1 Luglio 2001 Bozza di Programma Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina nei territori veneziani, rivieraschi e padovani Soggetti coinvolti: CRI Padova, SerT Dolo e SerT Mirano ULSS 13, SUEM 118 Mestre e SUEM 118 Venezia ULSS 12, Servizio Riduzione del Danno Comune di Venezia, Noi - Associazione Famiglie Padovane Contro l’Emarginazione, SUEM 118 Padova ULSS 16, SerT Mestre e SerT Venezia ULSS 12, Squadra Mobile Venezia Documento a cura di: Servizio Riduzione del Danno Comune di Venezia 1. Presentazione Il presente documento vuole rappresentare a tutti gli effetti, una bozza per un possibile programma d’intervento volto a prevenire e trattare le overdose da eroina. Esso è stato redatto a cura del Servizio Riduzione del Danno del Comune di Venezia utilizzando la metodologia della progettazione partecipata che ha visto protagonisti i seguenti soggetti: CRI Padova, SerT Dolo e SerT Mirano ULSS 13, SUEM 118 Mestre e SUEM 118 Venezia ULSS 12, Unità di Strada Mestre e Venezia Comune di Venezia, Noi Associazione Famiglie Padovane Contro l’Emarginazione, SUEM 118 Padova ULSS 16, SerT Mestre e SerT Venezia ULSS 12, Squadra Mobile Venezia. Esso nasce a seguito della percezione da parte degli operatori coinvolti nei diversi servizi che operano a bassa soglia di un’epidemia di overdose (delle quali molte mortali) sviluppatasi nell’ultimo anno nei territori posti lungo il Naviglio del Brenta (Comune di Venezia, Miranese, Riviera del Brenta e Basso padovano); un fenomeno che riguarda servizi sociosanitari (in particolare le Unità di Strada, i SerT e i SUEM 118) e le Forze dell’Ordine. Scopo di questo “canovaccio” è quello di fornire una comune griglia di lavoro al fine realizzare una progettazione partecipata, che sia in grado di produrre un progetto concertato tra diversi soggetti da proporre all’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto. Esso di ispira alle recenti Linee guida per la prevenzione e il trattamento dell’overdose di eroina e degli effetti acuti dell’ecstasy promulgate dalla Regione Veneto stessa con DGRV n. 1588 del 11.4.2000. 2. Alcune considerazioni generali (tratte da: Regione del Veneto, 2000, Linee guida per la prevenzione e il trattamento dell’overdose di eroina e degli effetti acuti dell’ecstasy, Verona. Allegato alla DGRV n. 1588 del 11.4.2000) I tossicodipendenti attivi che utilizzano la siringa rappresentano un gruppo ad alto rischio con un tasso di mortalità di circa 10 volte superiore a quello della popolazione generale di età compresa tra i 15 e 34 anni e con una mortalità media annuale, tra le persone che regolarmente fanno uso di eroina, del 2%. L’overdose da oppiacei è la seconda causa di morte, dopo l’AIDS, nelle persone dipendenti da eroina. In Italia (fonte Direzione Centrale Servizi Antidroga) i decessi imputabili a tale causa sono stati nel corso dell’ultimo decennio: Italia Veneto 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1.161 1.383 1.217 888 867 1.195 1.566 1.160 1.080 83 75 91 69 64 93 104 92 90 7,1% 5,4% 7,5% 7,8% 7,4% 7,8% 6,6% 7,9% 8,3% 1999 1.002 69 6,9% 2000(*) Totale 931 11.285 np 830 7,4% (*): Dato provvisorio La maggior prevalenza delle overdose infauste si registra in consumatori di età media tra i 20 e i 30 anni, che hanno fatto uso di eroina da 5-10 anni e che presentano un grado di dipendenza significativo (la percentuale Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 2 Luglio 2001 di coloro che hanno già avuto una tale esperienza nel corso della loro vita è del 68%), mentre solo una minoranza di decessi eroina-correlati vengono registrati tra gli utilizzatori novizi. La via di somministrazione della sostanza influenza significativamente la capacità dell'eroina di causare overdose e morte: la maggior parte delle overdose di eroina, mortali e non, sono causate dalla sua iniezione in vena; mentre il poliabuso di sostanze (in special modo di alcol e benzodiazepine) il maggiore responsabile dei decessi eroina-correlati. Molte spiegazioni sono state formulate per spiegare l’overdose: un dosaggio elevato rispetto a quello usuale (55%); maggiore purezza dell’eroina (40%); assunzione di eroina accompagnata da quella di etanolo (30%); uso di eroina dopo un periodo di astensione (28%); deliberato atteggiamento anticonservativo (4%). Inoltre, il decesso è causato nella maggior parte dei casi da arresto respiratorio e successivo arresto cardiocircolatorio, per l’effetto depressivo degli oppiacei sui centri del respiro. Altre cause del decesso sono: lo shock anafilattico e (molto rara) la presenza di inquinanti velenosi all’interno delle sostanze da strada. Il rischio di overdose è fortemente incrementato se: 1. la persona assume, contemporaneamente: alcool, sedativi e altre droghe (sostanze “succedanee” di limitata efficacia ma dal costo inferiore e reperibilità superiore) al fine di controllare i sintomi astinenziali, salvo non sospende la ricerca dell’oppiaceo che, dopo averlo trovato viene assunto spesso in dosi maggiori vista la prolungata astinenza, producendo così un forte aumento del rischio di overdose; 2. se la persona, precedente assuntore, ha sospeso da lungo tempo l’uso di oppiacei (es. persone all’uscita dal carcere o dalla comunità dopo un periodo di almeno 3 mesi passato in condizione “drug free”) e riassume l’oppiaceo. Il rischio di overdose è diminuito se: 1. la persona è in trattamento stabilizzato con farmaci sostitutivi (Metadone, Bubrenorfina, LAAM). Solitamente i decessi avvengono mentre il soggetto si trova in compagnia di terzi, e la morte istantanea per iniezione di eroina non sembra essere la norma. La maggior parte dei decessi, infatti, avviene da 1 a 3 ore dopo l’iniezione, un intervallo di tempo che dovrebbe permettere l’effettuazione di un intervento salvavita. Le azioni che i tossicodipendenti compiono sono, quindi, di fondamentale importanza e possono determinare (o evitare) l'overdose fatale: ad esempio, la chiamata l'ambulanza come prima azione è una pratica molto limitata (meno del 20% dei casi); di solito si tenta prima di rianimare il compagno. Tali tentativi, spesso inadeguati, aumentano il rischio di overdose fatale; tali ritardi inoltre hanno anche ripercussioni negative per i sopravvissuti all'overdose dovute alla prolungata ipossia. 3. Analisi del fenomeno Si intende intervenire sul crescente numero di overdose che caratterizza i territori di Venezia, Mestre, Riviera del Brenta, Miranese, Padova, un drammatico fenomeno che si è particolarmente amplificato nell’ultimo anno manifestandosi con frequenti casi di overdose, molti dei quali mortali, collocabili lungo il Naviglio del Brenta, asse di comunicazione tra Padova e Venezia. Le possibili cause vanno probabilmente ricercate in una situazione di “libero mercato” dello spaccio, attualmente in mano delle organizzazioni straniere, con minore controllo della qualità delle sostanze e/o il ricorso a strategie di vendita “promozionali” con immissioni di confezioni di dosi più pure. Inoltre, la presenza di un grosso centro di spaccio ubicato in via Anelli a Padova richiama flussi di acquirenti da tutti i territori limitrofi, com’è drammaticamente visibile dalle distribuzioni delle overdose. I dati a nostra disposizione seppure interessanti, sono pochi, frammentati, limitati, di difficile interpretazione, complessivamente disomogenei e relativi a varie fonti alle quali attingono i diversi soggetti dei territori indicati. Sono stati forniti da: CRI Padova, SerT Dolo e SerT Mirano ULSS 13, SUEM 118 Mestre e SUEM 118 Venezia ULSS 12, Servizio Riduzione del Danno Comune di Venezia, Associazione Famiglie Padova, SUEM 118 Padova ULSS 16, SerT Mestre e SerT Venezia ULSS 12, Squadra Mobile Venezia. Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 3 Luglio 2001 Ne presentiamo un alcuni, azzardando dei brevi commenti, cercando di supportare la percezione relativa all’aumento delle overdose ed evidenziando le possibili piste di lavoro. Decessi per overdose da eroina e per causa diversa relative ai pazienti dei SerT di Mestre e Venezia nel periodo 1991-Giugno 2001. Fonte: SerT Mestre-SerT Venezia; Elaborazione: M. Pandin 1991 1992 1993 1004 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001(*) SerT Mestre SerT Venezia Totali SerT ULSS 12 Overdose Altra Totale Overdose Altra Totale Overdose Altra Totale causa causa causa 10 7 17 4 14 18 14 21 35 10 15 25 2 14 16 12 29 41 7 11 18 4 12 16 11 23 34 4 14 18 4 9 13 8 23 31 8 17 25 6 14 20 14 31 45 11 13 24 3 13 16 14 26 40 2 10 12 7 5 12 9 15 24 3 8 11 4 9 13 7 17 24 4 4 8 5 6 11 9 10 19 2 8 10 8 9 17 10 17 27 4 1 5 3 6 9 7 7 14 65 108 173 50 111 161 115 219 334 (*): Dato provvisorio: 1° semestre 2001 Decessi per overdose e per causa diversa relative ai pazienti dei SerT di Mirano e Dolo Fonte: SerT Mirano-SerT Overdose Altra Totale Dolo ULSS 13; causa Elaborazione: M. Pandin SerT Mirano (dal 1983 a Giugno '01) SerT Dolo (dal 1981 al 17 Luglio ‘01) 19 45 64 45 58 103 Viste dal punto di vista dei SerT veneziani, le variazioni dei decessi per overdose negli ultimi dieci anni, non appaiono particolarmente significative, né in relazione all’uso del metadone (introdotto a metà degli anno ’90), né in relazione alla morte del dott. Beretta avvenuta alla fine del 1998), come pure emerge anche dai dati forniti dai SerT dell’ULSS 13. Tale percezione risulta invece Interventi di soccorso alle overdose del Suem 118 di completamente diversa leggendo i dati Mestre e di Venezia nel Comune di Venezia. forniti dai SUEM 118 dell’ULSS 12, in Fonte: SUEM 118 Mestre-SUEM 118 Venezia; Elaborazione: M. Pandin particolare quelli del Servizio mestrino, Solo terraferma Mestre e Venezia Anni dove appare evidente l’incremento delle 1996 1997 1998 1999 2000 2001(*) overdose alla fine del ‘98 e la Interventi 28 27 37 73 92 41 preoccupante situazione dell’ultimo Decessi 0 2 6 17 13 6 periodo. (*): Dato provvisorio: 1° semestre 2001 E’ evidente come i SerT registrino i decessi ma sono carenti dei dati relativi alle overdose non mortali. Appare necessario un più stretto rapporto tra i due servizi, trasmettendo, ad esempio, direttamente ai SerT le schede di missione delle unità di Pronto Intervento, oppure, com’è stato recentemente realizzato tra il SerT e il SUEM del centro storico veneziano, per svolgere “analisi dei decessi”. Inoltre, dai dati a nostra disposizione va segnalata la differenza tra la realtà padovana e quella veneziana. I dati forniti dal SUEM 118 dell’ULSS 16 di Padova, indicano nel periodo Giugno 2000-Maggio 2001 885 interventi, dei quali 8 registrati come decessi per overdose. Le percezioni dell’incremento delle overdose in strada sono evidenti anche per le Unità di Strada che operano a bassa soglia, in stretto contatto con i tossicodipendenti. Uno dei diversi strumenti di raccolta dati Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 4 Luglio 2001 utilizzato dal Servizio Riduzione del Danno si avvale della puntuale rassegna stampa della cronaca locale. Da una raccolta, tratta da La Nuova Venezia e Il Gazzettino di Venezia nel periodo Settembre-Maggio 2001, si segnalano ben 7 casi di overdose mortali, e alcuni degli articoli riassumono bene gli episodi di overdose e le connotazioni del fenomeno. Tale dato può ben incrociarsi con una aumentata richiesta di fiale di Narcan da parte dei tossicodipendenti in strada all’Unità di Strada di Mestre che si sono più che raddoppiate rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso. Un prezioso elemento per l’analisi viene fornito dalla Squadra Mobile di Venezia, dove appare allarmante il numero delle morti avvenute nel primo semestre. Il dato fornito dalla Mobile veneziana risulta importante in quanto considera il referto tossicologico del medico legale, informazione che potrebbe essere utile avere in tempo reale nel corso dell’anno. Decessi da abuso di sostanze stupefacenti Fonte: Questura Venezia; Elaborazione: M. Pandin Anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 (*) Comune di Padova 34 21 27 20 15 24 9 Comune di Venezia 3 10 7 8 9 10 7 In conclusione è evidente come i dati in nostro possesso possono risultare utili solo se accorpati e confrontati trovando dei metodi omogenei di raccolta. Attualmente appaiono complessivamente disomogenei, (*): Dato provvisorio: 1° semestre 2001 prevalentemente quantitativi (assoluti o di trend), diversi, anche se provenienti da aree territoriali contigue; mancanti di elementi qualitativi fondamentali che permettano di riflettere sui casi singoli (dalle situazioni socio-relazionali alle risorse individuali). Inoltre i differenti stili operativi dei servizi non sempre sembrano correlabili ai fenomeni osservati. Ma è proprio da tali “limiti metodologici” che può essere proposto un sistema per la conoscenza del fenomeno: i contributi dei diversi “punti di vista” (Unità di Strada, SerT, SUEM 118, Forze dell’Ordine, fino ai consumatori stessi) possono, integrandosi, dare una nuova prospettiva al fenomeno, proponendo una lettura che non consideri l’evento overdose come un semplice numero, ma come una dinamica più complessa che consideri il soggetto, la sostanza, il mercato, il territorio. Tra i diversi servizi che hanno composto questo “collage” è apparso evidente la necessità di creare un “osservatorio” di questo tipo. Ritornando al fenomeno overdose, ci appare quanto mai importante intervenire su questo problema perché la riduzione delle morti per overdose rientra in uno degli obiettivi principali del Servizio Riduzione del Danno, al fine di poter garantire un sistema cittadino di sicurezza urbana con l’esercizio dei diritti di cittadinanza, l’articolazione di forme di protezione sociale e la lotta alle organizzazioni criminali. Attualmente, nei diversi territori, con titoli, modalità ed investimenti diversi, se ne stanno già occupando: le Questure e i SUEM 118 di Venezia-Mestre e Padova, i SerT delle ULSS 13, 16 e 12, la CRI e l’Associazione Famiglie di Padova e il Servizio Riduzione del Danno (in particolare le Unità di Strada) del Comune di Venezia. Andrebbero invece anche coinvolti le Comunità Terapeutiche locali, le Direzioni degli Istituti Penitenziari e i reparti ospedalieri che ricoverano tossicodipendenti. 4. Definizione del target Il progetto si rivolge ai tossicodipendenti attivi prevalentemente da eroina, con uso iniettivo, appartenenti alla fascia del sommerso (cioè non agganciati o che frequentano in maniera significativa i servizi) e a quelli “sganciati”, precedenti assuntori, che abbiano sospeso da l’uso di oppiacei (es. persone all’uscita dal carcere o dalla comunità dopo un periodo di almeno 3 mesi passato in condizione “drug free”) e in potenziale condizione di riassume l’oppiaceo. Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 5 Luglio 2001 5. Definizione degli obiettivi La finalità dell’intervento proposto è articolata nel seguente albero: Obiettivi Risultati attesi 1.1 Aumentare le abilità preventive pratiche dei soggetti tossicodipendenti 1.2 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive dei soggetti in uscita dal carcere e/o comunità e nei luoghi di consumo 1.3 Conoscere e monitorare il fenomeno 1 Prevenire le overdose 1.4 Incrementare un sistema di allerta precoce 1.5 Incentivare i contatti precoci con i tossicodipendenti in strada 1.6 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive nei luoghi di consumo 2.1 Incentivare le prese in carico da parte dei servizi 2 Trattare le overdose 2.2 Incrementare l’immediata correzione delle ipossie 3.1 ridurre l’offerta e la disponibilità di sostanze stupefacenti 3 Prevenzione del traffico e 3.2 aumentare il numero di persone che accedono ai servizi dello spaccio 3.3 diversificare le azioni repressive e la “pressione” esercitate dalle Forze dell’Ordine nei confronti degli spacciatori e dei consumatori. 6. Strategia, modello d’intervento ed attività L’idea di un programma che affronti il fenomeno delle overdose distribuito lungo un territorio che coinvolge più soggetti (Enti Locali, Aziende ULSS, Servizi e Associazioni) fa necessariamente riferimento ad una strategia di progettazione partecipata che sia in grado di coinvolgere attivamente più attori possono fornire una maggiore ricchezza e qualità alla progettazione stessa. Il modello prevede un’articolazione di azioni che sviluppano l’albero degli obiettivi ma che possono presentare priorità diverse secondo i diversi territori. Infatti, la scelta degli obiettivi sui quali centrare gli interventi dovrà tenere conto di alcune variabili “locali” quali: la manifestazione del fenomeno in loco, la percezione del problema da parte dei soggetti, il loro ruolo e responsabilità, il sistema delle risorse a disposizione. La seguente tabella presenta per ogni obiettivo precedentemente individuato (tratti dalle Linee guida per la prevenzione e il trattamento dell’overdose di eroina promulgate dalla Regione Veneto), un ventaglio di possibili macro-azioni. 1. Prevenire le overdose Obiettivi Target Macro-Azioni 1.1 Aumentare le abilità preventive pratiche dei soggetti tossicodipendenti TD attivi Training comportamentali (brevi corsi di sopravvivenza) 1.2 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive dei soggetti in uscita dal carcere e/o comunità e nei luoghi di consumo TD attivi in uscita da strutture e drug-free Informazioni preventive mirate 1.3 Conoscere e monitorare il fenomeno Servizi Servizi 1.4 Incrementare un sistema di allerta Td attivi precoce Forze Ordine 1.5 Incentivare i contatti precoci con i tossicodipendenti in strada Td attivi 1.6 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive nei luoghi di consumo Osservatorio Sistema di allerta precoce (esame rapido dei campioni di droga al dettaglio sequestrata e comunicazione precoce ai servizi e ai consumatori) Unità mobili con Unità di Strada Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 6 2. Trattare le overdose 2.1 Incentivare le prese in carico da Servizi parte dei servizi 2.2 Incrementare l’immediata correzione Td attivi delle ipossie 3. Prevenzione del traffico e dello spaccio Luglio 2001 3.1 ridurre l’offerta e la disponibilità di sostanze stupefacenti 3.2 aumentare il numero di persone che accedono ai servizi 3.3 diversificare le azioni repressive e la “pressione” esercitate dalle Forze dell’Ordine nei confronti degli spacciatori e dei consumatori Inserimento in trattamenti in comunità terapeutiche o con farmaci sostitutivi o antagonisti o anticraving. Somministrazione del Naloxone (Narcan) Spacciatori Aumentare le azioni di prevenzione e repressione Td attivi Incrementare la collaborazione tra le strutture socio-sanitarie e le Forze dell’Ordine Td attivi Consumatori formazione congiunta tra Forze dell’Ordine ed operatori sociali Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 7 Luglio 2001 7. Possibili interventi Le schede seguenti in riferimento agli obiettivi descritti ed ispirate alle macro azioni indicate, sviluppano le micro azioni che i diversi soggetti operanti nei vari territori ritengono che si stanno realizzando, o che si potrebbero realizzare. Le micro azioni da realizzare ed i soggetti da coinvolgere sono scritte in grassetto su cella grigia. Territorio: ULSS 12 Attori coinvolti nella redazione della scheda: SUEM 118 Mestre e SUEM 118 Venezia ULSS 12, Servizio Riduzione del Danno Comune di Venezia, SerT Mestre e SerT Venezia ULSS 12, Squadra Mobile Venezia Obiettivi 1.1 Aumentare le abilità preventive pratiche dei soggetti tossicodipendenti Micro-Azioni Formazione peer support; Organizzazione corsi a td attivi (in strada, nei Servizi, in CT) Attività di informazione a pazienti in terapia di Metadone e Naltrexone Soggetti coinvolti UdS, peer support, SUEM 118, Malattie Infettive, Gruppo C ULSS 12 SerT ULSS 12 1. prevenire le overdose Distribuzione materiale informativo regionale 1.2 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive dei soggetti in uscita dal carcere e/o comunità e nei luoghi di consumo Trattamenti con Naltrexone per soggetti selezionati in uscita da programmi drug-free Informazioni a soggetti in carcere e ricoverati in ospedale Informazioni mirate a soggetti in CT Monitoraggio delle overdose nella terraferma e nel Centro Storico; Raccolta di notizie e fatti inerenti casi di overdose in strada 1.3 Conoscere e monitorare il fenomeno 1.5 Incentivare i contatti precoci con i tossicodipendenti in strada 1.6 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive nei luoghi di consumo UdS, SerT, CT, IIPP, Azienda Ospedaliera UdS, SUEM 118 di Mestre e Venezia UdS, Td attivi Raccolta di notizie sulla qualità della sostanza e messa in circolo tramite bacheca in camper e la Newsletter “Ladri di Biciclette” Accesso al SerT senza appuntamento Segnalazione precoce overdose SerT e SUEM 118 Venezia, Dip. Prevenzione ULSS 12 SerT e SUEM 118 Mestre, Dip. Prevenzione ULSS 12 UdS, SerT, SUEM 118, FFOO, CT UdS, Td attivi UdS, FFOO, SerT, CT, Td attivi SerT Venezia SerT, SUEM 118 Unità mobili con Unità di Strada UdS Monitoraggio ed analisi dei decessi Ricerche qualitative 1.4 Incrementare un sistema di allerta precoce SerT ULSS 12 Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 8 2. Trattare le overdose Luglio 2001 2.1 Incentivare le prese in carico da parte dei servizi Accompagnamento ed invii ai servizi UdS Presa in carico entro 24 ore SerT Venezia Ambulatorio bassa soglia Centro Pronta Accoglienza Eliminazione liste di attesa Distribuzione mirata di Narcan Raccolta informazioni sull’utilizzo del farmaco 2.2 Incrementare l’immediata correzione delle ipossie Pronto Intervento Distribuzione del farmaco ad equipaggi non di soccorso 3. Prevenzione del traffico e dello spaccio SerT Mestre 3.1 ridurre l’offerta e la Attività di prevenzione, informazione, segnalazione, disponibilità di sostanze indagine, attività di Polizia Giudiziaria stupefacenti 3.2. Incrementare la collaborazione tra le Scambio di informazioni strutture socio-sanitarie e le Forze dell’Ordine 3.3 diversificare le azioni repressive e la “pressione” Formazione congiunta tra Forze dell’Ordine ed operatori esercitate dalle Forze sociali dell’Ordine nei confronti degli spacciatori e dei consumatori. UdS UdS, Td attivi SUEM 118 FFOO UdS, FFOO, SerT, CT, Td attivi RdD, UdS, FFOO UdS, FFOO, SerT, CT RdD, UdS, FFOO UdS, FFOO, SerT, CT Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 9 Luglio 2001 Territorio: ULSS 16 Attori coinvolti nella redazione della scheda: CRI Padova, Noi - Associazione Famiglie Padovane Contro l’Emarginazione, SUEM 118 Padova ULSS 16 Obiettivi 1.1 Aumentare le abilità preventive pratiche dei soggetti tossicodipendenti 1. prevenire le overdose 1.2 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive dei soggetti in uscita dal carcere e/o comunità e nei luoghi di consumo 1.3 Conoscere e monitorare il fenomeno Micro-Azioni Soggetti coinvolti Creare e consolidare la rete tra i servizi a bassa soglia e quelli a media ed alta soglia, con un costante feedback sulle prese in carico agite da ciascuno. Questo permette di ottenere una sinergia efficace tra le diverse risposte offerte al Td, e di scegliere la strategia più funzionale, “hic et nunc”. Utilizzare lo strumento del “Corso di sopravvivenza”, a seconda della valutazione del percorso del soggetto, anche nelle strutture ad alta soglia e/o nelle strutture penitenziarie Creare e consolidare la rete tra i servizi a bassa soglia e quelli a media ed alta soglia, con un costante feedback sulle prese in carico agite da ciascuno. Questo permette di ottenere una sinergia efficace tra le diverse risposte offerte al Td, e di scegliere la strategia più funzionale, “hic Azienda USL – SerT, Azienda Ospedaliera, Enti et nunc”. locali, C. T.,Privato Sociale, Raccordo dei dati su overdose, decessi e prese in carico Croce Rossa, Carcere tra Unità Operative di strada, SUEM 118, Ser.T, e Forze dell’Ordine, con identificazione di strumenti comuni di lavoro, nel territorio padovano; Raccolta dati grezzi, da parte delle Unità Operative di strada, nell’asse Padova –Venezia, con un canovaccio comune di lavoro, sui vissuti soggettivi relativi alle voci: - Overdose - prese in carico. Conoscere e monitorare il fenomeno delle overdose in maniera costante, attraverso la creazione di una rete tra servizi pubblici e privati nell’asse Padova–Venezia, in modo da sviluppare moduli comuni di lavoro, funzionali al raggiungimento degli obiettivi prefissati 1.4 Incrementare un sistema di allerta precoce 1.5 Incentivare i contatti precoci con i tossicodipendenti in strada 1.6 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive nei luoghi di consumo Prevenzione terziaria con distribuzione materiale sterile e raccolta siringhe usate Distribuzione materiale informativo Collaborazione e creazione di una maggiore sinergia tra le azioni sanitarie e quelle socio-psicologiche svolte in strada, da parte delle Unità Operative e Unità Mobili di strada, nel territorio padovano Strutturazione relazione d’aiuto funzionale all’invio ai Servizi Terr. e a fornire informazioni utili, circa i training comportamentali per la riduzione dei rischi d’overdose e per la prevenzione di MST (con particolare attenzione ai soggetti più a rischio: Td in uscita dal carcere, dalle C.T., e/o sganciati dai servizi). Noi-Associazione Famiglie contro l’emarginazione, Unità Operativa di strada ERMES Unità Mobile di strada: Croce Rossa, SerT USL 16 Coadiuvare e consolidare la rete tra i servizi a bassa soglia e quelli a media ed alta soglia Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 10 Luglio 2001 2. Trattare le overdose Prese in carico, con colloqui clinici di orientamento di Td Noi- Associazione Famiglie attivi, da parte di “Noi, U.O. Ermes”, ed invio ai SerT contro l’emarginazione, Unità dell’USL 16 Operativa di strada ERMES 2.1 Incentivare le prese in carico da parte dei servizi SerT delle Usl della Regione Stesura di un progetto personalizzato di trattamento Veneto (in particolare USL terapeutico, in collaborazione con gli operatori dei Ser.T e 16), Servizi Sociali del dei Servizi, pubblici e privati, presenti nel territorio urbano Comune, C.T. e Servizi del ed extra-urbano. Privato Sociale 3. Prevenzione del traffico e dello spaccio Unità Mobile di 2.2 Incrementare l’immediata Distribuzione di fiale di Naloxone, a popolazione Td strada: Croce Rossa SerT correzione delle ipossie sensibile, e con cui si è strutturata una relazione d’aiuto. USL 16 3.1 ridurre l’offerta e la disponibilità di sostanze stupefacenti Prima collaborazione con le Forze dell’Ordine su: - presentazione dell’U.O. di strada Ermes e dei suoi 3.2. Incrementare la obiettivi. - invio settimanale delle uscite degli operatori di strada, collaborazione tra le strutture socio-sanitarie e le alla Questura–Squadra Mobile, per creare sinergia tra le diverse azioni, rivolte alla pop. Td, da entrambi gli Enti Forze dell’Ordine Creare nuovi moduli di collaborazione, partendo da quelli già in essere Prima collaborazione con le Forze dell’Ordine su: - incontri di formazione, in cui lo scambio tra i diversi 3.3 diversificare le azioni repressive e la “pressione” “Soggetti dei Servizi coinvolti”, permetta l’identificazione di esercitate dalle Forze nuove chiavi di lettura con cui inquadrare il problema delle dipendenze patologiche (in via di realizzazione). dell’Ordine nei confronti degli spacciatori e dei Continuare ad agire un percorso formativo in itinere, con consumatori. interscambio di idee e vissuti, tra gli operatori degli Enti coinvolti Noi-Associazione Famiglie contro l’emarginazione, Unità Operativa di strada ERMES, Questura di Padova, Servizio Antidroga, Nucleo Operativo del Comando dei Carabinieri Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina 11 Luglio 2001 Territorio: ULSS 13 Attori coinvolti nella redazione della scheda: SerT Dolo e SerT Mirano ULSS 13 Obiettivi Micro-Azioni Trainning individuali in setting terapeutici 3. Prevenzione del traffico e dello spaccio 2. Trattare le overdose 1. prevenire le overdose 1.1 Aumentare le abilità preventive pratiche dei soggetti tossicodipendenti 1.2 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive dei soggetti in uscita dal carcere e/o comunità e nei luoghi di consumo 1.3 Conoscere e monitorare il fenomeno Distribuzione Parafernalia in Ambulatorio RdD e Camper UdS Mestre Distribuzione Narcan in contesto clinico Aumentare integrazione SerT Dolo-Mirano e UdS Mestre Attivare peer support Distribuzione Narcan in Drop-in Informazioni per alcool e xtc Soggetti coinvolti SerT, Td attivi, UdS Mestre, Familiari, CEIS Mestre SerT, Td attivi, UdS Mestre, SerT SerT, Td attivi, UdS Mestre, Familiari, CEIS Mestre SerT Rapido inserimento in terapia naltrexonica Inserimento nel monitoraggio clinico di tematiche di RdD e CT prevenzione delle ricadute SerT, Prefettura, Pronti Raccolta dati ministeriali, dati clinici da cartelle Soccorsi di Padova, DoloCooperazione in progetti della Prefettura Mirano (tempo fa) Collaborazione con RdD Comune di Venezia SerT, RdD Venezia 1.4 Incrementare un sistema di allerta precoce 1.5 Incentivare i contatti precoci con i tossicodipendenti in strada 1.6 Aumentare le conoscenze e informazioni preventive nei luoghi di consumo Unità Mobile Ambulatorio a bassa soglia Drop-in Center SerT, CEIS Mestre, Farmacie, Comune di Martellago Collaborazione con UdS Mestre e Padova SerT, UdS Mestre, UdS Padova 2.1 Incentivare le prese in carico da parte dei servizi Corsia preferenziale di valutazione e trattamento a medio termine per chi ha sperimentato overdose SerT 2.2 Incrementare l’immediata correzione delle ipossie Distribuzione Narcan presso il SerT e a domicilio Corsi di sopravvivenza per amici e familiari 3.1 ridurre l’offerta e la disponibilità di sostanze stupefacenti 3.2. Incrementare la Corsia preferenziale per casi presentati da Forze collaborazione tra le strutture socio-sanitarie e le dell’Ordine e altri operatori sociali (anche informali) Forze dell’Ordine 3.3 diversificare le azioni repressive e la “pressione” esercitate dalle Forze dell’Ordine nei confronti degli spacciatori e dei consumatori. SerT, familiari, reti amicali, TD attivi SerT, Associazione Famiglie, TD attivi SerT Bozza di Programma: Strategie di intervento per la prevenzione dell’overdose da eroina