(Panem et) Circenses
Ludi Circenses
Dionisio di Alicarnasso VII 72-73
1. Prima di dare inizio alle gare, i magistrati che ricoprivano la carica più importante
allestivano una processione in onore degli dèi e la guidavano dal Campidoglio,
attraverso il foro, fino al grande ippodromo.
Aprivano la processione i figli dei Romani prossimi alla pubertà, che avevano l'età
per prendere parte alle processioni; a cavallo quelli i cui padri avevano il censo del
rango equestre, a piedi quelli che erano destinati a prestare servizio nella fanteria;
gli uni divisi in squadre e battaglioni, gli altri in gruppi e schiere, come se andassero
a scuola; lo scopo era quello di far vedere agli stranieri quale fosse il fior fiore della
gioventù romana, che si avvicinava all'età adulta, per numero e per bellezza.
2. Questi erano seguiti da aurighi, che guidavano quadrighe, bighe o cavalli non
aggiogati; dopo di loro venivano i candidati delle gare di atletica leggera e pesante,
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5. Dopo gli atleti, venivano molte schiere di danzatori, suddivisi in tre gruppi; il
primo era formato da uomini adulti, il secondo da giovani imberbi, il terzo da
bambini, ai quali facevano seguito dei flautisti, che soffiavano in piccoli flauti
antichi, come si fa anche attualmente, e dei citaredi, che suonavano lire d'avorio
a sette corde, che si chiamano barbita.
6. Le vesti dei danzatori erano dei chitoni rossi, stretti da cinture di bronzo, essi
portavano al fianco spade e lance più corte delle solite. Gli uomini avevano
anche elmi di bronzo, adorni di cimieri notevoli e di pennacchi. C'era un uomo
per ogni gruppo, che faceva da guida e mostrava agli altri le figure della danza,
rappresentando, per primo, movimenti marziali e veloci, in ritmi per lo più
proceleusmatici.
10. ai danzatori armati facevano seguito i danzatori travestiti da Satiri, che
imitano la danza greca sicinnide. Le vesti di coloro che rappresentavano i sileni
erano tuniche lanose … e mantelli di fiori di tutti i tipi; mentre coloro che
rappresentavano i satiri avevano perizomi e pelli di capre e, sul capo, irte
criniere e altre simili cose. Costoro motteggiavano e imitavano i movimenti
solenni, volgendoli in ridicolo.
• Dopo questi gruppi di danzatori, passavano numerosi citaristi e
molti flautisti e, dopo di loro, coloro che portavano i turiboli, nei
quali ardevano profumi ed incensi, per tutto il percorso, e coloro
che portavano le suppellettili sacre per le processioni, fatte d'oro
e d'argento, appartenenti ai templi o allo stato.
• Per ultime venivano, portate a spalla, le immagini degli dèi, che
avevano aspetto simile a quelle plasmate dai Greci e con gli
stessi vestiti, gli stessi simboli, gli stessi doni, che si tramanda
ciascuno abbia inventato e donato all'umanità.
La pompa circense
Fronte di sarcofago
con processione di
divinità
Roma, Basilica
di S. Lorenzo
fuori le mura
Londra, British Museum.
Il sacrificio
15. Compiuta la processione, subito i consoli e quei sacerdoti, ai quali spettava,
sacrificavano dei buoi e le modalità del sacrificio erano le stesse che presso di
noi.
Essi, infatti, dopo essersi lavate le mani, e aver purificato le vittime con acqua
lustrale, spargevano sul loro capo i frutti di Demetra, poi pregavano e, a quel
punto, davano ordine ai loro ministri di immolarle.
Alcuni di essi, mentre la vittima era ancora in piedi, la colpivano alla tempia con
un bastone, gli altri la trafiggevano dal basso con i coltelli sacrificali, mentre
cadeva.
Poi la scuoiavano e la smembravano e prendevano le primizie da ciascuno dei
visceri e da tutte le altre membra, che, dopo aver cosparso con farina di farro,
portavano ai ministri dei sacrifici, in canestri.
Questi, posatele sugli altari, vi accendevano sotto il fuoco e, ancora, vi facevano
sopra libazioni di vino, mentre bruciavano.
Le gare ippiche
• Gare di 4/12 quadrighe (ma anche bighe,
trighe fino a tiri di 16 cavalli)
• Missus è la gara vera e propria con 7 giri di
pista
• Di solito 10 missus al giorno (ma spesso
assai di più)
• Ogni quadriga guidata da un auriga con
casacca di colore diverso che
contraddistingueva le factiones
Circus Maximus
• Modello di tutti gli altri circhi del mondo
romano
• Dimensioni : 621 mt. di lunghezza e
118 di larghezza
• Capienza: circa 250.000 spettatori.
• Strutture: carceres, spina, gradinate
Com’era
Sesterzio di Caracalla (213 d.C.)
D/: M AVREL ANTONINVS PIVS AVG BRIT busto di Caracalla
R/: P M TR P XVI IMP II /COS IIII P P / S C.
veduta del Circus Maximus con archi, l’obelisco, la spina, e i carri,
Com’è
Il “palco” imperiale (pulvinar)
Roma, Musei Vaticani (Galleria Chiaramonti)
Il segnale
d’inizio
Statua di magistrato in atto di
lasciar cadere la mappa e
dare il via alle corse del circo
(fine IV sec. d.C.)
Roma, Musei Capitolini
Roma, Musei Vaticani, da Ostia?
Le factiones
Roma, Museo Nazionale romano
dalla villa severiana di Baccano (XVI miglio della via Cassia)
Alba bianca (inverno)
Russata rossa (estate)
Veneta azzurra (autunno)
Prasina verde (primavera)
…Si comincia da piccoli…
Il calessino
La concitazione della gara
Foligno, Museo archeologico
Gli incidenti
Lastra in
terracotta con
raffigurazione
di incidente
Vienna
Kunsthistorisches
Museum
Berlino,
Pergamon
Museum.
Verona, Museo Maffeiano
Un tifo smodato
• Tertulliano, Gli spettacoli, 16
• Guarda il popolo che si reca a questi spettacoli già
in preda al furore, già sconvolto, già accecato, già
in subbuglio per le scommesse... sono sospesi con
ansia al segnale del "via"; unico è il grido per
esprimere un’unica follia ... a partire da
quell’istante, si scatenano il delirio, le passioni, le
liti ... Quindi maledizioni, insulti senza motivo
d’odio, e persino entusiastici apprezzamenti senza
motivo d'amore.
maledizioni
• “Ti scongiuro
demone…pretendo
che tu …tormenti e
uccida i cavalli di
Verdi e Bianchi e
provochi incidenti
mortali agli aurighi
Felice, Primulo e
Romano…”
• (da Hadrumetum.
Africa proconsolare)
Altre attrazioni al circo
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