Indice
Le temperature
Cartina
I popoli
Le abitazioni
Una donna sacra
La pittura del corpo
Messaggi e scritture
Il totem
La caccia
Estate indiana
Temperature moderate e piogge
abbastanza regolari
Tra le regioni fredde polari e la regione calda comprese tra i due
tropici si estende una fascia climatica che definiamo temperate
perché è caratterizzata da temperature medie annue che non
raggiungono i livelli ne troppo elevate ne troppo basse. La
maggior parte dei territori a clima temperato si trova
nell’emisfero boreale, concentrato nel continente Euro Asiatico.
Nell’emisfero australe la zona temperata è quasi tutta occupata
dalle acque degli oceani. Le aree temperate con una buona
alternanza delle stagioni sia calde che fredde e con una
piovosità ben distribuita durante tutto l’anno comprendono
numerose regioni ben differenziate: clima mediterraneo,
continentale e oceanico.
Cartina delle zone temperate
Le zone temperate dell’America erano abitate da alcune tribù
indiane: i pelle rossa si dividevano in più di trecento ceppi e
sottogruppi. Di essi i più importanti sono: Apaches, Cheyennes, Hopi,
Navaho e Pawnee. La tribù era il legame più importante per gli
indiani. Era guidata da un capo al quale era affidato il compito di
organizzare la vita nel villaggio. Quando la terra non era fertile o la
selvaggina scarseggiava, la tribù cercava un altro territorio dove
insediare il villaggio. All’interno della tribù tutti dovevano svolgere un
compito: gli uomini si occupavano della caccia, le donne delle
faccende domestiche, i bambini accudivano i cavalli e gli anziani
raccontavano ai bambini le storie dei loro antenati.
Le abitazioni degli
indiani d’America
L’abitazione più usata dagli
indiani era il tepee, esso era fatto
di pelli di bisonte conciate e
aveva una forma conica verso
l’alto. Le pelli erano sistemate su
pali e tagliate per creare
l’ingresso ma anche per far
uscire il fumo del fuoco che
veniva usato all’interno. Queste
aperture potevano essere
rapidamente chiuse in caso di
mal tempo. Nel tepee vivevano
tutti i membri della stessa
famiglia. Lo spazio davanti alla
porta doveva rimanere sempre
libero. Gli ospiti erano sempre
ben accetti, anche perché
onoravano i padroni di casa.
Una donna sacra
Le donne native oltre a tagliare l’albero
sacro di pioppo nero, cantavano durante
le diverse danze e portavano doni ai
danzatori nelle tribù dei piedi neri. I
rituali delle cerimonie dipendevano dalle
donne sacre. Chiunque si era impegnato
in una danza del sole doveva comprare
un fagotto di Natoas che veniva
consegnato alla donna sacra durante un
rito particolare. Il fagotto conteneva i
diversi oggetti sacri, tra i quali la pittura
per il viso e i sonagli, ma i più importanti
erano un copricapo e un bastone sacro
(il copricapo piumato è l’immagine che
simboleggia questa terra).
La pittura del corpo
Fu utilizzata dagli indiani,per difendersi dal
freddo, dal vento, dalle scottature e dalle
punture di insetto. Usavano di solito colori
forti ottenuti dalla miscela fra grasso
animale e alcune sostanza coloranti.
Messaggi e
scritture
I guerrieri delle praterie,comunicavano con il
fumo e potevano trasmettere un messaggio a
tante miglia di distanza. Un altro tipo di
segnalazione consisteva nell’uso dello
specchio,spesso utilizzato nei combattimenti.
Il linguaggio a gesti non era altro che una
scrittura ideografica tradotta in gesti.
Il totem
Viene anche detto “”palo delle
insegne”,rappresenta le insegne delle tribù. Le ali
laterali,stanno a significare che siamo angeli
rivestiti da un corpo. Sul totem sono sempre
incisi degli animali che servono ad attirare le
qualità positive degli animali rappresentati:
•AQUILA:la forza divina,perché è l’animale che
vola più in alto ed è quindi vicino al grande
spirito. Significato:vinci le tue paure.
•CAVALLO:rappresenta il potere
ultraterreno,libertà. Significato:ricordo del
passato,saggezza,amore.
•BISONTE:è l’abbondanza;le invocazioni e le
preghiere sono state ascoltate. Significato:tutto
si può avere con l’aiuto del grande spirito.
•LUPO: rappresenta l’equilibrio fra le necessità
personali e quelle della famiglia. Lealtà verso il
gruppo. significato:caccia e sintonia con il
gruppo.
LA CACCia
Vivendo in perfetta sintonia con la
natura,l’indiano conosceva il verso degli
uccelli e degli animali e li imitava alla
perfezione. La caccia non era intesa come un
divertimento,ma come necessità di vita,perché
con essa gli indiani si procuravano il cibo e
l’abbigliamento per le loro famiglie.
Cacciavano principalmente bisonti.
Una leggenda indiana:
ESTATE INDIANA
Era un piccolo di cervo. Un cerbiatto giovane giovane. Era autunno avanzato e il bosco avava
preso i colori morbidi che aspettavano l’inverno. Molti animali della foresta si preparano ad
andare in letargo. Ma il piccolo cervo non aveva sonno. Era novembre. Ormai la nebbia spesso
accarezzava gli alberi rossi e gialli sfumandoli d’azzurro. E i fiori erano solo quelli che il
piccolo cervo aveva visto d’estate. E lui non sapeva proprio come fare a scaldarsi. Avava anche
chiesto consiglio agli altri animali. Ma non era capace di costruirsi un nido,gli alberi cavi
erano già tutti occupati, le tane sottoterra erano troppo piccole per lui. Così il dio Cervo,vedendo
il cerbiatto infreddolito,convinse il Signore delle stagioni a regalare ancora qualche giorno
caldo al piccolo,intanto che il suo mantello si infoltisce di più. Questo accadde tanto tempo fa
quando,in America,le foreste erano degli animali e dei pellerossa. E ancora oggi, quando
l’inverno è vicino,a novembre, capitano alcuni giorni di sole che sembrano rubati dall’estate.
brrrrr che
freddo!!!!
IL GENOCIDIO INDIANO NELLE SUE TAPPE
Nel 1755 gli Inglesi e i Francesi iniziano una guerra per possedere la valle dell'Ohio,
anche gli Indiani partecipano a questa guerra . Nel 1763 il Parlamento concede ai Nativi il diritto di
rimanere sulle terre non ancora cedute e garantisce tranquillità alle loro popolazioni.
Negli anni successivi,proseguono le guerre fra Inglesi e Americani,alle quali i Nativi prendono parte,
ma quando nel 1787 nascono gli Stati Uniti, per tutte le tribù indiane è l'inizio della fine.
Fra il 1850 e il 1853 le tribù dell' ovest, Sioux,Cheyenne,Arapaho, Crow,Apache e Comanche, convinti
che l'esercito li proteggerà dai pionieri, firmano trattati per la costruzione di strade e forti nei loro
territori. La risposta è sempre la stessa: esercito e pionieri invadono i territori, relegando le tribù in
territori insufficenti. Inizia così un periodo in cui gli Indiani, si segnalano per una serie di attacchi sia
contro l'esercito che contro i pionieri.
Il 1876 è un anno importantissimo nella storia dei Nativi. I Sioux di Toro Seduto e Cavallo Pazzo,si
uniscono ai Cheyenne di Due Lune, e tengono una grande cerimonia chiamata "Danza del Sole" sulle
rive del fiume Rosebud. Dopo qualche giorno vengono attaccati dalle truppe del gen Crook, ma dopo
uno scontro durissimo Cavallo Pazzo e i suoi uomini resistono e hanno la meglio.
Fra il 1891 e il 1898 tutti i Nativi vengono relegati per sempre nelle riserve , ad eccezione dei Chippewa
che danno origine ad una rivolta che termina in un bagno di sangue.
Dal 1900 in poi,nascono associazioni sensibili ai problemi degli Indiani che cercano di salvaguardare la
cultura e la vita dei popoli nelle riserve e nel 1934 nasce l'Indian Reorganization Act,con il quale gli
Indiani riescono ad ottenere qualche diritto in più e vedono aumentare i territori a loro disposizione.
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Le zone temperate - Virgilio Siti Xoom