Incaricati alla vendita diretta a domicilio Imposte - IVA - Contributi Previdenziali Nel 2005, dopo molti anni di discussioni e vari disegni di legge, il Parlamento italiano ha approvato una specifica legge in materia di Marketing Multilivello e vendita diretta di beni: la Legge N° 173 del 17 agosto 2005 (“Legge 173/2005”), finalizzata alla tutela dei consumatori tramite la regolamentazione della cosiddetta vendita piramidale che in passato aveva posto gravi problemi ampiamente dibattuti nelle televisioni e sulla stampa italiana. In Italia esistono due tipi di Incaricati alla vendita diretta a domicilio: (1) quelli che svolgono la loro attività su base occasionale, e (2) quelli che svolgono la loro attività su base abituale. La legge ha fissato una soglia di € 5.000 (provvigione netta pari a € 6.410,26*78%) come limite di reddito imponibile per stabilire se si tratti di attività occasionale o abituale. Trattenute fiscali e previdenziali Incaricati alla vendita diretta a domicilio che svolgono la loro attività su base occasionale 1 - Trattenute fiscali. Le provvigioni dovute a tutti gli Incaricati alla vendita diretta a domicilio saranno soggette a una ritenuta fiscale. Tale imposta è definitiva e ammonta al 23% sul 78% della provvigione spettante. Per esempio, su una provvigione di € 100, la ritenuta fiscale ammonterà a € 17,94 (100*78%= 78*23%=17,94). 2 - Trattenute per contributi previdenziali (legge 335/2005). Gli Incaricati alla vendita diretta a domicilio che svolgono la loro attività su base occasionale non sono soggetti a contributi previdenziali. 3 – IVA dovuta sulle provvigioni. Poiché gli Incaricati alla vendita diretta a domicilio che svolgono la loro attività su base occasionale, non sono in possesso di partita IVA, le provvigioni corrisposte a tali Incaricati non sono soggette a IVA. Incaricati alla vendita diretta a domicilio che svolgono la loro attività su base abituale (Provvigioni annue percepite superiori a € 6.410,26, pari ad una provvigione netta di € 5.000) 1 - Trattenute fiscali. Le provvigioni dovute a tutti gli Incaricati alla vendita diretta a domicilio saranno soggette a una ritenuta fiscale sulle provvigioni. Tale imposta è definitiva e ammonta al 23% sul 78% della provvigione spettante. Per esempio, su una provvigione di € 100, la ritenuta fiscale ammonterà a € 17,94 (100*78%= 78*23%=17,94). 2 - Trattenute per contributi previdenziali (Legge 335/2005). Gli Incaricati alla vendita diretta a domicilio, che hanno percepito provvigioni superiori ad € 6.410,26 (pari ad una provvigione netta di € 5.000) in un anno di calendario, sono tenuti al pagamento dei contributi previdenziali sull’ammontare di provvigioni che eccedono il limite di € 6.410,26 e sono obbligati ad iscriversi all’I.N.P.S.. Se un Incaricato alla vendita diretta a domicilio fornisce servizi a più di una società, è tenuto ad informare dette società qualora le sue provvigioni nette annue superino l’importo di € 5.000. In generale, il contributo applicato è del 30,72%, di cui 1/3 viene trattenuto sulla provvigione dovuta e 2/3 vengono pagati da XanGo Italy Srl. Per esempio, se la provvigione pagata è pari a € 100 (e risulta già in eccedenza sul limite di € 5.000), sul pagamento della provvigione è operata una trattenuta per contributi previdenziali pari a € 7,99 (100*78%*30,72%*1/3 = 7,99), mentre a carico della XanGo c’è un ulteriore contributo previdenziale da pagare pari a € 15,98 (100*78%*30,72%*2/3 = 15,98). Se l’Incaricato è un pensionato o un lavoratore dipendente, la percentuale di contribuzione previdenziale è del 23,50%. Il calcolo è identico a quello sopra riportato, ma viene applicata una percentuale inferiore invece del 30,72%. 3 – IVA dovuta sulle provvigioni. Se l’Incaricato alla vendita diretta a domicilio supera il limite di provvigioni lorde di € 6.410,26 è obbligato a richiedere la partita IVA e ad assoggettare le provvigioni ad IVA (Ris. Min. 18E del 2006). XanGo aggiungerà al pagamento della provvigione l’IVA (attualmente al 22%) a quegli Incaricati (1) che hanno percepito più di € 5.000 (come provvigione netta) nel corso dell’anno o (2) che sono già titolari di partita IVA e hanno comunicato il loro numero di partita IVA. Se l’Incaricato alla vendita diretta a domicilio è già titolare di una partita IVA, l’IVA è dovuta in ogni caso, anche qualora le provvigioni nette siano inferiori ad € 5.000. L’Incaricato alla vendita diretta a domicilio dovrà emettere idonee fatture con IVA. Dichiarazione annuale delle provvigioni e dei contributi previdenziali XanGo versa all’erario e all’I.N.P.S. le imposte e i contributi trattenuti e dovuti sulle provvigioni su base mensile. Annualmente XanGo è tenuta a compilare la certificazione delle provvigioni liquidate e delle ritenute d’imposta effettuate a titolo definitivo oltre che dei contributi previdenziali versati, e trattenuti all’Incaricato. Tali certificazioni vengono inviate agli Incaricati alla vendita diretta a domicilio. Le provvigioni conseguite dalla vendita diretta a domicilio non devono essere inserite nella dichiarazione dei redditi predisposta dall’Incaricato.