L'evoluzione prebiotica Parte 1: Ambienti prebiotici Daniele Dondi Email: [email protected] Web: www.carbonclub.it Dip.to di Chimica Generale dell’Università di Pavia La chimica prebiotica è una delle più grandi sfide della scienza Il problema è complesso sotto molti punti di vista Gli atomi, i mattoni fondamentali Siamo figli delle stelle? Elemento / Parti per milione Idrogeno 739 000 L’abbondanza relativa degli elementi Elio 240 000 è data dalla sintesi nucleare che avviene nelle supernovae Ossigeno 10700 Carbonio 4600 Neon 1340 Accumulo elementi pesanti sui pianeti Ferro 1090 Azoto 950 Silicio 650 Magnesio 580 Zolfo 440 Rimanenti 650 La chimica degli elementi Carbonio vs Silicio Legame Si-O Acqua allo stato liquido (?) È stato dimostrato che l’acqua possiede caratteristiche peculiari che la rende adatta a favorire diverse reazioni chimiche Poiché stiamo considerando l’acqua allo stato liquido, restringiamo il campo dei pianeti che possiedono una temperatura media compresa tra 0 e 100 °C (se la pressione è circa 1 Atm). Anche le dimensioni del pianeta influiscono, questo porta ad escludere pianeti troppo piccoli e quelli giganti Da quanto ne sappiamo, sulla Terra la vita si è sviluppata in circa un miliardo di anni, quindi la stella di quel sistema solare deve possedere un flusso stabile, inoltre, il flusso di energia radiante della stella deve essere sufficiente ad alimentare l’ecosistema Possibili ambienti per reazioni chimiche interstellare Planetaria Atmosfera (luce, fulmini) ISM Comete Vulcani Sorgenti idrotermali ISM e Comete Le comete: “palle di neve sporche” Mezzo interstellare (ISM) e nubi interstellari Meteorite di Murchison (28/9/1969), condrite carbonacea di 4,5 mld di anni fa. Questa meteorite è ritenuta essere di origine comentaria a causa del suo alto contenuto di acqua. La grande quantità di amminoacidi che si è rinvenuta all'interno di questa condrite ha stimolato i ricercatori a studiarne l'origine: fino ad oggi sono stati identificati più di novantadue amminoacidi. Solo diciannove di questi si trovano sulla Terra: gli altri, apparentemente, non hanno alcuna fonte terrestre. Pianeti come ambienti di reazione La Terra Primordiale Bombardamento meteoritico 4,6*109 anni fa Formazione della Terra Finestra di tempo prebiogenetica 4,0*109 3,6*109 Evidenza vita cellulare 3,4*109 anni fa Batteri fotosintetici • Il più vecchio fossile data 3,6 miliardi di anni (sedimento Australiano,già complesso) • Sedimenti più antichi metamorfizzati,impossibile trovare traccia di vita anche se ci fosse stata • 3,4 miliardi di anni fa, Sud Africa, organismi fotosintetici • Sviluppo rapidissimo Cosa cerca la chimica prebiotica Sistema vivente moderno Proteine/enzimi metabolismo DNA/RNA Ciclo di Krebs aminoacidi Basi azotate zuccheri monomeri oligomeri polimeri Biologica Organismi Biopolimeri selezione Chimica Prebiologica Probionti Polimeri con alto grado di organizzazione selezione Probionti primitivi Oligomeri con medio grado di organizzazione Selezione ? Oligomeri e monomeri liberi La sintesi prebiotica degli aminoacidi Ipotesi sulla composizione dell’atmosfera primordiale Assenza di ossigeno allo stato libero Il mondo primordiale riducente La Terra a quel tempo era molto “polverosa”, calda, con ambienti chimicamente aggressivi Forti attività vulcaniche (e geologiche in genere) Intense emissioni dalle bocche idrotermali (hydrothermal vents) Radiazioni UV (assenza di ozono) Aleksandr Ivanovic Oparin Fulmini causati da una larga quantità di elettricità statica generata di nubi di polvere La Terra quindi è un gigantesco laboratorio di chimica con abbondante energia utilizzabile per sintetizzare composti organici sotto varie condizioni. Con un forte accumulo di materiale organico negli oceani e nelle lagune (cfr. il brodo primordiale) la chimica organica prebiotica ha un’ampia quantità di materiale con la quale lavorare. L’esperimento di Miller (1953) Compound Yield moles % -Amino-n-butyric acid 50 0.34 -Aminoisobutyric acid 1 0.007 -Alanine 150 0.76 Acetic acid 150 0.51 Alanine 340 1.7 Aspartic acid 4 0.024 Formic acid 2330 4.0 6 0.051 Glycine 630 2.1 Glycolic acid 560 1.9 Iminodiacetic acid 55 0.37 Iminodiacetic-propionic acid 15 0.13 Lactic acid 310 1.6 N-Methylalanine 10 0.07 N-Methyl urea 15 0.051 Propionic acid 130 0.66 Sarcosine 50 0.25 Succinic acid 40 0.27 Urea 20 0.034 Glutamic acid Rese ottenute generando scariche elettriche in una miscela di CH4, NH3, H2O e H2.(Rese percentuali basate su 59 mmoles di carbonio aggiunto come CH4) Lacune nell’Esperimento di Miller L’esperimento mostra la possibilità di produrre molecole organiche complesse: amminoacidi, a partire da molecole semplici come metano, ammoniaca, acqua e idrogeno. Tuttavia l’esperimento di Miller NON spiega: perché queste molecole non venissero degradate come avvenisse la loro polimerizzazione Stanley Lloyd Miller Modificando le condizioni iniziali la sintesi prebiotica degli aminoacidi avviene a patto di avere un’atmosfera ‘sufficientemente’ riducente Anche la luce (radiazione ultravioletta) può portare alla formazione di aminoacidi anche a bassissime temperature (condizioni cometarie) Studi successivi hanno dimostrato come aminoacidi possono polimerizzare in condizioni prebiotiche La sintesi prebiotica degli zuccheri SINTESI DEGLI ZUCCHERI O C H H Ca(OH)2 Miscela complessa di zuccheri formaldeide Butlerov, Liebigs Ann. Chem, 1861 SINTESI DEGLI ZUCCHERI Ribulosio Xilulosio 2 H H H C O Ca(OH)2 O C CH2OH Ribosio Arabinosio Lisosio Xilosio H C O HCO H CHOH CH2OH Fruttosio Sorbosio H CH2OH H C O CH2OH O CH2OH C O CHOH CH2OH H O C CHOH CHOH CH2OH Glucosio Mannosio Butlerov, Liebigs Ann. Chem, 1861 La reazione di Butlerov produce una vasta gamma di zuccheri con proprietà chimico-fisiche molto simili; la resa in ribosio (presente come racemo) non supera mai il 2% Gli zuccheri non sono stabili sulla scala dei tempi geologici: il ribosio a pH=7 subisce facilmente degradazione (t1/2= 73 min a 100°C) O O O O O O O Ribosio (100%) 25°C pH=7 O O O + O O O Arabinosio (75%) O O + O O O O Ribulosio (6%) O Ribosio (19%) IPOTESI ALTERNATIVE: GLI ZUCCHERI FOSFATI La presenza di una posizione fosforilata porta alla formazione prevalente di ribosio NH2 CN h H N NH3+ H3PO4/H2O CN H2O O CN PO3H- 2- O3P O OH OH 50% O H O H H C H OPO3- H OH H OPO3CH2OH Eschenmoser, 1990 La sintesi prebiotica delle basi azotate Adenina, timina, guanina, citosina, uracile SINTESI DELLE BASI AZOTATE (Acido cianidrico) 4 HCN O O H2 N CN H2 N CN h NC H2N N H2O N H H2N N H H2N N N H2N (CN)2 HN N H N HN N N N H Guanina N O NH2 N N NCO- HCN NC H2N N Adenina O N H N H Xantina Orgel, 1966 SINTESI DELLE BASI AZOTATE (CN)2 H2O NCOCN + H NCO- OCN CN O H2O NH OCN CN -CO2 O NH H 2N CN NH2 O H2 O HN O N H Uracile Orgel, 1966 T 1/2 = 200 yr N O N H Citosina SINTESI DELLE BASI AZOTATE NCO- C N NH3 H 2O NC CH C HO H NC CH2 C O H H 2N O C NH2 NH2 NH2 O N H CN N O N H Citosina Miller ,1995 La chimica prebiotica ha un modo di procedere differente dalla chimica tradizionale. La chimica prebiotica cerca di ottenere composti simili a quelli biologici anche in scarsa quantità e in miscele complesse a patto di partire da molecole semplici. La chimica ‘tradizionale’ punta ad ottenere un composto chimico voluto con la massima resa possibile e con il minor numero di sottoprodotti. Le conoscenze acquisite attraverso gli esperimenti prebiotici sono spesso lacunose. Un grosso problema è rappresentato dalle diverse condizioni di partenza, spesso incompatibili tra loro. Tutto quello che abbiamo sono teorie, o meglio, ipotesi supportate da qualche dato sperimentale. Le teorie sull’origine della vita si possono dividere in due categorie: Ringraziamenti Dott. Dichiarante Valentina Dott. Lazzaroni Simone Dott. Merli Daniele Dott. Protti Stefano