La scoperta dei nuovi mondi attraverso i viaggi. La scoperta dei nuovi mondi attraverso i nuovi strumenti ottici. MICROSCOPIO. Primi costruttori di microscopi All’inizio del 1600 un ottico olandese, Zacharias Janssen, in collaborazione con il figlio, introdusse una combinazione di lenti, per aumentare il potere d’ingrandimento. Questi microscopi erano, tuttavia, molto grossolani ed arrivavano ad ingrandire fino a 10 volte. Anche Galileo costruì uno strumento (“l’occhialino”) che, come scrisse a Federico Cesi il 23 settembre del 1624, “permetteva di vedere da vicino le cose minime”. Giovanni Faber (1625) propone il nome di microscopio Conseguenze Dimensione totalmente nuova al concetto di diversità del mondo vivente Rivoluzione metodologica: superamento dell’epistemologia aristotelica “Una mosca possiede un insieme di parti organiche uguali o superiori a quelle di un cavallo o di un bue. Un cavallo ha solo quattro zampe, una mosca ne ha sei… Nell’occhio di un bue vi è un solo cristallino; nell’occhio delle mosche ne sono stati osservati, oggi, parecchie migliaia” Malebranche (1638-1715) I primi furono: microscopi composti: 2 lenti, una convessa e una concava Microscopi semplici detti a “perlina”. Legati al nome di Antoni van Leeuwenhoek (1632-1723) Van Leeuwenhoek costruì circa 550 microscopi semplici, cioè ad una lente. Questo è il modo in cui Leeuwenhoek vide il sangue umano attraverso il suo microscopio a lente singola (astigmatica). Microscopio composto XVI sec. Oltre a Leeuwenhoek l’altro grande microscopista del periodo fu Marcello Malpighi. De Pulmonibus (1661) dimostra la presenza di una rete capillare anastomotica nel polmone di rana Malpighi (1628-1794) fece un enorme numero di scoperte. Si indicano con il suo nome le piramidi renali e il corpuscolo renale. Scoprì i globuli rossi e descrisse molti tipi cellulari sia negli animali che nelle piante. Descrisse le papille della lingua intuendone la funzione gustativa. Il corpo è concepito come un insieme di complesse microstrutture funzionali cioè di “minutissime” “macchine”. Scoperta dei micromondi. Tra i mondi svelati dal telescopio e quelli osservabili con il microscopio vi è una singolare differenza: questi ultimi sono spesso popolati da esseri viventi. Leeuwenhoek, sulla scia di frammentarie osservazioni precedenti, scoprì i microrganismi che considerava “piccoli animali” o “animalcula” e osservò gli spermatozoi e i globuli rossi Un altro importante microscopista inglese del ‘600 fu Robert Hook autore del libro Micrographia, il primo importante trattato dedicato alla ricerca microscopica e testo in grado di mostrare che cosa il microscopio poteva rappresentare per un naturalista. A lato il microscopio di Hook Da “Micrographia” 1665 Nel sughero identificò degli spazi che chiamo cells (o pores) dal latino cella che significa piccola camera. Tuttavia una esplicita formulazione della teoria cellulare si ebbe soltanto con Theodor Schwann e Mathias Schleiden nel 1838-39. La cellula diventava la componente fondamentale degli esseri viventi, divisibili in unicellulari e multicellulari (cioè costituiti da una singola cellula o da “società di cellule”) TEORIA CELLULARE Lorenz Oken 1805 Matthias Jakob Schleiden 1838 Theodor Schwann 1839 Vi è un principio universale di sviluppo delle parti elementari degli organismi, per quanto differenti tra loro, e questo principio consiste nella formazione delle cellule. .... la conclusione che può essere tratta da questo assunto, può essere indicata come teoria cellulare.... Theodor Schwann Unità organizzativa --------------------->Strutture biologiche Trasformazioni Regolari Robert Remak 1815-1865 Intuiscono che la riproduzione cellulare avviene per scissione GIOVANNI BATTISTA MORGAGNI E LA PATOLOGIA D’ORGANO. Fino al Settecento l’idea fisiopatologica dominante era costituita dalla teoria umorale di Ippocrate e Galeno Fra ‘600 e ‘700 si diffuse finalmente l’idea tra i medici che se avessero potuto effettuare l’esame anatomico dei loro pazienti venuti a morte, avrebbero potuto conoscere meglio le cause delle malattie. - Questo indirizzo di studio diventa rilevante con G.B.Morgagni (1682-1771) il fondatore della patologia d’organo (anatomia patologica). Morgagni - Nesso tra organi alterati e sintomi clinici. - Capolavoro nella storia della medicina: De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis (1761) - Vi descrive, tra l’altro, la cirrosi epatica e diversi tipi di tumore. L’indirizzo di Morgagni venne continuato a Pavia dal suo più grande allievo: Antonio Scarpa. - Scoperte sull’organo dell’udito, sui nervi del cuore, sull’aneurisma. - Grande chirurgo ed ortopedico. -Il suo nome è tuttora legato al “triangolo dello Scarpa” e al ganglio vestibolare di Scarpa. LA PATOLOGIA DI TESSUTO -- Morgagni aveva introdotto la patologia d’organo -- All’inizio del ‘800 il francese François Xavier Bichat introduce un ulteriore concetto patologico: la patologia di tessuto. Tutto l’organismo è il risultato della complessa architettura di 21 tipi diversi di tessuto semplice. La malattia deriva dalla alterazione in uno o più di questi tessuti. --L’alterazione morbosa di un particolare tessuto è la stessa indipendentemente dall’organo in cui si manifesta. Per Bichat L’anatomia ha i suoi tessuti semplici che combinandosi formano gli organi come La chimica ha i suoi corpi semplici che combinandosi formano i corpi composti Bichat è quindi il fondatore dell’Istologia (termine introdotto da Richard Owen nel 1844). LA PATOLOGIA CELLULARE -- Dopo l’introduzione della teoria cellulare viene sviluppata da Rudolf Virchow una ulteriore interpretazione dei fenomeni patologici: la malattia deriva da alterazioni a carico delle cellule. RUDOLF VIRCHOW: LA TEORIA CELLULARE COME BASE DI UNA NUOVA PATOLOGIA Poiché le cellule sono la base di tutte le manifestazioni vitali, esse sono anche la sede di tutte le malattie Patologia cellulare (1858) LA PATOLOGIA MOLECOLARE 1902-1908 Archibald Garrod “errori innati del metabolismo” Alcaptonuria Albinismo Fenilchetonuria Malattia molecolare, Linus Pauling 1949 (anemia falciforme) Vernon Ingram 1956-57 Tecnica del “fingerprint” Concezione teurgico e magico-religiosa Patologia Umorale (Ippocrate, Galeno) Patologia d’organo di Giovan Battista Morgagni Patologia di Tessuto di François Xavier Bichat Patologia Cellulare di Rudolf Virchow Patologia Molecolare di Archibald Edward Garrod (malattia molecolare di Linus Pauling)