G E STI O N E delle complicazioni P R I M A FA S E O P E R ATO R I A PROBABILI CAUSE SOLUZIONI Sanguinamento durante il foraggio PROBLEMI Lesione di un’arteria L’inserimento dell’impianto ferma il sanguinamento Impianto instabile dopo il suo inserimento Osso di scarsa densità Preparazione imprecisa del sito Mobilità laterale: rimuovere l’impianto e sostituirlo con un impianto più largo. Mobilità in rotazione: lasciare più tempo per la guarigione Spire dell’impianto esposte Cresta troppo sottile Coprire le spire con coagulo o con una membrana Gonfiore linguale immediatamente dopo l’inserimento di un impianto nella sinfisi mandibolare. Lesione dell’arteria sottolinguale ATTENZIONE ! Inviare il paziente in ospedale per clampare l’arteria in anestesia generale Dolori postoperatori importanti che durano dopo vari giorni. Osteite consecutiva ad una preparazione troppo aggressiva dell’osso o ad una contaminazione batterica Rimuovere l’impianto in causa. Parestesia labiomentoniera Lesione o compressione del nervo alveolare inferiore. Se i sintomi persistono dopo una settimana, fare una radiografia e rimuovere l’impianto responsabile. Vite di chiusura esposta dopo qualche settimana. Vite di chiusura non abbastanza sommersa. Tessuti gengivali troppo sottili. Compressione tessutale della protesi provvisoria. Non provare a coprire la vite di chiusura. Prescrivere al paziente un’igiene molto rigorosa. Mettere quanto prima possible un moncone di guarigione. Svuotare la protesi. Ascesso gengivale sopra la vite di chiusura dopo qualche settimana. Impianto non osteointegrato (poco probabile). Infezione intorno alla vite di chiusura (generalmente leggermente svitata) Rimuovere l’impianto. Scollare un lembo e togliere il tessuto infiammato, fare un lavaggio con clorexedina, sostituire la vite di chiusura, suturare il lembo Tratto dal manuale «prise de décision en pratique implantaire» di F.RENOUARD e B.RANGERT – quintessence international Le raccomandazioni da parte di euroteknika sono illustrate in corsivo. 2 S E C O N D A FA S E O P E R ATO R I A + C O N N E S S I O N E D E L M O N C O N E PROBLEMI PROBABILI CAUSE SOLUZIONI Impianto stabile ma lievemente sensibile Osteointegrazione non compiuta. Differire il carico di 2 a 3 mesi e ritestare l’impianto. Impianto lievemente sensibile e mobile Assenza di osteointegrazione Rimuovere l’impianto. Difficoltà ad avvitare la vite di un transfer, di un moncone o di un capuccio di protezione. Filettatura della vite danneggiata Cambiare la vite del moncone. Eventuale allentamento dell'avvitatura del moncone di guarigione o del moncone definitivo. Serraggio incompleto al momento della loro posa. Pressione della protesi mobile parziale. Anestetizzare la zona, rimuovere il tessuto che ricopre l’impianto, disinfettare con clorexedina, riposizionare il moncone. Serrare in maniera calibrata con la chiave dinamometrica rispettando la coppia raccomandata. Avvertenza: se del tessuto gengivale rimane tra il moncone e l’impianto vi è un rischio infettivo con importante perdita di osso. Frattura della vite di protesi durante il serraggio definitivo. Coppia di serraggio eccessiva. Se il frammento della vite non è accessibile, cambiare la vite del moncone. Impossibilità di connessione perfetta tra moncone e impianto. Rimane del tessuto osseo sopra l’impianto. Anestetizzare, utilizzare una trefine e eliminare un po’ di osso. Ripulire e sciacquare con soluzione fisiologica. Verificare l’adattamento del moncone sull’impianto con una radiografia. Tessuto granulare intorno alla testa dell’impianto. Inserimento traumatico dell’impianto, compressione della protesi provvisoria, deiscenza gengivale sopra la vite di chiusura. Eliminare il tessuto granulare e disinfettare con clorexedina. Se la lesione è troppo importante, prevedere una rigenerazione ossea con innesto di osso. 3 FA S E P R OT E S I C A : C O N T R O L LO PROBLEMI Dolore o tensione durante il serraggio della vite durante la prova dell'armatura metallica oppure durante la posa della protesi. Allentamento di una o più viti durante il primo controllo a 2 settimane. D O P O P R OT E S I Z Z A Z I O N E POSSIBILI CAUSE 1. Osteointegrazione non perfetta dell’impianto. 2. Scarsa precisione della armature. Problema di occlusione. SOLUZIONI Interrompere le tappe di protesizzazione. Lasciare l’impianto senza carico per ulteriori 2 mesi. Ritestarlo e riprendere la posa della protesi. Tagliare la travata, prendere una chiave, fare una saldatura in laboratorio. Riprovare la travata. Avvitare di nuovo e verificare l’occlusione. Controllo a 15 giorni. Allentamento delle viti al momento del secondo controllo o a distanza di tempo. 1. Verificare l’occlusione e /o la precisione della armature. 2. Ridurre il numero d’elementi in 1. Problemi d’occlusione o estensione. scarso adattamento della Cambiare il concetto della protesi armature. 2. Estensioni eccessive (aggiungere un impianto, ecc…). Progetto protesico errato. 3. Riavvitare, con viti nuove e una 3. Avvitamento non chiave dinamometrica rispettando la calibrato. coppia di serraggio raccomandata, verificare l’occlusione, e ricontrollare dopo 15 giorni. Comparsa di un ascesso vicino ad un impianto. Scarso adattamento del moncone sull’impianto. Fare una radiografia retro-alveolare. Rimuovere il moncone, sterilizzarlo, ritirare il tessuto granulomatoso, disinfettare con clorexedina e riposizionare il moncone. Utilizzare una vite nuova. Comparsa di dolori dopo avvitamento della protesi. Perdita dell’osteointegrazione. Peri-implantiti. Rimuovere l’impianto. Vedere le raccomandazioni sottoindicate. Frattura della resina o della ceramica Problemi d’occlusione o di bruxismo. Parafunzioni del paziente Verificare l’occlusione. Creare una placca di svincolo occlusale. Frattura dell’armatura. Armatura troppo sottile e Rifare la protesi modificandone il / o estensione protesica progetto (aggiungere un impianto, troppo importante. sopprimere le estensioni, modificare Paziente affetto da le cuspidi, ecc...) bruxismo o parafunzionale. Creare una placca di svincolo. Tratto dal manuale «prise de décision en pratique implantaire» di F.RENOUARD e B.RANGERT – quintessence international Le raccomandazioni da parte di euroteknika sono illustrate in corsivo. 4 PROBLEMI POSSIBILI CAUSE SOLUZIONI Frattura della vite della protesi o del moncone. Problemi d’occlusione, scarso adattamento dell'armatura o progetto protesico errato. Se l’occlusione e l’adattamento della protesi sembrano corretti, diminuire o sopprimere determinate estensioni, modificare la larghezza delle facce occlusali, aggiungere un impianto, ecc.... Frattura dell’impianto Perdita continua d’osso intorno ad uno o più impianti. Rimuovere l’impianto con una trefine adatta alla fixture. Aspettare Carico occlusale eccessivo da 2 a 6 mesi e riposizionare un impianto di diametro preferibilmente più largo. Rifare la protesi. 1. Infezione (peri-implantite) 2. Sovracarico occlusale 1. Eliminare tutti i fattori responsabili (placca batterica, forma della protesi, ecc...) cercare una causa di vicinanza (granuloma, cisti,ecc...) procedere con eventuali test batteriologici. Pulire la lesione e rimuovere i tessuti infettati. Pensare ad una rigenerazione ossea. 2. Modificare il concetto della protesi. Ridurre o sopprimere le estensioni, ridurre le facce occlusali, modificare le cuspidi, aggiungere un impianto,ecc... Visibilità del moncone attraverso la mucosa. Innesto di tessuto connettivo. Cambiare il moncone e sostituirlo con un’altro nitrurato. Problemi fonetici importanti anche dopo 2 a 3 mesi. Chiudere gli spazi interimplantari (attenzione alle possibilità di manutenzione), creare una gengiva rimovibile. Sostituire la protesi mobile con una ad ancoraggio sovraimplantare. Sanguinamento durante il sondaggio. Eliminare tutti i fattori responsabili (placca batterica, forma della protesi, ecc...) ricercare una causa di vicinanza (granuloma, cisti, ecc...) procedere con eventuali test batteriologici. Pulire la lesione e rimuovere i tessuti infettati. Pensare ad una tecnica di rigenerazione ossea. Mucosite o peri-implantite. 5 P R OTO C O L L I D I C H I R U R G I A PROBLEMI AVA N Z ATA POSSIBILI CAUSE SOLUZIONI Innesti ossei con membana Esposizione precoce della membrana. Sutura troppo stretta. Non provare a rifare una sutura. Somministrare antibiotico. Ritirare la membrana al più presto. Eliminare tutto il tessuto granulomatoso. Suturare senza inserire un’altra membrana. Prevedere una perdita del volume dell’innesto al momento della posa degli impianti. Suppurazione differita. Causa non determinata. Filo di sutura rimasto dentro la ferita. Protocollo identico a quello sopraindicato. Innesti ossei a blocco Sanguinamento diffuso. Compressione del sito. Applicare del ghiaccio e poi garze per 1 ora. Controllare la sutura. Se il sanguinamento persiste, vi è la possibilità di una lesione arteriosa. Emorragia o edema postoperatorio importante a livello del sito donatore (dopo qualche ora dall’intervento) Lesione arteriosa. Fare un’anestesia e riaprire il sito operatorio. Individuare la zona dell’emorragia. Applicare della cera per osso sulla zona individuata e un materiale emostatico riassorbibile nella cavità ossea. Suturare dopo qualche minuto. Mettere delle garze in bocca ed applicare una medicazione in compressione extraorale. Applicare ghiaccio. Emorragia post-operatoria a livello del sito ricevente. Sutura allentata Causa indeterminata Verificare la sutura. Mettere garze in bocca. Emorragia post-operatoria a livello del sito donatore. Tratto dal manuale «prise de décision en pratique implantaire» di F.RENOUARD e B.RANGERT – quintessence international Le raccomandazioni da parte di euroteknika sono illustrate in corsivo. 6 PROBLEMI Mobilità dell’innesto durante l’inserimento dell’impianto. POSSIBILI CAUSE SOLUZIONI Guarigione incompleta. Esistono dei vuoti all’interno dell’innesto e vi è cresciuto del tessuto granulomatoso tra l’innesto e il sito ricevente. Se l’innesto appare vitale (aspetto macroscopico e sanguinamento durante il foraggio) rimuoverlo, stimolare la zona interna dell’innesto e del sito ricevente. Riposizionare l’innesto, fissandolo con microviti. Fare eventualmente un prelievo di chip ossei da mettere tra le due parti per evitare nuovi spazi. Ricoprire eventualmente l’innesto con una membrana e aspettare ulteriori 6 mesi. Se l’innesto non è più vitale, rimuoverlo e intervenire di nuovo. Innesti intrasinusali Membrana molto sottile. Scollamento troppo rapido. Presenza di una cisti mucoide. Proseguire con un ampio scollamento intorno alla perforazione e mettere un pezzo di membrana riassorbibile per chiudere la perforazione. Membrana molto sottile Scollamento traumatico Presenza di una cisti Sospendere l’intervento se si prevedeve di innestare del materiale di riempimento. E’ possibile inserire questi materiali in una cavità di cui una delle pareti è formata da una membrana, ma non esistono studi clinici in proposito. Proseguire se una tecnica di innesto monoblocco è utilizzata. Infezione post-operatoria Procedura chirurgica non totalmente asettica. Infezione a partire dalla radice di un dente vicino all’innesto. Somministrare antibiotico (amoxicillina, acido clavulanico e metrodinazole se niente allergia) per 10gg. Al termine del trattamento: - l’infezione è scomparsa sorvegliare. - l’infezione è sempre presente: in tale caso rimuovere tutto il materiale innestato. Sanguinamento post-operatorio dalle cavità nasali. Perforazione della membrana. Presenza di un ematoma all’interno del seno mascellare. Nessun trattamento. Il paziente deve essere avvisato di tal eventualità nel consenso informato. Perforazione della membrana sinusale Distruzione completa della membrana 7 K I T D I E S T R A Z I O N E eur otek ni k a U N A S O L U Z I O N E C O M P L E TA P E R L E C O M P L I C A N Z E C L I N I C H E E M E C CAN I C H E I N I M P L ANTO LO G IA Prima di intraprendere qualsiasi operazione di estrazione di una vite, provare con un vecchio contrangolo e una fresa a pallina a ricuperare il frammento della vite da rimuovere, facendolo girare in senso anti-orario. Dopo ogni operazione di estrazione di una vite o di un impianto, occorre analizzare la causa del problema (sforzi occlusali, passività protesica, bruxismo, scelta protesica inadatta, situazione implantare contra-indicata…). Attenzione: strumenti di piccola dimensione che possono fratturarsi in caso di sforzi inadatti o troppo elevati. I. Rimozione dei monconi bloccati nell’impianto 2 3 4 1. Rimuovere la vite di fissaggio dal moncone. 2. Avvitare manualmente l’estrattore di moncone nella parte filettata interna del moncone. 3. Avvitare l’estrattore fino in fondo all’impianto. Attenzione: tagliare la parte superiore del moncone se questo viene contro la testa dell’estrattore, impedendolo di andare giù. 4. Montare la chiava a cricchetto sull’estrattore per finire l’avvitamento e staccare il moncone dall’impianto 5. Rimuovere il moncone con l’estrattore. II. Rimozione di una vite rotta nell’impianto Tappa 1 1 5 7 1. Posizionare la guida di foraggio sull’impianto. Attenzione: adattare la guida alla connessione dell’impianto. 2. Mettere la fresa sul contrangolo. 3. Impostare il motore in senso “reverse” a 400 giri/min. 4. Utilizzare l’irrigazione per raffreddare la fresa. 5. Una volta il pre-foro realizzato (± 1mm di profondità), rimuovere la guida. 6. Impostare il motore a 1200 giri/min, sempre in “reverse”. 7. Svitare il frammento della vite con la fresa inserita nel pre-foro applicando una leggera pressione. Tappa 2 Se il frammento non si svita con la fresa: utilizzare l’estrattore per viti. 8 1. Inserire quest’estrattore nel pre-foro realizzato. Girare nel senso anti-orario per afferrare la vite applicando una leggere pressione sull’estrattore. 2. Proseguire lo svitamento per rimuovere la vite con l’estrattore. II. Rimozione di una vite rotta nell’impianto - seguito Tappa 3 Se la filettatura dell’impianto è danneggiata (dopo la tappa 1 o 2). 1. Lubrificare il maschiatore con del lubrificante alimentare. 2. Avvitare il maschiatore manualmente nell’asse della parte senza forzare. 3. Rimuovere il maschiatore manualmente svitandolo. 4. Pulire la filettatura e rimuovere i trucioli formati. 5. Ricominciare queste operazioni fino in fondo alla filettatura. 6. Provare di nuovo una vite nuova (avvitamento senza sforzo). III. Rimozione dell’impianto Tappa 1 Utilizzare l’estrattore di impianto. 1. Inserire l’estrattore nella connessione dell’impianto da rimuovere. 2. Girare nel senso anti-orario per afferrare l’impianto applicando una leggera pressione. 3. Montare la chiave a cricchetto sulla testa dell’estrattore nel senso anti-orario. 4. Una volta la filettatura presa nella materia, svitare l’impianto saltuariamente per staccare l’impianto dal suo sito. 5. Estrarre l’impianto svitandolo con l’estrattore. Tappa 2 Se l’estrattore di impianto non ha funzionato (dopo la tappa 1). 1. Scegliere la trephine adatta al diametro dell’impianto. (vedere tabella 1). 2. Inserire la trephine nel contrangolo. 3. Impostare la velocità del motore a seconda del diametro della trephine. 4. Fresare con la trephine attorno all’impianto prendendo in conto la lunghezza di lavoro inferiore alla lunghezza dell’impianto. 5. Rimuovere l’impianto con una pinza per estrazione con movimenti di torsione e di flessione. Per più informazioni sui kit di estrazione, contattate il vostro consulente commerciale o euroteknika +33(0)4 50 91 49 20. 9 & PA R T E C I P I E A L S P E D I S C A I N O S T R O S T U D I O M U LT I C E N T R I C O S U O I C A S E - R E P O R T A euro teknika euroteknika analizza in maniera continua i risultati clinici dei suoi impianti. A tale scopo un team di medici scelti a caso compila le varie cartelle cliniche dei propri casi. Questi risultati saranno presi in considerazione per lo studio multicentrico e le statistiche dell’azienda. Nessuno studio individuale sarà pubblicato. SCHEDA STATISTICA IMPLANTARE: Naturall+ Natea+ Naturex Obi Aesthetica +2 Universal + Uneva + Unevane Dal: …………… al …………… Numero di impianti inseriti e caricati Numero totale di insuccessi Numero di insuccessi prima del carico Numero di insuccessi dopo il carico (precisare la durata del carico) Numero di insuccessi legati al paziente (densità ossea, patologia, igiene…) Numero di insuccessi legati al protocollo o al piano di trattamento Numero di insuccessi non spiegati Commenti: ............................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................... Desidera che il suo nominativo sia menzionato nello studio: Si No 10 Accerto che le informazioni comunicate sono conforme ai casi clinici trattati. & PA R T E C I P I E A L S P E D I S C A I N O S T R O S T U D I O M U LT I C E N T R I C O S U O I C A S E - R E P O R T A euro teknika euroteknika analizza in maniera continua i risultati clinici dei suoi impianti. A tale scopo un team di medici scelti a caso compila le varie cartelle cliniche dei propri casi. Questi risultati saranno presi in considerazione per lo studio multicentrico e le statistiche dell’azienda. Nessuno studio individuale sarà pubblicato. SCHEDA STATISTICA IMPLANTARE: Naturall+ Natea+ Naturex Obi Aesthetica +2 Universal + Uneva + Unevane Dal: …………… al …………… Numero di impianti inseriti e caricati Numero totale di insuccessi Numero di insuccessi prima del carico Numero di insuccessi dopo il carico (precisare la durata del carico) Numero di insuccessi legati al paziente (densità ossea, patologia, igiene…) Numero di insuccessi legati al protocollo o al piano di trattamento Numero di insuccessi non spiegati Commenti: ............................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................... Desidera che il suo nominativo sia menzionato nello studio: Si No Accerto che le informazioni comunicate sono conforme ai casi clinici trattati. 11 U N A S O L U Z I O N E C O M P L E TA P E R L’ I M P L A N T O L O G I A euroteknika Italia: Via Leone XIII, 10 - 20145 MILANO, Italia Francia: 726 rue du Général De Gaulle - 74700 SALLANCHES, Francia Tel: 33 (0)4 50 91 49 20 www.euroteknika.it Tutti nostri impianti sono marchiati CE, in conformità alla direttiva europea n° 93/42/CEE. N° CE 0499 - Gestione delle complicazioni_0114