A
partire dal 900 contesto fondamentale di
crescita e non solo di preparazione tecnica
 Assolve a compiti di socializzazione e di
formazione su richiesta implicita della
famiglia





Comunità globale,costituita da parti indipendenti che
vanno analizzate nella loro interrelazione: ogni
cambiamento su una parte di essa genera un cambiamento
sulle altre
Struttura sociale con insieme di ruoli predefiniti e
precostituiti
Caratterizzata da specifici meccanismi culturali, modelli di
comportamento, ruoli, riti che contribuiscono alla
formazione di una personalità di base condivisa dai
membri
Ogni scuola produce modelli di comportamento più o meno
consapevoli da cui dipendono i vari momenti della vita
organizzata
Ha in sé caratteristiche proprie di organizzazioni diverse
(impresa, aspetti burocratici, ruoli..)
 Organizzazione
normativa
 Organizzazione di servizio
 Sistema di mantenimento e di difesa del
cambiamento
 Scuola come spazio transazionale
 E’
la base dell’orientamento nei confronti
delle istituzioni
 Sviluppa relazioni gerarchiche a vari livelli
 Luogo di regole e di sanzioni
 Insegnate
deve permettere lo spazio di
transazione tra mondo del bambino e
dell’adulto
 Ruolo dell’aspetto comunicativo e
dell’attività formativa
 Trasmettere
conoscenza (mediatore del
sapere)
 favorire il processo di costruzione
dell’identità
 organizzare il lavoro della classe
 Controllore dell’acquisizione delle
conoscenze
 Relazione
come elemento protagonista del
contesto scolastico
 Ruolo
delle variabili relazionali
 Ruolo del clima di classe
 Ruolo delle aspettative degli insegnanti
 Problemi
con i professori (22%)
 Problemi con lo studio (8%)
 Motivazione:
quanto occorre a determinare il
comportamento di un individuo o di una
collettività
 Termini motivazionali: motivazione
intrinseca/estrinseca; interesse individuale,
autodeterminazione; attribuzione;
percezione di competenza; autoefficacia
 La
motivazione nasce dalla soddisfazione di
bisogni innati come la curiosità epistemica
 Teoria istituale
 Nasce da basi biologiche ma si forma nel
contesto sociale
 La
motivazione è regolata da specifici
rinforzi:
 Informativi
 Controllanti
 Demotivanti
 Fattori
ambientali
 Fattori personali
 Processi legati al sé
 Indici di motivazione (impegno, scelta del
compito, persistenza)
 Teoria
di Weiner (1985)
 La riuscita di un compito dipende da 3
dimensioni:
 Locus (interno, esterno)
 Controllabilità
 Stabilità
 Ruolo delle differenze individuali
 Conseguenze psicologiche: aspettative future,
emozioni, comportamento
 Motivazione
al successo
 Motivazione ad evitare un fallimento
 Impotenza appresa e globalità della causa
 Maslow
(2000)
 Bisogni primari o biologici
 Bisogni secondari o sociali (motivazione al
riconoscimento e all’approvazione)
 Bisogni terziari o del sé
 motivazione
all’efficienza e
all’autoefficacia
Modello sulle differenze individuali legate alla
motivazione:
 Apprendimento motivato dalla curiosità
(intrinseco) o per far piacere (estrinseco)
 Preferenza x compiti sfidanti Vs compiti facili
 Desiderio di lavorare indipendentemente o
dipendendo da insegnante come sostegno
 Giudizio indipendente nella scelta dei compiti vs
dipendenzza
 Criteri interni di successo vs criteri esterni

Far partecipare gli studenti alla progettazione
dei compiti scolastici
 Lasciare agli studenti la scelta del livello di
difficoltà promuovendo la sfida
 lasciare agli studenti la scelta su quando
completare i compiti e su come organizzarli
 lasciare agli studenti la determinazione dei
propri obiettivi personali stimolando le capacità
di autogestione
 coinvolgere gli studenti nello sviluppo delle
regole di classe

 Obiettivo
come sfida
 Obiettivo come variabile individaulizzata
 Valutazione
informative
 Valutazioni controllanti
 Fattori
negativi per l’autonomia: controllo da
vicino; scadenza fissa; imposizione degli
obiettivi; competizione
Fornire informazioni sui progressi in relazione
agli obiettivi
 Esplicitare i criteri valutativi
 Sottolineare la responsabilità degli allievi
(impegno) nel determinare i risultati conseguiti
 Riconoscere le capacità mostrate
 Evidenziare il piacere d’imparare e il valore del
materiale
 Ragionare sugli errori commessi

 Permette
prestazioni di qualità superiore
 Migliore rendimento
 Positiva stima di sé
 Sforzi persistenti in ambito scolastico
 Obiettivo orientato alla padronanza
 Assicurarsi
un equo eccesso alle ricompense
 Premiare l’impegno e la curiosità
 Premiare le abilità multiple
 Offrire incentivi alternativi e diversificati
 Rendere coinvolgenti i compiti assegnati
 Luogo
carico di affetti ed emozioni e di
fondamentale importanza per la costruzione
dell’identità
 Attualmente la scuola non è più vista solo
come luogo di trasmissione di conoscenza ma
anche di crescita (conoscenza e
sperimentazione)
 Scelta
del tipo di scuola
 Passaggio tra cicli scolastici
 Relazione
contrata non solo sul sapere e sul
saper fare ma anche sul saper essere
 Disponibilità dell’insegnante a mettersi in
gioco in maniera creativa
 Allarga la possibilità identificative
dell’adolescente
 Preparazione
professionale
 Area relazionale
 Personalità
 Capacità di lavorare con l’intera classe
 Capacità di stimolare la partecipazione e
l’autonomia
Contenimento affettivo: ascolto, saper
accogliere i diversi punti di vista, capacità di far
emergere pensieri sentimenti e difficoltà
 Petter (1999)
 Componente culturale: capacità di
problematizzare le conoscenze proposte agli
studenti, interdisciplinarietà ed attualità
 Componente pedagogico-didattica:
rappresentazione dell’alunno
 Componente psicologica: conoscenze cognitive
ed affettiva, atteggiamenti

 Stile
autoritario
 Stile tollerante
 Stile autorevole
 Attualmente
molto investimento istituzionale
ma perdita di valore culturale
 Essere baravi a scuola è un nucleo del sé
molto saliente. Per mantenere buona
autostima in caso di cattiva riuscita si ricorre
ad investimenti sostitutivi
 Scarso
rendimento scolastico
 Insofferenza nei confronti delle regole
 Percezione negativa di sé derivante dal
confronto con i compagni e con gli insegnanti
 Forte ruolo di fattori motivazionali, di
autovalutazione, di autostima
 Ruolo di fattori famigliari e contestuali
 Ruolo del clima psicologico di classe
Posizioni culturali spesso lontane, colpevolizzazione
reciproca
 Diverso atteggiamento nei confronti delle regole
(famiglia affettiva)
 Due ragioni diverse: genitori affetto; scuola regole
 Atteggiamento “informale” nei confronti dell’adulto
e dell’autorità
 La scuola ha bisogno di regole chiare perché deve
garantire uguaglianza e raggiungimento di obiettivi
tramite sanzioni

 Non
più alleanza tra padre e professori di fronte
ai figli ma triangolazione
 I padri si conformano alle esigenze dei figli e
sentono il dovere di accompagnarli nella realtà
sociale
 Padre sindacalista di fronte all’istituzione
 Insegnati lasciati soli
 I genitori dovrebbero lasciare gestire i compiti
scolastici ai figli incoraggiando l’autonomia alla
responsabilità
Genitori hanno intensa relazione con il successo
scolastico dei figli. Compiti come occasione di
ricatto affettiva.
 L’approvazione della scuola testimonia l’efficacia
della loro azione educativa
 I genitori non accompagnano in maniera educativa
ma necessitano solo del riconoscimento sociale
 Successo scolastico come scambio affettivo da parte
dei figli
 Genitori cambio di atteggiamento nei confronti dei
voti per rischio crisi

 Necessità
di ridefinire obiettivi condivisi
famiglia - scuola
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Adolescenza e scuola