Prima del trattamento
Dopo il trattamento
AZIONI DELLA TRAP
F LEBOTERAPIA
RIGENERATIVA
AMBULATORIALE TRIDIMENSIONALE
Ripristino della continenza
Diminuzione del diametro
Scomparsa alla vista dei vasi
Diminuzione della capacitanza
Miglioramento dell’emodinamica
Miglioramento soggettivo
Azione preventiva
(TRAP)
Una nuova cura delle vene varicose
e delle teleangectasie capillari
Prima
Romano di Lombardia BG
Via C. Pagliarini, 34
tel. 0363 901593
Cell. 328.8050886
Durante
Dopo
Casirate BG
“La Soerba” Centro di Medicina Integrata
di Beatrice Pasqualino di Marineo
Via Menclozzi, 25/a
Cell. 328.8050886
Zanica BG
Centro medico San Nicolò
Via Roma, 28/30
Cell. 328.8050886
Dott. Anna Maria Laudicina
Medico chirurgo
Prima del trattamento
Dopo il trattamento
Cell. 328.8050886
FLEBOTERAPIA RIGENERATIVA
AMBULATORIALE TRIDIMENSIONALE
(TRAP)
La fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale (TRAP) è una metodica iniettiva non obliterativa
che agisce sulle pareti dei vasi del circolo perforante e
superficiale. E’ una “cura” della malattia varicosa, che
rinforza la parete delle vene, restringe il lume, ripristina
la funzione valvolare e fa scomparire alla vista tutti vasi
visibili: vene varicose, venule e teleangectasie capillari.
E’ importante mantenere fino alla fine
della cura la contenzione elastica.
Che cosa sono le vene varicose e le teleangectasie capillari?
Le vene varicose e le teleangectasie visibili sono vasi superficiali
abnormemente dilatati. Esse rappresentano la quantità di sangue che “scappa” dal circolo profondo a causa della insufficienza delle vene perforanti.
La TRAP agisce sull’intero circolo superficiale e perforante. L’estesa azione tridimensionale fa sparire alla
vista i vasi visibili, arresta o ritarda l’evoluzione della
malattia varicosa e stabilizza il risultato nel tempo. L’azione rigenerativa rinforza e restringe il diametro dei
vasi, diminuendo l’eccessiva capacitanza e la spinta idrostatica.
L’assenza di rilevabili effetti collaterali e la natura curativa della TRAP, suggeriscono il suo utilizzo non solo nei
pazienti con evidenti vene varicose o teleangectasie, ma
anche nei soggetti giovani con predisposizione famigliare alle vene varicose, per prevenire lo sviluppo delle
ectasie venose visibili. In questi soggetti giovani, la soluzione è iniettata attraverso le porte costituite dalle
ectasie venose visibili solo con la transilluminazione. Un
innovativo trattamento delle vene varicose e teleangectasie, la fleboterapia si aggiunge ai trattamenti tradizionali e trova applicazione anche nella cura preventiva
dell’insufficienza.
Oggi con la fleboterapia rigenerativa tridimensionale (TRAP)
è possibile curare le vene degli arti inferiori. Le vene varicose
del circolo superficiale rappresentano solo l’effetto della patologia; la causa della patologia è nelle vene perforanti insufficienti e nella meiopragia di questo circolo. La fleboterapia
cura il circolo perforante rinforzando la parete di questi vasi
e riducendone il diametro. La riduzione del diametro rende
continenti queste vene e normalizza la pressione emodinamica sul circolo superficiale.
Che cosa sono le vene perforanti?
Le vene perforanti sono i vasi che mettono in comunicazione il
circolo superficiale con il circolo venoso profondo. Attraverso
le vene perforanti il sangue dei vasi superficiali è aspirato nelle
vene profonde.
Una patologia tridimensionale è trattata con
una cura tridimensionale.
L’efficacia della fleboterapia è dimostrata dalla scomparsa alla vista di tutti i vasi del circolo superficiale. L’insufficienza valvolare può avere molte manifestazioni cliniche, ma quello che è evidente è che le vene ectasiche
visibili a occhio nudo o con la transilluminazione, rappresentano il sangue che scappa dal circolo profondo.
L’uso di una soluzione non obliterativa rende irrilevanti
gli effetti collaterali. L’azione non obliterativa tridimensionale esercitata sulle pareti dei vasi del circolo perforante e superficiale contemporaneamente, corregge
l’insufficienza valvolare e la dilatazione delle vene.
Posso curare le mie vene varicose?
La causa principale dell’incontinenza valvolare delle perforanti è
la debolezza congenita delle pareti dei vasi (meiopragia) che si
manifesta per l’età, gli ormoni, la postura, le abitudini, l’obesità
ecc. Quando il paziente corre o cammina l’elevata pressione
emodinamica che spinge il sangue dal piede all’atrio destro
provoca la dilatazione delle vene perforanti insufficienti e le
valvole diventano incontinenti.
Quali sono i pazienti più difficilmente curabili?
I pazienti con evidenti vene reticolari sono i più facili da trattare e da riportare ad una condizione estetica. I pazienti più
difficili da trattare sono quelli in cui la meiopragia si estende
anche alla rete capillare, sono i pazienti in cui si vede, al trans
illuminatore, un reticolo fitto di piccoli vasi venule e teleangectasie. In questi pazienti con estrema fragilità capillare, per
fortuna rari, non si può garantire un risultato estetico, perché è sufficiente la pressione di iniezione per causare la dilatazione dei capillari dell’area. In conclusione più sono presenti vene reticolari evidenti più il trattamento è facile e si ottiene il risultato desiderato.
Come si curano le vene varicose?
Per la difficoltà ad ottenere buoni risultati con la scleroterapia,
l’ablazione chirurgica e le altre metodiche chirurgiche. Le complicanze delle terapie tradizionali, iperpigmentazioni e pseudorecidive, contribuiscono ad allontanare i pazienti dal sottoporsi
a questi trattamenti.
Le vene varicose si curano non obliterando od asportando le
vene che si vedono ma rigenerando le pareti delle vene perforanti che non si vedono. Una soluzione rigenerativa è iniettata ordinatamente in tutti i vasi visibili ad occhio nudo o con
la transilluminazione e spinta nelle vene perforanti che si
rinforzano, si restringono col ripristino della loro continenza.
Non appena il circolo superficiale non è più sottoposto alla
pressione emodinamica anomala determinata dall’insufficienza
valvolare delle perforanti, anche le vene varicose superficiali
riducono le loro dimensione e spariscono alla vista. La fleboterapia rigenerativa tridimensionale rispetta l’anatomia e la
fisiologia del circolo, nello stesso tempo, pur utilizzando una
soluzione molto ben tollerata e molto poco irritante consente di ottenere un risultato funzionale ed estetico.
Le vene trattate con la fleboterapia riacquistano le
loro funzioni? Ad es. la loro elasticità è reintegrata?
Soffro di vene varicose è possibile prevenire questa
insorgenza in mia figlia?
La fleboterapia non rovina le fibre elastiche della parete dei
vasi, che si mantiene elastica. Le fibre elastiche si adattano al
diminuito diametro del vaso.
Non solo è possibile, ma è consigliabile prevenire l’insorgenza della malattia varicosa rigenerando il circolo perforante
meiopragico con l’aiuto della transilluminazione che riesce ad
evidenziare i vasi dilatati non visibili ad occhio nudo. La transilluminazione è in grado di far vedere i vasi dilatati non ancora visibili ad occhio nudo ma di futura insorgenza. La prevenzione della patologia venosa degli arti inferiori nei soggetti
predisposti è uno degli obiettivi della TRAP.
Perché si formano le vene varicose e le teleangectasie?
Quando le vene perforanti diventano incontinenti un’elevata
pressione emodinamica (fino a 300 mm di mercurio nella gamba) si riversa nel circolo superficiale e lo dilata.
Perché è nata la fleboterapia ambulatoriale tridimensionale (TRAP)?
C’è un’età preferibile per la fleboterapia?
I pazienti che hanno una predisposizione all’insufficienza venosa
è preferibile che si sottopongano alla fleboterapia prima possibile, per prevenire l’insorgenza delle vene varicose. Ricordiamoci che è sempre meglio prevenire che curare.
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