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P.T.O.F.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015)
aa.ss.
2016/17 - 2017/18 - 2018/19
approvato dal Consiglio d’Istituto
nella seduta del 14/01/2016
Istituto Comprensivo
Giovanni Verga
Pontinia
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
2
ISTI TU TO COM PR E N S I VO “G . VE RG A”
PONTINIA (LT)
Via della Libertà s.n.c.
 0773/86085 0773/867859
fax 0773/869296
[email protected]
www.icverga.gov.it
Piano Triennale
3
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Indice
PREMESSA ......................................................
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
pag.
pag.
L'IDENTITÀ DELL'I.C. "VERGA" .........................
pag. 13
CARATTERISTICHE CULTURALI, EDUCATIVE E PEDAGOGICHE DELL'ISTITUTO
pag. 17
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE,
EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA ........................
pag. 24
FABBISOGNO DELLE RISORSE ..........................
pag. 44
PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
PIANO DI SVILUPPO DIGITALE. ........................
pag. 48
pag. 50
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO ......................
RISORSE DEL TERRITORIO E RETI DI SCUOLE ....
INIZIATIVE DI SPERIMENTAZIONE/RICERCA/PROGETTI PON
LA VALUTAZIONE ............................................
SICUREZZA A SCUOLA ......................................
INFORMAZIONI GENERALI ...............................
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
Finalità e obiettivi
Priorità traguardi e obiettivi: dal R.A.V. al P.D.M.
Le scuole dell'infanzia
Le scuole primarie
La scuola secondaria di primo grado
I numeri dell'Istituto
Analisi del contesto ambientale
Le scelte educative
Gli obiettivi trasversali
Le competenze
Il Curricolo verticale
Le scelte organizzative e gestionali
Il tempo scuola
Il curricolo della scuola dell'infanzia
Il curricolo della scuola primaria
Il curricolo della scuola secondaria di primo grado
L'indirizzo musicale
Campi di potenziamento e obiettivi formativi
L'arricchimento dell'Offerta Formativa: laboratori, progetti, iniziative
Attività alternative alla religione cattolica
Le scelte didattiche e metodologiche
La didattica inclusiva
Laboratori didattici (classi aperte parallele e non)
Sportelli didattici (classi aperte parallele)
5
6
RISORSE UMANE (ORGANICO)
RISORSE MATERIALI
Sperimentazione LIM IN CLASSE
Ambienti di apprendimento
56
58
59
60
68
70
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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ALLEGATI DEL P.T.O.F. 2016/17-2018/19 uniti al presente documento:
ALLEGATO A
ATTO DI INDIRIZZO PROT. 3712/1D DEL 5 OTTOBRE 2015
ALLEGATO B
SCHEDE DI PROGETTO (Ampliamento dell’Offerta Formativa P.T.O.F. 2016/17-2018/19)
ALLEGATO C
INDIRIZZO MUSICALE (S.S. DI PRIMO GRADO)
ALLEGATO D
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ALLEGATO E
CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
ALLEGATO F
PIANO POTENZIAMENTO LINGUISTICO
ALLEGATO G
P.A.I.
ALLEGATO H
PIANO DI SVILUPPO DIGITALE
ALLEGATO I
PIANO CONTINUITÀ /ORIENTAMENTO
ALLEGATO X
FIGURE DI ORGANIZZAZIONE E RELATIVI COMPITI
Di seguito vengono elencati gli altri allegati, i quali sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul sito web
dell’Istituto nella sezione P.O.F:
ALLEGATO J
PROT. ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
ALLEGATO K
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
ALLEGATO L
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
ALLEGATO M REGOLAMENTO DISCIPLINARE D’ISTITUTO
ALLEGATO N
REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
ALLEGATO O
REGOLAMENTO UTILIZZO AULE D’INFORMATICA
ALLEGATO P
REGOLAMENTO UTILIZZO DELLA PALESTRA
ALLEGATO Q
ESAMI DI STATO
ALLEGATO R
INDICATORI DI VALUTAZIONE
ALLEGATO Q
INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Piano Triennale
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dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’ Istituto
Comprensivo
“Giovanni Verga” di Pontinia, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
-
il piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente
scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3712°/1d del 5 ottobre 2015 (vedasi
Allegato A);
-
il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del
14/01/2016;
-
il piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2016;
-
il piano, dopo l’approvazione, è inviato all’USR competente per le verifiche di legge
ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
-
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,
comunicato con nota prot. ……………………………..
-
del ………………………………. ;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione
a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il P.T.O.F. (Piano triennale dell’Offerta Formativa) “è il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
ed esplicitala
progettazionecurricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia (…) contiene anche la programmazione delle attivita'
formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonche' la
definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni
scolastiche” (art. 3 L. 107/2015).
Il presente P.T.O.F.
tiene conto:
-
delle richieste del territorio;
-
delle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel R.A.V. (Rapporto di
Autovalutazione), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola
in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
-
del P.D.M. (Piano di Miglioramento) che è parte integrante di esso.
Il Piano triennale è predisposto entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al
triennio di riferimento ed è “rivedibile annualmente”.
Il P.T.O.F., quindi, è l’anima dell’autonomia scolastica e la sua caratteristica fondamentale
della pluriennalità è utile all’implementazione di azioni innovative e di miglioramento continuo
finalizzate: al potenziamento delle competenze degli studenti e all’apertura della comunità
scolastica al territorio con il pieno coinvolgiomento delle istituzioni e delle realtà locali.
Piano Triennale
Dalle
RICHIESTE DEL TERRITORIO
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Dalle
RISULTANZE DEL RAV
(Rapporto di Autovalutazione)
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PDM
Piano di Miglioramento
P.T.O.F.
Piano triennale dell’Offerta Formativa
(triennio 2016-17/2018-2019)
contiene la progettazione
CURRICOLARE
EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
EXTRACURRICOLARE
finalizzata
POTENZIAMENTO DELLE
COMPETENZE DEGLI STUDENTI
E DELLE STUDENTESSE
APERTURA DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA AL TERRITORIO CON
IL COINVOLGIMENTO DELLE
ISTITUZIONI E REALTA’ LOCALI
-diversificazione
-tecnologie innovative
-didattica modulare
-classi aperte
-flessibilità
-efficacia/efficienza del
servizio scolastico
-partecipazione
-integrazione
-classiaperte
AUTONOMIA SCOLASTICA
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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Finalità e obiettivi
FINALITÀ
indicate
dalla L.107/2015
(art.1 –comma 1)
P.T.O.F.
 Affermazione del ruolo centrale della scuola nella
società della conoscenza.
 Innalzamento dei livelli di istruzione e delle
competenze degli studenti .
 Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e
territoriali.
 Prevenzione e recupero dell’abbandono e della
dispersione scolastica.
 Realizzazione di una scuola aperta: laboratorio di
ricerca, sperimentazione e innovazione didattica,
di partecipazione ed educazione alla cittadinanza
attiva
 Garanzia del diritto allo studio, delle pari
opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini
Mettere in atto il PDM elaborato dal RAV (c 14).
Elaborare Il potenziamento dell’Offerta Formativa (cc.7,16, 22, 24)
Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale
Scuola Digitale (c.57).
OBIETTIVI
(L.107/2015)
Programmare le attività formative rivolte al personale
Docente e ATA (cc. 12, 124)
Presentare il fabbisogno di:
-posti (comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia, per il
potenziamento dell’offerta formativa, del personale ATA);
- infrastrutture e attrezzature materiali.
Piano Triennale
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dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Priorità, traguardi e obiettivi:
dal R.A.V. al P.D.M
vedasi
Allegato D
(P.D.M.)
(P.D.M.)
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come
contenuta nel R.A.V. (Rapporto di Autovalutazione), pubblicato all’Albo elettronico della scuola
e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del
Piano, gli elementi conclusivi del R.A.V. e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi
di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Risultati scolastici: incremento della percentuale di licenziati tra le fasce di voto
comprese tra l’8 e il 10 e lode.
2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali: riduzione del numero di alunni con esiti
inferiori alla media nazionale nelle quinte della scuola primaria, anche in riferimento al
background ESCS.
3) Competenze chiave e di cittadinanza: creazione di strumenti condivisi e oggettivi per
la
valutazione
delle
competenze
di
cittadinanza
coerenti
con
le
progettazioni
curricolari.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) innalzare al livello medio provinciale i licenziati con votazione dell’8 (dal 18% al 22%),
del 10 (dal 2,4% al 5%) e della lode (dall’1,6% al 3%);
2) incrementare gli esiti delle prove standardizzate adeguando il livello (punteggio medio
da raggiungere 60 e l’ESCS;
3) creare un sistema di monitoraggio e certificazione dei livelli di competenza raggiunti
nelle classi 2A e 5A della scuola primaria e I, II e III secondaria di primo grado.
Le motivazioni della scelta effettuata sopra descritta sono le seguenti:
i
risultati
dell’autovalutazione
potenziamento
mettono
in
evidenza
l’esigenza
di
attivare
percorsi
di
(curricolare e laboratori ali) per innalzare il livello medio di tutti gli studenti,
in particolare i licenziati, lavorando in modo più specifico ed efficace per la promozione, la
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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valutazione e la certificazione di competenze trasversali, funzionali anche al superamento
delle prove nazionali standardizzate.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono di seguito specificati.
1) Curricolo, progettazione e valutazione:
-
migliorare l’applicazione degli strumenti di verifica e dei criteri di valutazione, soprattutto
nel passaggio da un ordine all’altro;
-
favorire la formazione continua del corpo docente sulla didattica e la valutazione per
competenze;
-
aumentare i momenti di incontro relativi alla progettazione didattica e alla valutazione.
2) Ambienti di apprendimento:
-
incrementare i supporti tecnologici, la connessione e i laboratori scientifico-tecnologici per
potenziare le strategie di didattica innovativa;
-
potenziare la collaborazione tra i docenti per la realizzazione di modalità didattiche
innovative previste dal curricolo per competenze.
3) Inclusione e differenziazione:
-
potenziare la pratica inclusiva attraverso esperienze formative finalizzate al riconoscimento
dei BES e al relativo intervento su di essi.
4) Continuità e orientamento:
-
favorire un percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le
competenze già acquisite da ogni alunno;
-
favorire la realizzazione di un curricolo delle “classi-ponte” mediante la creazione di un
“Piano di raccordo curricolare”.
5) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:
-
aumentare gli interventi delle risorse finanziarie gestite dalla scuola per una formazione
fondata sul principio della ricerca/azione;
-
formare i docenti su aree tematiche connesse alla didattica per competenze e alla
valutazione dei livelli raggiunti;
-
ridefinire l’uso delle risorse professionali interne al fine di
promuovere una maggiore
partecipazione degli insegnanti dell’Istituto;
-
aumentare la condivisione fra i docenti di strategie, strumenti e materiali anche
attraverso incontri periodici in gruppi di lavoro e formazione.
6) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie:
-
- favorire la creazione di Focus Group Scuola-Famiglia suddivisi per fasce di età (classi) e
per ordini di scuola;
-
favorire il coinvolgimento delle famiglie mediante la creazione di “Grandi Eventi”
Le Motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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allo scopo di innalzare il livello medio di tutti gli studenti, la scuola deve migliorare l’uso
delle
risorse
professionali
interne,
ristrutturandone
l’organizzazione,
promuovendo
la
formazione e aumentando momenti di condivisione e sperimentazione. Parallelamente sarà
importante arrivare a una più efficace ridefinizione del curricolo, della progettazione (anche
in termini di inclusività) e della valutazione strutturati per competenze. Tutto ciò dovrà
essere supportato da un potenziamento dell’ambiente di apprendimento e da un significativo
e sistematico coinvolgimento delle risorse di contesto, in particolare delle famiglie.
SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
1- nelle classi seconde della scuola primaria e nelle classi terze della scuola secondaria
i risultati raggiunti sono allineati con i dati regionali, macro-regionali e nazionali. Si
rileva un più alto livello in matematica per la scuola secondaria
e nelle classi
seconde della scuola primaria;
2- la scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi (la differenza tra le
varie classi è molto bassa rispetto alla media regionale e nazionale);
3- il numero di alunni più dotati si incrementa nella classe terza della scuola secondaria,
nonostante il numero degli alunni meno dotati tende ad essere elevato nella classe
quinta della scuola primaria;
ed i seguenti punti di debolezza:
1) il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI è in generale ritenuto affidabile,
tuttavia alcuni esiti sono risultati non conformi all’andamento abituale delle classi;
2) il numero di alunni meno dotati si incrementa notevolmente nella classe quinta della
scuola primaria rispetto alla classe seconda;
3) si rileva un’incongruenza tra il livello del background socio-familiare e gli esiti della
scuola primaria in quanto tale dato è inferiore rispetto a scuole con contesto socio
culturale simile.
In conseguenza di ciò, l’Istituto “Verga” ha deciso di
integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV
con il “PIANO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO”.
vedasi
Allegato F
(Piano Potenziamento linguistico)
Piano Triennale
PREVENIRE LA
DISPERSIONE SCOLASTICA
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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POTENZIARE
LE COMPETENZE DEGLI STUDENTI
per
REALIZZAZIONE DI UNA
SCUOLA APERTA:
attraverso la
LABORATORIO DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E
INNOVAZIONE DIDATTICA, DI PARTECIPAZIONE ED
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA
flessibilità
(L.107/2015)
(art.1 –comma 1)
ORGANIZZATIVA e DIDATTICA
attraverso il
Potenziamento Tempo Scuola
INDIRIZZO
MUSICALE
SPORTELLI
DIDATTICI
LABORATORI
DIDATTICI
Attività didattiche
finalizzate alla
CERTIFICAZIONE di
COMPETENZE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
LINGUE STRANIERE
INGLESE -KEY
FRANCESE -DELF
SPGNOLO- DELE
•
Classi aperte parallele e non
Didattica modulare disciplinare
Programmazioni settimanali e/o
plurisettimanali (di plesso, di dipartimento, per
ordine di scuola)
Figura del coordinatore di plesso
Figura del coordinatore di classe
Istituzione di dipartimenti per aree disciplinari
Figura di coordinatore di dipartimento
Didattica per competenze (Sperimentazioni e
Ricerche, anche in collaborazione con
l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”)
Didattica inclusiva
(individualizzazione e personalizzazione)
Progettazione delle verifiche di moduli
didattici per classi parallele
Curricolo verticale: condivisione di strumenti
per la progettazione di unità di competenza
INFORMATICA
EIPASS
ECDL
Le priorità e le strategiche sintetizzate nella mappa di cui sopra sono coerenti con il P.D.M.
e gli obiettivi di miglioramento che si possono raggiungere in tempi medio-brevi (triennio
2016/19)
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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L’IDENTITÀ DELL’ I.C. “VERGA”
Una scuola Accogliente,
orientata a favorire il Benessere
e lo sviluppo delle Competenze,
proiettata verso il Domani.
Sei scuole, un’unica direzione
L’Istituto Comprensivo “G. Verga” è una scuola di recente costituzione, dinamica ed
eterogenea per le sue caratteristiche strutturali e logistiche. Tre scuole dell’infanzia, due
scuole primarie e una scuola secondaria di 1° grado operano e si raccordano come una
comunità educante che, nella prospettiva dell’autonomia collaborativa, risponde prontamente
alle esigenze formative del territorio, interpretandone i bisogni educativi.
In quest’ottica l’Istituto elabora e attiva percorsi di formazione perseguendo i principi
dell’integrazione, della
continuità
e
dell’accoglienza,
in contesti educativi e orientativi
stimolanti.
La scuola dell’ABCD
La mission d’Istituto si realizza attraverso una didattica che:




pone attenzione alla persona nella sua dimensione culturale, sociale, emotiva ed
affettiva (Accoglienza);
crea un clima di apprendimento positivo, rassicurante e cooperativo, in cui valorizzare
le potenzialità individuali, e rafforza il dialogo tra le diversità, considerate come
stimolo per l'arricchimento della comunità (Benessere);
promuove l’alfabetizzazione culturale attraverso l’acquisizione delle competenze di base
(Competenze);
favorisce la formazione di una coscienza orientata ai principi della convivenza civile e
democratica, preparando l’alunno ad essere cittadino del mondo (Domani).
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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Origine e composizione
Che cos’è un Istituto Comprensivo
L’Istituto Comprensivo aggrega in un solo organismo le Scuole dell’Infanzia, Primarie e
Secondarie di primo grado, vicine tra loro come collocazione nel territorio. Gli Uffici di
segreteria e il Dirigente scolastico sono comuni per tutti e tre gli ordini di scuola, i quali
prevedono la costituzione di un solo Consiglio d’Istituto e un Collegio dei docenti unitario.
L’accorpamento in verticale di scuole di diverso grado permette ai docenti una
pianificazione didattica e formativa in continuità. Per gli allievi significa essere coinvolti in un
processo educativo unitario dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado. Per
le famiglie si traduce nel vantaggio di potersi relazionare con la stessa istituzione scolastica,
dall’ingresso del proprio figlio nella scuola fino al termine del primo ciclo. Per l’Istituto
significa creare i presupposti per una sempre più proficua continuità orizzontale, intesa come
sviluppo di relazioni e sinergie tra scuola e territorio di appartenenza (quartiere, enti locali,
associazionismo, ecc.).
L’Istituto Comprensivo “G. Verga”
L’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Pontinia è stato costituito il 1 settembre 2012 a seguito
del dimensionamento scolastico, che ha trasformato il Circolo Didattico di Pontinia e la
Scuola Secondaria di primo grado “Verga-Manfredini” in due Istituti Comprensivi: l’Istituto
comprensivo “G. Verga” e l’Istituto Comprensivo “Manfredini”.
L’istituto Comprensivo “G: Verga” aggrega plessi ubicati sia nel centro urbano della cittadina
che nelle sue zone periferiche :
 scuola secondaria di primo grado “G. Verga”;
 scuola primaria di Borgo Pasubio;
 scuola primaria “O. Montiani”;
 scuola dell’infanzia di Borgo Pasubio;
 scuola dell’infanzia di Viale Europa;
 scuola dell’infanzia “Migliara 54”.
La sede centrale dell’Istituto Comprensivo è situata presso la Scuola secondaria di primo
grado “G. Verga”, dove sono localizzati gli Uffici della Presidenza e della Segreteria.
Piano Triennale
15
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Le scuole dell’Infanzia
Scuola dell’infanzia Viale Europa
Il plesso di Viale Europa nasce a metà
degli anni ‘80
commissionato dal Comune
di Pontinia. Sorge per rispondere ad una
duplice esigenza del territorio di avere una
struttura all’avanguardia progettata proprio
come scuola dell’infanzia e per accogliere
il
numero sempre crescente di bambini.
Ospita un ampio giardino attrezzato che si dispone tutto intorno all’edificio, un laboratorio di
arte e ceramica, un laboratorio multimediale, la cucina e il refettorio per tutti i bambini del
plesso, tre sezioni che hanno al loro interno ciascuna un ampio bagno e una palestra zona
gioco. La struttura è stata completamente ristrutturata nel 2012 secondo la normativa
vigente in materia di sicurezza.
Spazi
3 aule con annessi bagno e palestra
1 refettorio
2 cortiletti interni di pertinenza di due
1 cucina con annessi locali di pertinenza
sezioni
1 giardino attrezzato
2 laboratori : arte e multimediale
Scuola dell’infanzia Borgo Pasubio
Il plesso di Borgo Pasubio nasce come primo presidio scolastico subito dopo l’avvenuta
bonifica
del
territorio
pontino.
Inizialmente
ospita
la
Agraria,
seguito
l’Avviamento,
infine
in
la
Scuola
Media
Scuola
Inferiore
fino agli inizi degli anni 70.
lo
spostamento
presso
di
l’attuale
collocata
nel
quest’ultima
edificio,
plesso
Dopo
di
viene
Borgo
Pasubio la Biblioteca Comunale che
vi
resta
fino
al
1976.
Successivamente vi trovano sede la scuola elementare e la scuola materna. Il vecchio
edificio viene ristrutturato a metà degli anni 80 nella forma che ancora oggi sussiste. I locali
adibiti a refezione scolastica si trovano nell’ala dell’edificio destinata alla scuola dell’Infanzia,
la quale dispone di 3 ampie aule, un laboratorio e i servizi. L’intero edificio è circondato da
un giardino completamente recintato, attrezzato per i giochi e per le attività da svolgersi
all’aperto.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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Scuola dell’infanzia Migliara 54
È il plesso situato nella zona periferica della città, nell’area confinante con il comune di
Sabaudia. La scuola dell’infanzia è situata nella struttura che ospita la scuola primaria e
nasce come un ampliamento di quest’ultima avvenuto negli anni ‘80.
Spazi :
3 aule
1 laboratorio di arte e immagine
1 palestra *
1 mensa *
1 cucina con annessi locali di pertinenza*
giardino *
NB:
* locali in comunione d’uso con la scuola primaria
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
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Le scuole primarie
Scuola primaria Borgo Pasubio
La scuola Primaria, ubicata nel medesimo edificio della scuola dell’infanzia. dispone
Spazi :
PIANO TERRA
PIANO SUPERIORE






ampio atrio
la palestra
due aule di cui una con la LIM
un laboratorio
i servizi



8 aule, di cui due con LIM e una
postazione pc
il laboratorio informatico con 10
postazioni, 1 notebook e una LIM
un
laboratorio
polivalente
con
postazione pc
i servizi
L’intero edificio è circondato da un giardino completamente recintato, attrezzato per i giochi
e per le attività da svolgersi all’aperto, con un orto didattico e un angolo piante aromatiche.
Scuola primaria O. Montiani
È il plesso situato nella zona periferica della città, nell’area confinante con il comune
di Sabaudia. La scuola primaria è situata nella struttura che ospita anche l’adiacente scuola
dell’infanzia con ingressi indipendenti; è circondata da un ampio giardino.
Costruita verso la fine degli anni ‘50 da Lodo Bui, costruttore ed artista pontiniano,
ebbe una scuola gemella, vale a dire realizzata con le stesse caratteristiche strutturali: la
scuola elementare di Mesa. Fu inaugurata dall’allora direttore Boirivant e dal sindaco Alceo
Francia, il quale collaborò moltissimo con le insegnanti di allora per rendere questa scuola
un punto di riferimento culturale per l’intera zona. In seguito, verso gli inizi degli anni ‘80, fu
realizzato il secondo piano e ancora successivamente la sezione dedicata alla scuola
dell’Infanzia con annessa palestra.
La struttura è stata ristrutturata nel 2012 secondo la normativa vigente in materia di
sicurezza.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Spazi
6 aule
1 aula multimediale munita di 10 computer fissi, 1 portatile e 1 LIM
1 laboratorio linguistico con LIM
1 palestra
1 mensa
Giardino
12
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La scuola secondaria di primo grado
Il plesso “G. Verga”
E’ il plesso sede della Presidenza e degli uffici di segreteria. La costruzione
dell’edificio risale agli anni ‘80 su progetto dell’architetto terracinese Tobia De Angelis.
L’allora sindaco, Alceo Francia, lo inaugurò nel 1984, insieme all’assessore Antonio Subiaco,
docente di scuola elementare. Il primo preside fu il padre Gaetano Manfredini, che si
alternava nel ruolo di sacerdote e dirigente scolastico. Successivamente operò fattivamente
perché fosse realizzato un altro Istituto di Scuola Media nella zona di Quartaccio. Stiamo
parlando dell’attuale Istituto “Manfredini”, che è stato dedicato a questa intraprendente figura
di sacerdote Piamartino.
L’intitolazione dell’Istituto allo scrittore Giovanni Verga è da attribuire al preside Giacinto
Aurilio il quale, essendo originario della Sicilia, pensò di dedicare al suo famoso conterraneo
il nuovo Istituto scolastico.
Spazi:
21
aule per accogliere le classi, di cui 5 dotate di LIM
1
laboratorio linguistico con 25 posti di lavoro dotati di cuffia e LIM interna
1
laboratorio
postazioni
di
di
informatica
lavoro
e
con
13
predisposizione
per
l’insegnamento di musica digitale (Piano Terra)
2
laboratori
di
informatica,
di
cui
uno
dotato di LIM (Primo Piano)
1
Aula
di Arte dotata di forno per la
lavorazione della ceramica
1
Aula
attrezzata
per
il
laboratorio
scientifico
1
Aula
di sostegno
dotata
informatici
1
Biblioteca
4
Aule adibite a mensa
di strumenti
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
1
Palestra coperta
1
Palestra scoperta
1
Pallone Tensostatico
1
Anfiteatro esterno
1
Aula Magna
1
Sala docenti
1
Ufficio di Presidenza
1
Ufficio di Vicepresidenza
3
vani adibiti ad uffici di segreteria
2
vani adibiti ad archivio e deposito
1
ascensore per disabili
14
Servizi igienici adeguati anche per disabili
Ampio spazio esterno per parcheggio e giardino
I numeri dell’Istituto
Anno scolastico di riferimento 2015/16
SCUOLA DELL'INFANZIA
9 SEZIONI
ALUNNI
di cui
3 ANNI
79
STRANIERI
18
4 ANNI
87
DIVERSAMENTE ABILI
5
5 ANNI
79
TOTALE ALUNNI INFANZIA
245
SCUOLA PRIMARIA
16 CLASSI
ALUNNI
di cui
PRIME
75
STRANIERI
23
SECONDE
65
DIVERSAMENTE ABILI
10
TERZE
72
DSA
1
QUARTE
56
QUINTE
58
TOTALE ALUNNI PRIMARIA
326
SCUOLA SECONDARIA 1°
GRADO
18 CLASSI (10 T.N.- 8 T.P.)
ALUNNI
di cui
PRIME
124
STRANIERI
37
SECONDE
120
DIVERSAMENTE ABILI
24
TERZE
126
DSA
11
TOTALE ALUNNI S.S. 1°G.
370
TOTALE ALUNNI ISTITUTO
I dati relative alla
941
popolazione scolastica dell’Istituto saranno aggiornati
ottobre di ciascun anno scolastico del triennio 2016-2019.
entro il mese di
Dalle proiezioni ipotizzate degli
obbligati per i prossimi tre anni, si prevede una sostanziale conferma del numero degli
alunni.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
15
Analisi del contesto ambientale
Scuola, famiglia, territorio
La professionalità docente, rispettosa dei processi evolutivi dell'individuo nella sua
diversità, facilita l'acquisizione di competenze cognitive, socio-affettive e socio-relazionali,
attraverso attività didattiche, laboratoriali e multimediali, in un clima motivante e rassicurante.
Le famiglie, gli Enti Locali, le agenzie formative e le associazioni di volontariato concorrono
a favorire le opportunità formative, a migliorare l'offerta culturale, in coerenza con le scelte
educative dell'Istituto.
Pontinia: cenni storici
Pontinia è la terza città nuova dell’Agro Pontino bonificato, sorge nel più antico
comprensorio di bonifica del Lazio. La prima pietra fu posta il 19 dicembre 1934 da
Mussolini, che inaugurò il centro urbano il 18 dicembre dell’anno successivo. Doveva essere,
secondo le direttive, un Comune prevalentemente agricolo, che in futuro avrebbe potuto
sviluppare
attività
industriali
applicate
all’agricoltura: un pronostico che si è
realizzato.
Essendo una “città di fondazione” non
possiede monumenti antichi nel centro
urbano, sebbene sia da menzionare la
chiesa di Sant’Anna con il suo caratteristico
campanile a canne d’organo realizzato
dall’architetto Frezzotti.
La parte più antica, quella prebonifica, si trova lontano dall’abitato, sulla
via Appia, ed è costituita dal Mausoleo di
Clesippo, risalente al I secolo a.C, e dal Palazzo delle poste di Mesa, sorto con la bonifica
settecentesca voluta da papa Pio VI.
La storia dell’Agro Pontino è caratterizzata dalla lotta dei suoi abitanti nei confronti
della palude, che occupava gran parte del suo territorio rendendolo malarico. Il motivo per
cui il territorio pontino è rimasto per millenni impaludato era l’impossibilità di un naturale
deflusso delle acque verso il mare: problema risolto solo grazie all’evoluzione tecnologica
che ha fornito mezzi adatti per eliminare definitivamente il sistema paludoso.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
16
Il territorio nel contesto socio-economico e culturale
Oggi Pontinia è una cittadina in provincia di Latina di circa 15.000 abitanti; è formata da
un nucleo abitativo centrale e da una puntiforme dislocazione di abitazioni rurali da
entrambi i lati della strada statale Appia. Accanto ai nuclei familiari stabili, originari dell’Italia
settentrionale e centrale,
comincia ad essere considerevole la presenza di famiglie
provenienti da Paesi europei ed extraeuropei: Albania, Romania, Ucraina, Marocco, Tunisia e
soprattutto India.
Il comune è diviso in varie frazioni e borgate: Borgo Pasubio, Casal Traiano, Migliara
48, Migliara 54, Mazzocchio, Codarda e Mesa.
Confina con i comuni di Sabaudia, Latina,
Terracina, Priverno, Sezze e Sonnino.
Il nucleo centrale di Pontinia è costituito da abitazioni per lo più di proprietà
e dai nuclei
abitativi delle GESCAL. Al centro l’urbanistica è caratterizza da palazzi di tre o quattro piani,
mentre nella periferia le abitazioni sono rappresentate da villini ben curati. Sono presenti
piccole aziende, ma in numero ridotto, generalmente di trasformazione o di servizi. La
maggior parte delle famiglie appartiene
al
ceto impiegatizio e operaio, mentre non è
elevata la presenza di liberi professionisti. Oltre alla scuola, come strutture utilizzabili dai
giovani troviamo: la biblioteca comunale ben fornita e abbastanza frequentata, l’oratorio della
Parrocchia di “Sant’Anna”, il teatro “Fellini”, il M.A.P,
il campo sportivo, il Palazzetto dello
sport, un pallone tensostatico.
Diversa è la situazione delle zone di campagna, caratterizzate da un’urbanistica puntiforme,
fatta di case coloniche e di villette attigue ai poderi e alle stalle. Qui sono presenti piccoli o
medi allevamenti e aziende casearie che rendono la zona abbastanza florida da un punto di
vista economico. L’isolamento abitativo, però, crea in queste zone rurali un maggior rischio
di disagio, accentuato dalla carenza o assenza di alcuni servizi di base e luoghi
ritrovo per il tempo libero dei bambini e degli adolescenti. I giovani, infatti,
alcuna
protetti di
non hanno
possibilità di aggregazione se non vengono accompagnati dai genitori presso le
strutture presenti nel centro urbano della cittadina.
La scolarità media degli abitanti del Comune risulta essere a livello di licenza di scuola
secondaria di primo grado e diploma di scuola secondaria di secondo grado; bassa è
ancora la percentuale dei cittadini
in possesso di un diploma di laurea. L’attesa delle
famiglie, sia del centro urbano che di quelle che vivono nelle zone periferiche, è elevata: si
richiede alla scuola una risposta formativa adeguata ai tempi
fornisce ancora
e ai bisogni del territorio, che
pochi stimoli culturali conformi alle esigenze dei giovani.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
17
CARATTERISTICHE CULTURALI, EDUCATIVE
E PEDAGOGICHE DELL’ISTITUTO
Le scelte educative
Così come recitano le Indicazioni nazionali per il curricolo, nella consapevolezza della
relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo
armonico e integrale della persona, all'interno dei principi della Costituzione italiana e della
tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella
valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle
famiglie.[…]
L'azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30
della Costituzione), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le
altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2).
La scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo
determinante all'elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un
fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. (dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’Istruzione 2012).
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
18
Gli obiettivi trasversali
L’alfabetizzazione culturale promossa dall’Istituto trova il suo luogo privilegiato in un
ambiente educativo di apprendimento in cui perseguire obiettivi del saper fare e del saper
essere. Sviluppando non solo conoscenze teoriche ma anche competenze e abilità di
carattere produttivo e pratico, si mira a fornire le strategie necessarie al potenziamento
delle capacità di interazione comunicativa e allo sviluppo delle abilità sociali attraverso
apprendimenti significativi innescati dalle possibilità di interazione con gli altri.
Gli obiettivi trasversali d’Istituto sono ispirati dalle otto competenze-chiave per la
Raccomandazione, approvata il 18 dicembre 2006 dal
Parlamento europeo e dal Consiglio, ‘relativa a competenze chiave per l’apprendimento
permanente” che tutti gli studenti devono acquisire a 16 anni e ritenute necessarie per la
cittadinanza
contenute
nella
costruzione e il pieno sviluppo della loro persona.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
19
Le competenze
Il
curricolo
deve
essere
finalizzato
alla
maturazione delle competenze previste nel profilo
dello studente al termine del primo ciclo. Sulla
base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta
alle
singole
scuole
progettare
percorsi
per
la
promozione, la rilevazione e la valutazione delle
competenze.
Al termine della scuola dell’infanzia
Al termine del percorso triennale ciascun
bambino deve aver sviluppato alcune competenze
di base che caratterizzano la sua crescita
personale:




la consapevolezza di sé e la fiducia nei propri mezzi;
competenze strutturate e abilità concrete in tutti i campi d’esperienza;
attenzione alla relazione con i coetanei e con gli insegnanti;
acquisizione dei prerequisiti essenziali per l’accesso alla scuola primaria.
Al termine della scuola primaria
Il compito specifico della scuola primaria è quello di:
 promuovere l’alfabetizzazione culturale, attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei
codici che costituiscono la struttura della nostra cultura;
 far acquisire i saperi irrinunciabili, attraverso la padronanza degli strumenti culturali di
base;
 sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e
religiose;
 educare al plurilinguismo e all’intercultura;
 far acquisire le competenze di base relative agli assi culturali (Asse dei linguaggi, Asse
matematico, Asse scientifico-tecnologico, Asse storico-sociale) con riferimento alle
competenze chiave di cittadinanza, secondo le Raccomandazione U.E. del 18 dicembre
2006.
Al termine della scuola secondaria di 1° grado (completamento primo ciclo d’istruzione)
La scuola del primo ciclo d’istruzione promuove lo sviluppo integrale e armonico della
persona. Al termine di esso ogni allievo deve essere in grado di iniziare il percorso
scolastico successivo e di affrontare in autonomia e con responsabilità
vita tipiche dell’età, esprimendo la propria personalità.
le varie situazioni di
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
20
Per realizzare il risultato atteso, la scuola secondaria di primo grado organizza percorsi
formativi operando attraverso:
l’apprendimento di contenuti disciplinari irrinunciabili e la ricerca delle connessioni tra
-
gli stessi;
l’acquisizione di abilità fondamentali nelle discipline di studio e nelle attività opzionali
e facoltative, per lo sviluppo delle competenze culturali di base riconducibili alle
competenze chiave trasversali che rientrano nell’educazione permanente, come da
-
Raccomandazioni U.E. del 18 dicembre 2006.
Per realizzare tali finalità l’Istituto “G. Verga”:








concorre con le altre Istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione;
persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;
favorisce lo sviluppo delle capacità per leggere e gestire le proprie emozioni;
promuove il senso di responsabilità;
sollecita gli alunni a un'attenta riflessione sui comportamenti di gruppo;
crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se
stessi;
 pone le basi per l'esercizio della cittadinanza
attiva (cura di sé, degli altri, dell'ambiente;
cooperazione; solidarietà; senso della legalità;
etica
della
responsabilità;
rispetto
della
Costituzione della Repubblica Italiana);
 garantisce un adeguato livello di uso e di
controllo della lingua italiana;
 promuove l'acquisizione degli alfabeti di base della
cultura attraverso la conoscenza e l'uso dei
diversi
linguaggi
(ascoltare,
comprendere,
osservare, sperimentare, interpretare, organizzare
informazioni, produrre, rielaborare, decodificare);
 favorisce l'utilizzo di strumenti multimediali nella
prospettiva
dell'elaborazione
di
un
sapere
integrato.
Piano Triennale
21
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
vedasi
Allegato E
Il Curricolo Verticale
Il curricolo è il cuore didattico del POF e racchiude occasioni di apprendimento in cui
si integrano la prescrittività di competenze e
contenuti (ritenuti irrinunciabili e fondamentali
a livello nazionale) e le esigenze e i bisogni
della comunità locale. Rappresenta la sintesi
progettuale
ed
operativa
delle
condizioni
pedagogiche, organizzative e didattiche che
consentono
di
realizzare
un
insegnamento
efficace ed adeguato agli alunni, nel rispetto
degli indirizzi curriculari di carattere nazionale
(espressi
nelle
Indicazioni Nazionali per il
curricolo 2012).
L’Istituto “G. Verga” ha elaborato il proprio curricolo operando la scelta della verticalità
dell’impianto curriculare, che si estende in progressione dai tre ai quattordici anni, per
disporre di una cabina di regia comune che possa operare a favore della formazione di
base. L’asse della continuità è particolarmente forte nel rapporto stretto tra scuola primaria
e scuola secondaria di primo grado, intrecciate nella comune appartenenza al primo ciclo di
istruzione, senza trascurare il raccordo infanzia/primaria che mira allo sviluppo delle
competenze di base, allo sviluppo dell’autonomia e alla costruzione dell’identità.
Riflettendo su una morfologia comune alle varie discipline, le progettazioni curriculari
sono pianificate secondo un movimento progressivo verso i saperi organizzati nelle discipline,
in cui cambia, tra un ordine e l’altro, la natura della mediazione didattica, il riferimento ad
una comune base esperienziale, percettiva, motoria che, nella prospettiva verticale si evolve
fino alle prime forme di rappresentazione, simbolizzazione, padronanza di codici formali.
Gli insegnanti elaborano la propria progettazione curriculare delineando finalità e
obiettivi educativi considerati prioritari in base alla situazione di partenza del gruppo classe
e definendo obiettivi di apprendimento contestualizzati al gruppo o al singolo alunno.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
22
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
23
Il curricolo verticale del nostro Istituto, definito nell’anno scolastico
2013/14 mediante
apposita Commissione di studio e ricerca, è un modello di progettazione didattica costruito
sulle competenze di cittadinanza (trasversali), opportunamente contestualizzate e ampliate;
organizzato per assi culturali e suddiviso i tre step.
COMUNICARE
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
costruito sulle
COMPETENZE DI CITTADINANZA
(trasversali)
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
RISOLVERE I PROBLEMI
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
AGIRE IN MODO AUTONOMO
E RESPONSABILE
COLLABORARE E PARTECIPARE
CURRICOLO
VERTICALE
DELL’I.C.
“G. VERGA”
LINGUAGGI
organizzato per
ASSI CULTURALI
MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE
SCUOLA DELL’INFANZIA
suddiviso in
TRE STEP
termine
SCUOLA PRIMARIA
SECONDARIA DI 1° GRADO
Per l’approfondimento tematico del curricolo verticale, e al fine di sviluppare la
collaborazione tra i docenti dei tre ordini di scuola, è prevista l’istituzione di dipartimenti per
aree disciplinari e la funzione di coordinatore di dipartimento.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
24
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE,
EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
Le scelte organizzative e gestionali
L’ organigramma
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
25
vedasi
Allegato X
(Figure di organizzazione e compiti)
Le scelte organizzative
Per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento specificati nel P.D.M., l’Istituto
opera scelte organizzative flessibili previste dalla normativa vigente in materia di autonomia
scolastica.
Progettazione per classi parallele
Potenziamento del tempo scolastico
anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della
dotazione organica dell’autonomia di cui al comma 5,
tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie
Modalità
di
ORGANIZZAZIONE
riferibili al tempo scuola e
alla relativa progettazione
Programmazioni settimanali e/o plurisettimanali
di plesso, di dipartimento, per ordine di scuola
Istituzione di dipartimenti verticali per aree disciplinari
Funzioni strumentali
Area 1 (Gestione P.O.F.)
Area 2 (Compiti di supporto all’attività didattica)
Area 3 (Coordinamento interventi per gli alunni
con disabilità e B.E.S)
Figura del
coordinatore di plesso
coordinatore di classe
coordinatore di dipartimento
Altre figure organizzative:
coordinatore e organizzatore delle visite d’istruzione e
delle uscite didattiche;
coordinatore T.I.C.;
coordinatore delle attività di Continuità e Orientamento;
- coordinatore degli Sportelli didattici
- coordinatore dei Laboratori didattici
Per la definizione dei ruoli di responsabilità
al P.D.M.
e dei compiti ad essi assegnati si rimanda
Piano Triennale
Il Tempo Scuola
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
26
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ VERGA”
Lunedì
Mercoledì
Venerdì
(unità oraria di 60 minuti)
1^ ora
8,15 - 9,15
2^ ora
9,15 - 10,05
1°
intervallo
10,05 - 10,15
3^ ora
10,15 - 11,15
4^ ora
11,15 - 12,05
2°
intervallo
5^ ora
12,05 - 12,15
12,15 - 13,15
Martedì
Giovedì
(unità oraria di 60 minuti)
(unità oraria di 50 minuti)
1^ ora
8,15 - 9,15
1^ ora
8,15 - 9,05
2^ ora
9,15 - 10,05
2^ ora
9,05 - 9,50
1°
intervallo
10,05 - 10,15
1°
intervallo
9,50 - 10,00
3^ ora
10,15 - 11,15
3^ ora
10,00 - 10,50
4^ ora
11,15 - 12,15
4^ ora
10,50 - 11,40
5^ ora
12,15 - 13,15
5^ ora
11.40 -12.25
2°
intervallo
12,25 - 12,35
Mensa
Studio
guidato
6^ ora
12,35 - 13,25
7^ ora
13,25 - 14,15
Laboratorio
Giovedì
Martedì
TN 8,15-13,15
TP 8,15 -16,15
13,15 - 13,45
6^ ora
13,15 - 14,15
13,45 - 14,15
Martedì
TP
14,15 - 16,15
TEMPO
SCUOLA
INDIRIZZO
MUSICALE
8,15 -14, 15
La scelta dell’Indirizzo Musicale comporta:
due incontri pomeridiani settimanali aggiuntivi.
La calendarizzazione delle lezioni e gli orari verranno
comunicate dai docenti di Strumento alle famiglie
all’inizio di ciascun anno scolastico del triennio
2016/17-2018/19.
Il giovedì l’orario delle lezioni viene ridotto di 10 minuti (delibera
del C.d.D. e del C.I.) per garantire agli alunni, che ne fanno
richiesta, l’utilizzo del trasporto comunale, dato che la scuola
secondaria di primo grado ha un orario obbligato che deve
concordarsi con quello della primaria e della scuola dell’infanzia.
27
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Il curricolo della scuola dell’infanzia
28
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Il curricolo della scuola primaria
IL MONTE ORE DISCIPLINARE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV
CLASSE V
ITALIANO
8
7
7
7
7
INGLESE
1
2
3
3
3
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
MATEMATICA
6
6
6
6
6
SCIENZE
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
ARTE
1
1
1
1
1
MUSICA
1
1
1
1
1
ED. FISICA
2
2
2
2
2
RELIGIONE
2
2
2
2
2
ATTIVITA’
INCLUSIONE
2
2
1
1
1
TOTALE u.o.
30
30
30
30
30
29
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
30
Il curricolo della scuola secondaria di primo grado
CURRICOLO NAZIONALE OBBLIGATORIO
DISCIPLINE
Monte ore settimanale
Lettere
9 +1
Matematica
4
Scienze
2
Inglese
3
Seconda lingua straniera
2
Tecnologia
2
Arte
2
Musica
2
Educazione Fisica
2
Religione
1
Piano Triennale
31
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
vedasi
L’Indirizzo Musicale
Allegato C
Dall’anno scolastico 2014/15 è stato attivato nella scuola secondaria di primo
grado il Corso ad Indirizzo Musicale per i seguenti strumenti:
Pianoforte, Chitarra, Sassofono, Flauto Traverso.
Le classi del Corso sono costituite da alunni frequentanti sezioni a tempo pieno
e sezioni a tempo normale, che hanno richiesto l’iscrizione all’Indirizzo Musicale.
Il Corso ad Indirizzo Musicale è parte integrante del piano di studio dello
studente e materia degli Esami di Stato al
termine del primo ciclo d’istruzione.
La scelta dell’Indirizzo Musicale comporta:

due incontri pomeridiani settimanali aggiuntivi per lo
svolgimento di lezioni individuali e/o a piccoli gruppi di
Strumento musicale, lezioni collettive di Musica d’Insieme
e Teoria musicale tenute da docenti esperti degli
strumenti;

una valutazione quadrimestrale e finale riportata
sul documento di valutazione;

il vincolo allo strumento richiesto;

il vincolo alla permanenza nella classe per l’intero
triennio.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
32
Campi di Potenziamento e Obiettivi Formativi
Tenuto conto delle priorità di miglioramento emerse dal RAV , il nostro Istituto esprime in ordine di preferenza
i campi di potenziamento e i relativi obiettivi formativi per il triennio 2016/2019.
Ordine
di
preferenza
CAMPI DI
POTENZIAMENTO
OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/15)
p)
r)
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione
Europea;
valorizzazione di percorsi individualizzati e coinvolgimento di alunni e famiglie;
alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso
percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o lingua non italiana, da organizzare
anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle
comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s)
definizione di un sistema di orientamento;
d)
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura
dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze
in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi educativi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio sanitari ed educativi del
territorio e delle associazioni di settore;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità ,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio delle attività culturali;
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del presidente
della Repubblica 20 marzo 2009, n.89. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
a)
1
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
l)
2
POTENZIAMENTO
UMANISTICO
SOCIO ECONOMICO
PER LA
LEGALITA’
e)
n)
q)
b)
n)
3
POTENZIAMENTO
SCIENTIFICO
p)
q)
s)
c)
4
POTENZIAMENTO
ARTISTICO E
MUSICALE
f)
e)
5
POTENZIAMENTO
MOTORIO
g)
h)
6
POTENZIAMENTO
LABORATORIALE
m)
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe ,
anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a
quanto indicato nel regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo
2009, n.89;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
definizione di un sistema di orientamento;
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell’arte e nella storia
dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni, anche mediane il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati
operanti in tali settori;
Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita
sano, con particolare all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla
tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio ;
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
33
L’arricchimento dell’Offerta Formativa:
laboratori, progetti, iniziative
Gli obiettivi formativi e di apprendimento esplicitati nel POF si perseguono attraverso
le attività previste dal curricolo obbligatorio e attraverso iniziative progettuali, laboratoriali e
opzionali in cui si attivano strategie per facilitare, arricchire e monitorare l’apprendimento.
Le iniziative dell’Istituto “G. Verga” sono riportate nelle seguenti tabelle sinottiche e
descritte in maniera dettagliata nell’ Allegato B- Schede di progetto (Ampliamento dell’Offerta
Formativa – P.T.O.F 2016/17-2018/19), che è parte integrante del presente documento.
SCUOLA DELL’INFANZIA
vedasi
Allegato B
(Schede di progetto)
PROGETTI
CAMPO DI
POTENZIAMENTO
SE TU LO FAI, IO IMPARO
Educazione teatrale: comunicare attraverso diversi
linguaggi imparandone i diversi codici. Utilizzare la
lingua in funzione creativa ed espressiva.
ENGLISH. … is fun!
Lingua straniera: avviare una prima conoscenza
della lingua inglese.
IL MONDO…CHE BELLA STORIA!
Educazione ambientale: promuovere la
conoscenza partecipata della realtà ambientale
circostante.
LINGUISTICO
UMANISTICO
ARTISTICO
E
MUSICALE
PROGETTO ARTE
GIOCA E DANZA…INSIEME
Educazione artistica: sperimentare tecniche di
espressione artistica per migliorare la capacità
comunicativa e manipolativa del bambino.
Educazione all’ascolto della musica, del ritmo e
del silenzio; scoperta guidata delle potenzialità
del proprio corpo
PROGETTO
D’ISTITUTO
CONTINUITÀ
Progetti
INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI AD ALTO
POTENZIALE
d’Istituto
con
SPERIMENTAZIONE
RICERCA
FORMAZIONE
Attività di indagine preventiva delle
difficoltà di apprendimento- TEST
COMPETENZE METAFONOLOGICHE e VMI
Continuità: raccordo con la scuola primaria
In collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia –
IDO e l’Università degli Studi di Pavia
Per i bambini dell’ultima classe della scuola
dell’infanzia; attività svolta in collaborazione con
la struttura A.S.L. di Latina- centro maternitàinfantile.
Piano Triennale
34
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
SCUOLA PRIMARIA
vedasi
Allegato B
(Schede di progetto)
Arricchimento Offerta
Formativa nelle
CAMPO DI
PROGETTI
POTENZIAMENTO
A SCUOLA SI LEGGE
LINGUISTICO
LABORATORIO LINGUISTICO
CONOSCO IL MIO TERRITORIO
UMANISTICO
SALUTEDUCHIAMOCI
SCIENTIFICO
METTIAMOCI IN GIOCO
MUSICALE
ARMONIUM
MOTORIO
PROPEDEUTICA ALLO SPORT
PROGETTO
CONTINUITÀ
INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI
AD ALTO POTENZIALE
Progetti
d’Istituto
con
SPERIMENTAZIONE
RICERCA
FORMAZIONE
Screening per la rilevazione
dei disturbi specifici
d’apprendimento (D.S.A.)
Arricchimento Offerta
LINGUISTICO
LABORATORIALE
Sperimentazione di laboratori in classe o a classi aperte.
Educazione ambientale: stimolare lo sviluppo di una
coscienza ambientale e del rispetto del territorio,
attraverso un processo di conoscenza e appropriazione
degli spazi.
Alcune iniziative si attiveranno grazie al contributo delle
famiglie.
Iniziativa di continuità con la scuola dell’infanzia.
Educazione alimentare: guidare alunni e genitori a un
comportamento responsabile nella scelta dei cibi.
Tra le iniziative: Progetto Ministeriale FRUTTA NELLE
SCUOLE.
Iniziativa di continuità con la scuola dell’infanzia.
Promozione eccellenze: concorsi, competizioni on line o in
presenza, giochi matematici.
Iniziativa di continuità con la scuola secondaria di primo
grado.
Educazione musicale, dimensione espressiva, propedeutica
flauto.
Progetto in rete con “I.C. Manfredini”.
Iniziativa di continuità con il Corso ad indirizzo musicale
della S.S. di 1° grado.
Collaborazione con Associazioni sportive del territorio.
Continuità: raccordo tra la Scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di primo grado
in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia – IDO e
l’Università degli Studi di Pavia
Per le classi seconde della scuola primaria, attività svolta
con la supervisione dell’A.S.L. di Latina.
Formativa nelle
ENGLISH SUMMER CAMP
EIPASS
Educazione all’ascolto e al piacere di leggere
autonomamente.
Iniziativa di continuità con la scuola dell’infanzia.
Lingua inglese: promuovere iniziative con l’intervento del
madrelingua in esperienze teatrali e workshop.
Iniziativa di continuità con la scuola dell’infanzia
ENGLISH IS…FUN!
D’ISTITUTO
Attività Curricolari
Attività extracurricolari
7/15 giorni dopo la chiusura delle lezioni dedicati
all’apprendimento della lingua inglese, attraverso attività
laboratoriali e didattiche coordinate da un docente
dell’Istituto e da madrelingua selezionati.
Iniziativa attivata grazie al contributo delle famiglie.
Certificazione delle competenze informatiche: classi quarte
e quinte.
Iniziativa attivata a carico delle famiglie.
Piano Triennale
35
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
vedasi
Allegato B
(Schede di progetto)
Arricchimento Offerta
Formativa nelle Attività Curricolari in Orario Antimeridiano
CAMPO DI
PROGETTI
POTENZIAMENTO
SPERIMENTAZIONE
FORMAZIONE
LINGUISTICO
PROGETTO
RICERCA- Cambiare si può (Sperimentazione/Ricerca/formazione)
Osservazione sulla didattica attiva (Classi sperimentali dei corsi A-B-F))
Sperimentazione della didattica per competenze in collaborazione con l’Università “La
Sapienza” di Roma.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUE STRANIERE:
Inglese, Francese, Spagnolo
ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI
Lezioni di lingua italiana per alunni stranieri non o poco alfabetizzati
CONCORSI
partecipazione a concorsi di scrittura creativa proposti da associazioni culturali locali
UMANISTICO
PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE NEGLI STUDENTI DELLE S.S. DI 1° GRADO
DELLA REGIONE LAZIO (PROGRAMMA EUDAP/UNPLUGGED)
INTERNET E LEGALITÀ
Educare all’uso corretto e responsabile degli strumenti informatici e di Internet
SPERIMENTAZIONE
FORMAZIONE
ARTISTICA-UMANISTICA
SCIENTIFICO
ARTISTICO
OSSERVAZIONE ALL’OPERA D’ARTE
ECOME EDUCAZIONE ALL’APPRENDIMENTO E ALLA CITTADINANZA
Educazione al rispetto e conservazione del patrimonio artistico e culturale attraverso lo
sviluppo di comportamenti responsabili: Visual Thinking Strategy
METTIAMOCI IN GIOCO (Olimpiadi della Matematica)
Promozione eccellenze attraverso i giochi matematici.
Iniziativa di continuità con la scuola primaria.
CONCORSO INTERNO
Educazione all’immagine: realizzazione copertina del diario scolastico
ATTIVITÀ SPORTIVA
Avviamento alla pratica dei Giochi Sportivi Studenteschi
MOTORIO
ESPLORIAMO IL TERRITORIO CON L’ORIENTEERING
Giornata al Parco nazionale degli Aurunci “Woo Park”
I GIOVANI INCONTRANO I CAMPIONI
I valori dello sport e corretti stili di vita
INCLUSIONE
SO FARLO ANCH’IO: valorizzare la diversità
SPORTELLO PER LA DIDATTICA DIFFERNZIATA
PROGETTI
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
D’ISTITUTO
Raccordo tra scuola primaria e secondaria di primo grado;
tra scuola secondaria di I grado e secondaria di II grado
con
SPERIMENTAZIONE
RICERCA
FORMAZIONE
INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI AD ALTO POTENZIALE
in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia – IDO e l’Università degli Studi di Pavia
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
vedasi
Allegato B
(Schede di progetto)
Ampliamento dell’Offerta Formativa
(Attività Extracurricolari in Orario Pomeridiano)
Opzionalità
-
Sportello didattico di Lingua italiana per
alunni madrelingua
classi prime, seconde e terze
-
Sportello didattico di Lingua italiana per
alunni stranieri
ATTIVITÀ DI:
CONSOLIDAMENTO
-
Potenziamento Lingua inglese
POTENZIAMENTO
-
Potenziamento Lingua francese
-
Potenziamento Lingua spagnola
-
Sportello didattico di Matematica
Opzionalità
-
Latino digitale (Corso di lingua latina)
classi seconde e/o terze
-
Approfondimento Storico
ATTIVITÀ DI:
-
Potenziamento Scientifico
-
Preparazione alla Prova Nazionale Invalsi di
Matematica
-
Ludolinguistica ed Enigmistica
-
Teatro
-
Cucina ed Educazione Alimentare
-
Informatica


 POTENZIAMENTO
Laboratori didattici
ATTIVITÀ DI:

POTENZIAMENTO
-
Gioco e imparo con i fogli elettronici

ORIENTAMENTO
-
Robotica educativa
-
Sperimentando a scuola
-
Scacchi
-
Attività sportiva
CERTIFICAZIONE
COMPETENZE
LINGUE STRANIERE
CERTIFICAZIONE
COMPETENZE
INFORMATICHE
LINGUA INGLESE:
certificazione KEY (Livello A2 Livello del QCER)
L2 SPAGNOLO:
certificazione DELE dell’Istituto Cervantes
(LivelloA1Escorial del QCER)
L2 FRANCESE: certificazione DELF
(Livello A1 del QCER)
EI PASS
(europeaninformaticspassport)
Alfabetizzazione e certificazione delle competenze
informatiche acquisite dagli studenti
ECDL
Corso di formazione per adulti
36
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
37
Attività alternative alla Religione Cattolica
L'insegnamento delle attività alternative costituiscono un servizio strutturale obbligatorio. Ciò
significa che la scuola attiva iniziative in sostituzione delle ore di religione cattolica. Le
attività proposte riguardano attività didattiche, formative di studio in gruppo o attività
individuali, da svolgersi con l'assistenza di docenti appositamente incaricati e all'interno dei
locali della scuo
Piano Triennale
38
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Le scelte didattiche e le metodologiche
(Insegnamento/apprendimento)
Nel rispetto della libertà d’insegnamento del singolo docente, l’apprendimento è
considerato
nell’Istituto
processo
un
attivo
di
costruzione
di
conoscenze,
abilità
e
competenze attraverso la promozione di atteggiamenti positivi in un contesto di interazione
dell’allievo con insegnanti, compagni, media didattici.
L’azione didattica si ispira
a tre principi essenziali:
1) centralità dell’alunno, come soggetto di educazione e di apprendimento;
2) personalizzazione
proposta
di
del processo di
lavoro
è
adeguata
alle
insegnamento/apprendimento , pertanto ogni
caratteristiche
psicologiche
ed
intellettuali
dell’alunno;
3) incentivazione dell’azione didattica nella
del gruppo classe
sua
dimensione relazionale,
sia all’interno
sia in gruppi di lavoro a classi aperte.
DIDATTICA INCLUSIVA
(individualizzazione e personalizzazione)
DIDATTICA PER COMPETENZE
(sperimentazioni e ricerche)
PROGETTAZIONE DI VERIFICHE PER CLASSI PARALLELE
DIDATTICA LABORATORIALE
CURRICOLO VERTICALE:
condivisione di strumenti per la progettazione
di unità di competenza
CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE
(Lingue straniere ed Informatica)
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
39
Per garantire un’offerta formativa il più possibile personalizzata e attenta ai bisogni degli
alunni, i docenti del nostro istituto attivano in tutte le discipline metodologie diverse
finalizzate a sviluppare processi di apprendimento non solo per ricezione, ma anche per
ricerca, per azioni e per problemi.
METODOLOGIE
Piano Triennale
40
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
vedasi
La didattica inclusiva
Allegato G
(P.A.I.)
La didattica inclusiva è il punto fermo dell’Istituto ed anche per il triennio di riferimento
prevede interventi mirati per il variegato universo dei Bisogni educativi speciali. Tutte le
azioni che si porranno in essere saranno nella linea della continuità con quanto già da
tempo previsto e posto in atto. L’allegato Piano Triennale dell’Inclusione
l’impegno
rappresenta
a continuare nella ricerca, nell’accoglienza, nella promozione delle capacità di
ognuno per il massimo successo globale della persona.
Qui di seguito la sintesi delle azioni didattiche speciali pensate per il triennio 2016/2019:









So farlo anch’io (solo per gli studenti della scuola secondaria) -laboratorio che ha lo
scopo di offrire agli alunni l’occasione di vivere un percorso di crescita in senso
globale, con il coinvolgimento di tutte le sue dimensioni (cognitiva, emotiva, sociale),
attraverso la produzione di oggetti e giochi didattici in modo da indirizzarli verso la
scelta formativa più consapevole per il loro progetto di vita.
Laboratorio di Educazione ambientale (Scuola primaria e Secondaria di 1° grado)offre agli alunni l’opportunità di sviluppare atteggiamenti rispettosi in ordine alle
principali tematiche ambientali.
Laboratorio linguistico: (scuola primaria e secondaria) percorsi per il potenziamento
linguistico.
Inoltre sono poste in essere le seguenti attività coordinate:
L’accoglienza degli alunni e delle famiglie con presentazione delle attività e delle
strutture entro il mese di maggio dell’anno precedente il loro ingresso nell’Istituto
Sportello per la didattica differenziata a disposizione dei docenti e dei genitori per
quanto inerente, a cura del coordinatore Prof. Benedetto di Biasio presso la sede
della S.S. primo grado, in orario antimeridiano consultabile presso la portineria della
stessa.
Assistenza D.S.A. secondo la legge 170/2010- per i docenti e per le famiglie al fine
della più corretta azione educativa (negli orari di sportello come sopra), anche
attraverso la condivisione del Piano Educativo Personalizzato.
Attività di indagine preventiva delle difficoltà di apprendimento- TEST COMPETENZE
METAFONOLOGICHE e VMI per i bambini dell’ultima classe della scuola dell’infanzia
svolta in collaborazione con la struttura A.S.L. di Latina- centro maternità-infantile.
Screening per la rilevazione dei disturbi specifici d’apprendimento-D.S.A.-sulle classi
seconde della scuola primaria, effettuato dal Prof. Benedetto di Biasio e dalla prof.ssa
Claudia Staiano, referenti dell’Associazione Italiana Dislessia, sotto la supervisione
dell’A.S.L. di Latina. L’indagine ha lo scopo di segnalare ai docenti e alle famiglie i
casi in soglia di attenzione o di intervento immediato. Saranno poi i genitori a
decidere se procedere con gli accertamenti presso la struttura A.S.L. per fruire delle
possibilità che la legge 170/2010 concede. Le indicazioni sulle eventuali difficoltà
riscontrate daranno comunque modo agli insegnanti di ottimizzare l’azione didattica in
classe.
INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI AD ALTO POTENZIALE in collaborazione con l’Istituto di
Ortofonologia – IDO e l’Università degli Studi di Pavia
Piano Triennale
41
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
vedasi
Allegato B
Laboratori didattici a classi aperte
Il
laboratorio
formazione
processi
(Schede di progetto)
e
didattico
dell’individuo
concetti
contribuisce
alla
nell’esercitazione pratica
cognitivi
appresi
nelle
curricolari, sviluppando le competenze di
di
attività
progettualità
e la responsabilità degli studenti, ampliando i loro
interessi e orientandoli alle scelte del futuro.
La realizzazione di laboratori può diventare una
condizione ideale per la personalizzazione dei percorsi
di studio finalizzati
all’apprendimento di specifiche
competenze, attraverso una didattica che coniuga il
“sapere” con il “saper fare” in un ambiente dove è
necessario “saper essere”con gli altri. In particolare i laboratori didattici a classi aperte,
superando la rigidità oraria ristretta nello spazio della classe, offrono la possibilità di vivere
significative
esperienze
di
relazione
interpersonale.
Essi
diventano
un
momento
di
collaborazione costruttiva tra gli alunni coetanei, tra gli alunni più grandi e quelli più piccoli,
tra gli alunni e i docenti: tutti impegnati davanti ad un medesimo progetto o compito da
realizzare.
Oltre alle aule laboratorio vere e proprie, intese come locali a se stanti
appositamente
costruiti per produrre apprendimenti specialistici, possono essere considerate tali tutte quelle
che contengono una lavagna interattiva multimediale. Un’aula dotata di dispositivo LIM
diventa uno spazio attrezzato che impone un ripensamento quotidiano della tradizionale
didattica e un apprendimento per competenze, fatto di percorsi consapevoli che mirano a
far emergere interessi, potenzialità e risorse individuali all’interno del gruppo-classe. Una
didattica laboratoriale così intesa abitua l’alunno a riflettere, a porsi domande sul proprio
operato e sul modo di procedere e a trovare soluzioni ai problemi che s’incontrano durante
il processo di insegnamento/apprendimento.
L’Istituto offre occasioni di didattica laboratoriale in tutti e tre gli ordini di scuola,
intesa sia come attività pratica nella classe/sezione, sia come spazio organizzato per attività
specifiche. Esistono laboratori antimeridiani e pomeridiani, annuali e periodici, descritti
dettagliatamente nell’ Appendice del P.T.O.F “Ampliamento dell’offerta formativa”.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
42
Piano Triennale
43
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
vedasi
Sportelli didattici
Allegato B
(Schede di progetto)
(Didattica a classi aperte parallele)
Le attività progettate dall’Istituto attraverso i Laboratori,
gli Sportelli didattici e il Corso ad
Indirizzo Musicale (tutto in orario pomeridiano) mirano a realizzare una scuola aperta al
territorio,
un
luogo
di
sperimentazione
e
ricerca
permanente
per
contrastare
le
disuguaglianze socio-culturale e prevenire l’abbandono o la dispersione scolastica, in linea
con il dettato della L. 107/15.
Le forme di flessibilità
previste dall’autonomia didattica e organizzativa
(decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275) hanno consentito alla scuola secondaria
di primo grado “Verga” di potenziare il
tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri
orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia.
La Scuola secondaria di primo grado, oltre ai Laboratori didattici pomeridiani che hanno un
valore fortemente orientativo, ha sperimentato da diversi anni
Sportelli didattici pomeridiani
per favorire l’ individualizzazione e/o la personalizzazione di percorsi formativi.
Per il triennio 2016/19,
la scuola secondaria di primo grado
ha pianificato l’attivazione di
Sportelli didattici pomeridiani di Italiano (per alunni madrelingua e di lingua straniera) e
Matematica.
Gli Sportelli didattici pomeridiani di Italiano e Matematica impongono alla scuola
flessibilità didattica e organizzativa. Essi sono progettati nel seguente modo:
-
-
una
ogni Sportello didattico pomeridiano pianifica n. 4 incontri di due ore ciascuno per un
totale di otto ore di lezione;
organizzazione a
classi aperte e parallele (prime, seconde, terze secondo una
turnazione calendarizzata all’inizio dell’ a.s. e già ipotizzata nell’Allegato B) e destinati
a piccoli gruppi di studenti e studentesse;
l’insegnante del modulo concorda le attività didattiche con il docente di classe della
disciplina interessata e alla fine del modulo comunica al collega i risultati conseguiti
dagli studenti, attraverso un modello di scheda di valutazione;
-
la programmazione delle attività didattiche deve rispondere ai bisogni degli alunni,
pertanto mira al recupero e/o consolidamento di conoscenze, abilità e competenze;
-
le attività didattiche modulari sono documentate attraverso Registri consegnati ai
docenti coinvolti e schede di valutazione riassuntive destinate ai Consigli di classe.
Le attività progettate dall’Istituto attraverso i Laboratori,
gli Sportelli didattici e il Corso ad
Indirizzo Musicale (tutto in orario pomeridiano) mirano a realizzare una scuola aperta al
territorio,
un
luogo
di
sperimentazione
e
ricerca
permanente
per
contrastare
disuguaglianze socio-culturale e prevenire l’abbandono o la dispersione scolastica.
le
Piano Triennale
44
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
FABBISOGNO DELLE RISORSE
RISORSE UMANE (ORGANICO)
Ipotizzando proiezioni relative alla popolazione scolastica per i prossimi tre anni si presume
una sostanziale conferma del numero attuale di classi e docenti (vedasi paragrafo “I numeri
della scuola” pag. 14 del presente documento):
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità
a.s. 2016-17
Scuola
dell’infanzia
Scuola
primaria
Fabbisogno per il triennio
Posto commune n.
Posto di sostegno n.
18
5
Classi/Sezioni
9
a.s. 2017-18
18
5
9
a.s. 2018-19
18
5
9
a.s. 2016-17
20
7
16
a.s. 2017-18
20
7
16
a.s. 2018-19
20
7
16
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
45
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Posto commune n.
a.s. 2016-17
Classi/Sezioni
Posto di sostegno n.
posti comuni per
6 corsi completi
9
n. 6 corsi completi;
Scuola
secondaria
di
primo grado
a.s. 2017-18
posti comuni per
6 corsi completi
a.s. 2018-19
9
posti comuni per
6 corsi completi
9
n. 18 classi
di cui 8 a
tempo prolungato
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
46
b. Posti per il potenziamento
Tipologia
Posto comune: Matematica
S.S. di primo grado
Classe concorso A059
Matematica
Posto potenziato
Scuola primaria
Posto potenziato
Scuola primaria
Posto potenziato
S.S. di primo grado
Classe concorso A043
Italiano, Storia, Geografia
Posto potenziato
S.S. di primo grado
Classe concorso A043
Italiano, Storia, Geografia
n. docenti
1
1
2
1
1
Posto potenziato
S.S. di primo grado
Classe concorso A345
Lingua Inglese
1
Posto potenziato
S.S. di primo grado
Sostegno
1
Motivazione
Gestione (collaboratore vicario):
coordinamento didattico
Didattica/gestione (potenziamento linguistico):
rivisitazione del gruppo classe con riduzione del
numero di alunni e studenti per classi: classi aperte.
Didattica (inclusione):
iniziative per il diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali anche attraverso l’attivazione
di percorsi individualizzati e personalizzati; iniziative per
il contrasto dei fenomeni della dispersione scolastica ,
della discriminazione e del bullismo, anche informatico,
per l’inclusione scolastica
Didattica/gestione (potenziamento linguistico):
alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana
per gli alunni stranieri, anche mediante l’attivazione di
corsi opzionali di lingua e la dotazione di laboratori
linguistici.
Didattica/gestione (potenziamento linguistico):
apertura pomeridiana delle scuole per la fruizione di
sportelli didattici (recupero/consolidamento) e laboratori
didattici (recupero e potenziamento).
Didattica/gestione (potenziamento linguistico):
apertura pomeridiana delle scuole per la fruizione di
sportelli didattici per il potenziamento della lingua
inglese finalizzato alla preparazione di esami per il
conseguimento della certificazione di competenze:
KEY (Lingua inglese).
Coordinamento e collaborazione con i docenti che
curano altre certificazioni: DELE (Lingua spagnola);
DELF (Lingua francese).
Didattica (inclusione):
iniziative per il diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali anche attraverso l’attivazione
di percorsi individualizzati e personalizzati; iniziative per
il contrasto dei fenomeni della dispersione scolastica ,
della discriminazione e del bullismo, anche informatico,
per l’inclusione scolastica
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
47
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
5 unità
Collaboratore scolastico
13 unità
D.S.G.A
1 unità;
RISORSE MATERIALI
Nel rispetto del patrimonio già in possesso della Scuola,
il fabbisogno di attrezzature, infrastrutture
1)
2)
3)
4)
5)
6)
dal Piano emerge come prioritario
e materiali come di seguito specificato:
adeguamento degli arredi nelle aule (banchi, sedie, ecc);
adeguamento sistema Wi Fi;
ampliamento e potenziamento dei laboratori scientifici e multimediali;
acquisto n. 1 Lim per la scuola primaria Borgo Pasubio;
materiali ordinari e straordinari soprattutto per la scuola dell’Infanzia;
attrezzature per l’attività musicale e artistica.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
48
PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE
RIVOLTE AL PERSONALE
FORMAZIONE DOCENTI
Premessa.
La Legge 107/15 (comma 124) prevede che “nell'ambito degli adempimenti connessi alla
funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e
strutturale.”
Formazione libera ed individuale. Ciascun docente potrà liberamente scegliere i percorsi
formativi che ritiene più opportuni per valorizzare le proprie competenze professionali
utilizzando la carta elettronica, secondo i tempi e le modalità definite dalla L.107/15 al
comma 121.
Formazione definita dall’Istituto “Verga”. Le proposte di aggiornamento e formazione sono
definite dall’Istituto in coerenza con le risultanze del R.A.V., il P.D.M, l’Atto di indirizzo del
Dirigente scolastico, il P.T.O.F.
Di seguito si riportano le ipotesi di formazione dell’Istituto “Verga” per il triennio 2016/172018/19.
 TEST
COMPETENZE METAFONOLOGICHE e VMI - INFANZIA: formazione per la
somministrazione del Questionario Osservativo per l’Identificazione Precoce delle
Difficoltà di Apprendimento con esperti della ASL di Latina
 FORMAZIONE Disturbi Specifici di Apprendimento: attivazione percorsi e screening.
 FORMIAMOCI INSIEME (rete per la formazione e ricerca all’interno delle Misure di
Accompagnamento per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali 2012).
 FORMAZIONE VTS:
7 ore di corso in presenza, previsto nell’ambito del Progetto


Osservazione dell’opera d’arte come educazione all’apprendimento e alla cittadinanza
FORMAZIONE DOCENTI CLASSE SPERIMENTALI del Progetto ricerca: “Cambiare si può”.
Osservazione sulla didattica attiva nelle classi sperimentali della Scuola secondaria di
primo grado. Nell’ambito di questo progetto/sperimentazione è prevista una giornata
di studio all’inizio di ciascun anno scolastico.
FORMAZIONE PREVISTA DAL PROGRAMMA EUDAP/UNPLUGGED (20 ore di formazione).
Progetto di prevenzione delle dipendenze negli studenti delle scuole secondarie di
primo grado promosso dalla Regione Lazio.
FORMAZIONE PERSONALE A.T.A.

Per gli Assistenti amministrativi si propone una formazione specifica per i settori di
competenza, in special modo per le pratiche complesse che richiedono competenza
adeguata per la correttezza dell’atto amministrativo di collaborazione e rotazione dei
compiti assegnati.

Formazione per la sicurezza (T.U. 81/2008 – predisposizione DUVRI).
Piano Triennale

49
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Formazione nell’area tecnologica, per supportare in modo adeguato il costante e
progressivo cambiamento, come la Formazione per la Segreteria Digitale che prevede
la dematerializzazione di tutte.

Si favorirà una formazione mediante Autoformazione/Self-Directed learning attraverso
cui il soggetto conquista l’autonomia ed acquisisce le capacità di gestire il proprio
processo formativo. Si propone l’acquisto di testi e riviste specializzate
quale ausilio
per la preparazione personale, oltre a dare accesso alla ricerca internet finalizzata
sempre alla ricerca di normative utili allo svolgimento dei compiti assegnati.

Per i Collaboratori scolastici è auspicabile una preparazione di base legata all’uso dei
mezzi
tecnologici,
propedeutica
ad
un’organizzazione
scolastica
improntata
alla
maggiore efficienza e funzionalità ( es. scarico posta elettronica dalla postazione dei
plessi distaccati,
ecc),
fermo
restando
la
validità di una formazione atta
ad
implementare e consolidare le competenze relative alle emergenze, alla gestione
dell’handicap e tutto ciò che afferisce al D.lvo 81/2008 e 196/03.
FORMAZIONE DOCENTI, PERSONALE A.T.A., GENITORI E ALUNNI S.S. DI 1° GRADO
Sono previste iniziative per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, in
collaborazione con la Croce rossa o la Croce azzurra, in attuazione della L.107/15 (art. 10).
INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE A DOCENTI/GENITORI/ALUNNI
Scuola secondaria di primo grado
Progetto Internet e la legalità: Educare all’uso corretto e responsabile degli strumenti
informatici ed Internet. Seminario di due ore rivolto agli alunni tenuto da un esperto esterno
(Ispettore di Polizia giudiziaria reati informatici); seminario di 2 ore (nel pomeriggio) rivolto ai
genitori per una prevenzione sul territorio e presa di responsabilità.
Seminari per la prevenzione della violenza sulle donne. Iniziativa in collaborazione con il
centro LILITH di Latina.
ECDL: corsi di formazione per
alunni (classe seconda e terza S.S. di primo grado)
e adulti
per il rilascio della Nuova ECDL.
Scuola primaria
Saluteduchiamoci: formazione sull’educazione alimentare rivolta ai genitori degli alunni che
hanno aderito al progetto
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
PIANO DI SVILUPPO DIGITALE
Finalità e obiettivi
50
vedasi
Allegato H
(Piano di sviluppo digitale)
“Al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la
tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il
Ministero dell'istruzione, dell' Università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la
scuola digitale, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto
strategico nazionale per la banda ultralarga” (L.107/2015 art. 56).
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti
Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali
Miglioramento della governace, della trasparenza e della
condivisione di dati
OBIETTIVI
Formazione dei docenti per l’innovazione didattica
(L.107/2015, art. 56-59)
Formazione dei Dsga, degli assistenti amministrativi e tecnici
Potenziamento delle infrastrutture di rete
Valorizzazione delle migliori esperienze
Definizione di criteri e finalità per l’adozione e produzione di testi
didattici in formato digitale
Come previsto nel P.D.M. l’Istituto intende promuovere la digitalizzazione amministrativa e una politica
strutturale di innovazione degli ambienti e della didattica.
L’Istituto prevede di individuare, nell’ambito dell'organico dell'autonomia, n.1 docente cui
affidare il coordinamento delle attività da realizzare i suddetti obiettivi.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
51
Sperimentazione LIM IN CLASSE
Garantire agli studenti esperienze di apprendimento che utilizzino anche linguaggi
verbali, non verbali e multimediali (come descritto nell’asse “Linguaggi”
del D.M. 22/08/2007
e nelle competenze-chiave di Lisbona) rientra tra gli obiettivi a lungo termine individuati nel
curricolo verticale d’Istituto. La dotazione tecnologica della scuola è utilizzata, quindi,
perseguire
obiettivi
di
apprendimento
transdisciplinari
e
per
il
miglioramento
per
della
professionalità docente della scuola.
Oltre ai laboratori, è in corso di sperimentazione, sia nella scuola primaria che nella
secondaria, l’utilizzo della LIM in classe.
La
sperimentazione LIM IN CLASSE ha l’obiettivo di mettere in atto e valutare strategie
didattiche e valutative innovative da estendere a tutte le classi e i docenti della scuola.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
52
LE CLASSI SPERIMENTALI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Le classi prima B, seconda A e quinta di Borgo Pasubio, il laboratorio linguistico di Montiani
e le classi IIA, IIB, IIC, IIF, IIIE della “Verga” sono dotate della LIM, un valido strumento
interattivo per costruire il percorso di apprendimento attraverso la ricerca, la scoperta, la
rielaborazione e la condivisione del sapere. I contenuti delle lezioni, infatti, possono essere
salvati, modificati, stampati, riutilizzati e condivisi con altri alunni, altre classi e altre
discipline. L’uso della LIM permette di creare percorsi di apprendimento integrale, realizzati e
veicolati attraverso tutti i canali sensoriali. La lavagna interattiva rappresenta un valido aiuto
nella didattica, soprattutto con gli alunni meno motivati o coloro che
strategie compensative.
La lavagna viene utilizzata per:
introdurre concetti chiave;
ricercare informazioni;
presentare il contenuto di una
lezione;
presentare filmati;
valutare attività e progetti;
condividere il lavoro degli studenti;
formare gruppi di apprendimento e
di insegnamento;
favorire il lavoro cooperativo;
creare un archivio fruibile nelle
diverse attività;
realizzare prodotti interdisciplinari
(presentazioni, archivio di contenuti,
mappe concettuali, ecc).
-
Le
sperimentazioni
avviate
hanno
fatto
rilevare elevati indici di gradimento e di
coinvolgimento
“proprietà”
degli
della
LIM
allievi,
di
grazie
alla
allinearsi
al
linguaggio delle immagini, dei filmati, della
fruizione
interattiva,
cui
le
nuove
generazioni e i loro stili di apprendimento
sono
ormai
abituate.
necessitano di
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
1
Ambienti di apprendimento
LE AULE MULTIMEDIALI D’ISTITUTO
Le modalità d’uso e frequentazione delle aule-laboratorio di seguito descritte sono
stabilite dal
“Regolamento delle Aule d’Informatica” dell’Istituto, concordato e redatto dai
docenti responsabili delle stesse.
In ciascuna aula è affissa una copia del suddetto documento.
Scuola Primaria O. Montiani
Il Laboratorio Multimediale è in funzione dall’anno scolastico 2012/2013. L’aula di circa
15 mq è stata ristrutturata dal comune ed è stata allestita dalla “Fondazione Roma” con
la donazione di
n. 10 postazioni PC , di una stampante, di un computer
portatile e una
LIM.
Le postazioni sono tutte collegate ad Internet.
L’aula viene utilizzata dagli alunni di tutte le classi sia per attività di recupero in piccoli
gruppi che per le attività di tecnologia.
Inoltre il laboratorio viene utilizzato sia dalle docenti della scuola primaria che dalle
docenti della Scuola dell’Infanzia per le varie documentazioni didattiche e amministrative.
Scuola Primaria Borgo Pasubio
La scuola è dotata di laboratorio Multimediale e delle seguenti risorse hardware:
-
n. 12 PC con Monitor: HKC , Case LG, Sistema operativo: Microsoft Windows 7
Home Premium (Progetto “Fondazione Roma”);
n.2 notebook Toshiba Windows 7 (1 per ognuna delle due Lim) e n. 1 notebook:
COMPAQ CQ58-311SL;
n. 2 LIM Dymo Mimio touch, monitor Sanyo nel Lab. Multimediale ( MIUR), LIM
Mimio xi monitor Sanyo Collocata nella classe VA (“Fondazione Roma”);
n. 2 STAMPANTI (HP OFFICE JET 4500 e SAMSUNG CLX-3305);
n. 3 cuffie con MICROFONO TRUST MAURO USB HEAD SET.
Scuola Secondaria di primo grado G. Verga
La scuola Secondaria di primo grado è dotata di n. 3 Aule di Informatica, n. 1
Laboratorio Linguistico e di un’Aula Multimediale per la didattica differenziata.
Aula-laboratorio di Informatica 1
L’Aula è situata al piano terra ed è dotata di:
n. 12 postazioni di lavoro, i cui pc sono
numerati; un pc Server; una stampante laser per fogli formato A4 e una stampante a
colori a getto d’inchiostro per fogli formato A3 e A4. Tutti i pc
sono dotati di software
necessari per lo svolgimento del corso di Informatica di base
e per quello di Musica
digitale, ai quali gli iscritti accedono mediante specifiche password. I computer hanno il
collegamento a Internet tramite ADSL, sono in rete tra loro e con il Server, ma solo
alcuni con le stampanti.
Nell’aula ci sono due armadietti: uno piccolo in legno dove viene
custodito del
materiale di cancelleria e/o didattico di vario tipo; nell’altro, più capiente, vengono
Piano Triennale
conservate n. 11 casse, n. 12
2
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
tastiere e altrettante cuffie, insieme
a
tutta l’attrezzatura
necessaria per l’attivazione del laboratorio di Musica digitale.
L’aula è frequentata in orario antimeridiano prevalentemente dai docenti per le attività
didattiche e/o di scrutinio; talvolta anche da piccoli gruppi di studenti accompagnati da
un insegnante.
In orario pomeridiano l’aula
è utilizzata dagli i studenti del corso di Informatica di base,
il mercoledì dalle ore 14,15 alle ore 16, 15; e dagli allievi del laboratorio
di Musica
digitale, il martedì nella stessa fascia oraria.
Considerando la delicata e preziosa attrezzatura a disposizione, l’Aula è protetta da un
sistema di videosorveglianza.
Aula-laboratorio di Informatica 2
L’aula, situata al primo piano, è stata finanziata da un contributo della Fondazione Roma.
Attualmente è dotata di 12 postazioni p.c. in rete locale con S.O. Windows 2000, più una
postazione Server per il docente con stampante e dispositivo scanner formato A3.
È
possibile mediante la postazione docente inoltrare ad ogni postazione della rete filmati,
applicazioni, files multimediali, documenti testuali, ecc.. È dotata di collegamento Internet
mediante cablaggio ed è presente anche un dispositivo L.I.M. con p.c. notebook e
collegamento web. L’aula è ad uso esclusivo dei docenti per le lezioni.
Aula-laboratorio di Informatica 3
L’aula, situata al primo piano,
è stata finanziata nell’ambito di un bando progettuale
della Regione Lazio e allestita nell’a.s. 2009/10. Attualmente è dotata di n. 9 postazioni
p.c. in rete locale con S.O. Windows Professional, più una postazione Server per il
docente con stampante e dispositivo scanner. Ogni
postazione è dotata di stampante A4
in B/N e colori. L’aula è stata realizzata sulla base di un progetto di virtualizzazione dei
desktop ed è adibita ad uso esclusivo dei docenti per le lezioni. Mediante la postazione
centrale, è possibile inoltrare ad ogni postazione della rete filmati, applicazioni, file
multimediali,
documenti
testuali,
ecc..
È
dotata
di
collegamento
Internet
mediante
cablaggio.
Laboratorio linguistico
L’aula è composta da 24 postazioni con ingresso per le cuffie
e da una consolle
docente. Quest’ultimo, dopo aver fornito alcune indicazioni iniziali,
per il
svolge il ruolo di
supervisore direttamente dalla sua postazione, interagendo con tutto il gruppo classe o
con singoli alunni per controllarne il lavoro.
Il laboratorio, recentemente rinnovato, permette di far fronte alle innovative metodologie
didattiche e all’uso dei nuovi device multimediali in circolazione per l’apprendimento della
L2. Infatti, grazie alla presenza nella stessa aula di una LIM, è possibile svolgere:
-
attività finalizzate all’apprendimento o fissazione della corretta pronuncia delle
parole e dell’intonazione della frase;
-
attività mirate alla memorizzazione del lessico;
-
dettati;
Piano Triennale
-
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
3
esercizi orali interattivi, con l’utilizzo del supporto video e di materiale digitale
adeguato, in dotazione dell’insegnante.
Il laboratorio linguistico, quindi, consente agli studenti un approccio vivo e stimolante alle
lingue straniere, mirando al consolidamento e/o al potenziamento delle abilità orali,
spesso trascurate in una lezione frontale di tipo tradizionale. Risulta adeguato ad
aumentare la motivazione e la concentrazione di tutti gli studenti, in particolare di quelli
che, presentando difficoltà di diversa natura nella lingua scritta, sarebbero votati
all’insuccesso.
Aula-laboratorio multimediale per la didattica differenziata
L’aula,
realizzato
posta al primo piano, è stata realizzata
con un finanziamento su progetto
dal coordinatore della didattica differenziata, prof. Benedetto Di Biasio nell’a.s.
2011-12.
Sono stati acquistati n. 4 p.c. con schermo in alta definizione e dotati dei programmi
necessari per la didattica che si sono aggiunti alle postazioni con schermo da 22 pollici
già esistente. Tutte le macchine sono in rete con una stampante laser a colori e
collegate ad internet con linea SDSL. Sono presenti anche n.5
scrivanie con n. 8 sedie
ed un armadietto per il materiale didattico cartaceo e digitale.
La frequenza degli alunni nell’aula è assidua e guidata dai docenti. Vi si svolgono lavori
di ricerca, esercizi specifici on line, apprendimento dei programmi di office, secondo le
abilità dei discenti.
Lo scopo primario è fornire conoscenze informatiche atte a facilitare la comunicazione ed
il calcolo, nonché ridurre lo svantaggio in termini di inserimento sociale delle persone in
difficoltà.
Piano Triennale
4
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
vedasi
Obiettivi e iniziative
Allegato I
(Piano Continuità/Orientamento)
Il comma 2 dell’articolo 1 della legge 148/90 prescrive che “la scuola Primaria,
mediante forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo con la scuola
dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di I grado, contribuisce a realizzare la continuità del
processo educativo”. Ciò significa pensare all’educazione degli alunni come a un processo
dinamico e complesso che risente dell’interazione tra le varie agenzie educative, dalla
famiglia alla scuola dell’Infanzia, da questa alla scuola Primaria, e successivamente agli
ordini scolastici successivi.
Fra le condizioni essenziali per promuovere una effettiva
continuità si evidenziano l'attenzione da riservare, in stretta collaborazione con le
famiglie, all'accoglienza dei bambini, all'osservazione sistematica del comportamento, alla
equilibrata formazione delle sezioni, alla flessibilità dei tempi, alla predisposizione degli
spazi ed alla scansione delle attività.
Le finalità della continuità educativa
Le
finalità
all’esigenza
della
di
continuità
garantire
ad
educativa
ogni
devono
bambino
un
rispondere
percorso
formativo unitario all’interno del sistema scolastico di base
(Infanzia, Primaria, Secondaria di I Grado). La continuità tra
scuola dell’infanzia e scuola primaria e tra questa e la
Secondaria
di
coordinamento
I
grado,
dei
è
curricoli
in
particolare
degli
anni
finalizzata
ponte,
al
alla
comunicazione di informazioni sugli alunni e sui percorsi
didattici effettuati. Ciò è reso possibile dall’organizzazione di
attività comuni concordate tra gli insegnanti dei tre ordini di
scuola.
Iniziative di continuità
English is…fun: lingua inglese ai bambini di anni 5 della scuola dell’infanzia.
A scuola si legge: educazione all’ascolto e alla lettura (scuola infanzia/primaria).
Conosco il mio territorio: approfondimento storico (scuola infanzia/primaria/s.s. di
primo grado).
Saluteduchiamoci: educazione alla salute (scuola infanzia/primaria).
Mettiamoci in gioco: promozione delle eccellenze (scuola primaria/s.s. di primo grado).
Armonium: potenziamento musicale (scuola primaria/ corso Indirizzo Musicale s.s. di
primo grado).
EIPASS: certificazione informatica (scuola primaria/s.s. di primo grado).
Teatro: scuola infanzia/primaria/s.s. di primo grado.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
5
Orientamento
Fare Orientamento nella scuola dell’Obbligo significa porre in primo piano la promozione
dell’identità personale e lo sviluppo della capacità d’interazione con l’ambiente esterno,
attraverso un processo orientativo che conduca ad un “personale” progetto di vita. È
pertanto prioritario portare gli allievi ad una positiva conoscenza di sé, guidandoli
gradatamente ad osservarsi per poi auto valutarsi: ciò li porterà a prendere decisioni
motivate e a compiere le scelte giuste al momento giusto. Affinché la scelta della scuola
Superiore di II grado avvenga in un ambito di condivisione e consapevolezza, gli alunni e
le loro famiglie saranno supportate dal docente referente, in accordo con tutto il gruppo
docente di riferimento.
Si prevedono i seguenti interventi:

Apertura dello sportello di orientamento

Attuazione di giornate “Open day”, con la partecipazione di tutti gli Istituti
Superiori del territorio

Distribuzione di materiale informativo relativo all’offerta formativa dei vari istituti

Visite guidate ad alcuni istituti di secondo grado

Comunicazione delle date di “Open day” presso le singole istituzioni scolastiche

Distribuzione dei moduli per l’iscrizione

Guida alla compilazione e successivo ritiro dei suddetti modelli.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
6
LE RISORSE DEL TERRITORIO
Musei, teatri, ambiente
Le risorse del territorio costituiscono materia fondante per la crescita umana e civile
degli alunni. L’Istituto Comprensivo Verga si propone di aprire le scuole all’esterno per
collegarle in modo più significativo con il territorio. In particolare sono previsti scambi e
attività in collaborazione con:

Il teatro Fellini

La Biblioteca Comunale

Il Museodell’ Agro Pontino

La Ludoteca

Le associazioni presenti nel territorio

Persone, aziende, gruppi che a vario titolo, intendono collaborare con la nostra
scuola
Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione interesseranno strutture, località e città
di valore storico, culturale e ambientale presenti nel territorio e città d’arte delle regioni
italiane scelte dai Consigli di classe. Tali iniziative sono illustrate nel “Regolamento per le
uscite didattiche e i viaggi d’istruzione” allegato al Pof.
Rete di scuole e/o Associazioni
L’Istituto è inserito in una rete di scuole per iniziative relative alla formazione docenti, ad
attività didattiche sulla disabilità e sull’integrazione e all’implementazione delle risorse
tecnologiche.
Progetti in Rete

Attività di indagine preventiva delle difficoltà di apprendimento - TEST COMPETENZE
METAFONOLOGICHE e VMI per i bambini dell’ultima classe della scuola dell’infanzia
svolta in collaborazione con la struttura A.S.L. di Latina- centro materno-infantile.

FORMIAMOCI INSIEME: rete scolastica finalizzata alla realizzazione di una proposta
progettuale relativa ad iniziative di formazione e ricerca all’interno delle Misure di
Accompagnamento per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali 2012. Scuole in rete:
Istituto Comprensivo n.7 di Latina; Istituto Comprensivo “Manfredini” di Pontinia;
Liceo Scientifico “Majorana” di Latina; Liceo Statale “Manzoni” di Latina.
-
La rete di scuole si è costituita nell’anno scolastico 2014/15 e ha condiviso:
un corso di formazione destinato ai docenti di 12 ore in presenza “Dalla didattica trasmissiva
alla didattica per competenze. Il curricolo verticale. La certificazione delle competenze” ;
-
raccolta e restituzione al Miur della documentazione relativa alle sperimentazioni attuate nelle
singole scuole in merito agli argomenti trattati durante il corso.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
7
L’Istituto “Verga” collabora anche con:

l’ Istituto Comprensivo “Manfredini” di Pontinia per il Progetto musicale Armonium,
rivolto alle classi quinte delle scuole primarie di entrambi gli Istituti comprensivi;
L’Istituto ha aderito ad attività didattiche sulle tematiche dell’inclusione e dell’ambiente
proposte da Associazioni del territorio:
-
LA RETE di Pontinia;
-
FIAMME GIALLE di Sabaudia;
-
TRA.SCO di Pontinia:
-
M.A.P. di Pontinia
-
LILITH di Latina
Iniziative di Sperimentazione/Ricerca/Progetti P.O.N.
PROGETTO
RICERCA- CAMBIARE SI PUÒ. Osservazione sulla didattica attiva. Formazione e
sperimentazione della didattica per competenze. Le classi sperimentali sono IA, IB, IF della
scuola secondaria di primo grado. La formazione dei docenti sarà rivolta a tutto il
Consiglio della classe IB. Il progetto è realizzato con la collaborazione di ricercatori
dell’Università “La Sapienza” di Roma - Facoltà di medicina e psicologia –dipartimento di
psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione dottorato di ricerca in pedagogia
sperimentale.
OSSERVAZIONE ALL’OPERA D’ARTE ECOME EDUCAZIONE ALL’APPRENDIMENTO E ALLA
CITTADINANZA. Educazione al rispetto e conservazione del patrimonio artistico e culturale
attraverso lo sviluppo di comportamenti responsabili. sperimentazione della metodologia
Visual Thinking Strategy. Saranno coinvolte le classi prime della scuola secondaria di
primo grado. Il progetto è svolto con la collaborazione del Domus al Fan, Centro di
Ricerca e Servizio DIGILAB dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e U.O. Musei
di Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Roma.
PROGETTI P.O.N. (Programma Operativo Nazionale) 2014/20 –Fondi Strutturali Europei“Competenze e ambienti per l’apprendimento”:
1) RETE LAN/WLAN;
2) AULE AUMENTATE.
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
8
LA VALUTAZIONE
Apprendimenti, Invalsi, Autoanalisi
La valutazione degli apprendimenti non può essere
disgiunta dalla progettazione e dall’attuazione dei
processi di insegnamento/apprendimento e dalla
ricerca che i docenti compiono su di essi, sugli
alunni
sulla scuola, attraverso pratiche costanti di
osservazione,
raccolta
riprogettazione
che
dati,
determina
confronto
la
“crescita
e
di
qualità” dell’istituzione scolastica.
La valutazione pertanto investe due soggetti:
-
gli alunni;
-
gli insegnanti e l’Istituto scolastico.
La valutazione degli alunni
La valutazione è una parte essenziale del processo educativo. Secondo le Indicazioni per
il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, la valutazione, la
cui responsabilità compete ai docenti, precede, accompagna e segue i percorsi curriculari
ed è finalizzata al miglioramento continuo dell’azione formativa.
La valutazione si presenta, quindi, come un’azione che risponde non tanto a
un’istanza certificativa quanto a un’esigenza formativa. La pratica valutativa si pone
all’inizio di un percorso per poter rilevare una situazione di partenza e approntare, di
conseguenza, un adeguato itinerario di apprendimento personalizzato per il recupero, il
consolidamento e il potenziamento delle abilità; in itinere permette un bilancio del
processo di apprendimento per stimolare un continuo miglioramento, attraverso strategie
didattiche e metodologiche centrate sull’alunno; infine può fornire indicazioni orientative
per favorire l’espressione di tutte le potenzialità in qualsiasi contesto.
Valutazione degli apprendimenti
La valutazione degli apprendimenti è di competenza dei singoli docenti e viene
effettuata con l’osservazione sistematica, prove scritte e orali e con prove oggettive
relative agli obiettivi formativi delle diverse Unità di Apprendimento.
La valutazione si basa su parametri che vengono resi più oggettivi attraverso
l’applicazione di standard definiti all’interno di percorsi di studio e ricerca realizzati da
docenti riunitisi in commissioni e deliberati dal Collegio dei Docenti.
Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti degli alunni si tiene conto
seguenti descrittori:
dei
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa 2016/2017- 2018/2019
Le prove di verifica adottate dal Collegio dei docenti,
9
per le verifiche in ingresso e per
l’accertamento degli apprendimenti intermedi o conclusivi, si basano su un condiviso, e
per quanto possibile, sistema di misurazione. Pertanto l’attribuzione di un voto all’esito di
una prova orale o scritta risponde ai criteri guida riportati nel documento “Criteri di
valutazione” elaborata dall’apposita Commissione.
I docenti si impegnano a rendere ancora più concreti questi criteri, illustrandone il
significato agli alunni e ai genitori, rendendoli consapevoli della loro applicazione nella
valutazione.
Tutti gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado hanno
elaborato un protocollo condiviso per l’espressione di un giudizio motivato collegiale da
inserire nel documento di valutazione dell’alunno, che tiene conto non solo delle
conoscenze, abilità
e competenze ma anche degli indicatori di processo.
Valutazione del comportamento
Il D.L. n.137 del 1/09/2008, convertito in legge il 29/10/2008, introduce il voto di
condotta come “elemento che concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o
all’Esame conclusivo del ciclo “ (art. 2).
Il voto di condotta in decimi è attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, su
proposta del Coordinatore, nella scuola secondaria di 1° grado,
nella scuola primaria
viene espresso con un giudizio sintetico dal team dei docenti, in sede di scrutinio, quale
risultato della valutazione compiuta dagli insegnanti sul comportamento tenuto dagli
studenti in base ai seguenti criteri:
-
rapporto con docenti ed adulti;
-
rapporto con i pari;
-
rapporto con gli impegni assunti;
-
frequenza e puntualità;
-
rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto Educativo di corresponsabilità.
Quanto sopra fa riferimento alla Scheda degli Indicatori di valutazione del comportamento
e del voto espresso in decimi, elaborata dalla Commissione Valutazione dell’Istituto e
adottata sia dalla scuola primaria che secondaria di 1° grado.
Saranno ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto un voto e/o un
giudizio non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina.
Piano Triennale
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Fasi, procedure, strumenti di valutazione
Di seguito vengono schematizzati le fasi, le procedure e gli strumenti della valutazione
quadrimestrale e finale degli alunni:
Fasidellavalutazione
Diagnostica
Procedure dellavalutazione
Strumentidellavalutazione
Rilevamento situazione iniziale
Documenti, continuità-prove
degli alunni
d’ingresso, test cognitivi e
comportamentali
In itinere
Verifica dello sviluppo delle
Registro personale
abilità conseguite al termine di
dell’insegnante, prove orali e
un segmento educativo
scritte, strutturate e non,
colloqui
Periodica
Verifica del processo di
Consiglio di classe e di
apprendimento
Interclasse, risultati delle prove
sommative, indicatori concordati
Sommativa
Verifica di sapere, saper fare,
Scheda ministeriale di
saper essere. Valutazione
valutazione
quadrimestrale e finale
Prove finali in uscita
La valutazione dei percorsi degli alunni si avvale di strumenti interni alla scuola e di
strumenti valutativo/comunicativi rivolti alle famiglie:
- Agenda di Programmazione – Standard per la valutazione degli apprendimenti e del
comportamento dell’alunno (scuola primaria) che costituiscono i supporti principali,
attraverso la tabulazione di risultati e la verbalizzazione di situazioni, riferiti in particolare
alla valutazione iniziale, alla valutazione diagnostica e alla valutazione formativa.
- Il Documento di Valutazione , la Certificazione delle Competenze
(per le classi quinte
della scuola primaria e le terze della secondaria di 1° grado), il Consiglio orientativo
(ultimo anno del primo ciclo d’istruzione), costituiscono gli
strumenti di certificazione del percorso degli alunni.
Nella S.S. di 1° grado nella valutazione periodica ed annuale
degli apprendimenti,
il voto di condotta e la certificazione
delle competenze acquisite è espressa in decimi; la valutazione
della Religione Cattolica è espressa con giudizio.
Nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli
apprendimenti e la certificazione delle competenze acquisite è
espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto dall’alunno; la valutazione del comportamento è
espresso con giudizio, così come la Religione Cattolica.
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Modalità di comunicazione alla famiglia
La valutazione viene comunicata alle famiglie degli alunni con scansione bimestrale,
attraverso colloqui, e quadrimestrale, con la consegna del documento di valutazione
(sintesi dei voti per il primo quadrimestre e documento completo al termine dell’anno
scolastico).
E’ possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche orali
anche nei colloqui individuali con gli insegnanti, che nella scuola secondaria 1° grado
ricevono la prima settimana di ogni mese secondo un calendario stabilito all’inizio
dell’anno scolastico.
Esame di Stato a conclusione del primo ciclo d’istruzione
L’ammissione all’Esame degli alunni interni è disposta previo accertamento della prescritta
frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, con decisione assunta dal Consiglio di
classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei
decimi in
ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il
giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso
scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di 1° grado. in caso di valutazione
negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’Esame medesimo.
L’esito dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo “è espresso con valutazione
complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di
competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il
diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi” ( comma
6 dell’art. 3 del D.P.R. 122/ 2009 e C.M. n. 49 del 2010).
All’esito dell’Esame concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la Prova
Nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità di ammissione. il voto finale “è costituito dalla
media dei voti
in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità,
arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5” (normativa di
riferimento: D.P.R. 122/2009 e C.M. n. 49 del 2010).
Quanto sopra è riportato nel Documento sugli Esami di Stato conclusivi del primo ciclo
d’istruzione del nostro Istituto.
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Valutazione alunni B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali)
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 dedicata agli “Strumenti di intervento per
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica” e le relative “Indicazioni operative”, dettate dalla C.M. n. 8 del 6 marzo 2013,
hanno esteso il campo di intervento e di responsabilità della comunità scolastica a tutte
le situazioni di
quegli alunni
che si trovano, anche transitoriamente, in condizioni di
difficoltà e/o svantaggio.
La Direttiva chiarisce che rientrano nell’accezione di B.E.S. tre categorie:
-
disabilità;
-
disturbi evolutivi specifici (D.S.A, A.D.H.D.,ecc);
-
svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
Per ciascuno di questi
alunni individuati B.E.S. “sulla base di elementi oggettivi ovvero di
ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”, i docenti di classe elaborano
un Piano Didattico Personalizzato che ha lo scopo di “definire, monitorare e
documentare” le strategie di intervento più idonee, individuando altresì
“i criteri di
valutazione degli apprendimenti” così come prescrive la normativa vigente relativa
all’inclusione scolastica.
Il Piano d’Inclusione degli alunni B.E.S dell’Istituto “Verga” prevede l’adozione di strategie
di valutazione coerenti con le prassi inclusive esplicitate nel P.D.P., tenendo conto delle
seguenti indicazioni:
-
valorizzazione del processo di apprendimento dell’alunno;
-
valutazione degli elaborati scritti più attente ai contenuti che non alla correttezza
formale con cui sono esposti;
-
valutazione dei risultati conseguiti nelle varie aree disciplinari sulla base degli
obiettivi essenziali definiti in ciascuna di essa, all’interno del P.D.P.;
-
assegnazione di voti
che tengano conto dell’impegno profuso dall’alunno e dei
progressi compiuti dall’inizio del percorso scolastico,
-
valutazione del
comportamento degli alunni con disturbo dell’attenzione e
dell’iperattività, ADHD, in riferimento ai deficit causati dal disturbo.
Le misure compensative e dispensative e i criteri di verifica sono stabiliti dai docenti del
Consiglio di classe e descritti nei P.D.P.
Valutazione per alunni diversamente abili
Per la valutazione degli alunni diversamente abili si fa riferimento alla normativa
ministeriale vigente e a quanto espressamente indicato nel P.E.I. (Piano Educativo
individualizzato). In particolare si applica l’art. 11 dell’O.M. n. 90/01 che ha previsto la
possibilità di far sostenere “prove differenziate” agli alunni di Scuola secondaria di primo
grado.
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Valutazione per alunni con D.S.A
La legge 8 ottobre 2010 n. 170 ha riconosciuto la dislessia, la disortografia, la disgrafia
e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento. La disciplina per gli alunni con
D.S.A., infatti, stabilisce che “l’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per
tutti i componenti del gruppo-classe, ma è concepita adattando le metodologie in
funzione delle caratteristiche individuali dei discenti”.
I Consigli di Classe, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia,
acquisita la certificazione rilasciata dall’ASL e/o da altre strutture sanitarie pubbliche o
private e su richiesta dei genitori,
individuano modalità di didattica personalizzata tale
da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno.
I P.D.P. elaborati
dai consigli di classe all’inizio dell’anno scolastico per gli alunni con D.S.A garantiranno:










uso di mediatori didattici (schemi, mappe concettuali..);
interventi calibrati sulla base dei livelli conseguiti;
uso di strumenti compensativi e misure dispensative anche in occasione di
prove di verifica e valutazione;
compensazione di prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati;
privilegiare l’utilizzo di domande a risposta chiusa per la verifica
dell’apprendimento (scelta multipla, vero/falso, ecc)
tempi più lunghi per l’esecuzione del compito;
interrogazioni programmate;
valutazione incentrata sulle conoscenze e non sulle carenze;
valutazione più attenta ai contenuti che alla forma;
valutazione di un aspetto alla volta.
Per quanto riguarda l’Esame di Stato, non è possibile dispensare gli alunni con D.S.A
dalle prove scritte. E’ possibile dispensare gli alunni D.S.A. solo da una o entrambe le
prove scritte di lingua straniera, ma le stesse vanno organizzate in forma orale nella
stessa giornata degli scritti o nella seduta della prova orale. Le oggettive difficoltà degli
studenti dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più distesi per
l’espletamento delle prove, l’utilizzo di apparecchiature, strumenti informatici e ogni
opportuno strumento compensativo, nonché attraverso valutazioni più attente ai contenuti
che alla forma.
Valutazione per alunni stranieri
Normativa di riferimento:
-
D.Lgs 286/1998
che riguarda la disciplina dell’immigrazione e le condizioni dello
straniero;
-
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri emanate dal
MIUR con la C.M. n. 24 del 1/3/2006;
-
Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 applicativa con la C.M. n. 8 del
6/03/2013.
Nel rispetto della suddetta normativa, per gli alunni non italofoni o non ancora
sufficientemente italofoni è prevista l’elaborazione di P.D.P. a cura dei docenti del
Consiglio di classe.
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La valutazione può non essere espressa per il I Quadrimestre se l’alunno si trova nella
prima fase di alfabetizzazione,


in tal caso possono essere espressi i seguenti enunciati:
Valutazione non espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di
alfabetizzazione;
Valutazione espressa relativamente al percorso personale di apprendimento
dell’alunno.
Per la valutazione finale, almeno per il primo anno, è necessario avere una visione ed un
uso più elastico della scheda considerando i progressi nell’acquisizione del lessico
disciplinare e delle operazioni mentali che lo sottendono facendo riferimento ad un
percorso individualizzato ed alla situazione di partenza di ciascuno.
Si prenderà in considerazione:
- la situazione linguistica di partenza;
- le osservazioni sistematiche sull’alunno operate dai docenti di classe;
- il conseguimento degli obiettivi essenziali previsti dai P.D.P
Per la scuola secondaria di 1° grado la valutazione di Lingua Italiana comprenderà anche
il lavoro svolto dagli alunni stranieri durante i corsi di alfabetizzazione in orario anti e
post meridiano.
Rilevazione S.N.V
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento è affiancata dalla prova a
carattere nazionale a cura del Sistema Nazionale di Valutazione.
L’INVALSI verifica le conoscenze e le abilità degli studenti e la qualità complessiva
dell'offerta formativa ai fini del progressivo miglioramento e dell'armonizzazione della
qualità del sistema di istruzione e di formazione.
La rilevazione del S.N.V ha carattere censuario e riguarda obbligatoriamente tutti gli
studenti delle classi seconde e quinte della scuola primaria e le classi terze della scuola
secondaria di primo grado.
La restituzione dei risultati fornisce elementi utili per valutare l’andamento degli
apprendimenti degli alunni dell’Istituto, stimolare la riflessione e sostenere i processi di
valutazione e autovalutazione, al fine di individuare la presenza di aspetti positivi da
promuovere e gli elementi di criticità rispetto ai quali attivare interventi migliorativi.
Per rendere immediatamente condivisibili i risultati della precedenti rilevazioni ogni anno
vengono elaborati dei grafici che illustrano l’esito complessivo ottenuto dalla nostra
scuola (in termini di percentuale di risposte corrette) nelle prove di Italiano e
Matematica.
La percentuale delle risposte corrette date nelle varie prove dalle classi della nostra
Istituzione scolastica è messa a confronto con i dati percentuali relativi alle stesse prove
calcolati per la regione Lazio, il centro e l’Italia.
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L’Autoanalisi d’Istituto: dal R.A.V. al P.D.M.
L’autovalutazione è un processo che impegna la nostra scuola in una riflessione continua su se
stessa, sugli obiettivi prefissati, sulle proprie caratteristiche, sull’organizzazione scelta, sulle azioni
intraprese, sui risultati raggiunti; essa quindi diventa il banco di prova del Piano dell’Offerta
Formativa: sulla base delle sue risultanze è possibile riflettere e ipotizzare percorsi migliorativi per
modificare la progettualità successiva e quindi l’offerta formativa del successivo anno scolastico.
La trasformazione del Piano dell’offerta Formativa da annuale in Triennale, così come stabilito
dalla L. 170/15, si affianca all’innovazione dei processi autovalutativi delle scuole che hanno subito
modificazioni normative e procedurali sostanziali.
Il processo di valutazione del nostro Istituto, già avviato negli anni scorsi, si inserisce pertanto
opportunamente nella nuova prospettiva del Sistema Nazionale di Valutazione delineato nel D.P.R.
n.80/2013 e dalle successive indicazioni ministeriali (Dir. N. 11 del 11.09.2014 e C.M. n. 47 del
21.10.2014). Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di
autovalutazione (RAV). Tale documento è prescrittivo per tutte le scuole e si elabora analizzando
i dati emersi dai monitoraggi interni condotti dalla scuola e rivolti alle sue componenti (docenti,
genitori, alunni, personale ATA e Dirigente Scolastico) e i dati forniti dal Sistema Nazionale di
Valutazione, attingendo anche a informazioni pubblicate sui siti istituzionali e riferite al territorio
di appartenenza (ISTAT,…).
Il gruppo di lavoro incaricato dell’elaborazione del RAV è il nucleo di valutazione, composto da
docenti di ogni ordine dell’Istituto con incarichi e referenze per l’attuazione del piano dell’offerta
formativa (Staff organizzativo e didattico). Quanto elaborato è successivamente condiviso con il
Collegio dei Docenti e pubblicato sul sito della scuola.
Il RAV prende in considerazione tre dimensioni:
 Contesto e risorse
 Esiti
 Processi (suddivisi in pratiche educative e didattiche e pratiche gestionali e organizzativa)
La compilazione del Rapporto di Autovalutazione, redatta sulla base dei propri dati e dei
benchmark (parametri oggettivi di riferimento per la valutazione) riferiti a contesti similari, tiene in
considerazione i seguenti principi:
 individuazione di alcuni obiettivi di miglioramento chiari, rilevanti, misurabili e valutabili
 collegamento con quanto emerso dall’analisi e dall’interpretazione dei dati e delle
informazioni
 priorità e traguardiconcreti
 interventi all’interno dei processi con l’individuazione di strategie che migliorino i livelli di
apprendimento, della riduzione della dispersione, della cura delle eccellenze e della
promozione di azioni di inclusione e differenziazione
 condivisione con l’interacomunitàscolastica
 riferimento agli esiti e ai processi nella loro interrelazione funzionale
Il RAV si completa individuando le priorità strategiche ed i relativi obiettivi di miglioramento entro
il mese di luglio di ogni anno scolastico e si conclude con la pubblicazione sull’area istituzionale
SCUOLA IN CHIARO riferita all’Istituto.
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SICUREZZA A SCUOLA
Le iniziative per la sicurezza nascono dalla necessità di dover adeguare le strutture
scolastiche a quanto previsto dal D.Lgs 626 del 1994 e dal D.Lgs 81 del 09/04/2008 e
sue integrazioni, ponendosi anche gli obiettivi di sviluppare e diffondere la cultura della
sicurezza e della prevenzione tra gli alunni e il personale scolastico.
Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro responsabile, è supportato nel suo
compito di protezione e prevenzione dei rischi dal Responsabile del Servizio Prevenzione
e Protezione, nominato all’esterno della scuola, con funzione tecnica di consulenza e
assistenza. In particolare al RSPP è affidato il compito di
monitorare periodicamente la
sicurezza degli edifici e dell’impiantistica per segnalare tempestivamente all’Ente locale,
proprietario degli immobili, gli
eventuali rischi a carico degli edifici e degli impianti e gli
eventuali pericoli derivanti dall’uso improprio delle strutture, degli impianti e dei laboratori.
È cura del suddetto responsabile della sicurezza:
-
tenere aggiornati i documenti relativi alla rilevazione dei rischi dei singoli edifici;
-
predisporre piani di evacuazione e sovrintendere personalmente, almeno una volta
all’anno, alle prove pratiche di evacuazione dei singoli plessi;
-
tenere corsi di aggiornamento sulla sicurezza ai docenti e al personale ATA;
-
tenere aggiornata la normativa sulla sicurezza.
Nell’ambito della scuola opera il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il quale
ha il diritto di:
-
accedere alle scuole;
-
ricevere le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei rischi e
alle misure di prevenzione;
-
formulare proposte in ordine alle problematiche rilevate nei luoghi di lavoro e in
merito all’attività di prevenzione.
Preposto alla sicurezza è stato nominato DSGA il Sig. Sandro Novelli, regolarmente
formato;
mentre un’assistente amministrativa con incarico specifico
ricopre il ruolo
di
A.S.P.P. (Addetto Servizio di Prevenzione e Protezione). I referenti dei plessi e le
collaboratrici sono delegate dal Dirigente a vigilare sulla sicurezza ed a fornire tutte le
informazioni indispensabili al Dirigente ed alle figure preposte alla sicurezza.
Per la gestione delle emergenze, in ogni singolo plesso sono state individuate figure alle
quali vengono affidati gli incarichi di:
-
emanazione e diffusione ordine di evacuazione;
-
controllo delle operazioni di evacuazione;
-
chiamata telefonica dei servizi di emergenza;
-
responsabili dei servizi di soccorso;
-
interruzione erogazione gas, energia elettrica, acqua;
-
controllo periodico degli estintori;
-
controllo quotidiano delle vie di fuga;
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-
addetti al servizio prevenzione e protezione;
-
addetti al servizio di primo soccorso;
-
addetti al servizio prevenzioni incendi e lotta antincendio;
-
addetti al servizio di gestione delle emergenze;
-
addetti al salvataggio dei disabili e delle persone in difficoltà;
-
addetti alla vigilanza violazione L. 584/1975 (Divieto di fumo).
I nominativi dei responsabili in materia di sicurezza nei vari ambiti e quelli degli
insegnanti e del personale ATA, incaricati nelle Squadre di Soccorso,
documenti
affissi
nella
bacheca
“Sicurezza”
di
ogni
plesso,
sono riportati
contenente
tutte
nei
le
informazioni utili per chiunque entri nell’edificio scolastico.
Le procedure per l’evacuazione e le planimetrie con le vie d’esodo verso i luoghi di
raccolta sicuri sono state affisse in ogni singolo locale dei vari plessi dell’Istituto ed
allegate ai relativi Piani di Evacuazione.
Tutto il personale dell’Istituto operante in ciascun edificio ha seguito corsi di formazione,
informazione e addestramento; pertanto gli addetti alle squadre di primo soccorso e
prevenzione incendi sono in possesso delle relative specializzazioni certificate.
Il tema della Sicurezza è anche oggetto di programmazione didattica attraverso tematiche
trasversali e/o progetti specifici a cui aderiscono le classi. Al di là delle prescrizioni
normative,
infatti,
è
necessario
promuovere
la
realizzazione
di
un
generale
coinvolgimento ed una comune presa di coscienza negli operatori scolatici e negli alunni,
per una riflessione sulla sostanziale valenza educativa delle tematiche sulla sicurezza e
sui comportamenti che vanno adottati per gestire in maniera coerente le situazioni di
emergenza.
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INFORMAZIONI GENERALI
I plessi, gli orari, il ricevimento
LA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Via della Libertà snc
tel. 0773 86085
Tel/fax
0773869296
LE
SCUOLE
PRIMARIE
Borgo Pasubio Largo Pasubio
- tel. /fax 0773
86533
O. Montiani Via Migliara 54 - tel. /fax 0773 851159
LE SCUOLE DELL’INFANZIA
Viale Europa Corso Europa
-
tel.
0773 86141
Borgo Pasubio Largo Pasubio
-
tel.
0773 867393
Migliara
-
54 Via
Migliara 54
tel. 0773 850163
APERTURA UFFICI AL PUBBLICO
Dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 12.30;
dalle ore 14.00 alle 15.30
GLI INSEGNANTI RICEVONO NEI GIORNI E NEGLI ORARI STABILITI DAL
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE PREVIO APPUNTAMENTO
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