Via Cavour 101, 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 - Fax 06488.23.74 - www.unioneinquilini.it [email protected] BOLLETTINO dell’UNIONE INQUILINI maggio 2009 notizie, riflessioni, proposte per l’emergenza abitativa UNA STORIA DI LOTTE L’Unione Inquilini nasce nel 1968 dai comitati di base delle case popolari. In pochi mesi si aprono nuove sedi in tutta Italia e si organizzano varie occupazioni di stabili. Lotte spesso durissime, con assedi e sgomberi della polizia. L’Unione Inquilini supera gli anni cosiddetti “di piombo” e del “riflusso”, mantenendosi come associazione di volontariato autofinanziata. Negli anni ’90, partecipa alla costituzione della Confederazione Unitaria di Base (CUB) a cui aderiscono vasti settori di lavoratori del settore pubblico e privato. Negli anni sono tante le persone che si sono rivolte all'Unione Inquilini: senza casa sfrattati e mal alloggiati, assegnatari delle case popolari, interi comitati di inquilini delle grandi proprietà degli enti, immigrati. Si resiste contro le privatizzazioni e i saccheggi del patrimonio residenziale pubblico; si difende il canone sociale e ci si collega per questo a movimenti europeo e internazionali. L'Unione Inquilini è il "sindacato" per il diritto alla casa. ALL’INTERNO… La situazione della casa a Roma pagina 2 Analisi del bilancio dell’ATER pagina 3 RIPRENDIAMOCI LA CITTA’! Il 28 febbraio si è tenuta a Roma la “conferenza cittadina per il diritto all’abitare, la difesa del territorio e dei beni comuni”, dove associazioni e cittadini hanno deciso di unirsi in un’unica battaglia per un’altra idea di città. Siamo contro il modello della “città in vendita”, che alimenta la speculazione e non affronta l'emergenza abitativa. Vogliamo realizzare la “città come bene comune”, fondata sulla riqualificazione dell’esistente, sul trasporto pubblico e sull'edilizia popolare. Chiediamo la modifica del piano regolatore, per una nuova fase di programmazione pubblica. Una sfida che lanciamo al Sindaco, alla Giunta, e alle forze presenti nel consiglio Comunale di Roma per rivendicare un diverso modello di città. Per questo, partiamo con una “carovana” che dal 7 maggio al 12 giugno (col corteo finale che partirà dall'ex fiera di Roma) toccherà i luoghi della speculazione, per la difesa del diritto all’abitare, del territorio e dei beni comuni. Contro il pacchetto edilizio di Berlusconi, chiediamo una vera regionale di iniziativa sul diritto all'abitare, che coniughi diritto alla casa, sicurezza e qualità dell'abitare e governo pubblico del territorio. Da Primavalle un invito agli Inquilini: riprendere la lotta! Primavalle ha conosciuto grandi momenti di lotta. Fin dagli anni quaranta, i suoi abitanti (deportati lontano dal centro città per volontà di Mussolini) cercarono di organizzarsi contro il fascismo; in piazza San Zaccaria Papa una stele ricorda 15 cittadini del quartiere uccisi alle fosse Ardeatine. Nel decennio successivo, numerose furono le battaglie per il diritto ad avere strade di collegamento alla città e per la riqualificazione del quartiere, lotte che ebbero un apice con l’assassinio da parte della WALTER DE CESARIS NUOVO SEGRETARIO NAZIONALE Il 12° Congresso nazionale dell’Unione Inquilini si è concluso con l’elezione a segretario nazionale di Walter De Cesaris, esponente, della Federazione romana. Queste le proposte avanzate dal congresso: realizzazione di un piano straordinario per la casa con recupero d 500.000 nuove case di popolari e sospensione della vendite degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e para pubblica; acquisizione non onerosa ai comuni di tutte le proprietà del demanio civile e militare da destinare a programmi di edilizia pubblica; blocco totale dell’esecuzione degli sfratti compresi quelli per morosità nonché delle esecuzion immobiliari causate da insolvenza dei mutui; blocco dell’affitto a mercato libero e riduzione1 ad affitto concordato per 5 anni di tutti i nuovi contratti ed anche di quelli in vigore; polizia di Tanas, giovane operaio comunista…(continua a Pag.4) Bollettino dell'Unione Inquiliniù L’analisi di Walter Petrucci, della segreteria dell’Unione Inquilini di Roma LA SITUAZIONE DELLA CASA A ROMA <<LO STATO NON COSTRUISCE PIU’ NULLA COSI’ COME L’ATER O GLI ENTI LOCALI>> Negli ultimi anni abbiamo assistito nella nostra città a profondi mutamenti del tessuto urbano con un grande consumo di territorio ed un’intensa attività edificatoria. Sono sorti interi quartieri dove una volta c’erano prati, l’Eur è stato congiunto con Ostia e il mare da una continua serie di costruzioni. Questa cementificazione doveva risolvere il problema abitativo in modo definitivo, invece le statistiche ci dicono che ci sono 30.000 famiglie in attesa da anni di un alloggio popolare, ma le case da assegnare non ci sono. Perché così tante nuove costruzioni? La risposta è semplice: si costruisce solo per la vendita o semmai per la locazione a canone libero. Lo Stato non costruisce più nulla così come l’ATER o gli Enti locali. La spinta all’aumento delle costruzioni è stata prodotta da vari fattori: uno è la liberalizzazione urbanistica che ha permesso ai costruttori di cementificare molte aree urbane e suburbane, situazione favorita anche dal deficit delle casse comunali, che con le edificazioni hanno incassato i contributi pagati da chi voleva costruire; altro elemento determinante per l’incremento del mercato immobiliare è stato il crollo della borsa e la ricerca di investimenti sicuri, che si è avvalsa della circostanza che con la legge 431/98 i canoni di locazione sono stati totalmente liberalizzati. Si è verificato quindi, complice il basso costo del denaro fino a tutto il 2006, una corsa all’acquisto di immobili. Dall’altro lato della medaglia abbiamo però una diminuzione di tutela per le fasce deboli della popolazione. Sono aumentati gli sfratti per morosità che già da molti anni hanno superato quelli per finita locazione. Oggi il 70% dei provvedimenti emessi a Roma sono per morosità. Le persone sottoscrivono contratti che non riescono ad onorare, un qualsiasi problema economico fa andare l’inquilino in morosità. D’altro canto, anche quelle poche ancore di salvezza ( case di Enti Previdenziali, banche, assicurazioni) che garantivano canoni calmierati sono sparite. Solo a Roma sono stati dimessi quasi 60.000 immobili degli Enti Pubblici (INPS-INPDAP-INAIL) ed di altre grandi proprietà. In circa 10 anni quasi 120.000 immobili sono scomparsi dal mercato della locazione. Qualcuno ha risolto definitivamente il problema abitativo acquistando; ma chi non può riesce a resistere per un po’ e poi ingrossa l’esercito delle famiglie in attesa di una casa popolare o quantomeno di un canone accessibile. Sono quindi aumentate le coabitazioni e non solo tra gli immigrati, sono aumentati gli alloggi impropri ricavati da garages, magazzini, cantine ecc. Lo Stato e gli Enti Locali specie a Roma hanno “brillato” per latitanza ed inefficienza, è stato lasciato il potere al mercato: questo è il risultato. Con la crisi economica in atto gli scenari per gli inquilini non sono certo rosei. Come Unione Inquilini abbiamo lanciato alla Regione Lazio una serie di proposte per una legge regionale sul diritto all’abitare che vogliamo ricordare e che dovrebbero servire per contrastare l’emergenza: Riconoscimento del diritto all’abitare quale diritto essenziale dell’uomo; finanziamento stabile pari al 10% del bilancio regionale di cui il 60% per Per il diritto alla casa Per il diritto alle manutenzioni Per il Contratto di Quartiere Per il passaggio da casa a casa agli sfrattati No all’abbandono da parte dell’Ater l’edilizia sovvenzionata ( Case popolari); mantenimento dell’ATER come organo di diritto pubblico con potenziamento dei fondi e delle funzioni per avere almeno altri 100.000 alloggi pubblici nella Regione Lazio; costituzione di un Fondo Regionale per il sostegno all’affitto, sia per il pagamento delle morosità incolpevoli, che per la fideiussione in favore dei proprietari che affittano a canone concordato; costituzione delle commissioni di graduazione degli sfratti, per le famiglie in lista per l’assegnazione di una casa ATER; disincentivazione con sanzioni tributarie ed urbanistiche per chi lascia immobili sfitti od in disuso; inserimento nella legge urbanistica dello standard aggiuntivo dell’edilizia sociale, obbligatorio. (Walter Petrucci) Giovedì 28 maggio ore 10 Piazza San Zaccaria Papa Verrà esposta una mostra – denuncia sullo stato di incuria delle case popolari a Primavalle 2 Ore 13 brindisi finale con il Presidente dell’Unione Inquilini Vincenzo Simoni Bollettino dell'Unione Inquilini ANALISI DEL BILANCIO ATER 2007 I numeri dicono che l’ATER può continuare a volgere il suo ruolo: dare casa a chi ha un reddito basso Il mese scorso il Consiglio d’Amministrazione dell’ATER ha approvato il suo bilancio consuntivo 2007. Analizzandolo, siamo in grado di dimostrarvi come l’ATER possa continuare a volgere il suo ruolo: dare casa a chi ha un reddito basso, mantenendo canoni adeguati al reddito degli inquilini. Attualmente nelle case popolari ci sono soprattutto nuclei familiari a basso reddito, che hanno cioè diritto all’alloggio popolare. L’ATER di Roma conta infatti oltre l’80% dei nuclei familiari reddito netto inferiore a 2.000 euro al mese (cfr Tab 1). Dai canoni dovuti dagli assegnatari, il bilancio presenta un attivo di circa 7 milioni di Euro; a fronte di entrate per circa 125 milioni, le spese contabilizzate sono state infatti di 118 milioni Ma allora: perché l’ATER non funziona e gli inquilini si lamentano di tutto? Proviamo a giocare un po’ coi numeri del bilancio (cfr tabella 2). Anzitutto, l’ATER avrebbe dovuto incassare 64 milioni di Euro dai canoni di affitto degli appartamenti, ma in realtà ne ha percepiti solo 34 milioni (pari al 60% del dovuto). La morosità è quindi del 40% ed è concentrata soprattutto fra gli occupanti senza contratto regolare (o perché occupanti abusivi, o perché l’ATER non ha ancora formalizzato la voltura del contratto, oppure perché non hanno risposto ai censimenti dei redditi). Eliminando queste irregolarità amministrative (ad esempio, facendo i contratti a chi ne ha diritto e facendo sgomberando gli occupanti), la morosità calerebbe al 30%. Ma… dalla relazione al bilancio scopriamo che nel corso del 2007 sono iniziate solo 71 cause di morosità! L’ATER gestisce 54.000 alloggi (di cui suoi 49.000) e circa 4.000 locali, con un personale, al 31 dicembre 2007, di 400 unità (circa 120 alloggi e 10 locali a persona). Il canone medio è di circa 100 euro al mese, mentre i servizi a rimborso ammontano in media a circa 60 euro al mese Per le manutenzioni ordinarie è stata preventivata una spesa pari solo al 20% degli incassi per canone e neanche tutte le somme preventivate sono state effettivamente spese. Poiché dal 2008 l’Azienda risparmia circa 18 milioni di ICI chiediamo che il bilancio preventivo 2009 per le manutenzioni venga portato almeno al 40% degli incassi per canone. Dagli immobili non residenziali l’ATER avrebbe dovuto incassare oltre 11 milioni, e, invece, ha incassato solo 6 milioni! Da queste cifre appare chiaro che il problema più grosso non è tecnicolegislativo, ma di gestione; nonostante un rapporto alloggi/personale molto basso (100 a 1), la parte amministrativa non riesce a gestire i rapporti con gli utenti in modo veloce e soddisfacente, mentre alla parte tecnica viene riservato una quota minima del canone con la conseguenza che gli immobili non hanno praticamente manutenzione. Nel prossimo bollettino elencheremo tutte le promesse non mantenute da questo Consiglio d’Amministrazione, a cui comunque diamo atto di aver approvato un bilancio realistico (per la prima volta dopo molti anni) e di aver riportato le spese ordinarie a cifre sopportabili per l’azienda. Un discorso particolare merita l’analisi del bilancio straordinario e cioè vendite e finanziamenti. Le entrate previste erano oltre 500 milioni, quelle contabilizzate si sono ridotte a 110 milioni, quelle effettivamente incassate sono state 43 milioni! (Guido Lanciano, Segreteria Romana dell’Unione Inquilini) Tabella 1 Reddito Nuclei familiari % sul totale canone mese medio Totale canone annuo Pensione minima 2.838 5,4 37,5 1.276.463 Meno di 15.000 17.145 32,7 54,8 11.280.744 Meno di 20.000 19.935 38,0 88,1 21.084.663 Meno di 30.000 3.482 6,6 99,9 4.173.048 Meno di 40.000 1.342 2,6 109,6 1.764.994 Meno di 60.000 418 0,8 175,9 882.442 7.063 13,5 230,4 19.529.873 236 0,4 242,1 685.569 96,4 60.677.796 Irregolari Altro TOTALE 52.459 3 Tabella 2 ENTRATE Canoni residenziale Canoni non residenziale Servizi a rimborso Altro Previsti 64 13 40 8 Riscossi 34 7 21 8 TOTALE 125 70 USCITE Personale e amministrazione Manutenzione Servizi a rimborso Tasse Debiti e varie TOTALE Previsti 30 15 40 20 13 118 Spesi 21 6 22 1 6 56 Bollettino dell'Unione Inquilini DA PRIMAVALLE UN INVITO AGLI INQUILINI: RIPRENDERE LA LOTTA! <<è tempo per tutti/e di scuotersi, di tornare nuovamente a gridare forte i propri diritti>> (Continua dalla prima) …Negli anni 60 e 70, la lotta per la casa fu travolgente, con occupazioni, manifestazioni e proteste quotidiane contro le amministrazioni dell’allora Democrazia Cristiana. Oggi, nonostante il riflusso e la confusione politica, è l’Unione Inquilini che ha incarnato in gran parte la voglia di lotta e di protesta del Quartiere. Molte sono state le mobilitazioni degli inquilini ATER (3550 famiglie): -per dare impulso ai progetti di riqualificazione e di ristrutturazione dei vecchi lotti; per garantire la pulizie e le manutenzioni degli stabili (battaglia conclusa con la cacciata della inadempiente ditta appaltatrice); -per il diritto alla sanatoria; -per ottenere il “Contratto di quartiere” (e dei suoi conseguenti progetti per 10 milioni di euro); -per avere finalmente il Parco di via Ascalesi, unico potenziale spazio del quartiere che i cittadini aspettano da oltre trent’anni. Ultimamente nella sede del sindacato in via Bonelli 4, e’ stato inoltre inaugurato un nuovo sportello “polifunzionale” (con Patronato e centro d’assistenza alle donne. Il 9 Maggio, ospitati dall’Associazione Ex Lavanderia (Santa Maria della Pietà), abbiamo promosso la manifestazione/concerto di solidarietà ai terremotati abruzzesi ‘Musica per la ricostruzione (con generoso successo di pubblico). Il 14 maggio prossimo, apriremo uno sportello gratuito d’assistenza ai cittadini nel padiglione 29 del XIX Municipio al Santa Maria della Pieta’(ogni lunedi’ e venerdi’ mattina). Ma il lavoro di denuncia, di consulenza e di proposta non basta; sarà altrettanto importante mobilitarsi per migliorare e garantire i servizi comuni, per il diritto alla casa (a centinaia solo nel nostro quartiere vivono in perenne emergenza abitativa), per avere nuove manutenzioni e ristrutturazioni, contro le “latitanze” di Comune, Regione e ATER; i soprusi e le speculazioni sulla pelle degli inquilini durano ormai da troppo tempo. Insomma, è tempo per tutti/e di scuotersi, di tornare nuovamente a gridare forte i propri diritti! (*Renato Rizzo, responsabile Unione Inquilini Primavalle) UNIONE INQUILINI: FEDERAZIONE DI ROMA Primavalle/Torrevecchia: Via Michele Bonelli, 4, Tel. 06.6144279 - Lunedì-venerdì, ore 10,00 – 13,00 / 16,00 – 19,00 Quartaccio – Boccea, Via Podere Fiume Tel. 0661283132 Fax 0661008795 - Martedì–mercoledì– giovedì 16,00 – 19,00 Cinecittà, Via Ponzio Cominio, 56, Tel. 06.71.40.744 - Martedì e giovedì 17:30 – 19:30 Tiburtino, Via del Peperino, 33 Tel. 06.4181154 Vigne Nuove, L.go Fratelli Lumiere, 15 Tel. 06.87136693 Tormarancia, Via Tormarancia, 119 Tel 06.5139059 San Basilio, Via Carlo Tanfo, 42 Tel 06.45495747 Spinaceto, Via Caduti Guerra di Liberazione , 266 Tel. 06.5070248 UNIONE INQUILINI Confederazione Unitaria di Base L’UNIONE INQUILINI ti consiglia e ti difende, battendosi contro chi calpesta il diritto all’abitare Ti offre la sua assistenza e le sue competenze in ogni situazione. Ti sostiene nelle cause di sfratto Si batte per le assegnazioni di nuove case popolari Ti assiste nei rinnovi dei contratti Difende i diritti di chi vive nelle case degli enti IL NOSTRO SPORTELLO LEGALE 4 E’ ATTIVO OGNI POMERIGGIO La CUB ti offre assistenza per: 730 - Mod.UNICO – ISEE – ISE ISEU – RED – ICI Ci trovi tutti i giorni tranne il sabato VIA CAVOUR, n°101 tel. 06/4745711-06/48029250 fax 06/4882374 5