UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Facoltà di Medicina e Chirurgia
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
a.a. 2009-2010
primo anno - secondo semestre
SCIENZE DIETETICHE
Docente: Dr.ssa Elena Mugnaini
[email protected]
ALIMENTAZIONE
Dal vocabolario: somministrazione
o assunzione di alimenti allo scopo
di nutrire l’organismo
NUTRIZIONE
Dal vocabolario: complesso di processi
biologici che consentono o
condizionano la conservazione,
l’accrescimento, lo sviluppo
dell’organismo vivente e la
reintegrazione delle perdite materiali
ed energetiche che accompagnano le
diverse attività funzionali
DIETA
Stile di vita
Alimentazione
scelta, preparazione,
introduzione di alimenti
Nutrizione
Insieme dei fenomeni biochimici e metabolici che
permettono la digestione, assorbimento e
utilizzazione del cibo
Assicura all’organismo l’energia necessaria per lo svolgimento di ogni
attività vitale (FUNZIONE ENERGETICA)
fornisce tutte le sostanze indispensabili all’accrescimento, al ripristino e
al mantenimento dell’integrità strutturale dell’organismo (FUNZIONE
PLASTICA)
Apporta sostanze regolatrici di tutte le complesse reazioni biochimiche
(FUNZIONE REGOLATRICE)
Principi nutritivi
Proteine o protidi
FUNZIONE PLASTICA
Glucidi o
carboidrati
FUNZIONE ENERGETICA
Lipidi o grassi
FUNZIONE ENERGETICA
Sali minerali e
vitamine
FUNZIONE REGOLATRICE
acqua
FUNZIONE PLASTICA
La funzione plastica in misura minore viene svolta anche dai lipidi, e da
alcuni minerali come Ca, fosforo, magnesio
Quali sono i fabbisogni in
energia e nutrienti per
l’individuo adulto in buona
salute?
Questi fabbisogni si
modificano per fasce di
età o per situazioni
fisiologiche come
gravidanza, allattamento.
LARN
LIVELLI DI ASSUNZIONE RACCOMANDATI DI ENERGIA E
NUTRIENTI PER LA POPOLAZIONE ITALIANA
Mirano essenzialmente a:
 Proteggere l’intera popolazione dal rischio di carenze
nutrizionali
 Fornire elementi utili per valutare l’adeguatezza nutrizionale
della dieta media della popolazione o di gruppi di essa
rispetto ai valori proposti
 Pianificare la politica degli approvvigionamenti alimentari
nazionali, nonché l’alimentazione di comunità
LARN
• Le quantità di nutrienti ed energia raccomandati
anche se si riferiscono a valori per persona per
giorno, non debbono essere necessariamente
assunte ogni giorno, ma rappresentano una
media dei consumi per un certo periodo di
tempo.
• Le raccomandazioni si riferiscono ad individui in
buona salute e non possono essere applicate a
soggetti con necessità specifiche derivanti da
malattie, particolari terapie, diete speciali
E N E R G I A
• FABBISOGNO ENERGETICO:
Apporto di energia di origine alimentare
necessario a compensare il dispendio energetico di
individui che mantengono un livello di attività fisica
sufficiente a partecipare attivamente alla vita
sociale ed economica e che abbiano dimensioni e
composizione corporea compatibile con un buono
stato di salute a lungo termine.
Energia: unità di misura
CHILOCALORIA
(kcal)
Quantità di calore necessaria
per innalzare da 14,5 a 15,5° C
1 kg di acqua
L’unità di misura usata a livello internazionale è il joule
CHILOJOULE
(KJ)
1 kcal = 4.184 kj
Quantità di lavoro, ovvero la
forza costante che dà a 1 kg
l’accellerazione di 1 m/s2 per lo
spostamento di 1 metro nella
direzione e nel senso della
forza
Dispendio energetico totale
Viene espresso in kcal o kj per unità di tempo (minuto, ora, giorno)
oppure come multiplo del Metabolismo di Base (MB)
Il dispendio di energia di un individuo adulto è la risultante di tre
componenti:
METABOLISMO DI
BASE
TERMOGENESI
INDOTTA DALLA
DIETA
ATTIVITA’ FISICA
Quantità di energia richiesta dall’organismo
per mantenere le funzioni fisiologiche vitali
Incide per il 65-75% del dispendio E. Totale
Rappresenta l’incremento del costo
energetico in risposta all’assunzione di
alimenti (10-15%)
Il costo energetico e strettamente
dipendente dal tipo, frequenza e intensità
dell’attività fisica
Metabolismo Basale
Si misura nelle
seguenti condizioni:
•A digiuno da 10-12
ore
•In posizione supina,
rilassata
•In termoneutralità
(27 –29° C)
E influenzato da:
Può essere stimato
attraverso numerose
formule predittive.
•Età
Per la popolazione
italiana si fa
riferimento ad
•Tensione nervosa
equazioni specifiche per
•Innalzamento
età e sesso (Commission
temperatura corporea of European
Communities – 1993)
•Sesso
•In assenza di stimoli •Condizioni fisiologiche
o stress psicologici o particolari
fisici
Termogenesi indotta dalla dieta
o Rappresenta l’incremento del dispendio energetico in
risposta all’assunzione degli alimenti.
o mediamente è il 10 – 15% del dispendio energetico
totale
oLo stimolo termogenico maggiore è dato dalle
proteine
Costo energetico
dell’attività fisica
• E’ strettamente dipendente dal tipo, dalla frequenza
e dall’intensità dell’attività condotta dall’individuo
•Può variare da poco più del 15% del dispendio
energetico basale a 3 – 4 volte il MB
Indicazione di un range di valori di fabbisogno energetico per adulti
italiani (18 - 60 anni)in funzione del peso e del tipo di attività
condotta (LARN)
Uomini
Peso (kg)
55 – 60
60 – 65
65 – 70
70 – 75
75 – 80
80 - 85
Attività
leggera
Attività
moderata
Attività
pesante
Kcal/giorno
Kcal/giorno
Kcal/giorno
2140-2250
2220-2360
2300-2465
2380-2575
2465-2680
2545-2790
2575-2715
2675-2840
2770-2975
2870-3100
2970-3230
3070-3360
3045-3205
3160-3360
3280-3515
3395-3670
3510-3825
3630-3975
Indicazione di un range di valori di fabbisogno energetico per adulti
italiani (18 - 60 anni)in funzione del peso e del tipo di attività
condotta (LARN)
donne
Peso (kg)
40 – 45
45 – 50
50 – 55
55 – 60
60 – 65
65 - 70
Attività
leggera
Attività
moderata
Attività
pesante
Kcal/giorno
Kcal/giorno
Kcal/giorno
1540 – 1730
1645 – 1795
1750 – 1855
1855 – 1960
1920 – 2060
1980 - 2165
1690 – 1900
1805 – 1970
1920 – 2040
2035 – 2150
2105 – 2265
2175 - 2380
1875 – 2110
2000 – 2185
2130 – 2260
2260 –2385
2340 – 2510
2410 - 2640
ALIMENTAZIONE
Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di
prevenzione a tutela della salute e dell’armonia fisica.
Nell’Europa comunitaria lo sviluppo politico e
socioeconomico ha assicurato un’abbondante quantità di
cibo rispetto al passato, che ha contribuito alla parallela
crescita della speranza di vita.
Le modificazioni delle abitudini di vita e il progressivo
allontanamento dal tradizionale modello contadino (o
“mediterraneo” per il nostro Paese), sono però risultate
avere un ruolo determinante nell’aumento dell’incidenza
delle principali patologie degenerative.
Ministero della Salute 2007
16
ALIMENTAZIONE
Il cambiamento delle abitudini alimentari ha determinato
la comparsa delle cosiddette “malattie del benessere”.
Agricoltura intensiva
Uomo
cacciatore - raccoglitore
17
ALIMENTAZIONE
Si definisce alimento qualsiasi sostanza di origine animale,
vegetale o loro derivati, selezionati dall’uomo nel corso dei
millenni, utile al suo sostentamento biologico.
L’ alimento deve essere in grado di esercitare
una o più delle seguenti funzioni:
- fornire materiale energetico
per la produzione di calore, lavoro o altre forme
di energia (protidi, glucidi, lipidi)
- fornire materiale plastico
per la crescita e la riparazione dei tessuti
(protidi e minerali)
- fornire materiale 'regolatore'
catalizzante le reazioni metaboliche
(minerali e vitamine)
18
La corretta alimentazione
10 regole per uno stile di vita
salutare
6.
Il sale? Meglio poco
7.
Bevande alcoliche: se sì,
solo in quantità
controllata
Grassi:scegli la qualità e
limita la quantità
8.
Varia spesso le tue
scelte a tavola
4.
Zuccheri, dolci e bevande
zuccherate: nei giusti
limiti
9.
Consigli speciali per
persone speciali
5.
Bevi ogni giorno acqua in
abbondanza
1.
Controlla il PESO e
mantieniti ATTIVO
2.
Più cereali, legumi,
ortaggi e frutta
3.
10. La sicurezza dei tuoi
cibi dipende anche da te
Controlla il
peso e
mantieniti
attivo
IL PESO CORPOREO
Il peso corporeo rappresenta l’espressione tangibile del
bilancio energetico tra entrate e uscite caloriche.
Composizione corporea (media)
•80 – 85% massa magra (liquidi corporei, muscoli,
scheletro, visceri)
•15 – 20% massa grassa (tessuto adiposo) nella donna
adulta 20- 30%
IL PESO E LA SALUTE
Quantità eccessive di grasso corporeo
costituiscono un rischio per la salute:
• cardiopatia ischemica, diabete,
ipertensione, dislipidemie, Sindrome X
•alcuni tipi di cancro ed altre malattie
croniche,
• apnee notturne,
•conseguenze meccaniche provocate dal
sovraccarico sulle articolazioni
•Maggiore è l’eccesso di peso maggiore è il rischio
Distribuzione del grasso
corporeo
La misura della
circonferenza della vita e
dei fianchi consente di
definire la
distrettualizzazione
dell’adipe
L’eccesso di peso
distribuito
prevalentemente sul
tronco è più rischioso per
la salute di quello
distribuito sui
fianchiMETABOLICO
RISCHIO
Circonferenza vita > 88 (donne) > 102 (uomini)
LIGIO 99
Controlla il peso

Per la valutazione del
peso si fa riferimento
all’ indice di massa
corporea (IMC)
IMC =
PESO in KG/H2
Classificazione del peso in base al
BMI

sottopeso

normale




BMI < 18.5
18.5 - 24.9
sovrappeso
25.0 - 29.9
obesità moderata
30.0 - 34.9
obesità severa
35.0 - 39.9
obesità morbigena
 40
MAGREZZA
BMI
17 - 18.4
Denutrizione di grado I
16 - 16.9
Denutrizione di grado II
13 - 15.9
Denutrizione di gradi III
10 - 12.9
Denutrizione di grado IV
< 10
Denutrizione di grado V
Controlla il peso
 Porre attenzione al peso fin dall’infanzia. La correzione del
peso deve essere pero’ seguita con cautela, senza brusche e
severe restrizioni alimentari
 Un peso stabile che rientri nei limiti della norma
contribuisce a far vivere meglio e più a lungo
 La preoccupante diffusione del sovrappeso e dell’obesità
nella nostra società è in parte attribuibile al fatto che
la vita moderna promuove stili di vita estremamente
sedentari, con livelli assai ridotti di attività fisica
STILE DI VITA FISICAMENTE
ATTIVO


La sedentarietà, oltre a
rappresentare un fattore di
rischio per l’obesità
costituisce fattore di rischio
per: cardiopatia coronarica,
diabete, tumore del colon
Un livello medio /alto di
attività fisica è’ fattore
protettivo anche per
ipertensione e osteoporosi
Un bambino che si mantiene attivo per tutto il periodo
della sua crescita avrà da adulto uno scheletro più
robusto e da anziano sarà più difficilmente soggetto a
fratture
1-2 VOLTE A
SETTIMANA: ATTIVITA’
FISICA PIU’ INTENSA,
GINNASTICA
AEROBICA, TENNIS,
CORSA, CALCIO
2-4 VOLTE A
SETTIMANA:
GINNASTICA, NUOTO,
BALLO,
PALLAVOLO…PER
CIRCA 1 ORA
CAMMINARE OGNI GIORNO A PASSO
SVELTO PER ALMENO 30MINUTI
2
PIU’ CEREALI, LEGUMI,
ORTAGGI E FRUTTA
Fonte principale di
CARBOIDRATI
apporto di:
AMIDO E FIBRA
ASSORBITO ED UTILIZZATO
DALL’ORGANISMO FACILMENTE,
RIFORNENDO LE CELLULE DI
GLUCOSIO E QUINDI ENERGIA.
L’AMIDO RICHIEDE UN CERTO
LAVORO DIGESTIVO PER ESSERE
TRASFORMATO IN GLUCOSIO,
PERCIO’ VIENE ASSORBITO PIU’
LENTAMENTE
FIBRA ALIMENTARE
Il concetto di fibra alimentare si è evoluto continuamente
con il progredire delle conoscenze scientifiche.
LE FIBRE ALIMENTARI SONO PARTI DI
ALIMENTI VEGETALI CHE IL NOSTRO
ORGANISMO NON E’ IN GRADO DI DIGERIRE
RESISTENZA ENZIMATICA
33
FIBRA ALIMENTARE
AACC
America Association of Cereal Chemists
“ Le fibre alimentari sono un gruppo di sostanze
non digeribili e non assorbibili, fermentabili nel
colon le cui principali caratteristiche fisiologiche
includono l’effetto lassativo e la regolazione della
colesterolemia e della glicemia “
•
•
•
•
34
Polisaccaridi
Oligosaccaridi
Lignina
Sostanze vegetali associate
LA FIBRA ALIMENTARE
 I cereali e derivati, i legumi, gli ortaggi e la frutta
rappresentano buone fonti di fibra alimentare. La fibra
alimentare di per sé non ha valore nutritivo o
energetico (se si eccettua la piccola quantità di energia
proveniente dagli acidi grassi formatisi per
fermentazione nel colon), ma è ugualmente molto
importante per la regolazione di diverse funzioni
fisiologiche nell'organismo: RITARDANO LO
SVUOTAMENTO GASTRICO, FACILITANO IL TRANSITO
DEL BOLO E L’ELIMINAZIONE DELLE FECI,REGOLANO
L’ASSORBIMENTO DI ZUCCHERI E GRASSI,
CONTROLLANDO IL LIVELLO DI GLUCOSIO E
COLESTEROLO NEL SANGUE.
PRINCIPALI ALIMENTI RICCHI
IN FIBRA

Legumi: fagioli, fave, ceci, lenticchie, piselli

Cereali e derivati: pasta, biscotti, pane e cereali da colazione
(soprattutto se integrali), prodotti da forno, orzo perlato

Verdura e ortaggi: carciofi, cavoli, cicoria, carote,
melanzane, barbabietole, funghi, agretti, finocchi

Frutta fresca: pere, mele, fichi, banane, kiwi, lamponi, fichi
d’India, ribes

Frutta essiccata :albicocche secche, fichi secchi, mele
essiccate, uva passa, prugne secche, castagne secche
Come comportarsi

• Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta
fresca, e aumenta il consumo di legumi sia freschi che
secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e
di grassi, che vanno eventualmente sostituiti con aromi e
spezie.

• Consuma regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali
(meglio se integrali), evitando di aggiungere troppi
condimenti grassi

• Quando puoi, scegli prodotti ottenuti a partire da farine
integrali e non con la semplice aggiunta di crusca o altre
fibre (leggi le etichette).

• Per mettere in pratica questi consigli: “Varia spesso le
tue scelte a tavola”.
3
GRASSI:
SCEGLI LA QUALITA’,
LIMITA LA QUANTITA’
I GRASSI

Per stare bene è necessario introdurre con
l'alimentazione una certa quantità di grassi, ma è altrettanto opportuno non eccedere, cosa che invece spesso
si verifica nell’alimentazione degli italiani.

I grassi, oltre a fornire energia in maniera concentrata
(9 calorie/g, cioè più del doppio rispetto a proteine e
carboidrati), apportano acidi grassi essenziali della
famiglia omega-6 (acido linoleico) e della famiglia
omega-3 (acido linolenico) e favoriscono l’assorbimento
delle vitamine liposolubili A, D, E, K e dei carotenoidi.

Un eccessivo consumo di grassi nell’alimentazione
abituale rappresenta invece un fattore di rischio per
l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari e
tumori.
FABBISOGN0 E
RACCOMANDAZIONE DI LIPIDI

Secondo le più recenti raccomandazioni, è necessario
che nella nostra alimentazione i grassi siano
mediamente presenti in modo tale da apportare una
quantità compresa tra il 20-25% e il 30-35% della
quota calorica giornaliera complessiva.

Per quanto riguarda la loro qualità, la ripartizione
suggerita è la seguente: Acidi grassi SATURI non più del
7-10% delle calorie totali, Acidi grassi MONOinsaturi fino
al 20% delle calorie totali Acidi grassi POLInsaturi circa
il 7% delle calorie totali con un rapporto Omega6/Omega-3 intorno a 5:1
COME COMPORTARSI

• Modera la quantità di grassi ed oli che usi per condire
e cucinare. Utilizza eventualmente tegami antiaderenti,
cotture al cartoccio, forno a microonde, cottura al
vapore, ecc

• Limita il consumo di grassi da condimento di origine
animale (burro, lardo, strutto, panna, ecc.).

• Preferisci i grassi da condimento di origine vegetale:
soprattutto olio extravergine d'oliva e oli di semi.

• Usa i grassi da condimento preferibilmente a crudo ed
evita di riutilizzare i grassi e gli oli già cotti

• Non eccedere nel consumo di alimenti fritti
COME COMPORTARSI 2

• Mangia più spesso il pesce, sia fresco che
surgelato (2-3 volte a settimana).

• Tra le carni, preferisci quelle magre ed elimina il
grasso visibile.

• Se ti piacciono le uova ne puoi mangiare fino a 4
per settimana, distribuite nei vari giorni.
COME COMPORTARSI 3

• Se consumi tanto latte, scegli preferibilmente
quello scremato o parzialmente scremato, che
comunque mantiene il suo contenuto in calcio.

• Tutti i formaggi contengono quantità elevate di
grassi: scegli comunque quelli più magri, oppure
consumane porzioni più piccole.

• Se vuoi controllare quali e quanti grassi sono
contenuti negli alimenti, leggi le etichette.
• Normocalorica
• Grassi totali < 30% delle calorie totali
• Grassi saturi < 10% , delle calorie totali con
monoinsaturi
10-15% e 5-7% di grassi
Lagrassi
corretta
alimentazione
polinsaturi, con un rapporto omega 6/3 di 5:1
• Colesterolo < 300 mg/die
• Proteine = 10-20%
• Carboidrati > 50%
• Fibra = 20-35 g/die
• Sodio < 3 g/die
4 : ZUCCHERI, DOLCI E
BEVANDE ZUCCHERATE…
nei giusti limiti
ZUCCHERI
Gli zuccheri sono facilmente assorbiti ed utilizzati, sia
pure con diversa rapidità. Il consumo di zuccheri,
specialmente se assunti da soli, provoca quindi in tempi
brevi un rapido innalzamento della glicemia (ossia della
concentrazione di glucosio nel sangue) che tende poi a
ritornare al valore iniziale (curva glicemica) entro un
periodo più o meno lungo.
 E’ questo “rialzo glicemico” il meccanismo che
.
compensa la sensazione di stanchezza fisica e mentale e il senso di fame che si avvertono lontano dai
pasti o in tutte quelle situazioni in cui si ha una
ipoglicemia o “calo degli zuccheri”.
ZUCCHERI
Gli zuccheri semplici possono essere consumati come
fonti di energia per l’organismo, nei limiti del 10-15%
dell’apporto calorico giornaliero (corrispondenti, per una
dieta media di 2100 calorie, a 56- 84 grammi).
Particolare attenzione va fatta nei casi di
diabete o in quelli di intolleranza (piuttosto
diffusa quella al lattosio).
ZUCCHERI
Fra gli alimenti dolci occorre fare una
distinzione.
Alcuni (prodotti da forno) apportano insieme agli
zuccheri, anche carboidrati complessi (amido) e
altri nutrienti.
Altri, invece, sono costituiti prevalentemente da
saccarosio e/o da grassi (caramelle, barrette,
cioccolata…).
E’ preferibile perciò consumare i primi.
ATTENZIONE!!!!
un consumo troppo elevato in
zuccheri, puo’ portare ad
un’alimentazione squilibrata e/o
eccessiva sotto il profilo energetico,
tale da facilitare l’eventuale comparsa
di malattie come OBESITA’, DIABETE,
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
COME COMPORTARSI
 • Modera il consumo di alimenti e bevande dolci
nella giornata, per non superare la quantità di
zuccheri consentita
 • Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della
tradizione italiana, che contengono meno grasso e
zucchero e più amido, come ad esempio biscotti,
torte non farcite, ecc.

• Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da
spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali
marmellate, confetture di frutta, miele e creme)
COME COMPORTARSI 2

• Limita il consumo di prodotti che
contengono molto saccarosio, e specialmente
di quelli che si attaccano ai denti, come
caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati
comunque i denti dopo il loro consumo.

• Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci
ipocalorici dolcificati con edulcoranti
sostitutivi, leggi sull’etichetta il tipo di
edulcorante usato e le avvertenze da seguire.
5
BEVI OGNI GIORNO
ACQUA
IN
ABBONDANZA
ACQUA
 Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un
costituente essenziale per il mantenimento
della vita, ed è anche quello presente in
maggior quantità.
 La sua presenza è indispensabile per lo
svolgimento di tutti i processi fisiologici e le
reazioni biochimiche che avvengono nel
nostro corpo.
ACQUA E PESO CORPOREO
 Il nostro organismo è formato principalmente
da acqua.
 Nel neonato l’acqua rappresenta il 75% circa
del peso corporeo. Questa frazione
percentuale diminuisce fino all’età adulta,
quando si stabilizza intorno al 55-60% del
peso corporeo.
ACQUA E PESO CORPOREO
 Nell’anziano si ha una ulteriore diminuzione della
quantità di acqua totale corporea, sia come valore
assoluto che come frazione percentuale.
 Le differenze tra i sessi si evidenziano a partire
dalla adolescenza. La donna, infatti, avendo una
maggiore percentuale di tessuto adiposo (povero
di acqua), ha percentualmente una minore
quantità di acqua.
L’ACQUA NELL’ORGANISMO UMANO
 Approssimativamente il 75% dei muscoli e degli
organi interni e il 10% del tessuto adiposo sono
costituiti da acqua.

Lo stesso scheletro è costituito per oltre il 30% da
acqua.
 Il 66% del totale dell’acqua presente nel nostro
organismo è localizzato all’interno delle cellule e
ne determina il volume e il turgore.

Il 6-7% è presente nel plasma, il 2% nella linfa e il
23- 25% è acqua extracellulare, localizzata negli
spazi esistenti tra le cellule.
COME VIENE LA SETE
 Il centro della sete si trova nel cervello.
 Con un meccanismo estremamente
complesso e sensibile raccoglie ed elabora
vari segnali provenienti da diversi tipi di
recettori localizzati in varie parti del corpo.
 In linea di massima il senso di sete è
determinato dalla disidratazione delle cellule
nervose.
COME VIENE LA SETE
 Altri fattori che contribuiscono ad aumentare
la sensazione della sete sono la secchezza
della bocca e la diminuzione del volume del
sangue.

Per contro, la distensione dello stomaco
provoca un minore desiderio di bere.
SETE E DISIDRATAZIONE
 Il primo sintomo della disidratazione è la
secchezza della bocca.

Poi, mano a mano che lo stato di
disidratazione aumenta, sia la pelle che le
mucose (comprese quelle dell’occhio)
diventano secche e asciutte e compaiono
senso di affaticamento, mal di testa,
arrossamento della pelle, crampi muscolari,
perdita di appetito, intolleranza al calore,
apatia.
SETE E DISIDRATAZIONE
 Se lo stato di disidratazione è ancora più
grave, si possono avere :
VERTIGINI, NAUSEA E VOMITO,
TACHICARDIA, DIMINUZIONE DEL LIVELLO DI
ATTENZIONE E DI CONCENTRAZIONE E
SDOPPIAMENTO DELLA VISIONE, FINO A
PERDITA DI CONOSCENZA E RISCHIO DI
COMA
LE CONSEGUENZE DELLA
DISIDRATAZIONE
 Una disidratazione del solo 1% del peso corporeo si
ripercuote sull’attività e sulle performances fisiche del
nostro organismo.
 Se la disidratazione sale al 2% vengono alterati la
termoregolazione e il volume plasmatico e comincia a
manifestarsi il senso di sete.
 Con una disidratazione intorno al 5% compaiono crampi,
debolezza, maggiore irritabilità, mentre intorno al 7% si
possono avere malessere generale, profonda debolezza
e anche allucinazioni.
LE CONSEGUENZE DELLA
DISIDRATAZIONE

Con il 10% vi è concreto rischio di insorgenza del colpo
di calore, e comincia ad essere messa in pericolo la
stessa sopravvivenza.

Uno stato persistente di disidratazione compromette sia
le capacità fisiche che quelle mentali del nostro
organismo. Inoltre aumenta il rischio di calcoli renali, il
rischio di contrarre tumori del colon e dell’apparato
urinario (vescica, prostata, reni) e il rischio di prolasso
della valvola mitrale.

L’anziano è particolarmente vulnerabile; la
disidratazione in questa fascia di età è associata ad una
compromissione generale dello stato di salute.
Qual è il modello di
alimentazione
corretta ???
DIETA MEDITERRANEA
I prodotti di origine
animale in quantità
controllata
Modello di
dieta ideale?!
Frequente e notevole
presenza di frutta,
verdura e legumi
Olio di oliva come
unica fonte di grassi
Vino rosso ai pasti
Pesce (azzurro)
almeno 2 volte la
settimana
La Dieta
Mediterranea
MENSILE /
OCCASIONALE
SETTIMANALE
GIORNALIERA
Scarica

ALIMENTAZIONE