FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI
E DELLA COMUNICAZIONE
A.A. 2011-2012
RELAZIONI ISTITUZIONALI E
RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
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PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
BILANCIO SOCIALE: IL PROCESSO
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BILANCIO SOCIALE, COS’È
È un documento con cui un’organizzazione si relaziona alle diverse
categorie di interlocutori (stakehoder) per dare conto dei risultati, degli
effetti e delle ricadute generate con la propria attività.
«Si chiama “bilancio” ma non è un bilancio, racconta dei fatti e non delle
cifre, si rivolge a tutta la platea degli stakeholder e non solo agli addetti ai
lavori, serve a gestire il consenso e quindi a comunicare, ma anche ad
ascoltare». (L. Hinna)
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UNO SCHEMA INTERPRETATIVO
Comunicazione
Trasparenza
Coinvolgimento
BILANCIO
SOCIALE
IMPRESA
Riallineamento
STAKEHOLDER
Ridefinizione
strategie/obiettivi
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Ascolto
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BILANCIO SOCIALE E RENDICONTAZIONE SOCIALE
Per inquadrare correttamente la materia in esame, occorre fare una
distinzione ricorrendo ai concetti di “processo” e “prodotto”.
 La rendicontazione sociale è il
 Il Bilancio sociale è il documento
processo che permette di creare i
presupposti necessari alla
realizzazione del Bilancio sociale
nel quale il processo trova
adeguata finalizzazione, destinato
a essere diffuso all’interno e
all’esterno dell’organizzazione che
lo realizza
È una modalità relazionale per dare conto della propria responsabilità
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DALLA RENDICONTAZIONE CONTABILE ALLA RENDICONTAZIONE
SOCIALE
I tradizionali documenti contabili sono rivolti agli “addetti ai lavori” e sono inadeguati a fornire una lettura
semplice e immediata delle attività di un’organizzazione. Di qui lo spazio per la rendicontazione sociale, che
permette di comunicare i risultati ottenuti in maniera chiara agli stakeholder.
Il Bilancio sociale è una risposta al deficit dei sistemi di rendicontazione e reporting tradizionali
Valenza
A chi è rivolta
Quali
informazioni
fornisce
RENDICONTAZIONE CONTABILE
RENDICONTAZIONE SOCIALE
È un obbligo di legge
È un’opzione etica
Agli organi di controllo e agli organismi
vigilanti
Agli stakeholder
La destinazione delle risorse
economiche, la collocazione nei diversi
capitoli di bilancio, la modalità di
utilizzazione
La ricaduta sociale delle proprie
azioni, ossia i risultati raggiunti e gli
effetti prodotti non solo dal punto di
vista economico-contabile
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UNA MAPPA LOGICA DELLE POSSIBILI VALENZE DELLA
RENDICONTAZIONE SOCIALE
Il concetto di valenza serve a rispondere alla domanda: perché si decide di avviare un processo di rendicontazione
sociale? Quali sono i motivi che spingono a intraprendere il cammino del Bilancio sociale?
VALENZE
STRATEGICHE
INTERNE
ESTERNE
di governance
di organizzazione
di marketing
di management
di gestione delle
di comunicazione
risorse umane
esterna
tecniche
di fund & partners
raising
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VALENZE STRATEGICHE
di governance
di management
Rendicontazione come elemento di
governance in senso stretto
la rendicontazione sociale è frutto di una decisione volontaria ed è
tesa a rendicontare ai propri stakeholder
Rendicontazione come elemento di
autoregolamentazione
la realizzazione del Bilancio sociale è prevista da un codice di
autoregolamentazione che l’azienda ha sottoscritto in quanto
aderente ad un’associazione o in riferimento a particolari settori
(ambiente, qualità)
Analisi del posizionamento strategico
la rendicontazione sociale rappresenta lo strumento attraverso il
quale i vertici effettuano una verifica del posizionamento strategico
drispetto agli stakeholder di riferimento
Definizione o ridefinizione della missione
spesso la missione non è esplicitamente dichiarata e poco
frequentemente rivisitata. Il Bilancio sociale può essere
un’occasione per definirla o ridefinirla in base al profilo di
responsabilità sociale che si vuole raggiungere.
Verifica di coerenza tra gli obiettivi e l’esito
delle attività
Quando la redazione del Bilancio sociale è un’occasione di verifica
della coerenza dei risultati raggiunti rispetto agli impegni assunti
con gli stakeholder
Gestione del processo di
responsabilità/legittimazione sociale
Il Bilancio sciale viene redatto perché i vertici possano interiorizzare
il concetto di responsabilità sociale
Leadership nella business community
Per acquisire o consolidare la leadership nella business community
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VALENZE INTERNE (1)
di organizzazione
Programmazione e budget
Rivisitazione delle modalità di programmazione e di allocazione
delle risorse (esigenza a monte di una fase preventiva di
“programmazione sociale”)
Orientamento alla qualità
Si fa il Bilancio sociale per generare un feedback che porti a un
miglioramento dei risultati e del ciclo gestionale
Rivisitazione dei compiti e delle
responsabilità
Il processo di rendicontazione sociale costituisce un’occasione per
rivisitare compiti e responsabilità in una nuova ottica
Controllo di gestione
Bilancio sociale come strumento di supporto al monitoraggio delle
attività gestionali
Comunicazione interna e recupero della
storia
Maggiore compattezza interna attraverso il recupero della
“memoria storica”
Miglioramento della collaborazione tra uffici
e servizi
La trasversalità della rendicontazione sociale rispetto alle aree
aziendali induce un maggior confronto interno
Concorrenza interna sull’innovazione
Il Bilancio sociale può contribuire a innescare un circolo virtuoso
per la promozione di nuove iniziative e idee tra le varie funzioni e/o
uffici
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VALENZE INTERNE (2)
di gestione delle
risorse umane
Formazione interna
La realizzazione del processo di rendicontazione sociale comporta
l’attivazione di progetti di formazione sul campo
Motivazione del personale
La rendicontazione sociale può esercitare un’influenza positiva sul
personale, rafforzando il senso di appartenenza
Rapporti con i sindacati
Il Bilancio sociale può migliorare i rapporti con i sindacati, favorevoli
alla sua redazione, riconoscendone il valore comunicativo e il
supporto nelle relazioni ordinarie
Rafforzamento del senso di appartenenza
Per la creazione e il consolidamento di una identità comune
Recruitment di professional
Per attrarre professionisti interessati a operare in un’organizzazione
che abbia delineato in modo chiaro valori e impegni sociali, logiche
di carriera, senso di appartenenza
Sistema di contabilizzazione
Per dotarsi di un nuovo sistema di rilevazione delle performance
sociali, da affiancare alla tradizionale contabilità
Sistema informativo aziendale
Per favorire la creazione di un Sistema informativo in grado di far
dialogare vari sottosistemi tra loro
Knowledge management
Per migliorare la gestione delle “conoscenze” interne all’azienda,
dato che il processo di redazione del Bilancio sociale fa emergere in
via indiretta coloro che hanno maggiori competenze e che sono
depositari di informazioni e processi
tecniche
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VALENZE ESTERNE
Incremento delle vendite
La divulgazione di valori e comportamenti etici si può tradurre in
maggiori vendite
Gestione di un evento
Quando s’intende presentare il Bilancio sociale agli stakeholder
attraverso un evento
Immagine come vetrina dei risultati:
Rafforzamento dell’immagine aziendale nei confronti degli
stakeholder
Rivisitazione della comunicazione esterna
quando il Bilancio sociale serve a ricalibrare alcune funzioni
attinenti alla comunicazione esterna e alle pubbliche relazioni
Gestione integrata dei canali di
comunicazione
Per raggiungere una platea eterogenea di soggetti (gli stakeholder)
Dichiarazioni di intenti e comunicazione dei
fatti realizzati
Presentazione del Bilancio sociale come occasione per siglare un
patto con gli stakeholder riguardo ai valori e ai risultati
Fund raising
Quando la redazione e presentazione del Bilancio sociale serve a
raccogliere risorse per iniziative e progetti specifici o ad attingere a
particolari fonti di finanziamento
Partner raising
Per ricercare e coagulare partner al fine di co-gestire iniziative e
progetti
di marketing
di comunicazione
esterna
di fund raising e di
partner raising
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UNO STANDARD DI PROCESSO
Il Bilancio sociale è un documento volontario (opzione etica), quindi non soggetto a standard
rigidi per la sua elaborazione.
Esistono comunque delle prassi metodologiche e operative riconosciute.
In particolare, la Copenhagen Charter codifica uno standard di processo, ossia un modello per
gestire la stakeholder relationship (relazione con gli stakeholder).
In base a questa impostazione, il Bilancio sociale:
•
segue un processo circolare, che tende a riprodursi e ad auto-alimentarsi nei vari esercizi;
•
serve a creare valore informativo nel contesto sociale in cui l’organizzazione opera;
•
implica l’integrazione del dialogo con gli stakeholder nella strategia, nella missione e nei
valori dell’organizzazione.
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LA COPENHAGEN CHARTER
Costituzione del
gruppo di lavoro
Decisione
dell’Alta
Direzione
Feedback
dagli
stakeholder
Preparazione,
verifica e
pubblicazione
del report
Identificazione
degli
stakeholder
Il processo di
rendicontazione
sociale
Dialogo con gli
stakeholder
Determinazione
del sistema di
indicatori
Azioni di
miglioramento
Monitoraggio
della
performance
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LE FASI: decisione dell’Alta direzione
È molto importante che l’Alta Direzione sia coinvolta come promotore interno del processo di
rendicontazione sociale, ma anche come stimolo nei confronti dell’intera organizzazione. Il Bilancio
sociale richiede, infatti, il coinvolgimento pressoché di tutte le aree e le funzioni in cui si articola
l’organizzazione che lo realizza.
Si rende allora necessaria la costituzione di un Gruppo di lavoro, inteso come team interfunzionale
composto dai referenti delle diverse articolazioni organizzative.
Alta Direzione
Commitment
Gruppo di
lavoro
Area 1
Area 2
Area 3
(…)
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Area N
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LE FASI: identificazione degli stakeholder
Occorre effettuare un’accurata mappatura delle categorie di stakeholder.
È l’individuazione degli interlocutori strategici rispetto ai quali l’ente ha maggiore interesse a
legittimarsi e a rendicontare il proprio operato.
Sono i destinatari del Bilancio sociale.
Proprietari
Gruppi
politici
Istituzioni
finanziarie
PA (centrale
e locale)
ESEMPIO DI STAKEHOLDER
DI UN’IMPRESA
Gruppi di
opinione
IMPRESA
Fornitori
Clienti
Associazioni
dei
consumatori
Concorrenti
Associazioni
di categoria
Sindacati
Dipendenti
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LE FASI: identificazione degli stakeholder
Strumenti per la mappatura degli stakeholder: la matrice attività/stakeholder
ATTIVITÀ
STAKEHOLDER
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LE FASI: identificazione degli stakeholder
Strumenti per la mappatura degli stakeholder: la matrice interesse/influenza
INFLUENZA
Basso
Bassa
Alta
Alto
INTERESSE
Stakeholder appetibili
(che è opportun
coinvolgere)
Stakeholder deboli
(che è doveroso
coinvolgere)
Stakeholder strategici
(che è necessario
coinvolgere)
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ESEMPIO: mappa degli stakeholder
(Bilancio di sostenibilità 2009 Fiat Group)
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ESEMPIO: mappa degli stakeholder
(Bilancio sociale 2009 Unioncamere)
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ESEMPIO: relazioni dell’ente con gli stakeholder
(Bilancio sociale 2009 Unioncamere)
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ESEMPIO: mappa degli stakeholder
(Bilancio sociale 2005-07 Camera di commercio di Bergamo)
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ESEMPIO: matrice attività/stakeholder
(Bilancio sociale 2005-07 Camera di commercio di Bergamo)
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LE FASI: dialogo con gli stakeholder
Si tratta di costruire con gli stakeholder un dialogo bidirezionale, attraverso l’attivazione di strumenti in grado
di rilevare il loro punto di vista e coglierne le specifiche esigenze.
A livello esemplificativo, gli strumenti utilizzabili per instaurare il dialogo sono:
• focus group
• interviste a testimoni privilegiati
• questionari
• panel degli stakeholder
• integrazione nel processo di rendicontazione sociale delle attività ordinarie di ascolto/dialogo
(customer satisfaction, CRM, etc.)
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DETERMINAZIONE DEL SISTEMA DI INDICATORI
Consiste nel costruire un set di indicatori (KPI – Key Performance Indicators) in grado di fornire una
serie di informazioni circa i risultati ottenuti.
Requisiti degli indicatori
definiti
significativi
misurabili
Fonti degli indicatori
contabili
extracontabili
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INDICATORI: LA DIMENSIONE EXTRA-CONTABILE
La rendicontazione sociale richiede il monitoraggio e la successiva comunicazione delle
performance di un’organizzazione relativamente a 3 aspetti fondamentali:
• l’efficienza, definita come il rapporto tra le risorse impiegate (input) e i risultati prodotti
(output);
• l’efficacia, data dal rapporto tra gli obiettivi e i risultati conseguiti (output);
• l’efficacia sociale, rappresentata dal rapporto tra gli obiettivi attesi e le ricadute
generate sul contesto sociale di riferimento (outcome).
EFFICACIA
OBIETTIVI
OBIETTIVI
(missione, strategie)
INPUT
INPUT
(risorse
impiegate)
(risorse
impiegate)
OUTPUT
OUTPUT
(prestazioni
e servizi)
(prestazioni
e servizi)
OUTCOME
OUTCOME
(ricadute
generate)
(ricadute
generate)
EFFICIENZA
EFFICACIA SOCIALE
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INDICATORI: LA DIMENSIONE CONTABILE E LA RICLASSIFICAZIONE DEL
BILANCIO A VALORE AGGIUNTO
Gli indicatori contabili utilizzati nell’ambito della rendicontazione sociale devono rendere conto dei
dati economici in maniera più chiara e comprensibile rispetto al bilancio tradizionale, mettendo in
evidenza il rapporto tra le risorse utilizzate e le aree di rendicontazione individuate, più che i risultati
economici conseguiti dall’ente. A questo fine, si effettua la riclassificazione del bilancio per
destinazione.
Costi
strutturali
Produzione del V.A.
Valore globale della produzione (VGP)
Valore aggiunto caratteristico lordo (VACL)
Gestione accessoria e straordinaria
Valore aggiunto globale lordo (VAGL)
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Distribuzione del V.A.
Stakeholder………………………………1…………………………………………………….2………….3……………………..4……………………….5…………..6
RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO
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LE FASI: monitoraggio delle performance
Si tratta della rilevazione, attraverso il set di indicatori definito nella fase precedente, della coerenza
dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi, ai valori e alla missione aziendale.
Nei primi cicli di rendicontazione sociale, non essendoci un sistema di rendicontazione
appositamente elaborato, si procede ricostruendo ex post le performance attraverso l’utilizzo dei
sistemi informativi esistenti (“si misura il misurabile”). Quando il processo di rendicontazione sociale
è a regime, la rilevazione dovrebbe realizzarsi nel corso dell’esercizio, similmente a quanto avviene
per il controllo di gestione.
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ESEMPIO: Bilancio sociale Unioncamere
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ESEMPIO: Bilancio sociale Unioncamere
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ESEMPIO: Bilancio sociale Unioncamere
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LE FASI: azioni di miglioramento
L’attività di monitoraggio delle performance consente all’Ente di allinearsi gradualmente alle
indicazioni strategiche emerse grazie al processo di rendicontazione sociale. La rilevazione delle
criticità e la presenza di un piano di miglioramento conferiscono grande valore al Bilancio sociale,
testimoniando la concreta volontà di rendersi socialmente responsabile e di rispondere alle esigenze
degli stakeholder.
TARGET
Pianificazione
Attuazione
GAP
PERFORMANCE
Monitoraggio
Input per il
miglioramento
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LE FASI: preparazione, verifica e pubblicazione del report
La preparazione del documento è la risultante delle precedenti fasi del processo di rendicontazione sociale e si
basa sui contributi apportati da ciascun componente del gruppo di lavoro in termini di informazioni, documenti
reperiti dai vari uffici e indicatori compilati.
Una volta predisposto, il documento viene sottoposto a verifica da parte del gruppo direzionale dell’ente per
convalidarne i contenuti e valutare la coerenza rispetto al commitment iniziale. Si può eventualmente
procedere anche a una verifica esterna da parte di un soggetto terzo o di rappresentanze qualificate delle
categorie di stakeholder.
La pubblicazione e comunicazione del documento deve consentire di raggiungere il più possibile la platea degli
stakeholder. La presentazione del Bilancio sociale deve essere vissuta come un vero e proprio evento; inoltre
devono essere utilizzati gli strumenti e i canali di comunicazione più adeguati per ra
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LE FASI: feedback dagli stakeholder
La fase finale prevede la raccolta delle osservazioni degli stakeholder e coincide con il primo step di
un nuovo ciclo del processo di rendicontazione sociale, secondo la logica del miglioramento
continuo.
Le valutazioni degli stakeholder potranno essere sollecitate relativamente a due aspetti:
• l’efficacia del documento: se è in grado di rispondere alle esigenze informative degli
stakeholder;
• l’efficacia dell’azione dell’ente, ossia il merito dei contenuti del documento.
Anche in questa fase diversi sono gli strumenti che si possono utilizzare per raccogliere i giudizi degli
stakeholder: incontri pubblici, strumenti on line, indagini di soddisfazione. Lo strumento più
utilizzato consiste spesso in un questionario da allegare al Bilancio sociale.
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UN PRIMO APPROCCIO POSSIBILE
Costituzione del
gruppo di lavoro
Decisione
dell’Alta
Direzione
Feedback
dagli
stakeholder
Preparazione,
verifica e
pubblicazione
del report
Identificazione
degli
stakeholder
Il processo di
rendicontazione
sociale
Dialogo con gli
stakeholder
Determinazione
del sistema di
indicatori
Azioni di
miglioramento
Monitoraggio
della
performance
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CRITICITÀ E AMBITI DI MIGLIORAMENTO DEL PROCESSO DOPO I PRIMI
APPROCCI
•
coinvolgere maggiormente il gruppo di lavoro interno nel processo
•
approfondire e migliorare il dialogo con gli stakeholder (engagement)
•
rappresentare anche i risultati eventualmente negativi e individuare le relative azioni di
miglioramento
•
comunicare in maniera più efficace il Bilancio sociale
•
adottare una maggiore sistematicità del processo nel tempo, garantendo una cadenza
periodica del documento
•
realizzare un sistema di indicatori (KPI) condivisi con gli stakeholder
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POSSIBILI SENTIERI DI MIGLIORAMENTO DEL PROCESSO
DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER
Condivisione sistematica del
processo/documento
• Documento/processo
autoreferenziale
• Scarso coinvolgimento del
gruppo di lavoro e outsorcing
del processo alla consulenza
Partecipazione
attiva
Coinvolgimento
minimo
Dialogo circoscritto a
progetti/servizi specifici
Integrazione con gli
altri processi
COINVOLGIMENTO DEL GRUPPO
DI LAVORO INTERNO
Assenza di dialogo
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• Bilancio sociale realizzato in
funzione del punto di vista degli
stakeholder attraverso un
dialogo bidirezionale e
strutturato
• esiste un team inter-funzionale
coinvolto attivamente nel
processo di rendicontazione
sociale
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37
IL PROCESSO A REGIME
Costituzione del
gruppo di lavoro
Decisione
dell’Alta
Direzione
Feedback
dagli
stakeholder
Preparazione,
verifica e
pubblicazione
del report
Identificazione
degli
stakeholder
Il processo di
rendicontazione
sociale
Dialogo con gli
stakeholder
Determinazione
del sistema di
indicatori
Azioni di
miglioramento
Monitoraggio
della
performance
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RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
BILANCIO SOCIALE: I CONTENUTI
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39
BILANCIO SOCIALE: STRUTTURA MINIMA
Presentazione e identità aziendale
Risultanze economiche
Resoconto delle performance agli stakeholder
(parole, fatti, cifre)
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| Responsabilità sociale d’impresa
40
Il Bilancio sociale: schema metodologico
PREMESSA METODOLOGICA
PREMESSA
METODOLOGICA
PRESENTAZIONE E IDENTITÀ AZIENDALE
RISULTANZE ECONOMICHE
RESOCONTO DELLE
PERFORMANCE AGLI
STAKEHOLDER
RESPONSABILITÀ
ECONOMICA
RESPONSABILITÀ
SOCIALE
RESPONSABILITÀ
AMBIENTALE
ORIENTAMENTO PER LA FUTURA GESTIONE
VALIDAZIONE PROFESSIONALE
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| Responsabilità sociale d’impresa
41
CLASSIFICAZIONE DELLE METODOLOGIE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL
BILANCIO SOCIALE
FAMIGLIE DI
COMPORTAMENTO
AREA DI ORIGINE
CARATTERISTICHE
PRINCIPALI
Approccio contabile
Imprese profit oriented ed
economisti aziendali
Classificazione del valore
creato per categorie di
stakeholder
Approccio ambientale
Aziende ad alto rischio di
inquinamento e società di
consulenza
Enfasi sulla
rendicontazione
Approccio sociale
comunicativo
Grandi aziende, società di
consulenza, studiosi di
sociologia di impresa
Attenzione al linguaggio e
alla sensibilità degli
stakeholder
Approccio Cooperativistico
Cooperative e società di
consulenza dedicate
Enfasi sul processo e sul
piano dei conti
Approccio non profit
Mondo del non profit,
società di consulenza,
economisti di azienda
Enfasi sui lavori etici e
sulla matrice
attività/stakeholder
(L. Hinna, 2002)
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42
LE DUE CATEGORIE DI MODELLI APPLICATIVI
Modelli che si basano sul
documento
(compliance-based)
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Modelli che si basano sul
processo
(stakeholder-based)
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43
CARATTERISTICHE DEI MODELLI CHE SI BASANO SUL DOCUMENTO

Impostazione di tipo contabile, che si focalizza sulla definizione dei principi e dei procedimenti
strumentali a redigere il report finale

Convinzione che standardizzando le caratteristiche del documento si possa realizzare una
strategia di comunicazione diffusa, trasparente e confrontabile

Si trascurano elementi di tipo strategico e comunicativo oltre che contabili, quali il processo di
ascolto e dialogo con gli stakeholder

Non si considera il processo di interiorizzazione dei valori e non si capitalizza sui suggerimenti
di miglioramento che possono provenire dagli stakeholder
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44
VANTAGGI E SVANTAGGI DEI MODELLI CHE SI BASANO SUL DOCUMENTO
Vantaggi
Svantaggi

Sono veloci e semplici da adottare


Consentono il confronto sui
risultati ottenuti, grazie alla
standardizzazione del documento
Si corre il rischio che da un anno all’altro
cambino solo le cifre del Bilancio sociale,
proprio come nel bilancio di esercizio

Il documento assume rigidità, che si
trasforma in freddezza e mancanza di
motivazione

Esaurisce
la
rendicontazione
nella
realizzazione del report, perdendo di vista le
valenze organizzative interne
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45
DUE MODELLI DA ANALIZZARE
Esiste una pluralità di riferimenti metodologici, in continua evoluzione, basati su dottrina della
CSR e buone pratiche di rendicontazione sociale.
Di seguito, vengono approfonditi 2 di quelli più diffusi.

Principi di redazione statuiti dal GBS (Gruppo di studio per il Bilancio sociale, 1998)

GRI Reporting Framework (Global reporting initiative) – standard internazionale
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46
ANALISI COMPARATIVA GBS-GRI
Modello GRI
Modello GBS
Struttura
4 sezioni:
1. visione e strategia aziendale;
2. profilo aziendale;
3. struttura di governo e sistemi
di gestione;
4. indicatori di performance
3 sezioni:
1. identità aziendale;
2. produzione e riparto del valore
aggiunto;
3. relazione sociale
Obiettivo
principale
Misurare i risultati dell’azienda in
relazione al
sistema ambiente
in cui opera
Presentare un quadro complessivo
dell’azienda e dei
suoi risultati
economici e sociali
Elemento
caratterizzante
Indicatori di
performance:
sistemici;
trasversali;
economica;
sociale
Principi di redazione
da rispettare nella
formazione del
bilancio.
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1. GBS
Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del bilancio sociale (unificazione, confrontabilità).
Costituito nel 1998 e formato da gruppo interdisciplinare di professionisti, accademici, revisori, comunicatori,
commercialisti. Ha emanato nel 2001 uno standard di contenuto per l’elaborazione del bilancio sociale nelle
imprese; nel 2004 lo stesso modello con alcune varianti per la PA; nel 2007 il documento di ricerca n. 5 – Gli
indicatori di performance nella rendicontazione sociale
Assunto di partenza: individuare criteri che diano uniformità al Bilancio sociale.
I modelli di rendicontazione sociale negli ultimi anni sono stati oggetto di un’ampia riflessione che ha consentito
di individuare nuovi schemi di rappresentazione dei risultati raggiunti.
I principi e le indicazioni procedurali che il GBS ritiene essenziali per la redazione del Bilancio sociale sono in
parte desunti dall’esperienza e dalla dottrina e in parte messi a punto tramite il confronto con i modelli di
accountability accreditati a livello internazionale
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1. GBS: STRUTTURA E CONTENUTI
Modello GBS – Struttura e contenuti
IDENTITÀ AZIENDALE
Assetto istituzionale, Valori di riferimento, Missione, Strategie,
Politiche
VALORE AGGIUNTO
Produzione del valore aggiunto
Distribuzione del valore aggiunto
RELAZIONE SOCIALE
Indagini e politiche,
informazioni, benchmarking
Soci, Clienti, Personale,
Investitori, Finanziatori, PA,…
GIUDIZI E OPINIONI DEGLI STAKEHOLDER
Focus group, indagini di clima, customer satisfaction
COMMENTI E DICHIARAZIONI DELL’AZIENDA
Valutazioni complessive
Commenti alle opinioni degli stakeholder …
MIGLIORAMENTI DEL BILANCIO SOCIALE
Miglioramenti futuri
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1. IL BILANCIO SOCIALE SECONDO IL GBS
Documento autonomo: informazioni qualitative e quantitative
sugli effetti dell’attività aziendale.
Redatto periodicamente: alla fine di ogni esercizio
Consuntivo: linee programmatiche per il futuro e confronto tra
risultati raggiunti e obiettivi
Pubblico: rivolto agli interlocutori sociali
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1. IL BILANCIO SOCIALE SECONDO IL GBS
Obiettivi:
1.
2.
Fornire agli stakeholder un quadro complessivo delle performance aziendali, aprendo un processo
interattivo di comunicazione sociale
Fornire informazioni sulla qualità dell’attività aziendale per migliorare, anche sotto il profilo etico-sociale,
le conoscenze degli stakeholder
Ciò significa…
Dare conto dell’identità e del sistema di valori di riferimento assunti
dall’azienda e della loro declinazione nelle scelte imprenditoriali, nei
comportamenti gestionali, nei loro risultati ed effetti;
 Esporre gli obiettivi di miglioramento che l’azienda si impegna a perseguire
 Fornire indicazioni sulle interazioni fra l’azienda e l’ambiente nel quale
essa opera
 Rappresentare il valore aggiunto e la sua ripartizione
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1. PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE SECONDO IL GBS
Responsabilità
Identificazione
Trasparenza
Coerenza
Neutralità
Competenza di
periodo
Comparabilità
Chiarezza
Periodicità
Utilità
Significatività
Verificabilità
Inclusione
Prudenza
Omogeneità
Attendibilità
Autonomia delle terze parti
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
1. Identità aziendale
-
-
-
Assetto
istituzionale:
proprietà,
evoluzione
della
governance, la storia, la dimensione, la collocazione sul
mercato, l’assetto organizzativo
* Valori di riferimento: orientamenti valoriali, principi etici,
codici deontologici
* *Missione: finalità in campo economico e sociale
Strategie: obiettivi di medio-lungo periodo
Politiche: obiettivi a breve, scelte di intervento nella
gestione delle risorse
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
** MISSIONE (Viviani, 1999)
1. PREMESSA: presentazione equilibrata dei principali caratteri dell’organizzazione;
2. INTERESSE PREVALENTE O COSTITUTIVO: ragione essenziale per cui l’organizzazione esiste;
3. “STILE” O MODALITA’: modalità tipica con cui si esprime un’organizzazione;
4. MERCATO-IMPRESA: finalità politico-sociali generali; come l’organizzazione si concepisce nel mercato;
eccellenze;
5. AMBIENTE: (fisico e sociale) impegni che intende assumere verso i Pubblici con cui realizza gli scambi;
6. OPZIONE FINALE: quid irrepetibile che l’impresa possiede e vuole manifestare.
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
** MISSIONE (Viviani, 1999)
Missione di ACOSEA: Consorzio tra Comuni (FE) per distribuzione
Acqua potabile, gestione sistemi fognari, depurazione
Produrre e distribuire acqua da bere; eliminazione/riutilizzo acque usate
Realizzare il servizio in riferimento ai bisogni specifici degli utenti e ricercando la loro collaborazione.
Concorrere all’educazione dei cittadini nell’uso delle risorse idriche. Garantire agli utenti. Diritto di
accesso alle informazioni (semplicità procedure e di linguaggio).
Sviluppare le capacità professionali e propositive dei dipendenti (rendendoli partecipi e autonomi).
Garantire la massima efficienza imprenditoriale e la remunerazione del capitale investito. Impiegare i
capitali nella ricerca, innovazione, a vantaggio di utenti ed Enti consorziati.
Essere il partner dei cittadini, delle imprese, della comunità sociale per la soluzione di problemi di uso delle
acque. Ricerca di collaborazione delle altre organizzazioni attive.
Dotare il territorio di una rete completa, efficiente, sicura, controllabile per il ciclo dell’acqua. Essere un
soggetto sociale e imprenditoriale attivo per lo sviluppo di benessere e salute dei cittadini.
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I SISTEMI INFORMATIVI COMPLEMENTARI AL BILANCIO D’ESERCIZIO
2. Relazione sociale
Riferisce su ciò che:
- l’azienda si proponeva di conseguire ed ha realizzato
- i destinatari ritengono di aver ricevuto.
Sezione generale in cui si indicano:
Sezione particolare in cui per ogni stakeholder
si definiscono:
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Obiettivi
Norme di Comportamento
Stakeholders
Criteri
Politiche, Valori
Risultati
Processi di rilevazione
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
2. Relazione sociale
Elementi essenziali:
identificazione degli impegni
assunti, degli obiettivi, delle norme
di comportamento
identificazione degli stakeholder
esplicitazione delle politiche
relative ad ogni categoria di
stakeholder, dei risultati attesi, e
della coerenza ai valori dichiarati
processo di formazione del
bilancio sociale
Oltre ai risultati economici l’impresa produce per gli stakeholder altre utilità che vengono identificate e
descritte attraverso una SERIE ORDINATA DI INFORMAZIONI:
RESOCONTI
NARRATIVI
MISURAZIONI E
COMPARAZIONI
QUADRI
DESCRITTIVI
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TESTIMONIANZE
E PARERI
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
PRINCIPALI ASSUNTI PER CATEGORIA DI STAKEHOLDER
Contenuti comuni alle relazioni con tutti gli stakeholder
Linee politiche e
risultati attesi
coerenti ai valori
di riferimento e
alla missione
Contenzioso e
litigiosità
Processo di
rilevazione:
aspettative
legittime e grado
di soddisfazione
Informazione e
comunicazione
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
PRINCIPALI ASSUNTI PER CATEGORIA DI STAKEHOLDER: Personale
composizione del personale
consistenza per età, sesso, livello d’istruzione, qualifica, funzione, anzianità, proven.territoriale, nazionalità, tipologia
contrattuale
organizzazione del lavoro
turnover
attività sociali
politica delle assunzioni
politiche di pari opportunità
formazione e valorizzazione
sistema di remunerazione ed incentivazione
attività sanitaria e sicurezza sul lavoro
relazioni industriali
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
PRINCIPALI ASSUNTI PER CATEGORIA DI STAKEHOLDER: Soci e Finanziatori
Soci
ripartizione % del capitale tra soci
agevolazioni riservate ai soci
remunerazione del capitale investito
partecipazione dei soci al governo dell’azienda e tutela delle minoranze
investor relations
Finanziatori
composizione, tipologia e caratteristiche di finanziatori e finanziamenti
rapporti con istituti di credito
investor relations
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
PRINCIPALI ASSUNTI PER CATEGORIA DI STAKEHOLDER: Clienti e Fornitori
Clienti/Utenti
analisi della clientela e dei mercati serviti
sistemi di qualità
valutazione della soddisfazione dei clienti
condizioni negoziali
Fornitori
caratteristiche ed analisi dei fornitori
sistemi di qualità
condizioni negoziali
ricaduta sul territorio
rispetto degli standard omogenei nella catena di fornitura
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Il bilancio sociale secondo il GBS: struttura del documento e contenuti
GIUDIZI E OPINIONI DEGLI STAKEHOLDER
Coinvolgimento graduale almeno dei pubblici ritenuti fondamentali
Non esistono criteri predefiniti, ma i criteri devono essere esposti
Gli Stakeholder sono consultati direttamente o tramite campionamenti o tramite
rappresentazione (occorre specificare il criterio)
La voce degli stakeholder riguarda sia assunti valoriali che esiti gestionali che performance
sociali
COMMENTI, DICHIARAZIONI, GIUDIZI
Possono essere illustrati in modo differenti ma va chiarita la responsabilità dell’impresa circa gli esiti
e il giudizio su di essi
OBIETTIVI PER L’ESERCIZIO SUCCESSIVO
L’azienda deve valutare la relazione tra:
Esiti descritti
Enunciati valoriali di partenza
Opinioni degli stakeholder
MIGLIORAMENTO DEL BILANCIO SOCIALE
L’impresa deve chiarire come aumentare:
Completezza
Trasparenza
Inclusione Proattività
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2.GRI – Sustainaibility Reporting (bilancio di sostenibilità)
GRI – GLOBAL REPORTING INITIATIVE
Standard di contenuto creato nel 1997 a Boston nell’ambito di istituzioni europee, ONG e coalizioni
imprenditoriali per definire linee guida di rendicontazione delle performance economiche, sociali,
ambientali in ambito internazionale.
È emanazione del CERES (The Coalition for Environmentally Responsible Economies) che, su richiesta
dell’UNEP (United Nations Environment Program – Organismo costitutivo interno all’ONU).
Standard revisionato nel 2002: Global Reporting Initiative, diffusa attraverso le Sustainability Reporting
Guidelines 2002); Terza versione nel 2006.
Il Global Reporting Framework: modello universalmente accettato per il reporting della performance economica,
ambientale e sociale di un’organizzazione.
Tende ad utilizzare come strumento di rendicontazione un unico documento di bilancio, che raccoglie i risultati
complessivi (economico-finanziari, ambientali e sociali) conseguiti dall’impresa, in un’ottica di triple bottom line.
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2.GRI – PRINCIPI DI DEFINIZIONE DEL CONTENUTO DEL REPORT
Materialità: le informazioni devono riferirsi ad argomenti e indicatori che riflettono gli impatti significativi
economici, ambientali e sociali o che potrebbero influenzare le decisioni e le valutazioni degli stakeholder
Inclusività degli stakeholder: l’organizzazione deve identificare i propri stakeholder e rispondere in che modo ha
risposto alle loro ragionevoli aspettative/interessi
Contesto di sostenibilità: il report deve illustrare la performance dell’organizzazione con riferimento al più ampio
tema della sostenibilità
Completezza: gli argomenti e gli indicatori devono riflettere gli impatti economici, ambientali e sociali significativi
e permetter agli stakeholder di valutare la performance dell’organizzazione nel periodo di rendicontazIone
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2.GRI – PRINCIPI DI GARANZIA DELLA QUALITÀ DEL REPORT
EQUILIBRIO: il report deve riflettere gli aspetti negativi e positiva della perfomance (valutazione ragionata)
COMPARABILITÀ: analisi comparativa nel tempo e rispetto ad altre organizzazioni
ACCURATEZZA: informazioni accurate e dettagliate
TEMPESTIVITÀ: cadenza regolare
CHIAREZZA: informazioni presentate in modo comprensibile e accessibile
AFFIDABILITÀ: le informazioni e i processi utilizzati per redigere il report devono potere essere oggetto di esame
PERIMETRO DEL REPORT
Occorre stabilire le entità (ad esempio, controllate, joint venture) per le quali è necessario includere la
performance nel report, a valle e a monte. Occorre incledere le entità che generano impatti significativi effettitivi e
potenziali sulla sostenibilità (controllo; influenza dominante)
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2.GRI – SUSTAINAIBILITY REPORTING (BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ)
INFORMATIVA STANDARD
report di sostenibilità focalizzato
CONTENUTO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Strategia e analisi (descrizione strategica del rapporto dell’organizzazione con la sostenibilità)
Profilo dell’organizzazione
Parametri del report (periodo di rendicontazione, contenuto del report)
Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder
Modalità di gestione (informativa per categoria)
Indicatori Core di performance
Eventuali Indicatori Additional inclusi nel report
Eventuali indicatori Supplementari di settore inclusi nel report
RISULTATI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
OUTPUT
Economici
Ambientali
Pratiche e condizioni di lavoro adeguate
Diritti umani
Società
responsabilità di prodotto
1. Profilo
2. Modalità di gestione
3. Indicatori di performance
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2.GRI – SUSTAINAIBILITY REPORTING (BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ)
aspetto
Indicatori di
performance
economica
EC1-EC9
Indicatori di performance
ambientale
EN1-EN30
Indicatori di performance sociale
Performance economica
Materie prime
Energia
Acqua
Biodiversità
Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate: LA1-LA14
Occupazione Relazioni industriali
Salute e sicurezza
Formazione e istruzione
Diversità e pari opportunità
Presenza sul mercato
Emissioni, scarichi, rifiuti
Prodotti e servizi
Conformità (compliance)
Diritti Umani HR1-HR9
Trasporti
generale
Società S01-S08
-Collettività
-Corruzione
-Contributi politici (approccio verso PA)
-Comportamenti anti-collusivi
-Conformità (compliance)
Impatti economici
indiretti
-Pratiche di investimento e approvvigionamento
-Non discriminazione
-Libertà di associazione e contrattazione collettiva
-Lavoro minorile
-Lavoro forzato
-Pratiche di sicurezza
-Diritti delle popolazioni indigene
Responsabilità di prodotto PR1-PR9
-Salute e Sicurezza dei consumatori
-Etichettatura di prodotti/servizi (labelling)
-Marketing e communication
-Rispetto della privacy
-Conformità (compliance)
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PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
RENDICONTAZIONE SOCIALE
NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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RENDICONTAZIONE SOCIALE COME PUNTO DI ARRIVO DI UN PERCORSO DI
CAMBIAMENTO NELLA PA
Processo di
orientamento al servizio
Processo di riforma
istituzionale
Processo di sviluppo di
managerialità
RENDICONTAZIONE
SOCIALE
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PECULIARITÀ DEL BILANCIO SOCIALE NELLA PA
Con il Bilancio sociale le organizzazioni pubbliche si dotano di uno strumento per descrivere in maniera chiara
le attività realizzate, consentendo ai portatori d’interesse di comparare le proprie attese con gli esiti dell’azione
amministrativa (il Bilancio di mandato realizza una funzione analoga, in una prospettiva pluriennale
corrispondente alla durata degli organi politici).
Riferimenti:

Direttiva del 2006 sulla rendicontazione sociale nella PA

Manuale “Rendere conto ai cittadini” di CantieriPA
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CATENA DI SENSO DEL BILANCIO SOCIALE
La rendicontazione sociale permette di ricostruire la catena di senso dell’azione nei confronti dei
portatori di interesse (stakeholder).
Missione e
visione
Programmi,
strategie,
obiettivi
Risorse allocate
Interventi
realizzati
Risultati ottenuti
Effetti prodotti
Stakeholder
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BILANCIO SOCIALE NELLE PA: PECULIARITÀ
OPERAZIONE DI TRASPARENZA
Rende chiare e intelleggibili le attività e i risultati attraverso
un confronto con gli impegni assunti verso gli stakeholder
(“casa di vetro” per le PA)
RISPOSTA AL DEFICIT DEI SISTEMI
PUBBLICI DI RENDICONTAZIONE
Fornisce informazioni secondo modalità che non sono
evidenti nei tradizionali documenti contabili e
programmatici
GESTIONE DEL CONSENSO E
LEGITTIMAZIONE DEL PROPRIO RUOLO
SOCIALE
Consente di riaffermare la propria identità e di dare conto
dei risultati ottenuti attraverso la gestione delle risorse
pubbliche
CONTRIBUTO AL PROCESSO DI
CAMBIAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
Rientra nel c.d. “outcome oriented public management”,
ovvero gestione della cosa pubblica orientata ai risultati
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INTEGRAZIONE DEGLI STRUMENTI DI REPORTING TRADIZIONALI
Il Bilancio sociale è una risposta al deficit dei sistemi di rendicontazione pubblici…






… deficit di trasparenza dell’azione e dei risultati dell’amministrazione
… deficit di esplicitazione della missione, delle politiche e delle strategie
… deficit di misurazione dei risultati
… deficit di comunicazione
… deficit di governance ai diversi livelli istituzionali
… deficit di legittimazione e di fiducia
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2 APPROCCI ALTERNATIVI

Fare un’operazione di mera comunicazione
il Bilancio sociale è un documento aggiuntivo

Renderlo un’occasione per ripensare il proprio modus operandi
il Bilancio sociale è uno strumento per valutare i risultati
dell’organizzazione e tarare la programmazione futura
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ACCOUNTABILITY E RENDICONTAZIONE SOCIALE
Siamo nel campo dell’accountability, ossia in un contesto nel quale le amministrazioni
ritengono di dare volontariamente conto del proprio operato in termini di responsabilità ed
efficacia agli occhi della società.
Con il Bilancio sociale è possibile:
• una rilettura del sistema di relazioni nel quale l’amministrazione pubblica opera;
• una valutazione condivisa e trasparente del ruolo dell’amministrazione e dell’impatto
delle sue azioni sul sistema sociale.
Con Direttiva del 17 febbraio 2006 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
della funzione pubblica sono state emanate le Linee guida sulla rendicontazione sociale nelle
amministrazioni pubbliche. Nella premessa si legge: “Nel quadro degli indirizzi di
modernizzazione delle amministrazioni pubbliche, particolare rilevanza assume ormai da anni
l’adozione di iniziative e strumenti di trasparenza, relazione, comunicazione e informazione
volti a costruire un rapporto aperto e proficuo con cittadini e utenti”.
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REQUISITI DELLA RENDICONTAZIONE SOCIALE NELLA PA
Il processo di rendicontazione sociale consente di ricostruire la catena di senso che lega gli
impegni e le politiche adottate da un ente con le azioni realizzate e gli effetti prodotti.
Il Bilancio sociale non è una delle tante pubblicazioni di cui un Ente può dotarsi, bensì un
documento risultante di un processo che prevede i seguenti requisiti:
• volontarietà;
• resa del conto di impegni, risultati ed effetti;
• dialogo con i portatori d’interesse.
Fonte: Rendere conto ai cittadini, CantieriPA
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ALLINEAMENTO TRA IDENTITÀ E IMMAGINE PERCEPITA
Il principale vantaggio conseguibile con il Bilancio sociale consiste nella possibilità di allineare
l’identità dell’Ente (ciò che vuole essere e fare) con l’immagine che ne viene percepita
dall’esterno.
Il Bilancio sociale è uno strumento utile per il posizionamento strategico dell’Ente.
Fonte: Rendere conto ai cittadini, CantieriPA
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LA FUNZIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA…
 Cambiare la prospettiva con cui guardare al proprio lavoro
 Acquisire una visione complessiva e una maggiore consapevolezza
delle attività del
proprio ente
 Sentirsi protagonisti del processo
 Partecipare a gruppi di lavoro intersettoriali
 Chiarire il ruolo dell’amministrazione rispetto alla politica
 Partecipare sin dalla fase di programmazione degli interventi
 Partecipare attivamente alle iniziative di comunicazione all’esterno
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…E ALCUNE “BUONE PRASSI” PER LA COMUNICAZIONE ESTERNA
 Privilegiare
gli strumenti di comunicazione più leggeri, flessibili, relazionali
(eventi, relazioni pubbliche)
 Non
ricorrere ad un unico strumento di comunicazione ma attivare un mix di
strumenti e canali (manifesti, annunci stampa, spot televisivi locali , internet,
opuscoli)
 Far
coincidere i tempi della presentazione del Bilancio sociale con quelli del
bilancio d’esercizio
 Ricordarsi
che il documento di rendicontazione sociale ha due facce: è
strumento da comunicare alla collettività ma, al tempo stesso, è strumento di
comunicazione, cioè leva che deve attivare a sua volta ulteriori processi di
comunicazione
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BILANCIO SOCIALE E CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
 Prevedere una regolare periodicità
 Dare più importanza al processo che non allo strumento
 Collegare il bilancio sociale ad azioni formative e a
interventi di sviluppo
organizzativo e delle competenze
 Raccordare
il Bilancio sociale al processo di programmazione e agli altri
processi gestionali
 Raccordare il bilancio sociale al processo di pianificazione e controllo strategico
 Collegare il bilancio sociale a strumenti di valutazione della qualità dei servizi
 Collegare il bilancio sociale alla valutazione delle politiche pubbliche
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LA DIRETTIVA DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
La Direttiva del 17 febbraio 2006 del Dipartimento della funzione pubblica contiene le linee guida sulla
rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche.
Occorre sottolineare preliminarmente il contenuto non cogente della direttiva, poiché si tratta di
raccomandazioni e non di una norma. Nella premessa della direttiva ci si riferisce al bilancio sociale come a uno
strumento volontario che ogni amministrazione può adottare nell’ambito della propria autonomia statutaria e
organizzativa. La direttiva viene, dunque, emanata per dettare dei principi generali nei confronti delle pubbliche
amministrazioni per la realizzazione del bilancio sociale.
La direttiva non aggiunge particolari novità ma contribuisce a sistematizzare gli orientamenti emersi negli ultimi
anni riguardo al bilancio sociale, ovvero:
• gli elementi che lo caratterizzano sono la volontarietà, la resa del conto degli impegni, dei risultati e degli
effetti sociali prodotti, la costruzione di un dialogo con i portatori d’interesse;
• rappresenta il principale strumento della rendicontazione sociale;
• elemento fondamentale è il processo che porta alla sua realizzazione.
Le linee guida si articolano in tre parti:
• finalità e caratteristiche del bilancio sociale;
• contenuti del bilancio sociale;
• realizzazione del bilancio sociale.
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LA DIRETTIVA: FINALITÀ E CARATTERISTICHE DEL BILANCIO SOCIALE
ARGOMENTO
PRINCIPALI CONTENUTI
Definizione:
Il Bilancio sociale è l'esito di un processo con il quale l'amministrazione rende conto delle scelte, delle
attività, dei risultati e dell'impiego di risorse in un determinato periodo, in modo da consentire agli
interlocutori di formulare un proprio giudizio su come interpreta la sua missione istituzionale e il suo
mandato.
Periodicità:
Va realizzato con cadenza periodica, preferibilmente annuale, soprattutto per consentire la confrontabilità delle
informazioni tra i vari esercizi e innescare meccanismi di miglioramento.
Oggetto:
Destinatari:
Gli interventi posti in essere dall'amministrazione nell'esercizio delle sue funzioni
Tutti i soggetti (pubblici e privati) che rappresentano degli interlocutori per l'amministrazione o sono comunque
interessati alla sua azione  stakeholder
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LA DIRETTIVA: CONTENUTI DEL BILANCIO SOCIALE
ARGOMENTO
PRINCIPALI CONTENUTI
Valori di
riferimento, visione
e programma:
Il Bilancio sociale deve:
• rendere conto del modo in cui l’amministrazione interpreta la propria missione istituzionale, esplicitandone
i valori di riferimento, la visione e le priorità di intervento in relazione al contesto in cui opera;
• chiarire gli ambiti di competenza dell’amministrazione, descrivendo il suo assetto istituzionale e
organizzativo e tenendo conto non solo dell’articolazione interna ma anche della rete dei soggetti collegati
Politiche e servizi
resi
Le politiche e i servizi resi vanno descritti in modo da:
• evidenziare il collegamento tra obiettivi dichiarati e risultati conseguiti;
• articolare i contenuti per aree di rendicontazione significative dal punto di vista degli stakeholder e coerenti
con i programmi e le attività dell’amministrazione;
• comprendere anche le attività realizzate non direttamente ma attraverso partner esterni.
Risorse disponibili
e utilizzate
Il bilancio sociale deve rendere conto della gestione delle risorse a disposizione dell’amministrazione, fornendo
informazioni chiare riguardo a:
• le grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie più significative;
• la dotazione e le caratteristiche del personale, nonché gli interventi per la sua valorizzazione;
• gli interventi di razionalizzazione e innovazione organizzativa;
• l’utilizzo di strumenti tecnologici per la gestione dei processi e dei servizi;
• le partecipazioni a iniziative di concertazione con altri soggetti pubblici e privati.
Presentazione del
documento e nota
metodologica
Oltre a una presentazione che riporti le finalità e i contenuti del documento, il bilancio sociale deve contenere
una nota metodologica che descrive il processo di rendicontazione seguito.
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LA DIRETTIVA: REALIZZAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
ARGOMENTO
Definizione del
sistema di
rendicontazione
PRINCIPALI CONTENUTI
• Analisi dei documenti prodotti dall’ente (istituzionali, contabili, programmatici, rapporti di gestione, documenti
interni, etc.)
• Il sistema di rendicontazione deve essere tale da consentire agli stakeholder di formarsi un giudizio sull’operato
dell’amministrazione e da rispecchiare l’articolazione del documento (V. “contenuti del bilancio sociale”)
Rilevazione delle
informazioni
Le informazioni da produrre sono sia di tipo qualitativo che quantitativo e possono derivare da strutture interne
all’amministrazione o essere fornite da soggetti esterni. Devono inoltre consentire la comparabilità dei dati sia a
livello cronologico che nei confronti di altre amministrazioni, qualora opportuno.
Redazione e
approvazione del
documento
La redazione e la realizzazione editoriale devono essere pensate in funzione dei destinatari e rispondere a criteri
di chiarezza, adoperando un linguaggio semplice ed evitando i tecnicismi.
Prima della diffusione, il bilancio sociale deve essere condiviso e approvato dall’organo di governo
dell’amministrazione.
Comunicazione del
documento
Il piano di comunicazione relativo al bilancio sociale deve definire il target degli interlocutori, gli strumenti da
adottare e le modalità di valutazione dei risultati.
Il documento deve essere messo a disposizione attraverso diversi canali (invio diretto, possibilità di scaricarlo dal
sito internet, convegni, eventi, conferenze stampa, etc.) e deve stimolare la valutazione da parte degli
stakeholder sull’efficacia del bilancio sociale e dell’azione dell’amministrazione in esso descritta.
Il fine ultimo è il consolidamento del dialogo permanente con gli stakeholder.
Coinvolgimento
della struttura
interna
La realizzazione del bilancio sociale presuppone la partecipazione della struttura interna e degli organi di
governo. Questo richiede la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato, in cui siano coinvolti anche i soggetti
esterni cointeressati a specifiche aree di rendicontazione.
Raccordo con il
sistema di P&C
A regime, il processo di rendicontazione sociale deve integrarsi con quello di programmazione e controllo,
contribuendo al suo miglioramento.
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RECENTI EVOLUZIONI: IL D.LGS. 150/2009 (cd Decreto Brunetta)
I 3 pilastri della riforma:
performance intesa come capacità di ottenere risultati per i propri utenti e portatori
d’interesse mediante l’utilizzo delle risorse a disposizione
merito e premialità intesi come valorizzazione dell’apporto dato dalle persone e dalle
articolazioni organizzative dell’ente al raggiungimento dei suoi risultati e obiettivi
trasparenza intesa come piena accessibilità delle
l’organizzazione da parte degli utenti e degli stakeholder
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informazioni
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riguardanti
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GLI ELEMENTI DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE
In base al Decreto (artt. 4-10) l’adozione del Ciclo di gestione della performance richiede alle
amministrazioni pubbliche di:
> dotarsi di sistemi di pianificazione e programmazione, sia strategica che operativa, con cui
definire puntualmente obiettivi, risultati attesi e relativi indicatori;
> utilizzare tali sistemi come premessa per le successive fasi di misurazione e valutazione delle
performance dell’organizzazione nel suo complesso e a livello individuale;
> comunicare e rendicontare i risultati rilevati all’interno e all’esterno.
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LE FASI DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE
Pianificazione
strategica
Programmazione
operativa
Misurazione e
valutazione della
performance
Valutazione della
performance
individuale e
gestione delle
risorse umane
Rendicontazione e
trasparenza
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I PRINCIPALI OUTPUT DEL CICLO
> Piano della performance = documento programmatico che illustra gli indirizzi strategici e
operativi dell’ente
> Ha un orizzonte temporale triennale. Da predisporre ogni anno (a scorrimento) entro il 31 gennaio
> Relazione sulla performance = evidenzia a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i
risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e alle risorse
> Da predisporre ogni anno entro il 30 giugno
> Sistema di misurazione e valutazione della performance = descrive le metodologie e i processi
attraverso cui l’ente è in grado di misurare e valutare le performance organizzative e individuali
> Viene definito una tantum e rimane valido fino al momento in cui si rende necessaria una sua modifica
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RIFLESSIONE SUL PERFORMANCE MANAGEMENT
Un fenomeno che non viene misurato non viene gestito.
Una puntuale attività di monitoraggio degli obiettivi, delle attività e dei risultati consente di
individuare tempestivamente eventuali criticità e di predisporre conseguentemente le azioni
correttive.
Al di là degli adempimenti previsti, l’attuazione della riforma può dunque essere un’occasione di
sviluppo e miglioramento delle amministrazioni.
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