14 Cronaca L'ARENA Lunedì 15 Dicembre 2008 VOLONTARIATO NATALE BENEFICO. Il gruppo ritmico corale impegnato a sostenere il progetto missionario salesiano Foyer-Lakay INIZIATIVE. Domani incontro a Isolalta Chorus,vociesuoni peri ragazzihaitiani Ilgruppo di ragazzibielorussichesono statiospitati aVigasio L’obiettivo è togliere dalla strada 600 adolescenti, dare loro un’istruzione e formazione professionale Anna Zegarelli La musica non è solo passione ma anche un modo per aiutare chi non ha nulla. Lo insegna il gruppo ritmico corale Chorus che quest’anno è impegnato nella raccolta di fondi per sostenere il progetto missionario salesiano Foyer-Lakay che ha come obiettivo quello di togliere dalla strada 600 ragazzi haitiani dando loro istruzione e anche una formazione professionale. Chorus è un gruppo che nasce dalla passione di alcuni amici proprio per il canto corale che senza accorgersene dal 1995 ad oggi è passato da semplici esibizioni di piazza a concorsi ambiti fino ad arrivare ad essere protagonista su Rai- due del concerto di Natale. Proprio ieri alle 17 sulle scalinate di Palazzo Barbieri 50 voci accompagnate da pianoforte, basso, batteria e chitarra, tutti diretti dal maestro Carlo Bennati, hanno regalato ai veronesi il concerto «Natale vero», un’iniziativa di solidarietà organizzata dall’assessorato alle politiche sociali del Comune. Ma nella scaletta della giornata l’impegno del gruppo non si fermava solo dentro le mura della città. Alle 21 è stata la volta di «Buon Natale Legnago», dove Chorus si è esibito anche con altri artisti al Teatro Salieri. A distinguere questa compagine musicale, come la descriva Luca Fiorio, presidente del gruppo, è che propongono diversi generi musicali, da quella popolare, a quello di musica leggera, non mancano le colonne sonore di films, musiche di cartoons e successi nazionali e internazionali. Propone anche brani a cappella di ispirazione popolare e religiosi. I programmi proposti vengono arrangiati e trascritti dal maestro Bennati. A distinguere questo coro che le parti corali si alternano a interventi soli- DallaBielorussia perguarire dalleradiazioni Riunione tra l’associazione e le famiglie ospitanti Doamani, 16 dicembre, alle 20.30, nella sala civica di Isolalta il comitato di Vigasio-Trevenzuolo della Fondazione «Aiutiamoli a vivere» organizza un incontro pubblico con le famiglie che desiderano ospitare i bambini provenienti dalle zone della Bielorussia vicine a Chernobyl contaminate 20 anni fa dall’esplosione della centrale nucleare. L’estate scorsa furono 25 i bambini che vennero accolti da altrettante famiglie di Vigasio, Isolalta, Trevenzuolo e Fagnano. Il gruppo fa parte del Comitato di Vigasio-Trevenzuolo della Fondazione «Aiutiamoli a vivere» che da nove anni propone l'iniziativa alle famiglie. Spiega la presidente Luisa Malagò: «Il progetto è triennale: i ragazzini soggiornano in Italia per un mese e per tre anni di seguito e ha come obietti- vo il loro inserimento nell’ambiente familiare. È talmente forte il desiderio di vivere quest’ esperienza che vengono superate in breve tempo anche le difficoltà della lingua. I bielorussi riescono in pochi giorni ad imparare i vocaboli essenziali per rapportarsi con le famiglie che li ospitano. Il gruppo giunge con un’interprete che a turno si reca nelle famiglie per analizzare eventuali problemi, e un’insegnante». Tre mesi fa la scuola «Italo Montemezzi» venne coinvolta nell’iniziativa in quanto il gruppo al mattino frequenta le lezioni; alla fine c’è stato un saggio nel laboratorio musicale dove sono stati eseguiti dai bielorussi canti popolari veneti e come scambio il professore di musica Marco Pasetto ha insegnato ad una classe un motivo popolare bielorusso. f V.L. MISSIONI. Appuntamento il 20 dicembre al Teatro Alba di Santa Lucia FESTE SOLIDALI. Iniziativa dei giovani Rotary GENEROSITÀ. Reni FINE ANNO. Pastorale Concertodi cori periciechidel Togo Expaziente donaletti specialiper idializzati «Ultimocon gli ultimi» pervivere lasolidarietà Nella sala del Consiglio dell’Azienda Ospedaliera di Verona, si è svolta la cerimonia di consegna di tre targhette da apporre sui «letti bilancia» (dotati cioè delle speciali apparecchiature per la terapia dialitica) come testimonianza della donazione della famiglia Tonello al Servizio di Emodialisi dell’ospedale di Borgo Trento. La signora Gina Maria Tonello, iscritta all’Aido di Verona è morta nel dicembre 2005. Per sua precisa volontà, volle donare questi letti, tramite la sorella Wilma, per esprimere la propria gratitudine al reparto perché, dopo essere stata sottoposta a trapianto di rene, riuscì a tornare a vivere un’esistenza normale senza dover sottoporsi al periodico calvario della dialisi come sono costretti ancora tanti malati in attesa di trapianto di rene. La consegna è stata effettuata dai familiari di Gina Maria nel corso di una breve cerimonia alla presenza del direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Sandro Caffi, del direttore dell’Unità operativa clinica di Nefrologia, Antonio Lupo, del responsabile del Servizio di Emodialisi, Carmelo Loschiavo, del presidente dell’Aido, Celso Da Campo, del presidente dell’Arti (l’associazione dei trapiantati di rene) Massimo Nidini e del vice presidente dell’Arti, Luigi Cervato.f Ritorna «Ultimo con gli Ultimi», l’ultimo dell’anno alternativo per i giovani di Verona organizzato dal Centro di Pastorale Giovanile in collaborazione con la Caritas Diocesana. «Ultimo con gli Ultimi» costituisce un progetto rivolto a giovani dai 17 ai 35 anni, ‹‹per vivere un’esperienza all’insegna della condivisione, servizio, riflessione e della preghiera›› spiega don Alberto Giusti del Cpg. L’iniziativa sarà preceduta dalla “Tre giorni con gli Ultimi”, dal 28 al 31 dicembre, intitolata «Dalla schiavitù alla libertà»: incontro con persone, enti, centri e realtà di carità che hanno visto cambiare la loro vita o quella di altre persone, passando da una forma di schiavitù (alcool, droga, prostituzione, usura) a quella di libertà. Nel pomeriggio del 31 dicembre il gruppo si unirà a quello dell’«Ultimo con gli Ultimi» alle 14 al Seminario di San Massimo, da dove i partecipanti partiranno per animare case di riposo, mense dei poveri, case famiglia ed altre realtà di emarginazione. Seguiranno momenti di testimonianze di persone impegnate in vari ambiti del volontariato, la celebrazione della messa alle 22.30 ed un momento di festa conclusivo. Per informazioni e iscrizioni: www.giovaniverona.it, e mail [email protected]. f M.U. Ierisisonoesibiti in50sugliscalini diPalazzo Barbieridiretti dalmaestro CarloBennati Si raccoglieranno aiuti per il centro di Lomè dove già studiano i giovani non vedenti per trovare lavoro Marco Scipolo Sabato 20 dicembre, alle 20.30, al teatro Alba si terrà «Natale di solidarietà», una serata concerto ad ingresso gratuito organizzata dal coro «La Parete» in favore dei due centri per ragazzi ciechi del Togo sostenuti dall’associazione Santa Lucia. Nel corso della manifestazione sarà conferito anche il Premio della Bontà Santa Lucia. Si tratta ormai di un appuntamento tradizionale e molto seguito dal pubblico, in aprticolare dagli abitanti del quartiere che in buona misura partecipano alle iniziative di solidarietà dell’associazione. L’evento sarà animato dal gruppo lirico vocale «Dossobuono Ensemble», diretto dalla soprano sudcoreana Lee Kjung Hee, e dal coro «La Parete» guidato da Claudio Bernardi. Il concerto è dedicato al centro "Kekeli Neva" di Togoville, preposto alla scolarizzazione dei ragazzi ciechi, e al centro «Santa Lucia» di Lomè, dove i giovani non vedenti che hanno raggiunto la maggiore età ricevono una preparazione professionale e vengono aiutati così ad affrancarsi dall’accattonaggio e dall’esistenza miserabile che sono costretti a vivere.. Nel centro di Lomè, inaugurato nel settembre dello scorso anno, si svolgono corsi specialistici biennali di massofisioterapia, di musica, di tessitura e di informatica grazie anche ad attrezzature adeguate ai ciechi ed ipovedenti come i sistemi braille e di sintesi vocale. Il presidente dell’associazione Santa Lucia, Igino Mengalli, in contatto con le suore della congregazione «Notre Dame de l’Eglise» che gestiscono i centri e con il missionario comboniano padre Fabio Gilli, informa che durante la scorsa estate una trentina di giovani ciechi, studenti universitari della capitale del Togo, hanno partecipato al centro di Lomè a corsi intensivi di informatica di base per imparare ad usare il computer e a navigare su internet. «Suor Delphine mi ha riferito che un giorno ha notato due ciechi del centro Santa Lucia, già esperti, che insegnavano ad altri giovani ciechi l’uso del computer: si tratta di un grande risultato», commenta Mengalli aggiungendo inoltre che «due giovani che hanno terminato il corso di musica sono stati assunti dallo Stato in una scuola pubblica come inse- Ilgruppo musicale«Chorus»durante l’esibizionedavanti aPalazzoBarbieri FOTO PECORA stici. Chorus in tanti anni di attività ha cantato per enti benefici, associazioni culturali ed istituzioni pubbliche raccogliendo grandi consensi. La fama del gruppo va anche al di là delle Alpi: in Baviera sono conosciutissimi. Nel 2003 la formazione canora ha partecipato al secondo festival della Coralità Veneta, al concerto per «Natale vero» e all’auditorium Paganini di Parma. Non manca la discografica. «Feel the spirit», è una raccolta di canti spiritual e gospel mentre «Chorus for water» è una serie di inediti a favore del progetto di solidarietà di Legambiente «Acqua e biodiversità». C’è anche una covers dal titolo «Chorus in covers», dove vengono proposti 14 arrangiamenti di celebri canzoni. Inoltre c’è un cd dedicato interamente al Natale registrato durante il concerto in Gran Guardia. «Quando siamo partiti non pensavamo di arrivare ad essere così impegnati e tanto meno a sentirci così investiti nel cantare per promuovere aiuti, per essere vicini a quanti davvero hanno bisogno», spiega Fiorio che non manca di ricordare il grande impegno e l’amore che il maestro Bennati ha per la musica. Bennati è stato allievo di maestri come padre Terenzio Cardini, Luigi Lombardi e Giuseppe Alessandrini. Ha diretto le voci bianche del coro delle Piccole Dolomiti di Illasi e insegnato nei GuineaBissau, raccoltadi fondi aSanSilvestro Per fare un collegamento internet satellitare nella poverissima e isolata diocesi di Bafatà Unaveduta di Lomèin Togo gnanti di musica. Un traguardo per loro importantissimo». Nel centro «Santa Lucia» sono state aperte un’infermeria ed una piccola farmacia per venire incontro alle necessità della popolazione locale più povera. Dopo un anno di vita il centro di Lomè è già un punto di riferimento importante per la gente del posto. Nel corso della serata sarà conferito anche il Premio Bontà Santa Lucia 2008 e, a conclusione della manifestazione, sarà effettuata l’estrazione della sottoscrizione a premi per i ragazzi ciechi togolesi. Informazioni su donazioni ed adozioni a distanza sono reperibili nel sito dell’associazione Santa Lucia: www.associazionesantalucia.it. f conservatori di Foggia, Vicenza, Como e Trieste. Ora Chorus per le feste natalizie del 2008 ha un grande impegno da portare avanti: dare speranza a giovani che non l’hanno mai avuta, come gli haitiani. Il 20 dicembre si esibirà a Fidenza per l’associazione «Fidenza per i bambini nel mondo». E non si dimenticano gli anziani: per loro il 28 tornerà ad esibirsi in provincia, nella casa di riposo di Tregnago. L’epifania sarà invece dedicata all’associazione parrocchiale Noi di Tomba extra. Infine il 9 gennaio sarà a San Giovanni Lupatoto con il corpo bandistico Arrigo Boito si esibirà a favore del centro diurno disabili di Raldon. f Una location suggestiva, una festa raffinata, oltre che divertente, e un nobile obiettivo: quello di raccogliere fondi per l’installazione di un collegamento internet satellitare nella poverissima diocesi di Bafatà nella Guinea Bissau. Si annuncia così, a quanti volessero parteciparvi, il Galà di San Silvestro organizzato a Villa Mattarana dal Rotary Club Verona Scaligero 2002, il ramo più giovane della famiglia rotariana veronese. La serata prevede la cena a buffet nella barchessa della Villa e musica dal vivo. Gli organizzatori promettono anche un romantico «Brindisi delle candele» allo scoccare della mezzanotte, ricchi premi e altre curiose sorprese. Il Veglione di Capodanno è solo l’ultima delle iniziative organizzate dai giovani soci del Rotary Club Verona Scaligero 2002 per sostenere un progetto nel Paese dell’Africa occidentale, al penultimo posto nella graduatoria mondiale dei redditi procapite. La collaborazione con il vescovo di Bafatà, monsignor Pedro Zilli, incontrato dai soci a Verona, risa- le al 2002. In sei anni l’aiuto economico e progettuale del Rotary ha permesso la realizzazione di un pozzo per l’approvvigionamento di acqua pulita, di un centro nutrizionale per neonati ed educativo di valorizzazione alimentare destinato alle mamme, opere importanti in una società in cui la precedenza nella distribuzione del cibo spetta prima ai maschi più anziani e poi alle donne e ai bambini, che ricevono di solito le briciole. Nel 2008, invece, è stata realizzata un’officina meccanica con la fornitura di attrezzature per la manutenzione delle uniche due vecchie jeep indispensabili per lo spostamento da una missione all’altra. Ora è la volta del collegamento internet satellitare che permetterà alla diocesi di Bafatà e ai vari villaggi di uscire dall’isolamento. Il progetto è gestito in collaborazione con il Centro missionario diocesano di Verona e come tutti i precedenti prevede il diretto coinvolgimento della popolazione locale. Chi volesse partecipare alla festa del 31 dicembre può prenotarsi entro e non oltre venerdì 19 dicembre ai numeri di telefono 335.6342623, 348.2484442, 335.203516, 348.4531037 oppure allo 045.597005 al quale risponderà una segreteria.f E.Z.