nostra azienda vende esclusivamente imbottigliato. Distribuiamo circa 350 mila pezzi l'anno direttamente da noi in tutto il Lazio e in tutta Italia attraverso una rete di corrieri. Viene distribuito principalmente il Doc Castelli Romani. Poi ci sono il Doc Frascati e il Doc Marino che sono le punte di diamante dell'azienda, due vini dermocondizionati: il Marino che ha più note fruttate alla vaniglia. Il Frascati invece che è composto da malvasia rimane più corposo e leggermente amarognolo. L'insegnamento di mio padre è sicuramente stato quello di produrre un vino di qualità ad un prezzo raggiungibile e alla portata di tutti. Il passo successivo è acquistare uva di ottima qualità e vino di ottima qualità li dove non riusciamo ad arrivare con la nostra produzione". Bruno Nicolini è un giovane che si è dedicato all'azienda di suo padre portando avanti i valori trasmessi, per produrre e commercializzare un buon prodotto. Vino Novello ] a cura di Valeria De Rentiis [ "Noi compriamo e selezioniamo gli uvaggi: il nostro enologo va nei luoghi dedicati e fornisce un protocollo di vinificazione grazie al quale noi otteniamo il nostro prodotto". Parliamo del Novello: quando avete iniziato? "Anche il novello per noi è motivo di orgoglio, perché siamo stati fra i primi nel Lazio a fare il novello e abbiamo raggiunto questa stagione le 40.000 bottiglie, cosa non trascurabile. Il nostro è un novello totalmente a macerazione carbonica, cosa molto importante perché è quel processo che rende un vino nuovo assolutamente apprezzabile in tutte le sue caratteristiche". eur:torrino:news 43 • Cantina Montefiascone La Cantina Montefiascone, in località Montefiascone, quasi al confine tra Lazio e Toscana, quest'anno ha festeggiato i 50 anni. Abbiamo incontrato il Presidente, da ormai vent'anni, Fabio Brugnoli Presidente Brugnoli iniziamo dalla storia antica di questa cantina La cantina è stata fondata nel 1956 dall'allora ministro Andreotti ed è una cantina di antichissima tradizione. L'EST!EST!!EST!!! è il vino bianco più antico d'Italia ed è un marchio nato in tutto il mondo, noto per la sua storia. EST!EST!!EST!! non è un vitigno ma è proprio la storia del vino. A Montefiascone c'è addirittura la tomba dello scopritore dell'EST!EST!!EST!! che risale al 1111, quando un vescovo tedesco che venne in Italia e si fermò a Montefiascone, trovò questo vino particolarmente buono a tal punto che fece scrivere dal suo servitore, sommelier Martino, tre volte la parola EST. Siamo una cantina cooperativa che raggiunge i mille soci, quindi importante. La collocazione è collinare. Il territorio è locato alla viticoltura di qualità. Siamo nel comprensorio di due denominazioni d'origine: l'EST!EST!!EST!!! di Montefiascone e il Colli Etruschi Viterbesi. Queste sono le due DOC importanti. Il Doc Etrusco Viterbese è più spe- • Cantina Pesoli Sig. Giulio, come è andata quest'anno la vendemmia? Devo dire che quest'anno è andato tutto bene, sia dal punto di vista della quantità che della qualità. Ci potrebbe descrivere la sua cantina e la storia che l'ha contraddistinta? La storia della cantina Pesoli è lunga quasi cento 44 eur:torrino:news Incontro con il presidente Fabio Brugnoli cializzato per i rossi e per i vini biologici perché questa cantina produce tre tipi di vini biologici tra cui anche il novello, che abbiamo prodotto anche quest'anno con uve biologiche. Questo è importante perché le uve biologiche hanno un grande vantaggio conservando gli aromi e i profumi nel loro contenuto. E' un po' come l'uva antica che produce molta meno quantità ma mantiene le caratteristiche organolettiche molto spiccate con un ottima qualità intrinseca del prodotto . Le tipologie sono moltissime: ventitrè, tra bianchi , rossi e Doc. Abbiamo una sola IGT e vini da tavola che sono un altro risultato importante perché nel mercato d'oggi, diciamo mirato al consumo di fascia bassa, il consumatore acquista dei vini da tavola che sono veramente di qualità e questo è un grosso vantaggio e premia il nostro lavoro. La cantina ha circa metà della produzione a Doc e l'altra metà a vini da tavola. E' sicuramente un risultato positivo. Qui dove ci troviamo, nel punto vendita, siamo riusciti ad aggregare gli agricoltori. Abbiamo solo prodotti che provengono dall'agricoltura, non industriali o altro; tutti prodotti tipici locali della nostra Tuscia. Questo è un po' il concetto in cui si muove questa cantina che predilige la tutela e la valorizzazione del territorio e dei nostri attori, che sono poi gli stessi agricoltori. Quali sono i vostri canali di distribuzione? I canali sono variegati, il più importante, dal nostro punto di vista organizzativo, è la grande distribuzione organizzata che però assorbe soprattutto la fascia medio-bassa di prodotto. Tutta la parte alta viene gestita attraverso i nostri punti vendita. Ne abbiamo 2: uno a Montefiascone e l'altro a Viterbo e naturalmente la fascia medio-alta ha quantitativi molto ridotti perché sono dei monovitigni autoctoni tra l'altro, per cui il prodotto ha un prezzo superiore e conviene anche al consumatore acquistarlo presso di noi a dei prezzi molto vantaggiosi. Per cui il consumatore ha un vantaggio nel rapporto qualità-prezzo. Questa è una delle strategie. Con la grande distribuzione ci spingiamo fin nel Nord-Italia nella linea di grandi supermercati sia italiani che internazionali. Quali sono le quantità prodotte? La nostra quantità va dai 5.400 a 7.400 tonnellate di prodotto per vendemmia. Utilizziamo delle tecnologie avanzate. Abbiamo recentemente acquistato una pressa soffice di ultima generazione che riduce della metà i tempi di trasformazione e di pressatura dell'uva col grande vantaggio che la pressione si è ridotta di un'atmosfera. Ciò significa che è un prodotto veramente fresco per fare dei lavori eccezionali. Questa tecnologia è tutta italiana: spinge l'uva in una gabbia cilindrica dall'interno verso l'eterno per tutta la superficie. Questa è stata un'innovazione molto importante. Ne abbiamo altre due soffici ma questa sta dando dei risultati veramente soddisfacenti. Presidente, parliamo del novello La produzione è migliorata quest'anno rispetto al passato perché lo abbiamo prodotto con delle uve pregiate: dal Merlot al Sangiovese e il Montepulciano. E' un prodotto con dei sapori nostri, 100% macerazione carbonica, con gradazione media, 11,5-12°. Abbiamo voluto creare un vino beverino per accompagnare la nostra dieta mediterranea. Infatti il nostro novello si lega bene anche ai legumi e non solo ai salumi, primi e carni. Incontro con Giulio e Olivia Pesoli anni, infatti si parte dal mio bisnonno per arrivare a mio nonno, mio padre fino a me. Diciamo che la nostra produzione è da sempre indirizzata verso le famiglie dato che per ora con la grande distribuzione abbiamo un rapporto non molto radicato. Da quanto tempo imbottigliate il novello e come crede che andrà quest'anno? Noi imbottigliamo novello da 6 anni ormai ma non ne produciamo quantità eccessive; la cosa che mi piace sottolineare è che il novello ogni anno sembra non piacere a nessuno, ma in realtà le cifre dimostrano ben altro gradimento. Le uve che mettiamo nel nostro novello sono Merlot, un po' di Montepulciano e Sangiovese, il tutto per confezionare un novello che si aggira attorno ai 12,5°. Sig.ra Olivia, lei si occupa della commercializzazione del vino: che tipo di distribuzione fate del vostro prodotto? Noi andiamo principalmente verso le famiglie e i Vino Novello negozi specializzati, dato che la nostra quantità è limitata. Il novello, in particolare, segue una commercializzazione su prenotazione: si va dai clienti abituali e sono essi stessi a dirci la quantità che desiderano ricevere. È un lavoro faticoso, ma speriamo che le grandi soddisfazioni dal punto di vista professionale e umano che raccogliamo siano presto accompagnate anche da gratificazioni economiche che ci permettano di crescere. Prosegue l'opera di riqualificazione del municipio Roma XII Dai ponti del Laurentino alla pulizia delle strade, tutti gli interventi della giunta Prestipino ] a cura di Sergio Di Mambro e Stefano Ursi [ Ad ormai 6 mesi dall'insediamento della nuova giunta nel municipio XII, presieduta da Patrizia Prestipino, si tirano le somme delle molteplici opere volte a riqualificare un municipio che, per tanti versi, è stato lasciato forse per troppo tempo all'abbandono. A cominciare dalla riqualificazione del Laurentino 38, Patrizia Prestipino spiega orgogliosa, le tappe della demolizione del X ponte, fortemente voluta dal Comune e dal Municipio: "Abbiamo partecipato direttamente alle fasi precedenti questo intervento svolgendo un importante ruolo di coordinamento e informazione nei confronti dei cittadini. In particolare, durante i momenti più delicati, il Municipio XII si è fatto mediatore tra le diverse parti coinvolte e ha coordinato, insieme al Comune di Roma, le operazioni logistiche e l'assistenza sociale nel corso delle operazioni di sgombero degli occupanti. In proposito voglio ringraziare gli uffici coinvolti, la Polizia Municipale e le forze dell'Ordine per lo straordinario sforzo compiuto affinché tutto si svolgesse al meglio. Il Municipio è stato il punto di riferimento dei cittadini e continuerà ad esserlo soprattutto ora, nella seconda fase, quella della riqualificazione e della rinascita del quartiere, che avverrà su nuove basi urbane, sociali e culturali condivise. Vogliamo veder rivivere il Laurentino" conclude il Presidente Prestipino "immeritatamente diventato simbolo di degrado e troppo spesso oggetto di pregiudizi". Il passo successivo all'abbattimento dei ponti sarà infatti quello di bonificare la zona valorizzando il patrimonio paesaggistico all'interno del quale è inserita. "Dopo la demolizione del IX ponte, che avverrà entro la fine dell'anno, il Laurentino sarà interessato dalla 'seconda fase' prevista dal Protocollo d'Intesa, ossia dalla Variante 11 al Piano di Zona 38 Laurentino"spiega l'assessore all'urbanistica del Municipio XII, Andrea Santoro -"la Variante, approvata dalla Giunta Comunale con la Delibera 222/06, prevede la destinazione delle cubature da realizzarsi a seguito dell'abbattimento dei ponti, a servizi, edifici a destinazione terziaria, commerciale e ricreativa. Queste cubature saranno localizzate principalmente lungo via Marinetti come anche la nuova piazza del quartiere". Prosegue anche l'intervento di decoro urbano del Municipio con le operazioni di pulizia straordinaria, iniziati dal Villaggio Azzurro. Nelle prossime settimane i cittadini saranno di volta in volta avvisati con apposita segnaletica, del giorno e dell'orario in cui avverrà la pulizia approfondita della zona .Gli interventi, realizzati in collaborazione con l'Ama, Ufficio Decoro urbano e Polizia Municipale, consistono nello pulizia approfondita di strade e marciapiedi su cui sono state installate paline segnaletiche con indicanti il divieto di sosta con rimozione e il giorno in cui si effettua la pulizia; operazioni di spazzamento, diserbo e lavaggio stradale, la rimozione delle affissioni abusive e il lavaggio delle scritte dai muri. "Da questo mese, dopo Villaggio Azzurro, anche i quartieri Torrino Nord e Colle di Mezzo saranno interessati dagli itinerari Protetti di pulizia, un programma straordinario che riguarderà, tra l'altro, un'arteria importante come Viale della Grande Muraglia" dichiara Patrizia Prestipino "Questa operazione richiede un notevole impegno di risorse economiche e umane da parte dell'AMA e del Comune, per questo chiediamo ai cittadini interessati di collaborare, rispettando i divieti di sosta indicati e aiutandoci a mantenere pulito il loro quartiere, che è un bene della collettività". I cittadini potranno consultare il sito del municipio per conoscere i giorni in cui avverrà la pulizia del proprio quartiere. eur:torrino:news 45 Natale: idee regalo in vetrina Da Buffetti tutto quello che serve per i vostri regali Siete stanchi di fare ore di fila per arrivare in centro e farvi travolgere dalla folla solo per avvicinarvi alle vetrine? Ebbene, quest'anno la soluzione è più vicina di quanto pensiate, infatti l'idea e il regalo che cercate lo troverete da Buffetti. Vi basterà arrivare a via della Grande Muraglia per scegliere in tutta tranquillità e fare dei regali che sicuramente lasceranno il segno. Anche l'azienda vuole il suo regalo Sempre più spesso oramai le aziende ci tengono a fare dei doni ai propri dipendenti e clienti. Buffetti sa bene quanto sia importante per un'azienda valorizzare la propria immagine e per questo motivo propone molte idee, per tutte le tasche e soprattutto per ogni genere di azienda: penne, portachiavi, complementi per l'ufficio, insomma tutto quello che può valorizzare l'ufficio e soprattutto essere usato per tutto l'anno. Penne in pole position Un'idea utile per gli amanti dei bolidi di Formula Uno, che non rinunciano mai alla loro passione: le confezioni regalo delle penne Ferrari. Il cofanetto è sagomato come il volante delle monoposto e all'interno una penna e un portachiavi. Agli amanti del golf è stata dedicata una penna davvero originale: una penna sfera che scrive anche inclinata, con uno speciale inchiostro resistente all'acqua. Anche uno dei classici oggetti per il regalo di Natale diventa da Buffetti un modo per sottolineare gusto e stile nella scelta dei particolari. Prestigiose penne sfera, roller e stilografiche Parker e Waterman e Mont Blanc completano la gamma delle idee regalo. ni con fotocamera si trasformano in una vera e propria macchina digitale con la quale registrare anche dei filmati. Oltre al software anche la linea e il design sono molto importanti. Ecco allora i due gioielli, che sicuramente andranno a ruba questo Natale: Ericsonn W 950 I e il Nokia N91. Il design non è importate solo per i telefonini. Oregon Scientific ha creato un'intera collezione di orologi, sveglie e barometri tecnologicamente avanzati e dal design moderno ed essenziale. Ecco quindi un regalo perfetto per gli amanti del design e anche per chi è costantemente in ritardo, in questo caso sarà utilissimo l'orologio che proietta l'ora sul soffitto per schizzare via dalle coperte in un secondo. Sempre attuali Per chi a Natale, vuole dare un tocco di stile ai propri regali, Buffetti è il posto ideale per trovare oggetti di piccola pelletteria, come portafogli, portabiglietti da visita e rubriche, ma anche borse porta computer e porta documenti oltre ad una vastissima offerta di agende e organizer. Le marche proposte sono fra le più prestigiose: Nava, Samsonite, Pieffe e Moleskine. Moleskine: la storia degli appunti Scrittori, artisti, giornalisti famosi da sempre hanno annotato tutti sul celebre Molskeine. Il piccolo block notes nero chiuso dal suo elastico è entrato nella storia del costume. Con gli anni nella stessa linea sono state create agende, blocchi per schizzi e tutto quello che serve a chi fa della scrittura un modo di vivere. Da quest'anno anche da Buffetti si possono trovare i celebri taccuini, per tutti gli scrittori in erba. Per gli amanti della tecnologia Se siete fra coloro che neanche a Natale vogliono rinunciare alla tecnologia, allora da Buffetti siete proprio nel posto giusto. A cominciare dai telefonini. Quest'anno i modelli di punta sono, nemmeno a dirlo, i videofonini TIM, con i quali videochiamare, inviare foto e immagini e con indirizzo di posta elettronica. Inoltre i telefoni- 46 eur:torrino:news Box: Informazioni Utili Indirizzo: Via della Grande Muraglia, 110 Telefono: 06.5220 78 04 - Fax: 06.5220 97 56 Orari di apertura: Lunedì - Venerdì mattina: 9,00 - 13,30 pomeriggio: 15,30- 19,30 Sabato mattina: 9,00 - 13,00 pomeriggio: 16,00- 19,30 A Dicembre aperto anche la Domenica Carte di Credito: Bancomat, Circuito Visa-Mastercard,Carta Sì, Diners. E-mail: [email protected] Web: www.buffetti.it dove potrete consultare il catalogo on line. Un viaggio lungo sei mesi Intervista a Patrizia Prestipino Presidente del Municipio XII ] a cura di Stefano Ursi [ Piazza Cina e a Largo Cannella, saranno il fiore all'occhiello di una periferia troppe volte dimenticata. Per quanto riguarda Viale America, ci sono i lavori di rifacimento del manto stradale, che aiuteranno sia i pedoni che gli automobilisti a percorrere in maggiore sicurezza quella strada così importante del nostro Municipio". Presidente di un Municipio di Roma. Ruolo a coefficiente di difficoltà elevatissimo se si pensa che questa entità territoriale consta delle dimensioni di una città media europea. Se poi si ragiona sul fatto che ci si trova all'inizio del mandato e che all'inizio i problemi di una giunta sembrano sempre moltiplicarsi su sé stessi, da qui si capisce la necessità di un viaggio-intervista come quello che ci apprestiamo a fare con Patrizia Prestipino, Presidente del Municipio XII. Il fine è capire cosa è stato fatto e cosa si sta facendo sul territorio, non solo per ragioni di carattere meramente concreto, e quindi, facilmente individuabili, ma anche e soprattutto per discernere quale sia la rotta che il territorio sta prendendo, letteralmente dove va un Municipio. Partiamo quindi per il viaggio e lasciamoci guidare dalle vive parole del Presidente. Presidente, siamo ad una ricorrenza importante: i sei mesi del suo mandato. Quali considerazioni preliminari si sente di fare e quali le priorità messe in risalto? "Devo dire che lo spirito è quello giusto, in quanto le cose da fare sono molte, ma noi siamo partiti con due idee in testa: il buon funzionamento degli uffici e la programmazione. Ci sono molti interventi da operare e noi stiamo lavorando mettendo in campo l'attenzione per il decoro urbano e la sicurezza; l'occhio è sempre vigile nei confronti della pulizia delle strade, del buon vivere dei cittadini alle cui tematiche giornaliere siamo molto vicini, il manto stradale con viabilità fluida. Abbiamo cercato di fronteggiare diverse emergenze e lo abbiamo fatto con il lavoro costante e preciso della giunta che con i suoi uffici alacremente studia soluzioni sempre nuove. Per quanto riguarda l'Eur voglio ribadire l'amore che noi nutriamo: il segnale sarà forte perché quest'anno il mercato natalizio a Viale America non ci sarà e andrà invece in periferia. Questi bei mercati, che andranno in Parliamo della grande centralità del XII Municipio che verrà: il Castellaccio Business Park. Qual è lo stato dell'arte? "Lo stato dell'arte è quello che vedete tutti. Le costruzioni procedono in maniera serrata. Noi amiamo definire quella zona la defence capitolina in quanto sarà la porta di accesso all'Eur City e appoggio al sistema congressuale della Nuvola di Fuksas, i cui lavori mi dicono essere in dirittura d'arrivo antro l'anno prossimo. Avremo lì lo spostamento del Ministero della Sanità, le due Torri più alte d'Italia in cui ci saranno anche residenze provate. Certo non si potrà non vigilare sulla viabilità, in quanto l'opera sarà eccezionale ma non ne dovranno in alcun modo ricadere gli effetti sui cittadini. Altro momento importante è la costruzione del sottopasso sulla Colombo, che unirà diverse realtà del territorio non solo come vie di comunicazione ma anche dal punto di vista delle strutture che verranno a nascere”. Parliamo di sociale e in particolare di prostituzione minorile; so che il Municipio ha in serbo un'iniziativa importante. Ne vuole parlare? "Siamo sempre sulla linea del Comune di Roma e del Sindaco Veltroni per risolvere questo problema, che è angosciante e avvilente per la nostra comunità, dato che si tratta di baby - prostitute. Credo che come istituzioni non possiamo voltarci dall'altra parte e dobbiamo risolvere bene il problema e in modo serio, per il semplice motivo che se andiamo a mettere una toppa in un punto, la zona da difendere diventa subito un'altra, e quindi, con i Vigili Urbani stiamo realizzando un’importante opera di bonifica via dell'Acqua Acetosa Ostiense, soprattutto delle strutture abusive dove si rifugiano coloro che sfruttano il traffico di queste ragazze. Stiamo cercando di disincentivare questo fenomeno e dal punto di vista sociale c'è un servizio forte di assistenza alla persona, con delle borse di studio e entrata facilitata al mondo del lavoro per queste ragazze che vengono dalla strada. Insomma, oltre a reprimere chi è stato sfruttatore bisogna anche, io credo, attuare una politica di reinserimento e di aiuto a chi è stato vittima". Parliamo ora di decoro urbano e di vivibilità delle strade: in particolare mi soffermerei su due aspetti, ovvero la pulizia delle strade e la correlata raccolta porta a porta. "Beh, direi che a questo si potrebbero aggiungere questi Itinerari di Pulizia Protetta che da settembre sono stati attivati in tre quartieri, Torrino, Villaggio Azzurro e Colle di Mezzo e che hanno dato risultati soddisfacenti. L'unico aspetto da mettere in rilievo è che in quel determinato giorno, pena sanzioni pecuniarie, i cittadini devono sgomberare le strade e collaborare con l'AMA e con il Comune. È un servizio oneroso ma tutti devono aiutarci, sono ancora troppe le multe che vengono elevate in quelle situazioni, quindi stiano tutti attenti ai cartelli. La raccolta porta a porta partirà l'anno prossimo e i cittadini tramite i comitati di quartiere e le amministrazioni di condominio sono stati già informati che verranno chiamati dal Comune e verrà loro spiegato cosa fare e quando; i cittadini saranno invitati a dividere i prodotti da gettare via in buste separate e a portare le stesse sotto casa, di modo che poi la nettezza urbana potrà venire a raccoglierle, un po' come si faceva agli albori della nostra comunità. È un esperimento importante e le soluzioni, dato che l'emergenza rifiuti è ormai un codice rosso e Malagrotta sta per chiudere, sono solo e solamente nella raccolta differenziata". Concludiamo con un'iniziativa che, per il suo passato professionale non potrà che vederla partecipe e organizzatrice insieme con il Municipio: il concorso letterario “Roma da Scrivere”. "Questo è un concorso letterario che nasce dai nostri uffici municipali per la cultura, che hanno ideato una gara per giovani e meno giovani che, nel ruolo di scrittori, parleranno della loro esperienza della città di Roma. La premiazione si svolgerà l'8 Dicembre all'interno della cornice della grande manifestazione Più libri, più Liberi. Sono sicura che vincerà il migliore. Ci tengo inoltre a ricordare un meeting delle scuole che si svolgerà il 12 e 13 Dicembre al palazzo dell'Arte Antica all'Eur: qui si farà rete scolastica e si mostrerà ciò che le scuole, da sole e silenziosamente possono fare. Ci sarà il Ministro dell'Istruzione Fioroni, il Presidente della Provincia Gasbarra e l'Assessore Regionale alla Formazione Silvia Costa. Allora si che le scuole faranno vedere ciò che sanno fare ed è molto, ve lo assicuro". Cancro a che punto siamo? 3° parte le alternative alla medicina ufficiale La radionica nella cura del cancro un punto di partenza e nuova speranza? (3° parte) ] a cura di Sergio Di Mambro e Fabrizio Piciarelli [ Continua l'intervista con il professor Genovesi, che con linguaggio semplice spiega fenomeni complessi permettendone a tutti la facile comprensione. "La fisica che è alla base di questo funzionamento si fonda sul principio di Bell, un fisico americano di origine inglese, che aveva studiato la comunicazione tra le particelle affini. Cosa s'intende quindi per particelle? Esse sono strutture che costituiscono l'atomo, composto da un nucleo centrale che comprende neutroni e protoni rispetto a particelle più piccole che sono gli elettroni. Le particelle affini sono quelle che fanno parte dello stesso atomo per cui due elettroni che gravitano sullo stesso orbitale sono particelle affini e così via. Bell ha studiato come le particelle affini possano entrare in comunicazione e mantenerla a prescindere dalla distanza che viene interposta tra di loro. L'esperimento che confermò la disuguaglianza di Bell, ripetibile, è consistito nel prendere due elettroni dello stesso atomo e sullo stesso orbitale, uno studiato a New York e l'altro a Parigi, ad 8000 km di distanza. Forse non tutti sanno che gli elettroni, oltre a ruotare intorno al nucleo, ruotano intorno al proprio asse e tale rotazione è detta spin. Elettroni sulla stessa orbita hanno spin opposto (rotazioni intorno al proprio asse opposte). Quindi i due elettroni dell'esperimento avevano spin opposto. Quello studiato a New York è stato spinto nella direzione opposta ed istantaneamente quello posto a Parigi ha cambiato spin simultaneamente senza aver ricevuto nessuna spinta, la direzione di rotazione si è invertita senza aver calcolato nessun vettore, cioè una latenza di tempo che intercorresse tra l'inversione della rotazione. È un'evidenza ripetibile, ed è eccezionale come possano le particelle comunicare tra di loro. E' un vettore con una frequenza non misurabile e qui rientriamo nell'ambito della "materia oscura" che è calcolata intorno al 90% di ciò che esiste ed è costituita da particelle non misurabili e non identificabili attraverso gli strumenti che abbiamo a disposizione ma che esistono matematicamente, altrimenti non si spiegherebbe nemmeno il rapporto gravitazionale tra i pianeti. Ci dobbiamo rassegnare all'idea che il 90% di ciò che esiste non è visibile e questo già dovrebbe dirci molto sulle obiezioni metafisiche. Sulla base di questa esperienza si fonda la radionica. Se facciamo una fotografia sulla lastra si evidenziano i fotoni emes- 52 eur:torrino:news si dalla persona in presenza di luce e che danno l'immagine. I fotoni che sono sulla lastra fotografica sono particelle affini ai fotoni che sono rimasti addosso a noi, quindi è chiaro che un intervento su questi fotoni può favorire una modificazione anche dei fotoni che sono presenti nel nostro organismo e per simpatia anche di altri elementi. A seguito dell'utilizzo della macchina di Callegari, prerogativa di pochissimi al mondo, sono state attivate ricerche e sperimentazioni sull'uso di una struttura a forma di antenna che emettesse delle frequenze non misurabili. (L'energia cosmica permette la vita ed è collegata alle configurazioni dei pianeti. L'antenna è un particolare strumento di captazione di energia cosmica che riconosce tramite un'apparecchiatura funzionante secondo i principi della macchina di Callegari con campi di risonanza energetica). A tali principi che antiche civiltà quali Egizi e Maya conoscevano e utilizzavano, si ispira l'attività dell'Associazione culturale Fulvio Di Pascale, che ha effettuato una impegnativa e innovativa sperimentazione, con esito positivo presso l'Università di Trieste. Tale esperimento è consistito nell'iniettare nei topi del- le cellule cancerose; precisamente si tratta di Topi CBA/CA iniettati intraperitonealmente con 2 x 105 cellule tumorali, linfoma TLX5, tali da produrre come effetto terapeutico sul paziente precedentemente diagnosticato dalla macchina. In pratica la fotografia consente la diagnosi e la stessa fotografia viene sottoposta all'effetto di queste frequenze che possiamo definire magnetiche e che hanno la capacità d'intervenire sui fotoni e attraverso i quali è possibile intervenire sull'organismo. Questo tipo di metodologia diagnostico-terapeutica è stata utilizzata soprattutto per il cancro, con effetti significativi proprio perché ci sono state numerose guarigioni. È chiaro che dal punto di vista della medicina tradizionale questo non ha significato, perché si tira sempre in ballo il discorso dell'effetto placebo, dell'effetto che la mente può avere e degli errori della diagnostica. In realtà questa sperimentazione è stata oggetto di attento esame da parte di ricercatori, tra cui il prof. Silvestroni, (tale esperimento è avvenuto grazie all'accordo di collaborazione tra l'Associazione culturale Fulvio Di Pascale e il laboratorio di Biofluorimetria dell'Università de- Professor Giuseppe Veronesi gli Studi di Roma "La Sapienza" di cui è direttore il prof. Silvestroni). La sperimentazione è avvenuta su cellule tumorali che hanno una certa capacità di crescita e la metà sono state fotografate secondo i canoni richiesti. La fotografia è stata sottoposta alle interferenze dell'antenna mentre l'altra metà è stata lasciata libera di proliferare. Abbiamo constatato che le cellule fotografate hanno smesso di proliferare mentre le altre hanno proseguito, e questo è estremamente positivo . Quanto è importante l'approccio psicologico e mentale per sconfiggere la malattia? "I casi di guarigione sono moltissimi ma nella mia esperienza ci sono casi di non guarigione soprattutto in persone che non nutrivano la speranza e l'ottimismo di non morire. Non avevano la speranza e il desiderio di guarire per la paura di morire. È chiaro che un gruppo di topi e un gruppo di cellule sono diversi da un individuo che ha a che fare con la propria mente. L'individuo Uomo è più complesso perché deve fare i conti con il suo universo mentale. L'effetto si ha sul piano sperimentale. Arrivare ad un addestramento di un certo tipo consente anche di evitare qualunque tipo di approccio terapeutico. Voglio citare un paziente di cui non farò il nome, un ingegnere a cui era stato diagnosticato un tumore allo stomaco e a cui vennero prospettati solo tre mesi di vita; gli venne proposto di curarsi con la chemio per vivere qualche mese in più, ma lui decise di partire per mare. Amava pescare e aveva a disposizione una barca. Fece quindi scorta di viveri e partì rifornendosi nei porti che incontrava. Dopo 6 mesi tornò a casa e visto che non era morto, come predetto, si fece controllare. Dalle analisi risultò che il cancro era regredito e i medici gli dissero che c'era stato un errore di diagnosi perché era impossibile che la malattia fosse scomparsa: secondo loro era stato diagnosticato un male che in realtà non esisteva. La cosa che mi rammarica è che una fetta di medici abbia una visione così miope delle cose del mondo. Sono convinto che ognuno di noi abbia una diversa visione del mondo, per usare una terminologia cara a Niestzche e a Wagner, ma aprire lo spazio di visione credo sia fondamentale, altrimenti si rischia di cadere in atteggiamenti totalmente integralisti. Pur di non ammmettere l'efficacia di un metodo non convenzionale i medici preferiscono dire che sono errori diagnostici. I metodi non convenzionali dovrebbero essere intergrati, in quanto solo l'integrazione delle procedure può dare degli effetti positivi. Gli approcci non convenzionali possono aiutare per gli effetti collaterali della chemioterapia e proteggere l'organismo dalle terapie allopatiche". L'argomento trattato è estremamente affascinante ed essenziale per la vita umana e merita ulteriori approfondimenti. Concludiamo citando Alexis Cartel che ha detto: "La scienza non deve rigettare alcun fatto, soltanto perché ancora non lo comprende e perché ancora non riesce a spiegarlo". Bibliografia • De Divina Proporzione, la Summa de Aritmetica, Geometria, proporzioni et proporzionalite di Frà Luca Pacioli. • Testi e dipinti, di Leonardo Da Vinci • Il cancro è un parassita, di Fulvio Di Pascale • Il Principio di Scambio, di Severi e Pannaria • Prime pagine di storia della fisica nuova di Francesco Pannaria, estratto da "Il Chimico" Organo della Federazione Nazionale dei Chimici, Anno IX, Novembre-Dicembre 1960 n.11-12 • Il significato della realtà del Professor Tiziano Cantalupi, "Gruppo Conoscenza" Università di Pisa e Firenze. • The book of squares, di L.P. Fibonacci • La Radioestesia applicata alla Medicina, di Mons. Dott. Fernando Bortone • Radionica e Radiobiologia,di Giambattista Callegari Incontro con Patrizia Mizzon Presidente dell'AIAN ] a cura di Stefano Ursi [ Prof.ssa Patrizia Mizzon Presidente, che cos'è l'AIAN? "L'AIAN è l'associazione italiana assistenza malati neoplastici, che da anni si occupa di assistere e dare supporto a quei pazienti che scelgono la Multiterapia DI Bella". Dopo la morte del professor Di Bella, com'è andata avanti la ricerca? "Della ricerca si sta occupando strettamente il figlio del Professore, il dott. Giuseppe Di Bella; uno degli atti fondamentali di questa persistenza alla ricerca è la fondazione della SIBOR, società biologica di ricerca oncologica che si occupa di terapia biologica del cancro e comprende medici di ogni livello e grado, anche medici ospedalieri, come il Prof. Pianezza, Israel, Iacobelli, Norza e altri". Come viene applicato il protocollo Di Bella? "Il protocollo viene applicato come da indicazioni del Professore, ora ci sono dei medici che continuano ad applicarlo e a seguire i pazienti che ne fanno richiesta". Qual’è il riscontro sui pazienti? Ci sono guarigioni? "Se noi siamo qui da dieci anni è perché i pazienti ci sono e la terapia su alcune patologie è quella innovativa: in alcune strutture ospedaliere, tra l'altro, dei farmaci della vengono prescritti da medici che praticano la teoria ufficiale". Qual è il lasso di tempo per il quale un paziente sottoposto alla cura può sopravvivere? "Questo non è possibile quantificarlo, ma sicuramente abbiamo notato che dei pazienti affetti da determinate patologie hanno con la cura Di Bella dei vantaggi notevoli e anche a coloro che si trovano purtroppo in fase terminale si da una speranza di vita migliore". Quale assistenza di trova ad avere un malato che si rivolge all'AIAN? "L'assistenza è di tipo informativo innanzitutto, ovvero si mette il paziente al corrente della scelta che sta facendo e lo si fa consultare col medico che pratica la cura. Solo dopo che il paziente avrà saputo, compreso e valutato vantaggi e svantaggi della cura tradizionale e della cura Di Bella potrà, in tutta coscienza e autonomia, scegliere cosa fare e a chi affidarsi. Dopodichè gli verranno date tutte le indicazioni sui farmaci e il loro reperimento nonché sulle caratteristiche generali della cura. Con questo voglio solo dire, e concludo, che la nostra abitudine è quella sempre di rispettare sempre la libertà di cura, principio che è stato professato dal Professor Di Bella e che noi continuiamo a seguire". Presidente, parliamo dei farmaci appunto; tempo fa i problemi erano il costo e il reperimento, cosa è cambiato? "Oggi i prezzi sono crollati, all'inizio la somatostatina aveva dei costi inaccessibili; crollato il brevetto e prodotta la somatostatina anche per uso galenico, la fiala che allora costava 500.000 lire, oggi costa solo dodici euro, quindi l'accessibilità della terapia è più alta, anche se per una famiglia normale con un reddito normale la spesa arriva intorno agli 800 euro al mese, cosa che a lungo andare può iniziare a pesare". Questo crede sia un frutto anche delle innumerevoli battaglie che l'AIAN ha sostenuto? "Sicuramente noi dal 1997 abbiamo condotto questa battaglia durissima e avevamo il problema del reperimento delle risorse economiche per i farmaci, sia per noi che per i nostri parenti; infatti non dobbiamo dimenticare che tutte le persone che conducono insieme a noi la lotta sono malate o parenti di altre persone malate. Da allora molto abbiamo camminato, ma ancora c'è da fare, probabilmente in misura enormemente maggiore di quanto già ottenuto". eur:torrino:news 53 Lorenzo Lotto 1480 Venezia - 1556 Loreto ] a cura di Rossana Bartolozzi [ Artista di profondissima spiritualita' e sensibilita' artistica, ebbe purtroppo una vita molto travagliata e scarso riconoscimento dei suoi meriti, che, pur in un periodo in cui tra Venezia, Firenze e Roma eccelsi pittori rilucevano di luce propria, avrebbe senza ombra di dubbio dovuto avere. Alla ricerca continua di quel successo a cui giustamente ambiva, si sposto' frequentemente dalla natia Venezia, a Treviso e nelle Marche, dove ebbe modo di produrre opere di strepitosa bellezza. Le opere marchigiane consentono oggi una analisi dell'evoluzione del suo operato artistico, tant'e' che proprio le Marche quest'anno celebrano il 450° anniversario della sua morte avvenuta a Loreto. Tuttavia, nel corso degli anni, nel suo perenne peregrinare, ritorno' a Venezia, dove l'impatto con l'astro nascente di Tiziano, portatore di gioia e sensualita', fu durissimo. Difatti a Venezia, dopo 20 anni di assenza, trova un mondo ostile, poco incline ad affidargli delle committenze. Il suo destino sara' proprio tornare nelle Marche,dove cocludera' la sua esistenza, grama e di scarse soddisfazioni. Si contentera' di compensi esigui, spesso affidandosi alla generosita' del committente. Ad Ancona, per far fronte alle pressanti necessita' economiche,aveva organizzato un'asta di tutte le sue opere che fu fallimentare. Quindi, di fronte a tanta delusione e all'incom- 54 eur:torrino:news prensione del pubblico, decide di farsi oblato, ritirandosi a Loreto dove il governatore del Santuario gli assicura vitto e alloggio.Nel frattempo, mentre risiedeva ad Ancona, aveva iniziato a redigere un libro delle spese, dove annotava, come in un diario, le commissioni, i quadri venduti, le entrate e le uscite. In questo modo si e' potuto conoscere anche la natura intima di questo grande artista, che si e' tardivamente consegnato alla storia, dopo una vita difficile, e, grama.Dopo secoli di oblio, finalmente gli e' stato riconosciuto un ruolo di primo piano, specialmente dopo le ultime mostre di Washinton,Bergamo e Parigi. La formazione dell'artista si compie indubbiamente in ambito veneziano, dove attua le sue esperienze giovanili e ove fiorisce la sua originalita' di pittore indipendente dai grandi maestri del suo tempo. Guarda a Giovanni Bellini, ad Antonello da Messina, al Durer; piu' in la' assimilera' anche la pittura un po' visionaria del senese Beccafumi, in un tracciato di esperienze che lo porteranno ad una pittura raffinata, di luminosita' cangiante,intensa, quasi anticipatrice della luce caravaggesca. Nella sua ricerca del sapore della materia, dell'evidenza maniacale dei tessuti, quasi palpabili, nella gestualita' dei suoi personaggi, l'artista e' anticipatore del '600. La sua grande esperienza pittorica rende l'imma- gine di un uomo che ha saputo guardarsi intorno, assImilare quanto gli altri avevano fatto prima di lui ed elaborare una pittura preziosa, a volte romantica, dalla spazialita' prospettica e dai toni intimi ed affettivi. 56 eur:torrino:news Loretta Sebastianelli Triade ordinalo sul sito www.romalive.tv Triade è una trilogia poetica giovane e profumata. Loretta Sebastianelli racconta con versi vicini alle persone, non ermetici, la sua visione della vita. Una visione vicina alla sensibilità di tutti noi. Con il suo versificare ci mostra una finestra su un mondo a volte ostile verso la poesia, classificata troppo spesso noiosa. Questo libro è una stimolo a vedere la bellezza delle cose, a scoprire visioni metaforiche dell'amore e della passione che, poesia o no, fanno sognare e soffrire tutto il mondo da sempre. Postfazione di Patrizia Cimini. Un libro che si legge tutto d'un fiato. "…Figlia di tutto questo importante passato la poesia di Loretta Sebastanelli si cimenta in un circo a tre piste, su cui far correre cavalli, elefanti e tigri. Non usa solo il verso libero, prova i giochi di assonanze, paronomasie e ossimori, e rubando il mestiere ai musicisti del passato che introducevano improvvisamente colpi di piatti dove l'armonia non li chiedeva per svegliare il pubblico, chiude o apre il suo versificare con improvvisi cambiamenti di rotta che ri-prendono l'attenzione del lettore…" Loretta Sebastianelli Nasce in provincia di Roma il 3 giugno del 1974. La passione per la scrittura che l'accompagna sin dal diario segreto dall'infanzia, nel tempo si è rafforzata: in special modo, la poesia è la sua forma d'espressione preferita. Grazie ai concorsi Fonopoli, Navigando nelle parole, Premio Internazionale Letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte, Una poesia per emergere, le sue poesie sono state inserite nelle rispettive antologie. La pubblicazione in una miniantologia poetica e nell'annuario 2005 è a cura della casa editrice Progetto Cultura. Partecipando alla V edizione del Premio Internazionale: Una Rosa per Santa Rosa, riceve Diploma d'Onore per la composizione di Limerik e Calligramma a tema. Significativo il concorso Elsa Morante, dove si è classificata al primo posto.E'amante della bellezza sommersa in tutte le sue forme, dell'Art Nouveau, delle liriche d'amore, della Luna e della musica, con particolare devozione al pianoforte. Scrive di notte, saluta il nuovo giorno prima di andare a dormire e non esce mai di casa senza un oggetto viola indosso. Triade è la sua prima silloge 63 pagine - €. 10.00 Cosimo Cellammare Al di là dei mulini a vento ordinalo sul sito www.romalive.tv Crimini compiuti in nome di Dio. Il libro analizza la metafora del combattimento contro i mulini a vento di Don Chisciotte. Egli vede costantemente nemici che esistono solo nella sua immaginazione. E' storicamente attendibile il fatto che la Chiesa istituzionale abbia continuamente ricercato i suoi "mulini a vento" contro cui scagliarsi? Una paranoica, folle ricerca senza soluzione di continuità di nemici contro cui combattere: musulmani, cristiani, ebrei. Eretici e minoranze religiose. Intolleranza, fondamentalismo e assolutismo hanno portato il cristianesimo ad applicare nei secoli metodi coercitivi e lesivi dei diritti umani, nonché crimini compiuti in nome di Dio. A questa onnipresente ricerca del nemico si ispirano; le crociate, l'Inquisizione, la tortura, i roghi, la persecuzione degli eretici e l'antisemitismo. La pretesa "giusta causa voluta da Dio" della Chiesa e dei papi, è stata sovente pretesto del desiderio di potere e giustificazione di ogni sorta di barbarie. Il testo, oltre alla documentata ricerca storiografica dei grandi eventi epocali summenzionati, analizza le ricadute psico - sociologiche e confuta le tesi revisioniste. Potranno mai i numerosi "mea culpa" dei papi legittimare anche i silenzi in relazione all'Olocausto, gli scandali della pedofilia, il soffocamento dei diritti umani, i crimini passati e recenti? 518 pagine - €. 21.00 Giorgio Mambretti e Jean Séraphin La medicina sottosopra E se Hamer avesse ragione? ordinalo sul sito www.romalive.tv Osannato dai malati, osteggiato dall'Ordine dei Medici, il dottor Hamer colleziona lauree ad honorem in medicina in certi Paesi, e processi in altri, oltre a riempire periodicamente le cronache dei quotidiani di mezza Europa con le sue vicende. Oncologo e ricercatore, basta il suo nome perché nel mondo della Sanità si assista a una levata di scudi... ma le sue casistiche di guarigione delle malattie degenerative sono impressionanti, tali da far vacillare l'edificio della medicina ufficiale... E il dubbio di molti è che il suo sistema sia così osteggiato proprio perché urta gli interessi delle Holding farmaceutiche... Come può essere che una grave malattia come il cancro sia il tentativo del cervello di "riparare" (e quindi di guarire) un trauma subito? E che basti individuare il trauma e "disfarlo" perché il cervello receda dalla sua azione "riparatrice", arrestando quindi la proliferazione delle cellule cancerose? E come possiamo individuare rapidamente questo trauma? Gli Autori, da anni studiosi del metodo Hamer, ce lo spiegano in quest'ottimo libro (l'unico in Italia aggiornato ed esauriente sull'argomento), scritto in modo che tutti lo possano capire, con l'aiuto di argute vignette. 117 pagine - €. 8.50 eur:torrino:news 59 Cathy O' Brien e Mark Phillips Accesso negato alla verità ordinalo sul sito www.romalive.tv Il sottotitolo di questo libro, recita "Una vera storia di controllo della mente umana". Per cercare di capire meglio di cosa si tratti, sul retro leggiamo: "Accesso negato racconta la storia di Cathy O'Brien, vittima insieme alla figlia Kelly, di un programma di controllo mentale della CIA chiamato MK Ultra, e di Mark Philips, ex membro dell'Intelligence che salvò le due donne dagli abusi mentali e fisici a cui erano sottoposte". Una storia vera, quindi, che ha il potere di fornire informazioni dettagliate, in ben 575 pagine, su come la CIA abbia operato il controllo mentale e anche fisico, di alcune persone, allo scopo di formare agenti segreti, in grado di eseguire tutti gli ordini senza ribellarsi. "Accesso vietato per ragioni di sicurezza nazionale", si legge nella prefazione, "è una semplice disposizione di legge del governo federale statunitense che ha l'effetto pratico di impedire agli Americani e ai loro alleati di mettere sotto accusa quei politici che si rendono responsabili di gesti criminali". E' questa la storia di Cathy e di sua figlia Kelly. "Nel 1988, io e Kelly - si legge nelle prime pagine - prima che Mark Phillips ci salvasse liberandoci dalle grinfie del pro- getto Monarca MK-Ultra della CIA, avevamo sperimentato solo una forma di esistenza: il controllo mentale assoluto". Una volta presa coscienza della sua situazione, Cathy decide di porre fine alla spirale di violenza che l'ha coinvolta per anni. Si informa, manda avanti una inchiesta, cerca di recuperare i documenti segreti che parlino di questi programmi di controllo mentale. Tutto quanto è documentato in questo accurato libro-verità. Una storia sorprendente, che, se non fosse tragicamente vera, sembrerebbe quasi un libro di fantascienza. 575 pagine - €. 16.50 Maurizio Blondet Chi comanda in America ordinalo sul sito www.romalive.tv II presente saggio è il logico sviluppo di "1 1 Settembre colpo di stato in U.S.A.", in cui si ipotizza lo scenario non di un attentato, ma di un putsch. In "Chi comanda in America" si analizza chi sono i componenti principali dell'establishment U.S.A.; in questo paese, per esempio, viene istituita una festa nazionale per celebrare il compleanno del rabbino capo della potentissima setta Lubavitcher e il ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, ha inaugurato un'inquietante `privatizzazione" del Pentagono (mercenari privati, a con- tratto, formano ormai il 10 per cento della forza armata spiegata sui teatri di guerra, dall'Afghanistan all'Irak); la strategia militare è appaltata a istituti di ricerca privati, come il Defence Policy Board dell'americano israelita Richard Perle. Ora, Richard Perle (già dirigente della Soltam, fabbrica darmi israeliana) siede con il numero due del Pentagono Paul Wolfowitz e col numero tre, Douglas Feith, in un'altra "fondazione culturale" privata: il Jewish Institute for National Security Affairs (ANSA). Qui, con i "consiglieri strategici" privati e filo-israeliani, compaiono generali e ammiragli che presiedono i consigli d'amministrazione delle grandi fabbriche di armamento a con- tratto per il Pentagono, il cosiddetto complesso militare-industriale. Nel JINSA si annodano le volontà politiche convergenti, l'abitudine alla segretezza, l'ideologia guerrafondaia, la disponibilità di mercenari tecnologicamente avanzati e - soprattutto tecnologie militari e top secret che possono trasformare un Boeing di linea in un proiettile volante teleguidato, solo modificando il software del pilota automatico. Insomma, le competenze necessarie per attuare gli eventi dell' 1 1 settembre e realizzare, dietro la maschera dell'attentato "arabo", un colpo di Stato. 186 pagine - €. 13.00 Dott. Heinrich kremer Sistema immunitario e vaccinazioni ordinalo sul sito www.romalive.tv Heinrich Kremer, dal 1981 all'88, è direttore medico della clinica specializzata per tossicomani della regione di Berlino, Brema, Amburgo, Schleiring-Holstein e Bassa Sassonia. Le sue specializzazioni principali sono: riabilitazione psicosomatica, ricerca clinica e profilassi di infezioni. Nell'ottobre dell'82 effettua la prima prova clinica dei vaccino dell'epatite B e successivamente, in Germania, la prima prova clinica dei test di anticorpi dell'HIV. Nel 1988 si dimette per disaccordo sulla politica per le droghe, i vaccini e l'AIDS. È perito, professore e redattore indipendente in medicina sociale e conduce ricerche su droghe e AIDS e medicina dell'AIDS. Dal '95 al '99 è stato membro del "gruppo di studio su immunità e nutrizione", diretto dal Dott. Alfred Hassig. "Negli ultimi dieci anni vi è stata una rivoluzione silente nel campo della ricerca immunologica, sto parlando della ricerca della medicina ufficiale. Le conseguenze, i risultati di queste ricer- che, invece, hanno avuto minime ricadute nella pratica quotidiana a livello medico scientifico. Per quella che è la mia esperienza posso dire, abbastanza tranquillamente, che la maggior parte dei medici non conoscono le acquisizioni più recenti a livello della ricerca in campo immunologico. Tuttavia i risultati di queste ricerche hanno un effetto determinante anche sii quella che sarà la prassi nel campo delle vaccinazioni, e gli effetti sono sia di tipo diretto che di tipo indiretto". 98 pagine - €. 9.50 eur:torrino:news 61 CEDOLA D’ORDINE Compilate la parte sottostante, affrancate e spedite in busta chiusa pagamenti • I pagamenti posso essere effettuati direttamente con carta di credito, a mezzo bonifico bancario anticipato presso: Cognome Nome Via Cap Città Tel. Fax Provincia E-mail Partita IVA n° N° copie Service & Business 2001 s.r.l. BANCA Sella Agenzia Roma 1 c/c n. 000902822340 ABI 03268 CAB 03201 CIN T N° (solo se desiderate la fattura) Titolo Prezzo bonifico su conto corrente postale: intestato a Sergio Di Mambro c/c postale n. 67231753 • oppure in contrassegno pagando al corriere al ricevimento del pacco, il totale dell'ordine, più € 3,50 per la quota fissa di spedizione. Ci riserviamo circa 5 giorni prima di spedire la merce (il tempo di ricevere e controllare il pagamento); per velocizzare la prassi, sarebbe opportuno che ci venisse comunicato tramite Fax al numero 06233231706 o via email all'indirizzo [email protected] il n. di CRO dell'avvenuto pagamento. Totale • Gli ordini provenienti dall'estero, vanno effetuati via email all'indirizzo [email protected] indicando nella stessa il titolo, il numero dei libri interessati, la vostra residenza e la modalità di pagamento che si desidera utilizzare (a mezzo bonifico bancario o con versamento su c/c postale). Le tariffe postali internazionali variano da paese a paese, per tanto riceverete in risposta all'ordine una email con il dettaglio dei costi che dovrete sostenere. E se ordini in contrassegno SPESE DI SPEDIZIONE POSTALE GRATUITE PER ORDINI SUPERIORI A € 40.00 Pagherò al corriere o al postino, al ricevimento dei libri, l’importo dovuto più le eventuali spese di spedizione (spese postali € 3,50) La consegna viene effettuata tramite corrieri ed è quindi necessario il n.di telefono. Fax ed E-mail ci permettono di comunicare con voi rapidamente nel caso sorgesse qualunque problema. 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