VENERDÌ 12 NOVEMBRE 2010 Glauco Mauri scrittore per il noir di Shaffer DI DOMENICO RIGOTTI ttant’anni compiuti la scorsa primavera e sulla scena sempre un grande mattatore. Uno di quegli attori di cui non si può mai perdere un gesto o una battuta. Ci riferiamo a Glauco Mauri che è ritornato a Milano in un teatro che gli è caro, il Carcano. E al suo fianco sempre il pure bravissimo Roberto Sturno. Non interprete questa volta lo straordinario Mauri di un classico ma di una commedia alquanto particolare che, anche un po’ thrilling e che nemmeno tralascia il divertimento, tocca molti aspetti esistenziali, non ultimo quello della solitudine. L’autore Antonhy Shaffer, gemello del più noto Peter Shaffer, cui si de- palcoscenico O Glauco Mauri in scena con Sturno Il grande attore torna in città al Carcano con una piéce che sa di thriller e sarà in scena fino al 21 novembre. Con lui, sul palcoscenico, Sturno AMBIENTE E SALUTE DI DANIELA FASSINI l sequestro d’urgenza della vasta area inquinata in zona Bisceglie, dove è in corso un progetto di urbanizzazione che prevede la realizzazione di un quartiere residenziale con 1300 appartamenti ha scosso i palazzi istituzionali della città, determinati ad assicurare rigore e trasparenza nelle indagini. «Metteremo in atto tutte le politiche e gli interventi più rigorosi per garantire ai cittadini la sicurezza delle aree anche dal punto di vista delle bonifiche – ha fatto sapere al riguardo il sindaco Moratti che ha però chiamato in causa anche altre istituzioni locali, come Regione Provincia. «Per quanto mi concerne come sindaco farò tutte le indagini per capire se ci sono responsabilità – ha assicurato la Moratti – Se sono stati dati con leggerezza dei permessi, i responsabili saranno chiamati dal Comune a rispondere. La sicurezza delle aree della città di Milano è per noi una priorità. Andrò in profondità per capire se qualcuno ha sbagliato e se così sarà, dovrà risponderne» ha concluso il sindaco. L’autorizzazione alla bonifica dell’area "Ex cava di Geregnano", in via Calchi Taeggi, a poche centinaia di metri dalla fermata della metropolitana Bisceglie, era infatti partita da Palazzo Marino, nel 2009, in conformità a quanto previsto dal progetto Operativo di Bonifica e messa in sicurezza permanente. Un progetto elaborato, a partire dalla fine degli anni ’90, da tecnici di Comune, Provincia, Arpa e Asl. Nel documento di autorizzazione, l’attività di bonifica prevedeva la rimozione di un metro di terreno dal piano e l’eventuale approfondimento dello scavo fino al rispetto dei limiti derivanti dalla Concentrazione Soglia di Rischio. Il progetto prevedeva inoltre, per le aree a verde, l’attività di messa in sicurezza permanente mediante misure di "capping" (coperture). Bonifica che, secondo gli inquirenti, non è stata sufficiente ad eliminare l’inquinamento dai terreni. E sul lavoro svolto dall’Arpa, I ve il famoso Amadeus , che per questo L’inganno (ma il titolo originale è Sleuth, ovvero il segugio) ebbe vari premi e di cui esistono anche due versioni cinematografiche di alto livello attoriale, una con il grande Laurence Olivier. Con fine scrittura qui descritto è il match ironico e feroce fra due uomini rivali nell’amore per la stessa donna. Il primo, Andrew Wike (Mauri), è un eccentrico dandy che scrive romanzi polizieschi e scherza con la vita per non annoiarsi. Il secondo, Milo Tindle (Sturno), che è stato povero e tira avanti con molta fatica, che combatte con la quotidianità per affermarsi. Un gioco il loro al massacro che tutto si consuma tra Assurdo e Grottesco, tra Tragico e Comico. E che dentro u- na cornice scenica curiosa (una vera casa-giocattolo con caminetti che girano e cassaforti che esplodono) i due attori magistralmente conducono avanti come se fosse un divertimento sofisticato ed eccentrico , senza tuttavia che si perda (o se si perde è solo in parte) quel che di inquietante contiene il testo . Il feeling con lo spettatore perfetto, Glauco Mauri (anche eccellente regista) a dare un che di svagato al suo Andrew, sempre pronto a trasformare la realtà con la sua fantasia. Più nervosa, invece, la recitazione di Roberto Sturno che dà maggiore aggressività al ribelle Milo, il segugio che vuol tener testa al suo padrone. Fino al 14 novembre (tel. 02.55.181.362; www.teatrocarcano.com). ra i registi delle T ultime generazioni, Carmelo quella di Carlo e Piera, lui condannato da un male che non perdona, e quella di Daniel e Marià, romeni che sognano di rifarsi una vita in Italia. Sullo sfondo realtà tragiche che segnano per sempre la loro esistenza: dalla morte di Ilaria Alpi alla fine di una sanguinosa dittatura. Comune denominatore: il buio appunto. Un buio metaforico che il giovane regista identifica con la malattia ma soprattutto con la difficoltà di guarire e di lasciarsi curare . Uno spettacolo cui prestare attenzione. Al Tieffe/Menotti fino al 17 novembre (tel. 02.36.59.25.44) (D.Rig.) Al Tieffe Menotti il regista Carmelo Rifici rivisita gli orrori delle guerre Rifici è da considerare fra i più attivi ed eclettici. Pronto a passare dai tragici greci (Euripide e Lessing) ai classici contemporanei (Lars Norèn), a dedicarsi anche a progetti che guardano alla realtà odierna di casa nostra. È il caso ora di Buio curato assieme a Alessio Maria Romano su testi di Sonia Antinori. È il racconto e la radiografia di un Paese, il nostro che deve affrontare i propri mali e riuscire a sopravvivere. Al centro tre storie di coppie. Quella di Paolo e Teresa di ritorno dagli orrori di Mogadiscio, Legambiente «Ordinario inquinamento» isceglie ? È una storia di "ordinario inquinamento"» racconta Edoardo Bai, del comitato scientifico di Legambiente, l’associazione ambientalista in prima linea nella vicenda dell’area sequestrata. È stata proprio Legambiente infatti che, insieme al comitato dei cittadini Calchi Taeggi ha presentato l’esposto che ha poi dato il via all’inchiesta giudiziaria. «In Milano e provincia abbiamo un centinaio di esempi simili: discariche di rifiuti abbandonati, altamente inquinanti e nocivi per la salute dei cittadini». Negli anni passati, infatti, terminato il lavoro di estrazione della cava, il Secondo gestore, per ottemaggior l’associazione nerne profitto, oltre ad in città accettare i rifiuti civili dal Comue provincia ne, decideva ansi contano che di raccogliere quelli di preoltre cento venienza induex aree rifiuti striale, naturalmente più pericolosi. «La storia dell’hinterland milanese è fatta di queste ex cave: la discarica sull’Adda a Trucazzano, quelle di melme acide a Rho dell’ex raffineria, sette metri di terreno impregnati di benzina e petrolio» racconta Bai. «Come a Bisceglie, il problema non sono le ex discariche – prosegue l’esponente ambientalista – ma quello che contestiamo è il meccanismo del contesto. Il fatto cioè di dare al privato la possibilità di investire e costruire sulle discariche». Nell’area posta sotto sequestro, infatti, 300mila metri quadrati (poco distanti dalla fermata della metropolitana Bisceglie) sono stati interrati due milioni di metri cubi di rifiuti, in gran parte tossici e altamente cancerogeni provenienti da aziende farmaceutiche. Anche la falda acquifera sottostante, secondo i prelievi della Asl, sarebbe altamente inquinata. Ma Metropolitana milanese, che gestisce il Servizio idrico della città, assicura che «l’acqua per i residenti della zona Bisceglie viene fornita dalla centrale di Via Tonezza, che dista circa 2 km dall’area posta sotto sequestro e nessun pozzo di approvvigionamento si trova nelle vicinanze della ex cava di Geregnano» (D.Fas.) «B Moratti: «Farò tutte le indagini sui permessi che sono stati fatti» l’Agenzia regionale di protezione dell’ambiente, il presidente Formigoni non ha dubbi: «L’Arpa ha svolto la sua attività sempre in maniera irreprensibile – ha sottolineato il governatore – facendo presente quelle che erano le criticità. È chiaro che si tratta adesso di vedere le responsabilità». Da Palazzo Marino, il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino chiede che vengano «immediatamente indivi- Un rapporto sulla sostenibilità ambientale delle città italiane premia Milano per Ecopass, bike sharing e gestione dei rifiuti. Ma l’aria è inquinata M Storie che escono dal buio Ex cava Geregnano Bonifiche sotto accusa duati i responsabili, ricostruiti gli errori e le omissioni del Comune stesso» mentre il vice presidente del Consiglio Stefano Di Martino (Pdl) chiede «l’istituzione di una Commissione di controllo». Mentre ieri mattina, il Presidente di zona, Massimo Girtanner, ha avviato le pratiche per inibire l’area degli orti in concessione agli anziani di via Calchi Taeggi «fino ad ulteriori analisi del terreno». Il gip deciderà se chiudere il cantiere E i pm chiedono interventi urgenti l pm Paola Pirotta e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo hanno chiesto al giudice delle indagini preliminari la convalida d el sequestro d’urgenza disposto per l’area di circa 300 mila metri quadrati in zona Bisceglie, nella quale sono seppelliti 1milione e 800 mila metri cubi di rifiuti, in gran parte tossici, che hanno inquinato le falde acquifere. Per avvelenamento delle acque, omessa bonifica e gestione di discarica sono indagati: Annalisa Gussoni, responsabile del Comune per i Servizi di bonifica; Achille Rossi, responsabile dei Piani esecutivi per l’edilizia; il responsabile delle bonifiche dell’Arpa, Paolo Perfumi e i rappresentanti delle società coinvolte, Oreste Braga per "Antica Pia Acqua Marcia" e Ernesto Boccalatte di "Residenza Parchi Bisceglie". Il gip di Milano Cristina I Di Censo ha tempo fino a domani per decidere sulla richiesta del pubblico ministero. In sostanza si contesta ai funzionari pubblici di aver autorizzato ai rappresentanti un tipo di bonifica insufficiente per un terreno di 300mila metri quadri che per decine di anni ha ospitato una discarica di prodotti industriali. Nelle relazioni dell’Arpa e della polizia forestale acquisite dai pubblici ministeri, si parla di autorizzazioni illecite e procedure «illegittime» adottate «dal Comune di Milano e avallate dalla Provincia» offrendo un «vantaggio patrimoniale» per le società private. Ora sono gli stessi inquirenti a segnalare la necessità di un intervento rapido, da effettuare possibilmente fin dai prossimi giorni, anche a cantiere sequestrato, per mettere in sicurezza le falde acquifere già pesantemente inquinate. «Bene i trasporti, male le piste ciclabili» ilano è una città virtuosa per la gestione dei rifiuti e dei trasporti. Lo è meno per la qualità dell’aria e le piste ciclabili. Lo dice uno studio, commissionato da Siemens Italia e realizzato dall’Istituto Piepoli sulle «città sostenibili» in Italia che è stato presentato ieri mattina a Palazzo Marino. «Milano ha messo al centro delle proprie linee di 3 sviluppo la sostenibilità e il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano» ha detto Letizia Moratti, introducendo la presentazione della ricerca. «L’amministrazione comunale – ha continuato il sindaco – ha messo in campo una serie di interventi volti alla promozione dell’efficienza energetica, alla prevenzione dell’inquinamento e alla riduzione degli attuali li- velli di emissioni di gas serra, nel rispetto degli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea entro il 2020». E proprio riguardo ai trasporti, uno delle eccellenze indicati dalla ricerca, la Moratti si è soffermata su Ecopass, «una misura innovativa che ha consentito la riduzione del 20% di Pm10, migliorando del 20% anche il rapporto tra auto inquinanti e non inquinanti», mentre, dal lato dei mezzi pubblici ha ricordato gli investimenti delle due nuove linee della metropolitana, la 5 e la 4, che saranno terminate entro il 2015, il prolungamento delle tre linee esi- stenti, il bike sharing (con 3000 biciclette e 200 stazioni entro il 2011) e il carsharing che porterà in città un parco auto di 60 vetture e 200 nuovi punti di ricarica per le auto elettriche. Ma è la gestione dei rifiuti, il vero punto forza della città dove la raccolta differenziata raggiunge «un ottimo 36% rispetto al 29% della media nazionale e la quantità di rifiuti avviati in discarica è pari a 0» si legge nel rapporto. Meno brillanti le note sul verde: anche se raddoppiato in densità negli ultimi 20 anni e giunto al 12% della superficie comunale, la disponibilità di spazio per a- bitanti resta comunque inferiore alla media nazionale. Anche la qualità dell’aria non entusiasma: tutti gli indicatori riferiti all’inquinamento sono infatti al di sopra della media nazionale. «In questo scenario è importante non solo conoscere le principali sfide legate alla tutela del territorio – ha raccontato Federico Golla di Siemens Italia, spiegando il perchè della ricerca – ma anche essere in grado di proporre soluzioni che possano assicurare tre obiettivi centrali: la qualità della vita per i cittadini, la competitività e lo sviluppo sostenibile». (D.Fas.) Torna il Cd musicale «Caro papà Natale» Un modo per aiutare i bimbi in ospedale DI ANDREA GARNERO n disco pieno zeppo di brani natalizi cantati da tanti artisti con un unico obiettivo: portare un sorriso a quei bambini che per colpa di qualche malattia sono costretti a trascorrere le loro giornate e molto spesso i loro anni in ospedale. Esce oggi "Caro papà Natale… 3", un progetto musicale e umanitario realizzato dall’Associazione culturale Claudio Moretti in collaborazione col Gruppo bancario Credito Valtellinese. Per 10 euro, il cd può essere acquistato in tutti i negozi di dischi, nelle 540 filiali del Gruppo o sul sito www.carapapanatale.it. Il ricavato delle vendita dell’album sarà interamente destinato alla realizzazione d’aule informatiche nei reparti di lungodegenza pediatrica degli ospedali di tutta Italia, per garantire ai piccoli pazienti un U modo per distrarsi dalla malattia e tenersi in contatto con amici e parenti. «Un modo per vivere la malattia in modo diverso – dice Annamaria Andreoli, presidente dell’Associazione culturale Moretti –. Negli ospedali creiamo vere e proprie aule dove i bambini possono apprendere ma anche divertirsi». Dopo il successo del 2008 (13mila cd venduti) e del 2009 (30mila), ora "Caro papà Natale", punta a «raggiungere le 40mila copie vendute e aggiungere alle 31 aule informatiche esistenti altre 14», come spiega Luciano Camagni, condirettore generale del Credito Valtellinese. Da Amedeo Minghi ad Antonella Ruggiero, da Riccardo Fogli a Irene Grandi, «gli artisti hanno offerto la loro esperienza gratis per aiutare i bimbi in ospedale», nota Mario Limongelli, presidente Associazione produttori musicali indipendenti.