Corso di Impianti Meccanici – Laurea Magistrale Modulo 2. Impianti per la produzione di energia termica, elettrica e frigorifera da energia solare Sezione 2.1 Impianto frigorifero ad assorbimento Prof. Ing. Cesare Saccani Prof. Ing. Augusto Bianchini Dott. Ing. Marco Pellegrini Department of Industrial Engineering (DIN) - University of Bologna Viale Risorgimento 2, 40136, Bologna – Italy Agenda Gruppo frigorifero ad assorbimento Generalità sul solar cooling P&I impianto solar cooling Dimensionamento elementi di impianto 2 Gruppo frigorifero ad assorbimento In un impianto con gruppo frigorifero ad assorbimento la sorgente di calore è solitamente costituita da una sorgente proveniente da recupero di calore (ad esempio, mediante olio diatermico, acqua o vapore, fumi di combustione a bassa entalpia): in questo caso è possibile l’accoppiamento tra il gruppo frigorifero ed un impianto cogenerativo, per ottenere così un impianto trigenerativo. 3 Gruppo frigorifero ad assorbimento La tecnologia più diffusa e consolidata a questo livello è sicuramente quella della refrigerazione ad assorbimento con bromuro di litio. QC Q2 Q1 QF p=0,1 bar p=0,008 bar ε = QF / QC Nell’evaporatore l’acqua proveniente dal condensatore allo stato liquido vaporizza a circa 4,5°C (pressione di vaporizzazione a 0,008 bar di pressione) sottraendo la potenza termica QF al fluido da inviare all’ambiente da refrigerare. Il vapore entra successivamente nell’assorbitore, dove viene assorbito da una soluzione ricca di BrLi (proveniente dal generatore) e rilascia il calore Q1, dissipato all’ambiente esterno. La soluzione al bromuro di litio così diluita viene inviata al generatore in cui, fornendo il calore QC, si ottiene nuovamente la vaporizzazione dell’acqua, mentre sul fondo del corpo cilindrico si raccoglie la soluzione concentrata. Il vapor d’acqua così prodotto viene poi fatto condensare alla medesima pressione del generatore, cioè circa 0,1 bar, cedendo ancora una volta calore all’esterno (Q2). L’acqua impiegata per dissipare la potenza termica Q1 + Q2 viene solitamente raffreddata in apposite torri di raffreddamento. 4 Gruppo frigorifero ad assorbimento (Riferimento: Capitolo VIII de «Impianti Meccanici», di S. Fabbri, Edizioni Patron) 5 Gruppo frigorifero ad assorbimento (Riferimento: Capitolo VIII de «Impianti Meccanici», di S. Fabbri, Edizioni Patron) 6 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento COP (Coefficient of performance) = 17,6/25,1 = 0,70 m2 °K/kW 22.000€ (fornitura) [dato aggiornato al 2013] 7 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento 8 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento laminazione strozzamento 9 Gruppo frigorifero ad assorbimento No Componente Descrizione 1 Generatore Porta all’ebollizione la soluzione diluita di BrLi producendo vapore refrigerante 2 Condensatore Condensa il vapore refrigerante producendo liquido refrigerante 3 Recipiente di raccolta del liquido refrigerante (RST) Accumula il liquido refrigerante per garantire la migliore concentrazione della soluzione di BrLi CB 19 CTI 22 INLET COND OUTLET COND 2 4 5 6 Valvola di scarico liquido refrigerante (RBV) Scarica il refrigerante accumulato nel recipiente di raccolta: a) alla disattivazione della macchina; b) allorché la temperatura rilevata da LT è a 3 °C o inferiore; c) allorché la temperatura dell’acqua di raffreddamento in ingresso è a 20 °C o inferiore Evaporatore (EVA) Il calore di evaporazione del refrigerante è estratto dall’acqua da refrigerare che fluisce nella serpentina dell’EVA Assorbitore (ABS) Il vapore refrigerante sviluppatosi nel EVA è assorbito dalla soluzione concentrata di BrLi. Il calore prodotto nel processo di assorbimento è trasferito dall’acqua di raffreddamento che circola all’interno della serpentina dell’ABS EXTRACTION 14 13 HWT 24 INLET GENER R Qualora le temperature dell’EVA o dell’acqua di raffreddamento scendano sotto determinati valori la valvola SV9 si apre per ridurre la portata do soluzione all’ABS Valvola solenoide di protezione antigelo (SV1) Qualora le temperature dell’EVA o dell’acqua di raffreddamento scendano sotto determinati valori, la valvola SV9 si apre per ridurre la portata di soluzione all’ABS 9 Scambiatore (HE) Permette lo scambio termico dalla soluzione concentrata calda alla soluzione diluita fredda 10 Pompa di soluzione diluita (SO) Spinge la soluzione diluita dall’assorbitore (ABS) al generatore (GE) 11 Assorbitore ausiliario Interviene in aiuto ad ABS 12 Separatore gas incondensabili I gas raccolti nell’assorbitore ausiliario vengono separati dalla soluzione diluita e trasferiti nel recipiente di raccolta gas (GT) 7 8 21 WTO 8 INLET FREDDO OUTLET FREDDO 5 11 Valvola di by-pass della soluzione (SV9) OUTLET GENER 1 FFSL R LT 25 TIT 23 20 3 15 26 4 OUTLET ASSORB INLET ASSORB 6 7 17 SP 12 18 10 16 9 10 Gruppo frigorifero ad assorbimento No Componente Descrizione 12 Separatore gas incondensabili I gas raccolti nell’assorbitore ausiliario vengono separati dalla soluzione diluita e trasferiti nel recipiente di raccolta gas (GT) 13 Recipiente gas incondensabili (GT) Trattiene i gas incondensabili Valvola di servizio gas incondensabili (A) Valvola per la rimozione dei gas incondensabili dal recipiente GT 14 CB 19 CTI 22 INLET COND OUTLET COND 2 Valvola di servizio per gas incondensabili (B) Valvola per la rimozione dei gas incondensabili nell’area ABS/EVA Valvola di prelievo soluzione diluita Valvola di accesso al circuito della soluzione diluita 17 Valvola di prelievo soluzione concentrata Valvola di accesso al circuito della soluzione concentrata 18 Filtro La soluzione proveniente dall’assorbitore viene filtrata prima di entrare nella pompa 15 16 EXTRACTION 14 13 HWT 24 INLET GENER OUTLET GENER 1 R 21 WTO 19 20 21 22 Centralina si controllo (CB) Flussostato (FFSL) Gestisce tutte le operazioni di comando ed interfaccia con i controlli esterni 8 INLET FREDDO Arresta l’operatività dell’unità se la portata dell’acqua refrigerata scende al di sotto dell’80% di quella nominale Sonda di rilevazione temperatura (WTO) Controlla la temperatura di uscita dell’acqua di raffreddamento Sonda di rilevazione temperatura (CTI) Monitorizza la temperatura dell’acqua di raffreddamento OUTLET FREDDO 5 11 FFSL R LT 25 TIT 23 15 26 4 OUTLET ASSORB INLET ASSORB 6 7 23 Agisce sull’operatività dell’unità controllando la temperatura dell’evaporatore 24 Sonda di rilevazione temperatura (HWT) Monitorizza la temperatura di ingresso dell’acqua calda di alimentazione 25 Sonda di rilevazione temperatura (TIT) Controlla la temperatura in ingresso all’assorbitore 26 Pompa di ricircolo Pompa di ricircolo all’evaporatore 17 SP 12 Sonda di rilevazione temperatura (LT) 20 3 18 10 16 9 11 Gruppo frigorifero ad assorbimento 12 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento – qualità dell’acqua 13 Gruppo frigorifero ad assorbimento P&I gruppo frigorifero ad assorbimento – fonte di calore TT: trasduttore temperatura VD: valvola deviatrice on-off VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno Sul ramo di alimentazione dell’acqua calda del gruppo frigorifero ad assorbimento è presente una valvola deviatrice a tre vie VD. Questa valvola è comandata direttamente dalla centralina del gruppo frigo che, qualora la temperatura in ingresso superi un valore di soglia (95°C), viene azionata in maniera tale da chiudere il ramo di ingresso e ricircolare l’intera portata verso la fonte calda. L’azionamento della valvola deviatrice è a protezione del gruppo frigorifero ad assorbimento. 14 Gruppo frigorifero ad assorbimento P&I gruppo frigorifero ad assorbimento – acqua refrigerata TT: trasduttore temperatura VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno Nel caso in cui la temperatura di uscita dell’acqua refrigerata risultasse troppo bassa (inferiore a 4°C), la centralina del gruppo frigorifero ad assorbimento aziona la valvola deviatrice VD (impedendo l’ingresso di ulteriore acqua calda) e, contemporaneamente, spegne la pompa di circolazione dell’acqua refrigerata. 15 Gruppo frigorifero ad assorbimento P&I gruppo frigorifero ad assorbimento – acqua di raffreddamento I rami in ingresso ed in uscita dell’acqua di raffreddamento sono due perché il calore viene asportato da due diverse sezioni del gruppo frigorifero ad assorbimento: condensatore e assorbitore. I rami devono risultare perfettamente bilanciati dal punto di vista idraulico. TT: trasduttore temperatura VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno 16 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento – prestazioni (portata design) 17 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento – prestazioni (portata design) 18 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento – prestazioni (variazione di portata) 85% 50% 19 Gruppo frigorifero ad assorbimento Gruppo frigorifero ad assorbimento – prestazioni (caso limite) N.B. I valori riportati sono indicativi. 30% del valore nominale! COP=7/9,7=0,72 – rimane costante! 20 Gruppo frigorifero ad assorbimento Solitamente il gruppo frigorifero ad assorbimento viene abbinato ad una torre di raffreddamento che ha il compito di smaltire il calore sottratto all’assorbitore ed al condensatore (Riferimento: Capitolo IX de «Impianti Meccanici», di S. Fabbri, Edizioni Patron) 21 Gruppo frigorifero ad assorbimento Solitamente il gruppo frigorifero ad assorbimento viene abbinato ad una torre di raffreddamento che ha il compito di smaltire il calore sottratto al gruppo frigorifero. 22 Gruppo frigorifero ad assorbimento Solitamente il gruppo frigorifero ad assorbimento viene abbinato ad una torre di raffreddamento che ha il compito di smaltire il calore sottratto al gruppo frigorifero. 23 Gruppo frigorifero ad assorbimento La torre di raffreddamento 3.100€ (fornitura) 24 Gruppo frigorifero ad assorbimento P&I gruppo frigorifero ad assorbimento – torre di raffreddamento PI: manometro RE: resistenza elettrica TS: termostato TT: trasduttore temperatura VD: valvola deviatrice on-off VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno V3V: valvola 3 vie Il funzionamento della ventola di raffreddamento può essere gestito in maniera più o meno efficiente (e costosa). La soluzione più semplice è quella di installare un termostato TS sulla tubazione di mandata delle torre di raffreddamento, che aziona il ventilatore qualora venga superato un valore di soglia. Una soluzione più sofisticata prevede l’impianto di un termostato a due livelli, abbinato ad un ventilatore dotato di un motore elettrico a due velocità: il superamento della prima soglia di temperatura aziona il ventilatore al numero di giri inferiore, il superamento della seconda e più elevata soglia porta il motore elettrico del ventilatore alla massima velocità di rotazione. Esiste poi la soluzione energeticamente ottimale (ma più costosa) che prevede l’installazione di un trasduttore di temperatura che regola con logica proporzionale il numero di giri del motore del ventilatore tramite inverter. 25 Gruppo frigorifero ad assorbimento P&I gruppo frigorifero ad assorbimento – torre di raffreddamento PI: manometro RE: resistenza elettrica TS: termostato TT: trasduttore temperatura VD: valvola deviatrice on-off VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno V3V: valvola 3 vie Nel caso in cui la torre di raffreddamento venga ad essere impiegata nel periodo invernale, occorre riporre particolare attenzione a pericolo di ghiacciamento dell’acqua che staziona nella camera di accumulo della torre di raffreddamento che, ricordiamo, è a contatto con l’aria ambiente. A tale scopo sono possibili due soluzioni, integrabili tra loro. L’elemento che identifica la condizione di pericolo è il termostato ambiente TS. Quando la temperatura ambiente scende al di sotto di un certo livello, il sistema interviene nel seguente modo: - Azionamento della resistenza elettrica RE installata nel serbatoio di accumulo; - Azionamento della valvola a tre vie V3V a due posizioni, che devia l’acqua «calda» (circa 26-28°C) verso il serbatoio. 26 Gruppo frigorifero ad assorbimento P&I gruppo frigorifero ad assorbimento La pompa di ritorno dalla torre di raffreddamento deve essere opportunamente adescata. Per evitare fenomeni di cavitazione, la pompa va installata sotto battente rispetto al serbatoio di accumulo della torre di raffreddamento. In alcuni casi, quindi, è necessario sopraelevare la torre di raffreddamento rispetto al terreno per garantire un battente minimo H (solitamente 0,5-1 m) tra uscita dell’accumulo e aspirazione della pompa. Inoltre, la quota H consente anche di scongiurare lo svuotamento dell’impianto a pompa ferma. PI: manometro RE: resistenza elettrica TS: termostato TT: trasduttore temperatura VD: valvola deviatrice on-off VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno V3V: valvola 3 vie H 27 Gruppo frigorifero ad adsorbimento: cenni L’adsorbimento è un fenomeno chimico-fisico per cui molecole di due specie chimiche in fasi differenti instaurano una interazione di tipo superficiale sulla superficie di interfase, che è la superficie di separazione tra le due fasi. Tale processo si differenzia dall’assorbimento che è, invece, quel processo chimico-fisico in cui si ha il trasferimento di una specie chimica attraverso l’interfaccia di separazione tra due fasi. ASSORBIMENTO ADSORBIMENTO 28 Gruppo frigorifero ad adsorbimento: cenni Q2 Q1 QC QF ε = QF / QC Nei gruppi frigoriferi ad adsorbimento sono presenti due scambiatori di calore perfettamente identici in cui, ad intervalli alterni, si realizzano i processi di adsorbimento e di desorbimento. Nell’evaporatore (evaporator) l’acqua proveniente dal condensatore (condenser) viene fatta vaporizzare sottraendo la potenza termica QF al fluido (chilled water) da inviare all’ambiente da refrigerare. Il vapore così prodotto entra nell’assorbitore A (adsorber A): il processo di adsorbimento genera il calore Q1, sottratto dall’acqua di raffreddamento (cooling water). Nell’assorbitore B (adsorber B), in contemporanea, vi è l’apporto di calore QC che determina la vaporizzazione dell’acqua precedentemente adsorbita. Il vapore così prodotto arriva al condensatore, dove il vapore viene ricondensato tramite la sottrazione della potenza termica Q2. 29 Agenda Gruppo frigorifero ad assorbimento Generalità sul solar cooling P&I impianto solar cooling Dimensionamento elementi di impianto 30 Generalità sul solar cooling L’utilizzo del calore proveniente dal Sole (pannelli solari termici o raffreddamento di pannelli fotovoltaici) in tecnologie di raffreddamento è detto solar cooling ed ha visto, negli ultimi anni, un notevole sviluppo, ma limitatamente a potenze medio-alte, cioè superiori ai 100 kW. La vera sfida del solar cooling si ha però alle basse potenze (cioè inferiori a 50 kW), dove il mercato potenziale è enorme: basti pensare, infatti, al semplice condizionamento domestico e al potenziale risparmio generato dalla produzione di energia elettrica e di caldo/freddo da una fonte rinnovabile come quella solare. Come dato di riferimento, la JRAIA, associazione giapponese delle industrie del campo del condizionamento dell’aria, pronosticava per il 2006, nel campo dell’edilizia commerciale e residenziale, 68,65 milioni di apparecchi a livello mondiale, di cui 6,12 milioni in Europa; nonostante la potenzialità del mercato ed una tecnologia ormai consolidata, sono però ancora pochi i solar cooling per basse potenze disponibili sul mercato. 31 Generalità sul solar cooling Un impianto a concentrazione solare (sia esso solo termico, fotovoltaico oppure integrato termico-fotovoltaico) è composto da: - Un elemento ottico in grado di concentrare la radiazione solare diretta: esso è usualmente in grado di “inseguire” la radiazione solare; - Un elemento ricevitore in grado di assorbire la radiazione solare concentrata; - Un elemento in grado di recuperare/dissipare la potenza termica generata dalla concentrazione solare sul ricevitore. Elemento recupero/dissipazione termica Radiazione solare diretta Elemento ottico (+ inseguitore) Elemento ricevitore 32 Generalità sul solar cooling L’elemento ottico utilizzato per concentrare la radiazione solare risulta determinante ai fini della determinazione delle caratteristiche dell’impianto. Si possono individuare due gruppi principali: - Ottiche di tipo difrattivo, in cui la luce solare viene deviata e indirizzata sul ricevitore attraversando un mezzo diverso dall’aria e può essere scomposta anche nelle sue componenti spettrali; Lente di Fresnel 33 Generalità sul solar cooling - Ottiche di tipo riflessivo, in cui la luce solare viene deviata dalla sua direzione di incidenza e riflessa verso il ricevitore senza essere scomposta nelle sue componenti spettrali. Parabolic Trough Solar Dish Solar Tower 34 Generalità sul solar cooling Per valutare le proprietà di un elemento ottico a concentrazione ci si riferisce alle seguenti grandezze: - Rendimento ottico ηO: rapporto tra la potenza luminosa al ricevitore e la potenza luminosa in ingresso all’elemento ottico concentratore; - Fattore di concentrazione geometrico C: rapporto tra la superficie AC dell’elemento ottico concentratore e la superficie AR dell’elemento ricevitore. C<10: concentrazione bassa 10<C<100: concentrazione media C>100: concentrazione alta Il fattore di concentrazione C influenza notevolmente la scelta della tipologia di inseguitore solare. 35 Generalità sul solar cooling C<10: concentrazione bassa → inseguitore ad un asse 10<C<100: concentrazione media → inseguitore a due assi C>100: concentrazione alta → inseguitore a due assi ad elevata precisione Gli inseguitori monoassiali sono dispositivi che "inseguono" il Sole ruotando attorno a un solo asse. A seconda dell'orientazione di tale asse, possiamo distinguere quattro grandi tipi di inseguitori monoassiali: - inseguitori di tilt: ruotano attorno all'asse Est-Ovest, aumentando o diminuendo l'inclinazione del pannello rispetto al terreno di un piccolo angolo; - inseguitori di rollio: inseguono il Sole lungo il suo percorso quotidiano nel cielo, a prescindere dalla stagione, lungo un asse Nord-Sud parallelo al suolo; - inseguitori di azimut: ruotano intorno a un asse verticale perpendicolare al suolo; - inseguitori ad asse polare: ruotano, con l'ausilio di un servomeccanismo, intorno a un asse parallelo all'asse Nord-Sud di rotazione terrestre (asse polare), e dunque inclinato rispetto al suolo. 36 Generalità sul solar cooling Inseguitore di tilt Inseguitore di azimut Inseguitore di rollio Inseguitore ad asse polare 37 Generalità sul solar cooling C<10: concentrazione bassa → inseguitore ad un asse 10<C<100: concentrazione media → inseguitore a due assi C>100: concentrazione alta → inseguitore a due assi ad elevata precisione Gli inseguitori biassiali hanno invece due assi di rotazione, solitamente perpendicolari fra loro. Grazie ad essi, e con l'ausilio di una strumentazione elettronica più o meno sofisticata, è possibile puntare perfettamente e in tempo reale i pannelli verso il Sole via via che si sposta sulla volta celeste, massimizzando l'efficienza dei pannelli solari. Esistono due tipi di inseguitori biassiali molto comuni, i quali si differenziano per la diversa orientazione degli assi di rotazione: quelli azimut-elevazione e quelli tilt-rollio. Classificazione Tipo di inseguitore Incremento rispetto al dispositivo fisso Monoassiale Inseguitore di tilt <10% Monoassiale Inseguitore di rollio 15% Monoassiale Inseguitore di azimut 25% Monoassiale Inseguitore ad asse polare 30% Biassiale Inseguitore azimut-elevazione 40% Biassiale Inseguitore tilt-rollio 40% 38 Generalità sul solar cooling Nondimeno, le caratteristiche del ricevitore sono determinanti ai fini della valutazione dell’efficienza globale del sistema. Possiamo individuare diverse architetture relativamente alla modalità di ricezione della potenza radiante solare concentrata: - bollitore: elemento attraversato da un fluido che viene portato in ebollizione a seguito dell’incremento di temperatura derivante dalla potenza termica ricevuta dal Sole; - scambiatore di calore: elemento attraversato da un fluido che subisce un incremento di temperatura derivante dalla potenza termica ricevuta dal Sole; - pannello fotovoltaico: in questo caso, la radiazione solare concentrata viene inviata ad un dispositivo fotovoltaico che converte la radiazione solare in energia elettrica in corrente continua; il pannello fotovoltaico può essere provvisto di un sistema di raffreddamento attivo (con circolazione di liquido) oppure passivo; nel primo caso, si parla di impianto di cogenerazione solare. 39 Generalità sul solar cooling Bollitore Scambiatore di calore Pannello fotovoltaico 40 Generalità sul solar cooling Nel caso in cui il ricevitore funga da elemento di scambio termico, occorre tenere in debita considerazione le perdite a cui esso è soggetto in termini di potenza termica non ceduta al fluido termovettore. Esiste pertanto un rendimento di scambio del ricevitore ηR che dipende dal materiale e dalla geometria del ricevitore stesso. Fattore di concentrazione C e rendimento di scambio del ricevitore ηR influiscono in maniera decisiva sulla massima temperatura raggiungibile sul ricevitore. Tale parametro è spesso fondamentale per la scelta della tipologia di solare a concentazione da abbinare a diversi processi industriali (ad esempio, steam reforming del metano). 41 Agenda Gruppo frigorifero ad assorbimento Generalità sul solar cooling P&I impianto solar cooling Dimensionamento elementi di impianto 42 P&I impianto solar cooling HENERGIA – Laboratorio Fossil Fuel Free Inaugurazione: Settembre 2013 Impianti fotovoltaici Solar cooling Idrogeno: elettrolisi, compressione e PEM fuel cell Caldaia a biomassa 43 P&I impianto solar cooling Il raffrescamento del laboratorio viene assicurato da un impianto di solar cooling: il calore prodotto da dispositivi solari termici a concentrazione viene utilizzato da un gruppo frigorifero ad assorbimento per la produzione di potenza frigorifera. L’impianto è integrato con una pompa di calore che sostituisce il gruppo frigorifero ad assorbimento quando non vi è disponibilità di una fonte termica adeguata. - Gruppo frigorifero ad assorbimento: 17 kWfr (25 kWth richiesti) - Pompa di calore: 32,65 kWfr + 34,34 kWth (10,72 kWel richiesti) (*) - Fonte termica (solare) a disposizione: 11,5 kWth (di picco) - Torre evaporativa: 42,7 kWth resi (*) Raffreddamento estivo: Testerna = 35°C; Riscaldamento invernale: Tbulbo secco = 7°C, Tbulbo umido = 6°C. 44 P&I impianto solar cooling P&I impianto solar cooling – accumulo caldo FL: misuratore di portata PI: manometro TI: termometro TS: termostato TT: trasduttore temperatura VD: valvola deviatrice on-off VESP: vaso di espansione VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno VS: valvola di sicurezza Funge da accumulo in grado di alimentare il gruppo frigorifero ad assorbimento anche quando la fonte diretta di calore non è presente. Inoltre, l’accumulo consente di incrementare l’inerzia del sistema. In questo modo vengono attenuati gli effetti negativi sulla regolazione dell’impianto frigorifero derivanti dalle diverse condizioni di funzionamento (avviamento, spegnimento, transitorio, steady-state) dell’impianto che fornisce il calore al gruppo frigorifero ad assorbimento. 45 P&I impianto solar cooling P&I impianto solar cooling – accumulo caldo FL: misuratore di portata PI: manometro TI: termometro TS: termostato TT: trasduttore temperatura VD: valvola deviatrice on-off VESP: vaso di espansione VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno VS: valvola di sicurezza Un termostato attiva il funzionamento della pompa di circolazione, che a sua volta alimenta con acqua calda il gruppo frigorifero ad assorbimento. Vengono settati due livelli di temperatura: quando la temperatura dell’accumulo supera una certa soglia (ad esempio, 80°C), la pompa si mette in funzione. Alimentando così il gruppo frigorifero ad assorbimento. Quando la temperatura scende al di sotto di una seconda soglia (ad esempio, 70°C), la pompa di circolazione va in stand-by, e quindi il gruppo frigorifero ad assorbimento risulta non più alimentato. 46 P&I impianto solar cooling P&I solar cooling – circuito secondario solare PI: manometro TI: termometro TT: trasduttore temperatura VESP: vaso di espansione VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno VS: valvola di sicurezza L’accumulo non è direttamente collegato all’impianto che produce energia termica, ma scambia calore tramite uno scambiatore di calore ed un circuito secondario. L’installazione di uno scambiatore di calore consente di disaccoppiare il circuito secondario, connesso all’accumulo caldo, dal circuito primario, collegato all’impianto produttore di energia. Il disaccoppiamento fa si che le condizioni di lavoro dei due circuiti (primario e secondario) possano essere differenti: in particolare, si possono regolare differentemente le portate. D’altro canto, l’inserimento dello scambiatore di calore diminuisce, a parità di energia prodotta, la temperatura massima raggiungibile nell’accumulo caldo. 47 P&I impianto solar cooling P&I solar cooling – circuito primario solare Circuito primario Circuito secondario Poiché sono presenti più dispositivi solari (in figura, per semplicità, ne è rappresentato soltanto uno), andata e ritorno dei sistemi di raffreddamento convergono, rispettivamente, in un collettore ciascuno. FL: misuratore di portata M: motore PI: manometro TI: termometro TT: trasduttore temperatura VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno VS: valvola di sicurezza 48 P&I impianto solar cooling P&I solar cooling – circuito acqua calda completo 49 P&I impianto solar cooling P&I solar cooling – accumulo freddo L’accumulo freddo ha la stessa funzione vista in precedenza per l’accumulo caldo. FL: misuratore di portata TT: trasduttore temperatura VESP: vaso di espansione VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno VS: valvola di sicurezza 50 P&I impianto solar cooling P&I solar cooling – integrazione con condizionatore FL: misuratore di portata TT: trasduttore temperatura TS: termostato VESP: vaso di espansione VM: valvola manuale VNR: valvola di non ritorno VS: valvola di sicurezza Il condizionatore integra in parallelo il gruppo frigorifero ad assorbimento: quando la temperatura nell’accumulo freddo sale al di sopra di una certa temperatura (termostato), entra in funzione in parallelo il condizionatore, il cui funzionamento cessa quando la temperatura nell’accumulo torna al di sotto di un valore di soglia (termostato). Inoltre, quando il gruppo frigorifero ad assorbimento non è in funzione, il condizionatore ne sostituisce completamente il funzionamento. Pertanto, il condizionatore funge da unità di integrazione e soccorso. 51 P&I impianto solar cooling Condizionatore/Pompa di calore 152HQ 13.000€ (fornitura, posa in opera e allacci) 52 P&I impianto solar cooling P&I impianto solar cooling completo 53 P&I impianto solar cooling 54 Agenda Gruppo frigorifero ad assorbimento Generalità sul solar cooling P&I impianto solar cooling Dimensionamento elementi di impianto 55 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo caldo 56 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo caldo Capacità: 800 litri Superficie scambio: 2,7 m2 Resistenza elettrica: 6 kW 2.200€ (fornitura, posa in opera e allacci) [dato aggiornato al 2013] 57 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo caldo Portata nominale acqua calda in ingresso all’assorbitore: 1,2 lt/s Volume accumulo caldo: 800 lt Tempo di funzionamento con accumulo? Ipotizzo inizio funzionamento a 80°C e spegnimento a 70°C E=800*4,186*10=33,5 MJ= =9,30 kWh La macchina lavora tra: 10-16 kWfr (media 13 kW fr) COP= 0,7 Potenza termica assorbita: circa 18 kWth 58 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo caldo Energia accumulata: 9,30 kWh (800 litri da 80°C a 70°C) Potenza media assorbita: 18 kWth Durata funzionamento con solo accumulo: circa mezz’ora L’accumulo caldo non è in realtà un vero e proprio accumulo ma, piuttosto, un “polmone” di compensazione del circuito caldo. Nei normali impianti solari termici un parametri di riferimento impiegato per il dimensionamento dell’accumulo termico è 100 lt di accumulo per ogni m2 di superficie di collettore solare. Nel nostro caso, come vedremo, la superficie del dispositivo solare ammonta a circa 16 m2, da cui un accumulo da 1.600 lt (il doppio di quello dimensionato per HENERGIA). Nelle medesime condizioni sopra descritte, l’accumulo da 1.600 lt garantirebbe un funzionamento di un’ora circa con il solo accumulo come fonte di alimentazione del gruppo frigorifero ad assorbimento. 59 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo caldo D’altro canto, nel caso di impianto solar cooling, la produzione di calore è contestuale alla presenza di una radiazione solare diretta rilevante. Pertanto, è ragionevole supporre che in corrispondenza dei picchi di produzione di acqua calda vi siano anche i picchi di richiesta da parte dell’utenza «fredda». Per questo motivo, più che la presenza di un accumulo caldo (o freddo) voluminoso, è importante integrare o la fonte di calore solare (caldaia metano, caldaia biomassa, …) o la produzione di potenza frigorifera (pompa di calore, gruppi frigoriferi a compressione). 60 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola sicurezza 61 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola sicurezza 62 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola sicurezza 273 € (fornitura e posa in opera) [dato aggiornato al 2013] 63 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola deviatrice 64 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola deviatrice 65 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola deviatrice 66 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola deviatrice 325 € (fornitura e posa in opera) [dato aggiornato al 2013] 67 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – solare termico e raffreddamento fotovoltaico La pompa di circolazione sul circuito primario del solare si attiva quando la radiazione solare luminosa supera i 120 W/m2. Una volta attivata, la pompa si spegne se dopo un certo lasso di tempo la tempratura in uscita dal dispositivo solare non supera di un certo ∆T quella in ingresso. In questo caso, la pompa si ferma e, dopo che è trascorso altro tempo, riparte. 68 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Parabola a concentrazione solare Caratteristica Grandezza Potenza di picco [kW] 11,5 Potenza media [kW] 10,5 Efficienza globale 73% Efficienza sistema ottico 86% Superficie collettore [m2] 15,9 Fattore di concentrazione solare 254 Diametro collettore [m] 4,5 Altezza palo [m] 2,4 Dimensioni assorbitore [cm x cm] 25,4x25,4 Volume fluido nell’assorbitore [lt] 0,550 Massima pressione di esercizio [bar] 1,72 Peso totale [kg] 463 Inseguitore Potenza motori inseguitori [W] Biassiale 36 69 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Parabola a concentrazione solare 70 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Parabola a concentrazione solare Fluido: soluzione acqua/glicole 60%/40% (fino a -18°C) Portata fluido: 15-18,9 lt/min Potenza asportata: 11,5 kW Q=m*cL*∆T m: portata in massa di fluido = 17/60 = 0,28 kg/s Q = 11,5 kW CL: calore specifico fluido = 4,186 kJ/kgK ∆T=11,5/(0,28*4,1869)=9,8°C Temperatura massima ammessa per il fludo: 93°C 71 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Parabola a concentrazione solare Viessmann Vitisol 300-T (tubi sottovuoto) La curva di prestazione esprime l’efficienza istantanea del dispositivo solare termico in funzione della differenza di temperatura media del dispositivo e temperatura ambiente. Il SolarBeam, così come i pannelli a tubi sottovuoto, conserva elevate efficienze all’interno dell’intero range di temperature, mentre i pannelli piani danno basse efficienze quando sono richieste alte temperature rispetto alla T ambiente. D’altro canto, a parità di delta T, il SolarBeam presenta comunque efficienze maggiori. Heliodyne GOBI 406 (pannelli piano) 72 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Parabola a concentrazione solare 32.500 € (fornitura, posa in opera e allacci) [dato aggiornato al 2013] 73 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Parabola a concentrazione solare Sviluppo futuro: integrazione con tecnologia fotovoltaica Cella a tripla giunzione con efficienza di conversione elettrica del 31%; la produzione di energia elettrica riduce di circa il 30% la produzione di energia termica. Potenza elettrica (stimata): 3,5 kWel Potenza termica (stimata): 7 kWth 74 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Pannello fotovoltaico cogenerativo NOCT (Nominal Operating Cell Temperature) TPT (film Tedlar Poliestere Tedlar) TPE (Thermo Plastic Elastomer) H-NRG (sigla commerciale del prodotto) 75 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Pannello fotovoltaico cogenerativo 76 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – Pannello fotovoltaico cogenerativo Caratteristica per 4 pannelli Grandezza Potenza di picco elettrica [kW] 0,920 Potenza di picco termica [kW] (*) 3,200 Efficienza globale max (elettrico+termico) 62% Portata fluido [lt/min] 4,8 Massima temperatura ammissibile [°C] 80 9.000 € per 4 pannelli (fornitura, posa in opera e allacci) [dato aggiornato al 2013] (*) non necessariamente coincidente con la condizione di picco di produzione del fotovoltaico 77 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo freddo 78 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo freddo 79 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – accumulo freddo Capacità: 500 litri 1.385€ (fornitura, posa in opera e allacci) [dato aggiornato al 2013] 80 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – condizionatore/pompa di calore 81 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – condizionatore Raffrescamento Potenza resa totale Potenza assorbita E.E.R. E.S.E.E.R. Potenza assorbita dalla pompa Potenza assorbita totale Temperatura dell'aria in ingresso a bulbo secco Temperatura dell'acqua in ingresso Salto termico dell'acqua Temperatura dell'acqua in uscita Glicole etilenico Portata acqua Prevalenza utile kW 32,00 kW 10,20 W/W 3,14 W/W 4,11 kW 1,30 kW 11,50 °C 35,00 °C 12,00 °C 5,00 °C 7,00 % 0 l/s 1,5289 kPa 187,56 EER (Energy Efficiency Ratio) =COP ESEER (European Seasonal EER) 82 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – pompa di calore Riscaldamento Potenza termica resa Potenza assorbita C.O.P. Potenza assorbita dalla pompa Potenza assorbita totale kW 22,35 kW 11,26 W/W 1,98 kW 1,30 kW 12,56 Temperatura dell'aria esterna a bulbo secco °C -5,00 Temperatura dell'acqua in ingresso Salto termico dell'acqua Temperatura dell'acqua in uscita °C °C °C 45,00 5,00 50,00 Glicole etilenico % 0 Portata acqua Prevalenza utile La pompa di calore risulta sovradimensionata per la fase di raffrescamento, mentre è ben dimensionata per la fase di riscaldamento (verificata in condizioni critiche, ovvero T ambiente pari a -5°C!). l/s 1,0678 kPa 215,01 83 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola a tre vie 84 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola a tre vie 85 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola a tre vie 86 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – valvola a tre vie 380 € (fornitura e posa in opera) [dato aggiornato al 2013] 87 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – termostato ambiente 88 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – termostato ambiente Termostato ambiente con contatto in commutazione 10 (2,5) A - 230 V - 50 Hz. 20 € (fornitura) [dato aggiornato al 2013] 89 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – termostato 90 Dimensionamento elementi di impianto Impianto solar cooling – termostato Termostato ad immersione, regolabile. Campo di lavoro: 0÷90°C. Con guaina attacco 1/2". Omologato INAIL (D.M. 1. 12. 1975). Grado di protezione: IP 40. 35 € (fornitura) [dato aggiornato al 2013] 91