Sabato 19 giugno 2010 La New York di Andy Warhol A cura di Gaia Guarienti La “New York di Andy Warhol” è il titolo di una serata tra arte e musica condotto dalla storica dell’arte Gaia Guarienti che si svolgerà nel suggestivo scenario di Villa Girasole a Marcellise, San Martino Buon Albergo (VR). La serata si aprirà alle 19.00 con un percorso guidato della Villa a cura dell’arch. Sergio Spiazzi, seguita alle 20.30 circa da degustazione di vino e risotto. Alle 21.30 entreremo nel cuore dell'evento: Gaia Guarienti ci presenterà Andy Warhol e la New York degli anni Sessanta tra Pop-Art, musica rock (Velvet Underground), film minimali, Silver Factory e Superstars (la modella Edie Sedgwick e la cantante Nico, solista dei Velvet Underground). Gaia Guarienti introdurrà e illustrerà il significato dei singoli brani eseguiti dagli Energheia, gruppo musicale che reinterpreta le produzioni newyorchesi di Lou Reed e dei Velvet Undreground nonché brani propri. Andy Warhol Andy Warhol, tra i massimi esponenti della Pop-Art americana, è considerato a pieno titolo uno dei più grandi geni artistici del suo secolo. La sua arte portava gli scaffali di un supermercato all'interno di un museo o di una mostra. Era una provocazione: l'arte doveva essere consumata come un qualsiasi altro prodotto commerciale. Dal 1928, anno della sua nascita, al 1987 quando è scomparso, Warhol ha legato il suo nome e il suo volto ad alcune delle più apprezzate espressioni dell'arte moderna. La sua attività inizia con la pubblicità, i dipinti a fumetti, e fin da subito i suoi lavori incontrano il favore del pubblico. Tutti ricordano le sue bottiglie di Coca-Cola o il ritratto di Marilyn Monroe. Il suo percorso artistico si estende anche ad altri ambiti. Fonda la Factory (un'officina di lavoro creativo) dalla quale passeranno grandi nomi dell'arte e della musica tra cui il gruppo rock Velvet Underground di Lou Reed, di cui sarà finanziatore. Crea anche la nota copertina del loro primo disco (una semplice banana gialla). I Velvet è il gruppo che più rappresenta di quell'epoca i contrasti e i problemi ed Andy Warhol li vuole nel suo show multimediale, intitolato prima "Andy Warhol Up-Tight", quindi "The Exploding Plastic Inevitable". Creare eventi, di qualsiasi tipo, dai quadri all'editoria, alla musica era uno dei talenti di Andy Warhol. Lanciò personaggi come Edie Sedgwick (modella e attrice) e Nico (cantante e musa del gruppo). “The Velvet Underground and Nico” (gennaio 1967) è uno degli album più importanti del Novecento, una di quelle opere che segnano un prima e un poi, uno spartiacque definitivo tra due epoche e due modi di concepire la musica rock. 1/2 Gaia Guarienti Storica dell’arte ed esperta del periodo di Andy Warhol ha scritto alcune pubblicazioni sul tema della serata tra cui il libro “Andy Warhol 1960-1968. La fusione delle arti” (Edizioni Cierre, Verona, 1998). Ha curato anche il diario degli anni Sessanta di Andy Warhol dal titolo “POP. Andy Warhol racconta gli anni Sessanta” (Meridiano Zero, Padova, 2008). Energheia Il gruppo nasce nel 1991 a Lazise (VR), su volontà dei fondatori Giuseppe Benati (voce-chitarra), Mario Menini (basso-voce), Lino Murari (batteria) e Marco Zanoni (chitarra) allargandosi successivamente con Stefano Venturi (chitarra solista). Il loro intento è quello di reinterpretare e riproporre le sonorità, i testi e le ambientazioni della produzione newyorkese di Lou Reed e dei Velvet Underground. Il gruppo vive la stagione di massima visibilità tra il ‘93 e il ’99, anni in cui presenta in Veneto, Trentino, Toscana e Germania il suo repertorio di reinterpretazioni (Velvet Underground, Patti Smith, Rolling Stones, Cult) accompagnato da brani propri. La loro attività live prosegue tutt’oggi anche se ridimensionata in quantità, mantenendo però inalterata la passione originaria. Villa Girasole Primo esempio di architettura “girevole” costruita nelle colline di Marcellise dall’ingegnere Angelo Invernizzi (struttura) e dall’architetto Ettore Fagiuoli (interni) tra il 1929 e il 1935. Una casa progettata per compiere un cerchio completo, una rotazione di 360° tra le colline del suo paese per orientarsi al sole a seconda delle stagioni. Conservatasi nel tempo nella forma originaria, sia per l’aspetto esterno sia negli interni, Villa Girasole può essere considerata come il riassunto “costruito e abitabile” del mito letterario della macchina e della velocità cantato dai futuristi, rimasto però generalmente legato alla dimensione della letteratura e dell’arte. La casa, mossa da carrelli di tipo ferroviario-portuale motorizzati su binari, compiva un giro completo in 9 ore e 20 minuti, per una velocità periferica di circa 4 mm al secondo. Un richiamo alle forme plastiche e dinamiche, proprie dal futurismo, si può rintracciare nella piscina triangolare dagli angoli smussati da cui emerge un toboggan (lo scivolo di caduta in acqua) di cemento armato. Attualmente il Comune di San Martino Buon Albergo, in collaborazione con la Fondazione “Angelo e Lina Invernizzi” (creata da Lidia Invernizzi e dall’Accademia di Architettura di Mendrisio) e un gruppo di imprenditori, sta portando avanti un ambizioso e innovativo progetto per fare della villa un centro d’eccellenza sull’impiego delle energie rinnovabili. Un centro operativo in grado di “girare” non solo come un tempo a 360° rincorrendo il sole e abbracciando il paesaggio, ma anche di diventare “motore attivo”, laboratorio di ricerca. 2/2