Il congresso di Vienna
Il congresso di Vienna
Tra il 1814 e il 1815 a Vienna si riunisce il
congresso di Vienna
In tale circostanza, i rappresentanti dei maggiori stati
europei decisero il futuro politico dell’Europa,
basandosi su due
criteri
Equilibrio
Con il principio di equilibrio
si voleva evitare che un
qualunque stato diventasse
più forte degli altri.
Legittimità
Con il principio di legittimità
si voleva far tornare sui
troni i vecchi sovrani e/o i
loro discendenti, che erano
stati allontanati con la
rivoluzione francese.
Con la RESTAURAZIONE, la Francia perdette tutti i territori conquistati dal 1792 e per evitare che
potesse nuovamente allargare i propri confini, furono creati degli stati cuscinetto, come la
Svizzera,
il Piemonte
con
la Liguria,
i Paesi Bassi
e il
Belgio.
L’Inghilterra fu la nazione che ne uscì meglio di tutte perché ad essa rimasero tutti i possedimenti
coloniali francesi, olandesi e spagnole che aveva conquistato durante le guerre napoleoniche.
L’Austria cedette il Belgio, ma ebbe in cambio la Lombardia, che aveva perduto col Trattato di
Campoformio. Inoltre, ad essa rimasero i territori della repubblica di Venezia e le coste della Dalmazia.
All’Italia spettò la sorte più triste, perché, scomparsa la dominazione francese, tornò ad essere divisa
in nove Stati.
I limiti del Congresso di Vienna
Il congresso di Vienna era riuscito a mantenere un lungo periodo di pace
tra le varie nazioni europee, ma tale congresso aveva fatto solo gli
interessi dei Sovrani, non rispettando la volontà del popolo, che, dopo
l’esperienza della rivoluzione, chiedeva sempre più LIBERTA’.
La repressione della libertà e dell’indipendenza
Portò
Alle insurrezioni e alle rivolte (I MOTI)
COME FRENARE LE INSURREZIONI?
I sovrani europei, durante il congresso di Vienna, siglarono il patto della
Santa Alleanza (1815).
Tale patto, proposto dallo Zar di Russia, prevedeva l’impegno da parte
dei sovrani europei ad aiutarsi reciprocamente qualora fossero sorte
delle rivolte.
Metternich (ministro austriaco), però, interpretò tale patto come un impegno
ad intervenire militarmente nel momento in cui le insurrezioni popolari
minacciavano i sovrani.
Con la Restaurazione, molti Sovrani europei tentano di ristabilire L’ASSOLUTISMO MONARCHICO, che
era stato abbattuto durante la rivoluzione francese. Nelle loro decisioni vi era la volontà di cancellare ogni
simbolo ed ogni evento della rivoluzione e spostare “le lancette del tempo” nel passato.
In Italia tale fenomeno ebbe del ridicolo: infatti il Re Vittorio Emanuele I di Savoia si presentò ai sudditi vestito
come un nobile del settecento.
In Spagna il re Ferdinando VII fece abolire la Costituzione e reintrodusse il tribunale dell’inquisizione.
In Francia Luigi XVIII (zio di Luigi XVII, morto in tenera età) concesse ai sudditi una Costituzione
Moderata.
…ma all’assolutismo delle monarchie restaurate si opposero i LIBERALI.
COSA CHIEDEVANO I LIBERALI?
I liberali chiedevano che il potere dello stato fosse limitato e accresciuta la
libertà di pensiero, parola, stampa etc. dei cittadini.
I liberali si dividevano in…
MODERATI
DEMOCRATICI:
essi chiedevano una monarchia costituzionale,
in cui il potere del re fosse limitato da una
costituzione e da un parlamento eletto dal
popolo dotato di ricchezza.
Essi chiedevano l’estensione del voto a
tutto il popolo e desideravano un
governo repubblicano.
In campo economico i liberali chiedevano
Un libero mercato
Una libera concorrenza
Borghesi contro aristocratici
A sostenere le idee dei liberali sono proprio i borghesi, che con la restaurazione vedono perdere i
diritti conquistati con la rivoluzione.
Gli aristocratici, invece, riconquistavano gran parte del loro potere politico.
Dunque a guidare i moti rivoluzionari furono i gruppi della borghesia liberale.
I liberali, ben presto, furono considerati pericolosi agitatori politici, e per tale motivo furono perseguitati,
arrestai e condannati.
Per potere sfuggire agli arresti, si riunirono in società segrete.
Una di queste fu la Massoneria nata già nel’700.
In Italia la più importante fu la CARBONERIA.
Le società segrete, però, ebbero un grosso limite: si rivolgevano ad un
gruppo ristretto e per tale motivo molti moti liberali si conclusero con un
fallimento.
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