La percezione L’ambiente e il sistema cognitivo La percezione • un argomento tradizionale del pensiero occidentale – esiste una realtà esterna indipendente dal soggetto? – come fa l’uomo a percepire il mondo? • tradizionalmente, due tipi di risposte – mondo esterno organismo » più intuitivo » il percetto è autoevidente, indipendente dal soggetto (passivo) – organismo mondo esterno » supportata da esperimenti che evidenziano il ruolo attivo del soggetto La percezione “artificiale” • sensori: un dispositivo che può cambiare lo stato computazionale di un agente in risposta a un cambio di stato nel mondo • sensori di diversa complessità – un bit che distingue tra “acceso” e “spento” – retina dell’occhio: più di 100 milioni di elementi • la visione è il senso più studiato e simulato – ma anche udito (speech recognition) e tatto (robotica) • progetto dei sensori – somiglianza con i sensori degli esseri umani Il problema della percezione Se gli stimoli sensoriali hanno una certa forma, in che stato si trovava il mondo per produrre un tale stimolo? S = f (W ) W = f -1(S) • Non sempre esiste un’inversa della f! – Non sempre si possono recuperare tutti gli aspetti dello stato del mondo (Es.: non si può vedere dietro gli angoli) – Le informazioni (grezze) recuperate possono essere interpretate in modo ambiguo (quale informazione aggiuntiva può risolvere l’ambiguità?) E risolvere un sottoproblema? • Dal punto di vista artificiale (robot), non è detto che sia necessario conoscere tutto del mondo – Es. c’è un ostacolo davanti a me? c’è una presa elettrica? • Come usa la visione il robot ? – Manipolazione di oggetti: informazioni sulle forme e feedback per il controllo motorio – Navigazione: evitare ostacoli, calcolare la velocità e la direzione di un altro corpo in movimento – Riconoscimento di oggetti: mici VS leoni - automobili VS Volvo VS auto della polizia • Nessuna di queste applicazioni richiede una descrizione completa dell’ambiente Percezione guidata dai dati: psicologia della Gestalt (“forma”) • leggi di “buona forma” (~100): determinano quali caratteristiche deve avere un oggetto per essere efficacemente percepito • Elementi presenti nelle leggi: – reciproca vicinanza degli elementi – somiglianza degli elementi – continuità nella direzione Leggi classiche della Gestalt Legge della vicinanza: gli elementi del campo percettivo vengono uniti in Forme con tanta maggior coesione quanto minore è la distanza tra loro. Leggi classiche della Gestalt Legge della somiglianza: gli elementi vengono uniti con tanta maggior coesione quanto maggiore è la loro somiglianza. Leggi classiche della Gestalt Legge della direzione: gli elementi vengo riuniti in Forme in base alla loro continuità di direzione. Leggi classiche della Gestalt Legge della chiusura: le linee che formano delle figure chiuse tendono a essere viste come unità. Leggi classiche della Gestalt • Legge del destino comune: gli elementi che hanno un movimento solidale tra loro, e differente da quello di altri elementi, vengono uniti in Forme. • Legge della pregnanza: la Forma che si costituisce è tanto “buona” quanto le condizioni date lo consentono. • Legge dell’esperienza passata: elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono a essere uniti in Forme. Limiti della psicologia della Gestalt • negazione delle differenze individuali (approccio fondamentalmente innatista) • soggetti in posizione passiva • ruolo poco significativo della struttura fisiologica del sistema nervoso e delle esperienze precedenti Tuttavia … corpus eccezionale di dati sperimentali Illusioni percettive Percezione guidata dalla teoria: psicologia del New Look • enfasi sul ruolo del soggetto rispetto a quello del percetto • Bruner e Postman: stimoli identici danno luogo a percetti diversi in funzione dello status sociale $ • La teoria guida l’interpretazione: aspettative cognitive, esperienza passata, emozioni rispetto allo stimolo Sistemi interagenti (2 alternative) • la terza via: “What the frog’s eye tells the frog’s brain” (Lettvin, Maturana, McCulloch, Pitts) – il mondo in cui è immersa la rana è profondamente diverso dal mondo in cui è immersa la mosca di cui la rana si ciba – entrambi i mondi sono diversi dal mondo in cui è immerso lo studioso che osserva la rana che cattura la mosca • organismo e ambiente: entità non separabili – interazioni prodotte dalla pressione selettiva per la sopravvivenza – come fa un animale a percepire le entità che lo circondano, cogliendo gli aspetti importanti per la sopravvivenza » leonessa che distingue le zebre dallo sfondo » bambino che riconosce la mamma da ciò che mamma non è » percezione di cose mai viste prima o inattese