i maya Dove erano situate Chi sono i maya ? I maya erano il popolo più antico che abitava in America centrale. Erano politeisti, facevano sacrifici umani ed animali. Credevano nell’ inferno e nel paradiso. I buoni erano coloro che osservavano i rituali. In paradiso esisteva il primo albero del mondo e ciascuno faceva parte di una categoria sociale : Il re, i sacerdoti, i guerrieri, i pescatori, gli operai- contadini. Le comunità erano rette da capi che ereditavano il titolo in linea maschile, e questi erano assistiti, a loro volta, da capi locali che distribuivano tra le varie famiglie la terra, posseduta collettivamente dal villaggio. Le categorie sociali C'erano tre classi principali : l'elite formata dai nobili, i commercianti e i sacerdoti; la classe media composta dagli artigiani e dai funzionari ed infine i contadini che rappresentavano la classe più povera. Gli schiavi e i prigionieri di guerra erano considerati fuori della società e per questo potevano essere sacrificati con più facilità alle divinità. Il sovrano, la sua famiglia i nobili e i sacerdoti, abitavano al centro della città e detenevano le massime cariche politiche, religiose ed economiche. La classe media era composta da funzionari, mercanti, artigiani, guerrieri, architetti e artisti. Questi ultimi abitavano attorno al centro e vicino ai più ricchi. I plebei abitavano in capanne alla periferia della città; a questo gruppo appartenevano contadini, operai, servi e portatori La scienza I maya avevano capacità astronomiche stupefacenti : conoscevano i cicli lunari e i movimenti del sistema solare ….. Costruivano calendari basandosi sulle stagioni dell’ agricoltura . Usavano l’ aritmetica e il sistema decimale e avevano scoperto lo zero. L’ alimentazione Alla base dell'economia vi era l’agricoltura; la coltivazione principale era quella del mais, seguito da cotone, fagioli, manioca, cacao e zucchero. Nella società Maya, protagonista della vita quotidiana era la donna, perché a lei spettava la preparazione del mais che era la base dell'alimentazione. I chicchi secchi erano deposti in un largo vaso di terracotta con acqua e calce lasciati in bagno per un'intera nottata, affinché si ammorbidissero e perdessero la buccia. Alla mattina venivano macinati e ridotti in farina grossa che serviva per la preparazione dei principali cibi. Sulla tavola delle famiglie ricche si trovava sempre una bevanda a base di cioccolato e, naturalmente, non mancavano mai carne, pesce, frutta e miele. L’ agricoltura e l’ allevamento Erano pochi gli animali domestici allevati. Uno di essi era il cane che oltre ad essere guardiano di casa e compagno per la caccia, veniva ingrassato e poi mangiato. Probabilmente venivano allevati anche i colombi, i tacchini e le anatre mute. I Maya coltivavano i campi a maggese, cioè lasciavano un campo a riposare periodicamente, ma conoscevano anche l'agricoltura estensiva, che prevedeva lo sfruttamento continuo dei territori. Tra i prodotti maggiormente coltivati c'erano il mais, i fagioli, le zucche e la manioca. Il cacao per restava una delle pi importanti coltivazioni: veniva coltivato anche il tabacco, prodotti che gli europei non conoscevano a quell'epoca. I campi erano ben irrigati. Le abitudini Oltre a cucinare, le donne curavano la capanna, tessevano e filavano; andavano al mercato a far compere e a vendere ci che esse stesse producevano. Aiutavano anche i loro uomini nella semina e nella coltivazione. Gli agricoltori partivano per i campi fra le quattro e le cinque del mattino e lavoravano fino al pomeriggio. Di conseguenza il pasto principale era consumato nel tardo pomeriggio, un'ora prima del tramonto. I nobili Maya, che erano le persone pi importanti della città, obbligavano i contadini ad eseguire i lavori di manutenzione delle strade, dei templi e la pulitura dei canali e delle foreste. Le persone povere andavano a dormire molto presto, nell'unica stanza che possedevano su dei tavolati di legno, coprendosi con panni di cotone. Nei mesi più caldi, gli uomini dormivano su apposite stuoie all'aperto, davanti alle loro capanne. Come si vestivano UOMINI: gli uomini si vestivano con un perizoma. Si trattava di una grande fascia di cotone avvolta tra le gambe (molto ricamata). DONNE: le donne portavano un vestito simile a un sacco che era lungo fino ai fianchi. In testa portavano un fazzoletto a forma di cappuccio. Tutti calzavano sandali di pelle non conciata legati con cordicelle di canapa. Gli uomini portavano i capelli lunghi, intrecciati e avvolti intorno al capo come una ghirlanda. Anche le donne avevano i capelli lunghi e li pettinavano in vari modi. Dalla acconciatura si poteva sapere se una donna era sposata oppure no. Gli uomini si tatuavano il volto e la parte superiore del corpo con vivaci colori e si ungevano con un unguento rosso dall'odore dolciastro. Durante le cerimonie gli uomini indossavano copricapi di pelle di giaguaro con disegni a mosaico ottenuti con penne e giade, intagliate. L'alto pennacchio di piume indicava l'importanza della persona che lo portava. Amavano adornarsi di collari, collane, braccialetti, ginocchiere confezionati con penne, perle di giada, conchiglie, denti e artigli di giaguaro e pi tardi con oro e rame. Gli uomini più poveri si ornavano con semplici anelli nasali e labiali e con orecchini di osso di legno, di tartaruga o pietra. Le principali divinità Ai punti cardinali si trovavano Bacabas, delle divinità che sostenevano i cielo sulle loro spalle. Il mondo aveva al centro una grande ceiba verde (pianta), le cui radici affondavano nei nove livelli del mondo sotterraneo. Il tronco e i rami attraversavano tredici livelli del mondo superiore e i rami rappresentavano le divinità. La terra era immaginata come il dorso di un gigantesco rettile e il cielo si credeva percorso da un immenso serpente a due teste. Nella civiltà dei Maya erano presenti due tipi di divinità: divinità buone e divinità cattive. Quelle buone portavano la pioggia e quindi il cibo; quelle cattive, invece, la morte e la miseria. I sacerdoti organizzavano cerimonie per suscitare nel popolo timore ed obbedienza. I fedeli, durante queste manifestazioni, offrivano alle divinità il proprio sangue, infilandosi delle spine nella lingua o nei lobi delle orecchie. Venivano offerte anche delle vittime in onore agli dei. Morire per una divinità era considerato un onore Le città Le città Maya erano molto ricche di palazzi. Ad esempio Tikal era composta di piramidi, santuari, sferisteri (edifici dove si faceva il gioco della palla), piattaforme cerimoniali e bagni di vapore. Le piramidi non fungevano da tombe per i più ricchi ma da templi dove i sacerdoti officiavano il culto. Come in tutte le società, odierne e non, si dovevano seguire delle leggi,le quali erano raccolte sotto forma di Codici. Oltre ai Codici, i Maya avevano scoperto il linguaggio dei numeri, ma a differenza di noi, che utilizziamo un metodo di numerazione decimale, loro usavano un metodo bidecimale, ed inoltre avevano scoperto lo zero. Da ricordare anche la loro profonda cultura astronomica, grazie alla quale riuscivano a contare i giorni dell'anno e in seguito riuscirono a creare un vero e proprio calendario astronomico e solare. fine • Realizzato da Miele Micol • Classe 2°C • Anno scolastico 2012/2013