Unità di Degenza a Didattica Integrata laboratorio per la messa in prova di nursing avanzato nella formazione di base dell’Infermiere Padova 23 maggio 2014 Dott. Graziano Cosaro Degenza Didattica Integrata • frutto di una eccezionale convergenza di interessi tra l’Azienda ULSS, n4 2Alto Vicentino” e l’Università di Padovacon il C.L.Infermieristica; • costituita appositamente per la didattica con lo scopo di formare futuri infermieri capaci di: – prendersi carico dell’assistenza alla persona; – superare l’aspetto puramente tecnicistico della formazione di base; – sviluppare abilità complesse nel prendere decisioni clinico assistenziali • capacità di investire in nuovi servizi e sistemi innovativi rispondenti ai bisogni di salute di una determinata comunità Degenza Didattica Integrata È un progetto di sistema che va letto – nella prospettiva aziendale • rispondendo all’esigenza sanitaria di un ospedale per acuti e organizzato per intensità di cura; • nella necessità di migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio, nel percorso di cura del paziente; Degenza Didattica Integrata – nella prospettiva della formazione universitaria dell’Infermiere: • elevare la qualità della didattica, attraverso una esposizione precoce e continua al realismo assistenziale per una crescita rilevante per la futura attività professionale; • accrescere negli studenti la capacità di utilizzare le proprie conoscenze su aspetti pratici dell’assistenza. Degenza Didattica Integrata – in una prospettiva di sperimentazione: • di strumenti di lavoro funzionali alla presa in carico dell’assistito e alla continuità assistenziale; • nell’applicazione continuativa di modelli innovativi nella formazione Infermieristica (livelli di competenza). modello nella formazione del tirocinio 1 Anno Livello primo (delle procedure tecniche) focus sull’apprendimento delle singole metodiche clinico-assistenziali 2 Anno Livello secondo (casistica ad alto intervento assistenziale): focus sull’apprendimento di assistenza standard per tipologia di caso clinico 3 Anno Livello terzo (casistica per risultati di assistenza): focus sull’apprendimento del processo “valutazione–programmaesito” con obiettivi propri del nursing tutoraggio e supervisione competente – gli interventi assistenziali si svolgono sotto la supervisione di un gruppo di Infermieri esperti (tutor professionali) e Tutor universitari. – opportunamente formati; – rafforzano negli studenti, (con attività di briefing, discussione su casi seguiti, condivisione delle scelte assistenziali, …) la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite, fare esperienza di come affrontare e risolvere problemi assistenziali, di agire in sicurezza e autonomia di ruolo e identità professionale. finalità di tipo • clinico professionalizzante in nursing con l’assistenza non subordinata alla cura – tutorato - integrazione di teoria - metodo e applicazione – studenti che assumono anche responsabilità didattica • laboratorio, studio, per messa in prova di: – Nursing Avanzato – Decision Support Systems – integrazione infermiere esperto – studente in formazione le tappe percorse Dicembre 2012 approvazione del CCL sulla proposta di sperimentazione di una organizzazione diversa della didattica Luglio 2013: costituzione del gruppo di progetto formato da soggetti con responsabilità decisionale dell’ULSS 4 Alto Vicentino e del Corso di Laurea Infermieristica sede di Montecchio Precalcino 25 novembre 2013: inizio delle attività clinico assistenziali con le seguenti risorse risorse aziendali - 6 pl in avvio - 1 Coordinatore infermieristico - 6 Infermieri esperti reclutati su base volontaria - 2 OSS risorse del CDL - 12 studenti del 3°anno - 12 studenti del 2°anno - 2 tutor universitari 31 gennaio 2014: inaugurazione formale dell’Unità Operativa di Degenza a Didattica Integrata (DID). Incontri mensili del gruppo di progetto. organizzazione dell’assistenza della didattica organizzazione dell’assistenza deve assicurare – la prosecuzione di cure e assistenza ai degenti; – le azioni di presa in carico di diverse tipologie di pazienti, provenienti dalle Unità Operative Ospedaliere: C R I T E R I • che abbino superato la fase acuta dal punto di vista clinico; • che prevalga il bisogno di assistenza infermieristica; • che sia ipotizzabile un miglioramento della performance fisico / psichica e delle possibilità di competenza in autocura; • far acquisire competenza di assistenza di base al caregiver. un progetto clinico definito schema del processo organizzativo reparti medici specialità cliniche SOAP DID TERRITORIO reparti chirurgici domicilio (MMG) attivazione ADI RSA → CR NCP →O. di C. organizzazione dell’assistenza dalla definizione dei criteri di accoglimento dei pazienti e supporto alle prescrizioni cliniche, si procede: – assesment all’ingresso (ASGO) – definizione degli interventi di nursing su valutazione del livello di competenza in autocura. – assesment all’uscita e valutazione competenza acquisita in autocura definizione di profili di pazienti nuovo paziente Assessment (ASGO) in ingresso profilo ingresso Interventi di nursing Assessment (ASGO) in uscita profilo interventi CURA NURSING Gestione profilo uscita data base interrogabile Accertamento generale Soggetto Ospedalizzato (ASGO) MODELLO: Skills e funzionalità necessarie all’autocura – Nursing come sviluppo dell’indipendenza del soggetto assistito USO: Massima semplicità e rapidità (Checklist) Integrabile con ogni altra scala di misura Utilizzabile per misure ripetute (E-U) X 1 1 2 organizzazione della didattica e del tirocinio modifica del tradizionale modello con blocchi di teoria e di tirocinio Lu Ma Me Gi 3°a 2°a 1°a teoria tirocinio teoria/tirocinio Ve Sa Do organizzazione della didattica e del tirocinio l’organizzazione degli studenti in tirocinio prevede un impiego “continuativo” di 24 studenti per 6-8 settimane continuative e per 365 giorni – 12 del 3°anno – 12 del 2°anno presenza giornaliera M 4 P 4 N 2 organizzazione della didattica e del tirocinio studenti 1°anno Infermieri studenti 2° anno studenti 3° anno alcuni dati di attività sui primi 5 mesi 108 pazienti assistiti dal 25 novembre 2013 al 30 aprile 2014 genere - età media età media 75,3 77,2 maschi femmine n* 63 0 20 45 40 60 80 100 120 140 160 180 unità operative interessate medicina 91 neurologia 12 geriatria 2 chirurgia 3 diagnosi casistica assistita 23 altro 1 frattura femore 3 3 diabete 1° riscontro patologia vertebrale 4 4 setticemia piede diabetico 5 5 scompenso ascitico patologia neurologica 7 febbre e disidratazione 19 esiti di emiplegia 17 17 patologia respiratoria scompenso cardiaco 0 5 10 15 20 25 luogo di dimissione 8 5 2 66 19 dom icilio trasferiti trasferiti aggr 2 RSA 6 CR OdC deceduti dimissioni verso il domicilio novembre 2013 – marzo 2014 periodo n° a domicilio 30.4.14 nov- dic 2013 24 -- -- -- gennaio 2014 15 7 5 3 febbraio 14 10 3 1 marzo 13 12 1 0 Totale 66 29 9 4 nuovo ricovero deceduti interventi di nursing avanzato attivati sul paziente a gennaio 2014 pazienti competenza media ingresso competenza media dimissione media interv. mobilizzazione e postura 7 1 2,3 6 cura di se igiene 5 1 2,6 3 autocura sito dialisi 1 1 3 2 autocura in incontinenza 1 1 3 3 autocura terapia TAO 1 1 3 1 autocura terapia insulinica 1 1 2 3 autocontrollo glicemico 1 1 3 3 educazione dieta e nutrizione 5 1 3 3,4 interventi di nursing avanzato attivati sul familiare a gennaio 2014 competenza pazienti media ingresso competenza media dimissione media interv. cura di se igiene 1 1 2 3 mobilizzazione e postura 1 1 2 4 Gestione nutrizione enterale (PEG) 1 1 2 4 aspirazione e pulizia tracheostomia 1 1 3 3 dieta uso addensanti 1 1 3 3 degenza media 14,0 DSA-Geriatria polivalente corsia 12,0 DSA-OBI SOAP corsia 10,0 9,0 8,0 7,4 6,0 4,0 2,0 nz am ed ia tr a tt a ti g en e 20 em 14 br re aio nn mb ve ob re no re mb tte se o tt to os ag l io lu g o gn g iu io gg r ile ap rz o ma ma d ic ge na io 20 13 f eb br a io 0,0 ge DSA-Medicina A3.2 corsia DSA-Cardiologia/Medicina corsia DSA-Neurologia/Medicina corsia 5,0 de DSA-Medicina A3.1 corsia Quale l’intento della DID ? formare futuri Infermieri + responsabili + preparati + autonomi + capaci di cogliere nuove aree di competenza Come ? dal fare in prima persona IMPARARE non per imitazione o osservazione ma per conoscenza approfondita e maggior presa di coscienza dell’atto infermieristico. trasferire nella pratica i contenuti teorici ( ho capito, ho fatto, so comportarmi correttamente in ogni fase del processo assistenziale) Criticità ? in questi primi sei mesi di attività a) difficoltà di aderenza ai criteri di eleggibilità dei pazienti. b) necessità di definire, già dall’ingresso in ospedale il programma di ricovero per ogni paziente. c) definire meglio i tempi di degenza in DID che non devono incidere negativamente sulla degenza media. d) messa a punto del sistema di supporto decisionale (data base). e) necessità di affinare gli indicatori per valutare la competenza acquisita dagli studenti rispetto alle attese f) confronto con altri contesti formativi di CLI GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE