Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Via Palazzi, 22
25086 Rezzato (Brescia)
e.mail: [email protected]
Cell.: 338/6971512
Prove di applicazione agronomica del compost:
Il caso del mais
Premessa:
Suolo & Sostanza Organica
Il termine fertilità esprime un concetto molto ampio che si può far ricondurre alla capacità dei terreni agrari di ospitare
la vita delle piante coltivate, garantendo la massimizzazione delle rese e nel contempo la salubrità dei prodotti
alimentari ed il rispetto per l'agro-ecosistema.
Nel terreno, la sostanza organica (S.O.) anche se presente in quantità ridotte (1-3%), rappresenta l'unica forma in cui
può essere immagazzinata energia disponibile per gli organismi viventi, ed assumendo nel contempo altre fondamentali
funzioni fisiche e chimiche (tab. 1); la S.O. rappresenta il fattore determinante per il mantenimento della fertilità dei
terreni coltivati.
Tabella 1: Funzioni della sostanza organica nel suolo
Proprietà fisiche
Migliora e stabilizza la struttura fisica del terreno agendo
positivamente sulla porosità e quindi sulla areazione, la
capacità di ritenzione idrica e la lavorabilità
Proprietà chimiche
Rappresenta un’importante fonte di elementi nutritivi ed
inoltre ne ottimizza l’efficienza di utilizzazione
Proprietà biologiche
Incrementa lo sviluppo di una flora microbica utile e
della micro e meso-fauna, favorendo i cicli di
demolizione e sintesi favorevoli alla crescita vegetale
Le attività agricole, in particolare la monocoltura, tendono a rompere gli equilibri interni degli
agroecosistemi, esponendo i terreni a gravi perdite di sostanza organica e conseguenti riduzioni della fertilità.
Per ripristinare un certo equilibrio tra prelievo e restituzione di sostanza organica, fondamentale è la pratica
agronomica della fertilizzazione organica.
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Premessa:
Suolo & Sostanza Organica
Tradizionalmente, l'impiego di ammendanti in agricoltura viene effettuato al fine di veicolare sostanza
organica verso l'agroecosistema, allo scopo di garantire, grazie alla reintegrazione della componente umica
gradualmente mineralizzata a livello del suolo, la conservazione della fertilità fisica (lavorabilità, porosità, areazione,
drenaggio, ecc.) chimica (capacità di sostenere la nutrizione minerale del vegetale) e biologica (ricchezza ed intensità
dei processi microbici che sovrintendono ai cicli biogeochimici) del suolo. Una caratteristica accessoria apprezzabile
può essere la dotazione in elementi della fertilità chimica (soprattutto azoto, fosforo, potassio) che possono essere
gradualmente riconsegnati, con la degradazione della sostanza organica, al suolo e dunque all'assorbimento da parte
dei vegetali.
Prendendo atto della contrazione della disponibilità di letame del comprensorio (dovuta in gran parte alla
separazione tendenziale tra attività zootecniche e coltivazioni) e dell'elevato fabbisogno di sostanza organica dei
terreni agricoli, e considerando che il ricorso esclusivo alla concimazione minerale consente di mantenere
unicamente il livello di fertilità chimica, vanno individuate nuove fonti di materiali organici.
In quest'ottica l'impiego estensivo di compost viene proposto come strumento attraverso il quale realizzare un
modello di agricoltura sostenibile essendo un "ottimo ammendante organico", ovvero un miglioratore della
fertilità fisica , chimica e biologica del suolo.
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Scopi e metodi delle prove
applicative
1.
Il protocollo seguito si è proposto come finalità la verifica della validità agronomica della
somministrazione del compost prodotto dalla ditta Biociclo srl in qualità di ammendante organico;
2.
Si è deciso di effettuare le valutazioni sulla principale coltura da rinnovo caratterista del
comprensorio: il mais;
3.
Per l’effettuazione dei test sono state scelte due aziende agricole rappresentanti l’ordinarietà della
zona;
4.
Si è proceduto ad una serie di valutazioni analitiche tese a razionalizzare l’uso della risorsa;
5.
Si è lasciato arbitrio agli agricoltori coinvolti nella sperimentazione, già abituati all’impiego del
compost, circa dosi ed epoche di distribuzione;
6.
E’ stato tracciato un quadro d’efficacia che ha confermato i dati ampliamente diffusi in bibliografia
ed ha sottolineato la necessità d’impostazione di piani di razionalizzazione d’uso della risorsa tesi a
massimizzarne l’efficacia ed i vantaggi economici.
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Gli appezzamenti delle prove
Az. Agr. Leali
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Az. Agr. Brezzale
Az. Brezzale - Analisi Chimico Fisica
 Campione n° 1
Frazione granulometrica
Parametro
% in peso
Valore
Sabbia/terra fine
53
pH in acqua
Limo/terra fine
26
pH in KCl
Argilla/terra fine
21
Calcare Totale
6,0%
Calcare Attivo
0,6%
Capacità idrica
% in peso
Grado di saturazione
43,6
Capacità di campo
21,8
Punto di appassimento
Acqua disponibile
8,0
-
Azoto Totale
0,15%
Fosforo Assimilabile (P2O5)
109 mg/kg
11,6
Potassio scambiabile e solubile (K+)
302 mg/kg
10,1
Sodio scambiabile e solubile (Na+)
29 mg/kg
Calcio scambiabile e solubile (Ca++)
3350 mg/kg
Magnesio scambiabile e solubile
(Mg++)
Carbonio organico
1,2%
Sostanza organica
2,1%
C.S.C. (meq/100g)
19
Saturazione basica
100+
Rapporto C/N
8,0
Rapporto Ca/Mg in meq
4,8
Rapporto Mg/K in meq
4,6
Franco sabbioso argilloso
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
423 mg/kg
Az. Brezzale - Analisi Chimico Fisica
 Campione n° 2
Frazione granulometrica
% in peso
Parametro
Valore
Sabbia/terra fine
49
pH in acqua
Limo/terra fine
28
pH in KCl
Argilla/terra fine
23
Calcare Totale
10,0%
% in peso
Calcare Attivo
1,2%
Capacità idrica
Grado di saturazione
45,7
Azoto Totale
Capacità di campo
22,9
Fosforo Assimilabile (P2O5)
Punto di appassimento
12,5
Acqua disponibile
10,3
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Potassio scambiabile e solubile
8,2
-
0,15%
99 mg/kg
(K+)
221 mg/kg
Sodio scambiabile e solubile (Na+)
33 mg/kg
Calcio scambiabile e solubile (Ca++)
3880 mg/kg
Magnesio scambiabile e solubile (Mg++)
454 mg/kg
Carbonio organico
1,3%
Sostanza organica
2,2%
C.S.C. (meq/100g)
21
Saturazione basica
100+
Rapporto C/N
8,4
Rapporto Ca/Mg in meq
5,1
Rapporto Mg/K in meq
6,7
Franco sabbioso argilloso
Az. Brezzale - Analisi Chimico Fisica
 Campione n° 3
Frazione granulometrica
Parametro
% in peso
Valore
Sabbia/terra fine
53
pH in acqua
Limo/terra fine
28
pH in KCl
Argilla/terra fine
19
Calcare Totale
11,0%
Calcare Attivo
1,0%
Capacità idrica
% in peso
Grado di saturazione
44,7
Capacità di campo
22,3
Punto di appassimento
12,1
Acqua disponibile
10,2
Azoto Totale
Fosforo Assimilabile (P2O5)
-
0,17%
68 mg/kg
Potassio scambiabile e solubile (K+)
253 mg/kg
Sodio scambiabile e solubile (Na+)
23 mg/kg
Calcio scambiabile e solubile (Ca++)
3950 mg/kg
Magnesio scambiabile e solubile (Mg++)
517 mg/kg
Carbonio organico
1,5%
Sostanza organica
2,6%
C.S.C. (meq/100g)
20
Saturazione basica
100+
Rapporto C/N
8,7
Rapporto Ca/Mg in meq
4,6
Rapporto Mg/K in meq
6,6
Franco sabbioso argilloso
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
8,3
Az. Leali - Analisi Chimico Fisica
 Campione n° 1
Frazione granulometrica
% in peso
Sabbia/terra fine
67
Limo/terra fine
18
Argilla/terra fine
15
Capacità idrica
% in peso
Grado di saturazione
43,1
Capacità di campo
21,6
Punto di appassimento
11,5
Acqua disponibile
10,1
Parametro
pH in acqua
pH in KCl
7,0
-
Calcare Totale
1,0%
Calcare Attivo
0,1%
Azoto Totale
0,21%
Fosforo Assimilabile (P2O5)
189 mg/kg
Potassio scambiabile e solubile (K+)
440 mg/kg
Sodio scambiabile e solubile (Na+)
10 mg/kg
Calcio scambiabile e solubile (Ca++)
2910 mg/kg
Magnesio scambiabile e solubile (Mg++)
317 mg/kg
Carbonio organico
2,3%
Sostanza organica
4,0%
C.S.C. (meq/100g)
17
Saturazione basica
100+
Rapporto C/N
11,0
Rapporto Ca/Mg in meq
5,5
Rapporto Mg/K in meq
2,3
Franco sabbioso
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Valore
Az. Brezzale – Commento alle analisi
preliminari
I campioni di suolo prelevati presso gli appezzamenti dell’azienda Brezzale manifestano una leggera alcalinità.
L’esame del complesso di scambio e dei valori di calcare totale ed attivo lasciano propendere per l’ipotesi che l’alcalinità sa da considerarsi
costituzionale essendone il carbonato di calcio il principale responsabile.
la reazione subalcalina è conferita al terreno dal sistema carbonato/bicarbonato il cui pH, dipendente dalla pressione della CO2 del terreno, assume
valori subalcalini o mediamente alcalini.
Il contenuto di calcare totale consente una classificazione dei suoli come “leggermente calcarei”, tuttavia il quantitativo di carbonato ascrivibile
alla frazione attiva risulta nella normalità.
Non sono prevedibili, in relazione anche alla tipologia di colture erbacee praticate, effetti deprimenti legati alla presenza di calcare.
La valutazione della disponibilità in macroelementi della fertilità ed in particolare dell’azoto è stata affrontata congiuntamente a quella della
sostanza organica.
La considerazione muove dal fatto che la quasi totalità dell’azoto presente nel terreno è rappresentato dall’Azoto organico. Ne consegue che il
contenuto di azoto è, almeno in linea generale, in relazione al contenuto di sostanza organica.
Di seguito vengono riassunti i valori di sostanza organica e di azoto nei tre campioni analizzati:
Tabella 2: Dotazione in Sostanza Organica ed Azoto
Campione
Sostanza Organica
Azoto
1
2,1%
0,15%
2
2,2%
0,15%
3
2,6%
0,17%
Pertanto, nei tre campioni è rilevabile sostanza organica in % > a 2 ed azoto totale > a 0,15.
Se ne conclude che i terreni possono essere considerati sotto il profilo della disponibilità d’azoto mediamente forniti.
La dotazione fosfatica è stata affrontata sulla base del rilevamento della frazione assimilabile.
In tutti i casi esaminati si rileva una dotazione elevata, che lascia presupporre una risposta negativa ad eventuali interventi di
concimazione minerale.
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Az. Brezzale – Commento alle analisi
preliminari
Con riferimento ai mesoelementi (Ca, Mg, K) si rileva un’elevata dotazione di magnesio, tale da causare un’alterazione dei rapporti Ca/Mg e Mg/K.
Con specifico riferimento al rapporto Mg/K, potrebbero essere probabili effetti antagonistici del magnesio sull’assorbimento del potassio.
Tuttavia, la dotazione in potassio risulta elevata e tale da non lasciare presupporre risposte negative delle colture .
Tabella 3: Dotazione in Potassio solubile e scambiabile
Campione
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Potassio solubile e scambiabile (K)
1
302 mg/kg
2
221 mg/kg
3
253 mg/kg
Az. Leali – Commento alle analisi
preliminari
Il campione prelevato presso l’appezzamento dell’azienda Leali differisce sostanzialmente da quelli esminati presso
l’az. agr. Brezzale, sia in termini tessiturali, sia nel merito delle caratteristiche chimiche.
Il terreno si presenta sciolto, caratterizzato da un’abbondante presenza di scheletro e da una tessitura di tipo francosabbioso.
Il pH è neutro.
Non sono evidenti in questo caso fenomeni d’alcalinità costituzionale indotti dalla presenza di carbonati.
Si rileva un contenuto in sostanza organica particolarmente elevato (4%) così come una conseguente elevata dotazione
d’Azoto.
Anche in questo caso, la dotazione fosforo e potassio risulta tale da escludere positività di risposta delle colture alle
concimazioni fosfatiche e potassiche.
I rapporti tra i mesoelementi (Ca/Mg e Mg/K) risultano equilibrati e non tali da determinare antagonismi nella
nutrizione colturale.
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Impostazione del
piano di concimazione
Alla luce di quanto rilevato risulta fondamentale, in termini di piano di fertilizzazione, l’apporto degli asporti colturali
previsti ed il mantenimento della dotazione di sostanza organica di base.
Il primo obiettivo sarà ottenuto previa distribuzione di fertilizzanti minerali in copertura;
Il secondo obiettivo, sarà invece raggiunto previa distribuzione di compost, che per effetto mineralizzazione, sarà
responsabile anche dell’apporto di macroelementi della fertilità fin dal primo anno.
Il piano di concimazione di seguito riportato si fonda sull’analisi dei probabili asporti colturali nella duplice casistica:
Investimento delle superfici a mais granella;
Investimento delle superfici a mais da foraggio per uso zootecnico.
Il tutto, nell’ottica del concetto di fertilizzazione di mantenimento, che si basa sul principio che in un ciclo aperto è
necessario reintegrare le perdite per il mantenimento della potenzialità a produrre e sulla consapevolezza che tale
reintegro non può avvenire esclusivamente da fonti organiche.
Le considerazioni a seguire sono derivate dall’applicazione del “modulo Pedon”.
Il modulo Pedon è un modello integrato per l’uso razionale dei fertilizzanti in agricoltura, ampliamente sperimentato in
Italia.
Nella sua versione originale, il modello è molto complesso e gestito da apposito software.
In questa sede, si è operato proponendo un modello semplificato, che non ha la pretesa di essere perfetto, ma vuole
fornire le basi per operare senza compiere errori grossolani.
Le produzioni di riferimento e gli asporti utilizzati per il l’impostazione del piano sono di seguito riportate:
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Impostazione del
piano di concimazione
Tabella 4: Asporti colturali di riferimento
Produzione di
riferimento q/ha
Coltura
Buona
Ottima
Mais granella
100
120
Mais foraggio
700
900
Asporti Kg
Unità di base
(q)
N
P 2O5
K2O
10
25
9
20
100
35
12
25
Gli asporti prevedibili in funzione della resa colturale sono determinati come segue
Tabella 5: Asporti colturali in funzione della resa prevista
Coltura
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Resa prevista
Asporto di N
Asporto P2O5
Asporto K2O
Mais Granella
100
250
90
200
Mais Granella
110
275
99
220
Mais Granella
120
300
108
240
Mais Granella
130
325
116
260
Mais foraggio
700
245
84
175
Mais foraggio
800
280
96
200
Mais foraggio
900
315
108
225
Impostazione del
piano di concimazione
Diagramma 1:
Asporti colturali in funzione della resa prevista
per la coltivazione di Mais granella
400
Resa prevista
q/ha
300
Asporto di N
200
Asporto P2O5
100
Asporto K2O
0
1
2
3
4
Diagramma 2:
Asporti colturali in funzione della resa produttiva per la coltivazione di m ais da foraggio
q/ha
1000
800
Resa prevista
600
Asporto di N
400
Asporto P2O5
200
Asporto K2O
0
1
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
2
3
Impostazione del
piano di concimazione
Con riferimento alla fertilizzazione azotata, un parametro importante è la valutazione delle perdite cui questo elemento va incontro per
lisciviazione, denitrificazione, volatilizzazione che sono difficili da valutare. In aggiunta, nei terreni pesantemente fertilizzati ed in quelli ricchi
in materia organica la fertilità residua e la mineralizzazione della materia organica possono giocare un ruolo importante nel definire le quantità
d’azoto d’apportare.
In considerazione di queste difficoltà e del fatto che qualsiasi modello revisionale presenta un margine d’errore, nel modello utilizzato la
quantità d’azoto da utilizzare viene calcolata per mezzo della seguente formula:
fabbisogno di Azoto (kg/ha) = Asporti colturali x ft
dove il fattore ft, come evidenziato nella tabella sottostante, diminuisce sia in funzione della sostanza organica (per tener conto della
mineralizzazione della stessa), che in funzione della quantità di argilla (per tener conto delle perdite per lisciviazione).
In altre parole, tra i diversi fattori che regolano la disponibilità di azoto nel terreno si sono considerati i due che in genere rivestono maggiore
importanza.
Tabella 6: valori del coefficiente di correzione ft
Sostanza organica
Tessitura
<1%
1-2%
2-3%
>3%
Sabbiosa
Franco-sabbiosa
1,4
1,3
1,2
1,1
Franco-sabbiosa
Franca
Franca-limosa
1,3
1,2
1,1
1,0
Franco-argillosa
Argillosa
1,2
1,1
1,0
0,9
In giallo, sono state evidenziati i fattori di correzione rispondenti alle caratteristiche degli appezzamenti analizzati.
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Impostazione del
piano di concimazione
Per quanto riguarda il Fosforo, facendo riferimento all’estratto con metodo Olsen, il fabbisogno è stato calcolato per mezzo della seguente
formula:
fabbisogno in fosforo (P2O5 kg/ha) = Asporti colturali x ft1 x ft2
Il metodo prevede dapprima il computo degli asporti colturali per una data produzione di previsione; successivamente questi vengono
moltiplicati per il fattore ft1 che è funzione del contenuto di fosforo assimilabile nel terreno. Per tenere conto poi di quelle caratteristiche
chimiche che possono giocare un ruolo significativo sulle reazioni di insolubilizzazione è stato introdotto un secondo fattore ft2 che è funzione
sia della C.S.C. che dei livelli di calcare presente.
In altre parole, tra i fattori che regolano l’assimilabilità del Fosforo si è posta particolare attenzione al calcare ed alla C.S.C. come misura
indiretta della qualità e della quantità dell’argilla e della reattività della frazione più fine.
I valori di ft1 e ft2 assunti sono riportati nelle tabelle a seguire.
Tabella 7: valori del coefficiente di correzione ft1 per il Fosforo
Valutazione Agronomica
ft1
<15
Molto basso
2
16-24
Basso
1,5
30-45
Medio
1
46-66
Alto
0,5
>66
Molto Alto
0
P – P2O5 ppm
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Impostazione del
piano di concimazione
Tabella 8: valori del coefficiente di correzione ft2 per il Fosforo
C.S.C. meq/100 g
Calcare attivo %
<10
10-30
>30
0-1
0,9
1,0
1,1
1-10
1,0
1,1
1,2
>10
1,1
1,2
1,3
In entrambe i casi, l’elevata disponibilità dell’elemento in forma assimilabile, azzera il fabbisogno colturale.
Anche per il potassio, il calcolo dell’apporto necessario si è fondato sull’impiego di un coefficiente correttore secondo la formula di seguito
indicata:
Fabbisogno in potassio (K2O kg/ha) = Asporti colturali x ft
I valori del fattore ft sono riportati in tabella 12.
Tabella 9: valori del coefficiente di correzione ft per il Potassio
K ppm
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Valutazione
agronomica
C.S.C. meq/100 g
<10
10-20
>20
0-50
Molto basso
1,3
1,4
1,5
50-100
Basso
1,0
1,1
2,2
100-150
Medio
0,7
0,8
0,9
150-200
Alto
0,5
0,6
0,7
>200
Molto Alto
0,0
0,0
0,0
Riepilogo dei fabbisogni
Colturali per la coltivazione del
mais
Tabella 10: fabbisogni colturali in macroelementi
Coltura
Resa prevista
fabbisogno di N
fabbisogno P2O5
fabbisogno K2O
Brezzale
Mais Granella
100
250
0
0
Mais Granella
110
275
0
0
Mais Granella
120
300
0
0
Mais Granella
130
325
0
0
Mais foraggio
700
245
0
0
Mais foraggio
800
280
0
0
Mais foraggio
900
315
0
0
Leali
Dr. Agr. Paolo Notaristefano
Mais Granella
100
250
0
0
Mais Granella
110
275
0
0
Mais Granella
120
300
0
0
Mais Granella
130
325
0
0
Mais foraggio
700
245
0
0
Mais foraggio
800
280
0
0
Mais foraggio
900
315
0
0
Il mantenimento della sostanza
Organica mediante il compost:
La proposta operativa
A fronte dei fabbisogni sopra indicati si è proceduto nel seguente modo:
Impostazione della dose di compost necessaria al mantenimento della fertilità organica;
Stima dell’apporto di nutrienti disponibili dal primo anno in relazione all’apporto organico;
Determinazione della quota di elementi minerali da apportare in copertura.
Nella tabella sottostante sono riportate le dosi annuali (t/ha) di somministrazione di compost a terreni con differenti dotazioni in sostanza
organica ed in funzione del contenuto di sostanza organica del compost (% s.s.).
Tali dosi sono da considerarsi dosi di mantenimento.
Contenuto in
Sostanza
Organica del
suolo (% s.s.)
Contenuto in Sostanza Organica del Compost (% s.s.)
30-35
35-40
40-45
45-50
50-55
<1,5
28-37
24-31
21-27
19-24
17-22
1,5-2,0
38-48
32-41
28-36
25-32
23-29
>2,0
49-60
42-51
37-45
33-40
30-3
(*) Si è considerato un coefficiente isoumico pari al 20% ed un’umidità del compost pari al 40-50%.
D’altro canto la dotazione di sostanza organica degli appezzamenti analizzati risulta di buon livello e non richiede interventi finalizzati a
determinarne un aumento.
Il mantenimento della sostanza
Organica mediante il compost:
La proposta operativa
Il calcolo delle quantità necessarie di compost si è basato su un bilancio umico semplificato dell'appezzamento
sperimentale considerando ininfluente la quota di humus apportata dall'interramento delle stoppie in precessione
colturale.
Il calcolo seguito si compone dei seguenti passaggi:
Peso specifico di un terreno di medio impasto (p.s.a. 1.2 t/m³ ) lavorato a 30 cm di profondità:
10.000 m² /ha x 0.3 m x 1.200 kg/m³ = 3.600.000 kg/ha
Peso humus del terreno con una media di contenuto in S.O. di 2.5% :
3.600.000 kg x 2.5 % = 90.000 kg di sostanza organica
Ipotizzando un coefficiente di mineralizzazione del 2% (suolo franco ricco di scheletro) :
90.000 kg x 2% = 1800 kg/ha di humus mineralizzato;
Bilancio sostanza organica su un ettaro:
1.800 kg/ S.O.C. / K1 / U = 36.000 kg di compost
dove S.O.C.= sostanza organica compost (50%)
K1= coefficiente isoumico del compost (20%)
U= umidità compost (50%)
Il mantenimento della sostanza
Organica mediante il compost:
La proposta operativa
Si è poi proceduto alla determinazione della quota di macroelementi disponibili a seguito della somministrazione di
compost secondo i diagrammi a seguito riportati, che trovano riscontro nelle analisi del compost effettuate.
Il mantenimento della sostanza
Organica mediante il compost:
La proposta operativa
Coltura
Macroelemento
Apporto di forma disponibile stimato
Azoto (N)
90 kg/ha
Fosforo (P2O5)
80 kg/ha
Potassio (K2O)
60 kg/ha
Resa prevista
fabbisogno di Azoto (N)
Quota disponibile
proveniente dal compost
Quota da apportare con
il fertilizzante minerale
Brezzale
Mais Granella
100
250
90
160
Mais Granella
110
275
90
185
Mais Granella
120
300
90
210
Mais Granella
130
325
90
235
Mais foraggio
700
245
90
155
Mais foraggio
800
280
90
190
Mais foraggio
900
315
90
225
Leali
Mais Granella
100
250
90
160
Mais Granella
110
275
90
185
Mais Granella
120
300
90
210
Mais Granella
130
325
90
235
Mais foraggio
700
245
90
155
Mais foraggio
800
280
90
190
Mais foraggio
900
315
90
225
Il mantenimento della sostanza
Organica mediante il compost:
L’operatività caratteristica
La concimazione minerale affiancata alla somministrazione di compost e costituente la consuetudine è risultata la seguente:
200 kg/biolca mantovana = 600 kg/ha Urea = 276 kg/ha Azoto (N) – alla sarchiatura;
70 – 80 kg/biolca mantovana = 210 kg/ha Nitrato Ammonico = 54,6 kg/ha Azoto (N) – alla seconda foglia;
70 – 80 kg/biolca mantovana = 210 kg/ha di potassa o Perfosfato – alla presemina.
Con riferimento all’applicazione di compost, si è assistito alla distribuzione di 70 –
80 t/ha di compost tal quale a fronte delle 30 – 35 consigliate pari ad ulteriori 130 –
140 unità di Azoto Totale.
Gli ibridi utilizzati per la valutazione sono stati i seguenti:
 Pioneer K18 (Azienda Brezzale);
 Pioneer K43 (Azienda Leali).
Le rese di granella alla raccolta si sono dimostrate rispondenti all’ordinarietà (120 q/ha).
Gli scadimenti di resa rilevati presso l’az. Leali rispetto a quanto realizzato in passato sono attribuibili a fattori
agronomici diversi da quelli nutrizionali direttamente correlati alla somministrazione di compost.
In particolare, si assistito a perdita di produzione come conseguenza di un attacco consistente di Ostrynia nubilalis,
associata a fenomeni di allettamento favoriti dall’eccessiva fittezza di semina (14 cm sulla fila) e verosimilmente
dall’eccesso di Azoto.
Compost e letame a confronto
Da un punto di vista analitico, il compost da scarti di origine prevalentemente vegetale, quale quello che si ottiene a
partire dagli scarti organici provenienti dalle abitazioni e dalle utenze commerciali e da scarti legnosi risulta essere
mediamente dotato di microelementi. L’azoto difficilmente supera il 2 % della sostanza secca (circa 1-1.5% sul tal
quale); fosforo e potassio sono solitamente inferiori o intorno all’ 1% circa sella sostanza secca. Il contenuto di sostanza
organica risulta inferiore rispetto ad altri materiali organici solitamente portati in agricoltura (tipicamente il letame), ma
questo non è altro che il risultato della più energica azione di demolizione e stabilizzazione che subisce il compost, a
scapito della quota di sostanza organica più fermentescibile (vedi Tab. 2.1). Lo si deduce facilmente anche dal valore più
basso del rapporto C/N nel compost (12.5) rispetto al valore tipico di 20 per un letame maturo.
 Tabella 11: Contenuto medio di sostanza organica e microelementi di letame bovino e compost (ACM)
Prodotto
S.S
S.O.
N
P2O5
K20
Unità misura
% t.q.
%s.s
% s.s.
%t.q
% s.s.
% t.q.
% s.s.
% t.q.
Letame bovino
25
80
2.0
0.5
1.0
0.3
2.8
0.7
Compost **
65
45
1.9
1.2
1.4
0.9
1.6
1.0
Compost e letame a confronto
 Tabella 12: Sostanza organica e macroelementi apportati da 1.000 kg di letame bovino e compost (ACM)
Prodotto
S.S. (kg/t)
S.O. (kg/t)
N (kg/t)
P2O5 (kg/t)
K2O (kg/t)
Letame
250
200
5.0
3.0
7.0
Compost
650
293
12.0
9.0
10.0
 Tabella 13: Sostanza organica e macroelementi apportati da 1 metro cubo di letame bovino e compost (ACM)
Prodotto
S.S. (kg/m3)
S.O. (kg/m3)
N
(kg/m3)
P2O5 (kg/m3)
K2O (kg/m3)
Letame
188
150
3.8
2.3
5.3
Compost
390
176
7.2
5.4
6.0
Peso specifico letame: 0.75 t/m3; compost: 0.60 t/m3
Compost e letame a confronto
 Tabella 14:
Macroelementi apportati a parità di sostanza organica
Prodotto
S.O.
(t/ha)
t.q.
(t/ha)
N
(kg/ha)
P2O5 (kg/ha)
K2O (kg/ha)
Letame
8.0
40.0
200
120
280
Compost
8.0
27.4
329
247
274
Compost e letame a confronto
 Tabella 15:
Macroelementi apportati a parità di dose di sostanza secca
Prodotto
s.s.
(t/ha)
t.q.
(t/ha)
N
(kg/ha)
P2O5 (kg/ha)
K2O (kg/ha)
Letame
10.0
40.0
200
120
280
Compost
10.0
15.4
185
139
154
In buona sostanza, quindi, il compost si dimostra un’ottima opportunità nell’ambito della gestione delle colture
da rinnovo diffuse negli avvicendamenti tipici dell’areale a condizione che l’utilizzo sia supportato da una
valida pianificazione agronomica
Compost &
valore di surrogazione
Ipotesi: fertilizzazione presemina coltura da rinnovo con dose di compost pari a 10 t/ha di s.s.
N
P 2O5
K2O
Composizione (% s.s.)
1.95
1.38
1.26
Apporti potenziali (kg/ha)
195
138
126
Mineralizzazione %
20
100
100
Disponibilità reali (kg/ha)
39
140
120
Se ipotizziamo che il costo dell'unità fertilizzante sul mercato è di ca. 0,55 € significa:
40+140+120 = 300 unità x 0,55€/unità = 165,00€/ha
Oppure significa distribuire 5 q.li/ha di 8/24/24 che, al costo di 33,5 € /q.le, significa spendere 167,84€/ha.
10 ton di compost (s.s.) sono pari a 16,7 ton (40% di umidità) di compost tal quale
Per cui 165,00 €/ 167 q = 1,01 €/q
A ciò si sommano i minori costi di distribuzione ed i numerosi benefici prerogativa del compost rispetto al letame.
Pertanto è realistico ipotizzare un valore di surrogazione del compost non inferiore a 1,5 €/q
Grazie per l’attenzione
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Prove di applicazione agronomica del compost: