Per ogni FBS, è possibile definire una mappa di curve di indifferenza sociali, cioè di insiemi di allocazioni che producono un uguale livello di benessere sociale FBS Benthamiana U2 W1 W0 = U1 + U2 U2=W0-U1 Le curve di indifferenza sono rette inclinate -1 (-45 gradi). W0 A Tutte le combinazioni di U1 e U2 poste sulla stessa retta (es. A e B) hanno uguale somma W (es. W0) W0 < W1 C A=B < C=D B D - 45° 0 U1 Per l’utilitarismo conta solo la somma delle utilità, non il modo in cui sono distribuite Date le due allocazioni: A) U1=10; U2=20 Somma delle utilità=30 B) U1=2; U2=30 Somma delle utilità=32 Per l’utilitarismo l’allocazione B è migliore, anche se in B il soggetto 1 è poverissimo Auto-icona di Jeremy Bentham, 1748-1832 London, University College Funzioni del benessere sociale U2 Egualitaria . A . . B U 1 = U2 C B>A>C 45° 0 U1 John Rawls (1922-2002) (justice as fairness under veil of ignorance) A Theory of Justice (1971) Principio di libertà (pari opportunità e uguali diritti politici) Principio di “fair value” delle libertà e dei diritti (egualitario) Principio di differenza: le disuguaglianze sociali devono essere (risolte) a vantaggio del benessere dell’individuo meno fortunato, (fairness distributiva e redistributiva). Funzioni del benessere sociale U2 W1 W0 Rawlsiana .. . . C A 45° 0 B W = Min (Ui) D C=A < B =D U1 U2 Ottimo paretiano vs ottimo sociale (FBS Bentham, Rawls, Egual.) Miglioramenti: Da A a B: Bentham Da A a C: Bentham, Rawls, Egual., Pareto Da A a D: Bentham, Rawls, Pareto Da D a C: Egualitaria B C D 45° 0 U1 Per trovare l’ottimo sociale, bisogna cercare l’allocazione in cui la frontiera delle utilità è tangente alla più elevata curva di indifferenza sociale raggiungibile (forte analogia con il problema della max U per il consumatore) Curve di indifferenza di una qualche FBS (quella preferita dalla società) U2 W 0 W1 W2 C è l’ottimo sociale A Il punto A è un ottimo paretiano (è efficiente), ma non è un ottimo sociale 0 C B Il punto B è socialmente preferito ad A, ma non è un ottimo paretiano (non è efficiente) U1 L’ottimo sociale soddisfa 2 criteri: a) Un criterio di efficienza economica: si trova sulla frontiera delle utilità, quindi rappresenta il max benessere ottenibile da ciascun individuo dato il benessere dell’altro (max benessere individuale) a) Un criterio di equità, incorporato nella FBS (max benessere sociale) U2 Data la frontiera delle U, la scelta di una certa FBS condiziona l’identificazione dell’ottimo sociale 45° Egualitaria U1= U2 Rawlsiana B . C 45° 0 W = Min (Ui) Benthamiana W= U1+ U2 U1 Al variare della FBS, cambia l’ottimo sociale Ma come si può arrivare all’ottimo sociale? Secondo teorema dell’economia del benessere: Ogni allocazione Pareto-ottimale può essere raggiunta da un equilibrio concorrenziale se si opera una adeguata redistribuzione (mediante l’uso di imposte o trasferimenti in somma fissa lump sum taxes) Il I teorema ci dice solo che il processo di scambio concorrenziale ci porta su un punto che si trova sulla frontiera delle utilità, ma può darsi che esso non corrisponda alla tangenza tra la curva di indifferenza della FBS e la frontiera delle utilità, cioè che non sia l’ottimo sociale. Con le imposte o trasferimenti lump sum, lo Stato può cambiare le dotazioni iniziali, e quindi il processo di scambio porterà l’economia al punto desiderato sulla FU. E’ una giustificazione di equità dell’intervento pubblico Secondo teorema dell’economia del benessere U2 A . Partendo da 0, Il mercato concorrenziale conduce all’equilibrio in A, che è efficiente (I teorema), ma non è l’ottimo sociale Lump sum tax . C 0 W2 W0 0 Con una lump sum tax, ci spostiamo da A all’ottimo sociale C (II teorema) U1 Secondo teorema dell’economia del benessere U2 A 0 . Lump sum tax . C 0’ 0 In alternativa, con una lump sum tax, possiamo redistribuire le risorse ex-ante (da 0 a 0’). Poi le forze di mercato porteranno a C W2 W0 U1 Lump sum tax imposta (o trasferimento) sul cui ammontare il contribuente (o beneficiario) non può influire modificando i propri comportamenti E’ una imposta non distorsiva, che quindi non fa perdere efficienza Non altera i comportamenti individuali, perché è commisurata a fattori esogeni, al di fuori dei comportamenti individuali Non ha effetti di sostituzione, ma solo effetti di reddito Non modifica i prezzi relativi Esempi di Lump sum tax imposta fissa (di capitazione) Imposta commisurata al colore degli occhi Imposta commisurata al QI Imposta commisurata all’abilità individuale N.B.: una LST è non distorsiva ma è regressiva (la LST è una percentuale maggiore del reddito dei poveri) Se valgono entrambi i teoremi dell’Economia del Benessere esiste separazione logica tra efficienza ed equità La concorrenza genera una situazione di First Best (ottimo paretiano) Utilizzando lump-sum taxes si realizza la distribuzione desiderata del benessere tra gli individui (ottimo sociale) Una seconda motivazione dell’intervento pubblico Se la concorrenza perfetta è realizzata, l’intervento dello stato può essere giustificato dall’esigenza di effettuare redistribuzioni coerenti con la Funzione del benessere sociale (Secondo teorema del benessere) Nella realtà non esiste un sistema di imposte in somma fissa in grado di svolgere i compiti redistributivi richiesti dal Secondo teorema perché richiede informazioni troppo elevate: Una imposta fissa uguale per tutti sarebbe troppo iniqua Bisogna commisurare le imposte al reddito o ad altri comportamenti osservabili (consumo, ecc.), ma allora lo stato introduce distorsioni sui comportamenti individuali, provocando perdite di benessere Se l’esito del mercato concorrenziale, pur essendo un ottimo Paretiano, definito per una data distribuzione iniziale delle risorse, è socialmente inaccettabile dal punto di vista dell’equità, tentativi di correggere la distribuzione producono inefficienze, Soluzioni di Second best C’è TRADE – OFF tra efficienza ed equità B (W1) è l’equilibrio di second best Gli effetti distorsivi U2 A . Lump sum tax .. delle imposte e dei trasferimenti impediscono di arrivare in C. Arriviamo invece in B, che (in questo caso) è comunque preferito socialmente ad A C W2 B W1 W0 0 U1 Un esempio: se per aumentare il benessere dei poveri introduciamo una imposta molto progressiva sul reddito, i ricchi possono reagire lavorando meno, riducendo così il reddito nazionale, o evadendo di più (o facendo lobbying per far modificare la legge finanziaria); c’è una riduzione dell’efficienza del sistema, anche se il benessere sociale aumenta perché diamo molto peso all’equità. Altro esempio: una forte imposta indiretta sui beni di lusso se la gente smette di comprarli, chiudono le imprese che li producono, e lo stato non incassa gettito perdita secca Imposta proporzionale sul patrimonio: se applicata su tutti tassa i poveri; se solo sui ricchi (> X Euro) crea disuguaglianza (chi possiede X-1 Euro non è percosso) Le deviazioni dall’ottimo paretiano sono spesso imputabili alla presenza di condizioni che modificano i prezzi relativi che emergono dall’equilibrio di concorrenza perfetta Quasi sempre le imposte o la regolamentazione pubblica producono distorsioni dei prezzi relativi Il trade-off Efficienza-equità La riforma tributaria X aumenta l’efficienza del sistema (es. tassare i notai) Ma riduce il benessere di qualche gruppo sociale (i notai) Conflitto (i notai entrano in sciopero e non si possono registrare nuovi contratti) Nel tentativo di modificare le quote distributive….. …finiamo per ridimensionare le dimensioni del pil Il trade-off Efficienza-equità Quando e come si presentano tali trade-off alla luce della teoria dell’Economia del benessere ? Il trade-off Efficienza-equità Prima proposizione Se vivessimo in un mondo di First Best il trade-off efficienza-equità non esisterebbe Il trade-off efficienza-equità Seconda proposizione Il conflitto esiste perché siamo in Second Best e può nascere perché: abbiamo visioni alternative dell’equità sociale nel tentativo di migliorare la situazione iniziale si usano strumenti distorsivi Il trade-off efficienza-equità Ma una situazione di First Best è solo ideale (esistono fallimenti del mercato) Partendo da un Second Best si pone l’alternativa tra efficienza (lasciare agire il mercato = rimuovere i fallimenti del mercato) ed equità (raggiungere un’allocazione socialmente preferibile) In ogni caso gli strumenti sono distorsivi si resta in una situazione di Second Best Second Best Per esempio: 1) il mercato degli immobili in affitto non è concorrenziale immobili sfitti + regolamentazione delle nuove costruzioni 2) il mercato dei trasporti ferroviari non è concorrenziale (costi fissi della rete monopolio naturale) Supponiamo di voler accrescere l’efficienza e, contestualmente, di redistribuire, via regolamentazione, a favore delle categorie “deboli” (inquilini e pendolari) Se lo Stato fissa il prezzo al di sotto del livello di equilibrio, ad esempio P2<P’, e non obbliga le imprese a servire tutta la domanda: es. equo canone C’ A C P’ Le imprese offrono solo Q2 B D P2 E SN dei consumatori: da A+C ad A+B B’ SN delle imprese: da B+E+D a D 0 Q2 Q’ SN totale: da A+B+C+D+E ad A+B+D Perdita secca: C+E = dead weight loss = riduzione del benessere sociale derivante dalla impossibilità di effettuare scambi per cui il beneficio eccede il costo Esempio: equo canone nel mercato degli affitti La quantità Q2-Q’ non può essere scambiata, anche se per essa B’>C’ Es. Tariffe ferroviarie P2<P’ ma l’impresa deve servire tutta la domanda Q2’ A P’ SN dei consumatori: da A ad A+B+D B P2 D E C SN dei produttori: da B+C a C-D-E 0 Nuovo SN totale = A+B+D + C-D-E = Q2 Q’ Q2’ A+B+C-E Perdita secca= E Il prezzo di equilibrio concorrenziale massimizza il benessere sociale, dato dalla somma di SC e SP CONCLUSIONE PRINCIPALE Abbiamo visto due ragioni generali dell’intervento pubblico. Da esse consegue che: Ogni intervento dello stato parte sempre da uno status quo che non è un First Best ma un Second Best (non esiste concorrenza perfetta) Ogni intervento pubblico genera inefficienze (non esistono lump-sum taxes) In questo contesto può porsi il trade-off tra efficienza ed equità FALLIMENTI DEL MERCATO Ricordiamo alcuni quesiti di Teoria positiva Perché la difesa della nazione è fatta dallo stato e non da imprese private? in autostrada si paga un pedaggio e nelle strade normali no? le attività artistiche sono sussidiate? non esistono assicurazioni private contro il rischio di restare disoccupato? MERCATO E… La teoria neoclassica giustifica l’intervento pubblico nei casi in cui il mercato fallisce. Il mercato è il luogo ove si scambiano diritti di proprietà e di uso … FALLIMENTI DEL MERCATO Il mercato fallisce per: difficoltà delle parti a realizzare un accordo potenzialmente vantaggioso mancanza di controllo pieno sui beni mancanza o incompletezza delle informazioni In quali casi si ha fallimento del mercato? In presenza di: 1. Beni pubblici 2. Monopolio 3. Esternalità 4. Rischio e Asimmetrie informative Beni pubblici Un bene pubblico presenta due caratteristiche: 1) NON RIVALE nel consumo: il consumo del bene da parte di un agente non impedisce che quella stessa unità del bene venga consumata anche da altri In altri termini, il costo marginale del consumo del bene da parte di una persona in più è 0 (un bene è invece rivale se il consumo da parte di una persona impedisce che esso possa essere consumato anche da altri) 2) NON ESCLUDIBILE: non è possibile impedire a qualcuno di consumarlo (ad esempio imponendo il pagamento di un biglietto, con l’introduzione di una specifica tecnologia) Il bene è rivale? SI Il bene è escludibile? No Si No Beni privati: un gelato, una mela Beni tariffabili: Tv via cavo o via satellite, autostrada Beni comuni: Una affollata strada pedonale il sabato pomeriggio, i pesci del mare Beni pubblici: La difesa nazionale L’illuminazione stradale Beni privati: Una mela è un bene rivale perché il mio consumo impedisce ad altri di consumare la stessa mela E’ escludibile perché è facile escludere altri dal consumo del bene Beni tariffabili: La tv via cavo è escludibile perché esiste un meccanismo di esclusione: solo se pago l’abbonamento posso guardarla È non rivale perché, una volta superato il meccanismo di esclusione, aggiungere uno spettatore davanti alla tv non costa nulla Beni di proprietà comune (commons): I pesci dell’oceano sono non escludibili: tutte le navi possono pescarli Ma sono rivali: se io pesco un pesce, quello stesso pesce non può essere preso da altri Anche l’aria è un bene di proprietà comune Beni pubblici: La difesa nazionale è un bene non rivale perché il costo marginale dell’offerta ad un consumatore in più è zero E’ anche non escludibile perché nessun cittadino italiano può essere escluso dal suo godimento Esempi di beni pubblici: Difesa nazionale Sicurezza pubblica Politiche antinquinamento Programmi radiofonici e televisivi Illuminazione pubblica Giustizia Il sistema di regole che una società si è data Il servizio di pronto soccorso? Una unità di bene privato può essere consumata da una sola persona Per un bene privato, la condizione di efficienza è C’ = B’ Una unità di bene pubblico viene consumata da tutti quindi conviene produrla fino a quando il suo costo marginale di produzione è uguale alla somma dei benefici marginali che i consumatori traggono da essa Per un bene pubblico, la condizione di efficienza è C’ = ΣB’ Rappresentare graficamente la condizione di efficienza nella fornitura di un bene privato è facile: B’>C’ B’=C’ B’<C’ Come si può rappresentare graficamente la condizione di efficienza nella produzione di un bene pubblico? La curva di domanda aggregata per un bene privato si ottiene sommando orizzontalmente le curve di domanda di ciascun individuo La curva di domanda aggregata per un bene pubblico si ottiene sommando verticalmente le curve di domanda di ciascun individuo p Bene privato: la domanda aggregata è la somma orizzontale delle domande individuali 2 consumatori: A e B. DA Se il prezzo è p*, A consuma qa, e B consuma qb. La somma di qa e qb è qa+qb Da+b p* P2 Ripetendo il ragionamento per altri livelli di prezzo (ad esempio p2), otteniamo la curva di domanda aggregata per il bene privato DB 0 qa qb qa+qb q p Bene privato: la domanda aggregata è la somma orizzontale delle domande individuali p1 p2 p3 0 q Per trovare l’equilibrio, dobbiamo aggiungere la curva di offerta p C’=B’ In equilibrio, P* prezzo unico, quantità diverse 0 qa qb q*=qa+qb q p Bene pubblico: la curva di domanda si ottiene sommando verticalmente le curve di domanda individuali 0p* = 0pa+ 0pb Da+b S Db p* pb Da pa 0 q* q Bene rivale X = XA + X B Bene non rivale X = XA = XB Bene non rivale Cm = p = pA + pB = B’A + B’B=B’soc. costo marginale = prezzo = = SOMMA dei benefici marginali La non rivalità modifica le condizioni di offerta efficiente valide per i beni privati Un bene pubblico è non rivale e non escludibile Gioco di rivelazione del B’ B’1>B’2 (A contro Soc.) payoff lordo =10 prezzo=5 Soc.B’1 AB’1 AB’2 Soc.B’2 5 -5 10 0 Payoff: B’ netto (B’-P) Per tutti è ottimale essere free-rider (B’2) il bene non viene prodotto Gioco di rivelazione del B’ B’1>B’2 (A contro B) payoff lordo =10 prezzo=5 AB’1 AB’2 BB’1 BB’2 5,5 -5,0 0,-5 0,0 Payoff: B’ netto (B’-P) Per tutti è ottimale essere free-rider (B’2) solo se anche l’altro lo è il bene potrebbe essere prodotto (25%) soluzione: “free” talk