TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE REAZIONE DI COMPLESSAZIONE Reazioni acido-base secondo Lewis per cui un catione inorganico reagisce da acido di Lewis accettando (coordinando) doppietti elettronici di basi di Lewis dette ligandi. Il risultato di tale reazione è la formazione di un complesso o composto di coordinazione REAZIONE DI COMPLESSAZIONE REAZIONE DI COMPLESSAZIONE Le reazioni di complessazione utilizzabili per scopi quantitativi sono quelle che danno luogo alla formazione di complessi molto stabili (chelati) e con una cinetica molto rapida (reazione quantitativa). La maggior parte degli ioni metallici reagisce molto facilmente con sostanze organiche di natura zwitterionica perché dotata di funzioni amminiche e carbossiliche. Questi acidi poliamminocarbossilici formano chelati molto stabili per la formazione nello stesso complesso di anelli a 5 o 6 termini REAZIONE DI COMPLESSAZIONE La sostanza più usata tra i reattivi chelanti è l’acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) REAZIONE DI COMPLESSAZIONE L’EDTA è reperibile in commercio ed utilizzato nelle titolazioni come sale bisodico (Na2EDTA, sodio edetato). E’ in grado di formare chelati con tutti i cationi (con eccezione dei metalli alcalini). Il rapporto di complessazione è sempre 1:1. L’elevata stabilità dei complessi è dovuta alla formazione di anelli a 5 termini nel complesso REAZIONE DI COMPLESSAZIONE L’EDTA è un sale tetraprotico con valori di pKa1 = 2.0, pKa2 = 2.8, pKa3 = 6.2, pKa4 = 10.3. Quando l’EDTA (H4Y) è sciolto in acqua praticamente solo due dei suoi protoni sono dissociati. In soluzione acquosa quindi predomina la forma H2Y-2 REAZIONE DI COMPLESSAZIONE L’EDTA reagisce con un catione, ad esempio bivalente secondo la reazione M+2 + H2Y-2 = MY-2 + 2H+ Da tale reazione vengono liberati ioni H+ pertanto l’equilibrio di complessazione, quindi la stabilità del complesso sono fortemente dipendenti dal pH REAZIONE DI COMPLESSAZIONE La costante di instabilità del chelato (Ki) è ricavabile dalla seguente equazione MY-2 = M+2 + Y-4 Ki = [M+2][Y-4]/[MY-2] A pH acidi gli ioni H+ possono dar luogo alla forme parzialmente o totalmente protonate (HY-3, H2Y-2, H3Y-, H4Y) aventi differenti capacità leganti. In pratica gli ioni H+ competono con M+2 per legarsi all’EDTA e la formazione del complesso potrebbe non essere più quantitativa causa instabilità del complesso stesso REAZIONE DI COMPLESSAZIONE Per ogni catione esiste un valore di pH in corrispondenza del quale può essere titolato senza commettere errori significativi dovuti all’instabilità del complesso. Nelle titolazioni complessometriche diviene pertanto critico il controllo del pH (utilizzo di soluzioni tampone) REAZIONE DI COMPLESSAZIONE INDICATORI METALLO-CROMICI Sono sostanze chelanti che hanno le seguenti caratteristiche 1) Avere una propria colorazione 2) Devono essere in grado di chelare il catione da titolare e il complesso deve avere un colore differente dalla sostanza parente 3) Il complesso indicatore-metallo deve essere meno stabile del complesso EDTA-metallo: il rapporto ottimale tra le rispettive Ki deve essere almeno pari a 104 INDICATORI METALLO-CROMICI Prima di iniziare la titolazione alla soluzione del catione da determinare si aggiunge la solita minima quantità di indicatore. Ne consegue che in presenza dello stesso si forma il complesso metallo-indicatore per cui la soluzione assume la colorazione caratteristica del complesso INDICATORI METALLO-CROMICI L’aggiunta del titolante EDTA comporta la complessazione del catione “libero” rimasto in soluzione fino a che lo stessa EDTA “sposta” l’indicatore come legante a causa della maggiore stabilità del complesso catione-EDTA. Ne consegue il viraggio cromatico e la soluzione assume la colorazione tipica dell’indicatore metallo-cromico “libero” INDICATORI METALLO-CROMICI: MURESSIDE NERO ERIOCROMO T ARANCIO XILENOLO TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE L’EDTA forma complessi stabili e molto stabili virtualmente con ogni catione della tavola periodica per cui risulta essere scarsamente selettivo. Un fattore critico per poter titolare un catione in presenza di altri metalli è anzitutto il pH. Ad esempio a pH = 6 si possono determinare molti metalli tra cui Fe+3, Hg+2, Cu+2, Zn+2 e Pb+2 in prsenza di Ca+2 e Mg+2 TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE Altro fattore in grado di influenzare la selettività nelle titolazioni con EDTA è l’aggiunta di sostanze mascheranti, ovvero ligandi che formano complessi con eventuali cationi interferenti più stabili dei complessi degli stessi con EDTA. Un “classico” agente mascherante è il CN- che forma complessi molto stabili con Cu+2, Ni+2, Co+2, Zn+2 e Cd+2 TITOLAZIONE COMPLESSOMETRICHE Poiché la stechiometria nelle reazioni di complessazione tra EDTA e metalli è sempre 1:1 i calcoli da effettuare per la determinazione quantitativa si riducono all’espressione mL(EDTA) x PM(EDTA) x PA(M) = mg(M) TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE 1) Titolazione diretta Misura della durezza dell’acqua a) DUREZZA TOTALE: contenuto complessivo in calcio e magnesio b) DUREZZA CALCICA: contenuto in solo calcio TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE Misura della durezza dell’acqua DUREZZA TOTALE Il campione di acqua si addiziona di tampone pH 10 e si titola con EDTA 0.01 M in presenza di nerio eriocromo T. In tali condizioni l’EDTA chela sia Ca che Mg ed il viraggio avviene quando entrambe sono stati complessati. Il risultato si esprime in gradi francesi (°F) per cui 1 grado è pari a 10 mg equivalenti di CaCO3 per 1 L di acqua TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE Misura della durezza dell’acqua DUREZZA CALCICA Il campione di acqua si addiziona di NH4OH 4N e si titola con EDTA 0.01 M in presenza di muresside. In tali condizioni l’EDTA chela solo il Ca e il contenuto di Mg viene calcolato per differenza tra durezza totale e durezza calcica TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE 2) Retrotitolazione Alla soluzione del catione da determinare si aggiunge un eccesso noto di EDTA quindi si retrotitola la parte non reagita con una soluzione a titolo noto di un idoneo metallo in presenza di un opportuno indicatore TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE 3) Titolazione per spostamento Alla soluzione del catione da determinare si aggiunge un complesso EDTA-metallo che sia meno stabile di quello EDTA-catione da quantificare. Di solito si usa il complesso Mg-EDTA. Pertanto il catione da determinare, ad esempio il Ba+2 sposta il Mg dal complesso secondo l’equazione Ba+2 + MgY-2 = BaY-2 + Mg+2 Si libera così una quantità equivalente di Mg+2 che una volta titolata (sempre con EDTA) fornirà il dato relativo alla quantità di Ba+2 TITOLAZIONI COMPLESSOMETRICHE Titolazione per spostamento Le titolazioni per spostamento sono utilizzate anche per cationi che non formano di norma complessi stabili con EDTA 2Ag+ + [Ni(CN)4]-2 = 2[Ag(CN)2]- + Ni+2 Il Ni+2 viene poi titolato con EDTA