La Concimazione dell’Olivo
Indicazioni pratiche
Il Terreno
Caratteristiche chimico fisiche
del terreno
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Particelle del terreno:
>di 2 mm >scheletro
>2 mm e maggiore di 0,2 mm sabbia grossa
>0,2 mm e <0,05 mm sabbia fine
>0,05 mm e < di 0,002 mm limo
>0,002 mm Argilla
Fertilità dei terreni
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I terreni naturali, non concimati debbono la loro fertilità
alla sostanza organica contenuta e in minor misura
all’origine delle rocce:
Terreni ciottolosi trattengono poca acqua e hanno
pochissima S.O.
Terreni sabbiosi , poveri in S.O. trattengono poca acqua
Terreni limosi, poveri di elementi e non strutturati
tendono a formare una crosta superficiale
Terreni argillosi: buona fertilità ( K) ma deve essere
lavorato altrimenti diviene asfittico
Altri elementi della fertilità
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pH , CSC , Calcare tot. e Attivo, S.O.
Azoto (N)
Fosforo (P)
Potassio (K)
Calcio (Ca)
Magnesio (Mg)
Ferro (Fe), Boro, (B)
Principi della concimazione
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Funzioni degli elementi nutritivi principali
Azoto: stimola la crescita e la produzione della
pianta (la forma di N è Importante)
Fosforo:elemento che interviene nella divisione
cellulare,nella crescita delle radici, nello sviluppo
dei tessuti meristematici
Potassio:elemento che regola il metabolismo
degli zuccheri, favorendone l’accumulo sotto
forma di amido, e controlla la lipogenesi
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Il principio della restituzione
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Il principio della restituzione si applica alle piante
adulte e produttive
Si basa sul concetto che dobbiamo restituire al
terreno tutto quello che abbiamo asportato con le
varie operazioni colturali (raccolta , potatura ecc.)
In caso di nuovi impianti la restituzione non è a
regola sufficiente, bisogna portare il terreno alle
condizioni migliori per accogliere la pianta
(concimazione di fondo)
Analisi del terreno
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In qualsiasi caso è comunque consigliata una
analisi del terreno
Integrare il terreno
parametri
pH
Azoto Tot.
S.O.
Fosforo
Potassio
C.S.C.
Argilla
Limo
Sabbia
analisi
5,2
1,3 /mille
2,21
2 ppm
158
10,3
25,9
21,8
52,3
consigliati
6,8-7,5
1-1,6
1,5-2
17-39ppm
120-180
10-20
15-25
20-40
40-60
Quanto integrare?
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Consideriamo nel caso precedente il fosforo
Bisogna sapere quanto terreno dobbiamo
considerare e che tipo di terreno .
Consideriamo un terreno di medio impasto
D.A. = 1,3
Profondità del terreno 0,4
Per Ha sono 4.000 m3 x 1,3 = 5,2 mil. di
kg/ha
Abbiamo 2 ppm dobbiamo averne 20
differenza 18
Per reintegrare dobbiamo moltiplicare 18 *5,2
mil. Ovvero 93,6 kg di fosforo espresso come
P2 O5
Pari a 2 ql circa di perfosfato triplo
Asportazioni della pianta
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Nella concimazioni di produzione con terreni ben
dotati bisogna tenere invece in considerazione le
asportazioni della pianta
In generale un oliveto di 400 piante potato
regolarmente asporta in produzione
30 Kg di Azoto
20 Kg di P205
50 Kg di K2O
E più in particolare un ql di olive asporta
0,9KgN, 0,2 P, 1,o di K, dunque sapendo la
produzione effettuata e aggiungendo un 20-30 %
per le potature si può calcolare i concimi da
restituire
Esempio di calcolo di una
concimazione
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Il calcolo di una concimazione si effettua sapendo
la differenza tra dotazione del terreno e livelli
ottimali degli elementi nel suolo , sommando a
questi le asportazioni dovute alla produzione e
potature. In formula:
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Kg elemento= M * (Ts-Ta) *C+(ql prod+ql prod*0,3)*asp. spec.el.
 Da considerare apporti e perdite in funzione
dell’ambiente
Carenze ed eccessi
Macroelemen
ti
Azoto (N)
Fosforo (P)
Potassio (K)
Calcio (Ca)
Magnesio (Mg)
Zolfo (S)
Funzioni
Elemento importante per la
crescita della pianta. Svolge
azione determinante nella sintesi
di amminoacidi, proteine, acidi
nucleici e clorofilla. Interviene
indirettamente
alla sintesi
Elemento
importante
per degli
la
elaborati. della pianta coinvolto
fisiologia
in molti processi biochimici e
fisiologici (respirazione,
metabolismo dei glucidi,
organicazione dell’azoto,
trasporto energetico, ecc.). entra
nella composizione degli acidi
nucleici, nucleotidi, fosfolipidi,
Interviene
nella
delle
proteine, ecc.
E’sintesi
costituente
proteine
e
dei
glucidi,
nello
delle membrane cellulari.
scambio ionico, nella
traspirazione (nel determinare il
potenziale osmotico), funge da
catalizzatore in reazioni
enzimatiche.
Partecipa alle attività
enzimatiche, entra nella
formazione delle proteine,
favorisce la lignificazione dei
germogli migliorandone la
resistenza
al freddo.
È
costituente
della molecola
della clorofilla. Interviene
nell’assorbimento dell’azoto,
nella fotosintesi, nella
formazione di amminoacidi e
vitamine. È essenziale per la
Costituente
essenziale
di alcuni
sintesi di grassi
e zuccheri.
amminoacidi, coenzimi e
vitamine. Partecipa ai processi
relativi al ciclo dell’azoto e alla
sintesi dei carboidrati.
Eccessi
Diagnosticati visivamente:
lunghezza dei rami; dimensioni,
colore e durata delle foglie. Le
foglie risultano di colore verde
intenso. Può ritardare la
maturazione e limitare la
fruttificazione. Deprime
l’assorbimento del potassio.
Non sono stati riscontrati casi
di eccesso; eventuali problemi
di antagonismo possono
insorgere sull’assorbimento di
alcuni microelementi (ferro,
boro, zinco, rame, ecc.).
Determinano antagonismi
nell’assorbimento del magnesio
e del ferro.
In terreni molto ricchi di
carbonato di calcio induce la
“clorosi ferrica”
Molto rari.
Non conosciuti
Carenze
Diagnosticati visivamente:
sviluppo dei rami stentato,
limitata differenziazione delle
gemme a fiore, colore verde
pallido delle foglie, frutti poco
sviluppati.
Non compaiono in
coltivazione; eventuali carenze
riducono la crescita,
determinano produzioni ridotte
per limitata differenziazione e
allegagione, foglie piccole,
necrosi fogliare, filloptosi.
Limitano produttività e qualità
dei frutti. Provocano
disseccamento alle foglie e agli
apici vegetativi, formazione di
piccoli
frutti. minore sviluppo
Rara; provoca
radicale, ritardi nella
maturazione, decolorazioni
(verde chiaro) delle foglie
apicali, tacche decolorate sui
frutti, abscissione delle gemme
e modifiche strutturali delle
foglie. provocare clorosi e
Possono
caduta delle foglie ad eccezione
di quelle apicali. Le carenze
sono dovute anche ad eccessi di
Ca e K.
Rare e determinano clorosi
degli apici fogliari e minori
sviluppi.
Sintomi
di
carenza
Microel
Funzioni
Eccessi
Carenze
Boro (B)
Interviene nell’induzione autogena,
terminabilità del polline,
nell’allegagione e nell’allungamento
del tubetto pollinico. Partecipa al
trasporto degli zuccheri e al
metabolismo dei fenoli.
L’olivo risulta meno sensibile al
boro rispetto ad altre piante. Si
rilevano malformazioni gli apici
vegetativi.
Necrosi del floema, bassa
terminabilità del polline,
deformazione del frutto, apici
vegetativi con internodi accorciati,
clorosi fogliari.
Rame (Cu)
Partecipa al metabolismo dei
carboidrati e nella lignificazione.
Cofattore in enzimi ossidoriducenti.
Apportato con trattamenti può
determinare danni ai tessuti corticali.
Si accumula di preferenza nelle
radici ove può determinare necrosi.
Ferro (Fe)
Partecipa alle reazioni di
ossidoriduzione. È costituente di
enzimi e proteine.
Non conosciuti
ementi
La sua funzione è legata alla
fotosintesi e al controllo della
respirazione (ad alcuni processi di
ossidoriduzione).
È costituente della nitrato-riduttasi
ed è indispensabile nel metabolismo
dell’azoto.
Poco studiate nell’olivo. Possono
determinare sterilità del polline,
sviluppo stentato, arrossamenti e
necrosi delle foglie.
I sintomi da carenza sono associati
ad elevati contenuti di calcare attivo
o alla reazione alcalina della
soluzione circolante (clorosi ferrica).
L’olivo è specie tollerante a tale
evidenza.
Non studiati nell’olivo, potrebbero
determinare in terreni acidi e/o
asfittici fenomeni di tossicità.
Carenze studiate in vitro provocano
clorosi simili a quelle ferriche.
Non determinati
Non determinate
Zinco (Zn)
È coinvolto nel metabolismo dei
carboidrati e della sintesi proteica.
Non determinati
Carenze possono provocare effetti
simili alle deficienze di azoto,
germogli a rosetta e frutti mal
conformati e soggetti a cascola.
Cloro (Cl)
Importante nell’osmoregolazione
per l’evoluzione fotosintetica
dell’ossigeno e nei movimenti
stomatici.
Tossicità possono verificarsi nei
suoli salini.
Non determinate
Manganese (Mn)
Molibdeno (Mo)
Tipi di concimi
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Concimi semplici
Concimi complessi
Organo Minerali
Ammendanti
Letame
Chiarimenti
sulla potatura
Le branche fruttifere
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Incontro del 2007 con Dott.Tosi