Rassegna Stampa
Mercoledì 25 marzo 2015
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
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Rassegna del 25 marzo 2015
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Altoadige
42
A martinelli il premio panchina doc triveneto
1
Bresciaoggi
45
Mazzei e boriva da applausi e festa active sport camozzi
Corriere Del
Mezzogiorno (na)
Corriere Dell'umbria
19
Atleti napoletani ai mondiali in uzbekistan
3
36
Artuso agli europei master con lassociazione skeep nel cuore e nellanima
4
Corriere Di Verona
5
Candidarsi con il pd sara simeoni tentata gli atleti tifano per lei la persona giusta
Gazzetta Di Modena
60
certificazione etica nello sport per linvicta skate
6
Il Gazzettino Di Belluno 14
De pellegrin alfiere dellintegrazione
7
Il Gazzettino Di Padova 27
Sportello informativo dedicato allattivit sportiva per disabili
8
Il Gazzettino Di Treviso 17
Sport e solidariet con galimberti
9
Il Gazzettino Venezia
31
La panchina doc a nicolato
10
Il Giornale Di Brescia
36
Vela cattaneo quarto nella prima regata di coppa italia finn
S.pell.
11
Il Tempo
29
Il santa lucia vuole tutto
Andrea Barcariol
12
L'eco Di Bergamo
54
Mazzei e lauro doro ai tricolori di cividino bergamo due argenti
M.c.
14
L'eco Di Bergamo
52
Caironi che abbuffata tre medaglie doro e due record italiani
Lp.
15
L'eco Di Bergamo
39
Balla e dipinge senza braccia simona si racconta a parre
Sonia Piccinali
16
Alessandro Maffessoli
M. S.
2
5
La Gazzetta Dello Sport 23
Hamilton jr correr nel turismo inglese
17
La Gazzetta Dello Sport 39
Roma
La Nazione
11
Santa lucia hai papi lattaccante-tuttofare
18
Quando nasce la farfalla
19
La Nazione
11
Paralimpiadi libert divertimento e passione per lo sport
20
La Nazione
11
La forza che viene dal coraggio
21
La Nazione (umbria)
25
Lago di piediluco la candidatura per le olimpiadi
22
La Nazione Lucca
18
Luned alla sede inail un incontro con il cip
23
La Nuova Ferrara
52
Ce la possiamo fare le riprese sono terminate
24
La Stampa (biella)
47
La phb protagonista ai campionati italiani
25
La Voce Di Rovigo
30
Che attesa per la solidariet corre a crespino grande iniziativa benefica
26
Qs
11
proseguire il lavoro iniziato nel 2012 per riportare in fise etica e serenit
27
Tele Sette
126,
Al karaoke fior fiorello
28
A Martinelli il premio "Panchina Doc Triveneto"
Al nostro collaboratore è andato il prestigioso riconoscimento vinto in passato da Pizzul e Beccantini
Carlo Martinelli (primo a sinistra) con gli altri premiati del "Panchina Doc"
» VENEZIA
Dopo Bruno Pizzul e Roberto
Beccantini quest'anno è toccato al nostro collaboratore
Carlo Martinelli vincere il premio
giornalistico
del
"Panchina Doc Triveneto".
Nella prestigiosa cornice della quattrocentesca villa Cà Za-
ne Martin di Sambruson di
Dolo (Venezia), infatti, si è
svolta la sesta edizione
dell'evento. Di assoluto rilievo i personaggi dello sport
premiati dalla giuria, composta da imprenditori, appassionati di sport e giornalisti con
la collaborazione della rivista
Business Shoes. Fin dalla sua
costituzione, il premio Panchina Doc del Triveneto è motivato da una finalità benefica
e i fondi raccolti durante la serata di premiazione attraverso la vendita di maglie, palloni e gadget firmati dai campioni dello sport che sostengono
l'iniziativa, sono interamente
devoluti all'Associazione Team For Children Onlus presieduta da Chiara Azzena Girello, intervenuta nel corso della
serata. Presente da alcuni anni, Team For Children Onlus.
Il premio Panchina Doc è andato a Paolo Nicolato (Campione d'Italia Primavera con
il Chievo, primo posto al Beppe Viola di Arco). Il premio
Panchina Doc per la scherma
se l'è aggiudicato Beatrice Vio
(Campione del mondo paralimpico di scherma), Miguel
Martinez Mendez ha vinto
quello per il basket (uno scudetto, due coppe Italia e due
Supercoppe alla guida della
Famila Wuber Schio femmini-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
le), Sara Cardin quello per il
karaté (Campione mondiale
seniores), Daniel Niero nel
pattinaggio (Campione
del
mondo pattinaggio 1 Ornila
metri e maratona), Giulia
Compagno nel Kick Boxing
(Campione del mondo kicklight). Negli anni scorsi i premi
Panchina Doc sono andati,
tra gli altri, a Andrea Mandorlini (Hellas Verona), Domenico Di Carlo (Chievo Verona),
Albertino Bigon, Dino Baggio,
Luciano Faveto, Nevio Scala,
Dorina Vaccaroni, Andrea
Lucchetta e Rachele Campagna. ,
Al nostro Carlo Martinelli,
come detto è andato il premio
giornalistico per le sue rubriche pubblicate anche sul
Trentino e sull'A/ro Adige che
spaziano tra sport e letteratura e per i due libri pubblicati
dai titoli "Storie di pallone e
bicicletta" e "Campo per destinazione".
Pag. 1
TENNIS IN CARROZZINA. Successo nel singolo e nel doppio al Tennis Club Mongodi di Cividino
Mazzei e Boriva da applausi
E festa Arti ve Sport Camozzi
presidente Colombo: «Siamo fieri di questo doppio titolo nazionale»
pletamente la situazione conquistando il titolo del singolare. Una gioia immensa che fa
seguito a quella collezionata
nel doppio a fianco di Ivano
Boriva: il 7-5, 6-3 rifilato alla
coppia formata da Verzeroli e
Casillo consente ai colori bresciani di continuare a svettare
nel cielo bergamasco.
Grande soddisfazione per
Ivano Boriva e Fabian Mazzei festeggiano il titolo nel doppio
Alessandro Maf fessoli
Sfumature bresciane in terra
bergamasca. I titoli nazionali
del tennis in carrozzina raccontano del dominio dell'Active Sport Camozzi, società portata in trionfo dal bolognese
Fabian Mazzei e dal bresciano
Ivano Boriva al termine delle
finali disputate nel fine settimana al Tennis Club Mongodi
di Cividino.
Il protagonista è Mazzei,
43enne emiliano di origine
ma bresciano di adozione: l'uomo copertina grazie ad una serie infinita di successi che dal
1999 ad oggi hanno portato
nella sua bacheca ben 54 titoli
nazionali. Nell'arco di una
manciata di ore Mazzei si impone nel singolare e nel dop-
pio, in coppia con l'amico Ivano Boriva. In attesa di centrare la qualificazione per la sua
quinta Paralimpiade consecutiva.
PARTICOLARMENTE combattu-
ta la finale del singolare, vinta
da Mazzei in rimonta al termine di tre set contro Ivan Tratter, bolzanino di 23 anni già visto all'opera nello scorso mese
di settembre a Brescia in occasione del «Camozzi Italian
Open» e che in semifinale aveva eliminato con un doppio
6-4 il favorito Ivan Lion.
L'altoatesino si dimostra un
osso duro soprattutto nel primo set, vinto per 6-4, salvo poi
cedere di fronte alla forza e all'esperienza di Mazzei, che coi
netti 6-1 e 6-2 capovolge com-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
questo doppio trionfo a tinte
biancazzurre è espressa da
Marco Colombo, presidente
di Active Sport: «Difficile fare
meglio di così. Siamo orgogliosi e felici per questo doppio titolo. Adesso ci concentriamo
sul torneo internazionale in
programma a maggio».
A fare da cornice al grande
trionfo griffato Active Sport
anche l'omaggio del vice sindaco di Castelli Calepio, Emanuele Rossi, a Mattia Berzi, tesserato Active Sport e definito come «valido supporto per l'allenamento degli atleti».
IN CAMPO FEMMINILE la vitto-
ria va a Marianna Lauro, dominatrice del tennis in carrozzina colorato di rosa e prossima
a sua volta a strappare un pass
qualificazione per i Giochi di
Rio de Janeiro 2016. In finale
la sassarese di Ploaghe si sbarazza di Stefania Galletti (6-4,
6-2) dopo aver vinto con la rivale piemontese il titolo di
doppio contro la coppia formata da Bertola e Morotti. •
Pag. 2
Scherma
Atleti napoletani
ai mondiali
in Uzbekistan
Giovani schermidori
napoletani nel mondo. Sono
partite le convocazioni perla
squadra azzurra ai
Campionati del Mondo
Cadetti e Giovani 2015,
previste a Tashkent, in
Uzbekistan, dall'i al 9 aprile
prossimi. Saranno 44 gli
atleti azzurri che
gareggeranno per i Mondiali
di categoria che si
svolgeranno presso il Sahovat
Sport Service della capitale
uzbeka. Nella delegazione
under 20 anche Davide
Amodio Maisto del Club
schermistico partenopeo di
Sandro Cuomo. Un metro e
novanta di altezza, a soli 13
anni diventa Campione
Italiano della categoria
Allievi. Grazie a questo e ai
successivi risultati in campo
italiano ed europeo ottiene la
convocazione per partecipare
ai campionati del
mediterraneo, ai quali vinse
la medaglia d'argento. La
Stagione 2012/2013, quella
che lo avrebbe portato nella
nazionale U17 si trasforma in
un inferno a causa della
rottura del legamento
crociato che lo costringe a
saltare tutte le competizioni.
L'anno successivo si rialza e
Io fa alla grande, diventando
nuovamente campione
italiano al primo anno nella
Categoria Giovani (u2o), lui
solo diciassettenne. Risultato
che gli vale anche la
Convocazione per gli europei
e mondiali di categoria.
La spada underi7 sarà difesa
da Valerio Cuomo. Con un
cognome così non poteva che
diventare uno spadista:
Valerio Cuomo è figlio di
Sandro. A soli 16 anni anche
lui sta cercando di ripetere la
straordinaria carriera del
padre. La scherma è la sua
grande passione. Si scatena
nella categoria cadetti U17
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
svolgendo un' ottima
stagione nel circuito europeo
di categoria. Entra nei primi
otto a Goteborg ed ad Ankara.
E l'altela non ha smesso di
stupire neppure quest'anno.
Dopo essersi guadagnato a
suon di risultati la
convocazione nella nazionale
italiana di spada U17, Cuomo
è tornato a brillare sulle
pedane dei Campionati
Europei di Maribor
(Slovenia). Infatti lo spadista
del Club Schermistico
Partenopeo, insieme ai
compagni di nazionale
Davide Canzoneri, Federico
Marenco ed Alessio Preziosi,
ha conquistato la medaglia
d'oro, grazie ad una
prestazione eccellente.
Infine, tra i più recenti
successi del Club
Schermistico Partenopeo
quello di Rossana Pasquino
che conquista a Pesaro la
medaglia d'oro nella seconda
prova nazionale paraolimpica
di spada, categoria B, con una
prestazione tecnica di
grandissimo spessore.
Pag. 3
ATLETICA
Alluso agli Europei master
con l'associazione Skeep
nel cuore e nell'anima
• GROSSETO
Decolla il progetto ideato dalla mezzofondista maremmana Cristiana Artuso, che ha usato lo sport, suo grandissimo amore, come mezzo per includere la disabilità. Corollario della conferenza, oltre ai numerosi atleti speciali di
Skeep, tanti sponsor importanti che hanno appoggiato "il
fine sociale del progetto" donando supporto economico e
affettivo all'associazione. Infatti con molti di loro non si è
creato solo un rapporto di sponsorizzazione economica
ma si è creato unfiloaffettivo continuo. "Non sono ancora partita per gli europei di cross di Torun - spiega Cristiana - ma io una medaglia l'ho già vinta. Il fatto che oltre agli
atleti speciali, oltre ai volontari, genitori, siano qui con noi
di persona sponsor che si sino accorti di noi e hanno deciso di appoggiare il nostro sogno. Cinque sponsor ai mondiali di Budapest 2014, dieci quest'anno". "Tre anni fa ricorda Artuso - ho portato alla gara promozionale il gruppo di attività psicomotoria che seguivo da un pò di anni. E
li la risposta fu speciale. Un calore di tutti i podisti stretti
intorno ai nostri atleti. E li sentii che grosseto era pronta. E
dopo i campionati Paralimpici 2013 è nato Skeep: smile e
keep, supporta col sorriso". "Sulla stessa onda anche l'atleta speciale Giulio De Paola che parla di Skeep come di
una famiglia gioiosa, dove non c'è spazio per la pena ma ci
si aiuta a vicenda col sorriso e dove nascono amicizie anche molto belle. Artuso nei prossimi giorni prenderà parte
agli Europei Master di Cross W35 portando nel bagaglio
del cuore i suoi atleti speciali.
i
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 4
In corsa con la Moretti
Candidarsi con il Pd?
Sara Simeoni è tentata
Gli atleti tifano per lei
«La persona giusta»
VERONA «Vai, Sara». «Vai, sì,
però occhio ai
compromessi...». Itag sono: Sara Simeoni,
Alessandra Moretti, lista Pd, prossime
elezioni regionali. C'è chi vi clicca sopra e
dice che okay, il nome è giusto, poi c'è chi
avverte Sara degli effetti collaterali legati
all'impegno politico, e insomma la notizia
non lascia indifferenti. La notizia è che dopo
Laura Roveri, la 26enne veronese che un
anno fa rischiava la vita per le coltellate del
suo (ex) fidanzato, la Moretti mette nel
carrello anche l'Atleta del Secolo e donna del
salto in alto, Sara Simeoni, scaligera di
Favoli, classe '53, oro ai Giochi di Mosca nel
1980. C'è la proposta e c'è Sara che ci pensa.
Telefonata di ieri mattina: «Sto valutando, sì,
ma non ho ancora deciso». Però, due giorni
fa, al Vinitaly, Sara faceva notare che «ci si
stanca divedere come vanno certe cose, e
allora viene voglia di prendere l'iniziativa».
Intanto vediamo cosa ne pensano gli altri.
Tipo gli atleti veronesi che di medaglie se
n'intendono e che Simeoni la conoscono
bene. Paola
Fantato,
veronese del
Riflessione
'59, arciera,
Lei conferma la
vanta cinque
proposta ma non ha ori
deciso: «Ci devo
paralimpici.
ancora pensare»
«Donna in
gamba, Sara.
Nonostante
non abbia mai fatto politica pura, è tutt'altro
che sprovveduta. Poi, sai, trattasi d'impegno
e lei deve capire se se la sente. È molto
schietta, pulita, alla mano, immagine
ch'esula parecchio da quella normale di un
politico... Perché in politica devi scendere
tanto a compromessi e lei non è esattamente
quel tipo di persona». Schietto è pure Eros
Poli, 51 anni, ex ciclista su strada, campione
olimpico nella cronometro a squadre, anno
1984. «La Simeoni è sicuramente un buon
esempio. Che un personaggio come lei porti
il suo nome e la sua esperienza nel mondo
politico regionale sarebbe positivo. Però io
alle Regionali appoggio Tosi, perché se devo
scegliere un governatore punto al candidato
veronese. E poi la politica non è il mestiere
di noi sportivi. Devi prepararti anche a
prendere torte in faccia, e sono torte che
fanno molto più male di una sconfitta,
perché in politica se sbagli te la fanno pagare
cara», n rischio c'è. Ma ne vale la pena,
almeno a stando Stefano Gnesato,
presidente del Coni di Verona: «Sara avrebbe
un suo seguito. Ricordo che a Vicenza, ai
Leoni d'Argento per i 108 atleti veneti viventi
con medaglie olimpiche in bacheca,
l'applauso più lungo è stato attribuito a lei.
Negli ultimi 5 anni, poi, la Regione ha dato
poca attenzione al mondo sportivo, ben
venga se Sara scenderà in campo», (m.s.)
U p o M c a B8flaaHt»»rat
Salvini già brinda: «Luca vincerà
E senza Tosi la ] ,ega cresco aurora»
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
IglÉI
ij^fÉ
Pag. 5
"Certificazione
Etica nello Sporr
perNnvictaSkate
L'InvictaSkate ha ricevuto,
per il secondo anno
consecutivo, la
Certificazione Etica nello
Sport.
Il riconoscimento,
consegnato dalla Esicert, è
avvenuto ieri a Milano nella
sala Montanelli, in via
Solferino, sede del Corriere
del la Sera.
A ricevere il riconoscimento
erano presenti dirigenti di
diverse società sportive, tra
cui l'Olimpia Milano di
basket, il Petrarca Padova e
tante altre, oltre ovviamente
all'lnvictaSkate
rappresentata dal
presidente, Giuseppe
Molinari.
Il riconoscimento della
certificazione al la società
modenese riguarda sia
l'hockey in line che il
pattinaggio artistico e iI
pattinaggio corsa.
Partner dell'iniziativa è la
Gazzetta dello Sport il cui
direttore, Andrea Monti, nel
suo intervento ha detto fra
l'altro:" «Lo sport ha bisogno
di etica, casi come quelli del
Parma Calcio e del doping ne
distruggono la stessa
essenza».
« La certificazione Etica può
essere un grimaldello per
lanciare politiche attive;- ha
dichiarato, Luca Pancalli,
Presidente del Comitato
italiano Paraolimpicobisogna arrivare
all'obbligatorietà anche
del le conseguenze. Si
possono pensare a contributi
pubblici o bandi per la
costruzione degli impianti a
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
società che ne sono
provviste. Non si deve
parlare di etica nel lo sport,
ma di etica della convivenza
civile nella società».
«Lo sport dovrebbe essere
sinonimo di etica - ha ripreso
il magistrato Raffaele
Cantone, presidente
dell'Associazione Nazionale
Anticorruzione, nel suo
intervento- ci sono dei valori
che s'imparano sin da
ragazzi come la lealtà e il
rispetto delle regole».
Alessandro Rossi
Pag. 6
SPORT a DISABILITA' Il campione con le scolaresche della Valboite
De Pellegrin alfiere dell'integrazione
PARAUMPICO Oscar De Pellegrin
CORTINA - (M. Dib.) Il progetto "Integralmente sport e cultura" è approdato ieri a Cortina,
portato da Oscar De Pellegrin,
una bandiera dello sport bellunese: «Voi siete la comunità di
domani - ha detto agli studenti
del polo Valboite - siete gli
uomini e le donne che dovranno amministrare i nostri paesi
e impegnarsi sul tema dell'integrazione». Agli studenti ha proposto un filmato sulle sue imprese agonistiche, che lo hanno portato alla conquista di
medaglie alle Paralimpiadi e
che gli hanno dato tante soddisfazioni. «È il terzo anno che
portiamo questo progetto in
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
giro per il Bellunese - ha
ricordato De Pellegrin - e finalmente siamo anche a Cortina,
per parlare dello sport, una
attività che abbatte le barriere
e che crea gli strumenti per
superare le difficoltà».
Ha infine annunciato la giornata conclusiva del progetto,
in calendario il 21 maggio, al
palazzetto dello sport di Belluno, dove saranno esposti e
presentati i lavori che i ragazzi
delle diverse scuole, dei vari
istituti della provincia vorranno realizzare, incentrati sul
tema della cultura dell'integrazione, che passa attraverso la
pratica sportiva.
Pag. 7
MAIL & CIP
Sportello informativo dedicato
all'attività sportiva per disabili
(m.zi.) Uno luogo di riferimento per tutte le persone con
disabilità, dove informarsi sulle possibilità di praticare attività
sportiva. Lo Sportello informativo Cip sarà attivo nella sede
dell'Inai! di Padova (via Nancy 2, zona lungargine del Piovego) il
mercoledi dalle 10 alle 12. Qui i disabili del lavoro e quelli civili
potranno trovare informazioni per muoversi nel mondo dello
sport paralimpico (per informazioni 049-822.66.25 [email protected]).
«Tra i nostri compiti istituzionali - spiega Antonio Salvati,
direttore dell'Inai! di Padova - c'è il reinserimento sociale e
lavorativo delle persone con disabilità. Un passo fondamentale
per il reinserimento sociale è sicuramente l'attività sportiva e
per questo è nato un protocollo regionale con il Cip». Lo
sportello nasce infatti in collaborazione con il comitato
paralimpico del Veneto. «Pensiamo che tutti debbano conoscere le opportunità che ci sono, ma non è sempre cosi sottolinea Ruggero Vilnai, presidente regionale Cip - Con
questo sportello potremo dare un riferimento a quanti vogliano
sapere le attività che si svolgono in provincia di Padova, che
sono diverse, ma che potrebbero ancora crescere».
Delle quaranta discipline che fanno parte del programma
paralimpico, ventuno possono essere praticate in provincia di
Padova, dove esistono sessanta società che fanno attività per
disabili. Accanto all'atletica, al nuoto, all'handbyke, al basket in
carrozzina, che sono tra le attività più praticate dagli atleti con
disabilità, esistono anche discipline nuove in crescita, come il
rugby, il calcio per cerebrolesi, la boccia, che può essere
praticata anche da persone con disabilità gravi, o il trail
orienteering.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 8
SAN FIOR
Sport e solidarietà con Galimberti
SAN FIOR - (cl.bo.) Sport e solidarietà
protagonisti nel fine settimana a San Fior.
Venerdì per "Oltre lo sport" incontro con
Luca Galimberti, il 41enne atleta paralimpico che si sta distinguendo in varie
disciplina sportive, nuoto, canoa e kayak
nella tipologia olimpica. Da quando aveva
16 anni convive con due malattie degenerative che lo costringono su una sedia a
rotelle. È promotore, sostenitore e parte
attiva del progetto «Oltre lo Sport nelle
scuole - Project Learning Sports 2015»
che prenderà avvio prossimamente anche nelle scuole del comune di San Fior. Il
progetto sarà presentato nel corso della
serata di venerdì, alle 20,45 nella sala
polifunzionale di piazza Marconi. Sabato
serata di beneficenza a favore dell'associazione «Lotta contro i tumori Renzo e
Pia Fiorot» nella sala polifunzionale del
municipio alle 20,45 con un concerto di
cori.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 9
P R E M I Ha allenato il Chievo Primavera
La "Panchina Doc" a Nicolato
Lo scorso giugno ha vinto uno
storico scudetto Primavera
allenando i ragazzi del Chievo, lunedi scorso ha ricevuto
il premio «Panchina Doc Triveneto» promosso dalla rivista
«Business Shoes» in collaborazione con Reyerzine e Team
for Children Onlus. É mister
Paolo Nicolato il protagonista
della sesta edizione di un
evento che negli ultimi anni
ha visto premiati anche i
colleghi Domenico Di Carlo ed
Andrea Mandorlini, oltre all'ex
coach della Reyer Andrea
Mazzon, l'ex pallavolista Andrea Lucchetta, il giornalista
Bruno Pizzul e molti altri. La
cerimonia si è tenuta in Villa
Ca' Zane Martin a Sambruson
di Dolo. Sono state premiate
anche Beatrice Vio (18enne
veneziana
pluripremiata
schermitrice paralimpica), Daniel Niero (18enne pattinatore
miranese in grado di vincere
due titoli mondiali agli ultimi
mondiali junior in Argentina),
Giulia Compagno (29enne di
Dolo attesa dai mondiali di
kick boxing in Serbia), Miguel
Martinez Mendez (allenatore
protagonista nel volley femminile con Famila Wuber Schio),
Sara Cardin (28enne di Conegliano vincitrice ai mondiali di
Karaté di Brema). Per la categoria dei giornalisti è stato
premiato Carlo Martinelli.
Gabriele Pipia
© riproduzione riservata
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 10
VELA
Cattaneo quarto
nella prima regata
di Coppa Italia Finn
ANZIO Le acque del
Tirreno hanno ospitato la
prima regata della Coppa
Italia della classe olimpica
del singolo Finn.
Come sempre i velisti
lacustri hanno voluto
recitare un ruolo
importante. Ed un buon
quarto posto è arrivato
grazie al velista del lago
d'Iseo Alessandro
Cattaneo che ha ottenuto
due secondi posti parziali.
Meglio del giovane che
corre per il Circolo di
Sarnico hanno fatto solo
tre grandi specialisti a
cominciare dal romano
Enrico Passoni, che ha un
dominato un po' in tutte
le condizioni, vincendo
quattro prove dopo il
quinto posto maturato in
garal.
Bella la lotta per il
secondo posto tra
Giacomo Giovanelli e
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Walter Riosa, finiti
nell'ordine ma a pari
punti.
Segue al quarto posto come detto - il velista
sebino Alessandro
Cattaneo.
La seconda regata della
Coppa Italia Finn si
disputerà al Club Velico
Castiglione della Pescaia
l'I 1-12 aprile prossimi.
Nelle stesse date le vele
della flotta Hansa dei
velisti con disabilità
motorie saranno a
Gargnano per l'edizione
numero 37 Trofeo Danesi,
l'incontro con i ragazzi
del progetto «Velascuola»
e la nazionale
Paralimpica, la regata con
i mini skipper delle flotte
di Optimist e Feva.
s.pell.
Pag. 11
Basket Di Giusto: «Siamo l'orgoglio della Capitale»
Il Santa Lucia
vuole tutto
Romani attesi alla 23- finale scudetto di fila
Ad aprile le final eight di Coppa Campioni
Andrea Barcariol
• A maggio affronteranno la 23esima
finale consecutiva nel campionato di
basket in carrozzina. Carlo Di Giusto,
allenatore e direttore responsabile del
Santa LuciaRoma ci racconta un'eccellenza, non solo in campo sportivo, della capitale.
Fare 23 finali consecutive è un record assoluto per lo sport italiano?
«A livello di sport di squadra per Roma credo proprio di si».
Come si mantiene un livello cosi alto?
«Il nostro percorso è legato a una
struttura ospedaliera, il SantaLucia, riconosciutaalivello internazionale, dove si fa riabilitazione dopo eventi traumatici o per le persone che nascono
con patologie invalidanti. Abbiamo un
ampio bacino di utenza, non solo nel
basket ma anche nel nuoto e nel tennis
tavolo, le altre nostre discipline agonistiche, che ci consente di avere un numero di atleti sufficienti per selezionare gli elementi migliori a cui poi aggiungere 2/3 persone straniere o che provengono da altre realtà. Siamo parte integrante di un percorso di riabilitazione».
È più impegnativo il ruolo di allenatore o di direttore sportivo?
«Fare l'allenatore è più impegnativo
e stressante, dopo 22 anni da atleta calarmi in questo ruolo non è stato semplice, anche dal punto di vista dei rapporti umani. Il direttore sportivo è un
amministrativo che organizza».
La crisi ha colpito anche il mondo
del basket in carrozzina?
«Sì, ci sono stati tagli agli enti locali
che erano iprincipalifornitori dal punto di vista economico di tante società.
Grossi sponsor non si avvicinano e la
Regione Sardegna che aveva un impegno forte ha tagliato molto, tanto che
una squadra è sparita e una è ripartita
dalla serie B. Noi riusciamo ad essere
competitivi grazie ad alcuni fornitori e
soprattutto alla Fondazione. Inoltre il
nostro settore giovanile ci permette di
rinnovare il parco giocatori, ma diventasempre più difficile. Attraverso ilpassaparola e sfruttando le nostre potenzialità sanitarie, riusciamo tranquillamente a trovare nuovi elementi, anche
di altre regioni».
Bargnani è un vostro tifoso. Come è
nato questo rapporto?
«Ci siamo conosciuti prima che andasse in Nba, poi abbiamo fatto un gemellaggio con i Toronto Raptors, la ex
sua squadra, quando sono venuti inltalia. È un rapporto particolare, ha fatto
anche uno spot per noi, mettendosi in
carrozzina. Stessa cosa è avvenuta con
Datome».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Un pronostico per la finale di maggio contro l'UnipolSai Briantea?
«Siamo qualificati anche per la final
eight di Coppa dei Campioni che si disputeranno a fine aprile a Giulianova.
Con UnipolSaiè la terza finale consecutiva, abbiamovinto3 delleultime4partite secche, ma soffriamo la serie. Lo
scorso anno abbiamo perso il campionato di un punto all'ultimo secondo.
Loro si sono rinforzati molto, sarà una
finale aperta».
23
Finali
Centrate
di fila dal
Santa Lucia
Basket in
carrozzina
1
Punto
Il distacco
con il quale il
Santa Lucia
perse lo
scorso anno
Pag. 12
Fenomeni Gli atleti del Santa Lucia Basket
Coach Di Giusto
«Non sarà facile
Puntiamo al titolo»
Crisi
«Ci sono stati tagli
Difficile lavorare»
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 13
Mazzei e Lauro d'oro
ai tricolori di Cividino
Bergamo, due argenti
Wheelchair
Di nuovo loro. Da una parte Fabian Mazzei.giuntoaquota 54 scudetti frasingolare e doppio, dall'altra Marianna Lauro,
anche lei da tempo dominatrice della
special ità.L'edizione2015deiCampionati italiani indoor di tennis in carrozzina
ha confermato i verdetti delle stagioni
precedenti, dandoillàaun'annataimportantissimainvistadelleParalimpiadidi
Rio De Janeiro, al via fra 16 mesi.
Gli azzurripiùaccreditatiper qualificarsi sono proprio Mazzei e
Lauro, asegno al Tennis Mongodi
di Cividino sia in singolare sia in
doppio: il bolognese di Active
Sport in coppia colbresciano Ivano Boriva, la sarda con Stefania
Galletti. Nella categoria Quad (atleti tetraplegici) sorpresa in singolare, vittoriadalToutsider Alberto
Corradi, mentre il doppio è andato
a Innocenti-Polidori.
Per ibergamaschi della Sbs, che
giocavano in casa, due secondiposti. Nel doppio maschile l'han conquistato Verzeroli e Casillo, che
nelprimo set della finale han man-
cato due set-point che avrebbero
potuto cambiare tutto; nel doppio
femminile ci sono riuscite Silvia
Moratti e Anna Maria Bertola. Nel
singolare, unpizzico di amarezza
perAndreaMilesieMarco Verzeroli, i migliori orobici del torneo
maschile. Sono stati gli unici non
compresifrale teste diseriearaggiungere iquarti, poihanno avuto
pocafortuna. Ilprimo siè trovato
difronte ilfuturo vincitore, mentre Verzeroliha accusato un problema allamano quando stava dominando con Tratter: addio auna
finale alla sua portata.
Singolare maschile Finale:
Mazzeib. Tratter 4-6 6-16- 2. SingolarefemminileFinale: Lauro
b. Galletti 6-2 6-4. Doppio maschile Finale: Mazzei-Boriva b.
Verzeroli-Casillo 7-5 6-3. Doppio
femminile Prime classificate:
Galletti-Lauro. Singolare Quad.
Finale: Corradi b. Innocenti 6-2
6-3. Doppio Quad. Primi classificati: Innocenti/Polidori. •
M.C.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabian Mazzei, a destra, e Ivan Tratter, finalisti del singolare maschile
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 14
Caironi, che abbuffata
Tre medaglie d'oro
e due record italiani
Martina Caironi. 26 anni
Atletica paralimpica
MartinaCaironi riprende dadoveaveva concluso. Ad Ancona si sono disputati i campionati italiani indoor, chiusi
dallacampionessa paralimpica con tre
medaglie d'oro e due nuovi primati
italiani.
La prima diun'annata che porta
ai Mondiali autunnali di Doha
(Qatar) ha sorriso alla 26enne
finanzieradi Borgo Palazzo, che
in abbinamento al successo sui
60 metri T42 (9"83), ha mandato i primati tricolori su 200 metri (35"07) e salto in lungo (4,14).
Di 13 medaglie (12 ori e un argento) è stato il bottino della
pattuglia orobica, in cui un nuovo record italiano è stato stabilito anche dal lanciatore Oney Tapia (getto del peso da 12,47, prima di chiudere a 29,58 nel disco).
In casa Omero Runners Bergamo s'è sorriso anche per le doppiette confezionate dai promettenti Valeriano Augusto Ravasio
Nanque (60 metri T13 in 7"77,
200 da 26"02) & Norbert Casali
(60 T12 da 8"04, 200 in 27"88)
con Alessia Donizetti capace di
ritoccare ilpersonale sui 60 T44
(e a 34"66 sui 200) e Federica
Maspero brava ma sfortunata:
dopo il 9"81 sui 60 T43, una caduta gli è costata un tempone sui
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
200 (ha chiuso comunque in
38"07).
Nel settore Fisdir (disabilità
intellettiva e relazionali) la copertina se l'è presa Gabriele
Rondi, capace di migliorare il
primato italiano dellungo Tf21
a4 metri netti. Titolo anche per
Monica Mognetti, che ha abbinato il successo nei 200 Tf20
(35"31) un bronzo sui 60 metri.
Argento per Sara Bonfanti nel
peso Tf21 (5,13), due podi anche
per Alessandro Provera, secondo nel lungo e primo di fascia
Tf21 nei 60 metri (10"08):
«Esordio positivo, che lasciaben
sperare per il proseguo della stagione - le parole di Mario Poletti,
referente tecnico nazionale della Fispes -. Quantibergamaschi
ci saranno ai Mondiali? Vedremo in base ai miglioramenti della stagione all'aperto e alle risorse che ci saranno a disposizione
per questi appuntamenti». •
LP.
Pag. 15
Balla e dipinge senzabraccia
Simona si racconta a Parre
Simona Atzori con il Papa, lo scorso mese di ottobre in Vaticano
connotazione esistenziale ancora
piùprofondaerichiedeunarispoDegli artisti si dicespessochesonostrasta di vita concreta.
ordinari, masec'è un'artista veramente
Simonaraccontasestessaetutfuoridall'ordinario,rispondealnomedi
te le persone che non si scoraggiaSimonaAtzori.ballerinadifamainternanoperunapartenzaadhandicap,
zionale e pittrice, nata senza le braccia.
attraverso un emozionante spetSimona Atzori sarà all'oratorio di
tacolo di danza classica con le balParre questa sera alle 20,30 per
lerine della sua compagnia, la Siproporre una serata-testimomonArte Dance Company
nianza dal titolo «Cosa ti manca
(www.simonarte.net/danzacosaper essere felice?», un interrogatitimancahtml). Dopo lo spettacolo
vo che detto da lei assume una
Simona continueràla narrazione
Parre
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
della sua vita. Non saràuna storia
strappalacrime, mailracconto di
una vita che cercalapienezzae sa
abbracciare le sue passioni con
forza e leggerezza.
Nelsuo sito ufficiale si trovano
tutte le sue passioni, a partire da
quella per la pittura, scoperta a
quattro anni da autodidatta e portataavanti anche con gli studi e la
laureain Visual art allaUniversity
ofWestern Ontario, in Canada La
danza invece arriva a sei anni e
porta Simona a vivere eventi importanti, come il Giubileo del
2000 a Roma che ha visto per la
primavoltanellastoriaunospettacolo di danza nella chiesa con
«Amen». Nel 2002 il «Pescara
Dance festival» ha istituito unpremio a suo nome, nel 2006 laAtzori
è stataprotagonista della cerimonia diapertura delle Paralimpiadi
di Torino e nello stesso anno ha
danzato in televisione, mentre è
stata anche a Sanremo nel2012. È
storia recente quella che laporta
davanti aPapaFrancesco, l'8 ottobre 2014, quando danza nellaSala
Nervi in Vaticano e sempre lo
scorso anno ha scritto il suo secondo libro, «Dopo dite», dedicato a
chile ha insegnato avolare da sola
sua madre. •
Sonia Picchiali
Pag. 16
PRIMO DISABILE
Hamilton Jr correrà
nel turismo inglese
• Nicolas Hamilton, fratello
minore di Lewis, sarà il primo
disabile a correre il campionato
inglese turismo. Nicolas, 22 anni,
affetto da paralisi cerebrale
parziale, debutterà in giugno e
correrà con un'Audi S3 cinque
prove.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 17
Basket > In carrozzina
Santa Lucia, hai Papi
l'attaccante-tuttofare
N
I el Santa Lucia di
basket in carrozzina
ci sono sempre tante
belle storie da raccontare.
Come quella di Giulio Maria
Papi che dopo aver già vinto
la Supercoppa italiana, ora
con i suoi compagni punta
alla Coppa Italia (a Roma a
metà aprile), a fare bella figura alla Final Eight di Eurolega (a inizio maggio a
Giulianova) e poi cercare lo
scudetto nella finale che vedrà i romani dal 10 maggio
opposti a Cantù. Faceva
nuoto, Papi, che nel 2009 ha
lottato contro un tumore. Si
è già imposto in vasca con
due scudetti vinti nella sezione nuoto del Santa Lucia.
Poi il passaggio al basket:
«Cercavo stimoli nuovi, che
ho trovato nel confrontarmi
quotidianamente con campioni affermati», racconta.
Romano, classe '94, è stato
il protagonista del titolo na-
zionale recentemente vinto dal
settore giovanile: trenta punti
e quella leadership che lo proietta verso lo scalino superiore.
«Nel basket, che mio fratello mi
ha fatto scoprire e amare, i traguardi non si raggiungono in
solitudine. Sono felice di aver
condiviso le emozioni con i
miei compagni. Per recuperare
dalla malattia era necessario il
massimo sforzo. Lo sport mi ha
spinto ad andare oltre i limiti
che la vita ti pone».
PROGRESSI Papi è un centro
che non disdegna il tiro da fuori. È un attaccante multidimensionale. I suoi progressi sono
rilevanti con un ampio margine ancora da esplorare. «Avverto la fiducia dello staff, che
mi dà spazio e minuti in campo. Cerco di apprendere i segreti del mestiere», conclude
Papi.
a.pit.
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 18
Quando nasce la farfalla
Liberarsi ed esprimersi attraverso lo sport. Senza sentire alcun limite
MARLA è stata una ragazza come
noi.... Forse un po' più allenata di
noi. E' un'atleta, una mezzofondista
americana, ed è cieca, anzi ipo vedente; voleva essere un'atleta olimpica e
lo è stata. Proprio leggendo la sua
storia, ci siamo appassionati al tema
dello sport e della disabilità. Il suo è
sicuramente un esempio eccezionale, tuttavia continuando il nostro
viaggio nel mondo dell'integrazione
attraverso le attività creative, ci si è
aperto un universo «speciale» fatto
di dedizione, impegno e tanto successo e divertimento. Abbiamo avuto modo sia di avvicinarci alla storia
e al mondo delle paralimpiadi, sia di
venire a conoscenza di associazioni
che attraverso il lavoro motorio, permettono a molti ragazzi e adulti con
problemi di disabilità di superare il
loro limite, riuscendo a liberare la loro forza e trovare un modo «altro» di
esprimere ognuno al proprio livello
la fisicità e la propria personalità.
Un po' come tirare fuori la farfalla
che è in ognuno di noi dal bozzolo
in cui è imprigionata. Vivendo in
un posto di mare, la vela è uno sport
molto praticato, siamo riusciti a
scambiare alcune parole con Filippo
Maretti, allenatore squadre paralimpiche di vela, che ci ha spiegato che
le squadre sono composte da persone disabili di entrambi i sessi, con disabilità motorie di diversa gravità. Il
fine ultimo è navigare e gareggiare.
Il livello amatoriale si apre anche a
disabilità di tipo mentale «tutti lavorano in maniera molto seria, con dedizione maggiore rispetto ai normodotati, viene fuori il vero spirito
sportivo e di aggregazione, la forza
della partecipazione che dovrebbe
essere alla base del sano agonismo».
Abbiamo inoltre scelto come esempi significativi di altre associazioni
che lavorano con scopi più «sociali»
due organizzazioni locali che ci hanno colpito per il lavoro che portano
avanti: Skeep e Vela Insieme. Il nome Skeep deriva da un gioco di parole «s» sta per smile (sorridere) e
«keep» deriva dall'inglese mantenere. Questo ci ha colpito molto, perché ci comunica subito gioia, speranza. L'associazione Skeep è un'associazione nostrana, nata a Castiglione della Pescaia 18 luglio 2013, per
sostenere e integrare attraverso 1 volontari tutti i diversamente abili, sia
partecipando agli eventi sportivi della provincia con il gruppo promozionale di disabili, sia lavorando per altri progetti in modo da offrire a tutti
i diversamente abili che vogliano, alcune attività sportive da svolgere tutto l'anno. Questo gruppo offre anche supporto agli eventi nazionali e
internazionali di tutti gli sport.
Vela insieme è l'altra associazione
nata nel 1996 come «scuola di mare»
accessibile a tutti. Essa si è sviluppata negli anni fino a raccogliere oggi
oltre 300 soci in tutta Italia e può
contare sulla collaborazione di molti skipper ed aiuto skipper con solida esperienza velica. Il mare e la navigazione sono i suoi «strumenti» di
aggregazione e integrazione attraverso la formazione di equipaggi misti
di disabilità e non. L'estate organizzano molte iniziative ospitando oltre mille persone, realizzando anche
progetti di educazione e crociere nel
nostro arcipelago. Chi ha collaborato con queste associazioni, riporta
sempre un vissuto di grande felicità
e senso di trasformazione interiore.
P A R A G O N E Liberi come una barca spinta dal vento della passione
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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ESPERIENZA IL RACCONTO DI CHI HA ASSISTITO Al GIOCHI RISERVATI Al DIVERSAMENTE ABILI
Paralimpiadi: libertà, divertimento e passione per lo sport
spettacolo; non avevo pensato che sarebbe stata
un'esperienza addirittura stupenda e indimenticabile. C'erano atleti che si impegnavano in tutte
le discipline dell'atletica: corsa, lancio del peso,
salto in lungo... Questi sono sportivi, uomini e
donne, che hanno moltissima forza di volontà;
gareggiano non solo per vincere, ma per essere e
affermare la loro libertà. Almeno questo è ciò che
mi hanno comunicato.
Ho visto persone correre con le più svariate protesi, lanciatori di peso che nonostante gravi problemi motori, riuscivano a trovare un perfetto bilanciamento, purtroppo avrei voluto vedere meglio
tutte le attività, come il salto in lungo in cui si
cimentavano ragazzi con problemi di deambulazione.
TRAGUARDO Veder gareggiare gli atleti
diversamente abili è stato emozionante
SONO UN RAGAZZO sportivo, gioco a calcio
da sei anni e le competizioni sono una mia passione sia parteciparvi che assistervi. Tre anni fa ho
avuto l'occasione di recarmi ai giochi paralimpici
a Roma in cui si impegnano ragazzi con varie disabilità fisiche. Ci siamo organizzati con la professoressa di educazione fisica, siamo partiti da
Grosseto e, arrivati a Roma, abbiamo visto non
soltanto delle gare, ma soprattutto un bellissimo
DALLE PRIME gare a cui ho assistito, mi sono
chiesto come ci riescono? Come fanno ad avere
questo equilibrio? Chi dà loro la forza morale e
fisica per arrivare a tanto? Se vi dovesse capitare
l'occasione, vi consiglio di andare perché è uno
di quegli spettacoli che non si vedono spesso e
che guardandoli ti tolgono il respiro. E' stata una
delle esperienze più belle che io abbia mai vissuto di persona e un grande insegnamento ad impegnarmi di più, a non dare per scontate le mie potenzialità, a non arrendersi mai.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 20
RIFLESSIONI
La forza
che viene
dal coraggio
ABBIAMO scritto questo articolo per far capire il più possibile quale vissuto ci hanno
comunicato sia le paralimpiadi, sia lo sport amatoriale praticato da disabili e volontari
che si affiancano in un unico
sforzo. Tramite filmati e articoli abbiamo visto e letto emozioni di persone considerate
diverse, ma che infondo sono
uguali a noi se non migliori.
Siamo rimasti colpiti dalla storia di Maria Runyan l'atleta
ipovedente che «corre imma-
ginando il traguardo e brancolando, incespicando ... entra a
far parte della nazionale americana». Si orienta col suono
del tonfo dei passi degli altri
corridori «percependo il calore dei corpi del gruppo che la
protegge e la guida fino al rettilineo, poi è la voce del suo allenatore che l'aspetta oltre il
traguardo a guidarla nel
buio». E' stato emozionante
immaginarcela, dopo aver letto la sua storia, in ognuna delle podiste ipovedenti che tra-
mite il portale internet abbiamo visto nei filmati dei campionati paralimpici di Grosseto del 2013. Ancora più toccante anche perché erano nella nostra città. Siamo stati fieri che un evento di simile portata fosse avvenuto da noi.
Tutti quanti documentandoci abbiamo invidiato la capacità e la tenacia degli atleti con
disabilità motorie. Ognuno di
noi si è meravigliato chiedendosi come facciano, quali risorse sviluppino. A parer no-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
stro hanno una forza mentale
mirabile che li rende molto
più forti di noi e hanno il diritto di sentirsi persone senza
handicap. Concludiamo con
alcune domande che ci siamo
posti e che ci piacerebbe porre
agli atleti «speciali»: come vi
sentite quando partecipate?
Dove trovate la grinta per gareggiare e vincere? Quali potenzialità del corpo sentite
che emergono in voi? Come
avete superato il baratro
dell'autocommiserazione?
Pag. 21
LAGO DI PIEDILUCO LA CANDIDATURA PER LE OLIMPIADI
IL CONSIGLIO comunale ha approvato l'atto d'indirizzo a sostegno della candidatura
del lago di Piediluco per lo svolgimento di gare olimpiche e paraolimpiche di canottaggio alle Olimpiadi di Roma del 2024.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 22
Lunedì alla sede Inail
un incontro con il «Cip»
LUNEDI' 30 marzo dalle 9.15 alle
12, nella sede dell'lnail di Lucca,
si terrà un incontro organizzato da
Inail e Cip (Comitato italiano paralimpico) nel quale le associazioni
sportive affiliate Cip esporranno
le opportunità offerte ai disabili
Inail. E nell'occasione verranno
fornite anche le testimonianze di
alcuni atleti paralimpici che condivideranno con i presenti la loro
esperienza personale.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 23
IL PROGETTO
Ce la possiamo fare
Le riprese
sono terminate
Cinema per
diversamente abili
Carlotta Breda di Auam:
Il progetto sarà
presentato alla Mostra
del cinema di Venezia
Oggi un nuovo casting
per videoclip ad Unite
Le riprese del film Ce la possiamo fare, che rientra nell'ambito del Progetto cinema per diversamente abili, finanziato
dal Fondo Culturale Universitario Ferrarese e realizzato
dall'associazione universitaria
Auam insieme al Tpo di Occhiobello, sono terminate ieri
all'Istituto Comprensivo Giorgio Perlasca, che ha gentilmente offerto i propri spazi trasformati in location cinematografiche.
«Anche quest'anno si è formato un bel gruppo di ragazzi
per questo progetto - ha detto
Carlotta Breda, presidente di
Auam - che sarà presentato alla prossima Mostra del cinema
di Venezia e avrà l'onore di essere proposto alla visione della
Presidenza della Repubblica,
come ha proposto il presiden-
te di Consvipo, presente ieri
all'ultimo ciak e alla scuola .
Come organizzatrice di questo
progetto ci tengo a ringraziare
tutti per il bel finale di una storia che è sfociata in nuove amicizie. Grazie a Unife che sostiene questo progetto, grazie all'
Istituto Perlasca e alla scuola
secondaria di primo grado T.
Bonari, alla professoressa Cristina Corazzali, ai ragazzi, al
Tpo e a tutti coloro che hanno
fatto sì che questo lavoro arrivasse in fondo nel migliore dei
modi».
Tra i protagonisti Brandon
Salvatore Esposito e la campionessa mondiale di nuoto Fisdir Sara Zanca e una ventina
di studenti universitari dell'
ateneo ferrarese, tra cui Sara
Messineo, Antonio Palermo,
Agnese Zampini, Valeria Ghirardo, Sofia Maccagnani, Giada Giavara, Noemi Montanari,
Caterina Barbieri, Valentina
Chinaglia che, insieme a Roberto Chianura, Valentina Caveduri e Daniela Patroncini
hanno ricoperto i ruoli principali.
«Durante le riprese mi è venuta spesso la pelle d'oca dall'
emozione - racconta Anita, la
mamma di Brandon - perché il
racconto è davvero toccante
ed è stato realizzato con una
sensibilità e una competenza
del tema della disabilità che
mi ha reso orgogliosa di far
parte di questo gruppo. Con
un gruppo così ce la possiamo
fare. Davvero! E adesso non vedo l'ora di vedere l'opera finita».
Il film, che durerà 20 minuti,
è completato da immagini storiche di repertorio concesse
dall'Istituto Luce.
Ma i progetti non sono finit:
un'occasione da non perdere
è quella di oggi dalle 15 alle
18.30 nell'Aula A del Dip. di
Scienze Umane in Via Paradiso a Ferrara: l'Associazione
AUAM terrà un casting per individuare i protagonisti del
nuovo videoclip di video-danza.
Questi dovranno ballare durante le riprese, il 4 aprile, per
un video che verrà utilizzato
per promuovere
l'evento
"Una città che balla".
AB©
M 0 « 760 J8J ^.—-~"
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 24
Tennis Fisdir
La Phb protagonista
ai campionati italiani
^ • i Prima tappa a Novara
dei campionati italiani, con la
Phb protagonista: nel singolo
oro per Antonello Catalano,
nel doppio oro per Catalano/
Brignoni, nel tabellone C21
argento per Gabriele Vietti.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 25
PODISMO Una staffetta speciale di otto giorni
Che attesa per la "Solidarietà corre"
a Crespino grande iniziativa benefica
CRESPINO - Prosegue senza pause il lavoro
della staffetta podistica "La Solidarietà corre", l'impresa sportiva che un gruppo di
atleti podisti della Polisportiva Fetonte di
Crespino compirà la prossima estate. Il gruppo dell'associazione sportiva di Crespino,
presieduta da Sandra Formenton, dal 20 al 27
giugno darà vita ad una "staffetta podistica
benefica dal Tevere al Po", un tragitto di circa
460 km da coprire in 8 giorni, di corsa da
Roma (Piazza San Pietro) a Crespino per raccogliere fondi da destinare al finanziamento
di progetti rivolti a persone diversamente
abili della provincia di Rovigo. Il progetto ha
finora ottenuto il patrocinio della Regione
Veneto, della Provincia di Rovigo, del Comune di Crespino, dell'Azienda Ulssi8 di Rovigo, del Comitato Italiano Paralimpico del
Veneto e dell'AICS - Comitato di Rovigo.
Particolarmente importante è la collaborazione con l'Azienda Ulssi8 di Rovigo: la sinergia permetterà infatti un'efficace destinazione dei fondi raccolti, stabilita in accordo con la struttura aziendale dedicata alla
disabilità adulta e infantile. Per la raccolta
dei fondi è stata chiesta la collaborazione
della Conferenza dei Sindaci dell'Ulssi8. Dai
Comuni che costituiscono l'ambito territoriale dell'Azienda ULSS18 è attesa l'adesione
ufficiale all'iniziativa, tramite il versamento
in beneficenza di un contributo minimo pari
a 100 cadauno. E' in corso anche laricercadi
sponsor che sostengano le spese "di viaggio",
con donazioni in denaro 0 in materiale necessario all'iniziativa. Un primo concreto e
fondamentale aiuto è arrivato da Assindustria Padova Sport e dallo staff della Maratona di Sant'Antonio di Padova che fornirà
gratuitamente il proprio camper che fungerà
da "scorta tecnica" per gli atleti durante il
percorso. Il Crespino Guarda Veneta metterà
invece a disposizione un pulmino. Il percorso
Roma-Crespino è stato suddiviso in otto tappe giornaliere: 20 giugno Roma-Civita Castellana (55 km); 21 giugno Civita CastellanaTodi (70 km); 22 giugno Todi-Umbertide (70
km); Umbertide-Sansepolcro (40 km); 24
giugno Sansepolcro-SanPietro in Bagno (50
km); 25 giugno Bagno di Romagna-Meldola
(45 km); 26 giugno Meldola - Lugo (45 km) e
27 giugno Lugo-Crespino (80 km) (evento
speciale). L'ultima tappa del viaggio comprenderà infatti un evento speciale dal titolo
"Corriamo per chi non può". Le carrozzine di
un gruppo di persone diversamente abili
saranno spinte dai podisti fino all'arrivo finale. Il gruppo verrà inoltre integrato da
persone diversamente abili in hand-bike. La
staffetta si concluderà in piazza Fetonte a
Crespino, dove grazie alla preziosa collaborazione del Comune è in preparazione una
grande festa. Il progetto ha anche una pagina Facebook "La Solidarietà corre".
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
D RIPRODUZIONE RISERVATA
Pag. 26
«Proseguire il lavoro iniziato nel 2012
per riportare in Fise etica e serenità»
ste con ciascuno dei candidati.
Dopo Orlandi, Arcioni, Di Paola
e Galeazzi, oggi tocca a Amos Cisi.
Lei era candidato consigliere
nella lista Dollari, perché ha
deciso di candidarsi alla presidenza?
«Perché qualcuno parlava di 'non
candidabilità di Antonella Dallari e invece è mia convinzione che
sia necessario proseguire l'operato da lei iniziato nel 2012. Cioè
riorganizzare e valorizzare la 'base' e riportare in Fise serenità,
onestà, giustizia ed etica».
Come pensa di ripianare il debito di 9,5 milioni, dato il piano del Commissario?
«Recentemente il presidente Malaga ha dichiarato che ci consegnerà '.. .una Fise amministrativamente regolare e a posto...' . Vedremo se sono stati chiusi tutti i
contenziosi, il bilancio 2014 e se è
stato approvato quello preventivo
2015. Presenterò un preventivo di
spesa, chiederemo al Coni di rivedere il piano di rientro, non potendo far cadere sui tesserati 'buchi'
Paolo Manili
LUNEDÌ prossimo si terranno al
Lido di Ostia le elezioni dei vertici della Federazione Italiana
Sport Equestri, retta da quasi due
anni dal Commissario del Coni,
causa le ormai note vicende. Ogni
mercoledì 'Qs' pubblica le intervi-
di cui non sono responsabili. E
poi c'è da rilanciare il Centro federale dei Pratoni!»
Se eletto resterà in carica 18
mesi, cosa potrà fare in un
tempo tanto breve?
«In 18 mesi di se ne possono fare
di cose! Rinsaldare i rapporti con
il Coni, verificare programmi pre-
disposti dai Commissari, con
eventuali variazioni decise dal futuro Consiglio. Sostenere attività
paralimpica e settori giovanili.
Con attenzione a trasparenza, giustizia sportiva, doping e tutela dei
cavalli».
Come intende muoversi circa
la formazione dei quadri tecnici Fise?
«Me ne sono già occupato, conosco bene le problematiche. Serve
rivisitare l'attuale normativa per
mantenere competenza, cultura
equestre e comportamento etico.
Va istituito un Ordine professionale per istruttori e tecnici federali, riconosciuto dalle Autorità
pubbliche. E vanno creati corsi
per preparatori di giovani cavalli.
Chi critica spesso confonde tra
Oteb e istruttori: bisogna rileggere le regole in vigore e farle applicare».
Come intende allargare la
'base', in fuga a causa dei costi crescenti?
«Con la vera promozione: sui media, carta stampata, televisioni, social-networks. Poi serve dividere
professionisti e dilettanti, lanciare gare a basso prezzo, senza lunghe e dispendiose trasferte. Stop
agli aumenti del tesseramento e
via a una campagna per riaffìliare
senza sovrattasse chi è passato ad
altri Enti di promozione sportiva».
Generale sempre in sella
IL GENERALE dei Carabinieri
Amos Cisi (Cisterna di Latina,
1939) dopo la Scuola Militare di
Equitazione con il mitico Piero
D'Inzeo ha ricoperto nell'Arma
vari incarichi di comando. Co-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
me sportivo è stato cavaliere azzurro, dirigente, mossiere al Palio di Siena. E ancora: capo-equipe della Nazionale di salto, giudice internazionale, consigliere
e vicepresidente federale.
Pag. 27
N
ato in Giappone all'inizio degli anni 70 per far cantare
gli avventori dì un locale grazie a una base musicale
registrata e un testo da leggere su uno schermo, il rivoluzionario Karaoke (che in nipponico vuol dire «senza orchestra») sbarcò all'inizio dei Novanta in alcuni locali milanesi e nel '92 approdò su Italia 1 facendo furore grazie alla
scatenata verve di un giovane conduttore: Rosario Fiorello.
Fu lui, allora deejay lanciato da Claudio Cecchetto, a trascinare al successo un format che pareva dovesse chiudere presto i battenti. Gli ascolti delle prime puntate (30' preserali)
furono infatti bassissimi e i dirigenti di Rete stavano per sospendere il programma. Ma all'improvviso Fiorello «sfondò», gli
ascolti si impennarono, le piazze si gremirono all'inverosimile e
Karaoke divenne una moda nazionale come già accaduto negli
Usa. Nel '94 nacque anche Superkaraoke, riservato ai vip. Furono
3 stagioni da leoni. Poi a Fiorello subentrò il fratello Beppe (allora Fiorellino, oggi grande attore) affiancato da Antonella Elia
e non fu lo stesso. Lo show chiuse nel '95.
126
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 28
BB
ITALIA 1
0*%
DaLUN.aVEN. preserale
Canta con l'erede
KARAOKE
•HP
Raccogliere l'eredità di Fiorello, sia pure
dopo due decenni, non è roba da ridere.
poteva provarci. E' infatti proprio
il 39enne comico triestino a rimettere
in pista nelle piazze d'Italia il Karaoke
che riparte a 20 anni di distanza dalla
chiusura di quel ciclo. Pintus, sardo
di origine e ligure di formazione, avvia
il tour da Piazza della Vittoria a Treviso
per proseguire con la veronese Piazza
Pintus
Bra. Tappa successiva una località
campana ancora da svelare. Chi vuole
partecipare può inviare un video al sito
www.karaoke.mediaset.it o presentarsi
direttamente nella piazza in cui
si registra lo show per un casting.
V
m
/
7
Battesimo
in piazza
Le 4 stagioni
('92-'95) del primo
ciclo del Karaoke hanno tenuto
a battesimo diverse «facce nuove»
che in seguito, grazie anche ai favori
riscossi dalle loro estemporanee
esibizioni, divennero delle popstar.
Tra questi ricordiamo Elisa, Tiziano
Ferro, Annalisa Minetti (poi
campionessa mondiale
di atletica paralimpica),
la conduttrice di Kilimangiaro
Camila Raznovich
e l'attrice Laura Chiatti.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 29
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Rassegna 25 marzo - Comitato Italiano Paralimpico