gennaio_2015:agire1 30-01-2015 Atleta 13:08 Pagina 1 gennaio 2015 Mensile di cultura e informazione sportiva Bocce, torna in pista l’Asd Enrico Millo per conquistare la serie B Patron Montuori:«I nostri tifosi meritano grandi soddisfazioni» pag .3 SlanciodaCampione Anno nuovo, e impegno fiducia, /redazioneatleta /r re edazion neatleta Obiettivo promozione Anno VII numero 1 Per arrivare al top ci vogliono costanza, sacrifici e duro allenamento: Pietro Menna ce l’ha fatta conquistando il titolo italiano di pesistica • FABIO SETTA Anno nuovo, vita nuova ma vecchie certezze. Quelle dell'inesauribile passione che giorno dopo giorno spinge i nostri campioni a continuare ad allenarsi e a vincere. Quelle delle problematiche degli impianti, con il progetto di restyling dello stadio Vestuti di Salerno che non convince appieno. Ma soprattutto le certezze che arrivano dal grande serbatoio di giovani che la nostra provincia e la nostra regione possiedono. Dalla scherma alle arti marziali, dalla kick boxing agli scacchi, questo numero di gennaio è dedicato soprattutto ai giovani talenti. Quelli che in futuro faranno parlare. Noi de l'Atleta ne preferiamo parlare sin da ora, scommettendo su di loro e sulle loro capacità. Anche per dare un'iniezione di fiducia e infondere ulteriori motivazioni. Le stesse che in questo ultimo periodo ci stanno regalando i nostri aficionados e i nostri attenti lettori che non possiamo che ringraziare. Il successo de l'Atleta in Festa a dicembre è stato per tutta la redazione un momento di orgoglio e di grande emozione. Per questo promettiamo il massimo impegno anche per il 2015, contribuiamo a far crescere gli sport che noi amiamo definire migliori. Inoltre, in tal senso, sono allo studio nuove iniziative che a breve andranno ad aggiungersi, al blog, all'app e alla web-tv. Un impegno multimediale, h24, perché l'Atleta si possa confermare ancora una volta di più la casa degli sport migliori. Si dice che il nuovo anno spazzi via quello vecchio, ma fortunatamente le imprese rimangono. Come quella di Pietro Menna, laureatosi Campione Italiano, nella categoria fino a 77kg, agli Assoluti di Pesistica nello scorso dicembre. Con 285kg di totale, l’atleta della Cassandra Show Dance di San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento si guadagna un posto negli annali della pesistica italiana. Uno sport duro, di fatica. Una di quelle discipline in cui è la passione a fare la differenza. Quella passione che ti accompagna allenamento dopo allenamento, fino al successo. E nel caso di Menna è un successo storico, considerando che l'atleta sannita è riuscito a riportare in Campania il titolo nazionale più importante: “Per me è un grande onore. Sono contento di aver conseguito questo obiettivo, frutto di grandissimi sacrifici”. Un successo che corona un periodo di grande lavoro, un successo con una dedica speciale: “Sicuramente al mio allenatore, Fabrizio Tomaciello, che non ha mai smesso di credere in me. E poi a mia moglie e ai miei figli, a cui la pesistica ruba davvero tanto tempo”. Un amore per questa disciplina nato quando Pietro “Magno” era poco più di un all’interno •Karate 4 “Il nostro obiettivo è aiutare bambini e i ragazzi a coronare il proprio sogno sportivo in questo settore che richiede enormi sacrifici, ma regala grandi soddisfazioni”. Questo il pensiero di Antonio Bracciante tecnico regionale e direttore tecnico del Gsk Ciro Bracciante •Ciclismo 6 Il ciclismo è sport di sacrificio e sudore. E rincorrere un sogno è quello che spinge i giovani Progetto Ciclismo Sorrentino ad andare oltre e continuare a lavorare con passione e sacrificio. Un lavoro quotidiano, una lunga corsa a tappe alla ricerca della volata vincente adolescente: “Ho iniziato a 14 anni. Ricordo ancora con grande emozione la mia prima gara. Era il 1998 e presi parte ad un trofeo nella città di Napoli. Chiusi la prestazione con 45kg di strappo e 75kg di slancio. Ricordo con sorriso che sfiorai anche un fuori gara”. E da quella prima gara la lunga rincorsa, la lunga scalata iniziata con il primo titolo: “Proprio in quell'anno, alla fine del 1998, vinsi il mio primo titolo italiano, ai Campionati Esordienti”. Una lunga carriera con tante soddisfazioni e con tanti momenti che il campione sannita porta nel cuore come fondamentali per la sua vita agonistica: “Sicuramente l’intero 2002 lo ricordo come un anno particolarmente importante. Fui convocato in nazionale per i Campionati Europei e presi parte all’European Promotion Cup. Era un momento in cui i titoli italiani non faticavano ad arrivare, per cui quegli eventi internazionali erano una novità e furono davvero emozionanti”. Ma in uno sport così duro e in tanti anni di carriera non sono certo mancati dei momenti più duri: “Il quadriennio 2004-2008 è stato difficilissimo. Mi ero trasferito a Roma per lavoro e non riuscivo a trovare un posto dove poter fare la pesistica. Nei weekend rientravo a casa per potermi allenare, ma non era sufficiente. Ero a pezzi moralmente ed avevo quasi mollato”. Poi un giorno ecco la svolta, la scintilla che fa riscoppiare la passione per la pesistica: “Sì un giorno, entrando nella mia palestra di San Giorgio del Sannio, vidi dei ragazzi che si stavano preparando ad una gara. Mi convinsero ad impugnare il bilanciere e sollevai 105kg nello strappo e 135kg nello slancio. Rimasi piacevolmente stupito. Scattò immediatamente in me la voglia e la passione di sempre. Avevo ritrovato la fiducia nei miei mezzi. Da lì riuscii anche a scovare una palestra a Roma dove appoggiarmi durante la settimana lavorativa. Ed ora eccomi qua”. In cima, campione d'Italia. Felice Caccese Sostieni Sostieni t ni tieni Cultura C u ultur a e informazione informazione ne sportiva spor portiva Dona a un naabbonamento abbonamen bonamen onamen amen nto www.editorialeatleta.it w ww.edito t rialea aleatleta.it atletanotizie.blogspot.it a tletanotizie ie e.blogspot.it logspot.it [email protected] edazione@editorialea ialeatleta.it leta.it VIENI A TROVARCI IN FILIALE, SCOPRI LA FLESSIBILITÀ DEL NOSTRO AQUARA · CASTEL SAN LORENZO · ROCCADASPIDE · CAPACCIO · OLIVETO CITRA EBOLI · BATTIPAGLIA · SALERNO www.bccaquara.it · [email protected] IL CONTO CORRENTE DEDICATO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ SPORTIVE E AI LORO ISCRITTI E ovunque ti porti la passione per lo sport, prelevi e paghi senza spese con Bancomat/ PagoBancomat. Nessuna commissione sui prelievi presso tutti gli sportelli bancari in Italia e all’estero (non solo del gruppo BCC). /atletasalerno /atletasalerno l atletanotizie a tletano otizie REGIA S.r.l. 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Severino, è una fucina di campioni grazie alla bravura del direttore tecnico, Michele Senatore, che nel 2003, ottenuto il brevetto tecnico, ha formato tanti validi atleti tra cui il diciottenne Roberto Botta, vincitore di due titoli europei, oggi permanentemente in ritiro a Roma, presso il centro di preparazione olimpico, per la qualificazione alle Olimpiadi del Brasile 2016. Ma anche altri giovani atleti hanno sono saliti sul podio. Lo scorso anno, il ventunenne atleta, Elia De Chiara, ha vinto il titolo di campione italiano. Anche il più giovane atleta, Gabriele Sollai, di solo 18 anni, nel 2013 ha vinto il campionato italiano Junior, 2 gare negli Europei e gli “Open” con la Nazionale. Sono contento, ha affermato Michele Senatore, dei ragazzi che con le loro prestazioni hanno raggiunto una qualità tecnica di alto livello, portando la Bentis tra le prime scuole d'Italia. A fine anno scorso, in Toscana, si è disputato il campionato interregionale di taekwondo che ha visto la partecipazione di più cento società e gli atleti della Bentis hanno conquistato quattro medaglie d'oro ed altrettante di bronzo. Quest'anno, al Memorial “Mario De Simone”, a vincere la medaglia d'oro contro sette avversarie provenienti da tutta Italia, la quattordicenne Chiara D'Arco (cat. - 49 Kg), già vincitrice nel 2014 della Coppa Italia Taekwondo. Sono solo 2 anni e mezzo che il Maestro Senatore allena questa giovane atleta che, ha suo dire, ha un livello agonistico molto alto perché le donne hanno “una marcia in più” in questo sport da combattimento, pur essendo ancora in minoranza, ovvero solo in una percentuale del 20%. Il motto, quindi, di Michele Senatore è ottenere “sempre il massimo”, così i ragazzi, sia che vincano o che perdano, sapranno di avere dato il meglio di se. /atlletasalerno /atletasalerno /r reedazion neatleta /redazioneatleta • TITTI GIORDANO «Mi sono appassionata vedendo Montano in tv» La sciabolatrice Rosaria Borza si racconta: «La mia ricetta? Sacrificio e allenamento» Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare, proprio come ha fatto la scherma con Rosaria Borza, giovanissima atleta (classe '97) del team "Atleta È chiaro che la giovane salernitana ama questo sport e vorrebbe far comprendere a tutti le emozioni e le sensazioni che quest'ultimo sa trasmettere, difatti invita, attraverso queste parole, i suoi coetanei a praticarlo e a mettersi in gioco: "Invito tutti club scherma Fisciano", che nonostante la sua tenera età pratica questo sport ormai da undici anni. "La scherma è una passione cominciata per caso, nel 2004, quando Aldo Montano vinse la medaglia d'oro alle olimpiadi. così la giovane campionessa salernitana spiega il suo approccio alla disciplina - Ero proprio in vacanza ad Atene e vedendo quella scena, una volta tornata in Italia, volli iniziare questa disciplina". "Una partecipazione alla coppa del mondo tenutasi ad Udine, secondo posto alla gara di qualificazione zona Sud, secondo posto di squadra ai campionati italiani conquistando la serie B1". Questi sono i risultati registrati solo nell'ultimo anno di attività, che vanno ad arricchire e rendere chiaro quanto vasto e prestigioso sia la bacheca dei trofei di Rosaria, che ha individuato "nei sacrifici e in un duro e costante allenamento" la famosa ricetta del campionessa. i ragazzi a iniziare questo bellissimo sport che regala tante soddisfazioni ed è una vera e propria disciplina." Rosaria non nasconde il suo sogno che è quello di far parte del gruppo sportivo delle forze dell'ordine e vincere una medaglia d'oro ai mondiali, entrando così nella storia della scherma italiana. Il talento e la determinazione sicuro non mancano, ma la strada è ancora lunga e la diciottenne appartenente al club di fisciano, dovrà darsi da fare, come ha fatto fino ad ora, per conquistarsi una "leadership" nel panorama nazionale. Ad Ariano Irpino, infatti, nella recente prova di qualificazione Open Zona Sud, ha staccato il pass (nona nella gara femminile) per la competizione nazionale in programma a Pesaro. Ora, la sua sciabola, cullando il sogno di una medaglia, sarà messa a dura prova nella competizione tricolore. Forza Rosaria! • ANTONIO SICA Cultura C ultur ltur tura e informazione inf i formazione orr zione i sportiva sporrtiva www.editorialea www.editorialeatleta.it atleta.it a tletanotizie.blogspot.it gspot.it atletanotizie.blogspot.it [email protected] edazione@edit [email protected] t gennaio_2015:agire1 30-01-2015 13:08 Pagina 3 Atleta Bocce, l’Enrico Millo l numero 1 gennaio 2015 3 Sono sempre di più gli appassionati che affollano il bocciodromo di Aiello per sostenere il club tornainpistaperlaserieB La società bocciofila di Baronissi dopo aver solo sfiorato il salto di categoria nella scorsa stagione è ripartita quest’anno con l’obiettivo di conquistare la promozione: il primo passo per realizzare il sogno verso la massima serie •ANGELO DE NICOLA Su una pista di appassionanti sfide rotola la sfera di speranza lanciata da un gruppo di giovani di talento e veterani esperti che rendono onore a Baronissi nei bocciodromi di tutta Italia. U n a realtà che si fonda nella voglia di diffondere un settore sportivo la cui storia e tradizione affonda le proprie radici in tempi remoti quando la ludica attività non era ancora nota con il nome di gioco delle bocce. Dopo aver sfiorato l’impresa della serie B è giunto il tempo di tornare a lanciare per la società sportiva Enrico Millo con Francesco Santoriello capitano del gruppo formato da Francesco Contaldo, Giuseppe Califano, Mario Scoletta, Raffaele Ferrara, Lucio Messaggio, Carmine Concilio, Mariano D’Amore, Nicola Vignante, Michele Cappuccio, Francesco Frascogna, Francesco Contaldo guidati dal vice presidente Gaetano De Simone e dal presidente Franco Motuori. Una squadra che fa volare la fantasia di quanti gremiscono il bocciodromo di Aiello di Baronissi. “Dopo aver vinto nel 2014 il nostro girone abbiamo dovuto spareggiare con Puglia e Calabria. Giocammo una prima partita in casa da dimenticare perdendo 6 a 2 e ribaltammo poi il risultato nella gara di ritorno con i tiri a pallino - dice Franco Montuori, presidente e tecnico della società Bocciofila Enrico Millo - successivamente abbiamo affrontato Rende, giocandoci la serie B, con la sconfitta in finale. La seconda possibilità ci è capitata quando abbiamo affrontato il mini girone degli spareggi con Cagliari, Perugia e Verona che non ha poi partecipato. Le gare si sono svolte al Centro Federazione Italiana Bocce a Roma. Anche in questa seconda occasione, purtroppo, la fortuna non ci ha sorriso e dopo i tiri a pallino che hanno deciso il mini torneo siamo arrivati secondi dopo Perugia con 6 punti, l’Enrico Millo con 5 e il Cagliari con 2. E’ stata una serie B sfumata per due volte di seguito e quest’anno vogliamo riprendere il percorso che abbiamo interrotto al termine della scorsa stagione. Nel 2015 abbiamo cominciato il nuovo campionato di serie C con un girone formato da Sant’Antonio Abate, Bellizzi e Battipaglia. Un buon pareggio, con il forte Sant’Antonio, è stata la nostra gara d’esordio con il risultato di 4-4. Nel seconto match è arrivata la prima vittoria con Bellizzi, 7-1, e siamo riusciti a ripeterci anche con Battipaglia vincendo 6-2. Quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per poter accedere direttamente alla categoria superiore e l’obiettivo è non ripetere gli errori commessi in passato. Al momento determinante ci è mancata la freddezza e la concentrazione che unite alle tecnica di gioco fanno la differenza in tutti i settori sportivi nei quali si decida di competere”. Non resta che colpire la sfera con maggior freddezza poiché la struttura per giocare la serie B è già disponibile. “Al bocciodromo di Aiello di Baronissi possiamo già giocare l’eventuale serie B che speriamo di conquistarci in gara. Il sogno nel cassetto è la massima categoria, ma come in tanti altri settori bisogna crescere gradualmente e migliorarsi sempre di più prima di poter competere per grandi traguardi. Abbiamo grandi potenzialità e dobbiamo trovare la continuità di risultato per migliorare e regalare alla città di Baronissi un sogno. Sono tantissimi gli appassionati che ad ogni gara riempiono il bocciodromo sostenendoci con grande trasporto e partecipazione. Questo testimonia quanto questo settore sportivo sia in crescita costituendo un volano per il nostro territorio. Ai nostri tifosi conclude Montuori - prometto il massimo impegno per conquistare questo sogno a lungo cullato”. Si torna in pista con la maglia dell’Enrico Millo per giocarsi una sfida che vale un sogno onorando una tradizione centenaria. «Forgiamoicampionidelfuturo» «Citengodavvero aringraziare LucaGaldi. Il patron Montuori: «Abbiamo le carte in regola per arrivare in alto» Èanchegrazie bocciofila Enrico Millo, fucina di il nostro capitano Francesco Sanforgiatura per campioni nel gioco toriello, un faro guida per tanti alcontributo delle bocce, che onorando la cenragazzi, Mario Scoletta già tessetenaria tradizione della compagirato A1 senza dimenticare Giueaiconsigli ne di Baronissi continua nella sua seppe Califano considerato tra i opera di diffusione dell’attività migliori giocatori del settore. Al deigiocatori loro fianco stanno crescendo inteformando nuovi talenti. “Da parressanti leve, in primis Ferrara, te nostra è un dovere formare i piùesperti entrato nella classifica Federagiovani talenti di questo sport e zione Italiana Bocce, e Carmine grazie all’aiuto dei nostri giocatochestanno Concilio che è stato convocato in ri esperti offriamo loro un gruppo occasione della sfida con Bellizzi. che ha in sé il giusto mix d’especrescendotanti Mi attendo grandi cose anche da rienza e talento - commenta il Nicola Vignante, Michele Cappresidente Montuori - il mio rinragazzivalidi puccio, Francesco Frascogna e graziamento va a Luca Galdi per Francesco Contaldo”. Una fucina lungo tempo giocatore e chioccia cheinfuturo certo che riusciremo nel nostro ranno nel settore, parallelamente, di forgiatura per giocatori di serie per i ragazzi appassionati di queintento. Il bocciodromo di Aiello al miglioramento della squadra A aspettando di raggiungere la settore. Per anni ci ha supporpotrannoregalarci sto può diventare, anche di più, un che punta al salto di categoria categoria con la squadra. “In tato in pista e fuori con perforpunto di riferimento per questa allora saremo riusciti a centrare il serie C abbiamo la possibilità di di alto livello e saggi conbellesoddisfazioni» mance disciplina che può anche assumenostro obiettivo sportivo e sociaschierare un solo giocatore di sigli per il giovane che vuole Ci sono giocatori che con il loro operato in campo sono in grado di scrivere la storia di una società sportiva con passione e forza di volontà. È il caso della società l Atleta migliorare. Oggi possiamo vantare di aver formato talenti del calibro di Raffaele Ferrara, promessa nel gioco delle bocce. Possiamo vantare giocatori di serie A come Mensile di cultura e informazione sportiva e-mail [email protected] Gianpiero Scafuri Fabio Setta Angelo De Nicola Direttore editoriale Direttore responsabile Caporedattore Progetto grafico red.atl. l ’Atleta infoline | 3 3 8 9229842 | Autorizzazione del tribunale di Salerno n. 20/2009 del 29-04-2009 Stampa Arti Grafiche Capozzoli via Irno, snc loc. Sardone 84098 Pontecagnano Faiano Salerno serie A per gara, ma con il passaggio nella categorie superiore potremmo utilizzarne due e nella massima categoria tre. Quindi non dobbiamo far altro che forgiare i nostri giocatori di serie A mentre scaliamo le categorie con la squadra che mi auguro di un giorno entri a far parte delle migliori compagini italiane. Abbiamo grandi ambizioni e sono certo che continueremo a far bene in questo settore dalla centenaria trazione che continua ad affascinare grandi e piccoli. Vogliamo diffondere questo sport sul nostro territorio e con l’entusiasmo degli appassionati di Baronissi sono re il valore di volano per il comune e per la nostra provincia. Siamo convinti e rinnoviamo l’impegno nel settore puntando soprattutto sui giovani. Siamo riusciti a fare grandi passi in avanti nel corso della nostra gestione della centenaria società Enrico Millo. Sono onorato di aver raccolto il testimone lasciato dai miei illustri predecessori e ho presto questo impegno come un onore e un onere da portare avanti giorno dopo giorno, partita dopo partita. Se i giovani cresce- le. Vogliamo aiutare Baronissi facendola diventare un’icona a livello nazionale e punto di riferimento in questo settore. Questo è l’impegno che mi assumo e voglio portare avanti ad ogni nuova stagione agonistica. I nostri tifosi meritano grandi soddisfazioni – conclude Montuori - e ci impegneremo per realizzare questo sogno per la società bocciofila Enrico Millo, i nostri giocatori, i nostri tifosi e tutti quelli che amano lo sport e Baronissi”. (adn) servizio video sul canale webtv www.Youtube.com/redazioneatleta gennaio_2015:agire1 30-01-2015 4 l 13:08 Pagina 4 Atleta «Karate,palestradivita» «Crederci,sempre» 1 gennaio 2015 «Questa disciplina richiede un impegno costante nel miglioramento» «È l’unico vero segreto per vincere» numero Il Maestro Bracciante: «Vogliamo aiutare i bambini a crescere e a realizzare il proprio sogno in questo settore sportivo» Rino Esposito rappresenterà l’Italia ai prossimi mondiali di Kick boxing Gli antichi guerrieri confidavano nell’arte della “mano vuota” per difendersi senza utilizzare armi seguendo la via del “Do”, il percorso del perfezionamento. Nell’antica arte marziale nata a Okinawa la vittoria non si ottiene con il conseguimento della cintura o vincendo un incontro, ma migliorando se stessi. Su queste basi si fondano gli insegnamenti del Gsk Team Bracciante che nella palestra della scuola Vernieri di Mariconda è impegnato nel campo sportivo e in quello del sociale. “Il nostro obiettivo è aiutare i bambini e i ragazzi a coronare il proprio sogno sportivo in questo settore che richiede enormi sacrifici, ma regala grandi soddisfazioni – dice Antonio Bracciante, direttore tecnico regionale 6° Dan cintura nera e direttore tecnico del Gsk Ciro Bracciante - aiutiamo i bambini fornendo loro tutta l’attrezzatura, dal kimono fino a una sala attrezzi che è stata resa efficiente e messa al servizio dei giovani anche grazie al prezioso aiuto di Decathlon. Di recente il Gsk Team Bracciante ha vinto il premio “progetto sociale insieme con Kiai”. Invitiamo tutti i giovani a praticare questo sport e possono contattarci al nostri sito web http://www.teambracciante.it/”. I piccoli campioni di Mariconda proseguono gli allenamenti sul tappeto mentre il progetto del Team Bracciante è in corso. “Sono anni che siamo impegnati in quest’importante progetto sociale e sportivo con i bambini che sono entusiasti di praticare questo sport - commenta Maria Picariello, presidente del Gsk Team Bracciante - siamo impegnati non solo nell’organizzazione del • BARBARA TROTTA Memorial Ciro Bracciante, ma anche nella preparazione per le gare a livello provinciale, regionale e nazionale”. Dopo aver stretto la cintura in vita al kimono le giovani promesse del karate seguono sul tatami le orme di Ciro. “Per onorare la sua memoria proseguiamo il nostro lavoro al servizio dei giovani con rinnovato impegno - commenta Ciro Bracciante, allenatore del Gsk Team Bracciante - il karate è un percorso di vita, un impegno quotidiano nel miglioramento“. Non solo gli uomini seguono quotidianamente le orme di Ciro sulla via del Do. “Il karate non è affatto uno sport solo per uomini e posso confermare che una ragazza può praticarlo senza dover rinunciare alla sua femminilità - aggiunge Marika Rosciano atleta del Gsk Team Bracciante due anni fa mi sono classificata prima ai campionati di karate Filkam e desidero proseguire il mio percorso agonistico tornando presto sul podio delle importanti competizioni”. Tra un combattimento e un’esibizione di kata l’esperto di arti marziali studia anche la filosofia. “Questo settore non è soltanto sport, ma una profonda filosofia di vita che impone disciplina e rispetto delle regole - commenta Gennaro Cammarota, atleta del Gsk Team Bracciante - Desidero migliorare la mia tecnica e misurarmi con l’avversario mettendo in pratica i principi fondamentali di questo settore”. Oggi piccoli allievi con un grande sogno: diventare i campioni di domani. “Mi piace il karate perché sono affascinata dai combattimenti - aggiunge la piccola Marzia Guareschi, atleta del GSK Team Bracciante - ho fatto tante nuove amicizie e mi piace moltissimo praticare questo sport. Presto avrà una nuova cintura stretta in vita al kimono, ma al momento pensa solo a seguire i consigli dei maestri. “Il maestro Antonio ci segue con l’amore di un padre e lo ringrazio per tutto quello che fa - commenta Luigi Abate, atleta del GSK Team Bracciante - Consiglio a tutti i ragazzi di praticare questo sport e si vorranno unirsi a noi troveranno tanti amici con i quali condividere questa grande passione per le arti marziali”. Il sorriso dipinto sul volto quando sale sul tappeto. “Il karate mi è piaciuto fin dal primo giorno che ho messo piede nella palestra del maestro Antonio e mi appassiona ogni giorno di più - dice Brenda Apicella, atleta del GSK Team Bracciante - il nostro allenatore Ciro Bracciante ci segue passo dopo passo insegnandoci i valori di questo sport e il giusto modo di praticarlo”. (red.atl.) Sul mare Rino Esposito, a soli 14 anni, continua a collezionare vittorie su vittorie. L’ultima medaglia d’oro l’ha ottenuta il 18 gennaio in Olanda in un torneo di rilievo europeo, l’ “Open Dutch” per il taekwondo. Il giovanissimo atleta, però, è anche un campione di kich boxing. Ha già conseguito il titolo regionale e a ottobre ha vinto il trofeo Coni a carattere nazionale. «È stato scelto - ha puntualizzato il suo allenatore, Fabio Aversa dell’Accademia Art of Fighting di Battipaglia - per rappresentare l’Italia ai mondiali di Jesolo a maggio. Con lui sono stati scelti altri due bravissimi atleti Christian Sorgente e Fernando Lo accompagno in tutte le sue trasferte». Il segreto per vincere è uno solo. «Bisogna crederci spiega Aversa - e questo da entrambe le parti: maestro e allievo. Credo che Rino possa fare tanto. Ci vuole, poi, - aggiunge sorridendo - un ottimo maestro». L’impegno che il giovanissimo atleta mette nello sport è tanto. «Si allena tutti i giorni per due ore. In questi sette anni è stato sempre costante. Non ha mai saltato un allenamento, se non per motivi di salute e alla fine i suoi sacrifici lo hanno ripagato». Una disciplina che Rino mantiene anche nell’alimentazione, che cura pur non seguendo alcuna dieta particolare, essendo fisicamente già dotato per natura. Il Cerzosimo». Rino ha cominciato a praticare arti marziali a sette anni.« Ha subito fatto notare le sue capacità - ha continuato il maestro Aversa - e sono soddisfatto dei risultati che ha ottenuto, ma non mi accontento. È un atleta ad alto potenziale e a lungo termine mi aspetto risultati ancora migliori». I suoi successi, intanto, hanno reso orgogliosi i genitori. «Il ragazzo che va alle superiori si impegna e riesce bene a conciliare studio e sport - ha aggiunto ancora Aversa - pur viaggiando molto. prossimo appuntamento im-portante per Rino sarà il 22 febbraio a Roma per un torneo internazionale di taekwondo, mentre il 7 marzo gareggerà a Barcellona sempre in un torneo internazionale taekwondo. Non resta altro che aspettare, quindi, altri eccellenti risultati e non solo da lui, ma anche dalla sua scuola. «L’Accademia Art of Fighting ha ricordato infine Aversa - è nata nel 2004, ha vinto titoli nazionali ed internazionali e ha immesso tre atleti in nazionale. È frequentata principalmente da giovanissimi atleti, ma sono bravi». a fior di pelle Manovre spettacolari, virate improvvise, ma anche divertimento e momento di aggregazione: ha preso il via il XXXIV Campionato invernale di Vela d’Altura nelle acque del golfo di Salerno • VINCENZO MONETTI Manovre spettacolari, virate improvvise e vele spiegate. Questo e molto altro è il XXXIV Campionato Invernale di Vela d’Altura del Golfo di Salerno. La manifestazione, organizzata dal Comitato dei Circoli Velici Salernitani, è più giovane di dieci edizioni rispetto a quella di Napoli ma può vantare, ad ogni modo, una sua storia e tradizione che nel corso degli anni ha consolidato, grazie ad un’organizzazione che con il passare del tempo ha voluto allargare i propri confini, coinvolgendo oltre ai Circoli Affiliati di Salerno anche la Lega Navale di Agropoli. Il Comitato di Zona ha fornito molti spunti interessanti per rendere ancora più accattivante l’evento, suggerimenti che sono stati recepiti dal Comitato Organizzatore costituito dal Circolo Canottieri Irno, dalla Lega Navale Italiana di Salerno, dal Club Velico Salernitano, dalla Compagnia della Vela di Salerno e dalla Lega Navale di Agropoli. Sono state inserite tante novità nella formula organizzativa, tra cui anche l’avvio, proprio con il Campionato Invernale, della speciale classifica “Barca dell’Anno 2015”, legata al circuito di vela d’altura comprensivo di tutti gli eventi della Provincia di Salerno più rappresentativi della stagione velica. Nato nel lontano 1975, il Campionato ha saputo attrarre verso di sé, anno dopo anno, un numero sempre crescente di appassionati. Le regate hanno avuto il via lo scorso 7 dicembre e si concluderanno il 29 febbraio per circa tre mesi di sport e divertimento. Oltre alla competizione e alla voglia di vincere dei rispettivi concorrenti, il Campionato è nato soprattutto come momento di aggregazione e di divertimento, con l’obiettivo di condividere la passione per uno sport: la vela. Tra i tanti trofei in palio, degni di essere annoverati sono il “Nino Rainis”, l’ “Andrea Benatti”, il “Compagnia della Vela” e la “Coppa Canottieri Irno”. Ad ogni modo, la competizione è entrata nel vivo nel weekend del 10 e dell’11 gennaio, con i concorrenti impegnati nei Trofei “Andrea Benatti” ed “Enrico Paglioli”, messi in palio dalla Lega Navale Italiana di Salerno in ricordo dei due storici presidenti che hanno guidato il sodalizio salernitano negli anni ’80 e ’90. Il primo giorno di regate è stato condizionato da un vento troppo debole per la competizione, così il Comitato di Regata, nelle persone di Franco Cefalo, Franz Petito e David Benbow, hanno annullato le gare previste. La domenica, invece, il Libeccio ha soffiato fino a raggiungere i 14 nodi e così le imbarcazioni sono scese in acqua pronte per sfidarsi sul percorso che andava da Salerno a Conca dei Marini e ritorno. La lotta per il primato è stata subito serrata tra poche barche: già dalla prima boa di disimpegno, Taz, timonata da Mauro Grandone, ha battagliato con Kalema Blu, il first 40.7 di Vincenzo Tedesco, e con X-Tension di Roberto Guerrasio. Al termine delle 18 miglia del tragitto è stato Taz a tagliare per primo il traguardo, seguito da Kalema Blu e X-Tension. Insomma, emozioni uniche e brividi a fior di pelle che continueranno a tenere con il fiato sospeso i naviganti fino a febbraio. gennaio_2015:agire1 30-01-2015 13:08 Pagina 5 l Atleta 5 Il grande piccolo genio degli scacchi numero 1 gennaio 2015 Papà Cosimo: «Il mio sogno è poter costituire una scuola che possa accompagnare i giovani scacchisti» Giovanni Boccia ha conquistato tante vittorie e ai regionali si è classificato al terzo posto: un risultato davvero incredibile, considerando un significativo dettaglio: ha solo sette anni! • ANNACATERINA SCARPETTA In soli due anni Giovanni Boccia, relativamente alla disciplina degli scacchi, ha vinto svariati tornei, conquistando, in tanti altri, ottime posizioni anche contro giocatori più esperti di lui, si è qualificato per le finali regionali arrivando terzo ed ora è pronto per le finali nazionali. Il tutto impreziosito da un dettaglio, seppur significativo: la sua età. È bene precisare, infatti, che il campione di cui stiamo cantando le lodi è anche un grande amante della matematica, non rinuncerebbe mai ad una puntata del suo cartone animato preferito Scooby Doo, frequenta le scuole elementari e ha solo sette anni. Eppure, nonostante ciò, Giovanni incoraggiato dai suoi genitori, Cosimo e Gerardina, inizia fin dalla tenera età di quattro anni a giocare a scacchi. Muove i primi passi a poca distanza da casa sua presso il circolo “L’Alfiere Cattivo” per poi trovare nuova dimora a Napoli dove, presso il Circolo Oplonti di Torre Annunziata, ha già iniziato a mostrare le sue grandi capacità. Nel 2013 esordisce in un torneo under 16 a Montella, in provincia di Salerno, qualificandosi per le finali a Courmayeur, arrivando, inoltre, al Circolo Oplonti secondo under 10 alle spalle di Claudio Paduano, vice campione di europa under 8. A giugno dello stesso anno conquista, al Memorial Adinolfi, il primo posto u.10 mentre a luglio al circolo scacchi Giugliano raggiunge il terzo in un u.16. Concluso con entusiasmo e soddisfazione il primo anno di esperienza nel mondo degli scacchi, il piccolo talento di Baronissi è pronto per affrontare il 2014. Arriva terzo alle finali regionali u. 8 a Saviano, a luglio partecipa ad una gara a squadre u.16 al Circolo Partenope a Napoli piazzandosi al quarto posto, vince il torneo sociale u.16 al Circolo Alfiere Cattivo di Baronissi e primo posto u.8 anche a dicembre durante l’incontro u.16 a Casoria qualificandosi perle finali a Montesilvano. E anche il 2015 sembra essere iniziato con il piede giusto considerato che proprio pochi giorni fa il piccolo Giovanni è salito ancora una volta sul primo gradino del podio durante il torneo u.16 a Saviano nella categoria u.10. Tanti successi ma soprattutto mille obiettivi per la giovanissima promessa di scacchi salernitana che avrà modo di mettere in pratica la sua abilità il 14 febbraio a Saviano dove, ancora una volta, cercherà di stupire tutti con risultati strabilianti. Ma dietro un ragazzino così attento e determinato non possono che esserci dei genitori altrettanto presenti e appassionati. “Sto organizzando un circolo dedicato esclusivamente agli under 16 con un maestro federale - annuncia papà Cosimo affinché i ragazzi possano essere seguiti tutto l' anno, ovviamente con la supervisione di alcuni adulti. Vogliamo creare una scuola seria che accompagni i giovani scacchisti costantemente. Per ora si tratta solo di un progetto e molti aspetti sono ancora da scegliere e da decidere ma presto questo club verrà realizzato. Dove? Probabilmente la sede sarà a Mercato San Severino”. Null’altro ancora ci è dato da sapere ma una cosa appare abbastanza chiara: per Giovanni è solo l’inizio. Uncolpodipedaleperl’amorediunavita servizio video sul canale webtv www.Youtube.com/redazioneatleta Aldo Scafuri negli anni cinquanta era uno dei talenti più interessanti del ciclismo salernitano: «Grazie all’aiuto dei miei genitori comprai la prima bicicletta per partecipare alle gare regionali» Al primo colpo di pedale è nata la passione, al secondo ha spinto la sua fedele bici sulla strada dell’agonismo e al terzo ha iniziato a seguire un faro guida: Fausto Coppi. L’amore per il ciclismo è una fede incrollabile e si coltiva nel cuore che batte sotto una maglia che la fantasia vuol far cambiare colore, ma solo la tecnica e la forza di volontà possono tingere di rosa. Una storia scritta con una penna di sacrificio e inchiostro di determinazione su un foglio dove immortalare gli oltre settant’anni di Aldo Scafuri spesi per lo sport che agli inizi del Novecento era il più seguito dagli italiani. Nel 1950 era una promessa del settore, senza mai smettere d’inseguire i traguardi che fin da bambino sognava di tagliare. “Ho imparato ad amare il ciclismo grazie a mia madre Regina, che volle darmi il nome di Aldo in onore di Ronconi storico ciclista italiano - dice Aldo Scafuri - . Con l’aiuto dei miei genitori e di amici comprai la prima bici e la preparai per iscrivermi alle competizioni provinciali e regionali. Quando inizi a gareggiare non pensi alla vittoria, ma a quanto ti sei dovuto sacrificare durante Il mio idolo è stato Fausto Coppi. Seguendo lui ho iniziato a gareggiare e amare la bici degli allenamenti per raggiungere quella linea di partenza. Il ciclista deve essere pronto a enormi sacrifici senza i quali non è possibile ottenere risultati. Questo vale per ogni settore sportivo. Fin da ragazzo avevo avuto l’esempio di genitori che hanno sacrificato tutto per crescere bene i figli impegnandosi nel lavoro. Allo stesso modo mi dedicavo al ciclismo e parallelamente dovevo lavorare per continuare ad alimentare la mia grande passione”. Sulla scia di un atleta simbolo del Giro d’Italia. “Fausto Coppi è sempre stato il mio mito e punto di riferimento. Non perdevo occasione per ammirarlo quando era impegnato nelle tappe del Giro d’Italia in Campania. Ricordo ancora l’emozione che provai quando lo vidi arrivare senza riuscire a scattargli una foto, inibito dal fascino di un uomo che incarnava l’essenza del vero atleta del ciclismo. Sulla base del suo esempio iniziai a gareggiare nelle prime competizioni ad Avellino, Battipaglia e Pompei e alla coppa Avagliano organizzata a Salerno. Mentre gareggiavo cercavo anche di migliorare la mia bicicletta e un prezioso aiuto lo ebbi dai fratelli Landi, che ho sempre considerato dei cari amici”. Quando si ama lo sport la fatica svanisce mentre si cambiano le gomme consumate della fedele due ruote. “Una competizione in particolare mi provocò non poche conseguenze fisiche. - prosegue Aldo - Nella salita di Chiunzi il mio fisico fu provato parecchio e il giorno seguente ricordo lo sguardo di mia madre che mi vide con le gambe gonfie per sforzo”. In volata non c’è nemico più grande per un ciclista di una caduta. Perdere l’equilibrio e finire al suolo per molti atleti poteva significare la fine di un sogno. “Il 24 ottobre, giorno di San Raffaele, del 1952 è una data che purtroppo non potrò mai dimenticare. Il giorno in cui ebbi un incidente con autocarro e in conseguenza dello scontro fui ricoverato d’urgenza all’ospedale. Rimasi venti giorni in coma e poi anche con un brac- cio paralizzato. In quegli istanti drammatici ho cercato di non arrendermi e grazie all’incrollabile fede in Nostro Signore e alla mia tempra sono riuscito a salvarmi. Un’esperienza che mi ha segnato e fa parte del passato. Oggi sono un nonno orgoglioso della sua nipotina che sta coltivando anche lei le sue passioni sportive. Potendo tornare indietro rifarei tutto - conclude Scafuri - perché l’amore della mia vita, oltre a mia moglie, era ed è il ciclismo”. Una storia che insegna e resta d’esempio per il ciclista di domani che oggi è pronto a dare il suo primo colpo di pedale. (adn) campAnia 30-01-2015 6 l 13:08 Pagina 6 Atleta numero 1 gennaio 2015 bilanciocondomini.it gennaio_2015:agire1 Una corsa a tappe verso il successo L’Asd Progetto Ciclismo Sorrentino si conferma tra le realtà più interessanti della nostra regione Dalla categoria Giovanissimi a quella Allievi: un lavoro quotidiano per la crescita delle nuove leve •JOSÈ ASTARITA Chilometri su chilometri, lunghe trasferta, sveglie all’alba, ma nulla può lenire i tanti sacrifici come podi, vittorie e premiazioni. Il ciclismo è sport di sacrificio e sudore. In tanti le gesta di Pantani le hanno solo viste su “Sfide” o youtube, ma rincorrere il sogno di un Tour de France come Nibali spinge i giovani alfieri dell’Asd Progetto Ciclismo sorrentino ad andare oltre. Sacrifici di tutti che sono stati premiati lo scorso novembre nella serata del “37esimo Premio A. Leggiero 9° Memorial Arcangelo Del Piccolo”. A Bellona alla presenza di una ingente folla e del Presidente Nazionale F.C.I. Renato Di Rocco, l’Asd Progetto Ciclismo sorrentino stacca un invidiabile secondo posto. Cinque prove in linea su circuiti stabiliti dalla Federazione hanno visto i giovani atleti rendere pan per focaccia ai ciclisti di altre squadre. Non arrivano a podio, ma si piazzano nella top ten due ciclisti della terra delle sirene. Acampora per somma di piazzamenti termina in quinta piazza, mentre Palomba lo segue ad una incollatura. Un sodalizio, quello costiero, attivo ormai da anni sul territorio. Non solo attività giovanile, ma anche scuola di ciclismo. La società è gestita dal giovane e rampante presidente Fabio Galano. Un vulcano di Passionesui pattini •STELLA COLUCCI L’associazione sportiva dilettantistica Go Skate di Montella è l’unica scuola di pattinaggio artistico della provincia di Avellino. Le attività sono iniziate quattro anni fa su impulso di Chiara Favale e di Moreno Pizza. La loro è una storia d’amore nata sui pattini ai tempi dell’associazione di pattinaggio di velocità del paese altirpino. Dopo un trentennio di nuovo il pattinaggio a Montella? «La passione non è andata mai via. Vogliamo dare la possibilità che a noi fu impedita per preservare il parquet. Un tabù tante volte sfatato». Perché quello artistico? «Da piccola ho cominciato con il pattinaggio di velocità, quando d’estate con la famiglia raggiungevamo papà al nord Italia praticavo anche il pattinaggio artistico, che era molto diffuso in quelle zone. È una disciplina completa alla pari del nuoto, si percepisce il corpo in base allo spazio, gli allenamenti forgiano la determinazione del carattere e le capacità di concentrazione aumentano». Quanti allievi frequentano la vostra scuola? «Cresciamo di anno in anno, contiamo trenta elementi tra maschi e femmine, l’età media è passata dai dodici dell’anno scorso agli otto attuali». È uno sport per tutti? «Con le dovute attenzioni tutti possono praticarlo dai cinque anni in poi. Questo sport migliora l’equilibrio e la postura delle persone, in squadra abbiamo atleti affetti dalla sindrome di down che, sotto controllo medico costante, sono migliorati in seguito alla pratica del pattinaggio artistico». Come vi allenate? «Le lezioni si svolgono a Montella e Lioni. Un giorno è dedicato al pattinaggio e un altro alla danza classica senza pattini, la commistione di questi due sport migliora la tecnica del pattinatore». Cosa si insegna ai bambini che vogliono imparare questa disciplina? «Freniamo l’entusiasmo del principiante, li portiamo per gradi alla padronanza dei pattini e quando si sentono sicuri cominciamo l’allenamento vero e proprio. All’inizio vanno bene anche i pattini in linea poi dopo si passa ai classici d’artistico con le quattro ruote due davanti e due dietro». Qual è il livello attuale della squadra? «Siamo sulla buona strada. I ragazzi sono in una fase delicata; dallo sport devono apprendere il senso dello stare insieme, di combattere per un obiettivo comune, l’agonismo per il momento deve passare in secondo piano. Bisogna educare atleti e genitori per diventare una famiglia sportiva». iniziative che impugna il volante del pulmino sociale e trasporta tutti i suoi ragazzi ovunque ci sia una corsa. A far crescere le nuove leve c’è Giovanni Picardi. Il vicepresidente vanta un’esperienza trentennale nel mondo della scuola giovanile del ciclismo che affianca Galano nel far crescere le nuove leve di campioncini in erba. Non ci sono solo dei sedicenni nell’Asd Progetto Ciclismo Sorrentino, ma anche una fervente scuola giovanile. Tutto il club si fonda sul lavoro quotidiano che ha fatto crescere anno dopo anno i classe ’97 che scendono in gara con la casacca bianco arancio. Ragazzi che sotto le indicazioni di Picardi iniziano l’attività alla imberbe età di sette anni. Come una lunga corsa a tappe si inizia dalla categoria Giovanissimi sino a giungere a quella degli Allievi. Una nuova volata è lan- ciata in casa Asd Progetto Ciclismo Sorrentino. Una volta che ha un disegno chiaro abituare i giovani alle difficoltà della vita attraverso uno sport di sacrificio come il ciclismo. Iannaccone: «Vogliamo diffondere questa disciplina nelle scuole» Argento, nella terra del Kung Fu Andrea Agatiello e Adolfo Pilunni grandi protagonisti in Cina all’International Hung Kuen Competition 2014 •LOREDANA ZARRELLA Si sono distinti nella patria del Kung Fu, tornando a casa con la medaglia d’argento, vinta nelle rispettive categorie, gli irpini Andrea Agatiello di 20 anni e il 18enne Adolfo Pilunni. Guidati dal loro Maestro, il Sifu Massimo Iannaccone, i due atleti di Avellino hanno partecipato all’International Hung Kuen Competition 2014 che si è svolto lo scorso Novembre a Foshang, in Cina. E’ il primo torneo mondiale dello stile Hung Gar del Kung Fu, organizzato dal governo cinese in associazione con la World Hung Kuen Association. Oltre 300 atleti provenienti da tutto il mondo. Lo scorso 11 gennaio il gruppo di Kung Fu irpino del Sifu Iannaccone, la Lam Chun Fai Association, ha celebrato questo importante risultato al Circolo della Stampa di Avellino, dove sono stati presentati alla città anche i prossimi progetti e mostrate le performance che hanno portato gli atleti irpini sul podio, uno spezzone del documentario girato dalla rete nazionale cinese sulla competizione. Un’occasione anche per spiegare ad appassionati e curiosi cosa è la nobile disciplina del Kung Fu, praticabile a tutte le età e utilissimo supporto per i giovani in modo particolare, oggi troppo spesso disorientati. «È per questo motivo - ha sottolineato Massimo Iannaccone - che diffonderemo gratuitamente la cultura del Kung Fu nelle scuole, a partire dalle Superiori, dove i ragazzi incontrano i primi momenti di difficoltà». «Sono soddisfatto per i risultati ottenuti dai miei ragazzi, i quali hanno lavorato con costanza e determinazione e affrontato la competizione con la giusta concentrazione e spirito, dimostrando una grande umiltà e voglia di crescere», ha detto invece Sifu Iannaccone in merito alla competizione planetaria che ha visto protagonisti i suoi allievi. «Sono sicuro che tra due anni alla seconda edizione del campionato del Mondo che si terrà ad Hong Kong gli stessi Andrea ed Adolfo ci daranno ancora soddisfazioni, e che altri ragazzi avellinesi potranno confrontarsi ed ottenere ottimi risultati. La città, però, deve supportarci. Dimostrare di aver capito il valore sia di questi ragazzi, che compiono sacrifici personali e finanziari notevoli per prendere parte a queste competizioni, sia delle iniziative che vogliamo continuare a realizzare a casa nostra, e che non hanno altro intento che divulgare la conoscenza del Kung Fu facendo prevalere la tradizione al business». Judo, appuntamento nazionale La Planet Fitness dai campionati minori alla sfida tricolore Un nuovo sport sta interessando i giovani atleti del mandamento Baianese. Da circa un anno nella palestra Planet fitness di Emilia Mauro e Tony Vivese, agli ordini del maestro Paco Castaldi, si svolgono lezioni di Judo. La fascia d’età si estende dai quattro ai quarant’anni. Ai prossimi campionati Nazionali di Roma saranno in gara, nelle categorie esordienti B e cadetti, tre atleti mandamentali. Nel rispetto della tradizione del Judo campano il maestro Castaldi allena anche giovani atlete: “Diversamente dalle altre arti marziali nel judo non esistono colpi, si fa leva sui punti deboli dell’avversario provocando il giusto squilibrio per farlo cadere e immobilizzare a terra. Le nostre atlete sono un punto di forza insieme con il resto della squadra”. Il team è affiliato alla Federazione italiana judo lotta karate arti marziali (FIJLKAM) ed è riconosciuto dal Coni essendo associato all’ente di promozione sportivo Csen. (red.atl.) gennaio_2015:agire1 30-01-2015 13:08 Pagina 7 nform nformAA numero l Atleta 1 gennaio 2015 7 pagina di informazione a cura del Coni Point di Salerno Le onorificenze Scadrà il 28 febbraio il termine per inviare il curriculum vitae degli atleti e dei tecnici intenzionati a candidarsi per le onorificenze del Coni Nazionale, “Stella al merito Sportivo” e “Palma al merito tecnico”, così come le segnalazioni per la “Medaglia al Valore Atletico”. I curriculum devono essere inviati al Coni Point di Salerno che li inoltrerà al Comitato Regionale della Campania che poi li segnalerà alla commissione Benemerenze Sportive 2013 2016 del Coni di Roma presieduta da Diana Bianchedi. Per concorrere alla Stella al merito sportivo è necessario che l’attività dedicata allo sport sia dai 30 ai 50 anni per quella d’oro, dai 20 ai 30 per quella d’argento e dai 12 ai 20 per quella di bronzo. L’onorificenza della Palma al Valore tecnico ha tre distinti gradi e può essere attribuita ai tecnici sportivi che si sono distinti per l’ottenimento da parte dei loro atleti o delle loro squadre di risultati di alto livello internazionale o nazionale. Per concorrere alla Palma d’oro è necessario che l’attività svolta dal tecnico sia di almeno 30 anni per quella d’oro, venti per quella d’argento e dodici per quella di bronzo. La Medaglia al Valore Atletico è attribuita a coloro i quali abbiano conseguito risultati agonistici eccezionali in campo mondiale, abbiano conseguito titoli o record mondiali, si siano classificati almeno al secondo posto di una gara delle Olimpiadi o delle Paralimpiadi. Al via il corso per istruttori Il 16 febbraio il primo appuntamento dell’iniziativa rivolta ai docenti della scuola primaria e a tutti i laureati e laureandi in Scienze Motorie Prenderà il via il 16 febbraio il Corso di formazione di Istruttore di Base di Primo Livello. L’iniziativa s’inserisce nel programma stabilito con la Scuola Regionale dello Sport. Il corso è finalizzato alla formazione di un istruttore capace di organizzare e pianificare attività motorie ricreative e presportive per bambini dell’età scolare. Il progetto sportivo scolastico “sport di classe” elaborato dal CONI e dal MIUR, responsabilizza ulteriormente il compito del docente della scuola primaria. Infatti, le ore curriculari d’insegnamento dell’educazione fisica previste dal progetto, sono da lui impartite direttamente agli allievi previa indicazione da parte del tutor sportivo scolastico. Il corso mirerà ad ampliare le sue conoscenze e le sue competenze in ambito tecnicoscientifico per poter meglio espletare l’insegnamento richiesto. Inoltre la struttura tecnica del corso è indicata per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla conduzione e alla preparazione ginnico-sportiva dei bambini. “I destinatari del progetto” – conferma il delegato provinciale, Mimma Luca – “sono i docenti della scuola primaria e dell’infanzia, laureati e laureandi in scienze motorie e a giovani atleti e tesserati delle FSN, DSA, EPS che abbiano conseguito un diploma di Controlli tributari e necessari adempimenti Il 12 febbraio è in programma il seminario formativo organizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate di Salerno dedicato alle Associazioni sportive del territorio Si terrà il 12 febbraio presso la sede del Coni Point di Salerno, in via Raffaele Conforti 17, il seminario formativo “Associazioni: controlli tributari e necessari adempimenti”. Si tratta della prima iniziativa prevista dal Coni Point di Salerno per questo 2015, dedicata alle società sportive e associazioni dilettantistiche del territorio, allargato inoltre a commercialisti e laureati in Economia e Commercio. L’evento è organizzato di concerto con l’Agenzia delle Entrate si svilupperà secondo questa scaletta. Dopo i saluti del presidente del Coni Campania, il dottor Sibilia, della professoressa Luca e del professor Chieffo, direttore della scuola Regionale dello Sport della Campania, interverranno, con la moderazione del dottor Enzo Marra Esperto della Scuola Regionale dello Sport della Campania Pubblicista Fiscosport, il dottor Angelo Pica, Agenzia delle Entrate - DR Campania Funzionario Ufficio Gestione Tributi che terrà una relazione dal titolo “Regime fiscali degli ENC e delle ASD - criteri ordinari e speciali per la determinazione del reddito, cenni sull’ISI e sull’attività di vigilanza della SIAE” e il dottor Francesco Scaffa, Agenzia delle Entrate - DR Campania Funzionario Ufficio Gestione Tributi che esporrà una relazione dal titolo “Regime agevolato L. 398/91 - adempimenti dichiarativi - Sponsorizzazioni e pubblicità tracciabilità delle somme - Compensi erogati alle ASD”. Le conclusioni, invece, sono affidate al dottor Salvatore Cortese Agenzia delle Entrate DR Campania Capo Settore Servizi e Consulenza. Per iscrizioni e informazioni Coni Point Salerno tel. 089 226650 - e mail [email protected]. C’è l’ok per le iniziative del 2015 Confermato lo svolgimento di Sport e Valori e dell’Educamp I nostri servizi, le nostre interviste Il Coni Nazionale ha dato l’ok per lo svolgimento della Giornata Nazionale dello Sport anche per il 2015. Confermato quindi l’impegno del Coni Point di Salerno per l’organizzazione della manifestazione “Sport e Valori” appuntamento ormai tradizionale e sempre più di grande successo, con sempre più atleti e federazioni coinvolte anno dopo anno. Per la prossima edizione sono allo studio diverse novità. Nelle prossime settimane saranno inviate già le prime comunicazioni alle federazioni che dovranno manifestare l’interesse all’evento. Parallelamente il Coni Point è al lavoro per la nuova edizione dell’Educamp. Il progetto è quello di ampliare l’offerta rivolta ai ragazzi delle scuole, magari allestendo anche altri punti in provincia e non solo nella città di Salerno. In tal senso sono state avanzate le richieste per organizzare l’Educamp anche nei comuni di Giffoni Valle Piana e di Roccadaspide. scuola media di 2° grado. La novità è che abbiamo voluto allargare anche ai laureati e laureandi presso l’Università degli Studi di Salerno. E tra l’altro è allo studio un protocollo d’intesa con il Cus Salerno per la promozione e la propaganda dello sport tra i giovani universitari e la preparazione degli insegnanti”. Il corso avrà inizio il 16 febbraio e terminerà il 5 marzo 2015. Sarà suddiviso in sei giornate da 4 ore pomeridiane e sarà costituito da 24 ore di formazione suddivise in 20 teoriche e 4 pratiche. Per il conseguimento degli obiettivi formativi e didattici, il corso prevede i seguenti moduli: Modulo 1 area psico-pedagogica 4 ore; Modulo 2 area medica 4 ore; Modulo 3 area della disabilità 2 ore; Modulo 4 area tecnica-metodologica in aula 10 ore; Modulo 5 area tecnicametodologica in palestra 4 ore. I docenti della scuola regionale dello sport adotteranno le seguenti metodologie didattiche: Lezioni frontali in aula con ausilio di sussidi audiovisivi; - Discussioni in aula; - Lezioni in palestra. La parte teorica si svolgerà presso la sede del CONI di Salerno via Raffaele Conforti 17. La parte pratica avrà luogo presso lo stadio Vestuti Piazza Casalbore a Salerno. Si partirà quindi il 16 febbraio con la presentazione del corso alle 15.30 con la presentazione del corso a cura del Dottor Cosimo Sibilia Presidente della Scuola Regionale dello sport della Campania, oltre che presidente del Coni Campania; del Prof. Antonino Chieffo Direttore Scientifico della Scuola Regionale dello sport della Campania, della Professoressa Domenica Luca Delegato CONI per la provincia di Salerno e del professor Pasquale Cuffaro Coordinatore del corso. Poi i primi due moduli. Il 18 febbraio il secondo appuntamento, mentre il 24, 26 febbraio e 2 e 5 marzo sono in programma gli altri moduli. Il numero massimo consentito è di 50 allievi. Le iscrizioni dovranno pervenire al CONI Salerno, via e-mail ([email protected]), o via fax 089241709, o consegnate a mano, in sede, entro le ore 13,00 di giovedì 12 febbraio 2015. Saranno accettate le prime 50 iscrizioni in ordine cronologico e l’elenco nominativo degli ammessi al corso sarà pubblicato sul sito del C.R. CONI Campania (www.conicampania.it). Al termine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di 1° livello di istruttore di base. gennaio_2015:agire1 30-01-2015 13:08 Pagina 8 mobile, notizie sportive a portata di mano mobile, notizie sportive a portata di mano Come installare la App sul tuo dispositivo 1 - collegarsi all’AppleStore 2 - cerca l’Atleta 3 - Installa L’applicazione è completamente gratuita