Il prof. Marco Migliardi
presenta…
Il Regime Fascista
La I fase di transizione
• Il primo periodo fascista (1922/25) è una
fase di transizione verso la dittatura
• Le violenze squadriste continuarono ancora
per un po’ giusto per intimidire le
opposizioni, poi si placarono
• La “seconda ondata” rivoluzionaria non ci fu
• All’estero il Fascismo era percepito in modo
positivo, come baluardo al socialismo
Primi provvedimenti fascisti
• 1923: nasce Il GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO, che
affiancava il Governo nelle decisioni
• Fu lui a istituire la Milizia Volontaria per la Sicurezza
Nazionale (MVSN)
• Si trattava di un esercito personale al
comando di Mussolini
• Serviva sia per “normalizzare” gli
squadristi + accesi, sia come
minaccia verso gli oppositori
La riforma elettorale
• Mussolini era ancora capo di un governo di
coalizione
• Per trasformare il suo governo in un regime
aveva bisogno di un’ampia maggioranza
parlamentare
• Fece così approvare una “legge truffa”, la legge
Acerbo che dava i 2/3 dei seggi al I partito che
avesse almeno il 25% dei voti
• Tutti gli altri partiti si dividevano il restante
terzo
Le elezioni del 1924
Maggioranza
Listone
374
Altri partiti 29
di magg.
Opposizione
Popolari
39
Socialisti
46
Comunisti
19
Altri
28
• Si svolgono in un
clima di violenze e
brogli
• M. per essere sicuro
di vincere aveva
predisposto un
“Listone” con liberali e
nazionalisti
• Ebbe il 64,9% dei voti
Giacomo Matteotti
• In una drammatica seduta alla
Camera, il 30 maggio 1824 il
deputato socialista Matteotti
condannò i brogli e le violenze
che avevano assicurato la
vittoria fascista
• Pochi giorni dopo venne rapito
• Due mesi dopo venne ritrovato
il suo corpo
• Reazione degli “Aventiniani”
Giacomo Matteotti
Il discorso di M. alla Camera
• 3 gennaio 1925 : “Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di
questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano,
che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale,
storica di tutto quanto è avvenuto.
Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare
un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non
è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una
passione superba della migliore gioventù italiana, a me
la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a
delinquere, io sono il capo di questa associazione a
delinquere!
Se tutte le violenze sono state il risultato di un
determinato clima storico, politico e morale, ebbene a
me la responsabilità di questo, perché questo clima
storico, politico e morale io l'ho creato con una
propaganda che va dall'intervento ad oggi. “
Le leggi “Fascistissime”
• Sistemate le opposizioni il regime può partire. Il I passo
sono le leggi fascistissime che tra il 25 e il 28 introdussero:
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controllo della polizia
poteri del capo del governo sotto il nome di “duce”
i sindacati fascisti erano gli unici legittimi
lo sciopero fu proibito
sostituite le amministrazioni comunali con autorità di nomina
governativa
abolite le elezioni comunali
sciolti i partiti dell’opposizione
chiusi i giornali antifascisti e instaurata la censura
istituita l ‘OVRA e i Tribunali speciali
organo supremo divenne il Gran Consiglio del Fascismo
La politica liberista
• All’inizio di tipo liberista, per creare consenso fra
i ceti dominanti
• Abolizione delle imposte sui profitti di guerra e
del blocco dei fitti
• Cancellata la nominatività sui titoli di stato e
azionari
• Facilitazioni fiscali e massicci prestiti di capitali
per gli imprenditori
• Riduzione della spesa pubblica
• Aumento delle imposte indirette
La crisi economica
• La congiuntura economica positiva
favorisce la riuscita delle riforme
economiche di Mussolini fino al 25
• Dopo, l’economia mondiale rallenta e
l’Italia va in crisi per lo squilibrio della
bilancia dei pagamenti
• La Lira si svaluta (150Lire per 1 Sterlina)
• Inflazione
Quota 90
• Per motivi di prestigio
internazionale, M. rivaluta la
Lira portando il cambio a
Quota 90
• Ma la Lira troppo forte
penalizza ancor più le
esportazioni italiane
• M. interviene con i dazi
protezionistici e con la
diminuzione dei salari
Il Dirigismo economico
• Significa interventi massicci dello Stato in
politica economica e la si attua in seguito
alla crisi mondiale del 1929
• Nasce l’IRI con cui lo Stato diviene
proprietario del 20% del capitale azionario
• Le imprese così si salvano ma a carico del
Bilancio pubblico
Le campagne
• Battaglia del grano 1926
• L’I. doveva diventare
autosufficiente
• L’obiettivo viene raggiunto
• Ma al Nord grazie a
investimenti tecnologici, al
sud grazie alla cultura
estensiva
• Alla fine ci sarà un ‘eccessiva
cerealicoltura a danno di
colture + ricche
Le bonifiche
• Nel 1928 M. lancia la
campagna di bonifica
• Scopi:
 debellare la malaria
 aumentare
l’occupazione
 aumentare la
produzione
• Solo 1/10 del piano
venne realizzato, e
solo nell’Agro Pontino
Autarchia
• A livello nazionale: lo stato regola il mercato; gli interessi dei
lavoratori e dei datori di lavoro sono subordinati al superiore
interesse della nazione.
• Sul piano internazionale, imposizione di barriere doganali e
sostituzione delle importazioni con merci prodotte in Italia e
sostenute dallo stato.
Le Corporazioni
• Sono un prodotto tipico del Fascismo
• Nelle intenzioni rappresentano la sintesi
tra Capitalismo e Marxismo e la fine della
lotta di classe
• Quello che conta non è il bene
dell’individuo ma quello nazionale
• Le Corporazioni lavorano per questo
Come funzionano
• Tutti i lavoratori sono divisi in sindacati di
categoria, a seconda della loro attività
• Siccome la priorità va all'interesse collettivo, i
rappresentanti dei vari sindacati fascisti (sia dei
datori che dei lavoratori quindi) si riuniscono
nelle corporazioni, che comprendono tutti i livelli
di produzione.
• Obbiettivo è il tentativo di armonizzare,
nell'interesse nazionale, gli interessi divergenti
dei vari rami e categorie produttive.
• In realtà il potere dei datori di lavoro divenne
incontrastato
8 milioni di baionette
• Per i suoi fini imperialistici, M.
aveva bisogno di soldati
• Vengono incentivate le
nascite
• “Se le culle sono vuote, la
Nazione invecchia e decade"
• Sgravi fiscali alle mamme
prolifiche e tasse sul celibato
L’”educazione” della gioventù
• 1926Viene istituita la ONB (Opera Nazionale
Balilla) con il compito di "riorganizzare la
gioventù dal punto di vista morale e fisico".
• Saggi ginnici e sabati fascisti per la
preparazione paramilitare dei giovani
La scuola
• 1923- Il ministro della Pubblica Istruzione, Giovanni
Gentile, vara la riforma della scuola
• 1932- i docenti devono giurare fedeltà (si rifiutano 12
prof. Universitari su 1250)
• 1935/36-vengono introdotte nuove materie, come la
cultura militare, le competizioni culturali (i Littoriali),
saggi ginnici e sportivi
• 1939-il ministro dell’educazione nazionale, Giuseppe
Bottai, vara la Carta della scuola, una riforma che ha
come obiettivo la totale compenetrazione tra
istituzioni scolastiche e regime corporativo
La Riforma Gentile
• innalzamento dell'obbligo scolastico
sino a14 anni.
• insegnamento obbligatorio della
religione cattolica
• creazione dell'istituto magistrale per la
formazione dei futuri insegnanti
elementari
• istituzione di scuole speciali per gli
alunni portatori di handicap
• la messa al bando dello studio della
psicologia, della didattica e di ogni
attività di tirocinio;
• La scuola di Gentile è severa ed
elitaria. Gli studi superiori sono
"aristocratici, nell'ottimo senso della
parola: studi di pochi, dei migliori".
Il filosofo idealista
Giovanni Gentile
Schema della Riforma
Liceo
Classico
3 anni di
scuola media
5 anni di
Scuola
elementare
uguale per
tutti
Liceo
Scientifico
Ist. Tecnico
e
Magistrale
3 anni di
scuola
d’avviamento
al lavoro
Università
Viene
privilegiata
la
formazione
classico
umanistica
« Considero
riforma
Gentile come
la più fascista
fra tutte
quelle
approvate dal
mio governo.”
« La riforma
Gentile ha il
grave torto di
separare la
scienza dalla
tecnica, il
lavoro
intellettuale
da quello
manuale »
Il controllo sulla cultura
• 1926/27-viene fondato l’Istituto fascista di cultura
• 1935-viene istituito il Ministero per la stampa e la
propaganda (nel ’37 Minculpop) che fornisce le
indicazioni all’agenzia di stampa nazionale (Agenzia
Stefani) per la scelta delle notizie da fornire ai giornali
• Come forma di intrattenimento popolare c’è la radio: le
trasmissioni sono monopolio dell’agenzia di stato
• Sulla produzione cinematografica viene stabilita una
stretta censura e l’Istituto Luce (L’Unione
Cinematografica Educativa) viene statalizzato
La propaganda
Culto della personalità
I Patti Lateranensi
•
•
Per accrescere il suo consenso M. decise di
trovare una conciliazione con la Chiesa
11 febbraio 1929: Patti Lateranensi composti da
3 documenti:
1. Trattato che riconosceva Stato Italiano e Vaticano
2. Convenzione finanziaria, somma girata al Vaticano come
indennizzo. 2 miliardi di lire
3. Concordato, che stabilisce i nuovi rapporti fra Stato e Chiesa
•Questo è il + complesso e comprende il valore
civile del matrimonio religioso, insegnamento
della Religione cattolica, libertà totale della
Chiesa nella nomina dei vescovi
•Mussolini è l’uomo della Provvidenza (Pio XI)
Elezioni del 29
• Approfittando del momento di grande
popolarità si tengono le elezioni in marzo
• I candidati alla Camera (il senato è di nomina
regia) sono inseriti in una unica lista scelta
dal Gran Consiglio del fascismo.
• I cittadini possono scegliere la lista del “sì” o
quella del “no”
• il voto non è più segreto e i “NO” furono solo
12.000
In sintesi…
Ricerca del
consenso
Patti
lateranensi
Repressione
del dissenso
Tribunale
speciale
Minculpop
Radio,cinema
Ovra
(polizia
segreta)
Inquadramento
delle masse
Scuola
Ond (opera
nazionale
dopolavoro) Onb
(opera nazionale
balilla)
1938: l’anno della vergogna
• Ormai soggiogato da Hitler Mussolini farà approvare una
serie di Leggi razziali antiebraiche
– Circ.17 agosto: le cariche pubbliche possono essere ricoperte solo da
ariani
– D.L. 5 settembre: gli insegnanti ebrei sono sospesi dal servizio e gli
alunni ebrei sono espulsi dalla scuola pubblica
– D.L. 7 settembre: gli ebrei stranieri sono espulsi dal territorio nazionale
– D.L. 17 novembre: sono proibiti i matrimoni tra ariani ed ebrei; sono
poste limitazioni alle attività economiche, ai terreni e agli immobili di
proprietà degli ebrei
• La popolazione non le seguì, ma sono la prova delle
paure del Fascismo per il diverso e la conferma delle
sue tendenze antiegualitarie e antidemocratiche
L’Antifascismo
• Non sparisce ma è costretto all’esilio o alla
clandestinità
• Gli esiliati, soprattutto socialisti, si
organizzarono a Parigi e nel 29 Carlo
Rosselli fondò Giustizia e Libertà con
anche repubblicani e liberali
• In patria agirono gruppi di intellettuali e
molti comunisti guidati da Togliatti che
preferirono non espatriare e infatti
furono quasi tutti incarcerati
Le vittime del Fascismo
Piero Gobetti, viene più
volte picchiato
duramente da
Giacomo Matteotti,
squadracce fasciste e
ucciso a Roma nel
per le conseguenze di
Giovanni
CarloAmendola,
e Nello Rosselli,
assassinati in Francia nel 1937 da una
1924
Antonio Gramsci, morì uno
nel di questi pestaggi
muore
nel 1926
in
squadra
organizzata
dall’OVRA fascista
morirà nel 1926
1937 in seguito ai
seguito alle percosse
maltrattamenti subiti in
ricevute
carcere
Fine
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