NLP practitioner NLP PRACTITIONER COMUNICARE MAGICAMENTE IN PUBBLICO Programmazione Neurolinguistica, Comunicazione persuasiva, Ipnosi conversazionale, Comunicazione Multisensoriale (PRIMA PARTE – 10 ore di corso) 2012 NLP practitioner NLP BUSINESS PRACTITIONER IL PRIMO LIVELLO DI SPECIALIZZAZIONE IN PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA APPLICATA AL BUSINESS Indice OBIETTIVI BEN FORMATI RICALCO - GUIDA VERBALE - GUIDA NON VERBALE CALIBRAZIONE META MODELLI - MILTON MODEL METAPROGRAMMI STRATEGIE, UTILIZZO E INSTALLAZIONE LIVELLI NEUROLOGICI CONVINZIONI E SUBMODALITA’ TIME LINE - ANCORE -SISTEMI RAPPRES.LI RISTRUTTURAZIONE - METAFORE - SWISH PATTERN SIX STEP REFRAIMING Contesto CAPACITA’ INCONSCIA CAPACITA’ CONSCIA INCAPACITA’ CONSCIA Responsabilità = Respons Ability L’abilità di rispondere in vari modi INCAPACITA’ INCONSCIA Successo = Participio Passato di Succedere - Fare qualcosa SISTEMA MODELING SE OBIETTIVI ALTRI CHI - CHE COSA - COME ABILITA’ - CONTROLLO Obiettivi L’ARTE DELLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Obiettivi formati SONO ESPRESSI IN POSITIVO SONO SOTTO LA TUA RESPONSABILITA’ SONO DEFINITI SU BASE SENSORIALE SONO VALUTABILI SONO ECOLOGICI PER L’INDIVIDUO SONO ECOLOGICI PER L’AMBIENTE Le aree della vita FISICO AMBIENTE FAMIGLIA VITA SOCIALE LAVORO - CARRIERA FINANZE CRESCITA PERSONALE SPIRITO Fisico Rappresenta il livello di salute ed energia del corpo per realizzare ciò che è necessario per ottenere RISULTATI CONCRETI Ambiente La realtà nella quale viviamo: casa auto abiti vacanze Oggetti e situazioni che possono aumentare la qualità della vita Famiglia Sono le persone che amiamo Le persone verso le quali abbiamo un forte legame sentimentale e affettivo Vita sociale Ogni attività attraverso le quali interagiamo con altre persone. Il contesto sociale che frequentano (club, associazioni, ecc.,) Lavoro e Carriera La nostra professione I nostri obiettivi I nostri successi Le nostre abilità Le nostre capacità I nostri comportamenti Finanze Il successo economico La ricchezza Il patrimonio che si è accumulato Vita sociale Modalità di interazione con le altre persone, individui o gruppi Crescita personale Il tempo a disposizione per la crescita, per il miglioramento personale Le attività di svago Spirito I valori, i principi, il rapporto che si ha verso ciò in cui si crede Situazione attuale Dove sei ora? Quali risultati hai raggiunto quest’anno? Elenca ciò che ricordi…. Elenca ciò che ricordi: soddisfazioni personali, soddisfazioni professionali, Persone che hai nel piccole e grandi conquiste cuore …. Situazione desiderata Situazione desiderata Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Cosa vuoi raggiungere? Quali sono i tuoi orizzonti? Dove vuoi arrivare? Identità CHI SEI? COSA DESIDERI REALMENTE? Le domande Cosa voglio? Gli obiettivi devono essere espressi in positivo.Quindi cosa voglio e non cosa non voglio o cosa voglio evitare; perdere peso non è in positivo ma diventare magro e in forma, sì. Ricorda di scrivere il risultato che vuoi ottenere non il processo. “Comprare la casa dei miei sogni” è il processo. “Vivere in una cascina nelle colline toscane” ti dà il risultato come se fosse acquisito. Dove, quando e con chi? Dove vuoi raggiungere questo obiettivo, in che tempi e con chi. Forse ci sono luoghi o persone che non vuoi o meglio ancora altre che vuoi. Cerca di essere preciso e specifico, il tuo cervello ha bisogno di sapere queste cose Come saprò di averlo ottenuto? E’ importante sapere come saprai di aver raggiunto l’obiettivo. E’ necessario avere un’unità di misura che misurerà i tuoi progressi il raggiungimento dell’obiettivo. Cosa misurerai? Cosa devi vedere, ascoltare o sentire? Decidi ora quale sarà il modo. Di che risorse ho bisogno? Quali risorse sono necessarie per raggiungere questi obiettivi, quali hai già e quali devi sviluppare? Suddivide in 5 categorie: •oggetti (computer, macchine, casa, uffici, ecc.) •persone (amici, colleghi) •role models (leaders, libri,corsi) •qualità personali (sviluppate o da sviluppare) •denaro (che hai o che ti devi procurare) Le domande Quali sono le conseguenze? E sotto la mia responsabilità? Puoi controllare questo obiettivo, chi o cosa può determinarne la riuscita, cosa puoi fare per influenzare questi fattori esterni? Questo obiettivo mantiene e migliora chi sono? Le azioni, i modi necessari al raggiungimento di questo risultato sono congruenti con chi sono e con chi voglio essere? In altre parole è ecologico per te? Controlla facendoti queste domande: •Quanto tempo ci vuole? Ne vale la pena? •Chi è coinvolto? •A cosa devo rinunciare? •Cosa c’è di positivo nella situazione attuale? •Cosa potrebbe accadere una volta raggiunto il mio obiettivo? Qual è la strategia? Qual è la sequenza delle cose da fare? In che modo posso creare sinergie tra gli obiettivi? Cosa faccio adesso? Cosa faccio adesso per incominciare il processo? A chi posso delegare alcune attività? Quali risorse devo prendere subito? Che decisioni devo assolutamente prendere ora? Visione globale Ragioni Valori Abitudini Azioni Obiettivi Obiettivi ben formati 1998 SPIRITO FISICO CRESCITA PROFESSIONALE AMBIENTE FINANZE LAVORO FAMIGLIA VITA SOCIALE Obiettivi ben formati 2003 SPIRITO FISICO CRESCITA PROFESSIONALE AMBIENTE FINANZE LAVORO FAMIGLIA VITA SOCIALE Obiettivi ben formati 2008 SPIRITO FISICO CRESCITA PROFESSIONALE AMBIENTE FINANZE LAVORO FAMIGLIA VITA SOCIALE Rompere il ghiaccio L’importanza della comunicazione non verbale: Che cosa determina la comprensione di un messaggio: Contenuto verbale 7% Linguaggio del corpo 55% 38% Voce Non c’è mai una seconda volta per una prima impressione Come possiamo fare per gestire efficacemente l’imprinting? Quali tecniche ci possono aiutare per cercare una sintonia immediata con la persona? Rompere il ghiaccio Il Rispecchiamento È una tecnica di comunicazione verbale e non verbale Serve ad ottenere una sintonia immediata con il Cliente e a costruire un buon rapporto E’ una tecnica che tutti noi utilizziamo istintivamente Rompere il ghiaccio Il rispecchiamento si sviluppa in due fasi: Il ricalco Il Ricalco consiste nel modulare la voce allo stesso modo dell’interlocutore o ripetere determinati movimenti (gestualità delle mani o delle braccia) o posture (posizione del corpo). La guida La Guida consiste nel proporre, dopo una fase di Ricalco, un leggero cambiamento della voce, dei movimenti o della postura e verificare se l’interlocutore ci segue. Rompere il ghiaccio Stili di Pensiero VISIVO Pensare ed esprimersi per immagini UDITIVO Pensare ed esprimersi per concetti CINESTESICO Pensare ed esprimersi per emozioni e sensazioni Rompere il ghiaccio Come riconoscere gli Stili di Pensiero SEGNALI MODO DI PARLARE GESTUALITA’ CONTENUTO Visivo Cinestesico •veloce, non costante •costante e cadenzato •lento con pause •volume e tono alti •musicalità, armonia •ritmo lento •volume e tono bassi •costante •scarsa o assente •in 3D •ritmata •verso l’interno •ampia •non costante •verso l’esterno •analitico •emotivo •descrittivo •logico •sentimenti •sequenziale •emozioni PAROLE SGUARDO Uditivo vedi tabella dei termini linguistici •verso l’alto o defocalizzato •laterale o in basso a sinistra •verso il basso a destra Rompere il ghiaccio Il rispecchiamento del Cliente Durante la fase di rottura del ghiaccio utilizzare la tecnica del Rispecchiamento e iniziare a Ricalcare il Cliente Dopo una breve fase di Ricalco (2-3 minuti) verificare con la Guida se abbiamo stabilito sintonia VOCE POSTURA MOVIMENTI RAPPORTO Le parole di ogni stile di pensiero Verbi Visivi Uditivi Cinestesici Chiarire Esporre Focalizzare Guardare Illustrare Immaginare Inquadrare Monitorare Mostrare Osservare Prevedere Riguardare Rivelare Segnalare Vedere Approfondire Chiedere Comporre Credere Descrivere Dire Domandare Elencare Individuare Pensare Raccontare Riflettere Sentire Significare Spiegare Tradurre Udire Valutare Verificare Accumulare Avvertire Cadere Cogliere Fare Godere Incidere Occupare Poggiare Prendere Raccogliere Ricucire Scuotere Sentire Sottoscrivere Stimolare Tagliare Toccare Vibrare Le parole di ogni stile di pensiero Sostantivi Visivi Uditivi Cinestesici Figura Fotografia Immagine Luce Occhiata Ombra Prospettiva Quadro Segnale Visione Armonia Ascolto Concentrazione Conoscenza Crescita Documentazione Domanda Dubbio Idea Precisione Rumore Suono Concentrazione Crescita Dettaglio Dolore Paura Passione Salute Segno Sensazione Soddisfazione Strappo Taglio Le parole di ogni stile di pensiero Aggettivi Visivi Uditivi Brillante Chiaro Evidente Illustrato Inquadrato Invisibile Oscuro Visibile Altisonante Armonioso Esatto Inaudito Musicale Ritmato Rombante Sonoro Problematico Misurato Cinestesici Alterato Concreto Controllato Stretto Largo Forte Tangibile Sicuro Soddisfatto Stabile Stimolato Triste Le parole di ogni stile di pensiero Forme idiomatiche Visivi Uditivi Cinestesici Ben definito Ben in vista Come la vedo io Guardi ! Idea nebulosa Immagine mentale In prospettiva In vista di Messo a fuoco Punto di vista Segnale visibile Segno visibile Senza ombra di dubbio Un approccio miope Veda ! Vedere allo stesso modo Vediamoci chiaro Visione poco chiara Ad alta voce Ascolti ! Ben informato Descrivere in dettaglio Dirlo chiaro e forte Esprimere un'opinione Fare appello a Fare attenzione L'ho già sentito Parola per parola Per così dire Porgi l'orecchio Prestami attenzione Senta ! Suona bene/male Tenere a mente Afferrare l'occasione Dare un taglio netto Discussione animata Dividersi fra... Farsi un'idea Farsi vivi Formato un'opinione In breve ! Mi è venuto in mente Non mi torna Non ti seguo Rimboccarsi le maniche Segno tangibile Sento puzza di bruciato Sfuggire di mente Solide fondamenta Su misura Tagliare la testa al toro Tenere in sospeso Toccato con mano Torni sui suoi passi Venire subito al punto I tre profili : Il Visivo È una persona sensibile alla sfera visiva dell'esperienza. Il suo motto è: "... la prima immagine è quella che conta ... ". Cura molto l'abbigliamento. Ha un notevole gusto estetico per l’abbigliamento, l’arredamento, il design di oggetti, ma anche di riviste, brochure o depliant (ad esempio semplici dettagli estetici possono influenzare il suo criterio di acquisto). È attento agli aspetti formali nel rapporto interpersonale. Mantiene una certa distanza spaziale dai suoi interlocutori, ha bisogno di avere sempre un ampio campo visivo davanti a sé (un visivo cerca sempre un buon punto di osservazione) Ha ottima capacità di sintesi. Apprende osservando, ragiona ad intuito La sua miglior dote: riesce a far immaginare ciò che dice. Il suo peggiore difetto: spesso si distrae. Valuta le persone prevalentemente per come appaiono (è un attento osservatore dell’immagine esteriore). I tre profili : L’Uditivo È una persona sensibile alla sfera auditiva e linguistica dell'esperienza. Il suo motto è " ... le prime parole sono quelle che contano ... ". Cura molto il proprio linguaggio e sceglie con cura le parole. Ama far domande e riceverle, ama scavare tra le parole dei suoi interlocutori. È un fine oratore, effettua frequenti citazioni, vuole sempre scendere nei dettagli. Gestisce abilmente le pause di silenzio. Registra fedelmente e ricorda con precisione le parole ascoltate. Apprende leggendo e analizzando i dati, ragiona per sequenze logiche di concetti La sua miglior dote: incanta le persone con il suo eloquio ricercato. Il suo peggiore difetto: può essere prolisso e tende a parlarsi addosso. Valuta le persone soprattutto in relazione a "cosa dicono e come parlano". I tre profili : Il Cinestesico È una persona molto sensibile alle sensazioni che prova. Il suo motto è " ... la prima impressione è quella che conta ...". È sensibile al cosiddetto "effetto pelle". Crea un feeling immediato con le persone. Predilige il lato concreto delle cose. È capace di prendere decisioni importanti, nel giro di pochi secondi, basandosi sulle sensazioni del momento. Ricerca il contatto fisico con gli altri, a volte tocca le persone mentre parla (ad esempio può posare una mano sulla spalla o sul braccio). Tende a ridurre barriere e formalismi con i suoi interlocutori. Apprende provando, ragiona in base alle sensazioni che prova. La sua miglior dote: ha ottimo fiuto. Il suo peggiore difetto: talvolta è troppo impulsivo. Valuta le persone in base alla fiducia che gli ispirano. Esempi di espressioni tipiche Visive - Uditive - Cinestesiche NEUTRA Ti capisco VISIVA Mi è chiaro quello che dici UDITIVA CINESTESICA Ti ascolto attentamente Ti seguo Desidero dirti qualcosa Vorrei che tu dessi un’occhiata a quello che ho fatto Intendo spiegartelo in modo dettagliato Vorrei che tu afferrassi ciò che ho da dirti Capisci quello che tento di dirti? Riesco a darti una immagine chiara? Quel che ti sto dicendo ti suona bene? Riesci a coglierlo bene? È vero È vero senza ombra di dubbio E’ preciso parola per parola La notizia è fondata Non ne sono convinto Mi sembra poco chiaro Non mi suona bene Non sono certo di seguirti Non mi piace quel che fai Non riesco ad inquadrare il tuo comportamento È una cosa che non mi trova in armonia In concreto, quel che fai non lo sento giusto La tua idea è fantastica La tua idea è brillante La tua idea è musica per le mie orecchie La tua idea ha colto nel segno Rompere il ghiaccio Il Rapporto con il cliente si costruisce, non soltanto con il Rispecchiamento, ma anche con un utilizzo mirato del linguaggio. Introduciamo ora una tecnica di relazione che ci facilita nel “parlare la stessa lingua” del Cliente e, quindi, a essere più persuasivi. Rompere il ghiaccio Esercitazione 1 Il Rispecchiamento Rompere il ghiaccio Esercitazione 2 Riconoscere i nostri Stili di Pensiero La calibrazione CALIBRAZIONE La calibrazione Esercitazione n. 3 LA CALIBRAZIONE PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA METAPROGRAMMI I METAMODELLI IL MILTON MODEL LA STRUTTURA DEI MODELLI LNGUISTICI IL MODELLAMENTO Il metamodello LA FORZA DEL LINGUAGGIO La struttura linguistica LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA LINGUISTICA STRUTTURA SUPERFICIALE CANCELLAZIONI DISTORSIONI GENERALIZZAZIONI STRUTTURA PROFONDA Le cancellazioni linguistiche SEMPLICI Sono frasi che omettono parti o intere informazioni Ho paura!……………….(di chi/cosa?) Sono confuso!……..(da chi/da cosa?) Non ho le idee chiare!…… .(di cosa?) Le cancellazioni linguistiche I VERBI NON SPECIFICATI FRASI CHE CONTENGONO VERBI CHE NON SPECIFICANO IL PROCESSO ESEMPIO: ...Penso, che domani pioverà! ...So, che Lucia è in ritardo! Le cancellazioni linguistiche LE COMPARAZIONI SONO FRASI CHE OMETTONO LO STANDARD DI VALUTAZIONE E NON SPECIFICANO COME LA COMPARAZIONE E’ STATA FATTA ESEMPIO: …E’ troppo caro!…. …Mario è il migliore!…. Le cancellazioni linguistiche ASSENZA DI UN INDICE REFERENZIALE SONO FRASI CON SOGGETTI NON SPECIFICATI O VERBI CHE NON SI RIFERISCONO AL PROCESSO IN CORSO ESEMPIO: I romani sono simpatici!…. Distorsioni linguistiche NOMINALIZZAZIONI SONO VERBI O PROCESSI TRASFORMATI IN UN QUALCOSA DI FINITO. QUESTO RIDUCE LA PERCEZIONE DELLA REALTA’ NELLA PERSONA NON OFFRENDO SCELTE DI COMPORTAMENTI ALTERNATIVI AMORE AMICIZIA FIDUCIA RISORSE SERVIZIO QUALITA’ MOTIVAZIONE La deformazione LETTURA DEL PENSIERO Quando si pensa di conoscere il pensiero altrui basandosi sulla nostra percezione ESEMPIO: …..So cosa è meglio per lei….! ….Andrea è arrabbiato con me!… La deformazione CAUSA - EFFETTO Quando è presente una convinzione che determina uno stimolo esterno e questo sia la causa della reazione ESEMPIO: “Maria mi fa arrabbiare” “La vista del sangue mi spaventa” La deformazione SUPPOSIZIONI Le supposizioni si riferiscono ad ogni situazione che viene considerata assolutamente vera. La supposizione è basata sul concetto di realtà in modo che la frase acquisti un senso compiuto La deformazione EQUIVALENZA COMPLESSA Causa - effetto tra due eventi distinti ESEMPI: “Hai la scrivania in disordine, non sai lavorare” “E’ in ritardo, non le interesso più” “Se non mi prendo cura delle persone, esse non mi vorranno bene IL MILTON MODEL I MODELLI LINGUISTICI DI MILTON ERICKSON “Per essere abilmente vaghi” Motivare l’intervista Comprendere il Cliente La nostra esistenza di Clienti si svolge costantemente nell’attrazione tra: Ciò che abbiamo REALTÀ Ciò che Vorremmo avere DESIDERI Se queste due sfere non corrispondono nasce un’esigenza che può essere espressa o latente. Le esigenze, ciò che vorrei avere, devono essere esplorate ed individuate con il metodo delle domande. Porre domande al cliente è l’operazione fondamentale da fare se vogliamo vendere Motivare l’intervista Riconoscere i segnali da approfondire Possiamo quindi identificare tre diverse tipologie di espressioni all’interno delle affermazioni del Cliente che ci indicano resistenze: I giudizi Le regole Le supposizioni Motivare l’intervista Riconoscere i segnali da approfondire I Giudizi sono espressioni in cui troviamo alcune specifiche parole di uso molto comune Parole di uso comune Definizione del segnale da approfondire sempre, mai, tutti, nessuno, ogni volta che Gli Assoluti i promotori, le banche, le assicurazioni, i clienti, i politici, le azioni, gli investimenti Le Categorie è bene …, è male …, è meglio …, è peggio … I Giudizi senza oggetto Motivare l’intervista Riconoscere i segnali da approfondire Le Regole sono espressioni in cui troviamo alcuni specifici verbi di uso molto comune Verbi di uso comune Definizione del segnale da approfondire Posso, non posso Verbi che esprimono possibilità Devo, non devo, voglio, non voglio, bisogna, è necessario Verbi che esprimono necessità Motivare l’intervista Riconoscere i segnali da approfondire Le Supposizioni sono congetture che facciamo: • quando diamo un’interpretazione soggettiva ad una parola astratta e supponiamo che il nostro significato coincida esattamente con quello attribuito dal nostro interlocutore • quando diamo una “lettura” della realtà (eventi, opinioni, esperienze) cercando di interpretare (leggere) il pensiero dell’altro Parole o frasi di uso comune Definizione del segnale da approfondire fiducia, rendimento, professionalità, sicurezza, liquidità Parole astratte “…so a cosa si riferisce quando mi parla di …” - “.. guardi ... ho già capito dove lei vuole arrivare facendomi queste domande …” Interpretazioni Motivare l’intervista Cercare e trovare le ragioni delle resistenze con le domande “ non chiedete mai ad un Cliente perché se non conoscete già la risposta che vi fornirà.” Le domande ad alto potenziale devono essere formulate usando chi, come, cosa, quando invece di perché . Così il Cliente può recuperare le sue opzioni di scelta e predisporsi a cambiare punto di vista. Raccogliere i dati Esercitazione 4 La raccolta di informazioni Griglia di analisi dei risultati Relazione Rispecchiamento Cosa ha funzionato Cosa non ha funzionato Stili di pensiero Cosa ha funzionato Risultati ottenuti nº 1^ visite svolte n° 2^ visite fissate … … % di successo … = Motivazione all’intervista Cosa ha funzionato Cosa non ha funzionato Gestione delle resistenze Cosa ha funzionato Cosa non ha funzionato Cosa non ha funzionato Raccolta delle informazioni Questa parte del Milton Model è utile per la cancellazione di informazioni quali: Nominalizzazioni intese con parole come: risorse, capacità, fiducia, professionale, ecc Verbi non specificati quali: capirai, saprai, …. Come saprai sono fatte a mano Si ma capirai che le capacità!... Raccolta informazioni /2 Indice referenziale non specificato Non viene “specificato” “di chi” si sta parlando Cancellazioni “So che sei curioso, e, vuoi sapere di più” Malformazioni semantiche Congiunzioni Le congiunzioni esprimono una forma linguistica di causa - effetto che consente il ricalco e guida, la più semplice è la “e” “Mi guardi, e, ti rendi conto ...” Congiunzioni temporali “Mentre mi guardi // ti rendi conto” Malformazioni semantiche/2 Lettura del pensiero Ti starai chiedendo cosa c’è di straordinario in tutto questo Performativa perduta E’ importante conoscere i modelli linguistici e fare molta pratica Operatori modali Adesso ti è possibile aprire i tuoi orizzonti Supposizioni Subordinate temporali Vorrei mostrarti qualcosa di importante durante la tua visita. Al primo contratto ti farò il 3% di tasso Numeri ordinali Sono parole come “altro”, “primo”, “secondo” Supposizioni Predicati di consapevolezza Sono verbi come “sapere, rendersi conto, essere consapevoli” “Sapessi, quanto sei, fortunato ad essere, qui” Supposizioni Avverbi e aggettivi “Questa splendida auto costa solo…..” Verbi e avverbi che indicano un cambiamento nel tempo “Inizi ad essere entusiasta di questo…..” Avverbi e aggettivi di cambiamento “Fortunatamente, me ne è, rimasto uno…..” Forme di estrazione indiretta Sono modelli che provocano reazioni in modo elegante e indiretto. Ordini e comandi nascosti “Stai imparando…..” “Quando apri la porta” Sottolineatura per analogia Sono ordini che vengono sottolineati attraverso una variazione della comunicazione paraverbale e/o non verbale Forme di estrazione indiretta/2 Domande indirette “Mi chiedo, a cosa, stai pensando…..” Ordini e comandi negativi “Non voglio che, tu ti senta, subito in forma” Forme di estrazione indiretta/3 Postulati di conversazione Sono domande che richiedono una risposta “si/no” e quindi provocano una risposta. “La porta è aperta?” Ambiguità Si tratta di una frase o di una parola che contiene più significati e provoca confusione rendendo l’ascoltatore partecipe alla elaborazione di tutti i significati Metafore Violazioni linguistiche Quando attribuiamo ad una persona delle capacità che non esistono Citazioni Quando all’interno della frase sono citate persone o si usano dei personaggi per dire qualcosa direttamente senza assumere la responsabilità della frase. Milton Model Presupposizioni ?”L’ordine lo vuoi prima o dopo cena?” “Facciamo l’iscrizione per primi” “Pollo o carne” “se sapessi quanto sei bella” “Questa stupenda macchina..” ?”Cominci ad essere entusiasta?” “Fortunatamente ne ho uno” Subordinate temporali Numeri ordinali O, oppure Predicati di consapevolezza Avverbi ed aggettivi Verbi ed avv.che cambiano il tempo Aggettivi ed avv. di commento Forme di estrazione indirette Postulati di conversazione Ambiguità Domande indirette Comandi negativi Comandi nascosti Sottolineatura per analogia ?“Sai che ore sono?” Fonetiche Di significato Di punteggiatura “mi chiedo a cosa stai pensando” !”Non ridere adesso!” “ed allora incominciarono a rilassarsi profondamente” Cambi nel paraverbale o non Milton Model Raccolta informazioni “Risorse, difficoltà, inconscio ecc.” “saprai, conoscerai, capirai ecc” “le persone imparano facilmente” Nominalizzazioni Verbi non specificati Indice ref. non specificato Cancellazioni Malformazioni semantiche Congiunzioni Lettura del pensiero Performativa persa “ti starai chiedendo cosa c’è di bello in tutto questo” “questa giornata è interessante per molti aspetti” Limitazioni al modello “E” “mi guardi e ti rendi conto che…” “Temporali” “mentre mi guardi ti rendi conto che...” “di causa effetto” ”il guardarmi ti fa rendere conto che…” “è importante conoscere i modelli linguistici” Metafore “ora potrai usare tutte le tue risorse” “adesso ti è possibile aprire i tuoi orizzonti” Quantificatori universali Operatori modali Violazioni Citazioni “il tappeto volante disse...” Mia madre diceva sempre “lavati le mani prima di cenare” Metamodello Distorsioni “ho bisogno di aiuto” ”Cosa posso fare per aiutarti?” “Non c’è più amore” “Cosa intendi per amore?” Nominalizzazioni Lettura del pensiero Causa effetto Equivalenza complessa Presupposizioni “continuo ad essere triste” “eri triste anche prima?” “ovviamente sei in ritardo” “Cosa intendi per ovviamente?” “so che sei arrabbiato” “Cosa ti fa pensare che io sia arrabbiato?” “per Mario è meglio così” ”Come lo sai?” “La vista del sangue mi fa svenire” “Cosa nel vedere il sangue ti fa svenire?” “Ilaria mi fa arrabbiare” ”Cosa fa Ilaria per farti arrabbiare?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “In che modo non portarti fiori significa che?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che ti amano ti portano fiori?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che non ti portano fiori non ti amano?” Metamodello Cancellazioni “ho paura” ”Hai paura di chi o cosa?” “sono curioso” “di cosa sei curioso?” Cancellazioni semplici Comparazioni Mancanza di indice referenziale “gli italiani sono creativi” “quali italiani?” “loro arrivano tardi” “loro chi?” “è troppo costoso” ”rispetto a cosa è troppo costoso?” Generalizzazioni “sempre?” “Mario è il migliore” “Migliore di chi, migliore in cosa?” “è giusto arrivare in orario” “sei sempre in ritardo” “tutti i marziani sono fannulloni” Quantificatori universali Operatori modali Performativa persa “tutti?” “non posso rimanere” “secondo chi?” “devo andare via” “si dice che sei in gamba” “cosa accadrebbe se rimanessi?” (Possibilità) “chi lo dice?” “cosa ti impedisce di restare?” (Necessità) “cosa accadrebbe se lo facessi?” (Possibilità) “cosa te lo impedisce?” (Necessità) Gestione dello “stato emotivo” Registrare appunti sulle esperienze di ricalco verbale Domandare per estrarre le strategie di pensiero, rilevare le informazioni, lo stile di pensiero Definire il “modello di sequenza” attraverso il quale si rappresentano le decisioni, le esperienze, i problemi Flusso di informazioni UNITA’ DI MISURA BITS / SECONDO MODALITA’ SENSORIALE TOTALE BITS / SECONDO CONSCIO VISTA VISTA 10.000.000 40 UDITO 10.000 30 TATTO 1.000.000 5 GUSTO 1.000 1 100.000 1 OLFATTO Ancore di “stato” V.A.K.O.G. ANCORA MUSICA TONO DI VOCE PROFUMI DURATA TOCCO FISICO RIACCESSO AL RICORDO DI IMMAGINI Ancore di “stato” UTILIZZO DELLE SUBMODALITA’ IN UNA ANCORA AUDITIVA Convinzioni SIGNIFICATO DELLA CAUSA INPUT + K. - LA STRUTTURA DELLE CONVINZIONI SI RISTRUTTURA CON LE SUBMODALITA’ Cambio di convinzioni 1 Identificare la convinzione limitante A da cambiare ed estrarre le submodalità 2 Identificare un’opinione “così, così” B (es. domani pioverà) ed estrarre le submodalità 3 Identificare uno stato di estasi ed ancorate 4 Identificare una coninzione potenziante C, che sostituirà la convinzione limitante ed estraete le submodalità 5 Cambiare le submodalità della convinzione limitante A nelle submodalità della opinione B. 6 Cambiare le submodalità di C nello stato di estasi e utilizzate l’ancora 7 Se necessario migliorate ulteriormente le submodalità della nuova convinzione e ancorate 8 Test e ricalco sul futuro Cambio di convinzioni CONVINZIONE LIMITANTE CONVINZIONE NUOVA CONVINZIONE PARZIALMENTE LIMITANTE ANCORA DI STATO DI BENESSERE CONVINZIONE LIMITANTE CONVINZIONE PARZIALMENTE LIMITANTE NUOVA CONVINZIONE Time Line PASSATO ESPERIENZA EMOTIVA SIGNIFICATIVA RICORDO RICORDO RICORDO RICORDO RICORDO RICORDO ORA (PRESENTE) FUTURO FUTURO BASSO (prossimo) PRESENTE PASSATO REMOTO FUTURO ALTO 10/20 anni (lontano) FUTURO Time Line Il ciclo mentale Il ciclo del vincente è uguale al ciclo del perdente, si parte da uno stesso potenziale CONVINZIONI AZIONI POTENZIALE RISULTATO Motivare l’intervista Un esempio di superamento di una Resistenza Cliente esistente Tema: Necessità di un progetto nuovo “… ho sempre perso con la borsa …” Resistenza espressa dal Cliente Gestione della Resistenza PB: Sempre? Si sempre ... PB: Come ha affrontato l’investimento in borsa fino ad oggi ? Ho dato fiducia agli esperti … PB: Cosa intende per fiducia? Poter affidarsi a persone che mi potessero far guadagnare molto senza rischiare e invece … PB: Come vorrebbe che fosse un buon investimento finanziario? Visto le esperienze passate vorrei almeno non rimetterci … poter controllare meglio come vanno le cose … Motivare l’intervista Superare le resistenze con le domande Una volta riconosciute le resistenze del cliente espresse in termini di: Giudizi Regole Supposizioni dobbiamo imparare a superarle approfondendole con le domande SENZA CONTESTARNE IL CONTENUTO !!! Motivare l’intervista Cosa sono le Resistenze Sono affermazioni con cui il Cliente esprime le sue opinioni che potrebbero non essere in linea con quanto stiamo prospettando. Sono la spia di difficoltà relative al cambiamento che dobbiamo approfondire. Il Cliente “resiste” perché: ancora non percepisce chiaramente la leadership del PB ha paura di cambiare non ha capito bene dove si trova e dove vuole arrivare non ha chiare le sue esigenze o non sa come farvi fronte ha un’esperienza negativa del cambiamento Motivare l’intervista Per superare le resistenze bisogna imparare a riconoscerle Come? Impariamo a riconoscere le espressioni incomplete che le contraddistinguono Se il Cliente ci esprime le sue opinioni in un modo incompleto, senza citare i fatti che sono alla base della sua affermazione, ciò avviene perché nelle frasi che pronuncia: c’è un giudizio espresso in forma assoluta c’è una regola ma manca la causa che l’ha generata c’è un’interpretazione arbitraria e soggettiva della realtà La gestione delle obiezioni Gestire le obiezioni La Ristrutturazione è una tecnica che propone un nuovo punto di vista dal quale analizzare la situazione La gestione delle obiezioni Esistono quattro tipologie di Ristrutturazione Intenzione positiva Ridefinizione Conseguenze Controesempio La gestione delle obiezioni Intenzione positiva: Riconoscere ciò che per il Cliente è importante e rilanciare la nostra proposta per soddisfare le sue esigenze Esempio di obiezione: ” …no è un momento difficile non voglio rimetterci…” ” E’ giusto che lei stia attento ai suoi investimenti, proprio per questo le sto proponendo un modo per renderli più sicuri riducendo il rischio…” La gestione delle obiezioni Ridefinizione: Cambiare alcune parole per modificare in modo incisivo il significato dell’obiezione,proponendo un diverso punto di vista Esempio di obiezione: ” …no ...mi sembra sia un grosso impegno... non voglio ipotecare le mie risorse così a lungo termine…” ” …Vedo… Dunque lei si sta chiedendo quali vantaggi ci siano ad impiegare le sue risorse così a lungo termine ?…” La gestione delle obiezioni Conseguenze: Guidare l’attenzione del Cliente verso le possibili conseguenze della sua indecisione Esempio di obiezione:” …bene credo di aver capito tutti gli aspetti… mi lasci qualche giorno per rifletterci…” ” …Bene Dottore… lasciare passare qualche giorno può solo essere causa di ulteriori incertezze sulle decisioni da prendere sul suo futuro pertanto, se esistono punti da chiarire, ritengo necessario farlo insieme.” La gestione delle obiezioni Controesempio: Trovare una alternativa contraria all’obiezione Esempio di obiezione:” …sì capisco… mi scusi …ma quindi mi sta proponendo i soliti fondi…” ” …Bene Dottore… consideri che la soluzione dei fondi, se ben gestita sotto il profilo rischio rendimento, può dare ottimi risultati rispetto le sue esigenze…” Riconoscere i segnali delle resistenze da approfondire Definizione del segnale da approfondire Parole di uso comune Mai…, sempre…, tutti…., nessuno…., ogni volta che…, tutte le volte che … •Quando tutti...nessuno....hanno detto? •A cosa si riferisce quando dice sempre….mai ….tutti...nessuno …? •Cosa le fa pensare che mai...tutti...? Le Categorie La gente, i clienti, i promotori, le banche, i professionisti, le azioni, i fondi comuni le assicurazioni, i contratti…. •A chi…o a cosa si riferisce esattamente…? I Giudizi senza soggetto È bene, è male, è giusto, è sbagliato, è meglio…è peggio… … •Per chi è ……?. Verbi che esprimono possibilità 1.Posso…, non posso…. Ricerca delle cause della regola •Cosa le impedisce di …? •Cosa le impedisce di non …? 1.Voglio….., non voglio….., devo…., non devo….., è necessario…. bisogna…, occorre.. ..non occorre… Ricerca delle conseguenze della regola •Cosa succederebbe se …? •Cosa succederebbe se non …? Rendimento, affare, rischio, sicurezza, fiducia, investimento, liquidità, professionalità, servizio, comodità, riservatezza, opportunità…… ecc. Cosa intende, specificatamente, per … ? Esempi: So a cosa si riferisce quando mi parla di……..So che è interessato a…… Ho già capito quello che vuole dirmi… Come fa a sapere che ….? Gli assoluti: 1 = tutti Giudizi O c’è A o c’è B Regole Verbi che esprimono necessità Perché accada A ci deve essere necessariamente B Parole Astratte I Concetti astratti (tutti i nomi che non possiamo trasportare in una “carriola”) Supposizioni Domande Interpretazioni Presupporre di conoscere il pensiero/stato d’animo dell’altro Conclusioni - Cambiare la base della personalità IL MODELLO Conclusioni - Cambiare la base della personalità IL MODELLO Conclusioni - Cambiare la base della personalità IL MODELLO