c> BOLLETTINO DELLA DEPUTAZIONE DI STORIA PER L'UMBRIA VOLUME LXXIV FASCICOLO PERUGIA-1977 PRIMO PATRIA Fonti Le carte del monastero di S. Concordio di Spoleto (1064 - sec. XIII) * Incerta perché storicamente non documentata è la data di origine del monastero femminile benedettino di S. Concordio di Spoleto. La menzione più antica di esso - che compare in un atto notarile del giugno 1064 - riguarda la donazione di un terreno in località Maceratola fatta al monastero da tal Alberto figlio di Anastasio (doc. n. 1), ma non reca alcun riferimento alle circostanze della sua fondazione ed, analogamente, anche i documenti successivi, in numero di trentasei 1), non ne fanno cenno. Tuttavia, in mancanza di notizie certe e suffragate da testimonianze documentarie, qualora si accolga la tesi di qualche erudito locale, che identifica la chiesa ed il monastero di S. Concordio con la basilica in un primo tempo intitolata a S. Salvatore I), la costruzione dell'intero complesso può fissarsi, approssimativamente, tra la fine del IV e l'inizio del v secolo a). Le pergamente del monastero di S. Concordio sino a noi pervenute sono tutte comprese nell'arco di tempo di quasi due secoli : il primo documento, già ricordato, è del 1064; l'ultimo sicuramente databile (il n. 36) è del 2 giugno 1236. La vita del cenobio in questi due secoli fu indubbiamente molto intensa: S. Concordio di Spoleto ricevette varie donazioni (v. doce. nn. 1, 3, 14), cedette a vario ti- • Un vivo ringraziamento si rivolge al canonico don Giuseppe Falcinelli, direttore dell'Archivio del Duomo di Spoleto, per aver reso possibile la consultazione dei documenti oggetto del presente studio. 266 GIUSEPPE BARLETTA tolo suoi terreni con riserva del diritto di proprietà (v. doce. nn. 3, 4, 10, 13, 22, 25, 30), ma, soprattutto, andò gradualmente estendendo il suo patrimonio con l'acquisto di nuovi ed importanti beni (v. doce. nn. 5 e 1). Le condizioni economiche del monastero erano, pertanto, verosimilmente buone e una conferma indiretta in tal senso è data anche dai censi - mai solamente simbolici - che venivano ad esso devoluti (v. doce. nn. 24, 27 e 28) e che costituivano una fonte certa di reddito. Si ignora quale fosse la reale situazione del monastero sotto la prima badessa citata, di nome Inga, Parla di lei, infatti, soltanto un documento del1064 (il n. 1), relativo alla donazione di un terreno e di cui si è detto. Particolarmente intensi, invece, furono gli anni in cui venne chiamata alla reggenza di S. Concordio la badessa Adelasia: ne registrano la presenza a capo della comunità di monache due documenti (i nn. 2 e 3) del 1159 e del 1164, ma a lei probabilmente fa riferimento pure una terza pergamena (v. nota introduttiva al documento n. 11) di incerta datazione. Nel documento del 25 luglio 1159 si ha notizia di una controversia giuridica tra il monastero di S. Concordio, rappresentato dalla predetta Adelasìa, e tal Offreduccio di Gennaro, in merito al diritto di p a t e r e n t i a da quest'ultimo avanzato sulla chiesa di S. Maria d e C r i p t a. La vertenza si risolse con la rinuncia da parte di Offreduccio alla sua pretesa e con l'impegno di Adelasia a corrispondere un o s p i t l u m annuale ed una c e r n e t o r i a . . La donazione di un terreno che una certa Benedetta, figlia di Giovanni. risulta aver fatto nell'agosto 1164 al monastero di S. Concordio, in persona della sua badessa Adelasia (v. doc. n. 3) e la protezione ad esso in quegli stessi anni accordata dal predetto Of~ freduccio (v. doc. n. 11), sono quanto mai significativi dell'importanza sempre maggiore che il monastero spoletino andava assumendo. rendendosi via via più potente. . . Il numero dei beni del monastero di S. Concordio crebbe ulteriormente in poco più di un ventennio, dal 1178 al 1201, sotto la successiva badessa Maria: vennero infatti acquistate in questi anni due unità fondiarie (v. doce. nn. 5 e 1). Il monastero ricevette, inoltre, una parte stabilita delle oblazioni fatte alla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo (v. doc. n. 8); concedette in enfiteusi a privati propri terreni (v. doec. nn. 4 e 10); fu in grado di tacitare alcuni privati, dietro corresponsione di una somma in denaro non irrile- LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO 267 vante, affinché questi desistessero dall'avanzare diritti e pretese sui propri beni (v. doc. n. 9). È purtroppo impossibile delineare un quadro preciso della situazione patrimoniale del monastero di S. Concordio durante gli anni in cui fu badessa Agata. Ilprimo e l'ultimo documento in cui compare il suo nome (rispettivamente il n. 14 ed il Il. 22) sono l'uno del 24 novembre 1203, l'altro del 30 dicembre 1214. I soli avvenimenti pi ù importanti in questo periodo risultano essere nel novembre del 1203 la vendita al monastero di un terreno sito in località Poreta da parte di tale Ber tur a, vedova di Alberto di Spoleto (v. doc. n. 14), nonché la concessione di un fondo di proprietà fatta dalla stessa Agata ad una certa Bonafidanza di Adamo di Lupone vita natural durante (v. doc. n. 22). Altre pergamene (v. doce. nn. 15, 16, 17, 18, 19,20, 21), del 1208, 1209, 1210, e di cui tre sono lettere di Innocenzo III (i doce. nn. 18, 19, 20), trovano la loro origine in una lite sorta tra il monastero di S. Concordio da un lato e certi donna Berta e Francesco dall'altro, lite risoltasi poi in favore di S. Concordio. In tutte dette pergamene si parla genericamente di abbatissa ed il nome di Agata non è mai esplicitamente registrato, ma è tuttavia evidente che si tratta di lei. La controversia giuridica di cui si è fatta parola dovette essere molto rilevante, se anche il papa ne fu interessato e procedette alla nomina di suoi giudici delegati, ma non influi assolutamente sul prestigio economico e patrimoniale del monastero di S. Concordio: è giusto dello gennaio 1226 un elenco aggiornato dei numerosi censuari ad esso legati (v. doc. n. 24), così come pure al 1226 appartiene, redatto essendo badessa Matagia, un altro documento (il n. 25), relativo alla cessione da parte di S. Concordio di un suo appezzamento di terra ad un privato. Anche gli anni immediatamente successivi non segnarono momenti di crisi per la vita dell'istituzione spoletina, poiché altri due documenti del 1229 e del 1239 (nn. 27 e 28) registrano ancora l'ammontare di somme corrisposte a titolo di censo. Due pergamene, una del 1227, l'altra del 1232 (v. doce. nn. 26 e 30), riguardano, nell'ordine, l'esplicita rinunzia di una tal Sofia ad avanzare diritti e pretese di qualsiasi genere sul monastero di S. Concordio e la cessione a lavoreccio, per cinquant'anni, da parte di quest'ultimo di un terreno ad un privato di nome Viviano. Nei quattro documenti testé citati (nn. 27, 28, 26 e 30) la ba- 268 GIUSEPPE BARLETTA dessa di S. Concordio è Bona, l'ultima ad essere ricordata nella serie di pergamene della collezione. Dopo un periodo quadriennale in cui ogni ulteriore testimonianza documentaria tace, una lettera di Gregorio IX del 15 gennaio 1236 (v. doc. n. 31), indirizzata da Viterbo ai «dilectis liliis priori et capitulo ecclesie Beate Marie Maioris Spoletane .•. », informa dell'avvenuta incorporazione al Capitolo Cattedrale della chiesa di S. Maria Maggiore di Spoleto del monastero di S. Concordio, che, pertanto, all'inizio del XIII secolo cessò la sua vita autonoma. La lettera papale di cui è parola contiene propriamente la ratifica dell'unione del monastero di S. Concordio al Capitolo della Cattedrale di Spoleto, unione che già era stata decretata da Giovanni di S. Germano, cappellano del papa, in data 15 ottobre 1235 &>. Il successivo documento (n. 32), anch'esso una lettera di Gregorio IX, ribadisce al priore ed al capitolo della chiesa cattedrale la validità dell'unione. Il monastero di S. Concordio di Spoleto cessò, dunque, nei primi decenni del XIII secolo la sua vita autonoma. In data 7 marzo 1236 la stessa badessa e due sue consorelle dichiaravano di rinunziare ad ogni diritto sul monastero in favore del Capitolo di S. Maria di Spoleto (v. doce. nn. 33 e 34) ; mentre, poco tempo dopo, l'abate di S. Vito di -Valle Oplo, Ercolano, delegato da Gregorio IX, ingiungeva alle badesse dei monasteri di S. Margherita e di S. Antonio di ricevere entro dieci giorni, nell'ambito delle loro rispettive comunità, due monache del soppresso S. Concordio (v. doc. n. 36). Non è facile stabilire, invero, i motivi che condussero alla soppressione del monastero. La sua fusione con il Capitolo della chiesa cattedrale appare, anzi, tanto più inspiegabile se si considera che le condizioni economiche in cui lo stesso versava erano, verosimilmente, quanto meno discrete. Potrebbe semmai pensarsi ad una sensibile riduzione del numero di suore tale da determinarne l'estinzione: due soli nomi, infatti, oltre quello della badessa, compaiono negli atti di rinunzia ad ogni diritto sui possedimenti appartenuti a S. Concordio (v. i già ricordati doec. nn. 33 e 34), ma si resta pur sempre nel campo delle ipotesi. L'ultimo documento (n. 39), infine, non databile con precisione, è una lettera indirizzata ad un « frater Angelus t e fa riferimento ad alcune terre del monastero di S. Concordio. Di certo la pergamena è del secolo XIII e fu forse redatta negli anni compresi tra il LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO 269 1249 ed il 1265. In questo periodo, avrebbero soggiornato nel monastero di S. Concordio i frati eremitani di S. Agostino I), ma la loro permanenzain quella sede sarebbe stata assai breve, poiché nel 1265 essi lo avrebbero abbandonato per trasferirsi nel convento di S. Nicolò da poco eretto l). A questo punto seguire nei dettagli le successive vicende del monastero di S. Concordio diventa impresa ardua: si dirà, pertanto, molto sinteticamente e, comunque, non sulla base di una documentazione diretta, che nel 1285 i canonici del Duomo vi avrebbero fatto stabilire una comunità di donne le quali si ispiravano all'ideale di vita agostiniano.", ..Queste avrebbero dimorato in S. Concordio sino al 1456 (o sino al 1459), allorché il convento sarebbe passato alle suore del Terz'Ordine dei Servi », Nel 1624 o nel 1627, poi, il monastero di S. Concordio sarebbe stato nuovamente assegnato agli eremitani scalzi di Sant' Agostino, i quali avrebbero pure provveduto ad ampliarne l'edificio l), al fine di renderlo più funzionale alle loro maggiori necessità. Dopo oltre tre secoli, però, e precisamente nel 1951, anche detti frati abbandonarono definitivamente il monastero '>, che è a tutt'oggi disabitato. Le pergamene che si sono fatte oggetto di considerazione ai fini del presente studio si trovano depositate presso l'Archivio del Duomo di Spoleto, ove probabilmente confluirono in seguito alla ricordata soppressione del monastero femminile benedettino di S. Concordio 10). lnvero, la circostanza principale che portò all'ampliamento di detto Archivio umbro ed al conseguente aumento del numero di atti conservativi (in origine, infatti, comprendeva soltanto gli atti del Capitolo Cattedrale di S. Maria Maggiore) sarebbe da ricercarsi proprio nell'acquisizione da parte di esso di documenti che, un tempo appartenuti a chiese e monasteri diversi, furono trasferiti poi nella nuova sede allorché dette chiese e monasteri cessarono la loro vita autonoma. Attualmente nell'Archivio del Duomo di Spoleto sono conservate 924 pergamene sciolte, le quali costituiscono - secondo l'ordinamento proposto dal Fausti 11) =: cinque fondi distinti, così denominati: I. Fondo del Monastero di S. Concordio di Spoleto (doec. nn. 1-39) ; II. Fondo del Priorato di S. Donato di Buiano (doce. nn. 40-130) ; 270 GIUSEPPE BARLETTA III. Fondo del Priorato di S. Maria di Turrita (doce. nn. 131-264) ; IV. Fondo dell'Abazia di S. Pietro di Montemartano (doce. nn. 265-345) ; V. Fondo del Capitolo di S. Maria di Spoleto (doce. nn. 346924). L'istituzione dell'Archivio del Duomo di Spoleto risale al 1067, anno in cui il vescovo Andrea 11) fondava il Capitolo della sua chiesa Cattedrale, dotandolo di terre, diritti e privilegi Il) : il relativo diploma fu il primo atto che i canonici conservarono presso di sé gelosamente, al quale fecero ben presto seguito altri, sino al XIX secolo inoltrato. Intorno a questo primo nucleo di testimonianze documentarie se ne andarono via via aggiungendo, in epoche diverse, di nuove, costituite, appunto, dagli atti relativi alle altre chiese di cui si è detto. Il Fausti, nel suo basilare studio sull'Archivio del Duomo di Spoleto 16), si chiede perché quest'ultimo non abbia conservato documenti anteriori all'XI secolo e spiega questa circostanza con la probabile dispersione cui sarebbero andati incontro alcuni tra i più antichi documenti in occasione del cambiamento di residenza dei vescovi di Spoleto, avvenuta tra XI e XII secolo, quando l'abitazione di tali prelati e, con essa, l'Archivio, furono trasferiti dal Duomo nell'antico monastero di S. Eufemia, peraltro poco distante. Oltre le poco meno di mille pergamene sciolte possono consultarsi nell'Archivio del Duomo di Spoleto i privilegi pontifici di Alessandro II, Pasquale II, Callisto II, Urbano III, Clemente VII e Celestino III 15), mentre non vi è traccia di presunti diplomi di Enrico III e di Federico I che alcuni antichi storici vorrebbero pure ivi conservati 11). Arricchiscono ancora il patrimonio documentario dell'importante Archivio ecclesiastico umbro tre codici membranacei, il primo dei quali sicuramente redatto nel 1195. Essi furono fatti trasportare presso l'Archivio del Duomo dalle chiese monastiche di S. Felice di Val di Narco e di S. Brizio, che, in precedenza, li avevano custoditi, intorno al 1600, per volontà del vescovo Paolo Sanvitale, nel timore che essi potessero andare dispersi. I tre volumi, che narrano vita e leggende di tal uni santi, hanno per titolo Lezionari clelia chiesa Spolelina e furono largamente utilizzati dai Padri Bollandisti nella compilazione degli Acta Sanctorum 11). LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO 271 Non va taciuta, inoltre, la presenza nell'Archivio del Duomo di Spoleto di un importante incunabolo, stampato a Magonza nel 1470, rilegato in pelle nera e con le lettere iniziali tutte accuratamente miniate, il cui testo riporta le lettere ed i sermoni di S. Girolamo. Minore, infine, è il valore di un piccolo libro in pergamena recante la traduzione in volgare della regola dei frati e delle suore domenicane, da questi stessi curata nell'intento di divulgarne i principi. I documenti dell'Archivio del Duomo di Spoleto probabilmente non ebbero alcuna inventariazione prima della costituzione promulgata da Benedetto XIII nel 1727, che imponeva ai vescovi ed ai Capitoli Cattedrali di ordinare e conservare in luoghi idonei, le scritture e gli atti in loro possesso 11). Il primo inventario di cui abbiamo notizia certa, in quanto se ne sono conservate sino a noi più copie, fu quello approntato dal canonico Vincenzo Benedetti nel giugno 1729. Qualche tempo dopo, e precisamente nel 1787, si procedette alla redazione di un nuovo inventario, e, cosi, ancora pi ù tardi ad opera del canonico Sforza Mancinelli de Domo, morto nel 1817: a lui andava l'elogio del Capitolo Cattedrale per aver posto nuovo ordine alle confuse carte dell'Archivio le). L'ultimo riordinamento è avvenuto nel 1913, allorché, trasferito l'Archivio in luogo più adatto, il canonico Luigi Fausti divise le pergamene in cinque distinti fondi, disponendole in apposite buste ed ordinando le secondo il criterio cronologico IO). . Tornando alle carte riguardanti il fondo del Monastero di S. Concordio si dirà che per la loro edizione sono stati seguiti i criteri oggi universalmente adottati, con una sola eccezione: per esigenze tipografiche e di ordine re dazio naie si sono dovute sopprimere le sbarre di divisione tra i righi, che pure in un primo tempo erano state poste trattandosi di originali. Per quanto concerne l'uso delle parentesi tonde si è evitato di estenderle indiscriminatamente a tutte le lettere che non figuravano nei compendi, e ciò, soprattutto, per non appesantire la lettura dei documenti. In nota, infine, sono stati indicati gli errori più vistosi nelle concordanze e nell'uso della sintassi cosi come si trovano negli originali presi in considerazione, non segnalandone, però, altri (come, per esempio, nelle cc. 1 e 2), data la frequenza con cui ricorrono nei documenti medievali. Concludendo, si ritiene quasi superfluo sottolineare l'importanza che le carte studiate rivestono nell'intento di ricostruire, sia pure per grandi linee, la storia del monastero di S. Concordio, poiché co- GIUSEPPE BARLETTA 272 stituiscono le sole testimonianze vate Il). dirette che di esso si sono conserGIUSEPPE BARLETTA NOTE 1) In effetti si sono sino a noi conservate trentanove pergamene riguardanti il monastero di S. Concordio; ma, di queste, due - e precisamente quelle contrassegnate dai nn. 5 e 10 in Archivio - sono copie di altri documenti (v. nota introduttiva alle cc. 4 e 8). t) Basti citare, per tutti, B. Toscxxo, Per la storia di S. Salvatore di Spoleto, in Studi in onore di Mario Salmi, Roma 1961, p. 88. I) Ibidem, p. 88. e) La lettera papale riporta tale decreto. l) Questa notizia, come, peraltro, le successive, relative alla storia più recente del monastero, è offerta dal Fausti, il quale, tuttavia, non ne indica la fonte. Apposite ricerche condotte anche presso l'Archivio del Duomo di Spoleto nell'intento di individuarla, si sono rivelate infruttuose. Cfr. comunque, L. FAUSTI, Monastero di S. Concordia, Convento del SS. Crocefisso o di S. Concordia, manoscritto, in Biblioteca Comunale. G. Carducci t - Spoleto . •) Ibidem. ') Ibidem. I) Ibidem. ') Cfr. B. TOSCANO, Spoleto in pietre, Spoleto 1963, p. 19. lO) Questa è anche la tesi del Fausti. Cfr. L. FAUSTI, Le pergamene dell'Archivio del Duomo di Spoleto, in Archivio per la Storia Ecclesiastica dell'Umbria, IV (1917-1919), p. 287. 11) Ibidem, p. 295. 11) Trattasi di Andrea II, vescovo di Spoleto dal gennaio 1066 al 1076 (cfr. P. B. GAMS, Series episcoporum ecclesiae catholicae, Graz 1957, p. 728). Il) Cfr. FAUSTI, Le pergamene, cit., p. 287. 11) Ibidem, p. 288. Il) Ibidem, p. 289. 11) Ibidem, pp. 289-290. 11) G. SORDINI, Di un sunlo inedito di storia spoletina, in Bollettino della Regia Deputazione di Storia Palria per l'Umbria, XII (1906), p. 357. le) Cfr. SS. D. N. Benedicti XllI P. M. Constitutio de Archiuts erigendis, Romae 1727. 11) Cfr. Risoluzioni Capitolari, libro VI, c. 152. IO) Cfr .. FAUSTI, Le pergamene, cìt., p. 295. A tale ordinamento ci si è riferiti nel presente studio. LE CARTE DI S. CONCORDIO 273 DI SPOLETO Il) Invero il Sansi pubblicò un altro documento che tratta della cessione da parte di Bonafidanza di Adamo di Lupone di un terreno a Salvo di Alberto affinché questi lo coltivasse in vita ed a condizione che alla sua morte detto terreno venisse assegnato al monastero di S. Concordio. L'originale, però, era presso di sé. (Cfr. A. SANSI, Documenti storici inediti in sussidio allo studio delle memorie umbre, raccolti e pubblicati per cura dello stesso, pt. I e II, doc. n. 17 del 16 settembre 1215, p. 225, Foligno 1879, ristampa anastatica del 1972). INDICE CRONOLOGICO Inga post 1064, giugno Adelasla post 1159, luglio Maria post 1178, agosto Agata post 1203, novembre Matagìa post 1226, marzo 31 Bona post 1227, marzo 25 DELLE 25 24 - BADESSE ante 1164, agosto ante 1201, maggio ante 1214, dicembre ante 1236, marzo 19 30 7 1 1064, giugno, Spoleto Alberto di Anastasio dona p r o a n i m a ad Inga, badessa di S. Concordia, un terreno sito in località Maceratola. or igin a l e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 1. Reg e s t o, FAUSTI, Le pergamene, cit., p. 296, n. 1. Nel ver so: «Pro Sancto Concordio (di mano del sec. XIII); • Sancti Concordii t (di mano del sec. XIV); t C[ - - -] SS. donazione di certe terre e ragioni alla chiesa di S. Concordio t (di mano recente) ; 345. n. 32 1. Pergamena di mm. 180 X 400 in pessime condizioni. La lettura è in più punti ostacolata dalla presenza di grandi macchie di umidità, soprattutto sul lato sinistro, e di piccole lacerazioni ai margini. L'indizione riportata nel doc., che è molto scorretto, non concorda con l'anno indicato. Notaio: Spoletinus. Il signum notarile è rappresentato dal monogramma del nome. (ST) In nomine Domini Dei et Salvatori G) nostri Iesu Christi. ab incarnatione eius anni mille .LXIIII., regnante dominus Einricus rex, anni regni eius .VIIII. et dies mense iunius b) per indictionem .111. ideo constat me Albertus filius C) Anestasiu ac die, propria et expontanea mea bona voluntate, propter nomen Domini Dei eterni et remedium anime me et anime genitor mei d) et pro illa beata vita ubi omnis omine spera risurgere in die iudicii, ubi Dominus frater Iesus Christus pius et misericors sit de peccatis et facinori(bus) nostris. proinde iudico, dono, trado, concedo atque perpetualiter confirmo in ecclesia Sancti Concordii monasterii et [ti)bi Inga abbatissa que preordinata est in predicto monasterium t:) que sita vel adsignata in ipsa predicta ecclesia et monasterium infra ducato (a) Cori A. (b) C'081 A. (c) A ripete flll(us). (d) C'osi A. (e) C'OB! A. LE CARTE DI S. CONCORDIO 275 DI SPOLETO SpoIetano, in locus Supra Aquae, manent prope SpoIetana urbe, idest terra mea quam ego habeo infra ducato Spoletano per loca ubi dicitur MaceriuIe, vel si alium vocabulum in ipsa terra nominatur, que est posita ipsa ter[ra in la]teribus suis. a primo latere est fossatu et ri[v]u qui dicitur Tatarena, a secundo latere est terra de Bardo filius Berardus et terra de Guarinu et de Attolinu et terra que mihi reservo, a tertio latere est terra et vinea que modo per cartulam et per prestaria tene Bainerius filius Marie et terra de Bardo et vinea de Petrus filius Marie et terra de Bardo, a quarto latere est via et terra que mihi reservo et alia via que item abet ad ìpsuribus I) de Tatarena que est primo latere infra ipsi suprascripti lateris vel decurrentie. quomodo superius legitur iudico, dono, trado, concedo atque perpetualiter confirmo in supradicta ecclesia et monasteriu et at suprascripta abbatissa vel at posterisque successoribus tuis de ipsa suprascripta terr[a m]ea ad iusta mensura, sicut designare et terminare et mensurare feci modiorum .xxx. cum pomis et arboribus suis et cum omnibus infra se vel supra se abentem aut in antea insuper eam esse videtur et nunc et in futuro ad abendum, tenendum, possidendum vel D) quantum pro oportunitate ipsius ecclesie eligeris faciendum, liberam in omnibus abeatis potestate ut qui sacrificium post obitum nostrum pio Domino offeratis, licet incensionibus pene adnecti non sit necesso nobis pro omni firmitate placuit inferendum, sed nunc vero promitto et obligo me suprascriptu Albertus donatore et meis eredibus ab suprascripta abbatis vel atposterisque suecessoribus tue et ad suprascripta ecclesia h) et monasterium ut exinde in antea, post qualecumque te(m)pore, de ipsa subscripta terra aliqua causatione aut molestatione mittere que fierimus aut per mea summissa persona, per quolibet ingeniu aut si ista cartula ru(m)pere vel falsare voluerimus aut si ipsa suprascripta terra retollere aut minuare vel contendere presumpserimus aut si cum aliquis omnibus colludium factum abuimus vel si in antea fecerimus aut si ab omne omine omnique te(m)pore, ubi tibi suprascripta abbatissa vel ad posterisque successoribus tuis et ad suprascriptu monasteriu opus et necesse fierit, ipsa suprascripta res minime defendere vel antistare non potuerimus aut noluerimus, tunc pro omnibus promitto et obligo me suprascriptu Albertus donatore et meis eredibus tibi suprascripta abbatissa vel tui posterisque successoribus tuis ,) et ad suprascriptu monas[te ]riu co(m)ponere solidos .ccc. et ac cartula quem ego, propter nomen Domini Dei eterni et remedium anime me et anime genitor mei, bona mea voluntate, fieri et scribere vel adfirmare rogavimus firma et stabilem permanere in suprascrlptu monasteriu usque in perpetuum. unde quidem ego SpoIetinus notarius et iudex scribendum rogavimus. Actum in Spoletum, in mense et indictione suprascripta. Iellcìter', + Ego Adelbertus qui ec cartula fieri rogavi. (f) Co~l A. (g) Setnumo le lettere qt depennale. (h) Com A. (1) Cosi A... GIUSEPPE BARLETTA 276 + Adam filius Berardus et Adam filius Agino et Donatu filius Letoni, ad suprascriptu rogati, in ac cartula testes sumus. (ST) Et ego qui supra Spoletinus iudex scripsi et clausi. + 2 1159, luglio 25, Spoleto Vivieno di Alberto figlio di Pagano, Adamo, prete priore di S. Biagio, e Beruvardo, prete, arbitri per dirimere la controversia esistente tra Adelasia, badessa di S. Concordia, ed Olfreduccio di Gennaro in merito al diritto di p a t e r e n t i a della chiesa di S. Maria d e C r i p t a, decidono che 01treduccio rinunci alla sua pretesa e che Adelasia corrisponda un o s p i t i um annuale ed una c e r n e t o r i a • O r i g i n a l e in forma di b r e v e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 2. Reg e s t o, FAUSTI, p. 296, n. 2. Nel ver so: 41158 (sic). Renuncia alla lite fatta da Ofreduccio per le pretenzioni che aveva contro l'abadessa di S. Concordio t (di mano del sec. XVII); 326. 2. Pergamena di mm, 110 X 120 in discreto stato di conservazione: alcune macchie di umidità e piccole Iacerazioni ai margini non impediscono la lettura. II testo presenta diversi errori. Breve recordationis de controversia que fuit infra Adelasia, abbatisas Sancti Concordi, et Ofreducius, filius Ianuari, de paterentia quam ipse querebat in Sancta Maria de Cripta. unde Vìvìenus Alberti, filius Pagani, et presbyter Adam, prior Sancti Blasii, et presbyteri Beruvardi in festivitate Sancti Iacobi et Sancti Christofori taliter finem inposuimus, et ipse Ofreducius finivit et reflutavit ") hanc litem quam supra diximus, remota cum occasione. infra promisit adiuvare et defendere res Sancte Marie. unde domina abbatissa pro hanc causa 11) annualiter unum ospìtium cum se tertio et unam cernetoriam dare convenit. Et finem hanc in ecclesia Sancti Angeli et in presentia Ugolini Girardi et Rogeri A(m)brosini et Farolfi et Spoleti facta est .VIlI. kalendas agustl, anni .M.C.L.VIIII. (a) Lntendasi refutavit. (b) Cosi .4.. .. - ----.._--- o ~ o t.I g U S. Concordie 3G s . 1 LE CARTE DI S. CO!'lCORDIO DI SPOLETO 277 3 1164, agosto Benedetta, figlia di Giooanni, dona p r o a n i m a alla chiesa di S. Concordia, in persona della badessa Adelasia, quattro staia di terra site in località Arnaia nel Ducato di Spoleto. o r igin ale [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 3. Reg e s t o, FAUSTI, p. 296, n. 3. Nel ver so: .1164 Il 14 (sic). Pro Sancto Concordio • (di mano del sec. xv); .1164 augusti. Legatum petii terre ecclesie S. Concordii t (di mano del sec. XVII) ; 341. 3. Pergamena di mm. 90 X 180 in buono stato di conservazione. Alcune righe dello scritto sono sbiadite, ma leggibili. Notaio: Donusdei. Il signum notarile consiste nel nome racchiuso entro un quadrilatero. (ST) Ab incarnatione eius anni .l\I.C.LXIIU. die mensis augusti, indictione .XII. hoc quidem te(m)pore ego Benedicta filia Iohanni, meo bono animo, trado et concedo Sancti Concordii ecclesie et in manu abbatlsse Adelasie et monacharum suarum Fant(isce) et Franc(isce) quattuor staria mee terre, proprietas que manet in ducatum Spoletanum a) et in loco qui dicitur Arnaia, vel si aliud vocabulum ibidem nominatur. primo latere Gualfredi, a .II. Serpriani, a .III. et a .UII. Berarducii Spultinelli. infra ista latera concessi predictam terram b) cum omnibus habentibus et abituris C), causa habendi, tenendi et omnia facendi quicquid facere volueris, pro rede(m)ptione anime mee et parentorum d) meorum et pro illa beata vita ubi omnes ire debemus. tunc promitto et obligo me defendere et antestare contra omnes homines, ubi oportum e) et necesse fuerit, tibi, ecclesie Sancti Concordii tuisque successores,> et, si taliter non fecero, dupplum ecclesie restituo et post hec fi) carta firma permaneat. Testes: Spoletinus, Leto Gìrardone et Petrus Sancti Concordii et Rainucione 11). Donusdeì notarius scriptum completumque. (a) Cosi A. parentum. richiamo. 6 (b) Gualfredi .•. terram di altra mano coeva, (e) Cosi A. (e) Inlendasi oportunum. (f) Cosi A. (g) L'h nel sopralinea (h) Spoletin(u8)... • •• Itulnucìone di altra mano coeee, (d) Intendasi Benza Begno di GIUSEPPE 278 BARLETTA 4 1178, agosto Diotaiuti di Berarduccio di Francane dichiara di aver ricevuto a titolo di p res t a r i a a terza generazione, da Maria, badessa di S. Concordio, sedici staia di terra site in località C o r n a n i per il canone annuo di un luccliese, o r ig i n a l e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 4. Reg e s t o , FAUSTI, p. 296, n. 4. Nel ver so: .1178 agusto. Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. Confesso d'un certo Diotaiuti d'avere ricevuto sedici stara di terra dall'abadessa di S. Concordio t (di mano del sec. XVII) ; 344. 4. XIII); • Pergamena di mm. 100 X 300 quasi tutta chiaramente leggibile: riporta,però, un foro in corrispondenza del quindicesimo rigo ed alcune macchie di inchiostro e di umidità. Notaio: Giovanni. Il signum notarìle è formato dal monogramma del nome Iohannes. Del doc. esiste copia autentica [B) (Archivio del Duomo di Spoleto, n. 5) di mano di Rainerius ('1), di poco più tarda dell'originale, e della quale è stato tenuto conto in sede di collazione. (ST) In Dei nomine. scriptura emersuris occurrit calu(m)nias et actionum series incommutabili dissidii loquitur veritate. hinc est igitur quod ego Deusteadiuti hac publica scriptura represento, nomine prestarie atque convenientie, accepisse a) a te abbatissa b) Marie C) Sancti Concordii .XVI. staria terre iamdicti monasterii, quam mihi et filiis et nepotibus meis tertieque generationi mee finite concessistis atque dedistis ct est in vocabulo Cornanì et infra hec latera .XVI. staria terre vestri monasterii: a primo Egìdìus Iohannis Iordani, a .I1. dominus Iohannis Petri Attonis d) Boniominis, a .I1I. uxor Iohannis Iordani, a .IIII. ego Deusteadiuti. concessisti et dedisti mihi et filiis et nepotibus meis tertieque generationi finite causa habendi, fruendi, lucrandì, tenendi, ut dictum est, et salvo iure •••• proprietatis vestri iamdicti monasterii et dandi annualiter pro incensu unum bonum Luc(ensem) in festo Sancti Concordii vel infra octavam, supra sanctum altare vestre ecclesie. que, si, ut dicta sunt non servabimus aut (Il) La prima B Actonls. 8 ntl sopralinta. (b) La prima 8 nel sopra/inea. (o) Cosi ..4.. (d) 279 LE CARTE DI S. CO!'<CORDIO DI SPOLETO si infra biennium, requisiti, iamdictum Incensum in duplum non emendabimus ut ius, nostrum vobis vestroque monasterio deveniat. Factumque fore in anno millesimo .CLXXVIII., Frederico i(m)peratore regnante, et in mense augusto, in indictione .XI. Ego Deusteadiuti Berarducii Franconis hanc apparam scribere rogavi. + Ego Bonifatius Diaconi et Albertus et Gualterius, naturalis filius Iohannis Adelberti et Oldricus Todini Guineçonis et Villanus Tancredi Iohannis Fusconis, rogati in hac appara testes sumus e). Ego Iohannes notarius, rogatus, hanc apparam scripsi. + + 5 1192, marzo 4 lo! o l e n a r ius di Ottone vende al monastero di S. Concordia, in persona della badessa Maria, un appezzamento di terra sita in località Marciano al prezzo di undici lire lucchesi, pagate p r o a n i m a da Gisla che, allo stesso titolo, versa alla chiesa la somma di tre lire lucchesi. O r i g i n a l e [AI, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 6. Reg e s t o, FAUSTI, Fondo di pergamene p. 296, n. 6. Nel ver so: «1192. Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XIII); .1192 marti. Emptio terre in Mariano (sic) t (di mano del sec. XVII) ; 343. 6. Pergamena di mm. 100 x 180 in buono stato di conservazione. Notaio: Macarto, Il signum notarile è formato dalle lettere del nome Macharius. (ST) In nomine Domini. millesimo .CLXXXXII., te(m)pore Henrlcì imperatoris et die .1111. introeuntis mensis martii, indictione .x, hoc quidem te(m)pore ego Molenarius Oddonis, mea spontanea voluntate, vendidi atque tradidi in monasterlo Sancti Concordii et tibi domine Marie, abbatisse predictimonasterii, tuisque consorores ~ totam meam portionem terre, sicut mìchl pertinet, que est in vocabulo Marciani, vel si aliud nomen ibi dicitur, que manet cum suis lateribus: nepotes Baroncelli Alberti Stephani, a duobus nepotes Rodulfi Franconis Brunonis. infra ista predicta latera vendidi atque tradidi in predicto monasterio totam meam portionem totius petie terre sine ulla reservatione, unde accepi pretium .XI. libr(arum) Lu(o) La seconda 8 allungata (a) Cosl A. qui e altrooe, ortæonuument« a corres, di un punto. GIUSEPPE BARLETTA 280 c(ensium). insuper obligavi me meosque heredes in predicto monasterio et tibi domina abbatissa b) de predicto monasterio tuisque consorores, si de ista mea venditione aliqua molestiam C) aut colludium fecimus vel fecerimus aut si defendere non potuerimus vel noluerimus aut istam cartam rupere cl) vel falsare voluerlmus, co(m)ponere duplum pretium et hec carta firma permaneat. ~ Ego Macharius iudex, rogatus, scripsi. Ego Molenarius hanc cartam scribere rogavi. Ego Landrinus Munaldì et Albertus Maìnardl Guidonis et Adam Kere filie, rogati testes sumus et in presentia presbyteri Franconis. Ego Gisla dedit C) predicto pretio in predictam terram pro redemtione anime mee et parentum meorum. Et in alia manus I) dedit in ecclesia .111. libras D). + + 6 1195, novembre 12 D o n a d e us, Adamo e 1a n u a r ius, testimoni, depongono davanti a Maccabeo, giudice, in favore del monastero di S. Concordio riguardo al possesso di alcune terre. or igin ale [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 7. Fondo di pergamene Reg e s t o, FAUSTI, p. 296, n. 7. Nel ver so: «1195, 12 nove(m)bre. Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XIII); «Cessione in favore del Monastero di S. Concordio t (di mano del sec. XVII); 340. 7. Pergamena di mm. 130 X 210 in discreto stato di conservazione. Giudice: Maccabeo. Il signum è costituito da alcune lettere del nome Maehabeus. (ST) In nomine Domini. Donadeus iuratus dixit quod, eo vidente et audiente, Bovacianus cum infirmabatur et iam inposuerat tractum ita dissposuit CI) et iudicavit: filie sue reliquit vineam vallis Sancti Andree et mediam terram Matreniani et uxori sue Ringarde dedit et reliquit suum testamentum supra Sanctum Concordium et dixit Ringarde ut maneret si (b) Cosi A. (c) Cosi A. (d) Inlendn.si rumpere. (e) Cosi A. di altra malia eoera nel marçine infertor« della carta. Et In ••. lIbras (a) Cosi "f. (f) Cosi .4. (g) LE CARTE DI s. CONCORDIO 281 DI SPOLETO vellet b) cum filiis suis, si vellent benefacere ei; sin autem haberet illud tenimentum et faceret quod vellet. item dixit quod filii Bovaciani habuerunt de bonis patris sui post mortem eius mediam terram Matrengnani et terram ubi est domus cum ipsa domo que stat supra Sanctum Concordium. item dixit quod fecit adduci ligna de predicto tenimento ad Sanctum Concordium. Adam iuratus dixit idem et quisque istorum dixit quod Bovacianus erat item boni sensus et bone mentis. Do(m)pnus Ianuarius iuratus dixit quod, eo vidente, quando Ringarda rogavit cartam 1) ecclesie Sancti Concordii et domine abbatisse in manibus Rainerii iudicis de ista terra et vinea unde lis est, Ringarda dedit Bonafidantiam abbatisse ut mitteret in tenimentum et Bonafidantia ivit et dedit tenimentum et ipse testis portavit de terra et arborum ramos ad Sanctum Concordium et posuit ante altare. item dixit quod per concordiam Rainaldi Egidii abbatissa fecit seminare speltam unde lis est. item dixit quod, eo vidente et audiente, abbatissa dixit filiis Ringarde ut reciperent matrem et tenimentum istud unde lis est et illi dixerunt ei: • Nolumus eam recipere; habeas eam et terram et vineam cum Domini benedictione t. Adam iuratus dixit idem quod do(m)pnus Ianuarius. Has C) autem attestationes sive hec dicta predictorum testium, ne inde dubietas emergat in posterum, ego Machaheus iudex, ex voluntate atque mandato Spoletanorum Rodulfi, Caigani, Ofreducii, Oguicionis, Rubei, Berardi atque Oddonis nec non domini Iacobi iudicis in ea causa residentis, sub mea publica manu et forma redigens, scripsi. Nos quidem Todinus et Petrus Gentilis d), Pelaloccus, Marronus et Iohannes Follis, ad hoc convocati, rogati testes sumus. Et factum est hoc anno Dominice incarnationis millesimo .CLXXXXV., te(m)pore serenissimi Henrici imperatoris, .XII. die introeunte mense nove(m)bri, indictione .XIII. Ego Machabeus iudex interfui et, rogatus, scripsi. 7 1196, gennaio 31, Spoleto S a l v u r u s di M a sur u s vende alla chiesa di S. Concordio, in (b) SI vellet nel sopralinea Be7lza eeçno di richiamo. i termini Yarour88 Bonif d~pennati. 1) Manca il doc. relativo. (o) Precede 8 e8punta. (d) Seguono GIUSEPPE 282 BARLETTA persona della badessa Maria, due modioli di terra siti in località Poreta al prezzo di diciassette Ure e mezzo lucchesi. origin a le [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 8. Reg e s t o, FAUSTI, p. 296, n. 8. Nel ver so: c C 4 S. Donatio facta Sancto Concordio t (di mano del sec. xv) ; « Instrumentum venditionis terre ecclesie S. Concordii anno 1196 t (di mano del sec. XVII) ; ,1196. (di altra mano del sec. XVII) ; 339. 8. Pergamena di mm. 120 x 150 in discreto stato di conservazione. Presenta qualche macchia di umidità e l'angolo inferiore destro: tagliato. Notaio: Macarìo. Per il signum notarile v. doc. n. 5. (ST) In nomine Domini. millesimo .CLXXXXVI., tetmjpore Henrici imperatoris et die primo ante kalendas februarii, indictione .XIIlI. hoc quidem te(m)pore ego Salvurus Masuri, mea spontanea voluntate, vendidi atque tradidi in ecclesia Sancti Concordii et tibi domina Maria, abhatlssa G) monasterii Sancti Concordii, tuisque consorores b) duos modiolos mee terre per proprium quam habeo in ducatu Spoletano in vocabulo Poreta, vel si aliud nomen ibi dicitur, que manet cum suis lateribus: a primo latere filii Farulfi, a .11. Rainerius Franke, a .IlI. filii Bartoli, a .1111. Petrus Gìbelle. infra ista predicta latera vendidi atque tradidi in predicta ecclesia predictam terram cum omnibus infra se habentibus vel habituris. pro hac enim mea venditione accepi pretium .XVII. libr(arum) et med(iarum) Luc(ensium). insuper obligavi me meosque heredes in ecclesia Sancti Concordii et tibi domina abbatissa de predicto monasterio tuisque consorores, si de ista mea venditione aliquam molestiam aut colludium fecimus vel fecerimus aut si defendere non potuerimus vel noluerimus, componere duplum pretium et hec carta firma permaneat. lÌ4 Ego Macharìus iudex, rogatus, scripsi. + Ego Salvurus hanc cartam scribere rogavi. + Ego Henrìcus Pasquali et Manente Attonis Brunonis et Andreas Berardì et Egidius Fidelis, rogati testes sumus. 8 1200, marzo 30 Guido, cardinale prete del filolo di S. Maria in Trastevere, conferma (a) COb! .A. qui e allrore. (b) Cos! A. qui e altrove. LE CAnTE DI S. COXCORDIO DI SPOLETO 283 a Franco, cappellano della chiesa dei SS. Giovanni e Paolo l'obbligo di devolvere annualmente alla badessa di S. Concordia metà delle oblazioni falle alla chiesa in ricorrenza del Natale, del Venerdl Santo e della Pasqua, oltre a dodici lucchesi nelle festività del Natale e di S. Maria e durante la Quaresima per ogni oblazione ricevuta. or igin a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordie, n. 9. op. cit., p. 297, Fondo di pergamene Reg est Nel ver so: c Copia sententie facte inter abbatissam Sancti Concordii et vertentie ecclesie Sanctorum Iohannis et PauIi (di mano del sec. XIV); «Anno 1200, 3 kalendas aprilis. [ .•. ) sia [ •. l sa supra controversia inter abbatissam S. Concordii et presbyterum SS. Iohannis ct PauIi t (di mano del sec. XVII) ; «S 13 1200 • (di altra mano del sec. XVII) ; 348. 9. O, FAUSTI, n. 9. * Pergamena di mm. 120 X 130 in buono stato di conservazione e senza macchie di umidità nel recto, ma con qualche tratto di scrittura sbiadita nel verso. Giudice: Pietro Cento. n signum è dato dalle lettere c PC • racchiuse in una figura quadrangolare. Del doc. esiste copia semplice [B) coeva (Archivio del Duomo di Spoleto, n. 10), della quale si è tenuto conto in sede di collazione. La copia di cui è parola è, tuttavia, incompleta, in quanto non reca né le sottoscrizioni dei testi né quella del giudice estensore. (ST) In nomine Domini, amen. ego Guido, miseratione divina Sancte Marie trans Tyberim tituIi Calixti presbyter cardinalis 1), ad perpetuam notitiam tam futurorum quam presentium pervenire volo quod, cum inter Mariam abbatissam Sancti Concordii et presbyterum Francum cappellanum a) ecclesie Sanctorum Iohannis et Pauli in Spoleto, super medietate oblationum Natalis Domini, Parasceve et Pasce b) et super exeniis ab ipso sacerdote in Natali Domini, Quadragesima et festo Sancte Marle annuatlrn eidem abbatisse prestandis questio verteretur, causa ipsa Paulo subdiacono domini pape, Ignatìo priori, et Egidio de Carcere canonico (0.) B eapellanurn. (b) B Pasche, 1) Trattasl di Guido Papareschì, nominato cardinale nel 1190 e probabilmente morto nel 1208 (cfr. C. EUBEL, Hierarchia Catholica Medii Aevi, I, ed. altera, Monasterll 1913. p. 44). 284 GIUSEPPE BARLETTA Sancti Gregorii commissa fuit fine canonico decidenda. verum, quia ipsi, auditis utriusque partis allegationibus et attestationibus, receptis et publicatis, in proferenda sententia concordare non poterant, ego, de mandato domini pape, omnes allegationes et attestationes partis utriusque, nec non et confessiones in iure factas ab ipsis iudicibus delegatis, recepi et, eis diligenter inspectis de conscilio C) prudentum virorum Persici, iudicis Beneventani et Nicolai, doctoris legum, quorum conscilio de mandato domini pape usus sum, tum ex consensu et voluntate utrius d) partis et confessionibus tum ex hììs que ex dictis testium colligere potui, et mandato domini pape precepi ut tam dictus presbyter, quam sui successores, qui pro te(m)pore fuerint in ecclesia Sanctorum Iohannis et Pauli, iuret se medietatem omnium oblationum, que in predictis tribus festivitatibus ad ecclesiam Sanctorum Iohannis et Pauli ante missam et in missa et post missam offerentur, eidem abbatisse ad usum et utilitatem ecclesìe Sancti Concordii solvere annuatim et, si quis parrochianorum ab oblatione in predìctìs festivitatibus malitiose se subtraxerit, notabit diligenter et medietatem oblationis, quamprimum offeret is qui predictis festis diebus non ottulerit Il), abbatisse, sine diminutione, persolvet. preterea duodecim Luc(ensium) in Natali Domini, duodecim in Quadragesima, duodecim I) in festo Sancte Marie omni anno abbatisse pro singulis exeniis assignabit; et, sub debito iuramenti, dictus presbyter Francus medietatem omnium oblationum que in predictis festivitatibus recepte sunt, vel sequentibus diebus ab eis qui in ipsis festis non ottulerint 11), de quibus abbatissa medietatem non habuit, et exenia, que preteritis te(m)poribus ex quo prefatam ecclesiam habuerit, non exsolvit h) secundum suam rectam existimationem, sepe dicte restituet abbatisse. ~ Ego Petrus Oddonis, Sanso Ofreducii Atti Megani, Gregorius Ritte et Sebastianus Alberti Befulci, rogati huiusmodi publicationi, presentes testes fuimus. Ego Petrus Cento, iudex, de mandato domini Guidonis predicti cardinalis, que superius leguntur, manu mea scripsi, co(m)plevi et ad perpetuam rei memoriam in publicam formam redegi. Anno Dominice incarnationis .M.CC., te(m)pore Innocentii pape tertii, tertio kalendas aprilis, indictione .111. 9 1200, settembre Ramisino e Loterio, fratelli, rinunciano to. (c) B consilio, qui e altrove. (d) B utriusque. (g) il ottulerint. (h) B cxolvit. in favore di Maria, badessa (c) B obtulerìt, (f) Segue in UPUIl' LE CARTE DI S. CO~CORDIO DI SPOLETO 285 di S. Concordio, e di Ianucino di Berardo ad ogni diritto loro spellante sui beni di detto monastero in cambio di diciotto lucchesi. o ri g i n a l e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 11. Reg e s t o, FAUSTI, p. 297, n. 11. Nel v c r so: • Sancti Concordii t (di mano del sec. XIV) ; «1200, settembre. Remissione d'offesa e danni fatta a favore dell'abbadessa della chiesa di S. Concordi o e di Genaro di Berardo di Ramisino e Loterio, fratelli di Spoleto t (di mano recente) ; « Quietanza e rinunzia a qualunque pretenzione contro la chiesa di S. Concordio t (di altra mano recente); 332.11. Pergamena di mm. 110 x 160 in buono stato di conservazione. Notaio: Beraldo. Il signum notarile consiste nella lettera « B • racchiusa in un quadrilatero. (ST) In Dei nomine. ab eius incarnatione anno .M.CC., residente Innocentio papa tertio, mense septe(m)bre, indictione tertia. hoc quidem te(m)pore ego Ramisinus et Loterius frater eius finimus, refutamus, renuntiamus ac quietamus et remittimus et transactionem facimus vobis domine Marie, abbatisse ecclesle Sancti Concordii, recipienti pro te et pro ipsa ecclesia, et tibi Iannucino de Berardo quicquid et undecumque adversum vos aliquid aut in rebus ecclesie aut in rebus tui Iannucini dicere vel petere possumus, sive pro iniuria vel qualibet offensa a vobis facta nobis sive promissione vel pacto aut convenientia quamcumque et quodcumque nobis fecistis, sive ratione vel usu aut quocumque modo vel ingenio, aliquid dicere vel petere possumus tam in personis quam in rebus vestris, scilicet tui domine abbatisse et tui Iannucini rebus a) et supradicte ecclesie. unde a vobis idem recepimus et insuper dedistis nobis decem et octo sol(idos) Luc(enses) b) ct nos obligavimus nos nostrosque heredes vobis vestrisque successoribus de predicta ecclesia et heredibus tui Iannucini de colludio et molestia, quod non fecimus vel faciemus et quod hanc finem et refutationem et transactionem ct omnia, sicut in hac carta relegentur, sine omni fraude observabimus et firma tenebimus et non removebimus et contra ipsa nullo modo veniemus, sub pena centum sol(idorum) Luc(ensium) per stipulationem a nobis vobis promissa et, post penam, hec omnia firma permaneant. Ego Ramisinus et Loterius hanc cartam scribi rogavimus. (a) Sel sourulinea COIl Beuno di rlcliiamo, (hl Segue uu espunto, 286 GIUSEPPE DARLET1A Ego Albertus Galafii, Berardus Bertucie, Dalimanus de Adorno, Lupurus de filiis Luponis et Salomonus de Petrono, rogati testes sumus. Ego Beraldus notarius, rogatus, scripsi. 10 1200, ottobre 15 Maria, badessa di S. Concordio, concede a Monaldo di Artulino, in enfiteusi a terza generazione, un m o d i o lodi terra in cambio di metà dei frutti raccolti e di sei lucchesi annui. o ri g i n a Ie [A), Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 12. Reg e S t o, FAUSTI, Nel ver so: « N° recente) ; 331. 12. 11 • p. 297, n. 12. (di mano del sec. XVII) ; « 1200, enfiteusi. (di mano Pergamena di mm. 90 X 120 in non buone condizioni: diverse macchie di umidità ne impediscono la lettura, specie nella parte centrale. Notaio: Giovanni II. n signum notarile è dato dal monogramma del nome Iohannes racchiuso entro un quadrilatero. (ST) In nomine Domini .M.CC., te(m)pore Innocentii pape et die .XV. introeunte oetubri, indictione .III. hoc quidem te(m)pore ego Maria, abbatissa Sancti Concordii, et consensu sororum mearum, silicet a) donne 6) Agathe et Imeldine et Massaie et Sublimane et Ringarde et Bençevetine et Converse; et fratrum, silicet donni Petri et Iannucini et Benedictuli, mea spontanea voluntate, do et trado et concedo tibi Murialdo Artulini et tuis heredibus masculinis usque in tertiam generationem finitam, unum modiolum [t)erre supradicte ecelesie ad laborandum, cultandum, pastinandum, more boni laboratis C). ita tamen, ut pro predicta traditione et concessione promitto ego Munaldus reddere tibi abbatisse vel tuis successoribus, in omni anno, nomine predicte ecclesie, medietatem omnium fructuum quod Deus dabit michi in predicto modiolo et deferam domi vestre supradictam medietatem sine malitia et .III. Luc(enses) pro canali in t[erra] tua nichil et .111. Luc(enses) pro commestione et capicanalis. (a) Cosi A, qui Il allrooe, A. l niendae; laboratorìs. (b) Cosi A, qu! e altroee, La Il ad evidente corree, di 8. (c) Cosl LE CARTE DI S. COXCORDIO DI SPOLETO 287 11 [11591] Ol/reduccio di Gennaro, della chiesa di S. Maria d e C r i p t a e la badessa di S. Concordia, convengono rispettivamente di dare ['uno protezione alla suddetta chiesa e t'altra di fornire ospitalità una volta all'anno a tre uomini a cavallo. O ri g i n a l e in forma di b r e v e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 13. Reg e S t o, FAUSTI, p. 297, n. 13. Nel ver so: .9-8. Ricordo della convenzione fatta tra l'abbadessa di S. Concordio ed Ofreducio Genaro della chiesa di S. Maria della Grotta, della quale lo stesso Genaro doveva essere padrone e difensore t (di mano recente) ; 361. 13. Pergamena di mm. 110 X 110 annerita dall'umidità in più punti e logorata dalle numerose pieghe. Incerta è la sua datazione pur potendo approssimativamente fissarsi intorno al 1159, in quanto vi figura lo stesso personaggio di cui alla pergamena n. 2 (v. nota introduttiva a quel doc.), Entrambe le carte, inoltre, appaiono stilate da una stessa mano. Se è esatta l'ipotesi formulata la badessa di cui si parla sarebbe Adelasìa, Breve recordationis de conventione facta inter abbatlssam Sancti Concordi Q) et Ofreduci b) Ianuari de ecclesia Sancte Marie de Cripta, scilicet quod Ofreducius debet esse patronus et defensor eiusdem eccIesie donec vixerit, ita quod nullus filiorum vel eredum pro predicta conventione possit aliquit causarl abhatìssa C) vero pro tali defensione. proin est sibi semel in anno dare ospitium tribus hominibus cum tribus equis. insuper investivit eum de omnibus orationibus et beneficiis que ibi celebrantur et omnium eorum sit in perpetuum particeps. Unde sunt testes Tudinus Marini et Gentilis Viviani et filii Girardoni et hoc fuit in presentia archipresbyteri Tcrentiani. 12 [Sec. XII], marzo 23 Contraddittorio (b) delle parti COB! .d. (c) nel giudizio COB! .d. vertente tra il monastero di S. GIUSEPPE BARLETTA 288 Concordie e tal Leonardo per la proprietà di un terreno e di una vigna ubicaii in località Bajano. O r i g i n a l e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 14. Reg e S t o, Fondo di pergamene FAUSTI, p. 297, n. 14. Nel ver so: «Carta de [ •••.• ). (di mano del sec. XIV); ( Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XVIl); 359. 14. Pergamena di mm. 150 x 170 in pessimo stato di conservazione. Nella parte centrale e nel senso dell'altezza è incollata con una striscia di carta sul 'verso. Per tale motivo, nonché per la presenza di alcuni fori e di molte lettere sbiadite essa non è né facilmente né chiaramente leggibile. Dalla metà in poi, anzi, è assolutamente indecifrabile senza l'ausilio della lampada di Wood. Il siqmutt notarile è dato dalle lettere • BR t racchiuse entro un quadrilatero. (ST) Opposuit advocatus yconomi ante contestum litis quod prius fuit con[ve]nien [d]um pri[ncip ]aIes quam possessionem [ .•• l. In Dei nomen a), amen, die .VIlII. exeunte martio, presente sac(erdote), calu(m)pnia petit Bc(r)nardus Zarli l\1arcolfo, yconomo ecclesie Sancti Concordii, nomine ipsius ec[clesi)e restitutionem unius pctìe terre vineate posite in Baviliano: .1. ecclesia predicta, .n. Berardus diaconus et Bonaionta Bonu(m)fantis, .III. Oddo, .IIII. ecclesia, quam dicit sibi obligatam ab Andrea Iohannis, ut continet instrumentum, petit da(m)pnum et expensas. dicit yconomus ecclesiam predictam possidere dictam vineam, non tamcn credit fuisse [ .. ]0 Leonardo obligatam et credit dictum Andream tenuisse dictam vineam, set per ipsam ecclesiam redd[it)um ecclesie et non credit quod pro suo proprio [ .••••.. ]. Item dixit Leonardus quod abbatissa Adelasia Sancti Concordii, cum sociabus suis, dedit dictam terram vel vineam in scriptum Filippo et fratri in tertia eorum generatione finita, quod yconomus non credit. item dixit Leonardus quod extat filius masculus ex Filippo Cecapan(e), quod yconomus non credit. item dixit Leonardus quod Filippus Cecapan(e) dedet b) ipso Iohanni iura et actiones quas habuit in dicta vinea. credit yconomus quod Filippus Cecapa(ne) vendidit ipsam do(m)no Egidio Quadrulg(is) et non Iohanni et non requisita ecclesia. item dixit Leonardus quod Iohannes [habu]it et tenuit ipsam terram sive vineam. credit ycon [omus l Iohannem tenuisse ipsam per ecclesiam, reddendo censum et Leonardus credit Iohannem dedisse censum ipsi ecclesie sicut Filippus de- (a) Cosi A. Ltdetulasi nomine. (b) Cosi A. LE CARTEDI S. CONCORDIO DI SPOLETO 289 bebat. dixit Leonardus quod ex Iohanne remasit Andreas, eius filius, post mortem Iohannis, quod yconomus credit. auditu utique, credit Andream decessisse sine filiis. item dicit Leonardus quod vinea sive terra dicti Augustini fuit data et concessa in scriptum instrumentum generatione Filippo Cecapan(e), quod yconomus non credit. item utriusque pars credit quod ecclesia tenet a duobus lateribus vineam dicti Augustini, [Berar [dus Dilisia et Bonaionta Bonfantis [ .••••.• ] et Oddo et Petrus Galmadiani. sed d(i)c(it) yconomus quod Oddo et Berardus tenent per ecclesiam et quod ecclesia reabeat id quod tenuit Petrus. item dicit Leonardus quod Filippus Cecapan(e) vendidit dictam vineam Iohanni Angeli, quod yconomus non credit. item dicit Leonardus quod filius dicti Berardi Bonicelli tenuit d(ictam) vineam iuxta vineam dicti Augustini, quam nunc tenent Berardus Dilisia et Bonaionta Boninfantes, quod yconomus credit. item dicit Leonardus quod Filippus Ceeapan(e) tenuit olim vineam quam nunc tenet Petrus Galmadianus iuxta vineam dieti Augustini, quod yconomus credit. item dicit yeonomus quod Leonardus fuit frater consubrinus Andree Carli(ni). quod Leonardus credit. item dicit yconomus quod C) Leonardus habuit de bonis Andree ut morem ipsius Andree. Leonardus credit fuisse unum martillictum marrnoreum et unum carratiIIum de bonis Andree post mortem eius et non aliud, set non cantam) [ ••• ] heredes. 13 1201, maggio 19 Maria, badessa di S. Concordia, concede a Martino Borge, prete, in enfiteusi per cento anni, alcune unità fondiarie in località Capezzano, dietro pagamento di cinque lire e mezzo lucchesi e di un lucchese all'anno per ['incenso. or iginale [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio di Spoleto, n. 15. Reg e s t o, FAUSTI,p. 297, n. 15. Nel ver so: .1201, 19 maggio. Donazione di certe terre in Rapizzano (sic) fatta da Maria, abbadessa di S. Concordio, e sue sorelle al prete Pietro per 100 e più anni in avvenire, dopo qual tempo debbono ritornare alla chiesa di S. Concordio senza contesa, per il che detto prete paghi di nuovo x libre e mezzo ed ogni anno un denaro per l'incenso nella festa di S. Concordio t (di mano recente); 330. 15. (c) A ripete quod. 290 GIUSEPPE BARLETTA Pergamena di mm. 110 x 120 in buone condizioni e chiaramente leggibile. Notaio: Munaldo. Il signum notarile è costituito dalla lettera t M • racchiusa in un quadrilatero. (ST) In Dei nomine. ab eius incarnatione anno .M.C.C.I., te(m)pore Innocentii pape et die .XIII. exeunte madio, indictione quarta. hoc quidem te(m)pore ego domina Maria, abatipsa Sancti Concordii, ex consensu mearum sororum, scilicet Benvenutae, Agathae, Massaie et presbyteri Petri et Converse, nostra spontanea voluntate, trado, do et concedo vobis Petro ct presbytero Martino G) Borge in enfiteosim, quasdam petìas nostre terre in vocabulo b) Capiçani, vel si aliud nomen ibi dicitur, cum introitis et exitis suis et cum omnibus sibi pertinentibus, ut debeas habere et tenere de hinc ad .c. annos expletos vel alii quibus committere volueritis et, termino finito, debeat reverti ad ecclesiam Sancti Concordii sine omni calu(m)pnìa, et ita do et concedo, sicut Adam Borge habuit, terras et arbores. pro qua traditione, datione et concessione recepi a vobis C) • v. libras et dimidiam Luc(cnsium) d) et debeo recipere a vobis anuatim t) unum Luc(ensem) pro incenso in festo Sancti Concordii. et ita obligo me measque /) successores vobis Il) vel aliis quibus committere volueritis et vos Il) obligatis vos et illos quibus committere volueritis nobis nostrisque successoribus, de colludio et molestia, de defensione, falsificatione et evictione sub pena dupli et, pena soluta, hec carta firma permaneat. + Ego domina Maria et ego presbyter l\Iartinus et Petrus hanc cartam scribi rogavimus. + Ego Egidius Bonti (), Acturribone Actonis et Benedictus ,) Sancti Concordii, rogati testes sumus. + Ego Munaldus notarius, rogatus, hanc cartam scripsi. 14 1203, novembre 24 Bertura, nedooa di Alberto di Spoleto, cede ad Agaia, badessa di S. Concordio, un appezzamento di terra sila in località Poreia, dietro retribuzione. o r i g i n a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di Pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 16. (a) Nel Bopralinea Benza BeOM di richiamo, (b) Sulla o /inale seçno abbrell, super/luo, (c) Nel Bopralinea a corree, di to espunio, (d) .Vel sopralinea, (c) CCJ8iA. (t) -qtue) a corree. di 8. (g) Seoue una lettera tBpunta. (h) Nel sopralinea COfl seono di richiamo. (I) Una seconda t prima della I appare cancellala. (I) Bulla U Beano abbrell. super/luo. I.E C."RTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO Regesto, FAUSTI. 291 p. 297. n.16. Nel ver so: «1203, 7 novembre. De quadam peti a terre posita in Poreta donatio facta monasterio Sancti Concordii t (di mano del sec. XIII) ; 151. 16. Pergamena di mm. 60 x 190. avente una strana forma trapezoidale ma interamente leggibile. Notaio: Giovanni II. Per il signum notarile v. doc. n. 10. (ST) Anno Domini .M.CCIII., te(m)pore Innocentii pape et die .VII. exeunte novermjbrl, indictione .VI. hoc quidem te(m)pore ego Bertura. quondam uxor Alberti. mea spontanea voluntate, do et trado. causa mortis. pro rede(m)ptionc anime me et parentum meorum. vobis domine Agathe Sancti Concordii abbatisse et sororibus tuis, nomine predicti monasterìl, unam petiam terre existentem in Poreta vel si aliud nomen ibi dicitur. a duobus lateribus tenet Petrus filius·· ... a tertio Petronus Transarìcì, a quarto çin çus. infra predicta latera do et trado vobis predictam petiam terre cum introitu et exitu et cum omnibus eidem petìe terre pertinentibus. unde adeo retributionem expecto et obligo me vobis vestrisque successoribus. nomine predicti monasteri[i] et promitto predicta conservare et numquam contravenire sub pena dupli et. pena soluta. carta firma permaneat. + Ego Bertura hanc cartam scribi rogavi. + Ego presbyter U(m)bertus monasterii predicti et Iohannes eiusdem et Illuminatus et Brunacius rogati testes sumus. + Ego Iohannes iudex. rogatus. scripsi. 15 1208, maggio 16. Spoleto Gentile. giudice di Spoleto, dichiara con sua sentenza il monastero di S. Concordia unico e legittimo aoenie diritto al possesso di un terreno sito in località Bajano, contro le pretese di tali Berla e Francesco. o r i g i n a l e [A]. Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordìo, n. 17. Reg e s t o , Nel FAUSTI. p. 297, n. 17. ver so: .1208. 16 maggio. Sentenza pronunciata dal giudice di Spoleto a favore di Berta abadessa (sic) di S. Concordio per certa pezza di terra a Bajano da ella posseduta t (di mano recente) ; 334. 17. GIUSEPPE 292 BARLETTA Pergamena di mm. 110 x 120 in buono stato di conservazione. È da notare la non corrispondenza tra quanto annotato nel verso (che diverge anche dal regesto del doc. curato dal Fausti) ed il contenuto del testo. La d o m i n a Ber t a di cui parla l'atto non è; infatti, la badessa di S. Concordio, che - nella sentenza in questione - risulta essere rappresentato dal suo economo, p res b y t e r R o Il a n d us. (ST) In Dei nomine, amen. veniens ante presentiam nostram presbyter Rollandus, yconomus Sancti Concordii, nomine ecclesie, querelam de domina Berta et Francisco proposuit, asserens quandam possessionem ipsius ecclesie in vocabulo Baviliani existentem eos detinere iniuste, cuius latera sunt: a tribus lateribus vie, a quarto tenent filii Dalimani. qui, cum a domino Symone Spolet(ano) pot(estate) et domino Gentile eiusdem civitatis iudice vocati fuissent, ut de iure iam dicto yconomo responderent, Franciscus, in nostra presentia constitutus, predictam possessionem se possidere negabat et super hoc iudicium nostrum erat subire paratus. domina vero Berta se ipsam possessionem possidere et tenere confitebatur. suum tamen privilegium allegando, dicebat in nostra curia non esse conveniendam. unde, ego predictus iudex, tam ius quam tenorem constituti, considerans quia mihi non videbatur dominam Bertam allegato privilegio debere gaudere, in tenimentum predicte possessionis iam dictum yconomum, nomine ecclesie, dixi esse mittendum et, per executores meos Bentevengam et Stefanonum, de auctoritate domini Sy(monis) predicti pot(estatis) misi, legis tamen beneficio, si quod ei co(m)petit, reservato. Datum Spoleti, apud ecclesiam Sancte Marie, anno .M.CCVlll., te(m)pore Innocentii pape .111. et die .XVI. exeunte madio, indictione undecima, in prcsentia domini Guramontis, Luce, Alberti, Rodolfonl Ade Simeonis, Valterii, Girini et Mattheì Sansonis et aliorum quam plurium. Ego Adam, Spolet(ane) curie notarius, auctoritate domini Gentilis iudicis, hanc a) sententiam scripsi et in publicam formam redegi. 16 1208, ottobre 9 Alcuni testimoni depongono in merito ad un presunto stero di S. Concordia (v. doc. n. 15). or Reg i g i n a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 18. es (a) t o, Segue FAUSTI, p. 297, n. 18. ca espunto. censo del mona- Fondo di pergamene LE CARTE DI S. COXCORDIO DI SPOLETO 293 Nel ver so: «Esaminatio testium pro verificatione census pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XIV); «P 20 1208 i 30 48, octobris. Examinatio testium pro solutione cuiusdam census ecclesie S. Concordii t (di mano del sec. XVI) ; 349. 18. Pergamena di mm. 130 X 320 in stato di conservazione non buono: alcuni fori e piccole rosicature ai margini ne compromettono la completa lettura. Essa ha un sigillum pendens con relativa custodia, rovinati. Notaio: Topatius. Il signum notarile consiste nel disegno di una campana. Presbyter Enricus i(uratus) dixit quod vidit Salvolinum qui, te(m)pore sui diaconatus, veniebat ad ecclesiam Sancti Concordii et deferebat censum ad ecclesiam Sancti Concordii. int(errogatus) quare deferebat, r(esposuit) quod pro vinea que iacet in Bavilliano et distinguebat censum ab oblatione; int(errogatus) quantus erat census, r(esposuit) quod erat denarius papiensis et oblatio erat infortiatus ; int(errogatus) de te(m)pore, dixit quod ultra .xxx. annos, procedente vero te(m)pore. Henricus, socer domine Berte, similiter faciebat et addit quod, cum esset in infirmitate in qua accipiebat penitentiam et faceret iudicium uxori sue Gallane, set non ad voluntatem suam quia dicebat plus contingere sibi de vinea que erat in Bavilliano, et ipse dixit quod non erat suum alodium, set erat ecclesie Sancti Concordii et habebat inde scriptum. et Petrus, filius eius, vir domine Berte, similiter, se vidente, ferebat tres denarios pro censu et unum pro oblatione in festivitate Sancti Concordii et pro vinea similiter que erat in BaviIIiano et vidit similiter multotìens dicentes uxori sue Berte quod non daret sibi de vinea supradicta, quia erat Sancti a) Concordii; int(errogatus) si sciret hanc vineam esse Sancti Concordii, r(esposuit) quod scit; int(errogatus) quomodo sciret, r(esposuit) quia vidit ipsam teneri pro ecclesia Sancti Concordii a prenominatis personis usque ad mortem Petri; int(errogatus) quot anni sunt quod mortuus esse Petrum, r(esposuit) quod .XII., ut credit, vel parum plus vel parum minus; int(errogatus) de omnibus aliis [ ••• ], r(esposuit) quod nichil scit. Blernardus] iuratus dixit quod ipse fuit baiulus te(m)pore domine Adelasie abbatisse et domine Marie et domine Agathe, quare erat ad colligendam oblationem pro ecclesia Sancti Concordii et vidit Enrìcum, socer domine Berte et Petrum, filium eius, deferentem ad ecclesiam Sancti Concordii in festivitate quattuor denarios, unum pro oblatione et .III. pro censu; in[terrogatus] qualiter erat census, r(esposuit) quod pro vinea et terra que erat in Bavilliano; int(errogatus) quomodo sciret, r(esposuit) quia ipse erat ba[iu]lus Sancti Concordii ; int(errogatus) quantum te(m)poris (a) Segue ClI1Udi! 7 depenllalo. 294 GIUSEPPE B.~RLETTA quod ipse recepit, r(esposuit) quod ultra .xxx. annos quod cepit recipere et usque ad mortem Petri recepit. de aliis nichil. Benencasa i(uratus) dixit quod vidit Salvolinum et Enricum et parum solventes censum et oblationem, ut supra dictum est ab aliis testibus, ecclesie Sancti Concordii pro terra et vinea que est in Baviliano, latera cuius sunt hec : a tribus lateribus via et alio latere non recordatur, et vidit postea quod Enricus petiit a domina abbatissa quod refirmaret supradictam vineam sibi et ipsa dicebat quod non faceret. devìcta tamen postea precibus domini Rainucii Iohanni Iordani, reconcessit sibi domino Enrico et Petro, filio eius, in vita sua; et vidit postea cos solventes censum, usque ad mortem Petri, pro supradicta vinea et hoc a .xxx. annis retro; int(errogatus) de omnibus aliis dixit se nichil scire. Henrìcus i(uratus) dixit idem. vid[it] vero Benencasa et addit quod ipsi [ ..••• ] domino Henrico et filio eius quando facta fuit concessio a domina abbatissa Adalasie b); de lateribus dixit quod a tribus lateribus est via et ab alio latere filii Dalimani et dixit quod concessio fuit facta ipsius testis et Benencasa Berardi et Rainerii Adamni de Lupo et Spoletì Sancti Concordii. de omnibus aliis nichil. Rainerius i(uratus) dixit quod patruum suum C) vidit, scilicet domnum Rainerium, habere terram de qualis d) est ab ecclesia Sancti Concordii in pignore et vidit postea Salvolum e) habere per scriptum a suprascripta ecclesia. quo mortuo, Henricus et dominus Petrus filius et Rainucius Iohannis Iordani socer Petri, repetierunt I) domine abbatisse inscriptum et ipsa reconcessit eis Enrico et filio eius in vita sua et vidit postea Enricum solventem denarium papiensis monete pro censu et Lucensem pro oblatione et filium eius Petrum similiter tres Lucenses pro censu et unum pro oblatione. de tc(m)pore et de personis que fuerunt ad concessionem factam ab abatissa g) Henrico et filio, dixit idem quod Enricus. Conversa Redusa i(urata) dixit de concessione facta Henrico et filio eius, scilicet Petro, idem quod Rainerius et vidit Petrum venientem ad ecclesiam Sancti Concordii et dicentem quod deferebat censum, set non vidit censum. de aliis nichil. int(errogata) si vidit aliq[uem ••• ) sancti esse furem vel pcrvictum, r(esposuit) quod Enricus Bellonis multotiens furatus est et emendavit, set modo mirabiliter est emendatus. Petrus de infamia testium dicit idem quod presbyter Henricus. Testes domine Berte. Rainucius Pedeve i(uratus) d(ixit) quod ipse habet terram iuxta vineam unde lis est et sunt bene .XI. anni quod ipse habuit et vidit Enricum et filium habere et tenere terram unde lis est in pace et quiete et non vidit a(m)plius inde litem, nisi hoc anno. lnt(errogatus) si sciret quod esset alodium, dixit quod nescit et non 11) vidit Inde A. (b) Cari A. In preeedensa Adelasla, (o) Cosi A. Inl~tldasi patrem suum, (d) Cosi (e) Pii, sopra Salvollnum. (f) Inlendasi repoterunt. (g) Cos! A. (h) Nel sopra/inea .en.u segno di richiamo. 295 LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO dari in censum; int(errogatus) de confinibus huius terre et vinee, dixit quod a primo latere Stephanus et Eldego et a .III. lateribus via; int(errogatus) si Salvurinus i) tenuit ibi ,) terram, dixit quod audivit quod tenuit. int(errogatus) de aliis, dicit se nichil scire. Berardus Ade i(uratus) dixit quod vidit clausuram istam unde lis est teneri et haberi ab Enrico et filio eius Petro et domina Berta a .XL. annis in pace et quiete et non vidit inde litem nisi hoc anno. int(errogatus) si vidit inde dari in censum, dixit quod non; ìntterrogatus) si erat .alodium, dixit quod nescit, set quod tenuit sine lite Henricus cum filio; preterea quod vidit inde litem inter l\Iarroniscos et Henrìcum, set Marreniscki amiserunt. de aliis nichil. (ST) Ego Topatius, imperialis aule notarìus, has attestationes de mandato domini Egidii l), Fulginati episcopi, manu mea scripsi et in publicam formam redegi. mandatum recepi in presentia Iohannis Malevardati et Rodulfi de Lappantino et domini Matthei, anno Domini CCVIII., •VII. idus octubris, indictione .XI. (SP) .M.- 17 120B, novembre 3, Foligno Egidio, oescooodi Foligno, con propria sentenza, condanna Berla, oblata di S. Maria di Spoleto, a restituire un terreno sito in località Bajano (V. doc. n. 15). origin a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 19. Reg e s t o, FAUSTI, p. 29B, n. 19. Nel ver so: t 120B. 3 nove(m)bris t (di mano del sec. XIII) ; • Sentenza del vescovo di Foligno colla quale condanna Berta, oblata di S. Maria della diocesi di Spoleto alla restituzione di una pezza di terra in Bavlgnano (sic) alla chiesa di S. Concordio t (di mano recente) ; 327. 19. Pergamena di mm. 120 X 130 in ottimo stato j;: munita di sigillum pendens non custodito. (1) Oosl A. Altr:>t'! anche Salvollnus. Salvotus di conservazione. (I) Segue do(m) depennalo. I) Fu vescovo di Foligno dall'H settembre 1208 sino al 1243, anno In cui divenne ammlnlstratore della diocesi di Nocera, carica che ricoprI sino alla morte avvenuta nel 1248 (cfr. GAllIS, op. cit., pp. 696 e 710; nonché C. EUBEL. op. cit., I, pp. 256e 373) GIUSEPPE BARLETTA 296 Notaio: Topalius. Per il signum notarile v. doc. precedente. In nomine Patris et F(ilii) et S(piritus) S(ancti), amen. cum a sanctissimo patre Innocentio receperim in mandatis, ego E(gidius), Fulgìnatus episcopus 1), ut causam que vertebatur inter abbatissam Sancti Concordii et Bertam, oblatam Sanctel\larie Spoletane diocesis, de quadam possessione posita in - Bavilgnano cognoscerem et debito fine deciderem, partes ante meam presentiam convocavi et de processu negotii diligenter quesrvi, super quo domina Berta hec proponebat, s(cilicet) quod ante suo iudice sibi erat ablata possessio et hoc totum post appellationem ad dominum papam interpositam et ideo possessionem instanter repetebat. quod, quia cognovi iuri fore consentaneum, testibus receptis quibus percepi rem ita esse ut allegabat possessionem sibi restitui, recepta cautione quod super proprietatem iudicio sisteret. et exinde, lite contestata et recepto sacramento calu(m)pnie a Petro Naso pro domina abbatissa et a domina Berta pro se, terminum eis prefixi ad testes producendos. ad quem procurator abbatisse suos produxit testes, set domina Ber(ta) nullum producere voluit. cui postea, cum septies prefigerem terminos ad testes producendos, duos tantum produxit et, quasi deludendo iudicium, se(m)per dilationem petebat. cui, cum ego denegarem, sine ullo gravamine appellationem interposuit, dicens quia similes ratio sibi adiudicaret numquam in eo lucraretur. unde, quia cognovi malitiose versari circa causam predictam, dictis testium inspectis qui legitime probabant Henricum et P(etrum) possessionem pro ecclesia Sancti Concordii tenuisse et censum a .xxx. a(nnis) et ultra ecclesie solvisse; idcirco, ego E(gidius) Fulginatus episcopus, habito plurium sapientum consilio, auctoritate domini pape qua fungor, dominam Ber(tam) Petro Naso, procuratori Sancti Concordii pro iamdicta ecclesia, in restitutione predicte petie terre posite in Bavignano infra hec latera, scilicet a tribus lateribus via, a .IIII. filii Dalimani, conde(m)pno, precipiens auctoritate domini pape, sub pena excomunicationis, hanc sententiam inviolabiliter observari. Datum in palatio domini episcopi Fulginati, anno Domini .lIICCVIII., .III. nonas nove(m)bris, indictione .XI., te(m)pore Innocentii pape, pontificatus eius anno .XI., in presentia Angelarii Saccentis et Iacobi UsaI duri et Montanarii Deguedanis et domini abbatis prioris Sanctorum Apostolorum et magistri Iohannis de Sancto Donato et Rodulfi de Lappantino et Iohannis de Malgardato testium. (ST) Ego Topatius, imperialis aule notarius, hanc sententiam, iussu predicti domini episcopi, manu mea scripsi et in publicam formam redegi. (SP) 1) v. nota 1) del doc. precedente. 297 LE CARTE DI S. CO~CORDIO DI SPOLETO 18 1209, febbraio 13, Laterano Innocenzo III nomina il priore di S. Maria di Spoleto ed A., canonico di Foligno, giudici delegali nella causa oerietue tra la badessa di S. Concordie e Berta di Spoleto (v. doc. n. 15). or Reg i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 20. e s t o, FAUSTI, manorum, Nel p. 198, n. 20; A. POTTHAST, Rcgesta pontificum ro- Graz 1957, -. ver so: • J C. m 62. Commissione fatta da Innocenzo 30 al priore di Spoleto per la decisione di una controversia nata tra l'abbadessa di S. Concordio ed una donna particolare di Spoleto, l'anno XI del suo pontificato t (di mano recente); 325. 20. Sulla plica a destra: M. de Areola. Pergamena qualche piega. di mm. 110 X 170 in buone condizioni: presenta, però, Innocentius episcopus, servus servorum Dei. dilectis filiis priori Spoletano et A. canonico Fulginato, salutem et apostolicam benedictionem. dilecta in Christo filia abbatissa Sancti Concordi! Spoletani, sua nobis insinuatione, monstravit quod, cum causam appellationis que inter ipsam et B(ertam) mulierem Spoletane diocesis super quibusdam possessionibus vertitur, vobis duxerimus committendam, vos in eadem procedere re[cu]sastis. ideoque, discretioni vestre per apostolica scripta precipiendo mandamus quatinus in negotio ipso, iuxta priorum continentiam litterarum, sublato appellationis obstaculo, ratione previa, procedatis. Datum Lateranì, idibus februarii, pontificatus nostri anno undecimo. (B) 19 1209, aprile 17, Laterano Innocenzo 111 ribadisce al priore di Spoleto e ad A., canonico di Foligno, di esaminare e risolvere definitivamente in grado di appello la controversia giuridica nertenie tra la badessa di S. Concordia e Berta di Spoleto (v. doc. n. 15). or i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 21. GIUSEPPEBARLETTA 298 Reg e St o, FAUSTI,p. 298, n. 21 ; POTTHAST, - Nel ver so: «Commissione di Innocenzo papa III al priore di Spoleto che decida una causa esistente fra l'abbadessa di S. Concordio e B. donna di Spoleto, l'anno XII del suo pontificato t (di mano recente) ; 353. 21. Sulla plìca a sinistra: M. de Are. Pergamena di mm. 110 X 160 in buono stato di conservazione: un piccolo foro nel mezzo, in corrispondenza dell'unione di più pieghe non ostacola la lettura. Innocentius episcopus, servus servorum Dei. dilectis filiis priori Spoletani et A, canonico Fulginato, salutem et apostolicam benedictionem. significavit nobis A(gata), abbatissa Sancti Concordii Spoletani, quod, cum causam que inter ipsam et Bertam mulierem Spoletanam super possessionibus et rebus aliis vertitur, vobis duxerimus committendam, vos licet super hoc semel et secundo receperitis scripta nostra, in ea tamen sicut asserit, hactenus minime processistis. quocirca, discretioni vestre, per apostolica scripta precipiendo, mandamus quatinus in causa ipsa, iuxta prioris nostri mandati tenorem, appellatione remota, ratione previa, procedatis. Datum Laterani, .xv. kalendas maii, pontificatus nostri anno duodecimo. (B) 20 1209, settembre 9, Viterbo Innocenzo 111 ratifica la sentenza emessa a favore del monastero di S. Concordio da Egidio, vescovo di Foligno, da lui delegato per risolvere la oertenza giuridica tra il monastero e Berta di Spoleto, circa il possesso di un terreno e di una vigna siti in località Bajano (v. doc. n. 15). o r ig i n a Ie [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 22. Reg e s t o, FAUSTI,p. 298, n. 22; POTTHAST, Nel ver so: «B. 42. Innocenzo papa. Bolla in favore della abbadessa di S. Concordio per una controversia di una pezza di terra t (di mano recente); 346. 22. Sulla plica a sinistra: M. de Areola. 299 LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO Pergamena di mm. 260 x 250 in discrete condizioni. Tre pieghe nel senso della lunghezza non impediscono la lettura. La bolla è andata perduta. : Innocentius • : • episcopus, servus servorum Dei. dilecte in Christo filie abbatisse Sancti Concordii, salutem et apostolicam benedictionem. cum causam que inter te vertebatur ex parte una et Bertam civem Spoletanam ex altera super terra et vinea sitis in Bavilano a), venerabili fratri nostro Fulginato episcopo duxerimus committendam ac ipse testes ab utraque parte receperit super proprietate possessionis predicte. mulier eadem Sedem Apostolicam appellavit, cuius appellationi tamquam frustratorie non deferens, episcopus memoratus causam ipsam sententiaIiter diffinivit. cumque dicta mulier super confirmatione vel infirmatione sententie ad dilectos filios priorem Spoletanum ct A. canonicum Fulgìnatum litteras apostolicas impetrasset ac idem in causa procedere distulissent, dilecto filio A. subdiacono et capellano nostro eam commis[si]mus audiendam. qui, cum multotiens citasset legitime mulierem predictam nec voluisset aliquatenus co(m)parerc, idem subdiaconus, de sententie meritis diligenter cognoscens, nobis ea que coram eo fuere proposita fideliter intimavit. nos igitur, attestationibus ct rationibus utriusque partis per eumdem b) subdiaconum plenius intellectis, eandem sententiam duximus confirmandam. Nulli ergo omnino hominum liceat hanc paginam nostre confirmationis infringere, vel ei, ausu temerario, contraire. si quis autem hoc atte(m)ptare presumpserit, indignationem omnipotentis Dei et beatorum Petri et Pauli, apostolorum eius, se noverit incursurum. Dat(um) Viterbii, .v. idus septembris, pontificatus nostri anno duodecimo. (BD) 21 1210, gennaio 5, Foligno P a s a g u e r r a da Milano, giudice della Curia Imperiale, in presenza di testimoni, ingiunge a tal Francesco ed ai figli di questi di non avanzare pretese su un terreno posseduto dal monastero di S. Concordia in località Bajano. o r ig in a 1e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordìo, n. 23. Reg esto , (al C08l .<I.. FAUSTI, (b) p. 298, n. 23. COBl...l. Fondo di pergamene 300 Nel ver so: 23. GICSEPPE BARLETTA t 1210. Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XVI); 333. Pergamena di mm. 140 x 180 non interamente leggibile neanche con l'ausilio della lampada di Wood. Molte lettere, infatti, si sono sbiadite irrimediabiImente col tempo, mentre l'unione di due pieghe nel mezzo ha determinato un foro cancellandone altre. Notaio: Alberico di Rovereto. Il signum notarile è costituito da un disegno raffigurante una torre. (ST) Anno Dominice incarnationis millesimo ducentesimo decimo, indictione tertiadecima, die martis quinto mensis ianuarii, in Filigno. cum Agatha, abbatissa Sancti Concordii de Spoleto, conquesta esset de Francesco a) et filiis Spoletan [is l, quos dicebat [ .••• l in quandam possessionem sytam in Baviglano iuxta vias et terram filiorum quondam Dalimanii et super aliis possessionibus predicte ecclesie et Francìschus predictus venisset et dixiset b) quod nil et inquietabat de iure ipsius abbatisse, set dicebat predictas possessiones sibi pertinere, tandem Pasaguerra de Mediolano, imperialis Curie iudex, presentibus et volentibus Alberto Stru çio de Cremona, Monache C) de Mediolano et Rufino de Laporta pl[ ••••••• ] imperialis Curie iudicibus, et eorum consilio, condempnavit predictos patrem et filios, absentes, versus ipsum Iohannem, procuratore d) predicte abbatisse, eius nomine ut cessent ab inquietacione possessionis predictarum rerum de cetero et eis precepit ut in dicta possessione ipsam ecclesiam non molestent et, ex parte domini Ottonis, Dei gratia Romanorum imperatoris gloriosissimi, predictas possessiones dictarum rerum dicto magistro Iohanni prefato nomine confirmavit et eum in predictis possessionibus iure iussit, salvo tamen ipsis sal .•.•• ] et aliis, omni suo iure proprietatis si[ .•••• ] in predictis possessionibus, de qua proprietate niI dixit * * •• *. Predictus Pasaguerra hanc cartulam * •• fieri precepit. Interfuerunt Matheus iudex, Andreas de Mevana, Oddo et Iacobus, iudices Spoletani, et Meragonus Aslsìì et alii qui plures inde testes t). (ST) Ego Alberìcus de Rovereto, imperialis curie notarìus, interfui et hanc cartulam scripsi. 22 1214, dicembre 30 Agata, badessa di S. Concordio, concede a Bonaiidansn di Adamo di Lupone, oita natural durante, una terra sila in località N u c i s S q u a Il i (a) CaB! A. (b) Cosi (d) Co..t A. (c) pl(ur)cB ••• dalla stesea mano. .A. (c) La o finili. "tI IIf)praliMa. a corree, testes a"glUnlo nel sottolinea, nel marglM di us espunto. deatro della pergamena, LE CARTEDI S. CO~CORDIODI SPOLETO 301 dietro versamento di sei Ure lucchesi, riservando al monastero soltanto una cava di pietra. O r i g i n a Ie [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 24. Fondo di pergamene Reg e s t o, FAUSTI, p. 298, n. 24. Nel ver so: «1214, 2 decembri. Pro Sancto Concordio It (di mano del sec. XIII); «Carta Nucis Gualgi (sic) de Sancto Concordio • (di mano del sec. XIV); «Contratto fatto dall'abadessa e monache di S. Concordio con una donna chiamata Bonafìdanza s (di mano del sec. XVlI) ; 335. 24. Pergamena di mm. 90 x 320: qualche macchia dovuta all'umidità, alcune piccole rosicature ai margini e due fori, in corrispondenza del quintultimo e del penultimo rigo dello scritto, non compromettono la lettura. Notaio: Cyvilas. Il signum notarile è dato dal nome su cui è, peraltro, presente un segno abbreviativo superfluo. (ST) Anno Domini millesimo .CCXlIlI., te(m)pore Oddonis imperatoris .1I1I. et die .11. exeunte dece(m)bri, indictione secunda. hoc quidem te(m)pore ego Agatha, abbatissa ecclesie Sancti Concordii, consentientibus sociabus et conversis ecclesie dicte, scilicet Imeldina, Massarìa, Sublimana, Guerrera, Sophia, Lamandina, Berta, dominus Rainerius, Iohannes, Salvucius et Marculfus, mea spontanea voluntate, do, trado et concedo tibi Bonafidantie Ade Luponis in vita tua unam petiam terre ecclesie dicte que manet in vocabulo Nucis Squalli et manet infra hec latera: a primo currit via, a .II. filii Genuarii, a .11I. filius Rainaldi, a .I1Il. Nicholaus Malbangii et si qui alii affines sunt infra ista predicta latera. do, trado et concedo tibi predictam petiam terre cum omnibus eidem terre pertinentibus et cum introitu et exitu et cum omnibus que supra se ct infra se habet in integrum, excepto quod reservo ecclesie foveam unam lapidum, ita si necesse fuerit pro ecclesia dicta lapides G) cavare, quod liber et in fovea illa pro qua re dimisisti nobis et ecclesie .VI. libras Luc(ensium), quas ecclesia tibi debebat, ideo quia fuerunt date pro utilitate ecclesie et taliter dimisisti quod neque in vita neque in morte nec post mortem nullus homo iam dictas libras ullo modo repetere valeat. et desuper reservo ecclesie post mortem tuam hec terra absolute revertatur ad ecclesiam Sancti Concordii et sic obligo et promitto me measque successores tibi prefato tantum et nullo alio nec alie de fraude, colludio, molestia et promitto de evictione, falsificatione et legitima defensione in vita tua "), sub pena promissa dupli. (a) Cusi A. (b) Segue po cancelluto, 302 GIUSEPPE BARLETTA post mortem vero tuam hec terra cum arboribus ct cum vinea si tunc te(m)pore fuerit sine omni occasione revertatur ad ecclesiam dictam. Ego Agatha abbatissa, cum consensu predictarum et predictorum, hanc cartam scribi rogavi et sit firma in vita tua, post mortem tuam hec carta nichil valeat. Paganellus Deo Delll, Petrus Beneincase, Folcorius Oliverii, rogati testes sumus. Ego Cyvitas, aule i(m)perialis notarius, interfui. rogatus scripsi. 23 1223, settembre 6, Spoleto Giordano, giudice del comune di Spoleto, condanna Albertuccio Iu c tur e a restituire al monastero di S. Concordie sedici staia di terra sila in località Luco o C o r n a n um. Alla condanna sono premesse alcune dichiarazioni di testimoni. O r i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 25. Reg e s t o , FAUSTI,p. 298, n. 25. Nel ver so: «1223, 6 sctte(m)bre t (di mano del sec. XIII); «C(aus)a terre de Cornano Sancti Concordil e (di mano del sec. XIV); «Sentenza decisa dal giudice di Spoleto nella lite nata tra Ramigio, economo della chiesa di S. Concordio et (sic) Albertuccio Iucture per riguardo a sedici staia di terra esistenti nel vicolo Luco i quali Iucture Albertuccio possedeva a nome di detta chiesa mediante il pagamento del censo e della quale terra vien condannato alla restituzione t (di mano recente); 329. 25. Pergamena di mm, 100 X 350 in buone condizioni. Notaio: Transarico. Il signum notarile è dato dal monogramma del nome Transaricus. (ST) In Dei nomine, amen. die. VI. exeunte iulio, prestito sacramento. causa inter do(m)pnum Rainerium, yconomum Sancti Concordii ex parte una et Albertucium Iucture ex altera a quo idem yconomus, nomine ipsius ecclesie, repetit possessionem .XVI. stariorum terre existentium in vocabulo Luci vel Cornani iuxta tenimentum filii Andree et Iuxta id quod tenet ipse Albertucius a duobus lateribus quod fuit Scole, quam LE CARTE DI S. COXCORDIO DI SPOLETO 303 terram dicit ecclesiam concessisse Scole et Scola tenuit ipsam per ecclesiam et nunc dicit quod est reversa ad ecclesiam. Albertucius confitetur se tenere predictam terram, sed non credit ecclesiam concessisse Scole, nisi videtur inde publicum instrumentum. Item dicit do(m)pnus Rainerius quod Scola tenuit predictam terram et habuit eam ab ecclesia Sancti Concordii, quod Albertucius credit si videret inde publicum instrumentum, alias non. Item dicit do(m)pnus Rainerius quod Albertucius emit predictam terram ad proprietatem. Albertucius credit ipsam terram emisse ad proprietatem, nisi •VI. staria que emit iure scripti sicut in suo instrumento continetur, de quo scripto dicit se solvisse omni anno a te(m)pore quo emit, quod yconomus non credit solvisse censum. + In Dei nomine, amen. ego Iordanus, iudex communis Spolet(ani), electus ad causas et lites examinandas et eas, mediante iustitia et tenore constituti, decidendas, domino Oderisio Thome, eiusdem civitatis Spolet(ane) existente cognitor Iitis et controversie que vertebatur inter do(m)pnum Rainerium, yconomum Sancti Concordìì, nomine ipsius ecclesie ex parte una et Albertucium Iucture ex altera. a quo idem yconomus, nomine ipsius ecclesie, repetebat .XVI. stariorum terre existentium in vocabulo Luci vel Cornanì iuxta tenimentum filii Andree et iuxta id quod tenet Albertucius a duobus lateribus quod fuit Scole qui Deusteadiutus nuncupatur et Uberturi Egidii, quam terram dicebat ipsam ecclesiam concessisse Scole et ipse retinuisset eam per ipsam ecclesiam. Albertucius vero respondebat sicut in confessionibus continetur. unde, ego predictus iudex, visis et auditis hinc inde propositis et probatis sacramenti causa ab utraque parte suo loco a), recepto et habito conscilio 11) sapientum, sicut inter eos pronuntio ad restitutionem predictorum .XVI. stariorum te(m)pore predicto ipsum Albertucìurn ipsi do(m)pno Rainerio yconomo, nomine ipsius ecc1esie,conde(m)pno. + Datum Spoletl, apud ecclesiam Sancte Marie, anno .l\ICCXXlIIo., te(m)pore domini Honorii pape .1II. et domini Fredcrici Romanorum i(m)peratoris, indictione .XI. et die .VI. intrante septe(m)bri, presentibus Iacobo Pro achei, Iohanne Nicolc, Befanio notano, Aldicheo Sinibaldi, BIasio Doplerii et aliis pluribus. (ST) Ego Transaricus, nunc communis Spoleti curie notarius, de mandato ct auctoritate domini iudicis, has confessiones et sententiam scripsi et publicavi eodem die et presentibus predictis. (a) Segue ancora loco depennalo. (b) Cosi A. 304 GIUSEPPE BARLETTA 24 1226, gennaio 1 Alcuni debitori versano il censo al monastero di S. Concordio. origin a l e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 26. Reg Nel e s t o, Fondo di pergamene FAUSTI, p. 298, n. 26. ver so: «1226 ianuarii t (di mano del sec. XIII); c SoIuctione censuum ecclesie Sancti Concordii t (di mano del sec. XIV); c 1226. Pagamenti di canoni alla chiesa di S. Concordio t (di mano del sec. XVII) ; 337. 26. Pergamena di mm. 100 x 210 in discreto stato di conservazione interamente leggibile. Notaio: Cittadinus. II signum notarile è rappresentato dal monogramma del nome. ed (ST) In Dei nomine. anno millesimo ducentessimo .XXVI., tempore domini Honorii pape .III. et domini Frederici imperatoris, kalendis ianuarii, indictione .XIIII.. hoc quidem te(m)pore isti sunt qui dederunt censum sive canonem ecc1esie Sancti Concordii : Bonaiunta Bonu(m)fantis dedit .III. Luc(enses) pro hoc anno et preterito anno pro una peti a vinee a) que est in Baviliano ; Andreas Donaddìus dedit .II. Luc(enses) pro parte Palmisani possessionum earum que sunt in Sancto Antimo; GuiIielmus b) Rainucii Pedeve, pro se et pro fratribus dedit unum Luc(ensem) pro duabus modiolis terre sive vince in Baviliano ; Egidius Vidicti dedit .II. Luc(enses) pro trihus modiolis terre in Colle de Mare vel Maiano ; Berardus Dilisie unum Lue/ensem) et dimidium pro una petia vinee in Baviliano ; Odo Ade Azzi mastri dedit .1. Luc(ensem) pro vinea de Colle quam habet de patrimonio, sed pro vinea quam emit ab Aliante et a Philippo Teta Pane voluit dare censum sed abbatissa renuit; Bonaiunta Consedentis dedit unum Luc(ensem) pro duabus mcdìolìs vinee sive terre in BaviIiano; Nicolaus Sauli dedit unum Lue(ensem) pro duobus modìolìs C) vinee in Baviliano ; Transarieus Senebbaldi Banioli, pro se et pro nepote, dedit .II. Lu(eenses) pro .VI. stariis et dimidie terre in Matrcniano; Leonardus Rodulfi Berardueii Ugolini dedit unum Luc(ensem) pro .XXI. d) stariis terre in Cardecis; Ia- (It) Nel sopra.linea con sr(/1I0 di riehlamo, (b] Se[Jl/e nal'wr depennato. (c) Altrove pro duabus modìolls. La 8econd(, o ad evidente eorrez, di a. (d) Lettura dubbia a cUlIBa di una 8bat'lltura dell'inchiostro. LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO 305 cobus Matthei, pro se et pro Iordanitto, fratre suo, dedit .1111. Luc(enses) pro Il) petia terre de Colle Sancti Thome et hunc census /) fuit datus in presentia Teodini Zacchei, Salvucii Berardi, Andree Donaddius et mei notarii. Iit Ego Cittadinus notarius his omnibus interfui et, rogatus, omnia predicta scripsi et publicavi eodem die et te(m)pore et in presentia predictorum. 25 1226, marzo 31, Spoleto Matagia, badessa di S. Concordie, concede in enfiteusi a Pietro di Galmadiano una terra in località Bajano dietro versamento di sei lire luechesi e di un lucchese ogni anno. or i g in a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 27. Reg est O, Fondo di pergamene FAUSTI, p. 298, n. 27. Ne I ver so: • Instrumentum pro Sancto Concordio ,. (di mano del sec. XIII); .1226. Istud est instrumentum Petri Galmadiani de Sancto Concordio » (di mano del sec. XIV); • Enfiteusi» (di mano recente); 328. 27. Pergamena di mm. 90 X 220 in buone condizioni. Notaio: Taddeo. Il signum notarile consiste nel monogramma del nome Tadeus. (ST) In Dei nomine, amen. anno Domini .MCC. vicesimo sexto, te(m)pore domini Honorii pape .III. et Frederici imperatoris .11., die ultimo mensis martii, indictione quartadecima. hoc quidem te(m)pore ego Mathagia, abbatissa Sancti Concordii, nomine ipsius ecclesie, presentibus et consentientibus Berta, Sophia, Agatha et Bona monachabus, Gemma; domino Rainerio, Marcolfo et Anastasio, dicte ecclesie oblatis, do, trado et concedo in scriptum sive e(m)phyteosius a) tibi Petro Galmadiani et tuis filiis et nepotibus in tertiam generationem legitimam masculinam, totam unam petiam terre dicte ecclesie positam in ducatu Spoletano in vocabulo Baviliani, vel si alio ibi nomine nunccupatur b), cum introitu et exitu suo et cum omnibus ad eam pertinentibus, sine reservatione ulla. quam terram tu Petrus emeras olim a Iohanne et Leonardo de Quadrulgìs et est (e) Segue la lettera q upunta. (a) Così A.. (b) (f) Oosl .d. Oosl .d. Lniendasi nuncupatur. GIUSEPPE 306 BARLETTA .VIIII. staria et .IIII. pugilli et .III. uncie. a primo latere cuius tenes tu Petrus, .II. Bonaionta Bonufantis et Berardus Dulisie; .III. filii Aliantis, .IIII. dicta ecclesia vel sialia sunt latera. unde recepi a te pro ipsa ecclesia .VI. libras Luc(ensium) quas dedi et expendi pro utilitatibus et negotiis dicte ecclesie, renuntians exceptioni non numerate et non solute pecunie, beneficio restitutionis, occasione deceptionls a normis a legibus introducto, beneficio C) clericali, ecclesiastico et fori privilegio et omni auxilio legum et constituti mihi co(m)petenti vel co(m)petituro et do tibi tenimentum et licentiam intrandi et tu et heredes tui debetis solvere ipsi ecclesie annuatim, in festo Sancti Concordii, unum Luc(ensem) pro canone sive censu. insuper promitto et obligo me pro ipsa ecclesia et meos suecessores tibi et tuis heredibus de fraude, colludio, molestia, falsificatione, defensione de iure et legitime facienda d) et evictione et non contravenire sub pena dupli stipulatione promissa tibi et, ea soluta, hec carta suam obtineat nichilominus firmitatem, quam ita scribi rogavi de consensu dictarum sororum mearum. Actum apud dictam ecclesiam, presentibus Paulo Berardo, Bartholo Vettoni, Iohanne Machiloni, Iacobo Rogerii et Iohanne Galmadiani, testibus ad hec rogatis. Ego Tadeus Adiuti notarius, rogatus, hec scripsi et emendavi ubi de pro ipsa ecclesia et de iure et legitime facienda. 26 1227, marzo 25 Sofia del fu Valfredo rinunzia a qualsiasi diritto e pretesa sul monastero di S. Concordia, davanti alla badessa Bona. o r i g in a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 28. Reg e s t o, FAUSTI, p. 299, n. 28. Nel ver so: «1227. Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XIII) ; « Rinuzia (sic) di tutte le pretenzioni a favore della chiesa di S. Concordio t (di mano recente) ; 338. 28. Pergamena di mm. 80 x 180 in buone condizioni ed integralmente leggibile. Notaio: Filippo. Il signum notarile è costituito da un disegno raffigurante un quadrifoglio. (o) A bollcio senza 8e(/IUI abbret·iativo. (d) A ripete facienda. LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO 307 (ST) In nomine Domini, amen. anno Domini .MCCXXVII., te(m)pore domini Gregorii pape .vrrrr. et Frederici Romanorum i(m)peratoris et die .VII. exeunte martio, indictione quintadecima. hoc quidem te(m)pore ego Sophia, filia olim Valfredi, non vi nec dolo inducta, set mea pura et bona voluntate, quieto, remitto adque a) refuto vobis domine Bone, abbatisse Sancti Concordii, recipienti nomine dicte ecclesie, quicquid dicere seu petere possem in dieta ecclesia sive iure oblationis vel partis vel quocumque modo sive ingenio aliquid petere sive dicere possem in ecclesia iamdicta. pro qua fine et remissione confiteor me a vobis et sororibus vestris, nomine dicte ecclesie recepisse de persona mea et rebus meis similem remissionem. unde renuntio omni exceptioni et legum auxilio et promitto contra predicta nullo te(m)pore contravenire sub pena .XX. librarum Luc(ensium) a me vobis pro ipsa ecclesia recipienti, procuratorio nomine, per stipulationem promissam, qua soluta vel omnia predicta in sua permaneant firmitate. Ile Ego predicta Sophia hoc instrumentum, ut supra legitur, ita scribi rogavi. + Nos Guillelmus Petri et Iohannes Bonagure et Iacobus Iohannis, rogati testes huius rei sumus. Ile Ego Philippus Birti iudex, rogatu dicte Sophie, hoc instrumentum, ut supra legitur, scripsi et publicavi. 27 1229, gennaio 1 Alcuni debitori pagano il censo al monastero di S. Concordia. o r ig i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 29. Reg e s t o , FAUSTI, p. 299, n. 29. Nel ver so: c 1229, kalendae ianuarii. (di mano del sec. XIII); «Solutiones censuum de certis petiis terre pro ecclesia Sancti Concordii t (di mano del sec. XIV) ; • 1229. Pagamenti di canone fatti alla chiesa di S. Concordio t (di mano del sec. XVII); 336. 29. Pergamena di mm. 130 x 280 in buono stato di conservazione, ma con due piccole Iacerazioni ai margini superiore e laterale destro che non ne impediscono, in ogni caso, la completa lettura. Notaio: Cittadinus. Il signum notarile è analogo a quello del doc. n. 24. (n) Cosi ~. lnlelldasi atque. 308 GIUSEPPE BARLETTA (ST) In Dei nomine. anno millesimo ducentessimo 4) .XXVIIII., te(m)pore domini Gregorii pape noni et domini Frederici imperatoris, kalendis ianuarii, indictione .II. hoc quidem te(m)pore isti sunt illi qui dederunt censum sive canonem ecclesie Sancti, Concordii: Nicolaus Sauli dedit unum Luc(ensem) pro censo unius petie vinee in Baviliano que est iuxta viam et filios Berardi et filium Ianni Carisii; Guilielmus Rainucii Pedeve dedit unum Luc(ensem) pro una peti a terre in Cardecis que est iuxta filios Magalotti et nepotes Mìcchaelìs et Mìcchaelem Grimaldi et Mattheum Carazite; Bonaiunta Consedenti unum Luc(ensem) pro una peti a vinee in Baviliano que est iuxta vias et filium Sauli et vineam que fuit Malcalzatl ; Transaricus Sennebbaldi a l\latreniano dedit unum Luc(ensem) pro .rrn, stariis terre que est prope ecclesiam Sancti Stefani de Macreniano iuxta viam et Rodulfum Fabrum et sibi remanet; Villanus Ianni Raynaldi, pro se et Rainaldo et Iacobo, fratribus suis, et pro Bonaiunta Consedentis unum Luc(ensem) pro una peti a vinee Il) que fuit Rainucii Pedeve que est in Baviliano iuxta viam et filios Berardi et filium Ianni Carisi ; Thomas Oddi mastri dedit unum Luc(ensem) et dimidium pro uno modiolo et dimidio vince que est in Colle Sancti Thome iuxta viam et tenimentum ipsius ecclesie ; Petrus Galmadiani unum Luc(ensem) pro novem stariis vinee que est in Baviliano iuxta Bonaiuntam Bonu(m)fantis et Berardum Dulisie et sibi remanet et ecclesia predicta ; Egidius Vidicti dedit duos Luc(enses) pro tribus modiolis terre que est in Colle Malo iuxta Paulum Oderisii et ipse Egidius ab aliis laterìbus ; Iacobus Mattheì pro tribus partibus et C) dedit .1lI. Luc(enses) et Iovannucius Mattheì unum Luctensem) pro quarta pro duabus partibus cuiusdam petìe terre quam habuit ab ipsa ecclesia in Colle Sancti Thome, que est iuxta viam et filium Aliantis, vineam quam habuit ab ipsa ecclesia et iuxta ipsum Iacobum et fratrem; Berardus Dulisie et Bonaiunta Bonu(m)fantis dederunt .1lI. Luc(enses) pro canone duarum petiarum vinee, quam habente ab ipsa ecclesia in Baviliano sicut illud dederunt aliis abbati! sis, que sunt iuxta vias et ipsam ecclesiam; Accurri(m)bona a Sancto Petro Intìguararla dedit .III. Luc(enses) pro censo pro ten ìs quas habet ab ipsa ecclesia in vocabulo Sancti Petri Intiguararia. 1{4 Ego Cittadinus notarius, rogatu domine Bone, abbatisse eiusdem monasterìì, et domini Petri Molinarii, procuratoris eiusdem monasterii, omnia predicta scripsi et publicavi, predicto die et tetrnjpore, in presentìa Pauli Berardi et Petri Egidii et Accurri(m)bone Martini et aliorum. Blasis a Terrania dedit .1. Luc(ensem) pro una petia terre quam habet ab ipsa ecclesia in Terrania ti). (a) CoB! A. (b) Seçuono due leltere inilltnlillcabili. depennale. (c) Seouono i termini Iova(n)nuc!(us) )[ùt(t)h(e)l depennali. (d) Islasìs .•• Terrania aooiulilo nel margine inferiore della carla. LE CARTE DI S. CO:-;CORDIO DI SPOLETO 309 28 1231, gennaio 1 Alcuni debitori pagano il censo al monastero di S. Concordio. O r i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, Fondo di pergamene del Monastero di S. Concordio, n. 30. Reg e s t o, FAUSTI, p. 299, n. 30. Nel ver so: .1231, kalendis ianuarii t (di mano del sec. XIII); • Solutio censum ecclesie Sancti Concordii t (di mano del sec. XIV); • Pagamenti di diversi canoni per alcuni pezzi di terra spettanti alla chiesa di S. Concordìo t (di mano del sec. XVII); 362. 30. Pergamena di mm. 100 X 250 in buono stato Notaio: Cittadinus. Per il signum notarile v. doc. n. 24. di conservazione. (ST) In Dei nomine. anno millesimo ducentessimo ") .XXXI., te(m)pore domini Gregorii pape noni et domini Frederici inperatoris, kalendis ianuarii, indictione quarta. hoc quidem te(m)pore isti sunt qui dederunt censum sive canonem ecclesie Sancti Concordii: Egidius Vidicti dedit duos Luc(enses) pro tribus modiolis terre que est in vocabulo Collis de Malo, que est iuxta Paulum Oderisii et Gregoricum et ipsum Egidium a tribus lateribus; Berardus Dilisie unum Luc(ensem) et dimidium pro vinea quam retinet ab ipsa ecclesia in Baviliano, sed ipse dicebat quod sunt duo staria et dimidium que est iuxta Bonaiuntam Bonu(m)fantis, Petrum Galmadiani et ipsi ecclesie remanet; Leonardus Rodulfi unum Luc(ensem) pro .XVIII. stariis terre in Cardecis que est iuxta Mìcchaelem Grimaldi et Bonaiuntam Micchaelis et Spoletum Ianni Curtine, Mattheum Carazite et b) Gregorium Magalotti; Bonaiunta Consedentis dedit unum Luctensern) pro se et nepotibus Egidii Pedeve pro una petia vinee quam retinet ab ipsa ecclesia in Baviliano, que est iuxta vias et filios Sauli et olim C) vineam Malcalzatl ; Petrus Galmadiani unum Luc(ensem) pro novem stariis vinee in Baviliano que est iuxta ipsum Petrum et filium Aliantis, ecclesiam predictam, Berardum Dilisie et Bonaiuntam Bonu(m)fantis; Bonaiunta Bonu(m)fantis dedit .111. Luc(enses) pro anno et preterito pro una petia vinee quam retinet ab ecclesia in Baviliano, que est iuxta possessionem ipsius ecclesie et Berardum Dilisie et viam; Iacobus d) Mattheì Transarici .III. Luc(enses) pro arte e) sua cuiusdam petie terre quam habet ab ipsa ecclesia in (al Cosi A. (b) Nel sopralinea con segno di richiamo. (d) Segue Tr<l(n)sil.(r)!c! cancellato. (e) Cosi A. Intendasì parto. 8 (c) Segue tllla(m) depennalo. GIUSEPPE 310 BARLETTA Baviliano, que est iuxta vias et filium ABantis et ipsum Iacobum; filius Oddonis Ade Azzi Mastri dedit unum Luc(ensem) et dimidium pro uno modiolo vinee quam habet ab ipsa ecclesia in Baviliano, que est iuxta viam et filium ABantis et ipsam ecclesiam; Transaricus Sinibaldi Banioli dedit unum Luc(ensem) pro una petia terre in Matreniano que est iuxta Rodulfum Aposterula et Moriconum Galiane et Rainaldonum Scangii. Ego Cittadinus notarius, rogatu abbatisse ipsius monasterii, omnia predicta scripsi et publicavi predicto die et te(m)pore et indictione predicta, in presentia Brunacii Berarducii et Iacobi Nicolai Bartoli. + 29 1231, dicembre 8, Spoleto Bona, badessa di S. Concordio, compone in presenza di Nicolò, vescovo di Spoleto, la oertenza giuridica intrapresa contro tal Giovanni di Bonficone rinunziando alla lite. O r i g i n a 1 e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 31. Fondo di pergamene Reg e s t o, FAUSTI, p. 299, n. 31. Nel ver so: • 1231. Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. XlII); • Renuncia ad una lite fatta dalla abadessa di S. Concordio t (di mano del sec. XVII); 365, 31. Pergamena di mm. 80 X 110 in discrete condizioni: presenta molte pieghe. Notaio: Taddeo II. n signum notarile consiste nelle lettere del nome racchiuse entro un quadrilatero. (ST) In nomine Domini, amen. Bona, abbatissa Sancti Concordii, consensu monacharum suarum Agathe, Altafeste, Galgane, Angele, Palmentere, approbavit quod fecit Mattheus, procurator a) ecclesie, super discordia quam habebat ipsa abbatissa cum Iohanne Bu(m)fikolli, consentiendo in dominum Iacobum Centronem quem Spoletanus episcopus dedit eis iudicem de consensu partium et renuntiavit litteris i(m)petratis quantum ad causam istam a domino papa ad abbatem Sancti Felicis de Iano et coniudices suos. (a) A procuratori. La l appare, perdo depennala. LE CARTE DI S. CO:-<CORDIO DI SPOLETO 311 Hoc actum est coram domino Nicolao, Spoletano episcopo I), presentibus do(m)pno Pagano, priore Sancti Petri, Gandulfino et Blascio seutiferi 11) domini episcopi. Anno .MCCXXXI., te(m)pore domini Gregorii pape .VUII. et domini Frederici imperatoris, die .VIII. intrante dece(m)brl, indictione .IIII. Ego Taddeus notarius, rogatu predìctar um abbatissa C) et rnonacharum, hec omnia scripsi et publicavi. 30 1232, dicembre 4 Bona, badessa di S. Concordia, concede a lavoreccio per cinquant' anni a Vivi ano, pieoano di S. Antonio, un appezzamento di terra sita in v a d o C a s t r i N o v i in cambio della terza parte dei frulli raccolti. or i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 32. t o, Reg es Nel ver so: (di mano FAUSTI, Fondo di pergamene p. 299, n. 32. «1232, 4 dece(m)bre. del sec. xm); c 1232 t Pro Sancto Concordio laboricium (di mano del sec. XVII); 363. 32. t Pergamena di mm. 120 x 360 in discrete condizioni. Essa, infatti, presenta piccole macchie di umidità in pi Ù punti e lacerazioni ai margini che, talora, ostacolano la lettura. Notaio: Petronio. Il signum notarile è costituito dal monogramma del nome Peironus, (ST) In nomine Domini, amen. ab eius incarnatione anno Domini G) te(m)pore domini Gregorii 11) pape noni et Frederici imperatoris secundi et die .IlII. intrante decembri, indictione quinta. hoc quidem te(m)pore ego Bona, abbatissa Sancti Concordii, mea spontanea voluntate, et consensu Agathe et Palminterie, monacharum predicte ecclesle, et consensu Iohannis et Anestasìì, oblatorum eiusdem ecclesie, iure laboriUi, do et concedo tibi do(m)pno Viviano, plebani Sancti Antonii tuisque successoribus, hinc ad quinquaginta annos proximos venturos, unam petiam .M.CC.XXXIl., (b) 008ì A. (a) Cos! A. GAMS, (c) 008ì A. (b) A rtpst« tetmjpore d(omlol) G(re)g(orll) espunto. 1) Si tratta di Nicolò Porta, vescovo di Spoleto dal settembre 1228 al 1235 (cfr. op. cit., p. 728 e EUBEL, op. cit., p. 461). GIUSEPPE BARLETTA 312 terre quam ipsa ecclesia habet in vado Castri Novi iusta puleam fossata et tenimentum Sancti Antonii, ad laborandum, cultandum ad usum boni laboratoris, cum introitu et exitu suo et cum omnibus sibi pertinentibus sine ulla reservatione. quam petiam terre promitto per me meos C) suecessores tibi tuisque successoribus hinc ad dictum terminum non renuferre set ipsam petiam terre legitime defendere omnibus meis expensis et hec omnia observare sub pena infrascripta. ego do(m)pnus Vivianus, plebanus Sancti Antonii, ex adverso, promitto et convenio tibi Bone, abbatisse Sancti Concordii, per me meosque successores, tibi tuisque successoribus ipsam petiam terre bene facere laborari, cultari ad usum boni laboratoris, de fructibus cuius promitto tibi reddere annuatim de omni eo quod nobis dederit in eadem ad ipsam tertiam partem et, te(m)pore, metere et bactare annuatim, custodire unam personam et si fecero molendinum in possessione Sancti Concordii predicti, in partem vel in totum, promitto et convenio tuisque successoribus reddere tertiam partem de omni eo quod Deus dederit pro ea parte qua steterit molendinus necessarie molendini in possessione Sancti Concordii et omne melioramentum quod fecero in dicta petia terre, finito te(m)pore quinqueginta annorum ipsi ecclesie tue remaneat. insuper promittimus et obligamus vicissim inter nos de fraude, dolo, colIudio, molestia et omnia predicta attendere et observare et contra non venire, sub pena decem Iibr(arum) Luc(ensium) vicissim inter nos stipulanti d) promissa, qua soluta, hec carta firma permaneat nostrosque successores. Ego Matheus Benedictur e), procurator I) ecclesie Sancti Concordii predicti, in heredibus omnibus consenxi et omni iuri meo renuntiavit. Nos Bona, do(m)pnus Vivianus et Matheus predicti, hanc cartam scribi rogavimus. Nos do(m)pnus Bonus Vidonis, do(m)pnus Bonus domine Clare et Gregorius çurri, testes rogati et vocati sumus. Ego Petronus magistri Romani notarius, rogatu ambarum partium, hanc cartam scripsi et publicavi. 31 1236, gennaio 15, Viterbo Gregorio IX ralifica al priore e al Capitolo Cattedrale di S. Maria Maqqiore di Spoleto l'unione del monastero di S. Concordia, avvenuta con decreto di Giovanni di S. Germano, cappellano del papa, in dala 15 ottobre 1235 (il doc. riporta tale decreto). or igin a Ie [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 33. lc) Cosi A. Intendasi meosque. espunto. (d) Cosi A. (c) CosiA. Fondo di pergamene (f) Seçue S(llu)e(t1) Coud LE Reg e 5 t o, CARTE DI S. CO:-1CORDIO DI 313 SPOLETO FAUSTI, p. 299, n. 33; A. POTTHAST,- Nel ver so: «1236, 18 kalendas februarii. (di mano del sec. XIII) ; « Confirmatio concessìonìs sancte ecclesie Spoletane de monastero Sancti Concordii • (di mano deI sec. XIV) ; «P. 9. Privilegia collationis facta ad ecclesiam Spoleti de ecclesia Sancti Concordii t (di mano deI sec. xv); «Fatta da Gregorio papa 9°. (di mano recente) ; 353. 33. Nel lembo superiore sinistro: Nel lembo superiore destro: Al centro, in alto: Sulla plica a destra: «R «Ostende instrumentum t. «Pe •. t. « 1\1 •• Pergamena di mm. 420 x 420 chiaramente leggibile. Presenta, però, macchie di umidità e di inchiostro nonché piccoli fori in corrispondenza dell'unione di più pieghe. La bolla è andata perduta. : Gregorius • capitulo : episcopus, •Beate servus servorum Dei. dilectis filiis priori et ecclesie Marie Maioris Spolet(ane), salutem et apostolicam benedictionem. cum a nobis petitur quod iustum et honestum, tam vigor equitatis quam ordo exigit rationis ut id, per sollicitudinem officii nostri, ad debitum perducatur effectum, quapropter dilecti in Domino filii, vestris iustis postulationibus grato concurrentes assensu, ecclesiam Sancti Concordii sitam prope civitatem Spolet(anam) cum pertinentiis suis, quam vobis per dilectum filium magistrum Iohannem de Sancto Germano, capellanum nostrum, conferri fecimus perpetuo retinendam, prout in instrumento publico eius sigillo munito confecto exinde plenius continetur, vobis, et per vos ecclesie vestre, auctoritate apostolica, confirmamus et presentis scripti patrocinio communimus a). ad maiorem autem concessionis ipsius evidentiam, tenorem eiusdem instrumenti duximus presentis inserendum, qui talis est: « In nomine Domini, amen. anno eiusdem a Nativitate .MCCXXXV., indictione .VIII., die .xv. mensis octobris intrante b), tempore domini Gregorii pape .VIIII. et domini Frederici Romanorum imperatoris et semper augusti. ego Iohannes de Sancto Germano, domini pape capellanus, mandato et auctoritate ipsius domini, do, concedo ct trado vobis priori et canonicis Sancte Marie Maioris de Spoleto et successoribus vestris, in perpetuum, ecclesiam Sancti Concordii, sitam prope civitatem Spoletanam, cum ecclesiis sibi subiectis, hominibus, villis, terris, agris cultis et incuItis, aquis, virgultis et aliis omnibus possessionibus pertinentiis et iuribus eius, omni (a) ..YeI8opralillco. di allra malia pii. Iarda. vacat. (h) Cast A. 314 GIUSEPPE BARLETTA iure ac approbata consuetudine, salvìs que vel quas in ecclesiis ipsis in spìritualibus et temporalibus Spolet anus episcopus habere vel percipere consuevit, reservans usufructum possessionum omnium, quas hodie monasterium ipsum colit et possidet, dominabus Bone, olim abbatisse Sancti Concordii, Altafeste, Angele, Flordiane, Galgame, Palmcntere, Gratiole monìalìbus. quarum possessionum fructus omnes abbatissa monasterii Sancti Thome, in eodem territorio siti in quo monìales ipsas de domini pape mandato institui et locavi, libere, sine alicuius contradictione, percipiat ad earumdem opus et usum. quod, si vos possessiones ipsas velletis ad usum proprium retinere, teneamini eisdem alimenta conferre, iuxta taxationem et arbitrium duorum bonorum virorum, quos vos et abbatissa Sancti Thome communiter duxeritis eligendos, ad quorum ectionem abbatissa 'predìcta, cum a vobis requisita fuerit, teneatur. interim vero abbatissa predicta dictos fructus, predicto modo percipiat, quousque ipsa et vos in taxationem concordaveritis supradicta. decedente vero vel recedente in dicto monasterio Sancti Thome aliqua monialium predictarum, pars fructuum que debebatur decedenti vel recedenti, ad vos libere revertatur. teneamini nichilominus uni sacerdoti, per quem dicto monasterio Sancti Concordii serviatur iuxta morem in necessariis providere. singulis vero ecclesiis subiectis eidem, secundum consuetudinem singuli, serviant sacerdotes, hec tamen propter hoc intelligo monasterium ipsum et ecclesias tibi subiectas eximi ab exìbendìs procurationibus, licitis oneribus et servitiis consuetis. omnia vero a prefatis monialibus locata, infeudata, alienata illicite vel distracta, ad ius ct proprietatem vestram revoco, auctoritate ipsius domini et mandato, dans vobis ea recuperandi et legitime C) intrandi liberam facultatem. in cuius rei memoriam et cautelam presens scriptum mandavi fieri et sigilli proprii testimonio roborari. Actum apud ecclesiam Sancti Concordii, presentibus priore Sancti Petri foris portam, domino Petro Centrono, Manente Berarducii, Mercato Orecle, Iacobo Guirlinzoni, Philippo Palmerii, Bonaiuncta Iohannis Bonagure, presbytero Durante de Cento, Iordano Beatrìcìs, Sini baldo Discoli, Andrea Petri Reczoli testibus. Ego Andreas, sacrosancte Romane ccclesie notarius, hlìs omnibus interfui et, ut supra legitur, de ipsius domini Iohannis mandato, scripsi et publicavi •. Nulli ergo omnino hominum liceat hanc paginam nostre confirmationis infringere vel ei, ausu temerario, contraire. si quis autem hoc atternptare presumpserit, indignationem omnipotentis Dei et beatorum Petri et Pauli, apostolorum eius, se noverit incursurum. Datum Viterbii .XVllI. kalendas februarii, pontificatus nostri anno nono. (BD) (c) Nel sopra/inea COIl segllo di richiamo. LE CARTE DI S. COXCORDIO DI SPOLETO 315 32 1236, gennaio 17, Viterbo Gregorio IX ribadisce al priore e al Capitolo Cattedrale della chiesa di S. Maria Maggiore di Spoleto, l'unione del monastero di S. Concordia (v. doc. precedente). o r ig i n a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 34. Reg Nel e s t o, FAUSTI, p. 299, n. 34; A. Fondo di pergamene POTTHAST, - ver so: • Confirmatio concessionis sancte ecclesìe Spoletane de monasterio Sancti Concordii t (di mano del sec. XIV); «Sancte Marie Spoletane de Sancto Concordio t (di mano del sec. xv); «Gregorio 90• (di mano recente) ; 354. 34. Sulla pIica a destra: «1\1 t. Pergamena di mm. 290 X 290 in discreto stato di conservazione: quattro fori ed alcune macchie prodotte dall'umidità. : Gregorius • : episcopus, • servus servorum Dei. dilectis ha filiis priori et capitulo ecclesie Beate Marìe Maioris Spolet(ane), salutem et apostolicam benedictionem. cum a nobis petitur quod iustum est et honestum, tam vigor equitatis quam ordo exigit rationis ut id, per sollicitudinem officii nostri ad debitum perducatur effectum, quapropter dilecti in Domino filii, vestris iustis postulationibus grato concurrentes assensu, ecclesiam Sancti Concordii, sitam prope civitatem Spolet(anam), cum pertinentiis suis, quam vobis per dilectum filium magistrum Iohannem de Sancto Germano, capellanum nostrum, conferri fecimus perpetuo retinendam, prout in instrumento publico, cius sigillo munito, confecto exinde plenius continetur, vobis, et per vos ecclesie vestre, auctoritate apostolica, confirmamus et, presentis scripti patrocinio, communimus. nulli ergo omnino hominum liceat hanc paginam nostre confirmationis infringere vel ei, ausu temerario, contraire. si quis autem hoc attemptare presumpserìt, indignationem omnipotentis Dei et beatorum Petri et Pauli, apostolorum eius, se noverit incursurum. Datum Viterbii .XVI. kalendas februarii, pontificatus nostri anno nono. (BD) GIUSEPPE BARLETTA 316 33 1236, marzo 7 Bona, già badessa di S. Concordia, e Graziola già monacha dello stesso, rinunziano a qualsiasi diritto sul monastero di S. Concordio, a favore del Capitolo di S. Maria Maggiore di Spoleto. or igin a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 35. Reg e s t o, Fondo di pergamene FAUSTI, p. 299, n. 35. Nel ver so: • Carta Maioris ecclesie Spoletane s (di mano del sec. XIII); .1236. Instrumenta donationis facte per abbatissas (sic) et duas monachas monasterii Sancti Concordii ecclesie Spoletane, cum reservatione ecclesie Sancte Marie de Criptis et bonis suis in vita domine abbatìsse et unius suarum monacharum t (di mano del sec. XIV); «L. 7 1236. (di mano del sec. XVII); 336. 35. Pergamena di mm. 100 X 680 in buone condizioni. Essa riporta due documenti distinti, il primo riguardante la rinunzia di Bona e Graziola, il secondo la rinunzia di Altafesta. Notaio: Rainucino. II signum notariIe è costituito dal monogramma del nome Rainucinus. (ST) In nomine Domini. anno millesimo ducentesimo tricesimo sexto, te(m)pore domini Gregorii pape noni et domini Frederici, imperatoris Romanorum .II., et die septimo intrante martio, indictione nona. hoc quidem te(m)pore ego domina Bona, olim abbatissa et monacha monasterii Sancti Concordii prope Spoletum, et ego Gratiola, olim monacha eiusdem monasterii Sancti Concordii, nostra libera et spontanea voluntate, damus et concedimus tibi domino Rainaldo de Cesello, canonico Maioris ecclesie Sancte Marie Spoletane, recipienti pro eadem Maiori ecclesia Spolet(ana), omnia nostra iura et actiones et exceptiones, reales et personales, utiles et directas, que et quas habemus et habuimus in predicto monasterio Sancti Concordii et in bonis mobilibus et immobilibus ipsius monasterii ubique, et speclalìter in fructibus, possessionibus de prenominato monasterio, constituentes te procuratorem, nomine predicte Maioris ecclesie, in predictam rem ut, nomine predicte Maioris ecclesie, possis tu vel ipsa Maior ecclesia agere, petere, defendere contra quoslibet possessores fructuum et possessionum dicti monasterii. et promittimus tibi, recipienti pro eadem Maiori ecclesia, de fraude, colludio, non facto nec faciendo, ct eandem Maiorem ecclesiam in predictis ct pro predictis de cetero LE CARTE DI S. COXCORDIO DI SPOLETO 317 non molestare ct promittimus tibi, pro eadem Maiori ecclesia, quod de cetero non erimus in facto nec in dicto nec in consensu neque in consilio, quod predicta l\Iaior ecclesia Sancte Marie et eius capitulum amittat prefatum monasterium Sancti Concordii neque bona et possessiones eiusdem monasterii. que predicta et singula universa promittimus tibi, nomine eiusdem Maioris ecclesìe recipienti, observare et firma tenere et contra in alleo a) non venire sub pena dupli dictarum rerum a nobis tibi, pro eadem recipienti, per stipulationem promissa et, post penam solutam, hec carta firma permaneat. et dominus Nicolaus, prior predicte Maioris ecclesie Sancte l\Iarie Spoleti, ct presentibus et sibi consentientibus fratribus suis canonicis ipsius Maioris ecclesie, scilicet domino Iohanne archidiacono et tu domino Rainaldo b), do(m)pno Iohanne Petri, do(m)pno Leonardo, do(m)pno Paulo l\Iatthei, nomine eiusdem Maioris ecclesie et Sancti Concordii, dedit, tradidit et concessit Iacobo Uberti, procuratorio nomine, recipienti pro nobis in vita nostra tantum, ecclesiam Sancte Marie de Cripta de terratorio C) Valdi, cum omnibus possessionibus que olim fuerunt vel sunt ipsius ecclesie Sancte Marie de Cripta et Sancti Concordii, videlicet omnes terras, vineas, arbores et silvas et omnes proventos et servitia existentes in terratorio Valdi et Castellinovi, concedendo nobis usufructus predictarum rerum in vita nostra tantum ad mortem d) nostram vero. predicta, ab eodem priore et capitulo suo eidem Iacobo, recipienti pro nobis, concessa eidem l\Iaiori ecclesie libere cadat et revertatur et, quod non sit nobis licitum alicui vendere de predictis nec alienare neque in scriptitium e) dare et, si aliqua nostrum decesserit ante alteram, quod pars sua, a dicto priore et capitulo suo ei concessa, prenominate Maiori ecclesie revertatur et predicta datio et concessio intelligatur de illis possessionibus quas predictum monasterium Sancti Concordii et Sancta Maria de Cripta habuit vel habet in terratorio Val di et Castellinovi, ut apparent predicta a dicto priore et capitulo suo nobis data et concessa per publicum instrumentum, scriptum per manus eiusdem Rainucii notarii. et renuntiamus in hoc senatus consultus Velleiani omnique alii auxilio legum nobis in hoc co(m)petenti vel co(m)petituro. Nos domina Bona et Gratiola predicta hanc cartam ita scribi rogavimus. Nos Iacobus Uberti notarius, Mattheus Benedicturi, Rainaldus Steet Angelus Accursuri et Bencvinutus Rogerii, rogati testes sumus. Acta sunt hec apud f) monasterium Sancti Thome. (ST) Ego Rainucius, imperialis notarius, hiis omnibus interfui. rogatus, scripsi. phani (a) Cosi A. [ntendas; alio. (c) Così A. Lniendasi 8opralinea. (b) Cosi A. scriptum. (c) Cosi A, qui e altrove. (f) (d) tc(m) Segue la lettera S, maiu8cola, depennata, nel GIUSEPPE 318 BARLETTA 34 1236, marzo 7 Altajesta, già monaca di S. Concordia di Spoleto, rinunzia a qualsiasi diritto sullo slesso monastero, a [onore del Capitolo di S. Maria 1Ilaggiore di Spoleto. o r ig i n a l e [A), Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 35. Fondo di pergamene Per il reg e s t o, le note tergali, lo stato di conservazione mena ed il signum notarile, v. doc. precedente. della perga- (ST) In nomine Domini. anno millesimo ducentesimo trìcesìmo sexto, tc(m)pore domini Gregorii pape noni et Fredericl i(m)peratoris Romanorum .II. et die septimo intrante martio, indictione nona. hoc quidem te(m)pore ego Altafesta, olim monacha monasterii Sancti Concordii prope Spoletum, mea spontanea voluntate, tibi domino Rainaldo de Cesello, canonico Maioris ecclesie Sancte Marie Spoletl, recipienti pro eadem Maiori ecclesia, generaliter facio quietationem, refutationem, liberationem, absolutionem et generaliter transactionem et pactum denariis ulterius petendo de septima parte omnium bonorum mobilium et immobilium et fructuum et proventuum et possessionum predicti monasterii Sancti Concordii cl generaliter de omnibus bonis et possessionibus et fructibus que mihi pertinent vel pertinere videntur predicti monasterii Sancti Concordii, dans et concedens et cedens et mandans tibi, pro eadem Malori ecclesia recipienti, omnia mea iura et actiones, reales ct personales, utiles et dilectas, que et quas in dicto monasterio et bonis et possessionibus et fructibus eius habeo et mihi co(m)petunt in predictis ct pro predictis. et promitto et oblìgo me tibi domino Rainaldo, recipienti pro predicta Maiori ecclesia, de fraude, colludio non facto nec faciendo et eandem ecclesiam in predictis et pro predictis de cetero non molestare et hec omnia et singula predicta observare et firma tenere et contra in aliquo non venire sub pena dupli dicte rei a me tibi, pro eadem recipienti, per stipulationem promissam et, post penam solutam, hec carta firma permaneat. et dominus Nicolaus, prior prenominate Maioris ecclesie et capitulum eius, pro me et vita mea dum vixero, promisit dare mihi, nomine ipsius Maioris ecclesie, omni anno in festo vel circa festum Sancte Marie Auguste, decem et octo caldaria boni grani sine malitia et triginta solidos Lucenses et duos caldaria a) Iegumunum et annuatim in b) viridem iis decem et octo broccas boni musti munni ct in (al C08i A. (b) Segue la leUera 8 de]Jemtala. LE CARTE DI S. CO:-;CORDIO DI SPOLETO 'I 319 Natale Domini duas partes unius caldarii olei. qui dictus prior cum prenominato suo capitulo pro me promisit predicta dare do(m)pno Venture. recipienti pro me, ut apparet per publicum instrumentum inde C) per manus eiusdem Rainucii notarii scriptum ct renuntio in hoc senatus consultus VeIleiani omnique alii auxilio legum coherenti. Ego Altafesta predicta hanc cartam ita scribi rogavi. Nos Iacobus Uberti notarius, Mattheus Benedicturi ct Rainaldus Stephani, Angelus Accursuri et Benevinutus Rogerii rogati testes sumus. Acta sunt hec apud monasterium Sancti Thome. (ST) Ego Rainucius, ìmperlalls notarius, hiis omnibus interfui. rogatus. scripsi. 35 1236. maggio 24 Gregorio IX delega l'abate di S. Vito di Valle Oplo della diocesi di Todi. Ercolano. a reperire idonea sistemazione per le monache appartenute al monastero di S. Concordia di Spoleto. C o P i a [B], Archivio del Duomo di Spoleto, nastero di S. Concor dio, n. 36. Reg e s t o. POTTHAST,La lettera di Gregorio IX costituisce secondo la catalogazione del Fausti. Fondo un inserto di pergamene dell\lo- del doc. di cui al n. 36, Gregorius episcopus, servus servorum a), dilecto filio abbati Sancti Viti Tudertine diocesls, salutem et apostolicam benedictionem. presentium tibi auctoritate mandamus quatinus moniales quondam Sancti Concordii, quas in monasterio Sancti Thome Spolct(ano) olim poni mandavimus, ad te(m)pus moraturas ibidem, in aliis monasteriis eiusdem ordinis, exceptis illis in quibus monìales secundum institutionem sororum Sancti Damiani morantur, auctoritate nostra, prout expedire videris, coIloeare procures, contradictores per censuram ecclesiasticam, appellatione postposita, co(m)pescendo. Datum Iteramini .VUII. kalendas iunii, pontificatus nostri anno decimo. 36 1236, giugno 2 Ercolano, abate di S. Vito di Vallo Oplo della diocesi di Todi e delegato da Gregorio IX, ingiunge ad Illuminala, badessa del monastero di S. Marghe(c) Sulla e 8eQIlO abbre~ialo (a) Cosi A. ,"perfluo, callcell(~to. GIUSEPPE BARLETTA 320 riia e ad Au/elia, badessa del monastero di S. Antonio, di ricevere entro dieci giorni nei rispettivi monasteri Galgana e Graziana, monache del soppresso S. Concordia di Spoleto. O r i g i n a l e [Al, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 36. Fondo di pergamene Reg e s t o, FAUSTI, pp. 299-300, n. 36. Nel ver so: «Pro monasterio Sancti Concordii concessio S. Viti diocesis Tudertine a Gregorio papa 9° • (di mano «Pro ecclesia super Sanctum Concordium t (di mano « L. 39. 1236. Copia di una bolla di Gregorio papa 9° in l'abbate di S. Vito, giudice delegato per il monastero dio. (di mano recente) ; 364. 36. facta abbati del sec. XIII) ; del sec. xv); cui costituisce di S. Concor- Pergamena di mm. 130 X 280 in discrete condizioni: ha una lacerazione all'angolo inferiore sinistro e molte pieghe. Notaio: Michele. Il signum notarile comprende le lettere del nome Michael. (ST) In nomine Domini, amen. ab eius incarnatione sunt anni .M.CC.XXX.VI., te(m)poribus domini Gregorii pape noni et domini Frcderici, Romanorum imperatoris secundi, indictione nona, die secunda mensis iunii intrantis. hoc quidem te(m)pore dominus Herculanus, abbas Sancti Viti de Valle Oplo Tudertine diocesis, iudex a summo pontifice delegatus in hune modum 1) Unde, quia precepta tanti patris ct domini preteriti non debeant aure surda, sed ea modis omnibus adimplere, auctoritate domini apostolici qua fungitur in hac parte, precepit et iniunxit domine Illuminate, abbatisse ecclesie Sancte Margarite, et domine Aufelie, abbatisse Sancti Antonii, ut hinc ad .x. dies recipiant et recipere procurent Galganam, monialem in monastei io Sancte Margarlte et Gratianam, monialem in monasterio Sancti Antonii, in sorores et socias, assignando eis locum in choro et stallum in mensa, sub excomunicationis vinculo et per obbedientiam. Hoc actum est in ecclesia Sancte Margarìte et in ecclesia Sancti Antonii predlctìs, coram domino Veglaute Sancte Marie Spoleti et Henrico, filio Marescalcl, rogatis. Et ego Michael, Dei gratia imperialis aule notarius, predictis interfui et, mandato ct auctoritate dicti iudicis, scripsi et publicavi. 1) V. doc. precedente, LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO 321 37 (1231 1] Giacomo, Gr i m a l d us, Pietro, Maccabeo ed ancora Giacomo, Bonafidanza e Giovanni, giudici, invitano un lal R. a difendere la badessa di S. Concordio. or Reg Nel i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 37. e S t o, ver Fondo di pergamene FAUSTI, p. 300, n. 37. so: 357. 37. Pergamena di mm. 60 x 90 in discrete condizioni: una piega l'attraversa nel senso della lunghezza, ma non impedisce la completa lettura. S'ignora la data esatta di redazione del doc., pur potendo approssimativamente fissarsi intorno al 1231, in quanto vi è menzionata una stessa persona (I a c o bus C e n t r o nus) di cui ad altra pergamena che è, appunto, dell'S dicembre di quell'anno (v. doc. n. 31). Se la datazione proposta è esatta la badessa cui vie n fatto riferimento è senz'aItro Bona. Datum est conscilium domino R. a iudicibus, videlicet a domino Iacobo iudice, domino Grimaldo, domino Petro, domino Machabeo, domino Iacobo Caldararici, domina Bonafidantia et domino Iohanne Malvaldati ut defendat abbatissam Sancti Concordii, ipsius essione datum a) a domino Iacobo Centrono, iudice precepto domino cardinali b), reservata questione Francisco post et proprietatis si eam pro se qui voluerit dominus Thomas dixit contra. 3S [12311] I., abate di S. Felice di Giano, O., priore di S. Andrea d e Vallo, e l'arciprete di S. Amonio d e F o s s a n o, delegati dal papa per dirimere una controversia esistente tra il monastero di S. Concordie e tal Giovanni di Borsicino di Spoleto, ingiungono a quest'ultimo di presentarsi entro otto giorni al loro cospetto. (a) Seguono ttoo BlIperfl'llO· le parole a domino [ •••••• ), depennate. (b) E' presente un segno abbrt1lÌa· GIUSEPPE BARLETTA 322 O r i g i n a l e [A], Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 38. Reg Nel e s t o, ver so: Fondo di pergamene FAUSTI, p. 300, n. 38. «Pro Sancto Concordio t (di mano del sec. xv) ; 356. 38. Pergamena di mm. 90 x 140 in discreto stato di conservazione: ha due fori che, in ogni caso, non ne pregiudicano l'intera lettura. Il doc. non è esattamente databile; ma, poiché tratta della stessa controversia giuridica, di cui al n. 29, vertente tra il monastero di S. Concordio e tal Giovanni di Borsieino (altrove di Bonficone) e poiché ambedue gli atti menzionano l'abate di S. Felice di Giano, si hanno validi e fondati motivi per ritenerli coevi e per fissare al 1231 l'anno probabile di redazione del presente (il doc. n. 29 è, infatti, dell'8 dicembre 1231). I., abbas Sancti Felicis de Iano, O., prior Sancti Andree de Vallo et archipresbyter Sancti Antonii de Fossano, iudices delegati, dilecto in Christo Iohanni Borsicini a) Spoleti salutationem. licteras apostolicas noviter recepimus continentes ut causam inter te et conventum Sancti Concordii de Spoleto, iure medio, terminemus. quare tibi, auctoritate qua fungimur precipiendo, mandamus quatinus .VIII. dies post presentationem presentium aput Valdum, adverse parti respondere paratus, nostro conspectui te presentes. quod, si in isto veneris termino b) •VIII. dies post terminum superius tibi expressum aput eundem locum ante nostram presentiam venire non differas, si vero nec in isto veneris termino, auctoritate eadem tibi firmiter C) et perhentorie mandamus presentibus licteris in preceptis .VIII. die post terminum secundo tibi expressum cum hiis que ad causam pertinent aput Cavalloriam nostris te presentare conspectibus non postponas. alioquin scias nos contra te quantum poterimus processuros. 39 [Sec. XIII; dopo il 1236J Angelo, frale del monastero di S. Concordio di Spoleto, riceve una lettera riguardo ad alcune terre del monastero. O r i g i n a l e [AJ, Archivio del Duomo di Spoleto, del Monastero di S. Concordio, n. 39. Reg e s t o, FAUSTI, Fondo di pergamene p. 300, n. 39. (a) N~l BopralirIM alcune lellere non idenlificabili. (b) SeOIl()M le parole auctorlttate) eadeun) tibll flrnlt(er) et p(er)helltorle depennate, (c) S.gue p(re)clplende depennato, LE C.-\RTE DI S. COSCORDIO DI SPOI.ETO Nel ver SO: «Sancti Concordii ecclesia t (di mano del sec. Angelo dando, (di mano del sec. XIV) ; 358. 39. 323 XIII); «Fratri Pergamena di mm. 40 x 120 in stato di conservazione non buono: ha molte lettere sbiadite e due fori di media estensione che impediscono la completa lettura dello scritto. Il doc., che non riporta né data cronica né data topica, appartiene sicuramente al sec. XIII inoltrato, come un attento esame della scrittura induce a ritenere. Poiché, anzi, si rivolge ad un tal frate Angelo esso venne compilato di certo posteriormente alla soppressione del monastero femminile avvenuta nel 1236, in epoca, cioè, in cui dimorava in S. Concordio una comunità di monaci (v. nostra prefazione alla edizione di queste carte). Karissimo amico suo fratri Angelo m[onasterii] Sancti Concordi Spoleti, salutem in eo qui dat salutem gentibus. tenore presentium, vestre discretioni duximus intimandum quatenus commissionem quandam super quadam summa petia terre vel petlìs ad nostram ecclesiam pertinentes contra Iacobum, civem Spolet(anum) acquirere veletis a) et archidiacono Spolet(ano) et Saraceno priori cuiusdam ecclesie Spolet(ane) iudicibus commit[tere] ei faciatis. preterea super facto quod assignabit vobis lator presentium pro ecclesia Sancti Thome sibi pro vestro velle auxilium i(m)pertiamini. nam a tot gravor hominibus quod precem porrigam vobis quod sepius mihi fastidium generatur de his autem que nobis significastis ad effectum dante domino mandabimus expedite. (a) Cosi .4. 1llt~ndasi velletis. INDICE DEI NOMI DI PERSONA A. canonicus Fulginatus 297, 297, 298, 299. A. subdiaconus et capellanus Innocentii pape (III) 299. Abbas prior SS. Apostolorum testis 296. Accurrimbone a S. Pietro Intìguarario 308. Accurrimobonis Martini 308. Accursurus 317, 319. Fil. u. Angelus. Actonìs 290. V. Acturribone. Acturrìhone Actonis testis 290. Ada 295. Fil. v. Berardus. Ada Azzi Mastri 304, 310. Fil. v. Odo. Adalasia v. Adelasia. Ada Luponis 300, 301, 301. FiI. u. Bonafidantia. Ada Simeonis 292. FiI. v. Rodulfonus. Adam filius Agìno testis 276. Adam filius Berardus testis 276. Adam iuratus 280, 281. Adam notarius 292. Adam presbyter prior S. Elasii 276, 276. Adam Borge 290. Adam Kere testis 280. Adamnus de Lupo 294. Fil. v. Raìnerius. Adelasia, Adelasie, Adalasia abbatissa ecclesie S. Concordii 276, 276, 277, 277, 287, 288, 293, 294. E DI LUOGO • Adelasie u. Adelasìa, Adorno (de) v. Dalimanus. Agatha abbatissa ecc1esie S. Concordii 290, 290, 291, 293, 298, 300, 300, 301, 302. Agatha monacha ecc1esie S. Concordii 286, 305, 310, 311. Aginus 276. Fil. v. Adam. Albericus de Rovereto notarius 300, 300. Albertucius Iucture 302, 302, 303. Albertus 292. Albertus 290, 291. Quondam uxor v. Bertura. Albertus testis 279. Albertus, Adelbertus filius Anestasiu 274, 274, 275. Albertus Befulci 284. Fil. v. Sebastianus. Albertus Galafii testis 286. Albertus Maìnardì Guidonis testis 280. Albertus Stephani 279. Fil. v. Baroncellus. Albertus Stru çìus de Cremona iudex 300. Aldicheus Sinibaldi 303. Aliantis 304, 306, 308, 309, 310. Altafesta monacha ecc1esie S. Concordii 310,314, 316, 318,318,319. Ambrosini 276. V. Rogerius. Anastasius, Anestasius abbas ecclesie S. Concordi 305, 311. • I numeri di pagina indicati in carattere corsivo riguardano i nomi che compa iono negli attergati e nelle note introduttive ai documenti. LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO Andreas 302, 303. Andreas notarius 314. Andreas Berardi testis 282. Andreas Carlini 289. Andreas de Mevana iudex e testis 300. Andreas Donaddius 304, 305. Andreas Iohannis 288, 289. Andreas Petri ReczoIi testis 314. Anestasius 274, 275. Fil. v. Albertus, Adelbertus. Angela monacha ecclesie S. Concordii 310, 314. Angelarius Saccentis testis 296. Angelus frater monasterii S. Concordii 323, 323. Angelus Accursuri testis 317, 319. Aposterula 310. V. Rodulfus. Archipresbyter S. Antonii de Fossano iudex delegatus a Gregorio papa (IX) (?) 321, 322. Arnaia (top.) in ducato Spoletano 277, 277. Artulini 286, 286. V. l\Iunaldus. Aufelia abbatissa monasterii S. Antonii 320, 320. Augustinus 289. Bainerius filius Marie 275. Bajanum v. Bovilianum. Bajano v. Bavilianum. Bardus filius Berardus 275. Baroncellus Alberti Stephani 279. Bartholus Vettoni testis 306. Bartolus 282. Baviglianum v. Bavilianum. Bavignanum v. Bavilianum. Bavilgnanum v. Bavilianum. Bavilianum, Bavignanum, Bavìlgnanum, Bajanum, Baviglanum, Bajano (top.) 288, 288, ~91, 292, 293, 294, 295, 296, 298, 299, 300, 304, 305, 308, 309, 310. B. Marie Maioris Spoleti ecclesia v. 9 325 S. Marie Maioris. Beatrix 314. Fil. v. Iordanus. Befanius notarius 303. Bellonis 294. V. Enricus. Benceventina monacha ecclesie S. Concordii 286. Benedicta filia Iohanni 27'1, 277. Benedictulus S. Concordii 286. Benedictur, Benedicturi v. Matheus. Benedicturi v. Benedictur. Benedictus S. Concordii testis (lo stesso che Benedictulus S. Concordii?) 290. Benencasa Berardi (lo stesso che Benencasa iuratus) 294. Benevinutus Rogerii testis 317. 319. Bentevenga 292. Benvenuta monacha ecclesie S. Concordii 290. Beraldus notarius 285, 286. Berardo (de) v. Iannucinus. Berarducius 310. Fil. v. Iannucinus. Berarducìus Franconis 278, 278, 279. Fil. v. Deusteadiuti. Berarducius Spultinelli 277. Berardus 308. Berardus civis Spoletanus 281. Berardus 275. Fil. v. Bardus. Berardus 276. Fil. v. Adam. Berardus 282. Fil. v. Andrea. Berardus 294. Fil. v. Benencasa. Berardus 305. Fil. v. Salvucius. Berardus 306, 308. Fil. v. Paulus. Berardus Ade iuratus 295. Berardus Bertucie testis 286. Berardus Bonicelli 289. Berardus Dilisia, Dilisie, Dulisia 289, 304, 308, 309. Bernardus iuratus 293. Bernardus Zarli Marcolfo yconomus ecclesie S. Concordii 288. Berta domina 291, 292, 292, 293, 294, 295. 326 GIUSEPPE Berta monacha ecelesie S. Concordii 301, 305. Berta oblata S. Marie Spoletane diocesis mulier Spoletana 295, 296, 297, 297, 298, 298, 299. Bertucia 286. Fil. v. Berardus, Bertura quondam uxor Alberti 290, 291. Bcruvardus presbyter 278, 276. Birti 308, 307. Fil. v. Philippus. Blascìus scutifer Nicolai episcopi SpoIetani 311. Blasìs a Terrania 308. Blasius Doplerii 303. Bona monacha ecclesie S. C oncordii 305. Bona abbatissa ecelesie S. Concordii 308, 307, 308, 310, 310, 311, 311, 312, 314, 316, 316, 317, 321. Bonafidantia 281. Bonafidantia iudex 321, 321. Bonafldantìa Ade Luponis 300, 301, 301. Bonaionta Bonumfantis, Bonaiunta Bonfantis, Boninfantes, Bonufantes 288, 289, 304, 306, 308, 309. Bonaiucta Iohannis Bonagure 314. Bonaiunta Bonfantis v. Bonaionta Bonumfantis. Bonaiunta Consedentis, Consedenti 304, 308, 309. Bonaiunta Micchaelis 309. Bonfantis v. Bonumfantis. Bonicelli 289. V. Berardus, Bonifatius Diaconi testis 279. Bonifantes v. Bonumfantis. Bonti 290. V. Egidius. Bonufantes v. Bonafantes. Bonumfantis, Bonfantis, Boninfantes, Bonufantes 288, 289, 304, 306, 308, 309. Fil. v. Bonaionta. Bonus dompnus domine Clare testis 312. BARLETT.l. Bonus Vidonis dompnus testis 312. Borge 290. V. Adam. Borsicini v. Bumfikoni. Bovacianus 280, 281. Uxor v. Ringarda. Brunacius testis 291. Brunacius Berarducii 310. Bumfikoni, BorsieinI 310, 310, 321, 322, 323. V. Iohannes. Caiganus cIvis Spoletanus 281. Caldararici 321. V. Iacobus. Capiçanum, Capezzano, Rapizzano (top.) 289, 290. Carcere (de) v. Egidius. Cardeeie, Cardece (top.) 304, 309. Carisii 308. V. Iannis. Carlinus 289. Fil. v. Andreas. Castellumnovum (top.) 317. Castrum Novum (top., lo stesso che Castellumnovum?) 312. Cavalloria (top.) 322. Ceeapane 288, 289. V. Filippus. Cento (de) v. Durantis. Centronis, Centronus 310, 314, 321, 321. V. Iacobus e Petrus. Cesello (de) v. Rainaldus. Christoforus sanctus 276. çinçus 291. Cittadinus notarius 304, 305, 307, 308, 309, 310. Collis de Mare vel Maìanum (top.) 304. Collis Malus, Collis de Malo (top.) 308, 309. Collis Sancti Thome (top.) 305, 308. Concordius Sanctus 278. Consedenti v. Consedentis. Consedentis, Consedenti 304, 308, 309. V. Bonaiunta. Conversa monacha ecelesie S. Concordii 286, 290. LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO Cornani, Cornanum (top.) 2'18, 278, 302, 303. V. Lucum. Cremona (de) v. Albertus Stru çìus, Curri 312. V. Gregorius. Cyvitas notarius 301, 302. Dalimanus, Dalimanius 294, 294, 296, 300. Dalimanus de Adorno testis 286. Deguedanis 296. V. Montanarius. Deo DelIi 302. V. Paganellus. Deusteadiuti Berarducii Franconis 2'18, 278, 279. Deusteadiutus 302, 303. Qui nuncupatur v. Scola. Diaconus 279. Fil. v. Bonifatius. Dilisia, Dilisie, Dulisia 289, 304, 306, 308, 309. V. Berardus. Dilisie v. Dilisia. Discoli 314. V. Sinibaldus. Donaddius 304, 305. V. Andreas. Donadeus iuratus 280, 280. Donatu filius Letoni testis 276. Donusdei notarius 2'l'l, 277. Doplerius 303. Fil. v. Blasius. Dulisia v. Dilisia. Durantis de Cento presbyter testis 314. Egidius 281. Fii. v. Rainaldus. Egidius 303. Fil. v. Uberturus. Egidius 308. Fii. v. Petrus. Egidius episcopus Fulginatus 295, 295, 296, 298. Egidius Bonti testis 290. Egldius de Carcere canonicus ecci esie S. Gregoril 283-284. Egidius Fidelis testis 282. Egidius Iohannis Iordani 278. Egidius Pedeve 309. Egidius Quadrulgis domnus 288. Egidius Vidicti 304, 308, 309. Einricus (IV) rex e imperatore 274. 327 Elgedus 294. Enricus presbyter 293. Enricus Bellonis 294. Fabrus 308. V. Rodulfus. Fantisca monacha ecclesie S. Concordii 277. Farolfus 276. FaruIfus 282. Fidelis 282. V. Egidius. Filippus Cecapane 288, 289. Figlinum, Foligno 295, 29'1, 298, 299, 300; Canonicus Fulginatus v. A. episcopus Fulginatus v. Egldius. Flordiana monacha ecclesie S. Concordii 314. Folcorius Oliveril 302. Follis 281. V. Iohannes. Francescus v. Franciscus. Francisca monacha ecclesie S. Concordii 277. Francischus v. Franciscus. Franciscus 321. Franciscus, Francescus, Francischus 291, 292, 299, 300. Franco presbyter 280. Franco Brunonis 279. rn.. v. Rodulfus. Francus presbyter cappellanus ecclesie SS. Iohannis et Pauli in Spoleto 283, 283, 284. Franka 282. Fil. v. Rainerius. Fredericus (I) imperator 279. Fredericus (II) imperator 303, 304, 305, 307, 308, 309, 311, 313, 316, 318, 319. Galaflus 286. Fii. v. Albertus. Galgama v. Galgana. Galgana, Galgama monacha ecclesie S. Concordil 310, 314, 320, 320. Galiana 310. Fil. v. Moriconus. 328 GIUSEPPE BARLETTA Galiana uxor Henrici soceris domine Berte 293. GaImadiani, GaImadianus 289, 305, 305, 306, 308, 309. V. Iohannes e Petrus. Gandulfinus 311. Gemma 305. Gennarius 301. Gentilis 281. V. Petrus. Gentilis dominus iudex 291, 292. Gentilis Viviani testis 287. Gibelle 282. V. Petrus. Girardone 277. V. Leto. Girardonus 287. Gìrardus 276. Fil. v. Ugolinus. Girinus 292. GisIa 279, 280. Gratiana monacha in monasterio S. Antonii 320, 320. GratioIa monacha eccIesie S. Concordii 314, 316, 316, 317. Gregoricus 309. Gregorius papa (IX) 307, 308, 309, 311, 3U, 313, 313, 315, 315, 316, 318, 319, 319, 320, 320; iudex deIegatus (1) v. I. abbas S. Felicis de Iano; magister cappellanus v. Iohannes de Sancto Germano. Gregorius çurri testis 312. Gregorius MagaIotti 309. Gregorius Ritte testis 284. GrimaIdus dominus iudex 321, 321. Gualfredus 277. Gualterius naturalis filius Iohannis AdeIberti testis 279. Guarinus 275. Guerrera conversa ecclesle S. Concordii 301. Guido (Papareschl) Sancte Marie Trans Tyberim tituli CaIixti presbyter cardinalis 282, 283, 283. GuiIicImus Rainucii Peteve 304, 308. GuiIIelmus Guirlinzoni Guramons Petri testis 304. 314. V. Iacobus. dominus 292. Henricus, Enricus socer domine Berte 293, 294, 295, 296. Uxor v. Galiana. Hcnricus filius l\Iarescalchi 320. Henricus imperator (VI) 279, 281, 282. Henricus iuratus 294. Henricus Pasquali testis 282. Hebricus presbyter 294. Herculanus dominus abbas S. Viti de Valle OpI o Tudertine diocesis 319, 320, 320. Honorius papa (III) 303, 304, 305. I. abbas S. Felicis de Iano (o soltanto abbas) iudex delegatus a Gregorio papa (IX) 310, 321, 322. Iacobus civis SpoIetanus 323. Iacobus dominus iudex 281. Iacobus dominus iudex (lo stesso di cui alla voce precedente?) 321, 321. Iacobus iudex e testis 300. Iacobus sanctus 276. Iacobus Caldararici dominus iudex 321, 321. Iacobus Centronis, Centronus dominus iudex 310, 321, 321. Iacobus Guirlinzoni testis 314. Iacobus Iohannis testis 307. Iacobus Matthei, Matthei Transarici 304-305, 308, 309, 310. Frater v. Iordanittus. Iacobus Nicolai Bartoll 310. Iacobus Pro achei 303. Iacobus Rogerii testis 306. Iacobus Uberti notarius e testis 317, 319. Iacobus Usalduri testis 296. Iannìs Carisii 308. LE CARTE DI S. CO:-<CORDIO DI SPOLETO Iannis Curtine 309. Fil. v. Spoletus. Iannis Raynaldi 308. Fil. v. Villanus. Iannucinus S. Concordii 286. Iannucinus de Berardo, Gennaro di Berardo 285, 285. Iano (de) v. S. Felicis ecclesia e I. abbas S. Felicis. Ianuari, Ianuario 276, 276, 287, 287. Fil. v. Ofreducius. Ianuario v. Ianuari. Ianuarius dompnus iuratus 280, 281. Ignatlus prior ecclesie S. Gregorii 283. Illuminata abbatissa ecclesie S. Margarite 319, 320. Illuminatus testis 291. Imeldina monacha ecclesic S. Concordiì 286, 301. Inga abbatissa ecc1esie S. Concordii 274, 274. Innocentius papa (III) 284, 285, 286, 290, 291, 292, 296, 297, 297, 298, 298, 299; subdiaconus et capellanus v. A. Iohannes 277, 277. Fil. v. Benedicta. Iohannes 288, 289. Fil. v. Andreas. Iohannes 307. Fil. v. Iacobus. Iohannes iudex notarius (II) 286, 286, 291, 291. Iohannes magister de S. Donato testis 296. Iohannes magister procurator Agathe abbatisse ecclesie S. Concordii 300. Iohannes notarius 278, 279. Iohannes oblatus ecclesic S. Concordii 301, 311. Iohannes Adelberti 279. Naturalis fil. v. Gualterius. Iohannes Angeli 289. Iohannes Bonagure 314. Fil. v. Bonaiuncta. Iohannes Bumfikoni, Borsìclnì 310, 329 310, 321, 322, 322. Iohannes de Malgardato testis 296. Iohannes de Quadrulgis (?) 305. Iohannes de S. Germano magister capellanus Gregorii pape (IX) 312, 313, 314, 315. Iohannes Follis testis 281. Iohannes Fusconis Tancredi 279. Fil. v. Villanus. Iohannes Galmadiani testis 306. Iohannes Iordani 278, 294. Fil. v. Egidius e Rainucius. Iohannes Machilonì testis 306. Iohannes Malvardatì 295. Iohannes Malvaldati dominus iudex (lo stesso che Iohannes Malevardati?) 321, 321. Iohannes Nicole 303. Iohannes Petri Attonis Boniominis dominus 278. Iohannes S. Concordii testis (lo stesso che Iohannes magister procurator Agathe abbatisse ecclesie S. Concordi?) 291. Iordanittus frater Iacobi Mattheì 305. Iordanus iudex communis Spoletani 302, 303. Iordanus Beatricis testis 314. Iovannucius Matthel 308. Iucture 302, 302, 303. V. Albertucius. Kere 280. FiI. v. Adam. Lamandìna conversa ccclcsie S. Concordii 301. Landrìnus Munaldì testis 280. Laporta (de) v. Rufinus. Lappantino (de) v. RoduIfus. Lateranum, Lalerano 297, 297, 298, 298. Leonardus 288, 288, 289. 330 GIUSEPPE BARLETTA Leonardus dompnus canonicus Maiori ecclesie S. Marie Spoleti 317. Leonardus de Quadrulgis 305. Leonardus Rodulfi Berarducìl Ugolini 304, 309. Leto 276. Fil. v. Donatu. Leto Girardone testis 277. Loterius 284, 285, 285. Frater v. Ramisinus. Luca 292. Lucum (top.; altrove Cornani o Cornanum) 302, 302, 303. V. Cornani. Lupo 286. Fil. v. Lupurus. Lupo (de) 294. V. Adamnus e Ralnerius. Lupurus de filiis Luponis testis 286. M. de Areola, de Are 29'1, 298. Macerìule, Maceratola (top.) 274, 275. Machabeus dominus iudex 280, 281, 321, 321. Macharlus iudex 279, 280, 282, 282. Machiloni 306. V. Iohannes. Magalottì 309. V. Gregorius. Maìanum (top.) v. Collis de Mare. l\lainardus Guido 280. Fil. v. Albertus. Malcalzatus 308, 309. Maleverdati 295. V. Iohannes. Malgardato (de) 296. V. Iohannes. Malvaldati 321, 321. V. Iohannes. Manens Berarduclì testis 314. Manente Attonis Brunonis testis 282. Marcìanum, Maianum, Marciano (top.) 279, 279. Marcolfus v. Marculfus. Marculfus, Marcolfus oblatus ecclesie S. Concordii 301, 305. Marescalcus 320. Fil. v. Henricus. Maria 275. Fil. v. Bainerius. Maria abbatissa ecclesie S. Concordii 278, 278, 279, 279, 282, 282, 283, 284, 285, 286, 286, 289, 290, 293. Marronisci, Marroniski 295. Marronus testis 281. l\lartinus Borge presbyter 289, 290.· Massaia, Massarla monacha ecclesie S. Concordii 286, 290, 301. Masurus 281, 282. Fil. v. Salvurus. Mathagla abbatissa ecclesìe S. Concordii 305, 305. Matheus iudex e testis 300. Matheus Benedictur, Mattheus Benedicturi procurator ecclsie S. Concordii e testis 310, 312, 317, 319. l\Iatrenianum, Matregnanum (top.) 280, 281, 304, 308, 310. Mattheus 308. Fil. v. Iovannucius. Mattheus 317. Fil. v. Paulus. Mattheus dominus 295. Mattheus Carazìte 308, 309. Mattheus Sansonis 292. Mattheus Transarici 304-305, 308, 309, 310. Fil. v. Iacobus. Mediolano (de) v. l\Ionachus e Pasa guerra. Meragonus Asisii testis 300. Mercatus Orecle testis 314. Mevana (de) v. Andreas. l\liechaeles 309. Fil. v. Bonaiunta. Micchaeles Grimaldi 308, 309. Michael notarius 320, 320. Molenarius Oddonis 279, 279, 280. Molìnarlus 308. Fil. v. Petrus. Monachus de Mediolano iudex 300. Montanarius Deguedanis testis 296. Morieonus Gallane 310. Munaldus 280. Fil. v. Landrìnus, Munaldus notarius 290, 290. Munaldus Artulini 286, 286. Naso 296. V. Petrus. Nicola 303. Fil. v. Iohannes. Nicolaus doctor legum 284. \ LE CARTE DI S. CO~CORDIO DI SPOLETO 331 Pasaguerra de Medìolano iudex 299, 300. Pasquali 282. Fil. v. Hcnricus. Paulus beatus apostolus 299, 315. Paulus subdiaconus 283. Paulus Berardì testis 306, 308. Paulus Mattheì dompnus canonicus Maioris ecclesie S. Marie Spoleti 317. Paulus Oderisii 308, 309. Pedeve 309. V. Egidius. Pelaloccus testis 281. O. prior S. Andree de Vallo iudex Persicus iudex Beneventani 284. delegatus a Gregorio papa (IX) Petrono (de) v. Salomonus. ('1) 321, 321. Petronus magistri Romani notarlus Oddo 288, 289. 311, 312. Oddo 284. Fil. v. Petrus. Petronus Transarici 291. Oddo civis Spoletanus 281. Petrus 289, 290. Oddo imperator IV 301. Petrus 304. Fil. v. Guillelmus. Oddo iudex e testis 300. Petrus beatus apostolus 299, 315. Oderisius 308, 309. Fil. v. Paulus. Petrus dominus iudex 321, 321. Odcrisius Thome dominus 303. Petrus domnus presbyter ecclesie Odo Ade Azzi Mastrì 304, 310. S. Concordii, Petrus S. Coneordii Ofreducius civis Spoletanus 281. 277, 286, 290. Ofreducius filius Ianuarl, Ianuario Petrus filius • ••• 291. de ecclesia S. Marie de Cripta Petrus filius Hcnrici soceris domine 276, 276, 287, 287. Berte 293, 294, 295, 296. Ofreducius Atti Meganì 284. Fil. v. Petrus filius Marie 275. Sanso. Petrus Attonis Boniominis 278. Fil. Oguicio civis Spoletanus 281. v. Iohannes. Oldricus Todini Guine çonìs testis Petrus Beneincase testis 302. 279. Petrus Cento iudex 283, 284. Otto imperator v. Oddo imperator. Petrus Centronus dominus testis 314. Petrus Egidii 308. Petrus Galmadiani, Galmadianus 289, Paganellus Deo Delli testis 302. 305, 305, 306, 308, 309. Paganus dompnus prior S. Petri 311. paganus Alberti 276, 276. Fil. v. Petrus Gentilis testis 281. Petrus Gibelle 282. Vivienus. Palmentcra, Palminterie monaeha cc- Petrus Molinarii procurator ecelesie S. Concordii 308. elesie S. Concordii 310, 311, 314. Petrus Naso 296. Palmerii 314. V. Philippus. Petrus Oddonis testis 284. Palminterie v. Palmentera. Petrus Reczoli 314. Fil. v. Andreas. ~~~almiSal1US 304. Nicolaus dominus canonicus prior Maioris ecclesie S. Marie Spoleti 317, 318. Nicolaus (Porta) episcopus Spoletanus 310, 310, 311. Nicolaus Bartolì 310. Fil. v. Iacobus. Nicolaus Malbangìì 301. Nicolaus Sauli 304, 308. Nucis Squalli, Nucis Gualgi (top.) 300, 301, 301. 332 GIUSEPPE BARLETTA Philippus Birti iudex 306, 307. Philippus Palmerii testis 314. Philippus Teta Pane 304. Poreta, Poreia (top.) in ducato Spoletano, 282, 282, 290, 291, 291. Prior Spoletanus 297, 297, 298, 298. Pro achei 303. V. Iacobus. Quadrulgis Quadrulgis nardus. 288. V. Egidius. (de) v. Iohannes e Leo- R. dominus 321, 321. Rainaldonus Scangii 310. Rainaldus 301. Rainaldus frater Villani Ianni Raynaldi 308. Rainaldus de Cesello dominus canonicus Maioris ecclesie S. Marie Spoleti 310, 316, 317, 319. Rainaldus Egidii 281. Raìnaldus Stephani testis 317, 319. Rainerius iudex 281. Rainerius iuratus 294. Rainerius notarius 278. Rainerius S. Concordii dominus 294, 301, 302, 303, 305. Rainerius Adamni de Lupo 294. Rainerius Franke 282. Rainucione 277. Rainucius notarius 316, 317, 319. Rainucius Iohannis Iordani socer Petri filii Henricì 294. Rainucius Pedede iuratus 294, 308. Rainucius Peteve, 304, 308. Fil. v. Guilielmus. Ramisinus 284, 28S, 2'15. Frater v. Loterius. Redusa conversa iurata 294. Ringarda monacha ecclesie S. Concordii 28B. Ringarda uxor Bovaciani 280, 281. Ritte 284. V. Gregorius. Rodulfonus Ade Simeonis 292. Rodulfus civis Spoletanus 281. Rodulfus Aposterula 310. Rodulfus Berarducii Ugolini 304. Fil. v. Leonardus. Rodulfus de Lappantino testis 296. Rodulfus Fabrus 308. Rodulfus Franconis Brunonis 279. Rogerius 306. Fil. v. Iacobus. Rogerius 317, 319. Fil. v. Benevinutus. Rogerius Ambrosini 276. Rollandus presbyter yconomus ecclesie S. Concordii 291, 292. Romanus magister 311, 312. Fil. v. Petronus. Rovereto (de) v. Albericus. Rubeus civis Spoletanus 281. Rufinus de Laporta iudex 300. Saccentis 296. V. Angelarlus, Salomonus de Petrono 286. Salvolinus, Salvolus, Salvurinus 293, 294, 295. Salvolus v. Salvolinus. Salvucius Berardi 305. Salvucius S. Concordii 301. Salvurinus v. Salvolinus. Salvurus Masurl 281, 282. S. Margarite ecclsia e monasterium 319, 320, 320; abbatissa v. Illuminata. S. Marie de Cripta ecclesia 276, 276, 287, 287, 316, 317; v. Ofreducius Ianuari. S. Marie Maioris Spoleti, B. Marie Maioris Spoleti ecclesia 292, 297, 303, 312, 313, 315, 315, 316, 316, 317, 318; Capitulum 318; prior et capitulum 312, 313, 31S, 315; canonici v. Leonardus, Nicolaus, Paulus Matthei, Rainaldus de Cesello; oblata v. Berta. LE CARTE DI S. CONCORDIO DI SPOLETO S. Marie Trans Tyberim ecclesia 282, 283. V. Guido (Papareschì). S. Andree Vallis, S. Andree de Vallo (lop.) 280, 321, 322. S. Antonii ecclesia e monastcrìum 320, 320; abbatissa v. Aufelia; monacha v. Gratiana. S. Antonii de Fossano ecclesia 321, 322; v. Archipresbyter. S. Blasii ecclesia 276, 276; prior v. Adam presbyter. S. Concordii ecclesia e monasterium 274, 274, 276, 277, 277, 278, 278, 279, 279, 280, 280, 281, 281, 282, 282, 284, 285, 285, 286, 287, 287288, 288, 288, 289, 290, 290, 291, 292, 293, 293, 294, 295, 296, 297, 297, 298, 298, 299, 300, 301, 301, 302, 303, 304, 304, 305, 306, 307, 307, 309, 310, 311, 312, 312, 313, 313, 314, 315, 316, 316, 317, 318, 318, 319, 320, 321, 322, 322, 323, 323 ;abbatissae v. Adelasia, Agatha, Bona, Inga, Maria, Mathagia; conversa v. Guerrera; monachae v. Altafesta, Angela, Bençeventina, Benvenuta, Berta, Bona, Conversa, Fantisca, Flordiana, Francisca, Galgana, Gratiola, Imeldina, Ringarda, Sophla, Suhlirnana; monachus v. Angelus; oblati v. Iohannes, Marculfus; presbyter v. Petrus, Umbertus; procurator v. Petrus l\Iolinarii; yconomi v. Bernardus Zarli l\Iarcolfo, Rollandus. S. Donati ecclesia 296 ; v. Iohannes. S. Felicis de Iano ecclesia 310, 321, 322; v. Abbas e I. abbas. S. Germani ecclesia 312, 313, 315; v. Iohannes. S. Gregorii ecclesia 284; canonicus v. Egidius de Carcere. 333 S. Thome ecclesia e monasterium 314, 317, 319, 323. S. Viti de Valle Oplo Tudertìne diocesis ecclesia 319, 319, 320; abbas v. Herculanus. SS. Apostolorum ecclesia 296 ; prior v. Abbas. SS. Iohannis et Pauli ecclesia 283, 283, 284; Cappellanus v. Francus presbyter. S. Antinus (lop.) 304. S. Petrus Intiguarario (lop.) 308. V. Accurrimbone. Sanso Ofreducii Atti Megani testis 284. Saracenus prior eccIcsie S. Concordii ('1) 323. Saulus 304, 308, 309. Fil. v. Nicolaus. Scola qui Deustcadiutus nuncupatur 302, 303. Sebastìanus Alberti Bcfulci testis 284. Sencbbaldi Banìoll, Sinibaldi v. Transarìcus. Serprianus 277. Sinibaldi v. Senebbaldi Banìoli. Sinibaldus 303. Fil. v. Aldicheus. Sinibaldus Discoli testis 314. Sophia filia olim Valfredi 306. 307. Sophia monacha ecclesìe S. Concordii 301, 305. Spoletinus iudex notarlus 274, 276. Spoletinus testis 277. Spoletum, Spoleto 274. 275. 276, 277, 278, 279, 280, 281, 282, 282, 283. 285, 286, 287, 288, 289, 290, 291, 292, 295, 297, 298, 299, 301, 302. 303, 304, 305, 306, 307, 309, 310, 311, 312, 31$, 316, 316, 318, 318, 319, 320, 321, 322, 323; civitas o urbs 275, 313, 315; diocesis Spoleti 295 ; ducatus Spoletanus 274275, 275 (loc, in ducato Spoletano 334 GIUSEPPE BARLETTA v. Arnaia, Poreta, Supra Aquae) j ecclesiae Spoleti v. S. Concordii, S. Marie Maioris, S. Thome, SS. Iohannis et Pauli; episcopus Spoletanus v. Nicolaus (Porta). Spoletus 276. Spoletus Ianni Curtine 309. Spoletus S. Concordii 294. SpultinelIi 277. V. Berarduclus. Stefanonus 292. Stephanus 294. Stephanus 311,319. Fil. v. Rainaldus. Sublimana monacha ecclesie S. Concordii 286, 301. Supra Aquae (top.) in ducato SpoIetano 275. Symon dominus Spoletanus potestas 292. Tadeus Adiuti notarius 305, 306. Taddeus notarius 310, 311. Tatarena 275. Teodinus Zacchei 305. Terentianus archìpresbytcr 287. Terrania (top.) 308. Teta Pane 304. V. Philippus. Thomas 303. Fil. v. Oderisius. Thomas dominus 321. Thomas Oddi 308. Todinus testis 281. Todinus Guineçonis 279. Fil. v. 01dricus. Topatlus notarius 293, 295, 296, 296. Transaricus 291. Fil. v. Petronus. Transarìcus notarius 303. Transaricus Sennchaldi Banloll, Si- nibaldi a Macrenìano 304, 308. 310. Tudertine diocesis 319, 319, 320. Ecclesia v. S. Viti de Valle Oplo, Tudinus Marini testis 287. Uberturus Egidii 303. Ubertus 317, 319. Fil. v. Iacobus. Ugolinus Girardi 276. Umbertus presbyter monasterii S. Concordii testis 291. Usalduri 296. Fil. v. Iacobus. Valdum (top.) 317, 322. Valfredus 306, 307. Filia olim v. Sophia. Valterius 292. Veglantis S. Marie Spoleti dominus 320. Velleianus 317, 319. Ventura dompnus 319. VeUoni 306. V. Bartholus. Vidicti 304, 308, 309. V. Egidius. Vidonis 312. V. Bonus. Villanus Ianni Raynaldi 308. Villanus Tancredi Iohannis Fusconis testis 279. Vivianus 287. Fil. v. Gentilis. Vivianus dompnus plebanus S. Antonii 311, 311, 312. Vivicnus Alberti filius Pagani 276, 276. Viterbium, Viterbo 298, 299, 312, 314, 315, 315. Zarli l\larcolfo 288. V. Bernardus.